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Gestione del rischio clinico

 area medica, in particolare per la promozione e realizzazione di modelli organizzativi- e assistenziali innovativi, in integrazione con il territorio, per rispondere ai bisogni assistenziali emergenti legati in particolare alla cronicità (attribuibile a un dirigente afferente alla classe delle lauree magistrali in scienze infermieristiche e ostetriche);  area chirurgica e blocchi operatori, in particolare per la configurazione di modelli organizzativi innovativi per il miglioramento dei processi caratteristici dell’area chirurgica e ottimizzazione della presa in carico e percorsi del paziente; allocazione efficiente delle risorse strumentali e degli spazi; programmazione integrata dell’attività operatoria (attribuibile a un dirigente afferente alla classe delle lauree magistrali in scienze infermieristiche e ostetriche);  area emergenza e urgenza, in particolare per la pianificazione, organizzazione e gestione dei percorsi di emergenza e urgenza, sia in ospedale sia nel territorio (attribuibile a un dirigente afferente alla classe delle lauree magistrali in scienze infermieristiche e ostetriche);  area diagnostica di laboratorio e per immagini (attribuibile a un dirigente afferente alla classe delle lauree magistrali in scienze delle professioni sanitarie tecniche).  area della riabilitazione, finalizzato a supportare il Dipartimento funzionale trans-murale di riabilitazione, attribuibile a un dirigente afferente alla classe delle lauree magistrali in scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione. Tali dirigenti con incarichi di natura professionale operano sotto la direzione del Responsabile della UOS Professioni sanitarie - Ospedale e presidiano i percorsi dei pazienti in relazione alla diversa intensità di assistenza. Operano in sinergia con il Direttore della funzione ospedaliera e sono anche a supporto dei Dipartimenti strutturali ospedalieri e dei Dipartimenti funzionali trans-murali. In quest’ultimo caso, tali dirigenti si coordinano anche con il Direttore della Funzione territoriale, i Direttori di Distretto e il Responsabile della UOS Professioni sanitarie - Territorio.

85. I Dipartimenti strutturali ospedalieri

L’assetto organizzativo della struttura tecnico-funzionale denominata “Ospedali di Rovigo, Trecenta e Adria”, è orientato dai principali indirizzi strategici della programmazione regionale:  unitarietà e trasversalità della gestione ospedaliera complessiva rispetto alle tre sedi ospedaliere;  organizzazione dipartimentale delle attività tenendo conto della complessità assistenziale, dell’intensità di cura e ottimizzando l’uso delle risorse disponibili, anche con accordi interdipartimentali (per esempio, integrazione tra personale di unità operative e dipartimenti diversi, integrazione tra personale dipendente e convenzionato, condivisione di spazi e attrezzature, sperimentazione di nuovi modelli organizzativi, sviluppo di nuove modalità di relazione tra i professionisti, definizione di percorsi di assistenza intra-ospedaliera, ecc.);  riconoscimento dell’ospedale come una parte del percorso assistenziale complessivo, che deve raccordarsi con le strutture e le modalità operative dell’assistenza territoriale di riferimento, per garantire al cittadino la continuità assistenziale;  sviluppo ed estensione di nuovi modelli di organizzazione delle degenze basati su moduli dedicati all’assistenza diurna e settimanale (week surgery) per le discipline chirurgiche;  consolidamento del percorso già avviato di trasferimento di prestazioni dal regime di ricovero al regime ambulatoriale, nonché sviluppo di modelli organizzativi specifici per l’erogazione di attività ambulatoriali complesse basati su moduli di day service;  sviluppo di un sistema informativo che favorisca lo svolgimento dei percorsi assistenziali (per esempio, infrastruttura software e hardware, cartella clinica integrata, telemedicina, fascicolo sanitario elettronico, interfacciamento con le realtà territoriali, ecc.).  acquisizione e collocazione delle grandi attrezzature e delle tecnologie complesse, a rilevante impatto sulle prestazioni e sui costi, coerenti con il livello assegnato dalla programmazione regionale a ciascuna sede ospedaliera.

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