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702 GIUGNO 2024 anno 66 - www.webandmagazine.media english text ISSN 0019 -753 X Poste Italiane spa Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1LO/MI/eur o 10,00In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pa gare la relativa tariffa Editrice webandmagazine s.r.l.Via Valla, 16I-20141 Milanowww.webandmagazine.media L’INDUSTRIA DEL MOBILE IDM Economia, tecnologie e componenti per il settore del mobile

NON ESISTE NULLA DI PIÙ PREZIOSO DEI TUOI RIVESTIMENTI IN LEGNO

Utilizzando colle Taka, non solo puoi garantire durata e qualità di incollaggio dei tuoi rivestimenti in legno, ma contribuisci alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica grazie alla nuova linea di adesivi sostenibili. Questi adesivi sono formulati con un contenuto minimo di materie prime bio-based del 20%. Tutte le materie prime sono certi昀cate e provenienti da fornitori che sposano obiettivi di crescita sostenibile.

taka-adhesives.it / wpr-machines.it

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Scopri TAKA

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PIETRO GIOVANNI FERRARI redazione@webandmagazine.com

giornalisti journalists

FELICE RAGAZZO

SONIA MARITAN

ufficio logistica logistic office logistica@webandmagazine.com

MOBILI, CONTRIBUENDO SIGNIFICATIVAMENTE ALL'ESPERIENZA DEL CONSUMATORE E ALL'ASPETTO ESTETICO DEL MOBILE. IL GRUPPO TITUS È ORGOGLIOSO DI SEMPLIFICARE IL PROCESSO DI MONTAGGIO CON I LORO PRODOTTI PROGETTATI CON PRECISIONE ED È RICONOSCIUTO DAI PRODUTTORI DI MOBILI PER IL LORO IMPEGNO VERSO L'INNOVAZIONE E LA QUALITÀ.

TITUS HINGES: QUICK AND SIMPLE FURNITURE ASSEMBLY HINGES PLAY A PIVOTAL ROLE IN ENHANCING THE FUNCTIONALITY AND LONGEVITY OF FURNITURE, SUBSTANTIALLY IMPACTING USER EXPERIENCE AND THE AESTHETIC APPEAL OF THE CABINET. TITUS GROUP TAKES PRIDE IN STREAMLINING THE ASSEMBLY PROCESS WITH ITS PRECISION-ENGINEERED PRODUCTS, GARNERING RECOGNITION FROM FURNITURE MANUFACTURERS FOR ITS UNWAVERING COMMITMENT TO INNOVATION AND QUALITY.

WEB AND MEDIA ADVERTISING

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ECONOMIA, TECNOLOGIE E COMPONENTI PER IL SETTORE DEL MOBILE
L’INDUSTRIA DEL MOBILE 702 giugno 2024 anno 66 COLOPHON ISSN0019-753X Poste Italiane Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (Convertito legge 27/02/2004 46), art. comma LO/MI/ 10,00 caso mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio restituzione mittente che impegna L’INDUSTRIA DEL MOBILE IDM Economia, tecnologie e componenti per il settore del mobile WWW.TITUSPLUS.COM cover: CERNIERE TITUS: MONTAGGIO RAPIDO E SEMPLICE DEI MOBILI LE CERNIERE GIOCANO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA FUNZIONALITÀ E NELLA DURATA DEI
idm
I nomi, le ditte e prodotti citati redazionalmente sono pubblicati senza responsabilità dell’editore; testi e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Names, firms and products wich are quoted editorially are published without publisher’s responsability; texts and photos, altough unpublished, are not returned Informativa Ex D. Lgs.196/03 – webandmagazine s.r.l., titolare del trattamento tratta dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all'art. 7 del D. Lgs n. 196/03 e per l'elenco di tutti Responsabili del trattamento rivolgersi al Responsabile del trattamento, info@webandmagazine.com. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all'amministrazione e potranno essere comunicati a società esterne per la spedizione del periodico e per l'invio di materiale promozionale. Il Responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati a uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere, per diritti previsti dal D. Lgs. 196/03, presso: editrice webandmagazine s.r.l., Via Valla, 16 - Milano. IDML’INDUSTRIA DEL MOBILE 02

702giugno2024

☐ 02 COLOPHON

☐ 07 EDITORIALE IL TEMPO È DENARO

Titus Hin di Pietro Ferrari cover STORY

• 08 TITUS IL TEMPO È DENARO

Titus Hinges: Quick and Simple Furniture Assembly a cura della Redazione

COMPONENTI

• 12 OSTERMANN IL PACCHETTO COMPLETO The complete package! a cura della Redazione

COMPONENTI

• 16 LAMELLO

NUOVA GIUNZIONE CABINEO

Lamello launches on the market a new joint in the drilling system range a cura della Redazione

COMPONENTI

• 20 REHAU

RISPOSTE A TUTTE LE ESIGENZE

Primer edgebands or zero -joint edgebands: Raukantex is always the right choice di Laura GregoruttI

PUBBLIREDAZIONALE

• 24 LEGNOQUATTRO SPECIALIZZAZIONE E CREATIVITÀ Specialization and creativity

SCENARI

• 28 ITALIAN DESIGN DAY

IL SALTO DI PARADIGMA ALL’ITALIAN DESIGN DAY The jump of paradigm italian design day di Felice Ragazzo

43 cover TECNOLOGIE

LA PAROLA A...

• 44 WEINIG GROUP Albert Grumer STE.DA Stefano Ruffa

WEINIG SI RACCONTA Weinig tells his story di Pietro Ferrari

sommario

TECNOLOGIE

• 54 LEITZ

TAGLIO A TUTTA VELOCITÀ:

LAME CIRCOLARI RAZORCUT

CON UN PLUS IN TERMINI DI EFFICIENZA

Cutting with full speed through the panel RazorCut circular sawblades with the plus in efficiency di Laura Gregorutti

TECNOLOGIE

• 58 WPR

L’IMPORTANZA

DEL TERMOFONDENTE

NEL PROCESSO DI BORDATURA

The importance of thermoforming in the edgebanding process a cura della Redazione

LA PAROLA A...

• 62 HOMAG GROUP

Roberto Pardini

ELLI FRATELLI

Davide Elli, Matteo Elli

LA TECNOLOGIA NON SI FERMA

Technology doesn’t stop di Pietro Ferrari

73 indirizzi

UTILI

Posizionare Combinare Assemblare

SIETESCOPRITEINTERESSATI? DI PIÙ!

Cabineo X

Elemento di giunzione per l’assemblaggio di armadi e ripiani con la sola lavorazione della superficie

– Giunzione rapida per l’assemblaggio di armadi

– Lavorazione con qualsiasi centro di lavoro CNC

– Combinabile con viti o supporti per ripiani

www.lamello.it

I CARDINI DEL MONDO

☐ Stiamo assistendo a un accumularsi di fattori di cambiamento straordinari, l’incertezza non è mai stata così forte: questo non è necessariamente un male, lo sarebbe se la situazione fosse felice e serena ma non è così: in realtà, molto dipenderà da come i popoli e i leader, di cui alcuni decisamente impari a qualsiasi sfida del futuro, gestiranno gli appuntamenti che attendono mai come ora la totalità della comunità umana.

Tutto questo si legge nella gigantesca cartina al tornasole della Milano Design Week che si è svolta nel mese di aprile coinvolgendo tutto l’universo del vivere: il primo e univoco segnale, non interamente positivo, è stato un accentuato “ritorno all’ordine”, accompagnato da una timidezza di proposta e da soluzioni innovative certo non incoraggiante.

Invece di ripensare le coordinate del futuro, dei modi di vita che il domani ci proporrà o ci imporrà, l’industria cerca di rassicurarci con spazi rilassanti e sognanti, popolati di verde tranquillizzante che sforano nell’enfasi dell’outdoor, possibile in contesti molto meno estesi rispetto all’offerta disponibile.

Speriamo che l’appuntamento Orgatec di ottobre sugli spazi di lavoro sia più innervato alle dinamiche reali del lavoro che sta esplodendo e sfrangiandosi in modalità aleatorie e qualche volta economicamente mortificanti.

☐ THE HINGES OF THE WORLD

We are witnessing an accumulation of extraordinary factors of change, uncertainty has never been so strong: this is not necessarily a bad thing, it would be if the situation were happy and serene but this is not the case. In reality, much will depend on how the peoples and leaders, some of whom are decidedly unequal to any challenge of the future, will manage the events that await the entire human community more than ever before.

All this can be read in the gigantic litmus test of the Milan Design Week which took place in the month of April involving the entire universe of living: the first and univocal signal, not entirely positive, was a marked "return to order", accompanied by a timidity of proposal and innovative solutions that are certainly not encouraging. Instead of rethinking the coordinates of the future, of the

EDITORIALE

Più ancora speriamo che le dinamiche e le scelte a cui popoli e leader saranno chiamati possano trasformare i drammi in corso, dalle guerre all’angoscia ambientale, in uno scenario se non risolutivo almeno orientato nella giusta direzione, in modo che si possa leggere, interpretare e liberare il futuro.

ways of life that tomorrow will propose or impose on us, the industry tries to reassure us with relaxing and dreamy spaces, populated with calming greenery that go beyond the emphasis of the outdoors, possible in very less extensive than the available offer.

We hope that the Orgatec event in October on work spaces will be more innervated by the real dynamics of work which is exploding and fraying in random and sometimes economically mortifying ways. Even more, we hope that the dynamics and choices to which people and leaders will be called can transform the ongoing dramas, from wars to environmental anguish, into a scenario, if not resolving, at least oriented in the right direction, so that we can read, interpret and free the future.

IDML’INDUSTRIA DEL MOBILE 07 dal 1959
di Pietro Ferrari
editoriale

IL TEMPO È DENARO

Cerniere Titus: montaggio rapido e semplice dei mobili.

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 08
componenti ■ who TITUS GROUP ■ what COVER STORY ■WWW TITUSPLUS.COM ■ writer REDAZIONE

Le cerniere giocano un ruolo fondamentale nella funzionalità e nella durata dei mobili, contribuendo significativamente all'esperienza del consumatore e all'aspetto estetico del mobile. Il Gruppo Titus è orgoglioso di semplificare il processo di montaggio con i loro prodotti progettati con precisione ed è riconosciuto dai produttori di mobili per il loro impegno verso l'innovazione e la qualità. Le cerniere Titus non solo migliorano la funzionalità e l'estetica dei mobili, ma contribuiscono anche alla loro durata, stabilità e sicurezza generale.

Scegliere le cerniere Titus è un investimento prezioso per qualsiasi scelta di progettazione o produzione di mobili.

L'ultima aggiunta alla gamma di prodotti Ttype è la cerniera T-type PressTo, che sfrutta tutti i vantaggi delle cerniere T-type e offre un'esperienza di montaggio ancora più semplice per l'utente finale.

T-type PressTo offre un fissaggio della cerniera alla tazza senza l'uso di utensili per un’installazione senza sforzo e più veloce. La tazza di questa innovativa cerniera fissa saldamente la cerniera al mobile solo con pressione manuale, senza necessità di attrezzi. Insieme al montaggio snap-on della cerniera alla base in 3 direzioni, garantisce un montaggio dei mobili ancora più rapido, riducendone significativamente il tempo necessario. Il suo design robusto con ammortizzazione integrata offre una chiusura morbida e affidabile, con prestazioni costanti fino a 200.000 cicli nel corso della sua vita. Risulta ideale per le porte più spesse e pesanti, che sono inclini a cedimenti.

Titus si distingue per la sua leadership nel perfezionare l'intero ciclo di produzione, garantendo la qualità e l'efficienza dal primo stadio di progettazione fino alla realizzazione del prodotto finale con l'installazione dei componenti. Con caratteristiche come il fissaggio della tazza senza utensili e il montaggio snap-on in 3 direzioni, le cerniere Titus offrono un'esperienza di montaggio senza complicazioni e risultati duraturi. Affidabilità, durata e prestazioni a vita della ferramenta per la cucina sono fondamentali in ogni progetto di design d'interni.

In Titus comprendono l'importanza di questi componenti e si impegnano a offrire soluzioni che soddisfino gli standard più elevati di qualità e prestazioni. I componenti per la cucina di Titus sono progettati per resistere all'uso quotidiano, garantendo un funzionamento preciso e affidabile per tutta la durata del mobile. Con Titus puoi contare sulla qualità e sulla durata dei loro prodotti per soddisfare le tue esigenze in cucina e non solo.

Per ulteriori informazioni su Titus, visita il sito web: www.titusplus.com

Titus T-type PressTo Noir. A sinistra, Titus T-type PressTo.

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Sopra,

☐ TITUS HINGES: QUICK AND SIMPLE FURNITURE ASSEMBLY

■■ Hinges play a pivotal role in enhancing the functionality and longevity of furniture, substantially impacting user experience and the aesthetic appeal of the cabinet. Titus Group takes pride in streamlining the assembly process with its precision-engineered products, garnering recognition from furniture manufacturers for its unwavering commitment to innovation and qua

Titus hinges not only enhance the functionality and aesthetics of furniture but also contribute to its durability, stability, and overall safety. Opting for Titus hinges represents a prudent investment for any furniture design or manufacturing endeavour.The latest addition to the T-type product lineup is the T-type PressTo hinge, which capitalises on all the advantages of T-type hinges, offering an even more straightforward assembly experience for end users. T-type PressTo boasts a toolfree hinge cup fixing system, ensuring effortless and rapid installation. The cup of the hinge securely fastens to the furniture solely through manual pressure, eliminating the need for tools. Paired with the 3Way hinge-toplate snap-on mounting system from Titus, it makes furniture assembly fast and easy, significantly reducing the requisite time. Its robust design with integrated damping provides a smooth and reliable closure, delivering consistent performance for up to 200,000 cycles over its lifespan. It proves ideal for thicker and heavier doors prone to sagging.

Titus stands out for its leadership in refining the entire production cycle, ensuring quality and efficiency from the initial design phase to the realisation of the final product, incorporating hinge installation. Equipped with features like tool-free cup fixing and 3Way snap-on mounting, Titus hinges offer a hasslefree assembly experience and enduring results. Reliability, durability, and lifetime performance of kitchen hardware are pivotal in any interior design project. Titus comprehends the significance of these components, committing to delivering solutions that meet the most stringent standards of quality and performance. Titus kitchen hardware is engineered to withstand daily use, guaranteeing precise and dependable operation throughout the furniture's lifespan. With Titus, you can rely on the quality and durability of its products to meet your needs in the kitchen and

dal 1959 10
componenti ■ who TITUS GROUP ■ what COVER STORY ■WWW TITUSPLUS.COM
IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE

IL PACCHETTO COMPLETO!

Detergenti, materiali per imballaggio e il trasporto di Ostermann.

Il nuovo detergente REDOCOL greenline Perfect Matt è stato sviluppato appositamente per la pulizia finale di superfici opache e non dovrebbe mancare tra le attrezzature in fase di montaggio.

Che si tratti dell’allestimento di arredi privati, arredi negozi, stand fieristici o altro, le operazioni di imballaggio e trasporto sono fasi strettamente connesse tra loro. In caso di necessità, gli artigiani sanno che possono affidarsi a Ostermann per quanto riguarda una serie di accessori e strumenti che facilitano tali operazioni.

DETERGENTE REDOCOL GREENLINE PERFECT MATT

Nella realizzazione del mobile, la tendenza si sposta sempre di più verso le superfici opache; per tale ragione Ostermann ha inserito nella già ampia gamma di prodotti, anche il detergente REDOCOL greenline Perfect Matt. Questo può essere utilizzato per pulire in modo efficace e senza lasciare aloni bordi in ABS e PP, pannelli a base di legno rivestiti o verniciati e pannelli con superfici opache.

Il detergente REDOCOL greenline Perfect Matt è ideale anche per le superfici in linoleum. Il detergente è biodegradabile e si aggiunge alla linea REDOCOL greenline. Questi prodotti pongono l’accento su temi legati all’ecologia e sicurezza sul lavoro. Tra i più apprezzati è sicuramente il versatile detergente per la pulizia manuale e tramite bordatrice Teclinex One For All di REDOCOL e la colla per bordi senza solventi Kantol della linea REDOCOL greenline.

NON DIMENTICATEVI

DEI GIUSTI PANNI

Tra gli accessori indispensabili in fase di pulizia non devono mancare mai i giusti panni. Gli esperti Ostermann consigliano, infatti, il panno in microfibra REDOCOL Soft a trama uniforme o il panno in microfibra REDOCOL Strong con una solida struttura a nido d'ape.

Oltre a questi due, offriamo un panno in fibra naturale di REDOCOL, realizzato al 100% con fibre naturali. Tutti panni possono essere utilizzati bagnati, umidi o asciutti e sono adatti a tutte le superfici comuni.

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componenti ■ who OSTERMANN ■ where PERAGA DI VIGONZA PADOVA ITALIA ■ what COMPONENTI ■WWW OSTERMANN.EU ■ writer REDAZIONE

COME FACILITARE IL TRASPORTO DEI MATERIALI? OSTERMANN PENSA ANCHE A QUESTO

Ogni nuovo mobile racchiude l'infinito know-how, il cuore e l'anima dell’artigiano che lo ha realizzato. Sarebbe davvero un peccato se il pezzo finito venisse danneggiato proprio durante il trasporto finale! Per prevenire questa evenienza Ostermann offre un'ampia gamma di materiali per l'imballaggio e il trasporto.

IMBALLAGGIO SICURO E SOSTENIBILE

Per proteggere i mobili in modo sostenibile, i teli da imballaggio riutilizzabili sono una delle migliori scelte; questi sono disponibili subito nell’assortimento

Ostermann in due misure. Come alternativa ai teli, si possono utilizzare anche la carta Kraft, adatta anche come carta stabilizzante.

Per un fissaggio stabile e sicuro, sono disponibili i nastri riutilizzabili con apertura a strappo (prodotti in rotolo da 5 metri ciascuno) o i nastri adesivi in carta di REDOCOL greenline.

Questi possono essere facilmente utilizzati grazie a una serie di applicatori manuali presenti nell’assortimento Ostermann.

Naturalmente, la gamma comprende anche prodotti complementari come pellicole espanse e pluriball, nonché pellicole estensibili e nastri adesivi di vario tipo e i relativi dispenser.

PIÙ FACILE A FARSI CHE A DIRSI

Per trasportare gli elementi così imballati sforzando il meno possibile la schiena, Ostermann offre carrelli multiuso e cinghie per il trasporto di mobili. Particolarmente utili risultano spesso anche i tappetini antiscivolo per la stabilizzazione dei carichi; questi possono essere acquistati in rotoli di varie larghezze, in set o in ottagoni preformati.

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Da Ostermann gli artigiani trovano tutto il necessario per imballare i propri mobili e consegnarli intatti al cliente.

☐ THE COMPLETE PACKAGE!

■■ OSTERMANN CLEANERS, PACKAGING MATERIALS AND TRANSPORT.

Whether it is a question of setting up private furniture, shop fittings, trade fair stands or other, packing and transport are closely linked stages. If necessary, craftsmen know that they can rely on Ostermann for a range of accessories and tools to facilitate these operations.

REDOCOL GREENLINE PERFECT MATT CLEANER

In furniture making, the trend is increasingly moving towards matt surfaces, which is why Ostermann has also included REDOCOL greenline Perfect Matt cleaner in its already wide range of products. This can be used to clean ABS and PP edges, coated or painted woodbased panels and panels with matt surfaces effectively and without leaving marks. REDOCOL greenline Perfect Matt cleaner is also ideal for linoleum surfaces. The cleaner is biodegradable and is an addition to the REDOCOL greenline range. These products emphasise ecology and safety at work. Among the most popular are the versatile cleaner for manual and edge cleaning Teclinex One For All from REDOCOL and the solvent-free edge glue Kantol from the REDOCOL greenline.

DON'T FORGET THE RIGHT WIPES

The right cloths should never be lacking among the indispensable accessories when cleaning.

The Ostermann experts recommend the REDOCOL Soft microfibre cloth with an even weave or the REDOCOL Strong microfibre cloth with a solid honeycomb structure. In addition to these two, we offer a natural fibre cloth from REDOCOL, made from 100% natural fibres. All cloths can be used wet, damp or dry and are suitable for all common surfaces.

HOW TO FACILITATE THE TRANSPORT OF MATERIALS? OSTERMANN ALSO THINKS ABOUT THIS

Every new piece of furniture embodies the infinite know-how, heart and soul of the craftsman who made it. It would be a real shame if the finished piece were to be damaged during final transport! To prevent this eventuality Ostermann offers a wide range of packaging and transport materials.

SAFE AND SUSTAINABLE PACKAGING

If you want to protect your furniture in a sustainable way, reusable packaging sheets are one of the best choices; these are available immediately in the Ostermann assortment in two sizes. As an alternative to tarpaulins, you could also use kraft paper, which is also suitable also suitable as stabilising paper. For stable and secure fastening, reusable tear-away tapes (produced in rolls of 5 metres each) or REDOCOL greenline paper adhesive tapes are available. These can be easily used thanks to a range of hand applicators in the Ostermann assortment. Of course, the range also includes complementary products such as expanded films and bubble wrap, as well as stretch films and adhesive tapes of various types and their dispensers.

EASIER TO DO THAN SAY

To transport the packed items with as little strain on the back as possible, Ostermann offers multi-purpose trolleys and straps for transporting furniture. Anti-slip mats for load stabilisation are also often particularly useful; these can be purchased in rolls of various widths, in sets or in pre-formed octagons.

A seconda del tipo e delle dimensioni del materiale e del trasporto scelto, Ostermann offre pellicole estensibili, pellicola espansa e pluriball, nonché numerosi nastri adesivi per un'ampia varietà di applicazioni.

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 14 componenti ■ who OSTERMANN ■ where PERAGA DI VIGONZA PADOVA ITALIA ■ what COMPONENTI ■WWW OSTERMANN.EU

ECOL360°

Recupera i rifiuti, sostieni l’ambiente

Con Recycla ogni rifiuto contribuisce all’economia circolare e all’abbattimento di CO2

RECYCLA è il referente certificato nella gestione e rivalorizzazione dei rifiuti industriali, trasformandoli in combustibile destinato alle imprese hard to abate come alternativa alle fonti fossili.

ECOL360° è il servizio ideato per la perfetta gestione trasparente e responsabile dei rifiuti. Comprende analisi dei processi e degli scarti industriali, pianificazione dei ritiri, fornitura dei supporti gestionali e imballi rigenerabili, gestione tecnico amministrativa e formazione su misura.

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INSIEME POSSIAMO

AGIRE RESPONSABILMENTE

NUOVA GIUNZIONE CABINEO

Lamello lancia sul mercato una nuova giunzione nella gamma del sistema di foratura.

La nuova giunzione Cabineo di Lamello aggiunge ulteriori possibilità di applicazione al sistema di foratura, sempre nell’ottica del risparmio di tempo. Grazie alla nuova giunzione per armadi e ripiani con la sola

lavorazione della superficie, è possibile montare un armadio interamente con il sistema Cabineo di Lamello.

CABINEO X

L‘alloggiamento aperto di Cabineo X può essere combinato a piacere con le viti Cabineo o con il supporto per ripiani Cabineo. I singoli componenti possono essere ordinati separatamente. Cabineo X può essere quindi utilizzato come supporto per ripiani o come giunzione per le strutture di armadi.

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componenti ■ who LAMELLO ■ where BUBENDORF SVIZZERA ■ what COMPONENTI ■WWW LAMELLO.CH ■ writer REDAZIONE

Convince per l‘elevata forza di serraggio e non necessita di elementi di allineamento supplementari come, ad esempio, le spine di legno.

MOLTEPLICI POSSIBILITÀ

DI COMBINAZIONE GRAZIE

ALL‘ALLOGGIAMENTO VERSATILE

Cabineo X può essere utilizzato in combinazione con le viti Cabineo Euro 12, Cabineo 8 e la vite metrica Cabineo 8 M6, nonché con i supporti per ripiani da 5 mm o 3 mm. Grazie all‘alloggiamento aperto delle

giunzioni, le strutture degli armadi o i ripiani strutturali possono essere facilmente montati e serrati in un secondo momento. Il premontaggio delle viti sulle spalle facilita inoltre il posizionamento del cappello dell‘armadio. Con Cabineo X è anche possibile sostituire la vite in un secondo momento senza problemi. In questo modo un armadio con ripiani può essere montato completamente con il sistema Cabineo, addirittura in combinazione con parti in metallo. Per l’abbinamento cromatico con l’armadio, vengono utilizzati i coprifori Cabineo di serie.

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☐ LAMELLO LAUNCHES ON THE MARKET A NEW JOINT IN THE DRILLING SYSTEM RANGE

■■ The new Cabineo joint from Lamello adds further application possibilities to the drilling system, always with a view to saving time. Thanks to the new connection for cabinets and shelves with surface processing only, it is possible to assemble a wardrobe entirely with Lamello's Cabineo system.

CABINEO X

The open housing of the Cabineo. The individual components can be ordered separately.

Cabineo X can therefore be used as a support for shelves or as a joint for wardrobe structures. It convinces with a high clamping force and does not require additional alignment elements such as wooden dowels.

MULTIPLE COMBINATION POSSIBILITIES THANKS TO THE VERSATILE HOUSING

Cabineo Thanks to the open housing of the joints, cabinet frames or structural shelves can be easily assembled and tightened later. The pre-assembly of the screws on the shoulders also facilitates the positioning of the wardrobe top. With Cabineo X it is also possible to replace the screw later without any problems. This way a wardrobe with shelves can be assembled completely with the Cabineo system, even in combination with metal parts. To match the color with the wardrobe, the standard Cabineo hole covers are used.

GREATER SAFETY THANKS TO ANCHORED SHELVES

With Cabineo X the shelf is secured against extraction, reducing the risk of injury to children. In addition, a pre-locking secures the shelf against pressure from below, so that already assembled shelves do not fall during transport. This feature is also perfect for shelves exposed to vibrations such as in caravan and ship construction or in rail transport.

THE EFFICIENT SOLUTION FOR ALL CNC MACHINES

Particularly noteworthy is the efficiency of Cabineo X when used on CNC machines. Surface machining alone allows for simple integration onto 3-axis CNC machines, without additional head drilling for wooden dowels. Cabineo X thus offers an economical and fast solution for furniture production.

Lamello's Cabineo X sets new standards in furniture manufacturing, raising flexibility, safety and efficiency to a new level. Furniture manufacturers can now benefit from a new innovative solution.

dal 1959 18
componenti ■ who LAMELLO ■ where BUBENDORF SVIZZERA ■ what COMPONENTI ■WWW LAMELLO.CH
IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE

RISPOSTE A TUTTE LE ESIGENZE

Bordo adesivo o senza fughe: sempre la scelta giusta con Raukantex.

Qualità impeccabile anche nei punti critici.

Nella moderna progettazione di mobili, le crescenti esigenze in fatto di design, abbinate all’elevata qualità dei prodotti, hanno un ruolo determinante. Con oltre 2mila decori disponibili in più di 200mila varianti, la gamma di bordi Raukantex di Rehau soddisfa qualsiasi esigenza estetica e funzionale, offrendo numerosi vantaggi di lavorazione. Oltre a poter scegliere tra la variante con primer e quelle con strato funzionale effetto fuga zero, infatti, le soluzioni di bordatura della divisione Furniture Solutions di Rehau sono compatibili con diverse tecnologie di lavorazione, consentendo a produttori di mobili ed artigiani di

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componenti ■ who REHAU ■ where CAMBIAGO MILANO ITALIA ■ what COMPONENTI ■ WWW REHAU.IT ■ WRITER LAURA GREGORUTTI

creare una perfetta unione tra bordo e pannello, indipendentemente dal processo produttivo utilizzato.

RAUKANTEX

PURE: IL CLASSICO BORDO CON PRIMER

Raukantex pure è il bordo adesivo classico con fuga visibile, in cui il primer viene sciolto prima di applicarlo al pannello o al bordo. Caratterizzato dall’elevata qualità dei materiali, è disponibile in tutte le misure e in tutti i decori.

RAUKANTEX PLUS: PER CHI INIZIA A BORDARE SENZA FUGHE

Raukantex plus è il bordo di nuova generazione con strato funzionale in TPU che semplifica il passaggio alla lavorazione dei bordi senza adesivi. Privo di collanti al 100% e resistente ai raggi UV, questo bordo offre un’ottima resistenza all’umidità e consente di ottenere un effetto visivo privo di fughe grazie allo strato funzionale polimerico abbinato cromaticamente.

RAUKANTEX PRO: LO STANDARD DI RIFERIMENTO PER COMPONENTI PERFETTI

Raukantex pro è il bordo con strato funzionale in materiale polimerico al cento per cento, ideale per ottenere componenti impeccabili, con effetto fuga

zero permanente. Completamente privo di colla, offre una totale corrispondenza cromatica dello strato funzionale e decorativo, rappresentando lo standard assoluto di mercato dalla comprovata qualità industriale. La continua ottimizzazione delle formule consente inoltre di soddisfare le richieste di applicazioni speciali e di rispondere a requisiti sempre più elevati sulla qualità di lavorazione.

UN BORDO PER TUTTE LE TECNOLOGIE

I risultati estetici e funzionali di altissimo livello offerti dalle soluzioni di bordatura Raukantex plus e Raukantex pro possono essere ottenuti in modo flessibile mediante tre tecnologie di lavorazione. I bordi senza fughe Rehau sono infatti compatibili con la tecnologia laser, ampiamente utilizzata in diversi ambiti di produzione industriale per la sua elevata efficienza, con la tecnologia Hot Air, più conveniente e particolarmente apprezzata dai professionisti che operano nel settore commerciale e dai piccoli artigiani, e con la tecnologia NIR (Near Infrared Radiation), in cui il rapido e preciso trasferimento dell'energia termica è ideale per attivare lo strato funzionale dei bordi Raukantex.

Indipendentemente dalla soluzione adottata, i professionisti dell’Industria del Mobile possono contare sul know-how tecnico di oltre 50 anni, che fanno di Rehau lo specialista dei bordi.

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Un’ampia gamma nel segno della qualità.

☐ PRIMER EDGEBANDS OR ZERO-JOINT EDGEBANDS: RAUKANTEX IS ALWAYS THE RIGHT CHOICE

■■ High standards of design and appearance coupled with excellent product quality play a major role in furniture manufacturing. With more than 2,000 decors in over 200,000 variants, Raukantex edgebands by Rehau make it possible to meet any aesthetic and functional requirements with several processing advantages. Beside choosing among the variant with primer and those with a zero-joint effect functional layer, Rehau Furniture Solutions’ edgebands solutions can be processed with different technologies, enabling furniture manufacturers and carpenters to create a perfect match between edgeband and panel, no matter the production process used.

RAUKANTEX

PURE: THE CLASSIC PRIMER EDGEBAND

Raukantex pure is the classic primer edgeband with a visible joint, in which the adhesive is melted before it is applied to the panel or edgeband. This high-quality solution is available in all sizes and decors.

RAUKANTEX PLUS

: START PROCESSING ZERO-JOINT EDGEBANDS

Featuring a TPU functional layer, Raukantex plus is the new generation edgeband that make it simple to start processing edgebands with zero adhesive. 100% adhesive-free and UV-resistant, this edgeband offers an excellent moisture resistance and allows a seamless visual effect thanks to the polymer-based, colour-matched functional layer.

RAUKANTEX PRO: THE STANDARD FOR PERFECT COMPONENTS

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Nel cuore della Brianza del mobile e del design

Legnoquattro fornisce l'eccellenza italiana e internazionale.

Legnoquattro, con sede a Novedrate, è una delle imprese che hanno sviluppato il processo di tintura del tranciato ed è, da oltre quarant'anni, specializzata nella tintoria del legno.

I piallacci di Legnoquattro sono ottenuti utilizzando tranciati delle più varie essenze, in genere di spessore 0.6 millimetri, che vengono tinti per immersione, in modo tale che il colore penetri in tutto lo spessore del foglio, garantendo tonalità uniformi ed esaltando le venature del legno

Il processo produttivo comprende le fasi di sbiancatura, tintura, essiccazione e stiratura. I punti di forza di Legnoquattro sono la specializzazione che, con un'esperienza quarantennale, ha permesso di sviluppare un know-how di assoluta eccellenza e di formare personale altamente specializzato; i prodotti a catalogo: i prodotti di L4 Collection sono in pronta consegna anche in piccoli quantitativi, per articoli personalizzati Legnoquattro è in grado di realizzare su richiesta qualsiasi colore, con un ordine minimo di 400 metri quadrati; tra le sue proposte Legnoquattro presenta una ricca collezione di piallacci intarsiati: gli intarsi sono realizzati con taglio laser ad alta precisione in modo che dopo l’assemblaggio e la giunta-

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componenti ■ who LEGNOQUATTRO ■ where NOVEDRATE COMO ITALIA ■ what COMPONENTI ■WWW LEGNOQUATTRO.IT ■ writer BEATRICE GUIDI

tura, si possano ottenere figure geometriche o di fantasia, essi possono essere ottenuti assemblando una sola essenza legnosa (radiche e boiserie) oppure accostando fogli di tranciato tinto di specie diverse, in modo da ottenere una più ampia scelta di tonalità e disegni.

Tutti i prodotti sono certificati FSC e le tinture sono ottenute con coloranti atossici e biodegradabili. Qui l'azienda mette a disposizione dei propri clienti tutti i colori e le tonalità del legno tinto ed un’amplissima scelta di essenze legnose. Con gli architetti e gli utilizzatori finali dei tranciati prodotti viene seleziona-

to il materiale più adatto al progetto e vengono studiati il colore e le tonalità, anche utilizzando campionature e mock-up.

Legnoquattro si trova nel cuore del distretto brianteo del legno e si confronta in Italia e nel mondo con una clientela estremamente esigente e creativa e con i più importanti studi di architettura. Questo ha permesso all'azienda di sviluppare una conoscenza del materiale e un processo produttivo di grande affidabilità.

Per questa ragione i tranciati Legnoquattro sono utilizzati in prestigiose realizzazioni in tutto il mondo.

L'azienda lavora con una consolidata clientela nell'industria dell’arredamento, tra gli studi di design e architettura, nel contract e nei settori nautico e automobilistico.

Sul sito (www.legnoquattro.it) è possibile avere una panoramica della ricca collezione di tranciati Legnoquattro

Nella pagina a sinistra, la sede di Legnoquattro a Novedrate (Como)

A sinistra, una suggestiva fantasia di soluzioni Legnoquattro.

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WWW LEGNOQUATTRO.IT

dal 1959 26 componenti
NOVEDRATE COMO ITALIA ■ what COMPONENTI ■
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■ who LEGNOQUATTRO
where

☐ SPECIALIZATION AND CREATIVITY

■■ Legnoquattro (NovedrateComo) is one of the companies that developed the veneer dyeing process and has specialized in wood dyeing for over forty years.

Legnoquattro veneers are obtained using veneers of the most various essences, generally 0.6 mm thick, which are dyed by immersion, so that the color penetrates the entire thickness of the sheet, guaranteeing uniform shades and enhancing the grain of the wood.

The production process includes the bleaching, dyeing, drying and ironing phases.

The strengths of Legnoquattro are the specialization which, with forty years of experience, has allowed it to develop know-how of absolute excellence and to train highly specialized personnel; the products in the catalogue: the L4 Collection products are ready for delivery even in small quantities, for customized products Legnoquattro is able to create any color on request, with a minimum order of 400 square metres; among its proposals

Legnoquattro presents a rich collection of inlaid veneers: the inlays are made with high precision laser cutting so that after assembly and splicing, geometric or fantasy figures can be obtained, they can be obtained by assembling a single essence wood (burls and boiserie) or by combining sheets of dyed veneer of different species, in order to obtain a wider choice of shades and designs.

All products are FSC certified and the dyes are obtained with nontoxic and biodegradable dyes. The company offers its customers all the colors and shades of stained

wood and a very wide choice of wood essences.

Together with the architects and end users of the veneers produced, the most suitable material for the project is selected and the color and shades studied, also using samples and mock-ups.

Legnoquattro is located in the heart of the Brianza wood district and deals in Italy and around the world with an extremely demanding and creative clientele and with the most important architecture firms. This has allowed the company to develop knowledge of the material and a highly reliable production process.

For this reason Legnoquattro veneers are used in prestigious projects all over the world.

The company works with a consolidated clientele in the furniture industry, including design and architecture studios, in the contract and in the nautical and automotive sectors.

On the website (www.legnoquattro.it) it is possible to have an overview of the rich collection of Legnoquattro veneers

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IL SALTO DI PARADIGMA ALL’ITALIAN DESIGN DAY

COSTRUIRE MOBILI COL CONTRIBUTO, INCLUSIVO, INNOVATIVO E SOSTENIBILE DEL DIGITALE.

LA PRESENZA DEL PROFESSOR FELICE RAGAZZO

ALL’ITALIAN DESIGN DAY A SANTA CRUZ IN BOLIVIA IL 26 MARZO SCORSO, DI CUI RIPORTIAMO LA RAFFINATA RELAZIONE RICCA DI PREZIOSI INSEGNAMENTI, EVIDENZIA COME IL LEGNO SIA PER ECCELLENZA UN MATERIALE PLURI-VOCAZIONALE E QUESTO ESIMIO ESPERTO DI GIUNZIONI LISCE IL PIÙ AUTOREVOLE RAPPRESENTANTE DEL SIGNIFICATO DI MADE IN ITALY. NEL PRESENTE CONTRIBUTO VOLTO A “CREARE VALORE: INCLUSIONE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ” (NELLA VERSIONE ORIGINARIA “HACIENDO VALOR: INCLUSIÓN, INNOVACIÓN Y SOSTENIBILIDAD”), VA EVIDENZIATO COME IL LEGNO RIVESTA TUTT’ORA UN RUOLO PREMINENTE E IMPRESCINDIBILE NONOSTANTE LA NOTEVOLE VARIETÀ DI MATERIALI CHE CONTEMPLANO IL SETTORE DEI MOBILI, ANCOR PIÙ OGGI SE POSSONO ESSERE CONCEPITI SENZA SPIGOLI E ATTRAVEERSO UNA RIDUZIONE DRASTICA DELLE GIUNZIONI.

• TRATTI ERRATICI DI RIFERIMENTO

L’origine dei fasti del cosiddetto “Made in Italy”, secondo la vulgata corrente, è tacitamente fatta risalire all’epoca del primo dopoguerra, frangente in cui lo sviluppo economico iniziò a dare segni di eccezionale sviluppo (benché tale locuzione abbia visto la luce molti decenni prima). Fu il periodo in cui, come indiscussi protagonisti, operavano i grandi, Giò Ponti, Franco Albini, Franca Helg, Bruno Munari, Carlo Mollino e, naturalmente, numerosi altri. In realtà, in ordine a una visione meno superficiale e stereotipata, gli autentici aspetti generativi vanno rintracciati in epoche notevolmente più lontane nel tempo. Non

a caso, all’epoca in cui ero studente presso l’Istituto Statale d’Arte di Bologna (primissimi Anni ’60) il nostro maestro, Prof. Otello Caprara, mentre ci insegnava il design secondo Gropius e la Bauhaus, ma anche secondo i successi di allora del design scandinavo per merito di Alvar Aalto, Tapio Wirkkala, Arne Jacobsen, Finn Juhl, etc., in realtà non trascurava di suggestionarci in merito ai pregi di opere lignee monumentali risalenti a epoche rinascimentali e barocche che lui aveva restaurato nella sua originaria Mantova (Palazzo Te, Palazzo Ducale, Sant’Andrea, etc.).

I grandi ebanisti che, tra Settecento e Ottocento, il maestro richiamava, per quanto riguarda specificamente i mobili erano: Giuseppe Maggiolini (area milanese); Pietro Piffetti (area torinese) e Andrea Brustolon (area veneziana). E, poi, con l’alluvione di Firenze (1966), col suo impegno di restauratore, ci fece toccare con mano il valore assoluto degli apparati lignei, soprattutto di arredo, per lo più di origine rinascimentale. Ma, per quanto mi riguarda, a partire dagli Anni ’80 e ’90, ho avuto modo di misurarmi con la visione mediorientale e specificamente araba del concetto di suppellettile (relativamente al leggio coranico o al trespolo retrattile, entrambi mono-materici). In tal caso, il processo costruttivo, rispetto al nostro che, dal particolare si sviluppa, via via per aggregazioni successive, inversamente procede dal generale, via via verso il particolare. Inoltre, posso poi dire di avere avuto modo di toccare con mano, con grande emozione facendone i rilievi, alcuni calchi di mobili lignei presso la Casa di Polibio a Pompei. Così come, con grande spirito ispirativo, oltre che emozionale, mi sono trovato a coordinare la realizzazione della copia lignea del più o meno

dal 1959 ■ who ITALIAN DESIGN DAY ■ where SANTA CRUZ BOLIVIA ■ what SCENARI ■ writer FELICE RAGAZZO 28
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tecnologie

coevo “Letto osseo d’Amplero”, dove il contributo del digitale si è rapportato felicemente con sapienti abilità manuali di valenti artificies. L’orizzonte ispirativo non si arricchisce a sufficienza se non pongo in evidenza alcuni riferimenti che esorbitano dalla sfera italiana, come per esempio: il trattato di architettura cinese del XII secolo, “Ying zao fa shi”, a opera di Li Jie (periodo Sung); il trattato francese “Le Nouvelles Inventions” di Philibert De L'Orme; i trattati spagnoli di Diego Lopez de Arena e di Fray Andrés de San Miguel, questi ultimi tre più o meno gravitanti tra Seicento e Settecento. In realtà, questo campo conoscitivo è enormemente più vasto ed è sempre d’obbligo prestare la massima attenzione a ogni aspetto particolare, ma una sua trattazione dettagliata nella presente circostanza farebbe sconfinare nell’enciclopedismo. A tale riguardo sono di eminente importanza svariati Trattati inglesi, francesi e tedeschi (Figure 1a - 1b - 1c - 1d - 1e).

Se quanto appena descritto può essere assunto come mentalità d’approccio, vediamo ora alcuni argomenti che permettono di formare un’intelaiatura di valori accettabile oggi come lungimirante nel campo della costruzione di mobili, sulla quale, beninteso, si va misurando, pur con qualche problema, l’attuale scenario di Made in Italy.

• ARGOMENTI PERTINENTI: MAESTRIA DEI “MAGISTERI” TECNICI TRADIZIONALI

In certi ambienti ultra-selettivi, il costruire un mobile è paragonabile a un atto sacrale. Pertanto, benché sia in corso da alcuni decenni una grande innovazione tecnologica sulla spinta del digitale, beninteso in simbiosi a una grande innovazione di tipo formale ed estetico, non cessa la pregnanza e il fascino circa la “Maestria dei Magisteri” tecnici e formali storicizzati. In fondo, a ben vedere, i reali caratteri innovativi, prima di tipo elettro-meccanico, poi di tipo meccanico-digitale, concernono processi evolutivi fondati su taluni di tali Magisteri. Solo per fare un esempio, si consideri le diverse mutazioni dell’incastro a “cava e tenone” (beninteso in esclusione di pezzi non squadrati, come si farà cenno in seguito) in ordine ai tre criteri evolutivi: manuale; elettro-meccanico; meccanico-digitale, dove, da una compenetrazione di tipo parallelepipeda, si passa a una cilindrica, per approdare, in fine (ma per il momento ancora soltanto potenzialmente), a forme assai più complesse (Figure 2a - 2b - 2c).

Figure 1a - 1b - 1c - 1d - 1e: immagini relative alla realizzazione della Copia Lignea del “Letto d’osso di Amplero”, Comune di Collelongo, L’Aquila (Esempio di attività artigianali nell’Italia centrale tra il II sec. a. C. fino ai primi decenni del I sec. d. C.).

Figura 2a: matrice parallelepipeda.

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1a 1b 1c 1d 1e 2a

• RUOLO E SIGNIFICALO

DEL LEGNO NEL COSTRUIRE MOBILI

Nonostante la notevole varietà dei materiali che contemplano il settore dei mobili, il legno riveste tutt’ora un ruolo preminente e imprescindibile. Ricercare le radici profonde di tali fattori equivale di fatto ad andare alle radici della civiltà, in tutte le sue innumerevoli forme conosciute.

Sussistono però alcune limitate ragioni pratiche che permettono di avere un quadro succinto tutto sommato esauriente. Una prima di tali ragioni consiste nella combinazione tra relativa disponibilità in natura e relativa agevole lavorabilità. Come vedremo, il tema della disponibilità in natura presuppone quelli della sostenibilità e dell’impatto ambientale, temi su cui in seguito mi soffermerò. Una seconda ragione attiene al fatto che in natura è reperibile una notevole quantità di specie (circa seicento per quanto riguarda l’ambito commerciale corrente, a fronte di alcune decine di migliaia globalmente esistenti), con caratteristiche fisico-meccaniche assai diversificate. Ragione per cui si possono concepire prodotti con ragguardevoli specializzazioni dal punto di vista funzionale, con ciò favorendo i complessi rapporti tra struttura e rivestimento. Passando dalla statica all’estetica, merita considerare come, da specie a specie, sussista una notevole varietà cromatica, da cui la possibile ricchezza di effetti di colore (in cui, per esempio, eccellono mirabilmente i mobili di Giuseppe Maggiolini o le tarsie quattrocentesche dei Fratelli Lendinara o di Fra Giovanni da Verona). Oggi l’utilizzazione del fattore cromatico del legno è essenzialmente dovuta alla tecnica d’approntamento di sottili sfoglie dette “piallacci”. Così, come, la ricchezza fisiologica dei tessuti costituenti l’essere arboreo, in tutta la loro complessità (mutevolissima da specie a specie, ma anche all’apparenza secondo i diversi orientamenti di taglio), offre un’estesissima molteplicità di disegni che i sapienti mobilieri utilizzano in senso ornamentale con sensibile perizia e capacità. Ma tornando alla statica, è la particolare fisiologia anisotropa che rende il materialelegno assai resistente a trazione, per cui, a fronte di inevitabili penalizzazioni dovute alle giunzioni storicizzate (come vedremo tra poco), è possibile realizzare strutture agili, leggere e resistenti. Tra le caratteristiche peculiari del materiale-legno va annoverata anche quella dell’elasticità, ovvero la capacità di tornare all’assetto originario dopo la cessazione di uno sforzo. Ma, contestualmente, va ricordata anche quella relativa alla plasticità, ovvero la capacità da parte del materiale-legno di essere deformato tramite opportuni artifici, principalmente con vapore caldo, come, per esempio, seppe concepire magistralmente Michael Thonet con le sue famose sedie di legno curvato. Oggi, un ulteriore metodo di curvatura è dato dall’applicazione di ultrasuoni. Come si può vedere, il legno è per eccellenza un materiale pluri-vocazionale e qui non ne è offerta che una

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Figura 2b: matrice cilindrica.
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Figura 2c: matrice a forma indeterminata (cortesia DF Francia).

scarna rappresentazione, la quale, tuttavia, è stata incarnata con enfasi e lungimiranza dagli autori contemporanei a partire dall’immediato dopoguerra, tale da rendere idiomatico il cosiddetto “Made in Italy” relativamente a questo settore (Figure 3a - 3b3c - 3d - 3e).

• CARATTERI

DEI SISTEMI GIUNTATIVI LIGNEI

Un argomento di prima grandezza, oserei dire dirimente per quanto riguarda la costruzione dei mobili, concerne i sistemi giuntativi. A ben vedere, le modalità di vincolare stabilmente tra di loro i pezzi di legno che compongono un mobile, costituiscono un argomento che attiene centralmente alla questione dei “Magisteri tecnici”. Non a caso, nelle varie epoche, sono stati redatti appropriati manuali, tra cui quelli citati all’inizio nella sezione “Tratti erratici di riferimento”. Aggiungo ora l’ulteriore Trattato “L’Architettura del legno”, di Bartolomeo Saldini (Milano 1886/88), per il fatto che in esso, insieme a innumerevoli dettagli costruttivi, compaiono due esaurienti Tavole dense di sistemi di collegamento tra pezzi lignei. Ciascun esempio è conformato secondo una comune matrice poliedrica delle superfici intersecanti. Ciò è conseguenza naturale del retaggio storicizzato circa le lavorazioni planari di sega e scalpello. Ciò è anche la diretta conseguenza dei metodi di geometria proiettiva volti alla rappresentazione bidimensionale di forme tridimensionali di ascendenza seicentesca e rinascimentale. In base a tale argomento, persevera tutt’ora in modo altamente conservativo l’opera de “Les Compagnons du Devoir et du Tour de France”, la corporazione francese preposta, tra l’altro, alle costruzioni lignee, tra cui i mobili. Con tali metodi si sono fatti e si fanno tutt’ora dei capolavori, ma alla luce dell’avvento della saldatura tra meccanica e digitale, ovvero alla luce dell’avvento dei centri di lavoro computerizzato (CNC), ne risulta palese l’irrimediabile obsolescenza. La novità sostanziale consiste nel fatto di mutare le matrici di tipo “poliedrico” in matrici di tipo “a-poliedrico”, mediante l’arrotondamento di ogni spigolo o cuspide. Un tempo ciò era manualmente impensabile, oggi, non soltanto è possibile, ma è strettamente congruente con l’essenza dei nuovi sistemi operativi. Ed è con tali metodi che oggi, non soltanto si possono fare cose tecnologicamente più avanzate, ma si possono

Figura 3a: la sedia di Chiavari è un chiaro esempio di leggerezza ed efficienza strutturale, oltre che di mirabile bellezza.

Figura 3b: parimenti leggero, strutturalmente efficiente, ma a suo modo anche elegante è questo scaldaletti della Sardegna centrale.

Figura 3c: esempio di curvatura di legno massiccio (Cortesia di Special Wood di Cermenate - Como).

Figura 3d: esempio di fabbricazione di “Piallacci” per “srotolamento”.

Figura 3e: meravigliosi legni latino-americani!

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3a 3d 3b 3c 3e

anche fare cose esteticamente più evolute (come vedremo tra poco con la sedia e il tavolo “Miss”). In sostanza, la vera posta in gioco mira a generare e a liberare energie creative e concettuali nuove, tali da rendere più avanzata l’intera cultura progettuale nel campo del design, con particolare riferimento ai mobili.

Intanto posso qui illustrare alcuni esempi di giunzioni integralmente concepite senza spigoli. In alcuni casi sono anche stati effettuati stress test con confortanti risultati. La conclusione che si può trarre si articola in una terna di valori: a) potendosi ridurre le concentrazioni di sforzo con l’eliminazione degli spigoli, a parità di materia lignea impiegata, aumenta la resistenza della giunzione e, per estensione, dell’intera struttura dell’eventuale mobile; b) mentre a parità di sforzo si può ridurre la materia lignea impiegata, con evidenti vantaggi in termini di impatto ambientale; c) ma, il risultato della leggerezza va di pari passo con l’eleganza o, per meglio dire, della bellezza, il che per un progettista e, per altri aspetti, per il consumatore, assume il chiaro significato di poter manipolare una tastiera creativa assai più spaziosa ed evoluta. Purtroppo, una estesa prassi in tal senso non si è ancora instaurata.

Figure 4a e 4b: rappresentano la Tavola 1 e la Tavola 2 dei “Collegamenti dei legnami” dal Trattato “L’Architettura del legno” di Bartolomeo Saldini, Milano (1886/88).

Figure 4c: confronto tra un incastro a “Dardo di Giove” (in basso) e varie forme di un incastro a “Curve di Giunone” (in alto).

Figure 4d: incastro a “Metà legno” obliquo, mediante unica superfice liscia.

E ciò non può che essere fatto ascendere al fatto che le inerzie consolidate secondo retaggi secolari è assai difficile superarle in tempi brevi. Una possibile ragione di ciò deriva dal fatto che nel campo delle attività fabbrili sono sempre prevalsi i linguaggi tecnici informali di tipo tacito, rispetto a linguaggi tecnici formali di tipo esplicito. Mentre l’attitudine al digitale presuppone, appunto, un’adeguata dimestichezza con i linguaggi tecnici appresi in modo formale. Non si tratta soltanto di informatica ed elettronica che oggi si possono apprendere agevolmente “sul campo” in base alle numerose attività quotidiane nell’esercizio dei cosiddetti “social”, ma bensì di geometria, la quale invece, da un lato, è scarsamente insegnata a scuola, dall’altro si può dire che sia evanescente nelle attività di tutti i giorni. Nonostante ciò, un vistoso balzo in avanti sul terreno dell’innovazione in questi ultimi anni non c’è dubbio che il Made in Italy nel campo dei mobili lo abbia fatto. Ma il ciclo innovativo assumerà nuovi impulsi quando gangli più numerosi del processo assumeranno un carattere più estesamente organico (Figura 4a - 4b - 4d - 4c).

• RUOLO DEI PRODOTTI DERIVATI DAL LEGNO NEL COSTRUIRE MOBILI

Una drastica riduzione di criticità insite nella naturalità anisotropa del materiale-legno, comportante l’eliminazione della necessità di effettuare gran parte delle giunzioni, è offerta dai cosiddetti “Prodotti derivati”. Quello che una volta costituiva un complesso sistema tra telaio e tamponatura, così come avveniva in sportelli e fiancate,

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4a 4b

oggi è ridotto al minimo tramite l’impiego di vari tipi di pannelli. Giusto per aleggiare una fugace visione in che cosa consista il fenomeno va detto che le principali tipologie di pannelli sono sostanzialmente le seguenti: a) pannelli truciolari, b) pannelli listellari, c) pannelli MDF, d) pannelli OSB, taluni dei quali sono reperibili con varie forme di “nobilitazione”. Poiché l’impiego dei pannelli implica una drastica riduzione di complessità tecnologica, soprattutto negli ultimi decenni nel campo dei mobili ne è stato fatto un impiego massiccio. Non a caso le apparecchiature di sezionatura e i relativi software, hanno assunto un’altissima specializzazione, con particolare riferimento al tema dell’ottimizzazione delle superfici (nesting). Dunque, a parte tutto ciò che concerne l’impatto ambientale in fase di produzione dei vari tipi di particelle e l’utilizzo dei vari tipi di resine, nonché dei vari sistemi di pressatura, torna in questo modo in ballo anche l’impatto ambientale per via del tema correlato della gestione dei residui (Figura 5a - 5b).

• RUOLO E SIGNIFICATO DEI POLIMERI

NEL COSTRUIRE MOBILI

L’ingresso dei polimeri nella costruzione di mobili va di pari passo con l’evoluzione della chimica moderna. I primi significativi esempi si ebbero nei primi decenni del ‘900, soprattutto con la “Bachelite”, ma riguardarono per lo più aspetti marginali di dettaglio. Un vero e poderoso sviluppo si ebbe, invece, da quando Giulio Natta (insieme a Karl Ziegler) ottenne il Premio Nobel a seguito della scoperta di un polimero denominato “Polipropilene”. La scoperta si prestò a scopi industriali e, nel campo del design se ne fece

Figura 5a: pannelli truciolari. Figura 5b: tavolato “a telaio” di pezzi massicci.

un grande uso in riferimento a molti campi, soprattutto per quanto riguarda la produzione di scocche e membrane. A seguito del processo di “presso-fusione”, potevano risultare “monopezzo” anche articolate “strutture a gabbia”. In parallelo, prese avvio una importante branca meccanica per quanto

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4c 4d 5a 5b

riguarda la produzione di stampi. Rapportato al legno, tutto questo discorso ha significato, per altra via, la riduzione drastica delle giunzioni, con particolare riferimento al tema delle sedute. Processi evolutivi a carattere innovativo, sia dal punto di vista meramente tecnologico, sia dal punto di vista della sostenibilità, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale sono tutt’ora in atto. Un progettista che operi tutt’ora su di un fronte avanzato di design, pur se specializzato nel campo del legno, non può fare a meno di possedere per intero questa importante branca tecnologica (Figure 6a - 6b).

Figura 6a: sedia “M1 MDF Italia” (cortesia del designer Piergiorgio Cazzaniga). Esempio di integrazione tra una scocca monopezzo e una struttura di tondini di acciaio.

Figura 6b: sedia “Gala Pure Eco” di Andreu World (cortesia del designer Piergiorgio Cazzaniga). Esempio di sedia totalmente monopezzo.

• CONTRIBUTO DEI MATERIALI METALLICI E DI ALTRE VARIETÀ

legno. Livelli di altissima specializzazione si possono riscontrare nella produzione di viti, cerniere, coulisses, borchie, maniglie, pomelli, etc. I manuali al riguardo sono ricchissimi e densissimi e il progettista evoluto li deve saper scorrere con agilità. A fianco dei prodotti di materiale metallico fanno parte dell’universo dei mobili pure quelli di materiale vetroso; di materiale lapideo; di materiale ceramico. E anche tutti questi, in tutte le loro varietà, occorre che il progettista evoluto li possegga agilmente.

• CONTRIBUTO DEGLI ACCESSORI ELETTRONICI

E INFORMATICI

Sempre più importanza è rivestita nel campo dei mobili l’applicazione di accessori elettronici. Si tratta di un fenomeno che ha assunto un certo sviluppo soprattutto negli ultimi decenni. I campi di applicazione riguardano, in particolare, i servomeccanismi preposti a scorrimenti e rotazioni. Ma con l’enorme dispiegamento che hanno oggi assunto le tecnologie di tipo informatico, si sono parimenti allargate le possibilità di impiego di ogni sorta di dispositivo conforme. Un campo che riveste notevole interesse è quello relativo al tema della sicurezza.

• LA MECCANICA UNITA AL DIGITALE, LA REALTÀ DEI CNC

Con il presente paragrafo si può cominciare a trarre qualche conclusione sulla base dell’articolata carrellata di argomenti che precedono. Il punto di vista assunto come dominante consiste nel considerare il fenomeno dell’unione tra meccanica e digitale – fautrice della realtà dei centri di lavoro a controllo numerico (CNC) – come il crogiuolo per mezzo del quale si materializza parte delle attività di tipo fabbrile a carattere innovativo. Il “salto di paradigma” avvenuto è, in pratica, presto detto. Mentre con le attività manuali, per quanto abili, specializzate, raffinate, era pressoché impossibile, per esempio, realizzare una superficie convessa di tipo liscio perfettamente coincidente con una superficie, sempre di tipo liscio, ma concava, oggi con un CNC (meglio se dotato di almeno cinque gradi di libertà operativa) è ciò possibile farlo agevolmente. Tale risultato rende, per esempio, ammissibile la realizzazione di giunzioni mutate da “poliedriche” ad “a-poliedriche”. Ma questo, se vogliamo, lo si può in fondo considerare un argomento di impatto circoscritto. Dove, invece, l’impatto è certamente generalizzato, ovvero sistemico, è nell’intero complesso costruttivo, dove entrano in ballo tecnologie

Parimenti ai polimeri, i materiali metallici fanno saldamente parte dell’universo dei mobili, anzi, in certi casi, esempi applicativi si perdono lontano nel tempo. A tal proposito sono noti, per esempio, i trespoli di bronzo di epoca Classica (greca e romana). Si tratta comunque di un settore non particolarmente esteso come quello del legno, se si eccettua forse il campo delle strutture in tubo curvato. Il sottosettore che riveste invece, un carattere pervasivo e, per molti aspetti, innovativo, è quello degli accessori, i quali sono essenzialmente preposti a funzioni di collegamento, o per colmare passaggi tecnici non realizzabili con il

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6a 6b

ogni sorta di componenti e non soltanto lignei. L’aspetto essenzialmente innovativo consiste pertanto nella stretta correlazione operativa tra varie categorie di softwares e la mera azione di stereotomia computerizzata del CNC, effettuata tramite frese, oppure con lame a disco. In tutto ciò, è evidente che gli storicizzati linguaggi tecnici di tipo tacito –mirabile e romantica espressione di vetuste attività artigianali – risultano del tutto fuori luogo. Pertanto, da qui la necessità che la cultura tecnologica degli addetti ai lavori sia conforme al radicale “salto di paradigma” prima accennato. Va comunque detto che, nonostante come si è già osservato, la nuova radicale situazione potenzialmente vigente non abbia ancora assunto un carattere generalizzato, e anzi siano ancora di non poco conto le inerzie frenanti, qualche esperienza ha potuto essere fatta. Con il complesso “Miss Tavolo/Miss Sedia” presso la Casa Missoni Home avrò modo di illustrare un esempio.

L’archetipo di tale complesso è costituito da una sedia di lamiera di ferro rivestita di pregiata stoffa, previa sottile imbottitura. L’esilità della forma rende la sedia particolarmente elegante. A un certo punto la “Casa Miss Home” decide di prototiparne una versione di legno. Emerge immediato l’ostacolo della realizzabilità. Il punto critico diventa quello delle giunzioni che nell’archetipo metallico sono saldature, mentre nel prototipo ligneo diventano incastri. Ricevuto l’incarico mi sono profuso nella definizione della forma tenendo conto del materiale-legno e, al tempo stesso, mi sono accinto a congetturare idonee giunzioni facendo tesoro di studi ed esperienze volte a rendere lisce le superfici. Contestualmente

ho provveduto alla verifica, componente per componente, circa l’effettiva realizzabilità tramite CNC effettuando opportune simulazioni tramite un idoneo software. L’operazione è andata a buon fine e oltre alla sedia mi è stato richiesto di progettare un tavolo concepito sulla base di concetti analoghi. Entrambe i prodotti compaiono ora sul catalogo. Un altro esempio che merita qui di riportare si fonda sulla possibilità di giuntare con incastro a “cava e tenone”, non tra quadrelli, ma bensì tra tondelli. È un caso che ricorre spesso nelle sedie. La soluzione la presentai in occasione di un convegno sull’innovazione presso la città di Udine, città capoluogo del più importante distretto della sedia in Italia. Detto succintamente, il problema, impraticabile anche con la più abile mano, risiede nella geometria cilindrica (concava) del “rasamento” del “tenone”, poiché conforme alla geometria (convessa) della superficie del montante sempre a sezione cilindrica. Dispongo di un terzo esempio meritevole di essere riportato e consiste in un recente studio relativo alla forma di un ramoscello trasformato in un sistema di componenti il cui montaggio è reso possibile grazie all’applicazione di particolari giunzioni. La pregnanza di questa esperienza non è tanto dovuta alla sua derivazione tecnologica, ma bensì al fatto che sono messe a paragone una struttura prettamente “naturale” con una struttura prettamente “artificiale”, ma dotata di analoghe sembianze. Insomma, è adombrata una mimesi tra natura e artificio, ricca di implicazioni pratiche, ma anche concettuali e, soprattutto, illuminante sul terreno della sostenibilità, oltre che sull’impatto ambientale (Figure 7a - 7b - 7d - 7c - 7e - 7f - 7g - 7h - 7i - 7l - 7m - 7n - 7o - 7p - 7q).

7a 7b

Figure 7a e 7b: elaborati dimostrativi del pari impatto tecnologico tra “concavo” e “convesso” nelle lavorazioni a controllo numerico.

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Figure 7c e 7d: esempi di parti interne di arredi realizzate con pannelli di vario tipo tramite macchine a controllo numerico, previo accurato studio dimensionale con specifici software (Cortesia della ditta DF Francia di San Cesareo - Roma).

Figura 7e: sedia “Miss” finita - Missoni Home.

Figura 7f: un complesso di sedie Miss accompagnate da un tavolo, sempre denominato “Miss” di analoga concezione (fonte Missoni Home).

Figura 7g: sedie “Miss” in versione originaria, ovvero a struttura metallica e rivestimento in stoffa (fonte Missoni Home).

• FATTORI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL SETTORE DELLE LAVORAZIONI LIGNEE

Anche nella fabbricazione di mobili, da qualche anno ha preso a svilupparsi un fronte di comunicazione a carattere digitale volto a rendere più rapidi i collegamenti tra i vari settori. Uno di essi che mi preme qui in primo luogo di sottolineare riguarda il controllo da remoto delle apparecchiature produttive. In effetti, si tratta di un fattore poco collegato con il carattere di eccellenza esteriore dei prodotti, tuttavia è sicuramente fau-

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■ who ITALIAN DESIGN DAY ■ where SANTA CRUZ BOLIVIA ■ what SCENARI
tecnologie
7c 7d 7e 7f 7g

Figure 7h e 7i: sedia Miss, due elaborati in modellazione virtuale 3D, finalizzati alle successive lavorazioni di stereotomia computerizzata.

Figura 7l: dettaglio dello schienale della sedia Miss.

Figura 7m: dettaglio d’angolo del Tavolo (Miss).

Figura 7n e 7o: due elaborati simulativi di lavorazioni a controllo numerico tramite software Alphacam, finalizzati a scopi di verifica operativa.

tore di sviluppo innovativo. Mentre il fronte di intelligenza artificiale riguardante il rapporto tra la linea produttiva e il target di consumo è sicuramente decisivo ai fini di indirizzare verso la direzione ottimale in senso commerciale.

• FATTORI DI IMPATTO AMBIENTALE, GESTIONE DEI RESIDUI

In un’epoca in cui è grandemente estesa la standar-

dizzazione (la quale in varie forme è presente anche presso piccoli centri produttivi) emerge imponente il problema della gestione dei residui. A ben vedere, una progettazione illuminata e fondata su saggi principi riduce al minimo già in partenza tale problema. Tuttavia, come detto, nella realtà il problema è estesamente sul tappeto. All’ordine del giorno sono in vigore studi e programmi strategici.

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7h 7n 7o 7i 7l 7m

Figura 7p e 7q: nelle due immagini la modellazione virtuale 3D di un incastro a Cava e Tenone tra pezzi a sezione circolare. Simulazione tramite software Alphacam a scopi di verifica di fattibilità.

Figura 7r e 7s: nei due rendering il complesso di traversi in connessione con un montante dove predominano le sezioni circolari.

Nella presente circostanza è riportato un esperimento volto a fare in modo che nell’oggetto realizzato sia integralmente impiegato il materiale grezzo di partenza, o comunque disponibile. Si tratta di sgabelli dove, da un lato, le parti rimanenti a seguito della profilatura di piede e sedile sono sovrapposte tale da formare una catasta con funzione di supporto, dall’altro, si tratta dell’impiego di pezzi residuali giacenti nell’opificio (Figura 8a - 8b).

• CONCLUSIONI

Circa le esperienze e gli spunti di riflessione esposti in queste note occorre ora che mi misuri con opportune conclusioni. E per fare ciò, logica vuole che metta in primo piano le parole d’ordine del Convegno a cui il presente lavoro è indirizzato,

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7p 7q 7r 7s

Figura 7t e 7u: a montaggio avvenuto il complesso strutturale assumerà la sembianza di una ramaglia, in una logica di confronto tra natura e artificio (come si evidenzia nel raffronto fra le due immagini).

Figure 8a - 8b: due esempi di sgabelli concepiti sull’idea di utilizzare proficuamente ogni sorta di residuo.

ovvero, “Creare valore: inclusione, innovazione e sostenibilità”, mirando a effettuare nel modo più circostanziato possibile i necessari confronti. In primo

luogo, certamente la creazione di valore ha da essere contestuale con un illuminato, equilibrato e lungimirante progresso. In merito a tale punto non c’è

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7t 7u
8b
8a

dubbio che, con tutti i limiti che economisti e studiosi di design hanno messo in evidenza, il cosiddetto Made in Italy legato ai mobili ha saputo creare notevole valore. Tale valore, stando allo stretto settore dei mobili, non si misura soltanto per quanto riguarda i prodotti, ma si estende, per esempio, anche al settore delle apparecchiature e macchinari a tecnologia avanzata. Inoltre, tale fenomeno del Made in Italy, ha mobilitato grandi schiere di progettisti e di addetti ai lavori. Senza contare il fatto che negli ultimi decenni anche il mondo accademico si è adoperato nel promuovere occasioni formative a livello universitario. In parallelo si sono poi anche sviluppate numerose scuole di design di tipo privato. Opportunità di notevole valore commerciale e comunicativo risiedono nelle varie Fiere di settore, in cui primeggia da diversi decenni il “Salone del Mobile”.

Bibliografia:

Parimenti, costituiscono motivo di ingente valore commerciale le varie Fiere per le macchine utensili. Ora, in riferimento al contesto in cui si svolge il Convegno, merita riflettere quanto tale complesso sistema di valore trovi effettivo riscontro presso luoghi così lontani dal focus italiano. Certamente, i linguaggi tecnici digitali giocano a favore. La pregiatissima materia prima legno locale è pure da prendere favorevolmente in considerazione, benché rappresenti vaste problematicità di non agevole soluzione dal punto di vista ambientale e commerciale. Certamente, come peraltro è già avvenuto, un motivo di riflessione può essere offerto dal punto di vista degli scambi formativi. In fine, dal mio punto di vista la parola più delicata insita nel titolo è quella di “inclusione”.

Concludo osservando che laddove non sussista “inclusione” non si genera progresso.

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Ragazzo. F., Imparare il legno: stereotomie con attrezzi e utensili virtuali, in Struttura Legno 036, Milano, marzo 2022

Ragazzo. F., Stereotomia lignea – intervista a Marco Silva – Lycom System/Alphacam, in Struttura Legno 036, Milano, marzo 2022

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IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 40 tecnologie ■ who ITALIAN DESIGN DAY ■ where SANTA CRUZ BOLIVIA ■ what SCENARI

☐ THE JUMP OF PARADIGM ITALIAN DESIGN DAY

■■ BUILDING FURNITURE WITH THE CONTRIBUTION, INCLUSIVE, INNOVATIVE AND SUSTAINABLE, DIGITAL.

THE PRESENCE OF PROFESSOR FELICE RAGAZZO AT THE ITALIAN DESIGN DAY IN SANTA CRUZ IN BOLIVIA ON 26 MARCH LAST, WHOSE REFINED REPORT WE REPORT FULL OF PRECIOUS LESSONS, HIGHLIGHTS HOW WOOD IS A MULTI-VOCATIONAL MATERIAL PAR EXCELLENCE AND THIS EXCELLENT EXPERT IN JOINTS LISCE THE MOST AUTHORITATIVE REPRESENTATIVE OF THE MEANING OF MADE IN ITALY. IN THIS CONTRIBUTION AIMED AT “ CREATING VALUE: INCLUSION, INNOVATION AND SUSTAINABILITY” (IN THE ORIGINAL VERSION “HACIENDO VALOR: INCLUSIÓN, INNOVACIÓN Y SOSTENIBILIDAD”), IT SHOULD BE HIGHLIGHTED HOW WOOD STILL PLAYS A PREMINOUS AND ESSENTIAL ROLE DESPITE THE NOTEWORTHY AND VARIETY OF MATERIALS THAT CONTEMPLATE THE FURNITURE SECTOR, EVEN MORE TODAY IF THEY CAN BE CONCEIVED WITHOUT CORNERS AND THROUGH A DRASTIC REDUCTION OF JOINTS.

• REFERENCE ERRATIC TRAITS

The origin of the glories of the so-called "Made in Italy", according to the current vulgate, is tacitly traced back to the post-war period, a time in which economic development began to show signs of exceptional development (although this expression saw the light many decades earlier). It was the period in which the greats, Giò Ponti, Franco Albini, Franca Helg, Bruno Munari, Carlo Mollino and, naturally, numerous others operated as the undisputed protagonists. In reality, in order to have a less superficial and stereotyped vision, the authentic generative aspects must be traced back to considerably more distant times in time. It is no coincidence that when I was a student at the Istituto Statale d'Arte in Bologna (early 1960s) our teacher, Prof. Otello Caprara, taught us design according to Gropius and the Bauhaus, but also according to the successes of Scandinavian design at the time thanks to Alvar Aalto, Tapio Wirkkala, Arne Jacobsen, Finn Juhl, etc., in reality he did not neglect to inspire us regarding the merits of monumental wooden works dating

back to the Renaissance and Baroque eras that he had restored in its original Mantua (Palazzo Te, Palazzo Ducale, Sant'Andrea, etc.).

The great cabinetmakers who, between the eighteenth and nineteenth centuries, the master called upon, with specific regard to furniture were: Giuseppe Maggiolini (Milan area); Pietro Piffetti (Turin area) and Andrea Brustolon (Venice area). And then, with the flood of Florence (1966), with his commitment as a restorer, he made us experience firsthand the absolute value of wooden devices, especially furnishings, mostly of Renaissance origin. But, as far as I'm concerned, starting from the 80s and 90s, I had the opportunity to measure myself with the Middle Eastern and specifically Arab vision of the concept of furnishings (in relation to the Koranic lectern or the retractable perch, both mono-material).

In this case, the constructive process, compared to ours which develops from the particular, gradually through successive aggregations, proceeds inversely from the general, gradually towards the particular. Furthermore, I can then say that I had the opportunity to touch first-hand, with great emotion by making reliefs, some casts of wooden furniture at the House of Polybius in Pompeii. Just as, with great inspirational, as well as emotional, spirit, I found myself coordinating the creation of the wooden copy of the more or less contemporary "Amplero bone bed", where the contribution of digital was happily combined with the wise manual skills of talented artifices. The inspirational horizon is not sufficiently enriched if I do not highlight some references that go beyond the Italian sphere, such as for example: the 12th century Chinese architecture treatise, “Ying zao fa shi”, by Li Jie (Sung period ); the French treatise “Le Nouvelles Inventions” by Philibert De L'Orme; the Spanish treatises of Diego Lopez de Arena and Fray Andrés de San Miguel, the latter three more or less gravitating between the seventeenth and eighteenth centuries. In reality, this field of knowledge is enormously broader and it is always obligatory to pay the utmost attention to every particular aspect, but a detailed treatment of it in the present circumstance would border on encyclopedism. In this respect several English, French and German treaties are of eminent importance.

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TECNOLOGIE cover L’INDUSTRIA DEL MOBILE IDM

Economia, tecnologie e componenti per il settore del mobile

Nella foto LA TECNOLOGIA NON SI FERMA

Elli Fratelli e Gruppo Homag: un dialogo che dura da decenni.

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WEINIG SI RACCONTA

CON UN CICLO DI INCONTRI PRESSO I PROPRI RIVENDITORI, IL GRUPPO DI TAUBERBISCHOFSHEIM APPROFONDISCE PER IL MERCATO ITALIANO LE ENORMI POTENZIALITÀ DI INTEGRAZIONE TRA LE PROPRIE DIVERSE TECNOLOGIE E I RISULTATI ECCELLENTI IN TERMINI DI PRODUTTIVITÀ, FLESSIBILITÀ E QUALITÀ FINALE.

L’evento Weinig Holz-Her alla Ste.Da di Vinovo, alle porte di Torino, fa parte di una serie di incontri voluti da Albert Grumer, direttore generale di Weinig Group Italia, e pienamente condiviso dalla casa madre e dai collaboratori della filiale italiana.

La riflessione alla base di questa iniziativa parte dalla constatazione della necessità per il Gruppo di illustrare ancora più in profondità le possibilità garantite dall’amplissima gamma di offerta che è in grado di esprimere su tutti i mercati della lavorazione del legno, non ultimo quello italiano.

La presenza storica di Weinig e di Holz-Her sul mercato italiano è ben conosciuta da tutti gli addetti ai lavori ma quello che ha bisogno di essere approfondito è il risultato dell’enorme sviluppo tecnologico raggiunto dalla proposta di Weinig Group e della complessa interazione tra le diverse linee di prodotto che offre possibilità di risposta inattese ed entusiasmanti per i clienti.

Non a caso, oggi, il tecnico commerciale e il rivenditore Weinig più che un venditore di macchine è un consulente tecnico e gestionale che non solo offre

macchine e impianti ma permette di trarne le soluzioni più efficienti e significative. Chi scrive ha avuto spesso l’occasione di constatare come il dialogo intenso tra l’azienda del legno e il produttore di tecnologie abbia creato esiti straordinari in termini di efficienza, velocità e qualità produttiva.

UN LUNGO CAMMINO COMUNE

Per cominciare ci piace scambiare qualche parola con Stefano Ruffa, titolare con la moglie Daniela Padovan, dell’azienda Ste.Da che oggi ci ospita e che da decenni è un punto di riferimento in Piemonte per Weinig e per Holz-Her.

Ci dice Stefano Ruffa – «La Ste.Da nasce nel 1977, fondata da mio suocero che inizia questa attività

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tecnologie

che noi abbiamo portato avanti fino a oggi, e siamo alla terza generazione. Dopo la seconda, composta da me e da mia moglie Daniela, ci siamo ingranditi e adesso abbiamo anche la terza generazione composta dai miei tre figli. La grossa forza di Ste.Da è costituita da queste sette persone che lavorano per quattordici, grazie alla passione che tutti mettiamo nel lavoro. Soprattutto per il nostro cliente Gruppo Weinig con il quale io collaboro da ormai trentacinque anni».

Pietro Ferrari – Che tipo di mercato servite nella vostra zona di riferimento?

Stefano Ruffa – Principalmente lavoriamo nella piccola segheria, nella media segheria parliamo già di imballatori, si lavora qui il legname locale: rovere e castagno. Le grosse segherie non esistono perché non ci sono i numeri a supportarle, esiste però un alto livello qualitativo nell’attività di segagione che fa sì che da tutt’Italia venga inviato qui materiale per essere lavorato. Abbiamo anche molta importazione di rovere francese che viene lavorato e restituito oltreconfine, anche questo per l’alto livello qualitativo della fase di trasformazione. Nel nostro mercato il nostro impegno è quello di far capire che la pianta non va più soltanto tagliata ma trasformata.

A sinistra, Stefano Ruffa, titolare di Ste.Da e padrone di casa nelle giornate tecnologiche di aprile a Vinovo (Torino).

A sinistra, una panoramica parziale dello show-room Ste.Da

In alto, la passione per il legno. Sotto, tecnologie Weinig in esposizione.

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Quindi quel valore aggiunto che per trent’anni è stato regalato, oggi stiamo imparando a trattenerlo: i nostri segantini sono diventati i primi operatori del semilavorato, creando una ricchezza aggiunta al nostro territorio.

Qui in Piemonte abbiamo già due aziende che hanno creato attraverso dei consorzi delle filiere corte sul castagno, cosa questa molto importante.

Poi passiamo a proporre tecnologie avanzate per chi realizza il secondo semilavorato (lamellare, listellare e quant’altro), fino alla grossissima lavorazione che abbiamo qui in Piemonte che è il serramento in legno. Si tratta di aziende che sono passate attraverso molte difficoltà per poi trasformarsi nel segno dell’alta tecnologia. Chi lavorava esclusivamente il massello è passato a lavorare i diversi legni tecnici, mentre chi effettuava grandissime produzioni e non ha chiuso i battenti per le successive crisi verificatesi è oggi diventato una realtà molto importante.

Pietro Ferrari – Si realizza ancora mobile in legno massello in qualche area?

Stefano Ruffa – Non molto: esistono due valli in cui è diffusa la produzione di mobile in massello, la val Varaita e tutta la Valle d’Aosta e valli laterali. Si produce del mobile anche nel Torinese ma sono tutte culture diverse. In Val Varaita si usa ancora produrre il mobile in massello che può essere anche prodotto col pino e l’abete, altrove vengono utilizzati rovere, noce e castagno, di cui esiste un’ampia disponibilità locale.

Pietro Ferrari – Voi rappresentate però, oltre a Weinig, leader assoluto per la lavorazione del massello, anche Holz-Her.

Stefano Ruffa – Trattiamo Holz-Her da più di tren-

t’anni, anche in questo caso si tratta di un rapporto lungo e consolidato, iniziato quando si trattava di una realtà diversa e separata da Weinig. Abbiamo seguito nella sua evoluzione Holz-Her che ha portato dei concetti completamente diversi nella bordatura. Non è stato facile, perché abbiamo dovuto far conoscere una tecnologia completamente nuova, interessante ma totalmente da spiegare.

Pietro Ferrari – Una domanda per Albert: come vivi dalla tua posizione sul mercato nazionale il mercato del Piemonte?

Albert Grumer – Il nostro impegno è quello di sostenere un partner di lunga data come Stefano Ruffa col suo Gruppo Ste.Da.

Si tratta certamente di un mercato con delle sue specificità in cui la fiducia che il Gruppo Ste.Da ha saputo conquistarsi crea un terreno fertile sia che si parli di Weinig sia che si parli di Holz-Her. Il mondo del pannello è più difficile, perché ci troviamo con i più forti competitor direttamente in Italia ma anche in questo campo il lavoro di Ste.Da. è eccellente. Sicuramente quando ci si rivolge al mondo del massello, l’esperienza di Stefano e della sua squadra non trova rivali: che si parli di serramento, che si parli di semilavorati da seconda lavorazione in segheria. Noi in questo particolare contesto cercheremo di incrementare e incentivare, anche qui in Piemonte e valli limitrofe, le tecnologie per il semilavorato e per l’imballaggio. Qui si lavorano rovere, castagno e noce e Weinig, come unico produttore al mondo, a poter offrire una gamma di prodotti che segue tutta la filiera produttiva dal tronco al prodotto finito, può offrire risposte alle esigenze di crescita

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 46 tecnologie ■ who WEINIG GROUP ■ where TAUBERBISCHOFSHEIM GERMANIA ■ what TECNOLOGIE ■ www.WEINIG.COM

e sviluppo delle aziende del legno nel territorio. Si parla molto delle tecnologie Weinig nella scorniciatura e nel campo del serramento ma non abbastanza di tutto il resto che segue la filiera produttiva dal tronco al prodotto finito: ottimizzazione di taglio sia trasversale sia longitudinale, tecnologie di giunzione, presse ad HF per la realizzazione di pannelli. Siamo sicuri che, assieme al Gruppo Ste.Da. sapremo far crescere il campo di applicazione delle tecnologie Weinig in questo contesto geografico e merceologico.

Pietro Ferrari – È un mercato in questa fase con delle forti potenzialità di crescita?

Albert Grumer – Certamente.

Stefano Ruffa – La cosa fondamentale è far conoscere il prodotto. Queste tre giornate sono proprio finalizzate a far conoscere a un mercato potenziale di questo tipo cosa Weinig può proporre in questo mercato. Funzione che stiamo vedendo che le fiere spesso non possono efficacemente svolgere.

Pietro Ferrari – Con l’eccezione di Norimberga, dove mi diceva Sonia Maritan, presente per le nostre testate, avete ricevuto soddisfazioni inaspettate.

Albert Grumer – Come unico grande gruppo presente Weinig ha fatto la parte del leone: la fiera appariva come un’incognita ma il livello dei visitatori è stato al di sopra delle aspettative. Sul mercato italiano, invece, ho preso la decisione di cercare, in sintonia con quello che dice Stefano, di spiegare ai clienti in maniera più dettagliata quello che il Gruppo Weinig può offrire loro, puntando molto su queste Giornate Tecniche con inviti dedicati per spiegare tutto il processo di lavorazione che siamo in grado di interpretare con le nostre diverse tecnologie, cosa che in una fiera è un po’ difficile.

Tecnologie Weinig e Holz.Her in esposizione.

Pietro Ferrari – Cosa pensate di proporre a segherie di eccellenza come quelle dell’area che voi seguite dall’arsenale Weinig?

Stefano Ruffa – Partendo dalla constatazione che noi Italiani siamo degli ottimi trasformatori, facendo di necessità virtù data la scarsità di materie prime, ne abbiamo tratto le conseguenze. Anche per questo, nel nostro settore, in Piemonte è importante far capire che il “prodotto Weinig” è cambiato: considerando che, oggi, il novanta per cento delle aziende sul territorio lavora con tecnologie relativamente obsolete – anche perché le macchine Weinig “non si rompono mai” – noi dobbiamo spiegare ai nostri clienti che è ora di cambiare, perché oggi è fondamentale il tema della flessibilità. Il prodotto Weinig è diventato oggi uno strumento talmente flessibile che qualunque artigiano, investendo su queste proposte tecnologiche, può fare uno straordinario salto di qualità.

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE 47

Momenti della presentazione a un pubblico selezionati che si svolge in due sessioni, al mattino e al pomeriggio per tre giorni di seguito: una panoramica completa delle possibilità offerte da Weinig Group

Ha la parola Albert Grumer

IL LEGNO È LA NOSTRA VITA

Il motto “Il legno è la nostra vita” riassume tutto quello che Weinig Group è in sé. Con la guida di Albert Grumer, in un’intensa mattinata di lavoro, ripercorriamo il percorso dal tronco al componente semilavorato e finito che il legno compie a bordo delle macchine Weinig.

Weinig Group è sul mercato delle tecnologie per la lavorazione del legno da 120 anni (quest’anniversario verrà festeggiato anche da azioni su determinate tecnologie che renderanno interessante e condiviso il legittimo orgoglio per questo traguardo).

Realizzare il miglior prodotto con le migliori macchine è la mission di Weinig Group che lo scorso anno ha arricchito la propria proposta con l’acquisizione del Gruppo HIT che si occupa del reparto segheria. È stato acquisito in parte anche il Gruppo Essetre con le sue specifiche attività nel campo delle costruzioni in legno, del serramento e dell’arredamento.

La filiera produttiva per arrivare a un pannello, semplice o da serramento, parte dall’uscita dalla segatronchi da cui si prende in consegna il materiale e vede l’effettuazione di un taglio longitudinale, seguito da un secondo passaggio in cui viene effettuata la pre-piallatura del materiale per poi passare all’ottimizzazione in troncatura che può essere effettuata manualmente con un semplice gessetto, oppure con un criterio industriale attraverso lo scanner che valorizza anche lo scarto come prodotto da poter vendere o rilavorare. Attraverso impianti di giunzione che produciamo all’interno del Gruppo viene effettuata una serie di operazioni di giuntatura, in molti casi precedute da un ulteriore passaggio di piallatura. La fase di pressatura consente di passare alla produzione dell’elemento finale, cioè il pannello che può essere utilizzato per i diversi scopi.

Tutte queste operazioni possono essere svolte manualmente oppure la linea può essere servita da strumenti di automazione.

OTTIMIZZAZIONE

Più in dettaglio l’ottimizzazione di taglio longitudinale può essere eseguita con diverse macchine del Gruppo Weinig: grande flessibilità può essere ottenuta dalla macchina FlexiRip, non a caso chiamata in questo modo. Una macchina ideale per la falegnameria, l’artigiano, il serramentista, una macchina che taglia diverse lunghezze standard attorno ai due metri ma sono in funzione anche macchine da diciotto metri. Soprattutto apprezzate le lunghezze fino a dodici-diciotto metri nella costruzione delle case in legno.

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 48 ■ who WEINIG GROUP ■ where TAUBERBISCHOFSHEIM GERMANIA ■ what TECNOLOGIE ■ www.WEINIG.COM

Sono tutte macchine caratterizzate ciascuna dalle proprie dimensioni e caratteristiche: i vantaggi possono essere il cambio rapido di lama, una linea di taglio sigillata per evitare la caduta di scarti o schermi touch-screen. È possibile tagliare non solo il legno ma anche l’alluminio o il pvc. Se serve una maggior produttività è opportuno utilizzare una multilame VarioRip anche qui con la massima flessibilità: se serve un posizionamento manuale può essere effettuato senza l’utilizzo di nessuna chiave, altrimenti è possibile utilizzare sistemi automatici, il bloccaggio Hydro è un brevetto Weinig presente in molte delle oltre 3000 macchine vendute in tutto il mondo. Non molti sanno che l’ottimizzazione di taglio viene richiesta anche in verticale e non molti sanno che da moltissimi anni il Gruppo Weinig produce anche seghe a nastro di diverse dimensioni VarioSplit 900 o ProfiSplit 1100, in cui il numero della sigla indica l’altezza di taglio. Molti prodotti Weinig nel mondo della segheria sono conosciuti in Italia già da molti anni. Weinig non taglia tronchi, ottimizza la tavola in verticale con una certa precisione, perché si occupa di flessibilità e precisione. Sono disponibili anche seghe a doppio nastro che lavorano con due nastri oppure utilizzano un nastro mentre contemporaneamente viene sostituito un secondo nastro.

SCORNICIATURA

Un settore in cui il Gruppo Weinig è ben conosciuto, quello della scorniciatura: Profimat 50 è una entry level ma già ha la struttura macchina in ghisa e alberi ad alta precisione: le vibrazioni vengono assorbite dalla struttura in ghisa e gli alberi, realizzati in uno specifico reparto produttivo, hanno veramente fatto la storia della Weinig.

La Powermat 700 arriva a una velocità di produzione fino a quaranta metri al minuto, è flessibile ma estremamente strutturata, qui possono essere aggiunte delle meccanizzazioni e realizzate ottimizzazioni energetiche. Il mondo del risparmio energetico di cui si è cominciato a parlare recentemente per Weinig è una realtà da diversi anni.

Salendo di livello, con Powermat 1500, possono essere realizzate configurazioni molto modulari che possono essere realizzate con un numero variabile e crescente – da cinque fino a sedici - di alberi in lavorazione in funzione degli obiettivi produttivi del cliente. Gli utensili vengono creati direttamente dall’operatore, in funzione delle lavorazioni da compiere. Weinig, tra le alte cose, produce anche sistemi di lavorazione in grado, tramite rilevazione da telecamera, di controllare determinate specifiche, passando direttamente dalle misure alla macchina in automatico. Le macchine Weinig componibili con il nuovo sistema WMC sono dotate di controlli touch-

screen molto moderni, sul mercato dal 2023, sono molto semplici da usare come i consueti tablet esistenti sul mercato.

Il top di gamma è Hydromat 4300, una macchina che lavora con una velocità di avanzamento fino a 300 metri al minuto, una macchina del peso di circa sette tonnellate, tutta in ghisa, adatta alle alte velocità con sistemi brevettati; poiché gli utensili sono piuttosto pesanti, la macchina viene fornita di gru per il cambio utensili. Nonostante la mole della macchina e il peso degli utensili anche qui è ottenuta la massima flessibilità per cambi utensili rapidi.

Su questi livelli di velocità e produttività non è importante solo la macchina ma anche l’automazione: 300 metri al minuto significano alcune tavole al secondo che passano attraverso la macchina: questa va caricata con un’automazione molto importante. Si parla di un’accelerazione delle tavole da 0 a 300 metri al minuto.

OTTIMIZZAZIONE E TRONCATURA

La troncatura può essere effettuata manualmente e sono diverse le configurazioni della macchina disponibili in base alle esigenze del cliente. In configurazioni un po’ più sofisticate la macchina può essere a spintore semplice oppure un po’ più complessa per il mondo dell’imballaggio: tutto proviene da casa Weinig Dimter. Viene conciliata la produttività con la massima flessibilità, il tutto in automatico. Qui è rilevante l’alimentazione dal magazzino e lo scarico che viene studiato in base alle necessità del cliente. Quando invece si parla di prestazioni elevate o elevatissime, Weinig Dimter realizza impianti con taglio “a passaggio” a tavola singola con sistemi di taglio più rapidi e, quindi, servoassistiti. L’ottimizzazione manuale è consigliata per impianti entry level già dotati di una discreta velocità di taglio.

Considerando, però, che l’ottimizzazione effettuata a occhio dall’operatore funziona fino a certi livelli di produttività, oltre questi livelli è possibile utilizzare lo scanner a intelligenza artificiale di autoapprendimento, di serie ormai da cinque anni, che migliora via via col tempo, con l’intervento del sistema laser per “leggere” le caratteristiche di ogni singola tavola. Pochi sul mercato oltre a Weinig LuxScan riescono a scannerizzare prodotti sottilissimi, quasi a livello di tranciato.

Nella troncatura troviamo macchine che sono il fiore all’occhiello del Gruppo Weinig, con diversi tagli al secondo e precisione e flessibilità massime. Un esempio è presso la TRN di Schio (su cui rimandiamo a un reportage del 2023 sulla nostra testata Il Legno).

IL RECUPERO DEGLI SCARTI

Fondamentale, data l’esigenza di valorizzare le risor-

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE 49

se legnose, il recupero degli scarti. Questo può essere ottenuto attraverso l’impianto di giunzione Weinig Grecon ( giunzione verticale, orizzontale o strutturale).

Lo scarto viene inserito in un pacchetto che viene immesso nella macchina, viene fresato, si crea la giunzione lungo tutto il pacchetto su entrambi i lati (fino a otto pacchetti al minuto), applicazione di colla vinilica o poliuretanica), i pezzi vengono reimmessi nel sistema di pressatura: in questo modo da pezzi corti viene ricavata una stecca con conseguente recupero di materiale. Lo scarto di qualsiasi tipo può essere riutilizzato in mille modi diversi. Se necessito di una giunzione orizzontale posso recuperare con un sistema completamente automatizzato gli scarti dalla troncatrice attraverso uno scivolo, successivamente essi vengono centrifugati (spinti all’esterno) per essere reimmessi dentro il sistema. Sono ovviamente pezzi della stessa larghezza ma possono essere di diverse lunghezze, contrariamente all’esempio precedente, qui viene lavorato ogni singolo pezzo, a un ritmo di duecento pezzi al minuto, con relativa applicazione della colla. Se, invece, parliamo di giunzione strutturale, per la produzione di lamellare, servono impianti un po’ più complessi, in cui la lavorazione avviene pezzo per pezzo e in cui la misura desiderata viene creata con lunghezze fino a diciotto metri e

☐ WEINIG TELLS HIS STORY

■■ WITH A SERIES OF MEETINGS AT ITS DEALERS, THE TAUBERBISCHOFSHEIM GROUP EXPLORES FOR THE ITALIAN MARKET THE ENORMOUS POTENTIAL FOR INTEGRATION BETWEEN ITS VARIOUS TECHNOLOGIES AND THE EXCELLENT RESULTS IN TERMS OF PRODUCTIVITY, FLEXIBILITY AND FINAL QUALITY.

The Weinig Holz-Her event at the Ste.Da in Vinovo, on the outskirts of Turin, is part of a series of meetings organized by Albert Grumer, general director of Weinig Group Italia, and fully shared by the parent company and the collaborators of the Italian branch .

The reflection underlying this initiative starts from the observation of the need for the Group to illustrate in even greater depth the possibilities guaranteed by the very wide range of offers that it is able to express on all woodworking markets, not least the Italian one.

The historical presence of Weinig and Holz-Her on the Italian market is well known by all those involved in the sector but what needs to be explored further is the result of

la fresatura e l’applicazione per la colla pezzo per pezzo, con la velocità record di diciotto fresate al minuto.

La fase di incollaggio è ad alta frequenza e scalda la colla ma non il legno e pochi minuti sono il tempo di pressatura. Con una PPL B possono essere creati diverse tipologie di lamellare, dal lamellare da serramento fono a un lamellare da costruzione. Se invece vogliamo essere più flessibili, con la PPL 2, macchina adatta a produrre pannello e di minor costo, posso cambiare i pressori laterali in base all’altezza del lavoro perché diversi risultati si possono avere con la stessa macchina con regolazioni manuali o in automatico. Posso realizzare pannelli corti o pannelli lunghi, riutilizzando anche qui lo scarto. Anche in questi casi è possibile richiedere un sistema completamente automatizzato con l’applicazione colla e carico del sistema. Qui posso produrre un pannello da scarti, importante soprattutto per chi lavora rovere, castagno e varietà pregiate richieste dal mercato. Non importano le dimensioni e le diverse prestazioni richieste, Weinig è in grado di offrire modularmente tutte le tecnologie per le diverse prestazioni richieste.

In conclusione possiamo dire: “Tutto da un unico fornitore”: Weinig è l’unica azienda in grado di poter chiudere il cerchio nella lavorazione del legno massello.

the enormous technological development achieved by the Weinig Group proposal and the complex interaction between the different product lines that offers unexpected and exciting response possibilities for customers. It is no coincidence that today the Weinig sales technician and reseller is more of a technical and management consultant than a machine seller who not only offers machines and systems but allows the most efficient and significant solutions to be drawn from them. The writer has often had the opportunity to see how the intense dialogue between the wood company and the technology manufacturer has created extraordinary results in terms of efficiency, speed and production quality.

A LONG COMMON JOURNEY

To begin, we would like to exchange a few words with Stefano Ruffa, owner with his wife Daniela Padovan, of the Ste.Da company which today hosts us and which for decades has been a point of reference in Piedmont for Weinig and Holz-Her. Stefano Ruffa tells us_”Ste.Da was born in 1977, founded

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 50 ■ who WEINIG GROUP ■ where TAUBERBISCHOFSHEIM GERMANIA ■ what TECNOLOGIE ■ www.WEINIG.COM
tecnologie

by my father-in-law who started this business which we have continued until today, and we are in the third generation. After the second, made up of me and my wife Daniela, we expanded and now we also have the third generation made up of my three children. The great strength of Ste.Da is made up of these seven people who work for fourteen, thanks to the passion that we all put into our work. Especially for our client Weinig Group with whom I have been collaborating for thirtyfive years now.

Pietro Ferrari – What type of market do you serve in your area?

Stefano Ruffa – We mainly work in the small sawmill, in the medium sawmill we are already talking about packers, local wood is processed here: oak and chestnut. Large sawmills do not exist because there are no numbers to support them, but there is a high level of quality in the sawing activity which means that material is sent here from all over Italy to be processed. We also import a lot of French oak which is processed and returned across the border, also due to the high quality level of the transformation phase. In our market our commitment is to make people understand that the plant should no longer just be cut but transformed. So that added value that has been given away for thirty years, today we are learning to retain: our sawyers have become the first operators of the semi-finished product, creating added wealth for our territory. Here in Piedmont we already have two companies that have created short chestnut supply chains through consortia, which is very important. Then we move on to propose advanced technologies for those who create the second semi-finished product (lamellar, blockboard and so on), up to the very large manufacturing process that we have here in Piedmont which is the wooden window and door frame. These are companies that have gone through many difficulties and then transformed into the sign of high technology. Those who worked exclusively in solid wood moved on to work with various technical woods, while those who carried out very large productions and did not close their doors due to the subsequent crises that occurred have now become a very important reality.

Pietro Ferrari – Is solid wood furniture still made in some areas?

Stefano Ruffa – Not much: there are two valleys in which the production of solid wood furniture is widespread, Val Varaita and the entire Valle d'Aosta and lateral valleys. Furniture is also produced in the Turin area but they are all different cultures. In Val Varaita it is still customary to produce solid wood furniture which can also be produced with pine and fir, elsewhere oak, walnut and chestnut are used, of which there is wide local availability.

Pietro Ferrari – However, in addition to Weinig, the absolute leader in solid wood processing, you also represent Holz-Her.

Stefano Ruffa – We have been dealing with Holz-Her for more than thirty years, even in this case it is a long and consolidated relationship, which began when it was a different and separate reality from Weinig. We followed Holz-Her in its evolution which brought completely different concepts to edgebanding. It wasn't easy, because we had to introduce a completely new technology, interesting but totally to be explained.

Pietro Ferrari – A question for Albert: how do you experience the Piedmont market from your position on the national market?

Albert Grumer – Our commitment is to support a longstanding partner like Stefano Ruffa with his Ste.Da Group. It is certainly a market with its own specificities in which the trust that the Ste.Da Group has been able to gain creates fertile ground whether we are talking about Weinig or Holz-Her. The panel world is more difficult, because we find ourselves with the strongest competitors directly in Italy but also in this field the work of Ste.Da. it is excellent. Certainly when we turn to the world of solid wood, the experience of Stefano and his team is unrivaled: whether we are talking about doors and windows, whether we are talking about semi-finished products from secondary processing in the sawmill. In this particular context, we will try to increase and encourage, here in Piedmont and neighboring valleys, technologies for semi-finished products and packaging. Oak, chestnut and walnut are processed here and Weinig, as the only manufacturer in the world able to offer a range of products that follows the entire production chain from the trunk to the finished product, can offer answers to the growth and development needs of wood companies in the territory. There is a lot of talk about Weinig technologies in the molding and window and door sectors but not enough about everything else that follows the production chain from the trunk to the finished product: optimization of both transversal and longitudinal cutting, joining technologies, HF presses for the creation of panels. We are sure that, together with the Ste.Da. we will be able to grow the field of application of Weinig technologies in this geographical and product context.

Pietro Ferrari – Is it a market at this stage with strong growth potential?

Albert Grumer – Of course.

Stefano Ruffa – The fundamental thing is to make the product known. These three days are precisely aimed at making a potential market of this type aware of what Weinig can offer in this market. A function that we are seeing that trade fairs often cannot effectively perform.

Pietro Ferrari – With the exception of Nuremberg, where Sonia Maritan, present for our newspapers, told me, you have received unexpected satisfactions.

Albert Grumer – As the only large group present, Weinig took the lion's share of the show: the fair appeared like an unknown but the level of visitors was above expectations. On the Italian market, however, I made

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE 51

the decision to try, in line with what Stefano says, to explain to customers in more detail what the Weinig Group can offer them, focusing heavily on these Technical Days with dedicated invitations to explain everything the manufacturing process that we are able to interpret with our different technologies, which is a bit difficult at a fair.

Pietro Ferrari – What do you plan to offer to excellent sawmills like those in the area that you follow from the Weinig arsenal?

Stefano Ruffa – Starting from the observation that we Italians are excellent transformers, making a virtue of necessity given the scarcity of raw materials, we have drawn the consequences. Also for this reason, in our sector, in Piedmont it is important to make it clear that the "Weinig product" has changed: considering that, today, ninety percent of the companies in the area work with relatively obsolete technologies - also because the Weinig machines "are not they never break” – we must explain to our customers that it is time to change, because today the issue of flexibility is fundamental. The Weinig product has today become such a flexible tool that any craftsman, by investing in these technological proposals, can make an extraordinary leap in quality.

WOOD IS OUR LIFE

The motto “Wood is our life” sums up everything Weinig Group is. With the guidance of Albert Grumer, in an intense morning of work, we retrace the path from the trunk to the semi-finished and finished component that the wood completes on board the Weinig machines. Weinig Group has been on the woodworking technologies market for 120 years (this anniversary will also be celebrated by actions on certain technologies that will make the legitimate pride in this achievement interesting and shared).

Creating the best product with the best machines is the mission of the Weinig Group which last year enriched its proposal with the acquisition of the HIT Group which deals with the sawmill department. The Essetre Group with its specific activities in the field of wooden constructions, doors and windows and furnishings was also partially acquired.

The production chain to arrive at a panel, whether simple or for window frames, starts from the exit from the sawmill from which the material is taken and sees the carrying out of a longitudinal cut, followed by a second step in which the pre-cut is carried out. planing of the material and then moving on to the cutting optimization which can be car-

ried out manually with a simple chalk, or with an industrial criterion through the scanner which also valorises the waste as a product that can be sold or reworked. Through joining systems that we produce within the Group, a series of joining operations are carried out, in many cases preceded by a further planing step. The pressing phase allows us to move on to the production of the final element, i.e. the panel that can be used for different purposes. All these operations can be carried out manually or the line can be served by automation tools.

OPTIMIZATION

In more detail, longitudinal cutting optimization can be performed with various machines from the Weinig Group: great flexibility can be obtained from the FlexiRip machine, not surprisingly called in this way. An ideal machine for the carpenter, the craftsman, the window maker, a machine that cuts various standard lengths around two meters but eighteen meter machines are also in operation. Lengths of up to twelve to eighteen meters are especially appreciated in the construction of wooden houses. They are all machines each characterized by their own dimensions and characteristics: the advantages can be the quick change of blade, a sealed cutting line to prevent waste from falling or touch-screen displays. It is possible to cut not only wood but also aluminum or PVC. If greater productivity is needed it is advisable to use a VarioRip multi-blade here too with maximum flexibility: if manual positioning is needed it can be carried out without using any key, otherwise it is possible to use automatic systems, the Hydro locking is a Weinig patent present in many of the more than 3000 machines sold worldwide. Not many people know that cutting optimization is also required vertically and not many people know that for many years the Weinig Group has also been producing band saws of different sizes VarioSplit 900 or ProfiSplit 1100, in which the abbreviation number indicates the height of cut. Many Weinig products in the world of sawmilling have been known in Italy for many years. Weinig doesn't cut logs, he optimizes the board vertically with a certain precision, because he is about flexibility and precision. Double band saws are also available that work with two belts or use one band while a second band is being replaced at the same time.

FRAMING

A sector in which the Weinig Group is well known, that of moulding: Profimat 50 is an entry level but already has a

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 52 tecnologie ■ who WEINIG GROUP ■ where TAUBERBISCHOFSHEIM GERMANIA ■ what TECNOLOGIE ■ www.WEINIG.COM

cast iron machine structure and high precision shafts: the vibrations are absorbed by the cast iron structure and the shafts, made in one specific production department, have truly made the history of Weinig.

The Powermat 700 reaches a production speed of up to forty meters per minute, it is flexible but extremely structured, here mechanization can be added and energy optimizations carried out. The world of energy saving that has recently begun to be talked about for Weinig has been a reality for several years.

Going up a level, with Powermat 1500, very modular configurations can be created which can be created with a variable and increasing number – from five to sixteen – of shafts being processed depending on the customer's production objectives. The tools are created directly by the operator, depending on the work to be carried out. Weinig, among other things, also produces processing systems capable, through camera detection, of controlling certain specifications, passing directly from the measurements to the machine automatically.

The Weinig machines modular with the new WMC system are equipped with very modern touch-screen controls, on the market since 2023, they are very simple to use like the usual tablets existing on the market.

The top of the range is the Hydromat 4300, a machine that works with a forward speed of up to 300 meters per minute, a machine weighing approximately seven tons, all in cast iron, suitable for high speeds with patented systems; since the tools are quite heavy, the machine is equipped with a crane for changing tools. Despite the size of the machine and the weight of the tools, maximum flexibility is also achieved here for rapid tool changes. At these levels of speed and productivity, not only the machine is important but also the automation: 300 meters per minute means a few boards per second that pass through the machine: this must be loaded with very important automation, meaning an acceleration of the boards from 0 to 300 meters per minute.

OPTIMIZATION AND CUTTING

The cutting can be done manually and there are different machine configurations available based on the customer's needs. In slightly more sophisticated configurations the machine can be with a simple pusher or a little more complex for the world of packaging: everything comes from Weinig Dimter. Productivity is reconciled with maximum flexibility, all automatically. What is relevant here is the supply from the warehouse and the unloading which is studied based on the customer's needs.

However, when it comes to high or very high performance, Weinig Dimter creates systems with single table "pass" cutting with faster and therefore servo-assisted cutting systems. Manual optimization is recommended for entry level systems already equipped with a decent cutting speed. Considering, however, that the optimization carried out by eye by the operator works up to certain productivity levels, beyond these levels it is possible to use the selflearning artificial intelligence scanner, which has been

standard for five years now, which gradually improves over time, with the intervention of the laser system to "read" the characteristics of each individual table. Few on the market other than Weinig LuxScan are able to scan very thin products, almost at veneer level.

In cutting we find machines that are the flagship of the Weinig Group, with several cuts per second and maximum precision and flexibility. An example is at the TRN in Schio (on which we refer to a 2023 report published in our magazine Il Legno).

THE RECOVERY OF WASTE

Given the need to enhance wood resources, the recovery of waste is fundamental. This can be achieved through the Weinig Grecon joint implant (vertical, horizontal or structural joint). The waste is inserted into a package which is fed into the machine, it is milled, the joint is created along the entire package on both sides (up to eight packages per minute), application of vinyl or polyurethane glue), the pieces are fed back into the pressing system: in this way a splint is obtained from short pieces with consequent recovery of material. Waste of any type can be reused in a thousand different ways.

If I need a horizontal joint I can recover the waste from the cutting machine through a chute with a fully automated system, then they are centrifuged (pushed outside) to be reintroduced into the system. They are obviously pieces of the same width but they can be of different lengths, unlike the previous example, here every single piece is worked, at a rate of two hundred pieces per minute, with relative application of glue. If, however, we are talking about structural joints, for the production of lamellar we need slightly more complex systems, in which the processing takes place piece by piece and in which the desired size is created with lengths of up to eighteen meters and the milling and application for glueing piece by piece, with the record speed of eighteen cuts per minute. The gluing phase is high frequency and heats the glue but not the wood and the pressing time is a few minutes. With a PPL B, different types of laminate can be created, from phono window laminate to construction lamellar. If, however, we want to be more flexible, with the PPL 2, a machine suitable for producing panels and of lower cost, I can change the lateral pressers based on the height of the work because different results can be obtained with the same machine with manual or automatic adjustments. I can make short panels or long panels, reusing the waste here too. Even in these cases it is possible to request a fully automated system with glue application and system loading. Here I can produce a panel from waste, especially important for those who work with oak, chestnut and valuable varieties required by the market. No matter the dimensions and the different performances required, Weinig is able to modularly offer all the technologies for the different performances required. In conclusion we can say: "All from a single supplier": Weinig is the only company capable of closing the circle in solid wood processing.

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TAGLIO A TUTTA VELOCITÀ: LAME CIRCOLARI RAZORCUT CON UN PLUS IN TERMINI DI EFFICIENZA

NELLA PRODUZIONE DI MOBILI SONO NECESSARI RISULTATI DI LAVORAZIONE PERFETTI E VELOCITÀ DI AVANZAMENTO PIÙ ELEVATE POSSIBILI PER LA SEZIONATURA DI PANNELLI SINGOLI. QUESTO VALE SIA PER LA PRODUZIONE DI LOTTO 1 CHE PER LA PRODUZIONE DI PICCOLE SERIE. PER ENTRAMBI I PROCESSI SONO DECISIVI IL FATTORE TEMPO E LA QUALITÀ, SPECIALMENTE CON L’UTILIZZO DI DIVERSI PANNELLI E MATERIALI. RILAVORAZIONI IMPEGNATIVE, ECCESSIVA USURA DEGLI UTENSILI E CONSEGUENTE PERDITA DI TEMPO CREANO SFIDE ECONOMICHE PER LA PRODUZIONE.

perfetti e precisi per quasi tutti i rivestimenti e lo fanno in modo costante, con velocità di avanzamento elevate e con una riduzione della rumorosità fino a 4 decibel. Indipendentemente dal materiale che deve essere sezionato: il solo taglio con la lama circolare RazorCut è sufficiente, ad esempio, per poter incollare successivamente un bordo melaminico o per lavorare ulteriormente il pezzo. Le lame RazorCut sono adatte principalmente per il taglio di pannello singolo o pacco di pannelli fino a 60 millimetri.

La soluzione per scenari di questo genere sono le lame circolari Leitz della serie RazorCut: lame particolarmente durevoli, che producono bordi e spigoli

Questo grazie soprattutto alla struttura antivibrante della lama circolare. Gli ornamenti laser e il passo irregolare dei denti generano vibrazioni notevolmente inferiori durante la lavorazione. Inoltre vengono utilizzati materiali per i taglienti di alta qualità, come il metallo duro a grana ultrafine con una dimensione

dal 1959 ■ who LEITZ ■ where OBERKOCHEN GERMANIA ■ what TECNOLOGIE ■ www LEITZ.ORG ■ writer LAURA GREGORUTTI 54
tecnologie IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE
Leitz RazorCut, (foto: Leitz).

della grana compresa tra 0,2 e 0,5 µm, significativamente più durevole rispetto ai tradizionali tipi di metallo duro.

Il risultato perfetto è un "bordo affilato come un rasoio".

Le lame circolari RazorCut sono disponibili a magazzino per due livelli di prestazioni. La lama RazorCut è adatta per lotti piccoli e medi per risultati di taglio perfetti e a lunga durata.

Per impianti con un’elevata produttività si consiglia l'uso della lama RazorCut Plus, la cui durata è notevolmente più lunga rispetto alla versione base.

Le lame circolari RazorCut di Leitz convincono anche in termini di sostenibilità. Possono essere riaffilate fino a tredici volte in qualità del costruttore negli oltre 120 centri di servizio Leitz presenti in tutto il mondo. Ci sono quindi molti vantaggi che giustificano l’impiego delle lame circolari RazorCut. Con la linea di prodotti RazorCut, Leitz non stabilisce solo il punto di riferimento nel campo della sezionatura dei pannelli. La variante RazorCut Plus rappresenta un nuovo step evolutivo nello sviluppo delle lame circolari, il che dimostra perché maggiore efficienza, produttività e

sostenibilità garantiscono un maggior successo per i numerosi clienti Leitz.

L'AZIENDA

Fondato nel 1876 a Oberkochen in Germania, il gruppo Leitz è produttore leader mondiale di utensili per la lavorazione professionale di legno, materiali a base di legno, plastica, materiali compositi e metalli non ferrosi.

La varietà di prodotti copre l'intera gamma di utensili di precisione per macchine automatiche. Con la sua gamma completa di servizi e consulenza, Leitz come fornitore di servizi supporta i suoi clienti in tutto il mondo nell’uso ottimale degli utensili. I prodotti Leitz vengono utilizzati ogni giorno in oltre 150 paesi in tutto il mondo. Assieme alle aziende Boehlerit e Bilz, Leitz costituisce il gruppo Brucklacher attivo a livello mondiale. Con un totale di 16 sedi produttive, società di vendita e assistenza di proprietà in 38 paesi con 137 sedi e con una rete di partner in esclusiva, il gruppo è rappresentato in tutti i continenti. Nel gruppo Brucklacher più di 4.000 dipendenti generano un fatturato annuo di circa 450 milioni di euro.

☐ CUTTING WITH FULL SPEED THROUGH THE PANEL RAZORCUT CIRCULAR SAWBLADES WITH THE PLUS IN EFFICIENCY

■■ In furniture production, perfect machining results and the highest possible feed rates are required for sizing individual panels. This applies to the production of small batches as well as to batch size 1 production. For both process specifications, the required quality and the time factor are decisive. Especially with changing support materials and coatings. Here, time-consuming reworking, excessive tool wear and the associated loss of time turn every production into an economic challenge.

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Leitz RazorCut: perfetta, silenziosa e sostenibile. Il taglio finito per le massime esigenze è ora disponibile anche nella versione RazorCut Plus, con lunga durata e per grandi volumi di produzione, (foto: Leitz).

The solution for such cases is provided by the circular sawblades of the RazorCut series from Leitz: these circular sawblades are particularly long-lasting and produce perfectly sawn narrow edges and precise cutting edges in almost any surface coatings – and do so consistently, at high feed rates and with up to four decibels less noise. So, no matter what materials need to be cut – one cut of the RazorCut circular sawblade is enough to glue on a melamine edge, for example, or to process the workpiece further. RazorCut circular sawblades mainly are suitable for sawing individual panels or panel stacks up to 60 millimetres.

This is made possible above all by the vibration-damping design of the circular sawblade. Laser ornaments and the irregular pitch of the saw teeth generate significantly less vibration during machining. In addition, high-quality cutting materials are used,

such as ultra-fine grain carbide with a grain size of 0.2 to 0.5 mm. They produce the "razor-sharp edge" for the perfect cut and are significantly more durable than conventional carbide types.

RazorCut circular sawblades are available from stock in two performance levels. For users with small to medium throughputs, the RazorCut circular sawblade is suitable for perfect cutting results and long lifetime. For production lines with high part outputs, the use of the RazorCut Plus circular sawblade is recommended, whose tool life is once again significantly higher than the basic version.

RazorCut circular sawblades from Leitz are also convincing in terms of sustainability. They can be resharpened up to thirteen times and with its worldwide tool service in manufacturer quality, Leitz is a reliable partner – around the globe with more than 120 company – owned service stations. So there are many advantages that more than justify the use of RazorCut circular sawblades. With the RazorCut product line, Leitz is not only setting the benchmark in the field of panel sizing. Moreover, the additionally developed RazorCut Plus variant represents a new evolutionary stage in sawblade development that proves why greater efficiency, productivity and sustainability ensure demonstrably greater success for numerous satisfied Leitz customers.

THE COMPANY

Founded in 1876 in Oberkochen, Germany, the Leitz Group is a world-leading manufacturer of tools for the professional processing of wood, wood-based materials, plastics, composite materials and non-ferrous metals.

The product spectrum covers the complete range of precision tools for automatic machines. With its comprehensive range of services and consultancy, Leitz as a service provider supports its customers worldwide in the optimal use of tools. Leitz products are used every day in over 150 countries around the world. Together with the companies Boehlerit and Bilz, Leitz forms the globally active Brucklacher Group. With a total of 16 production locations, owned sales and service companies in 38 countries with 137 locations and with an exclusive partner network, the group is represented on all continents. In the Brucklacher Group, more than 4,000 employees generate an annual turnover of around 450 million euros.

Leitz RazorCut Plus, (foto: Leitz).

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tecnologie
■ who LEITZ ■ where OBERKOCHEN GERMANIA ■ what TECNOLOGIE ■ www LEITZ.ORG

Il nuovo punto di riferimento per la sezionatura.

La nuova SAWTEQ S-300 / S-400.

La nuova SAWTEQ S-300 / S-400 combina potenza, velocità e una tecnologia a dabile con intelligenza e funzioni digitali ad autoapprendimento. Il risultato è una resa elevata, una riduzione dei costi energetici ed una maggiore ergonomia.

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YOUR SOLUTION

L’IMPORTANZA DEL TERMOFONDENTE NEL PROCESSO DI BORDATURA

dal 1959 ■ who TAKA ■ where PIANEZZE VICENZA ITALIA ■ what TECNOLOGIE ■ www TAKA-ADHESIVES.IT ■ writer REDAZIONE 58
tecnologie IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE

Oggi parliamo di bordatura, una lavorazione importante per la finitura dei pannelli dedicati al mobile arredamento. La bordatura non è solo una questione di finitura ma serve anche per garantire delle prestazioni importanti al pannello.

Infatti in base al tipo di termo fusibile utilizzato ci sono notevoli differenze.

LE CARATTERISTICHE DEI TERMOFONDENTI HMPUR

Questi adesivi hanno la particolarità di creare un incollaggio non solo fisico (come gli altri termofondenti) ma anche chimico.

Il manufatto acquisisce delle caratteristiche fisiche particolari:

• Resistenza al calore superiore ai 150°C;

• Resistenza all’acqua;

• Resistenza al vapore;

• Resistenza ai solventi.

Queste performance sono molto importanti, soprattutto quando il pannello è destinato a un mobile per ambienti particolarmente caldi e umidi. Un esempio sono i mobili per la cucina dove oltre alla resistenza al calore, viene richiesta una alta resistenza all’acqua e al vapore.

L’associazione tedesca dei cucinieri AMK ha creato un test per la valutazione della resistenza al vapore delle antine destinate alla cucina. Solo gli adesivi termofusibili base poliuretanici riescono a superarlo.

Un altro tema da considerare sono i trasporti. Oggi l’export rappresenta una parte importante per tutte le aziende della filiera del mobile sia per i prodotti finiti che per i semilavorati.

Nei container o negli stoccaggi nei porti, o durante il trasporto nei mesi più caldi, le temperature possono essere molto alte, quindi anche in fase di trasporto gli adesivi HMPUR risultano i più sicuri in caso di calore e umidità.

LE FAMIGLIE DI COLLE USATE

PER LA BORDATURA

Ora possiamo mettere a confronto le performance dei termofondenti tradizionali non reattivi (base EVA e PO) e i reattivi (HMPUR).

Queste sono le tre famiglie di termofondenti più utilizzate in generale nel mercato del mobile e soprattutto in fase di bordatura, ovvero l’applicazione di bordi sui lati del pannello (due o quattro).

VALUTAZIONI ECONOMICHE

ED ESTETICHE

Gli adesivi HMPUR permettono di:

• Essere applicati a temperature più basse di applicazione (120-150°C).

Contro i 180 -210°C richiesti per applicare adesivi a base EVA o 190-210°C dei base PO.

• Utilizzare minori quantità di colla. Si parla di 90-130 g/m2 per gli adesivi HMPUR contro 150-300g/m2 per base EVA e PO.

Un minore consumo di adesivo significa anche minore costo per l’acquisto della colla garantendo però un risultato esteticamente piacevole data la linea collante molto sottile.

Il massimo risultato estetico è garantito se le colle HMPUR vengono applicate con un rullo applicatore con una bassa gondronatura (zigrinatura). In questo modo infatti la linea collante diventerà “quasi invisibile” e sarà meno esposta all’attacco dell’acqua e del vapore.

Per approfondimenti: Manuale “L'incollaggio dei bordi” di Avisa/Catas

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☐ THE IMPORTANCE OF THERMOFORMING IN THE EDGEBANDING PROCESS

■■ Today we are talking about edgebanding, an important process in the finishing of furniture panels.

Edging is not only a question of finishing but also serves to guarantee important performance of the panel.

In fact, depending on the type of thermo-fusing used, there are considerable differences.

THE CHARACTERISTICS OF HMPUR HOT MELT ADHESIVES

These adhesives have the particularity of creating a bond that is not only physical (like other hot melts) but also chemical.

The article acquires special physical characteristics:

• Heat resistance above 150°C;

• Water resistance;

• Resistance to steam;

• Resistance to solvents.

These performances are very important, especially when the panel is intended for furniture for particularly hot and humid environments. One example is kitchen furniture where, in addition to heat resistance, high water and steam resistance is required. The German kitchen association AMK has created a test to assess the vapour resistance of kitchen doors. Only polyurethane-based hot melt adhesives manage to pass it. Another issue to consider is transport. Today, export is an important part for all companies in the furniture supply chain for both finished and semi-finished products.

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE dal 1959 60 tecnologie
■ who TAKA ■ where PIANEZZE VICENZA ITALIA ■ what TECNOLOGIE ■ www TAKA-ADHESIVES.IT

In containers or in storage at ports, or during transport in the warmer months, temperatures can be very high, so HMPUR adhesives are the safest adhesives during transport in heat and humidity.

THE GLUE FAMILIES USED FOR EDGEBANDING

We can now compare the performance of traditional non-reactive (EVA and PO base) and reactive (HMPUR) hot melt adhesives. These are the three families of hot melt glues most commonly used in general in the furniture market and especially in edgebanding, i.e. the application of edges on the sides of the panel (2 or four)

ECONOMIC AND AESTHETIC EVALUATIONS

HMPUR adhesives allow them to:

• Be applied at lower application temperatures

(120-150°C). As opposed to the 180-210°C required to apply EVA-based adhesives or 190-210°C of PObased adhesives.

• Use smaller quantities of adhesive. We are talking about 90-130 g/m2 for HMPUR adhesives versus 150300 g/m2 for EVA and PO bases.

Lower adhesive consumption also means lower costs for the purchase of glue while guaranteeing an aesthetically pleasing result due to the very thin adhesive line.

The best aesthetic result is guaranteed if HMPUR adhesives are applied with an applicator roller with a low swell (knurling). In this way the adhesive line will become ‘almost invisible’ and will be less exposed to water and steam attack.

For further information: Avisa/Catas “L'incollaggio dei bordi” manual.

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LA TECNOLOGIA NON SI FERMA

ELLI FRATELLI E GRUPPO HOMAG: UN DIALOGO CHE DURA DA DECENNI.

La Brianza del mobile ha sempre qualcosa di importante da dire: tra le pieghe del denso e complesso tessuto industriale di quest’area troviamo reaItà di primo piano che hanno saputo prendere il volo, staccandosi dalla banalità e dalla mancanza di spirito di iniziativa che per molti anni hanno caratterizzato il settore e l’hanno reso fragile e vulnerabile alle crisi che negli ultimi decenni si sono susseguite: una di queste aziende è la Elli Fratelli, un nome già ben conosciuto come marchio di qualità in tutta la Lombardia e oltre, ma oggi anche un fornitore di eccellenza dei grandi nomi del mobile italiano e del complesso settore del contract.

La Elli Fratelli nasce nel 1957 per opera di tre fratelli –Tarcisio, Alfredo (purtroppo venuto a mancare) ed Enrico – anche se la lavorazione del legno era presente nel dna della famiglia da generazioni che si perdono nel tempo. Come era abitudine nei pionieristici anni Cinquanta, venne allora costruito lo stabilimento in cui tuttora opera l’azienda e che ha conosciuto successivi ampiamenti fino al più recente che ospita la linea Homag Lotto 1 protagonista di questo articolo.

Ai fondatori sono seguite due generazioni via via entrate in azienda.

Commenta Roberto Pardini, del Gruppo Homag che ci accompagna nella visita: «Bisogna sottolineare come non solo gli esponenti della famiglia hanno innanzitutto lavorato in accordo tra di loro ma anche come all’interno di ciascuna delle generazioni c’è stata una suddivisione dei ruoli che ha permesso di gestire con successo tutte le mansioni aziendali, fino alla terza generazione oggi costituita da quattro elementi».

Partecipano alla nostra conversazione, nello stabilimento di Giussano, Davide Elli, della seconda generazione, che segue il terzismo nel settore contract e Matteo Elli che ha avuto un ruolo determinante nell’installazione dell’impianto Lotto 1 con un forte contenuto di software e di brillanti soluzioni gestionali. Pietro Ferrari – Qual è stato il vostro primo incontro con Homag?

Davide Elli – Negli anni Sessanta cercavamo una bordatrice ben performante e siamo andati a Schopfloch, sede dell’industria, in treno e i fratelli hanno acquistato la prima bordatrice e poco dopo

dal 1959 ■ who HOMAG ITALIA ■ where GIUSSANO MONZA BRIANZA ITALIA ■ what LA PAROLA A... ■ www HOMAG.COM ■ writer PIETRO FERRARI 62
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tecnologie

la seconda: siamo stati i primi a utilizzare una bordatrice Homag in Italia. Nell’84 abbiamo acquistato una linea di due squadrabordatrici doppie che ha funzionato fino al 2010 senza mai dare problemi. Noi produciamo tamburato e solo da poco lavoriamo anche il pannello. Il nostro prodotto è per definizione di fascia alta e implica lavorazioni complesse, tutte svolte al nostro interno: dalla costruzione del telaio alla pressatura alla placcatura alla riquadratura e, quando richiesta, alla massellatura: tutte operazioni svolte sulla Homag acquistata usata nel 2010 e riqualificata con l’aiuto di Homag Italia. Con questa linea abbiamo iniziato anche a entrare nel mondo del melaminico, per servire con semilavorati i grandi nomi del design italiano.

Nel 2020 abbiamo iniziato a collaborare con aziende di firma della zona anche se già prima facevamo qualcosa. Questo ha comportato di lavorare anche il melaminico e di attrezzarci per servire clienti molto esigenti.

Pietro Ferrari – Possiamo parlare di due generazioni di macchine Homag con concetti diversi, poi è arrivata la Lotto 1… Matteo Elli – Sì, a un certo punto, dovevamo prendere una decisione: perché, a oggi, tutto il nostro prodotto essendo tamburato viene terminato e immagazzinato, che si tratti di spalle, di basamenti, di schienali, il tutto impiallacciato. Questi stock vengono prodotti con le squadrabordatrici doppie e conservati in magazzini molto grandi, perché noi abbiamo sempre dovuto occupare spazi importanti.

Le squadrabordatrici doppie con le quali riempiamo i magazzini, perché è impensabile non farlo, sono macchine in grado di fornire prestazioni pesanti, valutabili in cinquanta armadi al giorno, negli anni di grande richiesta del mercato, potevamo realizzare duecento spalle al giorno.

La grossa differenza è stato il passaggio da macchine di spinta in grado di realizzare 3000 pannelli al giorno come quelle che sono in funzione da noi da un decennio e oltre a quelle che servono a rispondere al mercato attuale.

Il mercato attuale richiede altri prodotti come il melaminico per l’innovazione del pannello e per potenziare la scelta del fattore estetico: con queste esigenze è nata la necessità di produrre a Lotto 1, ottimizzando al massimo la flessibilità, e di produrre su commessa solo quanto fosse necessario per ogni singolo lotto, cercando ovviamente di diminuire i magazzini.

Pietro Ferrari – Però quando arriva il momento di andare a tutto vapore ha anche la capacità produttiva, concilia flessibilità e produttività?

Matteo Elli – Il grosso vantaggio sta nel fatto che questa linea è molto più versatile della squadrabordatrice doppia: noi abbiamo provato ad arrivare a una media di pannelli misti di 160-170 pezzi/ora, quindi 1360 pezzi su un turno di otto ore, sezionati, squadrati e bordati in dimensioni diverse.

Matteo Elli

Davide e Matteo Elli con Roberto Pardini, Homag Italia

Chi scrive con Davide Elli

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Da sinistra a destra: Davide Elli

Pietro Ferrari – Questo vuol dire che quando si va sulla serie…

Matteo Elli – Quando si va sulla serie si arriva sui duecento pezzi l’ora ma non è questo l’obiettivo della macchina.

Davide Elli – Diciamo che l’impianto è versatile proprio perché se fai la serie o un pezzo diverso dall’altro, la prestazione dev’essere quasi identica, perché è studiato proprio per quello.

Matteo Elli – Diciamo che comunque io posso produrre mille pezzi al giorno di misure diverse. Con la squadrabordatrice doppia ci vuole un tempo molto più lungo.

Roberto Pardini – È un impianto concatenato e una struttura completa che parte dal prelievo dei pannelli dal magazzino automatico, il quale alimenta la fase di sezionatura dove questi fogli vengono sezionati e alimentati all’impianto di squadrabordatura in cui i pannelli vengono resi ortogonali e bordati e, quindi, accatastati con un sistema intelligente che permette di effettuare lo smistamento delle commesse per una preselezione.

Pietro Ferrari – Basato su un codice a barre?

Roberto Pardini – Qui va fatto un elogio alla ditta Elli: prima di questo impianto i dati disponibili della ditta erano poco o niente, da questo “niente”, in Elli Fratelli sono riusciti a elaborare un sistema molto efficace e molto avanzato: dispongono di un configuratore nel quale creano il profilo del loro armadio, questo configuratore è in grado di elaborare automaticamente tutti i dati che servono all’impianto e alle singole componenti dell’impianto per poter effettuare il lavoro. Da questi dati il programma di ottimizzazione che esegue i calcoli esatti per sfruttare al meglio il materiale, invia il programma al magazzino che sa quali fogli deve andare a pescare, manda i dati alla sezionatrice che è informata su come deve tenere i pezzi e via via fino ad arrivare ad ottenere i singoli pezzi componenti dell’armadio smistati su cataste diverse in base a quelle che sono le esigenze di lavorazione a valle. Questo mi sembra che sia un sistema molto efficace anche per quanto riguarda la lavorazione a valle e rappresenta già diversi passaggi di Lotto 1: spesso il malinteso che esiste

Nelle due foto in alto, le linee di movimentazione, da notare il braccio antropomorfo.

Nelle due foto a destra, l’imponente area di bordatura.

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tecnologie
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è quello di identificarlo solo in un’unica isola della fabbrica, quella della squadrabordatura, invece la lavorazione a Lotto 1 presuppone il fatto di pensare uno-uno-uno e di pensare anticipatamente la programmazione e avere degli impianti a valle che già agevolano queste operazioni. La Elli Fratelli ha fatto un passo molto importante in questa direzione, proprio in ragione di quella che è la preparazione dei dati. Sono stati efficienti : nei “brevi” ma fruttuosi “dodici anni” di trattativa il mio pensiero maggiore era quello dei dati: un impianto di questo genere deve avere dei dati per funzionare, altrimenti non funziona, ma alla Elli Fratelli hanno fatto un grande passo in avanti: l’impianto è completamente interconnesso ed il concatenamento dei dati crea la possibilità di ottimizzare le risorse produttive e smistare i prodotti finiti. Qui siamo in un contesto da industria 4-0. Senza parlare dei robot antropomorfi presenti strategicamente sulle linee.

Nelle foto in alto, Centateq E-310 in azione.

Nelle foto a destra, la logistica e l’automazione nella forma più avanzata.

Pietro Ferrari – E tutto questo senza richiedere particolare formazione del personale.

Matteo Elli – Innanzitutto dobbiamo specificare che tutto l’impianto è gestito da due persone di cui una ha un compito prettamente intellettuale e una seconda ha un compito prettamente operativo: questo è un dato da sottolineare, il fatto che ci siano solo due persone in gioco su un impianto di questa complessità e dimensioni è assolutamente significativo.

Pietro Ferrari – In tutto ciò voi continuate ad avere un vostro marchio ben conosciuto…

Matteo Elli – Cerchiamo di portare al massimo il contract e il servizio di semilavorato, e portiamo avanti anche il nostro marchio: cerchiamo di mantenere sul mercato il nostro prodotto restando fedeli al tamburato e al legno vero che i clienti si aspettano da noi, ma affiancando tutte le tecnologie relative al pannello con textures decorative fantasia e monocromatiche. Si lavora su prodotti paralleli e interscambiabili. Quello di cui il cliente del marchio Elli Fratelli deve avere per certo è che il legno che trova nei nostri mobili non “sembra”, ma è vero legno.

Pietro Ferrari – In questa azienda la nuova generazione ha portato a risultati importanti, e la vecchia non ha posto veti od ostacoli.

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Roberto Pardini – Come fornitori di tecnologie, la Elli Fratelli nel 2023, ci ha spinto, e noi ci siamo lasciati spingere, alla realizzazione di un impianto molto efficiente, con il massimo della tecnologia e con soluzioni tecniche molto avanzate: voglio menzionare il sistema di sezionatura con robot antropomorfo, il sistema di squadrabordatura dotato di una dinamica molto importante e soluzioni altrettanto importanti sulla toupie che permettono di raggiungere in maniera efficace i numeri di cui parlavamo. Abbiamo lavorato molto bene e un contributo fondamentale nei rapporti con il cliente è stato quello di Harald Sieber, una persona molto professionale in grado di interfacciarsi con un’intera squadra come controparte. C’è stata una dialettica intensa che ha portato un impianto davvero adeguato alle richieste.

Davide Elli – Da parte nostra ci siamo detti: “O lo facciamo bene o non lo facciamo, abbiamo abbattuto un capannone e costruito un edificio di 7mila metri a tre piani suddiviso e costruito ad hoc per l’impianto.

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La produzione legno parte da Sud e sale a Nord, la produzione al piano seminterrato è realizzata dall’impianto melaminico Lotto 1 e una colonna “ascensore” distribuisce i pannelli ai reparti.

L’impianto è a ciclo chiuso: vuol dire che partendo dal fondo con un pannello di dimensioni master arriviamo a scaricare il pannello bordato. Possiamo produrre così, con o senza etichetta.

☐ TECHNOLOGY DOESN'T STOP

■■ ELLI FRATELLI AND HOMAG GROUP: A DIALOGUE LASTING FOR DECADES.

The Brianza of furniture always has something important to say: among the folds of the dense and complex industrial fabric of this area we find leading companies that have been able to take flight, breaking away from the banality and lack of spirit of initiative that for many years have characterized the sector and have made it fragile and vulnerable to the crises that have occurred in recent decades: one of these companies is Elli Fratelli, a name already well known as a quality brand throughout Lombardy and beyond, but today also a supplier of excellence to the big names in Italian furniture and the complex contract sector. Elli Fratelli was founded in 1957 by three brothers – Tarcisio, Alfredo (unfortunately who passed away) and Enrico –

Matteo Elli – Se rivediamo la sequenza di produzione: dalla sezionatura i pannelli vengono etichettati, c’è un transfer di quindici posizioni che fa da polmone e collegamento, in seguito i pannelli entrano uno alla volta nella squadrabordatrice dando priorità in automatico a quelli che ritornano dal secondo passaggio, in modo di liberare prima possibile i pannelli finiti, facendo spazio per quelli che entrano nuovi. La squadrabordatrice è composta da un doppio truciolatore con antischeggia e coppie di rettifica, magazzino di 48 bordi, poi sgrossatore, intestatore, arrotondatore, spigolatore, raschiabordo, raschiacolla, spazzole, phon e quattro toupie. La bordatrice funziona con colla poliuretanica.

I numeri che abbiamo illustrato sopra possono essere raggiunti perché la macchina prevede ritorno in doppio, quindi il doppio dei pannelli possono essere a bordo contemporaneamente. Un traslatore serve a riportare i pezzi o a distribuirli sullo scarico a otto piste, automaticamente o con intervento manuale in base alle decisioni dell’ufficio: la scelta iniziale è finalizzata all’avere meno sfrido e massimo risparmio di materiale. La squadrabordatrice non si deve mai fermare, quindi un polmone di accumulo permette di gestire con efficienza il pannello in uscita dal Lotto 1.

Sarebbe stato tutto più difficile se Homag nel suo lungo percorso non fosse diventata un po’ brianzola e capace di assecondare le richieste, l’esperienza dei meno giovani e la creatività delle nuove generazioni.

even though woodworking had been present in the family's DNA for generations lost over time. As was customary in the pioneering ‘50s, the factory in which the company still operates was built and which has undergone subsequent expansions up to the most recent one which houses the Homag Lotto 1 line, the protagonist of this article.

The founders were followed by two generations who gradually entered the company. Roberto Pardini, from the Homag Group who accompanies us on the visit, comments: “It must be underlined that not only did the members of the family first of all work in agreement with each other but also how within each of the generations there was a division of roles that has allowed us to successfully manage all company tasks, up to the third generation now made up of four elements.

Participating in our conversation in the Giussano plant are Davide Elli, of the second generation, who follows subcon-

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Il tamburato, dalla tradizione al domani.

tracting in the contract sector and Matteo Elli who had a decisive role in the installation of the Lot 1 system with a strong content of software and diamonds management solutions.

Pietro Ferrari – What was your first meeting with Homag?

Davide Elli – In the 1960s we were looking for a well-performing edgebander and we went to Schopfloch, the headquarters of the industry, by train and the brothers bought the first edgebander and shortly after the second: we were the first to use a Homag edgebander in Italy.

In 1984 we purchased a line of two double squaring edgebanders which worked until 2010 without ever causing problems.

We produce honeycomb and only recently we also work with the panel. Our product is by definition high-end and involves complex processes, all carried out in-house: from the construction of the frame to the pressing, the plating, the squaring and, when required, the massing: all operations carried out on the Homag purchased used in 2010 and redeveloped with the help of Homag Italia. With this line we have also begun to enter the world of melamine, to serve the big names in Italian design with semi-finished products.

In 2020 we started collaborating with signature companies in the area even though we were already doing something before. This meant we also worked with melamine and equipped ourselves to serve very demanding customers.

Pietro Ferrari – We can talk about two generations of Homag machines with different concepts, then Lot 1 arrived…

Matteo Elli – Yes, at a certain point, we had to make a decision: because, to date, all of our products, being honeycomb, are finished and stored, be it shoulders, bases, backs, all veneered. These stocks are produced with double squaring edgebanders and stored in very large warehouses, because we have always had to occupy significant spaces.

The double squaring edgebanders with which we fill the warehouses, because it is unthinkable not to do so, are machines capable of providing heavy performance, estimated at fifty cabinets a day, in the years of great market demand, we could produce two hundred shoulders a day.

The big difference was the transition from pushing machines capable of making 3000 panels a day like those that have been in operation here for a decade or more to those that serve to respond to the current market.

The current market requires other products such as melamine for the innovation of the panel and to enhance the choice of the aesthetic factor: with these needs arose the need to produce in batch 1, optimizing flexibility to the maximum, and to produce on order only as much as was necessary for each individual batch, obviously trying to reduce warehouses.

Pietro Ferrari – But when the time comes to go full steam, do you also have the production capacity, do you combine flexibility and productivity?

Matteo Elli – The big advantage lies in the fact that this line is much more versatile than the double squaring edgebander: we tried to reach an average of mixed panels of 160-170 pieces/hour, therefore 1360 pieces over an eight-hour shift, sectioned , squared and edged in different sizes.

Pietro Ferrari – This means that when you go to the series…

Matteo Elli – When you go to series you get around two hundred pieces an hour but this is not the objective of the machine.

Davide Elli – Let's say that the system is versatile precisely because if you make the series or one piece different from the other, the performance must be almost identical, because it is designed precisely for that.

Matteo Elli – Let's say that in any case I can produce a thousand pieces of different sizes a day.

With the double squaring edgebander it takes much longer.

Roberto Pardini – It is a linked plant and a complete structure that starts from the withdrawal of the panels from the automatic warehouse, which feeds the cutting phase where these sheets are cut and fed to the squaringedging plant in which the panels are made orthogonal and edged and, therefore, stacked with an intelligent system that allows orders to be sorted for pre-selection.

Pietro Ferrari – Based on a barcode?

Roberto Pardini – Here praise must be given to the Elli company: before this system there was little or no data available from the company, from this "nothing", in Elli Fratelli they managed to develop a very effective and very advanced system: they have a configurator in which they create the profile of their cabinet, this configurator is able to automatically process all the data needed by the

IDM-L’INDUSTRIA DEL MOBILE 69
Una logistica complessa e flessibile.

system and the individual components of the system to be able to carry out the work. From this data, the optimization program performs exact calculations to make the most of the material, sends the program to the warehouse which knows which sheets it must pick up, sends the data to the panel saw which is informed on how it must hold the pieces and so on until the individual component pieces of the wardrobe are sorted into different stacks based on the downstream processing needs. This seems to me to be a very effective system also with regards to downstream processing and already represents several steps of Batch 1: often the misunderstanding that exists is to identify it only in a single island of the factory, that of squaring edgebanding, whereas the Batch 1 processing presupposes the fact of thinking one-one-one and thinking about programming in advance and having downstream systems that already facilitate these operations. Elli Fratelli has taken a very important step in this direction, precisely because of the data preparation. They were efficient: in the "short" but fruitful "twelve years" of negotiations my main concern was that of data: a system of this kind must have data to work, otherwise it doesn't work, but at Elli Fratelli they made a big step forward: the plant is completely interconnected and the concatenation of data creates the possibility of optimizing production resources and sorting finished products. Here we are in a 40 industry context. Not to mention the anthropomorphic robots strategically present on the lines.

Pietro Ferrari – And all this without requiring particular staff training.

Matteo Elli – First of all we must specify that the entire system is managed by two people, one of whom has a purely intellectual task and a second has a purely operational task: this is a fact to underline, the fact that there are only two people involved on a system of this complexity and size it is absolutely significant.

Pietro Ferrari – In all of this you continue to have your own well-known brand…

Matteo Elli – We try to bring the contract and semi-finished service to the maximum, and we also carry forward our brand: we try to keep our product on the market by remaining faithful to the honeycomb and real wood that customers expect from us, but by combining all technologies relating to the panel with decorative patterned and monochromatic textures. We work on parallel and interchangeable products. What the customer of the Elli Fratelli brand must have for certain is that the wood he finds in our furniture does not "look like it", but is real wood.

Pietro Ferrari – In this company the new generation has led to important results, and the old one has not posed any vetoes or obstacles.

Roberto Pardini – As technology suppliers, Elli Fratelli in 2023 pushed us, and we allowed ourselves to be pushed, to create a very efficient system, with maximum technology and very advanced technical solutions: I want to mention the sectioning with anthropomorphic robot, the squaring-edging system equipped with very important dynamics and equally important solutions on the spindle moulder which allow the numbers we were talking about to be effectively achieved. We worked very well and a fundamental contribution in relations with the client was that of Harald Sieber, a very professional person capable of interfacing with an entire team as a counterpart. There was an intense dialectic that led to a system truly suited to the requests.

Davide Elli – For our part we said to ourselves: “Either we do it well or we don't do it, we demolished a warehouse and built a 7,000 meter three-storey building divided and built specifically for the plant. Wood production starts from the South and goes up to the North, the production in the basement is carried out by the Lotto 1 melamine plant and an "elevator" column distributes the panels to the departments. The system is a closed cycle: it means that starting from the bottom with a master-sized panel we end up unloading the edged panel. We can produce like this, with or without a label.

Matteo Elli – If we review the production sequence: from the cutting the panels are labelled, there is a transfer of fifteen positions which acts as a buffer and connection, then the panels enter the squaring edgebander one at a time, automatically giving priority to those that return from the second step, in order to free the finished panels as soon as possible, making room for the new ones. The square-edger machine is made up of a double chipboard with anti-splinter and grinding pairs, a magazine of 48 edges, then a rougher, a trimmer, a rounder, a gleaner, an edge scraper, a glue scraper, brushes, a hairdryer and four spindle moulders. The edgebander works with polyurethane glue.

The numbers we illustrated above can be achieved because the machine provides double return, so twice as many panels can be on board at the same time. A translator is used to bring the pieces back or distribute them on the eight-track unloader, automatically or with manual intervention based on the office's decisions: the initial choice is aimed at having less waste and maximum material savings. The squaring edgebander must never stop, so a storage tank allows the panel coming out of Batch 1 to be efficiently managed.

Everything would have been more difficult if Homag in its long journey had not become a little Brianza and capable of satisfying the requests, the experience of the less young and the creativity of the new generations.

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IDM PAGINA Page 2 BORDI EDGES 1 2 CATENE PORTACAVI CABLE HOLDER CHAINS 2 2 CILINDRI E RIVESTIMENTI IN GOMMA RUBBER CYLINDERS AND COATINGS 2 2 COLLE E ADESIVI GLUES AND ADHESIVES 2
DESIGN - PROGETTAZIONE - SVILUPPO DESIGN - PLAN - SVILUPPO 3
ELETTROMANDRINI ELECTRIC SPINDLES 3
FERRAMENTA E ACCESSORI FITTINGS AND ACCESSORIES 3
FINITURA SUPERFICI SURFACES FINISHING 4 4 IMBALLAGGI PACKAGES 4 4 IMPIANTI DI ASPIRAZIONE SUCTION PLANTS 4 4 LEGNAMI TIMBERS 4
MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO WOODWORKING MACHINES 5 6 MACCHINE RIVESTIMENTO PROFILI E PANNELLI PROFILES AND PANELS WRAPPING MACHINES 5 6 MOVIMENTAZIONE HANDLING 6 7 PANNELLI NOBILITATI LAMINATED PANELS 6 7 PANNELLI PER MOBILI FURNITURES PANELS 6 6 STRUMENTI DI CONTROLLO, MISURAZIONE E REGOLAZIONE CONTROL, MEASURING AND SETTING INSTRUMENTS 7 8 UTENSILI TOOLS 7 8 VERNICI PER LEGNO PAINTS FOR WOOD 8 9 e l e n c o a l f a b e t i c o a l p h a b e t i c a l l i s t 9
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Via Mario Carraro 1 tel +39/0444 746999 - fax +39/0444 746990 info@elte.eu www.elte.eu

Elte s.r.l. dal 1978 progetta e realizza elettromandrini di precisione ad alta velocità 100% Made in Italy.

TEKNOMOTOR srl

32038 Quero Vas (Belluno) - Via Argenega 31 tel +39/0439 787950 info@teknomotor.com www.teknomotor.com

Progettazione e produzione di elettromandrini, motori ad alta frequenza e automatic tool changers per la lavorazione di materiali leggeri. Tradizione ed innovazione al servizio dei bisogni dell'industria e dell’artigiano.

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CVM srl

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FORMETAL srl

61025 MONTELABBATE (Pesaro Urbino)- Via Abbadia 4 tel +39/0721 472067-491968 fax +39/0721 907378 commerciale@formetalsrl.it info@formetalsrl.it - www.formetalsrl.it

Da sempre proponiamo soluzioni personalizzate sulle esigenze del cliente.

La nostra ampia gamma di prodotti copre tutte le esigenze di handling, imballo e magazzini automatici.

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20137 MILANO - Via Ennio, 25 tel +39/02 54100818 r.a. - fax +39/02 54100764 controllogic@controllogic.it - www.controllogic.it

Sistemi di rivelazione e spegnimento automatico delle scintille nelle condotte di aspirazione a protezione antincendio del silo.

MION VENTOLTERMICA DEPURAZIONI s.p.a. 31052 MASERADA SUL PIAVE (Treviso)

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Dal 1968, impianti di aspirazione e filtrazione polveri, trucioli, materie plastiche, fumi e SOV. La produzione comprende anche impianti di: trasporto meccanico e pneumatico, stoccaggio ed estrazione, trattamento biomasse per il recupero energetico, verniciatura e finitura.

Impianti conformi al piano Industria 4.0 e alla Direttiva ATEX.

Suction and filtration systems for dust, wood shavings, plastic materials, fumes and VOC since 1968. The production also includes plants for: mechanical and pneumatic conveying, storage and extraction, biomass treatment for energy recovery, painting and finishing.

Systems compliant with the Industry 4.0 plan and the ATEX Directive.

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29010 Roveleto di Cadeo (Piacenza) Via Emilia Est, 238 T. +39/0523 509020 - 509029 www.arduinilegnami.com

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Bianchi Dott. Francesco snc

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Agente in legname esotico africano origine Costa d’Avorio, Cameroun, Congo, Rdc. Tronchi, boules, tavolami refilati freschi ed essiccati, piallati essiccati, pavimentazione da esterno.

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Macchine - Impianti - Sistemi per la lavorazione del legno.

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IMA SCHELLING ITALIA srl

40069 ZOLA PREDOSA (Bologna)

Via Roma 52 tel +39/051 754854 - fax +39/051 755776 info.it@imaschelling.com - www.ima-service.it

Ufficio Commerciale Italia: 21052 BUSTO ARSIZIO (Varese)

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Referente: Umberto Rivolta

IMA Schelling Group: un partner ufficiale per la realizzazione di soluzioni innovative e personalizzate per linee di squadrabordatura e sezionatura.

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Centri di lavoro per la tecnologia del “Folding” - Impianti per la sezionatura e sezionatrici multilame per pannelli - Fresatrici speciali longitudinali di precisione.

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E PANNELLI

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WPR srl Unipersonale

Via Indipendenza, 10 31027 Spresiano (Treviso)

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Produttori di impianti di rivestimento profili e pannelli, impianti di rivestimento a set up automatico, sistemi applicazione hot melt, sistemi di taglio ad inseguimento, tradizionali e ad alte prestazioni, taglierine ribobinatrici per foglie decorative.

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PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO machinesWoodworking
useful addresses MACCHINE

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MOVIMENTAZIONE

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COSTRUZIONI MECCANICHE BARZAGHI srl

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PANNELLI NOBILITATI Laminated panels

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Nobilitazione di pannelli compensati, multistrati, MDF, truciolari con carte, PVC, PP, CPL, HPL. Sezionatura a misura.

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GRUPPO BONOMI PATTINI S.P.A. 20814 VAREDO (Monza Brianza) - Via Stelvio 9 tel +39/0362 580453 – fax +39/0362 544367 marketing@gruppobonomipattini.com www.gruppobonomipattini.com Materiali innovativi dedicati al mondo dell’Architettura, del Design e del Contract.

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I-furniture è la Suite Gestionale integrata, ideata per rispondere alle esigenze delle aziende che producono arredo casa, outdoor, ho.re.ca ed uffici. Grazie all’integrazione con 3Cad, il più diffuso configuratore grafico del settore, i-furniture offre un ventaglio di strumenti e soluzioni per vincere tutte le sfide del mercato.

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