STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651
043 dicembre 2023 english text www.webandmagazine.media
Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media
☐ I tanti scenari e 'futuri' dell'edilizia di domani anticipano Klimahouse 2024 a Bolzano ☐ Cent'anni di giovinezza per Vinavil che segue le tracce della capogruppo Mapei ☐ A metà maggio 'i valori che generano valore' di REbuild in scena a Riva del Garda ☐ Da Ligna due testimoni della vetrina internazionale delle innovazioni: Henkel e SCM ☐ Dall'utensile alla vernice: il livello di finitura ottenibile per ogni componente ligneo ☐ Capitolo primo delle “Metamorfosi connettive lignee”: congiunzione di punta a 4 tenaglie ☐ Gli incendi nella storia e un'analisi sul comportamento al fuoco degli edifici in legno ☐ IV capitolo del manuale “Classificare il legno”: la qualificazione dei prodotti lignei
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COLOPHON
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☐ I tanti scenari e 'futuri' dell'edilizia di domani anticipano Klimahouse 2024 a Bolzano ☐ Cent'anni di giovinezza per Vinavil che segue le tracce della capogruppo Mapei ☐ A metà maggio 'i valori che generano valore' di REbuild in scena a Riva del Garda ☐ Da Ligna due testimoni della vetrina internazionale delle innovazioni: Henkel e SCM ☐ Dall'utensile alla vernice: il livello di finitura ottenibile per ogni componente ligneo ☐ Capitolo primo delle “Metamorfosi connettive lignee”: congiunzione di punta a 4 tenaglie ☐ Gli incendi nella storia e un'analisi sul comportamento al fuoco degli edifici in legno ☐ IV capitolo del manuale “Classificare il legno”: la qualificazione dei prodotti lignei
RIVISTA DELL’ARCHITETTURA IN LEGNO
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STRUTTURALEGNO 43 DICEMBRE 2023
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RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE A QUESTO NUMERO:
Alessandra Albarelli, Ottavia Amato, Sandy Attia, Marta Baretti, Matteo Baruzzo, Manuel Benedikter, Jussi Björman, Ivan Bombonato, Taako Brouwer, Guido Callegari, Luigi Canella, Dario Castellino, Alessandro Cecchini, Ferdinando Crespi, Camilla De Camilli, Andrea Dell’Orto, Enrico Deluchi, Stefano Deri, Markus Derix, Antonio De Rossi, Marco Di Pelino, Laurent Duvernay-Tardif, Céline Faini, Viviana Ferrario, Christian Fild, Andrea Filippini, Mauro Frate, Oliver Fried, Walter Frisart, Katja Frühwald-König, Vera Gamper, Werner Gamper, Roberto Gargiani, Emanuele Gatti, Luca Gibello, Alberto Giobbi,Giulia Golfetto, Jürgen Graf, Claus Greber, Daniele Guglielmino, Sven Gustavsson, Pär Hallgren, Armin Hilpold, Christina Jeschke, Andreas Kisselbach, Jürgen Köppel, Vera Kuisle, Sylvain Labbé, Eleonora Lazzari, Alessandra Leardini, Manuela Lubrano, Matteo Marnati, Tommaso Martini, Ezio Micelli, Fabio Millevoi, Enrico Molteni, Constanze Mölter, Manuela Monsorno, Thomas Mur, Marco Nascetti, Marko Nikander, Juha Rämö, Carlo Pagan, Marco Parisi, Roberto Pellegrini, Jimmi Pianezzola, Claudio Pichler, Vera Pöhl, Emanuele Prada, Cesare Querci, Felice Ragazzo, Almerico Ribera, Laura Risatti, Werner Rizzi, Federico Robbiano, Ulrich Santa, Paolo Simeone, Daniele Russolillo, Jacopo Salvi, Giovanni Sedino, Michele Segnana, Henrik Söderström, Fabio Spera, Christian Straubinger, Marco Squinzi, Luciano Tagliaferri, Filippo Taidelli, Lukas Tammerle, Christian Terfruechte, Lucia Vanin, Paolo Vanin, Tania Vanin, Michaela Wolf, Selua Zeghab e Andrea Zenari.
SOMMARIO 009
NUMERO 43
EDITORIALE
di Sonia Maritan
SIAMO PARTE DI UN CORO
010
ANTICIPATIO KLIMAHOUSE di Pietro Ferrari
DAL FUTURO AI FUTURI
012
ANNIVERSARIUM VINAVIL di Pietro Ferrari
CENT’ANNI DI GIOVINEZZA
016
CHRONICHAE MONTREAL WOOD CONVENTION di Pietro Ferrari
UN ANNO RECORD PER IL SUMMIT CANADESE
018
CHRONICHAE REBUILD di Ferdinando Crespi
VALUES DRIVE VALUE
022
CHRONICAE LIGNA: HENKEL E SCM di Pietro Ferrari
INNOVAZIONE, ISPIRAZIONE E INTERAZIONE
028
SCIENTIA
di Felice Ragazzo
METAMORFOSI CONNETTIVE LIGNEE – I PARTE
034
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RIWEGA: 25 ANNI DI STORIA CON LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO
041
FOCUS FINITURA di Sonia Maritan
DALL’UTENSILE ALLA VERNICE 042
TECHNICA ADLER di Marco Di Pelino
UNA TECNOLOGIA VINCENTE
043
TECHNICA FINITURE di Luigi Canella
LA VERNICIATURA DEI GRANDI ELEMENTI
046
SIMPOSIUM LEITZ
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari
UN APPUNTAMENTO DI GRANDE RILIEVO
049
Vogliamo essere grandi.
TECHNICA SHERWIN-WILLIAMS di Marco Nascetti
TUTTO IL CALORE DEL TETTO LIGNEO
052
TECHNICA SEMA di Michele Segnana
I PRECURSORI DELLE NUVOLE ...DI PUNTI
054
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TECHNICA VANIN di Giulia Golfetto
UN NUOVO CAPITOLO
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PROIECTUM METSA WOOD di Pietro Ferrari
BASSA EMISSIONE E QUALITÀ
062
PROIECTUM MODVION di Pietro Ferrari
IL LEGNO E IL VENTO
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LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ di Andrea Zenari
CLASSIFICARE IL LEGNO CAPITOLO 4
071
IGNES PUGNANDUM di Fabio Spera
GLI INCENDI NELLA STORIA
con Specchietto degli incendi nella Storia che segue nella parte online della rivista
076
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EDITORIALE di Sonia Maritan
Siamo parte di un coro
strutturalegno pagina 009
In occasione del lancio di Klimahouse 2024 lo scorso 14 dicembre a Milano, sono stati svelati i protagonisti in finale del Wood Architecture Prize 2024: i vincitori nelle 3 categorie saranno annunciati il 1° febbraio in occasione della 19esima edizione della manifestazione in programma a Fiera Bolzano. 80 progetti candidati, 7 giurati, 12 opere finaliste in 3 categorie progettuali: sono questi i numeri della seconda edizione del Wood Architecture Prize by Klimahouse, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino, lo Iuav di Venezia e PFEC Italia. Promuovere la ricerca di processi progettuali e costruttivi incentrati sul legno che rispondano ai criteri internazionali imposti dalle pressanti sfide climatiche e di sostenibilità ambientale. È questo l’ambizioso obiettivo del Wood Architecture Prize, il primo premio sull’architettura in legno in Italia che mira a valorizzare le molteplici potenzialità di questo materiale naturale estremamente versatile. Secondo le stime più recenti, solo in Europa gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e circa un terzo delle emissioni di gas a effetto serra, contribuendo direttamente alla produzione del 33% delle emissioni globali di CO2. In questo contesto, l’edilizia in legno ricopre un ruolo di cruciale importanza per rispondere concretamente alle sfide ambientali e accelerare il processo di transizione energetica a livello nazionale e internazionale. Grazie al basso impatto ambientale, il legno e il suo utilizzo in ambito costruttivo può contribuire in maniera determinante a ridurre le emissioni di CO2 e a promuovere un settore edilizio più sostenibile nel lungo termine. Wood Architecture Prize ha il pregio di contribuire alla diffusione a livello globale della filosofia costruttiva e progettuale più virtuosa, quella incentrata sulla promozione dell’impiego del legno. Un progetto nato nell’alveo di Klimahouse che ha il merito di essere stata la fiera più efficace dal punto di vista della diffusione culturale di una efficiente filiera delle costruzioni. La manifestazione internazionale sul risanamento, la sostenibilità e l’efficienza energetica in edilizia sarà (coerentemente) l’occasione per scoprire gli architetti di spicco che hanno plasmato progetti in legno di ultima generazione, trasformando le necessità costruttive in autentiche espressioni d’avanguardia mirate a promuovere il cambiamento green del settore. Esattamente come gli architetti che adesso si contenderanno in finale l’ambito Wood Architecture Prize 2024: Cesare Querci, Marta Baretti, Dario Castellino, Camilla De Camilli, Alberto Giobbi, Antonio De Rossi, Enrico Molteni, Lukas Tammerle, Filippo Taidelli, Michaela Wolf, Federico Robbiano, Jimmi Pianezzola. A decretare i vincitori, sarà un comitato scientifico d’eccezione presieduto dall’arch. Manuel Benedikter dell’omonimo Studio e composto dall’arch. Sandy Attia dello Studio MoDus Architects, dal Prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino, dall’arch. Mauro Frate dello Studio MFA Architects e Professore Iuav, dal Professor Roberto Gargiani dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, dal Prof. Paolo Simeone del Politecnico di Torino e da Luca Gibello, Direttore de Il Giornale dell’Architettura. D’altra parte le riviste come Struttura Legno, onorate di essere tra i media partner del WAP, sono parte di questo coro: un complesso mai troppo grande di voci. Noi, dalla nostra redazione raccogliamo ogni voce, come quella di Cortexa che ha portato l’attenzione su un tema cruciale, in qualità di socio fondatore di EAE – l’associazione Europea di Produttori di Sistemi a Cappotto – e di progetto associativo nato nel 2007 e riferimento italiano per il Sistema di Isolamento a Cappotto. Cortexa ha replicato al servizio della trasmissione “Report”, andato in onda su Rai 3 il 3 dicembre scorso, in merito alla reazione al fuoco delle facciate a proposito del tragico incendio di una palazzina in zona Colli Aniene a Roma, che ha identificato nel Sistema a Cappotto la causa dell’incendio. Durante la trasmissione sarebbero stati diffusi concetti che confondono singoli elementi costruttivi con il Sistema di Isolamento Termico a Cappotto, attribuendo a quest’ultimo responsabilità che un Sistema a Cappotto certificato non può avere: «Come Cortexa – ha affermato il Presidente di Cortexa Stefano Deri, nel comunicato inviato dall’ufficio stampa di Cortexa alla nostra redazione il 19 dicembre scorso –, riteniamo doveroso fare chiarezza sulle informazioni scorrette riferite nel corso della trasmissione. Il Sistema a Cappotto certificato, ben progettato e posato a regola d’arte non è da confondere con i singoli materiali che lo compongono, quali per esempio i pannelli isolanti, e rappresenta un’eccellente protezione dell’involucro degli edifici». Il Sistema a Cappotto è composto da una serie di elementi che devono essere commercializzati come kit da un unico produttore, dotato di ETA (Valutazione Tecnica Europea) e marcatura CE. L’ETA attesta che i componenti del kit sono stati testati, secondo le norme vigenti, per offrire le prestazioni ottimali in combinazione tra loro. Il Sistema a Cappotto dotato di certificato ETA è un sistema sicuro secondo quanto previsto dalle norme di riferimento. Questa vicissitudine ci ricorda che a tutti i livelli, associativi, editoriali e fieristici, dobbiamo continuare a divulgare informazioni corrette e sostenibili come la nostra filiera...
ANTICIPATIO KLIMAHOUSE www.klimahouse.it
di Pietro Ferrari
strutturalegno pagina 010 011
Dal futuro ai futuri
Adottare un pensiero disruptive per immaginare più scenari possibili e costruire anticipando il cambiamento. Durante la conferenza stampa di lancio di Klimahouse 2024 sono stati annunciati i finalisti del Wood Architecture Prize 2024 ed è stata prospettata una panoramica avvincente dei tanti scenari dell'edilizia di domani anticipando il dibattito che animerà la manifestazione.
La ripresa di due momenti della presentazione ufficiale di Klimahouse 2024: la platea nel suggestivo spazio della Fondazione Feltrinelli a Milano e l'arringa di Enrico Deluchi, Direttore del PoliHub del Politecnico di Milano.
Si è svolta il 14 dicembre scorso la presentazione ufficiale di Klimahouse 2024, l’atteso evento fieristico dedicato all innovazione nel settore dell'edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica, in programma a Fiera Bolzano dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024. Durante la conferenza stampa di lancio, ospitata da Fondazione Feltrinelli a Milano, si è susseguita una selezionata lineup di speaker, chiamati a confrontarsi e interrogarsi sulle sfide che il settore deve affrontare per il futuro o meglio “per i futuri”, regalando una panoramica avvincente dei tanti scenari dell'edilizia di domani e anticipando il dibattito che animerà Klimahouse l’anno prossimo. L’evento si è svolto con la moderazione di Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, che ha sottolineato l importanza di Klimahouse nel contesto delle fiere dedicate all'edilizia sostenibile e ha citato proprio Giangiacomo Feltrinelli: «Un editore affronta il proprio lavoro sulla base di un assunto molto azzardato che tutto, ma proprio tutto, deve cambiare e cambierà. Un assunto che da quasi 20 anni – ha spiegato Mur – Fiera Bolzano porta avanti con la consapevolezza che il mon-
do deve trasformarsi e con Klimahouse si fa portavoce di questo mutamento con il suo impegno a catalizzare menti, avvicinare attori del settore, promuovere pratiche virtuose». Hanno aperto i lavori i saluti istituzionali di Armin Hilpold, Presidente di Fiera Bolzano, che ha ribadito l’impegno di Klimahouse. «Siamo qui perché vorremmo contribuire a salvaguardare il nostro pianeta, questa è da sempre la nostra mission. Oggi, siamo andati molto oltre l’evento fieristico, Klimahouse è diventata una piattaforma che opera tutti i giorni e su tutti i canali, online e of ine, per favorire l’innovazione, mettere in connessione gli attori del settore, promuovere la sostenibilità in edilizia in tutto il territorio. Klimahouse non si ferma e continuerà nella sua mission con l’impegno e la passione che da sempre la contraddistingue e con l’aiuto di tutti coloro che vorranno unirsi al suo progetto». Il punto di partenza del dibattito è stato il contributo di Fabio Millevoi, Direttore ANCE Friuli Venezia Giulia e noto futurista, che ha posto l'enfasi sull'importanza di anticipare e comprendere i molteplici “futuri” dell edilizia, e non solo di quest’ultima. Nel suo intervento, ha sottolineato la ne-
Nella foto di gruppo, da sinistra (seconda fila): Fabio Millevoi, Direttore di ANCE Friuli Venezia Giulia e Futurista; Enrico Deluchi, Direttore del PoliHub del Politecnico di Milano; Alessandro Cecchini, direttore YACademy Bologna; Armin Hilpold, Presidente di Fiera Bolzano; Andrea Dell’Orto, Spazi Inclusi; Manuel Benedikter, Presidente di giuria Wood Architecture Prize; Ulrich Santa, Direttore Agenzia CasaClima e Thomas Mur, Direttore Fiera Bolzano. Da sinistra (prima fila): Vera Pöhl, Head of Sales Fiera Bolzano; Céline Faini, Brand Manager team Klimahouse; Manuela Monsorno, PR Manager Fiera Bolzano; Selua Zeghab, Project Manager team Klimahouse.
cessità di una gestione aziendale orientata all innovazione, insieme all essenzialità di sviluppare competenze di analisi che permettano di esplorare quanti più scenari alternativi possibili a quello attuale. Un obiettivo che impone di adottare approcci creativi, metafore e persino narrazioni paradossali, che ci aiutino ad affrontare le sfide in un mondo in rapida trasformazione, oggi più che mai imprevedibile. Il secondo intervento 'dai futuri' è tornato al presente con gli highlights di Klimahouse 2024 e della sua evoluzione. La manifestazione quest’anno conterà oltre 100 appuntamenti, dando spazio a circa 400 aziende partecipanti, un tutto esaurito già nello spazio espositivo, di cui 17 startup, che rappresentano una leva molto importante di questo ecosistema. In questa edizione torna per le strade di Bolzano il fuorisalone, in presenza ci sarà anche un B2B match, che amplificherà le occasioni di networking tra i partecipanti. Tra gli altri interventi di rilievo, quello di Ulrich Santa, Direttore dell'Agenzia CasaClima, che ha presentato il programma del prossimo Klimahouse Congress, quest’anno intitolato “Build the Future”. L’evento, suddiviso in due giornate, è in programma al MEC Meeting Event Center di Bolzano l’1 e il 2 febbraio. Una prima parte sarà dedicata all’Inspiration con un’agenda tutta al femminile, assoluta novità di quest’anno, e una seconda, incentrata sull’Innovation avrà una direzione più tecnico/formativa. Circolarità sarà il concept chiave con esempi di progetti virtuosi, excursus storici e focus su nuovi materiali, approcci inediti e schemi di pensiero innovativi. Enrico Deluchi, Direttore del PoliHub del Politecnico di Milano, ha esplorato il ruolo delle start up nell ecosistema dell innovazione, un settore in crescita, nonostante la crisi, con cifre meno astronomiche dell’anno scorso, ma con una direzione ben pre-
cisa. Gli investitori stanno scommettendo sulla sostenibilità, puntando in modo particolare alle startup che affrontano tecnologie con obiettivi profondi come il contrasto della crisi climatica, l’impatto ambientale, la qualità abitativa, le smart cities. Altro momento molto atteso, quello che ha visto la partecipazione dell’Arch. Manuel Benedikter, che ha dato il via alla presentazione del Wood Architecture Prize 2024. La seconda edizione del premio di Klimahouse, promosso da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino, lo Iuav di Venezia e PFEC Italia, che ha registrato la partecipazione di 80 progetti, valutati da una giuria composta da 7 membri che ha selezionato 12 opere finaliste e una menzione speciale per un lavoro di progettisti under 35. La cerimonia di premiazione dei vincitori si terrà durante la seconda giornata della 19ª edizione di Klimahouse. A conclusione dell'evento è stata presentata la Wood Architecture Academy by Klimahouse e il suo Short Master "Wood Architecture", guidato da Alessandro Cecchini, Direttore YACademy Bologna. L’inizio dei corsi è in programma in primavera e la prima classe è già al completo.
KLIMAHOUSE 2024: FROM THE FUTURE TO THE FUTURES The official presentation of Klimahouse 2024 took place in December, the long-awaited trade fair event dedicated to innovation in the sustainable building and energy efficiency sector, scheduled at Fiera Bolzano from 31 January to 3 February 2024. During the launch press conference, hosted by the Feltrinelli Foundation in Milan, there as a selected lineup of speakers, called to discuss and question themselves on the challenges that the sector must face for the future or rather for the futures , giving a compelling overview of the many building scenarios of tomorrow and anticipating the debate that will animate Klimahouse this year.
ANNIVERSARIUM VINAVIL www.vinavil.com
di Pietro Ferrari
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Cent'anni di giovinezza
Vinavil celebra il secolo di vita dello stabilimento di Villadossola e a breve inaugurerà due nuove linee produttive per i prodotti in dispersione. Oggi Vinavil è leader di mercato nei polimeri in dispersione e solidi in Italia e occupa una posizione rilevante a livello internazionale. La più grande sfida è ora l’individuazione di soluzioni tecnologiche in grado di promuovere uno sviluppo responsabile, come l’impianto di cogenerazione recentemente installato a Villadossola. In una splendida giornata di sole settembrino lo stabilimento di Vinavil a Villadossola nel novarese, in provincia del Verbano Cusio Ossola, ha festeggiato i suoi cent'anni: un anniversario che celebra l’impegno di un’azienda che ha cambiato la storia della chimica italiana moderna. Per l’occasione la fabbrica il 9 settembre ha aperto al pubblico per una visita alla scoperta dello sviluppo tecnologico e culturale di un’impresa di successo. Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei e presidente Vinavil, ha dichiarato nell'occasione: «Vinavil è parte integrante della storia del nostro Paese e del nostro Gruppo. Con la lungimiranza e la visione che hanno sempre contraddistinto la nostra strategia aziendale, quasi trent’anni fa Mapei ha scelto di acquisire gli stabilimenti di Villadossola e Ravenna Uno storico interno dello stabilimento Vinavil di Villadossola
per rinforzare la capacità produttiva di resine fondamentali per la realizzazione dei propri prodotti. Oggi l’azienda è riconosciuta nel mondo come esempio di impresa moderna, con un’offerta di soluzioni diversificate e innovative, per l’industria e i consumatori, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza delle persone». Taako Brouwer, amministratore delegato Vinavil, ha aggiunto: «Vinavil continua a crescere, anche grazie agli investimenti che rendono sempre più moderna l’attività produttiva: a Villadossola abbiamo da poco terminato la realizzazione di due nuove linee per i prodotti in dispersione. a pi grande sfida che ci attende ora è l’individuazione di soluzioni tecnologiche in grado di promuovere uno sviluppo responsabile, come l’impianto di
ANNIVERSARIUM_VINAVIL Ricerca e sviluppo oggi.
cogenerazione recentemente installato sempre qui a Villadossola, che ci ha permesso di migliorare la nostra efficienza energetica». L’Assessore allAmbiente, Energia, Innovazione, Ricerca della Regione Piemonte Matteo Marnati, ha, a sua volta, dichiarato: «La nostra strategia è quella di accompagnare le imprese nel percorso verso la transizione ecologica. Abbiamo inserito nella nostra Strategia di Specializzazione Intelligente le eccellenze del nostro territorio piemontese e la chimica verde è un asse fondamentale da valorizzare. Sul nostro territorio stanno arrivando grandi risorse europee e noi stiamo investendo molto su queste eccellenze. Occorre accompagnare queste imprese che, oltre a essere eccellenze sono anche il motore dell'economia di un territorio, sostenen-
Ricerca e sviluppo oggi.
dole con risorse dedicate in particolar modo all'innovazione e alla ricerca che sono le vere chiavi di volta per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici».
L'iconico contenitore di Vinavil.
NEL CORSO DEL TEMPO... La storia dello stabilimento di Villadossola, in provincia del Verbano Cusio Ossola, inizia tra il 1918 e il 1919 quando la SET (Società Elettrochimica del Toce) decide di creare insieme alla SIPS (Società Italiana di Prodotti Sintetici) un insediamento all’interno della Val d’Ossola per la produzione di carburo di calcio, precursore dell’acetilene e destinato all’industria metallurgica che verrà attivato nel 1922. La scelta di intraprendere in questo luogo un’attività chimica produttiva si rivela vincente: la vicinanza a potenti centrali idroelettriche permette abbondante di-
Lo stabilimento di Villadossola oggi.
VINAVIL CELEBRATES THE CENTURY OF LIFE OF THE VILLADOSSOLA PLANT Vinavil celebrates the century of life of the Villadossola plant On a splendid sunny September day, the Vinavil plant in Villadossola celebrated its hundredth anniversary: an anniversary that celebrates the commitment of a company that changed the history of modern Italian chemistry. For the occasion, the factory opened to the public on 9 September for a visit to discover the technological and cultural development of a successful company. Marco Squinzi, Mapei CEO and Vinavil president, declared on the occasion: “Vinavil is an integral part of the history of our country and our Group. With the foresight and vision that have always characterized our corporate strategy, almost thirty years ago Mapei chose to acquire the Villadossola and Ravenna factories to strengthen the production capacity of resins essential for the production of its products. Today the company is recognized throughout the world as an example of a modern enterprise, with an offer of diversified and innovative solutions for industr and consumers, respecting the environment and people's safety". Taako Brouwer, Vinavil CEO, added: “Vinavil continues to grow, also thanks to investments that make the production activity increasingly modern: in Villadossola we have recently completed the construction of two new lines for dispersion products. he biggest challenge that a aits us no is the identification of technological solutions capable of promoting responsible development, such as the cogeneration plant recently installed here in illadossola, hich has allo ed us to improve our energ efficienc ". Councilor Matteo Marnati, Environment, Energy, Innovation and Research, Piedmont Region, has, in turn, declared: "Our strategy is to accompany companies on the path towards the ecological transition. We have included Intelligent Specialization in our Strategy the excellence
ANNIVERSARIUM VINAVIL www.vinavil.com
di Pietro Ferrari
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In questa doppia pagina, alcuni momenti di festa a Villadossola, il 9 settembre scorso per l'importante Anniversario di Vinavil nata un secolo fa per produrre il carburo di calcio proprio in questo sito nella Val d’Ossola.
sponibilità d’acqua, la presenza di collegamenti stradali e ferroviari efficienti per l’epoca favorisce gli spostamenti, la politica italiana degli anni Venti incoraggia la disponibilità di manodopera. Negli anni Quaranta, nonostante le avversità del con itto mondiale, avviene la svolta e a Villadossola nasce la “colla bianca” che diventerà famosa in tutta Italia. Dieci anni dopo il prodotto viene nominato Vinavil in onore della sua specie chimica e del suo luogo d’origine: Vinil Acetato a Villadossola. A rendere ancora più iconica la colla contribuisce il suo storico barattolino bianco e rosso. L’acquisizione da parte del Gruppo Mapei nel 1994 dello stabilimento di Villadossola e di quello di Ravenna – fondato negli anni Cinquanta – segna l’inizio di un nuovo capitolo: nasce Vinavil S.p.A. L’operazione permette di potenziare la produzione di polimeri destinati alla realizzazione di adesivi, pitture, prodotti tessili, per l’edilizia e per il settore alimentare e di incrementare le prospettive di crescita
della società. Nella prima fase l’attenzione viene rivolta al risanamento degli edifici e degli impianti, al miglioramento dell’efficienza produttiva e della qualità dei prodotti e al potenziamento delle risorse di Ricerca, Assistenza Tecnica e Ingegneria. Successivamente Vinavil segue le tracce della capogruppo Mapei mettendo in pratica la sua strategia di internazionalizzazione – con l’apertura di siti produttivi in Nord America ed Egitto, a supporto della produzione locale di Mapei – e di specializzazione – con un impegno nella diversificazione e nel miglioramento dei prodotti in un’ottica di sostenibilità ambientale. Oggi Vinavil è leader di mercato nei polimeri in dispersione e solidi in Italia e occupa una posizione rilevante a livello internazionale. Con un fatturato di 270 milioni di euro nel 2022 e un organico di 370 persone, ha stabilimenti in Europa a Villadossola e Ravenna (Italia), in America a Laval (Quebec, Canada) e Chicago (Illinois, USA), in Africa a Suez (Egitto).
ANNIVERSARIUM_VINAVIL
of our Piedmontese territory and green chemistry is a fundamental axis to be valorised. Great European resources are arriving in our territory and we are investing heavily in these excellences. We need to accompany these companies which, in addition to being excellent, are also the driving force of economy of a territory, supporting them with resources dedicated in particular to innovation and research which are the real keys to countering the effects of climate change". Over time... - The history of the Villadossola plant begins bet een 1918 and 1919 hen the SET (Società Elettrochimica del Toce) decided to create together ith the SIPS (Italian Society of Synthetic Products) a settlement within the Val d'Ossola for the production of carbide of calcium, precursor of acetylene and intended for the metallurgical industry hich ill be activated in 1922. The choice to undertake a productive chemical activity in this place proves to be a winning one: the proximity to powerful hydroelectric power plants allows abundant availability of ater, the presence of efficient road and rail connections for the time favors travel, the Italian policy of the 1920s encourages the availability of manpo er. In the 1940s, despite the adversities of the orld con ict, the turning point occurred and the "white glue" was born in Villadossola, which would become famous throughout Italy. Ten years later the product was named Vinavil in honor of its chemical species and its place of origin: Vinyl Acetate in Villadossola. Its historic red and hite ar contributes to making the glue even more iconic. The acquisition by the Mapei Group in 1994 of the Villadossola plant and the Ravenna plant founded in the 19 0s marked the beginning of a ne chapter: Vinavil S.p.A. as born. The operation makes it possible to enhance the production of polymers intended for the production of adhesives, paints, textile products, for the construction and food sectors and to increase the company s gro th prospects. In the first phase, attention is paid to the rehabilitation of buildings and facilities systems, to improve production efficiency and product quality and to strengthen Research, Technical Assistance and Engineering resources. Subsequently, Vinavil follo s in the footsteps of the parent company Mapei by putting into practice its internationalization strategy ith the opening of production sites in North America and Egypt, to support Mapei s local production and specialization ith a commitment to diversification and improvement of products ith a vie to environmental sustainability. Today Vinavil is the market leader in dispersion and solid polymers in Italy and occupies a significant position internationally. With a turnover of 270 million euros in 2022 and a staff of 370 people, it has factories in Europe in Villadossola and Ravenna (Italy), in America in Laval (Quebec, Canada) and Chicago (Illinois, USA), in Africa in Suez (Egypt).
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CHRONICHAE MONTRÈAL WOOD CONVENTION www.montrealwoodconvention.com di Pietro Ferrari
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Un anno record per il Summit Canadese
Risultati positivi per la Montréal Wood Convention 2023 che si è svolta dal 18 al 20 aprile presso il Queen Elizabeth Hotel di Montréal con la presenza di 1100 partecipanti da tutto il mondo e 110 stand che mostravano le ultime tendenze, tecnologie e prodotti delle più grandi aziende del settore. Un numero record di partecipanti quest’anno per il summit canadese del legno a Montreal. La Montréal Wood Convention 2023, un importante evento per l'industria del legno in Nord America, si è svolta dal 18 al 20 aprile 2023 presso il Queen Elizabeth Hotel di Montréal. La convention ha attirato 1100 partecipanti da tutto il mondo e ha ospitato 110 stand che mostravano le ultime tendenze, tecnologie e prodotti delle più grandi aziende del settore. Un numero record di partecipanti per l'evento. Oltre agli stand, la convention ha ospitato una serie di seminari, dibattiti e tavole rotonde con i principali esperti del settore. Il relatore principale Laurent Duvernay-Tardif, giocatore della NFL dei New York Jets, è stato senza dubbio il protagonista dell'evento. Ha affascinato i partecipanti con il suo viaggio dal calcio professionistico alla facoltà di medicina e ha discusso dell'importanza della leadership, della perseveranza e dell'adattabilità. Oltre al discorso di apertura e al panel del CEO, la convention ha organizzato una serie di altri eventi e attività con opportunità di networking e un seminario di settore sull'economia e sui mercati.
In queste pagine alcuni momenti della Montréal Wood Convention 2023, un importante evento per l'industria del legno in Nord America tenutosi in primavera.
Secondo Sven Gustavsson, il direttore dell'evento, la Montréal Wood Convention 2023 è stata un successo che ha offerto all'industria del legno l'opportunità di incontrarsi e condividere idee, conoscenze e innovazioni. «Siamo lieti che le persone abbiano apprezzato una gamma cos diversificata di seminari e discussioni alla convention di quest'anno – ha affermato Gustavsson –. La presenza di così tanti importanti attori del settore è un'altra prova dell'importanza e della necessità di questo incontro annuale per l'industria del legno in Nord America e nel mondo». Un settore fondamentale L'industria forestale è un importante settore dell'economia canadese con un contributo al PIL di quasi $ 20 miliardi (dollari del 2022), che rappresentano l'8% del settore manifatturiero canadese. Con esportazioni per oltre 46 miliardi di dollari nel 2022, il settore ha una bilancia commerciale fortemente positiva (vicino a 30 miliardi di dollari). In termini di legname di conifere, il Canada rimane il secondo
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produttore mondiale e il secondo esportatore. L'industria forestale ha fornito nel 2021 più di 210.000 posti di lavoro diretti (forestali, scienziati, ingegneri, informatici, tecnici e operai specializzati) ed è ancora un pilastro dello sviluppo economico per molti comuni da costa a costa. «La Montréal Wood Convention riconferma il suo ruolo di hub canadese chiave per produttori, grossisti e rivenditori di prodotti in legno. Siamo lieti della partecipazione record di Stati Uniti e Canada, nonch della significativa presenza dai mercati esteri», ha spiegato Sylvain Labbé, Presidente e CEO del Quebec Wood Export Bureau (QWEB) e membro del comitato organizzatore. La Montréal Wood Convention ha continuato a crescere in popolarità sin dal suo inizio, nonostante una pausa dovuta alla pandemia globale di COVID-19. Ogni anno, il variegato programma e la qualità delle aziende partecipanti ri ettono le ultime tendenze del mercato e i numerosi cambiamenti nel settore. L'evento, che ha le sue radici nella Convenzione della Canadian Lumbermen's Association (CLA), tenutasi per la prima volta nel 1908, è stato rinnovato e riavviato nel 2013 da quattro associazioni di settore nel Canada orientale, il Maritime Lumber Bureau (MLB), l'Ontario Forest Industry Association (OFIA), il Québec Forest Industry Council (QFIC) e il Québec Wood Export Bureau (QWEB).
A RECORD YEAR FOR THE CONVENTION! The Montréal Wood Convention 2023, a premier event for the wood industry in North America, took place from April 18 to 20, 2023, at the Queen Elizabeth Hotel in Montréal. The convention attracted 1100 participants from around the world and featured 110 booths showcasing the latest trends, technologies, and products by the biggest companies in the industry. A record number of participants for the event. In addition to the booths, the convention hosted a series of seminars, discussions, and panel sessions featuring leading industry experts. The keynote speaker Laurent Duvernay-Tardif, an NFL player for the New York Jets, was undoubtly the star of the event. He charmed the participants with his journey from professional football to medical school, and discussed the importance of leadership, perseverance, and adaptability. In addition to the keynote speech and CEO-Panel, the convention featured a variety of other events and activities with networking opportunities and an industry seminar on the economy and markets. According to Sven Gustavsson, the event director, the Montréal Wood Convention 2023 was a success that provided opportunity for the wood industry to come together and share ideas, knowledge, and innovations. «We are delighted that people enjoyed such a diverse range of seminars and discussions at this year’s convention – said Gustavsson. – The presence of so many important players in the industry is another proof of the relevance and necessity of this annual meeting for the wood industry in North America and worldwide». The forest industry is a major contributor to the Canadian economy with a GDP contribution of nearly $20 billion (2012 chained dollars), representing 8% of Canada’s manufacturing sector. With exports of more than $46 billion in 2022, the sector has a strong positive trade balance (close to $30 billion). In terms of softwood lumber, Canada remains the world’s 2e largest producer and the 2e largest exporter. The forest industry provided 2021 more than 210,000 direct jobs (foresters, scientists, engineers, computer specialists, technicians, and skilled workers) and is still a pillar of economic development for many municipalities from coast to coast. he ontr al ood Convention reconfirms its role as the e Canadian hub for producers, wholesalers, and retailers of wood products. We are delighted with the record participation from the United States and Canada, as ell as the significant presence from overseas mar ets», explains Sylvain Labbé, President and CEO of the Quebec Wood Export Bureau (QWEB) and a member of the organizing committee. The Montréal Wood Convention has continued to grow in popularity since its inception, despite a hiatus due to the global pandemic of COVID-19. Each year, the varied program and the quality of participating companies re ect the latest market trends and the many changes in the industry. The event, which has its roots in the Canadian Lumbermen’s Association (CLA) Convention, first held in 1908, as revamped and restarted in 2013 by four industry associations in Eastern Canada, the Maritime Lumber Bureau (MLB), the Ontario Forest Industry Association (OFIA), the Québec Forest Industry Council (QFIC) and the Québec Wood Export Bureau (QWEB).
CHRONICHAE REBUILD www.rebuilditalia.it
di Ferdinando Crespi
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Values drive value
La decima edizione di REbuild si terrà il 14 e 15 maggio 2024 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). A REbuild i valori che generano valore: VALUES DRIVE VALUE, ecco il tema della prossima edizione. “L’immobiliare può dar vita a una stagione di prosperità condivisa e di rinnovamento durevole”, affermano gli organizzatori. Ezio Micelli: “innovazione è tale solo se è percorso valoriale e di comunità”. Annunciati i nomi degli ambassador delle prime tappe (Venezia, Torino e Milano) di REbuild in Tour, in collaborazione con l’Italian PropTech Network.
Generare e tutelare ricchezza patrimoniale, inclusività sociale, benessere delle persone e attenzione all’ambiente: “doing well by doing good”, fare bene generando del bene, è la nuova convergenza che deve guidare le azioni di tutta la filiera delle costruzioni e del Real Estate. È un appello potente, preciso e mirato quello lanciato da REbuild – l’evento italiano di riferimento per i market maker e i policy maker dell’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito – in previsione del rendez-vous di metà maggio 2024 al Centro Congressi di Riva del Garda. Una vera e propria call to action agli stakeholder dei settori delle costruzioni e dell’immobiliare, in grado di generare
una quota decisiva del PIL italiano e, sottolinea Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi, il cui “potere di trasformare lo scenario attuale in una stagione di prosperità e rinnovamento durevole” avrebbe evidenti ricadute su tutti i comparti produttivi, e non solo, del Paese. Sarà dunque un solido impianto valoriale a caratterizzare la decima edizione di REbuild, il cui titolo sarà VALUES DRIVE VALUE: a REbuild, spazio ai valori che generano valore. All’interno di questa cornice, il modello di business improntato alla pura profittabilità andrà riorientato verso la creazione di un nuovo concetto di valore fondato
CHRONICHAE_REBUILD LA RICERCA Se la casa è la cassaforte degli italiani, occorre prestare grande attenzione, perché questa cassaforte ha un punto debole che può trasformarsi in una falla. L'aumento del costo dell'energia unito al perdurare della guerra, rende indispensabile e urgente agire per ridurre i consumi. Come ci indica la Direttiva Europea sulle case green, l'unica risposta possibile per tutelare il patrimonio immobiliare è investire sulla loro efficienza. Con o senza bonus edilizi. Spendere per effettuare lavori di riqualificazione energetica significa garantire al proprio bene immobiliare un incremento di valore fino al 40% (col passaggio da una classe G a una classe A). Al contrario, non effettuare alcun retrofit comporta una perdita secca di una medesima percentuale in termini di quotazione di mercato. Lanalisi emerge da una ricerca sviluppata – per l Osservatorio di REbuild 2023 – dal Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia in vista della scorsa edizione. L'analisi – effettuata su tre città campione: cioè Bergamo, Mestre e Padova – mette nero su bianco i dati. A seconda che un fabbricato sia ubicato in centro o in periferia, la variazione di valore fra una classe E e una classe D si aggira intorno al 5-6%, ma sale fra il 14 e il 18% se si passa da una G a una D e addirittura fra il 30 e il 40% da una G a una A. Analogamente, facendo un ragionamento al contrario, chi non efficienta, è destinato a perdere una forbice consistente di valore. Lo scenario dell'abitare italiano mostra un patrimonio edilizio che nella sua gran parte risale a prima del 1971: si tratta di circa 3 milioni di unità immobiliari. Oltre il 55% degli immobili appartiene alle classi più energivore, che presentano un consumo fino a 10 volte superiore rispetto alle case in classe energetica più performante e comportano una spesa media (tra una classe G e una classe A) che impatta sul conto familiare per circa 4mila euro in più l'anno (fonte: Assoimmobiliare). Più passa il tempo, meno il mercato sarà disposto a spendere per acquistare “case salasso per il portafogli. Ragion per cui usare bene la tecnologia e i bonus (cospicui anche senza il 110%) significa preservare dalla perdita di valore un bene che è ancora la riserva aurea per eccellenza delle famiglie del nostro Paese.
su principi di responsabilità, reciprocità e condivisione. Una visione che intende fare della sicurezza, della salubrità e dell’efficienza un patrimonio diffuso in tutto il territorio, senza eccezioni, senza casi isolati di eccellenza, senza politiche d’incentivazione che siano prive di obiettivi di qualità e benessere accessibili a tutti. Il parco immobiliare italiano è vetusto (oltre 12 milioni di edifici, oltre 3 milioni di unità immobiliari; il 90% è ante 1999, l’80% è pre 1990, il 50% è ante 1969), e nei prossimi anni andrà rinnovato, riqualificato e ri efficientato nella quasi totalità. REbuild ha dimostrato che esistono soluzioni e strumenti in grado di migliorare la situazione, aumentando addirittura, e sino al 40%, il valore degli immobili oggetto d’intervento. Opere che, numeri alla mano, oltre a migliorare l’impatto ambientale del costruito, farebbero anche risparmiare tra il 20% e il 24% delle bollette agli italiani. Si tratta di investimenti quantificabili tra i 3 e i 4 miliardi di euro all’anno. La questione di fondo, però, è un’altra: gli immobili non efficienti usciranno presto dal mercato, con effetti devastanti sui risparmi delle famiglie. Per questo «la transizione – ne è convinta Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi – o sarà giusta o non ci sarà. Innovazione, sviluppo tecnologico e digitalizzazione sono gli strumenti a disposizione per chi opera nel comparto. Ma se non rientreranno in una visione strategica più ampia e condivisa, rimarranno casi isolati: un danno enorme per il sistema-Paese». Sviluppo tecnologico nella ricerca di
soluzioni e materiali, digitalizzazione di processi di progettazione e gestione dei cantieri, industrializzazione e PropTech sono tessere già decisive a disposizione, in continua evoluzione e rapida diffusione per lo sviluppo del comparto. Occorre stimolarne l’incontro, il dialogo e l’ibridazione, dare loro un tavolo di lavoro autorevole attorno al quale confrontarsi, perché la qualità del vivere, il benessere delle persone, le relazioni di comunità e con l’ambiente siano al centro di una agenda comune: questo è REbuild. Il reciproco scambio tra valore e valori, il loro bilanciamento, la loro permeabilità e messa a sistema devono diventare un mantra per chi opera nel settore e per chi ha responsabilità politiche e d’indirizzo. Ezio Micelli, professore ordinario presso l'Università Iuav di Venezia e presidente del comitato scientifico di REbuild, afferma: «Siamo davanti a una sfida di ordine ambientale e innovativo ma non abbiacredits Jacopo Salvi
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di Ferdinando Crespi
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MISSION I dieci anni di appuntamenti di REbuild costituiscono un patrimonio importante di intuizioni, conoscenze e proiezioni che, nei fatti, è divenuto parte del linguaggio comune degli attori dell’ampia filiera dell’immobiliare. Riqualificazione, retrofit, off site, circolarità, innovazione, efficientamento energetico, decarbonizzazione del costruito ne sono solo alcuni degli esempi. Saranno anni in cui buona parte del confronto si concentrerà sulle scadenze del ‘salto’ energetico degli immobili indicate dalla Direttiva europea sulle ‘Case green’, nell’individuazione e nella accessibilità di modelli gestionali, strumenti tecnologici e di project financing per realizzarlo. igitalizzazione, big data e intelligenza artificiale interverranno sempre più in ogni aspetto del costruire, dalla progettazione alla manifattura, dalla realizzazione alla gestione, ai servizi. È una vera e propria rivoluzione tecnica, tecnologica e culturale che, come esemplificato nell’ultima edizione, investirà i processi e ogni tipo di edificio, anticipandone esigenze e gestendone i fabbisogni, nel segno dell’innovazione, della transizione e della sostenibilità dell’ambiente costruito.
REbuild - meeting the next built environment Organizzato da Riva del Garda Fierecongressi, REbuild è l'evento dedicato all'innovazione sostenibile dell'ambiente costruito che concentra in una due giorni di incontri, convegni e opportunità di relazioni il dibattito, il confronto, il racconto e l’ascolto fra tutti gli attori dei vari ambiti dell'industria delle costruzioni. A REbuild trovano spazio imprese e produttori industriali dei materiali, istituzioni, università e associazioni di categoria, consulenti e progettisti, tutto il mondo del Real Estate e della finanza di settore. La decima edizione si terrà il 14 e il 15 maggio 2024 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). rebuilditalia.it linkedin
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mo ancora immaginato uno schema di finanziamento virtuoso che possa supportare le innovazioni incentivandole. Queste – conclude – non devono essere in capo a dei singoli, ma un percorso condiviso che tiene insieme gli attori pubblici e privati delle costruzioni. Se il percorso è valoriale e di comunità, l’innovazione funziona». Con REbuild in Tour, una delle novità dell’edizione in preparazione, l’organizzazione intende non solo consolidare la propria community, ma ampliare la platea degli interlocutori organizzando mo-
menti di incontro, scambio di expertise e confronto su strategie per ridisegnare i comportamenti della filiera. Come annunciato, il roadshow toccherà diverse città italiane con la voce e le testimonianze di ambassador prescelti, figure chiave per i territori coinvolti e portatori dei valori di REbuild. Organizzato in collaborazione con l’Italian PropTech Network, che insieme a Laura Risatti, project leader di REbuild e al prof. Ezio Micelli, sarà ospite e partner di tutti gli appuntamenti itineranti, il calendario del tour prevede una tappa a Venezia il 24 novembre con l’ambassador Carlo Pagan (Fondatore, H&A Associati Srl - Presidente, Mesa). A seguire, Torino il 28 novembre, con
VALUES DRIVE VALUE The tenth REbuild edition will be held on 14 and 15 May 2024 at the Riva del Garda (TN) Congress Center. At REbuild the values that generate value: VALUES DRIVE VALUE, this is the theme of the next edition. “Real estate can create a season of shared prosperity and lasting renewal,” say the organizers. Ezio Micelli: “innovation is only such if it is a path of values and community”. A solid system of values will therefore characterize the tenth edition of REbuild, whose title will be VALUES DRIVE VALUE: at REbuild, space for values that generate value. Within this frame ork, the business model based on pure profitability ill be reoriented towards the creation of a new concept of value based on principles of responsibility, reciprocity and sharing. A vision that intends to make safety, healthiness and efficiency a idespread asset throughout the territory, without exceptions, without isolated cases of excellence, without incentive policies that are devoid of quality and well-being objectives accessible to all.
l’ambassador Daniele Guglielmino (CEO & Founder, GET Consulting) e i saluti di apertura di Daniele Russolillo (Deputy CEO, Planet Smart City). Ad aprire l’anno nuovo, il 17 gennaio, il tour farà tappa a Milano con Assolombarda in qualità di ambassador. Genova e Roma le tappe successive a cui gli organizzatori stanno lavorando. Posti limitati, per info e iscrizioni, scrivere a info@rebuilditalia.it.
camente l’ampiezza delle soluzioni possibili, la profondità delle analisi di scenario, la completezza e la precisione delle proposte perché diventino patrimonio e mappa per tutta la platea del comparto immobiliare e leva per un diffuso benessere sociale. Con l’obiettivo di creare e garantire prosperità condivisa e rinnovamento durevole, dando spazio ai valori che generano valore.
A REbuild, gli attori dell’intera filiera – dai processi all’innovazione, dalla ricerca al cantiere, dall’AI alla finanza, al PropTech – fanno net ork per condividere pubbli-
Alcuni momenti del ricco programma convegnistico alla ultima edizione 2023 (fra cui, nella pagina sinistra, un momento del modulo intitolato “Patrimonio storico e transizione ecologica” dello scorso 10 maggio) e la locandina della nuova edizione che si terrà il 14 e il 15 maggio 2024 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN).
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CHRONICHAE LIGNA
SCM HENKEL www.ligna.de www.scmwood.com www.henkel.it di Pietro Ferrari
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Innovazione, ispirazione e interazione
LIGNA nel polo fieristico di annover, dal 1 al 19 maggio, ha offerto una panoramica unica sull intera catena del valore dell industria della lavorazione del legno. È stata ancora una volta la vetrina internazionale delle innovazioni e il palcoscenico delle prime mondiali. Anche i focus topic di LIGNA hanno confermato il suo ruolo di trendsetter: Trasformazione della Lavorazione del Legno, Bioeconomia e Processi dell Edilizia Prefabbricata. In fiera sono emerse tendenze interessanti e di seguito mettiamo in rilievo la voce di due produttori di rilievo come enkel e SCM. ACCELERARE IL PERCORSO DELLA COSTRUZIONE SOSTENIBILE IN LEGNO Sperimentate le soluzioni Henkel Engineered Wood a Ligna 2023 A Ligna 2023, la divisione specializzata in Engineered Wood di enkel ha presentato il suo portafoglio avanzato di soluzioni per l industria del legno massiccio. I ri ettori sono stati puntati sulle innovazioni sostenibili e sugli adesivi per le prestazioni antincendio. I visitatori dello stand C38 di enkel Engineered Wood hanno potuto scoprire soluzioni che aiutano a ottimizzare la sicurezza antincendio riducendo ulteriormente l impatto ambientale delle costruzioni in legno. Oggi, i materiali da costruzione rappresentano l incredibile 11% delle emissioni globali di CO2. QueGiganti di legno in tutti i continenti. Henkel adhesives have been used throughout the globe in the tallest timber buildings in North America, Europe and Australia.
sto fatto sta accelerando l interesse per il legno ingegnerizzato come soluzione praticabile per l utilizzo di materiali rinnovabili nella costruzione che generano emissioni nel corso della loro vita significativamente inferiori rispetto ai metodi convenzionali di calcestruzzo acciaio. enkel, fornitore specializzato mondiale di adesivi, sta supportando questa rivoluzione della costruzione verde, con adesivi specializzati per la fabbricazione di componenti in legno portanti. a fiera è stata una grande opportunit per en el di presentare le nostre ultime innovazioni e tecnologie. igna, non solo abbiamo mostrato ai visitatori le nostre esclusive soluzioni adesive, ma anche la nostra competenza e il nostro impegno nel settore. a trasformazione del legno in materiali strutturali ad alte prestazioni come materiale da costruzione consente ai nostri clienti di realizzare le loro visioni nelle costruzioni in legno massiccio e rappresenta la massima priorit di en el», ha dichiarato Christian Fild, Global Director Engineered Wood di Henkel. Prestazioni antincendio di prim'ordine: soddisfano gli standard più severi in quattro continenti Le questioni relative alla sicurezza antincendio delle costruzioni in legno rimangono un argomento critico, con pregiudizi e timori su questo tema che ancora rappresentano un ostacolo all adozione. A Ligna, enkel ha presentato la sua continua innovazione di prodotto nel campo della resistenza al fuoco: i suoi adesivi poliuretanici monocomponenti soddisfano i più severi standard di sicurezza contro il calore e il fuoco in quattro
ACCELERATE SUSTAINABLE TIMBER CONSTRUCTION: EXPERIENCE HENKEL’S ENGINEERED WOOD SOLUTIONS AT LIGNA 2023 At Ligna 2023, enkel’s specialist Engineered Wood division presented its advanced portfolio of solutions for the mass timber industry. The spotlight as on sustainable innovations and adhesives for fire performance. Visitors to the enkel Engineered Wood, discovered solutions helping to optimize fire safety hile further reducing the environmental footprint of timber construction. Today, construction materials account for a staggering 11% of global CO2 emissions. This fact is accelerating interest in engineered ood as a viable solution to utilise rene able materials in construction that deliver significantly lo er lifetime emissions than conventional concrete steel methods. enkel, a globally leading supplier for adhesives, is supporting this green construction revolution, ith specialized adhesives for the fabrication of load bearing ood components. The fair as a great opportunity for enkel to sho case our latest innovations and technologies. At Ligna e not only sho ed visitors our unique adhesive solutions, but also demonstrated our expertise and commitment ithin the industry. The transformation of ood into high performance structural building materials and thus enabling our customers to realize their visions in mass timber construction are enkel s top priorities”, says Christian Fild, Global Director Engineered Wood at enkel. World class fire performance Questions relating to the fire safety of ood construction remains a critical topic – ith pre udices and fears on this issue still presenting a barrier to adoption. At Ligna, enkel sho cased its continuous product innovation in the field of fire retardancy: its one component polyurethane adhesives meet the most stringent heat and fire safety standards across four continents: North America, Europe, Australia and Latin America. As a result, enkel adhesives have been used throughout the globe in the tallest timber buildings in North America, Europe and Australia – and made possible a ard inning pro ects that have helped the orld see timber in a ne light. Sustainable and safer adhesives in mass timber construction Beyond the sustainable nature of timber itself, adhesives also play significant role not only by enabling mass timber construction by securing the strength and robustness of structures but also by helping reduce the overall environmental footprint. As the leading provider of VOC and formaldehyde free adhesives for mass timber industry, enkel is leading the ay in ensuring the further reduction of CO2 emissions across the value chain. At Ligna, visitors could le-
continenti: Nord America, Europa, Australia e America Latina. Di conseguenza, gli adesivi enkel sono stati utilizzati in tutto il mondo negli edifici in legno più alti del Nord America, Europa e Australia e hanno reso possibili progetti pluripremiati che hanno aiutato il mondo a vedere il legno sotto una nuova luce. Adesivi sostenibili e più sicuri nelle costruzioni in legno massiccio Oltre alla natura sostenibile del legno stesso, anche gli adesivi svolgono un ruolo significativo, non solo consentendo la costruzione in legno da costruzione, garantendo la forza e la robustezza delle strutture, ma anche contribuendo a ridurre l impronta ambientale complessiva. In qualità di fornitore specializzato di adesivi privi di COV e formaldeide per l industria del legno da costruzione, enkel è all avanguardia nel garantire un ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 lungo tutta la catena del valore. A Ligna, i visitatori hanno potuto scoprire come le innovazioni dei nuovi prodotti di enkel stanno aiutando i loro clienti a migliorare l’impatto ambientale, aggiungendo valore ai loro prodotti finali. Il legno ingegnerizzato offre nuove entusiasmanti possibilit nel design, poich gli edifici in legno massiccio si librano sempre pi in alto fornendo agli architetti nuovi modi per realizzare la loro visione creativa. Inoltre, ora è considerato cruciale per affrontare la sfida urgente degli obiettivi del cambiamento climatico e per raggiungere gli obiettivi di riduzione del carbonio ha spiegato Christian Fild, Global Director Engineered Wood di enkel –. ertanto, l uso del legno ingegnerizzato sta guadagnando terreno, poich si
comprende meglio la natura rinnovabile del legno, le propriet strutturali ideali e la capacit di immagazzinare anidride carbonica per tutta la vita di un edificio. llo stesso tempo, la relativa novit del legname da costruzione significa che molti nella catena del valore del legno e nell industria delle costruzioni stanno ancora cercando di comprendere la natura delle sfide e delle opportunit . In en el, crediamo che la collaborazione lungo la catena del valore sia la chiave del successo e a igna abbiamo contribuito a condividere le migliori pratiche, con gli esperti in materia di en el che forniscono approfondimenti acquisiti da alcuni dei pi ambiziosi progetti di costruzioni in legno al mondo».
Henkel tra i protagonisti di soluzioni ardite. At Ligna Henkel will showcase its continuous product inno ation in the field of fire retardanc
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arn ho enkel’s ne product innovations are helping its customers improve their environmental footprint hile adding value to their end products. “Engineered ood, is offering exciting ne possibilities in design – as mass timber buildings soar ever higher hile providing architects ith ne ays to realize their creative vision. Moreover, it is no understood to be crucial to meet the urgent challenge of climate change goals and to meet carbon reduction targets,” explained Christian Fild, Global Director Engineered Wood at Henkel. “ ence, the use of engineered ood is gaining ground, as timber’s rene able nature, ideal structural properties, and ability to store carbon dioxide over a building’s lifetime is better understood. At the same time, the relative novelty of mass timber means that many in the timber value chain and construction industry are still seeking to understand the nature of the challenges and opportunities. At enkel, e believe that collaboration across the value chain is the key to success, and at Ligna, e helped to share best practices, ith enkel sub ect matter experts providing insights gained from some of the orld’s most ambitious timber construction pro ects”.
TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA PER COSTRUIRE IN LEGNO SUL PALCOSCENICO DI HANNOVER 2023 È sempre più ampia l’offerta SCM per edilizia in legno e prefabbricati Processi produttivi più ecosostenibili, tempi di costruzione inferiori e una più alta qualità di lavorazione. Sono queste le esigenze soddisfatte dall’edilizia in legno e dal crescente utilizzo di case prefabbricate. Settori che conoscono un continuo sviluppo per i molteplici vantaggi di cui beneficiano sia gli acquirenti che le aziende costruttrici. Non a caso l’ultima edizione di Ligna 2023 ha dedicato ai prefabbricati e alla bioedilizia uno dei suoi principali focus. In questo campo SCM accompagna e supporta gli sviluppi del settore da decenni con costanti investimenti in ricerca e sviluppo e una gamma di soluzioni altamente specializzate. Proposta che, come si è evidenziato a Ligna 2023, è oggi ancora più ampia e diversificata. Alle novità del Gruppo italiano si sono aggiunte le soluzioni tecnologiche di Randek, società svedese partner di SCM nel fornire impianti per il settore delle case prefabbricate. Massima velocità con Oikos XS La gamma Oikos di SCM si amplia ulteriormente con Oikos XS, un centro di lavoro cnc caratterizzato da rapidità di esecuzione ed elevata configurabilità, dedicato alla produzione di travi dritte, pareti prefabbricate, trusses, tetti e blockhaus. Oikos S è il modello più versatile della gamma Oikos, centri di lavoro cnc per l’edilizia in legno, adatta sia a piccole sia a grandi aziende che sono alla ricerca di rapidità di esecuzione ma anche di qualità e essibilità produttive. Oikos S è stata sviluppata per produrre elementi strutturali che richiedono lavorazioni molto semplici come il taglio, ma anche elementi caratterizzati da lavorazioni più complesse come forature, fresature, incastri legno legno e cave per ferramenta, su pezzi che possono avere lunghezza massima sedici metri, larghezza massima 4 0 millimetri e spes-
sore massimo 240 mm. I vantaggi garantiti all’utilizzatore da Oikos S sono evidenti: • rapidità di esecuzione – Velocità di avanzamento del pezzo fino a 187 m min; – movimenti combinati delle unità di lavoro che abbattono i tempi improduttivi dovuti al riposizionamento degli assi; – massimo efficientamento del usso di programmazione attraverso l’utilizzo del software Maestro beam&wall, sviluppato specificatamente da SCM per il settore edilizia in legno. • copertura delle sei facce del pezzo – Diverse unità di lavoro posizionate in modo strategico all’interno dell’area di lavoro, che determinano un alto grado di configurabilità per soddisfare ogni specifica esigenza del cliente; – innovativo gruppo revolver a 4 1 assi con velocità differenziate per ciascun utensile e dotato di un marcatore che in abbinamento a quello posizionato sull’unità lama permette la marcatura sulle quattro facce longitudinali del pezzo. • precisione di lavorazione – Pinze per l’alimentazione del pezzo estremamente rigide, che nascono dall’esperienza maturata sui precedenti modelli della gamma Oikos – rulli pressori orizzontale e verticali posti in prossimità dell’area di lavoro – sistema di supporto dinamico del pezzo attivo durante le lavorazioni. Come tutti i centri di lavoro a cnc per l’edilizia in legno di SCM, Oikos S è equipaggiato con Maestro beam all, il soft are proprietario compatibile con i CAD di progettazione più diffusi nel settore. La libertà di programmazione è garantita con Maestro beam all, in quanto permette di programmare sia in ufficio tramite PC sia direttamente in macchina tramite la consolle operatore eye M, multifunzione e multi touch, completa di Maestro
Veduta d’insieme di Oikos XS.
active beam&wall, la nuova interfaccia uomo-macchina che offre controllo e un’ottimizzazione del usso produttivo in modo ancora più semplice e intuitivo. L’intera struttura e tutte le parti del centro di lavoro a cnc Oikos S nascono dall’esperienza maturata da SCM presso numerosi clienti, proprietari dei modelli di gamma Oikos. Si tratta di aziende italiane, europee, nord americane e giapponesi che hanno colto le sfide del settore costruzioni in legno in cui operano e che grazie alla tecnologia SCM hanno raggiunto importanti risultati in termini di produttività e fatturato. DMC System XL: nuovi orizzonti per la levigatura di pannelli CLT SCM estende la sua pluridecennale esperienza in tema di levigatura al settore dell’edilizia in legno con un nuovo progetto dedicato alla lavorazione dei
pannelli CLT. Dmc system XL si presenta come una soluzione robusta, affidabile e altamente tecnologica che offre versatilità di configurazione e unificazione dei componenti e delle parti comuni per l’ottimizzazione dei costi di gestione. Questa nuova soluzione prevede una solida struttura in acciaio in grado di lavorare il lato superiore di pannelli fino a 3700 mm di larghezza e 00 mm di spessore. La sua forza è la modularità che da decenni rappresenta uno dei vantaggi più apprezzati della gamma di levigatrici dmc. In questa prima fase sono stati sviluppati tre moduli (gruppo rullo, gruppo tampone e gruppo trasversale) combinabili tra loro in base alle specifiche esigenze produttive. Inoltre, in un secondo momento il cliente potrà aggiungere ulteriori gruppi alla configurazione scelta, ottenendo cos una integrazione efficiente tra le macchine, i controlli e i quadri elettrici. Nella fase di progettazione sono stati scelti materiali
SCM'S PRODUCT RANGE FOR TIMBER CONSTRUCTION AND PREFABRICATED HOUSES EXPANDS FURTHER More eco sustainable production, shorter construction times and improved machining quality. These are the demands met by timber construction and the gro ing use of prefabricated houses. Sectors experiencing continuous development thanks to the numerous advantages hich buyers and construction companies benefit from. It is no coincidence that the latest edition of Ligna 2023 is dedicated to prefabricated houses and eco construction, one of its main focuses. SCM has accompanied and supported the developments of the sector for decades ith constant investments in R D and a highly specialised range of solutions. A proposal hich, as e can see from Ligna 2023, no adays, is even more extensive and diversified. The Italian Group s ne entries are enhanced by the technological solutions brought by Randek, a S edish company and SCM partner in the supply of plants for the prefabricated house industry. Oikos XS, maximum production speed SCM s Oikos range is further expanded ith Oikos S, a CNC machining centre characterized by speed of execution and high configurability, dedicated to the production of straight beams, prefabricated alls, trusses, roofs and blockhouses. Oikos S is the most versatile model in the Oikos range, CNC machining centres for timber construction, suitable for both small and large companies looking for speed of execution but also production quality and exibility. Oikos S as designed to process structural elements requiring very simple operations such as cutting but also, elements characterized by more complex operations such as drilling, routing, ood to ood oints and hard are slots, on orkpieces that can have a maximum length of 1 meters, a maximum idth of 4 0 mm and a
CHRONICHAE LIGNA
mc s stem L
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e componenti di prima qualità pensati per una lunga durata e per sostenere le lavorazioni più intensive. Inoltre il cuore della tecnologia Dmc system L è stato sviluppato per rendere le operazioni di manutenzione da parte dell’operatore facili, veloci e sempre sicure. L’approccio di SCM alla levigatura CLT è quello di aiutare i clienti a distinguersi sul mercato con soluzioni volte a migliorare la finitura superficiale e a incrementare quindi il valore del prodotto finito. La collaborazione con Randek C’è una cosa che l’innovazione tecnologica ha reso chiara per il settore dei prefabbricati: se i produttori vogliono ottenere una posizione da leader nella rivoluzione dell Industria 4.0, è imperativo avvalersi di macchinari avanzati. In testa alla corsa nell’automazione per prefabbricati c è Randek, un pioniere nella creazione di soluzioni automatizzate innovative per i suoi clienti. Ecco alcuni macchinari off site ad alte Sistema di alimentazione di Oikos XS.
prestazioni per la produzione rapida di pareti, pavimenti, solai e trusses in modo efficiente ed economico: Zerolabor, sistema robotizzato per la produzione ad alta efficienza di elementi per pareti. Il sistema è compatto e può essere configurato e integrato nelle linee di produzione. Controllato da CAD CAM. Autowall, sistema avanzato per la realizzazione di elementi di parete aperti o chiusi. Automazione di alto livello con capacità produttive record. Controllo CAD CAM. Auoto Floor, Sistema avanzato per la produzione di elementi per pavimenti, cassette per pavimenti, solai ed elementi per tetti. Controllo CAD CAM. uto e Sistema sviluppato per la produzione automatica di trusses. Il sistema combina alta capacità e qualità industriale. Preleva, posiziona e pressa automaticamente le piastre di fissaggio sulle travi in legno. Permette inoltre di produrre trusses di diverse dimensioni e forme. Controllo CAD CAM.
CHRONICHAE LIGNA_SCM+HENKEL
maximum thickness of 240 mm. What are the advantages of this new SCM machine? Speed of execution - Workpiece feed rates of up to 187 m/min; - Combined movements of the machining units that cut down unproductive time due to axis repositioning; Maximum programming o efficiency through the use of Maestro beam all soft are, specifically developed by SCM for the ood building industry. Coverage of the 6 faces of the workpiece Several machining units strategically positioned ithin the ork area, resulting in a high degree of configurability to meet every specific customer need - Innovative 4 1 axes revolver unit ith differentiated speeds for each tool and equipped with a marking device that in combination with the one positioned on the sa blade unit allo s marking on the four orkpiece longitudinal faces Machining precisione Extremely stiff clamping system for orkpiece feeding, hich arise from the experience gained on previous models in the Oikos range orizontal and vertical pressure rollers placed close to the ork area Dynamic orkpiece support system active during processing. Like all SCM s CNC machining centres for timber construction, Oikos S is equipped ith Maestro beam all, the proprietary soft are compatible ith the most popular CADs design systems in the industry. Programming freedom is guaranteed ith Maestro beam all, as it allo s programming both in the office via PC and directly on the machine via the eye M multi function, multi touch operator console, complete ith Maestro active beam all, the ne human machine interface that offers control and optimization of the production o in an even simpler and more intuitive ay. The entire structure and all the parts of O S OikosNC machining centre are the result of SCM s experience ith numerous customers, o ners of OIKOS range models. These are Italian, European, North American and Japanese companies ho have taken up the challenges of the timber construction sector in hich they operate and ho, thanks to our technology, have achieved important results in terms of productivity and turnover. DMC System XL, new horizom for CLT panels sanding SCM extends its many years of experience in sanding to the timber construction sector ith a ne pro ect for machining CLT panels. Dmc system xl is a solid, reliable and highly technological sanding calibrating machine that offers configuration versatility and unification of the components and parts in common to optimise management costs. This ne solution is composed by a solid steel structure capable of machining the upper side of the panels up to 3.700 mm ide and 00 mm thick. Its strength is the modularity that for decades has been one of the most popular advantages of Dmc sanding range. SCM has engineered three modules (roller unit, pad unit and crossbelt unit) that can be combined ith one another based on specific production requirements. Moreover, at a later date, the customer ill be able to add further units to the selected configuration, achieving an efficient integration bet een machines, controls and electrical panels. At the planning stage, top quality materials and components have been chosen to last long and ithstand the most intense machining. Furthermore, the heart of the Dmc system xl technology as developed to make the operator s maintenance ork easy, fast and al ays safe. SCM s approach to CLT sanding is to help customers distinguish themselves on the market ith solutions aimed at improving the surface finishing and increase the value of the finished product. The collaboration with randek Building smarter, not harder: prefabricated solutions lead the ay. Technology has made one thing loud and clear for the prefabricating housing industry if manufacturers ant to have a stronghold in the Industry 4.0 revolution, it is imperative to incorporate technologies. Ahead of the race in the prefabricating automation industry is Randek, a pioneer in creating innovative automation solutions for its customers. ere are some high performance off site machinery for the s ift production of alls, oors, ceilings and roof trusses efficiently and cost effectively: erolabor Robot system for high efficiency production of all elements. The system is compact and can be configured and integrated into production lines. CAD CAM controlled. Auto Wall Advanced system for the production of open or closed all elements. Top level automation ith record capacity. CAD CAM controlled. Auto Floor Advanced system to produce oor elements, oor cassettes, roof ceilings and roof elements. CAD CAM controlled. Auto Eye System developed for automatic production of roof trusses. The system combines high capacity ith industrialized quality. Automatically picks, places, positions and presses the nail plates to the roof truss. Possible to produce different truss sizes and shapes. CAD CAM controlled.
SEI NEL NOSTRO CUORE GIORGIO Abbiamo chiuso l'Anno (insieme a questo numero di Struttura Legno) con una notizia tristissima, perché purtroppo Giorgio Bignotti è venuto a mancare la settimana prima di Natale. Lo abbiamo ritenuto in molti un amico sincero con una vera passione per il legno e stiamo raccogliendo i pensieri di tutti per pubblicarli sulla prossima uscita. Da decenni si occupava di costruzioni in legno come ingegnere strutturista e dirigente presso grandi aziende del comparto, maturando esperienze in ingegneria strutturale, management d'impresa, direzione commerciale e gestione di commesse in Italia e all'estero. Nel 2017 fondò la start up innovativa Holzbau 4.0 srl attiva nel settore della progettazione e realizzazione di costruzioni in legno. È stato un interprete di primo piano in GQL come segretario e parte del comitato scientifico di Struttura Legno per molti anni. In questo ultimo lungo periodo di malattia molti membri di questo suo 'mondo del legno strutturale' gli sono stati vicini, così Sonia Maritan che insieme a tutta la redazione manda un messaggio di vicinanza e cordoglio alla sua famiglia e al suo piccolo adorato Giulio.
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Metamorfosi connettive lignee – I capitolo
Da alcuni decenni gli studi del professor Felice Ragazzo sono indirizzati, grazie alle nuove tecnologie, verso le giunzioni di tipo “a-poliedrico” in luogo dell’incastro a metà legno a cava e tenone oppure a coda di rondine, comunque consistenti nella conformazione poliedrica delle superfici di contatto. In ogni numero, in “Scientia”: riconosciuta ormai come la “sua” rubrica, presenterà uno studio diverso a partire da un tipico concetto di giunzione. Lo studio consisterà nell’individuare l’intima morfogenesi in ogni concetto connettivo e vagliarne la realizzabilità attraverso le tecnologie odierne. Grazie all’avvento di più avanzati processi di automazione sulla base del connubio tra meccanica e digitale, il lungo e laborioso passaggio di fase cui stiamo assistendo nel campo delle lavorazioni lignee, pone il problema di una più approfondita, nonché sistematica, disamina dei sistemi di collegamento tra componenti di montaggio. Qualora noi volessimo avere sotto gli occhi un’esaustiva rappresentazione circa lo stato dell’arte, dovremmo ricorrere alla consultazione di fonti assai storicizzate oltre che di molteplice e varia provenienza. In ogni dove, tuttavia, si troverebbe che l’incastro a metà legno, quello a cava e tenone, per non parlare di quello a coda di rondine, manifestano, tipo per tipo, caratteri pressoché identici consistenti nella conformazione poliedrica delle superfici di contatto. Da tempo mi trovo impegnato in una strada nuova, grazie alla quale, proprio con le nuove tecnologie, si può passare da uno stato poliedrico a uno “a-poliedrico”, producendo soluzioni prima inimmaginabili.
Su tali temi, sto personalmente lavorando da diversi anni, ma ora non mi basta più fare di tanto in tanto qualche fuga in avanti esibendo qualche esperienza esemplare; ora vorrei cimentarmi in un’attività più sistematica, beninteso, sempre nei limiti di geometria e spazio. Lasciando sospesa, per il momento, ogni implicazione di ordine statico, se non a livello intuitivo. Ecco, dunque, che grazie alla disponibilità della Rivista Struttura Legno, in ogni numero presenterò uno studio a partire da un tipico concetto di giunzione. Lo studio consisterà nell’individuare l’intima morfogenesi in ogni concetto connettivo, utilizzando come fonte, in primo luogo, le famose tavole compendiate nel celebre Trattato “L’architettura del legno” di Bartolomeo Saldini (Milano, 18861888), per poi, passo, passo, introdurre varianti, via, via, più evolutive, ma tuttavia strettamente compatibili, da un lato, con la natura delle nuove macchine, dall’altro, miranti a ideali configurazioni reputabili come più avanzate e magari
Figura 1: Estratto della Tavola 2, dal Trattato “L’architettura del legno”, relativo alla congiunzione n. 48. Figura 2: Confronto tra la geometria della congiunzione e il concetto di paraboloide iperbolico. Figura 3: Evidenziazione del concetto di “rigata in un paraboloide iperbolico (linee nere) e sezioni sia paraboliche (linee rosse), sia iperboliche (line blu). È da notare che le rette che passano per il centro costituiscono in realtà un’iperbole degenere. Figura 4: Evidenziazione dei primi passi in un processo di sminuzzamento ordinato delle superfici tendente a renderle di dimensione infinitesima
Figura 1
Figura 2
SCIENTIA
CONGIUNZIONE DI PUNTA A 4 TENAGLIE Da: Tavola 2, n 48 - Trattato “L’architettura del legno” - Bartolomeo Saldini (Fig. 1). Il motivo per il quale la scelta del primo caso studio è ricaduta su di questo incastro è dovuta al fatto che, già a prima vista, appare spiccata la sua approssimazione di forma rispetto al sofisticato concetto spaziale di “paraboloide iperbolico”. Ciò pur nella sua rude schematicità tecnica e discretizzazione spaziale (Fig. 2). Come vedremo in alcuni dei prossimi casi studio, lo stesso concetto continuerà e aleggerà in altri incastri, così è, per esempio, per i numeri 41, 50 e 70, e forse in altri ancora. Tipologicamente, con la figura 48 si delinea un incastro finalizzato a collegare due pezzi in linea o, più precisamente coassiali. Il concetto di paraboloide iperbolico è, nel nostro caso, singolarmente assai significativo per il fatto che, consistendo in una “rigata”, ovvero una sequenza di linee rette ordinate da parabole e iperboli opportunamente dislocate nello spazio, in generale, costituisce paradossalmente una
FORMAZIONE
rintracciabili in essenziali concetti spaziali tridimensionali. Per il primo caso studio ho scelto la “Congiunzione di punta 4 tenaglie”, presente nella “Tavola 2” contrassegnata dal numero “48”, poiché si tratta di uno degli incastri maggiormente ricco di superfici di contatto (ben 21, dunque geometricamente assai complesso, nonch difficile da realizzare a mano, ma soprattutto impossibile a realizzarsi tramite CNC), il quale, in una precedente occasione convegnistica organizzata in Alessandria da Almerico Ribera (10/11/2011), ebbi modo già allora di presentarlo in una variante a una sola superficie. Come titolo per l’intero ciclo di esperienze che mi propongo di presentare ho inteso giocare in primis con una parola alquanto impegnativa e densissima di significati, ovvero quella di “Metamorfosi” (in una declinazione plurale), facendola seguire dalla locuzione “connettive lignee”. In questo numero iniziamo con il primo caso studio.
ATTIVITÀ
Figura 4
Il dottore forestale Andrea Zenari è proprietario della “fattoria del legno” di Caltrano (VI) che nasce dall’unione di due concetti pratici legati alla “fattoria” come ambiente dove si coltiva e si produce e il “legno”: il materiale nobile prodotto in modo sostenibile utilizzato nell’edilizia e nel benessere della vita quotidiana. La fattoria del legno è una tipica tree farm dove al vivaismo, vocato alla produzione di alberi di Natale, si associa la valorizzazione del territorio con funzione turistica e didattica legata alla materia prima legno. Ma tree farm è anche il servizio di gestione delle aree forestali con scopo produttivo dal punto di vista manageriale: l’azienda che gestisce gli impianti e il taglio dei boschi con la certificazione forestale PEFC.
SEGHERIA MOBILE LAVORAZIONE DEL LEGNO SELVICOLTURA NATURALISTICA CONOSCERE IL BOSCO LABORATORI PER BAMBINI SILVOTERAPIA CORSI DI CARPENTERIA CORSI PER BOSCAIOLI
Figura 3
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Figura 5: Superfice limite, approssimata secondo lo stretto criterio di sfaccettatura. Figura 6: rasformazione da superfice discreta in superfice continua mediante l applicazione del concetto di paraboloide iperbolico. Oltre a una versione di pari lunghezza dell’archetipo (la seconda a salire), sono qui ipotizzate altre lunghezze (più corta la prima, e più lunghe, la terza e la quarta). Figura 7: Dettaglio del punto di passaggio tra smusso (zona convessa) e canalina (zona concava). Figura 8: Versione più robusta nelle punte grazie all’applicazione di uno smusso. La versione in alto contempla inoltre delle piccole protuberanze a calotta sferica, onde consentire un collegamento a scatto. Figura 9: Versione a superfici raccordate a raggio costante Nella figura si pu edere, partendo dalla metà a salire, un primo passo verso la discretizzazione infinitesimale delle geometrie n primo piano si possono edere le punte rigonfiate delle tenaglie al fine di consentire un innesto a scatto Figura 10: idenziazione delle aree a superfice minima (in colore ciano) racchiuse ciascuna da sei archi a quarti di cerchio, i quali, in parte sono il terminale di estrusioni circostanti (in numero di quattro), in parte combaciano con gli omologhi delle superfici minime vicine (in numero di due).
Figura 8
Figura 5
Figura 6
stringente affinità geometrica rispetto a un tipico processo basico di elettro-fresatura computerizzata (Fig. 3). Far procedere una fresa lungo una retta è più spedito che procedere lungo una curva, specie se di tipo non planare. Occorre però dimostrare tale intuitiva congettura rispetto al concreto incastro preso in esame. Il metodo adottato per fare ciò è stato quello di ridurre a metà ogni superfice aumentandone di conseguenza il numero. Questo processo è stato ripetuto un paio di volte giungendo pertanto a superfici apprezzabilmente più piccole, la cui discretizzazione mostra una maggiore vicinanza al concetto spaziale ipotizzato (Fig. 4). Tuttavia, se si fosse proseguito oltre nel rimpicciolimento delle facce, mirando a raggiungere un limite, ne sarebbe scaturito un altro di concetto spaziale, poiché non si sarebbero potute ricavare né sezioni paraboliche, né iperboliche, ma seppur simili, di forma leggermente diversa, non più però generatrici di rigate (Fig. 5). Al fine di non rinunciare a tale significativo concetto è stato pertanto adottato come superficie integrale il paraboloide iperbolico, accettando, di conseguenza, di effettuare un piccolo salto logico compromissivo.
Figura 9
Dopo di ciò, in questa prima fase dello studio, l’operazione finale è stata quella di ricavare la giusta intersezione con un quadrello di legno opportunamente dimensionato (Fig. 6). La prima fase si è dunque conclusa mantenendo più o meno le dimensioni dell’archetipo. In un rapido passaggio successivo sono state sperimentate diverse lunghezze in ordine assiale, ciò nella considerazione di lasciare intendere la gamma più vasta possibile di opportunità rispetto a molteplici esigenze di tipo tecnico. Ma a ben vedere, specialmente nelle soluzioni più allungate, ci sono delle parti notevolmente sottili che facilmente possono scheggiarsi già in fase di lavorazione. Ecco dunque che, per ovviare a ciò, è stata posta in campo una successiva elaborazione a bordi rinforzati, il che ha significato produrre un paraboloide iperbolico un pochino più piccolo in modo da poter praticare, non più uno spigolo vivo, ma raggiato. Il fatto che il concetto spaziale adottato sia sovrapponibile su sé stesso in virtù di due rotazioni, una di 180° (diciamo guardando il piano superiore) e una di 90° (diciamo guardando un piano laterale), beninteso in ordine dunque a piani ortogonali, i terminali dei
Figura 7
raccordi nei punti di scambio tra parabole finiscono per diventare uno concavo e uno convesso (Fig. 7). In questo punto si viene pertanto a verificare un salto logico di tipo geometrico che deve essere amministrato con opportuni raccordi, tenendo comunque ferma la determinazione di far agire una fresa cilindrica a testa semisferica di pari diametro allo smusso, al fine di garantire con unico passaggio lo scavo della parte concava, ovvero quella destinata ad accogliere la punta smussata dove il bordo è convesso. L’incastro così concepito, senza ulteriori accessori di tipo meccanico, (che in determinate situazioni possono anche essere presi in considerazione) risulta facilmente disaggregabile, dunque, per ovviare a ciò quando occorre, è indispensabile il ricorso a un collante. Ma così la giunzione diventa irreversibile. Al fine di garantire anche la funzione della reversibilità, beninteso nei casi in cui gli sforzi di disaggregazione siano di carattere contenuto, è stato adottato uno stratagemma che, giocando sulla essibilità del legno, funziona come una sorta di “clip”. In ognuna delle quattro punte è stato così prodotto un piccolo rigon-
Figura 10
fiamento a forma di calotta sferica (ovviamente debitamente raccordata con la superficie integrale), il quale trova un corrispondente vacuo nella parte concava del paraboloide iperbolico. Con ciò, nella fase di inserimento, le quattro punte sono forzate a divaricarsi, per poi riallinearsi a fine corsa di inserimento con un leggero scatto (Fig. 8). A questo punto lo studio parrebbe concluso. Invece, maturando l’idea che si potesse ridurre la complessa geometria poliedrica originaria (ricordiamo 21 superfici di contatto) a una sola superfice, dunque di tipo “a-poliedrico”, giocando con smussi e raccordi, non si è voluto rinunciare nemmeno a questa ulteriore sperimentazione (Fig. 9). Ciò facendo, nelle zone mediane si sono manifestate delle sorprese geometriche assai interessanti, le quali mettono ben in luce la natura topologica dell’archetipo, ma che in esso a prima vista è difficile scorgere. Si tratta del fatto che, concavità e convessità, le quali in partenza sarebbero identiche, risultano poi puntualmente invertite l’una rispetto all’altra, dopo che hanno subito le due rotazioni dette prima. Nella zona mediana di confine si viene
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Figura 11: Testata di una membratura della congiunzione in cui si evidenziano le protuberanze in punta alle tenaglie, tale da poter ottenere un innesto a scatto. Beninteso, nelle parti concave sussistono coincidenti depressioni che nella figura a malapena si percepiscono. Figura 12: Versione della congiunzione in pezzi a sezione circolare. Le linee rosse costituiscono le tracce con cui sono stati modellati i vari paraboloidi iperbolici, le quali in una successiva operazione sono state tagliate. Figura 13: Versione a sezione circolare con bordo di rinforzo e protuberanze idonee per innesti a scatto. Figura 14: Versione a sezione circolare rispetto alla modalit con superfici raccordate per lo pi a raggio costante. Figura 15: Versione a sezione circolare impostata in ordine a una simmetria raggiata tripartita, sia nella forma integrale, sia nella forma a superfici raccordate per lo più a raggio costante. Per quanto riguarda questa seconda versione non vengono a sussistere in zona intermedia le superfici minime Figura 16: rditura spaziale finalizzata a modellare la superfice a tre punte Si tratta di sei parabole in un determinato parametro (colore rosso) e di sei semi-parabole in un altro opportuno parametro (colore ciano).
Figura 11
pertanto a creare un’area speciale per la quale risulta impossibile ottenere raccordi a raggio costante, poiché ciascuna delle quattro porzioni che formano detta area di collegamento sono esse stesse simultaneamente concavo-convesse. La cosa interessante è che tali superfici, delimitate ciascuna da sei archi a quarto di cerchio, sono superfici di minima estensione, praticamente come quelle delle bolle di sapone (Fig. 10). Non sussistendo raggi costanti, ciò significa che le frese debbono produrre scavi iterando secondo scansioni come nelle superfici convesse e non secondo linee unitarie di percorso come può avvenire per le concavità a raggio costante. Altro motivo di ri essione di tipo geometrico è il fatto che questo particolare tipo di area nella versione poliedrica corrisponde a un punto cuspidale. Trattandosi di due forcelle incrociate, anche in questo caso è possibile ipotizzare un serraggio reversibile a scatto, come già abbiamo visto prima. L’ottenimento di ciò consiste nel rigonfiamento delle testatine avente come puntuale corrispondenza la depressione situata nella cavità (Fig. 11). Per concludere, desta curiosità il fatto che, quando
Figura 14
Figura 12
le sfaccettature diventano numerose, l’immagine prodotta richiama il concetto architettonico arabesco di “Muqarnas”. A questo punto si è imposta una ri essione sulle conseguenze che potrebbero derivare nel rapporto tra superfice integrale, oppure a sfaccettature raccordate (Muqarnas), e sezione dei pezzi da giuntare. Per quanto riguarda la superfice integrale, se la sezione dei quadrelli diventa rettangolare, continua a permanere il concetto di paraboloide iperbolico, così come permane la condizione di rigata, beninteso in ordine alle caratteristiche del rettangolo di sezione. Per quanto riguarda invece la versione a sfaccettature raccordate, permane l’impianto generale, ma vengono a modificarsi le larghezze in senso trasversale dei rettangoli di ciascuna superfice. Ovviamente i raccordi continuano ad avere forma cilindrica e, nelle cuspidi, forma sferica. Poiché capita spesso che nelle costruzioni le membrature abbiano sezione circolare, anche questa condizione è stata sottoposta a esame. È risultato chiaro come, tranne la riduzione di sezione dovuta alla sottrazione
Figura 15
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Figura 13
di volume rispetto al parallelepipedo circoscritto, non si siano verificate situazioni degne di nota (Fig. 12, 13, 14). L’unico passaggio, che di fatto costituisce un’ulteriore sperimentazione, è dato dalla versione a tre punte, sia per quanto riguarda la superfice integrale, sia per quanto riguarda le sfaccettature raccordate. Aspetto da rimarcare per quanto riguarda queste ultime è che non si viene a
generare nella zona mediana una superfice minima svergolata come nella versione a due punte. In effetti, questo ulteriore passaggio è stato più che altro esperito per lasciare intendere la possibilità di elettro-fresare non solo a tre punte, ma a quattro, cinque, sei fino a che il diametro del pezzo lo consente e le condizioni di progettazione tecnica ne suggeriscono opportunità e necessità (Fig. 15, 16).
WOODEN CONNECTIVE METAMORPHOSES – Chapter I For several decades, the studies of Professor Felice Ragazzo have been directed, thanks to new technologies, towards "a-polyhedral" type joints in place of the half-wooden socket-and-tenon or dovetail joint, which are however consistent in the polyhedral conformation of the contact surfaces. In each issue, in “Scientia”: now recognized as “his” column, he will present a different study starting from a typical concept of junction. The study will consist of identifying the intimate morphogenesis in each connective concept and evaluating its feasibility through today's technologies. For decades the eminent scientist has been engaged in a new path, thanks to which, precisely with new technologies, he believes that it is possible to move from a multifaceted state to an "a-polyhedral" one, producing solutions that were previously unimaginable.
Figura 16
PUBBLIREDAZIONALE PFEIFER www.pfeifergroup.com
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Qualità eccellente “made in Germany”: ora anche in Italia!
Gentile partner del settore delle costruzioni in legno! Dopo molti progetti di successo in tutta Europa con il nostro prodotto di punta Pfeifer CLT celebriamo ora la prossima pietra miliare: abbiamo ottenuto l’“ATTESTATO DI DENUNCIA DELL’ATTIVITÀ di LAVORAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI IN LEGNO”! Il certificato conferma l’elevato standard di qualità dei nostri pannelli X-lam con tecnologia di taglio a controllo numerico CNC, nella nostra produzione a Schlitz (Germania), pronti per il montaggio. In questo modo vogliamo supportare anche i nostri clienti italiani e soddisfare le loro esigenze.
Le fotografie di ueste pagine si riferiscono al ercato Groningen nei Paesi Bassi, progetto del 2022 dello studio di architettura De Zwarte Hond.
I MOTIVI PER I QUALI POTETE AFFIDARVI A NOI Pfeifer gestisce un impianto di produzione del CLT innovativo nella regione tedesca dell’Assia. In qualità di azienda a conduzione familiare con 75 anni di esperienza nella lavorazione del legno conosciamo il valore di partnership affidabili che desideriamo creare anche con voi. • Da Pfeifer viene eseguita internamente tutta la filiera, dalla segheria fino all elemento finito in CL con lavorazioni di taglio a controllo numerico. • In questo modo garantiamo l’elevata qualità e disponibilit del prodotto. • Con una capacità di produzione di 100.000 m³ di CLT all’anno e grazie al nostro ufficio tecnico gestiamo progetti di qualsiasi entità, in tutta la Germania e all'estero.
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Referenti personali e un’assistenza impeccabile durante tutte le fasi del progetto (consulenza personalizzata, lavorazioni di taglio, pronto per il montaggio, logistica...). Brevi tempi di consegna
Convincetevi voi stessi! In allegato trovate maggiori informazioni sull'azienda, sul prodotto e sui nostri servizi. Siamo a vostra disposizione come partner per il vostro prossimo progetto di edilizia in legno. il codice QR e inviare richieste Basta scansionare Basta scansionare il codice QR e inviare inviando un’offerta! richieste personalizzate. Vi risponderemo entro 24 ore inviando un’offerta! Distinti Saluti Claus Greber, direttore commerciale
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EXCELLENT QUALITY 'MADE IN GERMANY': NOW ALSO IN ITALY! Dear Timber Construction Partner After many successful pro ects all over Europe ith our agship product Pfeifer CLT, we are now celebrating the next milestone: we have been awarded the "CERTIFICATE OF PROCESSING OF WOOD STRUCTURAL ELEMENTS"! The certificate confirms the high quality standard of our lam panels ith CNC cutting technology, in our production in Schlitz (Germany), ready for assembly. In this way we also want to support our Italian customers and meet their needs. THE REASONS WHY YOU CAN TRUST US Pfeifer operates an innovative CLT production facility in the Hessen region of Germany. As a family business with 75 years of experience in wood processing, we know the value of reliable partnerships, which we also want to create with you. At Pfeifer, e carry out the entire process in house, from the sa mill to the finished CLT element ith NC cutting. - In this way, we guarantee high product quality and availability. - With a production capacity of 100,000 m³ of CLT per year and our own engineering department, we handle projects of any size, throughout Germany and abroad. scansionare il codice QR e inviare richieste personalizzate. risponderemo entro 24 ore - Basta Personal contacts and impeccable support during all project phasesVi(customised consulting, cutting, ready-to-assemble, logistics, etc.). inviando un’offerta! - Short delivery times Convince yourself! Please find enclosed more information about the company, the product and our services. We are available to you as a partner for your next timber construction project. Simply scan the QR code and send us your customised enquiry. We will get back to you within 24 hours with an offer!
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Riwega: 25 anni di storia con lo sguardo rivolto al futuro
L’azienda altoatesina Riwega di Egna, fondata e diretta da Werner Rizzi e Werner Gamper, compie 25 anni. Una storia lunga, ma anche relativamente breve se ti tiene conto della rapidità con cui Riwega è arrivata ad accreditarsi, a livello internazionale, come un punto di riferimento nella produzione e distribuzione di materiali per l'edilizia con l’obiettivo di elevare gli standard abitativi e di rendere gli edifici durevoli nel tempo. Una storia (di successo) lunga un quarto di secolo Il 29 settembre scorso si è celebrata la festa per i 25 anni di vita di Riwega. Dopo un primo momento tenutosi nel pomeriggio nella sede di Egna, che è stata trasformata per l'occasione in un grande spazio espositivo con le foto e i prodotti «storici» e recenti dell’azienda, la festa si è trasferita nella splendida cornice del palazzo Kurhaus di Merano. L'aperitivo iniziale e la musica hanno accompagnato gli ospiti fino alla cena di gala, in un'atmosfera elegante ma famigliare, com’è da sempre nello spirito di Riwega. A fine serata, a tutti gli invitati – erano presenti lo staff al completo e molti ospiti, provenienti anche dall estero – è stato consegnato un libro realizzato per l’occasione, che racconta i primi 25 anni di storia dell’azienda.
In queste pagine, alcuni momenti della festa del 29 settembre scorso nel Palazzo Kurhaus di Merano per il 25simo anniversario di Riwega, azienda fondata dai due soci Werner Gamper e Werner Rizzi (nella foto accanto e a pagina 38 in alto, nel momento dell'arringa solenne di Gamper) con sede a Egna in Alto Adige. Nella pagina a fianco, in basso a destra, due presentatori d eccezione: la figlia di uno dei due fondatori di Riwega Vera Gamper e Claudio Pichler, direttore Marketing dell'azienda.
La storia di ogni azienda è fatta di sogni, visioni e aspirazioni, ma anche di sfide, traguardi faticosamente raggiunti, ostacoli e ripartenze. Siamo sul finire degli anni Novanta quando Werner Rizzi e Werner Gamper, che avevano lavorato come dipendenti per la stessa azienda nel settore edilizio, decidono di diventare imprenditori e di fondare una propria società, che diverrà in poco tempo leader nel mercato dei prodotti e dei materiali per la copertura degli edifici. «Lavoravamo entrambi – ricorda Werner Gamper – per una fornace che produceva tegole e coppi in cotto. Dalla Germania cominciavano ad arrivare materiali nuovi per isolare e impermeabilizzare i sottotetti. Era cambiato il modo di guardare ai sottotetti, che venivano considerati, a differenza che nel passato, spazi vivibili a tutti gli effetti. Spazi, per giunta, di pregio: le mansarde, infatti, erano sempre più ri-
cercate. Ci sembrò che fosse il momento giusto per puntare sulla commercializzazione di prodotti allora, in Italia, poco o per nulla diffusi: sottocolmi, freni al vapore, membrane traspiranti. Decidemmo così di fondare Riwega. Da colleghi, siamo diventati soci». L’imprenditoria vive di tempismo e di intuizioni. Gli inizi, come ci spiega ancora Werner Gamper, furono avventurosi – con un ufficio minuscolo e un magazzino in affitto, più distante, da cui fare avanti e indietro –, ma proprio per questo memorabili. Inizialmente, il nome dell’azienda doveva essere «Riga», parola che unisce le prime sillabe dei cognomi Rizzi e Gamper; c’era, però, un problema: come registrare, per un’azienda che fin dalla sua origine aspirava a essere internazionale, un nome che si confonde con quello della capitale della Lettonia La scelta ricadde, dunque, su «Riwega», che incorpora, oltre alle ini-
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ziali dei cognomi, anche la sillaba «we» con cui inizia il nome proprio – lo stesso: Werner – dei due imprenditori altoatesini. La crescita negli anni Riwega conta oggi su una struttura di 260 professionisti. All’inizio l’azienda commercializzava prodotti d'importazione dalla Germania. A questo proposito, va senz’altro sottolineata l in uenza strategica della posizione geografica dell azienda, al confine tra la cultura tedesca e quella italiana. Ma la fortuna, fondamentale in ogni storia imprenditoriale di successo, da sola non basta. Ci vogliono, di nuovo, intuizioni e coraggio. «Abbiamo dovuto affrontare – afferma Werner Rizzi – sfide impreviste nel corso della crescita aziendale. Un episodio significativo fu quando uno dei nostri principali fornitori venne acquisito da una multinazionale e trasferito a Berlino. Que-
sta transizione rappresentò per noi un punto di svolta. Capimmo che avremmo dovuto inglobare nell’azienda anche il settore produttivo». Nel 2007, a Colonia, nasce cos Syn er ( syn indica sinergia , mentre er deriva ancora dalle iniziali del nome Werner, comune ai due soci). Con lungimiranza, Riwega decide di integrare nel proprio organico numerosi ex dipendenti dell'impresa di Lipsia, capitalizzando relazioni e competenze già ben radicate. Colonia si afferma quindi come il «cuore» produttivo del gruppo, mentre la «mente», la direzione strategica, rimane a Egna, in Alto Adige. Nel corso degli anni, poi, Ri ega sviluppa partenariati strategici con attori chiave del settore: 3therm, un’azienda specializzata nella fornitura di isolanti termoacustici; RoofRox, specializzata in sistemi di fissaggio e Gramint, referen-
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Nella foto in alto, i due fondatori di Riwega, Werner Gamper (a destra) e Werner Rizzi (in ascolto) si alternano nel discorso inaugurale della grande festa per il 25semo anniversario della fondazione dell'azienda.
te commerciale per la distribuzione dei brand del gruppo in Slovenia e Croazia. La rete aziendale si amplia ulteriormente con acquisizioni in Austria: UNI-Bausysteme, un’azienda con profonda esperienza in accessori per tetti, e Concenta, specializzata in soluzioni per facciate ventilate. L'ultimo tassello, aggiunto nel 2022, è rappresentato dalla svizzera Hofer Dachsicherheit, leader nella distribuzione di sistemi anticaduta. Durante questo percorso di costruzione e di ampliamento, restano immutati la filosofia e i valori iniziali. Riwega investe sull’innovazione, sulla formazione continua della propria rete di agenti (non semplici venditori, ma veri e propri consulenti) e sulla sostenibilità.
Le partnership Riwega è partner delle agenzie che promuovono a livello nazionale il miglioramento degli standard qualitativi dell’edilizia, come Casaclima della provincia di Bolzano e ARCA (Sistema di certificazione per edifici in legno), facente a sua volta parte di Habitec, della provincia di Trento. A livello internazionale, dialoga con vari esponenti del Passivhaus Institut e di Activehouse. Inoltre, è tra i cinque soci fondatori di AISMT (Associazione Italiana Schermi Membrane Traspiranti), un ente che si propone di valorizzare membrane e freni al vapore. Riwega è poi fra i membri di ANIT (Associazione Italiana Isolamento Termico e Acustico), ALV (Associazione Linee Vita), ASSIMP (Associazione Italiana Impermeabilizzazioni) e, a livello internazionale, di IFD Roof (Federazione internazionale dei conciatetti), di Gebäudehülle Schweiz (Centro di competenze svizzero per l’involucro edilizio) e di Forum Holzbau (Forum europeo dell’edilizia in legno). Insieme ad altre aziende, ha dato vita anche a due team che si occupano di fare informazione sull’efficienza e sulla salubrità degli edifici: MIRTeC Team Solutions e nZEB-Partners. L’ampliamento della sede Il presente è già passato. Riwega ha, da sempre, lo sguardo proteso al futuro. Il prossimo importante traguardo sarà l’ampliamento della sede di Egna, con l’aggiunta di altri 4mila metri quadrati di magazzino e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. Un investimento da oltre dieci milioni di euro. Questo ampliamento porterà anche a una ristrutturazione e a una razionalizzazione dei processi. Anche gli impianti produttivi in Germania verranno rinnovati, mentre in Austria verrà inaugurata una nuova sede per la distribuzione. Perché se è importante, e bello, nel lavoro e nella vita, celebrare ciò che è stato fatto, ancora più bello è immaginare ciò se si farà.
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RIWEGA: 25 YEARS OF HISTORY WITH AN EYE ON THE FUTURE The South Tyrol based company Ri ega in Egna, founded and managed by Werner Rizzi and Werner Gamper, is 2 years old. A long history, but also a relatively short one if you take into account the speed ith hich Ri ega has come to establish itself internationally as a benchmark in the production and distribution of building materials ith the aim of raising living standards and making buildings durable. A quarter-century-long (success) story On 29 September, Ri ega celebrated its 2 th anniversary. After an initial moment in the afternoon at the Egna headquarters, which was transformed for the occasion into a large exhibition space with photos and 'historical' and recent products from the company, the party moved to the splendid setting of the Kurhaus building in Merano. The initial aperitif and music accompanied the guests all the ay to the gala dinner, in an elegant but familiar atmosphere, as has al ays been the spirit of Ri ega. At the end of the evening, all guests the entire staff and many customers, including from abroad, ere present ere presented ith a book recounting the company s first 2 years of history. The history of every company is made up of dreams, visions and aspirations, but also of challenges, hard on goals, obstacles and restarts. It as at the end of the 1990s hen Werner Rizzi and Werner Gamper, ho had orked as employees for the same company in the construction sector, decided to become entrepreneurs and set up their o n company, hich as soon to become a market leader in products and materials for roofing buildings. We both orked, Werner Gamper recalls, for a kiln that produced terracotta tiles and roofing tiles. Ne materials ere starting to arrive from Germany for insulating and aterproofing attics. The ay of looking at attics had changed they ere considered, unlike in the past, living spaces in their o n right. Spaces, moreover, of value: attics, in fact, ere increasingly sought after. It seemed to us that it as the right time to focus on the marketing of products that ere then, in Italy, little or not at all idespread: underlays, vapour brakes, breathable membranes. So we decided to found Riwega. From colleagues, we became partners'. Entrepreneurship exists on timing and intuition. The beginnings, as Werner Gamper goes on to explain, ere adventurous ith a tiny office and a rented, more distant arehouse from hich to go back and forth but precisely for this reason memorable. Initially, the company s name as to be Riga, a ord combining the first syllables of the surnames Rizzi and Gamper there as, ho ever, a problem: ho to register, for a company that had aspired to be international from the outset, a name that blended with that of Latvia's capital? The choice fell, therefore, on Ri ega, hich incorporates, in addition to the initials of the surnames, also the syllable e ith hich the first name the same: Werner of the t o South Tyrolean entrepreneurs begins. Growth over the years Ri ega today has a structure of 2 0 professionals. In the beginning, the company marketed imported products from Germany. In this regard, the strategic in uence of the company s geographical location, on the border bet een German and Italian culture, should certainly be emphasised. But luck, hich is fundamental in every successful entrepreneurial story, is not enough on its o n. It takes, again, intuition and courage. We had to face unforeseen challenges in the course of the company s gro th, says Werner Rizzi. A significant episode as hen one of our main suppliers as acquired by a multinational and relocated to Berlin. This transition was a turning point for us. We realised that we would also have to incorporate the production sector into the company. Thus, in 2007, Syn er as founded in Cologne ( syn stands for synergy, hile er still derives from the initials of the name Werner, common to both partners). With foresight, Ri ega decided to integrate numerous former employees of the Leipzig based company into its orkforce, capitalising on already ell established relationships and expertise. Cologne thus established itself as the production heart of the group, hile the mind, the strategic direction, remained in Egna, South Tyrol. Over the years, Ri ega developed strategic partnerships ith key players in the sector: 3therm, a company specialising in the supply of thermo acoustic insulation RoofRox, specialising in fixing systems and Gramint, the commercial contact for the distribution of the group s brands in Slovenia and Croatia. The company net ork as further expanded ith acquisitions in Austria: UNI Bausysteme, a company ith extensive experience in roofing accessories, and Concenta, specialising in solutions for ventilated facades. The latest addition, added in 2022, is the S iss company ofer Dachsicherheit, a leading distributor of fall protection systems. During this construction and expansion, the initial philosophy and values remain unchanged. Ri ega invests in innovation, in the continuous training of its net ork of agents (not ust sellers, but real consultants) and in sustainability. Partnerships Ri ega is a partner of agencies that promote the improvement of building quality standards nation ide, such as Casaclima of the province of Bolzano and ARCA (Certification System for Wooden Buildings), itself part of abitec, of the province of Trento. On an international level, it dialogues with various representatives of the Passivhaus Institut and Activehouse. It is also one of the five founding members of AISMT (Italian Association of Breathable Membrane Screens), an organisation that aims to promote membranes and vapour brakes. Ri ega is also among the members of ANIT (Italian Thermal and Acoustic Insulation Association), ALV (Life Lines Association), ASSIMP (Italian Waterproofing Association), Federlegno Assolegno and, at an international level, of IFD Roof (International Federation of Roofers), Geb udeh lle Sch eiz (S iss Competence Centre for Building Envelope) and Forum olzbau (European Forum of Wood Construction). Together ith other companies, it has also set up t o teams to provide information on the efficiency and healthiness of buildings: MIRTeC Team Solutions and nZEB-Partners. The headquarters enlargement The present is already in the past. Ri ega has al ays had its sights set on the future. The next important milestone ill be the expansion of the headquarters in Egna, ith the addition of another 4,000 square metres of arehouse space and the consequent creation of ne obs. An investment of over ten million euro. This expansion ill also lead to a restructuring and rationalisation of processes. The production facilities in Germany ill also be renovated, hile a ne distribution centre ill be opened in Austria. Because if it is important, and beautiful, in ork and in life, to celebrate hat has been done, it is even better to imagine hat will be done.
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!"#$% finitura DALL’UTENSILE ALLA VERNICE Il Focus Finitura chiarisce quale sia il livello di finitura raggiungibile per elementi strutturali e non. Nell’ottica dell’utensiliere, adottando nelle fasi produttive utensili adeguati a seconda dei requisiti della superfice, distinguendo, ad esempio, tra elementi incollati e a vista. In quest’ultimo caso la piallatura sarà finalizzata al raggiungimento di un’elevata qualità della superficie in modo da risparmiare tempo nella lavorazione di finitura, mentre una superficie troppo liscia nella produzione di elementi incollati costituisce uno svantaggio per la loro ulteriore lavorazione. Diversi i trattamenti disponibili fra tipologie di impregnanti e finiture per preservare la bellezza e il calore del tetto, come per i serramenti esterni i cui prodotti vernicianti con la tecnologia CCT garantiscono la massima trasparenza per un serramento naturale e protetto senza più compromessi fra resa estetica e garanzia di durata. Prezioso, infine, lo stato dell’arte della verniciatura di grandi elementi che restituisce l’Ingegner Luigi Canella descrivendo impianti performanti sia per i pannelli e sia per le travi.
Foto di Sonia Maritan dell’Agriturismo MARGONE a Ravina di Trento (progetto dell’architetto Claudio Gardelli) di Enrico e Dea Piffer, in pubblicazione sul prossimo numero 44/2024 di Struttura Legno.
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TRATTAMENTI ADLER
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UNA TECNOLOGIA VINCENTE www.adler-italia.it - di Marco Di Pelino La tecnologia Adler CCT garantisce la massima trasparenza per un serramento naturale e protetto senza più compromessi fra resa estetica e garanzia di durata. Un traguardo mai raggiunto prima in questo campo... Da sempre, la principale sfida per i produttori di vernici per serramento è stata quella di sviluppare un prodotto verniciante in grado di proteggere il manufatto in legno dagli agenti atmosferici, senza però alterarne eccessivamente l’aspetto originario che si poteva notare sul grezzo, prima della verniciatura. Per quanto ci si sia spinti oltre nello sviluppo della chimica dei prodotti, fino a oggi i migliori risultati ottenuti erano comunque di compromesso: un’adeguata protezione dagli agenti atmosferici con un aspetto estetico che comunque pagava qualcosa in termini estetici oppure un’estetica soddisfacente con una durata all’esterno non garantibile. © Rekord Fenster + Türen
Con l’idea di eliminare questo compromesso, cercando di soddisfare contemporaneamente entrambe le esigenze, i laboratori Ricerca & Sviluppo di Adler hanno sviluppato la tecnologia CCT (Crystal Clear Technology) ossia una tecnologia applicabile alle sue principali famiglie di prodotti bicomponenti da esterno (Diamond, Protor, Ligno+) in grado di conciliare l’aspetto completamente naturale e incolore con una durata significativa anche alle massime esposizioni ambientali. Si è potuto raggiungere questo traguardo andando ad abbattere tutte le componenti luminose sia nel campo UV che in quello della luce visibile, comunque estremamente dannosa. La tecnologia CCT è applicata ai cicli di verniciatura a 3 mani e si compone di 3 layer: il primo è rappresentato da un impregnante Aquawood Primo CCT disponibile in 3 tenui colorazioni, le più tenui possibili, e comunque concordi con le colorazioni naturali del legno di Pino/Abete, ©Adler
Adler CCT technology guarantees maximum transparency for a natural and protected window without any compromises between aesthetics and guaranteed durability. A milestone never achieved before in this field... The main challenge for manufacturers of window and door paints has always been to develop a paint product capable of protecting the wooden product from atmospheric agents, without however excessively altering the original appearance that could be seen on the raw material, before painting. Although we have gone further in the development of the chemistry of the products, up to now the best results obtained were still compromises: adequate protection from atmospheric agents with an aesthetic appearance that still paid something in aesthetic terms or a satisfactory aesthetic with non-guaranteed outdoor durability. With the idea of eliminating this compromise, trying to satisfy both needs simultaneously, Adler’s Research & Development laboratories have developed CCT (Crystal Clear Technology), a technology applicable to its main families of two-component outdoor products (Diamond, Protor, Ligno+) capable of reconciling a completely natural and colorless appearance with significant durability even at maximum environmental exposures. This goal was achieved by eliminating all the light components both in the UV and visible light fields, hich are nevertheless extremely harmful. The CCT technology is applied to 3-coat painting cycles and is made up of 3 layers: the first is represented by an Aquawood Primo CCT impregnator available in 3 soft colours, the lightest possible, and in any case in accordance with the natural colors of the wood Pine/Fir, Larch and Oak. The second paint layer is composed of the colorless primer of the family you have chosen to use (Protor, Diamond or Ligno ) and the third and final is a completely colorless finishing product al ays in CCT technology and in any case always belonging to the Protor, Diamond families or Ligno+. The synergy between these 3 layers makes it possible to obtain a final package that is highly resistant to bad weather but with the requirement of extreme naturalness and transparency in terms of color tone.
Larice e Rovere. Il secondo strato verniciante è composto dal fondo incolore proprio della famiglia che si è scelto di utilizzare (Protor, Diamond o Ligno ) e il terzo e ultimo è un prodotto di finitura completamente incolore sempre in tecnologia CCT e comunque sempre appartenente alle famiglie Protor, Diamond o Ligno+. La sinergia tra questi 3 strati rende possibile ottenere un pacchetto finale altamente resistente alle intemperie ma con il requisito di una estrema naturalezza e trasparenza in termini di tono colore.
LA VERNICIATURA DEI GRANDI ELEMENTI .finiture.it di Luigi Canella La risposta di Finiture Srl alla verniciatura dei grandi elementi strutturali in legno è molto efficace sia per i pannelli e sia per le tra i na proposta altamente ualificata nel mondo dei grandi elementi che si realizza anche grazie al consolidato know-how nel settore del serramento e in generale alla lunga militanza nel settore legno, attraverso un processo automatizzato, una più agevole movimentazione dei pezzi e il collaudatissimo software “Winpaint”.
THE PAINTING OF LARGE ELEMENTS Finiture Srl’s response to the painting of large wooden structural elements is very effective for both the panels and the beams. A highly proven proposal in the world of large elements which is achieved thanks to the consolidated knowledge in the window and door sector and in general to the long experience in the wood sector, through automated processes, easier handling of the pieces and the highly tested software “ Winpaint”. CLT, DLT, GLT, LVL... are acronyms that are being heard more and more frequently and indicate various ways of producing wooden structural elements used for the construction of buildings. These technologies have been known for quite some time, but they have recently been acknowledged for their value due to the significant advantages they offer, such as fast assembly, thermal and acoustic insulation, fire resistance (it seems absurd, but it’s exactly like that) and eco-sustainability. The characteristics of these materials have also evolved thanks to the development of new high-performance paints, with improvements from both a functional and an aesthetic point of view. Of course, since these are mostly large elements, surface treatment is very complex and expensive. This is where the need to automate the process came from, a need to which the Italian company Finiture Srl was able to respond with ambitious and innovative solutions. The technology used is conceptually similar to the one adopted for painting windows and doors, but, in this case, the scale is two orders of magnitude higher. In fact, the panels can measure up to 20 x 3.5 m and weigh up to 5 tons, while for the GLT beams we are talking about a maximum length of 25 m. Let’s now see, in detail, what a system for the automatic painting of CLT panels consists of. The most important obstacle to overcome is, predictably, the handling of the pieces.
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A WINNING TECHNOLOGY
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The line begins from a horizontal roller conveyor that carries the panels from the production area to the paint shop. Here, a belt transversal extraction unit and a vertical lift take care of moving the pieces to the start of the line. Horizontal and vertical speeds are controlled by an algorithm and special tilt sensors to prevent oscillations. The elements to paint are hung on beams and move both linearly, for transfer from the loading/unloading areas to the work areas, and transversally, in large parking buffers appropriately positioned on the line. The storage system uses a particular technical solution specifically designed for this application and protected by an international patent. For painting, the system uses the tried and tested “Winpaint” software, a Finiture exclusive, which controls over 150 robots operating in almost every part of the world (including Japan and Australia). The pieces to treat are analysed by a scanner mounted on a carriage and assisted by a double range of lasers that detect their shapes and dimensions. Then, two opposing robots, mounted on slides, paint both sides based on the information processed by the scanner and the required work parameters. It is possible to apply different paint products, even on the same piece and on different areas of the same face, and the color change is automatic and immediate, thanks to fully independent circuits and different groups of guns mounted on the wrists of the robots. The painting booth is pressurized and air recirculating ith 4 filtration systems. This solution prevents environmental emissions, allo s to save significant amounts of thermal energy and ensures a much simpler and more effective control of the strutturalegno environmental parameters (humidity and temperature), which is necessary in order to obtain a good quality of treatment. The drying process adopts the closed circuit LDP system hich uses dehumidified air ith appropriate ventilation to quickly and effectively remove humidity from the painted surfaces. Also in this case we are talking about zero emissions and low energy consumption. A sander, a blowing unit for cleaning surfaces before painting, and a water treatment unit complete the line. The unloading of the pieces is carried out with another lifting group with methods similar to loading. Empty beams can be stored in buffers positioned even on different levels, to optimize the use of space, before being loaded again with other elements to paint. The o of data in and out of the line is integrated ith the rest of the company, as the painting plant is perfectly interfaced with the customer’s ERP. This prevents possible errors and allows a real time control over the progress of the production process. Among the lines already built, the most interesting in terms of size and completeness of the adopted solutions, has been installed in one of the Stora Enso’s factories in Austria. The systems for the GLT beams are based on similar technologies, but transport only takes place on horizontal roller conveyors. As we can see, Finiture has been able to offer an effective answer to the need of painting large wooden structural elements, in accordance with the most recent trends in industrial automation and in full compliance with the principles of Green Economy.
CLT, DLT, GLT, LVL… sono sigle che si sentono sempre più di frequente e stanno a indicare varie tipologie produttive di elementi strutturali in legno utilizzati per la costruzione di edifici. Si tratta di tecnologie note da tempo, ma che oggi godono di un notevole successo per i non piccoli vantaggi che offrono, quali la rapidità di assemblaggio, l’isolamento termico e acustico, la resistenza al fuoco (sembra assurdo, ma è proprio così) e l’ecosostenibilità. Le caratteristiche di questi materiali si sono evolute anche grazie alla disponibilità di vernici che ne hanno migliorato enormemente le prestazioni, sia dal
punto di vista funzionale sia estetico. Naturalmente, trattandosi di elementi per lo più di grandi dimensioni, il trattamento delle superfici risulta molto complesso e dispendioso. Da qui è sorta l’esigenza di automatizzare il processo, esigenza a cui l’azienda Finiture S.r.l. a Villatora di Saonara, in provincia di Padova, ha saputo rispondere con soluzioni ambiziose e innovative. La tecnologia utilizzata è concettualmente simile a quella della verniciatura dei serramenti, ma in questo caso ci sono due ordini di grandezza in più. Infatti i pannelli possono misurare fino a 20 x 3. m e pesare anche ton-
colo d’aria con ben 4 sistemi di filtrazione. Questa soluzione elimina le emissioni all’esterno, permette di risparmiare notevoli quantità di energia termica e rende molto più semplice ed efficace il controllo dei parametri ambientali (umidità e temperatura) necessari a ottenere una buona qualità del trattamento. L’essiccazione sfrutta il sistema LDP a circuito chiuso che utilizza l’aria deumidificata con una opportuna ventilazione per rimuovere rapidamente e in modo efficace l’umidità dalle superfici verniciate. Anche in questo caso parliamo di emissioni zero e basso consumo energetico. Una carteggiatrice, un gruppo di soffiaggio per la pulizia delle superfici prima della verniciatura e una unità di trattamento acque completano la linea. Lo scarico dei pezzi viene effettuato con un altro gruppo di sollevamento con modalità simili al carico. Le bilancelle vuote possono essere immagazzinate in buffer posizionati anche su diversi livelli, per ottimizzare lo sfruttamento degli spazi, prima di essere caricate nuovamente con altri elementi da verniciare. Il usso dei dati in ingresso e in uscita dalla linea è integrato col resto dell’azienda, essendo l’impianto di verniciatura perfettamente interfacciato con l’ERP del cliente. Questo previene possibili errori e permette di avere lo stato di avanzamento della produzione in tempo reale. Fra le linee per CLT già realizzate, la più interessante per dimensioni e completezza delle soluzioni adottate si trova in uno degli stabilimenti di Stora Enso in Austria. Gli impianti per le travi in GLT sono basati su tecnologie analoghe, ma il trasporto avviene solo su rulliere orizzontali. Come vediamo, Finiture ha saputo dare una risposta efficace all’esigenza di verniciare grandi elementi strutturali in legno, in linea con le più recenti tendenze dell’automazione industriale e nel pieno rispetto dei principi della Green Economy.
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nellate, mentre per le travi in GLT parliamo di 25 m di lunghezza massima. Vediamo ora, un po’ nel dettaglio, in cosa consiste un impianto per la verniciatura automatica di pannelli in CLT. Come è facilmente intuibile, l’ostacolo più importante da superare è la movimentazione dei pezzi. Si parte da una rulliera orizzontale motorizzata per il trasporto dal reparto produzione alla verniciatura. Qui un gruppo di estrazione trasversale a tapparelle e un sollevatore verticale provvedono a portare i pezzi all’inizio della linea. Le velocità orizzontale e verticale sono controllate da un algoritmo e da speciali sensori di inclinazione per prevenire le oscillazioni. Gli elementi da verniciare sono appesi a bilancelle e si muovono sia linearmente, per il trasferimento dalle zone di carico/scarico alle aree di lavoro, sia trasversalmente in grandi buffer di parcheggio posizionati in punti opportuni della linea. Il sistema di accumulo utilizza una particolare soluzione tecnica studiata appositamente per questa applicazione e coperta da brevetto internazionale. Per la verniciatura si utilizza il collaudatissimo software “Winpaint”, un’esclusiva di Finiture, che guida oltre 150 robot operanti quasi in ogni angolo del pianeta (Giappone e Australia compresi). I pezzi da trattare sono scandagliati da uno scanner montato su un carro e coadiuvato da una doppia batteria di laser che ne rilevano forme e dimensioni. Successivamente due robot contrapposti, montati su slitte, effettuano la verniciatura da entrambi i lati sulla base delle informazioni elaborate dallo scanner e dai parametri di lavoro richiesti. È possibile applicare diversi prodotti vernicianti, anche su uno stesso pezzo e su aree diverse della stessa faccia, e il cambio colore è automatico e immediato, grazie a una serie di circuiti indipendenti e a diversi gruppi di pistole montate sui polsi dei robot. La cabina di verniciatura è pressurizzata e a ricir-
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Il gruppo degli speaker al meeting, in primo piano Jürgen Köppel, Spokesman of the Management Board of Leitz, e alla sua destra Luciano Tagliaferri (SCM Group).
UN APPUNTAMENTO DI GRANDE RILIEVO - www.leitz.org/it di Sonia Maritan e Pietro Ferrari Un incontro al vertice nella tecnologia di foratura e fresatura si è tenuto lo scorso maggio a Oberkochen, nella sede di Leitz in Germania. Il simposio Leitz di quest’anno sul tema “moderne costruzioni in legno” ha suscitato molto entusiasmo tra gli oltre 120 ospiti. Relatori rinomati hanno presentato le nuove tendenze, i metodi di lavorazione nonché i progetti attuali e hanno offerto un’entusiasmante prospettiva sul futuro. Da anni, infatti, il Leitz Symposium si è sviluppato fino a di entare un importante forum informati o e un incontro industriale per esperti dell’industria e del commercio. Uno sguardo entusiasmante sulle tendenze attuali e sui metodi di lavorazione innovativi: al Leitz Symposium di quest’anno a Oberkochen, l’attenzione si è concentrata sui temi relativi alla moderna costruzione in legno. Relatori di fama
dell’industria e della scienza hanno presentato nuove tendenze e metodi di lavorazione a oltre 120 ospiti, alcuni dei quali stanno già cambiando, semplificando e soprattutto migliorando il mondo di domani. Per anni, il Leitz Symposium si è sviluppato fino a diventare un importante forum informativo e un incontro di settore per esperti dell’industria e del commercio. Costruzioni circolari in legno: anche una breve occhiata al programma ha mostrato quanto fosse creativo, moderno e talvolta anche provocatorio l’evento. Il legno come materiale da costruzione rinnovabile sta diventando sempre più importante e si è sviluppato in un prodotto industrializzato innovativo e molto richiesto. Ora è importante sfruttare le opportunità della moderna costruzione in legno e attirare maggiore attenzione su di essa. Al Leitz Symposium, un totale di otto relatori ha
AN EXCITING LOOK AT CURRENT TRENDS AND INNOVATIVE PROCESSING METHODS This year’s Leitz Symposium in Oberkochen, the focus was on topics relating to modern timber construction. Renowned speakers from industry and science presented new trends and processing methods to over 120 guests, some of which are already changing, simplifying and above all improving the world of tomorrow. For years, the Leitz Symposium has developed to become an important information forum and industry get-together for experts from industry and trade. Strategic timber resource management, circular timber construction and roots - even a brief glance at the programme showed how creative, modern and sometimes also provocative the event was. Wood as a renewable construction material is becoming increasingly important and has developed into an innovative and highly attractive material. Now it is important to use the opportunities of modern timber construction and to draw more attention to it. A total of eight speakers presented possible solutions, current projects, development trends, machine concepts as well as tools and machining strategies at the Leitz Symposium. Prof. Katja Frühwald-König from the Ost estfalen Lippe University of Applied Sciences as the first to speak. It is quite clear for her that wood is the building material of the future. But not the way it is currently used. According to Frühwald-König, timber construction must become more material efficient. For ood as a ra material is not infinite. Due to climate change, it is even necessary to reforest the domestic forests. Research on particularly climate-resistant wood species has therefore gained enormous importance. Christian Straubinger from Taglieber Holzbau went in a similar direction with his slightly provocative presentation title “Species-appropriate human husbandry”. For the experienced engineer, the use of wood is essential for environmental protection. For, in contrast to the climate killer cement, wood is not a disposable product. It actively contributes to the thermal insulation and energy efficiency of a building. This makes building materials such as foams unnecessary. According to Christian Straubinger, the enveloping surface of buildings plays a decisive role in people’s well-being. In wooden buildings, people have a
presentato possibili soluzioni, progetti attuali, tendenze di sviluppo, concetti di macchine, utensili e strategie di lavorazione. La prof.ssa Katja Frühwald-König dell’Università di scienze applicate di Ostwestfalen-Lippe è stata la prima a parlare. Per lei è chiaro che il legno è il materiale da costruzione del futuro. Ma non nel modo in cui è attualmente utilizzato. Secondo Frühwald-König, le costruzioni in legno devono diventare più efficienti dal punto di vista dei materiali. Perché il legno come materia prima non è infinito. A causa dei cambiamenti climatici, è persino necessario rimboschire le foreste domestiche. La ricerca sulle specie legnose particolarmente resistenti al clima ha quindi acquisito un’enorme importanza. Christian Straubinger di Taglieber Holzbau è andato in una direzione simile con il suo titolo di presentazione leggermente provocatorio “Species-appropriate human husbandry“. Per l’ingegnere esperto, l’uso del legno è essenziale per la protezione dell’ambiente. Perché, contrariamente al cemento killer del clima, il legno non è un prodotto usa e getta. Contribuisce attivamente all’isolamento termico e all’efficienza energetica di un edificio. Ciò rende super ui i materiali da costruzione come le schiume. Secondo Christian Straubinger, la superficie avvolgente degli edifici gioca un ruolo decisivo per il benessere delle persone. Negli edifici in legno, le persone hanno un diverso senso della temperatura e una connessione più emotiva con l’edificio in altre parole, una vita molto più “adatta alla specie”. L’imprenditore Markus Derix ha dato un’introduzione alla costruzione circolare in legno. Si tratta di un’economia circolare in cui ad alcu-
ni elementi costruttivi in legno viene data una seconda vita. Questi non vengono gettati via dopo l’uso, ma vengono convertiti per ulteriori usi all’interno di edifici esistenti o nuovi. Questa non è solo una rivoluzione nella costruzione in legno, ma è anche estremamente rispettosa delle risorse. Il Prof. Dr. Jürgen Graf dell’Università tecnica di Kaiserslautern è stato il relatore successivo e ha fornito una possibile risposta su come la costruzione e lo smantellamento di questi elementi costruttivi possano essere eseguiti senza problemi. Secondo lui, una semplice tecnologia di connessione tra i componenti è elementare per un metodo di costruzione circolare efficace. Nella ricerca con il suo team, J rgen Graf si affida a una connessione reversibile con i cosiddetti adattatori a cono realizzati in legno di resina sintetica pressata. Anche l’ospite del simposio ha contribuito a questo progetto. Leitz ha sviluppato una fresa speciale per la fresatura conica precisa al millimetro, che accorcia il processo di lavorazione di un fattore 10 rispetto alle frese convenzionali. La Prof. Dott.ssa Christina Jeschke dell’Università di Scienze Applicate di Biberach ha spiegato come potrebbero apparire dall’esterno gli edifici del futuro. Che si tratti di legno, sughero, gesso, fibrocemento, metallo o vetro. Utilizzando numerosi esempi, la professoressa ha presentato tutto ciò che è possibile nella progettazione di facciate nelle moderne costruzioni in legno e quali materiali possono essere utilizzati. Per lei, è ormai necessario un cambiamento di pensiero nella formazione di giovani architetti e designer in modo che gli aspetti della sostenibilità come
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different sense of temperature and a more emotional connection to the building - in other words, a much more “species-appropriate” life. The entrepreneur Markus Derix gave an introduction to circular timber construction. This is a circular economy in which certain building elements made of wood are given a second life. These are not thrown away after use, but are converted for further uses within existing or new buildings. This is not only a revolution in timber construction, but is also extremely resource-friendly. Prof. Dr. Jürgen Graf from the Technical University of Kaiserslautern was the next speaker providing a possible answer as to how the construction and dismantling of these building elements can be carried out smooth. According to him, a simple connection technology between the components is elementary for a circularly effective construction method. In the research with his team, Jürgen Graf relies on a reversible connection with so-called cone adapters made of pressed synthetic resin wood. The symposium host also had a hand in this project. Leitz has developed a special cutter for the millimetre-precise cone milling, which shortens the machining process by a factor of 10 compared to conventional routers. Prof. Dr. Christina Jeschke from Biberach University of Applied Sciences explained what the buildings of the future might look like from the outside. Whether with wood, cork, plaster, fibre cement, metal or glass. Using numerous examples, the professor presented everything that is possible in fa ade design in modern timber construction and which materials can be used. For her, a change in thinking is already necessary in the training of young architects and designers so that sustainability aspects such as a circularly effective materials management are directly taken into account. However, she also pointed out that the weathering of wood can be a challenge in construction and therefore it must be planned for that the wood will change visually over time. Luciano Tagliaferri from the Italian machine manufacturer SCM and Andreas Kisselbach, head of the R&D department at Leitz and moderator of the symposium, then introduced the technical basics of modern timber construction. The aim is to eliminate the need for reworking the individual building elements on the construction sites. This is made possible, for example, by modern machine concepts for 6-sided machining of the components and building elements. Leitz supplies the specialized matching tools. There is now much more to sawing, cutting and drilling in timber construction than there was a few years ago. For example, it is about complex 5-axis machining, high-precision drilling in a short time and modern cutting strategies. These are all challenges for which the world market leader from Oberkochen, Leitz, develops innovative solutions year after year. At the end of the symposium, Oliver Fried from Rubner Holzbau caused quite a stir. He mentally transported the guests to Hamburg and presented the so-called “Roots” - Germany’s tallest wooden high-rise building, which is currently still under construction. 20 storeys will later be distributed over a height of 72 metres. The completion of this architectural masterpiece in Hamburg’s Hafen City is planned for 2024 and ill serve as a agship pro ect for modern timber construction in the future. Jürgen Köppel, Spokesman of the Management Board, was enthusiastic at the end of the symposium. For him it is clear that wood is the building material of the future, which has already begun today. Thus, modern timber construction and its sustainability aspects are without alternative. However, designers and architects must learn to think in terms of wood as early as the training stage. Enthusiastic guests, enthusiastic speakers and a topic that no one will be able to avoid in the future. The Leitz symposium showed: whether it’s saving CO2, creating a positive living experience, or reusing resources, making a difference not only requires long-term goals, it also requires timely action.
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L’intervento del professor Jürgen Graf (che ha presentato il suo adattatore a cono).
Il simposio in corso con più di 120 ospiti presenti.
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una gestione dei materiali efficace in modo circolare siano automaticamente presi in considerazione. Tuttavia, ha anche sottolineato che il mutamento del legno può rappresentare una sfida nella costruzione e quindi è necessario prevedere che il legno cambi visivamente nel tempo. Luciano Tagliaferri del produttore italiano di macchine SCM e Andreas Kisselbach, capo del dipartimento R&S di Leitz e moderatore del simposio, hanno poi introdotto le basi tecniche della moderna costruzione in legno. L’obiettivo è quello di eliminare la necessità di rielaborare i singoli elementi costruttivi nei cantieri. Ciò è reso possibile, ad esempio, dai moderni concetti di macchina per la lavorazione su sei lati dei componenti e degli elementi costruttivi. Leitz fornisce gli strumenti corrispondenti specializzati. Ora c’è molto di più nel segare, tagliare e forare nelle costruzioni in legno rispetto a qualche anno fa. Al termine del simposio ha suscitato molto scalpore Oliver Fried della Rubner Holzbau. Ha trasportato mentalmente gli ospiti ad Amburgo e ha presentato le cosiddette “Radici”, il grattacielo in legno più alto della Germania, attualmente ancora in costruzione. Successivamente verranno distribuiti 20 piani su un’altezza di 72 metri. Il completamento di questo capolavoro architettonico nella Hafen City di Amburgo è previsto per il 2024 e in futuro fungerà da progetto faro per le moderne costruzioni in legno. Jürgen Köppel, portavoce del consiglio di amministrazione, è stato entusiasta alla fine del simposio. Per lui è chiaro che il legno è il materiale da costruzione del futuro, che è già iniziato oggi. Pertanto, la moderna costruzione in legno e i suoi aspetti di sostenibilità non hanno alternative. Tuttavia, designer e architetti devono imparare a pensare in termini di legno già nella fase di formazione. Ospiti entusiasti, relatori entusiasti e un argomento che nessuno potrà evitare in futuro. Il simposio Leitz ha dimostrato che, che si tratti di risparmiare
CO2, creare un’esperienza di vita positiva o riutilizzare le risorse, fare la differenza non richiede solo obiettivi a lungo termine, ma richiede anche un’azione tempestiva. Abbiamo chiesto a Christian Terfrüchte, (responsabile vendite), quale sia il rapporto fra utensile e finitura. La relazione, mai abbastanza sottolineata, del buon utensile che garantisce una finitura di maggiore qualità e quindi riduce la necessità di rifinire carteggiare i pezzi ci sembra rappresenti un aspetto non trascurabile a fronte di una richiesta crescente di solai e pareti a vista! «Un punto fondamentale nella lavorazione di componenti in legno massiccio per le aziende manifatturiere – ha risposto Christian Terfrüchte – è sempre quello di ottenere superfici perfette. olte aziende per non sanno che la superficie migliore non garantisce automaticamente il massimo successo redditizio nella carpenteria. Ad esempio, non ha senso usare per la produzione di elementi incollati lo stesso utensile di piallatura, acquistato ad esempio per la produzione di elementi a vista. entre nella piallatura di elementi a vista si presta particolarmente attenzione al raggiungimento di un’elevata qualità della superficie per risparmiare tempo nella lavorazione di finitura, è proprio questa superficie troppo liscia che, nella produzione di elementi incollati, rappresenta più uno svantaggio per la loro ulteriore lavorazione. opportuno coordinare le fasi produttive all’interno di un processo di produzione e utilizzare concetti di utensili adeguati a seconda dei requisiti della superficie. In teoria questo significa l’acquisto di pi sistemi di utensili, il che a prima vista rischia di aumentare i costi di processo, ma in pratica i costi di processo possono effettivamente essere ridotti se, ad esempio, vengono utilizzati sistemi di utensili di lunga durata con taglienti rivestiti».
Founded in 1876 in Oberkochen, Southern Germany, the Leitz Group is the worldwide leading manufacturer of tools for industrial processing of wood, wood derived materials, plastics, compound materials and non-ferrous metals. The product spectrum covers the complete range of precision tools for automated machines. In a complete package of advisory services, approximately 3,000 employees pass on their experience of cutting tools to customers so meeting daily the requirements of a complete problem solver and producing service provider. Leitz products regularly are used in more than 150 countries. By 7 production locations in Europe, Asia and America, sales companies and -offices in 38 countries, a close net of more than 100 service stations with quick-production facilities as well as sales partners, Leitz is represented on all continents.
TUTTO IL CALORE DEL TETTO LIGNEO www.sherwin-williams.com - di Marco Nascetti La verniciatura dei tetti di abitazioni e delle strutture esterne in legno richiede una particolare cura perché il legno è soggetto a degrado se esposto alla pioggia, all’umidità e al sole, pur essendo un materiale da costruzione che presenta ottime caratteristiche meccaniche ed estetiche. Sono preziosi dunque i diversi trattamenti disponibili fra tipologie di impregnanti e finiture L’evoluzione delle tecnologie costruttive e la tendenza a realizzare abitazioni mediante architettura sostenibile e utilizzo di materiali ecocompatibili, richiedono al tetto di contribuire a rispondere alle esigenze di risparmio energetico, isolamento termoacustico, comfort abitativo, salubrità e benessere. Il tetto è una componente importante della progettazione di una casa e la scelta di costruirlo in legno offre notevoli vantaggi. Il legno oltre a proteggere dagli agenti atmosferici può vantare un’estrema leggerezza e le sue proprietà isolanti riducono le escursioni termiche lasciandolo traspirare e smaltendo costantemente l’umidità. Un tetto in legno è sicuro perché l’elasticità della struttura portante e la sua leggerezza conferiscono al sistema una maggior resistenza agli eventi sismici. Il legno offre anche vantaggi estetici che assumono un ruolo importante nell’arredamento interno: basta alzare lo sguardo per restare colpiti dal calore emanato dal legno a vista che, combinato con altri materiali, riesce a integrarsi in qualsiasi contesto architettonico. Il tetto è una delle parti della casa più esposte alle intemperie e alle variazioni climatiche. Il legno come materiale da costruzione presenta ottime caratteristiche meccaniche ed estetiche, però è soggetto a degrado se esposto alla pioggia, all’umidità e al sole. Per questo è
necessaria una protezione di lunga durata contro le aggressioni degli agenti atmosferici, che ne mantenga la completa efficienza. IMPREGNANTI AM0631/XX Hydroplus È un impregnante trasparente all’acqua per esterni disponibile in una vasta gamma di colori, adatto alla verniciatura di gazebo, staccionate, casette in legno, balconi e perlinature. Si applica con impregnatrice ma anche a spugna e pennello; la pennellabilità open time permette una facile ripresa dei lavori anche dopo una pausa. Le speciali resine acriliche rendono l’impregna-
COATINGS FOR WOODEN HOUSE ROOFS AND OTHER OUTDOOR STRUCTURES The development of construction technology and the recent trends that use sustainable architecture and eco-compatible materials to build houses, now need roofs to help meet the requirements of energy saving, thermal and acoustic insulation, residential comfort, health and well-being. Roofs are a major component in the design of a house and the decision to build them in ood offers ma or benefits. In addition to offering protection from the weather, wood is also extremely light and its insulation properties reduce temperature loss while letting interiors breathe to help control humidity. A wooden roof is also safe as its lightness and the elasticity of its load-bearing structure make it extremely resistant to seismic events. Wood also offers aesthetic advantages that play an important role in interior design. Simply lift your head and you will be amazed by the cosy atmosphere that wood creates.
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IDENTIKIT LEITZ
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And when combined with other materials it can blend perfectly with any architectural context too. The roof is one of the parts of the house most exposed to the elements and changes in climate. As a construction material, wood has excellent mechanical and aesthetic characteristics, but it will deteriorate if exposed to rain, damp and sunshine. This is why long lasting protection is required to combat eathering and ensure the ood remains completely efficient. PRESERVATIVE WOOD STAINS AM0631/XX Hydroplus AM0631/XX Hydroplus is a clear waterborne protective stain for outdoor use available in a wide range of colours and is ideal for coating gazebos, fences, wooden crates, balconies and wood panelling. It can be applied using an impregnator, brush or sponge. The product’s brush application open-time also means that jobs can be easily resumed even after a pause. Its special acrylic resins seep into the ood to protect it extremely effectively, giving it a pleasant finish and highlighting the grain. AML3390/13 Hydroplus AML3390/13 Hydroplus is a white waterborne protective stain for outdoor use that can be applied using automatic impregnators hose high dry residue provides excellent cover and filling. Thanks to its outstanding hiteness, AML3390 13 offers excellent durability strutturalegno and a superb aesthetic result. Ideal for conifer wood beams and wood panelling, the product is ready to use and can be applied in one or more coatings according to the degree of white you wish to obtain. TOPCOATS AZ2330/86 Hydroplus AZ2330/86 Hydroplus is a waterborne topcoat for exteriors that can be applied using a brush or spray gun to joinery, balconies, wood paneling, beams, cottages, fences, etc. AZ2330/86’s qualities of elasticity and durability are ideal for the outdoor wood protection sector. In addition to UV absorbers and radical scavengers, the topcoat also contains film preservatives that combat blue stain and wood rot fungi. AZV2317/00 Hydroplus The clear, super water-repellent, waterborne topcoat H2NO is designed for outdoor structures, such as gazebos, wall panelling, outdoor furniture and fences. As well as protecting the wood, the product also leaves its natural look unaltered. AZV2317/00 Hydroplus penetrates deep into the ood fibres forming a ater repellent layer. The topcoat allo s the ood to breathe, letting out any moisture. This mechanism improves the product’s durability over time and reduces the likelihood of attacks by micro-organisms. AZV2317/00 is ideal for facilitating water run-off on vertical or slightly sloping supports. It can be applied to any Hydroplus series protective wood stain using immersion or a brush, an impregnator, a roller or low pressure airless type spray gun.
zione del legno estremamente efficace, conferendogli un aspetto gradevole ed evidenziandone la venatura. AML3390/13 Hydroplus È un impregnante all’acqua bianco per esterni applicabile mediante macchine impregnatrici automatiche il cui elevato residuo secco permette d’ottenere un manufatto con elevata copertura e ottimo riempimento. Grazie all’ottimo punto di bianco AML3390/13 conferisce al manufatto buona durabilità e ottimo risultato estetico. Ideale per travature e perlinati in legno di conifera, il prodotto è pronto all’uso è si può applicare in una o più mani per ottenere una diversa copertura a seconda del punto di bianco che si intende ottenere.
FINITURE
AZ2330/86 Hydroplus È una finitura all’acqua per esterni applicabile a pennello e spruzzo su infissi, balconi, perlinature, travature, cottage, staccionate, ecc. Le doti di elasticità e durata rendono AZ2330/86 ideale nel campo della protezione del legno all’esterno. La finitura contiene, oltre ad assorbitori UV e catturatori di radicali, anche preservanti del film contro l’attacco dei funghi dell’azzurramento e della marcescenza. AZV2317/00 Hydroplus La finitura all’acqua trasparente super idrofobica H2NO, destinata a manufatti esposti all’esterno – gazebo, rivestimenti a parete, arredo esterno, staccionate – oltre a proteggere il legno lo lascia inalterato nel suo aspetto naturale. AZV2317/00
penetra in profondità, infiltrandosi nelle fibre del legno e formando uno strato idrofobo che respinge l’acqua. La finitura mantiene il legno permeabile al vapore, consentendogli di scambiare l’umidità contenuta: questo meccanismo migliora la sua durabilità nel tempo e riduce la probabilità di attacco da parte di microrganismi. AZV2317/00 è idoneo per supporti verticali o leggermente inclinati, per facilitare lo scorrimento dell’acqua. Applicabile su qualsiasi impregnante della serie mediante immersione, pennello, impregnatrice, rullo e con aerografo tipo airless a bassa pressione.
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Una distintiva artigianalità 4.0
Il settore delle costruzioni in legno, da sempre all’avanguardia sul fronte della sostenibilità ambientale, negli ultimi dieci anni sta registrando uno sviluppo senza sosta per merito di alcune nuove tecnologie che ne hanno migliorato le applicazioni e le prestazioni. Soltech contribuisce allo sviluppo di questo settore fornendo connessioni metalliche oltre lo standard: piastre su misura e nuovi sistemi costruttivi per gli edifici in legno, fra cui il nuovo brevetto del Sistema Cordolo Ispezionabile Airtech, attualmente la soluzione più avanzata con cui progettare l’attacco a terra delle pareti in legno. Soltech S.R.L., azienda con una competenza costruita in oltre 30 anni di attività e a contatto con diverse realtà in Italia e all’estero, contribuisce anch’essa allo sviluppo dell’intero comparto con i suoi prodotti all’avanguardia e soluzioni tecniche di carpenteria metallica, realizzati con l’obiettivo di rendere le strutture in legno più sicure e durature. La sua può essere definita un’artigianalità 4.0, innovativa e personalizzata, in grado di proporre soluzioni efficaci, affidabili e di alto livello performativo. Come sappiamo, le connessioni metalliche ricoprono un ruolo fondamentale nella struttura, la duttilità dell’acciaio va a sopperire la fragilità del legno e questo connubio di materiali permette di ottenere ottime prestazioni. Quando le soluzioni standard non bastano a soddisfare le esigenze geometriche
In queste pagine, alcune connessioni metalliche progettate e prodotte su misura da Soltech per specifici progetti. Nella pagina successiva Airtech, il cordolo ispezionabile brevettato da Soltech in grado di sollevare la parete dalla fondazione senza limiti di quota: un esempio di posa in cantiere in alto e un grafico esplicativo delle sue notevoli prestazioni.
e prestazionali richieste, i progettisti attraverso la loro conoscenza e creatività ricorrono a soluzioni "cucite" sul progetto specifico. Soltech affianca i tecnici nell’ideare e studiare la miglior soluzione su misura e la realizza, grazie al reparto di carpenteria interna attrezzato con macchinari a controllo numerico, robot e personale altamente qualificato. Ogni elemento di connessione su progetto viene considerato un ancoraggio speciale per la sua forma ma soprattutto per le sue caratteristiche meccaniche e di resistenza. Per questo, in Soltech, ogni connessione metallica realizzata su misura gode di vita propria e segue un iter produttivo ben preciso, iniziando dalle attività di taglio e saldatura della lamiera in acciaio fino al controllo del prodotto finito, in fun-
TECHNICA_SOLTECH
zione della classe di esecuzione richiesta dal progettista. Tutto ciò nel rispetto delle normative vigenti, della massima professionalità e della rintracciabilità documentale. Grazie al possesso delle Certificazioni EN1090 e ISO3834, infatti, l’Azienda è in grado di marcare CE anche gli ancoraggi metallici realizzati su misura, inclusi gli elementi progettati in classe di esecuzione E C3 e di rilasciare tutte le dovute Certificazioni. A ulteriore garanzia, i tecnici Soltech offrono un servizio di consulenza lungo tutto il processo di lavoro, dalla fase iniziale di analisi fino al servizio post vendita. Oltre all’offerta di prodotti standard e su misura, in Soltech un team affiatato di tecnici e professionisti collabora costantemente per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti.
È da questo incessante lavoro di studio a favore del benessere e della sicurezza delle strutture in legno che nasce Airtech, Sistema Cordolo Ispezionabile, brevettato da Soltech, attualmente la soluzione più avanzata con cui progettare l’attacco a terra delle pareti in legno. Ideato sul concetto di preservare il legno in condizioni asciutte e di proteggerlo da umidità e ristagni d’acqua in qualsiasi situazione, questo sistema rappresenta a oggi l’unica tecnologia costruttiva capace di garantire durabilità, ispezionabilità e monitoraggio delle pareti in legno durante tutto l’arco della vita nominale della struttura. Airtech infatti è l’unico cordolo in grado di sollevare la parete in legno dalla fondazione senza alcun limite di quota, impedendo quindi all’umidità di risalita
SOLTECH, BEYOND USUAL METAL CONNECTIONS: TAILOR-MADE PLATES AND NEW CONSTRUCTION SYSTEMS FOR TIMBER BUILDINGS The wood construction sector, always at the forefront of environmental sustainability, in the last ten years has experienced a continuous development thanks to new technologies that have improved its applications and performance. Soltech S.R.L., a company with an expertise built up in over 30 years in Italy and abroad, contributes to the development of the entire sector with its cutting-edge products and technical solutions of metal carpentry created with the aim of making wooden structures safer and longer lasting. Its craftsmanship can be defined as 4.0, innovative and customized, able to propose reliable and high-performance solutions. As we all know, metal connections play a fundamental role in the structure, the ductility of the steel compensates for the fragility of the wood and this combination of materials allows to achieve excellent performance. When standard solution fails geometric and performance needs, Designers through their kno ledge and creativity create se n solutions on the specific project. Soltech supports technicians in designing and studying the best tailor-made solution and realizes it, thanks to the internal carpentry department equipped ith numerical control machines, robot and highly qualified staff. Each tailor made connection element is considered a special anchor for its
TECHNICA SOLTECH www.soltechonline.com
di Ing. Andrea Filippini
Fastrutturalegno pagina bio S p er a Fabio Spera è consulente nell’ambito della progettazione antincendio dal 1998, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno, ha collaborato a progetti di adeguamento di centri commerciali, alberghi, case di cura e soprattutto all’adeguamento delle strutture sportive del CONI al Foro Italico di Roma e dei Musei Capitolini. La sua attività professionale per conto di strutture pubbliche e private non si è mai interrotta e prosegue ancora oggi, accompagnata negli ultimi anni da docenze per la formazione di quadri RPP, centri di avviamento al lavoro e interventi al Master internazionale di II livello sul Restauro architettonico e cultura del patrimonio. Negli ultimi anni si è dedicato alla sperimentazione e ricerca nel settore della prefabbricazione leggera di sistemi costruttivi legno con legno, ottenendo a fine 2021 l’attestato di brevetto per invenzione industriale per un “Sistema costruttivo a pannelli intelaiati per la realizzazione di edifici e altre applicazioni in campo strutturale” (domanda n. 102017000011435 depositata il 15/02/2017).
www.linkedin.com/in/fabio-spera-3b417b6b
di raggiungere la parete. Allo stesso tempo, la sua particolare geometria offre al legno un punto di contatto diretto con l’aria, mettendolo quindi sempre in condizione di smaltire un’eventuale presenza di umidità. Ma è l’ispezionabilità che rende il cordolo Airtech unico. Attraverso le bocchette di ispezione, che vengono posizionate agli angoli della struttura, è infatti possibile inserire delle sonde o telecamere per eseguire controlli periodici e valutare lo stato della parete, intervenendo quindi prima che i danni siano troppo elevati. Nelle strutture in legno, pertanto, è di fondamentale importanza scegliere la giusta connessione metallica, così come affidarsi a un partner competente, attento e costantemente aggiornato sulle nuove normative e tecnologie costruttive.
shape but for its mechanical characteristics and resistance too. For this reason, every metal connection made by Soltech has its o n life and follo s a ell defined process, from sheet metal cutting and elding activities to checking the final product according to the class of execution requested by the Designer. All this in compliance with current regulations, the highest professionalism and document traceability. Thanks to EN1090 and ISO3834 Certifications possessed, the Company is able to mark CE also metal tailor made anchor, including elements designed in execution class E C3 and provide all the necessary Certifications. As a further guarantee, Soltech technicians provide consulting services throughout the production process, from the initial phase of analysis to after-sales service. In addition to the offer of standard and customized products, in Soltech a close-knit team of technicians and professionals constantly collaborate for research and develop new products. It is from this incessant study for the health and safety of wooden structures that AIRTEC , inspectionable curb system, is born. Conceived on the concept of preserving wood in dry conditions and protect it from moisture and water stagnation in any situation, currently it’s the most advanced system for the connection to the ground of wooden walls. This system represents the only construction technology capable of guaranteeing durability, inspection and monitoring of wooden walls throughout the nominal life of the structure. AIRTEC is the only curb able to lift the ooden all from the foundation ithout any height limit, thus preventing the problem of rising damp on the walls. At the same time, its particular geometry offers the wood a direct contact point with the air, allowing moisture s disposal resulting from possible infiltration. But it is the inspectability that makes AIRTEC unique. Through the inspection vents, hich are placed at the corners of the structure, probes or cameras can be inserted for periodic checks and evaluations of wall condition, preventing excessing damage. In wooden structures, therefore, it is essential to choose the right metal connection, as well as relying on a partner that is reputable and constantly updated on new regulations and construction technologies.
TECHNICA VANIN www.vaninsrl.it
di Sonia Maritan
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Un nuovo capitolo
Un’immagine rinnovata per comunicare una lunga storia di passione per un mestiere. Profondamente legata alla lavorazione del legno, Vanin è nata nel 1985 da una passione di famiglia, la stessa che ancora dà linfa all'impresa diventata partner fondamentale per serramentisti, progettisti e imprese con l obiettivo di realizzare il miglior comfort abitativo per il cliente finale. La storia di Vanin è profondamente legata alla lavorazione del legno e ha origine da una passione di famiglia nata nel 1985, prima come serramentisti e poi con la produzione esclusiva di persiane e scuri in legno. Da sempre li caratterizza un grande spirito innovativo e una particolare attenzione alle esigenze dei clienti e del mercato, che li porta a scegliere tecnologie e sistemi produttivi avanzati per migliorare ogni volta la qualità dei prodotti. Oggi Vanin conta 4 business unit (ThermoCasse®, VMC, Schermature tecniche, Scuri e persiane in legno) ed è un partner fondamentale per serramentisti, progettisti e imprese per realizzare il miglior comfort abitativo per il cliente finale. Anche in vista delle sfide green del futuro. Fin dall’inizio si è distinta per la produzione di scuri e persiane in legno grazie alla quale è cresciuta e ha ampliato il suo sguardo verso altri elementi dello spazio che creano il benessere abitativo.
La lavorazione del legno e la produzione di scuri e persiane sono rimaste il cuore pulsante dell’attività, portate avanti con dedizione e curando ogni dettaglio: dalla scelta della materia prima di provenienza certificata, alle finiture, studiate per valorizzare ogni caratteristica naturale del legno stesso. Forte di questa solida identità, quest’anno Vanin ha voluto rinnovare l’immagine dell’azienda per presentarla in una veste più riconoscibile. Il rebranding è partito dal logo, sintetizzato nelle linee essenziali per renderlo più deciso. Il nuovo payoff “Soluzioni per il comfort abitativo” racconta la mission aziendale. La nuova veste è stata mostrata al pubblico a MADE Expo 2023, tra le fiere di settore più importanti d’Europa, con uno stand capace di distinguersi tra le altre aziende. «Un nuovo inizio, ma anche un tassello che si aggiunge alla lunga storia della nostra azienda.
TECHNICA_VANIN
Fino a oggi la nostra evoluzione è stata sempre concentrata sul prodotto, allo scopo di rispondere tempestivamente alle richieste del mercato Spiega Tania Vanin, direttore marketing di Vanin . Oggi è arrivato per noi il tempo di ripensare anche all’immagine della nostra azienda, il nostro volto. Il processo di rebranding che ha visto coinvolta la nostra realtà è stata l’ennesima dimostrazione della nostra voglia di spiccare sul mercato e di farci riconoscere per passione, know-how e ricerca costante dell’innovazione. Made Expo 2023 è stata la cornice nazionale e internazionale ideale per condividere con i professionisti del settore tutte le nostre grandi novità». Vanin ha aperto, cos , un nuovo capitolo della sua storia. Il prossimo passo Continuare su questa strada dove anche la comunicazione ha ripreso il suo ruolo fondamentale nel racconto dell’impresa, sia attraverso strumenti of ine che digital.
A NEW CHAPTER A rene ed image to communicate a long history of passion for a profession. Deeply linked to ood orking, Vanin as born in 198 from a family passion, deeply linked to ood orking, first ith the production of ooden indo s and subsequently ooden shutters and shutters. It has al ays been characterized by a great innovative spirit and particular attention to the needs of customers and the market, hich leads it to choose advanced technologies and production systems to improve the quality of the products every time. Today Vanin has 4 business units: ThermoCasse®, VMC, Technical screening, Wooden shutters and shutters and is a fundamental partner for indo and door manufacturers, designers and companies to achieve the best living comfort for the end customer. Also in vie of the green challenges of the future.
In queste pagine, alcune prestigiose realizzazioni di Vanin e un dettaglio della lavorazione manuale della persiana, prestigiosa testimonianza del valore artigianale mantenuto dall'azienda nonostante la dotazione tecnologica di ultima generazione. In alto, un ritratto di famiglia: Paolo Vanin fra le figlie reta (alla sua destra) e ania Vanin (a sinistra del padre)
PROIECTUM METSÄ WOOD www.consolis.com www.metsagroup.com
di Pietro Ferrari
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Bassa emissione e qualità
L'azienda di prefabbricati in calcestruzzo e prodotti in legno Consolis Parma collabora con il costruttore di case Arkta Rakennus e Metsä Wood per trovare soluzioni a basse emissioni di carbonio nell'edilizia. Insieme hanno lanciato un progetto di ricerca con l'obiettivo di sviluppare un tipo completamente nuovo di concetto di costruzione ibrida per l'edilizia residenziale multipiano che ridurrà l'impatto ambientale della costruzione. Il principale produttore finlandese di elementi prefabbricati in calcestruzzo Consolis Parma, il costruttore di case Arkta Rakennus e Metsä Wood hanno lanciato un progetto di ricerca sulla costruzione ibrida che promuove la costruzione a basse emissioni di carbonio. L'obiettivo è quello di sviluppare un tipo completamente nuovo di concetto di costruzione ibrida principalmente per le esigenze dell'edilizia residenziale multipiano, che ridurrà l'impatto ambientale della costruzione utilizzando strutture ibride. Lo sviluppo sostenibile del settore delle costruzioni si concentra sull efficienza energetica e dei materiali, nonché sull'edilizia a basse emissioni di carbonio e sull'economia circolare. «Tagliare radicalmente l'impatto sul clima è una preoccupazione comune per l'intero settore delle costruzioni. In linea con la nostra strategia, abbiamo posto le questioni climatiche al centro del nostro lavoro di sviluppo e il nostro obiettivo è ridurre le nostre emissioni del 5% all'anno e dimezzarle entro il 2035», afferma Juha Rämö, Technology Director di Consolis Parma. L'obiettivo della collaborazione tra Con-
solis Parma, Arkta Rakennus e Metsä Wood è quello di creare un concetto di costruzione ibrida efficiente in termini di materiali e a basse emissioni. In questo contesto, la costruzione ibrida si riferisce alla combinazione delle migliori caratteristiche del legno e del cemento sia per il telaio dell edificio che per le soluzioni di facciata per rendere l edificio a basse emissioni di carbonio, a risparmio energetico, duraturo ed economico. «La costruzione ibrida consente di aumentare la quota di materiale rinnovabile nella costruzione a più piani senza compromettere l efficienza del processo di costruzione o le prestazioni delle soluzioni. Il prodotto in legno ingegnerizzato ood, leggero, effiKerto® LVL di ets ciente in termini di materiali e in grado di immagazzinare carbonio, è adatto per applicazioni di costruzione ibrida. In collaborazione con i nostri partner, abbiamo i migliori prerequisiti per trovare le soluzioni globali pi efficaci», afferma Jussi Björman, Direttore, Sviluppo aziendale, Costruzione presso Metsä Wood. «In termini di impatto climatico dell'ambiente costruito, la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili si-
PROIECTUM_METSÄ WOOD
gnifica che aumenter l in uenza della fase di costruzione vera e propria sulle emissioni del ciclo di vita dell edificio. Di conseguenza, le soluzioni strutturali e le scelte materiali nella costruzione giocheranno un ruolo sempre più cruciale nel ridurre l'impatto sul clima della fase di costruzione in futuro», continua Rämö. Una gamma completa «Abbiamo lanciato un'intera famiglia di prodotti in calcestruzzo a basse emissioni in grado di ridurre significativamente le esalazioni basate sui materiali derivanti dalla costruzione. In questo progetto di ricerca, stiamo cercando nuovi modi per ridurre ancora di più le emissioni di materiali utilizzando nuove strutture ibride e le migliori propriet di diversi materiali», conclude Rämö. «Siamo competenti sia nelle costruzioni in cemento sia in legno e sappiamo molto bene come si comportano questi due diversi materiali da costruzione. Utilizzando questo know-how, il nostro obiettivo è sviluppare insieme soluzioni che combinino le migliori propriet del legno e del calcestruzzo con il nuovo sistema di costruzione ibrido», afferma Marko Nikander, direttore tecnico di Arkta Rakennus. «Agiamo come esperti del cantiere e del processo di installazione. Vogliamo garantire lo sviluppo di soluzioni ibride funzionali utilizzando la migliore esperienza delle parti del progetto», aggiunge Nikander. obiettivo finale del progetto di ricerca è produrre strutture di elementi ibridi a basse emissioni di carbonio convenienti e facilmente replicabili che creino un modo completamente nuovo di costruire sia in Finlandia che in tutto il mondo», conclude Nikander. Le soluzioni strutturali da sviluppare nell'ambito del progetto di ricerca devono essere testate in un progetto di condominio in Finlandia. Materiali ibridi e soluzioni applicative con l'obiettivo di minimizzare le emissioni di carbonio nell'aria, secondo un progetto di ricerca sulla costruzione ibrida lanciato da Consolis Parma, Arkta Rakennus e Metsä Wood.
LOW EMISSION AND QUALITY Precast concrete and wood products company are working together with a house builder to find lo carbon solutions in construction Finland's leading precast concrete element manufacturer Consolis Parma, house builder Arkta Rakennus and Metsä Wood have launched a research project on hybrid construction that promotes low-carbon construction. The aim is to develop a completely new kind of hybrid construction concept mainly for the needs of residential multi-storey construction, which will reduce the environmental impacts of construction by utilising hybrid structures. The sustainable development of the construction industry focuses on energy and material efficiency, as ell as lo carbon construction and the circular economy. «Radically cutting the climate impact is a common concern for the entire construction industry. In line with our strategy, we have put climate issues at the centre of our development work, and our goal is to reduce our emissions b five percent annuall and halve them by 2035», says Juha Rämö, Technology Director at Consolis Parma. The aim of the cooperation between Parma, Arkta and Metsä is to create a material efficient and lo emission hybrid construction concept. In this context, hybrid construction refers to combining the best features of wood and concrete both in a building frame and façade solutions to make the building low-carbon, energy-saving, long-lasting and cost-effective. «Hybrid construction enables increasing the share of renewable material in multi store construction ithout compromising building process efficiency or the performance of solutions. Metsä Wood's lightweight, material-efficient and carbon storing erto® LVL engineered wood product is well suited for hybrid construction applications. In cooperation with our partners, e have the best prerequisites for finding the most effective overall solutions», says Jussi Björman, Director, Business Development, Construction at Metsä Wood. «In terms of the climate impacts of the built environment, the transition from fossil fuels to rene able energ means that the in uence of the actual construction phase in the building's life cycle emissions will increase. As a result, structural solutions and the material choices in construction will play an increasingly crucial role in reducing the climate impact of the construction phase in the future», Rämö continues. «We have launched a whole product family of low-emission concrete products that can significantly reduce material based emissions from construction. In this research project, we are looking for new ways to reduce even more material emissions by utilising new hybrid structures and the best properties of different materials», Rämö concludes. «We are an expert in both concrete and wood construction and we know very well how these two different building materials behave. By utilising this know-how, our goal is to together develop solutions that combine the best properties of wood and concrete with the new hybrid construction system», says Marko Nikander, Technical Director at Arkta Rakennus. «We act as an expert of the construction site and installation process. We want to ensure the development of functional hybrid solutions using the best expertise of the project parties», adds Nikander. «The end goal of the research project is to produce cost-effective and easily replicable low-carbon hybrid element structures that create a brand new way of building both in Finland and around the world», Nikander concludes. The structural solutions to be developed as part of the research project are to be tested in an apartment building project in Finland.
PROIECTUM MODVION www.metsagroup.com www.modvion.com
di Pietro Ferrari
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Il legno e il vento
Metsä Wood fornirà prodotti LVL per le torri eoliche in legno di Modvion che costruisce torri eoliche modulari utilizzando legname laminato impiallacciato (LVL). Oltre ai vantaggi tecnici di LVL, consente anche riduzioni radicali delle emissioni: una torre eolica in legno riduce le emissioni del 90% rispetto a una torre in acciaio della stessa altezza e carico. L'azienda svedese di tecnologia del legno, Modvion, e l azienda finlandese di prodotti in legno, Metsä Wood, hanno concordato di fornire legname laminato impiallacciato (LVL) per le torri eoliche in legno di Modvion. «Costruire energia rinnovabile con materiali rinnovabili può consentire una produzione di energia zero dal vento – ha affermato Pär Hallgren, responsabile degli acquisti di Modvion –. Metsä Wood è un partner importante nel nostro viaggio per diventare un fornitore leader della prossima generazione di torri eoliche sostenibili, il che ci renderà potenzialmente uno dei maggiori acquirenti di LVL». Modvion costruisce torri eoliche modulari utilizzando legname laminato impiallacciato (LVL), dove Metsä Wood è un fornitore chiave di Modvion.
In questa immagine, un momento del montaggio della torre eolica e nella pagina a fianco un modulo di legname laminato impiallacciato LVL, elemento base con il quale si costruiscono le torri eoliche in legno riducendo le emissioni del 90% rispetto l'acciaio.
Il materiale è essenziale per la progettazione poiché il suo rapporto forza-peso si traduce in torri più leggere con meno necessità di rinforzi costosi. consente un elevata efficien«Kerto® za dei materiali, rendendolo così ideale per l'edilizia sostenibile. Il design e l'applicazione di Modvion sono un ottimo esempio della sua versatilità», afferma Henrik Söderström, SVP, Sales and Marketing di Metsä Wood. Oltre ai vantaggi tecnici di LVL, consente anche riduzioni radicali delle emissioni. Secondo un'analisi del ciclo di vita condotta dall'istituto di ricerca svedese RISE, una torre eolica in legno riduce le emissioni del 90% rispetto a una torre in acciaio della stessa altezza e carico. Considerando che anche il legno immagazzina carbonio, la torre diventa car-
bon negative, poiché lega più CO2 di quanta ne emetta durante la produzione. Per garantire il massimo stoccaggio del carbonio, Modvion prevede di riutilizzare il materiale legnoso dopo la disattivazione della torre eolica. «I volumi di legno necessari per una torre Modvion sono compresi tra 300 e 1200 metri cubi a seconda dell'altezza e del carico. Ci significa una capacit di stoccaggio del carbonio LVL compresa
tra 240 e 950 tonnellate di CO2eq per torre», ha affermato Pär Hallgren. La prossima pietra miliare di Modvion è la costruzione della prima torre eolica commerciale nel 2023. La torre in legno sarà installata con una turbina eolica da 2 megawatt in cima e si troverà a un'altezza totale di 150 m, comprese le pale. Metsä Wood è il fornitore della LVL per questo progetto innovativo.
WOOD AND THE WIND Metsä Wood to supply LVL products for Modvion’s wooden wind turbine towers Swedish wood technology company, Modvion, and the Finnish wood product company, Metsä Wood, have agreed to supply laminated veneer lumber (LVL) for Modvion's wooden wind turbine towers «Building renewable energy with renewable materials can enable net-zero energy production from wind – said Pär Hallgren, Head of Procurement at Modvion –. Metsä Wood is an important partner in our journey to become a leading supplier of the next generation of sustainable wind turbine towers, which will also make us potentially one of the largest buyers of LVL». Modvion builds modular wind turbine towers using laminated veneer lumber (LVL), where Metsä Wood is a key supplier to Modvion. The material is essential for the design as its strength-to-weight ratio results in lighter towers with less need for expensive reinforcements. «Kerto® enables high material efficienc thus ma ing it ideal for sustainable construction. Modvion’s design and application is a great example of its versatility», says Henrik Söderström, SVP, Sales and Marketing at Metsä Wood. Alongside the technical benefits of LVL, it also enables radical reductions in emissions. According to a lifecycle analysis conducted by the Swedish research institute RISE, a wooden wind turbine tower reduces emissions by 90% when compared to a steel tower of the same height and load. Considering that wood is also storing carbon, the tower becomes carbon negative, since it is binding more CO2 than it emits during manufacturing. To ensure maximum carbon storage, Modvion plans to reuse the wood material after the wind turbine tower is decommissioned. «The volumes of wood needed for a Modvion tower is between 300 – 1200 cubic meters depending on the height and load. That means an LVL carbon storage capacity between 240 – 950 tonnes CO2eq per tower», said Pär Hallgren. Modvion’s next milestone is building their first commercial ind turbine to er during 2023. The wooden tower will be installed with a 2-megawatt wind turbine on top and stand at 150m total height, including the blades. Metsä Wood is the supplier of the LVL for this innovative project.
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ www.fattoriadellegno.it
di Andrea Zenari
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Classificare il legno
– Capitolo 4
Considerata l’attualità dei contenuti di “CLASSIFICARE IL LEGNO: Norme Tecniche per le costruzioni Certificazione dei prodotti Redazione dei progetti strutturali esecutivi I controlli in cantiere”, per i lettori di Struttura Legno stiamo riproponendo la pubblicazione dei sei capitoli del volume di Andrea enari pubblicato da Riberalegno nel 2011 con tutti i relativi aggiornamenti per attualizzare le normative al presente. Dopo la prefazione di Almerico Ribera e l’introduzione di Andrea enari come apertura sul numero 37 2022, abbiamo pubblicato il Capitolo 1 su SL n 38 2022, il Capitolo 2 su SL n 39 2022, il Capitolo 3 – I parte su SL n 40 2023, il Capitolo 3 – II parte su SL n 41 2023. Il Capitolo 4, in pubblicazione su questo numero, riguarda l’accettazione in cantiere e la verifica delle classi di appartenenza per mezzo della classificazione del legno nuovo o antico. Oneroso compito dei progettisti e del direttore lavori è di verificare che il materiale afferente al progetto sia conforme a quello consegnato. Il capitolo 4 è quindi dedicato all'accettazione in cantiere e la verifica delle classi di appartenenza per mezzo della classificazione del legno nuovo o antico in questa parte vengono pertanto forniti consigli, osservazioni, documentazione tecnica in uso. La ualificazione dei prodotti in legno da costruzione, certificazione di trai massicce, tra i incollate, pannelli e case in legno Le NTC definiscono cosa si intende per prodotto da costruzione: “Il termine prodotto ha un significato estensivo che spazia dal materiale al sistema e al it e che configura come rodotto da Costruzione qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanentemente incorporato in un’ pera. Si intende per rodotto per uso strutturale qualsiasi materiale o prodotto che consente a un’ pera ove questo è incorporato di soddisfare il requisito essenziale n. esistenza meccanica e stabilit . In sintesi, dunque, la discriminante che consente di identificare materiali e prodotti per uso strutturale è la destinazione d’uso , che si intende prioritariamente strutturale. Il prodotto da costruzione è qualsiasi prodotto o it fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere
di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse . Le finalità per cui è stata redatta la CPD, prima, e ora il Regolamento 30 2001, era il riavvicinamento della legislazione (tecnica) degli stati membri mediante adozione di medesimi standard dei loro prodotti per individuare e definire i requisiti essenziali dei prodotti destinati a essere permanentemente incorporati in opere da costruzione. Le ragioni sono che tutte le opere edili siano concepite e realizzate in modo da garantire la sicurezza di persone, animali domestici e cose. In pratica tutti i prodotti costituenti l’opera (“….incorporati o assemblati in modo permanente ”) devono presentare caratteristiche tali da contribuire a far s che essa soddisfi i requisiti essenziali della direttiva. I materiali usati nelle costruzioni devono essere qualificati e identificati da parte di chi li fornisce, essi devono, inoltre, essere accettati, prima di iniziare le operazioni di posa in opera da parte del Direttore dei Lavori. La qualifica può avvenire in diversi modi, in primis le Norme Tecniche per le Costruzioni al capitolo 11.1 prevedono la certificazione di prodotto in conformità alle norme armonizzate e nel momento in cui queste non siano definitivamente entrate in vigore, quindi non sia terminato il periodo di coesistenza, dà la possibilità di richiedere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP) il provvisorio Attestato di Qualifica di Produttore. Una terza possibilità, prevista dalle NTC, è quella di richiedere a un Approval Body
LEGNO LAVAGNA_& CAFFÈ
SP C F C
LP
L
V
LC
FC
LC N
LL
LP
C SS
F BB C
CP
L
Classe di esistenza meccanica conforme a N 8
Specie legnosa
Pro enienza
Selezione isi a
Classe a ista
PCAB - Picea ables beter osso
CNE
DIN 4074-1
S ,S
,S
C1 , C
, C30
LADC - Lari decidua Larice
CNE
DIN 4074-1
S ,S
,S
C16, C
, C30
C uercus petraea uercus robur o ere
ermany
DIN 4074-5
LS10
D30
C S Castanea sati a Casta no
tal
UNI 11035-2
S
D24
Classe di reazione al fuoco: s , d0 Classe di durabilit naturale: PC B , L
C
,
C
,C S
Specifica del prodotto relati a al Certificato del controllo del processo di fabbrica CP del n basso, il Certificato del controllo del processo di fabbrica Legno strutturale e il Certificato di conformit C CP Legno lamellare
mpio di certificato per la marcatura CE per il legnoTecnica massiccio: sul cerl'emissione di un Valutazione Eu-retro deldilizia. Si ottiene per segagione longituto sono riportate le caratteristiche dei prodotti certificati. ropea (EAD). Analizziamo, per ciascun dinale del tronco e sfrutta la resistenza Esempio di certificato per la marcatura CE per il lamellare, anche in questo caso le prodotto, cosa è previsto dalla normameccanica delle fibre del legno in senso caratteristiche dei prodotti sono riportati sul retro del certificato a pagina a fianco.
tiva di riferimento. Il legno massiccio è il materiale impiegato nelle costruzioni da quando l'uomo ha iniziato a costruire e da allora è il materiale più diffuso nell e-
longitudinale. La conformità del legno massiccio è data attraverso la classificazione a vista (soltanto in pochi casi anche con la classificazione a macchina).
Costruzione di parete telaio.del prodotto relativa al CERTIFICATO DI CONFORMIT CE 13 9 – CPD del 10 0 2008 Specifica Una costruzione moltoa caratteristica.
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ www.fattoriadellegno.it
di Andrea Zenari
strutturalegno pagina 0
La olzCert Austria è un istituto di certificazione (Notified Body 13 9) accreditato e notificato dal Ministero Federale dell Economia e del Lavoro.
0 7
Esempio della Dichiarazione delle Lavorazioni eseguite a cura del Direttore Tecnico di Produzione.
La certificazione del legno massiccio avviene in un sistema di attestazione 2 attraverso il quale un Notified Body valuta l adeguatezza del sistema di controllo instaurato dal produttore e, a seguito dell ispezione di valutazione, ne rilascia il certificato che autorizza il produttore a marcare CE le travi. Per questa tipologia di prodotto è necessaria un’ulteriore visita ispettiva di sorveglianza annuale. Nelle pagine successive è riportato un esempio di certificato per la marcatura CE per il legno massiccio: sul retro del certificato sono riportate le caratteristiche dei prodotti certificati. La situazione è leggermente diversa per quanto riguarda il legno massiccio nei formati Uso Fiume e Uso Trieste. La circolare delle NTC al punto 11.7.2,2, ha previsto una variante per la produzione di legno massiccio con sezioni irregolari e recita quanto segue: "Per legno massiccio con sezione irregolare si intendono quei prodotti che, per geometria della sezione e/o per rastremazione del fusto, non rientrano all’interno del campo di applicazione della UNI EN 14081-1. Per
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ delle Lavorazioni Eseguite a cura del DTP Il sottoscritto Noro Francesco in qualità di legale rappresentante della XXXXXX con sede legale e produttiva in YYYYYYY DICHIARA Che i prodotti sotto descritti in Fatture n° ZZZZZZ del 202x
Sono stati lavorati in conformità a quanto progettato dal Ing. Tizio o Caio del XXXXXX Il sottoscritto Sempronio in qualità di D.T.P. dichiara di avere ottemperato ai requisiti previsti al capitolo 11 delle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 17/01/2018 con presentazione dell’istanza presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per le attività di lavorazione/trasformazione di elementi in legno per le costruzioni.
YYYYY, li ZZZZZZ
Firma Il Legale Rappresentante _______________________________
Firma Il Direttore Tecnico di Produzione _______________________________
tali prodotti, quali ad esempio le travi “uso Fiume” o “uso Trieste”, in assenza di una specifica alutazione ecnica uropea (ETA) si applicano le procedure di qualificazione previste nel . . delle C. i fini della classificazione del materiale, in assenza di specifiche regole ad. es UNI 11035-3), si potrà fare riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla variazione della sezione trasversale, purché nel calcolo si tenga conto dell’effettiva geometria delle sezioni trasversali". Pertanto molti produttori hanno scelto la strada di classificare i prodotti Uso Fiume e Uso Trieste seguendo quanto previsto per il legno massiccio dalla circolare. In Italia è sorto nel 2011, allo scopo di valorizzare le travi Uso Fiume e Uso Trieste di Abete e Larice, una rete di imprese che ha provveduto a redigere un CUAP (Common Understanding of Assessment Procedure) e successivamente ha chiesto il rilascio del benestare tecnico europeo ETA. Dal 24.0 .2011 è iniziato il periodo il legno 57 di validità dell'ETA 11/0219Classificare delle conifere e successivamente la ETA 12 40 per il Castagno che darà la possibilità ai soli produttori che fanno parte del Consorzio Legno Sughero o Conlegno, dopo avere ottenuto la certificazione del factory production control da parte di un Notified Body, di marcare CE le travi Uso Fiume e Uso Trieste. Il relativo certificato per la marcatura CE, materialmente, è molto simile a quello del legno massiccio con il riferimento all ETA 11 0219. La classificazione a vista si basa su quanto previsto dalla norma UNI 1103 3. Le definizioni date dalla norma UNI 11035-3 sono: “Trave Uso Fiume: Trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da un tronco mediante squadratura meccanica, continua e parallela dal calcio alla punta su quattro facce a spessore costante con smussi e contenente il midollo”. “Trave Uso Trieste: Trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da tronco mediante squadratura meccanica, continua dal calcio alla punta su quattro fac-
LEGNO LAVAGNA_& CAFFÈ CLASSIFYING WOOD CHAPTER 4 Considering the topicality of the contents of CLASSIF ING WOOD: Technical standards for construction Product certification Drafting of executive structural pro ects On site checks , for the readers of Structure Wood e are re proposing the publication of the six chapters of the volume by Andrea enari published by Riberalegno in 2011 ith all the relevant updates to update the regulations to the present. After the preface by Almerico Ribera and the introduction by Andrea enari as an opening to issue 37 2022, e have published Chapter 1 on SL n 38 2022, Chapter 2 on SL n 39 2022, Chapter 3 – I part on SL n 40 2023, Chapter 4 – II part on SL n 41 2023. Chapter 4, published in this issue, concerns acceptance on site and verification of the classes to hich they belong by means of the classification of ne or old ood. The onerous task of the designers and the orks manager is to verify that the material relating to the pro ect complies ith that delivered. Chapter 4 is therefore dedicated to acceptance on site and the verification of the classes to hich they belong by means of the classification of ne or old ood This part therefore provides advice, observations and technical documentation in use.
ce seguendo la rastremazione del tronco, con smussi e contenente il midollo”. Il legno lamellare è prodotto attraverso la sovrapposizione di tavole dello stesso spessore in senso longitudinale e incollate tra di loro. Le tavole sono anche giuntate di testa con il collaudato sistema adottato nella produzione del legno lamellare chiamato finger oint . Questo metodo consiste nella possibilità di aumentare le superfici di appoggio tra le due teste che saranno vincolate ancora con collante. I collanti impiegati sono normalmente di due tipi: la colla melaminica e la colla poliuretanica. A questo punto incontriamo una sostanziale differenza con il legno massiccio che è la presenza di colla e soprattutto l'emissione della formaldeide che per forza di cose questi collanti devono avere all interno e che viene emessa a partire dalle fasi di cristallizzazione. L'emissione di formaldeide si ha in entrambe le tipologie di collante nella classe E1 e questo è, comunque, il valore consentito dalla legge italiana come limite massimo all'interno delle abitazioni. In realtà la colla poliuretanica ha in livello di emissione leggermente più basso della colla melaminica ma un vuoto normativo europeo li equivale nella classe E1. Il legno lamellare è oggi prodotto in conformità alla UNI EN 14080 la quale prevede attualmente un minimo di 4 lamelle e uno spessore massimo delle lamelle di 4 mm. Segue un esempio di certificato per la marcatura C per il lamellare, anche in questo caso le caratteristiche dei prodotti sono riportati sul retro del certificato. BILAMA E TRILAMA Gli elementi strutturali in legno massiccio, utilizzati come trave in essa, ottenuti per incollaggio nel senso longitudinale di due o tre elementi, ognuno dei quali eventualmente giuntato con giunti a dita e che presentano lamelle poste in verticale, ricadono sempre sotto la norma di conformità UNI EN 14080 soltanto che a livello strutturale saranno definiti come “legno massiccio incollato” e la classe caratteristica sarà corrisponden-
te a una delle classi del legno massiccio di appartenenza dell’elemento prima dell’incollaggio. X-LAM Il capitolo 11.1 al punto C delle NTC precisa che nel caso in cui non sia prevista una norma armonizzata per un determinato prodotto è necessario che il fabbricante provveda alla marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA). Questo è il caso del pannello in LAM che può essere considerato il prodotto più tecnologico che abbiamo nel settore del legno da costruzione ed è il top di gamma dei prodotti ingegnerizzati. Il metodo produttivo si basa sulla sovrapposizione di strati dispari (solo in alcuni casi pari) di tavole con un’inclinazione di 90 gradi. Ciò che fa la differenza nella produzione è proprio la colla che
sempio di un certificato di arcatura C ai sensi della N :
ORGANISMO NOTIFICATO N. 1982 ABICert S.a.s. di Bianco Antonio & C. Sede Legale: Via Roma 112 - 66010 Miglianico (CH) Sede operativa: Zona Industriale Cucullo - 66026 Ortona (CH) Tel. 085 905 43 11 Fax 085 903 90 77 Internet www.abicert.it E-mail info@abicert.it
CERTIFICATO DI CONFORMITA' DEL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE IN FABBRICA N. 1982 - CPR - 1684 In conformità al Regolamento 305/2011/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio del 09 Marzo 2011 (Regolamento prodotti da costruzioni o CPR), questo certificato si applica ai prodotti da costruzione:
STRUTTURE DI LEGNO LEGNO STRUTTURALE CON SEZIONE RETTANGOLARE CLASSIFICATO SECONDO LA RESISTENZA - PARTE 1 come elencati nella/e pagina/e successiva/e di questo certificato, fabbricati da:
FATTORIA DEL LEGNO di Zenari Andrea Strada Silvio Pastorale delle P km. 0,300 36030 Caltrano (VI) Cell.: 3288488222 e-mail: fattoriadellegno@gmail.com nello stabilimento di produzione:
Strada Silvio Pastorale Delle P km. 0,300 36030 Caltrano (VI) Questo certificato attesta che tutte le disposizioni riguardanti la valutazione e la verifica della costanza della prestazione descritte nell'allegato ZA della norma:
EN 14081-1:2005+A1:2011 nell'ambito del sistema 2+ sono applicati e che
il controllo della produzione in fabbrica soddisfa tutti i requisiti prescritti di cui sopra. Questo certificato è stato emesso per la prima volta il 26.01.2023 e ha validità sino a che i metodi di prova e/o i requisiti del controllo della produzione in fabbrica stabiliti nella norma armonizzata (di cui sopra), utilizzati per valutare la prestazione delle caratteristiche dichiarate, non cambino, e i prodotti e le condizioni di produzione nello stabilimento non subiscano modifiche significative.
Ortona, lì 23.01.2023 Revisione n. 00 Disposizioni nazionali applicabili al prodotto
Dott. Ing. Antonio Bianco Direttore dell’Ente di Certificazione Pagina 1 di 2
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Certificazione del legno lamellare incollato EN 14080 obbligatorio dal 01.12.2011 inserire esempio di etichetta lamellare
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deve avere un grande potere di incolnuti viene redatto il Benestare Tecnico laggio delle facce delle tavole di legno Europeo che deve essere approvato dai ma, soprattutto, deve poter resistere ai membri dell EOTA attraverso una conil legno 60 Classificare movimenti dovuti all igroscopicità del lesultazione pubblica che dura 60 giorni. gno e ai casi (da evitare) in cui il pannelAl termine dell iter, il produttore riceve lo si trovi, per vari motivi, a contatto con il proprio Benestare Tecnico il quale è l acqua. Le tavole sono anche giuntate pubblicato nel sito ufficiale dell’EOTA: di testa con il collaudato sistema finger .eota.eu. L EAD ha validità anni, oint , già precedentemente descritto poi deve essere rinnovata. In seguito, è per la trattazione della produzione del necessario però che il produttore si sotlegno lamellare. L'iter per l'ottenimento toponga alla verifica del factory prodella certificazione si basa sulla valutaduction control, in pratica al controllo zione e caratterizzazione in laboratorio della produzione in fabbrica da parte (in pratica le prove iniziali di tipo: ITT) di del Notified body. Al termine dell’ispeun determinato quantitativo (circa 100 zione, l azienda riceve la certificazione pio di attestato di conformità alla norma EN385. mc) di pannelli di diverse dimensioni seCE e solo dopo potrà mettere in comguendo un particolare piano di cammercio il pannello LAM in conformità pionamento. Successivamente, i valori a quanto previsto dalle NTC (come da caratteristici di resistenza meccanica, di esempio, di seguito riportato, della priresistenza al fuoco e di resistenza all'aria ma pagina del Benestare tecnico eurodella prima pagina del Benestare tecnico europeo per i pannelli Xlam. sono elaborati e in base aiEsempio risultati ottepeo per i pannelli L ). n alto, i tre esempi di etichette C rispetti amente del: Legno assiccio, Legno da i estimento e Legno Lamellare n basso, due esempi di certificati rispetti amente di: ncollaggio dei giunti a dita e di un produttore di pannelli Lam
LEGNO LAVAGNA_& CAFFÈ Anche per ottenere la certificazione per la marcatura CE delle case in legno è previsto l’ottenimento di un European Tecnical Approval (EAD). L’iter di certificazione si basa sulla linea guida ETAG 007 ed ETAG 012. In questo caso l’azienda deve predisporre le sezioni tipo di pareti, solai e tetti, legate a un metodo costruttivo che vuole certificare, queste devono essere sottoposte ai test di resistenza meccanica, di resistenza al fuoco etc. (in base ai sette principi che verranno di seguito descritti). Una volta ottenuti i risultati dei test, l’Approval Body redige la bozza di EAD la quale verrà inviata all’EOTA in consultazione pubblica per 0 giorni. Al termine di questo periodo, senza che vi siano state contestazioni, l’EAD diverrà definitiva. Per concludere il processo, l’azienda dovrà sottoporsi a visita ispettiva da parte del Notified Body che rilascerà il certificato per la Marcatura CE delle case o pareti in legno (come da esempio, di seguito riportato, della prima pagina del Benestare tecnico europeo per le case in legno). Negli anni sono poi stati certificati pannelli a strati incrociati senza collanti dove gli strati sono vincolati con chiodi metallici o graffe e addirittura con pioli di legno duro. Le etichette di identificazione del prodotto marcato CE sono strutturate nel seguente modo (di seguito sono riportatati alcuni esempi di etichette C ): • Certificazione del legno massiccio classificato a vista EN 14081 1 obbligatorio dal 01.01.2012 • Certificazione del legno da ri estimento EN 1491 obbligatorio dal 01.0 .2008 • Certificazione del legno lamellare incollato EN 14080 obbligatorio dal 01.12.2011. La marcatura CE dei prodotti dovrebbe avvenire su ogni singolo pezzo, tuttavia alcune norme armonizzate prevedono la variante che permette di omettere la marcatura CE sui prodotti per motivi estetici. In ogni caso l’identificazione deve accompagnare i documenti commerciali in modo che i preposti ai controlli possano conoscere e verificare le caratteristiche prestazionali dei prodotti in esame. I produttori, i successivi intermediari e gli utilizzatori finali devono assicurare una corretta archiviazione della documentazione di accompagnamento dei materiali garantendone la disponibilità per almeno 10 anni e devono mantenere evidenti le marchiature o etichette di riconoscimento per la rintracciabilità del prodotto. Caso diverso e previsto solamente dalla
normativa italiana è la necessità di Qualifica per le aziende che acquistano un prodotto marcato CE e lo lavorano, in uno stabilimento, ai fini della realizzazione delle parti di un'opera. La Qualifica dei centri di trasformazione definita nelle NTC del 200 era stata cancellata dalle NTC 2008, ma ne è stata citata l esigenza nuovamente con la circolare delle NTC del febbraio 2009 ed era, inizialmente, necessaria solamente per gli elementi in legno, cioè quelle travi di legno massiccio o incollato realizzato dai centri di produzione qualificati dal Ministero. Tuttavia, per necessità di sicurezza, ne è stata estesa l esigenza anche ai prodotti in legno e pertanto tutti gli stabilimenti, nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base (quindi anche i prodotti marcati CE) per dare loro la configurazione finale in opera (intagli, forature, applicazione di piastre metalliche, etc.), sia di legno massiccio che lamellare, sono da considerarsi a tutti gli effetti dei Centri di lavorazione o trasformazione. Come tali devono documentare la loro attività al Servizio Tecnico Centrale, il quale, ultimata favorevolmente l’istruttoria, rilascia un Attestato di denuncia di attività, recante il riferimento al prodotto, alla ditta, allo stabilimento, al marchio. Circa quest’ultimo aspetto, si precisa che ogni Centro di lavorazione deve depositare presso il sempio di certificazione di Factor Production Control di edifici realizzati con i tronchi Servizio Esempio tecnico Centrale il disegno del della prima pagina del Benestare tecnico europeo per le case in legno.
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Per le tabelle utilizzate, fornite dall autore come proprio marchio che deve essere imil testo, ringraziamo ndrea enari e lmerico i- presso in modo permanente (anche bera che hanno curato la realizzazione di CL Smediante etichettatura etc.) su ogni eleSFC L L N (Prima edizione pubblicata nel icembre ), ditore: iberalegno n par- mento lavorato. Qualora, sia presso gli ticolare, per uesto articolo, si tratta dei grafici, utilizzatori sia presso i commercianti, l’uri uadri e tabelle a corredo del Capitolo , oltre a nità marchiata (pezzo singolo o lotto) sia due nuo i esempi di certificazioni, rispetti amenscorporata, per cui una parte o il tutto te ichiarazioneCE di conformit delle dovrebbe La orazio- avvenire su ogni singolo pezzo, tuttavia Lala marcatura dei prodotti ni seguite a cura del P e il Certificato di con- perde l’originale marchiatura del proalcunedelnorme armonizzate prevedono permette di omettere la dotto, che è responsabilità sia degli utilizzaformit controllo della produzione in fabbricala variante di B Cert (pagine ) Sopra, foto della marcatura CE sui prodotti peruna motivi estetici.tori In ogni caso l’identificazione deve acsia dei commercianti documentare rubrica echnica PP PF F pubblicata sul la provenienza i documenti di compagnare i documenti commerciali in modo che i preposti aimediante controlli possano numero di Struttura Legno accompagnamento materiale e gli conoscere verificare caratteristiche dei prodotti in del esame. I n basso, due eesempi rispetti leamente di: ichira- prestazionali estremi finali del deposito del marchio presso zione di prestazione di un prodotto marcato C e utilizzatori produttori, i successivi intermediari e gli devono assicurare una di un ttestato ministeriale del Centro di rasfor- il Servizio Tecnico Centrale. corretta archiviazione della documentazione di accompagnamento dei materiali gamazione
forniture di legno derantendone la disponibilità per almeno 10 Tutte anni ele devono mantenere evidentistrutturale le vono essere accompagnate da una marchiature o etichette di riconoscimento per la rintracciabilità del prodotto. copia dell’attestato di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Esempio dichiarazione di prestazione che superiore vale con qualche tutti i sul quale dei modifica Lavori per Pubblici, prodotti marcati CE sarà indicato il riferimento del documento di trasporto. Dichiarazione di Prestazione Nr. DOP / . Legno strutturale con sezione rettangolare classificato secondo la resistenza secondo la EN 14081-1:2005 + A1
1. Codice di identificazione unico del prodotto tipo 2. Numero di tipo, di lotto, di serie o qualsiasi altro elemento che consenta l‘identificazione del prodotto da costruzione ai sensi dell'articolo 11, comma 4 del Regolamento (UE) 305/2011
Per codificare in maniera univoca il prodotto da costruzione è usato il numero di DDT
3. Destinazione d'uso del prodotto da costruzione in conformità alle relative specifiche tecniche armonizzate
Edifici e Ponti
4. Nome, denominazione commerciale registrata o marchio registrato e indirizzo del fabbricante ai sensi dell'articolo 11, comma 5 del Regolamento (UE) 305/2011
Paterno Daniel srl Via IV novembre, 8 36030 Zugliano (VI)
5. Nome e indirizzo del mandatario il cui mandato copre i compiti di cui all'articolo 12, comma 2 del Regolamento (UE) 305/2011
Non è un agente
6. Sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione del prodotto da costruzione ai sensi dell'allegato V del Regolamento (UE) 305/2011
Sistema 2+
7. Se il prodotto da costruzione rientra nell’ambito di applicazione di una norma europea armonizzata:
L'organismo notificato Holzforschung Austria - No 1359 ha eseguito l'ispezione iniziale della fabbrica e del controllo della produzione di fabbrica, esegue la sorveglianza continua, la valutazione e l‘approvazione del controllo di produzione in fabbrica e ha emesso il certificato di conformità del controllo della produzione in fabbrica con il Certificato di conformità CE N° 1359-CPR-0265
8. Se il prodotto da costruzione è gestito secondo un Benestare Tecnico Europeo:
Non applicabile
9. Dichiarazione di Prestazione Caratteristiche principali
Prestazione
Specifica tecnica armonizzata
Modulo di elasticità (valore medio) Resistenza alla flessione Resistenza alla compressione Resistenza alla trazione
C16, C22, C24, C30 e D30 secondo EN 338 classificati in conformità alle DIN 4074-1/5 e UNI 11035 e assegnati alla classe di resistenza secondo EN 1912 Le classi di resistenza assegnate al legno consegnato sono elencate nei documenti di accompagnamento. Le dimensioni di ogni prodotto sono riportate nei documenti di accompagnamento.
Resistenza al taglio Durabilità naturale
Durabilità naturale contro attacchi fungini:
EN 14081-1: 2005+A1
abete: 4 larice, pino, douglas: 3-4 rovere: 2 secondo EN 350-2 Reazione al fuoco
D-s2, d0 secondo la EN 14081-1:2005+A1, Appendice C
Trattamenti preservanti contro gli attacchi biologici
NPD
10. Le prestazioni del prodotto a norma dei paragrafi 1 e 2 sono conformi alle prestazioni dichiarate di cui al punto 9. Si rilascia la presente dichiarazione di prestazione sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante di cui al punto 4 Firma per conto del produttore: (Il titolare Paterno Daniel) (Zugliano, li ..)
(Firma)
Le forniture effettuate da un commerciante o da un trasformatore intermedio devono essere accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Trasformatore e completati con il riferimento al documento di trasporto del commerciante o trasformatore intermedio (come da esempio, di seguito riportato, dell’ ttestato di enuncia dell tti it di la orazione di elementi strutturali in legno). Nella revisione delle NTC 2018 è stato aggiunto l’obbligo che i centri di trasformazione e a firma del Direttore Tecnico di Produzione, dichiarino le tipologie di lavorazioni eseguite che per forza di cose dovranno corrispondere a quelle definite nel progetto del tecnico incaricato dal committente (esempio a seguire dell’Attestato di Denuncia dell’Attività di lavorazione di elementi strutturali in legno).
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Gli incendi nella storia
di Fabio Spera
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Viene qui proposto dall’arch. Fabio Spera, esperto nell’ambito della progettazione antincendio, un interessante excursus sugli incendi nella storia e in conclusione un’analisi sul comportamento al fuoco degli edifici in legno strutturale che possono essere considerati sicuri quando sono progettati, costruiti e mantenuti secondo standard rigorosi che tengono conto della sicurezza antincendio, strutturale e generale. La presente trattazione fa riferimento esclusivamente agli incendi che hanno coinvolto interi quartieri delle città, escludendo quindi le situazioni circoscritte a un solo edificio che non hanno avuto il carattere estensivo oltre il perimetro della loro sagoma.
La maggior parte delle città europee ha subito nel corso dei secoli incendi disastrosi1, in alcuni casi anche più di una volta, come il caso di Londra, Parigi, Costantinopoli, Vienna e Stoccolma. I fattori comuni scatenanti, soprattutto per quanto riguarda gli incendi accaduti fino al IV V secolo, sono determinati dalle tecniche costruttive degli edifici e, più in generale, dalla conformazione del tessuto urbano e dallo stile di vita degli abitanti. Tuttavia è proprio da questi episodi disastrosi che nasce l'urbanistica moderna2, con i molteplici problemi da risolvere per migliorare la sicurezza delle città e si delineano, in schemi e progetti innovativi,
quelle contemporanee e future. Nel corso dei secoli sono stati compiuti notevoli progressi nella prevenzione e nella gestione degli incendi. Le moderne norme edilizie, i sistemi antincendio avanzati, le tecnologie di monitoraggio e i piani di emergenza ben strutturati contribuiscono a ridurre significativamente il rischio di incendi urbani e a mitigarne gli effetti. Tuttavia, è importante ricordare che le minacce possono variare in base a fattori come la regione geografica3, il clima, l'urbanizzazione4, la qualità delle infrastrutture e la capacità di risposta delle autorità locali. Alcune aree possono essere più vulnerabili a incendi dovuti a
L immagine raffigura l impiego dei ganci da fuoco per abbattere gli edifici a olti dalle fiamme impedendo il diffondersi dell incendio Si noti l impiego dei secchi d ac ua per lo spegnimento e il soccorso del bambino calato a terra con imbragatura di stoffa
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO 1
La presente trattazione fa riferimento esclusivamente agli incendi che hanno coinvolto interi quartieri delle città, come ad esempio, quello avvenuto in epoca recente a Lisbona nel quartiere Chiado, escludendo quindi le situazioni circoscritte a un solo edificio, sia pure di importanza storica assoluta come quello di Notre Dame a Parigi, che non hanno avuto il carattere estensivo oltre il perimetro della loro sagoma 2 È il caso di città come Parigi, Londra, Vienna, ma anche Stoccolma e Ginevra. Senza contare le città americane come Washington, Chicago, New York, Dallas, Irvine e altre, tutte concepite con avenues che attraversano longitudinalmente l’intera città, intersecandosi con le streets.
drante impiegato per spegnere l incendio di Londra del
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di Fabio Spera
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Sono soprattutto i paesi situati tra le fasce dei Tropici che ciclicamente vengono tormentati da violenti fenomeni naturali come uragani (nell’Oceano Atlantico settentrionale), tifoni (come quelli delle Filippine, del Giappone e della Cina meridionale), cicloni (in India, nel Bangladesh, nel Myanmar) e terremoti devastanti (come quelli del Pacifico, della placca Euroasiatica, delle Ande, del Mediterraneo, della faglia di Sant’Andrea e delle Isole Aleutine). A riguardo si ricorda l’incendio di Harbin (1900), Tokyo (1923) e Nanchino (1937) tutti successivi a violenti terremoti. 4 Le aree urbane in contesti di povertà, come ad esempio le periferie di Nuova Delhi, Bangkok, Rio de Janeiro, altre, sono ancora oggi maggiormente vulnerabili e a rischio di gravi calamità, tra cui gli incendi diffusi.
Si noti lo spegnimento dell incendio con idrante
fattori climatici, come periodi prolungati di siccità o temperature elevate, mentre altre possono essere a rischio di incendi industriali o accidentali. Pertanto, mentre è vero che sono stati realizzati passi significativi per rendere le nostre città più sicure da incendi, è importante adottare misure preventive a livello individuale e collettivo. Mantenere le abitazioni in ottime condizioni, rispettare le norme di sicurezza, partecipare a esercitazioni di evacuazione e sostenere gli sforzi delle autorità locali sono modi per contribuire a preservare la sicurezza delle città e delle comunità. Grazie a una combinazione di fattori che includono avanzamenti tecnologici, normative edilizie più rigorose e una migliore comprensione delle proprietà del legno e delle misure di sicurezza, oggi è possibile considerare le costruzioni di legno più sicure del passato, al pari di quelle tradizionali in cemento armato e laterizio. È indispensabile infine occuparci del clima in maniera diversa da come abbiamo fatto fin d’ora, adottando politiche per l’ambiente volte a impedire la
desertificazione e la riduzione delle aree boschive e l’innalzamento della temperatura del pianeta, causa questa di tempeste di fuoco come quelle del Canada e dell’Australia alle quali assistiamo ultimamente durante le torride estati di luglio e agosto. L NC N F N L VS C L Gli incendi cittadini avvenuti in epoca remota presentavano alcune caratteristiche distintive in uenzate da vari fattori sociali, economici, architettonici e tecnologici dell'epoca. Di seguito alcune delle caratteristiche principali: • Strutture di costruzione: Molte città erano costituite da edifici di legno, pece, paglia e altri materiali altamente infiammabili5. Le strade spesso erano strette e le case erano costruite molto vicine l'una all'altra, facilitando la rapida diffusione del fuoco da un edificio all altro. Sistemi di lotta antincendio limitati: anticamente, mancavano sistemi moderni di lotta antincendio, come idranti, pompe ad acqua e squadre di pompieri organizzate. L'accesso all'acqua poteva essere limitato e le risorse disponibili per spegnere gli incendi erano spesso insufficienti. La mancanza di punti di riferimento conseguente alla caduta dell'impero romano pose termine a numerose istituzioni, fra cui quella del servizio antincendi. La militia vigilum , fondata da Augusto affondava le radici nella Roma repubblicana, cessò d’esistere mano a mano che le città dell'impero andarono svuotandosi di abitanti a favore delle campagne. Bisognò attendere l'VIII secolo, quando Carlo Magno7 iniziò a ripristinare un sistema organizzato di prevenzione ed estinzione degli incendi. Quest'ultimo, pur non eguagliando ancora l efficacia di quello di epoca imperiale, fu il primo serio tentativo di ripristinare un servizio la cui assenza si era fatta pesantemente sentire. • lluminazione: L'illuminazione nelle città si basava principalmente
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su candele, lanterne a olio e fuochi aperti. Questi sistemi di illuminazione rappresentavano un notevole rischio di incendio, soprattutto se non venivano utilizzati con cautela. • ancanza di piani urbanistici: La maggior parte delle città europee sono sorte organicamente nel corso dei secoli, senza piani urbanistici strutturati di concezione moderna. L’impianto originario in taluni casi, è quello del Cardo e del Decumano romano rivisitato nel corso dei secoli e trasformato in vicoli stretti e angusti. Le strade tortuose e una disposizione caotica degli edifici rendevano difficile il controllo degli incendi e l accesso alle aree colpite. • ecnologie limitate di estinzione: Nel Medioevo, le tecnologie disponibili per combattere gli incendi erano limitate. Le persone spesso si affidavano a secchi d'acqua, coperte bagnate e, talvolta, a linee di volontari che passavano i secchi di mano in mano per spegnere le fiamme. • ischio di propagazione: A causa dei pressoché assenti sistemi di protezione delle case realizzate nella maggior parte dei casi di legno, prive di elementi di separazione tra loro con funzione di compartimentazione, con strade strette e anguste, gli incendi potevano diffondersi rapidamente, consumando intere sezioni di città in breve tempo. • Carenza di informazioni: La comunicazione e l'accesso alle informazioni erano limitati, ciò significava che la notizia degli incendi poteva diffondersi lentamente e che le risposte di emergenza potevano essere ritardate8. Gli incendi cittadini erano spesso devastanti e avevano un impatto significativo sulle comunità. Tuttavia nel corso dei secoli, con l'evoluzione delle tecnologie di costruzione, delle strategie antincendio e della pianificazione urbana, molti di questi fattori di rischio sono stati mitigati, contribuendo a ridurre la frequenza e la gravità degli incendi urbani moderni.
NC N L V L S C Gli incendi cittadini che si sono verificati nei borghi delle città a partire dalla prima metà del 00 fino a tutto l’800 presentavano alcune caratteristiche specifiche legate all'evoluzione sociale, tecnologica e urbanistica di quel periodo. Di seguito alcune delle principali caratteristiche relative a quel periodo: • ateriali di costruzione migliorati: si è diffuso l’impiego di materiali da costruzione più resistenti al fuoco, come mattoni e pietre9. L’impiego di nuove tecniche costruttive ha contribuito a ridurre la vulnerabilità delle strutture agli incendi rispetto al periodo precedente, quando gli edifici di legno e materiali infiammabili erano predominanti, peraltro in assenza di adeguati sistemi di prevenzione e protezione delle strutture. Tale miglioramento della tecnica costruttiva è avvenuto, specie nella isola britannica e nelle città degli Stati Uniti, non senza tuttavia il verificarsi di alcuni disastrosi incendi estesi a tutta la città a causa del perdurare della tecnica costruttiva tradizionale “solo legno” in assenza di adeguati sistemi di prevenzione e protezione10. Val la pena menzionare, per portata ideologica e culturale, il contributo della Scuola di Chicago11 alla nascita dei grattacieli e del tipico Skyline americano a cui parteciparono due generazioni di architetti e ingegneri. • ecnologie per la lotta antincendi: sono state sviluppate nuove tecnologie e strumenti per combattere gli incendi. Nel VII secolo, ad esempio, sono state introdotte pompe ad acqua a mano12 che hanno migliorato notevolmente la capacità di fornire acqua per estinguere le fiamme. • Sistemi di allarme e organizzazione: sono stati introdotti sistemi di campane e segnali per avvertire la popolazione degli incendi. Inoltre, sono state organizzate squadre di volontari antincendio, che si sono evolute in moderne squadre dei vigili del fuoco, come pure i primi
5
Era questa ad esempio la caratteristica costruttiva delle insulae romane a partire dal primo piano come pure quella delle case dei borghi medievali di gran parte delle città europee. 6 Suddivisi in brigate, ciascuna con compiti ben precisi: gli aquarii erano incaricati di azionare le pompe dell'acqua, i siphonarii d'inzuppare le coperte con aceto per soffocare le fiamme e i centones d'illuminare la zona interessata con delle torce per facilitare il lavoro. 7 Il monarca franco promosse la costituzione di gruppi coordinati di cittadini impegnati nel garantire la sicurezza delle città. In molte province del Sacro Romano Impero sorsero associazioni private di natura sia religiosa sia laica che contemplavano lo scopo comune di difendere il territorio dalle fiamme e di assicurare alla popolazione un supporto di protezione civile. Tali sodalizi, detti gilde o giure, composti prevalentemente da mercanti e artigiani, furono anche chiamati associazioni di mutua guarentigia. 8 Significativo, da questo punto di vista, è il caso della storia di Costantinopoli - si veda a riguardo il susseguirsi constante degli eventi accaduti nel corso dei secoli riportato nello specchietto allegato alla presente trattazione. 9 È questo il caso soprattutto delle città della penisola italiana che hanno visto sin da subito l’impiego massiccio del mattone e della pietra, relegando al legno strutturale la funzione portante dei solai e delle falde dei tetti.
sempio di idrante impiegato per spegnere gli incendi in nghilterra nel V sec
IGNES PUGNANDUM
di Fabio Spera
strutturalegno pagina 074 075
10
Appartengono proprio a questo periodo storico due grandi incendi che val la pena ricordare per gli effetti distruttivi che hanno prodotto: quello di Londra del 1666 e quello di Chicago del 1871, per entrambi la causa maggiore è essenzialmente ascrivibile al massiccio uso del legno strutturale impiegato senza misure di prevenzione e protezione adeguate. 11 Tra gli architetti che hanno associato il loro nome alla “Scuola di Chicago” è opportuno citare: Daniel Burnham, Dankmar Adler, John Root, William Holabird, Martin Roche, William LeBaron Jenney e Louis Sullivan. 12 L’estintore “moderno” fu inventato dal capitano britannico eorge illiam anb nel 1818, era un serbatoio di rame da 3 galloni contenente una soluzione acquosa di carbonato di potassio pressurizzato con aria compressa. Mentre l’idrante antincendio come lo conosciamo oggi è associato alla figura di Frederic raff (nato nel 1775), capo ingegnere dei lavori idrici di Philadelphia, il quale ha continuato per anni a perfezionare la sua invenzione, sviluppando rubinetti che uscivano dal terreno di almeno 60 cm, così da essere facilmente identificabili e, inoltre, visibili anche in caso di fango e neve. 13 Servizio di prevenzione completo e autonomo offerto dall’industriale Dumourier du Perrier divenuto, attraverso una lunga serie di miglioramenti e trasformazioni, l'odierna milizia pompieristica parigina.
corpi paramilitari di derivazione privatistica a servizio della cittadinanza, come ad esempio il corpo dei sapeurs-pompiers parigini13. • iglior pianificazione urbana: molte città hanno iniziato a svilupparsi con piani urbanistici più strutturati e razionali. Strade più ampie e spazi aperti hanno contribuito a creare barriere naturali contro la diffusione degli incendi14. • iglioramento dei ser izi idrici: le città hanno sviluppato sistemi di approvvigionamento idrico più avanzati, fornendo una maggiore disponibilità di acqua per combattere gli incendi. • Crescita economica e commercializzazione: la crescita economica e il commercio hanno portato a città più grandi e sviluppate. Questo ha portato a un aumento del numero di edifici e delle attività economiche, che a loro volta hanno aumentato il rischio di incendi. • iffusione delle notizie e delle informazioni: la diffusione delle notizie è migliorata grazie allo sviluppo della stampa e dei mezzi di comunicazione. Ciò ha permesso una risposta più rapida agli incendi e una maggiore consapevolezza pubblica. In generale, durante il periodo dal IV al I secolo, con particolare riferimento alla rivoluzione industriale, gli incendi cittadini erano ancora un problema serio, soprattutto se consideriamo i rischi derivanti dall’impiego di nuove fonti di energia, come ad esempio il massiccio uso del carbone e dei gas combustibili. Ma grazie agli sviluppi tecnologici, alle strategie di pianificazione urbana e agli sforzi di lotta antincendio, la capacità di prevenire, controllare ed estinguere gli incendi è migliorata notevolmente rispetto al Medioevo. INCENDI ATTUALI Gli incendi attuali di proporzioni tali da coinvolgere anche i centri abitati presentano alcune caratteristiche comuni dovute all'evoluzione delle condizioni
ambientali, dei modelli climatici e delle infrastrutture. Premesso che la maggior parte degli incendi sono provocati dolosamente dall’uomo, di seguito alcune delle principali cause della loro estensione e delle difficoltà di gestione una volta innescati: • Cambiamenti climatici: i cambiamenti climatici hanno contribuito ad aumentare la frequenza e l'intensità degli incendi in molte parti del mondo. Aumenti delle temperature, periodi di siccità prolungati e variazioni nei modelli di precipitazioni possono creare condizioni più secche e infiammabili. • stensione territoriale: gli incendi moderni spesso coinvolgono aree più vaste rispetto al passato, mettendo a rischio non solo aree urbane ma anche suburbane, rurali e naturali. Questi incendi possono spesso sfuggire al controllo e diventare più difficili da gestire. • nterconnessione con l ambiente naturale: gli incendi contemporanei possono diffondersi facilmente da aree urbane a quelle naturali e viceversa. L'urbanizzazione che si estende in zone ad alto rischio di incendi aumenta la probabilità di interazioni tra ambienti urbani e naturali. • oluzione dell urbanizzazione: l'espansione delle aree urbane e suburbane può portare a una maggiore esposizione agli incendi, poiché le infrastrutture, le abitazioni e le attività economiche si avvicinano a zone soggette a combustione. • obilit ed e acuazione: gli incendi contemporanei richiedono piani di evacuazione ben organizzati per garantire la sicurezza dei residenti e delle comunità colpite. La mobilità delle persone e delle risorse diventa cruciale durante gli eventi di incendio15. • ecnologie di rile amento e monitoraggio: Le moderne tecnologie di rilevamento satellitare, aerei a pilotaggio remoto (droni) e stazioni meteorologiche permettono una migliore comprensione e monitoraggio
IGNES_PUGNANDUM F
S NHS
It is proposed here by the architect. Fabio Spera, expert in the field of fire protection design, an interesting excursus on fires in history and in conclusion an analysis on the fire behavior of structural ooden buildings hich can be considered safe hen they are designed, built and maintained according to rigorous standards that take account of fire, structural and general safety. This discussion refers exclusively to fires that involved entire neighborhoods of cities, therefore excluding situations limited to a single building that did not have an extensive character beyond the perimeter of their outline. Over the centuries, considerable progress has been made in the prevention and management of fires. Modern building regulations, advanced fire systems, monitoring technologies and ell structured emergency plans help to significantly reduce the risk of urban fires and mitigate their effects. o ever, it is important to remember that threats can vary based on factors such as geographic region, climate, urbanization, quality of infrastructure and the response capacity of local authorities.
degli incendi. Ciò può aiutare nella pianificazione e nella risposta di emergenza. • mpatto dell in uinamento dell aria: Gli incendi contemporanei possono generare enormi quantità di fumo e particolato sottile nell'atmosfera, causando problemi di salute e inuenzando la qualità dell aria su vaste aree. • Collaborazione internazionale: Data la natura globale dei cambiamenti climatici e degli incendi, sempre più Paesi stanno collaborando per condividere risorse, competenze e strategie di gestione per affrontare gli incendi su larga scala. In generale, gli incendi cittadini attuali riettono le sfide poste dall interconnessione tra ambiente urbano, cambiamenti climatici e modelli di sviluppo. La prevenzione, la preparazione e la risposta di emergenza sono diventate ancora più importanti per gestire gli incendi in un contesto moderno e in continua evoluzione. E GLI EDIFICI IN LEGNO… Gli edifici di legno strutturale possono essere considerati sicuri quando sono progettati, costruiti e mantenuti secondo standard rigorosi che tengono conto della sicurezza antincendio, strutturale e generale. Gli elementi chiave sono i seguenti: • Progettazione professionale: gli edifici in legno devono essere progettati da professionisti esperti che comprendono le proprietà del legno e sanno come sviluppare soluzioni di design sicure e adeguate. • Normati e edilizie: gli edifici di legno devono rispettare le normative edilizie locali e nazionali. Queste normative spesso definiscono requisiti specifici per la sicurezza antincendio, strutturale e generale degli edifici. • ateriali e trattamenti ignifughi: l'uso di legno trattato con sostanze ignifughe può migliorare la resistenza al fuoco del materiale. È importante utilizzare materiali di alta qualità che
soddisfino le specifiche richieste prestazionali. • Sistemi di ri elazione e soppressione degli incendi: gli edifici in legno possono essere dotati di sistemi di rivelazione e spegnimento degli incendi, come rilevatori di fumo, sprinkler e altri dispositivi che possono prevenire o contenere gli incendi. • Strutture resistenti al fuoco: le componenti strutturali dell edificio, come le travi portanti, possono essere progettate per resistere al calore e al fuoco per un determinato periodo di tempo, consentendo alle persone di evacuare e ai soccorritori di intervenire. • Formazione e consape olezza: gli occupanti degli edifici in legno devono essere istruiti su come comportarsi in caso di incendio e su come utilizzare in modo sicuro eventuali dispositivi antincendio presenti nell edificio. • spezioni e manutenzione regolari: è importante effettuare ispezioni regolari dell edificio per identificare e affrontare tempestivamente potenziali rischi o problemi di sicurezza. La manutenzione adeguata è essenziale per preservare la sicurezza dell edificio nel corso del tempo. • Costruzione conforme ai piani: l edificio deve essere costruito seguendo fedelmente i progetti e le specifiche di progettazione. Devono essere evitati tagli o riduzioni di costi che potrebbero compromettere la sicurezza. In sintesi, la sicurezza degli edifici in legno strutturale è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui progettazione, materiali, tecnologie antincendio e conformità alle normative. Quando tutti questi elementi sono adeguatamente gestiti e implementati, gli edifici di legno possono essere considerati sicuri per l'occupazione umana. Fonti immagini: https: commons i imedia org i i File: he reat Fire of London, ith Ludgate and ld St Paul s P https: mental oss com article other great fires lon https: commons i imedia org i i File:Firehoo s png https: bbc com ne s u england london
14
I lavori di ricostruzione del tessuto urbano distrutto dallo spaventoso incendio di Londra del 1666 vennero stanziati e appaltati all’indomani della legge del Parlamento “Act for Rebuilding of City of London”, che prevedeva tra l’altro che i nuovi edifici dovessero essere costruiti con muri in pietra e altezze contenute. La città fu ridisegnata per intero a opera di Christopher Wren, Robert Hooke e Samuel Pepys per volere di Carlo II d'Inghilterra. 15 È recente lo spaventoso incendio dell’Isola di Maui nelle Hawaii, la cui causa sembra proprio il mancato funzionamento del sistema di allarme all’aperto per la sicurezza pubblica, uno dei più all’avanguardia di cui l’America si sia dotata in questi ultimi anni, con circa 400 sirene posizionate in tutta la catena di isole per avvisare la popolazione di disastri naturali o di altre minacce imminenti.
Specchietto degli incendi nella Storia a cura di Fabio Spera
Cortesy_la Biblioteca londinese del Middle Temple contiene circa 30.000 titoli legali in 250.000 volumi, tra cui legislazione, giurisprudenza, libri di testo, manuali per gli studenti, pubblicazioni a fogli sciolti, riviste e rapporti giuridici. La Biblioteca ospita tre mostre all'anno e l'attuale mostra si intitola "Middle Temple Hall: 1573-2023". libreria@middletemple.org.uk
IGNES_PUGNANDUM anno
Fonti
Durata
Causa
Danni
Vittime
Provvedimenti per la ricostruzione
64
Tacito, Svetonio e altre fonti storiche
9 giorni secondo Tacito (dalla notte del 19 luglio al 27 luglio) giorni secondo Svetonio
Svetonio e altri storici antichi attribuiscono la causa dell’incendio al dolo dell’imperatore Nerone
Sopravvissero solo 4 isolati su 14 e migliaia di persone morirono. Dei quattordici quartieri che componevano la città, tre furono totalmente distrutti e di altri sette rimasero solo pochi ruderi rovinati dal fuoco furono distrutte circa 4.000 insulae e 132 domus
I morti furono migliaia e circa duecentomila i senzatetto
Vie più ampie. Edifici privi di muri in comune e alcune parti costruite con pietra refrattaria al fuoco (gabina o albana). Repressi gli abusi edilizi
1.066 1.135 1.212
Liber de Antiquis Legibus Libro sulle leggi antiche scritto nel 1.274
L’incendio del 1.0 durò per giorni.
Eventi accidentali in tutti e tre i casi. In particolare l’incendio del 1.0 è stato causato da un fornello o a un falò domestico sfuggito di mano. Si propagò rapidamente a causa dei forti venti. Il forte vento ha alimentato anche l’incendio del 1.212.
Con l’incendio del 1.0 andò distrutta la cattedrale di S. Paul’s. Con l’incendio del 1.13 bruciò quasi tutta la Londra medievale incluso il London Bridge che era un ponte in legno con abitazioni e negozi. Lincendio del 1.212 iniziò nel quartiere di South ark e sii stima che abbia distrutto una vasta area della città, comprese numerose case e la Chiesa di St. Mary le Bo , nonch la City di Londra.
Con l’incendio del 1.066 3.000 persone sono morte sul London Bridge mentre cercavano di fuggire dalla città
Per assistere al vero cambiamento delle tecniche costruttive impiegate si dovette attendere il grande incendio del 1.
1.304
M.P. Contessa, L’Ufficio del Fuoco nella Firenze del Trecento, Firenze, Le Lettere, 2000. . orencecity.it 10 giugno 1304 firenze va a fuoco
Dato non pervenuto
Dato non pervenuto
Andò in rovina il nucleo più vitale della città mercantile, arse tutto il midollo, e tuorlo, e cari luoghi della città di Firenze con conseguenze pesantissime”. Villani riporta la perdita di più di millesettecento edifici, mentre Dino Compagni aumenta il numero a più di millenovecento
Dato non pervenuto
Le prime deliberazioni trecentesche miravano soprattutto alla prevenzione, sia regolando le pratiche edilizie (per esempio con il divieto di usare i materiali più facilmente combustibili), sia circoscrivendo in determinate aree cittadine i mestieri che si servivano del fuoco e vietando l’esercizio di altre attività lavorative dopo il tramonto, quando la necessità di ricorrere all’illuminazione artificiale aumentava il pericolo di un disastro.
1.541
https: de. ikipedia.org iki Alter K%C3%Bnigspalast (Prager Burg)
Dato non pervenuto
Perirono Evento acciden- Distrutto gran parte del quartiere Mal Strana sotto il rogo tale non specifie l’intera area del ca- dell’incendio cato dalle fonti. numerose Rapida diffusione stello e gravi danni anche allAntico Palazzo vittime il cui favorita dai forti Reale e alla Cappella numero è venti. di Ognissanti. imprecisato.
Dato non pervenuto
1.561
El Incendio de Valladolid sul sito istituzionale della Diputaci n de Valladolid. https: it. ikipedia.org iki Incendio di Valladolid
0 ore
La prima scintilla ebbe inizio di domenica, nelle vicinanze della casa dell argentiere della città, Juan de Granada.
440 case, la Plaza Mayor e quasi ogni quartiere degli artigiani del villaggio delle calles de la Pasi n e Teresa Gil
Dato non pervenuto
Dato non pervenuto
1.625
https: en. ikipedia.org iki Great Stockholm Fire of 1 2
3 giorni
iniziò la sera del 1 settembre 1 2 a K kbrinken
Devastate le parti sud occidentali di Stadsholmen. Distrutte un quinto delle infrastrutture di Stoccolma
Dato non pervenuto
Lincendio ha portato alla costruzione di una nuova città sulle aree bruciate e a una nuova organizzazione più rigorosa dell ispezione delle misure di prevenzione incendi nella città.
1.666
.collections. museumo ondon.org.uk .londra eb. com .angolohermes.com .ocp.hul. harvard.edu, harvard
4 giorni (da domenica 2 a mercoled settembre).
Dato non pervenuto
Colpite circa 87 chiese parrocchiali, 13.200 case, la cattedrale di St. Paul e molti edifici delle autorità cittadine.
80.000 londinesi
I lavori furono diretti da Sir Christopher Wren a seguito della legge del Parlamento “Act for Rebuilding of City of London”. Si realizzarono: strade più larghe muri di pietra e altezze contenute.
1.728
https: en. ikipedia.org iki Copenhagen Fire of 1728
4 giorni
Lincendio è scoppiato quando il figlio di 7 anni di un piccolo ristoratore della città ha fatto cadere accidentalmente il candelabro.
Il 28% degli edifici della città è stato bruciato (circa 1. 0 case), il 20% della popolazione è rimasto senza casa
Il numero delle vittime è sconosciuto
Dato non pervenuto
8 nel II III IV sec. (dal 1.193 al 1.3 4) 10 nel V sec (dal 1.40 al 1.490) nel VI sec (dal 1. 2 al 1. 98) 8 nel VII sec. (dal 1. 29 al 1. 99) 19 nel VIII (dal 1.710 al 178 ) 7 nel I (dal 1.814 al 1884) 20 nel (dal 1.920 al 2.001)
Archivio della Città e dello Stato di Vienna, archivio principale fascicoli serie B, A1: 1200. Incendio nella rotonda https: .geschichte iki. ien. gv.at Brand
Dato non pervenuto
Secondo le fonti le cause più frequenti sono da ricondurre all’impiego indiscriminato del legno come materiale strutturale.
Vienna è stata ripetutamente nel corso dei secoli teatro di incendi che per vari motivi sono sfuggiti al controllo distruggendo gran parte della città, come quelli del 1.2 8 (che distrusse tra l’altro la chiesa parrocchiale di Santo Stefano e le case dell Ordine Teutonico e degli Ospitalieri, nonch il monastero di St. Jakob auf der lben e il monastero domenicano) e nel 1.32 (il focolaio fu la casa di un fornaio, ben presto il fuoco distrusse 1 3 della città, Vienna fu devastata).
Dato non pervenuto
Dato non pervenuto
nel VII sec (dal 1.297 al 1. ) nel VIII sec (dal 1.719 al 1.7 9) nel I sec (1.802 al 1.990) nel sec (dal 2.003 al 2.018)
https: sv. ikipedia.org iki istoriska br%C3%A4nder i Stockholm Br%C3%A4nder p%C3%A 1700 talet
Dato non pervenuto
Dato non pervenuta
La città di Stoccolma è stata colpita da molti grandi incendi. Ma il peggio incendio che la città sub è stato quello di Klara del 17 1, che si trasformò in una tempesta di fuoco e si propagò attraverso Riddarf rden fino a S dermalm. Distrutta gran parte della città, arse quasi 1.000 case
Dato non pervenuto
Nel 1731 fu istituito un corpo permanente dei vigili del fuoco i quali erano finanziati direttamente dalla cittadinanza e pattugliavano anche di notte. Un secolo dopo, nel 1.87 il servizio fu svolto da un corpo paramilitare di professionisti arruolati di carriera. Nel 1.7 3 vennero definiti requisiti per la copertura del tetto, dei solai e la progettazione dei caminetti: si introdusse il concetto di intercapedine antincendio.
Dal V al II sec. (404, 532, 626, 1.203) 9 nel VI sec (dal 1. 01 al 1. 9 ) 7 nel VII sec (dal 1. 0 al 1. ) 29 nel VIII sec (dal 1.700 al 1.784) 8 nel I sec (dal 1.808 al 1.870) 33 nel sec (dal 1.908 al 1.9 4).
La vita di Istanbul nel II secolo (1100 1200), Istanbul 1988, p. 21 ( ilqa 1107 giugno 1 9 ) incendi del periodo bizantino, cfr. Birsel K ksipahio lu, “IV VII. Disastri naturali a Istanbul nei secoli” Andreasyan, “La storia degli incendi di Eremya elebi”, p. 4 Ergin, Mecelle , c. 3, pag. 1228 1338 (fornisce una tabella di 229 incendi separati avvenuti tra il 18 4 e il 1919).
Dato non pervenuto
Tra i motivi principali vi è il largo uso di legno strutturale per costruire case, edifici pubblici e moschee. Strade strette e tortuose, cornicioni, bo indo s, sporgenze di pergolati. I fabbricati sono in aderenza tra loro senza adeguati muri taglia fuoco di separazione tra un edificio e l altro.
Le fonti dell’epoca parlano, per alcuni incendi come quelli del 1. 33, 1. 0 e 1. 88 di un bilancio gravissimo: 280 mila case bruciate e 40mila morti. Come quello del 1.718, secondo Schneider (testimone dell’epoca) in questo incendio sono state distrutte 1mila case e 2283 negozi, 171 moschee e moschee. Furono bruciati 182 palazzi, 80 mulini, 228 forni, 1. 01 scuole e madrase. Le cause degli incendi verificatisi a partire dal I sec. sono da ascrivere all aumento della popolazione e del tessuto residenziale più denso. È stato documentato nei registri pubblici che più di 20mila edifici furono bruciati in circa 80 incendi tra il 1909 e il 1922.
Le fonti dell’epoca parlano, per alcuni incendi come quelli del 1.633 e 1. 0 di un bilancio gravissimo: 40mila morti e 280mila case bruciate.
Sebbene i primi interventi di ricostruzione si ebbero a partire dal VII è solo nel I che cominciò il primo vero cambiamento della città dal punto di vista urbanistico. Costantinopoli è stata puntualmente ricostruita, ogni volta, coi criteri inadeguati, tanto da preparare l incendio successivo Solo a partire dai primi anni del VIII sec. si cominciò a fare largo uso della pietra piuttosto che il legno strutturale.
1.812
https: it. ikipedia.org iki Incendio di Mosca (1812)
giorni (dal 14 al 18 settembre).
La maggior parte degli storici è convinta che la principale causa del disastro sia stato un sabotaggio russo a fronte dell’occupazione francese
Secondo Ivan Katayev Furono recu(1911) 3 4 della città perati circa furono distrutti: 12.000 corpi circa 30.000 case arse. di cui circa 2.000 erano soldati russi.
Con il Piano Regolatore del 1817 Mosca cambia volto fu creato l’Anello dei Giardini, una strada circolare che prese il posto degli antichi bastioni fortificati, e fu realizzata l’attuale Piazza Rossa.
“Aye Ready The istory of Edinburgh Fire Brigade, the Oldest Municipal Brigade in Britain. Edinburgh: South Eastern Fire Brigade. pp. 10–13. ISBN 0950376809.
Lincendio scoppiò giorni (iniziò intorno alle 22:00 nel circa 400 case siano luned 1 laboratorio di incisio- state distrutte, con novembre) ne di James Kirk o400 00 famiglie od al secondo piano rimaste senza casa dell Old Assembly Close, uno stretto vicolo appena fuori igh Street .
1.824
Tredici persone sono morte tra cui quelle di due vigili del fuoco e molte persone sono rimaste ferite.
Rafforzato il corpo nazionale dei vigili del fuoco, da 4 a 97 unità, con altri 88 in seguito. Al City Firemaster (o, in sua assenza, al suo vice) viene affidato il comando completo di tutte le operazioni antincendio, provvedimento che successivamente verrà adottata da tutti i vigili del fuoco britannici.
1.836
https: it. ikipedia.org iki Grande incendio di Ne ork
2 giorni (1 e 17 dicembre).
Scoppio di una tubatura del gas arroventata da una stufa a carbone in un magazzino di Manhattan.
200.000 m di città su 17 isolati distrutti circa 700 edifici: la zona interessata è è oggi denominata Coenties Slip.
2 morti
Gli edifici in legno andati distrutti vennero rapidamente sostituiti da nuove costruzioni in pietra e mattoni di maggiori dimensioni.
1.842
https: it. ikipedia.org iki Grande incendio di Amburgo
Oltre 3 giorni
iniziato in un magazzino di paglia e diffusosi rapidamente a causa dei forti venti
Distrutto circa 1 3 della città e gran parte del centro storico, arse più di 4.200 case.
100 vittime
I successivi interventi di ricostruzione furono finanziati, tra gli altri, dal banchiere Salomon eine, che provò a incoraggiare la cittadinanza con le parole È bruciata l Elba No Allora nulla è perduto .
1.862
Cronache dell’epoca
Scoppiò il 14 aprile ma si intensificò notevolmente il giorno successivo, e continuò fino al giorno 18. Quindi durò complessivamente circa 4 giorni.
È stato causato da un disastroso evento naturale noto come La Grande Alluvione alimentato dalle acque inondanti e dai venti forti.
Levento ha causato enormi danni materiali e perdite umane, con molte case distrutte e un numero significativo di persone morte o ferite.
Durante l inondazione che l ha preceduto persero la vita tra le 2.000 e le 3.000 persone.
Stanziati fondi per la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate e delle case distrutte. Regolamenti urbanistici più stringenti per garantire la costruzione di edifici più sicuri e resilienti agli incendi e alle alluvioni: impiego di materiali resistenti al fuoco e drenaggio delle acque piovane. Nuove strade, ponti e infrastrutture per migliorare l accesso alle zone colpite e facilitare il trasporto di materiali e merci.
1.871
https: it. ikipedia.org iki Grande incendio di Chicago
3 giorni (dall’8 al 10 ottobre).
Massiccio uso del legno nella costruzione degli edifici forte vento verso Nord Ovest siccità perdurante da lungo periodo.
considerata una delle più grandi catastrofi statunitensi del I secolo furono distrutti km di città, più di 120 km di strade, 190 km di marciapiedi, 2.000 lampioni, 17. 00 edifici e circa un terzo del valore immobiliare dell’intera città (calcolato in 222 milioni di dollari dell’epoca) sul totale di 300.000 abitanti, 90.000 restarono senza abitazione.
centinaia di persone
Edifici più solidi. cominciarono a essere costruiti i primi grattacieli della storia a opera della Scuola di Chicago (l’ ome Insurance Building di Le Baron Jenney è del 188 ).
1.871 1.897
Cronache dell’epoca durante la Comune
Dato non pervenuto
Dato non pervenuto
L’incendio del 1.897 distrusse il Bazar de la Charit
Dato non pervenuto
Dato non pervenuto
Le fiamme furono notate per la prima volta nella bottega di un parrucchiere nella piazza del mercato. A causa del forte vento e dell alta densità di edifici in legno nell area, l incendio si propagò rapidamente e si rivelò difficile da spegnere.
Distrutte 77 case nel quartiere più ricco della città. Presero fuoco le aree del centro della città e i distretti finanziari, con il risultato che migliaia di bostoniani persero il lavoro e centinaia di aziende svanirono. Inoltre, decine di compagnie assicurative fallirono nel tentativo di risarcire i danni.
20 vittime
Dopo l incendio, venne istituita una commissione per la ricostruzione composta da funzionari locali e rappresentanti della comunità.
1.872
https: en. ikipedia.org iki Great Boston Fire of 1872
Dato non pervenuto
1.904
https: pt. ikipedia.org iki Grande inc%C3%AAndio de Toronto de 1904
Dato non pervenuto
Iniziato in una fabbrica di mobili e si è rapidamente diffuso a causa dei forti venti.
Distrutto più di 100 edifici e causato danni estesi.
Dato non pervenuto
Dato non pervenuto
1.906
https: it. ikipedia.org iki Terremoto di San Francisco del 190
Dato non pervenuto
Terremoto di magnitudo 7.9. Lincendio che ne conseguito si è diffuso rapidamente a causa delle rotture delle condutture del gas e delle linee elettriche danneggiate dal terremoto
Arsa un area di 7 miglia quadrate, circa 2 0 milioni di dollari di danni. Si calcola che fra le 22 .000 e le 300.000 persone persero l alloggio su un totale di 400.000 abitanti.
1.000 persone
Dato non pervenuto
1.917
https: it. ikipedia.org iki Incendio di Salonicco
32 ore
Per caso in una casetta di profughi a Olympiados 3, nel quartiere Mevlane tra il centro e la Città Alta quando una scintilla del fuoco di una cucina cadde in un mucchio di paglia provocando l accensione
Il 32% di Salonicco, circa 1 chilometro quadrato, fu distrutto dalle fiamme, la seconda più grande della Grecia, lasciando più di 70.000 senzatetto. Distrusse 9. 00 case in un estensione di 1 chilometro quadrato.
73.447 vittime. 2.000 ebrei, 10.000 ortodossi e 11.000 musulmani.
l governo incaricò l architetto francese Ernest brard di progettare un nuovo piano urbanistico per le aree bruciate e per la futura espansione della città.
1.988
Giornali, TV nazionali e locali https: it. ikipedia. org iki Chiado : :text dos%20 Tempos%20Livres). ,Lincendio%20 del%20Chiado,di%20questi%20vigili%20del%20fuoco.
Tutta la notte
incendio doloso
Distrutti un totale di diciotto palazzi del quartiere Chiado. Le strutture degli edifici, realizzate secondo il sistema ligneo a telaio antisismico della Gaiola Pombalina, furono rase al suolo. Il peggior disastro che abbia colpito Lisbona dal terremoto del 1.7 .
2 persone rimasero uccise e oltre 70 ferite, tra cui molti vigili del fuoco i senza tetto furono più di 200.
La ricostruzione del quartiere è stata affidata al più grande architetto portoghese, Alvaro Siza Vieira, che riprogettò la struttura urbanistica della città terminandola, cos come la conosciamo oggi, nel 199 .
2023
Giornali, TV nazionali, CNN e locali
24h l’effetto della tempesta di fuoco – 7 giorni la diffusione lenta nell’entroterra dell’isola
I forti venti dell uragano Dora e la siccità. Mancato allarme, nonostante le a aii vantino il più grande sistema integrato di allerta all aperto per la sicurezza pubblica, con circa 400 sirene posizionate in tutta la catena di isole. Mancanza di rimozione della corrente ai cavi dell’alta tensione da parte della compagnia elettrica. Idranti privi di acqua e autobotti dei VVf senza ricarica.
Quasi 3.000 edifici andati distrutti o rimasti danneggiati quasi tutti a Lahaina la capitale dell’isola di Maui, di questi l 80% sono edifici residenziali di proprietà di indigeni locali. Si tratta del peggior bilancio in 100 anni negli Stati Uniti
200 vittime accertate. Il conteggio finale probabilmente arriverà al migliaio.
Prima ancora che accadesse il disastro, Società di investimento, banche, compagnie assicurative hanno investito su un programma di trasformazione radicale dell’isola di Maui per trasformare Lahaina, da piccola cittadina di pescatori nativi, in una città densamente abitata, con grattacieli come onolulu.
INDEX
DICEMBRE 2023
STRUTTURALEGNO
▼ COLLE E ADESIVI▼ COLLANTI CONCORDE S.R.L. COLLE SPECIALI PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI Via Schiaparelli, 12 – Zona Industriale 31029 Vittorio Veneto (Treviso) , Italy Tel +39 0438 912121 – Fax +39 0438 501822 info@collanticoncorde.it www.collanticoncorde.it Collanti Concorde produce l’adesivo poliuretanico “XILOBOND T” certificato secondo la norma EN 15425 e con “Attestato di Conformità” dell’MPA di Stoccarda del 13.02.2015. Lo XILOBOND T è idoneo per produzione di legno lamellare per prodotti quali KVH, bilama, trilama e per pannellature portanti strutturali tipo XLAM; per strutture lignee in bioedilizia, costruzione edifici prefabbricati, case clima; per l’incollaggio di specie legnose termotrattate (tipo THERMOWOOD). Collanti Concorde produce altresì una vasta gamma di colle poliuretaniche, viniliche, ureiche, polimeri innovativi, hot-melt e hot-melt PUR.
▼ EDILIZIA▼ srl
▼ COMMERCIANTI▼
di BRUGNARA & CHISTÈ s.r.l. Centro taglio tetti e case in legno - Vendita legname 38015 LAVIS (Trento) - Via Stazione F.S., 4 tel +39/0461 246408 info@fal.tn.it - www.fal.tn.it Punto di riferimento per la vendita di legname all'ingrosso e al dettaglio - Nuovo Centro Taglio Hundegger K2-Industry 5 ASSI - Linea di finitura travi automatizzata - Levigatrice e impregnatrice travi - Ampio Magazzino e XLAM in pronta consegna - Materiale per edilizia - 3 centri taglio Progettazione e Consulenza - Trasporto in cantiere.
Valle d’Anterselva 1 39030 Rasun-Anterselva (Bolzano) tel +39/0474 496128 r.a. - fax +39/0474 496192 info@holzhof-prugger.com www.holzhof-prugger.com Legname per edilizia e imballaggio. Travi lamellari. Produzione listelli e morali abete.
▼ LEGNAMI▼
Compagnia Del Legno s.p.a. Viale della Vittoria, 245 - 31029 Vittorio Veneto (TV) tel +39/0438 940433 cdl.info@cdlegno.com - www.cdlegno.com Una realtà nata tra i faggi del bosco del Cansiglio che si è innamorata del profumo, delle venature e dei nodi del legno: COMPAGNIA DEL LEGNO si caratterizza sul territorio come agenzia d’importazione legname proveniente da varie parti del mondo. È possibile trovare il legno più adatto al settore di applicazione: segati di conifera europei, segati nord e sud americani, lamellari per serramenti, pannelli multistrato, mdf, nonchè LVL e pavimenti prefiniti.
legnami
Via 4 Novembre 71 38030 Roverè della Luna (Trento) tel +39/0461 658553 - fax +39/0461 658548 info@segnalegnami.it - segnalegnami@mailboxpec.it www.segnalegnami.it Segheria, travi Uso Trieste, travi Uso Fiume, travi Spigolati e Torniti in Abete, Larice e Rovere, Lamellari Piallatura e spazzolatura travi e tavolato Progettazione e taglio strutture in legno - ESSICCAZIONE TECNICA DELLE TRAVI.
▼ SOFTWARE▼ Di Nunzio Legnami s.r.l. Timber Agency C.so Svizzera 185 - Int. 003 - P. 2 - Sc. D 10149 TORINO tel +39/011 7509020 r.a. - fax +39/011 7509005 info@dinunziolegno.it - www.dinunziolegno.it Rappresentanze: segati resinosi e di latifoglie • travi lamellari • KVH - BILAMA • pannelli per casseforme • perline • tronchi • Travi U.T • compensati • X-LAM • elementi per pallets • pellet.
Imola Legno s.p.a. Socio Unico Sede legale e stabilimento: Via Don Luigi Sturzo 10 - 40026 IMOLA (BO) tel +39/0542 630411 - fax +39/0542 640418 Deposito di Molfetta: Via dell’Arte Bianca 4 - 70056 MOLFETTA (BA) tel +39/080 3385825 - fax +39/080 3385826 info@imolalegno.com - www.imolalegno.com
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▼ TECNOLOGIE▼
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DICEMBRE 2023
STRUTTURALEGNO ▼ VERNICI PER LEGNO▼
Hundegger Italia s.r.l. Via Marie Curie, 15 39100 Bolzano tel +39/0471 823630 • fax +39/0471 812415 info@hundegger.it - amministrazione@hundegger.it www.hundegger.de Già da molti anni, l'azienda Hundegger è leader di mercato nel settore dei centri di taglio CNC con una quota di mercato che supera il 90 percento. Le macchine universali e flessibili vengono utilizzate per tutte le parti in legno di carpenteria, lavorazioni, costruzioni con telai in legno, costruzioni a tronchi d'albero, costruzioni prefabbricate, fino alla produzione di attrezzi per parco giochi. Innovativa - competente - orientata al cliente. Per mezzo della loro struttura modulare, le macchine CNC possono essere adattate rapidamente e perfettamente alle specifiche richieste del cliente. L'alta precisione e qualità degli impianti completamente automatici incrementano il rendimento e la competitività di un'azienda di carpenteria in legno dalle piccole alle grandi imprese.
tecnologie PRIBO s.r.l. Via Galizia, 12 38087 SELLA GIUDICARIE (Trento) tel +39/0465 901945 - fax +39/0465 901959 info@pribo.it - www.pribo.it Progettazione e fornitura macchine e impianti per la lavorazione del legno. Scortecciatrici - Decatastatori - Accatastatori. Tecnologie per segheria – Piallatrici per legno rotondo – Vasche per immersione per pacchi/tavole – Rusticatrici – Macchine per la produzione di truciolo per lettiere di animali – Macinatori per scarti – Canali vibranti – Tavoli di montaggio per pareti in legno.
ADLER Italia s.r.l. Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto (Trento) telefono +39/0464 425308 - fax +39/0464 480957 info@adler-italia.it - www.adler-italia.it Con 630 dipendenti, ADLER è il principale produttore austriaco di vernici, pitture e protettivi per il legno. Fondata nel 1934, l'azienda a conduzione familiare rifornisce ogni anno con 21.000 tonnellate di vernice clienti in oltre 30 paesi in tutto il mondo. È inoltre la prima azienda del settore ad essere 100% neutrale per il clima dal 2018. In più, ha ridotto al minimo il suo impatto ambientale attraverso diverse misure: compensa le emissioni residue inevitabili con certificati di protezione del clima riconosciuti e contribuisce al finanziamento di nuovi progetti di protezione del clima.
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