STRUTTURALEGNO
☐ L’Italia è il III produttore di soluzioni abitative in legno dopo Germania e Svezia
☐ Il mondo del legno a Innsbruck nella XXVI Conferenza internazionale dell’IHF
☐ I vantaggi del tetto verde estensivo e intensivo per le case e l’ambiente circostante
☐ Perlustrazioni intorno all’incastro a metà legno su pezzi a sezione quadrangolare…
☐ Focus sistemi costruttivi e ‘loro’ habitat: sei progetti green ridisegnano il territorio
☐ Istituto IRSA: costruire con il legno per il risparmio, la salute e il comfort indoor
☐ Manuali di conservazione preventiva: tecniche applicative attraverso cinque strategie
040 marzo 2023 english text www.webandmagazine.media
Poste Italiane spaSped. Abb. Post.D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 LO /MI/euro 1 0,00 In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa Editrice webandmagazine s.r.l.Via Valla, 16I-20141 Milanowww.webandmagazine.media ISSN 2283-8651
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STRUTTURALEGNO 40 MARZO 2023
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EDITORIALE di Sonia Maritan
LA SETTIMANA DEL LEGNO
IN NUCE OSSERVATORIO ASSOLEGNO A cura della Redazione CASE IN LEGNO, ITALIA AL TERZO POSTO IN EUROPA
SCIENTIA di Felice Ragazzo L’INCASTRO A METÀ LEGNO…
FORMA ORGANICA di Andrea Zambon IL TETTO VERDE
LIGNUM SERVARE di Gianfranco Magri MANUALI DI CONSERVAZIONE PREVENTIVA - XI PARTE
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ di Andrea Zenari CLASSIFICARE IL LEGNO –CAPITOLO 3 I PARTE
SOMMARIO
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TECHNICA ADLER
di Marco Di Pelino UN PRODOTTO VERAMENTE “PULITO”
FORUM HIF di di Sonia Maritan e Pietro Ferrari IL MONDO A INNSBRUCK
COLLOQUIUM IHF Innsbruck 2022 - Hugo Karre
COLLOQUIUM ERGODOMUS - Franco Piva
COLLOQUIUM HDG Group - Enrico Bacchini
COLLOQUIUM KLH - Marco Huter e Alberto Schiavinato
COLLOQUIUM XLAM DOLOMITI - Giacomo Del Bianco e Jacopo Franchini
COLLOQUIUM OERTLI - Veico Strim
COLLOQUIUM ROTHOBLAAS - Peter Lang
COLLOQUIUM SCM Group - Tommaso Martini
FOCUS SISTEMI COSTRUTTIVI E ‘LORO’ HABITAT di Sonia Maritan
VERSO UN MONDO BIOFILICO
IRSA - Istituto Scienze dell’Abitare di Viviana Deruto
SALUTE E BENESSERE ABITATIVO
COLLOQUIUM NOVELLOCASE di Sonia Maritan
CASE DI LEGNO… E DI PAGLIA, SUGHERO, LOLLA DI RISO
PROIECTUM PARISOTTO + FORMENTON di Sonia Maritan
CASA A PEZIÈ, LE FORME GENTILI
DEL GENIUS LOCI NELLE DOLOMITI
PROIECTUM RUBNER di Rossella Monterisi
ROOTS HAMBURG, L’EDIFICIO IN LEGNO
PIU’ ALTO DELLA GERMANIA
PROIECTUM BE FACTORY di Sonia Maritan
PROGETTO MANIFATTURA, LA GREEN
INNOVATION FACTORY DEL TRENTINO
PROIECTUM UNIFORM di Tomas Lorenzini
LA SCUOLA MATERNA COMUNALE RIO VENA A BURGOS IN SPAGNA
PROIECTUM “WELCOME” di Sonia Maritan
“WELCOME”: L’UFFICIO BIOFILICO DEL FUTURO NELL’EX AREA RIZZOLI A
PROIECTUM WOOD BETON di Luana Felappi MATILDA’S BRIDGE, IL PONTE CHE RIDISEGNA SUGAR HOUSE ISLAND
INDEX
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La settimana del legno
struttura eg o agi a
o i co itato scie tifco de i ersit or ergata er a setti a a de eg o a ia o co di iso i co te uti e creato u rogetto editoria e coere te, ai f i di ra rese tare o stato de arte di u settore i co ti ua e o u io e affasci a te, attua e e soste i i e «La Settimana del Legno è una porta “green” aperta dall’ateneo romano verso il mondo del legno racco ta i geg er Diego Ruggeri , voluta fortemente da me e dalla Professoressa Stefania Mornati, frutto del mio impegno personale profuso a partire dal 2014 presso l’Università per la divulgazione della tecnologia del legno ai professionisti del futuro. La Terza edizione rappresenta un punto di arrivo di questo processo, e contemporaneamente di partenza verso una dimensione nazionale». Du ue a f e ar o, a Ro a, dedic ere o u a setti a a ai te i c e ruota o i tor o a edi i ia i eg o co co tri uti tec ici o ti ad arricc ir e i osaico a oria e e i c e racco go o o tissi i a iti i restauro co e a roccio co ser ati o tradi io a e, a a c e i risa a e to co ser ati o a tretta to erite o e di co tri uire a a cura e a a ricucitura de ostro atri o io, se ur disti gue do tra i co i de aesaggio do e a deo i io e e fede e ricostru io e co ca io di tec o ogie e i tegra io e tra assato e i o a io e so o certa e te a re a i i , e i i co i u tua i sug i edifci , so rattutto se i seriti ei ce tri storici co so idati i ter e to f o ogica e te i de icato i u a a io e c e detie e o tre i de atri o io cu tura e o dia e atura e te, e tre i di attito fra ri ua ifca io e arc itetto ica, restauro e risaa e to co ser ati o ri a e a erto, i eg o da ar o a Pri o di a ri e , sar rotago ista de a ri ascita de atri o io esiste te attra erso tratta io i i teressa ti su te a ggi, oi, esito rigoroso ta to de a ristruttura io e ua to de a uo a edifca io e affdato a i guaggio digita e de M, de DfM e de eritage M i tra ri ie i co sca er digita i e s ara etrici di restitu io e di u o e di
u ti c e a ortato a c e a u di erso a roccio rogettua e, seco do u rocesso di costru io e de ui di g i c ia e i dustria i ata o to a a rea i a io e di u edifco i eg o co osto da a e i refa ricati e reasse ati di aria u g e a costruiti i a ie da, tras ortati e o tati i ca tiere , i grado di os itare e arti i ia tistic e ecessarie a edifcio siste a a secco, i cui ca tiere da o taggio a a sua rote io e de e seguire u a rocedura accurata a o to i sicura e e oce ris etto ue o tradiio a e, e e ua e e co essio i de a struttura ig ea a o u ruo o deter i a te odus rogettua e a i eato co i criteri S c e otr i ter e ire a c e e recu ero de atri o io i o i iare esiste te, co e re isto da e rece ti or ati e de io e uro ea i fase di a ro a io e e def ire attra erso i DfM i rogetto digita e da a fa rica io e a asse aggio i ca tiere uso de eg o e co so ida e to di edifci di uratura esiste ti, co artico are riferi e to a eg o assiccio di astag o e a edifci i co ati ra rese ta u a tro te a ri e a te, fra e otto sessio i de a setti a a de eg o c e si c iuder co u a ta o a roto da i tor o a a ua e si raccog iera o g i es erti i ter e uti e e di erse aterie e costru io i c e erra o ie e affdato i co ito di costruire co i eg o i uo o essico arc itettura e e e a co te ora eit a este tec o ogica dei ateria i atura i co e i eg o, a ag ia, a a a di roccia ie e a ori ata er costruire edifci soste i i i co acc etti arete tras ira ti c e orta o i co tri uto assi o de ca otto atura e e i co fort i door gara tito da u adeguato rica io d aria e u icroc i a sa o uesto si ega u te a crucia e c e e do e de eg o ortera o a or ergata gi trattato a u ti a edi io e de M D i e i o e re i ro i cia di ice a resso a ie da ood i i g co i tito o a Medici a de a itare e ua e i eg o i ter rete co e ateria e e efco e rige era te e essere sico ogico c e deri a dag i a ie ti i cui i eg o i ateria e ri ci a e u fatto rico osciuto or ai e co di iso da o tissi i studi argo e to trattato su a ru rica di Viviana Deruto RS stituto Scie e deitare u icata su uesto u ero di Struttura eg o a agi a ro osito di uesti te i, i ese di ar o si a re co i a ouse e i artico are co i Wood Summit e re ati a re ia io e de Wood Architecture Prize, re io di cui Struttura eg o edia art er, i rogra a i ar o, a e ore , edi i ia circo are e caso de eg o struttura e er costruire e ricostruire edifci i i ea co g i o ietti i de su ri o a e to gradua e de a ora a edi i io aio a e e i ter a io a e, e co a ric iesta de au e to de co fort gara tita da as etto atura e de ateria e u a ufatto i eg o aggiu ge a sua ca acit di stoccare e i a cio de suo cic o di ita e co tri uisce a o ietti o de e ero e issio i di a idride car o ica e suo co esso e a ogica de a f iera corta oi, uesti i orta ti e e ti orta o co s a cura de atri o io osc i o a io a e e a a ori a io e de eg o oca e
EDITORIALE di So ia
Vi aspettiamo prima a Bolzano
poi a Roma!
Marita
e
Sonia Maritan al Congress Centrum Innsbruck durante l’IHF 2022, a cui questo numero dedica un’ampia sezione.
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Case in legno, Italia al terzo posto in Europa
Settore in crescita del 33%: una seconda foresta urbana per una sostenibilità del segmento edile. I dati del 7°report del Centro Studi FederlegnoArredo. L'edilizia in legno è un settore da 1,795 miliardi di euro che è cresciuto del 33% rispetto il 2020.
L’Italia diventa il terzo produttore di soluzioni abitative in legno dopo Germania e Svezia, registrando nel 2021 un turnover per una produzione di edilizia in legno di 1,795 miliardi di euro. Un ottimo risultato per un comparto industriale che conferma una grande vitalità. Lo dimostrano i dati del “7° Rapporto Edilizia in Legno”, accurata analisi di mercato sviluppata dal Centro Studi FederlegnoArrredo, che ogni anno fotografa a f iera de e costru io i i eg o in Italia.
Infatti sono più di 3.400 le nuove unità abitative realizzate, con una tendenza verso la realizzazione di opere caratterizzate da una complessità ingegneristica crescente. I risultati del rapporto si basano sull’indagine annuale condotta presso le aziende associate ad Assolegno di FederlegnoArredo, che operano e settore de a rea i a io e di edifci a struttura portante in legno, coinvolgendo nell’analisi statistica i maggiori players del mercato e raggiungendo una rappresentatività di circa l’80% del fatturato generato.
Le regioni dove si concentrano il maggior numero di realizzazioni sono Lombardia (prima per numero di aziende con 70 imprese) Trentino, Veneto, Emilia Romagna e Marche; allo stesso tempo i maggiori players si concentrano nelle provincie autonome di Trento e Bolzano (con un peso del 34% sul valore della produzione del settore). “Registriamo con soddisfazione l’apprezzamento da parte del consumatore, che evidenzia la competitività delle nostre tecnologie costruttive” spiega Assolegno di FederlegnoArredo, associazione nazionale che rappresenta il settore e che promuove un utilizzo razionale del materiale legno quale elemento strutturale.
“Circa 1 casa su 13 è costruita in bioedilizia in legno, raggiungendo oggi una percentuale sul complessivo dei per-
messi di costruire che è superiore al 7,3%. Aumenta anche il valore costruito al metro quadro e la dimensione media delle costruzioni, dati che rifettono la capacità dell’edilizia in legno di rivolgersi anche a realizzazioni sempre più complesse. Si sta quindi sviluppando un trend positivo che coinvolge anche la realizzazione di edifci multipiano e che, per la maggior parte delle opere, abbraccia all’interno del nostro circuito urbano, complessi realizzativi aventi 4-5 piani fuori terra. Questa tipologia costruttiva, intesa come nuova foresta urbana, può sicuramente contribuire a uno sviluppo sostenibile del segmento edile, riuscendo di fatto a essere un magazzino di carbonio e mitigando gli effetti del cambiamento climatico”.
WOODEN HOUSES, ITALY THIRD IN EUROPE
Italy becomes the third producer of wooden housing solutions after Germany and Sweden, recording a turnover in 2021 for a wooden construction production of 1.795 billion euros. An excele t resu t for a i dustria sector t at co fr s great ita it
This is demonstrated by the data of the "7th Wooden Construction Report", an accurate market analysis developed by the Centro Studi FederlegnoArrredo, which every year photographs the wooden construction chain in Italy. In fact, more than 3,400 new housing units have been built, with a trend towards the construction of works characterized by increasing engineering complexity. The results of the report are based on the annual survey conducted among the companies associated with Assolegno di FederlegnoArredo, which operate in the sector of construction of buildings with wooden load-bearing structures, involving the major market players in the statistical analysis and reaching a representativeness of around 80% of the turnover generated. The regions where the greatest number of projects are co ce trated are o ard frst for u er of co a ies it 70 companies), Trentino, Veneto, Emilia Romagna and Marche; at the same time the major players are concentrated in the autonomous provinces of Trento and Bolzano (with a weight of 34% of the sector's production value).
ANTICIPATIO_ SAIE
strutturalegno IN NUCE osservatorio ASSOLEGNO A cura della redazione www.federlegnoarredo.it pagina 011
Nella pagina successiva, riportiamo l'infografca del 7° Rapporto Edilizia in legno Assolegno, elaborata dal Centro Studi FederlegnoArrredo, che ogni anno fotografa la fliera delle costruzioni in legno in Italia.
osservatorio ASSOLEGNO
www.federlegnoarredo.it
A cura della redazione
strutturalegno
pagina 012
AGENDA INCONTRI ASSOLEGNO
Calendario del ciclo di cinque appuntamenti online “TI.M.B.E.R. Stories” di Assolegno, che si terranno dalle ore 16.45 alle 18.00, destinati ad approfondire le normative e le opportunità di mercato per il settore delle costruzioni di legno, e le strategie dedicate a integrare la sostenibilità all’interno del comparto delle costruzioni.
• TI “Tecnologia e Ingegneria: legno e carbon removal” - 1° marzo
• M “Mercato e tendenze del settore legno strutturale” - 12 aprile
• B “Bandi pubblici: il prossimo codice degli appalti & PNRR” - 31 maggio
• E “Economia e bonus per la casa: a che punto siamo?”14 settembre
• R “Ricostruire l’esistente con il legno: opportunità” - 30 novembre
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L’incastro a metà legno…
Trattiamo di perlustrazioni intorno all’incastro a metà legno su pezzi a sezione quadrangolare. Questa volta il tema dell’incastro non è trattato come un modello tecnico facente parte di uno dei tanti repertori cui ispirarsi per una circostanziata applicazione, ma come un problema a vasto raggio da sviscerare grazie alle innumerevoli e imprevedibili sfaccettature che può implicare, sia tecniche, sia spaziali, e che, appunto, a prima vista non è facile cogliere. L’incastro è quello a metà legno basato sull’intersezione di pezzi a sezione quadrangolare. Per ora il parametro quadrangolare è assunto come limite di campo, in quanto, come si potrà vedere, gli approdi illustrati vanno già ben oltre le pratiche correnti. Tanto che vi è da dubitare che alcuni esempi qui esposti facciano già parte di qualche categorizzazione. A partire, per esempio dall’introduzione della gola liscia, così come fatto in seno al brevetto Frame+. Per ora si invita il lettore a trascorrere qualche minuto in una lettura che potrà incuriosirlo riservandogli forse qualche sorpresa.
In tutti i repertori che trattino di giunzioni di e i ig ei fgura i tutta a sua se icità e in tutta la sua ovvietà l’incastro a metà legno. L’essenziale ragion d’essere, relativamente alla forma più canonica, consiste nell’intersecare due quadrelli di legno di pari larghezza e spessore garantendo la complanarità tra di essi. Sottraggo metà spessore da una parte (o larghezza, a seconda di come sono orie tate e su erfci di riferi e to e oi sottraggo metà spessore dall’altra, ottengo così che la somma di entrambe mi restituisce lo spessore o larghezza unitari. Naturalmente, sempre sotto la dizione convenzionale, ma approssimativa, di incastro “a metà legno”, possono sussi-
stere numerosissime varianti dove può essere disuguale lo spessore tra i pezzi intersecanti, oppure dove la profondità dell’intacca non raggiunge la metà dello spessore, oppure dove possono essere disuguali le profondità delle rispettive intacche. Per non parlare di quei casi in cui all’interno delle intacche si formano volumi supplementari a incastro. È evidente che in tutti questi casi per lo più viene meno la condizione di complanarità tra i pezzi a contatto. Già da queste prime schematizzazioni si presenta un quadro o ro ria e te i eare igura i presente studio circoscrive il campo ai soli pezzi a sezione quadrangolare, altrimenti il quadro si farebbe enormemente
SCIENTIA www.feliceragazzo.it
014 015
Figura 1 - Alcune varianti di incastro a metà legno standard in l il siste a di s perfci di contatto
Figura 2 - Incastro a metà legno ad assi longitudinali o li i
Figura 1
Figura 2
Figura 3
THE HALF WOOD INTERLOCKING
We treat patrols around the wooden wooden on quadrangular section pieces. This time the theme of the inquiry is not treated as a technical model that is part of one of the many repertoires to be inspired by a detailed application, but as a problem with a vast ray to be dissected thanks to the countless and unpredictable facets that can imply, both technical, ot s atia , a d ic , i fact, at frst g a ce it is ot eas to gras e iterlocking is the half -wood one based on the intersection of quadranguar sectio ieces or o t e uadra gu ar ara eter is ta e as a fe d
più articolato. Ma d’altro canto è proprio nell’intrico di queste articolazioni che si manifesta tutta la ricchezza delle lavorazioni del legno. Nei repertori comuni, così co e e e raffgura io i di cose costruite, oltre alla tipologia ad angolo retto, può comparire anche l’incrocio ad angolatura o i ua igura e ri o caso e applicazioni riguardano essenzialmente i telai semplici di tipo quadrangolare, nel secondo caso, invece, oltre a riguardare telai a geometria qualsiasi, possono riguardare strutture di controvento (Figura
Per co etare i discorso e a ito dell’ortodossia, merita osservare che inuisce su a effetti a co fgura io e de giunto la posizione in quanto nodo nel telaio. A questo riguardo, si manifestano tre situazioni: quando il nodo ha una posizione tutta interna al telaio; quando ha una posizione periferica, ma interna al pezzo, ovvero giacente su di un bordo e in esclusione delle due estremità; quando ha una posizione d’angolo e quindi in testata a due e i i terseca ti igura
Con il brevetto Frame+, rispetto a quanto detto appena sopra, è stato fatto un ulteriore passo avanti. L’intacca, ma ora più precisamente la gola, anziché avere una geometria poliedrica, ne ha una “a-poliedrica”1 a su erfcie de a go a, c e è liscia e quindi non manifesta soluzioni di continuità, possiede, oltre a ciò, una
proprietà assai importante: è contemporaneamente tangente, tanto alle due suerfci i ter e de i tacca de i castro, ua to a e due su erfci atera i ester e del quadrello. Inoltre,– così come nella ersio e o iedrica sta dard a co fgura io e de e ci ue su erfci di co tatto è identica nei due pezzi giuntanti –, la su erfcie a go a, o so ta to ide tica nei due pezzi, ma è anche unica. Nel caso più semplice, la generazione dela su erfcie a ie e er e o de a giustapposizione di quattro semicerchi, a due a due in opposizione di verso per piani ruotati ad angolo retto, tale da formare una sorta di anello di bordo a forma di montagna russa senza soluzione di continuità (un po’ come nella pallina da te is , e da due se icerc i a crociera svergolata, aventi le estremità insistenti sulle mezzerie dei precedenti. A differenza della sella, come per esempio nel paraboloide iperbolico, in questo caso si a ifesta o u ti a su erfcie ositi a e u ti a su erfcie egati a 2 Questo aspetto di carattere geometrico è molto interessante e meriterebbe un’esposizione circostanziata, ma qui ci sorvoliamo sopra poiché il tema esorbita i limiti del presente contributo. Paradossalmente, uesta su erfcie rea i a i e a con soli tre assi e con una fresa cilindrica di diametro pari al raggio dei semicerchi
NOTE
1: In merito al brevetto Frame+ vedi: F. Ragazzo, Frame+, un nuovo brevetto per il legno, Struttura Legno 031 – dicembre 2020.
2: a su erfcie a cur atura positiva nel caso in cui la somma degli angoli di un triangolo tracciato su di essa sia maggiore di 180° (come, per esemio, a ie e su a sfera ivece a curvatura negativa nel caso in cui la somma sia inferiore a 180° (come, per esempio, avviene nel paraboloide iperbolico o nella pseudo-sfera oi a cur atura u a e caso in cui la somma sia di 180° (come, per esempio, avie e e ia o euc ideo
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Figura 3 - Incastro a metà legno obliquo per pezzi di contro ento ig ra tre caratteristici nodi in n telaio co ne
Figura 4
strutturalegno
pagina 016 017
ge eratori igura Du ue, tec icamente, è con ogni evidenza di massima speditezza e praticità realizzativa, assolutamente imparagonabile con le più numerose e per lo più erratiche e complesse operazioni nel caso di incastri a metà legno poliedrici. Nell’ambito del brevetto Frame+ recentemente è stata modellata una versione obliqua del giunto a metà legno a geometria "a-poliedrica". Non si sono manifestate differenze particolarmente radicali. Una prima differenza, rispetto a quello ortogonale, è data dal fatto che, al posto dei semicerchi, agiscono come generatori pari numero di se i e issi e se re co fgurati co e i recede ti igure e uesto caso, però, non sussiste più quella sinteticità realizzativa vista prima, dato che le curvature di su erfcie o so o i a raggio costante, e pertanto lo scavo è necessario che proceda per successive iterazioni di frese a testa semisferica di diametro pari o inferiore al raggio di curvatura mii a de a su erfcie uesta u a differenza di un certo rilievo tecnico. Un salto di qualità si viene a manifestare qualora si introduca una variazione di assetto tra i due quadrelli intersecanti. A questo punto, però, diventa importante es icitare u aio di as etti f ora sot
taciuti, ovvero dati per scontati. Un primo, riguarda il verso uniforme dei piani di riferimento nei due quadrelli, come quando si appoggiano su di un unico piano e praticamente come avviene in un comune telaio. Strettamente correlato a questo, va considerato un secondo aspetto che inerisce la direzione di scorrimento dei pezzi circa il loro innesto e disinnesto. Nella totalità delle prassi correnti, tale direzione è ortogonale al piano formato dall’incrocio degli assi longitudinali dei pezzi. In teoria, però, potrebbe anche non essere così, ovvero la direzione di scorrimento potrebbe anche essere obliqua a detto piano. Ma in tal caso si verrebbe a complicare la semplicissima e compatta geometria originaria, rende do i castro assai i diffci e da realizzare e, particolarmente, con tecniche e ettro ecca ic e co e io a i cco perché non è dato di vedere esempi di incastri a metà legno al di fuori della stretta ortodossia ortogonale di innesto/ disinnesto. Chiariti questi aspetti fondamentali, torniamo ai due pezzi ad assetto a are differe iato Dia o a ciascu o di essi una rotazione intorno agli assi longitudinali, mantenendo per il momento la perpendicolarità tra gli assi longitudi a i edesi i igura Se si ratica
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di Felice Ragazzo
-
Figura 5 - Geometra della gola nell’incastro a metà legno
Figura 6 - Incastro a metà legno con gola liscia ad assi longit dinali o li i
Figura 7 – Giunto obliquo a gola liscia realizzato con sta pante
Figura 8- I pezzi sono ruotati rispetto agli assi longitudinali, i quali però mantengono tra loro un rapporto di perpendicolarit
Figura 5
Figura 6
Figura 10 Figura 9
un’intersezione ci si accorge che linee risultanti sono conseguentemente inclinate rispetto al piano dei due assi longitudinali e ci si accorge che le coste, diciamo sopra e sotto, non sono più complanari e, inoltre, non sono più ortogonali gli ango i i era for a tra e fa cate atera i A questo punto, naturalmente, la direzione di innesto più diretta e semplice ha un andamento obliquo che coincide con la direzione delle linee di intersezione che si for a o su e fa cate ua ora si odifc i ortogo a it tra g i assi o gitudi a i non si manifestano sostanziali differenze, se non per la relativa maggiore frammentarietà dovuta all’angolazione qualsiasi tra gli assi longitudinali stessi (Figura
Per ua to riguarda a ersio e iscia, i uesti u ti i due casi esa i ati, a f e di ge erare a su erfcie, er a e a ecessità di ricorrere a primitive generatrici semi-ellittiche. Un’accentuazione notevole di complessità si viene a manifestare qualora si pretenda di realizzare un telaio o, per meglio dire, un assemblaggio, in cui i pezzi occupino una posizione qualsiasi. Ovvero dove ogni pezzo abbia un assetto planare indipendente, dove non sussistano più riferimenti comuni in termini di perpendicolarità e parallelismo (Figura uesto u to scatta u ecca i -
smo su cui abbiamo sorvolato in precedenza: la direzione di inserimento che, dovendo necessariamente diventare unica per una molteplicità di pezzi disposti a caso, costringe ciascun giunto ad assumere un assetto planare determinato. Pertanto, è inevitabile che vengano meno, giunto per giunto, tutta una serie di corrispondenze nel combaciamento tra i piani d’incastro tra un pezzo e l’altro. Non solo, ma la posizione casuale dei pezzi porta a generare una maggior quantità di diedri, sia co ca i ad a go o acuto , sia co essi ad a go o ottuso uesto riguardo, sia con tecniche convenzionali, sia con CNC, non sussistono pressoché problemi nel realizzare diedri convessi, purché non sbarrati da piani trasversali. Ma in questo caso il diedro si trasforma in cuspide e allora le cose si complicano notevolmente3. Nel caso invece dei diedri concavi, anche non sbarrati da piani trasversali, si vengono a creare problemi di taglio risolvibili soltanto con l’impiego di s ecifc e frese di for a Merita osser are che, in riferimento ai due casi problematici ora evidenziati, sussiste pur sempre la risorsa manuale di sega e scalpello. Poiché la direzione d’innesto può essere sce ta i u a ga a ressoc i f ita (beninteso all’interno di un intervallo de-
NOTE
3 Per uesto as etto s ecifco vedi: F. Ragazzo, Scavi a spigoli vivi tramite CNC, Struttura Legno 020 – marzo 2018.
Figura 9 - Qui invece i pezzi hanno anche gli assi longit dinali o li i
Figura 10 - Assemblaggio casuale di quadrelli intersecanti e cas al ente r otati rispetto agli assi longit dinali
Figura 11 - Bipiramide formata dalle direzioni caratteristiche di ciasc n nodo aricentri delle asi possono essere scelti per for are la direzione co ne di innesto
Figura 12 - I vari dispositivi uniformemente orientati per effett are le operazioni digitali di taglio
Figura 11
Figura 7
Figura 8
Figura 12
strutturalegno pagina
ter i ato caso er caso , a uesto u to si tratta di individuare quella che offre le migliori possibilità di ottimizzazione. Ovvero quella direzione d’innesto che produce minori distorsioni. Lo stratagemma adottato nel caso qui illustrato si basa su di un principio, certamente arbitrario, ma se ice, i tuiti o ed effcace edia o di c e si tratta Do o a er i dividuato, nodo per nodo, la caratteristica direzione d’innesto (quella che, come si è visto prima, praticamene produce trascura i i distorsio i , stato for ato u loro raggruppamento giustapponendole per il loro punto mediano. In questo modo: tracciate le due poligonali passanti per tutte le estremità (pareggiate ri a , ta e da for are u a sorta di ipiramide; individuati i due rispettivi baricentri; collegati gli stessi con una linea (passante, peraltro, anche per il vertice de a i ira ide e scaturita u ottia e dire io e d i esto igura atta uesta o era io e, i resto a sig ifcato muoversi in una routine di modellazione
D co uteri ata Giusto per fornire qualche chiarimento illustrativo, l’operazione è consistita nel predisporre, nodo per nodo, opportu-
limit, as, as you can see, illustrated landings are already far beyond current practices. So much so that it should be doubted that some examples exposed here already make part of some categorization. Starting, for example from the introduction of the smooth throat, as done within the frame+ patent.
ni piani di taglio. Per la verità, pure detti piano di taglio hanno richiesto una certa ottimizzazione, nel senso che la loro geometria ha tenuto conto, nodo per nodo, del particolare assetto planare dei pezzi, onde evitare asportazioni di materiale eccessivamente penalizzanti, ma anche eccessivamente differenziate da nodo a nodo. In sostanza, nel dispositivo digitale di stereotomia, si è cercato di ottimizzare distanze e angolazioni di quelli che sarebbero diventati i piani di scorrimento, co aggiu ta di a ette artico ari f a izate a stabilire piani comuni di combaciamento nelle parti periferiche di ciascun incastro, oppure volti a prevenire diedri ad angolazione eccessivamente acuta igure e Merita osser are che i piani di taglio approntati per utii are irtuosa e te s ecifci co a di D, tra cui a c e ue e c e i gergo si chiamano “boleane”, producono in ambito digitale, esattamente ciò che nella realtà può fare una fresa, un disco di sega circolare, un saracco, uno scalpello igure e forse ro rio uesta a cosa c e tecica e te di i sti o a a ri ettere sui rapporti tra passato, presente e futuro.
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Figura 13 - Ingrandimento di due dispositivi di taglio in fase A ig ra ngrandi ento di d e nodi Figura 15 - Ingrandimento di un nodo con inclinazioni accent ate
Figura 14
Figura 15
Figura 13
018
Modellazione geometrica 3D
Modellazione FEM automa�ca
Analisi sismica sta�ca o dinamica
Verifica pare� e collegamen�
Verifica travi e pilastri
Verifiche al fuoco
So�ware per la proge�azione stru�urale
di edifici a pare� portan� di legno
Pare� XLAM
Pare� Pla�orm Frame
Travi di legno e acciaio
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tetto erde
Presso o studio a o rc itettura si te uto a f e u corso su e co erture a erde i co aora io e co Ri ega Per creare u tetto erde, atti it a cora oco diffusa su ostro territorio, si sostituisce u ti o strato de a co ertura c e u essere ia a o i eggera e de a , co u o strato di terra e egeta io e di s essore aria i e i ase a uti i o re isto tetto erde a orta u erosi a taggi e si u suddi idere i due acro categorie, i tetto erde este si o e i tetto erde i te si o
tetto erde u a ratica a cora oco utilizzata nel nostro territorio ma che aporta u erosi a taggi sia a e a itazioni sia all’ambiente circostante. Nella sostanza si sostituisce l’ultimo strato de a co ertura, c e u essere ia a o i eggera e de a, co u o strato di terra e egeta io e di s essore ariai e i ase a uti i o re isto o strato egeta e ie e osato a di so ra de e guaine impermeabilizzanti e separato tra ite u a e ra a f tra te e u o strato drenante di accumulo dell’acua o da e ta e te i tetto erde si u suddi idere i due acro categorie, i tetto erde este si o e i tetto erde i te si o Tetto verde estensivo: generalmente non è calpestabile e lo strato di terriccio re ede u o s essore assi o di c , otti a e er icco i ces ug i e piante di ridotte dimensioni con minima richiesta di manutenzione.
Tetto verde intensivo: è adatto in soluzio -
i c e e re edo o accesso e o strato di terra u arri are a c e a c e o tre i ase a e s ecie egeta i esse a dimora; la manutenzione rispecchia quella di un qualsiasi giardino in piano campagna. o i di iduato a e o i segue ti dieci a taggi de i iego de tetto erde:
1 M R M D S MRM D tetto erde co tri uisce a ig iorare e resta io i ter ic e i er a i a sorattutto esti e de edifcio i ua to o strato egeta e au e ta ote o e te o sfasa e to ter ico de a co ertura ia e te ta e au e to de a coi etazione contribuisce contemporaneamente all’abbattimento dei costi di gestione dell’impianto di climatizzazione.
2 M M SR o strato di terre o costituisce u a era
FORMA ORGANICA
n esta pri a doppia pagina, le fotografe ritraggono la copertura della sede Starpool a Tione di Fiemme in provincia di Trento (credits Riwega). In alto, sopra il titolo, segnaliamo il valore estetico, tecnico e ambientale di un progetto dell’architetto Andrea Zambon.
ANDREA ZAMBON
arc itetto drea a o Refere te asac i a er a ro i cia di re iso, osu e te asac i a e Re atore ei corsi di rogetta io e e costru io i i eg o ed edilizia sostenibile a basso consumo energetico. o studio a o arc itettura s ecia i ato e a rea i a io e di i e reside ia i a assissi o co su o e ergetico i eg o e a struttura tradi io a e og i rogetto ie e seguito u a roccio o istico c e, u ito a u atte ta osser a io e dei ri ci i de a ioc i atica e a uti i o di ateria i atura i, ira a otte i e to di arc itetture orga ic e i ar o ia co a ie te do e i erde ie e ge era e te i iegato co e atura e atti atore di e essere sico fsico de a erso a g u o di oi di erso e a esige e di erse er cui risu ta fo da e ta e e ercorso rogettua e uesta a f osofa c e o studio ersegue a rofo dire a reci roca co osce a a f e di e trare i si to ia e creare u c i a di corris osta fducia a casa ie e rogettata co e u a ito sartoria e fatta a isura er a fa ig ia c e ci a dr ad a itare, do e og i s a io e og i ateria e deri a o da u ercorso rogettua e unico e personalizzato.
e ro ria arriera acustica ei co fro ti de ru ore ester o, au e ta do iso amento acustico soprattutto nel caso di strutture leggere quali proprio le costruzioni in legno.
3 M D S D R i teressa te so u io e e a itigazione delle isole di calore nei centri abitati co siste e a ia tu a io e diffusa di alberi e piante all’interno dei centri a itati tra i ter o de a citt e a caag a si ri e a o i fatti differe e ac e di e e ia te, co i fe o e o de e a otras ira io e e gra ie a assorbimento dei raggi solari riescono a itigare ta e differe a di te eratura
4 D P R D R
Seco do u o studio co dotto da American Forestry Association un albero di circa d a te a u assor ire circa g di o eri sotti i og i a o; e ia te, so rattutto e se re erdi, co tri uisco o erci a urifcare aria e co te ora ea e te trasfor a o l’anidride carbonica in ossigeno.
5. DR D P su strato egeta e e o strato dre a te assor o o ac ua io a a e ritarda o i usso erso i ca a i re osti a o sco o
diminuendo di conseguenza il rischio di a aga e ti i caso di fe o e i ua i e bombe d’acqua.
6 PR D MP RM a co ertura egeta e rotegge e guaine impermeabilizzanti dall’azione dei raggi , da e i te erie de c i a e dagli sbalzi di temperatura aumentando la durata dello stato impermeabilizzante.
7 SS R M D R SM tetto erde, a seco da de o s essore e de a rese a di ia te, co tri uisce all’assorbimento dell’elettrosmog rese te e etere itiga do e a diffusio e i ter a
8 P R M a essa a di ora di u teriori a itat erdi co tri uisce a arricc i e to dea iodi ersit de a fau a o e do u fre o a a diffusio e di s ecie ua i aare, ci ici ecc c e si so o o ti icate grazie alla scomparsa dei naturali predatori.
9 D SS R PSS erde u atura e atti atore di e -
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THE GREEN ROOF course o gree roofs i co a oratio it Ri ega as e d at t e a o rc itecture studio o create a gree roof, a acti it sti ot ides read o our territor , t e ast a er of t e co erage is re aced ic ca e at or s ig t s o e , it a a er of a d a d egetatio of aria e t ic ess ased o t e e ected use e gree roof ri gs u erous ad a tages a d ca e di ided i to t o acro categories, t e e te si e gree roof a d t e i te si e gree roof te ded gree roof ge era it is ot tra ed a d t e soi a er i o es a a i u t icess of c , o ti a for s a us es a d s a a ts it i i a de a d for ai te a ce te si e gree roof it is suita e i so utio s t at i o e access a d t e grou d a er ca a so reac c a d e o d ased o t e a t s ecies reside t Mai te a ce re ects t at of a garde i t e cou tr side oor
Credit: Riwega
Credit: Riwega
essere sico fsico e a effetti cardio defatica ti
S
Progetto Andrea Zambon
ti o a taggio, a o e o iue te, i atto estetico e se og iao ricreati o c e a o e co erture
Credit: Riwega
erdi c e co tri uisco o ad a e ire il paesaggio e ad abbattere l’impatto a ie ta e isi o deg i edifci i tetti erdi osso o co te ora ea e te fu gere da s a i di aggrega io e e ricreati i di aree a tri e ti desti ate a disuso.
In questa pagina, alcuni disegni di coperture a verde realizzati da Riwega (parte del Gruppo Ergepearl sono i marchi Riwega, Roofrox, 3therm, oltre a UNI-Bausysteme, Synwer, Hofer Dachsicherheit e ramint D.o.o.) che fornisce tutti i materiali per la realizzazione dei tetti verdi nfne, segnalia o n altro progetto dell architetto Andrea Zambon a chiusura di questo articolo.
Progetto Andrea Zambon
FORMA ORGANICA
di Andrea Zambon
Riwega
Credit: Riwega
di Gianfranco Magri
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Manuali di Conservazione Preventiva - XI parte
Nel manuale pubblicato sul numero scorso, abbiamo esposto una panoramica degli errori concettuali e delle distorsioni d’uso più comuni e diffusi nell’applicazione degli impregnanti antitarlo; ne abbiamo anche sceverato le ragioni storiche. Con la XI parte dei “Manuali di Conservaio e Pre e ti a a ru rica s ecia i ata e a co ser a io e de eg o di a ufatti a tic i e co te ora ei riguardo i da i causati da tar i, arassiti, icroc i a si assa a e tec ic e applicative con cinque strategie.
BIO-DETERRENTE ANTITARLO – EVOLUZIONE APPLICATIVA
CINQUE STRATEGICHE DECLINAZIONI APPLICATIVE PREMESSA
Le tecniche applicative, prima e dopo la rivoluzione tecnologica, sono sempre rimaste le stesse:
• carpenterie: immersione, o irrorazioe di su erfcie, o ressio e for ata i profondità (Figura 1);
• manufatti di arredo: spennellature (Figura 2);
• opere d’arte: siringature nei fori di sfarfallamento (Figura 3).
Le disinfestazioni tecnologiche superano l’improbabile azione radicale del bio-deterrente nella disinfestazione; con le infestazioni in corso basta che il presidio chimico imbibisca il legno per pochi millimetri e che metta a buon frutto i due anni in cui conserva la piena capacità abbattente, attendendo al varco gli sfarfallamenti degli adulti. La sua funzione, prima contingente e probabilistica, ora è strategica e olto pi effcace, in tutte le declinazioni applicative.
PREVENZIONE E PROTEZIONE
Uova di tarlo – Strategia n. 1
Legno senza scavo xilofago in corso da parte delle larve, ma che può essere minacciato da nuove ovo-deposizioni Non è possibile abbattere le uova con i presidi chimici; la loro bassa tossicità non lo consente. Il bio-deterrente, in piena funzione protettiva, aspetta che le uova schiudano. Le larve neanidi vengono abbattute quando cominciano a scavare nel legno (Figura 4).
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Figura 1 - Irrorazione antitarlo su trave.
Figura 3 - Siringatura antitarlo nei fori.
Figura 2 - Antitarlo a pennello su mobile.
Figura 4 - Uova di tarlo.
L’applicazione di bio-deterrente deve risalire a non più di due anni prima, perché poi degrada e, in breve tempo, perde la capacità abbattente
BARRIERE DI INTERCETTAZIONE
Larve di tarlo – Strategia n. 2
Travi con scavo xilofago in corso delle larve, disinfestate con tecnologie radicali. Qualsiasi tecnologia abbatte le larve utilizzando il calore
Dopo, il legno è messo in sicurezza con bio-deterrente per due anni (Figura 5).
Ci sono 2 punti critici:
• le teste delle travi annegate nei muri, dove la temperatura potrebbe non arrivare a 59°-61° e non essere letale;
• le travi che traversano i muri perimetrali e si aggettano all’esterno nei sotto-gronda; un attacco xilofago esterno porterà le larve, sotto a su erfcie, verso l’interno La soluzione, frutto dell’esperienza di chi scrive, prevede un diverso criterio di impiego degli iniettori, rispetto all’uso corrente di cui abbiamo parlato nel manuale precedente.
Creare barriere di intercettazione solo in
prossimità delle porzioni annegate nei muri, per:
• compensare eventuali defaillances del calore;
• impedire il passaggio delle larve dall’esterno verso l’interno (Figura 6). Posizionamento ellissoidale di 2 o 3 iniettori, secondo lo spessore delle travi (Figure 7 e 8).
CONTENIMENTO PROGRAMMATO
Adulti di tarlo sfarfallanti – Strategia n. 3
Con le infestazioni in corso, il bio-deterrente attende in s perfcie gli sfarfallamenti e abbatte gli adulti nel momento in cui ingeriscono l’ultimo strato di legno, prima di sfarfallare.
Se l’infestazione ha pochi focolai attivi ed è affrontata all’inizio, si può considerare il contenimento programmato, purché gli infestanti siano anobidi, dal ciclo biologico di 24-48 mesi
Occorre possedere esperienza e conoscere la famiglia e il ciclo biologico, per calcolare quante volte, a cadenza biennale, debba essere replicata l’applicazione, aff c co ra i periodo fra ovo-deposizione e sfarfallamenti, sino a
PREVENTIVE CONSERVATION MANUALS - PART XI
In the manual published in the last issue, we have presented an overview of the most common and widespread conceptual errors and distortions of use in the application of woodworm impregnating agents; we have also sorted out the historical reasons. With the XI part of the "Manuals of Preventive Conservatio t e co u s ecia i ed i t e co ser atio of wood of ancient and contemporary artifacts regarding the damage caused by woodworms, parasites, icroc i ate e o e o to a icatio tec iues it f e strategies re e tio a d rotectio , interception, programmed containment, ordinary maintenance, and differentiated imbibition.
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Figura 5 - Larva di Cerambicide.
Figura 6 - Barriera intercettazione testa trave.
Figura 7 - Posizionamento iniettori.
Figura 8 - Barriera anti-larve.
di Gianfranco Magri
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ottenere il completo esaurimento dell’infestazione in corso.
Una infestazione virulenta non può essere “contenuta”, ma deve essere immediatamente risolta con una disinfestazione radicale (Figure 9 e 10).
In particolare, una infestazione da cerambicidi, dal ciclo biologico di 7-17 anni e con scavo rumoroso va risolta con la disinfestazione radicale, anche se iniziale e con pochi focolai (Figura 11).
Con i Lictidi, che hanno un ciclo breve, 8-12 mesi, risulta meno impegnativo applicare il contenimento programmato, anche se l’alta prolifcit , 60 uova ogni femmina, rende in breve tempo virulenta l’infestazione (Figura 12).
MANUTENZIONE ORDINARIA
In assenza di infestazioni in corso –Strategia n. 4 È il mantenimento in sicurezza sine die, dopo la disinfestazione radicale e la prima applicazione di bio-deterrente antitarlo, a dare la certezza che non avvengano nuove infestazioni, replicando l’applicazione ogni 2 anni (Figura 13).
IMBIBIZIONE DIFFERENZIATA
Protezione integrata – Strategia n. 5 Non tutti i manufatti lignei possono essere imbibiti al 100% con il bio-deterrente. utte e su erfci grezze possono essere imbibite al 100%. e su erfci verniciate possono essere
imbibite al 100%, se la vernice è a base acqua. Le verniciature a forno dei mobili riducono sensibilmente le possibilità di imbibire le s perfci esterne; nessun problema, invece, per quelle interne, con riduzione complessiva del 50% circa dell’imbibizione.
e su erfci laccate impediscono totalmente l’imbibizione, ma dalle stesse i tarli adulti possono sfarfallare tranquillamente (Figure 14, 15 e 16).
Occorre acquisire una visione di contesto, per valutare il grado di protezione assicurato dal bio-deterrente antitarlo; occorre, quindi, distinguere nettamente fra gli ambiti in cui siano in esercizio solo carpenterie, con travi, solai e parquet e ambiti residenziali, espositivo-conserva-
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Figura 9 - Adulti sfarfallati di anobide.
Figura 10 - Focolaio virulento di anobidi.
Figura 13 - Applicazione bio-deterrente su travi (foto Artemobili).
Figura 14 - Imbibizione possibile al 100%.
Figura 15 - Imbibizione variabile.
Figura 17 - Travi esterne di sottogronda.
Figura 18 - Trappola antitarlo UVA per ambiti espositivi.
tivi, ecclesiastici (Figura 17).
PROTEZIONE MECCANICA INTEGRATIVA PER I TARLI ANOBIDI
Negli ambiti conservativi e aperti al pubblico, la protezione del bio-deterrente va integrata con presidi meccanici, che intervengano quando i tarli anobidi, detti comunemente tarli dei mobili, sfarfallano sfuggendo all’abbattimento chimico.
Con le trappole elettro-luminose UVA, si mettono in atto, sia una disinfestazione permanente, sia una protezione dalle incursioni dei tarli anobidi, provenienti dallo stesso locale, dai locali adiacenti e dall’esterno (Figure 18 e 19).
PROTEZIONE CHIMICA ALTERNATIVA
Le nanotecnologie offrono una validissima alternativa al bio-deterrente; infatti, roteggo o e su erfci er venti anni, riducendo, nella proiezione temporale, spesa e disagio logistico.
Le molecole nanotecnologiche si fondono con quelle del legno, impedendo a tarli e tèrmiti di riconoscerlo come tale e permettendone la normale traspirazione nelle escursioni termiche notte-giorno.
Per le carpenterie e i piani lignei di camminamento esposti all’esterno, assicurano la protezione dai raggi UV, dall’acqua, dal gelo, dai versamenti d’olio e dai graffti.
Figura 11 - cerambicide Hesterophanes sericeus.
Figura 12 - Lictidi adulti in sfarfallamento.
Figura 16 - Imbibizione impossibile.
Figura 19 - Tarli catturati con Trappola UVA.
di Andrea Zenari
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assifcare il legno – Capitolo
3 (I parte)
Proseguiamo con la pubblicazione dei sei capitoli del volume di Andrea Zenari pubblicato da Riberalegno nel 2011 con la I parte del terzo capitolo di “CLASSIFICARE IL LEGNO: Norme Tecniche per le costru io i ertifca io e dei rodotti Reda io e dei rogetti struttura i esecuti i co tro i i catiere”. Dopo la prefazione di Almerico Ribera e l’introduzione di Andrea Zenari come apertura su Struttura Legno numero 37 è seguito il Capitolo 1 sul numero 38, quindi il Capitolo 2 sul 39. Il manuale tratta do i uesto ca ito o, artico ar e te artico ato, di rodotti e eg o da costru io e, certifcazione di travi massicce, travi incollate, pannelli e case di legno ha previsto un aggiornamento da parte dell’autore ed è stato diviso in due parti. Sul numero 40 proponiamo la I parte.
L’opera è stata progettata, ora bisogna realizzarla, In questo capitolo sono presi in esame i più importanti prodotti da costruzione e per ognuno è descritta la modalità di messa in conformità CE. Cosa è importante sapere quando si vende una costruzione di legno?
Ultimato il lavoro di progettazione, gli operatori del settore delle costruzioni possono redigere l’offerta economica e il conseguente contratto di compravendita o di a a to d o era de edifcio i legno.
Nel nostro codice civile all’art. 1321 si troa a def i io e di co tratto “Il contratto è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico avente natura patrimoniale”. Negli articoli successivi al 1321 c.c vengo -
no disciplinate le fattispecie del contratto, in generale, e dei singoli tipi diversi di co tratto, i artico are Da a def i io e si deduce che perché ci sia un contratto devono esserci almeno due parti diverse, quindi non posso stipulare un contratto con me stesso. Quello che è più importante è che le parti siano in accordo tra loro. Cioè non concludo un contratto se o igo a tra arte a fr are co a forza o con l’inganno. Le parti possono decidere di utilizzare la forma contrattuale per costituire, cioè far nascere un rapporto che prima non esiste a, rego are cio odifcare i raporto precedentemente costituito o per estinguere il contratto se l’accordo delle parti viene meno o l’interesse di una di esse non trova più soddisfazione nel contratto stipulato. Il contratto deve presentare sempre, er a sua effcacia (ex art. 1325 c.c.), 4 elementi fondamentali che sono:
• L’accordo o consenso delle parti;
• La causa;
• L’oggetto;
• La forma, richiesta dalla legge a pena di nullità. Che cosa si intende per accordo è già stato indicato precedentemente. In base all’art. 1342 c.c. la causa
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028 029
Oltre alle suddette sanzioni è anche previsto, all’art.107 del codice del consumo, che se il prodotto è stato immesso sul mercato pur non essendo risultato sicuro a seguito dei dovuti controlli, lo stesso verrà immediatamente ritirato e di questo ne verranno informati i consumatori. I costi per il ritiro dal mercato verranno addebitati al
Il cantiere di una casa in legno.
CLASSIFYING WOOD – CHAPTER 3 PART I
We continue with the publication of the six chapters of the volume by Andrea e ari u is ed Ri era eg o i it t e frst art of t e t ird chapter of "CLASSIFYING WOOD: Technical standards for construction Product certifcatio Drafti g of e ecuti e structura ro ects site checks ”. After the preface by Almerico Ribera and the introduction by Andrea Zenari as the opening on Structure Wood number 37, Chapter 1 on number 38 followed, then Chapter 2 on number 39. The manual dealing with this chapter, particularly articulated, of products and wood from constructio , certifcatio of so id ea s, g ued ea s, a e s a d oode houses has been updated by the author and has been divided into two arts u er e ro ose t e frst art co cer i g t e co tract according to the Italian civil code. Once the design work has been completed, operators in the construction sector can in fact draw up the economic offer and the consequent sale or contract for the construction of the wooden building.
è l’insieme degli interessi che portano una parte a concludere un determinato contratto. Non può essere contraria alle norme, all’ordine pubblico o al buon costume.
L’oggetto del contratto deve presentare i seguenti requisiti indispensabili:
• Possibile
• Lecito
• Determinato o determinabile.
L’oggetto del contratto deve essere possibile, cioè io non posso vendere o comprare qualcosa che sia impossibile. Ad esempio una parte non può vendere a un’altra una fetta di luna! Ma, anche, più semplicemente, non posso vendere un prodotto che io so benissimo che non esiste in natura, o un prodotto con delle caratteristiche che so che non può avere. L’oggetto del contratto deve essere lecito, cioè deve essere ammesso e previsto dalla legge. Io vendo qualche cosa di illecito quando l’oggetto del contratto non può essere venduto perché vietato dalla legge come per esempio la droga, gli organi umani etc.
Facendo un esempio concreto, nella mia azienda non posso vendere del materiae o certifcato se a or ati a ric iede ue a s ecifca certifca io e oggetto del contratto, inoltre, deve essere sempre determinato o determinabile, cioè nel momento in cui concludo il contratto devo sapere esattamente di cosa si tratta, cosa sto comprando o cosa sto vendendo.
Deter i ato i ateria e ua tifcato, per esempio 100 m2 di perline di Abete, determinabile potrebbero essere tutti
metri cubi di legname che potrò realizzare con il taglio di tutti gli alberi del mio bosco. Saranno determinati solamente quando avrò concluso il lavoro e potrò pesare il legname ricavato. Una cosa alla quale prestare sempre la massima attenzione è quella di indicare in maniera dettagliata cosa vado a vendere, per evitare incomprensioni o contestazioni da parte del cliente. Ciò che è scritto e accettato non può essere contestato.
Di seguito si riporta un esempio di un preventivo di fornitura di materiale da farsi sempre su carta intestata: Oggetto: offerta economica per la fornitura di:
• travi legno massiccio di Abete (PCAB o WPCA o ABAL) fresco S10/C24 UNI EN 14081-1, xx m3
• legno massiccio strutturale di Castagno fresco S/D24 UNI EN 14081-1
• travi legno lamellare di Abete (PCAB o WPCA o ABAL) GL24h/c UNI EN 14080, xx m3
• perline da rivestimento UNI EN 14915, xx m2
• travi KVH Abete (PCAB o WPCA o ABAL) C24 EN 14547, xx m3
• travi legno bilama di Abete (PCAB o WPCA o ABAL) C24, xx m3
Per forma del contratto si intende come il contratto deve essere concluso: per iscritto oppure anche oralmente. È la legge stessa che prevede quali contratti debbano essere fatti per iscritto e quali invece in una forma differente. L’art. 1350 c.c. elenca dettagliatamente quali contratti
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di Andrea Zenari
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devono essere fatti per iscritto, a pena di nullità, cioè un contratto che doveva avere la forma scritta non può concludersi oralmente con una stretta di mano. Si riporta l’esempio di due contratti di compravendita che però richiedono due forme differenti.
Quando vado dal fornaio, lui mi vende un kilo di pane e io lo compro pagando il prezzo.
Io e il fornaio abbiamo concluso un vero e proprio contratto di compravendita utilizzando la forma orale.
Se invece io vado dall’agenzia immobiliare Casadilegno, e voglio comprare l’appartamento al secondo piano di Via dei Boschi, come devo fare? Non basterà andare con un assegno presso l’agenzia e prendermi le chiavi di casa, dovrò andare dal Notaio e porre per iscritto il suddetto contratto di compravendita.
In entrambi i casi si tratta di contratto di compra vendita con la differenza che per i beni immobili devo usare la forma scritta a pena di nullità.
Dopo aver visto quale forma deve avere il contratto, analizziamo in che cosa consiste l’accordo delle parti che porta alla def i io e de co tratto
Ci deve essere una proposta avanzata da una parte e l’accettazione espressa dall’altra parte.
o a ro osta si s ecifca o tutti g i e ementi del contratto e l’intenzione di obbligarsi (la proposta pu identi carsi con la nostra offerta inviata al cliente).
Con l’accettazione si dichiara di accogliere la proposta (il cliente r a la nostra o erta e la in ia a noi ia e ail).
• L’accettazione deve essere tempestiva, cioè deve essere accettata entro i termini indicati (ad ese pio la presente o erta a r alidit entro esi da o i
• La proposta deve avere la forma richiesta per il contratto che si vuole concludere, può essere revocata prima che l’accettazione sia giunta al proponente.
Nell’esempio di offerta sottostante si può otare c e so o state i dicate e fr e di entrambe le parti, cioè di chi fa la proposta (venditore) e di chi l’accetta (compratore).
Oggetto: come da vostra richiesta/progetto inviano la nostra offerta economica per la fornitura di:
• travi legno lamellare di Abete (PCAB o WPCA o ABAL) GL24h/c UNI EN 14080, xx m3
• perline da rivestimento UNI EN 14915, xx m2
• travi KVH Abete (PCAB o WPCA o ABAL) C24 EN 14547, xx m3
• travi legno bilama di Abete (PCAB o WPCA o ABAL) C24, xx m3
• prezzo €……
• La presente offerta ha validità entro 3 mesi dalla data di oggi.
Milano, li 04.01.2023
r a di chi ende r a di chi ac uista
Una volta concluso il contratto, questo può non avere vita eterna. La legge, infatti, prevede delle ipotesi nelle quali il contratto può estinguersi, cioè perde tutta a sua a idit ed effcacia
Le cause di estinzione del contratto sono:
• L’annullamento;
• La rescissione;
• La risoluzione.
Si ha l’annullamento del contratto quando si è in presenza di una causa di invalidità dello stesso.
Le cause di invalidità che annullano il co tratto so o e e cate s ecifcata ete all’art. 1418 c.c.. Per esempio se siamo in presenza di un motivo illecito o la causa è illecita o l’oggetto del contratto non presenta i requisiti richiesti dalla norma perché è illecito o impossibile, si può chiedere l’annullamento del contratto precedentemente concluso.
Un contratto può essere nullo anche solo parzialmente, cioè solo una parte dello stesso risulta essere nulla.
In questi casi può darsi che l’intero contratto sia nullo se risulta che le parti non lo avrebbero contratto senza la parte nulla. Il contratto può essere annullato e quindi erde a sua effcacia, se si i rese a di un vizio del consenso di una delle parti, ad esempio un Contraente ha prestato il suo consenso per errore. In questo caso la parte interessata potrà chiedere l’annullamento del contratto.
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41 Classificare il legno
Una costruzione molto caratteristica.
La rescissione è l’ipotesi meno diffusa di nullità del contratto, si ha quando una parte ha deciso di concludere il contratto solo perché si trovava in una condizione di pericolo per la sua salute o per quella di altri. L’esempio tipico è quello del naufrago in mare che promette di pagare un milione di euro per essere riportato sulla terra ferma. In questo caso vi è una sproporzione tra il prezzo pattuito e la prestazione offerta, dettata dallo stato di pericolo del contraente naufrago.
L’ultima ipotesi di estinzione del Contratto è la più interessante in quanto capita spesso di sentire che una parte vuole la risoluzione del contratto.
Disciplinata all’art. 1453 c.c. è l’ipotesi in cui una delle parti non adempie alla sua obbligazione e l’altra può chiedere o l’adempimento o la risoluzione del contratto, con la possibilità di richiedere anche il risarcimento dei danni subiti. Per esempio un’azienda fornisce a un cliente una certa quantità di materiale richiesto, lo consegna ma il cliente non provvede a pagare il prezzo pattuito. In questo caso se la parte adempiente, cioè l’azienda, vuole chiedere che la controparte inadempiente, cioè il cliente, adempia alla sua obbligazione può a a are u a diffda ad ade iere a diffda u a dic iara io e scritta co la quale una parte intima all’altra di pagare il prezzo entro un congruo termine avvertendo che altrimenti il contratto si riterrà risolto Se do o a diffda i c ie te non paga ancora, ci si può rivolgere a un avvocato che intimerà nuovamente al pagamento, rimanendo, come ultima possibilità, quella di avviare il procedimento di ingiunzione per recuperare il proprio credito con l’aiuto del giudice. Se ci sono problemi con un cliente con il quale sappiamo di non poter arrivare a u a so u io e acifca, co sig ia i e avviare il procedimento di ingiunzione il prima possibile.
Questo per evitare che il cliente ci anticipi instaurando un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP). L’ATP è un procedimento d urge a c e ser e er def ire o stato in cui si trova il materiale o l’opera.
Il Giudice incaricato, infatti, nomina un o su e te ec ico d ffcio c e fsser u so ra uogo a ua e arteciperanno i Consulenti Tecnici di Parte (CTP). È facile immaginare che si tratta di una procedura dispendiosa sia in termini di denaro che di tempo. Servirà nominare un proprio avvocato e un proprio tecnico e pagare le spese del CTU. Per evitare spiacevoli inconvenienti è anche possibile inserire all’interno del contratto una clausola risolutiva espressa, con la quale le parti stabiliscono che se una delle due prestazioni non verrà eseguita il contratto sarà considerato risolto automaticamente.
Il codice civile, agli articoli 1469 bis e seguenti, disciplina i singoli contratti del consumatore i quali hanno riferimenti egis ati i s ecifci i i co su atore
Il consumatore è colui che acquista un bene per farne un uso personale e non professionale.
Ad esempio se io vendo le travi in legno per un tetto al proprietario dell’abitazione, il compratore è un consumatore, se invece io vendo le stesse travi all’impresario che realizza l’abitazione del sig. Rossi il compratore non è un consumatore perché acquista nella sua veste di impresario edile.
Ritornando alla disciplina del codice civile, il testo normativo si occupa di regolamentare i contratti che interessano i consumatori, tenendo conto di quanto contenuto all’interno della disposizione del codice del consumo.
Il codice del consumo, che è l’insieme delle norme che tutelano i consumatori, è il decreto legislativo 206 del 2005. Tra gli innumerevoli articoli che lo compongono, andiamo ad analizzare quelli che interessano maggiormente le aziende del settore legno. Il titolo I della parte IV si occupa di sicurezza dei prodotti. art def isce c e cosa si i te de er prodotto sicuro “prodotto sicuro ualsiasi prodotto, co e de nito all articolo , co a lettera e , che, in condizioni di uso nor ali o ra ione ol ente pre ediili, co presa la durata e, se del caso, la essa in ser izio, l installazione e la a-
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Foto di Sonia Maritan presso l'azienda Foresti (29 ottobre 2019).
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nutenzione, non presenti alcun rischio oppure presenti unica ente rischi ini i, co pati ili con l i pie o del prodotto e considerati accetta ili nell osser anza di un livello elevato di tutela della salute e della sicurezza delle persone in unzione Il produttore e venditore di un bene deve preoccuparsi di mettere sul mercato prodotti sicuri, altrimenti può incorrere in controlli da parte delle Autorità competenti, nel nostro caso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e in caso di violazione saranno applicate delle sanzioni. Le sanzioni sono indicate all’art.
112 “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il produttore o il distributore che i ette sul ercato prodotti pericolosi in iolazione del di ieto di cui all articolo , co a , lettera e , punito con l arresto da sei esi a un anno e con l a enda da euro a euro Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il produttore o il distributore che non otte pera ai pro edi enti e anati a nor a dell articolo , co a , lettere
addebitati al produttore o al distributore. Nel caso di maggior pericolo, l’autorità competente può anche disporre il ric ia o de a erce, i c e sig ifca c e tutti i prodotti venduti saranno ritirati dal mercato e nel caso di prodotti posati le opere dovranno essere demolite con i conseguenti costi a carico del venditore. Per essere in regola, quindi, con la Normativa Europea in ambito di sicurezza dei prodotti è necessario rispettare quanto disposto dalle varie Direttive Europee. Nel caso dei prodotti da costruzione la Direttiva di riferimento era la 89/106 che è stata abrogata il 18 gennaio 2011 con l’entrata in vigore del Regolamento 305/2011.
, nu eri e , c e d , nu eri e , punito con l a enda da euro a euro
Si tratta di sanzioni sia Amministrative, le ammende, che Penali, la reclusione.
Un prodotto è non sicuro non solo quando presenta dei difetti che lo rendono non idoneo all’uso ma anche quando mancano le istruzioni e avvertenze per l’uso. Si presume che un prodotto sia sicuro quando è conforme alle disposizioni normative dello Stato in cui viene commercializzato o comunque conforme alla normativa Europea.
In ogni caso i prodotti devono rispettare le Norme Tecniche dettate per un particolare tipo di prodotto, nel nostro campo sono applicabili le Norme Tecniche per le costruzioni.
Oltre alle suddette sanzioni è anche previsto, all’art.107 del codice del consumo, che se il prodotto è stato immesso sul mercato pur non essendo risultato sicuro a seguito dei dovuti controlli, lo stesso verrà immediatamente ritirato e di questo ne verranno informati i consumatori. I costi per il ritiro dal mercato verranno
Il Regolamento ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che vanno accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi. Rego a e to fssa o igo er tutti coloro che immettono sul mercato prodotti da costruzione di marcare CE i prodotti stessi (art. 1).
a def i io e deg i sta dard s etta ag i Enti di Normalizzazione Tecnica sia nazionali che europei. Il CEN (European Committee for Standardization) è l’Ente che emana le normative tecniche Europee, e or e co i refsso
Oltre alle suddette sanzioni è anche previsto, all’art.107 del codice del consumo, che se il prodotto è stato immesso sul mercato pur non essendo risultato sicuro a seguito dei dovuti controlli, lo stesso verrà immediatamente ritirato e di questo ne verrannoinformati i consumatori. I costi per il ritiro dal mercato verranno addebitati al produttore o al distributore. Nel caso di maggior pericolo, l’autorità competente può anche disporre il richiamo della merce,il che significa che tutti i prodotti venduti saranno ritirati dal mercato e nel caso di prodotti posati le opere dovranno essere demolite con i conseguenti costi a carico del venditore. Per essere in regola, quindi, con la Normativa Europea in ambito di sicurezza dei prodotti è necessario rispettare quanto disposto dalle varie Direttive Europee. Nel caso dei prodotti da costruzione la Direttiva di riferimento era la 89/106 che è stata abrogata il 18 gennaio 2011 con l’entrata in vigore del Regolamento305/2011. Il Regolamento ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che vanno accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi. Il Regolamento fissa l’obbligo per tutti coloro che immettono sul mercato prodotti da costruzione di marcare CE i prodotti stessi (art. 1). La definizione degli standard spetta agli Enti di Normalizzazione Tecnica sia nazionali che europei. Il CEN (European Committee for Standardization) è l’Ente che emana le normative tecniche Europee, le norme con il prefisso EN. Per ogni tipo di prodotto da costruzione ci sono le rispettive Norme Armonizzate Comunitarie (EN) che stabiliscono i requisiti di sicurezza che devono essere presenti nei prodotti in oggetto. L’Ente Italiano di Unificazione (UNI) si occupa di adottare le norme europee EN e di emanare le rispettive norme UNI con valenza nazionale. Le norme che riguardano la Marcatura CE del legno a uso strutturale massiccio e lamellare sono, per esempio, le norme UNI EN 14081 e UNI EN 14080. Per poter immettere un prodotto sul mercato conforme alla normativa di riferimento, e quindi Marcarlo CE, l’azienda deve avviare l’iter con un Ente Notificato il quale verifica che il prodotto o il processo di fabbrica corrispondano agli standard europei di riferimento. Per fare questo gli Enti Notificati svolgono una prima ispezione presso l’azienda, che se avrà esito positivo,
Per ogni tipo di prodotto da costruzione ci sono le rispettive Norme Armonizzate Comunitarie (EN) che stabiliscono i requisiti di sicurezza che devono essere presenti nei prodotti in oggetto. L’Ente ta ia o di ifca io e si occu a di adottare le norme europee EN e di emanare le rispettive norme UNI con valenza nazionale.
Le norme che riguardano la Marcatura CE del legno a uso strutturale massiccio e lamellare sono, per esempio, le norme UNI EN 14081 e UNI EN 14080. Per poter immettere un prodotto sul mercato conforme alla normativa di riferimento, e quindi Marcarlo CE, l’azienda deve avviare l’iter co u te otifcato i ua e erifca che il prodotto o il processo di fabbrica corrispondano agli standard europei di riferimento.
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TABELLA RIASSUNTIVA DELLE SANZIONI
Per fare uesto g i ti otifcati s o gono una prima ispezione presso l’azienda, che se avrà esito positivo consentirà il rilascio a a ie da de certifcato er a Marcatura CE, il quale consentirà all’azienda di vendere i prodotti in conformità alla legge.
d li occupanti possano a andonare le opere di costruzione o essere soccorsi in altro odo e si ten a conto della sicurezza delle s uadre di soccorso
Sono previste dalla normativa anche visite annuali di sorveglianza. Per ottenere a certifca io e er a Marcatura ad esempio delle case in legno o delle pareti in legno prefabbricate tipo X-LAM si deve ottenere un Benestare Tecnico Europeo (ETA). L’EOTA (The European Organisation for Technical Approval) è l’istituto europeo che approva i Benestare Tecnici Europei (ETA) elaborati ed emessi dai singoli Approval Body presenti in ogni nazione. Il Regolamento 305/2011 sancisce le caratteristiche essenziali a cui ogni prodotto deve rispondere.
I prodotti da costruzione per poter essere Marcati CE devono presentare i 7 requisiti richiesti dal nuovo Regolamento che sono:
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Oltre alle suddette sanzioni è anche previsto, all’art.107 del codice del consumo, che se il prodotto è stato immesso sul mercato pur non essendo risultato sicuro a seguito dei dovuti controlli, lo stesso verrà immediatamente ritirato e di questo ne verrannoinformati i consumatori. I costi per il ritiro dal mercato verranno addebitati al produttore o al distributore. Nel caso di maggior pericolo, l’autorità competente può anche disporre il richiamo della merce,il che significa che tutti i prodotti venduti saranno ritirati dal mercato e nel caso di prodotti posati le opere dovranno essere demolite con i conseguenti costi a carico del venditore. Per essere in regola, quindi, con la Normativa Europea in ambito di sicurezza dei prodotti è necessario rispettare quanto disposto dalle varie Direttive Europee. Nel caso dei prodotti da costruzione la Direttiva di riferimento era la 89/106 che è stata abrogata il 18 gennaio 2011 con l’entrata in vigore del Regolamento305/2011. Il Regolamento ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che vanno accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi. Il Regolamento fissa l’obbligo per tutti coloro che immettono sul mercato prodotti da costruzione di marcare CE i prodotti stessi (art. 1). La definizione degli standard spetta agli Enti di Normalizzazione Tecnica sia nazionali che europei. Il CEN (European Committee for Standardization) è l’Ente che emana le normative tecniche Europee, le norme con il prefisso EN. Per ogni tipo di prodotto da costruzione ci sono le rispettive Norme Armonizzate Comunitarie (EN) che stabiliscono i requisiti di sicurezza che devono essere presenti nei prodotti in oggetto. L’Ente Italiano di Unificazione (UNI) si occupa di adottare le norme europee EN e di emanare le rispettive norme UNI con valenza nazionale. Le norme che riguardano la Marcatura CE del legno a uso strutturale massiccio e lamellare sono, per esempio, le norme UNI EN 14081 e UNI EN 14080. Per poter immettere un prodotto sul mercato conforme alla normativa di riferimento, e quindi Marcarlo CE, l’azienda deve avviare l’iter con un Ente Notificato il quale verifica che il prodotto o il processo di fabbrica corrispondano agli standard europei di riferimento. Per fare questo gli Enti Notificati svolgono una prima ispezione presso l’azienda, che se avrà esito positivo,
e opere di costruzione de ono essere concepite e realizzate in odo che i carichi cui possono essere sottoposti durante la realizzazione e l uso non pro ochino a il crollo, totale o parziale, della costruzione
ra i e ina issi ili de or azioni c danni ad altre parti delle opere di costruzione, o a i pianti principali o accessori, in se uito a una ra e de or azione de li ele enti portanti d danni accidentali sproporzionati alla causa che li ha pro ocati
2 e opere di costruzione de ono essere concepite e realizzate in odo che, in caso di incendio:
a la capacit portante dell edi cio possa essere garantita per un periodo di te po deter inato
la enerazione e la propa azione del uoco e del u o al loro interno siano liitate
c la propa azione del uoco a opere di costruzione icine sia li itata
3 , e opere di costruzione de ono essere concepite e realizzate in odo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di ita, una inaccia per l i iene o la salute e la sicurezza dei la oratori, de li occupanti o dei vicini e da non esercitare un i patto eccessi o, per tutto il loro ciclo di ita, sulla ualit dell a iente o sul cli a, durante la loro costruzione, uso e de olizione, in particolare a causa di uno dei seguenti eventi: a s iluppo di as tossici e issione di sostanze pericolose, coposti or anici olatili , as a e etto serra o particolato pericoloso nell aria interna o esterna c e issioni di radiazioni pericolose d dispersione di sostanze pericolose nelle alde ac ui ere, nelle ac ue arine, nelle ac ue di super cie o nel suolo e dispersione di sostanze pericolose o di sostanze a enti un i patto ne ati o sull ac ua pota ile scarico scorretto di ac ue refue, e issione di as di co ustione o scorretta eli inazione di ri uti solidi o li uidi u idit in parti o sulle super ci delle opere di costruzione
4 e opere di costruzione de ono essere concepite e realizzate in odo che il loro unziona ento o uso non co porti rischi inaccettabili di incidenti o danni, co e sci ola enti, cadute, collisioni, ustioni, ol orazioni, eri enti a se uito di esplosioni o urti n particolare, le opere di costruzione de ono essere pro ettate e realizzate tenendo conto dell accessiilit e dell utilizzo da parte di persone disa ili
5 e opere di costruzione de ono essere concepite e realizzate in odo che il ru-
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ore cui sono sottoposti li occupanti e le persone situate in prossi it si antenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di la oro
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e opere di costruzione e i relati i ipianti di riscalda ento, ra redda ento, illu inazione e aerazione de ono essere concepiti e realizzati in odo che il consu o di ener ia richiesto durante l uso sia oderato, tenuto conto de li occupanti e delle condizioni cli atiche e opere di costruzione de ono inoltre essere e cienti sotto il pro lo ener e tico e durante la loro costruzione e de olizione de e essere utilizzata uanta
uanto se ue a il riutilizzo o la ricicla ilit delle opere di costruzione, dei loro ateriali e delle loro parti dopo la de olizione la dura ilit delle opere di costruzione c l uso, nelle opere di costruzione, di aterie pri e e secondarie ecolo icaente co pati ili
Gli effetti correlati alla non marcatura CE dei prodotti, quando richiesto dalla normativa, sono gli stessi che si ritrovano nei principi generali del contratto, quin
• Inadempienza per difformità o diversi
• Risoluzione del contratto (per grave
• In ogni caso, richieste risarcitorie varie.
e opere di costruzione de ono esse re concepite, realizzate e de olite in odo che l uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca in particolare
Per le immagini utilizzate, fornite dall’autore come il testo, ringrazia mo Andrea Zenari e Almerico Ribera che hanno curato la realizza zione di “CLASSIFICARE IL LEGNO” (Prima edizione pubblicata nel dicembre 2011), Editore: Riberalegno. In particolare, per questo ar ticolo, si tratta di una parte delle immagini a corredo del Capitolo 3. A corredo del testo, sono state utilizzate anche due immagini relative a due reportage di Sonia Maritan di preminenti aziende del settore.
L’architetto Andrea Zambon è Vicepresidente Casaclima Network Treviso, Consulente Casaclima e Relatore nei corsi di progettazione e costruzione di edifici in legno ed edilizia sostenibile a basso consumo energetico.
Lo “studio zambonarchitettura” è specializzato nella realizzazione di ville residenziali a bassissimo consumo energetico in legno e a struttura tradizionale. In ogni progetto viene seguito un approccio olistico che, unito a un’attenta osservazione dei principi della bioclimatica e all’utilizzo di materiali naturali, mira all’ottenimento di architetture organiche in armonia con l’ambiente dove il verde viene generalmente impiegato come atura e atti atore di e essere sico fsico de a erso a g u o di oi di erso e ha esigenze diverse per cui risulta fondamentale nel percorso progettuale – questa la f osofa c e o studio ersegue a rofo dire a reci roca co osce a a f e di e trare i si to ia e creare u c i a di corris osta fducia a casa ie e rogettata co e u abito sartoriale fatta a misura per la famiglia che ci andrà ad abitare, dove ogni spazio e ogni materiale derivano da un percorso progettuale unico e personalizzato.
www.zambonarchitettura.it
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Foto di Sonia Maritan presso l'azienda FBE Wood living (22 novembre 2018).
LIGNOVIT TERRA
Per amore della natura e dell’uomo. L’olio per legno ADLER Lignovit Terra è privo di solventi, plastificanti e formaldeide ed è prodotto sulla base di materie prime rinnovabili. Grazie all’eccellente protezione dall’acqua, la resistenza al sudore e alla saliva e la lunga durata, è un vero e proprio tuttofare per interni ed esterni.
INFO@ADLER - ITALIA.IT | ADLER - ITALIA.IT
di Marco Di Pelino
Un veramenteprodotto“pulito”
Lignovit Terra è un prodotto veramente “pulito”! Un formulato che coniuga in piena sinergia la performance – soprattutto di preservare il manufatto a cui questo viene applicato per un ampio lasso di te o co ecososte i i it o tre, ig o it erra riuscito a otte ere a c e a certifca io e rad e to rad e re ati a a a soste i i it de rodotto, u attesta io e da ero autore o e c e a ori a rocesso rodutti o, a ica io e e s a ti e to
Fin dall’origine delle prime ricerche in campo chimico nel settore della verniciatura e de a rote io e dei a ufatti, i rodotto di ecce e a a ua e og i produttore ambiva era quello in grado di preservare il manufatto a cui questo veniva applicato per un lasso di tempo che fosse il più lungo possibile.
Ancora oggi, riuscire a sviluppare un prodotto dalle performance di durata ecce io a e te u g e l’obiettivo di qualsiasi laboratorio di ricerca, con la fondamentale differena c e oggi i di ieri, er Adler, la durata a e es osi io i e a e so ecita io i ambientali estreme passa imprescindi -
bilmente attraverso la cura, il controllo e a se e io e rigorosa o so o de e aterie prime che lo andranno a costituire ma anche dei processi produttivi che si eseguira o er rea i ar o In Adler un prodotto verniciante non potrà mai essere def ito a a a guardia tec ica so o gra ie ai risu tati di durata c e i grado di raggiungere; il vero obiettivo è quello di coniugare in piena sinergia la performance con l’ecosostenibilità delle fonti delle materie prime e dei processi c e si so o uti i ati er s i u arlo, produrlo, applicarlo e smaltirlo. Tenendo questo come must in fase di sviluppo, i laboratori Adler hanno voluto
pagina TECHNICA ADLER
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sviluppare il prodotto Lignovit Terra S ecifco er i tratta e to dei ri estie ti ta to a i ter o deg i edifci a itati quanto all’esterno, Lignovit Terra è riuscito a ottenere la certifca io e (Cradle to Cradle) relativa alla sostenibilità del prodotto.
def iti a u rodotto er icia te veramente “pulito”, idoneo per il trattamento del legno interno ed esterno a edifcio, da a assi a sa u rit garantita dalla norma EN 71/3 e con livelli di emissioni in classe A+ secondo la norma DEVL. Non a caso rientra nella gamma green di Adler, un’attenta seleio e di rodotti c e, do o essere stati
oggettivamente testati, hanno mostrato risultati particolarmente positivi in materia di a ie te, sa ute sicure a e durata di ita tutto co u as etto f a e de e su erfci assai e ega te, o aco e paragonabile, anche dal punto di vista tatti e, a e su erfci trattate a o io Lignovit Terra, il più naturale fra tutti i prodotti Adler.
Le due immagini nella prima pagina in basso (Copiright: Adler) sono relative a n edifcio in c i stato tilizzato igno it erra di Adler il irchzentr , n prodotto era ente p lito co e di ostra la certifcazione radle to radle i agine del parco giochi fotografa di an o pielger te ostra n altra applicazione in c i la sinergia fra perfor ance ed ecososteni ilit particolar ente i portante nfne, n a itazione onofa iliare fotografa di ar s chietsch Archite ten Andreas sch ann in c i al ateriale nat rale si so a n for lato green che rende da ero sosteni ile il ris ltato fnale
ERRA A R EA R
Si ce t e egi i g of t e frst c e ica researc i t e fe d of coati g a d rotectio of roducts, t e roduct of excellence to which every manufacturer aspired was one that could preserve the manufactured product to which it was applied for as long as possible.
Even today, being able to develop a product with exceptionally long durability performance is the goal of any research laboratory, with the fundamental difference that today, more than in the past, for Adler, durability to extreme environmental exposures and stresses passes inescapably through the care, control and rigorous selection not only of the raw materials that will constitute it but also of the production processes that will be followed to make it. At Adler, a paint product can never be called "technically advanced" only because of the durability results it is able to achieve; the real goal is to combine in full synergy the performance with the eco-sustainability of the sources of the raw materials and the processes used to develop, produce, apply and dispose of it.
Keeping this as a must in development, Adler Laboratories wanted to develop the product Lignovit Terra.
S ecifc for t e treat e t of coati gs ot i side i a ited ui di gs a d outdoors, Lignovit Terra has managed to obtain rad e to rad e certifcatio regarding the product's sustainability.
In short, a truly "clean" coating product, suitable for the treatment of wood inside and outside the building, with maximum healthiness guaranteed by the EN 71/3 standard and with emission levels in class A+ according to the DEVL standard.
Not surprisingly, it is part of Adler's green range, a careful selection of products that, after being objectively tested, have shown particularly positive results in the areas of environment, health & safety and durability. t is it a f a surface a eara ce t at is er e ega t, atte a d co ara e, e e fro a tacti e oi t of view, to oil-treated surfaces. Lignovit Terra, the most natural of all Adler products.
TECHNICA_ ADLER
Adler cop right ar s chietsch Archite ten Andreas sch ann
cop right an o pielger te
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari strutturalegno pagina
Il mondo a Innsbruck
La ventiseiesima Conferenza internazionale delle costruzioni in legno (IHF), svoltasi dal 30 novembre al 2 dicembre 2022 al Congress Centrum Innsbruck, dopo due anni di forzato silenzio, rilancia il dibattito mondiale sul costruire con il legno. All’introduzione generale dedicata al momento convegnistico segue l’incontro presso gli stand con eminenti rappresentanti del settore: Enrico Bacchini, Giacomo Del Bianco, Marco Huter, Peter Lang, Tommaso Martini, Alberto Schiavinato e Veico Strim. ria o er ri orta do i a itutto i co tro co a ftrio e de ugo arre e ue o con Franco Piva, il cui studio Ergodomus è ormai una realtà nota a livello internazionale.
Con il claim "Esperienza pratica – Applicazione pratica" la Conferenza internazionale delle costruzioni in legno (IHF 2022) offre ad architetti, ingegneri e costruttori l'opportunità di relazionare su esperienze, processi e obiettivi relativi alle strutture e alle costruzioni in legno. Allo stesso tempo, la conferenza offre l'opportunità ad architetti, responsabili edili, costruttori, artigiani, professionisti ed educatori di conoscere gli ultimi sviu i e sca iare es erie e uesta rassegna non vogliamo fornire un elenco di o i e di tito i ue i so o dis onibili in rete e nei monumentali atti del congresso) ma relazionare sull'atmosfera e i te i racco ti i uesto ecce io a e simposio. Dalla ricchezza dei contenuti carpiti nelle sale convegno agli slanci e le suggestioni colti agli stand. In partico are di D , , ert i, Rot o aas, XLAM Dolomiti e SCM, oltre agli incontri con a ftrio e de Hugo Karre e con Franco Piva il cui studio Ergodomus è ormai una realtà nota a livello internazionale.
o o uiu IHF Innsbruck 2022
HUGO KARRE
Siamo con Hugo Karre, per la seconda volta a Innsbruck…
«Siamo tornati esordisce ugo arre – dopo il 2019, quando abbiamo festeggiato il nostro 25esimo anniversario, allora avevamo 2400 iscritti e nell’edizione 2022 in corso siamo oltre 2600 e siamo per questo molto soddisfatti! Siamo anche coscienti del fatto che il legno è fortemente richiesto. Il pubblico presente viene da tutto il mondo, più precisamente da 35 Paesi e da quattro
Continenti. Così abbiamo un quadro completo di quello che sta succedendo nel campo delle costruzioni in legno, un materiale sempre più conosciuto soprattutto perché cambiano le regole europee con il Green Deal e anche dopo il 2025 ci saranno nuove regole per soddisfare il bilancio di sostenibilità del comparto edilizio e per questo motivo cambia anche l’approccio al costruire in legno».
La location di Innsbruck è soddisfacente per le necessità attuali? «Corrisponde alle nostre esigenze – ri-
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In apertura di questa doppia pagina, in alto e in basso a sinistra uno dei momenti convegnistici di altissimo livello, e a seguire alcuni incontri con i personaggi rappresentativi (anche) della 26° Conferenza internazionale delle costruzioni in legno e con le aziende. A sinistra, durante l'intervista a HDG, nel gruppo di persone ci sono, da sinistra a destra: Enrico Bacchini (di spalle), Sonia Maritan, Pietro Ferrari, Harald Schluderbacher e Rosita Martino (di spalle). Nelle immagini sotto è protagonista l anftrione dell go arre nelle fotografe da sinistra a destra, rispetti a ente fra Sonia Maritan e Franco Piva, quindi con ietro errari e infne con onia aritan
s o de ugo arre – Noi possiamo crescere ancora per ca. 500 partecipanti, siamo contentissimi e abbiamo anche uno spazio soddisfacente per le esposizioni accompagnatorie di 170180 aziende, come per il 2019. Abbiamo cambiato location da Garmisch – dove siamo stati molto bene perché è diventato semplicemente troppo piccolo. Innsbruck è una sede ancora più internazionale, con un piccolo aeroporto che ospita però tre voli giornalieri da Francoforte».
Invece riguardo l’Italia, ci vediamo l’anno prossimo a Lazise?
«Naturalmente, all'inizio di ottobre faremo a Lazise nuovamente luce sugli attuali sviluppi delle costruzioni in legno –ter i a ugo arre –, prima ci sarà però un nuovo convegno a Rosenheim sulla Bioeconomia con il mondo accademico e gli esperti. Saremo a Vilnius, poi in Francia, in Polonia, in Spagna, a Berlino, a Stoccarda, a Colonia, in Scandinavia e dopo l'Italia di nuovo a Innsbruck».
o o uiu Ergodomus
FRANCO PIVA
ranco i a s ggerisce na ri essione sul tema dei grandi cantieri e dell’utilizzo delle risorse forestali.
«La carenza di componenti a fronte dei grandi cantieri in atto su grandi opere, – osserva Franco Piva – fa pensare! Se vogliamo avere una coltivazione sostenibile e un utilizzo sostenibile della foresta, do ia o rifettere
«In effetti oggi, parlando con i vertici delle aziende agli stand – conferma Sonia Maritan –, uno dei temi che sento più trattare è quello legato allo sforzo di risparmiare la materia prima; tra l’altro con degli esiti interessanti: dalle tecnologie che adottano robot, alle tecnologie avanzate e in generale ai procedimenti altamente tecnologici vengono fuori anche degli spunti innovativi. Però penso che possa anche rappresentare un vincolo questo cambio di passo e che in certi casi sarà così».
«Sarà importante infatti arrivare a un’ot-
timizzazione del materiale – risponde Franco Piva – utilizzando criteri molto ri idi per edi ci olto co plessi, entre per edi ci pi se plici iso ner operare con molta attenzione. Io personalmente rilevo anche altri problemi; di colt di tro are personale nel io u cio di pro ettazione a anche di trovare personale in cantiere. In una città come San Francisco dove mi trovavo qualche mese fa, il problema di trovare personale per montare strutture in legno è ancora più importante. La risposta è quella di progettare strutture estre a ente se pli cate nel montaggio e lasciare il meno possibile del lavoro per questa fase e, a monte, rendere il più possibile avanzato il lavoro, poiché in stabilimento è più semplice controllare il lavoro del personale: il problema è che per ottenere questo risultato occorre avere una moltitudine di progettisti che non ci sono. Questo anche a causa della carenza degli iscritti alle facoltà di ingegneria e architettura, dovuta a prospettive
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di guadagno minime o nulle per anni dopo la laurea, soprattutto per gli architetti».
Tocchi un ‘tasto dolente’, essendomi io laureata al Politecnico di Milano, quando ancora non c’era una forte spinta alla specializzazione.
ggi la necessit ella di a ere fgure preparate e altamente specializzate, come Ergodomus, uno studio ingegneristico che ha scelto una strada precisa e che oggi è sempre più internazionale…
«Proprio così – afferma con orgoglio Franco Piva – , ma proprio per questo devo dire di no a progetti anche di grande rilievo. Sono costretto a far realizzare i disegni all’estero per la mancanza di collaboratori.
Oltre a ciò nel nostro Paese manca la capacità di fare gruppo tra progettisti, stante l’individualismo che porta alla nascita di una miriade di piccoli studi che si fanno concorrenza tra loro praticando prezzi risicati, cosa che all’estero non esiste.
Anche per rispondere a queste problematiche stiamo ristrutturando lo studio con una strategia di lavoro completamente diversa.
Dato che il mercato si sta orientando verso progetti grandi, ci occuperemo maggiormente della parte di design concettuale e del calcolo vero e proprio, entre la parte ra ca err esternalizzata
er uesto stia o s iluppando un fusso di lavoro che ci permetta di realizzare un i port e port dei le senza pro le i e senza perdita di dati: il tutto funziona solo ed esclusivamente per i progetti grandi in cui c’è molta ripetitività, meno sul progetto piccolo».
Stai continuando anche la tua attività in Canada?
«Sì, lì ci saranno delle novità molto importanti che preferisco al momento non anticipare».
Da quando hai cominciato nel 2007 l’attività di Ergodomus ti aspettavi di ar-
rivare qui e qual è il tuo obiettivo per il futuro?
«Alla prima domanda rispondo che –conclude Franco Piva – non mi aspetta o di arri are n ui, anche se la ia tesi con il Professor Maurizio Piazza l’ho fatta proprio all’estero! Per diversi anni ho guardato solo al mercato italiano e pensavo che fosse un’impresa impossibile uscirne, tra altri quindici vorrei avere tre liali all estero oltre a uella italiana, in aree eo ra che di erse che ho già ben in testa: Nordamerica, Scandinavia e Australia».
L’ATTIVITÀ CONVEGNISTICA
MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE - EDILIZIA PER IL SETTORE IMMOBILIARE E ABITATIVO
L'edilizia di grandi dimensioni a più piani in legno per il settore immobiliare e abitativo si sta diffondendo rapidamente. Di conseguenza, le costruzioni in legno competono sempre più con le costruzioni in altri materiali per gli immobili da investimento.
Per a ere successo i uesto ercato, il legno deve affermarsi in un confronto diretto sugli indicatori economici. La trasparenza aumenta la pressione er se ifcare u terior e te, digitalizzare, standardizzare e industrializzare e costru io i i eg o a f e di ridurre i costi. I processi e le procedure dell'Industria 4.0 sono richiesti per mantenere ed espandere il vantaggio tecnico delle costruzioni in legno rispetto alla concorrenza. I vantaggi in termini di mig iore ua it costrutti a e te i di costruzione più brevi stanno guadagnando peso. Le caratteristiche ecologiche, tuttavia, rimangono l'asse portante per il legno nel discorso sulla sostenibilità e co ti ua o ui di ad a ere u forte impatto sugli investitori.
La moderna costruzione in legno è oggi al centro dell'attenzione dell'industria delle costruzioni, perché i futuri processi di costruzione si stanno sviluppando, supportati dalla prefabbricazione e dalla digitalizzazione.
Da anni, infatti, i metodi di costruzione a ase di eg o guadag a o uote
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In queste pagine, in alto una panoramica del Congress Centrum Innsbruck durante la ventiseiesima Conferenza internazionale delle costruzioni in legno (IHF) e una delle sale convegno gremita, e sui lati d e fotografe dello st dio Ergodo s di d e i portanti progetti ingegnerizzati da Franco Piva.
di mercato e si affermano contro ogni ostacolo. Stanno emergendo nuovi attori, s ecia e te ue i recede temente noti per le costruzioni in cemento e uratura tre a ci , la costruzione in legno sta ricevendo sostegno politico, i ua to u isce g i o ietti i fo da etali della politica moderna: digitalizzazione, sostenibilità e lavorazione rapida, tutti ingredienti necessari per un futuro climaticamente neutro. La costruzione in legno è pronta per i compiti futuri e le trasformazioni necessarie. Un tema centrale è il costruire in infrastrutture urbane esistenti che rappresentano un vecchio ma nuovo potenziale per le costruzioni in legno. Nell'ambito del Green Deal europeo, l'Unione Europea sta ia ifca do u a strategia di ristruttura io e er re dere g i edifci i effcie ti da u to di ista e ergetico i tutta l'UE. La gestione delle infrastrutture ur a e esiste ti di e ta ui di u a strategia sostenibile centrale per i comuni e le città. L'attenzione non è solo sulla ri ua ifca io e e ergetica deg i edifci, ma anche sulla loro rivitalizzazione, espansione o riconversione. Il potenziale è enorme e la costruzione in legno gioca un ruolo fondamentale. Come metodo di protezione del clima e di risparmio delle risorse, la costruzione in eg o co se te di ri ita i are g i edifci esistenti, ampliarli, crearne di completamente nuovi o adibirli a un nuovo utilizzo. Anche perché negli ultimi decenni, l'ingegneria del legno si è sviluppata rapidamente.
ra so o co u i are e e o ti ad a ia ca ata, o c edifci reside ia i e er uffci a i ia i i eg o o ega e ti affda i i e di a ta uait so o i re uisito fo da e ta e er ueste strutture Nuovi e più esigenti campi di applicazione del legno come materiale da costruzione richiedono un continuo sviluppo nel campo della tecnologia di connessione e l'integrazione di nuove scoperte nella standardizzazione
GIOVEDÌ 1 DICEMBRE 2022 - AMBIENTE LEGNO
THE WORLD IN INNSBRUCK
The twenty-sixth International Conference on Timber Construction (IHF), held from 30 November to 2 December 2022 at the Congress Centrum Innsbruck, after three years of enforced silence, relaunches the global debate on building with wood. The general introduction dedicated to the conference moment is followed by the meeting at the stands with eminent representatives of the sector: Enrico Bacchini, Giacomo Del Bianco, Marco Huter, Peter Lang, Tommaso Martini, Alberto Sc ia i ato a d eico Stri o e er, et s start frst re orti g t e eeti g it t e ost of ugo arre a d t e o e it ra co Pi a, ose studio rgodomus is now an internationally known reality. Under the claim "Practical experience – Practical application", the International Timber Construction Conference (IHF 2022) offers architects, engineers and builders the opportunity to report on experiences, processes and goals relating to timber structures and constructions. At the same time, the conference provides an opportunity for architects, building managers, builders, craftsmen, professionals and educators to learn about the latest developments and exchange experiences.
Come altre industrie, l'industria del leg o di e de da uadro o itico ed economico in cui opera. Pertanto è importante considerare le tendenze politiche nazionali e internazionali rilevanti e gli sviluppi economici nel contesto di una conferenza internazionale.
La pandemia di Corona Virus ha portato a cambiamenti comportamentali permanenti in alcune parti della società. Le limitazioni e le restrizioni hano ortato o te erso e a ri ettere su sé stesse, richiedendo di fare nuove esperienze, di adattarsi e pensare ai valori. Sono cambiati i comportamenti di consumo e di comunicazione. Il tempo dei "consumi eccessivi" con "troppo di tutto" è destinato probabilmente a una battuta d'arresto permanente.
Le strutture in legno ad alte prestazioni occupano un posto speciale nel settore delle costruzioni e nel pubblico in geera e s ira o fducia e e resta io i del legno come materiale da costruzione e documentano l'ampia gamma del suo utilizzo. La versatilità del legno co e ateria e da costru io e si ri ette nell'architettura internazionale. Nuove tecniche di connessione e combinazioni di materiali creano i modelli per nuove applicazioni.
Con una selezione di progetti realizzati di importanza internazionale, al congresso è stata fornita una panoramica dei possibili usi del legno e dei materiali a base di legno in combinazione con altri materiali nella moderna edilizia. Per ua to riguarda a costru io e teporanea in legno, i suoi vantaggi sono il basso costo, il montaggio rapido e l'eleata essi i it , c e co se te a edifcio di scomparire facilmente se necessario. Come uso intermedio controllato, g i edifci te ora ei osso o a c e assumere un'importante funzione nello sviluppo urbano. Possono aiutare a esplorare nuovi usi senza fare grandi investimenti. Gli attua i gra di rogetti a c e ua do sono soluzioni provvisorie richiedono le massime esigenze in termini di design, costruzione e acustica ambientale.
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La costruzione in legno a più piani e di grandi dimensioni ha ottenuto riconoscimento e accettazione in tutto il mondo grazie alle condizioni generali di ordine sociale ed ecologica.
La sezione " Sviluppo costruzioni in legno" è stata ancora una volta un luogo d'incontro per aziende innovative, ideatori di prodotti e ricercatori nel settore del legno. Con il blocco " Sviluppo delle costruzioni in legno", l'IHF ha offerto a c e uest a o u a iattafor a internazionale per presentare gli ultimi sviluppi, soluzioni e risultati della ricerca, per scambiare idee con le aziende e avviare nuovi progetti di ricerca.
Il blocco «Incollaggio adesivo» ha fornito u a a ora ica dei re uisiti di ase per l'incollaggio moderno del legno e mostrato lo stretto legame tra la tecnologia dell'incollaggio e l'introduzione di prodotti in legno innovativi. Sono stati presentati inoltre i nuovi sviluppi nella costruzione in legno basati sulla tecnologia adesiva.
Il blocco « Prestazioni al fuoco» si è occupato dell'Eurocodice 5: Progettazione delle strutture in legno, Progettazione strutturale al fuoco, in particolare con la resistenza al fuoco delle strutture portanti in legno o materiali a base di legno e gli adesivi strutturali e un commento della nuova norma europea Eurocodice 5.
Inoltre sono stati presi in esame i comportamenti ad alta temperatura degli adesivi strutturali per legno e il comportamento dei componenti in legno incollati in caso di incendio - BSH, BSP, travi a I. Il dibattito sulla rivitalizzazione è partito dal presupposto che ogni struttura storica in legno e ogni struttura speciale è unica e che la sua conservazione a lungo termine richiede spesso riparazioni s ecifc e e o to co esse e u uso successi o co ati i e co edifcio Una coerente strategia di monitoraggio e manutenzione è fondamentale per proteggere le strutture storiche in legno e a te ere i oro sig ifcato cu tura e
Il Master of Science in Wood Techno-
logy dell'Università di scienze applicate di Berna e dell'Università tecnica di scie e a icate di Rose ei a aciato un invito internazionale a presentare relazioni per studenti di master per mostrare la loro tesi con un argomento relativo all'industria delle costruzioni in eg o ra o te ro oste o to ua ifcate, alcuni studenti sono stati scelti per presentare le loro scoperte altamente ri e a ti a seco do Master o o uiu a Innsbruck. La giornata di giovedì è stata scelta anche per il consueto omaggio a persone con uno stato di servizio esemplare nel settore delle costruzioni in legno:
- L'imprenditore tedesco Xaver Haas, nato nel 1948, e residente a Falkenberg, è una delle personalità più note nel settore del legno. Xaver Haas è stato il faleg a e i gio a e ad ac uisire i tito o di Maestro artigiano nel 1969. La sua azienda di costruzioni in legno e prodotti in legno ha stabilito gli standard europei. Ha contribuito e continua a contribuire a numerosi comitati e organizzazioni in una posizione di leadership per l'industria del legno, come Presidente del consiglio dell'industria del legno. I suoi successi hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, come la Croce a erito federa e, rdi e a erito bavarese e il distintivo d'oro della falegnameria.
- Il professor Jürgen Krug all’Universit tec ica di scie e a icate di Rosenheim, nato nel 1941, ha studiato architettura a i ersit R di uisgra a Dopo aver lavorato in noti studi di architettura, ad esempio Behnisch & Partner e a er seguito a ia ifca io e de a costruzione per i giochi olimpici estivi del 1972 a Monaco di Baviera, ha fondato o studio di arc itettura, rug oss a Architects. Dal 1980 al 2006 è stato professore a Rose ei , e attua e Po itecnico, dove tuttora insegna al master in costruzioni in legno. Nella sua carriera ha realizzato noti progetti di costruzioni i eg o co e edifcio de a faco t di giurisprudenza ad Augusta. È ancora attivo oggi e sta attualmente proget-
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SPAZIO AI GIOVANI E OMAGGIO AI MAESTRI
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In queste pagine, in alto a destra una panoramica della sala Dogana al Congress Centrum Innsbruck durante l'IHF 2022 e la ripresa di un convegno in un momento particolare in cui viene illustrato il padiglione Buga e un padiglione dell'università di Friburgo.
ta do u edifcio u ti ia o i eg o a uso misto a Mietraching / Bad Aibling.
VENERDÌ 2 DICEMBRE 2022 - STRUTTURE IN LEGNO
Le strutture in legno sono uniche e diverse dalle altre dal punto di vista amie ta e ua to risorsa atura e e ri o a i e, i eg o ossiede ua it vitali per la nostra sopravvivenza. Se il legno come materiale da costruzione non esistesse bisognerebbe inventarlo. Di conseguenza, tutte le parti interessate nel settore delle costruzioni sono chiamate a garantire che il legno svolga un ruolo maggiore come materiale da costruzione rispetto al recente passato. Le moderne tecniche di produzione consentono non solo costruzioni semplici e diritte, ma anche archi o forme libere. Questi progressi si traducono in applicazioni per strutture ingegneristiche esposte come tetti visibili, torri o ponti. Se la conoscenza della protezione costruttiva del legno viene adeguatamente presa in considerazione durante la progettazione, le strutture vengono create in interazione con altri materiali da costruzione che sono particolarmente attraenti non solo per gli ingegneri del legno Anche se in tempi incerti per i grandi eventi sportivi durante l'epidemia di Corona Virus, i grandi stadi e i palazzetti dello sport giocheranno un ruolo imorta te tra g i edifci ris ettosi de abiente. Lo sport non solo crea emozioni, ma promuove anche la consapevolezza per un futuro sano e vivibile. Utilizzando esempi internazionali, è stata illustrata a IHF la tendenza globale e co e ueste strutture estre e ossa o essere realizzate. Non dimentichiamo che negli ultimi anni in tutto il mondo si sono affermate costruzioni in legno a i ia i co u gra u ero di edifci alti con sistemi di resistenza al carico di legno. Fin dai primi giorni della costruzione multipiano in legno, i singoli progetti pilota sono diventati sistemi costruttivi costantemente ottimizzati. tre a eco o icit ric iesta, ie e
prestata particolare attenzione anche a un elevato livello di sicurezza, durata e robustezza.
tre a a sicure a de a rogetta io e, molti investitori apprezzano gli aspetti della sostenibilità e dei processi professio a i di ia ifca io e e rea i a io e, che riducono i rischi rispetto ai metodi di costruzione convenzionali, portando a otti i re di e ti su edifcio.
Il dibattito sul clima e sulla foresta è stato al centro dell'ultima giornata. Il clima sta cambiando più rapidamente di ua to ci si atte desse Di conseguenza, anche la foresta del futuro cambierà: diventerà più colorata e di ersifcata e co terr u uo o spettro di specie arboree.
osa sig ifca uesto er e costru io i in legno? Più diversità nella foresta sig ifca e o costru io e i eg o o un'opportunità per una maggiore diversità nella costruzione? Come bilanciare l'approvvigionamento forestale e di legname per la futura costruzione? Gli esperti hanno discusso dei cambiamenti attesi nel bosco e delle consegue ti sfde tec o ogic e La società e la politica in Europa si confrontano con cambiamenti epocali, non solo climatici. In tutti gli scenari è necessario un maggiore utilizzo di materie prime rinnovabili. Enormi potenzialità di sviluppo sono attestate dalle costru io i i eg o, c e f ora so o state sottoutilizzate co o di ottig ia er u sa to di ualità nell'uso del legno, soprattutto nell'edilizia urbana di grandi volumi, è il settore della progettazione, con architetti e i geg eri ccorre su erare arretrato di conoscenze ed esperienze tra il personale attivo e aumentare in modo sig ifcati o i u ero deg i iscritti a e scuole e all'università.
La costruzione in legno non deve isolarsi, ma deve considerare la connessione e il coordinamento con altri materiali e metodi costruttivi.
Non solo le conoscenze di progettazione devono essere aggiornate e semifcate, a a c e e or e e i rego -
Il dottore forestale Andrea Zenari è proprietario della “fattoria del legno” di Caltrano (VI) che nasce dall’unione di due concetti pratici legati alla “fattoria” come ambiente dove si coltiva e si produce e il “legno”: il materiale nobile prodotto in modo sostenibile utilizzato nell’edilizia e nel benessere della vita quotidiana.
La fattoria del legno è una tipica tree farm dove al vivaismo, vocato alla produzione di alberi di Natale, si associa la valorizzazione del territorio con funzione turistica e didattica legata alla materia prima legno. Ma tree farm è anche il servizio di gestione delle aree forestali con scopo produttivo dal punto di vista manageriale: l’azienda che gestisce gli impianti e il taglio dei boschi con la certifcazione forestale PEFC.
SEGHERIA MOBILE LAVORAZIONE DEL LEGNO SELVICOLTURA NATURALISTICA
CONOSCERE IL BOSCO LABORATORI PER BAMBINI SILVOTERAPIA CORSI DI CARPENTERIA CORSI PER BOSCAIOLI
FORUM HIF_
FORMAZIONE www.fattoriadellegno.com
ATTIVITÀ
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari strutturalegno pagina
lamenti generali, in particolare per i metodi costruttivi misti ibridi.
asato su uadro o itico de ree Deal europeo e del Bauhaus europeo, l'epilogo del Congresso ha monitorato la situazione degli studi di architettura e ingegneria, a livello nazionale e internazionale, e vuole mostrare approcci promettenti nell'istruzione e nella formazione.
L’ATTIVITÀ ESPOSITIVA
o o uiu HDG GroupENRICO BACCHINI
All’Holzbau Forum 2022 di Innsbruck espone la prima volta HDG Group con l’obiettivo di entrare nei Paesi DACH. «Abbiamo portato i nostri prodotti per legno a questo evento poiché stiamo iniziando a rivolgerci ai mercati di lingua tedesca e abbiamo ritenuto che la presenza a Innsbruck fosse fondamentale per consolidare la nostra immagine. A tal proposito, abbiamo ritenuto che questo fosse l’evento giusto anche per lanciare il nuovo marchio di prodotto “Lignum”.
Questo marchio dedicato ai prodotti per legno – spiega Enrico Bacchini – ha l o ietti o di co unicare solidit e ada ilit e no it non sono nite siamo andati online da pochissimo con il nuovo sito web che è diventato anche e-commerce».
Il sito ha la funzione di agevolare e velocizzare il servizio ma ha anche il vantaggio di essere un canale di comunicazione e far conoscere meglio il prodotto: immagino che il concetto di “Lignum” voglia anche un po’ sottolineare la naturalezza dei vostri prodotti.
a parola i nu ha se pre identicato la gamma di prodotti per legno – risponde Enrico Bacchini – e ha, dunque, una storicità d’uso all’interno dell’azienda, ma era giunto il momento di fornire un maggiore valore distintivo a un nome che per i nostri clienti era già sinonimo di a da ilit l colore e l aspetto ra co del archio non sono stati scelti a caso: si collegano
sia al concetto di sostenibilità sia al concetto di super ci trattate che lasciano trasparire la naturalezza del materiale. Questa è la grande caratteristica dei nostri impregnanti».
Vi occupate soprattutto di strutture?
«Sì, attualmente, il nostro core-business principale è costituito dalle aziende che realizzano strutture e rivestimenti in legno».
La vostra presenza all’HIF di Innsbruck oltre all’impegno nel mercato DACH quali esiti ha avuto?
«Il riscontro generale è stato molto positivo – afferma soddisfatto Enrico Bacchini –. Entrando in contatto con aziende austriache e tedesche, abbiamo rilevato molta attenzione verso i nostri prodotti e abbiamo potuto dimostrare che un sistema di trattamento può funzionare meglio con il nostro ciclo di prodotti: per esempio non è più necessario il forno di asciugatura, con un conseguente risparmio energetico. I nostri prodotti, in generale, portano a un risparmio di tempo e di energia».
Quali sono i vostri mercati di riferimento? «Il nostro mercato prevalente è quello italiano, con qualche presenza in Austria e in Grecia. Ora stiamo concentrando maggiori energie nei Paesi DACH».
Dal vostro osservatorio, quali sono i trend dal punto di vista dei trattamenti?
«Sicuramente uno è quello della naturalezza: numerosi architetti oggi cercano prodotti che difendano il legno dall’umidità ma che permettano anche di farlo invecchiare naturalmente. Un nostro prodotto, Lignum Hydromil, permette di ottenere questo risultato ed è idoneo anche in zone di mare».
I campioni in esposizione allo stand hanno colori forti e quindi chiediamo perché abbiano scelto delle tinte così appariscenti.
«Perché il mercato attuale oltre ai grigi e ai colori scuri – conclude Enrico Bacchini – chiede anche colori moderni e vivaci».
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In queste pagine in alto, a sinistra, un momento dell'intervista a Enrico Bacchini (HDG), e a destra a Marco Huter (a sinistra) e Alberto Schiavinato (KLH).
o o uiu KLH - MARCO HUTER e ALBERTO SCHIAVINATO
Iniziata come fabbri nel 1755 l’attività della famiglia Offner, titolare di KLH, si è sviluppata con tempi dilatati e graduali con una persistenza nel mondo dei metalli e con il “Fai da te” fra l’altro in Nordamerica e oggi raccoglie, solo nel gruppo KLH, più di trecento collaboratori in Austria.
Chiediamo a Marco Huter, Amministratore per la parte fnanziaria e co erciale di KLH da sei anni, a quali livelli produttivi siano attualmente.
«Produciamo 160-170mila metri cubi all’anno – risponde Marco Huter –, quando tutte le nuove strutture produttive saranno terminate avremo una capacità produttiva di 240 mila metri cubi all’anno, naturalmente ci vogliono i giusti tempi per arrivare a maggiori livelli produttivi».
Qual è la provenienza della materia prima?
«La nostra materia prima proviene prevalentemente dall’Austria e in una parte minore dalla Slovenia che è molto vicina. Un piccolo quantitativo proviene anche dalla Repubblica Ceca, comunque tutto arriva da un’area piuttosto vicina che chiamiamo “driving distance”, circa 150 chilometri. L’80% del legno che utilizziamo è Abete rosso».
Con quale gestione forestale? oi sia o certi cati e su richiesta FSC».
Per KLH c’è qualche nuovo mercato che cresce in modo particolare?
«Solo per citarne uno, in Romania si stanno sviluppando nuovi progetti – racconta ancora Marco Huter –, abbiamo lavorato molto bene in America, abbiamo realizzato un palazzo a Milwaukee di 26 piani, una costruzione ibrida di grande importanza.
La vera performance è quella climatica, essendoci lì enormi escursioni termiche stagionali».
L’ibrido può comportare l’abbinamento
con diversi prodotti, anche in ambito ligneo!
«Certamente, l’obiettivo per la nostra azienda non è vendere più materiale possibile – risponde Alberto Schiavinato – ma fornire al cliente la soluzione giusta. Questo porta un risultato di continuità di rapporto con i clienti».
Per fornire la soluzione completa non è stato valutato di produrre direttamente anche le soluzioni a telaio?
«Certamente potrebbe essere utile –spiega Marco Huter –, ma, invece di affrontare una soluzione produttiva nostra, preferiamo, in questo caso, collaborare con partner esperti in questa tecnologia, in modo da offrire una soluzione completa. Una soluzione pulita e rapida che è gradita anche alle maestranze».
Ad Alberto Schiavinato, area manager Sud e Sudest Europa domandiamo qual è la situazione su questi mercati.
«Sono mercati diversi con situazioni differenti – spiega Alberto Schiavinato –:
l’Italia è a un buon livello con una situazione di mercato stabile come numeri, e una buona crescita in termini di numeri si registra in Spagna, dove siamo presenti oramai da oltre 15 anni».
Verso cosa sta guardando la tecnologia dell’X-Lam per crescere ancora?
«Ci sono due livelli – conclude Alberto Schiavinato –: dal punto di vista della fabbricazione il prodotto che esce è lo stesso di anni fa, però nel corso del tempo la tecnologia produttiva si è maggiormente sviluppata.
Per esempio siamo passati dai quaranta operai per turno del vecchio stabilimento ai quindici nel nuovo stabilimento, una cosa che ci rende capaci d’esser un partner dato per i nostri clienti anche in tempi di enorme scarsità di manodopera.
Dal punto di vista dell’utilizzo l’obiettivo è di impiegare sempre meno materiale e sempre meglio: per esempio nei multipiano travi e pilastri in lamellare e solai in X-LAM».
FORUM HIF_ 2022
Rincontriamo Giacomo Del Bianco a Innsbruck 2022 allo stand di XLAM Dolomiti, azienda per la quale lavora da ormai otto anni e da due anni come responsabile commerciale Italia. Con lui c’è Jacopo Franchini che segue il mercato di lingua tedesca, l’azienda è sempre presente alle diverse edizioni dell’Holzbau Forum, prima a Garmisch e ora a Innsbruck e, anche in Italia, a Lazise.
«Innsbruck è un appuntamento fondamentale – afferma Giacomo Del Bianco – non solo per l’Europa ma per il mondo intero e un’azienda come la nostra non può non esserci. Infatti siamo il principale produttore italiano e siamo, già da qualche anno, presenti nel mercato estero con un trend in crescita.
Consideriamo che X-LAM è nata nel e il pri o pannello sica ente uscito dalla fabbrica nel 2012, sono dunque dieci anni che il nostro pannello è sul mercato».
Quali sono i vostri ‘numeri’?
«Quest’anno avremo 28 milioni di fatturato, più o meno come lo scorso anno, con un 15% del fatturato dall’estero, nonostante le di colt do ute alla pandeia e al confitto russo ucraino
Voi fornite solo il materiale o date anche un servizio?
«Siamo un produttore un po’ anomalo, perché oltre alla consegna del pannello forniamo soluzioni di progettazione e di engineering e seguiamo il progettista architettonico dalle prime fasi di progetto no a uelle di cantiere noi la oria o con i nostri clienti in modalità business to business e possiamo fornire ai nostri clienti anche la nostra esperienza di progetto e cantieristica: in sostanza siamo più vicini a un’impresa che a un mero produttore di materiale».
Qual è il vostro target?
«Il prodotto in sé si presta a qualsiasi
tipo di intervento, ma noi lavoriamo con sviluppatori immobiliari e imprese edili, quindi il privato è il cliente del nostro cliente».
Quali sono i progetti futuri di XLAM Dolomiti?
«A livello produttivo tutti gli anni abbiamo sempre continuato a investire – conclude Giacomo Del Bianco –: prima abbiamo inserito l’incollaggio laterale, adesso inseriremo un secondo centro taglio, un’isola logistica nuova che ci consentono un’ulteriore crescita della produzione e continuiamo a implementare tecnologia. Di conseguenza stiamo rivoluzionando la parte commerciale, inserendo ure dipendenti uindi pi facilmente controllabili con strategie più dirette. XLAM Dolomiti conta oggi circa 70 collaboratori con una crescita importante del fatturato».
Raccogliamo anche un commento sul mercato tedesco di Jacopo Franchini… «Sicuramente è un mercato in crescita – racconta Jacopo Franchini – ed è un mercato che è entrato prima di noi nel settore legno e la concorrenza austriaca è formidabile, ma noi stiamo cercando di inserirci offrendo qualcosa di diverso con le co petenze del nostro u cio tecnico, quello che i grandi produttori d’Oltralpe spesso non sono in grado di fornire».
o o uiu OERTLI
VEICO STRIM
Incontriamo Veico Strim all’Holzbau Forum 2022 di Innsbruck: un veterano del settore del legno e d’altra parte gli utensili del mondo Oertli rappresentano un target eminentemente specialistico, ma anche il suo passato nel settore della ferramenta denuncia un’anima tecnica. «Lavoro da quattro anni in Oertli – esordisce Veico Strim –, ma sono presente nel mondo del serramento dal 2000, perché ho lavorato vent’anni in Maico, quindici anni in Italia e cinque all’estero. A 46 anni ho deciso di cambiare e devo dire che sono estremamente soddisfatto, an-
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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari strutturalegno pagina
o o uiu XLAM Dolomiti GIACOMO DEL BIANCO e JACOPO FRANCHINI
In queste pagine in alto, a sinistra, un momento dell'intervista a Giacomo Del Bianco (XLAM Dolomiti), e a destra a Veico Strim (Oertli). Sopra, un'immagine del Congress Centrum Innsbruck durante l'IHF 2022.
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Fabio Spera
che se capire la lavorazione del legno all’inizio non è stato semplice, questo materiale mi ha affascinato. Noi realizziamo tre famiglie di utensili: gli utensili per la nestra a ia o tra i nostri clienti i primi sei produttori italiani), gli utensili per le porte e poi la linea della carpenteria. Siamo un’azienda relativamente piccola, da 30 milioni di euro di fatturato e 250 collaboratori, anche se ci viene riconosciuta un’altissima qualità».
Come si potrebbe valutare la vostra quota di mercato fra i diversi Paesi?
«La nostra quota di mercato è divisa fra un 70% estero e un 30% in Svizzera. Per l’estero abbiamo vari clienti in Canada, in Scandinavia, in Russia, poi Germania, Austria, Polonia, ma anche Nuova Zelanda, e in tutto il mondo».
Quali sono i punti di forza di Oertli?
«Sono il grado di bilanciatura dell’utensile e di conse uenza le i razioni ridotte al minimo), la mancanza di gioco nell’accoppiamento albero-fresa, il corretto posizionamento del coltello con precisione, tenuta e semplicità di montaggio. Il corpo dell’utensile può essere sia in acciaio sia in alluminio in dipendenza delle caratteristiche della macchina e di come noi conformiamo l’utensile su di essa. La bilanciatura dell’utensile, il tempo vita dell’utensile sono tutti parametri che sono particolarmente rilevanti».
Il peso dell’utensile quanto conta?
«Minore è il peso e minore è la sollecitazione al motore della macchina: maggiore e il peso e più vibra e rovina la super cie l li ite di peso non lo dia o noi ma il produttore della macchina».
Oertli come è presente in Italia?
«Come anticipato in apertura abbiamo come clienti i primi sei fra i primi 10 produttori italiani ol enster, dtirol fenster, Tip Top Fenster, Italserramenti, Schiuker, Heiss Fenster), ma in Italia c’è un problema di pagamento perché in Svizzera siamo abituati ai trenta giorni netti entre l talia ha te pi di pa a-
mento differenti rispetto alla Svizzera), oltre a ciò siamo qualitativi ma non disposti ad alcun compromesso sul prezzo: la qualità si paga».
Come valuti attualmente il mercato della fnestra l ercato in enerale della nestra sta frenando – termina Veico Strim –; si è ridotta sia la quantità degli ordini sia il volume degli ordini, di conseguenza le grandi aziende sono nuovamente a caccia di clienti e ci aspettiamo una forte pressione sui prezzi, le aziende medio-piccole torneranno di nuovo a soffrire. Resiste questo trend del minimal e del design, del tutto vetro e quello consolidato della marcatura CE.
Più che i dati tecnici è oggi rilevante il fattore estetico. Grossi problemi derivano dalla carenza di montatori e posatori che ette in di colt le aziende nella fase di posa. Costo dei materiali, aumento dei tassi, di colt di reperi ento del personale, la conseguenza è la contrazione del mercato dell’edilizia. Oertli da qualche anno sta investendo molto nel ondo della carpenteria le no asstimber, beams, CLT, XLAM), con utensili dedicati. Il riscontro migliore ce lo forniscono i nostri clienti: Theurl, Pfeifer, Rubner, Hasslacher, Meyer&Melnhof, Stoas Enso, che sui loro impianti Hundegger, Technowood, SCM, montano sempre con maggior frequenza i nostri utensili. Cosa distingue i nostri utensili? Maggiore produtti it , i liore nitura super ciale, tempi vita utensile maggiore».
o o uiu ROTHOBLAAS
PETER LANG
Peter Lang, ha portato qualcosa di nuovo all'Holzbau Forum 2022. Rothoblaas ando si tratta di fssaggio, certamente il primo nome che viene in mente, sia in termini di piastre, sia di connettori. Abbiamo sentito parlare di un nuovo sistema di connessione chiamato TC FUSION. Cosa ci può raccontare? «Nelle costruzioni in legno viene usato sempre più l’X-LAM – racconta il Product Support & Networker nonché compro-
Fabio Spera è consulente nell’ambito della progettazione antincendio dal 1998, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno, ha collaborato a progetti di adeguamento di centri commerciali, alberghi, case di cura e soprattutto all’adeguamento delle strutture sportive del CONI al Foro Italico di Roma e dei Musei Capitolini. La sua attività professionale per conto di strutture pubbliche e private non si è mai interrotta e prosegue ancora oggi, accompagnata negli ultimi anni da docenze per la formazione di quadri RPP, centri di avviamento al lavoro e interventi al Master internazionale di II livello sul Restauro architettonico e cultura del patrimonio. Negli ultimi anni si è dedicato alla sperimentazione e ricerca nel settore della prefabbricazione leggera di sistemi costruttivi legno con legno, ottenendo a fne 2021 l’attestato di brevetto per invenzione industriale per un “Sistema costruttivo a pannelli intelaiati per la realizzazione di edifci e altre applicazioni in campo strutturale” (domanda n. 102017000011435 depositata il 15/02/2017).
FORUM HIF_
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rietario di Rot o aas Peter a g , che però ha dei limiti dimensionali durante i trasporti: la larghezza massima trasportabile è normalmente di tre 3,5 metri. Negli ultimi anni ci siamo spesi molto a livello di ricerca nel settore dei solai piani appoggiati puntualmente, sviluppando i
Per avere una soluzione completa mancava però un tassello: lo sviluppo di una connessione capace di ripristinare la continuità strutturale tra i pannelli X-LAM. Ecco perché è nato TC FUSION: in questo modo arrivano in cantiere i singoli pannelli X-LAM trasportati in modo tradizionale e qui è possibile ricreare virtualmente un unico pannello monolitico di dimensioni illimitate attraverso un incastro parziale. Alcuni nostri concorrenti stanno sviluppando tecnologie simili ma basate su un incollaggio in cantiere che però non sempre si rivela la soluzione ottimale. Noi abbiamo preferito seguire
TCFUSIONdiRothoblaas
Quindi un sistema in acciaio, legno e cemento con vari contesti di applicazione, è corretto?
«Esattamente. Il sistema trova spazio in una moltitudine di situazioni in cui un pannello in X-LAM deve essere collegato rigidamente a un elemento in cemento armato.
Ad esempio, è possibile creare l’appoggio di un solaio in X-LAM su una parete in cemento armato oppure utilizzare il
sistema per l’attacco a terra della parete in legno oppure ancora collegare una parete in legno a una in cemento armato. Il professor Roland Maderebner e lo staff tecnico di Rothoblaas sono gli inventori del sistema che è già stato testato e certi cato oland adere ner è un giovane ricercatore molto appassionato del settore e i laboratori dell’Università di Innsbruck presso i quali opera sono tra i migliori in Europa nel settore del legno».
Professor Maderebner, ci spiega quale principio sta alla base di questo sistema?
«Il concetto dietro a TC FUSION è molto semplice: si inserisce un piccolo cordolo in cemento armato tra i pannelli X-LAM e si collega a questi tramite connettori tutto letto n uesto odo si s ruttano al meglio le peculiarità dei vari materiali strutturali: la rigidezza del cemento armato e la semplicità di installazione delle viti. Il nostro obiettivo è quello di creare una fusione tra materiali che ci consente di ottenere il massimo rendimento da ognuno di essi».
Come è nata questa idea?
«Si tratta dell’evoluzione naturale dello SPIDER di Rothoblaas – riprende Peter Lang – ed era parte integrante del proetto n dall inizio inal ente a ia o un sistema completo che apre nuovi orizzonti per costruire in legno».
Qual è il futuro delle costruzioni in legno?
In alto una foto di gruppo allo stand di Rothoblaas, da sinistra a destra: Daniel Stricker (Area Sales Manager Alto Adige), Peter Lang (Product Support & Networker), Sonia Maritan (Direttrice di Struttura Legno), Peter Irschara (Region Sales Manager Germania), David Nothhelfer (Area Sales Manager Germania), Daniel Roat (Region Sales Manager Central Europe) e David Roat (Technical Salesman Austria).
«Le contaminazioni tra legno, cemento e acciaio – termina il Professor Roland Maderebner – sono sicuramente la tendenza del futuro. Questo richiederà la nascita di una nuova generazione di sistemi di connessione ottimizzati».
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Sonia
di
Maritan e Pietro Ferrari strutturalegno pagina
TCFUSIONdiRothoblaas
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o o uiu SCM Group
TOMMASO MARTINI
SCM espone come nel 2019 nella suggesti a sala ogana della fera e omaso Martini, Business Unit Manager dei sistemi per l’edilizia in legno di SCM, è come sempre in prima linea. Per voi questa è una presenza importante?
«Il Forum di Innsbruck è un appuntamento fondamentale per riunire tutti i protaonisti della liera delle costruzioni in legno e SCM anche quest’anno ha voluto portare il suo contributo pluridecennale in termini di innovazione tecnologica e know-how – racconta Tommaso Martini –. Il mercato DACH è uno dei più rappresentativi per il settore ed è quello che anche gli altri mercati guardano per crescere e sviluppare i loro prodotti. È
bello poter essere di nuovo qua dopo tre anni e tornare a incontrarsi dal vivo per fare sinergia e rifettere insie e sul uturo dell edilizia in le no un momento prezioso di condivisione con tutti i pla er della liera clienti e partner
Sicuramente ritrovate i vostri clienti ma ne acquisite anche…
«A volte effettivamente è così – conclude Tommaso Martini –. Storicamente è avvenuto, perché abbiamo la possibilità di illustrare le nostre novità tecnologiche e l’approccio che ci contraddistingue, forte di settant’anni di esperienza nello sviluppo di macchine e impianti per la lavorazione del legno. I tanti momenti di condivisione sono un'occasione per trovare nuove opportunità, oltre che per coltivare meglio quelle in corso: potersi vedere di persona in un ambiente come questo, è di grande valore aggiunto».
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Nella foto di gruppo allo stand di SCM al Congress Centrum Innsbruck, da sinistra a destra: il Product Area Manager delle tecnologie SCM per la Levigatura Manolo Bertozzi, il Responsabile Vendite Luciano Tagliaferri, la Direttrice Responsabile di Struttura Legno Sonia Maritan, il Business Unit Manager dei sistemi per l’edilizia in legno di SCM Tommaso Martini, e il Product Manager Software della Business Unit Sistemi per l'Edilizia in legno Christoph Roggenstein.
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FOCUS SISTEMI COSTRUTTIVI E 'LORO' HABITAT
VERSO UN MONDO BIOFILICO di Sonia Maritan
Un excursus sui sistemi costruttivi lignei attraverso una serie di progetti rappresentativi delle diverse destinazioni d’uso, per contestualizzare l’edilizia in legno in ogni ambito possibile – urbano e non – con grandi interventi anc e a sca a ur a a e u a roccio c e a a d ar ertica e, co e afe it di urgo, affa ca ue o orizzontale. Quando si pensa all’idea di un “landmark”, ovvero di un oggetto che segna il territorio rendendosi ben visibile da lontano, si è soliti pensare a un elemento verticale. Invece, nell’importante piano di recupero della Manifattura Tabacchi di Rovereto e nel compendio produttivo low carbon di Be Factory si demarca il territorio assumendone proprio il tipo di segno piatto e orizzontale. La forma speculare al contesto si carica così di forza e valore rendendo Be Factory un landmark orizzontale che rispecchia il paesaggio circostante, rispetta la sua storia e il suo futuro, favorisce il lavoro e spinge per l’innovazione. Un po’ come avviene con le tante essenze racc iuse e uffcio iof ico e co e rogettata co e e e ti orga ici e s a i c e so o i i ici o ossi i e a u a ie te atura e, se ur i seriti i u a citt co e Mi a o Da a sca a ur a a a ue a di u a ie te i ter o, i risu tati de e ricerc e ortate a ter i e da due e ui e di ricercatori, u a de di arti e to S deniversità di Padova, e l’altra dell’IRSA-Istituto di Ricerche Scienze dell’Abitare, hanno dimostrato come l’uso del legno, nelle costruzioni e negli arredi, sia un fattore fondamentale della nostra salute. Viviana Deruto, nell’articolo i trodutti o a uesto focus, este de oi i co cetto a tutti i ateria i atura i er rea i are iso a ti, f iture, arredi, c e co corro o a di i uire i ui a e to i door uesta dire io e a o e o ase i uesta co erti a raffgurata u a sua rea i a io e , c e a ia o i co trato ad rc itect or Mi a o , c e rogetta case di eg o, a a c e di ag ia, sug ero, o a di riso, u ta do a so u io i sicure, ersati i e ad a ta effcie a e ergetica Da i ter o a ester o si cerca u co ti uu coere te er a itare e costruire i odo iof ico
R D S
ISTITUTO SCIENZE DELL’ABITARE
www.vivianaderuto.it www.progettocasabioecologica.it
di Viviana Deruto strutturalegno pagina
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Salute e benessere abitativo
L’incipit di Viviana Deruto è ‘Costruire con il legno: risparmio, salute e wood comfort’. I risultati delle ricerche portate a termine da due equipe di ricercatori, una del dipartimento TESAF dell’Università di Padova, e l’altra dell’IRSA-Istituto di Ricerche Scienze dell’Abitare, hanno dimostrato come l’uso del legno, nelle costruzioni e negli arredi, sia un fattore fondamentale della nostra salute.
eg o i uisce su co fort a ie ta e Sì, i risultati delle ricerche portate a termine da due equipe di ricercatori, una del dipartimento TESAF dell’Università di Padova, e l’altra dell’IRSA-Istituto di Ricerche Scienze dell’Abitare, hanno dimostrato come l’uso del legno, nelle costruzioni e eg i arredi, u odifcare e ig iorare la percezione del comfort all’interno degli spazi costruiti. Mai come prima siamo consapevoli di quanto sia importante il comfort abitativo e di quanto la scelta dei materiali, che compongono i nostri ambienti, può essere un fattore fondamentale della nostra salute. Dall’inquinamento indoor alla risposta sismica delle strutture, la tipologia costruttiva che scegliamo può i ue are i ostro e essere e a ostra sicurezza. Noi trascorriamo il 90% del no -
stro tempo in ambiente indoor:
• casa,
• scuola,
• lavoro,
• palestra,
• esercizi commerciali, i materiali con i quali sono realizzati e gli arredi presenti, sono una delle maggiori cause dell’inquinamento interno e possono essere concausa di diverse patologie, dalle meno alle più gravi, nonché, fattore da non sottovalutare, di sensazioni di discomfort, è quindi chiaro quanto siano importanti le nostre scelte, dalla struttura alle f iture Le ricerche hanno, infatti, dimostrato che un immobile realizzato in legno i uisce i a iera ositi a su e ris oste sic ic e e iofsic e, fa ore do ri assamento, attenzione, operatività
IRSA
FOCUS
In queste pagine, i progetti dell'arch. Viviana Deruto: in basso, struttura esterna e vista interna del prototipo per la ricerca MaVE-Material Value Exposure. Al centro il selfe con il s o ateriale preferito il s ghero
LE DONNE DEL LEGNO
Le Donne del Legno – le cui ideatrici sono state Viviana Deruto, Giovanna Fongaro e Michela Zanetti – hanno debuttato il 25 novembre 2021 al MADE di Milano – in occasione della commemorazione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 2021, voluta dalle Nazioni Unite che l’ha istituzionalizzata il 17 dicembre 1999 – con il primo convegno – intitolato “Women Wood Wellness” – e pubblicato su IL LEGNO n° 370/2021 - www.webandmagazine.media. L’incontro ha dato avvio alla costituzione di questo Gruppo di professioniste appassionate di legno in tutte le sue forme ‘dal bosco alla città’ per passare da ogni sorta di a ufatto, c e ersegue o ietti o ri ario di ig iorare i e essere sicofsico a i ter o deg i s a i costruiti… Le relatrici del convegno sono state Maria Acrivoulis, Claudia Bedini, Luisa Brotto, Viviana Deruto, io a a o garo, e a i i, So ia os, Marg erita Mic e a o, erta Peer, Marisa Scaffdi e Mic e a Zanetti –. Sono parte del gruppo anche Angela Bicego, Jessica Cappellazzo, Agnese LSonia Maritan – direttrice di Struttura Legno –, Stefania Meneghin, Cristina Rizzi ed Elisa Spadoni.
SALUBRITÀ A 360°
Oltre agli aspetti più strettamente legati ai fruitori dell’ambiente costruito, si può parlare di vantaggi anche a livello ambientale, altro argomento di grande attualità, ma poco relazionato all’edilizia, che è causa di elevato impatto ambientale sia in fase di produzione che di smaltimento. Il legno è l’unica risorsa rinnovabile naturalmente, con un bilancio energetico-ambientale, in produzione, inferiore a quella di cementi e laterizi; da non sottovalutare, inoltre, lo sfruttamento dei depositi di sabbia, necessari per le costruzioni in muratura, non rinnovabili né recuperabili. Altro aspetto fondamentale è quello legato alle emissioni da parte dei materiali da costruzione, in fase di produzione, posa in opera e smaltimento: i CAM-Criteri Minimi
Ambientali, hanno dato grande rilevanza al fattore “riciclo” sottovalutando, in alcuni casi, le conseguenze in termini di emissioni dei processi produttivi, dove i materiali atura i, def iti a cic o c iuso, cio seza emissioni, in nessuna fase, o scarti non recu era i i a f e ita, fa o registrare i massimi vantaggi.
In queste categorie rientrano i materiali iso a ti, e f iture, g i arredi, che se realizzati con componenti naturali, vedi legno, sughero, calci, canapa, terra cruda, migliorano il microclima interno con una drastica diminuzione dell’inquinamento indoor. Quindi anche scegliere di utilizzare pitture, vernici, arredi o componenti di arredo, rea i ati e f iti co ateria i aturali è vincente per la nostra salute, ma, nel vasto panorama di offerta del mercato,
IDENTIKIT VIVIANA DERUTO
rc itetta, s ecia i ata i ioarc itettura, geo io ogia, edici a de a itare, rogetta io e grafca aassio ata di fotografa e arc eo ogia, di ide a sua atti it fra a rofessio e resso i ro rio studio D ioarchdesign, la docenza, la promozione di eventi, convegni e la ricerca. È Presidente dell'Associazione PCBE - ProgettoCasaBioEcologica, la cui missione è informare e promuovere l'utilizzo di materiali edili di origine na- turale, impianti a risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili. È stata socia fondatrice delle Associazioni: "Architettura & Geobiologia-Studi Integrati", della quale è stata Presidente dal 2006 al 2013, e dell'Associazione "Assaggiamo il Mondo" per l'integrazione culturale, della quale è Vice Presidente. Fa parte del gruppo le Donne del Legno, composto da professioniste, imprenditrici, docenti, ricercatrici, artiste, promotrici di attività per la divulgazione della conoscenza della materia legno in tutte le sue declinazioni. È Direttrice dell'IRSA- Istituto di Ricerca Scienze dell’Abitare, gruppo di lavoro dell’Associazione PCBE, con il quale ha portato avanti la ricerca MaVE-Material Value Exposure, della quale è ideatrice e coordinatrice, er o studio de e i tera io i iofsic e a i ter o deg i s a i costruiti, co artico are atte io e a co fort degli ambienti legno. Ha collaborato con il Dipartimento TESAF dell'Università di Padova per la ricerca Wood Comfort, per la quale ha progettato le strutture delle diverse fasi. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, articoli, atti, libri, tra i quali:
“Assaggiamo il Mondo” ed. Giacchè 2005, "I segreti del Palazzo" ed. Marna 2011, "La cultura della città" ed. Andel 2012.
Nel 2017 è stata premiata con il “Premio I LIVE SUSTAINABLE” per la diffusione dei principi della bioarchitettura e con il “Premio CREATIVITY CAMP” per l'imprenditoria femminile.
Nel 2018 vincitrice, con il proprio studio, dei concorsi:
• M M M e gra d c a e ge se io e grafca e rogetti i editi,
• “Logo NO alla VIOLENZA” dell’Associazione FIDAPA.
IRSA_ ISTITUTO SCIENZE DELL’ABITARE
come possiamo riconoscere se un materiale/arredo è naturale e privo di emissioni di VOC, in italiano COV - Composti Organici Volatili, cioè sostanze volatili nocive?
GUIDA ALLA SALUBRITÀ
Le regole di base sono: la richiesta di scheda tecnica, che riporti le informazioni in merito alle emissioni e ai componenti del materiale richiesto, l atte io e ai suffssi eco e bio.
Il primo può essere relativo anche solo a una corretta produzione e smaltimento, il secondo indica che un materiale è di origine naturale e risponde a caratteristiche quali:
• ciclo chiuso, cioè dalla produzione allo smaltimento i prodotti non hanno emissione di VOC o di materiali di scarto nocivi in ambiente,
• componenti di derivazione vegetale o animale,
• scheda tecnica che ne dichiara tutti i
componenti e il ciclo di produzione, • traspiranti fattore fondamentale sia per le componenti strutturali che di isoa e to o f itura
Le nostre case, gli ambienti di lavoro o di studio, ci devono protegge dal caldo e da freddo, da e i f tra io i di aria e di acqua senza, però, chiuderci in un involucro impermeabile, la sensazione che ne deriverebbe sarebbe la stessa di quella che proviamo quando indossiamo indumenti impermeabili. Viceversa un involucro permeabile ci darebbe la sensazione di essere estiti di f re atura i, coto e, i o, a a, tradotto in ambito edilizio:
• legno, al primo posto sia per le nuove costruzioni, ma anche per le ristrutturazioni, tetti, solai, sopraelevazioni, arredi, boiserie;
• calce idraulica naturale;
• fnit re e sol enti di origine nat rale: cera, caseina, terpene di arancio;
• argilla o terra cruda;
IRSA
logica.it di Viviana Deruto strutturalegno pagina FOCUS 054 055
ISTITUTO SCIENZE DELL’ABITARE www.vivianaderuto.it www.progettocasabioeco-
In questa pagina, due cantieri dell'arch. Viviana Deruto: sopra, una casa unifamiliare in MHM e sotto la ristrutturazione di una villetta del 1700 con orizzontamenti in legno.
HEALTH AND WELL-BEING
The results of the research carried out by two teams of researchers, one from the TESAF department of the University of Padua, and the other from the IRSA-Research Institute for Living Sciences, have demonstrated how the use of wood in buildings and furnishings, is a fundamental factor in our health. From indoor pollution to the seis ic res o se of structures, t e t e of co structio e c oose ca i ue ce our e ei g a d safet We spend 90% of our time indoors between home, school, work, the gym and shops. The materials with which these places are made and the furnishings present, are one of the major causes of internal pollution and can be a contributing cause of various pathologies, from the least to the most serious, as well as, a factor not to be underestimated, sensations of discomfort, it is therefore clear how important our choices are, from the structure to t e f is es deed, researc as s o t at a ui di g ade of ood as a ositi e effect o s c ic a d io sica res o ses, ro oti g re a atio , atte tio a d effcie c e t e i su ati g ateria s, t e f is es, the furnishings, if made with natural components, such as wood, cork, lime, hemp, raw earth, improve the internal microclimate with a drastic decrease in indoor pollution. The medicine of living deals with the "Sick building syndrome", with the symptoms and pathologies related to it, starting from a careful analysis of all environmental factors, both of anthropic and natural origin, we must not forget that some pollutants and poisons they are natural, just think of radon, proposing solutions that can eliminate or mitigate the causes that generate them.
• sughero; • f ra di legno; • canapa
MEDICINA DELL’ABITARE
Sono decenni che si parla di questi aspetti, ma solo in questi ultimi anni si stanno concretizzando azioni, iniziative, normative a tutela dell’ambiente indoor La medicina dell’abitare si occupa della Sick building syndrome, dei sintomi e delle patologie a essa correlate, partendo da un’analisi attenta di tutti i fattori ambientali, sia di origine antropica che naturale, non dobbiamo dimenticare che alcuni inquinanti e veleni sono naturali, basti pensare al radon, proponendo soluzioni che possano eliminare o mitigare le cause che i ge era o ffdarsi a es erti de settore e richiedere le schede tecniche dei materiali, non solo quelle di sicurezza, sono i primi passi per giungere a un buon comfort a itati o, a a c e affdarsi ai ro ri ci -
que sensi, soprattutto olfatto e tatto, può essere di aiuto per comprendere se il materiale che si desidera utilizzare è naturale o di sintesi. Spesso si parla di benessere solo in termini di equilibrio termoigrometrico degli ambienti, ma i fattori che concorrono a una reale percezione dello “stare bene” all’interno degli spazi costruiti sono innumerevoli: dalla qualità dei materiali, alle forme, ai colori, alla composizione del terre o su ua e sorge edifcio
È necessario iniziare a parlare di risparmio non solo in termini energetici, ma, anche, di salute, durabilità, sicurezza, ad esempio quella sismica, che i recenti accadimenti in Turchia e Siria hanno riportato in auge, e che non andrebbe mai sottovalutata, soprattutto in Italia.
È importante conoscere, capire, prevenire, per poter migliorare la nostra casa o il nostro ambiente di lavoro, a volte, con gesti se ici ed effcaci, co e a sce ta de a pittura con la quale “reimbiancare”.
TOWARDS A BIOPHILIC WORLD
An excursus on wooden construction systems through a series of projects representative of the various intended uses, to contextualize wooden buildings in every possible environment – urban and non-urban – with large-scale interventions also on an urban scale and an approach which to t e ertica a d ar , i e a urg s afe it , it a s t e ori o ta o e e o e t i s of the idea of a "landmark", i.e. an object that marks the territory making itself clearly visible from afar, one usually thinks of a vertical element. Instead, in the important recovery plan of the Manifattura Tabacchi di Rovereto and in the low carbon production compendium of Be Factory, the territor is de arcated ta i g o recise t e t e of at a d ori o ta sig e s ecu ar shape of the context is thus charged with strength and value, making Be Factory a horizontal landmark that mirrors the surrounding landscape, respects its history and its future, encourages work and pushes for innovation. A bit like what happens with the many essences enclosed in the io i ic e co e offce desig ed it orga ic e e e ts a d s aces t at are as c ose as ossible to a natural environment, even if inserted in a city like Milan. From the urban scale to that of an internal environment, the results of the research carried out by two teams of researchers, one from the TESAF department of the University of Padua, and the other from the IRSA-Research Institute for Living Sciences, have demonstrated how the use of wood, in construction and furnishings, is a fundamental factor in our health. Viviana Deruto, in the introductory article to this focus, t e e te ds t e co ce t to a atura ateria s to create i su atio , f is es, fur is i gs, ic contribute to reducing indoor pollution. NovelloCase, whom we met at Architect@Work Milano 2022, goes in this direction. It designs wooden houses, but also straw, cork, rice husks, aiming at safe, ersati e a d ig e erg effcie t so utio s ro i side to outside, a co ere t co ti uu is sought for living and building in a biophilic way.
IRSA_ ISTITUTO SCIENZE DELL’ABITARE
FOCUS INTRODUCTION FOTOGRAFIA DI NOVELLOCASE
di Sonia Maritan strutturalegno pagina
Case di legno… e di paglia, sughero, lolla di riso
Il 10 novembre scorso al centro congressi MiCo, in occasione dell’edizione 2022 di Architect@Work Milano, l’appuntamento milanese dedicato a progettisti e architetti, abbiamo visitato lo spazio di NovelloCase presieduto direttamente dal Responsabile Tecnico e Commerciale Andrea Colombo e da Mirella Gnecco per l’area commerciale.
L’abitazione naturale è il core business di NovelloCase, di cui chiediamo quale sia la storia…
«NovelloCase nasce nel 1956 per la lavorazione del legno – racconta Mirella Gnecco – e poi circa vent’anni fa inizia a produrre case prefabbricate in legno, ma l’amore e la lavorazione del legno è partito molto prima da una famiglia che il legno lo conosce e la lavorazione del legno la pratica».
Quali sono le peculiarità di NovelloCase?
«La caratteristica di NovelloCase è quella di utilizzare materiali naturali – spiega il Responsabile Tecnico e Commerciale Andrea Colombo – e dare priorità a soddis are i criteri di e cienza ener etica. Naturalmente utilizziamo legno proeniente da ri orestazioni certi cate e ci avvaliamo anche di aziende virtuose dal
punto di vista ecologico. Per esempio i materiali che utilizziamo per la coibentazione e per i cappotti sono tutti naturali. Utilizziamo, ad esempio, materiali come ra di le no, su hero, a soprattutto la lolla di riso che presentia o ui in era che è derivata da scarti della lavorazione del riso e rappresenta una soluzione per i materiali riciclati e di recupero di componenti che altrimenti sarebbero dientati ri uti or anici
Quale sistema realizzate dal punto di vista della tipologia costruttiva?
«Principalmente realizziamo case a telaio – risponde l'architetto Andrea Colombo –, abbiamo una linea di produzione di pareti a telaio, anche se realizzando case su progetto capita spesso di dover utilizzare l’X-LAM e anche, in minima parte, travi in acciaio. I nostri progetti sono
COLLOQUIUM NOVELLOCASE www.novellocase.it
FOCUS
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realizzati in stretto contatto con i clienti e volti a creare prodotti su misura. Associare l’utilizzo del legno alla produzione prefabbricata rende possibile costruire case con doppi vantaggi positivi: l’utilizzo di un materiale assolutamente ecosostenibile e anche la velocità di costruzione».
«Per noi il progetto è al centro – interviene Mirella Gnecco – e, siccome il nostro cliente è un privato seguito da un architetto, come principio, non vogliamo porre limiti al progetto: in qualche maniera ci arriviamo sempre a soddisfare la commessa, anche se spesso le richieste del progettista sono un po’ spinte. D’altra parte, la peculiarità di una casa prefabbricata in legno è proprio quella di essere altamente personalizzabile, cosa che la allontana dall’omologazione dell’architettura cittadina moderna».
Il know-how dell’azienda è fondamentale per l’utilizzo di materiali e strutture diverse nella collaborazione con l’architetto, d’altra parte la maggior parte delle costruzioni sono ibride per loro natura.
«Noi, in base alle esigenze dell’interlocutore realizziamo progetti chiavi in mano – precisa Andrea Colombo – o progetti strutturali per gli operatori che possono fermarsi alla struttura grezza, questo grazie al fatto di essere produttori e fornire quindi due livelli di prodotto, semilavorato o nito oi producia o ioedilizia con tecnologia avanzata. Le nostre tecniche costruttive usano la tecnologia a telaio, la tecnologia X-LAM e la tecnica a telaio in paglia o lolla di riso, soluzioni sicure, ersatili e ad alta ecienza energetica».
Dal vostro osservatorio, ritenete che sia più richiesta la casa intonacata o il legno a vista?
«Noi operiamo su tutto il territorio nazionale – risponde ancora Andrea Colombo – e il legno a vista non ci viene chiesto quasi mai, né all’esterno né all’interno, se non in solai con le travi a vista o per qualche facciata ventilata».
Il messaggio che deve passare sulle costruzioni in legno è che si tratta di un materiale strutturale, alla stregua di qua-
In queste pagine, in alto alcuni scatti allo stand di NovelloCase ad Architect@work, tenutosi a Milano lo scorso novembre durante l’intervista di Sonia Maritan al Responsabile Tecnico e Commerciale Andrea Colombo e a Mirella Gnecco per l’area commerciale, oltre ad alcune realizzazioni di NovelloCase e alla sua sede che rappresenta uno dei reparti produttivi in legno più grandi d’Europa.
COLLOQUIUM_
lunque altro, che non trova una valenza particolare nell’essere a vista?
«È così – risponde Mirella Gnecco – ma va superato lo stereotipo che lega il legno a una sua scarsa durabilità, perché l’italiano nel suo immaginario considera di alore l edi cio in attone o la cotruzione in pietra mentre la casa in legno è vista un po’ come ‘precaria’…».
Ipotizzando che il cliente non scelga la casa in legno perché è considerata un po’ più costosa, quali altri pregiudizi dobbiamo sciogliere per sdoganare la costruzione ecologica?
«La mia opinione è che, a parità di prestazione energetica – puntualizza Andrea Colombo – il legno non è più costoso del
WOODEN HOUSES …AND STRAW, CORK, RICE HUB
Last November 10 at the MiCo congress center, on the occasion of the 2022 edition of Architect@ Work Milano, the Milanese event dedicated to designers and architects, we visited the NovelloCase space chaired by the Technical and Commercial Manager Andrea Colombo and by Mirella Gnecco to the commercial area. The characteristic of NovelloCase is to use natural materials, not only ood fro certifed reforestatio but also making use of virtuous suppliers from an ecological point of view. For example, the materials that NovelloCase uses for the insulation and for the coats are all natural, such as, for example, ood f er ateria s, cor , ut above all the rice husk that they presented at the fair which is derived from rice and represents a solution for recycled materials and recovery of components that otherwise would have become organic waste.
mattone. D’altra parte per raggiungere determinate prestazioni che per il legno sono nor ali ci sono a ior di colt con altri materiali comunemente utilizzati. Tutto considerato il fattore della differenza di prezzo non esiste».
«Quello che va sdoganato – sottolinea ancora Mirella Gnecco – è invece soprattutto l’aspetto culturale che vede gli italiani co e li eterni li della pietra”. Il legno permette di ottenere ville prefabbricate isolate sia termicamente che acusticamente guadagnando quindi dal punto di vista dei consumi e delle qualità antisismiche».
«La tradizione italiana in effetti – concor-
COLLOQUIUM NOVELLOCASE www.novellocase.it
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di Sonia Maritan
In queste pagine, alcuni realizzazioni di NovelloCase, una vista aerea della sua sede e la lolla di riso che rappresenta una soluzione per i materiali riciclati e di recupero di componenti che altrimenti sarebbero dientati rif ti organici
da Andrea Colombo – è legata al mattone e alla pietra ed è quindi normale che ci sia un po di di denza
In questo senso, il Patto Verde europeo* ci sta aiutando, attivando un percorso ‘ecologico’ e acuendo la consapevolezza dell’importanza del contributo alla salute del pianeta che porta verso l’edilizia sostenibile. Qual è la destinazione d’uso prevalente per le costruzioni di NovelloCase?
«Il residenziale – dice Andrea Colombo –copre la maggioranza delle destinazioni d’uso del nostro prodotto. Noi non realizziamo lavori pubblici ma, per esempio, la nostra sede rappresenta uno dei reparti produttivi in legno più grandi d’Europa e,
in generale, questo è un settore in cui abbiamo lavorato e lavoriamo molto».
i tratta di un edi cio di ila etri uadrati spie a irella necco autosuciente dal punto di vista energetico».
Cosa vorreste dire ai vostri potenziali clienti di A@W sui nostri canali digitali e cartacei?
«Noi aiutiamo il professionista – conclude Andrea Colombo – che si vuole avvicinare a questo settore, seguendolo nelle fasi di sviluppo del progetto per fare in modo che non si trovi solo ad affrontare dei problemi nati in quella che spesso è la sua prima costruzione in legno, e lo accompagniamo nella scelta di un percorso sostenibile».
NOTA
* Il Green Deal europeo, o Patto Verde europeo, è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050, rispettando gli impegni internazionali assunti nel quadro dell'Accordo di Parigi.
NOVELLOCASE
di
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Casa a Peziè, le forme gentili del Genius Loci nelle Dolomiti
L’obiettivo principale del progetto residenziale del 2022 in località Peziè a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno, è stato la realizzazione di una dimora pensata attorno alla famiglia, con atmosfere improntate al calore e all’accoglienza dove il carattere montano incontra un linguaggio contemporaneo e senza tempo.
La villa, progettata da Parisotto + Formento rc itetti, s i u ata su u a su erfcie calpestabile di 250 mq si trova in una posizione privilegiata per la vista di cui gode verso le cime dolomitiche circostanti. Il progetto muove dalla demolizione de edifcio reesiste te e edifca io e sullo stesso sito di una nuova costruzione di tre piani in legno. Struttura e solai sono stati realizzati con tecnologia X-LAM con l’uso di pannelli di 10 cm placcati esternamente con capotto e con rifodera interna in cartongesso per il passaggio dell’impiantistica. Attraverso un’operazione di sottra-
zione volumetrica è stato possibile inserire un ascensore che collega verticalmente tutti i ia i edifcio si co o e di due piani interrati – che ospitano un garage con cinque posti auto e una sala cinema – e tre piani fuori terra: il piano terra ospita le funzioni di cucina, sala da pranzo, zona living, oltre a spazi di servizio quali ripostiglio, disimpegno e bagno. Il piano primo ospita tre camere da letto, ognuna con ag o ri ato u a er i fg io, u a er g i ospiti e la camera padronale caratterizzata da un’ampia cabina armadio e un salottino privato.
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FOCUS PROIECTUM PARISOTTO + FORMENTON www.studioparisottoeformenton.it
Sonia Maritan strutturalegno pagina 060 061
In queste pagine, le immagini della villa, progettata da Parisotto + Formenton Architetti del 2022 in località Peziè a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno.
FOCUS SISTEMI COSTRUTTIVI_ E ‘LORO’ HABITAT
HOME IN PEZIÈ, THE KIND FORMS OF THE GENIUS LOCI IN THE DOLOMITES
Il piano secondo ospita soggiorno, bagno e una camera mansarda comunicante er e due fg ie ateria i uti i ati so o frutto di una scelta volta a valorizzare in senso contemporaneo il carattere locale dell’architettura che, anche volumetricamente e tipologicamente, omaggia le residenze rurali alpine tipiche del contesto dolomitico. Esternamente, il piano terra e il piano primo, sono rivestiti con un guscio composto da calce stesa in andamento, mentre la fascia superiore della casa è rivestita con legno di Larice lasciato al naturale, in modo che nel tempo depositi la
sua patina e lo trasformi integrandolo con il contesto circostante i ter o, a cu e su erfci so o i to acate, mentre altre sono rivestite in Abete massiccio scavato e trattato; i pavimenti sono realizzati in pietra Valmalenco. L'allestimento dell'arredo interno è caratterizzato da prodotti di aziende diverse, con pezzi francesi e locali di recupero, con un mix calibrato di tessuti e colori che insieme conferiscono calore e intimità allo spazio. I corpi luce utilizzati per l'illuminazione artifcia e so o ia i u o e i u i a io e decorativa è Chistian Liagre.
The main objective of the 2022 residential project in the locality of Peziè in Cortina d'Ampezzo, in the province of Belluno, was the construction in a home designed around the family, with atmospheres marked by warmth and hospitality where the mountain character meets a contemporary and timeless language. The villa, designed by Parisotto + Formenton Architetti, developed on a oor area of s uare meters is located in a privileged position for the view it enjoys towards the surrounding Dolomite peaks. The project starts from the demolition of the pre-existing building and the construction on the same site of a new three-story wooden construction. Structure a d oors ere made with X-LAM technology with the use of 10 cm panels externally plated with coat and with internal plasterboard lining for the passage of the systems.
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Roots hamburg,edifcio i eg o più alto della Germania
HafenCity di Amburgo è uno dei quartieri più alla moda della città anseatica che nel 2023 potrà godere di un ulteriore punto di riferimento architettonico: Roots, ambizioso progetto che comprende due edifci, u a torre di ia i, dei ua i i eg o, c e sar edifcio i eg o i a to de a er a ia, e u seco do edifcio di ia i, dei ua i i eg o er u a su erfcie orda di circa 20.600 m², 181 unità abitative, di cui 128 appartamenti di proprietà e 53 appartamenti sovvenzionati con fondi pubblici.
Per la realizzazione tecnica del progetto, gli architetti di Amburgo Störmer Murphy e Partners GbR e Garbe Immobilien-Projekte, in qualità di committenti, hanno optato per una costruzione ibrida: solo il piano interrato e il piano terra del grattacielo, così come i nuclei di accesso, sono stati progettati in cemento armato, mentre tutti i piani superiori verranno costruiti in legno. In particolare, la struttura principale della torre sarà costituita da pareti esterne altamente porta ti i e e e ti refa ricati, sofftti i egno massiccio e un anello portante della
arete i ter a ei sofftti erra o i sta ati pannelli X-LAM di 240–280 mm di spessore e una seconda facciata in vetro che verrà installata in loco a garantire protezione antincendio, protezione UV e protezione dall'umidità per il legno
In queste pagine, Roots, nel quartiere HafenCit di A rgo, che sar l edifcio in legno pi alto della Germania: i moduli di facciata sono stati costruiti interamente in stabilimento e sono comprensivi di tutti gli elementi di completamento dell’involucro esterno (serramenti, sistemi di oscuramento, rivestimento esterno).
In totale, Rubner Holzbau lavorerà più di 5.500 m³ di legno di conifera (4.430 m³ di X-LAM e 820 m³ di legno speciale). Questo volume di materiale da solo consente di risparmiare circa 26.000 tonnellate di CO2 rispetto a produzione, trasporto e smaltimento di materiali da costruzione convenzionali. Facciate prefabbricate in legno, la soluzione ingegneristica ecologica per contribuire alla decarbonizzione degli edifci in Italia così come in Europa, il Green Deal spinge per raggiungere obiettivi di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Una delle misure di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni i effcaci er g i edifci, riguarda a progettazione degli involucri. Come in molti progetti la scelta dei materiali ha un'importanza cruciale. In particolare, utilizzare componenti in le-
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FOCUS PROIECTUM RUBNER
di Rossella Monterisi strutturalegno pagina 062 063
www.rubner.com
gno per realizzare le facciate può ridurre sig ifcati a e te e erdite di ca ore deg i edifci e a re ati a do a da di e ergia per la climatizzazione e garantire alti livelli di comfort abitativo sia d’estate sia d’inverno. «Il legno, in quanto materiale rinnovabile, ecologico e rispettoso dell'ambiente
è uno dei migliori alleati nella lotta alla crisi climatica – sottolinea Peter Rosatti, Ceo di Rubner Holzbau - un metro cubo di legno infatti può immagazzinare circa una tonnellata di CO2 dall'atmosfera. Inoltre, in termini di trasmittanza, un elemento in legno dello spessore di 6 cm raggiunge la stessa e cienza di isola ento di una parete in muratura tradizionale da 30 cm. Dal punto di vista architettonico inoltre, gli edi ci in le no hanno il potenziale per enerare un ambiente più piacevole, caldo e naturale».
Le facciate in legno Tra i principali driver che rendono la facciata in legno Rubner Holzbau una scelta vincente e moderna rispetto alle soluzioni tradizionali, vi è l’elevato grado di prefabbricazione, così come suggerito dall’analisi realizzata da EURAC Research; i moduli di facciata vengono infatti costruiti interamente in stabilimento, comprensivi di tutti gli elementi di completamento dell’involucro esterno (serramenti, sistemi di oscuramento, rivestimento esterno), e vengono poi montati in cantiere, il più delle volte senza necessità di ponteggi, in tempi brevi e certi, non soggetti al variare delle condizioni metereologiche che invece possono rallentare un cantiere tradizionale. I principali vantaggi della prefabbricazione in azienda sono costituiti dalla possibilità di una progettazione integrata comprensiva di analisi strutturale, analisi termica, modellazione BIM e realtà aumentata che facilita il lavoro di architetti e ingegneri, oltre che da un’elevatissima precisione nelle lavorazioni che garantisce a assi a ua it di u rodotto f ito capace di adattarsi a qualsiasi tipo di edifcio, sia esso i ca cestru o, acciaio o ibrido. Essendo il legno un materiale leggero, ogni modulo, dopo essere stato prefabbricato con precisione millimetrica, è
facilmente trasportabile e maneggiabile in cantiere; inoltre, il montaggio effettuato interamente a secco mediante l’utilizzo di collegamenti meccanici, è estremamente veloce e consente di rispondere alle sempre più stringenti esigenze dei cantieri moderni. L’assenza di getti e in generale di acqua e materiali inerti consente di mantenere più pulito e ordinato l’ambiente di lavoro e di organizzare al meglio le diverse fasi di lavorazione.
«Le facciate prefabbricate in legno di Rubner Holzbau impiegano meno acqua e rilasciano meno CO2 rispetto alle facciate con cappotto e le facciate ventilate, co e e er e dalla uanti cazione dell’impatto ambientale nel ciclo di vita – conclude Miren Juaristi Gutiérrez, PhD Eurac Research che aggiunge – L’installazione a secco delle facciate di Rubner Holzbau permette anche la separazione effettiva dei materiali e il riutilizzo degli elementi».
«Una certa regolarità nella geometria dell edi cio, soprattutto se si tratta di una struttura in elevazione, come nel caso di un multipiano – continua Rosatti – agevola la produzione scalabile e rende l’utilizzo del legno particolarmente competitivo: il modulo è sempre lo stesso e, al contrario dell’edilizia tradizionale, può essere applicato man mano che si procede nell’elevazione di ciascun piano, senza dover aspettare di arrivare in cima perché le altre aestranze, uali a titolo ese pli cativo impiantisti e pavimentisti siano in grado di effettuare i loro interventi. In tal modo i tempi si riducono sensibilmente». La continua innovazione tecnologica di Rubner Holzbau nel settore delle facciate è sostenuta da più di 90 anni di esperienza nelle costruzioni in legno; il poter contare su un grande Gruppo alle spalle che core co e co sociate tutta a f iera de egno, dalla progettazione al procurement del materiale (i tronchi d’albero, provenienti da foreste gestite in modo sostenibile, vengono utilizzati e valorizzati al 100%), a asse aggio f o a i sta a io e i ca tiere, gara tisce e or i e efci i termini di controllo del processo e maggiore affda i it sui te i
HOME IN PEZIÈ, THE KIND FORMS OF THE GENIUS LOCI IN THE DOLOMITES
The main objective of the 2022 residential project in the locality of Peziè in Cortina d'Ampezzo, in the province of Belluno, was the construction in a home designed around the family, with atmospheres marked by warmth and hospitality where the mountain character meets a contemporary and timeless language. The villa, designed by Parisotto + Formenton Architetti, de e o ed o a oor area of 250 square meters is located in a privileged position for the view it enjoys towards the surrounding Dolomite peaks. The project starts from the demolition of the pre-existing building and the construction on the same site of a new three-story wooden construction. Structure a d oors ere made with X-LAM technology with the use of 10 cm panels externally plated with coat and with internal plasterboard lining for the passage of the systems.
di Sonia Maritan
Progetto manifattura, la green innovation factory del Trentino
Progetto Manifattura è il polo tecnologico dell’innovazione green di Trentino Sviluppo che ha ridato vita agli spazi dismessi della storica Manifattura Tabacchi di Rovereto. Oggi è uno dei più grandi incubatori d'Europa per startup e scaleup attive nella green economy e business park per imprese mature. Alla sua storia già affascinante – nato nell'Ottocento e divenuto ben presto uno dei più gra di o ifci ta acc i de ero ustro u garico si aggiu to rece te e te u a tro i ortate capitolo che prende il nome di Be Factory.
Oggi, il Progetto Manifattura di Rovereto, in provincia di Trento – nata come Manifattura Tabacchi dell’Impero Austro-ungarico nel 1854 –, ospita una cinquantina tra startup e aziende strutturate attive nei settori delle energie rinnovabili, economia circolare, green building, mobilità sostenibile e sport-tech, per un totale di circa 200 addetti occupati e un fatturato complessivo di 250 milioni di euro. Realtà giovane e dinamica, con il 50% di imprenditrici donne e un’età media di 32 anni, il progetto si divide architettonicamente in due spazi: gli edifci storici de a Ma ifattura a acc i, oggetto di un importante piano di recupero, e i nuovi corpi produttivi low-carbon Be Factory nati dalla creatività dell’archistar giapponese Kengo Kuma.
La Green Innovation Factory di Trentino Sviluppo
Be Factory è un nuovo compendio produttivo low carbon nato dalla visione di Kengo Kuma, icona contemporanea dell’architettura sostenibile. Dopo un percorso partecipativo con la comunità roveretana e due anni di lavori iniziati nel 2017, l’hub oggi si distingue per elevate performance energetiche, alto comfort e basso impatto paesaggistico, potendo contare sulla combinazione accorta di legno, vetro, facciate co ti ue, f ra ottica e a green roof più esteso d’Europa.
Caratteristiche che lo collocano in classe energetica A+ e gli hanno permesso di otte ere a certifca io e eed o d e da oco a c e a certifca io e R livello Silver.
Posizionato sul sedime della vecchia fabrica, acca to ag i edifci storici de e Manifattura Tabacchi dove ancora svetta simbolicamente l’antica ciminiera, ne triplica gli spazi creando un luogo ricco
di fascino tra passato e presente, con lo sguardo al futuro. Be Factory sta attraendo in questa terra nel cuore d’Europa numerose nuove aziende dalla forte matrice sostenibile, che vanno a rafforzare la sua identità di green innovation factory.
Architettura. Fuori dalla scatola Nel 2009, ad appena un anno dalla chiusura della Manifattura Tabacchi e dal passaggio del compendio a Trentino Sviluppo, venne costituito un gruppo di progettazione e consulenza su incarico di Progetto Manifattura Srl, società costituita appositamente per gestire l’operazione di recupero. Il gruppo di lavoro era composto da Kengo Kuma & Associates, Carlo Ratti Associati, Arup e Kanso e aveva l’incarico di
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strutturalegno pagina 064 065 FOCUS PROIECTUM BE FACTORY www.befactoryproduzione. progettomanifattura.it
trasformarla in un centro di innovazione industriale green nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile e delle tecnologie per l’ambiente.
Fu chiesto loro di dare corpo a una nuova visione per la storica Manifattura Tabacchi. Nel 2010 venne presentato il Master Plan, un documento di analisi e di proposte, co te e te a f osofa de o era e e linee guida per la progettazione. Cardini della concezione architettonica erano: il rispetto del territorio circostante, l’integrazione tra vecchio e nuovo e la restituzione dell’area alla città di Rovereto.
rogetto def iti o stato oi redatto da Trentino Sviluppo e dal Servizio Opere Civili dell’Agenzia Provinciale Opere Pubbliche della Provincia autonoma di Trento che hanno seguito i concetti fondanti del Master Plan, discostandosene laddove fosse necessario privilegiare il pragmatismo. e actor stata e sata f da su ito come uno spazio multifunzionale in cui le imprese potessero svilupparsi e produrre in un ambiente innovativo dal punto di vista architettonico, impiantistico, energetico e tecnologico e, contestualmente, come
uno spazio a servizio anche della città e delle persone.
Kengo Kuma ha espresso un nuovo modo di co ce ire uffcio e g i a ie ti di a oro in Be Factory.
Se in principio, la tipologia edilizia denoi ata uffcio a a uto origi e da u a stanzetta con una scrivania all’interno di una residenza e se nel XX secolo si sono edifcate ei ce tri ur a i e or i scato e co osciute co i o e di offce ui di g, dove l’essere umano veniva stipato come in un pollaio, in Be Factory si è cercato di assecondare il contemporaneo desiderio di voler lavorare evadendo da quelle scatole. Manifattura è stata concepita quindi come un luogo in cui la storia e la tecnologia più avanzata si trovano a coabitare, le scatole si smantellano, il verde e l’uomo convivono.
Al primo colpo d’occhio dall’alto, Be Factory si presenta come una struttura bassa e ra ifcata i u g i edifci ara e i, u iti al centro come in una colonna vertebrale. La copertura di questa linea centrale è ca esta i e e tre i tetti deg i edifci so o coperti in parte da vegetazione e in parte
In queste pagine i nuovi corpi produttivi low-carbon Be Factory, parte dell’importante piano di rec pero di anifatt ra a acchi li edifci presentano una struttura portante in legno lamellare, sia per le elevazioni verticali che per i solai di copertura. La facciata continua con struttura portante in legno è composta da pannelli sand ich con fnit ra in all inio ed elementi in vetro con dimensioni 2 m x 1 m.
FOCUS SISTEMI COSTRUTTIVI_
da pannelli fotovoltaici. Da terra, invece, la struttura si caratterizza per un alto e largo viale con tetto piano a una navata in leg o c e si ra ifca a a erto segue do a dis osi io e er e dico are deg i edifci che sono disgiunti alla base.
i edifci so o dieci, er u a su erfcie complessiva lorda in pianta di 25.513 metri quadrati. Otto sono destinati a utilizzo maifatturiero uffci a oratori e tre g i atri due sono funzionali alla struttura.
I moduli sono realizzati prevalentemente a struttura lignea e pianta rettangolare basata sulla griglia strutturale di luci 16.60 m x 17.50 m x h 9.60 m
i s a i i ter i ag i edifci i eg o a o un’altezza pari a 7 metri sotto-trave, con un ulteriore incremento di circa 1.40 metri tra e strutture f o ad arri are a a e o di chiusura in X-LAM.
Rispetto alla quota del piazzale dell’ambito storico, l’imposta del piano terra dei uo i uffci rodutti i ri assata
Al piano interrato, sono collocati circa 400 posti auto comprensivi di quattro postazioni per la ricarica elettrica, parcheggi dedicati a veicoli green e parcheggi disabili.
i edifci so o diseg ati segue do u principio di modularità spaziale e offrono a ossi i it di otte ere su erfci di di esioni diverse per rispondere alla domanda varia delle aziende, da un minimo di 300 metri quadrati a un massimo di 1.000 metri quadrati circa.
i edifci rese ta o u a struttura ortate in legno lamellare, sia per le elevazioni verticali che per i solai di copertura. Si è trattato di una formula costruttiva con sistemi antisismici, altamente prefabbricata, che ha richiesto una progettazione costruttiva coordinata tra le varie como e ti de edifcio strutture, facciate, manti di copertura, lucernari e impianti tecnologici ma ne ha velocizzato le fasi di montaggio. Particolare attenzione è stata posta nell’uso dei materiali di rivestimento orizzontali e verticali.
Si è optato per materiali di provenienza locale: il verdello estratto dalle cave presenti nella collina di Trento e il legno di Larice naturale. La vegetazione, posta in zone verticali e in copertura, completa il processo di
mimesi con il paesaggio circostante. In copertura si è cercato di utilizzare elementi tridimensionali (collinette) per separare le aree a diversa accessibilità in modo da ridurre l’impatto di parapetti e recinzioni. La facciata continua con struttura portante in legno è composta da pannelli sa d ic co f itura i a u i io ed e ementi in vetro con dimensioni 2 m x 1 m Il pattern prevede l’alternanza di elementi etrati a ri i i fssi e o ac i iatti i c i ati creando con l’inclinazione di questi ultimi un leggero gioco estetico di ombre.
La scelta dei materiali di facciata è dettata dal dialogo di Be Factory con il contesto preesistente.
Così troviamo il legno e il verde verticale u go i fu e e o e tre a ietra erdelo verso la Manifattura storica.
La parte sotterranea è realizzata in cemento armato e si snoda tra i numerosi locali tecnici in cui sono collocate le macchine, le vasche per l’accumulo dell’acqua di falda e il parcheggio in un sistema di tunnel ciechi con illuminazione al passaggio particolarmente suggestiva.
Sostenibilità. Smart building for innovation uesto rogetto a ridef ito g i sta dard dell’edilizia civile e industriale, attraverso l’ampio uso di materiali naturali. Il legno lamellare, ad esempio, permette di realizzare una struttura portante di grande valore ambientale grazie alle proprietà sostenibili intrinseche del legno, materiale ecologico per eccellenza grazie a un carbon footprint pari a zero.
La stessa regionalità della tecnica costruttiva permette di ridurre al minimo le quantità di CO2 emesse nella fase di trasporto. La particolare tecnologia adottata per le strutture in legno lamellare della Be Factory permette inoltre di garantire la assi a essi i it eg i a i dei odu i produttivi grazie a campate di quasi 20 metri di luce, completamente libere da elementi verticali strutturali, e contribuisce a realizzare un ambiente produttivo di grande qualità architettonica.
Impianti. Energy strategy
Il progetto ricorre a fonti energetiche so -
strutturalegno FOCUS PROIECTUM
www.befactoryproduzione. progettomanifattura.it pagina 066 067
di Sonia Maritan
BE FACTORY
stenibili come la geotermia e il fotovoltaico. La strategia energetica sostenibile si basa su due pilastri: riduzione del fabbisogno energetico con performance ottimizzate dell’involucro edilizio e massi a effcie a di fu io a e to deg i impianti.
Il livello di illuminamento è impostato a 300 lux ed è costantemente controllato dai sensori in base all’apporto di luce naturale esterna.
Be Factory ha ottenuto il livello di sostenibilità GOLD secondo i criteri del protocollo Leed NC v4 e a ottobre 2021 ha conseguito il livello di SILVER secondo i criteri de a certifca io e di ua it R er g i edifci i eg o
Urban. Landmark orizzontale
Sono diverse le considerazioni fatte per permettere a Be Factory un inserimento ur a o ris ettoso e co testo geografco e storico.
Si possono riassumere in tre traiettorie principali: porta con sé un legame profondo con Borgo Sacco e il torrente Leno, invoca apertura verso il territorio e fa sorgere la necessità di un raccordo tra storia e modernità.
L’apertura si rispecchia anche nelle scelte architettoniche. Il green roof e l’orienta e to deg i edifci ri re do o e stesse cromie e direzionalità delle linee parallele tratteggiate dai vigneti e dalle coltivazioni intorno.
Lungo il Leno si snodano alcuni luoghi adibiti al tempo libero, una pista ciclabile, delle aree attrezzate per la sosta. Per sottolineare l’importante rapporto con il Leno e i suoi elementi, da questo lato la copertura verde si abbassa dolce e te f o a raccordarsi a i e o de terreno, permettendo così l’accesso su di essa.
Seguendo questo principio è stata prevista anche una scalinata nella parte centrale della facciata, che permette di raggiungere la copertura ma allo stesso tempo si offre come spazio di sosta e possibile auditorium all’aperto con una vista privilegiata verso il landscape circostante.
PROGETTO MANIFATTURA, TRENTINO GREEN INNOVATION FACTORY
Progetto Manifattura is the technological pole of green innovation of Trentino Sviluppo which has given new life to the abandoned spaces of the historic Manifattura Tabacchi in Rovereto. Today it is one of the largest incubators in Europe for startups and scaleups active in the green economy and a business park for mature companies. Its already fascinating history – born in the 19th century and soon becoming one of the largest tobacco factories in the Austro-Hungarian Empire – has recently been joined by another important chapter which takes the name of Be Factory. Be Factory is a new low carbon production compendium born from the vision of Kengo Kuma, a contemporary icon of sustainable architecture. After a participatory process with the Rovereto community and two years of work begun in 2017, the hub today stands out for its high energy performance, high comfort and low impact on the landscape, relying on the judicious combination of wood, glass, curtai a s, o tica f er a d t e largest green roof in Europe. Features that place it in energy class A + and have allowed it to obtain the Leed o d certifcatio a d rece t a so t e R Si er e e certifcatio Positioned on the grounds of the old factory, next to the historic buildings of the former Tobacco Factory where the ancient chimney still stands symbolically, it triples the spaces creating a place full of charm between past and present, with an eye to the future. Be Factory is attracting to this land in the heart of Europe numerous new companies with a strong sustainable matrix, which strengthen its identity as a green innovation factory.
di Tomas Lorenzini
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La scuola materna comunale Rio Vena a Burgos in Spagna
Legno e luce per il comfort dei più piccoli è il diktat del progetto: la nuova scuola materna comunale Rio Vena a Burgos (Spagna), progettata da A2G Arquitectos + Oaestudio è una struttura sicura, essi i e e accog ie te, u uogo e ua e co di idere es erie e e atti it a i ter o di a ie ti u i osi a c e gra ie a uti i o de siste a er i serra e ti agis di ifor
Wood and light for the comfort of the little ones is the diktat of the project: the new Rio Vena municipal nursery school in Burgos S ai , desig ed Arquitectos + Oaestudio is a safe, e i e a d ecoming structure, a place to s are e erie ces a d acti ities i rig t e iroments also thanks to the use of ifor agis windows. While on the outside the use of color, especially in the areas adjacent to the entrance, contrasts it t e e tire ite at roof, inside the wood is the a so ute rotago ist, a atura ateria ar e ce ece that gives warmth and familiarity to the rooms. To meet the needs of the designers and ensure mai u co fort for stude ts and staff in terms of enveo e effcie c a d ig ti g quality, windows were created using the Uniform agis s ste , roduced a d i sta ed as Recio and Hijos SL. A solutio ust t ic for a high-performance window ca a e of est i ter reting the needs of contemorar arc itecture ot from a technical-functional point of view and in terms of aesthetic-formal aspects.
atte io e a uti i o de a uce e a ricerca de assi o co fort er i a ini sono le linee guida della nuova scuola materna di Burgos (Spagna), organizzata attor o a u a corte ce tra e e ide tifcata da i iego de eg o co e ateriale naturale privilegiato.
rief reciso, ue o di rea i are u a uo a scuo a ater a, sicura, soste i ile e confortevole per gli studenti; un impianto planimetrico chiaro, con una corte ce tra e da a ua e si distri uisco o i di ersi a ie ti, s a i fu io a i, essi i i e luminosi per far fronte alle diverse necessit didattic e e udic e de istituto La nuova scuola materna comunale Rio Vena a Burgos (Spagna), progettata da A2G Arquitectos + Oaestudio, è inserita i u co testo ur a i ato e si rese ta co due fro ti ortogo a i c e def isco o il lotto di interesse e altri due più articolati a co orre a go o ord o est arretrato ris etto a fro te strada er def ire gerarc ica e te i gresso o u etricamente il progetto si può sintetizzare con u o u e asso c e si s i u a i se so orizzontale sul quale si innesta uno spazio verticale, a forma di piramide rovesciata, che si integra nella parte centrale della pianta. Una sorta di “impluvium” con coertura i c i ata c e a a def ire i cortile interno e si eleva dal volume principale permettendo alla luce di entrare anche da a to a scuo a u edifcio i tro erso c e organizza le proprie funzioni e conseguente e te rego a e atti it uotidia e attorno a un atrio centrale, un progetto c e re ede u a di ersifca io e deg i spazi esterni e interni, pensati come possi i i aree di gioco differe iato gra ie a e quali rispondere alle nuove dinamiche pedagogiche e alle esigenze ricreative dei a i i La progettazione degli spazi ha tenuto
co to de a ossi i it di odifcar e a dimensione e il layout velocemente, in caso di aria io e de e ecessit orga i ative della scuola. Proprio in questo senso u au a o ifu io a e stata co ocata e e adiace e de atrio e u essere uti i ata da tutte e c assi er atti it differe ti ercorsi i ter i so o a i e i eri da ostacoli così da garantire la massima sicurezza degli alunni e da trasformarsi, e a e a stagio e i s a i i ridi i ter i ester i gra ie a a ertura de e a ie etrate. Tutte le aule godono inoltre di uno s a io a a erto dedicato
Su ito do o i gresso tro a osto aministrazione e poi la sala da pranzo con areti o i i c e e er etto o a ariazione dimensionale.
Me tre a ester o uti i o de co ore, sorattutto e e aree adiace ti a i gresso, contrasta con il tetto piano interamente ia co, a i ter o rotago ista asso uto il legno, materiale naturale per eccellenza c e do a ca ore e fa i iarit ag i a ie ti a co ertura i aggetto ei ressi de i gresso fu ge da ortico e riaro, a c e er i arc eggio di icic ette e passeggini.
FOCUS PROIECTUM UNIFORM www.uniform.it
strutturalegno pagina
THE RIO VENA MUNICIPAL NURSERY SCHOOL IN BURGOS, SPAIN
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Prospettive di luce
Per soddisfare le esigenze dei progettisti e garantire il massimo comfort agli studenti e al personale i ter i i di effcie a de i o ucro e ua it de i u i a io e sono stati realizzati serramenti con il sistea agis di ifor , rodotti e i sta ati da Blas Recio e Hijos SL a so u io e di so i di s essore dell'anta in legno per un serramento dalle alte prestazioni in grado di interpretare a eg io e esige e de arc itettura contemporanea sia dal punto di vista tecnico-funzionale sia per quanto riguarda gli aspetti estetico-formali. Un sistema e o uto ato da es erie a di ifor e da a ca acit di s i u are so u io i ad alto valore aggiunto che portano in sé tutte le innovazioni progettate e rea i ate i ter a e te a a ie da agis i serra e to co f itura i ter a i tra ciato di Ro ere e rof o ester o i alluminio. e di e sio i ridotte de rofo ascia o a io s a io a a su erfcie vetrata e di conseguenza massimizzano a orto di uce atura e e a ie te mentre la ferramenta a scomparsa, assicura u i agi e de a f estra u ita ed essenziale ca ore de eg o esa ta eleganza del serramento impreziosendo le linee nitide e rigorose con le sue venature u ic e e irri eti i i e dia oga do co e f iture c e co o go o o s a io e quale si inserisce.
i ossi i e a c e gra ie a e u ero -
se ossi i it di erso a i a io e c e trasformano questo elemento tecnico in un ero e ro rio co e e to d arredo Dis o i i e e a ersio e a atte te o scorrevole per soddisfare le diverse esigenze, agis fa de atte io e ai dettag i i proprio tratto distintivo. Una soluzione innovativa e performante, rogettata er assicurare i e essere de uo o i og i a ie te, o so o residenziale, come conferma questo progetto di Burgos; un sistema che esprime a eg io a costa te ricerca de i oa io e, a ua it dei ateria i e de e tec o ogie f a i ate a raggiu gi e to de effcie a e ergetica, a soste i i it e i ris etto er a ie te c e so o e D di ifor
IDENTIKIT PROGETTO
Progetto: Scuola materna comunale Rio Vena
Località: Burgos (Spagna)
Studio di architettura: A2G Arquitectos + Oaestudio Impresa edile eo a otografa: Pedro Pegenaute
Produttore e installatore dei serramenti: Blas Recio e Hijos SL
Sistema agis di ifor
S.p.a
In queste pagine, la nuova scuola materna di Burgos in Spagna, progettata da A2G Arquitectos + Oaestudio. Al suo interno è protagonista assoluto il legno, materiale naturale per eccellenza che dona calore e familiarità agli ambienti anche grazie all’illuminazione garantita dai serramenti realizzati con il sistema magis40 di Uniform, prodotti e installati da Blas Recio e Hijos SL (Photo Pedro Pegenaute).
di Sonia Maritan
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e co e uffcio iof ico de futuro e e area Rizzoli a Milano
L'incontro si è tenuto all'Auditorium di Assolombarda a Milano, l'11 gennaio scorso. Nomisma ha presentato l’indagine su “I nuovi luoghi di lavoro”, Europa Risorse SGR ha raccontato il caso “Welco e , uffcio iof ico de futuro c e sta sorge do a Mi a o, co a arteci a io e straordi aria di Kengo Kuma e Stefano Mancuso. I dati del risparmio: 245 euro al mq all’anno (quasi 2 milioni e e o di euro a a o er u uffcio di ris ar iati er e sue ua it iof ic e e euro al mq all’anno in meno per il consumo di energia elettrica.
n este pagine, elco e , l ffcio ioflico che sta sorgendo a Milano, con la partecipazione straordinaria di Stefano Mancuso, Kengo Kuma e Yuki Ikeguchi, un luogo progettato con ele enti organici e spazi che sono il pi icino possibile a un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana creativa e lungimirante che asseconda i principi dell'architett ra ioflica
Un luogo capace di favorire l’integrazione de uo o co a atura, i e essere fsico e mentale dei lavoratori, ma anche che sappia ispirare e ospitare momenti di condivisione.
uesto ide ti it de uffcio de futuro “Welcome, feeling at work”, uffcio iof ico ideato da Europa Risorse SGR che sorgerà nei pressi di Parco Lambro a Milano, raccontato dal suo Presidente Antonio Napoleone insieme a Kengo Kuma e Yuki Ikeguchi di KKAA, principale interprete mondiale dell’architettura organica, e Stefano Mancuso, botanico di chiara fama, coinvolti nel progetto.
ell a iente io lico le persone sono pi contente di enire in u cio, si a alano meno e sono più creative e produttive – afferma Antonio Napoleone, Amministratore Delegato Europa Risorse – e, alla ne, uesto si tras or a in un si ni cativo risparmio sui costi di produzione per
l azienda un in in in tra persone, aziende e pianeta»!
Europa Risorse ha presentato l’11 gennaio, nella sede di Assolombarda a Milano, l’osservatorio “I nuovi luoghi di lavoro”, realizzato da Nomisma L’indagine condotta da Nomisma vede la sostenibilità ambientale rivestire un ruolo sempre più rilevante per imprese e lavoratori, una responsabilità collettiva che spinge le persone ad adottare scelte di vita sempre più ecosostenibili
Per la quasi totalità del campione di lavoratori (95%), la progettazione di abitazioni e uffci de futuro iof ici ossia i grado di consentire l’integrazione dell’uomo con l’ambiente circostante e in particolare con la natura – è considerata un elemento fondamentale. Questo perché i lavoratori desiderano per il loro futuro un luogo di lavoro capace di sostenere il proprio e essere sico fsico , u uogo ca-
FOCUS PROIECTUM “WELCOME”
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ace di au e tare ossige o e urifcare aria , u o s a io ca ace di fa orire a rodutti it dei di e de ti gra ie a u a ie te co forte o e , u uogo c e co tri uisca a ig iorare a re utatio a ie da e e fa orire a rese a i uffcio gra ie a a u i osit deg i a ie ti co essi co a atura
Su a ase di uesta ricerca, Welcome si o e co e u a ris osta co creta e coe a c e i ri o edifcio a o do c e i arga sca a uti i a a Fabbrica dell’Aria di Stefano Mancuso, rico osciuto tra i world changer er i suo a roccio i o ati o, e P er urifcare aria a suo i ter o «Dobbiamo pensare a una città compatibile con l’ambiente a dic iarato Stefano Mancuso – la mia opinione è che grandi risultati possano essere raggiunti semplicemente utilizzando e introducendo le piante nei luoghi della vita urbana
La mia idea di città del futuro è questa:
una citt in cui ualun ue super cie sia coperta di piante».
«Sino a oggi sostie e Kengo Kuma –, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi».
architettura io lica del pro etto elcome” dic iara Yuki Ikeguchi, art er di e go u a a d ssociates, desig er di “Welcome” – è progettata con elementi organici e spazi che sono il più vicino possibile a un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana creativa e lungimirante».
cca to ai dati de a ricerca di o is a, e ergo o i sor re de ti u eri de ris ar io de uffcio iof ico rogettato da Kengo Kuma and Associates
‘LORO’ HABITAT
“WELCOME” THE BIOFILIC OFFICE OF THE FUTURE IN THE FORMER RIZZOLI AREA IN MILAN
o is a rese ts t e sure o e e or aces , uro a Risorse S R te s t e case of e coe , t e io i ic offce of t e future t at is ei g ui t i Mi a , it t e etraordi ar artici atio of e go u a a d Stefao Ma cuso Sa i gs data euro er s er ear a ost a d a a f i io euro er ear for a , s offce sa ed due to its io i ic ua ities a d euro er s er ear ess for t e co su tio of e ectric e erg ace ca a e of ro oti g t e i tegratio of a it ature, t e sica a d e ta e ei g of orers, ut a so ca a e of i s iri g a d osti g oe ts of s ari g is is t e ide ti it of t e offce of t e future e co e, fee i g at or , t e io i ic offce co cei ed uro a Risorse S R ic i e ui t ear Parco a ro i Mia , to d its Preside tto io a o eo e toget er it e go u a a d u i eguc i , t e ord s eadi g i ter reter of orga ic arc itecture, a d Stefa o Ma cuso, a eo ota ist, i o ed i t e ro ect e e co e structure sees t e use of t ree ateria s of c oice, co i ed i a s ergistic a to ge erate a atura a d co te orar arc itecture co crete for t e fou datio s a d t e asee t, ic a o e grou d gi es a to stee a d ood e co e dia ogues it t e co te t of t e a ro Par it t e ai of eco i g a effecti e dri i g force e i d t e rede e o e t of t e area, i c ose co ectio it t e Mi a ese ur a idetit or a ste for ard i i ter atio a etro o ita arc itecture
FOCUS SISTEMI COSTRUTTIVI_ E
Quasi 2 milioni e mezzo di euro all’anno risparmiati su 10 mila mq all’ ffcio ioflico milanese Welcome, per un inquilino che ne occuperà gli ambienti per 10 anni (fonte Stok, The Financial Case for High-Performance Buildings, 2018).
Si risparmiano anche 14 euro al mq all’anno in termini di consumo di energia elettrica e i f e so o stati co dotti deg i SP TESTS realizzati da DEGW per gli inquilini interessati a Welcome s n afftto ase di 350 euro al mq/anno, il risparmio sarebbe di 35 euro mq/anno
Welcome, feeling at Work
Welcome sorgerà nell’ex area Rizzoli, zona industriale vissuta nel passato e oggi aba do ata, co i te to di ri ua ifcare l’intera zona e di diventare un catalizzatore capace di riunire persone e natura, per ottenere una migliore qualità di vita e di a oro ffci, auditoriu , s a i di co orking, hall riservate agli incontri di lavoro, ma anche ristoranti e lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per eventi temporanei e mostre. Dentro e fuori, pubblico e privato, lavoro e tempo libero si fondono in Welcome, collegati da u f o erde c e er ea tutto i rogetto la Piazza, ricca di vegetazione e circondata da morbide colline; le Corti open air,
destinate al lavoro informale e agli incontri; le Terrazze, concepite come estensioni degli spazi esterni, che ospiteranno orti, giardi i foriti, ca i a e ti e Serre, che si declineranno come luoghi speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago, luoghi per le mani e per la mente. Non una barriera né un monumento, ma un luogo accessibile e permeabile in ogni direzione. Welcome è creazione e lavoro, incontro, scambio, benessere delle persone e benessere del pianeta, che anticipa la città del futuro, green, iperconnessa, al servizio della conoscenza e delle persone.
Il progetto
Zero emissioni CO2, energie rinnovabili, controllo dei consumi, recupero dell’acqua, il verde e le specie endemiche come parte integrante del progetto architettonico, scala umana e sensoriale sono solo alcuni degli elementi che andranno a caratterizzare Welcome. Un progetto connettivo tra le varie entità urbane adiacenti (area Rizzoli) e il paesaggio, che contrappone alla verticalità esistente l’accessibilità e la permeabilità, e si propone di rigenerare un contesto a oggi ritenuto periferico. Oltre 50.000 metri quadri di GLA, strutturati in sei cor i i o dati di uce atura e e essi i i, stratifcati, ruotati e i trecciati tra oro, c e
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Sonia Maritan strutturalegno pagina 072 073 FOCUS PROIECTUM “WELCOME”
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di
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Stefano Mancuso (Botanico).
Kengo Kuma (Architetto Founder KKAA).
Yuki Ikeguchi (Partner KKAA).
Antonio Napoleone (Presidente Europa Risorse).
digrada o co e a fteatri atura i erso i Parco. La struttura di Welcome vede l’utilizzo di tre materiali d’elezione, coniugati in maniera sinergica per generare un’architettura naturale e contemporanea: calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato, che fuori terra lascia la scena ad acciaio e legno. Il sistema di generazione di energia per il riscaldamento e il raffreddamento insieme all’importante utilizzo di pannelli fotovoltaici permetteranno di raggiungere la massima sostenibilità dell’intervento, realizzando un progetto che anticipa il futuro degli spazi di lavoro post COVID19. Salute e benessere delle persone con target di certifca io e e P ati u effcienza energetica Leed Platinum; rispetto delle linee guida anti COVID19 (Ashrae, Rheva, Aicarr e Rapporto ISS); circolarità nei materiali da costruzione e nel loro utilizzo; nessun combustibile fossile; resilienza ai cambiamenti climatici per un futuro clima-neutro. È su questi pilastri che Welcome si propone come il più avanzato intervento ecologico in Europa.
Raggiungere Welcome, feeling at work Facilmente raggiungibile poiché a un passo dalla metro (linea verde, fermata Crescenzago) e a due passi dal centro di Milano, Stazione Centrale, aeroporto di Li-
nate e autostrada, Welcome dialoga con il contesto del Parco Lambro con l’obiettivo di diventare effettivo fulcro propulsore di ri ua ifca io e de a o a, i stretta connessione con l’identità urbana milanese. Per un passo avanti nell’architettura metropolitana internazionale.
IDENTIKIT KENGO KUMA AND ASSOCIATES
Kengo Kuma and Associates, con sedi a Tokyo e Parigi, nasce nel 1990. Lo studio ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello internazionale per la sua qualità di progettazione, che riesce a ottenere armonia con l'ambiente circostante e include dettagli artigia a i sofsticati cu i dei i celebri progetti culturali e pubblici completati recentemente sono l'Odunpazari Modern Museum in Turchia, il museo V&A Dundee in Scozia e lo stadio nazionale di Tokyo, in Giappone.
di Luana Felappi
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Matilda's Bridge, il ponte che ridisegna Sugar House Island
L’innovazione e la sinergia tra Wood Beton e Camuna Prefabbricati ha permesso la realizzazione di un importante progetto: Matilda’s Bridge, il nuovo ponte pedonale installato a Londra, a Sugar House Island, che collega la zona est dell'isola con Three Mills Green. Il ponte contribuisce alla riua ifca io e di u uogo i cui o s a io co ercia e si tro a acca to a edifci reside ia i, i u a zona dove splendidi cortili pubblici si aprono su piazze e corsi d'acqua.
rogetto fa arte de ia o di ri ua ifcazione messo in atto dalla società Vastint, che prevede la trasformazione dell’area di Stratford in un quartiere “vivo”, caratterizzato dalla presenza di uomini d'affari, a oratori e reside ti ia o di ri ua ifcazione che prevede la realizzazione, nei prossimi cinque anni, di circa 58.000 m² di uffci e di a ita io i, di uo i ristorati, bar e negozi, di un albergo da 350 posti etto e, i f e, di uo i o ti c e co ega o lo sviluppo alle comunità circostanti. Tra questi, ha già preso forma il Matilda’s Bridge, il ponte di 39 metri, progettato da un team di ingegneri e realizzato da Wood Beton Spa, in collaborazione con l’azienda Camuna Prefabbricati Srl «Partecipare alla realizzazione del Matilda’s Bridge – ha raccontato Giovanni Spatti, ingegnere coinvolto in prima persona nella realizzazione del ponte – è stato davvero entusiasmante. Il progetto ha visto impegnate due società che ho l’onore di amministrare, Wood Beton e Camuna Prefabbricati, che insieme hanno lavorato per mettere a punto il sistema costruttivo migliore per dar vita a un’opera importante».
Matilda’s Bridge è un ponte pedonale interamente prefabbricato. «Il ponte è stato realizzato presso il nostro stabilimento di Iseo in atti, al ne di otti izzare le operazioni di montaggio in cantiere – ha spiegato l’ingegner Giovanni Spatti –, l'intero ponte è stato preventivamente assemblato in fabbrica, in modo tale da poter testare tutte le connessioni».
Il progetto ha previsto la realizzazione di due “Abutments”, ovvero porzioni prefabbricate in cemento armato, e di due travi in legno lamellare di Larice, estese tra le spalle di calcestruzzo supportate da fondazioni su pali.
«Per la costruzione del Matilda’s Bridge sono stati impiegati due materiali completamente diversi tra loro – ha proseguito l’Ing. Spatti –, quali il cemento e il legno. Il ponte, infatti, presenta la parte centrale di 23 metri in legno di Larice, e due estremità con appoggi in calcestruzzo, della lunghezza di 8 metri ciascuno. Ritengo sia fondamentale sapere impiegare il materiale giusto al posto giusto: da sempre sono un ibridatore, perché utilizzo contemporaneamente materiali diversi, sfruttando al
FOCUS PROIECTUM WOOD BETON www.woodbeton.it
In queste pagine, il ponte pedonale a Sugar House Island (Londra) progettato dall’ingegner Giovanni Spatti, utilizzando la prefabbricazione in cui sono specializzate due aziende di cui è amministrare: Wood Beton per le travi in legno lamellare e Camuna Prefabbricati per il calcestruzzo.
Montaggio del ponte in cantiere.
Vista di Sugar House Island, Stratford, Londra. Prefabbricazione del ponte (delle porzioni in calcestruzzo e delle travi in legno lamellare di Larice) in stabilimento a Iseo (BS) - Italia.
meglio le peculiarità di ciascuno. Ma per la realizzazione di questo ponte, per la prima volta, ho realizzato un’ibridazione “lonitudinale , nel senso che la stessa tra e per alcuni tratti in calcestruzzo e per altri in legno. Una soluzione alla quale siamo arrivati per soddisfare al meglio il nostro committente, Vastint UK, la cui richiesta architettonica è stata quella di ottenere una trave di altezza molto ridotta in mezzeria, rispetto alla luce del ponte. Per far questo, si è reso necessario adottare uno schema strutturale iperstatico abbinato all’utilizzo, per alcune porzioni della trave, di un materiale con modulo elastico più elevato rispetto a quello del legno».
Una volta terminato l’assemblaggio del ponte in Italia, la struttura è stata trasportata in grandi sezioni, attraverso autoarticolati, a Sugar House Island dove, in primo luogo sono state sollevate le spalle prefabbricate in calcestruzzo, dopodiché, l’elemento centrale di legno, dal peso di circa 22 tonnellate, è stato assemblato alle spalle di cemento prima di essere sollevato in un unico pezzo, attraverso l’impiego di una gru mobile con braccio a traliccio da 800 tonnellate. Grazie a una precisa e attenta progettazione realizzata utilizzando la modellazione 3D e all’impiego di un sistema costruttivo industrializzato, le attività in cantiere si sono svolte rapidamente e se a diffco t , i e o di gior i, e so o state effettuate da maestranze esperte e specializzate nel settore del montaggio
IDENTIKIT DELL'OPERA
ipo di edifcio: Ponte pedonale
Ubicazione: Londra (UK) – Sugar House Island
Dimensione: Lunghezza 39 metri
Progettazione elementi in legno e calcestruzzo: Ing. Giovanni Spatti
Realizzazione strutture prefabbricate in legno: Wood Beton Spa
Realizzazione strutture prefabbricate in calcestruzzo: Camuna
Prefabbricati Srl
Tempi di realizzazione in stabilimento: 10 giorni
Tempi di realizzazione in cantiere: 10 giorni
degli elementi prefabbricati in legno e calcestruzzo. Oggi il ponte è installato a Londra, nella stessa zona in cui, nel 2012, Wood Beton realizzò un’altra importante opera, la Dane’s Yard Tower «Anche la torre ci è stata commissionata dalla società inglese Vastint, in occasione dei Giochi Olimpici di Londra. È una struttura elegante e leggera, costituita da un reticolo di travetti di legno intrecciati e 16 anelli orizzontali in acciaio zincato, che si stringe poi al centro, andando a formare un iperboloide con struttura autoportante senza sostegno interno, creando una scultura trasparente. La realizzazione della Dane’s Yard Tower è stato un lavoro che ci ha appassionato molto e per il quale abbiamo messo in campo tutta la nostra competenza ingegneristica maturata nel corso degli anni nel settore delle grandi opere in legno strutturale». Dunque anche due aziende bresciane protagoniste nel progetto di rigenerazione dell'area di Stratford. «La realizzazione del Matilda’s Bridge è una testimonianza concreta di come la collaborazione e la sinergia tra aziende all’avanguardia, come Wood Beton Spa e Camuna Prefabbricati Srl, sia la vera chiave del successo e di quanto l’innovazione sia necessaria per il futuro dell’edilizia. Il nostro Committente ci ha scelto grazie alla nostra capacità di creare sistemi costruttivi industrializzati, in grado di garantire ottimi risultati, sia in termini di tempo che di qualità del costruito» - ha così concluso entusiasta Giovanni Spatti.
MATILDA, A BRIDGE REDESIGNS SUGAR HOUSE ISLAND
The innovation and synergy between Wood Beton and Camuna Prefabbricati has allowed the realization of an important project: Matilda's Bridge, the new pedestrian bridge installed in London, on Sugar House Island, which connects the east area of the island with Three Mills Green. The bridge contributes to the redevelopment of a place where commercial space is located next to residential buildings, in an area where splendid public courtyards open onto squares and waterways. The project is part of the redevelopment plan implemented by the Vastint company, which envisages the transformation of the Stratford area into a "live" district, characterized by the presence of businessmen, workers and residents. A redevelopment plan which provides for the construction, over the next f e ears, of a ro i ate , of offces a d 1,200 homes, new restaurants, bars and shops, a hotel with 350 beds and, lastly, new bridges connecting the development to surrounding communities. Thanks to a precise and careful planning carried out using 3D modeling and the use of an industrialized construction system, the activities on site were carried out quickly and it out diffcu t , i ess t a 10 days, and were carried out by expert workers specialized in assembly sector of prefabricated elements in wood and concrete. Today the bridge is installed in London, in the same area where, in 2012, Wood Beton built another important work, the Dane's Yard Tower
Trasporto del ponte prefabbricato. Montaggio del ponte in cantiere.
INDEX
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