N. 42 OTTOBRE / NOVEMBRE 2021
EDITORI@LE
MEGLIO PREPARARSI AL MINISUPERBONUS
C
hi vi ha partecipato, in presenza o seguendo gli eventi in streaming, ha definito la recente Fiera del Condominio una grande occasione. Formativa, certo, perché le informazioni (tante) al centro delle relazioni nei convegni e nei workshop sono state parecchie. Ma anche un’opportunità con un risvolto pratico perché, come potete leggere nelle pagine che seguono, l’evento organizzato da Virginia Gambino Editore e dall’Ordine degli Ingegneri di Verona ha avuto anche un risvolto operativo, tecnico, utile a chi in condominio ci vive e, soprattutto, ci lavora. Amministratori, aziende, operatori, professionisti: riunirsi per ascoltare, discutere e chiedere è una coincidenza rara. Anzi, unica, visto che la Fiera del Condominio non ha riscontri simili, nonostante gli innumerevoli tentativi di imitazione, come avviene per la Settimana Enigmistica.
Non a caso al centro della discussione nei tre giorni della Fiera del Condominio sono stati gli aspetti legati ai vari incentivi fiscali e, in particolare, al superbonus. Che è una tentazione irresistibile per molti, ma anche un tormento per tanti amministratori, spinti a convincere i riottosi, a frenare gli entusiasmi, ad affrontare tortuosi labirinti burocratici. Non solo: sui lavori di riqualificazione incombono le modifiche inserite nella legge di Bilancio (con il rinvio della scadenza) e, quindi, nuova incertezza, nonostante le proroghe e i nuovi paletti. Diciamolo subito: il superbonus non poteva durare in eterno. Non esistono pasti gratis. Una situazione eccezionale (il covid) aveva spinto il governo a risollevare un settore in ginocchio come quello dell’edilizia con questo ultra generoso stimolo fiscale. Ma il prezzo per le casse statali (ricordiamo che il debito pubblico è di oltre
2.700 miliardi) è alto. Un superbonus infinito è insostenibile. E, tra l’altro, si tradureebbe anche in una distorsione del mercato: perché, allora, per abbattere l’inquinamento non si possono regalare auto elettriche? E così via. Diverso è il caso di un incentivo che, seppure ridimensionato, può protrarsi nel tempo, perché più sostenibile per il bilancio pubblico. Sarebbe un minisuperbonus, che peraltro è quello che esiste già sotto il nome di ecobonus. Un orizzonte meno limitato nel tempo può offrire maggiore sicurezza alle imprese, così come a chi amministra o possiede un immobile. Certo, il rischio è che senza un traguardo entro cui realizzare i lavori possa essere incentivata la pratica italica della proroga, della pigrizia, del braccino corto. E, senza dubbio, sarà così in molti casi. Concedere però lo sconto in fattura assicurato, assieme a una semplificazione ulteriore delle procedure, sarebbe allo stesso tempo un incentivo pratico per andare avanti. Anche se qualche condominio sarà indotto a rinunciare alla riqualificazione, perché non più gratis, altri avranno il tempo e l’incentivo a migliorare l’isolamento e/o la sicurezza statica della propria abitazione. Ma sarebbe opportuna anche un’altra cosa: che lo Stato impiegasse qualche risorsa per scrivere leggi chiare, comprensibili dai cittadini e dalle imprese che le devono applicare. Magari con qualche iniziativa di comunicazione che coinvolga i media. Come Condominio Sostenibile e Certificato: sarebbero soldi spesi bene.
CONDOMINIO SC - 3