☐ L’intervista all’arch. Orlando Balconi: 4 generazioni e un secolo di esperienza
☐ L’innovativa tecnologia Adler per la trasparenza di serramenti e portoncini
☐ I forum a Lazise e Innsbruck con HSBcad, Rothoblaas, SCM, Soltech e X-LAM
☐ La parete integrata di Essepi che produce infissi e pannelli strutturali CLT
☐ Focus N.Z.E.B.: la valutazione olistica degli edifici per una sostenibilità reale
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RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE
A QUESTO NUMERO:
Maria Teresa Ajroldi, Loris Ago- stini, Stefania Alessandrini, Albino Angeli, Barbara Annoni, Alessandro Balconi, Andrea Balconi, Orlando Balconi, Alberto Bacchini, Enrico Bacchini, Ivan Bombonato, Marta Casarotto, Andrea Dari, Oskar Da Riz, Claudia David, Dimitri De Santis, Barbara D’Incecco, Marco Di Pelino, Patrizia Ferrandi, Massimo Ferrantini, Pierluigi Gambardella, Da- vide Gatti, Emanuele Gatti, Mattia Gatti, Riccardo Gatti, Franziska Gilli, Albert Grumer, Hugo Karre, Bettina König, Peter Lang, Eleonora Lazzari, Chiara Lentini, Tommaso Martini, Veronika Mayr, Rossella Monterisi, Manuela Monsorno, Stefania Mornati, Vanessa Moroder, Thomas Mur, Simon Oberhofer, Ute Oberrauch, Andrea Pallaver, Giovanni Pallaver, Silvio Pedrotti, Claudio Pichler, Daniel Pinter, Marco Pompili, Hans Peter Prant- ner, Almerico Ribera, Werner Rizzi, Peter Rosatti, Alfred Rubner, Joachim Rubner, Peter Rubner, Stefan Rubner, Stefano Ruffa, Diego Ruggeri, An- tonio Salvetti, Cristina Sella, Fabio Spera, Michael Stauder, Luciano Tagliaferri, Brigi- ta Tisot, Francesca Tognoni, Giuseppe Vadalà, Claudia Vecchi, Giulio Vidali, Andrea Zambon, Andrea Zenari.
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EDITORIALE
di Sonia Maritan IL LEGNO REALE
COLLOQUIUM BALCONI
di Sonia Maritan UN SECOLO DI ESPERIENZA
COLLOQUIUM ESSEPI
di Sonia Maritan IL LEITMOTIV LIGNEO
TECHNICA ADLER
di Marco Di Pelino LA TRASPARENZA DEL CRISTALLO
SCIENTIA
di Felice Ragazzo METAMORFOSI CONNETTIVE
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
di Andrea Zenari
CLASSIFICARE IL LEGNO – CAPITOLO 5 - II PARTE
FOCUS N.Z.E.B. a cura della Redazione INTRODUZIONE
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di Sonia Maritan VIVO E CUCINO COL SOLE
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Siamo specializzati nella Carperenteria in Legno e nella produzione di Perline. Disponiamo di un ampio magazzino di Travi lavellari e di un impianto a u t o m a t i z z a t o p
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FORUM IHF 2023
di Sonia Maritan VERSO UNA BIOECONOMIA ZERO CARBON
INTRODUZIONE AL FORUM
COLLOQUIUM ROTHOBLAAS COLLOQUIUM SCMWOOD
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COLLOQUIUM X-LAM DOLOMITI
REPORTAGE WEINIG- STE.DA
di Pietro Ferrari WEINIG RACCONTA LA SUA STORIA
di Hugo Karre LA FIERA DEL LEGNO 052 050 069
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di Beatrice Guidi IL SALONE DEL COMFORT ESTIVO
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di Sonia Maritan
Il legno reale
Dopo la “Settimana del legno 2023” abbiamo deciso di creare un dossier per tutti che sarà distribuito attraverso i nostri canali in sinergia con quelli di Ingenio per ampliare il suo bacino d’utenza. Con il Comitato Tecnico Scientifco della “Settimana del legno” e con HUB Legno sono stati raccolti i contenuti delle giornate di studio sul settore delle costruzioni in legno presentati dal 28 marzo al 1° aprile 2023 all’Università di Roma Tor Vergata. Cinquanta relazioni diverse hanno creato un palinsesto variegato e portato la loro voce nel quotidiano del legno che si disegna, si progetta, si calcola, si ingegnerizza, si produce in azienda e si assembla in cantiere: il legno reale!
Andrea Dari, editore di Ingenio (www.ingenio-web.it), evidenzia come questi progetti, frutto della collaborazione tra esperti e studiosi, incarnino l’autenticità e la creatività umana. Essi non solo propongono soluzioni per ridurre le emissioni nel settore edilizio, ma celebrano anche la diversità delle idee e delle tecniche costruttive, rispecchiando la complessità e la bellezza del nostro ambiente naturale. «L’importanza cruciale dell’autenticità nel progetto e nel pensiero umano – sottolinea Dari –, soprattutto in un’epoca in cui l’uso pervasivo dell’intelligenza artifciale minaccia di ridurre tutto a un effcientismo spietato. Questa tendenza rischia di soffocare la componente sociale e la biodiversità, elementi essenziali che conferiscono ricchezza e profondità alla nostra esistenza. Nel contesto della “Settimana del legno 2023”, la raccolta di progetti di case sostenibili rappresenta un faro di speranza e innovazione». La strategia per abbattere le emissioni nel settore edile vede il legno protagonista: dobbiamo coltivare il seme di una nuova architettura perché il settore edilizio è responsabile di circa il 40% dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti a scala mondiale. Un seme di cui abbiamo raccolto contributi preziosi all’Università di Roma Tor Vergata, da diverse direzioni, in una prospettiva a volo d’uccello su tutto lo Stivale, con spunti interessanti derivati anche dalla partecipazione il 9 marzo 2023 alla fera di Klimahouse da parte della sottoscritta presente a Bolzano per Struttura Legno, fra i media partner del Wood Architecture Prize by Klimahouse, per la premiazione delle architetture lignee più meritevoli in occasione del Wood Summit. Venti giorni prima di presentare la “Settimana del legno” ho raccolto questa testimonianza sul campo sudtirolese per dare concretezza all’obiettivo di fare rete fra atenei e iniziative merite-
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voli! Nella panoramica globale, con particolare riferimento al progetto Sustainable Development Goals per l’implementazione delle strategie di sviluppo sostenibile, l’edilizia e l’abitazione, le città e la mobilità rappresentano uno dei 17 obiettivi, il Goal n° 11. L’arch. Ute Oberrauch sostiene che la problematica del riscaldamento globale, dell’innalzamento del livello delle acque e dell’inquinamento degli oceani si è concretizzata ed è ormai nell’agenda politica di tutto il mondo e ritiene che il nostro “pianeta blu” debba essere salvato dalla distruzione per mano dell’uomo e si/ci chiede se l’architettura possa salvare il mondo. Lei distingue le dimensioni necessarie allo sviluppo “sostenibile” dell’edilizia attraverso diversi ambiti, fra cui quella etico-flosofca che implica un cambiamento nel modo di pensare generale della società. «Solo un atteggiamento umanistico ci consentirà di progredire in un rapporto rispettoso con l’ambiente». È dunque necessario un Rinascimento dei valori etici e una nuova spiritualità moderna per rendere il nostro stile di vita “sostenibile”. «Solo attraverso una consapevolezza profondamente radicata della nostra società è possibile curare e proteggere il nostro “pianeta blu”». L’edilizia sostenibile dovrebbe svilupparsi secondo tre pilastri principali: saggezza, responsabilità e bellezza (Fonte Klimahouse Prize).
A proposito di Architettura sostenibile, l’arch. Chiara Lentini, richiama il Giuramento di Vitruvio al punto 4: il valore etico della professione, basato sull’armonia dell’architettura con la natura, dove “sostenibile” diventa un concetto insito nel progettare, un intento che le nuove generazioni stanno portando avanti e che riguarda sì il “nuovo”, ma che diventa sfda quando si parla di riqualifcazione dell’esistente, molto più ricco di ostacoli non solo costruttivi. Gli assiomi diramati dalla fera sudtirolese – pronta a lanciare l’evento gemello in Germania a Karlsruhe dal 12 al 14 novembre 2025 – sono tutti in linea con l’approccio divulgativo e formativo della “Settimana del legno”, come dimostra il Dottore in ingegneria del Legno ing. Diego Ruggeri che ha dedicato la sua ricerca all’uso del legno nel consolidamento di edifci di muratura esistenti, e di molti altri atenei con i quali ci si propone di fare rete per dare maggior voce al megafono del costruire bene con un materiale rinnovabile.
E allora forse sarebbe d’insegnamento una passeggiata con il professor Felice Ragazzo nel parco Aguzzano di Roma, dove prende ispirazione per le sue giunzioni lisce: lui trova straordinario come il ramo dei platani si innesti nel tronco con la sua struttura di fbre in cui le cellule si ingrossano nel punto di giuntura svolgendo una funzione strutturale, rami che sporgono per 5/6 metri in orizzontale con sezioni ridotte e che non fettono. Quale architetto o ingegnere può concepire una struttura simile che stia in piedi e che sia fessibile al vento e alla pioggia?
Sonia Maritan presso l’Università di Roma Tor Vergata alla “Settimana del legno 2023”.
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di Sonia Maritan
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Un secolo di esperienza
Un secolo di esperienza nella produzione e progettazione del legno. Balconi Giannino Srl con la sua presenza innovativa e affdabile sul mercato edilizio si caratterizza con due core business: la realizzazione e lavorazione di strutture in legno come tetti, solai e costruzioni complete, e la seconda linea produttiva relativa ai perlinati strutturali e da rivestimento dedicata principalmente ai grossisti e ai rivenditori. Orlando Balconi, insieme alla sua famiglia, oggi rappresenta appieno questa realtà, giunta alla quarta generazione, che ha saputo caratterizzare il suo territorio e valorizzare il legno nelle sue diverse declinazioni creando un processo produttivo ascrivibile al modello dell’economia circolare.
In queste pagine, alcune immagini relative alla storica azienda Balconi Giannino, nei reparti produttivi i centri di lavoro a CNC Essetre: la nuova Techno PF 2T 1250 e la storica Techno PF, oltre alla linea di produzione dei perlinati strutturali e da rivestimento ormai completamente automatizzata, in ultima pagina insieme a una vista esterna.
Orlando Balconi, l’attuale titolare della ditta fondata dal nonno come segheria idraulica, rappresenta la terza generazione di un’azienda centenaria, ben conosciuta nel comprensorio di Vergiate, in provincia di Varese, e ovunque la propria attività di costruzioni in legno l’abbia portata. Dalla sua voce ascoltiamo questa lunga storia, una di quelle realtà che ha saputo arricchire il tessuto produttivo italiano e il settore di riferimento.
«Nel 1923 è stato messo in funzione un gatter che ha potenziato l’attività di segheria – esordisce Orlando Balconi che non si era mai trovato a rilasciare un’intervista, ma che subito ci trasmette la sua anima tecnica derivante innanzitutto dalla sua formazione di architetto – e
da uel momento è iniziata uffcialmente l’azienda. Abbiamo festeggiato i primi cent’anni di attività. Abbiamo sempre segato legno per costruzioni, adeguandoci all’evoluzione dei tempi e della tecnologia. Oggi in Balconi Giannino c’è la quarta generazione».
La quarta generazione rappresenta il raggiungimento di un grande obiettivo! «Sono orgoglioso di poter dire insieme a mia moglie che gestisce la contabilità dell’azienda, Barbara Annoni, e il mio socio Ivan Bombonato, che la quarta generazione è rappresentata dai miei fgli Andrea di 30 anni e Alessandro di 27: sono presenti entrambi in azienda e gradualmente stanno crescendo. Oggi sia-
A CENTURY OF EXPERIENCE
A century of experience in wood production and design. Balconi Giannino Srl with its innovative and reliable presence on the construction market is characterized by two core businesses: the creation and processing of wooden structures such as roofs, foors and complete buildings, and the second production line relating to structural and cladding matchboards dedicated mainly to wholesalers and retailers. Orlando Balconi, together with his family, today fully represents this reality, now in its fourth generation, which has been able to characterize its territory and enhance wood in its various declinations by creating a production process attributable to the circular economy model. The fourth generation is represented by his sons Andrea, 30 years old, and Alessandro, 27, together with his wife who manages the company's accounting, Barbara Annoni, and his partner Ivan Bombonato. Balconi Giannino Srl produces roughly one roof per day for single homes, around 250 roofs per year to give a rough idea. The Essetre work centers create a roof a day and the air impregnation technologies they designed "shorten the time. It is an air impregnation system for beams created in collaboration with Vidali, without brushes, which very few people use. Practically of the total produced in a year, approximately 60% of roofers supply it in kit form and the remaining 40% are made and installed. Today the carpenter can assemble the roof in two or three days maximum, depending on the complexity, in the past it took double the time. Orlando Balconi himself has some experience in posing. For about ten years the company has also responded to the growing demand for complete constructions. As regards structural and cladding matchboards, they work with wholesalers and retailers and the machinery dedicated to this production line automatically loads the beads through two robots that package the frst and second choice of matchboards. At Balconi Giannino we can really talk about the circular economy, the one well symbolized by the silos, located outside, where the waste from the wood processing of the two plants are conveyed which close the circle of a virtuous production process, looking towards a green future born in the wake of a centuries-old experience…
mo in 15 persone (me compreso) grazie anche alla dimensione tecnologica più accentuata».
Come si esplica la vostra offerta e quale opinione ha del settore?
«Produciamo per un mercato locale oltre che per i rivenditori, ma ci rivolgiamo anche ai clienti di prodotti fuori standard per dar loro un servizio specializzato».
La specializzazione dell’azienda con un secolo di esperienza è rappresentata dal tetto – il manufatto più complesso –e adesso anche dall’edifcio completo, una specializzazione che diventa sinonimo di affdabilità!
«Certamente l’esperienza acquisita rap -
presenta la nostra forza, anche se tutte le dinamiche della pandemia e delle conseguenti speculazioni hanno solo nuociuto al legno e al suo utilizzatore, così come la presenza di operatori poco ualifcati che ha creato spot negativi danneggiando il settore. Per contro un po’ di cultura si è creata e c’è più accettazione da parte del cliente o quanto meno più interesse verso questo sistema costruttivo. Il nostro approccio con l'X-Lam per i sopralzi in molti casi ha successo. Le nostre referenze sono molteplici e vanno dalle opere private a quelle pubbliche, ai tetti curvi o con disegni molto articolati».
Quanti tetti producete all’anno?
«Ne produciamo grosso modo uno al giorno relativamente ad abitazioni singole, circa 250 tetti all’anno per dare un’idea di massima. I centri di lavoro realizzano un tetto al giorno e le tecnologie ad aria per l’impregnazione di nostra concezione “tagliano” i tempi. Si tratta di un impianto di impregnazione ad aria delle travi realizzata in collaborazione con Vidali, senza spazzole, che utilizzano davvero in pochi. Praticamente del totale prodotto in un anno, circa il 60% di tetti lo forniamo in kit e il restante 40% lo realizziamo e posiamo in opera. Oggi il carpentiere può arrivare a montare il tetto di una singola abitazione in due o tre giorni al massimo, a seconda della complessità, in passato era necessario il doppio del tempo».
In relazione agli edifci completi come vi state strutturando?
«Da una decina di anni rispondiamo anche alla richiesta crescente di costruzioni complete, trattiamo strutture a telaio o
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in am anche senza dare l’edifcio fnito: ci occupiamo del grezzo avanzato e degli isolamenti. Contrariamente ad altri che “tentano di dare” la casa fnita, preferiamo fare quello che sappiamo fare bene. La cultura del legno manca in Italia, per questo la costruzione in legno si è sviluppata poco. Per noi la costruzione di legno dovrebbe entrare nella cultura dei costruttori, perché è esclusivamente vantaggiosa: in termini di tempi e di leggerezza del materiale, di gestione programmata del cantiere e quindi della qualità del lavoro. Ovviamente ci vuole una cultura generale che deve essere diffusa. Ci sono aziende specializzate che sono però svalutate dalla presenza di improvvisati che purtroppo lavorano sul prezzo e assemblano componenti. Ci sono molte aziende che sono un po' presuntuose ma hanno una mentalità vecchio stile. Fortunatamente ci sono anche aziende in grado di fare lavori fatti bene e in sintonia con le richieste del mercato».
Con quali tecnologie producete i componenti strutturali?
«Abbiamo due centri di lavoro a CNC
Essetre che ci permettono di fare anche le case complete – continua l’architetto Orlando Balconi che con molta naturalezza ed entusiasmo ha preso a raccontare il “suo quotidiano” a Sonia Maritan –: uno più recente acquistato nell'ottobre 2023, Techno PF 2T 1250, che rappresenta la versione più evoluta per questo tipo di lavorazione in grado di essere utilizzata da tre dei nostri operatori. E un altro, Techno PF, che lavora ormai da diciotto anni: il vecchio impianto è ancora perfettamente funzionante grazie anche agli aggiornamenti garantiti da Essetre».
Come progettate le vostre strutture in legno?
«Utilizziamo diversi tipi di software, tra cui Dietrich’s, e una volta progettata la struttura viene inviato il fle alle macchine che operano con un margine di errore vicino allo zero. Ovviamente siamo in grado di dimensionare e di certifcare il tetto o l’edifcio completo, nella maggioranza dei casi è il nostro uffcio tecnico a consigliare il cliente facendo da intermediario in qualità di esperto tra il progettista e il cliente stesso».
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Per quanto riguarda invece la produzione di perlinati?
«Per quanto concerne i perlinati strutturali e da rivestimento – spiega Orlando Balconi – abbiamo investito in una linea produttiva agli inizi degli Anni 90 e successivamente al trasferimento della nostra azienda al principio del 2000 nella nuova sede di via Sempione sempre a Vergiate – l’azienda è nata nel centro storico di ergiate abbiamo defnitivamente modernizzato la linea di produzione con dei robot per l’accatastamento del prodotto fnito, con un sistema di selezione della qualità completamente automatizzato. In futuro il progetto prevede di automatizzare completamente anche il sistema di caricamento del materiale da lavorare per ottenere una linea di produzione davvero all’avanguardia, attualmente pialliamo circa 13/15.000 mc all’anno, il 70-80% è Abete principalmente proveniente da Svezia e Finlandia e il restante è Larice attualmente proveniente dall’Austria anche se precedentemente lavoravamo molto il Larice Siberiano, poi lavoriamo anche altre specie legnose in minore quantità quali Pino Svedese,
Douglas, Rovere ecc.
Stiamo inoltre approntando una seconda linea di produzione con minor automazione ma sempre dotata di imballaggio automatizzato e accatastamento con robot per evadere esigenze e richieste in aumento di Abete e Larice piallato, termotrattato, termotrattato bio, adatto a rivestimenti interni o esterni, soprattutto utilizzato per facciate ventilate o pavimentazioni antiscivolo per esterni, attualmente produciamo questi prodotti con l’impianto principale».
Qual è il vostro mercato di riferimento per questi prodotti?
«Principalmente lavoriamo con i grossisti e i rivenditori che comprano da noi da molto tempo, inoltre abbiamo degli agenti esterni che lavorano con noi. Principalmente i mercati di riferimento sono la Lombardia, il Piemonte e il Canton Ticino, ma lavoriamo anche con una buona Clientela in Friuli oltre che con Clienti situati in Emila, Toscana, Lazio e Calabria, da poco abbiamo aperto una collaborazione con un Agente che ci seguirà in Emilia Romagna».
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Dal punto di vista energetico la vostra produzione come viene gestita?
«Dal 2012 produciamo autonomamente l’energia che ci serve, dopo un investimento in due impianti fotovoltaici, di circa 550kW in totale, posizionati sui tetti dei due capannoni principali; di cui uno dedicato alla produzione diretta per i nostri consumi».
Le specie legnose che utilizzate sono rimaste le stesse?
«Per le costruzioni in legno si continua a utilizzare l'Abete, un legno costantemente controllato che viene approvvigionato da foreste certifcate la nostra azienda adotta la certifcazione PEFC. Usiamo anche un po' di Larice e di Pino, naturalmente da aree forestali controllate, soprattutto per la produzione di perlinato. Le specie legnose che utilizziamo provengono principalmente dal Nord Europa (Svezia e Finlandia, precedentemente anche Russia…), mentre per quanto riguarda travi lamellari in Abete, X-Lam e legno incollato in generale acquistiamo prevalentemente da aziende austriache. Inoltre, collaboriamo dal gennaio 2020 con l’azienda Koles in Slovenia che produce travi lamellari in Abete. In questo modo abbiamo anche un'alternativa ai produttori austriaci e tedeschi».
Come vede il futuro della sua azienda? «Spero di continuare, anche se diventa
sempre più faticoso lavorare nel nostro Paese: auspico che in Italia si arrivi a semplifcare davvero il processo burocratico e tutte le lungaggini e le complicazioni che portano via una quantità enorme di tempo e costi agli imprenditori come me! Conosciamo altre realtà in cui operiamo come, ad esempio, il mercato Svizzero in cui sono notoriamente molto pignoli ma tutto è più semplice, programmabile e coerente.
In Svizzera si lavora bene! In Italia, invece, siamo al punto di dover certifcare il perlinato “strutturale” che è una contraddizione in termini: il perlinato è principalmente un rivestimento, ma ci impongono normative completamente prive di senso alle quali è obbligatorio conformarsi.
i miei fgli vorrei trasmettere la correttezza del lavoro e i principi base relativi all’onestà e al rispetto delle normative vigenti».
Infne, in produzione osserviamo le due linee produttive e capiamo che presso la Balconi Giannino possiamo davvero parlare di economia circolare, quella ben simboleggiata dai silos, collocati all’esterno, dove vengono convogliati gli scarti della lavorazione del legno che chiudono il cerchio di un processo produttivo virtuoso, guardando a un futuro green nato nel solco di un’esperienza ormai secolare…
Sopra, un momento dell’incontro di Sonia Maritan con Orlando Balconi.
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l leitmotiv ligneo
di Sonia aritan .essepi.it
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Abbiamo visitato lo stand ssepi sia in occasione di BA AD po a feramilano Rho a metà dello scorso novembre, quando abbiamo incontrato il direttore generale di ssepi arco Pompili e sia a Klimahouse, a fne gennaio. Si tratta di un’azienda che ha seguito un percorso singolare coniugando la produzione di serramenti in legno alla produzione di pannelli in -Lam nata nel 19 8 a Cavedine, in provincia di Trento, con il suo D A green ha successivamente scelto di affancare alla produzione di serramenti in legno quella di pannelli strutturali -Lam, assecondando la propria passione per il legno in un contesto in cui questa materia defnisce il paesaggio principale. Le facciate che l azienda produce con le fnestre integrate alle pareti sono in linea con i cantieri offsite attuali.
ssepi stata presente per la seconda volta al AD po di ilano 2023, ormai parte di un più ampio contenitore, il BA, che raccoglie G Global levator hibition, S ART Building po, S CUR A nternational Security Free hibition e AD po. L’azienda, che si trova tra Riva del Garda e il capoluogo del Trentino, poi una presenza costante a Klimahouse di Bolzano, dove l’abbiamo ritrovata dal 31 gennaio al 3 febbraio scorsi. Marco Pompili ci ha illustrato la storia di Essepi
«Battezzata con l’acronimo del nome del suo fondatore Silvio Pedrotti, Essepi nasce nel settore della fnestra negli anni Ottanta – esordisce arco Pompili – e ha
festeggiato l’anno scorso il suo esimo anniversario. Silvio Pedrotti, ancora attivo in fabbrica, coniuga in s tre anime diverse, tutte importanti la grandissima conoscenza del legno, una importante competenza estetica come essenza del design, ma soprattutto, cosa che ha fatto la fortuna di ssepi, una grande genialità nella meccanica. nfatti, il tipo di fnestra scelto, per lui rappresenta sempre il punto di partenza per realizzare le tecnologie necessarie a produrla focalizzate sul concept delle macchine di produzione, cosa che ha portato alla realizzazione di molte innovazioni e la vendita di alcuni brevetti. Un esempio è la macchina utilizzata da moltissimi produttori di fnestre
fotocredit® Oskar Da Riz.
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di Sonia aritan
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In apertura, una ripresa dell'incontro allo stand di ssepi, in occasione del di ilano dello scorso 15 novembre 2023, fra Sonia Maritan e il direttore generale dell azienda arco ompili, a seguire due realizzazioni di ssepi e in ueste pagine alcune immagini di cantiere con una serie di pannelli pronti per il carico e il dettaglio dell’attacco a terra della parete al cordolo, un altro brevetto di Essepi.
per siliconare il vetro: è un brevetto Essepi dei primi Anni Novanta. Per fare un altro esempio, siamo stati tra i primi in Italia a utilizzare il vetro strutturale già dagli nni Novanta, cioè il vetro che tiene assieme la fnestra mentre il legno non ha funzione strutturale e questo ci ha permesso di eliminare l’inestetismo del fermavetro. Nell’ambito dell’innovazione abbiamo un rapporto di stretta collaborazione con molti produttori di macchinari, e in particolare con Working Process con cui condividiamo una vera e propria amicizia oltre agli obiettivi fnalizzati a raggiungere l’eccellenza a livello tecnologico. ssepi è specializzata nel settore dei serramenti in legno e legno alluminio e si è distinta per la sua spinta verso l’innovazione tecnica e l alta effcienza energetica delle prestazioni del serramento ancora prima che nascesse la flosofa asa lima. ltri punti di forza dell azienda sono il fssaggio meccanico – senza alcun tipo di collante che garantisce la massima stabilità nel tempo e la verniciatura integrale in cui un robot vernicia i singoli elementi prima dell’assemblaggio garantendo massima protezione e durabilità».
Un marchio di eccellenza in costante espansione a partire dalla fne degli nni Novanta quello di Essepi: una dinamica realtà imprenditoriale orientata al principio della sostenibilità ambientale?
«Sì, un'espansione frutto di un lavoro di ricerca estetica e di un’innovazione tecnologica rigorosamente homemade – prosegue il direttore generale arco Pompili –. ggi ssepi è un’azienda altamente specializzata nel settore dei serramenti e delle costruzioni ad alta effcienza energetica nel rispetto di tutti gli indicatori ambientali. n’azienda che guarda al futuro con una predilezione per il legno. bbiamo inaugurato il nuovo capannone produttivo dedicato alla linea fnestre ualche mese fa. n punto di arrivo e di partenza che ci rende orgogliosi. n edifcio interamente realizzato in X-Lam con soluzioni sperimentali made in ssepi di cui siamo feri. l raddoppio della produzione di fnestre è un traguardo importante, cos come i nostri anni di attività festeggiati lo scorso anno».
Le pareti X-Lam che realizzate con i fori per la predisposizione dell’inserimento dei serramenti, vi ha portato a sviluppare il particolare know how di comporre interamente la facciata nella sua duplice connotazione, fatta dei suoi “vuoti” e dei suoi “pieni”. I vostri serramenti in quali specie legnose vengono realizzati «Abete, Larice siberiano – sempre più diffcile da trovare – , Rovere, ma anche legni pi duri, come l’ ro o, per andare verso la fascia pi lu ur del mercato».
Il mondo dell’X-Lam rappresenta ormai un target importante ma uanto incide sul fatturato di Essepi?
«L’azienda si è concentrata nella produzione di fnestre fno al 20 2 – spiega arco Pompili – , per poi iniziare a produrre anche pannelli strutturali in X-Lam, ma l’obiettivo fn da subito era uello di coniugare le fnestre con l’ am. bbiamo certifcato uasi subito il sistema integrato X-Lam per superare qualsiasi tipo di test oltre alle norme specifche sulle caratteri-
fotocredit® Oskar Da Riz.
stiche prestazionali. Siamo in grado di fornire ai nostri clienti le pareti con le fnestre integrate, gestendo il cantiere con i dovuti criteri, un mercato interessante e per il uale ci siamo attrezzati, anche perch abbiamo clienti in Svizzera che utilizzano solo pannelli am con fnestre integrate. ggi su un fatturato di sedici milioni di euro, la parte am pesa per un 0 . a superato la quota di fatturato della produzione di fnestre perch il mondo del serramento è stato fnora pi concentrato dal punto di vista territoriale, mentre il mondo dell’X-Lam si esprime da sempre su base nazionale».
llo stand ssepi sono esposte le due expertise aziendali, infatti oltre ai serramenti minimali di design, di grande valore estetico, è in mostra una porzione di parete poggiante su un cordolo, una componente cruciale delle costruzioni in legno « er uanto riguarda il cordolo – conclude arco Pompili –, già nel 20 abbiamo brevettato un sistema di attacco a terra, nato per risolvere una specifca problematica per un condominio realizzato a odena di cin ue piani i pilastrini fssati alle pareti sono regolabili con una chiave prima di essere appoggiate a terra, in questo modo si mette perfettamente in s uadra l’edifcio prima del getto del cordolo. Riassumendo: si lasciano solo i ferri di chiamata, si monta la struttura, la si regola precisamente, si cassera e si getta il cordolo, in questo modo il cordolo è pre-
THE WOODEN LEITMOTIV
cisamente allineato al piano e aderente alle pareti, contrariamente a quello che accade con altre soluzioni. hiaramente vendendo la parete con la fnestra installata abbiamo bisogno che la parete sia esattamente in bolla: la componente opaca dell'involucro edilizio diventa parte integrante della nostra proposta. pilastrini regolabili rappresentano uno dei tanti brevetti che noi deteniamo e che nascono dall’esigenza di risolvere delle nostre specifche problematiche».
We visited the Essepi stand both on the occasion of MIBA_MADE Expo at Fieramilano Rho in mid November, when we met the general director of Essepi Marco Pompili and at Klimahouse, at the end of January. This company has followed a singular path by combining the production of wooden windows and doors with the construction of X-Lam buildings; born in 1978 in Cavedine, in the province of Trento, with its green DNA it has combined the production of wooden windows and doors with that of structural panels, indulging its passion for wood, in a conte t in which this raw material defnes the main landscape. he facades that the company produces with windows integrated into the walls are in line with current offsite construction sites. Named according to the acronym of its founder Silvio Pedrotti, Essepi was born in the window sector in the 1980s and celebrated its 45th anniversary last year. Silvio Pedrotti, still active in the factory, combines in himself three different souls, all important: the great knowledge of wood, an important aesthetic competence as the essence of design, but above all, what made Essepi's fortune, a great genius in mechanics. In fact, for him the type of window chosen always represents the starting point for creating the technologies necessary to produce it focused on the concept of the production machines, which has led to the creation of many innovations and the sale of numerous patents, including in 2014 a ground attack system. The company therefore concentrated on the production of windows until 2011-12, and then began producing structural panels in am, but the ob ecti e from the start was to combine windows with am. n fact, the company almost immediately certifed the integrated am system to pass any type of test in addition to specifc standards on performance characteristics, for e ample for the wiss market where they only use am panels with integrated windows. oday, of a turno er of ffteen million euros, the am part accounts for . t has e ceeded the turno er share of window production because the world of doors and windows has so far been more concentrated from a territorial point of view, while the world of X-Lam has always been expressed on a national basis.
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di Marco Di Pelino
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La deltrasparenza cristallo
CCT Crystal Clear Technology è la nuova tecnologia Adler per la verniciatura trasparente di serramenti e portoncini: una grande sfda vinta dopo quattro anni di ricerca che ha sviluppato non un nuovo prodotto, ma addirittura una nuova tecnologia che consente verniciature incolori con una trasparenza come quella del cristallo e una resistenza agli agenti esterni mai vista prima, mantenendo la gamma di prodotti tutt’ora esistenti: la tecnologia CCT può essere infatti applicata e mutuata ai prodotti delle famiglie LIGNO +, PROTOR E DIAMOND.
Come tutti abbiamo ormai avuto modo di constatare nel corso degli ultimi anni, la tendenza che è andata sempre più affermandosi nel campo della verniciatura del mobile e che si è ovviamente propagata anche alla verniciatura delle fnestre e dei portoncini d’ingresso, quella che predilige cicli trasparenti incolori a effetto “non verniciato”, sia sulle essenze in massello che sugli impiallacciati. In altri termini l’obiettivo è “proteggere” senza farsi notare! Questo trend di mercato ha però portato
con s fn dall’inizio, una grossa sfda tecnica: proteggere il manufatto dalla luce solare in maniera effcace, senza però poter contare sull’enorme aiuto fornito dai pigmenti delle classiche verniciature mordenzate.
Proprio grazie al contributo di questi ultimi infatti, si è da sempre potuto contrastare in maniera decisa, l’effetto deleterio operato dalla luce sui supporti in legno. Come riuscire a fornire la stessa valida protezione dalla luce una volta che l’utilizzo dei pigmenti venisse “escluso” dalle
nuove tendenze di mercato?
Il traguardo da raggiungere si è ulteriormente allontanato in considerazione del fatto che sui manufatti da esterno, quindi fnestre e portoncini d’ingresso, l’entità di tali aggressioni e dei conseguenti effetti sono portate al suo massimo.
Adler ha deciso di accettare questa sfda e, dopo quattro anni di ricerca, ha sviluppato non un nuovo prodotto bensì una nuova tecnologia che consente verniciature incolori con una trasparenza e una resistenza agli agenti esterni mai vista prima.
Il nome che Adler ha deciso di assegnare a questa tecnologia fn troppo esplicito: CCT Cristal Clear Tecnology, ossia trasparenza della verniciatura come quella del cristallo.
L’idea adottata stata quella di considerare e mettere quindi in atto delle strategie difensive non solo nei confronti della porzione ultravioletta della luce, da sempre riconosciuta come unica responsabile dei viraggi colore sia dei supporti che delle vernici a esso applicate, ma anche nei confronti della luce visibile, anch’essa responsabile del degrado.
Da quest’idea nata appunto la tecnologia ADLER CCT in grado di preservare in maniera mai vista prima, il colore naturale originario del legno di cui il manufatto è costituito.
Questo però non ha signifcato rinnegare la gamma di prodotti tutt’ora esistenti, destinati alla verniciatura mordenzata di portoncini e fnestre ma stata semmai una integrazione a questa.
Si è infatti lavorato in modo tale per cui la tecnologia CCT potesse essere applicata e mutuata ai prodotti delle famiglie LIGNO +, PROTOR e DIAMOND cioè alle fa-
miglie di prodotti mono e bicomponenti presenti sul mercato che ormai da anni ci regalano grosse soddisfazioni sia in termini di risultati tecnici che di fatturato. Sono quindi a disposizione del mercato, sia impregnanti che fniture in tecnologia “CCT” in modo da non abbandonare il prodotto a cui si è affezionati, sfruttando però il valore aggiunto della massima trasparenza ottenibile, reso ora possibile da questa innovazione.
Chiedete maggiori dettagli al vostro rivenditore di fducia.
THE TRANSPARENCY OF CRYSTAL
CCT Crystal Clear Technology is the new Adler technology for the transparent painting of windows and doors: a great challenge won after four years of research which has even developed a new technology that allows colorless painting with a transparency like that of crystal and resistance to agents external features never seen before, maintaining the range of products that still exist: the CCT technology can in fact be applied and borrowed to the products of the Ligno +, Protor and Diamond families. As we have all now had the opportunity to observe over the last few years, the trend is has been increasingly establishing itself in the feld of furniture painting and which it obviously has also propagated to the painting of windows and entrance doors, it is the one he prefers transparent colorless cycles with an "unpainted" effect, both on solid wood essences and on veneered. In other words, the goal is to "protect" without being noticed! However, this market trend has brought with it a major technical challenge from the beginning: protection the product from sunlight effectively, without however being able to count on the enormous help provided by the pigments of classic etched paints. Adler won the challenge with the new CCT technology which allows colorless varnishes with transparency and resistance to external agents capable of preserving the original natural color of the wood of which the product is made in a way never seen before.
Copyright Adler.
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di Felice Ragazzo
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etamorfosi connettive lignee – III capitolo
l capitolo della rubrica “Scientia” a frma del professor Ragazzo, studioso e inventore in tema di giunzione di tipo a-poliedrico – in sostituzione delle connessioni poliedriche delle superfci di contatto – prosegue anello dopo anello a comporre la catena delle “metamorfosi connettive lignee”, proponendo adesso la “Congiunzione di punta a 4 tenaglie a unghia per gli spigoli” che si conforma al concetto spaziale di iperboloide parabolico ma con un inatteso aspetto stupefacente: l’incastro produce un riverbero di geometria ricco e sorprendente.
Per il terzo Capitolo ho scelto un incastro che ha per nome: “Congiunzione di punta a 4 tenaglie a unghia per gli spigoli”, il quale a prima vista pare conformarsi ancora con il concetto spaziale di iperboloide parabolico. a dopo i primi passi dello studio emerso un ulteriore aspetto, non facilmente prevedibile a prima vista, aspetto che riveste un più che notevole interesse. Vediamo subito di che si tratta, in un’ottica di illustrazione preliminare. l primo passo consistito nella modellazione 3D della ricostruzione digitale (Fig. 02).
La sorpresa consistita nell’affacciarsi di una netta confgurazione a matrice tetraedrica, interpretabile come nucleo centrale dallo spiccato carattere morfogenetico di tutto l’incastro di fatto la base di partenza per la costruzione dell’iperboloide parabolico e della sua relativa rigata (Fig. 03). Vale la pena di esaminare brevemente tale aspetto,
poich coniuga intimamente e sorprendentemente il poliedro a quattro facce, sia con la geometria dell’archetipo, sia con quella che poi scaturirà come superfce rigata. Parlare di sorpresa trova una sua qualche giustifcazione in questo contesto le cui fnalità non concernono la pura speculazione sullo spazio a tre dimensioni, ma bensì quella di accedere a concetti inusuali tecnicamente e praticamente per creare nuovi modi di giuntare pezzi di legno l puro tetraedro (non regolare per via dell’inclusione in un parallelepipedo e non in un cubo) defnito dalle diagonali delle sei facce del volume inclusivo. Le due riferite ai quadrati, tenuto conto dell’incastro, sono immaginarie. Le quattro rimanenti si trasformano invece in spigoli. Soltanto che, in un gioco di alternanze tra pieni e vuoti, per metà contribuiscono a formare le “unghie” e per l’altra metà contribuiscono a formare la
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Figura 1
Figura 2
parte lambita dalle unghie medesime. È da rimarcare il fatto che, il confne di separazione tra unghie e volume pieno (in coincidenza con i punti mediani delle diagonali) sia un quadrato, poich quadrata la sezione del pezzo su cui si sta lavorando. Questa fgura, anche ben visibile nell’archetipo, riveste un ruolo molto importante come si vedrà tra poco. a, data la presenza assai signifcante dell’importante poliedro, vale la pena di indagare brevemente su di esso nella sua qualità di poliedro regolare. l volume circoscritto, nel caso di un tetraedro regolare diventa un cubo (Fig. 04). Pertanto, tutte le diagonali sono uguali, così come sono uguali tutti gli spigoli del tetraedro. Rispetto al cubo, non si tratta di un rapporto di “dualità”, poich , come si sa, il tetraedro duale di s stesso (ovvero al centro delle quattro facce possono coincidere solo i quattro vertici di un altro tetraedro), tuttavia si tratta di
un aspetto simmetrico evoluto. Facendo una sezione a metà altezza (rispetto al cubo) scaturisce anche in questo caso un quadrato. a per avvicinarci al nostro problema, merita considerare un aspetto ben peculiare: se si prendono quattro spigoli in modo che si venga a formare un quadrilatero – non planare – ovvero sghembo, o svergolato, insomma, evitando che in nessun caso si compongano triangoli, la superfcie defnita da essi una “rigata”. nfatti, se ognuno dei quattro spigoli prescelti viene diviso in parti uguali e se, a due a due, detti punti vengono collegati con opportune rette, il risultato sarà un reticolo (di rette intersecanti) appartenente al tipo speciale di superfcie non planare, la quale, come si sa, un paraboloide iperbolico. n questa sede, per prendere per buona tale asserzione confdiamo nel rigore geometrico che ci può essere garantito da soft are e computer (Fig. 05).
Figura 1: Il disegno dell’incastro “Fig. 50” estratto dalla Tavola 2 del Trattato “L’architettura del legno” di Bartolomeo Saldini.
Figura 2: Vista della modellazione virtuale 3D dell’incastro arcaico.
Figura 3: Al centro è visibile il tetraedro (non regolare come fgura semplifcatrice delle geometrie interne dell’incastro arcaico.
Figura 4: Modello virtuale 3D di un tetraedro inscritto in un cubo. Si noti che le diagonali di tutte le sei facce del cubo danno luogo a tutti i sei spigoli del tetraedro e che la sezione a metà altezza è un quadrato.
Figura 5 uperfcie rigata, ovvero paraboloide iperbolico, determinato da uattro dei sei spigoli di un tetraedro regolare.
Figura 4 Figura 5
Figura 3
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Figura 6 Il paraboloide iperbolico scandito per serie di parabole e di iperboli
Figura 7 rocedimento per costruire le prime due parabole principali er comodità di disegno il piano su cui giace una delle due parabole contrapposte e ruotate assialmente di stato ruotato in piano
Figura 8 I tre attrezzi il trapezio ruotato in orizzontale per costruire la prima delle due parabole principali il piano ausiliario parallelo all’asse maggiore ruotato di il cono con asse perpendicolare all’asse maggiore e disposto in modo parallelo al piano ausiliario on la confgurazione dei tre attrezzi si evidenzia una chiara similitudine con un’operazione fabbrile
Figura 9 isualizzazione del dispositivo ruotato di rispetto all’asse longitudinale del volume d’ingombro in modo da far vedere con chiarezza il rapporto tra il cono e la confgurazione geometrica d’insieme
Figura 10: Immagine in modellazione “virtuale 3D” della prima versione dell’incastro rigenerato Ipotesi di innesto liscio.
Figura 11: Immagine in modellazione “virtuale 3D” della seconda versione dell’incastro rigenerato Ipotesi di innesto a scatto.
el prosieguo dello studio, si può vedere il reticolo costituito sia dalle serie di parabole, sia dalle serie di iperboli, le quali, in ordine all’elevato grado di accuratezza del computer, si intersecano adeguatamente. erita osservare che le rette mediane della rigata costituiscono, al tempo stesso, le iperboli centrali, beninteso in una forma degenere. ella fgura, una di esse appare come diagonale del quadrato mediano orizzontale (Fig. 06). Per chiudere sul tetraedro regolare, vediamo ora come possibile costruire una delle due parabole mediane o anche principali, per far sì che si possa poi procedere alla costruzione del reticolo per parabole e per iperboli su piani paralleli. Qui per comodità ho ribaltato sul piano orizzontale uno spigolo unitamente alla mediana del quadrato situato su di un piano parallelo e, al tempo stesso, complanare allo spigolo medesimo. Collegando i due segmenti si viene a formare un trapezio isoscele. In tale trapezio è perfettamente inscrivibile una parabola. Per comodità di soft are ho usato il comando “parabola per tre punti”, due dei quali coincidono con gli estremi della Base lunga e uno, quello relativo al vertice, mediano della Base corta. Tale parabola è tangente a ciascuno dei lati obliqui. Anche in questo caso ci accontentiamo di una dimostrazione fattuale, fondata sulla base del grado di accuratezza del computer. el paraboloide iperbolico, come più sopra adombrato, le parabole principali sono due, si toccano nei vertici, giacciono (qui nel cubo) su piani ortogonali tali da formare un incrocio e il loro sviluppo ha direzioni diametralmente opposte. n sostanza, le corde delle due parabole coincidono con due spigoli opposti del tetraedro e i rispettivi vertici coincidono con il centro del quadrato (Fig. 0 ). ra, chiariti questi primi elementi, per proseguire nella costruzione del reticolo che darà luogo alla nuova forma di incastro, preferibile che si passi al volume d’ingombro simile all’archetipo. a prima di fare ciò, merita notare come il già più volte richiamato quadrato interno,
in realtà sussista in tre diverse posizioni e in tre diversi orientamenti, l’uno ortogonale all’altro, tuttavia, tutti e tre aventi il centro in comune (però nel caso di un volume parallelepipedo due di tali quadrati diventano rombi). Più esattamente, ogni angolo di quadrato coincide con il centro di una faccia di cubo. Scrutando attentamente, si scorge una nuova fgura regolare composta di otto triangoli. bbene, tale fgura un ottaedro regolare, il poliedro, questa volta sì, duale del cubo (Fig. 0 ) C’ da considerare che fnora non ancora accaduto che in un incastro si producesse un riverbero di geometria così ricco e sorprendente e questo forse il più signifcativo degli stupori. Passiamo dunque all’esame del metodo di costruzione del paraboloide iperbolico, calibrato, come detto, su di un volume di ingombro parallelepipedo. La prima operazione consiste nella costruzione di una delle due parabole di base (in questo caso, risulta notevolmente più allungata). Poi, per la costruzione della serie di parabole su piani paralleli occorre dotarsi di una sorta di “utensile”, il quale funziona come una sorta di “segaccio”: si tratta di un piano parallelo all’asse maggiore, ma obliquo di 45° rispetto agli assi trasversali. Questo piano, di adeguata dimensione, portato a coincidere a un punto di una serie di punti spaziati sulla parabola principale, intersecando gli spigoli del tetraedro determina gli altri due punti necessari alla costruzione di una parabola per tre punti. Ripetendo l’operazione su di ogni punto individuato sulla parabola principale, alle fne si ottiene una sequenza di terne di punti su piani paralleli che permetteranno di costruire le altre parabole (Fig. 08). Al fne di costruire la sequenza di iperboli, ho scelto di ricorrere a un altro “utensile” che consiste in un cono, qui opportunamente defnito con generatrici a 45° rispetto all’asse. Tale cono, se sezionato con un piano parallelo al suo asse, si sa che dia luogo a un ramo d’iperbole. ra qui però bisogna mettere a punto un marchingegno che permetta di costruire in corrispondenza dei punti
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Figura 7
Figura 6
prescelti su almeno una delle due parabole principali tutte le iperboli necessarie. Detto marchingegno risulta un po’ laborioso da descrivere nei dettagli, pertanto sintetizzo il concetto dicendo che, come per il piano obliquo, bisogna fare in modo che la sua superfcie vada fatta ricorsivamente coincidere con i punti prescelti sulla parabola, dopodich producendo una sezione per quel punto in direzione trasversale rispetto all’asse maggiore del volume d’ingombro si otterrà il ramo d’iperbole cercato. ccorre, inoltre, che l’asse del cono sia parallelo a uno degli spigoli corti (trasversali) del tetraedro e, al tempo stesso, sia ortogonale al suo spigolo opposto (Fig. 09). A questo punto, per la costruzione della superfcie si può scegliere sia la strada di una NURBS fatta con parabole e iperboli, sia la strada di un’altra URBS sulla base delle rette della rigata. Il risultato, dal punto di vista tecnico sarà identico.
Giunti a questo stadio di elaborazione, i passi geometrici più diffcili e importanti sono stati fatti. La parte rimanente esce dalla sfera eminentemente geometrica per entrare in una più propriamente tecnologica e tecnica. Per esempio, un
dettaglio essenziale dal punto di vista della tecnologia del legno (ma non solo) consiste nello spuntare le cuspidi della superfcie rigata. Si tratta poi di produrre i relativi alloggiamenti tra le piccole porzioni di superfci convesse e quelle concave opportunamente create (Figg. 10/13). Come, peraltro, in modo schematico stato fatto anche nell’archetipo. A questo riguardo dobbiamo sempre tenere a mente che il legno un materiale fbroso e, soprattutto anisotropo. poi, come abbiamo già visto in casi precedenti, grazie alla fessibilità operativa del controllo numerico, questa operazione possiamo ottenerla anche con un lieve sottosquadra tale che, giocando sull’elasticità del legno, si venga a produrre uno scatto alla chiusura dell’innesto: leggero serraggio che limita e regola il disinnesco. L’operazione sarebbe pertanto compiuta se ci si limitasse alle proprietà geometriche del volume d’ingombro su cui ci si fnora basati. Ulteriori possibilità potrebbero scaturire se si allungasse o si accorciasse la dimensione longitudinale. Possibilità ancora più particolari potrebbero scaturire se, anzich basarsi su di una sezione quadrata i pezzi avessero una sezione rettan-
Figura 8 Figura 9
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Figura 12 ettaglio relativo alla cavità ospitante la spuntatura, nel caso della versione a innesto a scatto
Figura 13: Dettaglio relativo al terminale convesso della spuntatura, nel caso della versione a innesto a scatto.
Figura 14 onfgurazione geometrica relativa alla costruzione della versione tonda dell’incastro rigenerato. Figura 15: Sezione trasversale della versione tonda dell’incastro.
Figura 16: Modelli virtuali 3D della soluzione a sezione circolare uda geometria, in basso, innesto liscio, a metà, innesto a scatto, in alto
Figura 17: Versione tonda a innesto liscio.
golare, confgurando, quindi un volume d’ingombro a tre dimensioni. Come in precedenza, tra le possibili varianti, anche in questo caso ho voluto prendere in considerazione la sezione circolare. , sempre come in precedenza, non ho ritenuto utile indagare (per il momento) casi di maggiore irregolarità, come per esempio, fgure dove scompaiono i parallelismi e le ortogonalità. Vediamo allora come si viene a confgurare l’incastro Fig. n. 50 (di cui al Trattato del Saldini) nel caso in cui il volume d’ingombro sia un cilindro. merge subito un aspetto che fa sì che muti il rapporto tra dimensione longitudinale e dimensione trasversale, nel senso che, a parità di lunghezza, la dimensione trasversale per effetto della rotondità si rimpicciolisce di un po’. La quantità del rimpicciolimento determinata da una precisa ragione geometrica che ha la seguente spiegazione: se si guardano gli spigoli trasversali del tetraedro incluso in un volume parallelepipedo, come abbiamo prima visto, giacciono sulle diagonali delle facce quadrate, nel caso, invece, del volume cilindrico si ha che le facce trasversali siano circolari e, pertanto, lo spigolo trasversale del tetraedro incluso più corto di una dimensione che si misura con il rap -
porto che intercorre tra lato e diagonale di un quadrato (1/radice di 2), in altri termini la sua lunghezza (che coincide con il diametro del cerchio) pari al lato del quadrato circoscritto e non alla sua diagonale. n pratica, però, trascurando per un momento la rotondità, come se si ruotasse tutto di 45° rispetto all’asse longitudinale per ottenere un volume d’ingombro, ancora parallelepipedo, ma con gli spigoli corti coincidenti a un quadrato i cui angoli giacciono sulle mezzerie dei lati del primo quadrato. Questo aspetto già in qualche modo visibile in una fgura tridimensionale, ma lo ben di più, serpeggiando tra la selva di segni, in una fgura trasversale (Figg. 14./15). Fatta questa considerazione, per il resto non ci sono differenze costruttive rispetto al caso precedente. cco allora come si presentano tre versioni di giunzione a matrice cilindrica: la prima a destra, senza amputazioni nelle punte quella al centro con amputazioni semplici quella a sinistra con amputazioni con sottosquadra tale da produrre l’effetto scatto al momento dell’innesto (Figg. 16/19).
Con la descrizione sviluppata fnora ho sorvolato su alcuni importanti aspetti, i quali, implicando vaste e complesse
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Figura 14
Figura 15
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Chapter of the Scientia column ritten by Professor Ragazzo, scholar and inventor on the subject of a-polyhedral type joints - replacing the polyhedral connections of the contact surfaces - continues link after lin to compose the chain of ooden connective metamorphoses ”, no proposing the “4-pincer tip conjunction for edges” hich conforms to the spatial concept of a parabolic hyperboloid but with an une pectedly astonishing aspect: the joint produces a rich and surprising geometric reverberation.
problematiche e, per di più, in assenza di dati a supporto, cercherò di farvi cenno brevemente. Per quanto riguarda le matematiche e le geometrie implicate si vede già chiaramente dai disegni che si tratta di un livello, certamente poco usuale nelle tecniche del legno, tuttavia pienamente accessibile a uno studente di Scuola edia Superiore. Ciò nonostante che alcuni disegni appaiano non propriamente semplici. l salto di qualità, rispetto alle comuni usanze nelle tecniche del legno, consiste nell’avere utilizzato un certo tipo di quadriche. C’ poi un problema che ho già richiamato per altri incastri e che riguarda l’effettiva effcienza della giunzione, unitamente alla sua ottimizzazione statica. La strada per risolvere tali problemi una sola: sviluppare prove di rottura su di un certo numero di campioni, sia di dimensioni che di forme diverse, al fne di ottenere attendibili statistiche.
Dato che ciò per il momento non all’orizzonte, tutti gli sforzi li sto concentrando sul terreno dell’intuizione relativamente ad alcuni casi che mi paiono di più probabile applicabilità. nfne, c’ poi il problema della concreta fattibilità. A tale riguardo, occorre porre mente locale a due aspetti: da un lato, va considerata
la meccanica della stereotomia dall’altro, va considerato il reale e caratteristico comportamento del materiale-legno elettro-fresato. Per quanto riguarda il primo aspetto, le possibilità si diversifcano a seconda del tipo di CNC utilizzato. n ogni caso, come si vede già chiaramente dai disegni, si tratta di elettro-fresare superfci non planari mediante frese cilindriche a testa semisferica scansionando ricorsivamente le superfci medesime. n alcuni casi possono rendersi necessarie frese a “T” dotate di superfcie toroidale, laddove si manifestano particolari sottosquadra. aturalmente, deve essere effettuata una prima sgrossatura che in gergo detta “terrazzamento”. Per quanto riguarda il secondo caso, invece, specialmente se i pezzi sono di grosse dimensioni, occorre fare i conti con la caratteristica instabilità del legno a seconda delle variazioni termo-igrometriche e, beninteso, in relazione ai tre caratteristici versi: longitudinale, tangenziale, trasversale.
Ciò, pertanto, pone la necessità di considerare con opportuno acume le adeguate tolleranze. Questo aspetto ne lambisce un altro di grande importanza, il quale attiene alla possibilità che, sotto sforzo, con le superfci aderenti di tipo
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WOODEN CONNECTIVE METAMORPHOSES –Chapter III
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liscio si sviluppino piccoli scorrimenti procurando preziose e molteplici dissipazioni di energia mediante frizione. , poich il legno sottoposto a sforzo dopo la fase elastica si schianta rapidamente, nel momento in cui si passa dal singolo pezzo all’aggregazione di più pezzi si può assistere a un’attenuazione di tale nocività. Di conseguenza, tanto più marcata ed effcace sarà tale attenuazione, quanto più ricca e articolata sarà l’aggregazione.
Figura 18
Figura 19
Figura 18: Versione tonda a innesto a scatto.
Figura 19 articolare non trasparente di un pezzo nella versione a scatto in cui si vede meglio il dettaglio del rigonfamento in punta
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Classifcare il legno
– Capitolo 5 ( Parte)
in Italia possono essere classificati per uso strutturale con la presente norma. Vi è una particolarità esclusiva del castagno per il quale è concessa la presenza di cipollatura solo nel caso in cui il valore di eccentricità sia limitato ad 1/6 della base della trave e il raggio della cipolla sia al massimo 1/3 della base della trave (foto 47 e foto 48).
Siamo giunti alla seconda parte del quinto capitolo di “CLASSIFICARE IL LEGNO: Norme Tecniche per le costruzioni - Certifcazione dei prodotti - Redazione dei progetti strutturali esecutivi - controlli in cantiere”, il volume di Andrea enari pubblicato da Riberalegno nel 2011 con tutti i relativi aggiornamenti per attualizzare le normative al presente. Ricordiamo le pubblicazioni della prefazione e dell’introduzione sul numero 3 /2022, il Capitolo 1 sul numero 38/2022, il 2 su SL n° 39/2022, il 3 – parte su SL n° 40/2023, il Capitolo 3 – parte su SL n° 41/2023, il Capitolo 4 sul numero 42/2023 e il 5 – parte su SL n° 44/2024. l penultimo capitolo offre esempi di casi concreti per evitare possibili contestazioni.
E’ necessario fare sempre molta attenzione alla presenza di parti soggette ad attacchi da parte di agenti patogeni che possono ridurre drasticamente la resistenza meccanica degli elementi di legno (foto 49). L’attacco normalmente avviene su di un ramo che si è spezzato o su ferite da incidenti dovuti all’abbattimento in bosco.
Nella classificazione del castagno è necessario misurare il nodo nel lato minore e nel lato maggiore.
E’ fondamentale inoltre rilevare anche la presenza dei nodi di gruppo posti a meno di 15 cm di distanza tra loro e misurarli (foto 50).
Normalmente il legno di castagno viene messo nel mercato allo stato fresco. Tuttavia vi è la possibilità di
el caso di trave Uso Fiume defnita come “trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da un tronco mediante squadratura meccanica continua e parallela dal calcio alla punta su quattro facce a spessore costante con smussi e contenente il midollo”; e di trave Uso Trieste defnita come “trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da tronco mediante squadratura meccanica, continua dal calcio alla punta su quattro facce seguendo la rastremazione del tronco, con smussi e contenente il midollo”, la norma applicabile è la UNI 11035-3:2010. Questa norma è adottabile solamente per le specie di Abete rosso e Abete bianco di provenienza da tutte le aree forestali italiane e dei Paesi del centro Europa. Quando viene classifcato un elemento ligneo con umidità maggiore del 20%, alcune caratteristiche possono risultare non visibili oppure non facilmente valutabili. A tale riguardo, prassi stagionare le travi
Limiti di classificazione delle travi Uso Fiume e Uso Trieste
Foto 52
Catasta di travi di abete Uso Fiume in stagionatura.
effettuare la stagionatura, operazione che può durare anche qualche anno (foto 51) allo scopo di conoscere eventuali vizi non identificabili allo stato fresco.
Tabella con i limiti di classificazione delle travi di castagno italiano. (pagina 78)
Nel caso di trave Uso Fiume definita come “trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da un tronco mediante squadratura meccanica continua e parallela dal calcio alla punta su quattro facce a spessore costante con smussi e contenente il midollo” ; e di trave Uso Trieste definita come “trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da tronco mediante squadratura meccanica, continua dal calcio alla punta su quattro facce seguendo la rastremazione del tronco, con smussi e contenente il midollo”, la norma applicabile è la UNI 11035-3:2010. Questa norma è adottabile solamente per le specie di abete rosso e abete bianco di provenienza da tutte le aree forestali italiane e dei paesi del centro Europa. Quando viene classificato un elemento ligneo con umidità maggiore del 20%, alcune caratteristiche possono risultare non visibili oppure non facilmente valutabili. A tale riguardo, è prassi stagionare le travi stoccandole nel piazzale in modo che possano ventilarsi e perdere progressivamente l’umidità. Nel caso dell’abete, questa operazione può far raggiungere risultati soddisfacenti anche in pochi mesi (foto 52).
Limiti di classificazione delle travi di douglas di origine tedesca
facce a spessore costante con smussi e contenente il midollo” “trave a sezione quadrata o rettangolare squadratura meccanica, continua dal calcio alla punta stremazione del tronco, con smussi e contenente il midollo” UNI 11035-3:2010. Questa norma è adottabile solamente rosso e abete bianco di provenienza da tutte le aree forestali centro Europa. Quando viene classificato un elemento del 20%, alcune caratteristiche possono risultare non valutabili. A tale riguardo, è prassi stagionare le travi modo che possano ventilarsi e perdere progressivamente Nel caso dell’abete, questa operazione può far raggiungere anche in pochi mesi (foto 52).
Foto 50
Misura del nodo su legno di castagno
Foto 51
Catasta di travi di castagno in stagionatura
Foto 52
Catasta di travi di abete
Uso Fiume in stagionatura
Classificare il legno
Foto 53
Tetto di travi di abete Uso Fiume
Foto 54
Modalità di misura dell’inclinazione della fibra
Foto 55
Modalità di misura della profondità delle fessure
Foto 55 Modalità di misura della profondità delle fessure.
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
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strutturalegno pagina
80 Classificare il legno
subito molte revisioni ed stata pubblicata la prima volta nel 1939. Di particolare interesse la valutazione della profondità delle fessure oltre alla sua inclinazione (foto 54). Le fessure da ritiro, individuate nelle travi, vanno misurate sempre con una tecnica defnita dalla norma la quale prevede che sia necessario verifcare la dimensione delle fessure da ritiro e ha stabilito dei limiti massimi oltre i quali le fessure possono ridurre la resistenza meccanica degli elementi lignei. La norma prevede che le fessure da ritiro siano misurate, nella profondità media (foto 55), solamente nel caso in cui superino la lunghezza di ¼ rispetto alla lunghezza della trave e con la lunghezza massima
della fessura singola di 100 cm. el caso la fessura superi questi limiti minimi è necessario rilevare la profondità su tre punti ripartiti equamente nella lunghezza della fessura. l valore medio dei tre punti dovrà essere rapportato alla larghezza della base della trave.
abella con i limiti di classifcazione delle travi di Abete, Larice e Pino di origine CNE Europa (nella pagina a destra).
stagionare in opera le 53). Questo può portare delle fessure che, anche conformi alla norma e non compromettono della trave, possono risultare cevoli agli esteti.
Nota la tabella per la classifcazione riportata è destinata alla classifcazione delle travi e non delle tavole. a classifcazione a vista delle tavole deve essere fatta in base alle istruzioni specifche della tabella riportata a seguire e relativa alle latifoglie tedesche.
Tabella con i limiti di zione delle travi Uso Fiume Trieste. (pagina 81)
La norma DIN 4074-1:2008 applicabile anche al legno di Douglas ma solo nel caso che questo sia ottenuto da alberi cresciuti in Germania.
abella con i limiti di classifcazione delle travi di Douglas di origine tedesca (nella pagina precedente).
80 Classificare il legno
Per la classifcazione del legno di Rovere e Faggio di provenienza tedesca applicabile la norma D 40 4-5:2008.
abella con i limiti di classifcazione delle travi di Rovere e Faggio di origine tedesca (a sinistra).
abella con i limiti di classifcazione delle tavole di Abete, Larice e Pino di origine CNE Europa (nella pagina a destra).
La norma francese NFB52.001 è applicabile alle conifere di provenienza francese. Tre sono le peculiarità di questa norma:
Il legname che proviene l’arco alpino e che si tronchi che crescono geografiche che comprendono i paesi scandinavi, è classificabile con la norma DIN 4074-1:2008 per le specie legnose, abete abete bianco, larice e stre. La norma DIN subito molte revisioni pubblicata la prima volta Di particolare interesse zione della profondità delle oltre alla sua inclinazione
Le fessure da ritiro, nelle travi, vanno misurate con una tecnica definita la quale prevede che sia verificare la dimensione
• Valori di classifcazione differenziati per due range di sezioni, travi con sezioni inferiori a 18.000 mm2 per il Douglas, 20.000 mm2 per gli Abeti e travi con sezioni superiori a questa sezione. Pertanto, per ogni classe si avranno due modalità di classifcazione a seconda della sezione dell’elemento in esame.
• Solo per l’Abete rosso di origine francese è necessario misurare la lunghezza delle tasche di resina (foto 56).
• Misura del nodo su lati paralleli agli spigoli (foto 5 ).
Limiti di classificazione delle travi di rovere e faggio di origine tedesca
oto odalità di misura dell’inclinazione della fbra
abella con i limiti di classifcazione delle travi di Abete di origine francese.
abella con i limiti di classifcazione delle travi di Larice di origine francese (nelle pagine successive).
abella con i limiti di classifcazione delle travi di Douglas di origine francese (que -
con la norma DIN 4074-1:2008 per le specie legnose, abete rosso, abete bianco, larice e pino silvestre. La norma DIN 4074-1 subito molte revisioni ed è stata pubblicata la prima volta nel 1939.
Di particolare interesse è la valutazione della profondità delle fessure oltre alla sua inclinazione (foto 54).
Le fessure da ritiro, individuate nelle travi, vanno misurate sempre con una tecnica definita dalla norma la quale prevede che sia necessario verificare la dimensione delle fessure
geografiche che comprendono anche i paesi scandinavi, è classificabile con la norma DIN 4074-1:2008 per le specie legnose, abete rosso, abete bianco, larice e pino silvestre. La norma DIN 4074-1 ha subito molte revisioni ed è stata pubblicata la prima volta nel 1939. Di particolare interesse è la valutazione della profondità delle fessure oltre alla sua inclinazione (foto 54).
sta tabella riportata in ultima pagina)
LA CLASSIFICAZIONE DEL LEGNO ANTICO
La classifcazione del legno antico segue una norma esclusiva in quanto l’ talia l’unica nazione che ha una norma per la valorizzazione del legno antico nell’im-
Limiti di classificazione delle tavole di abete, larice e pino di origine CNE Europa
Le fessure da ritiro, individuate nelle travi, vanno misurate sempre con una tecnica definita dalla norma la quale prevede che sia necessario verificare la dimensione delle fessure
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piego strutturale. La commissione Beni Culturali dell’UNI ha formulato la UNI 11119 che si può applicare anche nel caso di opere soggette alle TC 2018 nel modo seguente. Le TC 2018 al capitolo 1 precisano che: “circa le indicazioni applicative per l’ottenimento delle prescritte prestazioni, per quanto non espressamente specifcato nel presente documento, ci si può riferire a normative di comprovata validità e ad altri documenti tecnici elencati nel capitolo 12”. Lo stesso capitolo 12 precisa: “per quanto non diversamente specifcato nella presente norma, si intendono coerenti con i principi alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti: - …. – …. – norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI”. el capitolo 8, dove si parla di costruzioni esistenti, si precisa al punto 8.6 che: “gli interventi sulle strutture esistenti devono essere effettuati con materiali previsti dalle presenti norme; possono altresì essere utilizzati materiali non tradizionali, purch nel rispetto di normative e documenti di comprovata validità, ovvero quelli elencati al capitolo 12”. È necessario, però, capire perché le norme previste dal capitolo 11 delle TC 2018 non sono applicabili alla classifcazione del legno antico e, quindi, perché si andrà ad applicare la norma per la valutazione della resistenza meccanica scritta dalla commissione Belle Arti dell’U , la U 11119 “Beni culturali - Manufatti lignei Strutture portanti degli edifci spezione in situ per la diagnosi degli elementi in opera”:
Foto 59
Modalità di misura dei nodi
Foto 60
Modalità di misura dello smusso
Foto 61
Modalità di misura dell’inclinazione
• l cap. 11. .10 delle TC, non applicabile in quanto fa riferimento a normative per la classifcazione del legno a sezione regolare quali U 11035 o 1912.
• La norma 14081-1 e la U 11035 non sono adottabili dato che sono riferite a travi con sezione regolare e con smusso contenuto in un limite ristretto, privi di attacchi da agenti patogeni e con origine certa.
Si deduce che entrambe le disposizioni non possono essere applicate al legno antico perché, è raro, che lo stesso rien-
Limiti di classificazione delle travi di abete di origine francese
Foto 59
Modalità di misura dello smusso su legno antico
Foto 52: catasta di travi di abete Uso Fiume in stagionatura.
Foto 53:tetto di travi di abete Uso Fiume. oto modalità di misura dell’inclinazione della fbra
Foto 55: modalità di misura della profondità delle fessure.
Foto 56: modalità di misura delle tasche di resina su abete di origini francese.
Foto 57: modalità di misura dei nodi con il metodo alternativo su legname francese.
Foto 58: modalità di misura dei nodi su legno antico.
Foto 59: modalità di misura dei nodi su legno antico.
Modalità di misura dell’inclinazione della fibra su legno antico
tri nelle sezioni regolari e che sia privo di agenti patogeni. La norma U 11119 sta bilisce obiettivi, procedure e criteri per la valutazione dello stato di conservazione e la stima delle prestazioni di elementi lignei in opera, nelle strutture portanti di edifci tutelati dai Beni Culturali, attraverso l'esecuzione di ispezioni in situ e l'impiego di tecniche e metodologie di prova non distruttive. La norma U 11119 si applica a elementi di qualsiasi specie legnosa, facente parte di strutture nelle 3 classi di servizio defnite dalla U 1995-1-1. La norma U 11119 precisa le deroghe ammissibili alle procedure previste dall’U 518 allo scopo di rendere applicabile, agli elementi strutturali lignei in opera, il metodo della classifcazione secondo la resistenza, questo anche quando le condizioni operative sono signifcativamente diverse da quelle riscontrabili nella normale classifcazione dei segati a pi d opera. L’obiettivo dell ispezione l ottenimento delle informazioni, sotto elencate, relative a ciascun elemento ligneo portante facente parte della struttura, oggetto di ispezione, al fne di valutarne l'integrità e le prestazioni:
Foto 60: modalità di misura dello smusso su legno antico. oto modalità di misura dell’inclinazione della fbra su legno antico
Classificare il legno
83
Limiti di classificazione delle travi di larice di origine francese
Modalità di misura dei nodi su legno antico
Foto 60
Modalità di misura dello smusso su legno antico
Foto 61
Modalità di misura dell’inclinazione della fibra su legno antico
83 Classificare il legno
• Specie legnosa (o taxon);
• Umidità del legno ed eventuali gradienti di umidità;
• lasse di rischio biologico per il legno secondo le UNI EN 335-1 e UNI EN 335-2;
• Geometria e morfologia dell'elemento ligneo, con indicazione della posizione ed estensione dei principali difetti, degradamento e danni eventualmente presenti;
• Posizione, forma e dimensioni delle zone e delle sezioni critiche
• lassifcazione secondo la resistenza dell'elemento nel suo complesso e/o delle singole zone critiche. In seguito a questa premessa, necessaria a precisare le differenze tra le norme per il legno nuovo e quella indicata per il legno antico, si analizzano di seguito le modalità di misurazione dei nodi (foto 58 e foto 59), dello smusso (foto 60) e dell’inclinazione della fbra (foto 61). perazione preliminare e necessaria per determinare la sezione resistente valutare lo spes-
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Andrea Zenari
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CLASSIFYING WOOD
CHAPTER 5 - PART II
We have reached the second part of the ffth chapter of "CLASSIFYING WOOD: Technical standards for construction - Product certifcation - Drafting of e ecutive structural projects - On-site chec s , the volume by Andrea enari published by Riberalegno in 2011 ith all the related updates to update the regulations to the present. We recall the publications of the preface and introduction in issue 3 /2022, Chapter 1 in issue 38/2022, 2 in SL n° 39/2022, 3 - Part of SL n° 40/2023, Chapter 3 - Part on SL n° 41/2023, Chapter 4 on number 42/2023 and 5Part on SL n° 44/2024. The penultimate chapter offers examples of concrete cases to avoid possible disputes but also deals ith the classifcation of ancient wood.
Limiti di classificazione delle travi di douglas di origine francese
• Posizione, forma e dimensioni delle zone e delle sezioni critiche;
• Classificazione secondo la resistenza dell'elemento nel suo complesso e/o delle singole zone critiche.
In seguito a questa premessa, necessaria a precisare le differenze tra le norme per il legno nuovo e quella indicata per il legno antico, si analizzano di seguito le modalità di misurazione dei nodi (foto 58 e foto 59), dello smusso (foto 60) e dell’inclinazione delle fibra (foto 61). Operazione preliminare e necessaria per determinare la sezione resistente è valutare lo spessore di alterazione (foto 62).
sore di alterazione. Tabella con i limiti di classifcazione delle travi di legno antico (in basso).
er le immagini utilizzate, dalla foto alla , evidenziamo che la numerazione delle fotografe ricalca la se uenza proposta nel manuale originario, e che sono state fornite
Tabella con i limiti di classificazione delle travi di legno antico. (tabella sottostante) dall’autore come il testo ingraziamo ndrea enari e lmerico ibera che hanno curato la realizzazione diI I I rima edizione pubblicata nel icembre , ditore iberalegno In particolare, per uesto articolo, si tratta di numerose tabelle e di diverse immagini a corredo della II parte del Capitolo 5 che descrivono le modalità di misurazione del legname secondo i formati e le specie legnose (anche antiche).
90 Classificare il legno
Limiti di classificazione delle travi di legno antico
La copertina del focus N.Z.E.B. riporta una fotografia di Simon Oberhofer relativa al progetto dell'arch. Veronika Mayr e in particolare si tratta della ristrutturazione del Maso “Strebhütte” presso l’Unterganznerhof a Cardano, in provincia di Bolzano; progetto illustrato nelle pagine successive del focus.
Focus N.Z.E.B.
CONTESTO Nella panoramica globale, con particolare riferimento al progetto Sustainable Development Goals per l’implementazione delle strategie di sviluppo sostenibile, l’edilizia e l’abitazione, le città e la mobilità rappresentano uno dei 17 obiettivi, il Goal n° 11 e il termine Nearly Zero Energy Building viene utilizzato per definire un edificio il cui consumo energetico è quasi pari a zero.
OBIETTIVO Dalla piccola costruzione al complesso edilizio, qualunque progetto tende a raggiungere un livello di prestazione N.Z.E.B., grazie all’uso di materiali riciclabili e certificati per le minime emissioni di sostanze nell’ambiente con l’ausilio di energia rinnovabile che garantisce l’alimentazione dell’edificio. L’involucro edilizio assicura, inoltre, elevate prestazioni termiche, e quando possibile una vasca di accumulo permette la raccolta delle acque piovane e il loro utilizzo nella costruzione. Ecco la descrizione di un tipico edificio moderno, come quelli descritti dai progettisti nel focus N.Z.E.B.
ISPIRAZIONE L’istituto Federale Tedesco per la ricerca sull’edilizia, gli affari urbani e lo sviluppo sostenibile ha elaborato un interessante principio guida generale per una politica di sviluppo sostenibile, che è basato sulle tre dimensioni della sostenibilità: ecologia, economia e cultura sociale. Sempre in Germania è stato sviluppato il Sistema di Valutazione degli Edifici Sostenibili (BNB) per la valutazione olistica degli edifici che potrebbe rappresentare un metodo per gestire in modo efficiente l’edilizia sostenibile.
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strutturalegno pagina di Sonia Maritan
Dal digitale al BIM
Come di consueto al Forum Italia dell’edilizia in legno di Lazise, in provincia di Verona, abbiamo incontrato Andrea Pallaver, titolare di HSBcad ITALIA, uno dei software più noti nel campo della progettazione di strutture in legno. Lui aveva iniziato la sua attività con il padre Giovanni Pallaver ora in pensione, ben ventidue anni fa... Nel suo ruolo ibrido fra commerciale e tecnico che gli garantisce una capacità sul campo indispensabile per interloquire con i suoi clienti, si sente molto agevolato dal rappresentare un brand leader a livello internazionale.
Dopo ventidue anni sentirai questo lavoro come un vestito su misura con il valore di rappresentare una bella azienda!
«Si tratta di un'azienda leader a livello internazionale con clienti di eccellenza, nata nell'89 (HSB Italia è seguita nel 2021) – esordisce Andrea Pallaver –, abbiamo l'onore di essere partner di aziende di primo piano e stiamo spingendo con queste aziende nell'ambito dell'innovazione e dell'industrializzazione nella logica digitale con l'eliminazione totale della carta».
Viviamo ormai nell'era digitale! Questa dinamica è in piena crescita, non solo o a maggior ragione a livello di software,
ma anche in quello del cantiere attraverso lo strumento del BIM..
«È una rivoluzione a 360 gradi che parte dal modello tridimensionale per arrivare alla realtà senza che fra i due ambiti ci sia la minima differenza: questa è una grande rivoluzione e sicuramente una importante opportunità».
Poco fa hai affermato che il Forum dell’edilizia in legno di Lazise per voi è l'appuntamento italiano per eccellenza, per quale ragione?
«Ci piace perché è concentrato, assolutamente non dispersivo e ci dà la possibilità di vedere una gran quantità dei nostri clienti, da quelli nuovi a quelli ormai
FROM DIGITAL TO BIM
As usual at the Italian Wooden Construction Forum in Lazise we met Andrea Pallaver, owner of Bcad talia, one of the best known software in the feld of wooden structure design. He had started his business with his now retired father Giovanni Pallaver, twenty-two years ago... In his hybrid role between commercial and technical which guarantees him an indispensable ability in the feld to communicate with his customers, he feels greatly facilitated by represent a leading brand at an international level. he current mission is to direct large companies, in the feld of inno ation and industriali ation, to digital logic with the total elimination of paper: it is a 360-degree revolution that starts from the three-dimensional model to reach reality without there being the slightest difference between the two areas.
Andrea Pallaver's market involves carpentry works that work on wooden structures but we are increasingly moving into an engineering context in which HSBcad Italia is increasingly integrating the BIM environment. A train that started slowly, as always when leaving the station, but is gradually increasing in speed. They are philosophies that are not born in two days but, like their software, grow over years of commitment and development. Thus their “Revit” is the result of the commitment of HSBcad technicians and researchers! ne problem that Bcad talia has addressed is streamlining data fow like the one they have implemented with Zoppelletto, a very advanced manufacturer of wooden structures.
amici. Rappresenta quindi un'area di scambio importante, anche in termini di momento di confronto con la possibilità di rinsaldare i rapporti».
Probabilmente acuito dall’atmosfera di convivialità garantita dal format degli Holzbau forum!
«In effetti, in questo contesto si portano a termine anche trattative già avviate o si impostano progetti nuovi».
Quando tu interagisci col tuo cliente non ti limiti semplicemente a fornire un software, ma garantisci una consulenza su un soggetto specifco
« a mia fgura io l ho sempre defnita ibri -
da – continua Andrea Pallaver –, perché si tratta di un ruolo che unisce l'aspetto tecnico a quello commerciale: io mi trovo ad affancare le aziende non solo nel progetto ma anche nell'organizzazione del processo di lavoro, dando indicazioni sul layout ideale o sulle soluzioni tecnologiche da adottare».
Un rapporto di partnership più che di fornitore - cliente che permette di ragionare sull'implementazione o la personalizzazione delle potenzialità del software? «Si tratta per natura certamente di progetti tagliati su misura.
Per esempio un problema che abbiamo affrontato è stato lo snellimento del usso
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di Sonia Maritan 038
strutturalegno pagina
dei dati tra uffcio tecnico e produzione con oppelletto, un produttore di strutture in legno attento alle innovazioni».
Qual è oggi la tipologia di target di HSBcad?
«Si tratta di un mercato che coinvolge le carpenterie che lavorano le strutture in legno, ma in modo crescente ci si sta muovendo in un contesto di ingegneria in cui stiamo integrando sempre pi l ambiente .
n treno che è partito lentamente, come sempre uando si lascia la stazione, ma sta aumentando via via di velocità. Sono flosofe che non nascono in due giorni ma, come i nostri soft are crescono in anni di impegno e di sviluppo.
os la nostra soluzione basata su “hsbesign for evit®” è frutto dell impegno dei nostri tecnici e programmatori».
Parliamo di questo nuovo software di progettazione “hsbDesign for Revit®”! «“hsb esign for evit®” è una delle soluzioni innovative su cui stiamo lavorando. Si stanno implementando le funzionalità
per agevolare la progettazione di strutture in legno come strutture a telaio, o travi, facendo in modo che i progettisti rimangano all’interno della stessa piattaforma per tutto l’iter progettuale, potendo avvalersi di comandi parametrici e routine automatizzate per poi consentire l’invio dei dati in produzione ai centri di taglio senza ulteriori passaggi».
Rispetto il mercato italiano dove sta crescendo di più la cultura del legno? « l Nord talia fa un po la parte del leone – conclude Andrea Pallaver –, ma ci sono delle realtà interessanti che stanno crescendo anche nelle altre parti del aese. un mercato che, meglio di altri, riesce a gestire gli alti e bassi del settore. Sono fattori trainanti la green econom e le politiche che mirano a effettuare delle costruzioni sempre pi sostenibili».
In apertura uno
scatto di Sonia Maritan con Andrea Pallaver all'Holzbau Forum Italia dell’edilizia in legno 2023 di Lazise, in provincia di Verona. Nelle altre immagini il software HBScad in fase di utilizzo e fra i tre video alcune immagini relative alla soluzione su Revit, in particolare quella sopra è relativa all’interfaccia cad di importazione dei fle I
032 033
Il maso fra vino e larice
di Veronika Mayr
strutturalegno pagina 039
A inizio 2024, in occasione di Klimahouse e delle visite fuori porta organizzate da Fiera Bolzano, abbiamo visitato la “Strebhütte” presso l’Unterganznerhof a Cardano, in provincia di Bolzano: la conversione di un fenile di un maso storico in una sala degustazione vini.
La relazione della stessa architetta Veronika Mayr del progetto della “Strebhütte” presso l’Unterganznerhof a Cardano, in provincia di Bolzano, nella sala degustazione Unterganzner vede protagonista il legno.
Il progetto consiste nella conversione di un fenile in una sala degustazione vini. La struttura fa parte di un insieme di fabbricati insistenti su un maso storico nella periferia orientale di Bolzano.
Un microclima favorevole e la prossimità ad antiche vie di commercio, da secoli permette la coltivazione di vino. Gli edifci residenziali e produttivi sul maso si sono evoluti nel tempo tra cambiamenti economici e tecnologici, guerre e ricostruzioni.
Realizzata nel 1945 come annesso al fenile di pietra, cadde in disuso poco dopo con l’abbandono dell’allevamento negli Anni Sessanta.
Il progetto è nato nel 2017 dalla necessità di uno spazio per la presentazione e
la degustazione del vino, ormai prodotto principale del maso.
All'inizio della ricerca architettonica c’era il fascino per la fragilità e la semplicità dell esistente per le forme, superfci e atmosfere complesse, impossibili da pianifcare, costruire, perché scolpite dal tempo, nel tempo.
Si è in cerca, quindi, di una certa densità anche nell’arrangiamento degli elementi aggiunti: di condizioni di luce simili, permeabilità all'esterno, plasticità nelle superfci. La forma irregolare della pianta esistente e le altezze variabili risultano in uno spazio geometricamente specifco l’accesso, l’anticamera e i servizi sono collocati nella parte vecchia del fenile, oltre il muro di pietra.
Un guscio aperto in cemento armato ne costituisce l involucro.
Lo spazio principale rimane chiaro e indisturbato.
La struttura portante in Larice, risanata con cura, lo circoscrive. l pilastro centrale
con la sua caratteristica trave suddividono lo spazio in una parte posteriore bassa e riparata e una parte anteriore alta e aperta.
La zona posteriore ospita il lungo tavolo di degustazione, elemento centrale della sala. Attaccato a esso, la parete posteriore reagisce con una serie di nicchie, dando allo spazio la sua profondità accogliente.
Piccole fnestre inquadrano viste sugli alberi di oce.
La zona anteriore, abbracciata dalla facciata convessa, può essere allestita fessibilmente per concerti, spettacoli e altre forme di incontro.
Al di là della vetrata, la facciata in legno funge da fltro all’esterno.
Il tema della verticalità si sviluppa in diverse variazioni per disperdere la luce e diffondere gli sguardi al paesaggio.
Struttura, rivestimento, mobili sono pensati in interdipendenza e realizzati in legno massiccio di Larice del bosco adiacente.
Progetto architettonico: arch. Veroni a ayr, Bolzano
Lavori di carpenteria: Zimmerei Unterhofer, Renon
Finestre e vetrate: Heiss Fenster, Sarentino Lavori in cemento armato: Stueferbau, Renon
Foto Credits: Franziska Gilli, Simon Oberhofer (per la fotografa della copertina del focus)
At the beginning of 2024, on the occasion of Klimahouse and the out-of-town visits organized by Fiera Bolzano, we visited the "Strebhütte" at the Unterganznerhof in Cardano, in the province of Bolzano: the conversion of a barn of a historic farm into a ine tasting room .
The irregular shape of the existing plan and the variable heights result in a geometrically specifc space the access, the anteroom and the services are located in the old part of the barn, beyond the stone all. An open reinforced concrete shell forms the envelope. The main space remains clear and undisturbed. The load-bearing structure in Larch, carefully restored, surrounds it. The central pillar ith its characteristic beam divides the space into a low, sheltered rear part and a high, open front part. The rear area houses the long tasting table, the central element of the room. Attached to it, the rear all reacts ith a series of niches, giving the space its elcoming depth. Small indo s frame vie s of the alnut trees. The front area, embraced by the conve fa ade, can be fe ibly set up for concerts, sho s and other forms of meeting. Beyond the glass, the ooden facade acts as a flter to the outside. Structure, covering and furniture are designed to be interdependent and made of solid larch ood from the ad acent forest.
el 2022, superata defnitivamente la terribile parentesi del covid, una cliente speciale mi ha coinvolto nella progettazione del recupero edilizio e della ristrutturazione di un vecchio manufatto ubicato a Torre del Fiscale, una delle borgate romane oggi oggetto di un attento recupero edilizio e culturale in quanto area a elevata densità archeologica.
biettivo del progetto ubicato a Roma, e in particolare a Torre del Fiscale, stata la realizzazione di una piccola dimora confortevole, originale, moderna, accogliente e iper performante in termini di consumi e di risparmio energetico, dove le caratteristiche tipiche del luogo incontrano un linguaggio contemporaneo e accattivante.
Un pò di storia del quartiere
La borgata di Torre del Fiscale si trova al quarto miglio della via Latina, in un’area periurbana della città, prossima all’attuale Parco delle tombe latine.
Superata l’area archeologica, il nome dell’antica via Latina cambia in via di Campo Barbarico, così denominata per via dei ritrovamenti archeologici che confermano quanto attestato dalle fonti letterarie secondo le quali questo luogo fu l’accampamento dei Goti nel 530 d.c.1, il popolo barbaro che saccheggiò e mise Roma a ferro e fuoco dopo un terribile assedio, uno dei più drammatici subiti nel corso della sua lunga storia.
l quartiere Torre del Fiscale 2 prende il nome dall’omonima torre posta a confne con il quartiere stesso e con il Parco degli Acquedotti e il Parco Regionale dell’Appia Antica che si estende ancora per chilometri dopo il G.R.A. di Roma. Si attestano su via di Campo Barbarico un insieme di ma-
nufatti sorti spontaneamente, senza cio un preciso piano urbanistico, a partire dall’immediato dopoguerra, compresa una e falegnameria che stata oggetto della nostra ristrutturazione.
onifca del manufatto originario Approfttando degli incentivi fscali stata realizzata una radicale riqualifcazione del manufatto originariamente adibito a falegnameria e per lungo tempo rimasto inutilizzato, impiegato solamente come rimessaggio di materiale vario. l progetto muove dalla demolizione della copertura fatiscente, dalla bonifca delle pareti perimetrali e dalla realizzazione di una nuova pavimentazione isolata dalla fondazione sottostante. A lavori ultimati il piano terra ospita la cucina a giorno, una camera e un bagno oltre un piccolo spazio esterno con ripostiglio, all’interno del quale stata collocata la caldaia e un lavatoio al piano primo una seconda camera da letto oltre vari spazi dove posizionare guardaroba e piccoli armadi.
Interventi di rivestimento, isolamento e miglioramento sismico
Al fne di garantire un perfetto isolamento delle pareti, ma anche della pavimentazione, stato necessario scavare fno a un metro sotto l’originario livello di calpestio, asportando terra umida e blocchi di pietra tenera sfaldata, oltre a rimuovere l’intonaco dalle pareti fno a raggiungere la muratura realizzata con blocchi di pietra tufacea. Per eliminare l’umidità di risalita sono stati effettuati nella parte bassa delle pareti una serie di fori sovrapposti che sono stati poi riempiti con resine a lenta imbibizione. Si sono successivamente rivestite le pareti con intonaco deumidifcante e pannelli PS graftati della Kerakoll, previa rasatura con cemento Klima Fle .
abio pera e laudia ecchi
l sottofondo a contatto con il terreno stato preventivamente isolato con uno strato di ghiaia drenante e successivamente stato realizzato il sottofondo in CLS sopra il quale stata posata la guaina per la tenuta all’acqua. Su questa base stata creata un’intercapedine da
20 cm di altezza per consentire un perfetto isolamento del pavimento mediante l’impiego di casseri a perdere (igloo) riempiti con cemento alleggerito con vermiculite. Come sistema di riscaldamento stato realizzato il pannello radiante esteso a tutto il piano terra.
1 l perimetro del Campo Barbarico era individuato dalla duplice intersezione degli acquedotti Claudio e arciano che si intersecavano due volte: una prima in corrispondenza del punto dove attualmente sorge Tor Fiscale e poi circa trecento metri più a monte. Tale superfcie costituiva uno spazio agevole da fortifcare, delle cui potenzialità si accorsero per la prima volta i Goti. https:// .parcoarcheologicoappiaantica.it/luoghi/torre-del-fscale/ 2 La torre stata edifcata tra il e il secolo d.C. originariamente conosciuta come Turris ohannis e Turris Branciae e solo a partire dal V secolo, quando fu di proprietà di un certo signor Filippo Foppi, tesoriere fscale pontifcio, fu chiamata con l’odierno nome Torre del Fiscale e collocata in uno dei punti di intersezione tra gli acquedotti Claudio e arciano e i condotti delle Aquae Tepula e ulia che l’attraversano ortogonalmente - https://it. i ipedia.org/ i i/Tor Fiscale
Travi assottigliate seguendo la fuga della pendenza della IPE
Correntini non paralleli agli altri per seguire l'inclinazione della parete
Quota dovuta alla pendenza della IPE
Correntini non paralleli agli altri per seguire l'inclinazione della parete
Divergenza trave rispetto alle altre
PROIECTUM
SUPER BONUS 110% (Roma)
di Fabio Spera
strutturalegno pagina
IDENTIKIT APPARTAMENTO A TORRE DEL FISCALE
ipologia: Abitazione unifamiliare
uogo: Roma – quartiere Torre del Fiscale ommittente Interior esigner: Claudia Vecchihttps:// .formeecolorisrl.it/ rogettista: Fabio Spera Impresa esecutrice del tetto: DiroLegnohttps:// .dirolegno.com/ Anno: 2022-2023
A HOUSE IS BORN ON ANCIENT VIA LATINA
n 2022, having defnitively overcome the terrible parenthesis of Covid, Claudia Vecchi - a special client as an nterior Designer as ell as a client - involved me in the planning of the building recovery and renovation of an old building located in Rome and in particular in Torre del Fiscale , one of the Roman villages no the sub ect of careful building and cultural recovery as it is an area ith a high archaeological density. The aim of the pro ect as the creation of a small comfortable, original, modern, elcoming and high-performance home in terms of consumption and energy saving here the typical characteristics of the place meet a contemporary and captivating language.
n order to guarantee perfect insulation of the alls, but also of the fooring, it as necessary to dig up to one meter belo the original al ing level, removing damp earth and bloc s of fa ing soft stone, as ell as removing the plaster from the alls up to to reach the masonry made ith bloc s of tufaceous stone. The roof as completely rebuilt ith e posed hite fr laminated beams of Austrian origin.
Per assicurare un adeguato comportamento sismico anche nei confronti dei manufatti circostanti stata realizzata una struttura metallica con putrelle H A e P estesa al solaio della mansarda e all’imposta delle travi di colmo del tetto di legno.
icostruzione del tetto L’inclinazione ideale della falda del tetto quella orientata in direzione opposta a quella originaria in modo da consentire l’allontanamento dell’acqua dall’edifcio nella parte bassa. Purtroppo questo non stato possibile per via della presenza di una fnestra del piano soprastante. Sono state impiegate travi lamellari di Abete bianco a vista di provenienza austriaca olz orschung classe GL24, 12 24 cm interasse 85 cm. Le connessioni sono tutte realizzate legno con legno, a coda di rondine e metà legno, senza quindi l’impiego di alumidi, scarpe, piastre o angolari metallici
Al fne di consentire una corretta trasmissione del vapore nella stratigrafa del tetto, sull’estradosso del doghettato di Abete a vista da 3,5 cm stato posizionato il telo sintetico freno vapore con la funzione di “tenuta all’aria” da 150 g/ m della Rothoblaas (Vapor 150) e, dopo aver posato i pannelli in lana di roccia a doppia densità della oc ool sp. 200 mm, stato sovrapposto il telo sintetico microporoso con funzione di “tenuta al vento” e traspirante da 250 g/m della othoblaas (Traspir 205).
Per garantire la traspirabilità della copertura stata creata una camera di ventilazione con listelli di Abete 5 4 cm sfalsati di circa 60 cm, sopra i quali sono stati applicati pannelli di SB da 18 mm e uno strato di guaina ardesiata. l tetto stato poi rifnito con tegole tipo Portoghese Antico Gabio.
prezioso intervento artigianale nella realizzazione degli armadi di legno e della scala che collega il piano terra con quello rialzato, anch essa di legno.
Tutto l’ambiente perfettamente amalgamato grazie a un mi calibrato e ricercato di carte da parati, maioliche, resine a pavimento e un attento accostamento dei colori che, nell’insieme, conferiscono calore e funzionalità al nuovo mini appartamento.
In apertura alcune immagini a lavori ultimati, nella seconda pagina un immagine prima e dopo i lavori aprile aprile e sotto i dettagli esecutivi del tetto di legno scala
In uesta pagina, l assonometria della struttura di ferro e del tetto di legno ella successiva e ultima pagina, una stratigrafa del tetto e verifca del suo comportamento in regime estivo variabile e invernale stazionario
rredamento
L’allestimento dell’arredo interno stato effettuato con cura e originalità ed caratterizzato dall’utilizzo di prodotti italiani di aziende diverse e mediante l’utilizzo di mobili di recupero ma di design oltre a un
044 045
di Andrea Zambon
strutturalegno pagina
Rigenerazione green
Una villetta realizzata con tecnica tradizionale, nella periferia di Treviso, completamente sostituita con una struttura in legno rispettando il vincolo di mantenere inalterata la morfologia del fabbricato per rispettare le distanze dagli altri edifci, così come il giardino che ricalca la distribuzione e dimensione originaria del lotto preesistente. l progetto ha applicato le agevolazioni previste dal Superbonus 110%.
La prima periferia della città di Treviso è ricca di quartieri di espansione caratterizzati dalla presenza di villette singole con piano terra di altezza ridotta e dotate di esiguo verde privato.
La ristrutturazione, complicata dal fatto che prevedeva la demolizione dei solai per aumentarne le altezze utili, ha condotto i proprietari a richiedere la sostituzione dell’esistente con un fabbricato in legno a bassissimo consumo energetico. La ricostruzione ha perciò ricalcato il sedime precedente in quanto la forma risultava vincolata da distanze dagli altri fabbricati non a norma per gli attuali parametri.
l progetto, che nasce dalla possibilità di applicare le agevolazioni previste dal Superbonus 110% e si basa sull’utilizzo di materiali ecologici a basso impatto ambientale, si sviluppa su due piani fuori ter-
ra a struttura portante di legno in pannelli X-Lam attraverso la creazione di un volume unico e veicolando luce e aria naturale verso l’interno grazie ad ampie vetrate rivolte verso gli unici orizzonti consentiti.
l centro della pianta defnito da un vuoto a doppia altezza, uno spazio naturale in legno a vista di ampio respiro, vero fulcro dell’ambiente abitativo.
Attorno si sviluppano gli spazi abitativi e funzionali.
Al piano terra trova posto la zona giorno composta da un living open space, un bagno, una centrale termica di servizio e il garage. Al piano primo si sviluppa la zona notte composta da tre camere, un bagno e un soppalco/disimpegno.
La casa è dotata di due porticati distribuiti sui lati est e nord, il primo a protezione dell’ingresso principale e il secondo a
In queste pagine, i disegni del progetto oggetto di completa ricostruzione con l'"ossatura" in X-Lam: a destra la tavola completa di planimetrie, sezioni e prospetti, oltre ai disegni delle strutture nelle pagine successive Il testo corredato anche dalle fotografe di cantiere e dell edifcio ultimato
servizio della zona giorno. Quest’ultimo è rivestito in legno di Larice naturale e si integra al verde del giardino circostante, giardino che ricalca la distribuzione e dimensione originaria del lotto preesistente.
La casa ha il fronte principale della zona giorno dotato di porticato orientato verso nord-ovest; ovviamente è venuto a mancare l’apporto invernale dei raggi solari anche se contemporaneamente si è avuto un vantaggio nei confronti del surriscaldamento estivo.
La copertura, prevista a falde affacciate sui lati est/ovest, è rivestita in alluminio aggraffato e si presenta come un elemento avvolgente della casa, dato che lo stesso materiale si sviluppa in verticale lungo le pareti. Nella copertura sono alloggiati i pannelli fotovoltaici per un totale di circa 6 W in modo da alimentare la pompa di calore e fornire energia all’abitazione.
Gli impianti termoidraulici sono costituiti da un aggregato compatto costituito da pompa di calore del tipo aria/aria con
FOCUS
(Treviso)
di Andrea Zambon
strutturalegno pagina
ventilazione meccanica integrata atta a fornire sia il riscaldamento invernale sia il raffrescamento estivo. La stessa pompa ha funzione di produrre acqua calda sanitaria. La distribuzione del calore avviene tramite distribuzione di apposita canalizzazione. L’impianto è integrato da un sistema di pretemperamento geotermico orizzontale che si sviluppa sotto platea. L’allaccio al gas metano è stato di conseguenza evitato grazie all’impiego di cucina a induzione.
L’involucro esterno della villa è stato realizzato come di seguito illustrato: FONDAZIONI
Fondazioni costituite da platea in c.a. avente spessore di 30 cm; coibentazione in XPS spess. 15 cm posato sotto la platea.
Dati termici di progetto
Trasmittanza: 0,173 W/mqK
Sfasamento: 23,50 h
PARETI
Pareti in pannelli di legno massiccio X-Lam spessore cm 10/12 coibentati con sistema a cappotto costituito da 16 cm di lana di roccia rasata e completata con fnitura a intonachino di colore bianco o membrana antivento e parete ventilata in alluminio aggraffato; cappotto prolun-
gato al piede della platea con pannelli di XPS aventi spessore cm 12; controparete interna in fbrogesso coibentata con pannelli di lana di roccia a bassa densità, per il passaggio degli impianti.
Dati termici di progetto
Trasmittanza: 0,164 W/mqK
Sfasamento: 14,04 h
COPERTURA
Copertura inclinata realizzata con arcarecci di legno lamellare, tavolato a vista, tavolato incrociato di rinforzo, freno al vapore, coibentazione in lana di roccia ad alta densità spessore 28 cm, membrana traspirante, camera di ventilazione, tavolato di chiusura, guaina impermeabilizzante e manto di copertura.
Dati termici di progetto
Trasmittanza: 0,142 W/mqK
Sfasamento: 12,40 h
SERRAMENTI
Serramenti in alluminio a taglio termico e triplo vetro;
Dati termici di progetto
Ug: 0,7 W/mqK
Uf: 1,4 W/mqK
Oscuranti composti da tende esterne a rullo complete di cassonetto coibentato a scomparsa nel cappotto.
GREEN REGENERATION
A villa built with traditional techniques, on the outskirts of Treviso, completely replaced with a wooden structure respecting the constraint of maintaining the morphology of the building unchanged to respect the distances from the other buildings, as well as the garden which follows the original distribution and size of the lot pre-existing. The project has applied the benefts pro ided by the uperbonus and is based on the use of ecological materials with low environmental impact, it de elops on two foors abo e ground with a wooden load-bearing structure in X-Lam panels through the creation of a single volume and conveying light and natural air towards the interior thanks to large windows facing the only permitted horizons. he center of the plan is defned by a double-height void, a wide-ranging natural space in exposed wood, the true fulcrum of the living environment. The living and functional spaces develop around it.
The roof, planned with pitches facing the east/west sides, is covered in standing seam aluminum and presents itself as an enveloping element of the house.
di Sonia Maritan
strutturalegno pagina
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Vivo e cucino col sole
Il legno è il materiale adatto a mitigare i cambiamenti climatici e rappresenta uno stile di vita come è stato trasmesso lo scorso 2 marzo nello showroom di Rubner a Lainate – la storia in legno che abbiamo scelto – attraverso la presentazione della casa a Turate in provincia di Varese, realizzata per la pedagogista e foodblogger Francesca Tognoni autrice del libro “Cucino con il Sole”.
In queste due pagine, le immagini della casa a Turate in provincia di Varese, realizzata per la pedagogista e foodblogger Francesca Tognoni autrice del libro “Cucino con il Sole”, e a fanco un suo ritratto nella cucina dove prepara le sue ricette.
el borgo di Turate, lungo il confne con la provincia di Varese, la passione per il vivere e il mangiare sano convivono sotto lo stesso tetto in una casa in legno frmata Rubner Haus. Tutto è iniziato dieci anni fa con un viaggio alla scoperta della bioedilizia tra piccole imprese famigliari, multinazionali, professionisti del settore, materiali antichi e innovativi, fno ad arrivare ad affondare i piedi nell’erba di un terreno edifcabile sulla via di Como, a Turate appunto, dove la proprietaria di casa, Francesca Tognoni, pedagogista e foodblogger, autrice del libro “Cucino con il Sole”, inizia a sognare la sua cucina. «Quando abbiamo fnalmente scelto di costruire la nostra casa con ubner aus e i lavori sono partiti – racconta la proprietaria, Francesca Tognoni – assistere alla posa delle fondamenta e al montaggio è stato meraviglioso. na gru enorme ha sollevato le pareti della nostra casa che erano stipate in due bilici e i montatori le hanno assemblate come fossero un gioco da bambini. Nel giro di tre giorni, l’intero involucro della casa, come anche il tetto, erano pronti ed eccola l la mia cucina, proprio dove l’avevo immaginata» Con un elegante struttura a telaio composta da elementi in legno di Abete rosso, pareti isolate termicamente con fbra di legno all’interno e cappotto in sughero, l’edifcio si sviluppa su un unico piano per una superfcie totale di 140 mq. Due gli ambienti principali: la zona giorno che accoglie cucina, sala da pranzo e salotto in un luminoso open space e la zona notte strutturata in tre camere da letto e due bagni.
« n altro aspetto importante continua Francesca – è stato studiare bene il posizionamento della casa e degli spazi all’interno, in modo da benefciare dell’azione congiunta del legno, con le sue proprietà di isolamento termico, e del sole per mantenerla il pi possibile fresca
d’estate e calda in inverno. Questa scelta strategica è stata affancata da un impianto fotovoltaico che ci rende completamente autonomi. ’energia che ci serve uotidianamente per alimentare la casa viene prodotta dal sole. hiaramente d’inverno la produzione è inferiore e d’estate maggiore, ma con piccoli accorgimenti riusciamo a sfruttarla al massimo per esempio, programmo il funzionamento dei miei elettrodomestici durante le ore di maggiore esposizione solare». Caratterizzata da un alto sofftto con travi a vista, la zona giorno è un ambiente accogliente e spazioso dove le ampie fnestre sul giardino permettono di benefciare di una perfetta luce naturale durante il giorno. La zona notte offre un atmosfera più raccolta e intima, con un sofftto classico che conferisce un senso di calore e protezione. Gli interni sono caratterizzati dal colore bianco o comunque chiaro delle superfci verticali, tra cui pareti, porte e fnestre e dal legno per le superfci orizzontali, come pavimento, sofftto, piano breakfast e tavolo. Per il pavimento in particolare, sono stati utilizzati listoni in gres porcellanato effetto parquet. Gli arredi rifettono lo stile industriale e naturale della casa, con arredi realizzati a
mano da artigiani e pezzi selezionati con cura, come il portoncino d ingresso scelto a Chienes durante la visita alla materioteca Rubner Haus: una base effetto ruggine in stile industriale con la parte interna liscia e la parte esterna caratterizzata da listelli metallici che creano delle bellissime simmetrie ottiche. O come il tavolo della cucina, caratterizzato da un suggestivo effetto corteccia e base nera metallica, e la libreria a parete nella zona giorno che rappresenta un continuum narrativo nella conversazione tra legno e metallo. l tocco fnale spetta alle piante che la proprietaria ama creare attraverso la tecnica delle talee oppure della germinazione a partire dai semi o dai noccioli. Cuore pulsante della casa è la cucina, uno spazio aperto sulla zona giorno progettato con il lavello che si affaccia sugli Abeti del giardino e il piano di cottura rivolto verso il salotto a condividere gli attimi di vita quotidiana della famiglia. È qui che Francesca prepara le sue ricette a base vegetariana e vegana sfruttando al massimo ciò che l’orto e gli alberi da frutto in giardino producono durante tutto l anno, al suon del mantra "non sprecare" che vede gli scarti diventare protagonisti di nuove ricette!
Wood is the right material to mitigate climate change and represents a lifestyle, as was conveyed on 2 March in Rubner's showroom in Lainate - the wood story we chose - through the presentation of the house in Turate in the province of Varese, built for the educationalist and foodblogger Francesca Tognoni, author of the book "Cucino con il Sole" (I cook with the sun). With an elegant frame structure composed of spruce wood elements, walls thermally insulated with wood fbre on the inside and a cork cladding, the building is on one foor with a total area of 140 square metres. An important aspect was to carefully study the positioning of the house and the spaces inside, so as to beneft from the joint action of the wood, with its thermal insulation properties, and the sun to keep it as cool as possible in the summer and as warm as possible in the winter: the energy needed daily to power the house is produced by the sun.
I LIVE AND COOK WITH THE SUN
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L’effcienza energetica e la sostenibilità in un edifcio in legno
Le foreste sono essenziali per la salute del Pianeta e per il benessere umano: coprono quasi un terzo della superfcie terrestre e agiscono come fltri naturali, fornendo aria e acqua pulite e beni come legname, carburante, cibo e foraggi. Risultano quindi essere il migliore alleato per mitigare la crisi climatica e per proteggere la biodiversità, i suoli e i bacini idrici. Pertanto, importante e vantaggioso incentivare la riforestazione.
n questo senso, il Gruppo Ergepearl – che unisce i marchi Ri ega, 3therm e Roofro – da sempre attento alla sostenibilità ambientale e vicino al mondo delle costruzioni in legno, nel 2022 ha sostenuto, con una donazione di atale, la Fondazione Alberitalia per il progetto di riforestazione della Foresta dei Violini di Paneveggio, distrutta nel 2018 dalla tempesta Vaia, uno dei cicloni e tratropicali più devastanti degli ultimi decenni. Il tema della sostenibilità perciò molto importante per il Gruppo rgepearl, che contribuisce a fare progettare e costruire edifci a basso consumo energetico e ad alto comfort abitativo, assicurandone la qualità, la durabilità e la sicurezza.
Complessivamente, il ruolo dell’edilizia ormai fondamentale in questo decisivo
momento storico: il nostro modo di abitare il Pianeta deve cambiare, a partire proprio dalle modalità di progettare e il legno, a questo proposito, può essere una delle soluzioni a un nuovo modo di costruire in armonia con l’ambiente. l legno, un materiale dalle molteplici proprietà, leggero, versatile e rinnovabile, essenziale per rendere più ecologiche le
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città, richiede meno energia per produrre rispetto ad altri materiali da costruzione e fornisce un buon isolamento. È dunque una risorsa rinnovabile che va protetta attraverso una gestione sostenibile delle foreste.
l termine sostenibilità per Ri ega, 3therm e RoofRo non signifca solo promuovere una costruzione più attenta ed ecologica, ma vuole dire anche isolare e proteggere la struttura in legno, per fare in modo che mantenga nel tempo la sua salubrità, e non solo. nfatti, il Gruppo Ergepearl utilizza sistemi capaci di garantire nel tempo le migliori prestazioni in materia di coibentazione, inerzia termica, ventilazione, isolamento acustico, impermeabilità all’acqua, tenuta all’aria e tenuta al vento I materiali isolanti della linea 3therm I insulation, posizionati in copertura o a cappotto, costituiscono “la pelle” dell’edifcio e devono garantire più del mero comfort invernale.
La fbra di legno un materiale polivalente, che offre notevoli vantaggi, tra cui la salubrità: puro legno di conifera, riciclabile e naturale n estate, la capacità termica e la densità elevata permettono di ottenere valori di sfasamento termico
eccellenti, mentre d’inverno l’isolamento termico ottimo.
Per difendere l’edifcio, secondo quanto detto in precedenza, fondamentale curarne anche la base: l’attacco a terra basilare per la buona riuscita di un progetto, infatti rappresenta il punto più delicato e, al tempo stesso, più complesso nelle costruzioni, in particolare modo in quelle in legno, frequentemente soggette al degrado delle pareti in corrispondenza dell’appoggio a terra.
Le cause riguardano principalmente allagamenti, spruzzi, dilavamento all’esterno o all’interno dell’abitazione e condense interstiziali. Per questo RoofRox ha inserito l’unico sistema completo per l’attacco a terra testato e certifcato sotto ogni aspetto: si tratta di Radicsol, il sistema che permette di rialzare, isolare e ancorare adeguatamente il piede di parete a terra; mette al sicuro da umidità, allagamenti e condense, garantisce l’isolamento e la durata dell’edifcio e, infne, migliora la sicurezza statica grazie alle staffe integrate nel getto.
Gli schermi e le membrane traspiranti della linea Riwega I eternitycomfort contribuiscono, invece, a proteggere gli edifci dai rischi di infltrazione d’acqua in coper-
PUBBLIREDAZIONALE
ENERGY EFFICIENCY AND SUSTAINABILITY IN A WOODEN BUILDING
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Forests are essential to the health of the planet and human well-being: they cover almost a third of the Earth's surface and act as natural flters, pro iding clean air and water and goods such as wood, fuel, food and fodder. hey are therefore the best ally to mitigate the climate crisis and to protect biodi ersity, soils and water basins. herefore, it is important and ad antageous to encourage reforestation. n this sense, the rgepearl Group which unites the iwega, therm and oofro brands which has always been attenti e to en ironmental sustainability and close to the world of wooden constructions, in supported, with a hristmas donation, the Alberitalia oundation for the pro ect of reforestation of the iolini orest of ane eggio, destroyed in by storm aia, one of the most de astating e tratropical cyclones of recent decades. he theme of sustainability is therefore ery important for the rgepearl Group, which contributes to the design and construction of buildings with low energy consumption and high li ing comfort, ensuring their uality, durability and safety. erall, the role of construction is now fundamental in this decisi e historical moment our way of li ing on the planet must change, starting precisely from the methods of designing and wood, in this regard, can be one of the solutions to a new way to build in harmony with the en ironment. ood, a material with multiple properties, light, ersatile and renewable, is essential for making cities greener, re uires less energy to produce than other building materials and pro ides good insulation. t is therefore a renewable resource that must be protected through sustainable forest management. he term sustainability for iwega, therm and oof o does not only mean promoting a more careful and ecological construction, but also means isolating and protecting the wooden structure, to
tura e in parete, e, contemporaneamente, sono elemento di regolazione termo-igrometrica, di controllo della diffusione del vapore, di tenuta all’aria e di tenuta al vento. L’obiettivo evitare fenomeni di condensa interstiziale, andando così a migliorare l’effcienza energetica degli edifci.
Gli schermi e le membrane traspiranti sono tessuti multistrato composti da due strati in tessuto-non-tessuto sintetici che proteggono un flm funzionale microporoso, oppure monolitico ai quali sono accoppiati tramite un sistema di termosaldatura a espansione.
Per quanto riguarda il lavoro di prefabbricazione degli elementi per gli edifci in legno, come pareti, solai o parti di copertura, opportuno avere già una protezio -
ne interna ed esterna predisposta in stabilimento, per evitare problemi di umidità negli elementi quando sono esposti agli agenti esterni (pioggia, neve, grandine, nebbia, umidità, vento, ecc.) nelle fasi di trasporto e di cantiere.
Una soluzione ottimale l’applicazione in stabilimento del freno al vapore impermeabile VSK Clear 280 sulle partizioni interne di pareti e solai e della membrana traspirante impermeabile VSK Classic Light sulle facce esterne di pareti e degli elementi di copertura.
Essendo entrambi prodotti autoadesivi su tutta la superfcie, permettono una posa facile, veloce e in perfetta aderenza, fungendo così da protezione sia provvisoria (trasporto e cantiere), sia defnitiva della struttura in legno e dell’involucro edilizio.
ensure that it maintains its healthiness o er time, and not only that. n fact, the rgepearl Group uses systems capable of guaranteeing the best performance o er time in terms of insulation, thermal inertia, entilation, acoustic insulation, water impermeability, air tightness and wind tightness. he insulating materials of the therm insulation line, positioned on the roof or as a coat, constitute the skin of the building and must guarantee more than mere winter comfort. ood fber is a multipurpose material, which offers notable ad antages, including healthiness pure coniferous wood, recyclable and natural n summer, the thermal capacity and high density allow e cellent thermal lag alues to be obtained, while in winter the thermal insulation is e cellent. o defend the building, as pre iously said, it is essential to also take care of the base the attachment to the ground is fundamental for the success of a pro ect, in fact it represents the most delicate and, at the same time, most comple point in construction , particularly in wooden ones, which are fre uently sub ect to deterioration of the walls where they rest on the ground. he causes mainly concern fooding, splashes, run off outside or inside the home and interstitial condensation. or this reason, oof o has included the only complete system for attachment to the ground that has been tested and certifed in e ery aspect it is adicsol, the system that allows the foot of the wall to be ade uately raised, insulated and anchored to the ground it protects against humidity, fooding and condensation, guarantees the insulation and durability of the building and, fnally, impro es static safety thanks to the brackets integrated into the cast. he screens and breathable membranes of the iwega eternitycomfort line, howe er, contribute to protecting buildings from the risks of water infltration into the roof and walls, and, at the same time, are an element of thermo hygrometric regulation and control of apor diffusion , air tightness and wind tightness. he ob ecti e is to a oid interstitial condensation phenomena, thus impro ing the energy effciency of buildings. he screens and breathable membranes are multilayer fabrics composed of two layers of synthetic non-woven fabric that protect a microporous or monolithic functional flm to which they are coupled ia an e pansion heat sealing system. As regards the prefabrication work of the elements for wooden buildings, such as walls, foors or roofng parts, it is ad isable to already ha e internal and e ternal protection prepared in the factory, to a oid humidity problems in the elements when they are e posed to e ternal agents rain, snow, hail, fog, humidity, wind, etc. during transport and construction phases. An optimal solution is the factory application of the lear waterproof apor barrier on the internal partitions of walls and foors and the lassic ight waterproof breathable membrane on the e ternal faces of walls and roofng elements. ince both products are self adhesi e on the entire surface, they allow easy, uick and perfect adhesion installation, thus acting as both temporary transport and construction site and permanent protection of the wooden structure and building en elope
UNA STUPEFACENTE VISUALE
Switch di cambio apertura sempli cato
FINESTRA DA TETTO A DOPPIA APERTURA
FPU-V PRESELECT MAX
Una splendida vista sull’orizzonte, tutto il comfort di una duplice modalità di apertura e la possibilità, all’occorrenza, di godere di un comodo accesso al tetto: versatile e funzionale, la finestra da tetto FPU-V preSelect MAX consente un’apertura dell’anta fino a 45°, regalando una visuale migliore sul panorama esterno.
Dal 29 novembre al Primo dicembre 2023 si è tenuto a Innsbruck l’International Timber Construction Forum (IHF), un evento di grande prestigio caratterizzato da conferenze internazionali e opportunità di net or ing altamente qualifcate, con oltre 2800 iscritti tra professionisti e addetti ai lavori provenienti da 48 Paesi e da 4 continenti. Tre giorni di confronto e approfondimento di temi importanti che guardano al futuro delle costruzioni in legno. L'IHF è un punto d'incontro per molte aziende innovative, sviluppatori di prodotti e ricercatori nell'industria del legno nella ricerca sulle costruzioni in legno, è il luogo dove si tracciano gli orientamenti principali. Con il blocco “Timber Construction Development” gli organizzatori dell'IHF hanno offerto una piattaforma internazionale per presentare anche i risultati della ricerca, scambiare idee con le aziende e avviare nuovi progetti di ricerca.
Il livello dei temi trattati durante i tre giorni di Forum Holzbau non ha deluso le aspettative cercando di rispondere anche alle domande cruciali. Sempre più Paesi e organizzazioni in Europa e in altre parti del mondo vogliono migliorare l’uso sostenibile del legno e di altri materiali rinnovabili sostenendo una bioeconomia basata sulle foreste. Come può una politica attiva accelerare questo progresso? Quali misure sono necessarie per sostenere la transizione verso una bioeconomia a zero emissioni di carbonio? Il cambiamento climatico e il conseguente aumento delle temperature medie globali possono essere misurati e avvertiti. Nel prossimo futuro le emissioni dovranno essere ridot-
te a zero e la CO2 dovrà essere rimossa dall'atmosfera, naturalmente attraverso componenti edilizi organici come il legno. Negli ultimi anni la domanda di costruzioni in legno da parte del settore immobiliare è aumentata notevolmente. La crescente fducia e i nuovi materiali in legno supportano questo sviluppo, basandosi sulle esperienze acquisite, gli edifci vengono ora implementati in nuove dimensioni e standard. difci in legno in concetti mai esistiti prima. La situazione globale della politica climatica sta provocando un cambiamento nei valori degli investitori nell’UE. In vista del valore di vendita di nuovi progetti e della preservazione del valore dei portafogli esistenti, la sostenibilità sta diventando sempre più un criterio di riferimento e le costruzioni in legno portano oltre al valore ecologico rispetto alle costruzioni tradizionali, anche un vantaggio economico se calcolato lungo il ciclo di vita complessivo: la qualità architettonica è un criterio cruciale che determina la longevità e quindi la sostenibilità di un edifcio. ell’attuale trasformazione sociale, anche l’attenzione nel settore delle costruzioni in legno si sta spostando. L'edilizia esistente con tutte le sue sfaccettature, dalla ristrutturazione di vecchi edifci alla densifcazione urbana, sta diventando sempre più un mercato chiave per la protezione del clima e per la popolazione in cerca di spazio abitativo. Gli spazi abitativi rispettosi del clima attraverso l'ottimizzazione e l'ampliamento dei volumi offrono nuove potenzialità anche per l'industria delle costruzioni in legno. Le sfde e le opportunità devono essere
In apertura, alcuni scatti all'IHF 2023 di Innsbruck e Sonia Maritan in visita agli stand, fra cui quello di HDG dove incontra il direttore commerciale Enrico Bacchini con il suo team.
valutate equamente. Tassonomia, criteri ESG, reporting di sostenibilità, normative sui prodotti da costruzione, EPBD: l’elenco di iniziative, leggi e standard a livello europeo è lungo e assomiglia a una giungla in cui sembra impossibile per le aziende orientarsi: un aggiornamento essenziale sia per i produttori di prodotti da costruzione sia per i costruttori è arrivato da IHF. La versatilità del legno come materiale da costruzione si rifette nell opera della scena architettonica internazionale. Nuove tecnologie di collegamento e combinazioni di materiali creano le condizioni per nuovi campi di applicazione. Attraverso una selezione di progetti di rilevanza internazionale è stata offerta una panoramica dei diversi possibili usi del legno e dei materiali a base di legno nell'edilizia moderna in combinazione con altri materiali. L’ingegneria del legno si è sviluppata rapidamente negli ultimi decenni. Oggi sono molto diffuse le costruzioni di grandi dimensioni e gli edifci residenziali e uffci a più piani in legno. Collegamenti affdabili e di alta qualità sono il presupposto fondamentale per questi sviluppi. Nuovi e più impegnativi ambiti di applicazione del legno come materiale da costruzione richiedono un continuo sviluppo nel campo della tecnologia di connessione e l’integrazione delle nuove conoscenze nella standardizzazione. La tecnologia di connessione ha affrontato all’IHF2023 due temi principali: lo smantellamento e la valutazione dell'inventario dei collegamenti, nonché i collegamenti nell'area dei componenti ibridi, questi ultimi considerati anche per quanto riguarda il loro smantellamento e la sostenibilità.
Nell’ambito del “Green Deal europeo” e del relativo obiettivo di diventare climaticamente neutrali nell’UE entro il 2050, le aziende stanno sviluppando i propri obiettivi climatici qualifcati. Decarbonizzando i processi, in futuro si dovrebbe evitare il ricorso ai combustibili fossili. La maggior parte delle aziende concentra i propri sforzi sulle emissioni fossili. Tuttavia, i requisiti più elevati vengono posti ai componenti portanti. L'agenda è qualcosa come la ricerca del Santo Graal: adesivi privi di emissioni
al 100% per materiali portanti in legno basati su materie prime rinnovabili. Davvero un obiettivo ambizioso! Il futuro utilizzo del legno è strettamente legato agli obiettivi di protezione del clima e di preservazione della biodiversità. Allo stesso tempo, il mercato del legno a livello nazionale e internazionale notevolmente infuenzato dai problemi di approvvigionamento di legno. Come possiamo creare un approccio equilibrato a queste questioni per bilanciare la sostenibilità ambientale e il progresso economico? L'inventario forestale federale mostra un aumento delle riserve di legno, soprattutto di latifoglie. I danni causati dal caldo, dalla siccità e dai parassiti portano a un aumento della quantità di legno danneggiato, soprattutto negli Abeti rossi. In futuro, a causa del cambiamento climatico e degli adattamenti previsti delle foreste, si prevede una diminuzione delle conifere e un aumento delle latifoglie. Quali sono le opzioni di utilizzo del legno duro? Quali misure sono necessarie per promuovere l’uso effciente del legno duro?Uno sguardo generale mostra che nel 21° secolo è tornata di moda la costruzione ibrida urbana a più piani in legno, dopo essere stata quasi completamente sostituita da acciaio e cemento armato nel 20° secolo. Interessanti i nuovi esemplari presentati dai paesi di lingua tedesca ma anche dal Giappone. Queste regioni possono basarsi su culture costruttive in legno diverse e innovative, che hanno arricchito la tecnologia costruttiva e l’architettura nei contesti urbani fno alla fne del secolo preservando in una certa misura le conquiste tecniche e culturali secolari nell'edilizia in legno, riattivandole ulteriormente sviluppate nel 21° secolo. Oltre alle questioni tecniche e agli aspetti culturali, si tratta anche di questioni relative alla disponibilità delle risorse e alla fattibilità di un'ulteriore ristrutturazione della produzione edilizia. Approfondiremo queste tematiche con la pubblicazione dei relativi prologhi, riportando a seguire la voce delle aziende incontrate all'IHF 2023: Rhoto Blaas, SCM, Soltech, X-Lam Dolomiti, e aggiornando i contenuti al primo semestre del 2024.
ONWARDS A ZERO CARBON BIOECONOMY
The International Timber Construction Forum (IHF) was held in Innsbruck from 29 November to 1 December 2023, a highly prestigious event characterized by international conferences and highly ualifed networking opportunities, with over 2800 registered professionals and professionals from 48 countries and from 4 continents. Three days of discussion and in-depth analysis of important topics that look to the future of wooden constructions. The IHF is a meeting point for many innovative companies, product developers and researchers in the wood industry in wood construction research, it is the place where the main directions are drawn. With the “Timber Construction Development” block, the IHF organizers offered an international platform to also present research results, exchange ideas with companies and initiate new research projects. We will delve into the issues related to the busy conference with the publication of the relevant prologues, reporting below the voices of the companies met: Rhoto Blaas, SCM, Soltech, X-Lam Dolomiti, and updating the contents to the frst half of .
All’ultima edizione dell’IHF abbiamo incontrato Loris Agostini, il Direttore Commerciale Rothoblaas, una multinazionale italiana originaria della regione alpina, specializzata nello sviluppo e nella fornitura di soluzioni a elevato contenuto tecnologico per i settori dei sistemi costruttivi a trave e pilastri e mass timber, dell effcienza energetica, delle emissioni zero e di altre best practice edilizie. La gamma di prodotti comprende sistemi di fssaggio e connettori, soluzioni acustiche per l’involucro edilizio, sistemi anticaduta e dispositivi di sicurezza.
Al direttore vendite, ormai in azienda da tredici anni chiediamo a cosa sia dovuto il successo di Rothoblaas.
«Io penso che questi sono i risultati di molti anni di investimenti – risponde Loris Agostini – per il miglioramento nelle prestazioni e nella funzionalità nel mondo delle costruzioni in legno. Molti dei nostri prodotti – alcuni sono presenti al Forum – sono realmente avveniristici e rivolti al futuro. Al-
cuni di questi magari non troveranno subito uno spazio interessante sul mercato, però la nostra idea è quella di cercare di tracciare una linea per contribuire allo sviluppo del nostro settore».
Da quando sei in azienda tu in che termini è cresciuta di Rothoblaas?
«Abbiamo decuplicato tutti i numeri e le risorse che lavorano in azienda così come il numero dei Paesi dove siamo presenti. Sottolineo che proponiamo un servizio completo, dalle fondamenta al tetto».
Quali sono gli ingredienti che fanno parte della crescita costante dell’azienda?
«Parliamo di innovazione, parliamo di tecnologia, di benessere nel lavorare, direi anche di gioia nel fare questo lavoro e di una grande passione che ci viene trasmessa dai titolari. L’utilizzo dei componenti standardizzati Rothoblaas permette a designer e progettisti la costruzione di economie di scala e processi convenienti, con conseguente riduzione dei costi di manodopera, del consumo energetico e costruzione di edifci sicuri ed effcienti.
Nelle foto, Sonia Maritan e il Direttore Commerciale di Rothoblaas Loris Agostini con il team di Rothoblaas all'IHF 2023 di Innsbruck. 056 057
COLLOQUIUM ROTHOBLAAS
At the latest edition of the IHF we met Loris Agostini, the Commercial Director of Rothoblaas, an Italian multinational originating from the Alpine region, specialized in the development and supply of high-tech solutions for the sectors of beam and pillar construction systems and mass timber , energy effciency, ero emissions and other building best practices. The product range includes fastening systems and connectors, acoustic solutions for the building envelope, fall arrest systems and safety devices. Loris Agostini highlighted the primary objective of drawing a line to contribute to the development of the sector. He told us that since he has been in the company (13 years) he has seen all the numbers and resources working in Rothoblaas increase tenfold, as well as the number of countries where they are present. He underlined that they offer a complete service, from the foundations to the roof. The use of Rothoblaas standardized components allows designers and planners to build economies of scale and cost-effective processes, resulting in reduced labor costs, energy consumption and the construction of safe and effcient buildings. ith inno ation at its core, othoblaas and its partners push the boundaries at all stages of the design and construction process.
Con l'innovazione al centro, Rothoblaas e i suoi partner si spingono oltre i limiti in tutte le fasi del processo di progettazione e costruzione».
Rothoblaas si rappresenta attraverso la sua sede realizzata come un grande edifcio in legno di pregio cuore alpino, spirito internazionale!
«La costruzione dello stabilimento come architettura lignea di design è stata una scelta di campo più che una scelta dettata da valori economici, uno dei primi casi in Europa che, speriamo, serva d'esempio a molti. E possiamo aggiungere che è stato ulteriormente migliorato il grande magazzino generale che ci ha permesso di far fronte logisticamente agli anni complessi della pandemia e della carenza di materiali e componenti, garantendo un servizio e dei tempi soddisfacenti anche in quel periodo».
Quale messaggio porta la vostra presenza all’IHF di Innsbruck?
«Da anni siamo tra i partner principali di questo evento, contribuiamo a quest'evento, crediamo negli elementi principali che fondano l'attività del Forum di Innsbruck ma anche di tutti gli altri Forum sparsi per l'Europa, ivi compreso il valore della condivisione culturale. Perché questo è un mercato importante ma anche di nicchia».
Quindi i rapporti con i clienti sono fondamentali e IHF è un momento fondamentale!
«Lo dimostra l'impegno con cui i ragazzi si prenotano per essere presenti in fera».
COLLOQUIUM SCMWOOD www.scmwood.com
otto i ri ettori all’ olzbau orum di Innsbruck anche i nuovi centri di lavoro cnc di i os per colonne strutturali, Oikos XS per la produzione di tetti e pareti prefabbricate e la levigatrice-calibratrice DMC System XL per la lavorazione di pannelli CLT. Il Product Area Manager Luciano Tagliaferri è stato, ancora una vol-
ta, un perfetto portavoce per l’azienda, capace com’è dall’alto della sua esperienza di raccontare i trend principali del settore ai lettori di Struttura Legno.
SCM ha partecipato al 27° International Holzbau Forum (IHF) dal 29 novembre al 1° dicembre a Innsbruck (AT), a conferma del forte e costante impegno del Gruppo italiano per la crescita del settore dell’edilizia in legno. Infatti, grazie al continuo sviluppo di soluzioni avanzate e alla competenza di un team altamente specializzato SCM vuole essere un partner a 360 gradi per i professionisti che operano in questo mercato, supportandoli in ogni esigenza applicativa e nelle sfde costruttive più complesse.
L’evento ha rappresentato il culmine di un percorso che, passando per le varie edizioni di Forum Holzbau, ha favorito numerose occasioni di scambio e networking tra SC e l’intera fliera del “green building”. Un viaggio nel futuro delle costruzioni eco-sostenibili, iniziato a marzo con la prima tappa a Vilnius, e proseguito fno, appunto, a Innsbruck. A IHF 2023 si è avu -
Nelle foto della pagina precedente, da sinistra a destra il roduct rea anager di uciano agliaferri, Sonia Maritan e il Business Unit Manager dei centri di lavoro per l'edilizia in legno di SCM Tommaso artini all I di Innusbruc ella fotografa in alto un dettaglio del centro di lavoro cnc Oikos XS di SCM.
ta l’opportunità di approfondire, in particolare, le ultime innovazioni SCM per la lavorazione di colonne, travi, pareti e altri elementi strutturali, oltre che per la levigatura di pannelli CLT che sembra non avere limiti di grandezza…
«Le macchine di grandi dimensioni sono sempre più richieste – racconta Luciano Tagliaferri –, perché le dimensioni dei pezzi sono aumentate e ci sono delle soluzioni, per esempio, di sofftti scatolati che usano delle travature che sono veramente notevoli».
Sembrerebbe che l'unico limite alle dimensioni sia oggi la trasportabilità, perché in realtà le vostre tecnologie potrebbero produrre delle travi ancora più grandi...
«Resta il fatto che la domanda di componenti per le costruzioni in legno si orienta verso grandi dimensioni e la loro movimentazione viene di conseguenza organizzata con trasporti eccezionali che viaggiano anche di notte».
Con la nomenclatura XL, avete lanciato e risposto a un trend!
«Questo vale anche per i portali perché le strutture dritte delle grosse travature
COLLOQUIUM SCMWOOD
Also under the spotlight at the Holzbau Forum in Innsbruck are the new Oikos XL+ cnc machining centers for structural columns, Oikos XS for the production of prefabricated roofs and walls and the DMC System XL sander-calibrator for the processing of CLT panels. Luciano Tagliaferri was, once again, a perfect spokesperson for the company, capable as he is from his experience of telling the main trends of the sector to the readers of Strutura Legno. Luciano Tagliaferri highlighted how large machines are increasingly in demand, because the dimensions of the pieces have increased and there are solutions, for example, of boxed ceilings that use beams that are truly remarkable. The fact remains that the demand for components for wooden constructions is increasingly oriented towards greater lengths, widths and thicknesses and that there are exceptional transports which, traveling at night, can transfer very large objects. This also applies to portals because the straight structures of the large beams are not currently experiencing any crisis. While timber frame has height limitations, CLT combined with beams has no limitations and requires large machines. Finally, he talks to us about the rapidly growing wood-concrete trend: several exhibitors have brought projects that reach over one hundred metres!
non conoscono per il momento crisi».
Formati extra per grandi strutture!
«Mentre le strutture convenzionali di tipo "timber frame" hanno dei limiti in altezza, le strutture in CLT combinate con le grandi travi strutturali possono raggiungere altezze notevoli, fno a 00 metri e oltre.
Anche il trend dei manufatti in legno-cemento è in crescita, a tale proposito infatti vi sono alcuni espositori presenti qui al Forum di Innsbruck. Poi un tema importante è uello della fnitura superfciale delle strutture, un trend in crescita, soprattutto per gli elementi in CLT».
Ci sono aziende che hanno mutuato dalla loro specializzazione nella verniciatura del serramento le tecnologie di fnitura e le applicano ai grandi elementi delle strutture in legno!
«Leader come Hasslacher e aziende come FHS Holzbau e altri – conclude Luciano Tagliaferri – hanno già iniziato ad applicare tecnologie di fnitura delle superfci a vista, personalizzando il trattamento superfciale dei pannelli , applicando concetti di fnitura simili a uelli dei serramenti».
COLLOQUIUM SOLTECH www.soltechonline.com
Soltech è un’azienda specializzata in soluzioni tecniche di alta qualità per l’edilizia in legno, nata dalla passione del suo fondatore e amministratore, Emanuele Gatti, per la carpenteria metallica. Una realtà che dal affanca tecnici e costruttori nella scelta e nella fornitura di ancoraggi per strutture in legno standard e soluzioni su progetto, con l’obiettivo di rendere le strutture in legno sicure, durature e innovative.
All’IHF di Innsbruck ne parliamo con Emanuele Gatti.
Soltech ha le tipiche caratteristiche dell’azienda italiana a conduzione familiare di medie dimensioni, quelle ideali per caratterizzarsi come partner fondamentale per le soluzioni tailor made che propone I tre fgli di manuele atti sono
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già parte di questa consolidata realtà… «Parlare della seconda generazione e dei miei fgli signifca raccontare un passaggio generazionale che qualunque imprenditore auspica di poter compiere – esordisce Emanuele Gatti –, nel mio caso attraverso Riccardo che da 5 anni è direttore di produzione, Davide che opera e coordina le attività della produzione e Mattia che segue il magazzino e la logistica.
Inoltre, in una realtà come la nostra, non dimentichiamo l’importanza dei collaboratori che lavorano in Soltech e seguono le dinamiche aziendali da anni».
In cosa vi differenziate e che ruolo ricoprono i vostri prodotti sul mercato? Come supportate il progettista/costruttore?
«Quotidianamente Soltech affanca le Aziende e i Tecnici non solo nella fornitura di ancoraggi standard, ma soprattutto nella parte più creativa di produzione delle connessioni a progetto. Senza dimenticare l’attività costante di Ricerca&Sviluppo».
Cosa si intende per connessioni standard?
«Oggi il mercato propone un’offerta di elementi standardizzati (a catalogo) molto ampia.
ramite il nostro uffcio tecnico forniamo assistenza ai Progettisti durante tutta la fase di progettazione, anche se per defnizione l’elemento standard è un prodotto con caratteristiche lineari. Mentre, per quanto riguarda le connessioni a progetto, l’attenzione e l’affancamento al Tecnico Progettista è sostanziale. Questa collaborazione parte dalle prime fasi del progetto per poi proseguire nelle fasi realizzative. In questo caso, è comprensibile quanto il supporto al Progettista comprenda aspetti molto più vasti, rispetto alla fornitura di un semplice elemento standard.
È vero che oggigiorno il mercato tende a standardizzare le connessioni, ma non dimentichiamo che è altrettanto evidente che le strutture in legno si prestano a elaborazioni architettoniche e statiche mol-
to particolari dove è necessario studiare elementi appropriati e ad hoc; forse è proprio questa una delle peculiarità distintive di un’Azienda e delle stesse strutture in legno. Questa è anche la caratteristica che differenzia l’intelletto umano da uello artifciale».
Quali attività vengono svolte per assicurare la produzione di connessioni a progetto certifcate, a garanzia della ualità e della sicurezza della struttura?
«Un’azienda che produce elementi a progetto, trattandosi di elementi strutturali, deve essere abilitata alla produzione con una serie di certifcazioni, uali Centro Trasformazione Metallo e UNI EN10901. L’abilitazione di queste è controllata annualmente da nti notifcati.
Questo ne determina la qualità nei vari processi di lavorazione come la foratura, il taglio, la saldatura, la piegatura, ecc.. Il controllo di queste fasi rende l’elemento prodotto certifcabile con la marcatura CE, anche se si tratta di un solo pezzo che è unico nel suo genere. Non dimentichiamo che ci sono una serie di implementazioni alla norma di base e per questo è molto importante il confronto con il progettista».
ella foto di gruppo, da sinistra a destra onia aritan, il titolare di Soltech Emanuele Gatti e il Consulente Tecnico Commerciale Soltech Piemonte e Valle d’Aosta Antonio Salvetti all'IHF di Innsbruck. A corredo del servizio anche diverse immagini di Airtech.
In tutto questo, visto che parliamo di acciaio la parte sostenibile come viene gestita?
«Soltech si impegna a utilizzare acciai contenenti altissime percentuali di materiale riciclato nel pieno rispetto dei requisiti CAM (Criteri Ambientali Minimi), oltre a eseguire la gran parte della produzione con acciai defniti Carbon Neutral. Tutto ciò per far sì che la struttura in legno sia sostenibile in tutte le sue componenti».
Parliamo di Ricerca&Sviluppo, come avete affrontato questo tema?
«Per Soltech, Ricerca&Sviluppo rappresenta una parola d’ordine. Realizzando quotidianamente prodotti tailor made, cerchiamo in maniera quasi maniacale
COLLOQUIUM SOLTECH
Soltech is a company specialized in high-quality technical solutions for wooden construction, born from the passion of its founder and director, Emanuele Gatti, for metal carpentry. A company that since 1992 has supported technicians and builders in the choice and supply of standard anchors and tailor-made solutions, with the aim of making wooden structures safe, long-lasting and innovative. At the IHF in Innsbruck we spoke with Emanuele Gatti about Soltech with the typical characteristics of the medium-sized Italian family-run company, the ideal ones to characterize itself as a fundamental partner for the tailor-made solutions it offers and of his three children already part of this consolidated reality. The work in Soltech comes from collaboration with the customer and not through a mere supply. The company s technical offce daily supplies engineers and executing personnel with technical support and analyses structural pro ects. is certifed according to UNI EN 1090-1 for the CE marking on single piece. Together with experienced professionals and disposing of its own prototype laboratory, Soltech invests much of its time and experience in searching new and innovative solutions, in order to place on the market new products, which are more and more performing and problem-solving. AIRTECH, the inspectionable curb system, is an example of it.
di studiare sempre la soluzione migliore per garantire la sicurezza statica per la realizzazione e la posa fnale.
Questa mentalità e attitudine al lavoro, permette a Soltech di creare una serie di innumerevoli soluzioni, come nel caso di Airtech il sistema di attacco a terra ispezionabile.
Sono passati circa 0 anni dal giorno in cui abbiamo iniziato ad analizzare e studiare uno dei punti pi sensibili di un edifcio in legno, l’attacco a terra. Da questo percorso di ricerca, abbiamo sviluppato l’unico sistema che ne permette l’ispezionabilità nel tempo e ne garantisce la sicurezza.
Queste soluzioni così innovative e uniche richiedono un percorso di formazione e affancamento ai rogettisti che utilizzano per la prima volta un prodotto unico nel suo genere e che fno a poco tempo fa non esisteva sul mercato».
Questo sistema può essere installato su case unifamiliari ed edifci multipiano «Fin dall’inizio Airtech è stato studiato per realizzare strutture con sollecitazioni importanti, come gli edifci multipiano. Per questo è stato messo a punto un sistema “Solid rofle S stem” che lo rende sicuro anche in queste situazioni, senza cambiare le sue caratteristiche di base».
uesto olid rofle stem in cosa consiste esattamente?
«È un elemento che si applica sull’idea iniziale del sistema Airtech, senza modifcarlo sostanzialmente, ma solo aggiungendo facilmente un particolare in acciaio che lo rende più resistente e duttile nel comportamento».
proporzionato in base all edifcio e al numero di piani?
« l “Solid rofle S stem” viene studiato non tanto in base al numero di piani, ma alle sollecitazioni alle uali un edifcio è sottoposto a causa di una serie di fattori situazioni ambientali, sisma, vento, ecc. È importante sottolineare che questi elementi sono sottoposti a una serie di collaudi e prove fnali molto severe esegui-
irtech olid rofle stem
irtech
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te da Tecnici del settore con esperienza pluriennale».
a un punto di vista certifcativo uesto prodotto come è visto?
« l prodotto ha tutte le certifcazioni richieste – conclude Emanuele Gatti – per il tipo di utilizzo che dovrà svolgere marcature CE –ETA, oltre ad avere tutti i report dei laboratori di prove. Mettiamo a disposizione tutta la documentazione relativa e anche un software (SoltechLAB) per le verifche statiche e dimensionali».
COLLOQUIUM X-LAM DOLOMITI www.xlamdolomiti.it
Con l’ingegner Albino Angeli, Presidente e Amministratore Delegato di Xlam Dolomiti Srl, azienda che ha la maggior capacità produttiva di X-Lam sul mercato Italiano, guardiamo alla grande crescita di una realtà che guadagna fette di mercato sempre più importanti ampliando il suo territorio di riferimento con una strategia precisa anche in termini di specializzazione di prodotto, processo e servizio di installazione e un restyling dell’immagine coordinata.
Albino Angeli è nel settore del legno dal 2005, attualmente come Presidente e Amministratore Delegato di lam Dolomiti Srl, azienda che ha la maggior capacità produttiva di -Lam sul mercato Italiano. L’ingegner Angeli rappresenta ormai un volto e una voce fondamentale di -Lam Dolomiti. Un’azienda che non è nuova all’IHF di Innsbruck… «Questa partecipazione – risponde Albino Angeli – rappresenta per noi la quarta edizione».
In qualità di CEO di X-Lam sei soddisfatto dell’andamento dell’azienda e degli obiettivi che persegue?
«L’azienda sta andando molto bene – afferma entusiasta Albino Angeli – con un'idea di crescita molto importante. Contribuiamo quotidianamente a sfatare i pregiudizi più diffusi relativi alla durabilità, i costi, la resistenza al fuoco e l’isolamento acustico. Il legno ben progettato è dure-
vole alla stregua di altri materiali strutturali e ha un ottimo comportamento al fuoco e nonostante sia leggero garantisce un adeguato isolamento acustico, anche in termini di costo è competitiva rispetto la costruzione tradizionale tenuto conto dei costi reali di cantiere e delle sue performance nella fase di esercizio».
L'azienda sta cambiando sotto i tuoi occhi con il taglio di internazionalità che hai dato?
«Quando io sono arrivato in X-Lam – spiega l’ingenger Angeli –, l'azienda aveva un modello di business austriaco in cui si voleva produrre e vendere il pannello all'utilizzatore sullo stesso piano dei competitor austriaci molto più grossi e aggressivi lungo il confne. Si trattava di un modello di business abbastanza diffcile da realizzare e quindi abbiamo ritenuto necessario cambiare completamente strategia. Il primo step è stato dunque quello di proporre un servizio tecnico di progettazione costruttiva in legno unitamente alla fornitura del pannello e altri componenti strutturali oggi abbiamo pi di venti progettisti dipendenti in azienda».
Nella foto, Sonia Maritan con il Presidente e Amministratore Delegato di Xlam Dolomiti Srl Albino Angeli all'IHF di Innsbruck 2023 e nella pagina successiva una foto istituzionale che riporta il marchio grafco nel suo insieme (di cui abbiamo parlato nel contributo dedicato a Xlam Dolomiti).
With engineer Albino Angeli, president and CEO of XLam Dolomiti srl, a company that has the largest production capacity of X-Lam on the Italian market, we look at the great growth of a company that is gaining increasingly important market shares by expanding its territory of reference with a precise strategy also in terms of specialization of the product, process and installation service and in restyling the coordinated image. Albino Angeli has been in the wood sector since 2005, currently as president and managing director of XLam Dolomiti and is pursuing a very important growth idea abroad too: between 2018 and 2021, 8 million euros of wood supplies were achieved with projects in Australia. Until his arrival the company had an Austrian business model whose objective was to produce and sell the panel to the user on the same level as the much larger and more aggressive Austrian competitors along the border. Instead, it was a question of completely changing strategy. he frst step was to propose a technical ser ice of wooden construction design together with the supply of the panel and other structural components: today there are more than 20 designers employed in the company and more than 70 percent of the turnover is obtained by building construction sites. The future? Give more added value to the panel, implement construction sites but above all move towards ad anced prefabrication fnd international partners, e port the business model and set up production units worldwide.
Il valore aggiunto del pannello ha spostato l’attenzione su un altro target!
« uffcio tecnico è diventato il cuore pulsante della tecnologia, poi è stata determinante anche la scelta di andare a fare direttamente i lavori di design, suppl e installation. ttualmente andiamo nella direzione di progettare quasi due terzi di quello che produciamo e di montare quasi la metà di quello che produciamo sia da terzisti sia da diretti, secondo le esigenze. os oggi pi del 0 del nostro fatturato viene fatto realizzando i cantieri. Quest'anno abbiamo concluso un altro ciclo di investimenti e in due anni abbiamo praticamente raddoppiato la capacità produttiva arrivando tra i quaranta-cinquanta mila metri cubi annui».
Oggi siete fra i primi produttori in Italia, come proseguirà la crescita dell'azienda?
«Siamo alle prime pagine – chiosa Albino Angeli –, si può crescere tantissimo in Italia, mentre l'estero è un mercato immenso. ra il 20 e il 202 abbiamo fatto oltre milioni di uro di fornitura di progetti in Australia».
State apportando cambiamenti anche in termini di immagine coordinata?
« o vedrete nel 202 , avremo un logo nuovo e nuove impostazioni di immagine».
In effetti avete investito anche in termini di comunicazione e di personale dedicato come si evince dal risultato (aggiornato alla prima parte del 2024)…
«Un'azienda è un organismo vivente, quindi qualsiasi passo va fatto coerentemente con la strategia e con la visione. l pa off del nuovo logo recita “Wood oriented for the future”. l nuovo logo valorizza l’intera fliera a partire dall’immagine delle nostre montagne dove tutto nasce, offrendo oltre alla fornitura dei pannelli l'ingegnerizzazione dell edifcio e la sua costruzione in affancamento e formazione alle maestranze del cliente».
Quali sono le prossime strategie?
«Dare più valore aggiunto al pannello, implementare i cantieri ma soprattutto
andare verso la prefabbricazione spinta trovare dei partner internazionali, esportare il modello di business e fare delle unità produttive nel mondo. Oltre alla prefabbricazione, deve continuare la ricerca per la progettazione di edifci alti che come per i grandi volumi deve ricorrere alle strutture ibride e anche implementare l’analisi termo-igrometrica delle stratigrafe per l’uso nei climi tropicali».
La standardizzazione e modularizzazione insita nel pannello X-Lam rende perseguibile la gestione dell'intero processo dall'Italia…
«La volontà di crescere è forte e guarda al mondo».
Si tratta di un gruppo coeso?
«La visione condivisa c’è e ci vuole – conclude l’ingegner Angeli –, perché da solo nessuno fa niente. Nella riunione di metà anno ho dato la mia visione di fatturato e i numeri sul futuro, a tutti ho spiegato che un'azienda in crescita sarà sempre sbilanciata in qualche reparto, ci sarà stress da gestire, non sarà un'azienda per tutti con ritmi di lavoro regolari, però se tutti staranno “sul pezzo” c è spazio di crescita professionale per tutti gli ottanta collaboratori nei loro diversi ruoli».
Weinig racconta la sua storia
www.weinig.com/it
di Pietro Ferrari
strutturalegno pagina 065
Weinig/Holz-Her si racconta con un ciclo di incontri presso i propri rivenditori a partire da Ste.da a Vinovo, in provincia di Torino, dove ci siamo recati lo scorso 18 aprile. Il Gruppo di Tauberbischofsheim approfondisce per il mercato italiano le enormi potenzialità di integrazione tra le proprie diverse tecnologie e i risultati eccellenti in termini di produttività, fessibilità e qualità fnale.
Una serie di incontri voluti da Albert Grumer, direttore generale di Weinig Group Italia, e pienamente condiviso dalla casa madre e dai collaboratori della fliale italiana offrono al settore praticamente "sotto casa" una panoramica completa dell'offerta Weinig/Holz-Her, a partire dall’incontro organizzato lo scorso 18 aprile da Ste.da a Vinovo, in provincia di Torino. La rifessione alla base di questa iniziativa parte dalla constatazione della necessità per il Gruppo di illustrare ancora più in profondità le possibilità garantite dall’amplissima gamma di offerta che è in grado di esprimere su tutti i mercati della lavorazione del legno, non ultimo quello italiano. La presenza storica di Weinig e di Holz-Her sul mercato italiano è ben conosciuta da tutti gli addetti ai lavori ma quello che ha bisogno di essere approfondito è il risultato dell’enorme sviluppo tecnologico raggiunto dalla proposta di Weinig Group e della complessa interazione tra le diverse linee di prodotto che offre possibilità di risposta inattese ed entusiasmanti per i clienti. Non a caso, oggi, il tecnico commerciale e il rivenditore Weinig più che un venditore di macchine è un consulente tecnico e gestionale che non solo offre macchine e impianti ma permette di trarne le soluzioni più effcienti e signifcative. Chi scrive ha avuto spesso l’occasione di constatare come il dialogo intenso tra l’azienda del legno e il produttore di tecnologie abbia creato esiti straordinari in termini di effcienza, velocità e qualità produttiva.
IL LEGNO È LA NOSTRA VITA
Il motto “Il legno è la nostra vita” riassume tutto quello che Weinig Group in s . Con la guida di Albert Grumer, in un’intensa mattinata di lavoro, ripercorriamo il percorso dal tronco al componente se-
milavorato e fnito che il legno compie a bordo delle macchine Weinig. Weinig Group è sul mercato delle tecnologie per la lavorazione del legno da 120 anni (quest’anniversario verrà festeggiato anche da azioni su determinate tecnologie che renderanno interessante e condiviso il legittimo orgoglio per questo traguardo). Realizzare il miglior prodotto con le migliori macchine è la mission di Weinig Group che lo scorso anno ha arricchito la propria proposta con l’acquisizione del Gruppo HIT che si occupa del reparto segheria. È stato acquisito in parte anche il Gruppo Essetre con le sue specifche attività nel campo delle costruzioni in legno, del serramento e dell’arredamento. La fliera produttiva per arrivare a un pannello, semplice o da serramento, parte dall’uscita dalla segatronchi da cui si
www.weinig.com/it
di Pietro Ferrari
strutturalegno pagina
A series of meetings organized by Albert Grumer, general director of Weinig Group Italia, and fully shared by the parent company and the collaborators of the Italian branch offer the sector practically "on its doorstep" a complete overview of the Weinig/Holz-Her offer he refection underlying this initiati e starts from the obser ation of the need for the Group to illustrate in even greater depth the possibilities guaranteed by the very wide range of offers that it is able to express on all woodworking markets, not least the Italian one.
The historical presence of Weinig and Holz-Her on the Italian market is well known by all those involved in the sector but what needs to be explored further is the result of the enormous technological development achieved by the Weinig Group proposal and the complex interaction between the different product lines that offers unexpected and exciting response possibilities for customers. It is no coincidence that today the Weinig sales technician and dealer is more a technical and management consultant than a machine seller who not only offers machines and systems but allows the most effcient and signifcant solutions to be drawn from them. he writer has often had the opportunity to see how the intense dialogue between the wood company and the technology manufacturer has created e traordinary results in terms of effciency, speed and production quality.
prende in consegna il materiale e vede l’effettuazione di un taglio longitudinale, seguito da un secondo passaggio in cui viene effettuata la pre-piallatura del materiale per poi passare all’ottimizzazione in troncatura che può essere effettuata manualmente con un semplice gessetto, oppure con un processo industriale attraverso lo scanner che valorizza anche lo scarto come prodotto da poter vendere o rilavorare. Attraverso impianti di giunzione che vengono prodotti all’interno del Gruppo viene effettuata una serie di operazioni di giuntatura, in molti casi precedute da un ulteriore passaggio di piallatura. La fase di pressatura consente di passare alla produzione dell’elemento fnale, cio il pannello che può essere utilizzato per i diversi scopi. Tutte queste operazioni possono essere svolte manualmente oppure la linea può essere servita da strumenti di automazione.
OTTIMIZZAZIONE
Più in dettaglio l’ottimizzazione di taglio longitudinale può essere eseguita con diverse macchine del Gruppo Weinig: grande fessibilità può essere ottenuta dalla macchina FlexiRip, non a caso
chiamata in questo modo. Una macchina ideale per la falegnameria, l’artigiano, il serramentista, una macchina che taglia diverse lunghezze standard attorno ai due metri ma sono in funzione anche macchine da diciotto metri. Soprattutto apprezzate le lunghezze fno a dodici-diciotto metri nella costruzione delle case in legno.
Sono tutte macchine caratterizzate ciascuna dalle proprie dimensioni e caratteristiche: i vantaggi possono essere il cambio rapido di lama, una linea di taglio sigillata per evitare la caduta di scarti o schermi touch-screen. È possibile tagliare non solo il legno ma anche l’alluminio o il PVC. Se serve una maggior produttività è opportuno utilizzare una multilama VarioRip anche qui con la massima fessibilità: se serve un posizionamento manuale può essere effettuato senza l’utilizzo di nessuna chiave, altrimenti è possibile utilizzare sistemi automatici, il bloccaggio Hydro è un brevetto Weinig presente in molte delle oltre 3000 macchine vendute in tutto il mondo. Non molti sanno che l’ottimizzazione di taglio viene richiesta anche in verticale e non molti sanno che da moltissimi anni il Gruppo Weinig produce anche seghe a nastro di diverse dimensioni VarioSplit 900 o rof plit , in cui il numero della sigla indica l’altezza di taglio. Molti prodotti Weinig nel mondo della segheria sono conosciuti in Italia già da molti anni. Weinig non taglia tronchi, ottimizza la tavola in verticale con una certa precisione, perch si occupa di fessibilità e precisione. Sono disponibili anche seghe a doppio nastro che lavorano con due nastri oppure utilizzano un nastro mentre contemporaneamente viene sostituito un secondo nastro.
SCORNICIATURA
Un settore in cui il Gruppo Weinig è ben conosciuto, quello della scorniciatura: rofmat è una entry level ma già ha la struttura macchina in ghisa e alberi ad alta precisione: le vibrazioni vengono assorbite dalla struttura in ghisa e gli alberi, realizzati in uno specifco reparto produttivo, hanno veramente fatto la storia della
Weinig. La Powermat 700 arriva a una velocità di produzione fno a quaranta metri al minuto, fessibile ma estremamente strutturata, qui possono essere aggiunte delle meccanizzazioni e realizzate ottimizzazioni energetiche. Il mondo del risparmio energetico di cui si è cominciato a parlare recentemente per Weinig è una realtà da diversi anni. Salendo di livello, con o ermat , possono essere realizzate confgurazioni molto modulari che possono essere realizzate con un numero variabile e crescente – da cinque fno a sedici – di alberi in lavorazione in funzione degli obiettivi produttivi del cliente. Gli utensili vengono creati direttamente dall’operatore, in funzione delle lavorazioni da compiere.
Weinig, tra le alte cose, produce anche sistemi di lavorazione in grado, tramite rilevazione da telecamera, di controllare determinate specifche, passando direttamente dalle misure alla macchina in automatico. Le macchine Weinig componibili con il nuovo sistema WMC sono dotate di controlli touch-screen molto moderni, sul mercato dal 2023, sono molto semplici da usare come i consueti tablet esistenti sul mercato. Il top di gamma è Hydromat 4300, una macchina che lavora con una velocità di avanzamento fno a 300 metri al minuto, una macchina del peso di circa sette tonnellate, tutta in ghisa, adatta alle alte velocità con sistemi brevettati poich gli utensili sono piuttosto pesanti, la macchina viene fornita di gru per il cambio utensili. Nonostante la mole della macchina e il peso degli utensili anche qui ottenuta la massima fessibilità per cambi utensili rapidi. Su questi livelli di velocità e produttività non è importante solo la macchina ma anche l’automazione: 300 metri al minuto signifcano alcune tavole al secondo che passano attraverso la macchina: questa va caricata con un’automazione molto importante. Si parla di un’accelerazione delle tavole da 0 a 300 metri al minuto.
OTTIMIZZAZIONE E TRONCATURA
La troncatura può essere effettuata manualmente e sono diverse le confgurazio -
ni della macchina disponibili in base alle esigenze del cliente. n confgurazioni un po’ più sofsticate la macchina può essere a spintore semplice oppure un po’ più complessa per il mondo dell’imballaggio: tutto proviene da casa Weinig Dimter. Viene conciliata la produttività con la massima fessibilità, il tutto in automatico. Qui è rilevante l’alimentazione dal magazzino e lo scarico che viene studiato in base alle necessità del cliente.
Quando invece si parla di prestazioni elevate o elevatissime, Weinig Dimter realizza impianti con taglio “a passaggio” a tavola singola con sistemi di taglio più rapidi e, quindi, servoassistiti. L’ottimizzazione manuale è consigliata per impianti entry level già dotati di una discreta velocità di taglio. Considerando, però, che l’ottimizzazione effettuata a occhio dall’operatore funziona fno a certi livelli di produttività, oltre questi livelli possibile utilizzare lo scanner a intelligenza artifciale di autoapprendimento, di serie ormai da cinque anni, che migliora via via col tempo, con l’intervento del sistema laser per “leggere” le caratteristiche di ogni singola tavola. Pochi sul mercato oltre a Weinig LuxScan riescono a scannerizzare prodotti sottilissimi, quasi a livello di tranciato. ella troncatura troviamo macchine che sono il fore all’occhiello del Gruppo Weinig, con diversi tagli al secondo e precisione e fessibilità massime. Un esempio presso la TRN di Schio (su cui rimandiamo a un reportage di giugno 2023 sulla nostra testata Il Legno n°379).
IL RECUPERO DEGLI SCARTI
Fondamentale, data l’esigenza di valorizzare le risorse legnose, il recupero degli scarti. Questo può essere ottenuto attraverso l’impianto di giunzione Weinig Grecon (giunzione verticale, orizzontale o strutturale). Lo scarto viene inserito in un pacchetto che viene immesso nella macchina, viene fresato, si crea la giunzione lungo tutto il pacchetto su entrambi i lati (fno a otto pacchetti al minuto con applicazione di colla vinilica o poliuretanica), i pezzi vengono reimmessi nel sistema di pressatura: in questo modo da
www.weinig.com/it
di Pietro Ferrari
strutturalegno pagina
pezzi corti viene ricavata una stecca con conseguente recupero di materiale. Lo scarto di qualsiasi tipo può essere riutilizzato in mille modi diversi.
Se necessito di una giunzione orizzontale posso recuperare con un sistema completamente automatizzato gli scarti dalla troncatrice attraverso uno scivolo, successivamente essi vengono centrifugati (spinti all’esterno) per essere reimmessi dentro il sistema. Sono ovviamente pezzi della stessa larghezza ma possono essere di diverse lunghezze, contrariamente all’esempio precedente, qui viene lavorato ogni singolo pezzo, a un ritmo di duecento pezzi al minuto, con relativa applicazione della colla. Se, invece, parliamo di giunzione strutturale, per la produzione di lamellare, servono impianti un po’ più complessi, in cui la lavorazione avviene pezzo per pezzo e in cui la misura desiderata viene creata con lunghezze fno a diciotto metri e la fresatura e l’applicazione per la colla, pezzo per pezzo, con la velocità record di diciotto fresate al minuto La fase di incollaggio è ad alta frequenza e scalda la colla ma non il legno e pochi minuti sono il tempo di pressatura.
Con una PPL B possono essere create diverse tipologie di lamellare, dal lamellare da serramento fno a un lamellare da costruzione. Se invece vogliamo essere più fessibili, con la PPL 2, macchina adatta a produrre pannello e di minor costo, posso cambiare i pressori laterali in base all’altezza del lavoro perché diversi risultati si possono avere con la stessa macchina con regolazioni manuali o in automatico. Posso realizzare pannelli corti o pannelli lunghi, riutilizzando anche qui lo scarto. Anche in questi casi possibile richiedere un sistema completamente automatizzato con l’applicazione colla e carico del sistema.
Qui posso produrre un pannello da scarti, importante soprattutto per chi lavora Rovere, Castagno e varietà pregiate richieste dal mercato. Non importano le dimensioni e le diverse prestazioni richieste, Weinig è in grado di offrire modularmente tutte le tecnologie per le diverse prestazioni richieste.
In conclusione possiamo dire: “Tutto da un unico fornitore”: Weinig è l’unica azienda in grado di poter chiudere il cerchio nella lavorazione del legno massello.
Le foto illustrano la tre giorni svoltasi presso la STE.DA di Stefano Ruffa, a Vinovo in provincia di Torino, alla presenza del Direttore Generale di Weinig/Holz-Her Italia Albert Grumer, che rappresenta solo uno dei tanti appuntamenti Weinig/Holz-Her sul territorio italiano previsti nel corso dell’anno.
l ondial du B timent e i suoi tre saloni, Batimat, d obain, nterclima, hanno fatto del comfort climatico uno degli argomenti di spicco dell’edizione 2024. per accompagnare il programma di cui potranno approfttare i visitatori dal 30 settembre al 3 ottobre 2024 presso il Quartiere spositivo di Paris-Porte de Versailles, stata messa in atto una serie di presentazioni specifche a livello internazionali per i prossimi 4 mesi, iniziate il 24 aprile in Tunisia.
Il ondial du timent punta i ri ettori su un tema cruciale. La ristrutturazione è spesso pensata in termini di performance termica e di miglioramento del comfort invernale.
Ma il comfort estivo è anch’esso un elemento da prendere in considerazione e che non deve essere dissociato da una ri essione globale nell’ambito dei lavori di ristrutturazione. Il comfort climatico sarà quindi uno degli argomenti di spicco dell’edizione 2024, presso il Quartiere Espositivo di Paris-Porte de Versailles di arigi dal settembre al ottobre
Il comfort estivo, quale posto occupa nella ristrutturazione?
Se il comfort invernale e la ristrutturazione degli edifci poco effcienti dal punto di visto termico sono una sfda chiaramente identifcata, il comfort estivo anch’esso
un elemento essenziale per rispondere agli episodi di canicola che si estendono sia a livello geografco che temporale per la loro durata.
Uno studio della ondazione bb ierre calcola che il 60% dei francesi ha sofferto il caldo nelle proprie abitazioni nel 2022. questo dato non sembra poter migliorare visto che t o France prevede il doppio di ondate di calore da qui al 2050. Questi episodi di calore estremo hanno diversi impatti: sanitari, a livello di comfort e sicuramente energetici.
Pertanto, esistono delle soluzioni per adattare la ristrutturazione alla problematica del comfort estivo: scegliere bene i materiali (facciate, pareti vetrate, rivestimenti ), favorire l’areazione e la ventilazione degli edifci (progettazione bioclimatica, ventilazione naturale, sistemi di raffrescamento ), lavorare sull’isolamento delle
er visitare la fera Saloni nternazionali Francesi S.r.l. aria Teresa A roldi Tel. 02/43.43.53.26
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TUNISIA - Tunisi
MAROCCO Casablanca
ITALIA - Milano
TURCHIA - Istanbul
PORTOGALLO Lisbona
SPAGNA - Madrid
SENEGAL - Dakar
SUISSE - Lausanne
Il comfort estvo e la ristruturazione: l’esempio mediterraneo
Le soluzioni del comfort estvo: tra esigenze e sfde
Il rinnovamento urbano
La costruzione e la ristruturazione / il comfort estvo
abitazioni, attrezzarsi con protezioni solari o anche realizzare la rivegetazione degli edifci
IDENTIKIT RX FRANCE .r global.fr
R France un creatore di opportunità d’incontro a forte valore aggiunto, specializzato su una quindicina di mercati diversi. Tra i saloni emblematici di R France e imperdibili a livello francese e internazionale fgurano P , AP C, Batimat, Pollutec, quipHotel, S TL, FT , Big Data A Paris, PC , Paris Photo, aison b et (organizzato da SAF , fliale di R France e Ateliers d’Art de France) e altri ancora saloni di R France si svolgono in Francia, a Hong Kong, in talia e in essico.
Per sostenere queste ristrutturazioni, le spese legate al comfort estivo e al rinnovamento di questi bollitori termici in Francia sono ormai prese in conto dal dispositivo del Governo aPrimeRenov per gli interventi di miglioramento energetico (ante, tende da sole ).
sservatori del settore e delle sue evoluzioni, i saloni del ondial du B timent sono anche un porta-parola delle sfde della ristrutturazione.
È dunque con questa fnalità che gli organizzatori hanno deciso di dar vita a un road sho che toccherà diversi Paesi europei e africani.
Specifcità o punti di convergenza, questi momenti di confronto saranno l’occasione per fare il bilancio con le associazioni professionali, i grandi committenti, i consulenti e anche alcuni ministeri.
I comprendere le sfde e analizzare le iniziative locali
Dalla fne del mese di aprile e fno a tut-
to luglio, gli organizzatori del ondial du B timent, in partnership con l’Alliance HQ per alcune date, si recheranno in numerosi Paesi europei e africani per tenere delle conferenze e prendersi il tempo di confrontarsi con gli esperti locali. Questi incontri hanno un duplice obiettivo:
• Condividere visioni globali e locali per identifcare le soluzioni migliori utilizzate in ogni Paese e ispirarsene per riproporle,
• Valorizzare le soluzioni presenti all’interno dei saloni Batimat, d obain, nterclima.
Alcuni spea er presenti a queste conferenze saranno inoltre presenti a Parigi e prenderanno la parola nell’ambito delle tavole rotonde, conferenze, masterclass e or shop che saranno organizzati in occasione della giornata internazionale che avrà luogo il 1° ottobre, secondo giorno del salone.
I momenti da non perdere del Mondial du Bâtiment
• enoda s b I
IDENTIKIT RELX
R L un fornitore mondiale di data, di strumenti d’analisi e di supporto alla decisione per gli operatori e le imprese. R L presente in più di 180 Paesi e dispone di uffci in una quarantina di Paesi nel mondo. R L dà lavoro a più di 36.000 persone, di cui il 40% in ord America. Le azioni di R L PLC, la società madre, sono quotate sulle borse di Londra, Amsterdam e e or con i seguenti simboli: Londra: R L Amsterdam: R e or : R L .
The Mondial du Bâtiment and its three salons, Batimat, Idéobain, Interclima, to accompany the program that visitors will be able to enjoy from september to october at the aris orte de ersailles hibition entre, has implemented a series of specifc presentations internationally for the next 4 months, starting in april in Tunisia, continuing in Morocco and Italy in May and ongoing in Turkey, Portugal, Spain, Senegal and Suisse in the coming months. Some speakers present at these conferences will also be present in Paris and will speak at the round tables, conferences, master classes and workshops that will be organized on the occasion of the international day which will take place on 1 october, the second day of the show.
This year's Mondial du Bâtiment puts the spotlight on the crucial topic of climate comfort. Renovation is often thought of in terms of thermal performance and improving winter comfort. But summer comfort is also an element to be taken into consideration and which must not be dissociated from a global refection in the conte t of reno ation works. A study by the Abb ierre oundation calculates that of rench people suffered from the heat in their homes in . And this fgure does not seem to be impro ing gi en that t o rance predicts double the number of heat waves between now and 2050. These episodes of extreme heat have various impacts: health, comfort and certainly energy. Therefore, there are solutions to adapt the renovation to the problem of summer comfort: choose the materials well (facades, glass walls, cladding...), promote ventilation and ventilation of the buildings (bioclimatic design, natural ventilation, cooling systems...) , work on the insulation of homes, equip themselves with sun protection or even carry out the revegetation of buildings. To support these reno ations, the e penses related to summer comfort and the reno ation of these thermal boilers in rance are now taken into account by the Government's "MaPrimeRenov'" device for energy improvement interventions (doors, awnings...).
Uno spazio dedicato alla riqualifcazione energetica e performante delle abitazioni. Propone un programma ambizioso di or shop e masterclass per comprendere e decodifcare le grandi sfde del settore e soprattutto per proporre tutte le soluzioni ai visitatori.
Un programma ambizioso di contenuti che si articola su diversi assi:
• Renotalks: conferenze per spiegare e decodifcare le grandi sfde della massifcazione nella ristrutturazione
• Soluzioni performanti: gli industriali propongono, in formato or shop o masterclass, le soluzioni performanti per risolvere i problemi legati ai cantieri e ai lavori prioritari in fase di ristrutturazione
• Comprendere la regolamentazione: 30 minuti per trovare le risposte alle domande sull’evoluzione della regolamentazione e degli strumenti fnanziari
• Mettere in pratica: in partnership con l’impresa sociale e solidale Doremi, una piattaforma tecnica per permettere ai visitatori di gestire e com -
prendere meglio i gesti della ristrutturazione globale e performante
• Il aff della ristrutturazione: un luogo di net or ing e convivialità all’interno dell’area R DA S by BATAT
• Pods Renodays: una formula di partecipazione per consentire agli industriali e alle società di servizi d’essere presenti al centro di un’area dedicata.
• enoda s b I I Valorizzazione delle soluzioni performanti degli operatori della falegnameria e della fnestra. All’interno dell’Agora 5.2, sotto forma di aster Class.
• PADIGLIONE 5.1: un universo interamente dedicato alle partecipazioni internazionali grazie al Club nternational che accoglierà le delegazioni provenienti dai vari Paesi. Gli espositori internazionali potranno essere rintracciati all’interno dei vari padiglioni, a seconda del settore di appartenenza.
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R un leader mondiale nell’organizzazione di fere e saloni. R s appoggia a un no ho del settore, ai data e alla tecnologia per lo sviluppo delle imprese, delle collettività e degli individui. Presente in 25 paesi e in 42 settori d’attività, R organizza circa 350 saloni all’anno. R s impegna a creare un ambiente di lavoro inclusivo per tutti i suoi collaboratori e collaboratrici, e consente alle imprese di svilupparsi grazie ai data e alle soluzioni digitali. R fa parte di R L , fornitore mondiale di data, strumenti d’analisi e di supporto alla decisione per gli operatori e le imprese.
www.kaerntnermessen.at
strutturalegno pagina di Hugo Karre
La fera del legno
Si prepara la 5 sima edizione della Fiera nternazionale del Legno, la più rinomata fera del settore nel cuore dell’ uropa che si terrà a Klagenfurt dal 28 al 31 agosto 2024. Con oltre 500 espositori provenienti da 20 Paesi, la Fiera internazionale del legno ( nternationale Holzmesse) abbinata alla Fiera Legno ed dilizia (Holz Bau) si profla come la più importante piattaforma informativa e al tempo stesso il principale luogo di incontro per il settore legno nella regione tra le Alpi e l’Adriatico.
La “Fiera internazionale del legno” (Internationale Holzmesse) abbinata alla Fiera Legno ed Edilizia (Holz&Bau) si profla come la più importante piattaforma informativa e al tempo stesso il principale luogo di incontro per il settore legno nella regione tra le Alpi e l’Adriatico. Con oltre 500 espositori provenienti da 20 Paesi, su uno spazio espositivo complessivo di 50.000 m trova un’imponente rappresentazione l’intera fliera: dalle tecniche forestali agli impianti di segheria, dalle bioenergie alla logistica, dalle tecniche costruttive in legno agli utensili per falegnameria e carpenteria. Questa fera di riferimento per il settore un’occasione feconda per promuovere valide cooperazioni nell’ambito dell’economia forestale e dell’industria del legno
nell’area centro-meridionale dell’ uropa. Un’opportunità unica per conoscere da vicino aziende internazionali di punta del settore forestale e del legno e fare rete. La “Fiera internazionale del legno” offre un’eccellente panoramica del mercato e uno sguardo alle tendenze attuali. Uno sguardo ai settori espositivi darà la misura dell’ampiezza del target che offre l’abbinamento dei due eventi.
PADIGLIONE 1: TECNICHE DI SEGHERIA E INNOVAZIONI
Gli esperti del settore possono aggiornarsi sulle tecnologie più avanzate per gli impianti di segheria e conoscere nomi, volti e profli dell’eccellenza nel settore produttivo di seghe ed essiccatoi. Sono inclusi spazi dedicati alla cura del
Le foto a corredo sono relative alla precedente edizione della Fiera internazionale del legno abbinata alla Fiera Legno ed Edilizia di Klagenfurt.
patrimonio forestale e alla gestione delle aree boschive, alle tecniche di raccolta del legname, alla misurazione del legname e all’elaborazione computerizzata dei dati oltre che alla ricerca, alla didattica, alla consulenza e a offerte di formazione e aggiornamento.
NOVITÀ: RASSEGNA DI EVENTI
Ospitati in un sorprendente spazio espositivo, fornitori innovativi, start up, produttori e centri di ricerca presenteranno le proprie idee più avanzate.
Per la prima volta, con l’apertura della fera, nell’area dedicata all’innovazione saranno proposte anche conferenze stimolanti e anteprime sul futuro del settore. Le dimostrazioni dal vivo consentono di toccare con mano il futuro del mestiere. Visitatrici e visitatori possono immergersi in un mondo di tecnologie all’avanguardia. L’esposizione presenta le proposte e le soluzioni creative delle aziende aderenti. aggiori informazioni nel Padiglione 1, Stand 012, presso aziende come Tree.ly, W , -Fi , Pac all.
Saranno presenti anche la scuola Holzte-
chnikum Kuchl, la rinomata Università di Scienze Applicate di Salisburgo (FH Salzburg) e molte altre.
PADIGLIONE 2: SEGHE MOBILI E BIOENERGIA
La bioenergia trova sempre maggiore impiego come alternativa ai combustibili fossili, perch salvaguarda le risorse naturali e riduce le emissioni nocive. n questo settore espositivo vengono presentate varie fonti energetiche, centrali di piccole dimensioni, impianti di vagliatura e frantumazione o, più in generale, le tecnologie ambientali e di combustione. aturalmente non possono mancare le seghe mobili. ota: tutte le macchine potranno essere viste in funzione.
PADIGLIONE 3:
ECONOMIA FORESTALE E CACCIA
Quando si pensa a boschi e legname, immancabilmente si pensa anche alla caccia.
Lo spazio tematico “Caccia” ampiamente dedicato a questa attività. Gli articoli in esposizione spaziano da armi
Il dottore forestale Andrea Zenari è proprietario della “fattoria del legno” di Caltrano (VI) che nasce dall’unione di due concetti pratici legati alla “fattoria” come ambiente dove si coltiva e si produce e il “legno”: il materiale nobile prodotto in modo sostenibile utilizzato nell’edilizia e nel benessere della vita quotidiana.
La fattoria del legno è una tipica tree farm dove al vivaismo, vocato alla produzione di alberi di Natale, si associa la valorizzazione del territorio con funzione turistica e didattica legata alla materia prima legno. Ma tree farm è anche il servizio di gestione delle aree forestali con scopo produttivo dal punto di vista manageriale: l’azienda che gestisce gli impianti e il taglio dei boschi con la certifcazione forestale PEFC.
SEGHERIA MOBILE LAVORAZIONE DEL LEGNO
SELVICOLTURA NATURALISTICA
CONOSCERE IL BOSCO
LABORATORI PER BAMBINI
SILVOTERAPIA
CORSI DI CARPENTERIA
CORSI PER BOSCAIOLI
ANTICIPATIO
FIERA
DI KLAGENFURT
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strutturalegno pagina di Hugo Karre 0 4 0 5
da caccia, binocoli e ottiche da puntamento all’abbigliamento professionale. Saranno inoltre presenti associazioni di settore ed esposti veicoli fuoristrada.
Economia forestale
l settore espositivo più importante e più esteso della “Fiera internazionale del legno” , per tradizione, quello dedicato alle attività forestali.
L’offerta spazia dalla raccolta del legname al rimboschimento, alle teleferiche forestali, fno all’abbigliamento professionale e antinfortunistico nonch all’attrezzatura professionale. Alla “Fiera internazionale del legno” 2024 saranno presenti numerose aziende leader.
PADIGLIONE 4: TRASPORTI E LOGISTICA
Un commercio effciente del legname non può prescindere da un esbosco eseguito in modo corretto.
l Padiglione 4 ospita tutte le aziende specializzate in sistemi di stoccaggio e trasporto.
l percorso espositivo include carrelli elevatori e altri manipolatori, sistemi di stoccaggio, reti per l’elaborazione e condivisione di dati e fornitori di servizi per trasporto su strada, ferroviario o navale.
PADIGLIONE 5: HOLZ&BAU - LEGNO ED
EDILIZIA
Qui trovano spazio tutte le declinazioni del tema “costruire con il legno”. L’offerta varia da attrezzi e dotazioni per falegnameria e dai più innovativi utensili manuali e soft are per strutture e costruzioni in legno, passando per i sistemi costruttivi in legno, i derivati del legno e i sistemi di fssaggio, fno alle offerte delle scuole di specializzazione. Tra gli espositori fgurano molte aziende leader, fornendo una chiara panoramica del mercato.
THE KLAGENFURT WOOD FAIR
The 57th edition of the ‘International Wood Fair’ is being prepared, the most renowned trade fair in the sector in the heart of Europe which will be held in Klagenfurt from 28 to 31 August 2024. With over 500 exhibitors from 20 countries, the ‘International Wood Fair’ (Internationale Holzmesse) combined with the ‘Wood and Construction Fair’ (Holz&Bau) stands out as the most important information platform and at the same time the main meeting place for the wood sector in the region between the Alps and the Adriatic Sea.
The ‘International Wood Fair’ (Internationale Holzmesse) combined with the ‘Wood and Construction Fair ‘(Holz&Bau) is the most important information platform and at the same time the main meeting place for the wood sector in the region between the Alps and the Adriatic Sea. With over 500 exhibitors from 20 countries, the entire supply chain is impressively represented in a total exhibition space of 50,000 sq.m.: from forestry techniques to sawmill systems, from bioenergy to logistics, from wooden construction techniques to carpentry and carpentry tools.
This reference fair for the sector is a fruitful opportunity to promote valid cooperation in the forestry economy and wood industry in the central-southern area of Europe.
A unique opportunity to get to know leading international companies in the forestry and wood sector up close and network. The ‘International Wood Fair’ offers an excellent overview of the market and a look at current trends.
A look at the exhibition sectors will give a measure of the breadth of the target offered by the combination of the two events.
HALL 1: SAWMILLING TECHNIQUES AND INNOVATIONS
Industry experts can update themselves on the most advanced technologies for sawmill systems and learn about the names, faces and profles of e cellence in the saw and dryer production sector. The hall includes spaces dedicated to the care of forestry assets and the management of wooded areas, timber harvesting techniques, timber measurement and computerized data processing as well as research, teaching, consultancy and training and updating courses.
NEW: Review of events
Hosted in an astonishing exhibition space, innovative suppliers, start-ups, manufacturers and research centers will present their most advanced ideas. or the frst time, with the opening of the fair, stimulating conferences and pre iews on the future of the sector will also be offered in the area dedicated to innovation. Live demonstrations allow you to e perience the future of the profession frst hand. isitors can immerse themselves in a world of cutting-edge technologies. The exhibition presents the proposals and creative solutions of the participating companies. More information in Hall 1, Stand 012, at companies such as Tree.ly, MOWO, X-Fix, Packwall. The Holztechnikum Kuchl school, the renowned Salzburg University of Applied Sciences (FH Salzburg) and many others will also be present.
HALL 2: MOBILE SAWS AND BIOENERGY
Bioenergy is increasingly used as an alternative to fossil fuels, because it safeguards natural resources and reduces harmful emissions. In this exhibition sector, various energy sources, small power plants, screening and crushing plants or, more generally, environmental and combustion technologies are presented. Of course, mobile saws cannot be missing. Note: All machines will be able to be seen in operation.
HALL 3: FORESTRY AND HUNTING
When you think of forests and timber, you invariably also think of hunting. The thematic space ‘Hunting’ is largely dedicated to this activity. The items on display range from hunting weapons, binoculars and rife optics to professional clothing. here will also be industry associations present and off-road vehicles on display.
Forestry economy
The most important and largest exhibition sector of the ‘International Wood Fair’ is, traditionally, the one dedicated to forestry activities. The offer ranges from timber harvesting to reforestation, forestry cableways, up to professional and accident prevention clothing as well as professional equipment. Numerous leading companies will be present at the 2024 edition of the ‘International Wood Fair’.
HALL 4: TRANSPORT AND LOGISTICS
An effcient timber trade cannot ignore correctly carried out logging. a ilion will host the companies specializing in storage and transport systems. The exhibition itinerary includes forklifts and other manipulators, storage systems, networks for data processing and sharing and service providers for road, rail or naval transport.
HALL 5: HOLZ&BAU - WOOD AND
BUILDING
All the ariations of the theme building with wood will fnd space here. he offer aries from carpentry tools and equipment and the most innovative hand tools and software for wooden structures and constructions, through wooden construction systems, wood deri ati es and f ing systems, up to the offers of speciali ation schools. hibitors include many leading companies, providing a clear overview of the market.
Fabio Spera
Fabio Spera è consulente nell’ambito della progettazione antincendio dal 1998, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno, ha collaborato a progetti di adeguamento di centri commerciali, alberghi, case di cura e soprattutto all’adeguamento delle strutture sportive del CONI al Foro Italico di Roma e dei Musei Capitolini. La sua attività professionale per conto di strutture pubbliche e private non si è mai interrotta e prosegue ancora oggi, accompagnata negli ultimi anni da docenze per la formazione di quadri RPP, centri di avviamento al lavoro e interventi al Master internazionale di II livello sul Restauro architettonico e cultura del patrimonio. Negli ultimi anni si è dedicato alla sperimentazione e ricerca nel settore della prefabbricazione leggera di sistemi costruttivi legno con legno, ottenendo a fne 2021 l’attestato di brevetto per invenzione industriale per un “Sistema costruttivo a pannelli intelaiati per la realizzazione di edifci e altre applicazioni in campo strutturale” (domanda n. 102017000011435 depositata il 15/02/2017).
INDEX
STRUTTURALEGNO
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Collanti Concorde produce l’adesivo poliuretanico “XILOBOND T” certificato secondo la norma EN 15425 e con “Attestato di Conformità” dell’MPA di Stoccarda del 13.02.2015. Lo XILOBOND T è idoneo per produzione di legno lamellare per prodotti quali KVH, bilama, trilama e per pannellature portanti strutturali tipo XLAM; per strutture lignee in bioedilizia, costruzione edifici prefabbricati, case clima; per l’incollaggio di specie legnose termotrattate (tipo THERMOWOOD). Collanti Concorde produce altresì una vasta gamma di colle poliuretaniche, viniliche, ureiche, polimeri innovativi, hot-melt e hot-melt PUR.
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Viale della Vittoria, 245 - 31029 Vittorio Veneto (TV) tel +39/0438 940433 cdl.info@cdlegno.com - www.cdlegno.com Una realtà nata tra i faggi del bosco del Cansiglio che si è innamorata del profumo, delle venature e dei nodi del legno: COMPAGNIA DEL LEGNO si caratterizza sul territorio come agenzia d’importazione legname proveniente da varie parti del mondo. È possibile trovare il legno più adatto al settore di applicazione: segati di conifera europei, segati nord e sud americani, lamellari per serramenti, pannelli multistrato, mdf, nonchè LVL e pavimenti prefiniti.
Di Nunzio Legnami s.r.l.
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Rappresentanze: segati resinosi e di latifoglie • travi lamellari • KVH - BILAMA • pannelli per casseforme • perline • tronchi • Travi U.T • compensati • X-LAM • elementi per pallets • pellet.
Imola Legno s.p.a. Socio Unico
Sede legale e stabilimento:
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Via G. Marconi 30 - 31010 Maser (Treviso) tel +39/0423 923170 - fax +39/0423 546170 mart.legno@libero.it - www.martignagolegno.it Latifoglie europee ed americane. Legnami Esotici. Resinosi. Tronchi e boules. Lamellari per serramenti.
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38030 Roverè della Luna (Trento) tel +39/0461 658553 - fax +39/0461 658548 info@segnalegnami.it - segnalegnami@mailboxpec.it www.segnalegnami.it
Segheria, travi Uso Trieste, travi Uso Fiume, travi Spigolati e Torniti in Abete, Larice e Rovere, LamellariPiallatura e spazzolatura travi e tavolatoProgettazione e taglio strutture in legno - ESSICCAZIONE TECNICA DELLE TRAVI.
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Software su base Autocad per progettazione 3D di costruzioni in legno e comando centri taglio CNC.
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Sismicad Legno
Il software semplice e completo per il calcolo sismico di strutture in legno con le norme italiane. Gestisce pareti in legno X-LAM, Platform-Frame nonché con altre tecnologie e pannelli dotati anche di fogli di controvento in OSB, gessofibra etc. Prevede collegamenti tipo Holddown e particolari condizioni di vincolo non-lineari. Tratta anche verifiche di colonne, travi, arcarecci e delle loro giunzioni con piastre in acciaio o alluminio e viti, chiodi o bulloni. Tutte le verifiche prevedono relazioni tecniche e disegni.
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Già da molti anni, l'azienda Hundegger è leader di mercato nel settore dei centri di taglio CNC con una quota di mercato che supera il 90 percento. Le macchine universali e flessibili vengono utilizzate per tutte le parti in legno di carpenteria, lavorazioni, costruzioni con telai in legno, costruzioni a tronchi d'albero, costruzioni prefabbricate, fino alla produzione di attrezzi per parco giochi. Innovativa - competente - orientata al cliente. Per mezzo della loro struttura modulare, le macchine CNC possono essere adattate rapidamente e perfettamente alle specifiche richieste del cliente. L'alta precisione e qualità degli impianti completamente automatici incrementano il rendimento e la competitività di un'azienda di carpenteria in legnodalle piccole alle grandi imprese.
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Con 630 dipendenti, ADLER è il principale produttore austriaco di vernici, pitture e protettivi per il legno. Fondata nel 1934, l'azienda a conduzione familiare rifornisce ogni anno con 21.000 tonnellate di vernice clienti in oltre 30 paesi in tutto il mondo. È inoltre la prima azienda del settore ad essere 100% neutrale per il clima dal 2018. In più, ha ridotto al minimo il suo impatto ambientale attraverso diverse misure: compensa le emissioni residue inevitabili con certificati di protezione del clima riconosciuti e contribuisce al finanziamento di nuovi progetti di protezione del clima.