→ Termolegno per LIGNOTREND Ibach, Germania 8 essiccatoi da 120 m3 HIGH ENERGY EFFICIENCY Dal 21 al 24 maggio Padiglione 1 - Stand B08 → FIERAMILANO, RHO BE PART OF US TERMOLEGNO ISSN 0024-0532 384 aprile 2024 - anno 103 dal 1922 - www.webandmagazine.media - english text Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Milano) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa Editrice Web and Magazine s.r.l. Via Valla, 16 - I-20141 Milano www.webandmagazine.media
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La Termolegno viene fondata nel 1994. Grazie alla grande af dabilità e all’assoluta ef cienza dei propri impianti, l’Azienda è riconosciuta, a livello mondiale, tra i più importanti produttori leader di essiccatoi per il legno. in oltre 80 Paesi, l’Azienda Termolegno offre ai propri clienti la progettazione, produzione e installazione di macchine per l'essiccazione, la vaporizzazione e il trattamento termico HT (ISPM-15) del legno. Ogni tipologia di servizio è studiata e sviluppata dall’Azienda per adattarsi perfettamente alle speci che esigenze del cliente. Questo permette di fornire prodotti con elevati standard di ef cienza e qualità riconosciuta in tutto il mondo.
Termolegno was founded in 1994. In just two decades, thanks to the reliability and the absolute ef ciency of its systems, the Company is recognized, world-wide, among the most important leading manufacturers of wood dryers in industry of primary wood processing.
Operating in more than 80 Countries, Termolegno Company offers to its customers design, production and installation of machines for drying, steaming and HT heat treatment (ISPM-15) of the wood. Each type of service is designed and developed by the company to meet the exact customer requirements and many different environmental scenarios. This allows then to provide products with high standards of ef ciency and quality that guarantee a greater longevity of the system compared to those of the competition.
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02 IL LEGNO aprile 2024
SOMMARIO
05 IL LEGNO aprile
06 EDITORIALE
di Sonia Maritan
IL “LEGNO” COME UN MANTRA “WOOD” AS A MANTRA
08 IL BOLLETTINO DE IL LEGNO
di Stefano Ghinassi
ANALISI DEI MERCATI MARKET ANALYSIS
12 IL RESOCONTO FESTIVAL CANSIGLIO INVITA
di Sonia Maritan e Laura Secco IL FESTIVAL DEL BENESSERE THE WELLBEING FESTIVAL
18 INCONTRI CURSAL
di Sonia Maritan I MAESTRI DELLA TRONCATURA THE MASTERS OF CUTTING 25 COVER FOCUS TECNOLOGIE
26 FOCUS TECNOLOGIE CONSULENZA E SERVIZI
Performance-oriented Birch Plywood Solu�ons
di Stefano Massari GLI INGREDIENTI PER LA CONVERGENZA IT E OT THE INGREDIENTS FOR IT AND OT CONVERGENCE
31 FOCUS TECNOLOGIE SCM
di Alessandra Leardini L’EVOLUZIONE SMART&HUMAN SMART&HUMAN EVOLUTION 38 FOCUS TECNOLOGIE CURSAL
di Samuele Curtolo LE QUATTRO TECNOLOGIE CURSAL IN MOSTRA A XYLEXPO THE FOUR CURSAL TECHNOLOGIES ON SHOW AT XYLEXPO
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41 FOCUS TECNOLOGIE
BIGonDRY
a cura della Redazione IL PUNTO DI FORZA? INNOVARSI DI CONTINUO... THEIR STRENGTH: CONTINUOUS INNOVATION...
47 FOCUS TECNOLOGIE TERMOLEGNO
di Romeo Pignat UN ESEMPIO DI ECONOMIA CIRCOLARE AN EXAMPLE OF CIRCULAR ECONOMY
52 GEOBIOLOGIA
di Viviana Deruto MEDICINA DELL’ABITARE HOUSING SURGERY
56 UNA FINESTRA SUL CONVEGNO VERO LEGNO
di Pamela Colombo e Sonia Maritan INNOVAZIONE SOSTENIBILITÀ FORMAZIONE INNOVATION SUSTAINABILITY TRAINING
68 OSSERVATORIO
di Sonia Maritan
L’ANALISI DEL CONTESTO IN NUMERI THE ANALYSIS OF THE CONTEXT IN NUMBERS
72 SCENARI
di Pietro Ferrari I NUMERI E IL TEMPO FIGURES AND TIME
76 FIERE CARREFOUR INTERNATIONAL DU BOIS
di Beatrice Guidi
LA FILIERA FORESTA-LEGNO A NANTES OPENING OF PRE-REGISTRATIONS FOR VISITORS: THE PERFECT EVENT WITH ITS NEW SECTORAL STRUCTURE
ESSENZE EUROPEE
Abete Austria, Abete Vaporato, Acacia, Acero, Carpino, Castagno, Cedro, Ciliegio, Cirmolo, Faggio, Faggio Vaporato, Frassino, Larice Austria, Larice Vaporato, Larice Siberiano, Melo, Noce Nazionale, Olivo, Olmo, Ontano, Pero, Pioppo, Pino Austria, Rovere, Tiglio.
ESSENZE AMERICANE
Black Walnut, Cedro Canadese, Cherry, Cipresso, Douglas, Red Elm, Tulipier, Yellow Pine.
ESSENZE TROPICALI
Afromosia, Bubinga, Doussié, Iroko, Mogano Sapelli, Okoumè, Palma Nera, Teak, Wengé, Zebrano.
PANNELLI E SEMILAVORATI
Lamellari di Rovere, Lamellari di Castagno, Lamellari di Frassino, Lamellari di Rovere Rosso, Multistrati di Okoumè.
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IL “LEGNO” COME UN MANTRA
di Sonia Maritan
Il convegno annuale di Vero Legno presentato a Fornitore Offresi il 18 gennaio scorso a Lariofiere, a Erba in provincia di Como, è stato l’occasione per restituire il contesto generale del settore attraverso i dati raccolti in termini di superfici boschive (FAO), mercato del mobile (CSIL) e delle costruzioni (FederlegnoArredo).
Nonostante un contesto molto sfidante, la produzione di mobili italiana ha mostrato uno dei rimbalzi più notevoli tra i Paesi europei rispetto ai livelli pre-pandemici, e si prevede un graduale miglioramento per la domanda nel 2024 e una crescita nel 2025.
Secondo l’“8° Rapporto dell’edilizia in legno del centro studi di FederlegnoArredo” il nostro Paese si è confermato anche per il 2022 come terzo produttore di soluzioni abitative in legno, (in crescita rispetto il 2021) dopo Germania e Svezia e davanti all’Austria.
Gli Studi FAO stimano però che il consumo di legno a livello mondiale passerà dai circa 2,2 miliardi attuali ai 3,2 miliardi del 2050: la superficie forestale na-
Sonia Maritan il 18 gennaio
scorso a Lario ere, a Erba in provincia di Como, in occasione di Fornitore Offresi: abbiamo stimato che il Pioppo in fotogra a abbia superato i 60 anni (seppur privi di succhiello: strumento utile per contare gli anelli e quindi gli anni con precisione come ci ha insegnato il Dott. For. Andrea Zenari sull’ultimo numero di Struttura Legno 44/2024).
zionale (11milioni di ettari corrispondente al 36% della superficie italiana) ha una crescita annua del volume delle foreste italiane stimata intorno ai 38 milioni di metri cubi (con una media di circa 4,2 metri cubi a ettaro) di cui vengono prelevati soltanto 14,4 milioni di metri cubi.
L’aumento della superficie forestale non è però sufficiente ad assicurare che le foreste forniscano beni e servizi in grado di soddisfare le esigenze future rispettando i principi ispiratori dello sviluppo sostenibile, quindi perché ci sia legno in futuro bisogna coltivare questa preziosa materia prima e valorizzare quella che si usa riducendo lo spreco, come fanno le tecnologie odierne – di cui parliamo in questo numero nel “focus macchine per la lavorazione del legno” –, e assecondando l’economia sistemica realizzata da Rilegno: dalla cassetta della frutta all’anta della cucina!
Insomma, dobbiamo usare il legno senza fare deforestazione ma garantendo la resilienza degli ecosistemi forestali che sono preziosi assorbitori del carbonio atmosferico e “fabbriche” di mattoni ecologici indispensabili alla costruzione di
06 IL LEGNO aprile 2024 EDITORIALE
edifici salubri, come ci spiega l’arch. Viviana Deruto nel suo articolo “Medicina dell’abitare” fra queste pagine.
Il legno è uno “strumento del pensiero” quotidiano per gli operatori del settore, che in qualche modo diventa “un’espressione sacra” perché nessun altro materiale può competere con il legno che nasce da un seme ed è rinnovabile!
“WOOD” AS A MANTRA
Le aziende che lavorano questo materiale concepiscono campagne pubblicitarie che hanno come punto di partenza il concetto di natura tradotto nell’utilizzo di materie prime nobili come questa: legno afferente agli schemi di certificazione FSC o PEFC per il suo approvvigionamento o l’acquisto di foreste europee. Il “Festival Cansiglio InVita”, a proposito di fore-
The annual Vero Legno conference presented during Fornitore Offresi on last 18 January at Lariofiere in Erba in the province of Como, was an opportunity to provide the general context of the sector through the data collected in terms of wooded areas (FAO), furniture market (CSIL) and construction industry (FederlegnoArredo). Despite a very challenging context, Italian furniture production has shown one of the most notable rebounds among European countries compared to pre-pandemic levels, and a gradual improvement in demand is expected in 2024 and growth in 2025. According to the “8th Report on wooden construction from the FederlegnoArredo Study Centre" our country has confirmed itself (increasing compared to 2021) as the third producer of wooden housing solutions, after Germany and Sweden and ahead of Austria also for 2022. However, FAO studies estimate that global wood consumption will go from around 2.2 billion today to 3.2 billion in 2050: the national forest area (11 million hectares corresponding to 36% of total Italy’s surface) is growing at an annual volume of Italian forests estimated at around 38 million cubic meters (with an average of around 4.2 cubic meters per hectare) of which only 14.4 million cubic meters are removed. However, the increase in forest surface area is not sufficient to ensure that forests provide goods and services capable of satisfying future needs while respecting the guiding principles of sustainable development.
ste – quella del Cansiglio è la seconda foresta italiana per estensione con i suoi 7.000 ettari di foreste di faggi e abeti secolari –, è un evento all’insegna della connessione con la natura dedicato al benessere psicofisico delle persone.
È la natura che entra nelle case dei consumatori “addomesticando” il binomio natura-uomo.
Therefore, in order to assure the availability of wood in the future, this precious material must be cultivated, enhancing the wood used by reducing waste, as today's technologies do – which we talk about in this issue in the "focus on woodworking machines" –, and supporting the systemic economy created by Rilegno: from the fruit box to the kitchen door!
In short, we must use wood without deforestation but guaranteeing the resilience of forest ecosystems which are precious absorbers of atmospheric carbon and "factories" of ecological bricks essential for the construction of healthy buildings, as Architect Viviana Deruto explains in her article “Medicine of living” in this issue.
Wood is a daily "tool of thought" for operators in this sector which in some way becomes "a sacred expression" because no other material can compete with wood, since wood comes from a seed and is renewable! Companies working with this material conceive advertising campaigns that have as their starting point the concept of nature translated into the use of noble raw materials such as this one: ‘wood belonging to the FSC or PEFC certification schemes for its supply or purchased from European forests. Speaking of forests, the "Cansiglio InVita Festival" – Cansiglio is the second largest Italian forest with its 7,000 hectares of centuries-old beech and fir – is an event dedicated to the connection with nature and the psychophysical well-being of people.
In this way, nature enters the homes of consumers, "domesticating" the nature-man combination.
07
ANALISI DEI MERCATI
L’ESPERTO IN MATERIA DI TRASFORMAZIONI FORESTALI E DI FLUSSI INTERNAZIONALI DEI PRODOTTI FORESTALI CI RESTITUISCE CICLICAMENTE LA SUA FOTOGRAFIA PUNTUALE SULL’ANDAMENTO DEL MERCATO INTERNAZIONALE INCROCIANDO LE FONTI DI WOODSTAT, WOOD FROM FINLAND E HOLZKURIER.
di Stefano Ghinassi
La debolezza economica dei mercati europei dal biennio economico post covid e la minor disponibilità di materia prima causati da eventi catastrofici quali bostrico o schianti, hanno visto una modesta riduzione dei volumi prodotti principalmente da parte dei paesi Centro Europei. Il dato cumulativo vede una ridu-
zione dell’8% rispetto la produzione generata nel 2022 e del 15% rispetto il 2021.
Il calo maggiore della produzione è stato registrato nell’ultimo periodo dell’anno da settembre a dicembre 2023.
Per il 2024 le previsioni di produzione sono ancora in forte riduzione, infatti la poca disponibilità di materia prima, sia dalla Scandinavia che dal Centro Europa, vedrà una intensa competizione da parte
delle segherie nell’assicurarsi la materia prima necessaria per garantire un livello di produzione congruente.
È importante valutare, infatti, che in Centro Europa la forte diminuzione dei tagli dovuti al bostrico e l’intensiva azione degli anni precedenti per limitare e sanare tale pandemia forestale ridurranno gli abbattimenti, generando così una diminuzione dell’offerta e una maggiore competizione di prezzo
08 IL LEGNO aprile 2024
IL BOLLETTINO DE IL LEGNO
per assicurarsi la materia prima. Le segherie hanno generato perdite economiche soprattutto nel
Q4 2023 compromettendo così i risultati complessivi dei quadrimestri precedenti già sofferenti.
Attualmente, infatti, nelle valutazioni da considerare c’è il livello di stoccaggio presente in tutta la catena globale. Dall’Asia agli Stati Uniti all’Europa si possono notare giacenze medio basse che richiederanno approvvigionamenti buoni anche nel Q2 2024, questo con un livello di consumo generale molto ridotto.
Da valutare infine il dato nel grafico riportato di “Holzkurier production figures” dove si comprende il livello di “verticalizzazione di processo”, percorso di integrazione che le aziende centro europee hanno intrapreso nell’ultimo decennio al fine di controllare la filiera sia di produzione che di valore.
AGGIORNAMENTO
OSSERVATORIO
DI MERCATO: MARZO 2024
09 www.cdlegno.com - www.woodstat.com - www.woodfromfinland.fi
MARKET ANALYSIS
OUR EXPERT IN THE MATTER OF FORESTRY TRANSFORMATIONS AND INTERNATIONAL FLOWS OF FORESTRY PRODUCTS CYCLICALLY GIVES US HIS TIMELY PHOTOGRAPH ON THE TRENDS OF THE INTERNATIONAL MARKET BY CROSSING THE SOURCES OF WOODSTAT, WOOD FROM FINLAND AND HOLZKURIER.
The economic weakness of the European markets since the two-year post-covid economic period and the lower availability of raw materials caused by catastrophic events such as bark beetle or crashes have seen a modest reduction in volumes produced mainly by Central European countries. The cumulative data sees a reduction of 8% compared to the production generated in 2022 and 15% compared to 2021. The largest drop in production was recorded in the last period of the year from September to December 2023.
For 2024, production forecasts are still significantly reduced, in fact the limited availability of raw material, both from Scandinavia and
Central Europe, will see intense competition from sawmills in securing the raw material necessary to guarantee a level of production congruent.
It is important to evaluate, in fact, that in Central Europe the strong decrease in cuts due to the bark beetle and the intensive action of previous years to limit and cure this forestry pandemic will reduce fellings, thus generating a decrease in supply and greater price competition to secure the raw material. The sawmills generated economic losses especially in Q4 2023, thus compromising the already suffering overall results of the previous four-month periods. Currently, in fact, the assessments to be considered include the level of storage present throughout the global chain. From Asia to the United States to Europe, medium-low inventories can be seen which will require good supplies also in Q2 2024, this with a very low general consumption level. Finally, the data reported (on the left) below should be evaluated in order to understand the level of "process verticalisation", an integration path that Central European companies have undertaken in the last decade in order to control the supply chain both in value and in production.
10 IL LEGNO aprile 2024 IL BOLLETTINO DE IL LEGNO
IL FESTIVAL DEL BENESSERE
LA PRIMA EDIZIONE DEL “FESTIVAL CANSIGLIO INVITA” ORGANIZZATA DALL’UNIVERSITÀ DI PADOVA, VENETO AGRICOLTURA E SOCIETÀ SI È SVOLTA
DAL 15 AL 18 GIUGNO 2023 ANIMANDO IL PIAN CANSIGLIO E SPERT, IN ALPAGO, CON INCONTRI, DIBATTITI, MUSICA, SPETTACOLI, SEMINARI E WORKSHOP MA SOPRATTUTTO CON ATTIVITÀ DI IMMERSIONE NELLA FORESTA PER UN FESTIVAL ALL’INSEGNA DELLA CONNESSIONE CON LA NATURA DEDICATO AL BENESSERE PSICOFISICO DELLE PERSONE.
di Sonia Maritan e Laura Secco
Il “Festival Cansiglio InVita” ha esplorato per quattro giorni i temi del benessere che arriva dalle foreste con studiosi e ricercatori di due dipartimenti dell’Università di Padova (Dipartimento TESAFTerritorio e Sistemi Agro-Forestali, e Dipartimento di Psicologia Generale - DPG), ma anche con musicisti, associazioni e sciamani. L’evento ha movimentato l’Alpago tutto, con i comuni di Spert, Tambre e Chies, ha animato Pian del Cansiglio con incontri, dibattiti, musica, spettacoli, seminari, workshop, ma soprattutto con attività di immersione nella Foresta, a contatto con gli alberi. Davvero numerose le iniziative, dall’inclusione con i “bagni di foresta” (anche in notturna) per diversi gruppi (dagli adolescenti ai parte-
cipanti della terza età, dalle persone con la sindrome di Down ai pazienti oncologici fino alle persone ipo e non vedenti) alle camminate speleologiche, alle esplorazioni alla ricerca degli esseri magici dei boschi per i più piccoli e le loro famiglie, agli scienziati sul campo con il convegno all’Hangar del 16 giugno
12 IL LEGNO aprile 2024
IL RESOCONTO FESTIVAL CANSIGLIO INVITA
scorso, intitolato “Foreste e benessere: uno sguardo interdisciplinare al futuro dei servizi ecosistemici culturali”, introdotto da Laura Secco (Dipartimento TESAF, una degli ideatori e co-organizzatori di tutto l’evento) e moderato da Francesca Pazzaglia e Angelica Moè (Dipartimento DPG), con la presenza di studiosi, ricercatori e docenti universitari di rilievo nazionale delle aree di medicina, psicologia e scienze forestali afferenti a Sapienza Università di Roma, Università di Trieste e Cro di Aviano, che hanno illustrato gli avanzamenti della conoscenza scientifica sul tema, nonché rappresentati di istituzioni pubbliche, tra cui la Direzione Foreste ed Economia Montana (Ministero per l’Agricoltura, la Sicurezza Alimentare e le Foreste) e l’Istituto Superiore per la Sanità, Salute Mentale e altri operatori che hanno avviato iniziative educative e imprenditoriali, tra cui la Stazione di Terapia Forestale di
Pian del Termini, sull’Appennino pistoiese, ed Etifor s.r.l., con un progetto sul Green Care. Un ruolo essenziale hanno avuto l’Associazione non-profit Società Selvatica il cui fondatore Matteo Vegetti è stato Direttore Artistico e co-organizzatore del Festival, e Veneto Agricoltura - Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, rappresentata da Elena Piutti
Interessante per chi, come me era lì sul posto in rappresentanza della rivista IL LEGNO edita da Web and Magazine, la tavola ro-
tonda del pomeriggio su “Foreste e benessere: una panoramica su esperienze, pratiche, casi studio”.
in queste pagine alcune immagini relative al contesto ricco di verde del Pian Cansiglio, un momento dell’intervento all’Hangar del 16 giugno scorso della prof.ssa Michela Zanetti, intitolato “Foreste e benessere: uno sguardo interdisciplinare al futuro dei servizi ecosistemici culturali” e il discorso di Marcos Gonçalves Fortz, lo sciamano dell’Amazzonia per la prima volta fuori dalla sua foresta.
Nella foto di gruppo alcune fra LDDL (Le Donne Del Legno), da sinistra a destra: Margherita Michelazzo, Giovanna Fongaro, Ivana Barbieri, Viviana Deruto, Sonia Maritan e Cristina Rizzi Mengon
13 www.cansiglioinvita.it - www.societaselvatica.it
L’intento è stato quello di stimolare la riflessione su diversi possibili approcci alla interconnessione tra esseri umani e foreste volti a favorire il benessere e la salute globale, e incoraggiare il dialogo tra
diverse prospettive e tradizioni. Tra i partecipanti anche Ann Tilman, guida certificata dall’Association of Nature and Forest Therapy, che ha proposto nella stessa giornata anche un’espe-
rienza di introduzione ai “bagni di Foresta” e Anna Angelini (Fondazione G. Angelini, Belluno), che ha illustrato un progetto con adolescenti di scuole secondarie per avvicinare i giovani a una maggior frequentazione e consapevolezza degli ambienti naturali. La tavola rotonda ha avuto un intermezzo musicale con la cantautrice Erica Boschiero e il suo brano-guida per il Festival “Gli alberi hanno grandi orecchie”.
E nella seconda parte del pomeriggio ha avuto luogo un dialogo tra i rappresentanti di due tradizioni spirituali che hanno approfondito il tema del rapporto tra spiritualità e natura: Cesare Lasen di Casacomune e Marcos Gonçalves Fortz, lo sciamano dell’Amazzonia per la prima volta fuori dalla sua foresta.
Quattro giorni di eventi fra gli alberi, tra scienza ed esperienza, benessere e arte, spiritualità, saperi e tradizioni, con attività creative e multidisciplinari guidate da esperti locali, nazionali e internazionali.
Nelle giornate del fine settimana le attività esperenziali di “Cansiglio InVita” si sono intensificate con sessioni di yoga, pillole di scienza in foresta con docenti e ricercatori dell’Università di Padova, passeggiate guidate alla scoperta di erbe aromatiche, medicinali e alimurgiche, escursioni con gli asinelli, personal choaching in natura, sessioni di scrittura creativa e di lettura guidata in bosco, e poi ancora con il laboratorio di paesaggi bioenergetici e uno di land art oltre a quello di scultura e lavorazione del legno.
14 IL LEGNO aprile 2024 IL RESOCONTO FESTIVAL CANSIGLIO INVITA
Marcos Gonçalves Fortz.
Michela Zanetti.
Ancora, nell’ultima giornata del Festival, ha avuto luogo uno spettacolo musicale con lettura di brani letterari, “la camminata in silenzio” e la camminata-dialogo sulla sostenibilità e la cura del pianeta, tema poi approfondito nel pomeriggio con un incontro sulla mobilità per l’ambiente organizzato dall’Università di Venezia Ca’ Fo-
scari.
Il contesto ha acuito il valore esperienziale, credo per chiunque sia stato presente, sicuramente per me che sono stata educata sin da bambina alla vicinanza con la natura grazie a mia madre. Quello che è rimasto in me attiene a una serie di sensazioni forti che solo un’immersione in un ambiente
THE WELLBEING FESTIVAL
THE FIRST EDITION OF THE “FESTIVAL CANSIGLIO INVITA” ORGANIZED BY THE UNIVERSITY OF PADUA, VENETO AGRICULTURE AND SOCIETY TOOK PLACE FROM 15 TO 18 JUNE 2023, ENJOYING PIAN CANSIGLIO AND SPERT, IN ALPAGO, WITH MEETINGS, DEBATES, MUSIC, SHOWS, SEMINARS AND WORKSHOP BUT ABOVE ALL WITH IMMERSION ACTIVITIES IN THE FOREST FOR A FESTIVAL IN THE NAME OF CONNECTION WITH NATURE DEDICATED TO THE PSYCHOPHYSICAL WELL-BEING OF PEOPLE.
The “Cansiglio InVita Festival” explored for four days the themes of well-being that comes from forests with scholars and researchers from two departments of the University of Padua (TESAF Department - Territory and Agro-Forestry Systems, and Department of General Psychology - DPG) but also with musicians, associations and
ricco di verde, di quiete e di natura può restituire. Ho raccolto la moltitudine e la varietà di esperienze calate in quel luogo meraviglioso, il contatto con una natura che lì è preponderante, avvolgente, diversificata e in buona salute, il valore scientifico e professionale dei momenti formativi e dell’attività convegnistica di altissimo livello. Ricorderò però anche i momenti più semplici, come quando insieme a Le Donne Del Legno (LDDL), seduta sul prato con loro, osservavo il bosco all’orizzonte stagliarsi sul profilo delle Prealpi Bellunesi e i fili d’erba alti che fluttuando al vento come onde verdi propagavano il loro profumo. La seconda edizione del “Festival Cansiglio InVita”, quella del 2024, si terrà nel periodo 25-29 settembre, con durata e attività in corso di definizione.
shamans. The event animated the whole Alpago, with the municipalities of Spert, Tambre and Chies, it animated Pian del Cansiglio with meetings, debates, music, shows, seminars, workshops, but above all with immersion activities in the Forest, in contact with trees. There are truly numerous initiatives, from inclusion with "forest baths" (even at night) for different groups (from adolescents to elderly participants, from people with Down syndrome to cancer patients up to visually impaired and blind people). to speleological walks, to explorations in search of the magical beings of the woods for the little ones and their families, to scientists in the field with the conference at the Hangar on 16 June, entitled "Forests and well-being: an interdisciplinary look at the future of services cultural ecosystems", introduced by Laura Secco (TESAF Department, one of the creators and co-organizers of the entire event) and moderated by Francesca Pazzaglia and Angelica Moè (DPG Department), with the presence of notable scholars, researchers and university professors national of the areas of medicine,
15 www.cansiglioinvita.it - www.societaselvatica.it
psychology and forestry sciences relating to Sapienza University of Rome, University of Trieste and Cro di Aviano, who illustrated the advances in scientific knowledge on the topic, as well as representatives of public institutions, including the Forestry and Mountain Economy Directorate (Ministry of Agriculture, Food Security and Forestry) and the Higher Institute for Health, Mental Health and other operators who have launched educational and entrepreneurial initiatives, including the Forest Therapy Station of Pian del Termini, on the Pistoia Apennines, and Etifor s.r.l., with a project on Green Care.
An essential role was played by the non-profit association Società Selvatica whose founder Matteo Vegetti was Artistic Director and co-organizer of the Festival, and Veneto Agricoltura - Venetian agency for innovation in the primary sector, represented by Elena Piutti.
Interesting for those like me who were there on site representing the magazine IL LEGNO published by Web and Magazine, the afternoon round table on "Forests and wellbeing: an overview of experiences, practices, case studies". The intent was to stimulate reflection on different possible approaches to the interconnection between humans and forests aimed at promoting global well-being and health, and to encourage dialogue between different perspectives and traditions. Among the participants also Ann Tilman, a guide certified by the Association of Nature and Forest Therapy, who also proposed an introductory experience to "forest baths" on the same day and Anna Angelini (Fondazione G. Angelini, Belluno), who illustrated a project with secondary school teenagers to introduce young people to greater exposure to and awareness of natural environments. The round table had a musical interlude with the singer-songwriter Erica Boschiero and her guide song for the Festival "The trees have big ears". And in the second part of the afternoon a dialogue took place between the representatives of two spiritual traditions who explored the theme of the relationship between spirituality and nature: Cesare Lasen of Casacomune and Marcos Gonçalves Fortz, the shaman of the Amazon for the first time outside the his forest.
Four days of events among the trees, between science and experience, well-being and art, spirituality, knowledge and traditions, with creative and multidisciplinary activities led by local, national and international experts. On weekend days the experiential activities of "Cansiglio InVita" were intensified with yoga sessions, science pills
in the forest with teachers and researchers from the University of Padua, guided walks to discover aromatic, medicinal and food-related herbs, excursions with donkeys, personal choaching in nature, creative writing and guided reading sessions in the woods, and then again with the bioenergetic landscape workshop and a land art workshop in addition to the sculpture and woodworking workshop. Furthermore, on the last day of the Festival, a musical show took place with readings of literary passages, "the walk in silence" and the walk-dialogue on sustainability and care of the planet, a theme then explored in depth in the afternoon with a meeting on mobility for the environment organized by the University of Venice Ca' Foscari.
The context has heightened the experiential value, I think for anyone who was present, certainly for me who was educated since I was a child to be close to nature thanks to my mother. What has remained in me concerns a series of strong sensations that only an immersion in an environment rich in greenery, tranquility and nature can restore. I gathered the multitude and variety of experiences found in that wonderful place, the contact with a nature that is preponderant, enveloping, diversified and healthy there, the scientific and professional value of the training moments and conference activity of the highest level. However, I will also remember the simplest moments, like when together with Le Donne Del Legno (LDDL), sitting on the lawn with them, I observed the forest on the horizon silhouetted against the profile of the Belluno Prealps and the tall blades of grass fluttering in the wind like waves green spread their scent.
The second edition of the "Cansiglio InVita Festival", that of 2024, will be held in the period 25-29 September, with duration and activities being defined.
16 IL LEGNO aprile 2024 IL RESOCONTO FESTIVAL CANSIGLIO INVITA
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I MAESTRI DELLA TRONCATURA
ALL’HOLZ-HANDWERK DI NORIMBERGA ABBIAMO INCONTRATO IL 21 MARZO SCORSO CONSUELO CURTOLO CHE RAPPRESENTA INSIEME AL FRATELLO SAMUELE L’AZIENDA DI FAMIGLIA, FONDATA DAL PADRE GIUSEPPE CURTOLO: ATTUALE CEO. LAVORARE RISPETTANDO L’AMBIENTE È UNA DELLE MISSION
AZIENDALI DI CURSAL, SPECIALIZZATA IN SOLUZIONI PER LA TRONCATURA, CHE DA ANNI INVESTE NELLA GREEN ECONOMY E NELLA SOSTENIBILITÀ DEI SUOI PROCESSI, RIDUCENDO GLI SPRECHI, VALORIZZANDO GLI ECOSISTEMI E PRIVILEGIANDO ENERGIA PULITA E RINNOVABILE. LE STESSE MACCHINE RIDUCONO L’UTILIZZO DI PIANTE E BOSCHI: AGLI INIZI DEGLI ANNI ‘80 CURSAL È STATA FRA I PRIMI COSTRUTTORI ITALIANI AD AVER INSERITO IL CRITERIO DI OTTIMIZZAZIONE DEL LEGNO PER RIDURRE LO SCARTO, UN DETTAGLIO CHE RACCONTA DELLA SUA CONTINUA EVOLUZIONE TECNOLOGICA…
di Sonia Maritan
Allo stand di Cursal all’Holz-Handwerk di Norimberga campeggia la TRSI 500 in rappresentanza delle troncatrici, ottimizzatrici, e dei caricatori-scaricatori, una proposta completa dedita alla prima lavorazione del legno di cui parliamo con Consuelo Curtolo, partendo da una storia familiare che ha nel tempo valorizzato il tessuto produttivo del suo territorio.
«È un’azienda attiva nel campo delle linee di troncatura dal lontano 1977 – esordisce la dottoressa Consuelo Curtolo dallo stand di Cursal all’Holz-Handwerk di Norimberga –, fondata da Giuseppe Curtolo, attuale CEO, con i figli Consuelo e Samuele che si occupano degli aspetti dirigenziali, tecnici e commerciali: un’azienda familiare che ci vede motivati e dediti alla nostra impresa».
Qual è il ruolo di suo padre nel mondo del legno?
«Mio padre è un imprenditore che si è costruito totalmente da zero anche economicamente. Ha iniziato a lavorare, per necessità, fin da giovane, e da sempre ha operato nel settore del serramento –
racconta Consuelo Curtolo –, diventando, in poco tempo, anche direttore di una rinomata azienda locale produttrice di finestre, che gli ha fornito le basi per poi mettersi in proprio. Oggigiorno, posso dire senza dubbi che viene considerato una sorta di guru, sempre
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INCONTRI CURSAL
pronto, probabilmente per missione e smisurata passione, a elargire preziosi consigli a chi chiama o viene in azienda».
Dagli esordi nel settore legno di Giuseppe Curtolo, le tecnologie si sono evolute e sono stati molti i cambiamenti successivi…
«La tecnologia è cambiata in maniera radicale negli anni – precisa la dottoressa Curtolo –, dall’operatore che dava manualmente l’ok per il taglio siamo passati a un’intelligenza artificiale che decide in autonomia quando e dove tagliare, come e dove scaricare. Le ottimizzatrici che abbiamo sviluppato negli anni hanno un elaboratissimo sistema di ottimizzazione, che continuiamo a sviluppare col nostro personale interno, qui non parliamo di software commerciali ma di ottimizzazione “made in Cursal”.
Il modello che abbiamo portato a Norimberga è lo spintore TRSI 500 con lama 500 che è la versione standard e la più utilizzata, su richiesta abbiamo realizzato modelli con sezioni ancora più importanti come i modelli 600-700».
Qual è il vostro core-business attuale?
«È nell’imballaggio per il 60, 70%! Noi vendiamo moltissimo gli spintori per taglio sequenziale –spiega Consuelo Curtolo –. Grazie all’elaborata concezione modulare dei nostri sistemi, possiamo utilizzare la stessa base di macchinario a spintore, accessoriandola con diversi CNC, sensori e componenti secondo il prodotto in lavora-
zione. Il settore dell’imballaggio richiede una componentistica robusta e strutturata, atta a gestire materiale in pacchi e grezzo. Abbiamo un ampio listino di componenti con varie grandezze e misure, che adattiamo di volta in volta in base alla composizione che studiamo per il singolo cliente. Sono molto soddisfatta nel constatare come, negli ultimi anni, molti imballatori siano finalmente consci dei numerosi vantaggi che porta l’aggiunta di un nostro caricatore automatico, sono anni che premiamo per questo cambio di mentalità nelle aziende. Pensi che ci arrivano richieste di adattamento dei nostri corpi ventosa da molti produttori, ma gestire tutte le richieste non è fattibile.
Tornando alla versatilità dello spintore TRSI, lo stesso viene utilizzato, oltre che nel campo dell’imballaggio, anche nel settore serramento. Qui cambia praticamente l’accessoristica, si passa da una necessaria robustezza a una scelta snella, dove ogni singolo accessorio deve coadiuvare un procedimento veloce di tavole singole, marcate con gesso.
In alto lo stand Cursal all’Holz-
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A sinistra, Consuelo Curtolo con Sonia Maritan.
Sopra: Sonia Maritan fra Consuelo Curtolo e Samulele Curtolo.
Handwerk di Norimberga.
Ecco allora trasformarsi il componente spintore, con telecamera per la lettura dei difetti. Lo scarico si restringe, l’espulsore cambia piatto, le vie a rulli liberi (detti anche a rulli “folli” cioè non motorizzati) si appiattiscono e cambiano i lamierati di conseguenza, una vera metamorfosi dello stesso scheletro.
Spesso, in linea, scorniciatrici e centri di lavoro, che inglobiamo in un sistema di introduttori, estrattori, transfer di ritorno, stampanti. Siamo altamente specializzati in questa fase della troncatura».
Potete seguire anche il settore travi?
«Ci siamo concentrati su settori come l’imballaggio, la segheria, i pavimenti, i serramenti, tutte branche articolate e dalle richieste piuttosto esigenti, per cui attualmente seguiamo anche il settore travi ma in misura ridotta. In certi casi con-
sigliamo i colleghi che hanno sicuramente una vasta gamma di linee specializzate. Ciò nonostante, abbiamo studiato delle soluzioni anche per questo settore. Noi siamo in grado di gestire travi con dimensioni medie, grazie ai nostri spintori con sezioni maggiori, ovvero TRSI 600 e 700. Anche qui, potrei descriverle ogni singola ricercatezza strutturale ma magari in altri frangenti».
Il vostro mercato si è trasformato non solo nella direzione delle macchine elettroniche ma anche geograficamente (come dimostra la vostra prima volta a questa fiera)?
«Noi lavoriamo essenzialmente in Italia e in Europa, con una certa concentrazione di impianti nei Paesi dell’Europa Occidentale e centro Settentrionale – racconta ancora Consuelo Curtolo – ma abbiamo una lunga lista di macchinari per la segheria in molte realtà dell’Est Europa, area momentaneamente in una situazione un po’ più calma, commercialmente parlando. In zone come la Slovenia e
la Croazia, ad esempio, sono innumerevoli le ottimizzatrici a ciclo continuo marca Cursal. Non mi risulta esista sull’attuale panorama del settore legno una troncatrice da segheria della portata di una TROA 550. Quando è in montaggio una TROA, passo in produzione quotidianamente e ogni volta mi nasce lo stesso pensiero: questa troncatrice imponente è una sfida – anche nel montaggio –, la complessità che diventa pura e unica performance, elettrizzante da vedere in linea con segatronchi e multilame nelle segherie del Trentino Alto Adige… Tornando alla distribuzione, siamo presenti anche in Asia e in Centro Sud America: avendo una rete di vendita diversificata, il lavoro non è mai un problema».
Sia come merceologia sia come mercato…
«Lavoriamo con chi fa mobili da esterno e da interno, con i serramentisti, gli imballatori, i parchettifici, fornendo diverse tecnologie di macchine. C’è ancora il cliente che necessita di soluzioni semplici manuali e l’azienda che, in ottica di crescita desidera puntare sulla macchina automatica con uno o massimo due operatori. Abbiamo quindi, oltre alla gamma spintore, l’intera categoria di ottimizzatrici rapide a ciclo continuo, TRV 1200, 1700, 2000, 2200, 2700 con trazione a rulli, avanzamento a tappeto a bassa usura. Anche qui montiamo diversi CNC/PLC a seconda dell’utilizzo, sono soluzioni versatili e se ne trovano a centinaia sia nelle piccole aziende che nelle grandi realtà industriali.
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La sede della Cursal a San Fior in provincia di Treviso.
Nell’ultimo periodo ci viene molto richiesto lo scanner ottico che rileva i difetti, un complesso sistema di visione che sostituisce l’operatore nella sua ripetitiva azione di marcare ogni tipo di difetto sui 2 o 4 lati de legno. Lunga ricerca e impegno per un risultato, oggigiorno, applicabile sia per i legni teneri (che sono più semplici da gestire) sia per legni duri».
Secondo lei stiamo andando verso una tecnologia così efficiente da non richiedere più uno specialista delle specie legnose?
«Stiamo andando in quella direzione da qualche anno, le aziende sono, per ovvia necessità e per ideologia, sempre più automatizzate. D'altronde la forza lavoro è di difficile reperibilità, ha costi sempre più elevati e non ha la stessa continuità di una macchina. Questo è anche il motivo per cui abbiamo sviluppato per le nostre troncatrici, una serie standardizzata di caricatori e di scaricatori automatici a ventose e a pinze, che oggi ci chiedono in maniera crescente».
Il vostro è un mercato di nicchia altamente specializzato…
«Il fatturato è cresciuto in maniera significativa negli ultimi anni: siamo sempre un’azienda artigiana specializzata con i nostri softweristi interni, quindi un software proprietario, una progettazione interna e un personale dinamico e sempre in contatto reciproco, per me lo scambio e lo scambio costruttivo di informazioni è obbligatorio per un buon lavorare.
Da 48 anni elaboriamo soluzioni per aziende che vogliono produrre in maniera continuativa e in ottica di crescita senza dover cambiare un macchinario ogni 10 anni, siamo in grado di dare assistenza e ricambistica nel lungo periodo. Lavoriamo, come accennavo, anche nel settore segheria in cui siamo rimasti tra i pochi produttori di tecnologie con macchine di grandi dimensioni che richiedono montaggi e messe a punto impegnative».
Cosa significa “green” per Cursal?
«La nostra azienda da anni investe nella green economy e nella sostenibilità dei suoi processi, riducendo gli sprechi, valorizzando gli ecosistemi e privilegiando energia pulita e rinnovabile. È considerata un’azienda ecosostenibile anche per le stesse macchine che riducono il consumo di piante e boschi: nel 1983 siamo stati fra i primi costruttori italiani ad aver inserito il criterio di ottimizzazione del legno per ridurre lo scarto con percentuali ottenute dal 3 al 15% a seconda del settore.
Cursal produce il 93% dell’energia che consuma, grazie al proprio impianto fotovoltaico: l’energia acquistata proviene da produttori che generano al 100% con energie rinnovabili. Inoltre, l’azienda riutilizza il 75% dei materiali di imballaggio ricevuti e moltissimi altri sono gli accorgimenti, dall’acqua all’illuminazione, fino all’utilizzo di un caldo chalet di legno che genera un ambiente familiare per chi necessita di fermarsi a pranzo».
Come vede il futuro della vostra azienda, avendola vista crescere e cambiare nel tempo?
«Abbiamo insito nel nostro DNA una predisposizione costante allo sviluppo e al miglioramento continuo. La digitalizzazione va avanti a ritmi sostenuti e la nostra tecnologia rientra a pieno titolo nella logica 4.0 e nella nuovissima transizione 5.0.
Il principio di base è che chi si efficienta maggiormente, cioè chi ridurrà maggiormente le proprie emissioni, sarà destinatario di un credito d’imposta maggiore. Con il nostro corpo consulenti ci stiamo attivamente confrontando per dare una risposta concreta alla nostra clientela in tale ottica.
Io ho una personale visione molto dinamica del futuro, vedo Cursal un “involucro” di opportunità, con gente collaborativa, che lavora per obiettivi comuni, una buona realtà produttiva. Mio padre è un creativo, seguire le sue innumerevoli idee non è sempre semplice ma lo considero molto arricchente in termini di esperienza. Io e mio fratello Samuele siamo sempre cresciuti con l’azienda e abbiamo un rapporto di stima reciproca tra noi che ci aiuta a proseguire con criterio ed etica. Grazie alla passione, al know-how e all’ascolto per i clienti, riusciamo, con il prezioso aiuto del nostro gruppo, a fare progredire tecnologicamente questa piccola grande azienda».
Il made in Italy scaturisce dal tailor-made che nasce dalla capacità di realizzare prodotti su misura che diventano innovazione, mi sembra che Cursal lo racconti bene!
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THE MASTERS OF CUTTING
AT THE HOLZ-HANDWERK IN NUREMBERG, WE MET CONSUELO CURTOLO ON MARCH 21ST, REPRESENTING, ALONGSIDE HER BROTHER SAMUELE, THE FAMILY BUSINESS FOUNDED BY THEIR FATHER GIUSEPPE CURTOLO: CURRENT CEO. WORKING WHILE RESPECTING THE ENVIRONMENT IS ONE OF THE CORPORATE MISSIONS OF CURSAL, SPECIALIZED IN CUTTING SOLUTIONS, WHICH FOR YEARS HAS BEEN INVESTING IN THE GREEN ECONOMY.
At the Cursal booth at the Holz-Handwerk in Nuremberg, the TRSI 500 stands out representing the cross-cut saws, optimizers, and loaders-unloaders, a comprehensive proposal dedicated to the primary processing of wood, which we discuss with Consuelo Curtolo, starting from a family history that has over time enhanced the productive fabric of their territory.
"The company has been active in the field of cutting lines since as far back as 1977," Dr. Consuelo Curtolo begins at the Cursal booth at the Holz-Handwerk in Nuremberg, "founded by Giuseppe Curtolo, the current CEO, with his children Consuelo and Samuele handling managerial, technical, and commercial aspects: a family business that sees us motivated and dedicated to our enterprise."
What is your father's role in the wood industry?
"My father is an entrepreneur who has built himself up entirely from scratch, economically as well. He started working out of necessity from a young age, and he has always worked in the joinery sector," Consuelo Curtolo recounts, "becoming, in a short time, the director of a renowned local company producing windows, which provided him with the foundation to start his own business. Nowadays, I can say without a doubt that he is considered a sort of guru, always ready, probably out of mission and boundless passion, to dispense valuable advice to anyone who calls or comes to the company.
Since Giuseppe Curtolo's early days in the wood sector, technologies have evolved, and there have been many subsequent changes...
"Technology has changed radically over the years," Dr. Curtolo emphasizes, "from the operator manually giving the okay for the cut, we have transitioned to artificial intel-
ligence autonomously deciding when and where to cut, how and where to unload. The optimizers we have developed over the years have a sophisticated optimization system, which we continue to develop with our in-house staff; here we are not talking about commercial software but about optimization made in Cursal. The model we brought to Nuremberg is the TRSI 500 pusher with a 500 blade, which is the standard and most used version; upon request, we have produced models with even larger sections such as the 600-700 models."
What is your current core business?
"It's in packaging for 60, 70%! We sell a lot of sequential cutting push saws," Consuelo Curtolo explains, "thanks to the elaborate modular design of our systems, we can use the same pusher machinery base, accessorizing it with different CNCs, sensors, and components according to the product being processed. The packaging sector requires robust and structured components capable of handling packaged and rough material. We have a wide range of components with various sizes and measurements, which we adapt each time based on the composition we design for each individual customer. I am very satisfied to note how, in recent years, many customers have finally become aware of the numerous advantages of adding one of our automatic loaders, we have been advocating for this change in mindset in companies for years. You would think that we receive requests to adapt our vacuum vacuum bodies from many manufacturers, but managing all the requests is not feasible. Returning to the versatility of the TRSI pusher, it is also used, besides in the packaging field, in the doors and windows sector. Here, the accessories practically change, transitioning from necessary robustness to a slim choice, where each accessory must assist in a quick process of single boards, marked with chalk. Thus, the pusher component transforms, with a camera for defect detection. The unloading area narrows, the ejector changes plate, the roller paths flatten, and consequently, the sheet metals change, a true metamorphosis of the same skeleton. Often, in line, we have moulders and work centers, which we incorporate into a system of feeders, extractors, return transfers, printers. We are highly specialized in this phase of cutting."
Do you also follow the beam sector?
"We have focused on sectors such as packaging, sawmil-
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ling, flooring, joinery, all articulate branches with rather demanding requirements, so currently we also follow the beam sector but to a lesser extent. In some cases, we recommend colleagues who certainly have a wide range of specialized lines. Nevertheless, we have studied solutions for this sector as well. We are able to handle beams of medium dimensions, thanks to our pushers with larger sections, namely TRSI 600 and 700. Here too, I could describe each individual structural refinement, but perhaps in other circumstances."
Has your market transformed not only in the direction of electronic machines but also geographically (as evidenced by your first time at this trade fair)?
"We mainly work in Italy and Europe, with a certain concentration of plants in Western and Central Northern Europe," Consuelo Curtolo continues, "but we have a long list of sawmill machinery in many Eastern European realities, an area currently in a somewhat calmer situation commercially. In areas like Slovenia and Croatia, for example, there are countless continuous cycle optimizers branded Cursal. I am not aware of any sawmill cutting machine on the current wood sector scene that matches the capacity of a TROA 550. When a TROA is being assembled, I visit production daily, and every time the same thought: this imposing cutting machine is a challenge even in assembly the complexity becomes pure and unique performance, electrifying to see alongside log saws and multi-blades in the sawmills of Trentino Alto Adige. Returning to distribution, we are also present in Asia and South Central America, having a diversified sales network, work is never a problem."
Both in terms of merchandise and market...
"We work with those who make indoor and outdoor furniture, with joiners, packers, flooring manufacturers, providing different machine technologies. There is still the customer who needs simple manual solutions and the company that, with a view to growth, wants to focus on the automatic machine with 1 or maximum two operators. Thus, in addition to the pusher range, we have the entire category of rapid continuous cycle optimizers, TRV 1200, 1700, 2000, 2200, 2700 with roller traction and low-wear belt advancement. Here too, we install various CNC/PLCs depending on the application; these are versatile solutions found in hundreds of small businesses and large industrial
entities. Recently, there's been high demand for the optical defect scanner, which is a complex vision system that replaces the operator in their repetitive task of marking every type of defect on 2 or 4 sides of the wood. It took extensive research and effort to achieve this result, which is now applicable for both softwood (which is easier to manage) and hardwood.
Do you think we're heading towards technology so advanced that it will no longer require a specialist in wood species?
"We have been moving in that direction for a few years now. Companies are becoming increasingly automated, both out of necessity and ideology. After all, finding labor is challenging, costs are consistently rising, and it lacks the same consistency as a machine. This is also why we've developed a standardized series of automatic loaders and unloaders with suction cups and clamps for our cross-cut saws, which are increasingly in demand today."
How do you see the future of your company, having witnessed its growth and change over time?
"We have a constant predisposition to development and continuous improvement embedded in our DNA. Digitalization is moving forward at a fast pace, and our technology fits fully within Industry 4.0 logic and the new transition to 5.0. The basic principle is that those who achieve greater efficiency, that is, those who reduce their emissions the most, will receive a greater tax credit. We are actively consulting with our team to provide a concrete response to our clients in this regard.
I have a very dynamic personal vision for the future; I see Cursal as a framework of opportunities, with collaborative people working toward common goals, a solid productive reality. My father is a creative; following his countless ideas isn't always easy, but I find it incredibly enriching in terms of experience. My brother Samuele and I have always grown up with the company, and we have a mutual respect that helps us move forward with discernment and ethics. Thanks to our passion, know-how, and client feedback, and with valuable assistance from our team, we're able to advance the technology of this small yet great company."
The source of Made in Italy is the tailor-made model, which comes from the ability to create tailor-made products that become innovation. In my opinion, Cursal can express it at its best!
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L’IMMAGINE DI COPERTINA
È DI TXT GROUP,
ARTICOLO CHE APRE IL FOCUS
CON UNA DISANIMA GENERALE
SULLA TRASFORMAZIONE
TECNOLOGICA ATTRAVERSO
L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI
FOCUSTECNOLOGIEcoverIL
ILLEGNO aprile2024
GLI INGREDIENTI PER LA CONVERGENZA IT E OT
DM MANAGEMENT & CONSULTING (DAL 2022 PARTE DI TXT GROUP) HA CONCEPITO E SVILUPPATO UNA PIATTAFORMA APPLICATIVA MES E WEB NATIVE CHE SI FOCALIZZA SU TECNOLOGIE E SOLUZIONI SOFTWARE INNOVATIVE PER LA GESTIONE OPERATIVA DELLA FABBRICA E DELLE INTERCONNESSIONI CON SISTEMI DI CONTROLLO PRODUZIONE ( IIOT - PLC - CNC); LA PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE; IL MONITORAGGIO ORDINI, IMPIANTI E ATTIVITÀ.
STEFANO MASSARI – SALES ACCOUNT MANAGER – CI RACCONTA QUALI SONO I PASSI PRINCIPALI PER LA RIORGANIZZAZIONE DIGITALIZZATA DI TUTTI I PROCESSI DI FABBRICA E IN GENERALE DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE DI PRODOTTI E PROCESSI.
di Stefano Massari
La convergenza tra IT (Tecnologia dell'Informazione) e OT (Tecnologia Operativa) è un tema sempre più centrale e assolutamente necessario quando si parla di Industria 4.0. Prima d’ora, questi due mondi hanno sempre operato in silos separati: dove tramite l'IT si gestiscono i sistemi informativi aziendali, con l'OT ci si occupa
dei sistemi di controllo e supervisione dei processi industriali. Tuttavia, grazie all'avvento di tecnologie innovative come l'IIoT (Industrial Internet of Things), l'AI (Intelligenza Artificiale) e il Cloud Computing, è possibile integrare questi due ambiti. Il perché di ciò risiede nel fatto che questa convergenza offre una serie di vantaggi significativi per le realtà industriali, a iniziare da una maggiore efficienza e produttività.
DATI E ANALISI, È FONDAMENTALE LO SCAMBIO
L'analisi real time dei dati provenienti dai sistemi OT consente di ricavare informazioni con cui ridurre i tempi di inattività, i colli di bottiglia e ottimizzare i processi produttivi. Già da qui si può comprendere quanto sia essenziale una comunicazione bidirezionale tra IT e OT poiché permette l'auto-
matizzazione delle attività, oltre a migliorare la collaborazione tra i diversi reparti aziendali. Un altro vantaggio cruciale riguarda la decisionalità, ossia di agire in modo più informato e tempestivo: attraverso l'accesso ai dati integrati e all'uso di strumenti di analisi avanzati, è possibile prendere decisioni basate su una comprensione completa dei processi produttivi. Ciò non solo migliora l'efficacia delle decisioni, ma contribuisce a individuare inefficienze e a migliorare la qualità dei prodotti. Inoltre, la convergenza IT/OT può portare a una significativa riduzione dei costi: ottimizzando i processi, si ottiene un risparmio sulle materie prime e quindi si minimizzano gli sprechi. Processi ottimizzati significa anche meno richiesta di energia per svolgerli e laddove i processi sono più snelli, avremo un minore utilizzo degli impianti che si tra-
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FOCUS TECNOLOGIE CONSULENZA E SERVIZI
duce in costi di manutenzione ridotti. Questi ultimi due aspetti generano un impatto positivo sia sul bilancio che sull'ambiente. Alla luce dello scenario digitale odierno, va considerato anche il fattore sicurezza nel percorso di convergenza tra IT e OT: l’integrazione IT e OT aumenta la superficie di attacco e la vulnerabilità ai cyberattacchi mettendo a rischio la sicurezza e la continuità operativa dell'azienda.
In sintesi, la convergenza tra IT e OT è un passo fondamentale per le aziende che mirano a migliorare la propria competitività e ad affrontare le sfide del mondo digitale. Efficienza, decision making, riduzione dei costi e sicurezza sono essenziali per rimanere rilevanti e sostenibili nel panorama industriale moderno.
UN CAMMINO
TUTT’ALTRO CHE SEMPLICE
Nel settore manifatturiero il percorso verso la convergenza IT/OT presenta diversi ostacoli e sfide che richiedono un'attenta considerazione e conseguenti strategie
per il loro superamento. Un notevole freno è rappresentato dalla mancanza di figure professionali con competenze ibride nell’ambito IT e OT. Questa lacuna rallenta il processo di convergenza e limita le capacità dell'azienda nello sfruttare appieno i vantaggi della digitalizzazione.
Una soluzione efficace consiste nell'investire nella formazione del personale esistente o nell'assunzione di nuove figure con competenze specifiche. Tuttavia sono necessari programmi di formazione mirati, con i quali è possibile colmare le lacune e garantire risorse umane sufficienti per guidare il percorso di convergenza con successo. La formazione da sola non basta poiché occorre anche considerare la resistenza al cambiamento culturale all'interno dell'azienda: il “si è sempre fatto così” è una filosofia che genera riluttanza verso l’adozione delle nuove tecnologie o a modificare i processi di lavoro consolidati ma che oramai possono risultare vetusti. La comunicazione in modo chiaro e trasparente deve coinvolgere
tutti i livelli dell’organizzazione; in questo modo si può iniziare la creazione di una nuova cultura aziendale orientata all'innovazione e alla collaborazione. Soltanto attraverso un programma articolato e coinvolgente si potrà favorire l'accettazione e l'adozione delle nuove tecnologie e dei nuovi modelli operativi da parte di ogni componente dell’azienda. Altri ostacoli da considerare possono includere l'infrastruttura tecnologica obsoleta, la mancanza di standard di interoperabilità tra sistemi IT e OT e i costi associati all'implementazione della convergenza. Tuttavia, se vi è determinazione e pianificazione strategica, è possibile risolvere le problematiche e capitalizzare nel tempo i vantaggi della convergenza tra IT e OT.
COME PARTIRE?
Per le imprese manifatturiere che non hanno ancora iniziato il percorso verso la convergenza tra IT e OT, ci sono alcune buone pratiche e valutazioni che potrebbero aiutare a muoversi nella giusta direzione.
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Innanzitutto, valutare il livello di maturità digitale dell'azienda, ciò implica l’esaminare l'infrastruttura esistente e le competenze del personale, al fine di comprendere la reale cultura aziendale riguardo all'innovazione e alla tecnologia.
Una volta messa a fuoco la situazione attuale, si può partire con la definizione di una strategia basata su obiettivi chiari e raggiungibili logicamente fondati sulle esigenze specifiche.
Una buona pratica è iniziare con piccoli progetti pilota da portare a termine per testare l’impatto e acquisire esperienza; con piccoli passi si sperimentano le tecnologie e i processi di convergenza su una scala più gestibile, senza stravolgere gli equilibri, in modo da identificare le problematiche ma anche cogliere in corsa le opportunità di miglioramento di vari aspetti.
La formazione del personale è un altro passo importante poiché fornire le competenze necessarie per adottare e gestire le nuove tecnologie è essenziale per non rallentare il processo: su questo punto l’approccio dei piccoli passi deve prevedere step simultanei di progresso nella convergenza e di acquisizione delle competenze.
opportunità, l’approccio strategico, la pianificazione e l’impegno costante verso l'innovazione e il miglioramento che sono essenziali per il successo a lungo termine.
CONCLUSIONI
In conclusione, la convergenza tra IT e OT rappresenta il punto di svolta per le aziende nell'era dell'Industria 4.0. Attraverso questa integrazione, le aziende possono sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie emergenti per migliorare l'efficienza, ottimizzare i processi produttivi, ridurre i costi e garantire la sicurezza dei propri sistemi. Tuttavia, sebbene i vantaggi siano chiari, non si possono ignorare le sfide che accompagnano questo complesso cambiamento.
La mancanza di competenze ibride, le preoccupazioni sulla sicurezza informatica, la resistenza al cambiamento culturale e altri ostacoli possono rendere l'implementazione della convergenza IT/OT una vera battaglia. Eppure, affrontando tali sfide con determinazione e una strategia olistica, le aziende possono superare gli ostacoli e proiettarsi nella digitalizzazione industriale, quella reale.
La collaborazione con partner esperti in IT e OT significa seguire il percorso fianco-fianco a fornitori e consulenti che hanno esperienza nel campo con il risultato di accelerare il processo e ridurre gli errori (e le perdite di tempo). Infine, è importante, per rendersi conto a che punto si è arrivati e se la direzione stabilita viene mantenuta, il monitoraggio costante dei risultati. Con informazioni tempestive si possono apportare tutte le correzioni necessarie per mantenere la rotta; bisogna sempre ricordare che il processo è continuo e in evoluzione. Non esiste un traguardo definitivo perché è proprio la flessibilità alle nuove sfide e
Le parole d’ordine sono valutazione accurata, strategia ben definita e impegno continuo verso l'innovazione. Le buone pratiche prevedono piccoli passi, investire nella formazione, collaborare con partner esperti e monitorare costantemente i progressi.
In definitiva, la convergenza tra IT e OT rappresenta non solo una trasformazione tecnologica, ma anche un cambiamento culturale e organizzativo.
Solo abbracciando appieno questo cambiamento e adattandosi alle nuove sfide e opportunità che presenta, le aziende possono prosperare nell'ambiente industriale sempre più digitale e competitivo di oggi.
28 IL LEGNO aprile 2024 FOCUS TECNOLOGIE CONSULENZA E SERVIZI
QUALITÀ DA OLTRE
E NON SOLO QUALITÀ, MA ANCHE
IL KNOW - HOW E LA GRANDE PASSIONE, RACCHIUSI ALL’INTERNO DI OGNI
SINGOLA MACCHINA CHE LASCIA
LA NOSTRA OFFICINA.
Macchine e impianti per la lavorazione del legno
Italia, Alto Adige / Rasun, Zona Artigianale
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ANNI
L’EVOLUZIONE SMART&HUMAN
SCM, RIFERIMENTO A LIVELLO MONDIALE NELLE TECNOLOGIE PER L'INTERO SETTORE DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO, SARÀ PRESENTE ALLA PROSSIMA EDIZIONE DI XYLEXPO A MILANO DAL 21 AL 24 MAGGIO, DOVE SI POTRANNO ESPLORARE LE TECNOLOGIE, I SOFTWARE E SERVIZI DIGITALI PIÙ CONGENIALI ALLE PROPRIE NECESSITÀ PRODUTTIVE CON STRUMENTI MULTIMEDIALI E IMMERSIVI DI ULTIMA GENERAZIONE.
di Alessandra Leardini
Soluzioni integrate e processi completi per tutti gli ambiti applicativi della lavorazione del legno saranno illustrati in una modalità completamente innovativa e multimediale. Protagonista la Digital Control Room, una vera centrale operativa SCM nel cuore dello stand, con i nuovi servizi digitali di Maestro connect, oltre a un MES aggiornato e altre novità software. Sotto i riflettori anche il Grand Opening del rinnovato Technology Center SCM-Superfici a Villasanta (Monza Brianza), visitabile nei giorni della fiera con un ricco programma di dimostrazioni pratiche. SCM si prepara alla prossima edizione di Xylexpo con un programma di innovazioni tecnologiche e digitali particolarmente ricco, sia per il valore delle novità che il gruppo italiano ha in serbo per l’intero settore della seconda lavorazione del legno, sia per le inedite modalità di presentazione. I visitatori potranno infatti esplorare le tecnologie, i software e servizi digitali più congeniali alle
proprie necessità produttive in un modo completamente nuovo, con strumenti multimediali e immersivi di ultima generazione che proietteranno ancora di più il pubblico di Xylexpo nel futuro della lavorazione del legno e nel cuore dell’intera offerta SCM, senza confini. Un’evoluzione Smart&Human che focalizzerà ogni novità all’interno di processi automatizzati, integrati e completi, studiati per rispondere alle nuove sfide pro-
duttive e dedicati a ogni settore applicativo: arredamento e cucine, serramenti, porte, pavimentazioni, edilizia, trattamento delle superfici, nautica, caravan e falegnameria. Per ogni ambito verranno mostrate soluzioni integrate e avanzate di macchine e impianti con l’integrazione anche delle altre tecnologie CMS – società del Gruppo SCM – per la lavorazione di materiali quali vetro, marmo, metallo, plastica e compositi.
31 FOCUS TECNOLOGIE SCM www.scmwood.com
Soluzioni volte a rendere i processi più sostenibili ed efficienti anche nella produzione a lotto 1 e a ottenere prodotti personalizzati con una qualità e livelli di design sempre al top. Non mancheranno approfondimenti sugli incentivi di Industria 5.0. Ampio spazio sarà dedicato anche ai software e servizi digitali sviluppati per accompagnare il cliente durante tutte le fasi del processo produttivo, dalla pianificazione e progettazione del proprio prodotto alla manutenzione delle sue macchine in fabbrica.
In evidenza i nuovi servizi digitali abilitati dalla piattaforma IoT Maestro connect, disponibile anche nella nuova versione mobile. Lo scambio continuo di informazioni dalla macchina al cloud consente a SCM di fornire ai clienti un accesso tempestivo a risposte e consigli dedicati per supportare operatori e manutentori nelle loro sfide e bisogni di autonomia nell’uso, nella manutenzione e nella
programmazione della macchina e del software.
A questo proposito verrà riprodotta in fiera una versione pienamente operativa della Digital Control Room di SCM, dove si potrà scoprire come i dati vengono elaborati per fornire servizi di assistenza proattiva e advisory, con l'obiettivo di garantire continuità produttiva al cliente grazie alle più evolute tecnologie digitali e all’attenzione costante del team Service SCM.
Al suo debutto a Xylexpo anche un MES aggiornato, e completamente scalabile in base alle esigenze del cliente. Tra i principali vantaggi, la facile configurabilità delle interfacce e la possibilità di integrazione con software e servizi digitali terzi già in dotazione dal cliente; un’apertura che SCM sta mettendo sempre più al centro della propria offerta digitale grazie ai programmi di partnership sviluppati con software house esterne. Ergonomia e facilità d’uso sono i plus della nuova consolle eye-M,
comune a tutte le macchine SCM, che rende più agevole il lavoro dell’operatore e offre una programmazione modulare e una potenza di calcolo superiore. Minimizzazione degli sprechi di costi e materiali e massima efficienza sono i vantaggi comuni di molti nuovi software del gruppo. Relativamente ai centri di lavoro e alle foratrici, SCM presenterà Maestro Lab per la programmazione CAD/CAM sia da ufficio che da macchina. Intuitivo e dinamico, questo software trasforma l'idea in prodotto finito in maniera semplice, grazie a funzioni di programmazione intelligenti e tecnologicamente avanzate e a più di 150 app già integrate. Si passa quindi dall'ufficio alla fabbrica in men che non si dica, tramite un'esperienza d'uso piacevole e veloce. Per i centri di lavoro cnc dedicati all’edilizia in legno la novità è Maestro active beam&wall, software HMI per un controllo a 360 gradi, semplice e veloce, dotato di nuove funzioni di visualizzazione 3D e management avanzato e di un’interfaccia grafica totalmente rinnovata e allineata a quella dei software di ultima generazione. Per la sezionatura Maestro optiwise è il nuovo ottimizzatore di taglio per le sezionatrici gabbiani Sviluppato per la programmazione in ufficio della produzione, il software permette la generazione automatica degli schemi di taglio individuando la soluzione migliore in termini di sfrido, tempo e costi in base ai parametri selezionati dall’utente.
In evidenza anche Maestro stackwise, soluzione all'avan-
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guardia progettata per aumentare efficienza e produttività. Il sistema utilizza algoritmi all'avanguardia per analizzare e ottimizzare l'accatastamento dei pezzi durante il processo di taglio a misura, facendo in modo che vengano posizionati strategicamente per ottenere la massima efficienza, riducendo al minimo gli sprechi e massimizzando la resa.
Novità anche per la bordatura con Maestro edgestore manager per la gestione centralizzata dei bordi del cliente, che permette di avere sempre sotto controllo il loro consumo e la loro ubicazione nel magazzino, oltre alla condivisione delle informazioni con i software e i sistemi gestionali aziendali. Un’altra grande novità sarà l’opening del nuovo Technology Cen-
ter SCM-Superfici a Villasanta (Monza Brianza), visitabile su richiesta nei giorni della fiera, a soli 30 minuti da Rho-Milano. Questi spazi sono stati ampliati e rinnovati per offrire una varietà più ampia di tecnologie: non solo le soluzioni Superfici dedicate al finishing e quelle SCM di levigatura e pressatura, ma anche altre tecnologie del gruppo, a completamento dei processi dei clienti.
SCM presenterà una gamma completa con novità anche per altri ambiti applicativi quali bordatura, foratura, trattamento delle superfici, edilizia in legno e serramenti, oltre ai sistemi di automazione, sezionatura, squadratura e profilatura e macchine per falegnameria che riportiamo di seguito.
TECHNOLOGY HIGHLIGHTS
Sistemi di automazione
Cella di sezionatura per il lotto 1 composta da: magazzino automatico flexstore elr, per una migliore logistica dei pezzi semi-lavorati; sezionatrice monolama gabbiani g2 dotata, tra l'altro, di funzione di etichettatura automatica dei pannelli; robot antropomorfo per automatizzare le operazioni di taglio e scarico, riducendo la necessità di presidio umano.
La cella offre grande flessibilità nella gestione dei processi a valle perché permette di eseguire lo scarico dei pezzi finiti sia su pallet a terra sia su rulliera. Nella cella è presente anche un buffer verticale, a valle della rulliera di scarico, che ottimizza il flusso di lavoro disaccoppiando efficacemente la cella di taglio dai processi di lavorazione successivi.
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Cella di sezionatura e nesting per il lotto 1 con magazzino automatico flexstore hp e robot per lo scarico dei pezzi finiti, pezzi piccoli e di scarto. La sezionatrice gabbiani p80 e il centro di lavoro nesting morbidelli x200 sono integrati nel magazzino automatico che permette lo stoccaggio, l'etichettatura dei pannelli, il carico diretto sul piano di lavoro di entrambe le macchine, tutelando le superfici più delicate. Parallelamente, la sezionatrice gabbiani p80 può eseguire anche tagli a pacco con alti livelli di produttività.
Per la lavorazione di pannelli e porte si segnala anche Cargo, sistema di carico e scarico brevettato integrabile ai centri di lavoro cnc morbidelli m200 e accord 500/600
La cella, totalmente automatizzata, non richiede alcun presidio da parte dell’operatore ed è unica nel mercato nell’effettuare il carico
e scarico continuo dei pezzi in tempo mascherato, mentre la macchina esegue le operazioni di foratura e fresatura. Si raggiungono così massimi livelli di efficienza evitando fasi di lavoro manuale e i relativi costi e tempi improduttivi. Il tutto con una facilità di utilizzo senza precedenti perché sia il centro di lavoro che Cargo sono gestiti direttamente dall'interfaccia HMI Maestro active.
Cella flessibile di foratura e spinatura morbidelli cx220 con robot per realizzare con più efficienza tutti gli elementi del mobile, anche con pezzi molto differenti. La cella produce un pannello al minuto e fino a più di 400 pannelli per turno con un operatore, in appena 50 m2. Utilizzabile con il solo robot per una produzione a ciclo continuo, o con presidio parziale dell’operatore.
Per la produzione di serramenti verrà presentata la nuova ver-
sione di windorflex, cella automatica e ad alta tecnologia, che dispone di tutte le soluzioni per realizzare infissi completi, garantendo sempre massima precisione, elevata flessibilità ed un'eccellente qualità di finitura.
La nuova versione prevede due dispositivi di carico che aumentano le prestazioni e la produttività della macchina, e un banco di carico frontale, per ridurre l’ingombro longitudinale della cella.
Sezionatura
La gamma gabbiani p si amplia con le nuove sezionatrici gabbiani p95 e gabbiani pt95, sviluppate, rispettivamente, per lavorazioni a lotto 1 e produzioni in serie. Comuni a questi nuovi modelli, tutti gli opzionali di fascia superiore più apprezzati dal mercato relativamente alla sezionatura SCM: il gruppo Flexcut per barre affiancate fino a 600 mm, motori lama con potenza fino a 18,5 kW e indicatori led di carico
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sia frontale che posteriore, in presenza di tavolo elevatore.
Squadratura e profilatura
La tecnologia di squadratura-profilatura, rappresentata dai modelli celaschi, verrà mostrata nelle sue diverse declinazioni in tutti i processi, dal taglio a flusso di pannelli nel settore "furniture", alla profilatura del parquet inclinato; dalla lavorazione di materiali isolanti alla tenonatura negli impianti per il serramento, con la nuova tenonatrice bilaterale celaschi action. A completamento del panorama di applicazioni per questa tecnologia sarà disponibile il modello interattivo della celaschi p60 “a step” per lavorazioni CNC, macchina che porta il concetto di profilatura a un nuovo livello.
Macchine per falegnameria
Riflettori puntati sul sistema di sicurezza “blade off” che sarà oggetto di demo in live streaming dal nuovo Technology Center di Villasanta.
Questa soluzione innovativa di SCM risponde all’obiettivo di limitare al massimo la pericolosità intrinseca all’utilizzo di una sega circolare, senza limitare il lavoro e la creatività dell’operatore.
La presenza del sistema di sicurezza non risulta invasiva e contribuisce a mantenere alta la qualità e la produttività delle operazioni. Infine a Xylexpo, SCM lancerà il
nuovo CNC portatile “maker”, fresatrice mobile a controllo numerico in grado di creare autonomamente oggetti unici e complessi, senza occupare spazio permanente in laboratorio.
Un nuovo CNC per gli appassionati del legno, gli artigiani e le imprese alla ricerca di uno strumento duttile e capace di lavorare anche su grandi superfici.
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SMART&HUMAN EVOLUTION
SCM is getting ready for the up-and-coming edition of Xylexpo with a full programme of technological and digital innovations, thanks to the level of new entries which the Italian group has in store for the entire secondary wood processing sector, and for the completely new presentation procedures. A Smart&Human evolution which will focus on everything new within the automated, integrated and complete processes, designed to meet the new production challenges dedicated to every field of application: furnishings and kitchens, windows and doors, flooring, timber construction, surface treatment, nautical and caravan industry, and joinery. Integrated and advanced machines and systems will be showcased for each sector with the additional integration of CMS – an SCM Group company – technologies to machine material like glass, stone, metal, plastic and composites. Solutions aimed at making the processes more sustainable and efficient even in batch-1 production and at achieving bespoke products with an, as ever, outstanding quality and level of design. Plenty of space will also be reserved for software and digital services designed to accompany the client at each stage of the production process.
The new digital services enabled by the IoT Maestro connect platform also available in the new mobile version, will be on display. The continuous exchange of information from the machine to the cloud means SCM can provide clients with rapid access to answers and specific advice which will assist the operators with their challenges and needs for autonomy demands, carrying out of maintenance and programming the machine and software.
On the subject of which, a fully operational version of SCM’s Digital Control Room will be reproduced, offering the chance to discover how the data is processed to provide proactive and advisory assistance services, with the aim of guaranteeing the client production continuity thanks to the most evolved digital technologies and the constant dedication of SCM’s Service team.
Also making its début is SCM’s updated MES, fully adaptable to the client’s needs. Some of the main advantages include easy configuration of the interfaces and the possibility of integrating with software and third-party digital services already provided by the client; an opening that SCM is placing increasingly more at the centre of its digital offer thanks to the partnership programmes developed with external house software.
The new eye-M console for all of SCM’s machines brings the bonus of ergonomics and ease of use to make the operator’s work easier. It boasts modular programming and increased computing power. The common advantages of a large number of the groups’ new software include reduced expenditure and less material waste coupled with greater efficiency.
With regard to cnc machining centres and drilling solutions, SCM will present Maestro lab for both office and machine CAD/CAM programming. Intuitive and dynamic, this software transforms an idea into a finished product thanks to intelligent and technologically advanced programming functions and more than150 already integrated apps. From the office to the factory in a flash via a pleasant and fast user experience.
Maestro active beam&wall is the new HMI software dedicated to cnc machining centres for timber construction. It allows quick, easy and all-round control, thanks to new functions such as 3D visualisation and advanced user management as well as a totally renewed graphic interface aligned with that of the latest generation of software.
For the beam saw, Maestro optiwise is the new cutting optimization software for the gabbiani panel saws. Developed for programming production in the office, the software allows for the automatic generation of cutting diagrams identifying the best solution in terms of waste, time and costs based on the parameters selected by the user.
Also showcasing is the Maestro stackwise, a state-of-the-art solution designed to increase efficiency and productivity. The system uses advanced algorithms to analyse and optimise piece stacking during the made-to-measure cutting process, ensuring that they are strategically placed to achieve maximum efficiently, reducing scraps to a minimum and maximising return.
New entries also for edgebanding with Maestro edgestore manager for the centralised management of client’s edges, which allows their consumption to constantly be kept under control and their location in the warehouse, as well as sharing information with the software and the company management systems.
Another important new entry will be the opening of the new SCM-Superfici Technology Center in Villasanta (MB), which can be visited during the trade fair, just 30 minutes from RhoMilano. These spaces have been extended and modernised to offer a wider range of technologies: not just the Superfici solutions for finishing and the SCM ones for sanding and pressing, but also other group technologies, to complete the clients’ processes.
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SCM will present a complete range with innovations also for other application areas such as edging, drilling, surface treatment, wooden construction and doors and windows, in addition to the automation, sectioning, squaring and profiling systems and carpentry machines that we list below.
TECHNOLOGY HIGHLIGHTS
Automation systems
Beam saw cell for batch 1 made up of: flexstore elr automatic storage, for better logistics of semi-machined pieces; singleblade gabbiani g2 panel saw complete with, among other things, automatic panel labelling; articulated robot to automate the cutting and off-loading operations, reducing the need for human supervision.
The cell offers great flexibility when dealing with processes at source because it allows the finished pieces to be unloaded onto pallets on the ground and on the roller. There is also a vertical buffer in the cell, downstream of the unloading roller, which optimises the workflow efficiently separating the cutting cell from the next machining processes. Beam saw and nesting cell for batch 1 with flexstore hp automatic storage and robot for unloading finished pieces, small pieces and scraps.
Gabbiani p80 beam saw and morbidelli x200 nesting machining centre are integrated in the automatic storage which allows the panels to be stocked, labelled and loaded directly onto the worktable of both machines, protecting the most delicate surfaces. Simultaneously, the gabbiani p80 beam saw can perform stack cutting with high levels of productivity. Cargo is a patented automatic loading and unloading system that can be integrated with the morbidelli m200 and accord 500/600 cnc machining centres for the machining of panels and doors. The fully automated cell requires no operator supervision and is unique on the market in carrying out continuous loading and unloading of pieces in masked time, while the machine performs drilling and routing. Maximum levels of efficiency are thus achieved, avoiding manual work steps and the associated costs and unproductive time. All this with unprecedented ease of use because both the machining centre and Cargo are managed directly from the Maestro active HMI. The morbidelli cx220 drilling and dowelling flexible cell with robot to create every kind of furniture element more efficiently, even with pieces that differ greatly from one another. The cell produces one panel per minute and up to more than 400 panels per shift with an operator in just 50 m2. It can be used with just the robot for continuous production, or with partial
operator supervision. For windows and doors manufacturing, the new version of windorflex will be on show, the automatic and technological machining cell for processing complete window frames, always guaranteeing the best accuracy, high flexibility and superior finish quality. The new machine version is featured with two handling devices for the work-pieces loading, with the aim to increase performance and productivity, and the front loading bench, to reduce the longitudinal footprint.
Beam saw
The gabbiani p range expands with the new gabbiani p95 and gabbiani pt95 panel saws, designed respectively for batch-1 machining and series production. All the options in the higher range best loved by the market regarding the SCM beam saw can be found in these new models: the Flexcut unit for sideby-side bars up to 600 mm, blade motors with a power of up to 18.5 kW and led indicators of both front and rear loading, in the presence of an lifting table.
Squaring-tenoning and profiling
The squaring-tenoning and profiling technology represented by the celaschi models, will be showcased by its different configurations in all processes, from the throughfeed cutting of panels for the “furniture” industry to the profiling of inclined parquet; from the machining of insulated material to the tenoning in windows and doors systems with the new celaschi action double-sided tenoner.
Completing the panorama of applications for this technology will be the interactive model of the celaschi p60 for 'step' CNC machining, a machine that takes the concept of profiling to a new level.
Joinery machines
Spotlight on the "blade off" safety system which will be demoed in live streaming from the new Technology Center in Villasanta. This SCM innovative solution responds to the clear requirement of minimising the intrinsic danger of using a circular saw, without limiting the productivity and the operator’s creativity. The presence of the safety system is never invasive and helps to maintain high quality and productivity of operations.
Finally, at Xylexpo SCM will launch the new portable “maker” CNC, the mobile numerical control router, capable of autonomously creating unique and complex objects, without having to dedicate permanent space in the workshop. A new CNC designed for wood enthusiasts, craftsmen and businesses, looking for a flexible tool capable of working even on large surfaces.
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LE QUATTRO TECNOLOGIE CURSAL IN MOSTRA A XYLEXPO
di Samuele Curtolo
TRV 1200L Ø550 TAGLIAREFILI E TAGLIALEGNA TRV 1200L 550: COME LO SCARTO DIVENTA GUADAGNO IMMEDIATO
Fac-totum in segheria pratica e veloce, TRV 1200L Ø550 è utilizzata in ambienti che producono principalmente legna da ardere Le segherie che devono smaltire ingenti quantità di REFILI MULTILAMATI e LATERALI DI TRONCHI, hanno trovato nella TRV 1200 L’ALLEATA per processare non stop tutti gli scarti prodotti
quotidianamente trasformandoli in LEGNA DA ARDERE.
Ecco LO SCARTO TRASFORMARSI IN PROFITTO!
Punti di forza:
• Refili e scarti sono semplicemente caricati disordinatamente sul tappeto a bassa usura/rulliera vv
• Un sistema di bloccaggio consente di lavorare con pezzi accavallati di spessori e forme differenti.
• Ogni settore (TOTALE SETTORI 5) ha un cilindro pneumatico indipendente con ammortizzatori.
• Comando di taglio automatico
da PLC con controllo della lunghezza dei pezzi troncati, temporizzato
Sicurezza al primo posto:
• Porta accesso organi in moto protetta da micro di sicurezza ad apertura forzata.
• Chiave piombata unica e non duplicabile commercialmente.
• Tunnel di protezione a cappotto completa di micro di sicurezza con chiave piombata.
• Motore lama con arresto rapido (inferiore a 10 sec.).
• Carter protezione lama a grosso spessore.
• Lubrificatore aria a goccia.
Per i più esigenti: con accessori dedicati si sfruttano pienamente le potenzialità della TRV 1200L. Suggerito, in scarico, TAPPETO SCARICO SCARTI inclinato motorizzato – TRANSFER COMBINATI a tappeti bassa usura.
TOM Ø500-900 – TOM Ø500-1100
SEMIAUTOMATICA TOM 500: TRONCATRICI DI NUOVA
GENERAZIONE TOTALMENTE
PROGETTATE IN 3D: TOM Ø 500
OBIETTIVO TOM: AUMENTARE la produzione, TAGLIANDO tempi e costi NEL SETTORE SE-
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TRV 1200L 550.
GHERIA TOM 500 – generalmente in linea con segatronchi e multilame – è LA SOLUZIONE DI TAGLIO con la sezione più generosa prodotta da Cursal. SUPER macchina da segheria per lavori fisicamente faticosi, è stata adattata per lavorare a lungo in condizioni e ambienti estremi. I movimenti lama, con traslazione sia verticale che orizzontale, sono su cuscinetti a riciclo di sfere con corse controllate. Il tutto, per ridurre il ciclo di lavoro con la troncatura di tavole umide, secche, storte ecc.
MULTI ACCESSORIATA: per inserirsi nei cicli più svariati della prima lavorazione, TOM è spesso alimentata da sistemi transfer, gira tavole, bracci di sollevamento, introduttori. In scarico è abbinata a battute elettropneumatiche (per il taglio di tavole in pacco con poche misure ripetitive) oppure al comodo fermo a controllo numerico (dove è richiesta grande flessibilità di misure) gestibile dal tastierino ad
altezza operatore. In scarico, i semilavorati sono espulsi su transfer, piani di scarico o vie a rulli folli.
Per dettagli visitate la sezione
ACCESSORI.
Punti di forza:
• Sicurezza per l’operatore,
• Ergonomia delle fasi produttive,
• Compensazione usura dei materiali senza sostituzione,
• Manutenzione semplificata,
• Predisposta agli accessori Cursal per personalizzazioni,
• Razionalizzazione costo qualità. Ideale per pavimenti con legni esotici, semilavorati per mobili in legno e settore imballo.
TRV 2700EB + CROSS-SCAN 4.1
SOLUZIONI AVANZATE
PER LA SCANNERIZZAZIONE
DEL LEGNO OTTIMIZZATRICE
CICLO CONTINUO E SCANNER
DIFETTI TRV 2700EB:
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QUALITÀ E DIFETTI – PRODUZIONE
CONTINUA A VELOCITÀ
ELEVATISSIMA
Tecnologico, intelligente e produttivo, Cross-Scan 4.1 è il miglior modo per incrementare esponenzialmente i ritmi di produzione, riducendo al minimo il costo della manodopera e rilevando accuratamente caratteristiche e difetti del legno.
Lo scanner automatico sfrutta le potenzialità delle ottimizzatrici ad alta velocità Cursal TRV 2700EB. Le troncatrici Cursal, sono state specificamente accessoriate per mettere in linea lo scanner con altre attrezzature, al fine di completare il ciclo.
Lo scanner processa la tavola rilevando tutti i difetti presenti sulle 4 facce, differenziandoli a seconda dei parametri impostati. Terminata la scannerizzazione, ottiene la migliore combinazione possibile, con un processo di ot-
39 www.cursal.com
TOM 500.
TRV 2700EB
timizzazione della lista di taglio inserita e trasmette immediata mente i dati al CN della tronca trice. L’introduzione e l’estrazione delle tavole avviene attraverso un sistema di tappeti a bassa usura e con CN: ruote di pres sione pneumatiche, ruote allinea trici a guida, teste di pressione a ruote folli, controllo della sequenza di avanzamento tramite consensi.
Difetti rilevabili:
Nodi - Crepe - Resine - Decolora zioni - Midollo - Corteccia - Smussi - Difetti dimensionali - Buchi di in setti.
Personalizzazione dei parametri:
TRSI
La parametrizzazione della rilevazione dei vari tipi di difetto, può essere corretta, migliorata o perfezionata in qualsiasi momento, con un semplice e rapido intervento sui parametri del software. Possibilità di personalizzazione completa dei criteri, scegliendo di dare priorità a seconda di: Lunghezze - Recuperi per finger joint - Quantità - Valore - Qualità.
Si possono inoltre stabilire regole diverse di rilevazione dei difetti su ognuno dei 4 lati della tavola (differenziandole anche in larghezza su ogni lato).
Statistiche di produzione: Attraverso un comodo e intuitivo modulo di statistiche, l’operatore potrà tenere la produzione sempre monitorata, con la possibilità di esportare i dati in formato Excel.
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OTTIMIZZATRICE A SPINTORE CON CARICATORE AUTOMATICO
500 E VENTOSA CV1C: SOLO PER CARICO/SCARICO
TRONCATRICI CURSAL
Le ventose sono dei sistemi performanti altamente flessibili e modulari che danno molta soddisfazione ai clienti di Cursal e anche all’azienda stessa. È Cursal che, di volta in volta, ne determina la composizione, risultante dalla somma di diversi fattori: dimensioni cataste, caratteristiche strutturali delle singole tavole, spazio a disposizione, tipo di carico, destinazione del carico, velocità richiesta, etc..
I movimentatori a 1 COLONNA, ideali per carichi medio-leggeri, si prestano a essere utilizzati in carico e in scarico alle troncatrici Cursal o ai macchinari in linea con esse e sono dotati di struttura compatta studiata per L’OTTIMIZZAZIONE DEGLI SPAZI.
A seconda della necessità sono abbinati a 1 o più corpi ventosa, posti in senso longitudinale o trasversale rispetto alla catasta.
Grande flessibilità di utilizzo, frequente l’uso con gli spintori:
• per alimentare NON-STOP il caricatore automatico serie CALS (sistema per la formazione e l’allineamento di pacchi nel settore imballaggio),
• per scaricare lo strato di tavole tagliato a misura direttamente su pallet (senza bisogno di listelli separatori).
Caratteristiche:
• Movimentazioni con motori a velocità variabile,
• Corpi ventosa snodati con settori per il vuoto indipendenti,
• Vuoto generato da eiettori amplificatori a portata variabile,
• Struttura Monoblock a sbalzo con telaio in acciaio saldato,
• Guida di scorrimento a riciclo di sfere,
• Protezione perimetrale in rete maglia,
• Protezione anteriore con barriere ottiche,
• Non prevista l’abbinata con dispositivi per il posizionamento o la rimozione dei listelli separatori.
40 IL LEGNO aprile 2024 FOCUS TECNOLOGIE CURSAL
TRSI 500 E VENTOSA CV1C.
IL PUNTO DI FORZA? INNOVARSI DI CONTINUO…
BIGonDRY È UN’AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI ESSICCAZIONE E TRATTAMENTO TERMICO DEL LEGNAME TOTALMENTE “MADE IN ITALY”. L’AZIENDA SARÀ PRESENTE ALLA FIERA XYLEXPO DI MILANO DAL 21 AL 24 MAGGIO 2024 (PAD. P1 / STAND-A20) DOVE SARANNO IN MOSTRA LE SUE SOLUZIONI SPECIALI AD ALTA TEMPERATURA A RIDOTTO IMPATTO ENERGETICO.
a cura della Redazione
In un mondo caratterizzato dall’aumento dei costi dell’energia e la carenza di risorse idriche ed energetiche, BIGonDRY si è impegnata nella ricerca di soluzioni che permettono di ridurre i consumi e di conseguenza il costo dei processi, consapevole della necessità di mettere a punto sistemi ibridi e combinati per sfruttare le fonti
energetiche più appropriate in funzione alla tipologia del processo stesso.
È proprio questa la chiave del successo e il focus dell’azienda “BIGonDRY”: dare risposte concrete ai propri clienti, studiate per loro e con loro, soluzioni specifiche, sempre più innovative e con peculiarità pensate e “cucite addosso” per garantire agli utilizzatori finali le migliori performance nel rispetto
delle risorse a disposizione, con soluzioni a elevato risparmio energetico.
L’azienda ha intrapreso un processo di crescita e di sviluppo continuo al fianco dei propri clienti, per poter fare, assieme a loro, un passo in avanti, senza mai avere la presunzione di avere raggiunto il massimo, alimentando la propria soddisfazione con il raggiungimento dell’obiettivo dell’utilizzatore finale.
41 FOCUS TECNOLOGIE BIGonDRY www.bigondry.com
BIGonDRY è diventata un riferimento importante nel settore dell’essiccazione e trattamento del legno per la realizzazione di impianti applicabili in diversi ambiti, dalla realizzazione di impianti alta
mente tecnologici per l’essiccazione delle latifoglie più pregiate, agli impianti speciali “Chiavi in mano” completi di tutta la parte relativa alla generazione del calore a Biomassa, ai vaporizzatori, agli
impianti combinati di vaporizzazione ed essiccazione, diventando azienda altamente specializzata nella produzione di sterilizzatori per l’imballo.
In particolare, per gli sterilizzatori per materiali da Imballo sono state messe a punto soluzioni d’impianto che non trovano eguali in termini di rendimenti e prestazioni. Ecco solo alcuni dei vantaggi e peculiarità che contraddistinguono la tecnologia BIGonDRY:
• impianti compatti a ridotto investimento, utilizzando sistemi di riscaldamento diretto senza necessariamente dover installare caldaie e impianti di gestione del termico troppo complessi.
• Circuiti di scambio ad alta efficienza (oltre il 99%) utilizzando combustibili convenzionali (gas e diesel) o combinando sistemi ibridi sfruttando energie rinnovabili.
42 IL LEGNO aprile 2024 FOCUS TECNOLOGIE BIGonDRY
Questi impianti sono progettati per ottimizzare i consumi e ridurre al minimo i costi di primo investimento e di esercizio. Possono essere realizzati impianti statici o dinamici con carico frontale o con carrelli su binari, al fine di ottimizzare le fasi di carico e scarico e ridurre al minimo tutti i costi di movimentazione, il cui impatto determinante comporterebbe costi maggiori durante brevi cicli di processo.
Sistemi di aperture innovativi
BIGonDRY progetta soluzioni di sistemi di apertura sofisticati e innovativi, personalizzati in funzione alle specifiche esigenze del cliente, soluzioni semplici, poco ingombranti e sicure, atte a velocizzare l’apertura degli impianti!
Applicazione della Norma ISPM-15 Il Software per il controllo BIGonDRY della fase di trattamento termico è conforme alla Direttiva ISPM-15. Il software permette di memorizzare i dati di processo e creare un report nel pieno rispetto delle specifiche normative Europee
I SISTEMI DI CONTROLLO MODERNI E ALL’AVANGUARDIA
I sistemi di Controllo Elettronico BIGonDRY garantiscono un controllo avanzato, semplice da usare e molto affidabile, con sonde e sistemi di misura estremamente precisi che consentono processi di alta qualità e completamente automatici.
RISPARMIO ENERGETICO: Grazie all’ottimizzazione dei cicli di trattamento con riduzione dei tempi, assieme all’utilizzo di recuperatori di calore; attuatori controllati da inverter e sistemi di riscaldamento potenziati ed efficienti, con rendimenti prossimi al
THEIR STRENGTH: CONTINUOUS INNOVATION...
BIGonDRY IS A COMPANY SPECIALIZED IN THE DESIGN AND CONSTRUCTION OF TIMBER DRYING AND HEAT TREATMENT PLANTS TOTALLY "MADE IN ITALY". BIGonDRY WILL BE PRESENT AT THE XYLEXPO FAIR IN MILANO IN MAY 21ST TO 24TH 2024 (HALL-P1/ BOOTH A20.
99%, hanno ottenuto il minor consumo energetico per ciclo.
CONTROLLO & GESTIONE
ENERGIA: Importanti funzioni di gestione dell'energia sono state implementate nei regolatori VENUS 2500, registrando e memorizzando i parametri di consumo rilevati durante le prestazioni dei cicli di essiccazione e trattamento termico, quantificandoli sia in termini di energia (kWh) che in termini di costo introducendo il valore dei costi energetici unitari (€/kWh). La funzione permette di creare un archivio storico confrontando diverse tipologie di cicli e dando un'immagine immediata del consumo reale al variare delle essenze, dei diversi spessori e in diverse condizioni esterne.
SUPERVISIONE E ASSISTENZA
TECNICA: assieme all’elevato contenuto tecnologico e all’affidabilità degli impianti, la consapevolezza di un eccellente servizio di assistenza tecnica post vendita, garantita da un efficace e tempestivo servizio in teleassistenza e dalla grande passione e disponibilità dei tecnici spinge sempre più aziende a scegliere BIGonDRY come partner tecnico.
BIGonDRY: DRYING PLANTS AND SPECIAL HIGH TEMPERATURE SOLUTIONS WITH REDUCED ENERGY IMPACT.
In a world characterized by rising energy costs and the lack of water and energy resources, BIGonDRY is committed to finding solutions that allow to reduce consumption and consequently the cost of processes, aware of the need to develop hybrid and combined systems to ex-
43 www.bigondry.com
ploit the most appropriate energy sources according to the type of process itself. This is the key to BIGonDRY's success and the company's focus: providing concrete answers to its customers, designed for them and with them, specific, increasingly innovative solutions with special "tailor-made" features to guarantee end users the best performance while respecting available resources, with high energy saving solutions.
BIGonDRY has embarked on a process of continuous growth and development alongside its customers, in order to take, together with them, a step forward, without ever having the presumption of having reached the maximum, fuelling its satisfaction with the achievement of the end user's goal.
BIGonDRY has become an important reference in the field of drying and treatment of wood for the construction of plants applicable in different areas, from the construction of highly technological systems for drying the most valuable broadleaves, to special "turnkey" plants complete with all the part relating to biomass heat generation, vaporizers, combined vaporization and drying plants, becoming a leading company in the production of sterilizers for packaging. In particular, for sterilizers for packaging materials, plant solutions have been developed that are unparalleled in terms of performance and performance.
Here are just some of the advantages and peculiarities that distinguish BIGonDRY technology:
• Compact systems with reduced investment, using direct heating systems without necessarily having to install boilers and heat management systems that are too complex.
• High-efficiency exchange circuits (over 99%) using conventional fuels (gas and diesel) or combining hybrid systems using renewable energy. These systems are designed to optimize consumption and minimize first investment and operating costs. Static or dynamic systems can be built with frontal loading or with trolleys on tracks, in order to optimize the loading and unloading phases and minimize all handling costs, whose decisive impact would entail higher costs during short process cycles.
Innovative Opening Systems
BIGonDRY designs sophisticated and innovative opening system solutions, customized according to the specific needs of the customer, simple, space-saving and safe solutions, designed to speed up the opening of the plants!
Application of the ISPM-15 standard
The Software for the BIGonDRY control of the heat treatment phase is compliant with ISPM Directive 15. The software allows you to store process data and create a report in full compliance with specific European regulations.
MODERN AND STATE-OF-THE-ART CONTROL SYSTEMS
BIGonDRY Electronic Control Systems guarantee advanced, easy-to-use and very reliable control, with extremely precise probes and measuring systems that allow high quality and fully automatic processes.
ENERGY SAVING: Thanks to the optimization of treatment cycles with time reduction, together with the use of heat recovery units; inverter-controlled actuators and enhanced and efficient heating systems, with efficiencies close to 99%, have obtained the lowest energy consumption per cycle.
ENERGY CONTROL & MANAGEMENT: Important energy management functions have been implemented in the VENUS 2500 controllers, recording and storing the consumption parameters detected during the performance of the drying and heat treatment cycles, quantifying them both in terms of energy (kWh) and in terms of cost by introducing the value of unit energy costs (€/kWh). The function allows you to create a historical archive by comparing different types of cycles and giving an immediate image of the real consumption as the essences vary, the different thicknesses and in different external conditions.
SUPERVISION AND TECHNICAL
ASSISTANCE:
together with the high technological content and reliability of the systems, the awareness of an excellent after-sales technical assistance service, guaranteed by an effective and timely remote assistance service and by the great passion and availability of the technicians pushes more and more companies to choose BIGonDRY as a technical partner.
44 IL LEGNO aprile 2024 FOCUS TECNOLOGIE BIGonDRY www.bigondry.com
UN ESEMPIO DI ECONOMIA CIRCOLARE
LA SPECIALIZZAZIONE DI TERMOLEGNO NEGLI ESSICCATOI PER IL LEGNO DAL 1994 INSIEME ALLA SUA AFFIDABILITÀ E ALL’ASSOLUTA EFFICIENZA DEI PROPRI IMPIANTI SONO RICONOSCIUTI A LIVELLO INTERNAZIONALE. L’AZIENDA DI RAUSCEDO, IN PROVINCIA DI PORDENONE, DA SEMPRE ACCANTO ALLA FILIERA LEGNO NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE CON LA FORNITURA A SARTORILEGNO METTE IN LUCE UNA CASE HISTORY DI GRANDE PRESTIGIO CHE HA SAPUTO METTERE IN PRATICA I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE: RIDURRE, RIUSARE, RICICLARE.
di Romeo Pignat
Presente in oltre 80 Paesi, l’azienda friulana Termolegno offre ai propri clienti la progettazione, produzione e installazione di macchine per l'essiccazione, la vaporizzazione e il trattamento termico HT (ISPM-15) del legno.
Ogni tipologia di servizio è studiata e sviluppata dall’azienda per adattarsi perfettamente alle specifiche esigenze del cliente come dimostra la case history di Sartorilegno a cui è dedicato questo articolo. D’altra parte il know-how di Termolegno permette di fornire prodotti con elevati standard di efficienza e qualità riconosciuti in tutto il mondo.
Con gli stabilimenti di Fondo e Mezzolombardo, in Trentino, Sartorilegno è un’azienda di Borgo d’Anaunia – Frazione di Fondo in provincia di Trento – altamente specializzata nella produzione di pallet destinati a un mercato planetario. Per assicurare la qualità e il controllo del prodotto, l’azienda
si è dotata d’impianti di sterilizzazione ed essiccazione, realizzati da Termolegno e finalizzati anche al trattamento termico HT, attraverso un processo che rende tracciabile il pallet.
Ma il grande punto di forza di Sartorilegno è la straordinaria efficienza del sistema industriale e logistico, concepito per garantire la massima resa produttiva: dalla raccolta della materia prima nei
47 FOCUS TECNOLOGIE TERMOLEGNO www.termolegno.com
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boschi locali, in prevalenza legno di conifere certificato PEFC, alla collocazione stradale dello stabilimento di Mezzolombardo, strategica per la gestione dei trasporti.
In questo flusso virtuoso Sartorilegno ha operato cospicui investimenti per il recupero pressoché integrale degli scarti di lavorazione. Parte della segatura viene riciclata per produrre internamente pellet naturale ad alta resa calorica. Il resto è convogliato come biomassa in varie centrali di teleriscaldamento vicine.
L’azienda stessa si è anche dotata dal 2003 di una propria centrale, in grado di rendere termoautonomo il paese di Fondo, con un risparmio annuo di 900.000 litri di gasolio e una riduzione di emissioni pari a 2.394.000 tonnellate di CO2
La realizzazione nel 2011 di un grande impianto fotovoltaico con-
tribuisce, inoltre, a un’auto-produzione annua di 600.000 kW di energia elettrica, convogliata negli impianti produttivi.
Con il suo modello industriale, Sartorilegno ha saputo mettere in pratica i principi dell’economia circolare: ridurre, riusare, riciclare.
Rigenerare energie e risorse, in una prospettiva di futuro sostenibile, non solo a proprio vantaggio, ma anche con ricadute positive per la comunità locale e per l’intera società.
LE SOLUZIONI TERMOLEGNO
PER SARTORILEGNO
Per Sartorilegno sono stati realizzati essiccatoi altamente customizzati nei due stabilimenti, finalizzati all’essiccazione e al trattamento termico fitosanitario del legno. Si tratta di impianti ad alta efficienza energetica High Energy
48 IL LEGNO aprile 2024 FOCUS TECNOLOGIE TERMOLEGNO
Efficiency, dotati di sistemi di recuperatore di calore. L’impianto a Mezzolombardo è predisposto per un carico molto grande, a doppio carico in altezza, fino a 3000 pallet a ciclo. La sua flessibilità consente tuttavia di modulare la capacità di carico in funzione di specifiche e temporanee esigenze, per ridurre i costi, innanzitutto energetici. La soluzione proposta è un’espressione significativa delle potenzialità “su misura” di Termolegno e s’inserisce a pieno titolo nell’ecosistema produttivo sostenibile Sartorilegno. Anche gli impianti installati nella sede centrale di Fondo sono totalmente High Energy Efficiency e utilizzati sia per l’essiccazione che per il trattamento termico ISPM15 del pallet.
IL VALORE DELL’ESPERIENZA CON SARTORILEGNO
Fiancheggiare Sartorilegno nella realizzazione di un impianto con queste caratteristiche, ha significato per Termolegno non solo affrontare e risolvere problemi tecnici inediti, ma anche immergersi in un sistema industriale esemplare per logistica e organizzazione, da cui c’è sempre molto da imparare. Sartorilegno infatti realizza solo pallet di qualità, partendo dalla scelta della pianta nel bosco, eseguendo il trasporto, il taglio nella segheria aziendale, la trasformazione in pallets e la consegna in tutto il mondo. Dalla lavorazione del legno viene prodotta, inoltre, una biomassa priva di impurità e trattamenti, da utilizzare
per la produzione di energia pulita e in impieghi diversi nel rispetto dell’ambiente. Nei due stabilimenti Sartorilegno dispone di un’area complessiva di 55.000 m2, di cui 12.000 coperti. Val di Non, dove sorge l’azienda, è ricca di boschi e la produzione di imballaggi in legno è una tradizione che si tramanda da tempo. Sartorilegno nasce e inizia la sua attività nel 1981 e in questo stabilimento dispone di impianti produttivi all'avanguardia in grado di garantire la massima efficienza ed economicità del processo, partendo dal taglio del tronco per arrivare al pallet: 80.000 m3 all’anno di tronchi prelevati in bosco e lavorati. Davvero una case history di grande prestigio per Termolegno!
AN EXAMPLE OF CIRCULAR ECONOMY
TERMOLEGNO'S SPECIALIZATION IN WOOD DRYERS SINCE 1994 TOGETHER WITH ITS RELIABILITY AND THE ABSOLUTE EFFICIENCY OF ITS SYSTEMS ARE RECOGNIZED INTERNATIONALLY. THE COMPANY FROM RAUSCEDO, IN THE PROVINCE OF PORDENONE, WHICH HAS ALWAYS BEEN ALONGSIDE THE WOOD SUPPLY CHAIN IN SUSTAINABLE DEVELOPMENT WITH ITS SUPPLY TO SARTORILEGNO, HIGHLIGHTS A HIGHLY PRESTIGIOUS CASE HISTORY WHICH HAS BEEN ABLE TO PUT INTO PRACTICE THE PRINCIPLES OF THE CIRCULAR ECONOMY: REDUCE, REUSE , TO RECYCLE.
Present in over 80 countries, the Friulian company Termolegno offers its customers the design, production and installation of machines for the drying, steaming and HT heat treatment (ISPM-15) of wood. Each type of service is studied and developed by the company to perfectly adapt to the specific needs of the customer as demonstrated by the Sartorilegno case history to which this article is
49 www.termolegno.com
dedicated. On the other hand, Termolegno's know-how allows it to supply products with high standards of efficiency and quality recognized throughout the world. With factories in Fondo and Mezzolombardo, in Trentino, Sartorilegno is a company from Borgo d'Anaunia – Hamlet of Fondo in the province of Trento – highly specialized in the production of pallets intended for a global market. To ensure the quality and control of the product, the company has equipped itself with sterilization and drying systems, made by Termolegno and also aimed at HT heat treatment, through a process that makes the pallet traceable. But the great strength of Sartorilegno is the extraordinary efficiency of the industrial and logistical system, designed to guarantee maximum production yield: from the collection of the raw material in local forests, mainly PEFC certified coniferous wood, to the road location of the Mezzolombardo factory , strategic for transport management. In this virtuous flow Sartorilegno has made substantial investments for the almost complete recovery of processing waste. Part of the sawdust is recycled to internally produce natural pellets with high caloric yield. The rest is piped as biomass to various nearby district heating plants. Since 2003, the company itself has also equipped itself with its own power plant, capable of making the town of Fondo climate-independent, with an annual saving of 900,000 liters of diesel and a reduction in emissions equal to 2,394,000 tonnes of CO2. The construction of a large photovoltaic system in 2011 also contributes to an annual self-production of 600,000 kW of electricity, channeled into the production plants. With its industrial model, Sartorilegno has been able to put into practice the principles of the circular economy: reduce, reuse, recycle. Regenerate energy and resources, with a view to a sustainable future, not only to one's own advantage, but also with positive consequences for the local community and for the entire society.
TERMOLEGNO SOLUTIONS FOR SARTORILEGNO
For Sartorilegno, highly customized dryers were created in the two factories, aimed at drying and phytosanitary heat treatment of the wood. These are highly energy efficient High Energy Efficiency systems, equipped with heat recovery systems. The plant in Mezzolombardo is designed for a very large load, double load in height, up to 3000 pallets per cycle. However, its flexibility allows the load capacity to be modulated ac-
cording to specific and temporary needs, to reduce costs, especially energy costs. The proposed solution is a significant expression of the "tailor-made" potential of Termolegno and fits fully into the Sartorilegno sustainable production ecosystem. The systems installed at the Fondo headquarters are also totally High Energy Efficiency and used both for drying and for the ISPM15 heat treatment of the pallet.
THE VALUE OF EXPERIENCE WITH SARTORILEGNO
Supporting Sartorilegno in the creation of a plant with these characteristics meant for Termolegno not only facing and solving unprecedented technical problems, but also immersing itself in an exemplary industrial system for logistics and organisation, from which there is always a lot to learn. In fact, Sartorilegno only creates quality pallets, starting from the choice of the plant in the forest, carrying out the transport, the cutting in the company sawmill, the transformation into pallets and delivery all over the world. Furthermore, wood processing produces biomass free of impurities and treatments, to be used for the production of clean energy and in various uses while respecting the environment. In the two factories, Sartorilegno has a total area of 55,000 m2, of which 12,000 are covered. Val di Non, where the company is located, is rich in woods and the production of wooden packaging is a tradition that has been handed down for some time. Sartorilegno was born and began its business in 1981 and in this plant it has cutting-edge production systems capable of guaranteeing maximum efficiency and cost-effectiveness of the process, starting from the cutting of the trunk to the pallet: 80,000 m3 of trunks removed per year in the woods and processed.
Truly a highly prestigious case history for Termolegno!
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MEDICINA DELL’ABITARE
LA MEDICINA DELL’ABITARE IMPLICA LA RICERCA, LA SALUTE, LA SOSTENIBILITÀ E LA CERTIFICAZIONE EVA, UN TEMA APPROFONDITO IN DUE RICERCHE DI CUI CI PARLA L’ARCHITETTO VIVIANA DERUTO, ESPERTA IN BIO-ARCHITETTURA E GEOBIOLOGIA, DOCENTE DI COSTRUZIONI, TECNOLOGIA DEI MATERIALI E IMPIANTI PER LA BIOEDILIZIA, LA BIOCLIMATICA E LE ENERGIE RINNOVABILI, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE PROGETTOCASABIOECOLOGICA E DIRETTRICE IRSA-ISTITUTO RICERCHE SCIENZE DELL’ABITARE.
di Viviana Deruto
La medicina dell’abitare si occupa, ormai da diversi decenni, della salute all’interno degli spazi costruiti, valutando tutti i fattori di interazione, antropica e naturale, con rilievi strumentali e biofisici per giungere a una diagnosi e a possibili soluzioni e/o mitigazioni dei fattori di disturbo rilevati. A lungo il benessere all'interno degli spazi costruiti è stato misu-
rato solo in termini termoigrometrici, ma la ricerca ha dimostrato che sono molti i parametri che influenzano il comfort abitativo, tra questi i materiali da costruzione, dalla struttura alle finiture, passando per gli arredi. Due le ricerche che si sono occupate di rilevare le reazioni all’ambiente costruito: la prima la Ricerca “Wood comfort”, condotta dal dipartimento TESAF dell’Università di Padova, dalla Prof.ssa Michela Zanetti e dalla
Dott.ssa Luisa de Mattè, ha indagato la risposta psicologica (stress – attenzione – ripresa), con test condotti in due fasi, in ambienti protetti, appositamente allestiti e progettati dalla sottoscritta architetto Viviana Deruto, realizzati in murature e legno (figg. 1 e 2).
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GEOBIOLOGIA
Figura 1.
Figura 2.
HOUSING SURGERY
THE SURGERY OF LIVING INVOLVES RESEARCH, HEALTH, SUSTAINABILITY AND EVA CERTIFICATION, AN IN-DEPTH THEME OF TWO RESEARCH STUDIES THAT ARCHITECT VIVIANA DERUTO, EXPERT IN BIO-ARCHITECTURE AND GEOBIOLOGY, PRESIDENT OF THE PROGETTOCASABIOECOLOGICA ASSOCIATION AND DIRECTOR OF IRSA- HOUSING SCIENCES RESEARCH INSTITUTE.
Living surgery has been dealing, for several decades now, with health within built spaces, evaluating all the fac-
tors of interaction, anthropic and natural, with instrumental and biophysical measurements to reach a diagnosis and possible solutions and/or mitigations of the disturbing factors detected.
For a long time, well-being was only thermo-hygrometric, but research has shown that there are many parameters that influence living comfort, including construction materials, from the structure to the finishes, through to the furnishings.
Two studies were carried out to detect reactions to the built environment: the first was the "Wood comfort" research, conducted by the TESAF department of the University of Padua, by Prof. Michela Zanetti and Dr. Luisa de Mattè, investigated the psychological response (stressattention - recovery), with tests conducted in two phases, in protected environments, specially set up and built, in masonry and wood (figs. 1 and 2).
53 www.progettocasabioecologica.it
Figura 1 e 2: le strutture ideate e progettate dall'architetto Viviana Deruto, sulla base delle esperienze già condotte con la ricerca sulle interazioni bio siche con i materiali, per lo svolgimento dei test della ricerca "Wood comfort", condotta dal Dipartimento TESAF - Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell'Università di Padova, e realizzate dall'azienda FBE Woodliving.
La seconda la Ricerca MaVE –Material Value Exposure ha misurato le risposte biofisiche all’ambiente e ai materiali, con test divisi in tre fasi, anch’essi condotti in ambienti protetti appositamente allestiti e realizzati, in muratura e in legno (figg. 3 e 4).
I rilievi della ricerca MaVE si sono basati sul presupposto che il miglior strumento di rilievo è il nostro corpo, capace di tradurre gli stimoli esterni in reazioni biofisiche: quando entriamo in un ambiente, non solo i nostri cinque sensi sono in ascolto, ma tutto il nostro corpo.
Gli stimoli che arrivano al nostro cervello sono elaborati e tradotti in azioni, più o meno volontarie, gestite dai sistemi nervoso ed endocrino.
La ricerca MaVE-Material Value Exposure, il cui protocollo è stato elaborato dal team di IRSA-Istituto Ricerche Scienze dell'Abitare (Gruppo di lavoro dell'Associazione ProgettoCasaBioEcologica), ha dimostrato, con misurazioni strumentali dei parametri biofisici (battito cardiaco, temperatura, resistenza cutanea) che l’uso di materiali
naturali per le costruzioni, gli arredi, le finiture, può migliorare la risposta fisica, ma, soprattutto, che alcuni specifici materiali sono in grado di influire sul benessere e sulla percezione di comfort all’interno degli spazi costruiti e possono migliorare le nostre risposte sia biofisiche che psicologiche.
Tra questi l’ambiente legno è risultato più equilibrante e confortevole e ha sollevato la necessità di definire un parametro di benessere e comfort, così come, oggi, definiamo quello energetico.
La medicina dell’abitare è volta al raggiungimento del benessere psicofisico all’interno degli spazi costruiti perché una migliore qualità della vita, come ormai è scientificamente provato, migliora anche la risposta immunitaria e di conseguenza la nostra salute e, spesso, non si tiene conto che la salute ha un costo in termini economici, energetici e anche emotivi, come questi ultimi anni ci hanno insegnato.
I risultati della ricerca hanno dimostrato che un grande contributo in questo senso può essere raggiunto con l’utilizzo del legno, in tutte le sue declinazioni, come materiale da costruzione, con finiture e arredi di derivazione naturale e non di sintesi.
È stato, quindi, formulato il protocollo E.V.A. - Eco Valutazione
Ambientale, applicabile alla progettazione, ai materiali, alle costruzioni, agli arredi, che prevede un utilizzo mirato dei materiali per la modulazione della risposta biofisica all’interno degli spazi costruiti, con la creazione di aree di
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Figura 3.
Figura 4.
benessere, relax o di lavoro, dove la percezione di comfort e le performances di lavoro e di superamento di stati di stress, sono migliori. Alle qualità dei materiali, si unisce, un sapiente uso di forme e co-
lori che contribuiscono a raggiungere un design elegante e appropriato alla destinazione d’uso degli ambienti costruiti. È stato anche pensato un protocollo di certificazione E.V.A. con un relativo indice E.V.A., che defi-
The second, the MaVE – Material Value Exposure Research, measured the biophysical responses to the environment and materials, with tests divided into three phases, also conducted in specially set up and constructed protected environments, made of masonry and wood (figs. 3 and 4).
The MaVE research findings were based on the assumption that the best survey instrument is our body, capable of translating external stimuli into biophysical reactions: when we enter an environment, not only are our five senses listening, but all our body.
The stimuli that reach our brain are processed and translated into actions, more or less voluntary, managed by the nervous and endocrine systems.
The MaVE-Material Value Exposure research has demonstrated, with instrumental measurements of biophysical parameters (heart rate, temperature, skin resistance) that the use of natural materials for constructions, furnishings and finishes can improve the physical response, but, above all, that some specific materials are able to influence well-being and the perception of comfort within built spaces and can improve both our biophysical and psychological responses.
Among these, the wooden environment was found to be more balancing and comfortable and raised the need to define a parameter of well-being and comfort, just as we define the energy parameter today.
Living medicine is aimed at achieving psychophysical well-being within built spaces because a better quality of life, as is now scientifically proven, also improves the immune response and consequently our health and, often, this is not taken into account that health has a cost in economic, energetic and even emotional terms, as recent years have taught us.
The results of the research have shown that a great con-
nisce la salubrità di un edificio su una scala, data da pesi assegnati alle diverse variabili, che identifica la classe di comfort e, quindi, di risparmio salutistico, così come la certificazione energetica definisce quello energetico.
tribution in this sense can be achieved with the use of wood, in all its forms, as a building material, with finishes and furnishings of natural origin and not of synthesis.
The E.V.A.- Eco Environmental Evaluation protocol was therefore formulated, applicable to the design, materials, constructions and furnishings, which provides for a targeted use of materials for the modulation of the biophysical response within the built spaces, with the creation of wellness, relaxation or work areas, where the perception of comfort and work performances and overcoming states of stress are better.
The quality of the materials is combined with a skilful use of shapes and colors which contribute to achieving an elegant and appropriate design for the intended use of the built environments.
An E.V.A. certification protocol has also been designed. with a relative E.V.A. index, which defines the healthiness of a building on a scale, given by weights assigned to the different variables, which identifies the comfort class and, therefore, health savings, just as the energy certification defines the energy one.
Figura 3: la Ricerca “MaVE - Material Value Exsposure”, in particolare le tre fotogra e fanno riferimento al rilievo delle reazioni bio siche ai materiali (ideatrice, sviluppo e ricerca arch. Viviana Deruto e team IRSA - (Istituto Ricerca Scienze dell’Abitare): fase 12 - 3.
Individuazione materiale campione, de nizione protocollo di ricerca, rilievi bio sici.
Figura 4: le due immagini sono relative speci catamente alla fase 3: locale rilievi bio sici.
55 www.progettocasabioecologica.it
INNOVAZIONE SOSTENIBILITÀ FORMAZIONE
IL 18 GENNAIO SCORSO A ERBA, IN PROVINCIA DI COMO, PRESSO LARIOFIERE IN OCCASIONE DI FORNITORE OFFRESI (ARREDO E DESIGN), SONIA MARITAN HA PRESENTATO PER IL CONSORZIO VERO LEGNO L’EVENTO IN COLLABORAZIONE CON L'ORDINE DEGLI ARCHITETTI PPC DELLA PROVINCIA DI COMO, MONZA BRIANZA E LECCO CON IL TITOLO “INNOVAZIONE SOSTENIBILITÀ FORMAZIONE”. IL CONVEGNO, COORDINATO DAL DIRETTORE DELL’ASSOCIAZIONE ARCH. PAMELA COLOMBO, SI È CONCENTRATO INTORNO A QUESTI TRE ASPETTI. AFFIANCARE LE IMPRESE NELLO SVILUPPO E NELLA DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE E DELLA SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEI MATERIALI E DEL LEGNO IN PARTICOLARE HA COSTITUITO L’ASPETTO PRINCIPALE DI OGNI INTERVENTO.
di Pamela Colombo e Sonia Maritan
In apertura hanno portato i loro saluti il Presidente di LarioFiere Fabio Dadati, il Presidente del
Consorzio Vero Legno Maurizio
Riva e l’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi. Riportiamo i loro commenti e uno stralcio delle relazioni pro-
poste sotto l’egida di Materially dalla sua presidente Chiara Rodriquez e dagli Ordini degli architetti di Como, Monza Brianza e Lecco, rispettivamente con l’arch. Margherita Mojoli - presidente Ordine Architetti Como, il consigliere arch. Elio RonzoniOrdine Architetti Monza Brianza e l’arch. Anselmo Gallucci - presidente Ordine Architetti Lecco.
I SALUTI
FABIO DADATI
presidente Lariofiere «Come tutte le iniziative che realizza Lario fiere nel suo ruolo di strumento economico per le politiche economiche del territorio, il lavoro con gli imprenditori e con le associazioni è determinante. La seconda edizione di questa fiera pensiamo sia figlia del nostro territorio con la sua forte componente
56 IL LEGNO aprile 2024
UNA FINESTRA SUL CONVEGNO VERO LEGNO
legata al settore del legno-arredo, una competenza che ha un peso internazionale significativo. “Fornitore Offresi” (anche per l’edizione sulla meccanica) sta evidenziando un suo ruolo nei sistemi fieristici riguardo il BTB, quindi la subfornitura rappresenta una cerniera che crea la possibilità di mettere in connessione le aziende tra di loro, tra chi crea e chi dà dei servizi diretti al mercato del prodotto finale.
Un altro aspetto importante è quello dell'internazionalizzazione: utilizzare sempre di più i sistemi fieristici lombardi per accompagnare gli imprenditori nel mondo in altre manifestazioni fieristiche verticali di settore.
Infine, l'orientamento al mondo della scuola-lavoro, un tema trasversale che riguarda tutti i settori come posso testimoniare in qualità di albergatore e ristoratore».
In queste pagine alcune immagini del convegno di Vero Legno, moderato da Sonia Maritan il 18 gennaio scorso a Erba, in provincia di Como, presso Lario ere in occasione di Fornitore Offresi (Arredo e Design), con i relatori intervenuti, in particolare da sinistra a destra: Elio Ronzoni, Chiara Rodriquez, Maurizio Riva, Fabio Dadati, Alessandro Fermi, Margherita Mojoli e Anselmo Gallucci
Alcuni scatti dello stand di Vero Legno al Salone del Mobile.Milano che si è tenuto alla Fiera di Milano a Rho dal 16 al 21 aprile 2024 e uno scatto di Sonia Maritan, direttore de IL LEGNO insieme al direttore del Consorzio l’arch. Pamela Colombo.
MAURIZIO RIVA
presidente Vero Legno «Questa esposizione è molto importante non solo per gli addetti ai lavori ma anche per gli architetti, fornisce l’occasione per fare in modo che i designer possano conoscere le tecnologie e avvicinarsi alla ricerca sul territorio che gli imprenditori contribuiscono a fare all’interno delle loro realtà. Il nostro è un territorio molto importante nel quale nascono trend che si riverberano anche a livello mondiale: il made in Brianza è un valore riconosciuto! È importante questa vetrina dei materiali e delle sue caratteristiche: ho un nipote che dovrebbe rappresentare la quinta generazione nella nostra azienda e mi auguro che questo importante passaggio generazionale avvenga, ma penso che ci
57 www.verolegno.it - www.materially.eu - www.lariofiere.it
voglia soprattutto passione per imparare un mestiere.
L’infilata di supermercati che ormai invade tutti i centri abitati sta facendo perdere gli stimoli verso il prodotto “unico” con il suo fascino legato al mondo dell'artigianato, ma se muore l'artigianato muore l’industria: è anche in questo senso che dobbiamo aiutare le prossime generazioni. È importante produrre con qualità e saper dare un servizio adeguato: se viene montato male un mobile il risultato sarà penalizzante anche per il produttore e l’intera filiera. Sono molteplici gli aspetti da curare e preservare».
ALESSANDRO FERMI
Assessore
«Investire sulla cultura del nostro territorio è determinante: “Fornitore Offresi” è una fiera che va in questa direzione. Soprattutto perché ci troviamo in un momento particolare negli ambiti lavorativi dell'artigianato, dell'accoglienza turistica e del commercio, nei quali si fa una grandissima fatica a trovare manodopera.
Qual è il significato di questa evoluzione così rapida, rispetto a quando questa disponibilità c’era?
Innanzitutto, l’aspetto positivo è che il mercato del lavoro oggi offre delle opportunità e quello negativo è che la forza lavoro che può essere messa in campo per sopperire alle carenze di personale oggi non c'è, verosimilmente perché negli ultimi 10-15 anni abbiamo erroneamente puntato su aspettative che oggi si sono rivelate sbagliate.
Per le ultime generazioni l'obiet-
tivo era quello di arrivare alla laurea, di ottenere quel “pezzo di carta” che sarebbe stato utile per trovare un'occupazione dignitosa e assicurarsi un proprio percorso di vita. Nel tempo si è palesato il divario tra quello che viene imparato sui libri di scuola e quello che richiede il mercato del lavoro, ma non è così in tutta Europa. In Germania, per esempio, una nazione con la quale ci confrontiamo da un punto di vista economico, l'obiettivo è sempre stato quello di prevedere l’andamento del mercato del lavoro nei successivi 5 anni all’indagine e di stimolare i giovani ad andare nella stessa direzione in cui il mercato del lavoro guardava rispetto al futuro.
Una impostazione culturale molto diversa che inizia nelle famiglie, nelle istituzioni scolastiche e che viene promossa dalle istituzioni stesse che guardano alla fotografia del mercato per conformarsi nei percorsi scolastici. Secondo la nostra radice culturale ci sono le scuole di ‘serie A’ a cui ambire, solitamente di matrice umanistica, e quelle di serie B, spesso collegate alla formazione professionale e ritenute un ripiego, caldeggiato quando il ragazzo non ha molta voglia di studiare oppure non nutre particolari ambizioni! Ed ecco spiegata la proliferazione di laureati inservibili da un punto di vista di mercato del lavoro, che si trovano da un lato a non trovare lavoro o a doversi adattare a un impiego completamente diverso rispetto al percorso di studi compiuto e dall'altro alla carenza di ragazzi formati nelle aziende! Il mismatch che c'è tra quello che richiede il mercato del lavoro e quello che viene imparato sui banchi di scuola è di circa il 15% in più (con punte del 20%) rispetto a quello che c'è in Germania e in 15 anni è costato allo Stato quasi 19 punti di competitività con la Germania! Oggi si deve correre ai ripari. In che modo si può fare? Partendo da due presupposti: il primo, sapendo nei prossimi cinque/dieci anni dove tenderà il mercato del lavoro, assecondandolo. Il secondo, trasmettendo il messaggio che oggi lavorare in un'impresa artigianale e studiare per formarsi è completamente diverso rispetto l’impiego in fabbrica di 15-20 anni,
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Sonia Maritan e Pamela Colombo al Salone del Mobile di Milano 2024.
INNOVATION SUSTAINABILITY TRAINING
LAST JANUARY 18TH IN ERBA, IN THE PROVINCE OF COMO, AT LARIOFIERE ON THE OCCASION OF FORNITORE OFFRESI (FURNITURE AND DESIGN), SONIA MARITAN PRESENTED THE EVENT FOR THE VERO LEGNO CONSORTIUM IN COLLABORATION WITH THE ORDER OF PPC ARCHITECTS OF THE PROVINCE OF COMO , MONZA BRIANZA AND LECCO WITH THE TITLE "INNOVATION, SUSTAINABILITY, TRAINING".
THE CONFERENCE, COORDINATED BY THE DIRECTOR OF THE ASSOCIATION ARCH. PAMELA COLOMBO, FOCUSED ON THESE THREE ASPECTS. SUPPORTING COMPANIES IN THE DEVELOPMENT
con grandi prospettive sia da un punto di vista di crescita ma anche di qualità del lavoro e di mercato del lavoro. E per farlo è necessario far capire cosa vuol dire lavorare adesso in una impresa e anche in una piccola impresa artigianale, per guardare a quel percorso professionale e a quel percorso lavorativo che pone il lavoro al centro dell'obiettivo investendo sulle scuole di formazione professionale. Il governo, mi par di capire, da qualche tempo a questa parte sta investendo in questa direzione e come regione Lombardia seguiamo questa linea. Stiamo proprio adesso promuovendo una serie di innovazioni che porteranno a un tentativo di rendere più appetibile ai ragazzi questo tipo di percorso di studi e soprattutto con l'obiettivo ovviamente di agganciare anche la parte di formazione con l'impresa e il mercato del lavoro che è una distanza che abbiamo la necessità di colmare. Non recupere-
AND DIFFUSION OF INNOVATION AND SUSTAINABILITY THROUGH KNOWLEDGE OF MATERIALS AND WOOD IN PARTICULAR WAS THE MAIN ASPECT OF EACH INTERVENTION.
Consorzio Vero Legno Maurizio Riva and the Councilor for University, Research and Innovation of the Lombardy Region Alessandro Fermi.
We report their comments and an excerpt of the reports proposed under the aegis of Materially by its president Chiara Rodriquez and by the Orders of Architects of Como, Monza Brianza and Lecco, respectively with the architect. Margherita Mojoli - president of the Como Order of Architects, the councilor arch. Elio Ronzoni - Order of Architects Monza Brianza and the architect. Anselmo Gallucci - president of the Lecco Order of Architects.
remo il GAP con la Germania nel giro di poco tempo, ma confidiamo nel corso di qualche anno di diventare competitivi attraverso un approccio culturale differente che non denigri la formazione tecnica rispetto la formazione umanistica. Dobbiamo puntare a un modello di accesso al lavoro che è soprattutto culturale».
GLI INTERVENTI
CHIARA RODRIQUEZ
presidente Materially IL MATERIALE AL CENTRO
DELLA STRATEGIA D’IMPRESA
Material ConneXion è nata in America a metà degli anni ‘90, inizialmente come materioteca fisica e poi una banca dati, un database che adesso ha più di 10.000 materiali, secondo la logica di trovare materiali intelligenti che riescano a dare delle risposte lungo tutto il loro percorso di vita. Ora Materially, nata da un’evoluzione di quella
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esperienza, ha un ruolo di cerniera e una posizione di osservatorio e dà suggerimenti sull'utilizzo di materiali da parte di aziende manifatturiere ma lavora molto anche con chi produce materiali. Partendo dal materiale e dal processo creativo cerca di capire come l'innovazione del materiale può indirizzare un’innovazione di sistema, in modo da sottolineare le caratteristiche funzionali e prestazionali dei materiali». Materially affianca le imprese nello sviluppo e nella diffusione dell’innovazione e della sostenibilità a partire dai materiali, come società di consulenza che da più di due decenni affianca progettisti e aziende nella ricerca di soluzioni. In occasione del convegno “Il futuro delle nostre imprese –Architetti Artigiani e Formazione”, ha presentato tre esperienze di approcci al tema del trasferimento di conoscenze nell’ambito dei materiali:
1) Material ConneXion Insights
Si tratta di una materioteca fisica (visitabile presso la sede della società) e di un database, ora arricchiti dagli Insights: contenuti online in costante aggiornamento che offrono spunti e approfondimenti su materiali, trend, innovazione e sostenibilità. Questo tipo di strumenti sono di grande aiuto per la formazione continua di professionisti, l’aggiornamento aziendale e l’educazione secondaria e terziaria.
2) Workshop e formazione aziendale
Progettare per la circolarità, o comunque partendo da obiettivi mirati a rendere prodotti, arredi o spazi più sostenibili, è tanto neces-
sario quanto per nulla scontato. Come, attraverso workshop pratici e online, si può supportare una società con grande presenza retail a ripensare un concept per negozi che non aveva inglobato parametri di eco-sostenibilità.
3) FLA Plus
Nell’obiettivo di diffondere i criteri di sostenibilità nell’industria dell’arredo, FederlegnoArredo ha lanciato una piattaforma di servizi dedicati ai suoi soci. Uno degli strumenti proposti è una Libreria di Materiali creata da Materially pensando all’utilizzatore finale. L'obiettivo è anche quello di dare un orientamento rispetto a tematiche
come il greenwashing e una particolare attenzione è stata data alle parole chiave, alle tipologie di materiale e la certificazione con criteri di sostenibilità per un approccio produttivo più circolare.
arch. MARGHERITA MOJOLI presidente Ordine
Architetti Como
TRA IL SAPERE E IL SAPER FARE
«Nei luoghi comuni in cui spesso ci si perde all’Architetto è demandato il ruolo del sapere, secondo le proprie competenze, all’Artigiano quello del saper fare. Questa semplificazione dovrebbe non essere un limite di contrapposizione dei ruoli, ma guidare i possibili sviluppi futuri di necessari rapporti tra i due mondi. E questo incontro, visti gli invitati, fa ben sperare che per il futuro la sfida della sinergia possa essere raccolta.
Da non addetto al settore, inteso come mondo dell’artigianato e delle imprese, provo a fare un parallelismo tra le criticità in essere che vedo nel tessuto produttivo, partendo dal mondo che conosco, quello dei Professionisti. Come i nostri studi professionali sono sostanzialmente mono persona, così il tessuto principale degli artigiani (ma anche delle imprese) è frammentato sul territorio rappresentando al posto che una potenzialità per le peculiarità e la qualità dei singoli, forse una criticità perché stando ognuno chiuso nella propria bottega (Architetti come Artigiani) si perde l’occasione del confronto. Confronto che porta sempre ad accrescimento (e
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si inserisce sul discorso della competitività).
E questa riflessione ben si sposa con quella che credo sia l’idea alla base di “Vero Legno”, consorzio che mettendo insieme diverse realtà è sicuramente un esempio virtuoso che traccia la via per un percorso forse non semplice, ma assolutamente condivisibile (quello dell’unirsi su dei principi).
Uno sguardo alla formazione è sicuramente un importante anello su cui lavorare congiuntamente. Formazione che necessariamente deve partire dalla conoscenza del materiale di cui si parla (il Professionista deve tornare in bottega a “sporcarsi le mani”).
Formazione che deve però puntare ad andare verso una visione condivisa (l’artigiano deve seguire, anche provando a innovare processi realizzativi, l’idea di progetto).
All’interno del “Festival del Legno”, che è una manifestazione che da anni si svolge sul territorio, a Cantù, abbiamo iniziato una collaborazione sul tema del legno, sull’avvicinamento del mondo dei Professionisti al settore. Quest’anno, come altri anni abbiamo collaborato attivamente, con le consuete visite ad alcune aziende che ringrazio per avere manifestato la massima apertura ed entusiasmo nell’aprire i loro spazi, con orgoglio, alla Città e agli Architetti e abbiamo aggiunto, proprio nel tentativo di iniziare questo percorso di scambio attivo, alcuni eventi di taglio più culturale, che evidenziassero il valore della parte progettuale oltre di quella realizzativa. La storia del prodotto. Del de-
sign. Sappiamo che la storia deve sempre essere tenuta in considerazione, come punto di forza, ma sappiamo anche che non si può “morire” nella storia, bisogna pensare al futuro, senza pregiudizio e senza paura di abbandonarla per andare incontro al cambiamento. Quale sia il futuro per il settore del legno nel complesso non è di semplice ipotesi, perché prevede la conoscenza approfondita del territorio di cui si parla e prevede l’identificazione di una visione di sviluppo futura. Prevede il confronto con tante tematiche (innovazione, ricerca, sostenibilità, crisi energetica, cambiamento climatico, possibile ruolo dell’IA, …).
Infine alcune considerazioni personali, non come critica, ma come spunto di riflessione. Negli anni forse nel tentativo di evidenziare le peculiarità dei singoli, si è perso il ruolo di detentori della conoscenza e di valore del prodotto del made in Italy nel complesso, nel tentativo, magari senza una struttura capace di seguire il processo di crescita, di “uscire” dal proprio territorio, cercando settori di mercato liberi (se ancora ce ne sono) e/ o esteri. Uscire dai propri confini è un passaggio importante, ma questa operazione deve essere governata, deve necessariamente essere fatta partendo dall’assunto di non perdere la propria identità di qualità al primo posto. La sfida del mercato esterno deve essere un’occasione di crescita, non portare a snaturare l’essenza di ciò che siamo. Non si può e non si deve “strizzare l’occhio” a Paesi con sicuramente maggiori disponibilità economica
sacrificando quello che è la competenza assoluta e la qualità del prodotto. Questa è una cosa a cui non possiamo rinunciare perché è il valore aggiunto da sempre del made in Italy (anche in altri settori, anche per i Professionisti). Anche nella sfida dell’estero vedo le potenzialità dell’unione degli attori oggi presenti.
Il design italiano degli Anni ‘50 non ha bisogno di presentazioni, è stato un momento di altissima gloria del nostro Paese nel mondo e i prodotti di quegli anni ancora oggi accompagnano le nostre vite. Col tempo forse si è persa l’idea originaria insita in un oggetto di design e si è spinto sulla bellezza/ originalità degli oggetti che si nutriva di sé stessa, quindi senza attenzione alla funzionalità.
La rincorsa all’oggetto più bello più che più utile. Questo ha un po’ fatto perdere terreno ai gloriosi Anni ‘50. La strada è quella della funzione. La storia lo insegna. Carenze infrastrutturali (i collegamenti tra i nostri poli principali) sono un forte limite allo sviluppo del settore e il distacco tra il mondo dei Professionisti e quello delle realtà artigiane locali necessità di un cambio di rotta».
Sinergie tra i distretti del territorio. Uscire dall’individualità, senza disperdere o svendere il proprio know-how.
Il parlare qui oggi di Artigiani e Architetti ha un valore aggiunto forte. Abbiamo l’occasione di iniziare un percorso di scambio, che possa partire da una visione comune (tracciata nelle premesse, ma tutta da costruire).
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Ognuno di noi, gli Artigiani, gli Architetti, le Imprese, il settore formazione di livello professionale e anche accademico, hanno un ruolo importante da portare avanti congiuntamente agli altri. Le soluzioni non sono semplici, ma vanno cercate.
Gli attori diversi, tutti devono remare per lo stesso fine. La strada non è per forza “il nuovo master universitario” sul legno (i master vanno di moda come soluzione a tutti i problemi), come la strada non è per forza “l’Architetto si limiti al progetto e lasci a chi sa fare la parte operativa”. La strada va disegnata, senza pregiudizi. Non facile.
Il mondo non è più quello del dopo guerra, il mondo è cambiato, è stato stravolto (in ultimo dalla pandemia) e siamo diventati consapevoli che “da soli non si va lontano”.
Ma per non essere da soli in questo cammino io credo si debba fare lo sforzo di guardarci tra tutti e con rispetto per le potenzialità dell’altro e aprirsi a una nuova modalità di vedere le cose.
Non il mio orticello (bottega o studio), ma pensare a quello del legno come un palcoscenico in cui tutti gli attori, col proprio ruolo portino il proprio sapere e le proprie competenze. Aprirsi alle altre realtà, capire la nicchia di settore quale direzione prenderà e consolidare l’eccellenza; perché la strada dell’eccellenza (e non quella del numero) credo sia l’unica strada.
Lo hanno dimostrato anche i dati di ripresa del settore in generale e nelle nostre realtà dopo la pandemia».
Legno è arredo in Italia, specialmente nelle nostre realtà. Arredo e design.
Ma legno può essere anche altro; il materiale ha in sé tutte le caratteristiche per diventare rilevante anche in edilizia (in altre parti del mondo vengono costruiti condomini in legno).
Esiste poi il tema nel sistema
Paese della necessità abitativa (tarata sugli attori più fragili) e un possibile sviluppo potrebbe anche vedere protagonista la realtà del legno verso lo studio di alloggi temporanei (anche emergenziali), progettati e realizzati slegandosi dalla tradizione dei materiali utilizzati, dal concetto di “una casa per la vita (e per tutte le generazioni a seguire)” e trovando un modo di sviluppo più calato nelle esigenze. Spesso la parte difficile nei cambi di visione risiede in una frase che diceva l’economista Keynes “non sono difficili le nuove idee, è difficile cambiare le vecchie”».
consigliere arch. ELIO RONZONI
Ordine Architetti Monza Brianza UNA TESTIMONIANZA NEL LEGNO
«Io porto la mia testimonianza. Sono brianzolo e ho una moglie che lavora nel legno da sempre, per cui ho avuto il piacere e l'onore di avere un suocero che ha fatto il lucidatore. Nonostante arrivi dalle costruzioni tradizionali e calcoli tuttora il cemento armato, nel nostro Studio da tempo progettiamo anche le case in legno con risultati notevoli. Abbiamo dovuto superare le perplessità di alcuni clienti che immaginavano la casa in legno come una struttura “provvisoria” e poco durevole alludendo
alla casa dei “Tre Porcellini”! Incertezze eliminate con un excursus su case già realizzate e abitate, perché queste persone entrando in queste abitazioni finite da poco tempo ne percepivano il comfort abitativo molto elevato.
Pur non disdegnando il cemento armato, sono consapevole dell'umidità che creiamo quando realizziamo uno stabile di civile abitazione o comunque anche degli edifici pubblici in cemento armato con il tradizionale muro portante portatore di un inevitabile ristagno d'acqua che richiede molti mesi o addirittura qualche anno per far sì che la costruzione si liberi da questa umidità, cosa che invece la struttura a secco del legno non crea. Anzi, a questo disagio la casa in legno sostituisce un comfort immediato.
Certamente, l'abbinamento al ferro e al cemento armato se si vogliono realizzare delle strutture complesse è necessario. Il legno però merita il ruolo di “primo attore” perché nella sua lavorazione prevede uno scarso utilizzo di combustibili fossili, quindi impiega molte meno risorse fondamentali per la vita, come l'acqua. Questo incontro mi dà l'opportunità di effettuare alcune domande/riflessioni sull'utilizzo e l'impiego di un materiale caro ai brianzoli. Il legno è il materiale da costruzione del futuro? Ritengo che lo sia, proprio grazie ai vantaggi in parte già richiamati che garantisce.
Il legno è un materiale innovativo per la progettazione sostenibile?
Sì e per chi lo utilizza sembra una cosa naturale che ci permette di
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“tornare un po' indietro” come diceva prima Sonia Maritan, perché il prezzo che si sta pagando a nome del progresso è davanti ai nostri occhi!
Il legno sarà il materiale fondamentale per le costruzioni? Secondo la nostra esperienza sì, non sarà l'unico, come abbiamo visto prima ci sono tantissimi materiali per l'interno e per l'esterno, materiali edili ormai indirizzati al riciclo e tutti un po' più votati alla sostenibilità!
Il legno in edilizia è adatto per rigenerare l'ambiente? Sì è essenziale: è un circolo vizioso! In effetti il legno può essere usato in mille modi, il legno per l’arredo sostenibile come per la bioedilizia. Il legno crea un connubio tra design e materiale? È certamente così dalla notte dei tempi, come dimostra anche il padre di un mio collaboratore qui presente, l’architetto Elli, che nonostante la sua veneranda età fa l'intagliatore creando davvero pezzi unici! Queste sono alcune tematiche che ci piacerebbe in futuro poter affrontare con i colleghi, ma anche con l'ente fiera attraverso degli incontri o condividendo alcune esperienze con il legno portate da qualcuno di noi, qualcuno che lo disegna o cerca di disegnarlo. Per quanto riguarda il discorso della scolarizzazione o della professionalità, dobbiamo innanzitutto cambiare mentalità all'interno delle nostre famiglie come affermava l’Assessore Alessandro Fermi.
Lo dimostra anche la mia storia, io arrivo da una famiglia umile: mio padre faceva il camionista e mia
madre faceva la casalinga e con grandi sacrifici hanno permesso a me di laurearmi. Anche io sono stato in Germania, e c'è un approccio completamente diverso: i giovani sono in fabbrica da subito! Certo, hanno anche un reddito retributivo molto più alto rispetto al nostro ma dobbiamo cambiare anche noi avendo in mente che i nostri prodotti vengono esportati in maniera massiccia perché il made in Italy è richiesto.
Sono stato diverse volte agli eventi organizzati da Riva1920, anche nell’occasione in cui era ospite Mario Botta: si tratta di incontri molto belli, dove il legno e il profumo del truciolo è nell’aria. Un esempio da emulare, perché qualcosa per andare incontro ai nostri giovani occorre farlo, anche a livello politico, ricordandoci che rappresentiamo delle eccellenze del territorio da cui attingono all’estero cooptando tecnici, architetti e ingegneri».
arch. ANSELMO GALLUCCI
presidente Ordine Architetti Lecco FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA
«Ringrazio per l’invito a partecipare a questo importante evento organizzato da Lariofiere e saluto gli organizzatori e i presenti anche a nome degli architetti dell’Ordine di Lecco che rappresento.
In questa seconda edizione di Fornitore Offresi Arredo & Design è stato specificato che il tema dell’evento riguarda non il cosa si è fatto ma il come si fa, quindi non il prodotto finale di un lavoro, un mobile ad esempio, ma i particolari di cui è costituito, gli elementi di cui
è composto e i materiali che servono per realizzarlo.
In relazione quindi al taglio che caratterizza questo evento mi vorrei soffermare su due termini e cioè su Formazione e Architetto.
La formazione riveste un ruolo molto importante anche nella nostra professione di architetti. Poiché il nostro lavoro deve normalmente rispondere alle domande poste dai committenti, sia pubblici che privati, sentiamo molto la responsabilità di fare in modo che le risposte che noi diamo con i nostri progetti siano il frutto di una professionalità che si aggiorna continuamente: seguendo il passo dei nuovi materiali, delle tecniche più appropriate e, oggi, delle esigenze legate alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.
Nell’ambito edilizio sono sempre più numerose le esperienze innovative di ricerca – ho in mente ad esempio alcune esperienze in Olanda e ho visto che questo argomento sarà oggetto di approfondimenti anche durante queste due giornate – di sistemi modulari applicati per la realizzazione di edifici scolastici in legno “flessibili e sostenibili”, in grado cioè di assumere configurazioni diverse al cambiare delle esigenze nel tempo. Siamo molto attenti nel mio Ordine Professionale, e in generale in tutti gli Ordini, a offrire ai nostri iscritti, con incontri, seminari, convegni numerose occasioni di aggiornamento sui vari temi legati alla nostra professione: temi di carattere tecnico e di carattere storico - artistico.
Nell’ambito dei nostri Ordini è tal-
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mente importante questa che abbiamo chiamato “Formazione Professionale Continua” che, dal 2014, a pena di pesanti sanzioni disciplinari, occorre raggiungere un prefissato numero di crediti formativi che si ottengono attraverso la partecipazione documentata ai vari corsi proposti.
Certamente, per esperienza personale, non penso che ci si possa accontentare di avere assolto agli obblighi dei crediti formativi per sentirsi a posto sull’aggiornamento professionale.
Penso infatti che alla base debbano esserci dei fondamentali presupposti:
1) In primo luogo occorre un grande amore per l’architettura e il design, un grande amore e passione per il proprio lavoro simile a quello che aveva un grande maestro dell’architettura moderna: Gio Ponti, il quale invitava ad amare l’architettura perché da essa “nasce (…) uno stile della vita degli uomini, non uno stile degli edifici”. Si tratta di una posizione umana che oggi più che mai siamo chiamati a riscoprire e che abbiamo richiamato anche nell’anno passato, il 2023, l’anno del centenario della costituzione del nostro Ordine Professionale, durante il quale ci siamo confrontati con tutti quelli che sono i nostri principali interlocutori nella nostra attività: cittadini, amministratori pubblici, autorità religiose, chiedendo loro in che modo pensavano che l’architetto potesse contribuire, con il suo insostituibile apporto, alla crescita della comunità, raccogliendo preziose indicazioni in proposito.
Un insostituibile apporto alla crescita della comunità che riteniamo debba superare l’immagine, spesso cara alla pubblicistica, dell’architetto genio visionario, verso un ruolo di creatore di occasioni materiali, organizzative, intellettuali ed estetiche: insomma un coordinatore di processi e soluzioni che dia delle risposte progettuali alle varie istanze che si trova ad affrontare.
Consapevole che non può determinare il senso e il significato di un progetto nell’isolamento, così come non può costruirlo da solo.
2) Proprio per questo serve la consapevolezza della grande responsabilità che caratterizza il nostro lavoro, sia esso rivolto ai progetti di architettura sia a quelli di design. Siamo infatti sempre più convinti che con il nostro amore per l’architettura, intesa quale strumento per dare forma al nostro modo di stare insieme nel mondo, possiamo veramente contribuire a migliorare anche le infrastrutture, la connettività, gli spazi pubblici e le connessioni in quanto elementi costitutivi di una città e nello stesso tempo gli oggetti che ci circondano nella nostra vita quotidiana. Un amico designer quando gli ho chiesto in cosa consistesse lo scopo della sua attività in quel settore mi ha risposto che lo scopo principale del suo lavoro, detto in modo estremamente sintetico ma molto efficace, era quello di tentare di umanizzare la tecnologia.
Insomma io penso che occorra riscoprire il gusto e la passione per il nostro lavoro, che è fatto di immaginazione, di conoscenze tec-
niche, di apprezzamento dei materiali, di ricerca delle esperienze più significative da cui trarre insegnamenti avendo sempre presente il suo scopo nobile che è quello di creare spazi e oggetti avendo a cuore la vita delle nostre comunità e per esprimere meglio questo concetto mi farò aiutare da due brani di un grande scrittore e poeta francese del secolo scorso: Charles Peguy, che sottolinea una consapevolezza umana dello scopo del lavoro che ritengo sempre validi come tensione anche in contesti economici e culturali, come quelli attuali, notevolmente diversi. Il primo racconta di un viaggiatore che, andando verso la cattedrale di Chartres, vede a un lato della strada un uomo che spacca delle pietre. Il viso esprime disprezzo e i suoi gesti sono pieni di rabbia e alla domanda su cosa stesse facendo risponde di non avere trovato altro da fare che quel lavoro molto pesante e poco interessante. Più avanti il viaggiatore trova un altro spaccapietre con un volto un po’ più sereno che fa lo stesso lavoro e alla medesima domanda risponde che si guadagna da vivere con un lavoro faticoso ma almeno col vantaggio di lavorare all’aria aperta. Per ultimo trova un terzo spaccapietra con una faccia che appare radiante di felicità e, alla stessa domanda su cosa stesse facendo, risponde sorridendo: costruisco una cattedrale. L’altro passo è un testo del medesimo autore che parla invece, in termini di lavoro, di un argomento ancora più pertinente al nostro convegno: la costruzione di una sedia.
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“Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura. (...) Un onore esigeva che quella gamba di sedia fosse ben fatta e ogni parte della sedia fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio delle cattedrali. (...) Non si trattava di essere visti o di non essere visti. Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto”. Non penso che ci sia un modo migliore per esprimere quello che volevo comunicare e concludo ponendomi una domanda: partecipando alla conferenza stampa di “Fornitore Offrresi” della settimana scorsa ho notato in tutti gli interventi, con accenti diversi, un grande fervore per il proprio lavoro, fatto di interesse a sviluppare il mercato, di competizione e collaborazione con simili realtà produttive e ricerca di soluzioni sempre nuove per migliorare il prodotto finale, sostenuta da una
passione che non è forse la stessa, mi chiedo, in condizioni storiche diverse, che allora esigeva che la gamba della sedia fosse ben fatta?».
Ringraziamo, in conclusione, il Consigliere di Vero Legno Enzo Fantinato e il Direttore di Vero Legno arch. Pamela Colombo che hanno promosso e contribuito alla realizzazione dell’evento. Oltre a tutti gli sponsor a partire da Lariofiere, BCC Cantù, Regione Lom-
bardia, Camera di Commercio Como-Lecco, Materially, ENAIP, l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como, Monza Brianza e Lecco, oltre alla Consigliera regionale Marisa Cesana (Lombardia Ideale – Fontana Presidente) Consiglio Regione della Lombardia.
Comunichiamo che continuerà ciclicamente la pubblicazione della rubrica “Una FINESTRA su VERO LEGNO” a firma dell’arch. Pamela Colombo iniziata con il numero 371/2022 de IL LEGNO 371_ILLEGNO 2022 by Web and Magazine s.r.l. - Issuu, una sinergia che con la casa editrice Web and Magazine si attua su più canali e con diverse modalità.
In occasione del prossimo “Salone del Mobile” di Milano, ad esempio, presso lo stand di Vero Legno è stata distribuita una cartolina per stimolare la raccolta di storie intorno al legno che riportava la seguente scritta: “Vero Legno, in media partner con la rivista Il Legno, raccoglie testimonianze di chi disegna, progetta, produce, sceglie e vive il legno in tutte le sue forme, una sinergia con webandmagazine.media che attraverso la sua specializzazione nella comunicazione a "matrice lignea" è volta a raccontare questo materiale e i suoi innumerevoli volti sia in termini di specie legnose che di applicazioni”.
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INNOVATION SUSTAINABILITY
TRAINING
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At the opening, the President of LarioFiere Fabio Dadati, the President of the Vero Legno Consortium Maurizio Riva and the Councilor for University, Research and Innovation of the Lombardy Region Alessandro Fermi brought their greetings. We report their comments and an excerpt of the reports proposed under the aegis of Materially by its president Chiara Rodriquez and by the Orders of Architects of Como, Monza Brianza and Lecco, respectively with the architect Margherita Mojoli – president of the Como Order of Architects, the councilor arch. Elio Ronzoni – Order of Architects Monza Brianza and the architect. Anselmo Gallucci – president of the Lecco Order of Architects.
Sonia Maritan's presentation was interspersed with data collected by the ll Legno editorial team in terms of wooded areas (FAO), the furniture market by Giulia Taveggia (CSIL) and construction (FederlegnoArredo).
Greetings of Fabio Dadati president of Lario fiere «Like all the initiatives that Lario Fiere carries out in its role as an economic instrument for the economic policies of the territory, the work with entrepreneurs and associations is crucial. We believe that the second edition of this fair is the result of our territory with its strong component linked to the wood-furniture sector, an expertise that has significant international weight. “Fornitore Offresi” (also for the mechanical edition) is highlighting its role in the trade
fair systems regarding the BTB, therefore subcontracting represents a hinge that creates the possibility of connecting companies to each other, between those who create and those provides direct services to the final product market. Another important aspect is that of internationalisation: increasingly using the Lombardy trade fair systems to accompany entrepreneurs around the world in other vertical trade fair events in the sector. Finally, orientation towards the world of school and work, a transversal theme that concerns all sectors as I can testify as a hotelier and restaurateur».
Maurizio Riva president of Vero Legno «This exhibition is very important not only for professionals but also for architects, it provides an opportunity to ensure that designers can learn about technologies and get closer to research in the area that entrepreneurs help to do within their realities. Ours is a very important territory in which trends arise that also reverberate on a global level: made in Brianza is a recognized value! This showcase of materials and their characteristics is important: I have a nephew who should represent the fifth generation in our company and I hope that this happens, but I think that above all it takes passion to learn a trade.
The string of supermarkets that now invade all the inhabited centers is causing us to lose the incentive towards the "unique" product with its charm linked to the world of craftsmanship, but if craftsmanship dies, industry dies: it is also in this sense that we must help the next generations. It is important to produce with quality and be able to provide an adequate service: if a piece of furniture is assembled incorrectly, the result will also penalize the manufacturer and the entire supply chain».
Alessandro Fermi Assessor «Investing in the culture of our territory is crucial: “Fornitore Offresi” is a fair that goes in this direction. Above all because we find ourselves in a particular moment in the working fields of craftsmanship, tourist hospitality and commerce, in which it is very difficult to find workers. What is the meaning of this rapid evolution, compared to when this availability existed? First of all, the positive aspect is that the labor market today offers opportunities and the negative aspect is that the workforce that can be deployed to make up for personnel shortages does not exist today, probably because in the last 10-15 years we mistakenly focused on expectations that today turn out to be wrong. For the latest generations the goal was to get to a degree, to obtain
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that "piece of paper" that would be useful for finding a decent job and securing one's own path in life. Over time, the gap between what is learned in school books and what the job market requires has become clear, but this is not the case throughout Europe. In Germany, for example, a nation with which we compare ourselves from an economic point of view, the objective has always been to predict the trend of the labor market in the following 5 years and to stimulate young people to go in the same direction in which the labor market looked towards the future. A very different cultural approach that begins in families, educational institutions and which is promoted by the institutions themselves who look to the photography of the market to support the same director of school paths. According to our cultural roots, there are 'series A' schools to aspire to, usually of a humanistic nature, and those of series B, often linked to professional training and considered a fallback, encouraged when the child does not have much desire to study or he has no particular ambitions! And this explains the proliferation of graduates who are useless from a labor market point of view, who find themselves on the one hand unable to find work or having to adapt to a completely different job compared to their studies and on the other hand the lack of young people trained in companies! The mismatch that exists between what the job market requires and what is learned at school is approximately 15% more (with peaks of 20%) compared to what exists in Germany and in 15 years has cost the State almost 19 points of competitiveness with Germany! Today we must take action. How can this be done? Starting from two assumptions: the first knowing where the job market will trend in the next five/ten years, supporting it. And the second by transmitting the message that today working in a craft company and studying for training is completely different than working in a factory for 15-20 years, with great prospects both from the point of view of growth but also of quality of work. and the job market. And to do this we need to make people understand what it means to now work in a business and even in a small artisan business, to look at that professional path and that work path that places work at the center of the objective by investing in professional training schools.
The government, I understand, has been investing in this direction for some time now and as the Lombardy region we are following this line.
We are right now promoting a series of innovations that will lead to an attempt to make this type of study path more attractive to young people and above all with the obvious aim of also linking the training part with the company and the job market which is a distance that we need to bridge. We will not recover the GAP with Germany in a short time, but we hope over the course of a few years to become competitive through a different cultural approach that does not denigrate technical training compared to humanistic training. We must aim for a model of access to work that is above all cultural». Just as our professional studios are essentially single-person, so the main fabric of the artisans (but also of the businesses) is fragmented across the territory, representing instead of a potential for the peculiarities and quality of the individuals, perhaps a criticality because each one is closed in its own workshop (Architects as Craftsmen) the opportunity for comparison is lost. Comparison that always leads to growth (and is part of the issue of competitiveness).
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L’ANALISI DEL CONTESTO IN NUMERI
RESTITUIAMO A SEGUIRE, DOPO GLI INTERVENTI DEI RELATORI PRECEDUTI DAI
SALUTI DELLE ISTITUZIONI, IL CONTESTO GENERALE DEL SETTORE ATTRAVERSO I DATI RACCOLTI DALLA REDAZIONE DE IL LEGNO IN TERMINI DI SUPERFICI BOSCHIVE (FAO), MERCATO DEL MOBILE (CSIL) E DELLE COSTRUZIONI (FEDERLEGNOARREDO).
di Sonia Maritan
La presentazione del convegno di Vero Legno “Innovazione sostenibilità formazione” è stata inframezzata dai dati raccolti dalla redazione de Il Legno, che Sonia Maritan ha ritenuto indispensabili a integrazione della sua moderazione per contestualizzare il settore in termini di superfici boschive (FAO), mercato del mobile (CSIL) e delle costruzioni (FederlegnoArredo) con la finalità di restituire alla platea un quadro più completo dell’ambito piuttosto ampio e articolato (rispecchiando la filiera del legno) in cui si muove l’associazione. Un particolare ringraziamento va a CSIL nella persona della dott.ssa Giulia Taveggia che ha inviato alla redazione de ll Legno un estratto su misura per l’evento.
CONLEGNO
Intorno alla materia prima Il legno è la risorsa fondamentale
per trainare la decarbonizzazione e una transizione energetica sostenibile. Ma se la domanda del mercato aumenterà – e dagli Studi FAO si stima che il consumo di legno a livello mondiale passerà dai circa 2,2 miliardi attuali ai 3,2 miliardi del 2050 –sorge spontaneo un quesito: ci sarà legno a sufficienza in futuro? Attualmente la superficie forestale nazionale ammonta complessivamente a circa 11milioni di ettari, di cui l’82% (circa 9 milioni) è classificata come foresta e il restante 18% come altre terre boschive. Pertanto, le risorse forestali occupano quasi il 36% dell’intero territorio nazionale.
Il dato incoraggiante è che c’è una crescita annua del volume delle foreste italiane, stimata intorno ai 38 milioni di metri cubi (con una media di circa 4.2 metri cubi a ettaro). Purtroppo, di questo incremento vengono prelevati soltanto 14,4 milioni di metri cubi. L’aumento della superficie fore-
stale non è però sufficiente ad assicurare che le foreste forniscano beni e servizi in grado di soddisfare le esigenze future rispettando i principi ispiratori dello sviluppo sostenibile. I principi della gestione forestale sostenibile, sono ben definiti nell’ambito della Certificazione forestale che Conlegno incoraggia e sostiene con le attività svolte dal proprio Gruppo TRUST afferente ai noti schemi di certificazione PEFC e FSC Quindi, con il giusto equilibrio si conserva e migliora la produttività, la diversità e la resilienza degli ecosistemi forestali, che forniscono importanti servizi ambientali, tra cui aria pulita, acqua e habitat ottimali per la fauna e flora selvatica, nonché l’assorbimento del carbonio atmosferico.
8° RAPPORTO DELL’EDILIZIA IN LEGNO Il trend delle costruzioni
Sono 3602 le unità abitative in legno costruite nel 2022 in Italia,
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con un incremento di un punto percentuale rispetto al 2021, che consentono al nostro Paese di confermarsi, anche per il 2022, terzo produttore di soluzioni abitative in legno, dopo Germania e Svezia e davanti all’Austria.
A conferma della dinamicità di un settore che ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro di fatturato (+15,8% sul 2021) come risulta dall’8° Rapporto dell’edilizia in legno del centro studi di FederlegnoArredo.
Un risultato figlio di un’attenzione sempre maggiore riservata al tema della sostenibilità e dello stoccaggio di CO2, che ha consentito al settore delle costruzioni in legno di ritagliarsi uno spazio ben definito all’interno del mondo delle costruzioni
La maggior concentrazione di operatori è in Lombardia fra le imprese che si occupano di bioedilizia dove operano 73 aziende, nel loro complesso Trentino-Alto Adige e Veneto rappresentano il 50% del totale.
È però il Trentino Alto Adige a guadagnarsi la prima posizione fra le regioni che esprimono le imprese più grandi e più altamente specializzate del settore. Non a caso è proprio in Trentino-Alto Adige che viene realizzato il 19% della produzione complessiva, seguita dalla Lombardia al 16%, mentre Piemonte e Veneto si attestano rispettivamente al 6 e al 5%.
In questa direzione guardano tutte le iniziative legate al legno strutturale come il Wood Architecture Prize, in linea con la certificazione cradle to cradle (i prodotti che soddisfano l’eco-sostenibilità del pro-
cesso produttivo e il ciclo di vita del prodotto) ma anche con il ‘salto’ energetico degli immobili incentivati dalla Direttiva europea sulle ‘Case green’. Il contenuto ecologico del progetto è maggiore in queste realizzazioni!
A Klimahouse dal 31 gennaio al 3 febbraio si è svolta la 19° edizione e si tenuta la cerimonia del secondo Wood Architecture Prize. È possibile seguire e ascoltare direttamente dalla voce dei progettisti la descrizione dei progetti vincitori della I WAP nel webinar – presentato da Sonia Maritan – organizzato con l’ordine degli architetti di Roma il 16 gennaio 2024 con il titolo “L’uso virtuoso del legno in architettura: l'esempio del Wood Architecture Prize by Klimahouse”. Sulla piattaforma della formazione dell’Ordine degli architetti di Roma è possibile vederlo per gli architetti iscritti all’ordine di ogni provincia italiana (anche in modalità asincrona garantisce 3 CFP): https://formazione.architettiroma.it /offerte-dettaglio.php?tipo=3&offerta=1157
L’INDUSTRIA DEL MOBILE IN EUROPA
IL RECENTE CONTESTO MACROECONOMICO
I numeri dell’industria del mobile a cura di Giulia Taveggia
Con un valore di circa 110 miliardi di euro, il mercato europeo del mobile rappresenta oltre un quarto di quello globale. I principali mercati dell'area sono Germania, Regno Unito, Francia e Italia. Dopo due anni di crescita eccezionale, la domanda europea di mobili ha subito una contrazione nel 2023. CSIL stima che la domanda di mobili subirà una leggera flessione nel 2024 e un progressivo miglioramento nel medio termine, a partire dal 2025. L'industria europea del mobile è costituita prevalentemente da PMI, che sostengono una forza lavoro consistente, con oltre 1 milione di dipendenti distribuiti in 135.000 aziende manifatturiere. I produttori europei di mobili hanno un ruolo fondamentale nel definire le tendenze globali, in particolare nel
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mercato dei mobili di fascia alta, dove l'Europa si distingue come leader mondiale.
Questo quanto evidenzia il nuovo rapporto di CSIL | L'industria del mobile in Europa 2024, attraverso l’analisi di 30 Paesi, per mezzo della fotografia – di seguito illustrata – della dott.ssa Giulia Taveggia per la platea di Vero Legno.
La persistente presenza dei fattori avversi che hanno causato la contrazione dell'industria del mobile nel 2022 ha oscurato anche la crescita del settore nel 2023. Nel 2023, la produzione di mobili europea ha raggiunto i 108 miliardi di euro, riflettendo un lieve calo rispetto all'anno precedente. Nel 2023, l'Europa ha affrontato una situazione macroeconomica segnata da un'incertezza elevata, una debole performance economica e una marcata decelerazione nell'industria delle costruzioni. Di conseguenza, la domanda di mobili tra i consumatori europei è sotto pressione, soprattutto nelle fasce di prezzo medio-basse. Questo è dovuto a un aumento del costo della vita causato dall'inflazione, dall'aumento dei tassi di interesse e dai prezzi crescenti delle materie prime e dell'energia. Inoltre, un rinnovato interesse in altre categorie di spesa discrezionale, come i viaggi, contribuisce alle sfide nel mercato del mobile. A seguito di questi problemi, la produzione di mobili europea è in difficoltà e le opportunità per gli esportatori europei sui mercati esteri stanno peggiorando.
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0.$%#+R"-049"" d]dpR"83(*&"5%+,(*(1&%+" 93,314 94,985 88,295 101,212 109,986 108,085 0 20,000 40,000 60,000 80,000 100,000 120,000 201820192020202120222023 EurMillionEurope
Nota: I dati dell’articolo sono estratti dal rapporto CSIL “The Furniture Industry in Europe” (2024 edition) con i relativi grafici.
Le prospettive di esportazione extra-UE, in particolare negli Stati Uniti e in Cina, si stanno raffreddando e non sono abbastanza vivaci da sostenere la produzione dell'UE.
All'interno dell'UE, i Paesi stanno affrontando sfide simili e quasi tutti hanno registrato una contrazione nella produzione di mobili nel 2023: l'industria tedesca è una delle più colpite.
Il previsto rimbalzo nella produzione di mobili nel secondo semestre dell'anno non si è verificato, con la domanda di mobili che è ri-
THE ANALYSIS OF THE CONTEXT IN NUMBERS
masta contenuta. Si prevede però un graduale miglioramento per la domanda di mobili nel secondo trimestre del 2024 e una crescita nel 2025.
L’INDUSTRIA
DEL MOBILE IN ITALIA
Il 2023 è stato un anno complesso per l'industria italiana del mobile. L'inflazione, sebbene in diminuzione, rimane a livelli elevati. L'aumento dei tassi di interesse e il contesto globale di significativa incertezza stanno avendo ripercussioni sulla capacità di spesa
FOLLOWING THE SPEECHES OF THE SPEAKERS PRECEDED BY GREETINGS FROM THE INSTITUTIONS, WE REPORT THE GENERAL CONTEXT OF THE SECTOR THROUGH THE DATA COLLECTED BY THE EDITORIAL STAFF OF IL LEGNO IN TERMS OF WOODED AREAS (FAO), FURNITURE MARKET (CSIL) AND CONSTRUCTION (FEDERLEGNOARREDO) .
delle famiglie e delle imprese, influenzando consumi e investimenti. Inoltre, bisogna considerare la naturale decelerazione di un settore che ha vissuto una crescita eccezionale dalla seconda metà del 2020 fino al 2021.
Nonostante un contesto così sfidante, la produzione di mobili italiana ha mostrato uno dei rimbalzi più notevoli rispetto ai livelli prepandemici, tra i paesi europei. Nel 2023, nonostante una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente, la produzione italiana di mobili ha comunque raggiunto i 20,8 miliardi di euro. In particolare, questo riflette un notevole aumento del 21% rispetto ai livelli osservati nel 2019, sottolineando la resilienza e la ripresa del settore.
L'Italia occupa una posizione significativa come esportatore globale di mobili, posizionandosi al quinto posto nella classifica degli esportatori al mondo, dopo Cina, primo esportatore, Vietnam, Polonia e Germania. Il 55% circa della produzione totale di mobili italiana viene esportato.
The presentation of the Vero Legno conference "Innovation, sustainability, training" was interspersed with data collected by the editorial staff of Il Legno which Sonia Maritan considered essential to complement her moderation to contextualize the sector in terms of wooded surfaces (FAO), furniture market (CSIL) and construction (FederlegnoArredo) with the aim of giving the audience a more complete picture of the rather broad and complex area (reflecting the wood supply chain) in which the association operates. Particular thanks go to CSIL in the person of Dr. Giulia Taveggia who sent the editorial staff of ll Legno an extract tailored for the event.
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I NUMERI E IL TEMPO
NELLA PRIMA GIORNATA DI MIBA_MADE EXPO A FIERAMILANO RHO, IL 15 NOVEMBRE SCORSO, ABBIAMO ASCOLTATO NORBERT LANTSCHNER, RICONOSCIUTO ESPERTO NEL CAMPO DELLE TEMATICHE AMBIENTALI E IDEATORE/INVENTORE DI “CASACLIMA”, CHE HA DESCRITTO CON EFFICACIA LA SITUAZIONE DI UN MONDO MALATO E DI PROCESSI PROGETTUALI E COSTRUTTIVI CHE STANNO VELOCEMENTE PORTANDO A UN ARMAGEDDON LA NOSTRA CIVILTÀ.
di Pietro Ferrari
Riportiamo l’orazione di Norbert
Lantschner a cui abbiamo assistito (insieme a Sonia Maritan, Laura Gregorutti e Beatrice Guidi).
«Io voglio darvi una macrofotografia della situazione che tutti possono percepire quando entrano in questi padiglioni: penso che qualcuno non ha ancora raccolto i segnali che ormai arrivano su scala globale e che ci dicono che dobbiamo cambiare sia il modo di costruire sia il modo di abitare,
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SCENARI
perché ormai il futuro non esiste. Pensiamo che nei prossimi ventiventicinque anni dovremo realizzare su questo pianeta abitazioni per oltre due miliardi di persone e dovremo capire che quei materiali che conosciamo e che sono i materiali dell’era industriale – cemento, acciaio e plastica – non sono più a disposizione. Vorrei cominciare con il numero del giorno, perché troppi numeri si dimenticano ma uno può essere efficace: il numero di oggi è 3700 che rappresenta le tonnellate di materiali che consumiamo ogni secondo su questo pianeta: questo è l’uso di materie prime. La terra sarà pur grande ma vista dall’universo è una piccola sfera che noi stiamo trasformando in un formaggio gruviera, andando avanti con questo ritmo. Quando poi si parla della grande accelerazione avvenuta, si nota che nella seconda metà dell’ultimo secolo cominciamo a utilizzare in grande quantità le materie prime e, stando alle conoscenze, il rame probabilmente di esaurirà nei prossimi venti-trent’anni e si tratta di una materia prima importantissima per tantissime tecnologie e nel nostro settore dobbiamo trovare una soluzione, sapendo che il più grande consumatore di materie prime e di energia è l’edilizia, il mondo delle costruzioni che è anche il più grande nelle emissioni di CO2. Per cui se analizziamo questi tre macrosettori – edilizia, trasporti e food – l’elefante resta il mondo delle costruzioni.
I NUMERI DEL DISASTRO
Oltre a ciò abbiamo altri due nu-
meri che descrivono la nostra “insostenibilità”, ovvero il consumo di energia qui espresso col suo equivalente in petrolio, 450mila litri di petrolio al secondo e l’emissione di 1700 tonnellate di CO2 al secondo: questi sono i numeri che dobbiamo modificare se vogliamo mantenere il mondo vivibile. Il modo di progettare e il modo di costruire dovranno essere totalmente cambiati. In sintesi la risposta è che non possiamo costruire più niente – zero – se vogliamo avere un pianeta abitabile. Non possiamo più utilizzare materie prime vergini, possiamo invece, e dobbiamo, utilizzare i grandi depositi che sono le nostre città. Abbiamo un grande deposito da riutilizzare e dobbiamo farlo se vogliamo parlare seriamente di sostenibilità.
Tutto questo si collega a quello che sarà il più grande tema del prossimo decennio, la crisi climatica, di fronte alla quale non c’è la preoccupazione che ci dovrebbe essere nell’opinione pubblica e nei decisori. Invece siamo di fronte a una minaccia per l’intera specie umana e non succede niente. Continuiamo nel nostro stile di vita: automobile, aereo, riscaldamento della casa. Invece per trovare una situazione climatica come questa dobbiamo tornare nel Pliocene, a quattro milioni di anni fa, Era in cui la temperatura media era più alta di soli quattro gradi rispetto all’attuale situazione: entro questo secolo andremo incontro alla stessa temperatura e questo significa fine della civiltà … ed è il mondo delle costruzioni il responsabile maggiore delle emis-
sioni che portano a questa situazione. Dunque dobbiamo cambiare il modo di progettare e costruire, utilizzando materiali già esistenti, il che non significa riciclare ma riutilizzare.
UNA NUOVA CULTURA
DEL COSTRUIRE
A questo proposito va però fatta una grande riflessione e ci vuole una nuova cultura del costruire: nei paesi nordici c’è ormai un mercato di materiali che vengono prelevati e riutilizzati. C’è un edificio a Zurigo costruito al 95% con materiali già esistenti: attenzione quindi quando si parla di riciclo a non compromettere la possibilità di riutilizzare i materiali. Il nuovo modo di costruire sarà basato sul cacciavite per separare, per dismettere e riutilizzare
Un capitolo particolare dev’essere dedicato ai materiali rinnovabili, quelli che preleviamo dalla natura e possiamo restituire alla natura. La parola sostenibilità non vorrei più utilizzarla, sarebbe meglio utilizzare la parola abitabilità, cioè progettare e costruire in modo tale che il pianeta rimanga abitabile. La parola sostenibilità è superata: con questi tre numeri che abbiamo
In queste pagine, alcuni momenti dell’intervento di Norbert Lantschner a Milano il 15 novembre scorso in occasione del Made Expo e nell’ultima pagina un altro suo intervento del primo aprile 2023 all’Università di “Tor Vergata” a Roma in occasione della “Settimana del legno.
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esposto non siamo minimamente più compatibili con la parola sostenibilità! I numeri sono chiari: 3.700 tonnellate al secondo di materia prima, 450mila litri di petrolio al secondo per far funzionare questa civiltà, e con questo stiamo manipolando la costituzione naturale dell’atmosfera, iniettandovi questa massa di gas clima-alteranti. Questa è l’espressione della pura insostenibilità.
Serve urgentemente una nuova cultura del progettare e del costruire: ridurre, riutilizzare, riciclare, e questi sono i temi che la nuova generazione di progettisti
FIGURES AND TIME
dovrà imparare bene. Purtroppo in questo cammino dobbiamo affrontare una criticità costituita dal greenwashing nelle sue molteplici sfaccettature che sfruttano la sensibilità ambientale di molti soggetti in modo pericoloso, perché non concretizzano dei comportamenti positivi ma danno solo un po’ di colore.
L’ambiente e il clima vengono prima della bellezza: questo dobbiamo capirlo velocemente, dobbiamo costruire in modo diverso per preservare le cose per le prossime generazioni. Va ricordato che la misura dell’intelligenza del-
ON THE FIRST DAY OF MIBA_MADE EXPO AT FIERAMILANO RHO LAST NOVEMBER, WE LISTENED TO A SPEECH BY NORBERT LANTSCHNER, RECOGNIZED EXPERT IN THE FIELD OF ENVIRONMENTAL ISSUES AND CREATOR/INVENTOR OF "CASACLIMA", WHO EFFECTIVELY DESCRIBED THE SITUATION OF A SICK WORLD AND PROCESSES DESIGN AND CONSTRUCTION PROJECTS THAT ARE QUICKLY LEADING OUR CIVILIZATION TO ARMAGEDDON.
We report the oration by Norbert Lantschner that we attended (together with Sonia Maritan, Laura Gregorutti and Beatrice Guidi).
“I want to give you a macro photograph of the situation that everyone can perceive when they enter these pavilions: I think that someone has not yet picked up on the signals that are now arriving on a global scale and which tell us that we must change both the way of building and the way of living, because the future doesn't exist anymore. We think that in the next twenty-twenty-five years we will have to build homes for over two billion people on this planet and we will have to understand that those materials that we know and which are the materials of the industrial era – concrete, steel and plastic – are no longer available.
l’uomo è la capacità di cambiare e non abbiamo più tempo da perdere per rispondere a questa sfida: il mio intervento è durato 25 minuti e in questo lasso di tempo, sulla base del primo numero che ho enunciato (3.700 tonnellate), abbiamo consumato cinque milioni 550mila tonnellate di materia prima, un numero troppo alto per essere concepito, possiamo allora tradurlo in 200mila tir: immaginando la colonna di questi tir, subito è evidente come queste modalità non abbiano un futuro, se vogliamo rimanere su questo pianeta».
I would like to start with the figures of the day, because too many numbers are forgotten but one can be effective: today's figure is 3700 which represents the tons of materials we consume every second on this planet: this is the use of raw materials.
The earth may be large but seen from the universe it is a small sphere that we are transforming into a Gruyere cheese, moving forward at this rate. When we then talk about the great acceleration that has taken place, we note that in the second half of the last century we begin to use raw materials in large quantities and, according to knowledge, copper will probably run out in the next twentythirty years and it is a very important raw material for many technologies and in our sector we must find a solution, knowing that the largest consumer of raw materials and energy is construction, the world of construction which is also the largest in terms of CO2 emissions. So, if we analyze these three macro-sectors – construction, transport and food – the lion’s share remains the world of construction.
OUTLINING A DISASTER
In addition to this we have two other figures that describe our "unsustainability", that is, the energy consumption expressed here with its
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equivalent in oil, 450 thousand liters of oil per second and the emission of 1700 tons of CO2 per second: these are the numbers that we need to change if we want to keep the world livable.
The way of designing and the way of building will have to be totally changed. In short, the answer is that we can no longer build anything – zero – if we want to have a habitable planet. We can no longer use virgin raw materials, we can instead, and must, use the large deposits that are our cities. We have a large deposit to reuse and we must do so if we want to talk seriously about sustainability. All this is connected to what will be the biggest theme of the next decade, the climate crisis, in the face of which there is not the concern that there should be among public opinion and decision-makers. Instead we are faced with a threat to the entire human species and nothing happens. We continue with our lifestyle: car, airplane, house heating. Instead, to find a climatic situation like this we have to go back to the Pliocene, four million years ago, an era in which the average temperature was only four degrees higher than the current situation: within this century we will experience the same temperature and this means end of civilization ... and it is the construction world that is most responsible for the emissions that lead to this situation: Therefore we must change the way we design and build, using already
existing materials, which does not mean recycling but reusing.
A NEW WAY OF BUILDING
In this regard, however, a great deal of reflection needs to be made and a new culture of building is needed: in the Nordic countries there is now a market for materials that are taken and reused. There is a building in Zurich built 95% with existing materials: so be careful when talking about recycling not to compromise the possibility of reusing the materials. The new way of building will be based on the screwdriver to separate, to discard and reuse. A particular chapter must be dedicated to renewable materials, those that we take from nature and can return to nature. I would no longer like to use the word sustainability, it would be better to use the word habitability, that is, to design and build in such a way that the planet remains habitable. The word sustainability is outdated: with these three numbers that we have exposed we are no longer compatible with the word sustainability! The numbers are clear: 3,700 tons per second of raw material, 450 thousand liters of oil per second to make this civilization work, and with this we are manipulating the natural constitution of the atmosphere, injecting this mass of climate-altering gases into it. This is the expression of pure unsustainability. We urgently need a new culture of designing and building: reduce, reuse, recycle, and these are the themes that the new generation of designers will have to learn well. Unfortunately, on this path we have to face a critical issue constituted by greenwashing in its many facets which exploit the environmental sensitivity of many subjects in a dangerous way, because they do not materialize positive behaviors but only give a bit of color. The environment and climate come before beauty: we must understand this quickly, we must build differently to preserve things for the next generations. It must be remembered that the measure of man's intelligence is the ability to change and we no longer have time to waste in responding to this challenge: my speech lasted 25 minutes and in this period of time, based on the first number I stated (3,700 tons), we have consumed five million 550 thousand tons of raw material, a number too high to be conceived, we can then translate it into 200 thousand trucks: imagining the column of these trucks, it is immediately evident that these methods have no future, if we want to stay on this planet”.
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LA FILIERA FORESTA-LEGNO A NANTES
CARREFOUR INTERNATIONAL DU BOIS, L’APPUNTAMENTO DI RIFERIMENTO PER TUTTA LA FILIERA FORESTA-LEGNO, È ORMAI ALLE PORTE. LA PREREGISTRAZIONE PER I VISITATORI È APERTA DA INIZIO APRILE E GLI OPERATORI DEL SETTORE POSSONO ORMAI RICHIEDERE IL PROPRIO PASS E QUELLO
DEI LORO COLLABORATORI O CLIENTI PER VENIRE A INCONTRARE GLI ESPOSITORI PRESENTI IN FIERA IL 28, 29 E 30 MAGGIO A NANTES.
di Beatrice Guidi
Le aspettative per la 17ª edizione del 2024 sono alte. Da più di 30 anni, il salone Carrefour International du Bois rappresenta l’appuntamento business della filiera del legno. Lanciato nel 1990 da
Pierre Piveteau, progettato in origine per permettere alla filiera del legno di presentare i propri knowhow, è oggi un salone unico per la sua portata, il solo in grado di riunire tutti gli attori internazionali della filiera. Da non dimenticare il grande successo registrato dall’edizione del 2022 di Carrefour In-
ternational du Bois (607 espositori e 14.000 visitatori, + 10 % di internazionali).
Carrefour International du Bois riunisce l’offerta della filiera del legno più importante d’Europa: taglio, pannelli, parquet, rivestimenti, soluzioni per la costruzione in legno, legnami per l’arredamento d’interni e da esterno.
La prossima edizione è fin da ora caratterizzata da una novità, gli espositori saranno infatti distribuiti all’interno di 4 padiglioni, organizzati per macrosettori:
• Parquet nel Pad. 1;
• Pannelli nel Pad. 2;
• Costruzioni & servizi nel Grand Palais e nel Mezzanino; Segherie, Enti Forestali e Commercio del Legno nel Pad. XXL
UNA NUOVA SETTORIZZAZIONE PER OTTIMIZZARE IL PERCORSO Questa nuova organizzazione sovverte le abitudini degli espositori ma sono anche i primi ad ammettere che il percorso di visita sarà così migliorato: «Non ce lo
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FIERE CARREFOUR INTERNATIONAL DU BOIS
aspettavamo ma pensiamo che questa nuova settorizzazione permetterà ai visitatori di orientarsi meglio e di ritrovarsi in modo più semplice all’interno dei vari padiglioni», spiega Décospan Wood solutions, costruttore belga di impiallacciature per pannelli e parquet.
«I visitatori trascorrono sempre meno tempo in fiera in quanto le loro agende non lo permettono. La settorizzazione consente loro di semplificare il percorso di visita e di concentrarsi sugli espositori che desiderano incontrare in base alla tematica prioritaria per l’evoluzione della loro attività», spiega la società Malvaux, costruttore francese di pannelli decorativi e tecnici in legno per l’arredamento.
«Carrefour International du Bois è al servizio degli operatori del settore, gli espositori o i visitatori. Il nuovo calendario di apertura del salone, da martedì a giovedì, permetterà di migliorare la logistica (soprattutto lo smontaggio) ma anche gli spostamenti dei professionisti.
L’ottimizzazione del percorso e dell’esperienza di visita è un punto prioritario per confermare la crescita e lo sviluppo internazionale del salone.
La settorizzazione sarà quindi un must supplementare per migliorare la leggibilità dei prodotti presentati e facilitare gli scambi». Queste le parole di Géraldine Cesbron, Direttrice Generale di Carrefour International du Bois mondo.
VIVACE L’ATTIVITÀ LEGATA AL LEGNO IN UN MERCATO EDILIZIO SOTTOTONO
Finita l’euforia post pandemia, i mercati sono oggi molto diversi e le imprese devono far fronte a un nuovo contesto a livello di business. Le costruzioni soffrono da qualche mese e si registra una contrazione delle attività in alcuni settori.
«I mercati sono diversi in funzione dei prodotti commercializzati, alcuni si vendono bene mentre altri prodotti soffrono dell’accumulo di giacenze presso i clienti che,
come conseguenza, sono meno inclini all’acquisto» sottolinea Groupe Rougier, fornitore di legname in tutto il mondo. Secondo le previsioni dell’associazione francese delle costruzioni (FFB), il prossimo anno i cantieri dovrebbero recedere del 16% su su base annua. Anche i permessi di edificazione diminuiranno del 12%. Ma gli operatori constatano comunque dei segnali incoraggianti di ripresa, come ad esempio il gruppo Rose presente con le filiali Norsilk e Protac. «Il nostro settore è meno colpito rispetto a quello delle grandi opere grazie alle ristrutturazioni o agli ampiamenti delle case. Riscontriamo un forte interesse da parte del settore dell’arredamento degli spazi esterni grazie alla facilità e la versatilità d’utilizzo del legno».
SFIDE AMBIENTALI
SEMPRE PIÙ FORTI
«Le politiche RSI sono sempre più ambiziose, la pressione normativa impatta la nostra offerta e le nostre scelte di approvvigionamento.
In occasione di Carrefour International du Bois si svolgeranno degli incontri professionali sulla liera del riscaldamento a pellet:
Il 28 maggio: l’European Pellet Forum, l’incontro internazionale della liera.
Il 29 maggio: il Propellet Event sula liera francese.
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La regolamentazione contro la deforestazione e il degrado delle foreste (RDUE) ambisce a instaurare una tracciabilità totale del legno e la sua attuazione solleva alcune difficoltà», sottolinea la società Drouin, leader francese dei pannelli in Pioppo, presente al salone da 20 anni. Carrefour International du Bois sarà quindi l’occasione per affrontare le problematiche attuali del settore: mobilitazione e rinnovamento della risorsa, applicazione della RDUE e della EPR, attua-
zione RSI a livello aziendale. Tutte preoccupazioni e tematiche che saranno trattate in occasione delle conferenze e al centro degli scambi nelle corsie.
Infine per Rigawood, filiale francese del gruppo Latvijas Finieris – secondo produttore europeo di compensati di Betulla – presente al salone dal 2004: «Al di là di presentare una vetrina dei nostri know-how e delle novità, il salone è un appuntamento corporate prioritario con tutti i nostri partner e con le filiali straniere del nostro
OPENING OF PRE-REGISTRATIONS FOR VISITORS: THE PERFECT EVENT WITH ITS NEW SECTORAL STRUCTURE
THE CARREFOUR INTERNATIONAL DU BOIS, AN UNMISSABLE TRADE FAIR FOR PROFESSIONALS IN THE WOOD INDUSTRY, IS BACK FOR 2024. PREREGISTRATION FOR VISITORS HAS BEEN OPEN FOR A FEW WEEKS NOW. PEOPLE CAN NOW CREATE THEIR OWN BADGES AND THOSE OF THEIR COLLEAGUES AND CUSTOMERS TO COME AND MEET ALL THE PROFESSIONALS IN THE SECTOR (SAWMILLING, PANELS, WOODEN FLOORING, SPECIALIST TRADE, WOOD CONSTRUCTION SOLUTIONS) WHO WILL BE PRESENT ON 28, 29 AND 30 MAY IN NANTES.
For more than 30 years, the Carrefour International du Bois has been an unmissable business gathering for the wood industry.
Launched in 1992 by Pierre Piveteau, originally created as a tool to allow the wood industry to showcase its know-how, today it’s a show that’s unique in its scope; the only event that brings together all the international players in the sector. In 2022, the Carrefour International du Bois put on a record-breaking event (607 exhibitors and 14,000 visitors, + 10% internationally). The upcoming event is already marked by a new development, since pro-
gruppo. È un’opportunità imperdibile per avere una percezione migliore delle tendenze del mercato».
Tutte le applicazioni e le soluzioni relative all’universo del legno, il cui utilizzo è un’alternativa sostenibile rispetto ai materiali da fonti non rinnovabili, saranno presenti durante i 3 giorni della fiera. Questo consesso è in grado di riunire i migliori conferenzieri del settore. È un appuntamento al centro dei mercati geograficamente interessanti nel mondo del legno!
fessional exhibitors will be present in 4 exhibition halls organised into major sectors:
• Wooden flooring in Hall 1;
• Panels in Hall 2;
• Construction & services in the Grand Palais and Mezzanine;
• Sawmilling, Forestry and Wood Trade in the XXL Hall.
78 IL LEGNO aprile 2024 FIERE CARREFOUR INTERNATIONAL DU BOIS
A SECTOR-BASED APPROACH TO SUPPORT THE DEVELOPMENT OF THE CARREFOUR INTERNATIONAL DU BOIS
«The Carrefour International du Bois is designed for professionals, both exhibitors and visitors. The change of opening days to Tuesday, Wednesday and Thursday will help improve logistics (particularly in terms of dismantling), as well as travel. Optimising the visitor journey and experience is a key point to confirm the strong growth and international reach of the show.
The sector-based approach will therefore provide an additional bonus to improve product readability and facilitate interaction».
Géraldine Cesbron, general commissioner of Carrefour International du Bois
This new arrangement will shake up the way exhibitors normally do things, although they agree that the visitor experience will be improved as a result: «This wasn’t what we were expecting as exhibitors, but we think that splitting the event into sectors will help people better structure their visit and find their way around the different halls more easily», explains Décospan Wood Solutions, a Belgian manufacturer of veneer for panels and wooden floors.
«Visitors spend less and less time at trade shows because their schedules don’t allow it.
This sectoral approach helps simplify the visitor's journey and target the exhibitors they wish to meet according to the type of activity they are involved in», explains Malvaux, a French manufacturer of decorative, technical wooden panels.
DESPITE A CONSTRUCTION MARKET UNDER PRESSURE, THE WOOD INDUSTRY IS DOING WELL
With the post-pandemic euphoria now over, the markets are very different today and companies need to adapt to this new business climate.
Construction has suffered in recent months, leading to a
decline in activity in certain sectors. «Markets differ depending on the products they sell. Some sell well, while other products suffer with a lot of stock among customers, who are therefore less inclined to purchase», explains the Rougier Group, which supplies sawn timber across the world.
According to FFB forecasts, construction starts are expected to decline by 16% year-on-year next year, while building permits issued will decrease by 12%. But professionals like Malvaux are still seeing encouraging signs of recovery, as is the Rose Group, attending with the Norsilk and Protac subsidiaries. «Our sector is less affected than structural work, thanks to house renovations and extensions. We notice plenty of interest in exterior design, particularly thanks to the ease and versatility of using wood».
INCREASINGLY CHALLENGING ENVIRONMENTAL ISSUES
«CSR policies are becoming increasingly ambitious; prescriptive pressure impacts our offer and supply choices.
The RDUE (regulation against deforestation and forest degradation) aims to establish total traceability of wood, and its introduction raises a number of difficulties», according to Drouin, one of the leading French companies in the production of poplar panels, which has attended the show for 20 years.
The Carrefour International du Bois will therefore be an opportunity to address current issues within the sector: Mobilising and renewing resources, applying RDUE and REP, CSR issues in companies. So many concerns and topics of discussion on the agenda at conferences and in the walkways.
Finally, for Rigawood, the French subsidiary of the Latvijas Finieris Group – the second-biggest European producer of birch plywood – which has attended the show since 2004: «Beyond providing a showcase for our know-how and new products, it’s a major corporate gathering with all our partners, as well as the group’s foreign subsidiaries. It’s an essential opportunity to get a better perception of market trends».
All wood applications and solutions, whose use is a sustainable alternative to non-renewable materials, will be presented during these 3 days dedicated to the material, bringing together all stakeholders in the sector. An event that takes you to the heart of the market!
79 www.salonifrancesi.com - www.timbershow.com
AGENTI
10149 TORINO – Corso Svizzera, 185 Int. 003 - P. 2 - Sc. D T. +39/011 7509020 r.a. F. +39/011 7509005 - M. 335/8060201 info@dinunziolegno.it - www.dinunziolegno.it
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01 IL INDIRIZZI UTILI aprile 2024
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