Lattoneria Giugno 2022

Speciale

Ventilate o no, le nuove superfici

Fiere

Gli eventi della lattoneria

Superbonus

Dove andrà il mercato

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE / TN - Virginia Gambino Editore - Viale Monte Ceneri 60 - Milano

Numero 24 - GIUGNO 2022

Luca Re

PREFA L’ARTE È UNA SCAGLIA IN FACCIATA

Davide Bruni

RIVESTIAMO L‘ARCHITETTURA

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Anno 7 - Numero 24 - giugno 2022 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l.

Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. 02 47761275 - cell. 340 1761951 info@vgambinoeditore.it Collaboratori / Contributors Valentina Anghinoni, Roberto Bolici, Paolo Caliari, Federico Della Puppa, Sara Giusti, Selene Maestri (fotografa), Veronica Monaco, Franco Saro Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo Euro 20,00 - Estero annuo Euro 40,00 Anno 2017 periodicità trimestrale Copia singola Euro 5,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/categoriaprodotto/abbonamenti/ oppure, fare richiesta ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275 Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Litotipografia Alcione

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editoriale

SI APRE UN NUOVO CICLO PER PILE

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arissimi associati, all’ultima assemblea annuale svoltasi a Venezia è stato votato il nuovo Consiglio Direttivo di Pile, composto dai soci Luca Ielapi, Giordano Mazzonetto, Dalila Russo, Nicola Tresoldi e Paolo Valmori, che la scorsa settimana, hanno rinnovato la loro fiducia nella mia persona, rieleggendomi Presidente, con lo scopo di dare continuità ai lavori finora intrapresi.

Durante il primo Consiglio, abbiamo tracciato la via da seguire per quest’anno e per quelli a venire. Obiettivo principale è quello di far conoscere al mercato la Prassi di Riferimento e a tal proposito stiamo valutando l’apertura di nuove scuole per essere più presenti su tutto il territorio nazionale. In aggiunta, stiamo organizzando un tavolo tecnico aperto a tutti per creare un prezzario nazionale delle opere di lattoneria, che potrà poi essere inserito nel Dei. Tutti questi progetti partiranno già prima della pausa estiva, sperando nella collaborazione del maggior numero di associati e non. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli associati per il lavoro svolto e per il supporto, in vista dei tanti impegni che ci attendono dopo la parentesi estiva.

Fabio Montagnoli

- Marzo 2022

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sommario

giugno 2022

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3 Editoriale Si apre un nuovo ciclo per Pile STORIA DI COPERTINA 10 Prefa La dolce arte della facciata ATTUALITÀ 18 Incentivi Imprese bloccate, allarme superbonus 26 Klimahouse - 1 Edilizia sostenibile per i lattonieri 32 Klimahouse - 2 La carica green degli innovatori

I dolori del superbonus: se si blocca l'incentivo

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50 Dach+Holz Il mondo del tetto si trova a Colonia 56 Fiere Ritorno ok per Lamiera IL CANTIERE DEL MESE 60 Nieder Pentagono rosso vista mare SPECIALE FACCIATE 70 Edilizia Più design e tecnica, non solo make-up 74 Sandrini Metalli Il vestito metallico su misura 78 Mazzonetto - The Skin La pelle giusta per la creatività 82 Brianza Plastica Isolamento termico in condizioni estreme 84 Vmzinc Le doghe giuste per riqualificare IMPRESE 86 Alpewa Quando lo zinco diventa design 88 Alpemac Piegare con tanta efficienza 94 Tubozeta Senza limiti per i lattonieri 98 Revolti Lattonerie La tradizione con l'innovazione 102 Fiom L’isola dei virtuosi 104 Sicurpal La sicurezza? Non ha limiti

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Gli innovatori dell'edilizia verde a Klimahouse

Come cambia la facciata se è ventilata

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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore.

L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati.

In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.

CONSIGLIO DIRETTIVO 2018-2021 Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Palmiro Bartoli Consiglio direttivo 2022-2024 Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Fabio Montagnoli Dalila Russo Nicola Tresoldi Paolo Valmori

Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).

MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle.

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VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi.

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TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante.

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Associati

2022

2. MONTAGNOLI RINO Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it- www.montagnolirino.it 3. INFINITY MOTION s.r.l.

Via Lavoratori Autobianchi 1, 22036 Desio (MB) tel 0362-992018 - fax 0362-905093 www.infinitymotion.com 4. RC LATTONIERI s.r.l.

Via Molinara 9, 22031 Albavilla (CO) Telefono: 031-627268 info@rclattonieri.it - www.rclattonieri.it 5. SANDRINI METALLI SPA Via P. Togliatti 18/A, 24062 Costa Volpino (BG) Telefono: 035-970435 - Fax: 035-972161 webmarketing@sandrinimetalli.it www.sandrinimetalli.it 6. ALPEMAC SRL Via Artigianato 2, 25011 Calcinato (BS) Telefono: 030-2061781 - Fax. 030-2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it

LOMBARDIA

1. UNIMETAL Via Circonvallazione Giolitti 92, 12030 Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-96155 - Fax: 0172-96200 info@unimetal.net - www.unimetal.net

PIEMONTE

26. TECNO RAME

Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 27. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 28. REGO Srl Via Impruneta, 34 - 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Telefono: 0571-417189 - Fax: 0571-403111 info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it

TOSCANA 31. BIAGETTI Via E. Fermi 2, Trecastelli (AN) Telefono: 071-7958296 - Fax: 071-7958296 info@biagettisrl.com - www.biagettisrl.com 32. F.P.L. Via Delle Industrie 2, Casteldardo (AN) Telefono: 071-7211023 - Fax: 071-7211023 info@fpllattoneria.it - www.fpllattoneria.it

MARCHE

34. LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C.

Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 35. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it

LAZIO

49. SIRAME S.R.L. Via Regione Siciliana, Fraz. Zappardino 98060 PIRAINO (ME) Telefono: 0941-303505 50. F.I.O.M. Via E. Toti, 95 - 96019 ROSOLINI (SR) Telefono: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it

SICILIA

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39. PROFILTEK Zona Industriale, Tito (PZ) Telefono: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com 40. LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Telefono: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@sasaniello.it - www.sasaniello.it 41. LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Telefono: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com

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2 26 29. SUPERCANALI CANNA Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 075-919425 - Fax: 075-919695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 30. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it

UMBRIA

BASILICATA 45. METALTRADE ITALIA S.R.L.

Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 46. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984-506099 - Fax:0984-506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 47. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 48. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it

36. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 37. EDILASFALTI SAS Via Don Luigi Sturzo 21, 80022 Arzano (NA) Telefono: 339-3706996 edilasfaltipiscopo@virgilio.it - www.edilasfaltisas.it 38. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com

CALABRIA

CAMPANIA

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7. SCHATZER ALOIS Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Telefono: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it 8. PREFA ITALIA SRL Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com 9. ALPEWA Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it 10. REVOLTI LATTONERIE SRL Via Dell’Impresa 1, 38123 TRENTO (TN) Telefono: 0461-923297 - Fax: 0461-913219 info@revolti.it - www.revolti.it 11. MAZZONETTO SPA Via Maestro Antonio Ceccon, 10, Loreggia, (PD) Italy Telefono: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it - www.mazzonettometalli.it 12. INGROS COPERTURE SRL Via Industria 1, 30029 San Stino di Livenza (VE) Tel: 011-5607550 www.ingroscoperture.it 13. NUOVA 3L SRL Via Prima Strada 6, 30030 Galta di Vigonovo (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com

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42. SUD METALLI Strada Torre Tresca 6B, Bari (BA) Telefono: 080-5611956 - Fax: 080-9904820 info@sudmetalli.it - www.sudmetalli.it 43. LATTONERIA DELLA MURGIA Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: 080-3037940 - Fax: 080-3037940 latt.dellamurgiasrl@libero.it 44. ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Viale dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com

EMILIA ROMAGNA 42

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ABRUZZO E MOLISE

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PUGLIA

33. KOMY SNC Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Telefono: 085-936133 • 347-0937887 388-0506122 - Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it

18. SICURPAL Via dei Mestieri 12, 41030 Battaglia (MO) Telefono: 059-818179 info@sicurpal.it - www.sicurpal.it 19. EDILTEC SRL Via Giardini, 474/M, 41124 Modena (MO) Tel. 059-2916411- Fax 059-344232 info@ediltec.com - www.ediltec.com 20. MARCHESI SRL Via Donatori di Sangue 6, 42044 Gualtieri (RE) Telefono: 0522-220072 info@marchesimetalli.com www.marchesimetalli.com 21. RIVIT Via Guglielmo Marconi 20, Ozzano dell’Emilia (BO) Telefono: 051-4171111 - Fax: 051-4171159 rivit@rivit.it - www.rivit.it 22. EUROPROFIL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it 23. ISAL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 24. TUBOZETA Via Gandhi 12, San Martino in Strada (FC) Telefono: 0543-85816 - Fax: 0543-83223 tubozeta@tubozeta.it - www.tubozeta.it 25. TECNOSTAFF Via dell’Artigianato, 21/23, Cusercoli, Civitella di Romagna (FC) Telefono: 0543-989773 - Fax: 0543-989223 info@tecnostaff.com - www.tecnostaff.com

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14 . ZINTEK SRL Via delle Industrie 22, 30175 Porto Marghera (VE) Tel: 041-2901866 - Fax: 041-2901834 zintek@zintek.it - www.zintek.it - mrtinsmith.zintek.it 15. TRESOLDI METALLI Via Fanzaghe 108, Pozzonovo (PD) Telefono: 0429-773200 - Fax: 0429-773088 info@tresoldimetalli.it - www.tresoldimetalli.it 16. F.LLI PAVAN SRL Martiri di Belfiore, 69/B 45100 ROVIGO (RO) Telefono: 0425-404199 - Fax: 0425-1685006 f.llipavansrl@libero.it - www.pavanfratellilattonieri.it 17. C.L.C. SRL Via A. Volta 12, 36034 Malo (VI) Telefono: 0445-602577 - Fax: 0445-580120 info@clc-sr.com - www.clc-srl.com

TRIVENETO

Storia Storia di di copertina copertina

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Prefa

La dolce arte Nx DELLA FACCIATA Rx

RIVX xxxx

R

ivit èxonatrici).

LE NOVX «La nostra gax

Manuele Avanzolini

- Giugno 2022

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La Scaglia 20x20 dell’azienda scelta per ricoprire la superficie del DaV Pastry Lab vicino a Bergamo, emanazione del ristorante stellato: un rivestimento metallico che gioca con luce e abbinamenti di colori Il nuovo DaV Pastry Lab: la facciata è rivestita con 3.500 elementi Scaglia 20x20 di Prefa in sette colori diversi

«La x

U

na delizia per gli occhi… e per il palato.

Il nuovo laboratorio di pasticceria del Gruppo Da Vittorio, il DaV Pastry Lab di Albano Sant’Alessandro, vicino a Bergamo, oltre che per le specialità dolciarie, si distingue anche per una sede dall’architettura innovativa, caratterizzata da un rivestimento metallico che gioca su riflessi di luce e abbinamenti di colori. Un risultato dinamico e cangiante reso possibile dall’utilizzo della Scaglia 20x20 di Prefa, scelta dall’architetto Sergio Mecca dello studio Arpostudio per donare alla facciata un effetto interattivo. L’idea era quella

Storia di copertina

12 Davide Bruni, consulente tecnico Prefa

FACILITÀ DI POSA E VERSATILITÀ Luca Re è il titolare della C.L.R. di Esine (Brescia), che ha installato la facciata del DaV Pastry Lab di Albano Sant’Alessandro (Bergamo).

Domanda. La Scaglia è uno dei Piccoli elementi Prefa, ormai diventato un classico, ma l’effetto estetico risulta sempre fresco e originale. Quali sono le potenzialità di questo materiale?

Risposta. Le potenzialità di questo materiale sono tantissime.

Stiamo parlando di un materiale molto versatile che, grazie alle dimensioni ridotte, consente di realizzare tantissimi tipi di lavorazioni. Nel caso della facciata del DaV Pastry Lab, siamo riusciti a garantire alla committenza e ai progettista un risultato in linea con le loro aspettative.

D. Leggerezza,Xxxxxxx flessibilità, facilità di posa: quali sono le caratteristiche che più apprezzate nella lavorazione?

R. Sicuramente la facilità di posa e la versatilità. I metalli sono molto teneri e facili da lavorare, le verniciature particolari permettono di realizzare varie pieghe e schiacciate. Lo studio che Prefa porta avanti sui materiali garantisce una posa più semplificata all’installatore.

D. Ci sono state delle difficoltà tecniche?

R. No, anche se ci sono state lavorazioni che hanno richiesto un’attenzione particolare. Per esempio, la realizzazione della sottostruttura, il tavolato stesso dove si va a fissare il

di riprendere il concetto di trasformazione della materia, proprio come avviene nella lievitazione dell’impasto per dolci, per i quali è famosa l’azienda bergamasca. Lattoneria ha incontrato il consulente tecnico di Prefa, Davide Bruni per scoprire tutti i dettagli di questo progetto.

Domanda. Il progetto del DaV Pastry Lab offre già a prima vista un colpo d’occhio eccezionale.

Com’è nata la scelta del rivestimento in Scaglia Prefa?

Davide Bruni. Il rivestimento nasce dall’esigenza di disporre di un materiale adatto alla posa su una superficie curva. Pur lavorando con un metallo, il risultato doveva essere privo di ondulazioni, con un risultato finale dall’effetto sorprendente. Si è dunque optato per la Scaglia 20x20 di Prefa, un prodotto di piccole dimensioni che ha consentito di assecondare al meglio la forma del fabbricato.

D. Qual è stata la richiesta del cliente?

R. Quella di un rivestimento prezioso, che desse valore e significato all’edificio e al tipo di attività che vi si svolgeva all’interno, anche al primo colpo d’occhio. Allo stesso tempo la scelta dei colori è stata volta a dare valore alla realizzazione.

D. Quali sono le caratteristiche tecniche del materiale utilizzato?

rivestimento metallico è stata molto importante, così come il discorso della tracciatura. Le scaglie devono coincidere perfettamente l’una con l’altra sulla linea di battitura fatta prima di posare il laminato. In una facciata curva come quella del DaV Pastry Lab questa lavorazione ha richiesto una grande precisione. La strumentazione laser poteva arrivare fino a un certo punto: pezzo per pezzo siamo riusciti a portare tutti i livelli a piombo nel modo corretto.

D. La facciata del DaV Pastry Lab, all’apparenza così semplice, nella sua linearità, è un piccolo gioiello di artigianalità e creatività. Quali sono state le particolarità della posa?

R. Oltre alla difficoltà di non poter tracciare linee continue con il laser a causa della superficie curva della facciata, abbiamo dovuto gestire la posa di 3.500 pezzi di sette colori diversi.

Questo ha comportato seguire giorno per giorno, fila per fila, una sorta di legenda tramite colori e lettere per fissare le scaglie nella modalità indicata per garantire il risultato finale.

D. Che cosa ha comportato ricostruire questo effetto pixel così particolare?

R. Inizialmente era stata preparata una legenda un po’ difficoltosa da seguire. Insieme ai progettisti siamo riusciti a creare una legenda basata su colori e lettere di più facile lettura, che ci ha permesso di rendere più semplice la posa del materiale.

D. Quale particolare lavorazione ha richiesto il dettaglio della chiusura laterale e del collegamento con il grande ingresso?

R. Fin dall’inizio le chiusure laterali sono state studiate per

- Giugno 2022

13 La posa della sottostruttura in legno

garantire il risultato finale. Poi, si è voluto inserire anche l’elemento di illuminazione, grazie al quale la sera la facciata diventa veramente spettacolare. Sono state create quindi più campionature per riuscire a raccordare nel modo corretto la scaglia stessa e riuscire a inserire una sorta di alloggiamento per il Led. Infine, come ultima lavorazione siamo andati a coprire tutto con le lattonerie finali in colore bronzo, per abbinarsi ai colori delle scaglie stesse.

D. Prefa offre anche ai lattonieri un servizio di consulenza personalizzato nella preparazione del lavoro e in cantiere.

Per voi è stato importante?

R. Assolutamente sì. Prefa offre una consulenza e un supporto sia in cantiere che formativo molto importante. Da lattoniere installatore è molto importante rimanere aggiornati sui prodotti e i materiali, ma anche essere formati sulle lavorazioni, in modo da garantire al committente un lavoro finito che rispecchi le sue aspettative e desiderata.

D.Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del DaV Pastry Lab in relazione agli addetti impiegati?

R. All’incirca sono state impiegate quattro persone per un totale di sette-otto settimane. Cercando di ottimizzare le lavorazioni, avendo il materiale disponibile e trovandoci pronti a risolvere eventuali problematiche di cantiere, siamo riusciti a tenere sotto controllo le tempistiche. Ogni settimana abbiamo fatto costantemente riunioni in cantiere per ottimizzare lavorazioni e tempi.

Luca Re, titolare della C.L.R. di Esine (BS)

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Storia di copertina

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X xxFabio Franchini

D. In questo progetto sono stati utilizzati vari materiali Prefa, oltre alla Scaglia 20, come il Prefalz e il PrefaBond.

L’ampiezza della gamma offre soluzioni complete per il vostro lavoro, creando sempre abbinamenti estetici ottimali?

R. Sì, e anche da questo si capisce la versatilità che Prefa è in grado di offrire. Oltre alla fornitura di 3.500 Scaglie 20x20 nella colorazione richiesta, per chiudere tutte le lattonerie perimetrali abbiamo utilizzato il sistema di facciata Prefalz di colore bronzo, in modo da richiamare il colore della scaglia e la copertura del portale di ingresso, realizzata il pannello Prefabond in doppia aggraffatura.

D. Dal punto di vista tecnico l’accostamento dei vari prodotti risulta funzionale?

R. Assolutamente sì.

D. Come trattate i dettagli di collegamento?

R. Cerchiamo di creare prima in magazzino una sorta di campionatura che presentiamo poi al progettista-committente, in modo da riuscire a minimizzare l’aggancio, il fissaggio, la piega, per ottenere un effetto finale lineare e molto elegante.

D. Sono semplici da risolvere con l’impiego dei prodotti Prefa?

R. Il prodotto Prefa è sicuramente un valore aggiunto, che permette di eseguire queste lavorazioni molto bene.

Tendenzialmente si tratta di lavorazioni semplici, ma dipende sempre da che tipo di raccordo bisogna andare a creare. Nel caso sorgesse un dubbio, possiamo rapportarci con il mastro lattoniere Prefa per risolvere eventuali problematiche nel modo più corretto.

D. Quando è nata la sua azienda, la C.L.R.?

R. L’azienda è stata fondata circa 40 anni fa. Ho 33 anni e porto avanti l’attività di mio padre, lattoniere a sua volta, cercando di specializzarmi in lavorazioni che vadano oltre lo standard. Ho cercato di apprendere il più possibile da mio padre e di costruirmi una passione intorno a questo lavoro.

Fortunatamente siamo riusciti a diventare partner Prefa e siamo veramente soddisfatti di questa collaborazione. È stato un onore realizzare il progetto del DaV Pastry Lab e collaborare con un’azienda sempre molto disponibile sia in fase di progettazione che di campionatura, pur essendo capitati in un periodo particolarmente difficoltoso sul fronte della reperibilità dei materiali. Sono stati davvero molto efficienti, e sono contento di essere riuscito, insieme alla mia squadra, a realizzare questo progetto unico, che è stato una vera e propria sfida, anche a livello personale.

D. Qual è la situazione adesso sul fronte dei materiali?

R. Dall’anno scorso a questa parte nel nostro settore c’è stata una forte richiesta, che è ancora in corso. Questo boom e questa rincorsa ha innescato una situazione di forte speculazione. Se da una parte le difficoltà sembrano superate e i prezzi sembrano calare, la materia prima è ancora alle stelle e la reperibilità in qualche circostanza è ancora difficoltosa.

D. Che cosa si aspetta nei prossimi mesi?

R. Verso la fine anno, non in tutti i campi e le lavorazioni, credo che il settore rallenterà. Per quanto ci riguarda al momento abbiamo ordini fino a inizio 2023, cosa mai successa.

R. Scaglia 20x20 è realizzata in alluminio preverniciato in coal coating, una verniciatura di ultima generazione che consente di offrire le migliori performance in termini di durabilità del colore e della texture. Queste vernici non sbiadiscono, se non a lunghissimo termine, i colori rimangono vividi, come l’effetto del rivestimento. Insieme al materiale alluminio riusciamo quindi a garantirle fino a 40 anni.

D. Prefa, oltre a prodotti di altissima qualità, offre ai professionisti servizi di consulenza mirati. In questo progetto come vi siete relazionati con i progettisti?

R. Con i progettisti sono stati organizzati diversi incontri per capire quale fosse il materiale migliore da utilizzare all’interno della nostra ampia gamma di prodotti. A questo punto è stata scelta la Scaglia 20x20, cioè quella di dimensioni più piccole. Si è proseguito poi con una ricerca sui colori, selezionando sette colori: P.10 marrone, bronzo, mayagold, bianco puro, P.10 bianco Prefa, alluminio naturale, P.10 grigio scuro. Tutti i colori eccetto mayagold fanno parte della gamma standard di Prefa. Il colore mayagold, invece, normalmente non è disponibile per il formato Scaglia 20x20,

La realizzazione della facciata del DaV Pastry Lab con la posa della Scaglia 20x20 di Prefa

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15 Gli interni del DaV Pastry Lab

ma per questo tipo di lavorazione è stata fatta una produzione speciale. Quindi, oltre ad avere un’ottima gamma di colori standard, se le quantità lo permettono, Prefa è disponibile per realizzare anche fuori standard, non disponibili a catalogo.

D. L’effetto pixel dona alla grande facciata un effetto di leggerezza e ricercatezza. Com’è nata l’idea e come è stata portata avanti in fase progettuale?

R. L’idea è nata dall’architetto Sergio Mecca di Arpostudio, in collaborazione con l’ingegnere Cristina Perdersoli. Il concept alla base della facciata che caratterizza questo progetto è quella di ricreare l’idea della lievitazione alla base dei dolci che produce la pasticceria Da Vittorio. A partire dall’idea delle bolle che caratterizzano la lievitazione si è arrivati a questa sorta di effetto pixel, creato con la Scaglia 20x20. Sul basamento sono state posate le scaglie più scure e a salire si è andati pian piano a sfumare verso il bianco. Nel complesso sono stati posizionati circa 3.500 pezzi, posati secondo un ordine ben preciso. Di fondo dunque esiste uno schema di posa, che ha consentito di agevolare la posa e creare questo effetto pixellato così particolare.

D. In che modo la Scaglia riesce a donare tridimensionalità alle superfici, rendendole uniche?

R. È una caratteristica intrinseca del prodotto.

Gli elementi Scaglia 20x20 sono molto piccoli, così fra una scaglia e l’altra si crea un salto di un centimetro tra la punta e la ripartenza dell’elemento sottostante. La sovrapposizione delle varie scaglie e la superficie leggermente inclinata della facciata danno luogo a un gioco di luci e ombre, che dona un effetto tridimensionale e cangiante.

D. Molto particolare anche l’abbinamento fra superfici lisce e opache delle scaglie, oltre all’accostamento delle varie tonalità di colore.

Le possibilità creative con i materiali Prefa sono illimitate?

R. Le numerose variabili, nella disponibilità di superfici e colori, lasciano ai progettisti grande libertà di configurazione. In questo caso il budget stanziato per il progetto ha consentito di realizzare una lavorazione molto particolare. Il budget fa molto la differenza su quello che è possibile conseguire: per quanto i materiali siano gli stessi, c’è molta differenza tra realizzare una facciata con un unico materiale e colore, e arrivare al risultato raggiunto con il DaV Pastry Lab.

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16 X xxFabioPER Franchini xxxxxnio RICETTA METALLICA IL DESIGN

Sergio Mecca dello studio Arpostudio, ha seguito il progetto della pasticceria-laboratorio del Gruppo Da Vittorio, vicino Bergamo.

Domanda. Com’è nato il progetto del DaV Pastry Lab di Albano Sant’Alessandro?

Risposta. La famiglia Cerea era da tempo alla ricerca di una nuova sede dove collocare il Pastrylab, poiché gli spazi attigui al ristorante di Brusaporto (Bergamo) non erano ormai in grado di che caratterizzano l’esterno del DaV PastryLab? soddisfare la crescente domanda generata dal ristorante, dalla R. Gli elementi maggiormente caratterizzanti l’estetica pasticceria Cavour a Bergamo Alta, dai servizi catering e dalle dell’edificio connotano soprattutto la facciata fronteggiante l’asse vendite per corrispondenza. Alla fine si è deciso di convertire un ex viario e gli spazi su questa prospettanti. Un muro dall’andamento magazzino degli anni Novanta. concavo accoglie il pubblico proveniente dall’ingresso principale.

D. Quali sono stati gli elementi che ne hanno ispirato il concept L’ingresso all’edificio è costituito da una ampia apertura protetta architettonico? da un portale che produce una efficace tensione volumetrica con la R. Gli obiettivi dell’attività progettuale svolta dal mio studio, retrostante parete curvilinea. La parete curvilinea è rivestita dalla Arpostudio, erano rivolti principalmente alla trasformazione del particolare texture costituita dalle Scaglie Prefa 20x20, suddivise magazzino esistente in una moderna struttura di produzione in sette diverse colorazioni disposte in modo da suggerire alimentare in grado di soddisfare tutte le esigenze qualitative un effetto di movimento dal basso verso l’alto, una sorta di e dimensionali dei prodotti di pasticceria e costruire uno spazio lievitazione, ottenuto concentrando maggiormente le scaglie più per la vendita diretta al pubblico. Inoltre, abbiamo voluto dare scure in basso e, gradualmente, quelle con le colorazioni più chiare una nuova configurazione agli spazi esterni e alle facciate in verso l’alto. Le colorazioni partono dal colore luminoso del logo linea con l’alta qualità del marchio Da Vittorio e dei prodotti di della Da Vittorio e mediante un opportuno mix di assonanze e di pasticceria prodotti nell’edificio. Il fronte principale, posto in contrasti cromatici si estendono alla gamma dei sette colori scelti, accoglienza sull’asse viabilistico, che è l’elemento maggiormente che si stagliano sullo sfondo chiaro e creano questo uno speciale caratterizzante del progetto, è stato ispirato dalle attività proprie effetto di luce vibrante che conferisce dinamicità al frontale. della pasticceria, vista come trasformazione di elementi, dalla D. Perché avete scelto il rivestimento metallico di facciata e lievitazione delle paste ai passaggi di stato e di temperatura, quali vantaggi ha apportato rispetto ad altre soluzioni? attribuendo all’abito esterno dell’edificio una sorta di movimento R. La scelta del materiale metallico è stata determinata dalla che potesse rispecchiare queste dinamiche. necessità di conferire maggiore luminosità e individuabilità D. Quali sono le caratteristiche funzionali di questo edificio? al fronte su strada, che è collocato all’interno di un contesto R. L’edificio costruito negli anni Novanta, costituito da due piani produttivo anonimo. Anche la visibilità dagli assi viari posti a fuori terra e uno interrato per complessivi 3.500 metri quadrati alcune centinaia di metri dall’edificio poteva essere ottenuta circa, ha ospitato nel corso del tempo varie attività commerciali. La più efficacemente con superfici in grado di produrre effetti di sua rifunzionalizzazione ha comportato la radicale trasformazione luminosità materica. Si è ritenuto, quindi, che per conferire al degli spazi e degli impianti e ha previsto la formazione al piano progetto le caratteristiche illustrate il rivestimento metallico terreno del PastryLab, con locali idonei attrezzati a ospitare le fosse il più efficace. molteplici attività di pasticceria che costituiscono uno dei punti di D. Quali sono stati invece i vantaggi della Scaglia 20x20 di forza del marchio Da Vittorio. Accanto a questi, sul fronte verso Prefa? la strada, è stato realizzato un punto di vendita al dettaglio, R. Il formato 20x20 si è facilmente adattato alla forma un piccolo scrigno in grado di presentare e valorizzare i prodotti curvilinea del fronte su strada. Gli effetti dolciari. Al piano primo è stato realizzato cromatici e luminosi da conferire alla il laboratorio di confezionamento dei gift, facciata hanno trovato nel formato 20x20 preziosi pacchi Xxxxxxx regalo contenenti ogni un’efficace soluzione, un insieme di pixel sorta di prelibatezza e destinati a essere colorati e cangianti nelle diverse condizioni spediti in tutto il mondo, a conferma della di soleggiamento durante la giornata e ormai diffusa notorietà della famiglia fortemente evidenziate dall’illuminazione Cerea in tutti i continenti. Al piano notturna appositamente predisposta. interrato è stato realizzato il magazzino D. Ci sono state particolari difficoltà in per le attività di catering, ormai da anni corso d’opera e come le avete risolte? uno dei punti di forza dell’offerta di qualità R. Un aspetto che ha richiesto particolare dell’aziqnda, destinati a eventi in Italia e attenzione è stato la realizzazione di un dall’estero.

Arch. Sergio Mecca, Arpostudio adeguato piano di appoggio e ancoraggio D. Quali sono le caratteristiche estetiche

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delle scaglie. Sulla facciata erano infatti preesistenti aperture di ampia dimensione da tamponare con intelaiature resistenti all’azione del vento. Si è operato trovando opportune soluzioni per le carpenterie che hanno consentito il fissaggio del tavolato ligneo continuo su cui sono state fissate le scaglie.

D. Che tipo di supporto avete ricevuto dall’azienda produttrice?

R. Tramite la struttura commerciale e tecnica della Prefa, lo studio ha ricevuto le campionature dei materiali nei diversi formati e colorazioni da sottoporre alla committenza. Dopo l’approvazione del progetto da parte della famiglia Cerea e successivamente dal Comune di Albano Sant’Alessandro e dalla Soprintendenza, è stato redatto il progetto esecutivo con la supervisione della Prefa e dei posatori, che hanno collaborato a trovare le soluzioni opportune per la posa in opera.

D. Come si è sviluppata, invece, la collaborazione con l’azienda

D. Per quali tipologie di edifici è utilizzata questa soluzione?

R. Spaziamo tantissimo, dal residenziale all’industriale, fino al commerciale. Nel residenziale, a secondo dell’area geografica, ci vengono richiesti rivestimenti totale o parziali di facciata. Nel settore industriale, come in questo caso, spesso si tratta di rivestimenti che interessano solo parti del capannone, raramente rivestimenti completi. Insomma, siamo trasversali. Certamente la fascia di mercato è medio-alta.

D. Uno dei problemi maggiormente sentiti dalle aziende è quello della professionalità della mano d’opera. È così anche per Prefa?

R. Prefa ha messo a punto un collaudato sistema di collaborazione con i posatori. C’è voluto molto tempo per portarlo a regime, ma ci sta dando molte soddisfazioni. Non vendiamo né all’impresa né al magazzino edile, ma esclusivamente ai lattonieri.

Sul territorio selezioniamo le aziende con cui lavorare e con loro instauriamo un rapporto che si basa su vendita esclusiva, formazione e scambio continuo. Tutti gli anni, da gennaio a marzo, presso la Prefa Academy organizziamo corsi di formazione per i lattonieri che poi andranno ad applicare i nostri prodotti. La mia funzione è quella di instaurare un rapporto continuo e diretto con gli installatori, essere presente sul territorio e condividere i progetti. Poi in azienda è presente una persona che

installatrice?

R. Già nella fase di progettazione esecutiva, si è sviluppato un proficuo confronto con gli installatori per la definizione dei dettagli costruttivi. Successivamente, nelle fasi di posa, gli installatori sono stati supportati dallo studio mediante disegni del casellario con la posizione delle singole scaglie colorate al fine di velocizzare i tempi e al contempo di controllare la qualità di realizzazione e di rispetto degli effetti cromatici previsti. La collaborazione si è estesa anche alle cornici di contenimento delle stesse e all’alloggiamento dei corpi illuminanti per l’evidenziazione notturna delle scaglie da collocare nelle cornici.

ha funzione di assistenza tecnica in cantiere, a supporto sia per consulenze tecniche che di posa.

I prodotti sono studiati per facilitare al massimo la posa però la vera forza di Prefa sono i suoi partner. Senza la professionalità e la voglia di formarsi e di investire tempo per realizzare determinate lavorazioni, certi progetti non vedrebbero la luce.

D. Progettisti e imprese di costruzione sono sufficientemente preparati a utilizzare i nuovi materiali?

R. C’è ancora tanto da fare anche se molto dipende dalla zona geografica di riferimento. Per esempio, i territori come l’Alto Adige, al confine con Austria e Germania sono più avvezze all’utilizzo di questo tipo di prodotti. Pian piano anche nel resto d’Italia si stanno iniziando a diffondere questi sistemi. I tecnici si stanno avvicinando sempre più a questi materiali, di cui iniziano ad apprezzare validità, durabilità e sostenibilità, sia nella fase produttiva che di smaltimento.

D. Oltre a essere bello, il rivestimento metallico in facciata ha anche un’altra funzione: quale?

R. La formazione di una camera di ventilazione dietro la facciata è molto importante. La facciata ventilata consente di creare un flusso d’aria tra l’isolante e il tavolato che supporta il rivestimento metallico, mantenendo le temperature costanti e migliorando il comfort all’interno degli ambienti. di Veronica Monaco

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Incentivi

Imprese bloccate

ALLARME SUPERBONUS Le banche hanno esaurito il proprio cassetto fiscale e non accettano più la cessione dei crediti. Le aziende si sono già impegnate nei lavori.

Risultato: una palude che ha messo in crisi la filiera dell’edilizia

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19 Un sistema controllato in ogni sua fase e momento non ha però impedito tante truffe

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Sono stati oltre 24 mila i visitatori e 400 gli espositori alla fiera dedicata al costruire sostenibile

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28 L’innovazione sostenibile è stata al centro delle proposte delle aziende espositrici che hanno presentato prodotti e soluzioni

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Il numero di visitatori e l’interesse mediatico ottenuto nei quattro giorni di fiera sono un segnale positivo

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Attualità

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Dach+Holz

Il mondo del tetto

SI TROVA A COLONIA

La grande era tedesca che riunisce professionisti della lattoneria, dell’idraulica e della falegnameria si svolgerà dal 5 all’8 luglio. Prevede anche un momento di interesse formativo, oltre a eventi di svago

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I T A Robert Schuster direttore di Dach+Holz International. La grande fiera punto di incontro tra lattonieri, falegnami e idraulici si svolgerà a Colonia dal 5 all’8 luglio

- Giugno 2022

Attualità

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Dach+Holz International si concentrerà su un tema chiave diverso in ogni giorno della fiera

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Attualità

54 Una precedente edizione della fiera di Colonia

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- Giugno 2022

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a F.LLI FAGIOLI srl è diventata in 40 ANNI un’azienda fortemente qualificata nel campo

della lattoneria civile e industriale. La ditta, fondata nel 1977, è nata come produttrice di particolari in metallo per la protezione di componenti d’impianti tecnologici quali: contatori acqua, gas, centraline d’impianti di riscaldamento nelle misure standard più comuni; materiale antincendio come cassette antincendio, portaestintori, gruppi motopompa tutte a norma CE e a corredo i vari accessori per l’antincendio civile. In seguito è diventata figura di riferimento per la piegatura di metalli, produzione e vendita di canali di gronda e non solo. Uno dei punti di forza della F.LLI FAGIOLI srl è la sua lunga a duratura esperienza nel settore della lattoneria, che ha portato l’azienda a realizzare una gamma importante di prodotti.

Negli anni, vista la richiesta di mercato sempre più crescente di realizzazioni ad hoc per il tetto, la F.LLI FAGIOLI ha strutturato la sua attività produttiva per rispondere con soluzioni a misura in termini di materiali, colorazioni e proprietà tecniche. Completa la struttura dell’azienda, un ampio magazzino fornito di tutti gli articoli necessari per l’installazione dei sistemi di smaltimento delle acque piovane, predisposti per spedizioni in tutta Italia.

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Attualità

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Fiere

Ritorno ok

PER LAMIERA

Dopo tre anni è tornata la manifestazione organizzata da Ucimu-Sistemi per produrre. Circa 19 mila i visitatori in quattro giorni, con arrivi da 60 Paesi, in particolare quelli europei, con 365 le aziende presenti

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Attualità

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Cantiere del mese

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Nieder

Pentagono rosso

CON VISTA MARE

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A Pesaro la realizzazione di copertura e facciata degli uffici del Cantiere Rossini è stata affidata all’azienda valtellinese, che ha utilizzato Wavin, sistema di rivestimento con pannelli ondulati

I

l Cantiere Rossini è stato al centro di uno speciale progetto che ha avuto lo scopo di riqualificare e riposizionare commercialmente l’area dell’ex Cantiere Navale di Pesaro, attiguo al porto della città marchigiana. Nel progetto e nella successiva esecuzione la lattoneria è stata la vera protagonista, assieme a un ardito design che ha trasformato i volumi delle costruzioni presenti: l’hangar e, successivamente, i vicini uffici dell’azienda, ospitati in un edificio denominato Pentagono, che si trova sempre all’interno dell’ampissima area del Cantiere. Il compito di realizzare il progetto, messo a punto dallo studio 24U di

Padova come general contractor, è stato affidato a Jürgen Niederfriniger, titolare della Nieder di Sondrio, azienda specializzata nella lavorazione dei metalli per progetti speciali.

E quello di Pesaro rientra nella categoria dei progetti fuori dal comune.

METALLO E LEGNO La struttura è stata costruita in legno lamellare: prende il nome dalla pianta pentagonale dell’edificio e ospita anche un magazzino al piano terra, oltre agli uffici del personale del cantiere al primo piano. Il processo di laminazione ha consentito di utilizzare il legno per

- Marzo 2022

Il Pentagono, l’edificio che ospita gli uffici del Cantiere Rossini a Pesaro, progettato dallo studio 24U di Padova renderizzato e realizzato da Nieder

Cantiere del mese

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Sopra, la copertura aggrafata in alluminio Prefa di colore grigio.

A sinistra, le ampie finestre a tutta altezza consentono la vista sul mare e il cantiere

campate molto più lunghe, carichi più pesanti e forme più complesse rispetto al cemento armato o all’acciaio. La maggior parte degli spazi interni tra gli uffici è stata realizzata in vetro, per consentire la vista sul cantiere navale e sul mare attraverso ampie finestre a tutta altezza.

LAVORO AD HOC Ma è il lavoro di Nieder quello che dà l’impronta all’edificio. L’azienda ha utilizzato una copertura

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Cantiere del mese

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aggraffata in alluminio Prefa di colore grigio chiaro. Anche parte della facciata Prefalz è dello stesso colore, a cui si aggiunge una superficie esterna custom Wavin Design by Nieder in alluminio di colore rosso, la stessa tonalità Pantone che caratterizza il logo del Cantiere Rossini.

Così come il corpo scale, sempre realizzato cu-

Il corpo scale in alluminio rosso con superficie custom Wavin Design by Nieder

PRECISIONE E FANTASIA Nieder, fondata nel 2011 alle porte di Sondrio, appartiene alla terza generazione di professionisti nella realizzazione di sistemi per coperture e facciate metalliche. L’azienda si caratterizza per la professionalità e l’alto grado di specializzazione raggiunti, grazie a parecchi anni di esperienza maturata sul campo in Italia, Austria e Germania. L’azienda, guidata da Juergen Niederfriniger, altoatesino trapiantato in Valtellina, si occupa della fornitura e posa di rivestimenti di coperture e di facciate in metallo in ambito residenziale, commerciale e industriale ed è in grado

di soddisfare esigenze progettuali complesse, che richiedono soluzioni personalizzate sartoriali dal risultato estetico memorabile e dalle prestazioni funzionali elevate. «A regola d’arte» è il motto dell’azienda, applicato a tutte le fasi della lavorazione, dalla piegatura del materiale nel laboratorio tecnologicamente avanzato alla posa del prodotto. Tutto ciò è reso possibile grazie all’impiego di tecnologie e materiali d’avanguardia (i macchinari e i prodotti provengono dalle migliori aziende del settore nel mondo) gestiti con assoluta expertise dal personale di Nieder.

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Attualità

66 Vista sul Pentagono Credits Croce&WIR2

stom con Wavin Design by Nieder colore rosso.

Una realizzazione, quindi, che è stata possibile grazie all ’ impiego di Wavin,

LA SCHEDA DEL PENTAGONO • • • • • • •

Cantiere Rossini, Pesaro Progetto dello studio 24U Copertura aggraffata alluminio colore grigio chiaro Prefa Facciata Prefalz colore grigio chiaro Facciata custom Wavin Design by Nieder alluminio colore rosso (Pantone istituzionale logo Cantiere Rossini) Corpo scale custom Wavin Design by Nieder colore rosso Realizzazione Nieder

sistema di rivestimento composto da pannelli tridimensionali in metallo dalla forma ondulata, che è proposto in un’innumerevole varietà di colori: in questo caso il rosso, tonalità specifica del Cantiere. Grazie alla versatilità delle sue caratteristiche e al perfetto connubio tra tecnica e impatto decorativo, Wavin diventa spesso protagonista di svariate applicazioni nel design d’interni ed esterni, come rivestimento ornamentale tridimensionale di facciata o di porzioni di pareti di fabbricati, conferendo all’edificio un profondo senso di apertura e un’ampiezza visiva dei volumi. Wavin, infatti, è un prodotto leggero, ma allo stesso tempo solido, di facile e veloce montaggio: l’assemblaggio avviene a incastro indiretto, senza l’impiego di viti o perni metallici visibili. di Franco Saro

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Il dato positivo del mercato delle facciate continue è anche rappresentato dalla ripresa della domanda interna

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l di là delle funzioni primarie di protezione e di separazione a cui deve assolvere, il rivestimento di ciascun edificio può restituire differenti espressività stilistiche, facendosi veicolo di diversi linguaggi di comunicazione con l’esterno.

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75 SUL LAGO D’ISEO È quanto dimostra Split House, progetto in cui lo Studio Fettolini ha scelto la lastra grecata Sand 40/100 di Sandrini Metalli per infondere un aspetto moderno ed elegante a un complesso di appartamenti sul lago d’Iseo. Diviso letteralmente in due volumi, come suggerisce il nome, il rivestimento di facciata di Split House contrappone due linguaggi visivi: dal nucleo centrale, in cui si fondono i comparti tecnici ed accessori, si diramano infatti da un lato un blocco scuro, in cui spiccano le fenditure verticali della lastra grecata in colorazione Stone Brown, dall’altro un blocco caratterizzato dai colori chiari e dal taglio orizzontale dei parapetti in alluminio. Laddove il corpo scuro sull’affaccio ovest offre un’idea di energia densa, fatta di linee ravvicinate e finiture ruvide, l’affaccio est contrappone la distensione dei volumi a sbalzo dei grandi terrazzi, incorniciati da materiali più diradati. Modernità e tradizione, luce e ombra, terra e aria: quello voluto rendere dall’archi-

tetto Jacopo Fettolini è uno dei contrasti da sempre più esplorati in senso artistico, ma che nondimeno cattura lo sguardo e si distingue per l’uso sapiente sul lato ovest di un prodotto come Sand 40/100, uno dei profili dell’azienda bergamasca più indicati per i rivestimenti di facciata poiché simbiosi di valenza estetica e qualità prestazionale e, pertanto, scelta ideale per la realizzazione di facciate ventilate come quella di Split House.

A OLBIA A testimonianza della versatilità d’impiego degli elementi metallici in architettura, di uso totalmente diverso sono le doghe, scelte come soluzione per la riqualificazione di un capannone in disuso nella provincia di Olbia.

L’intervento si inserisce all’interno di una politica di sostenibilità ambientale, avviata per ridurre il consumo del suolo recuperando le strutture esistenti e valorizzando l’impatto visivo della zona industriale adiacente il porto

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Sotto, vista Ovest ed Est di Split House e prima e dopo la riqualificazione a Olbia del rivestimento di facciata con doghe nelle colorazioni Blu Oltremare Ral 5002 e Giallo Zolfo Ral 1016. Nella pagina accanto, dettaglio facciata. La colorazione Stone Brown delle lastre Sand 40/100 fa parte della Gamma Stone di Sandrini Metalli

Speciale facciate

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Sopra e sotto, vista d’insieme sul rivestimento di facciata realizzato con lastre grecate Sand28, uno dei profili più richiesti per i rivestimenti, nella colorazione Blu Pastello Ral 5024

della città sarda. Senza modificare le volumetrie né apportare alcun tipo di ampliamento, i progettisti Luigi Conti e Gianluca Deriu hanno saputo valorizzare le superfici di facciata mediante doghe realizzate su misura da Sandrini Metalli nelle colorazioni Blu Oltremare Ral 5002 e Giallo Zolfo Ral 1016 e mediante verniciatura delle restanti parti non rivestite, direttamente sulla parete esistente.

A PORDENONE Le imprese Fratelli Carlet e Ghirardo hanno invece optato per la geometria di Sand28 per realizzare il rivestimento di uno stabilimento industriale a Pordenone: la multigreca a passo costante del profilo dona all’edificio un aspetto slanciato, leggero ed equilibrato, mentre la singolare colorazione Blu Pastello Ral 5024 rimarca l’imponenza del complesso, facendolo Rivestimento con lastre Sandfuture, colorazione Grigio Antracite Ral 7016

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stagliare contro l’orizzonte friulano. Tradizionale ma di carattere, grazie alla sua versatilità Sand28 si adatta a molteplici tipologie di edilizia, consentendo di raggiungere un’ottima qualità estetica anche in contesti in cui la scelta del prodotto interessa anzitutto le prestazioni.

A NOVARA A Novara, un rivestimento di facciata realiz-

zato con lastre Sandfuture nella colorazione Grigio Antracite Ral 7016 si presenta come un’alternativa originale e di successo al tradizionale utilizzo del sistema di copertura continua ingegnerizzato da Sandrini Metalli. Infatti, se il giunto drenante delle lastre Sandfuture è stato appositamente studiato per impedire l’infiltrazione d’acqua nel manto di copertura, un rivestimento di facciata può nondimeno beneficiare del sistema di fissaggio a scomparsa e dell’assenza di forature esterne, che consentono rispettivamente una posa agevole e un’efficace salvaguardia della sottostruttura. Non solo: il funzionamento a incastro permette di coprire ampie superfici in poco tempo e di risparmiare di conseguenza prezioso tempo in cantiere.

IN PROVINCIA DI VENEZIA Infine, uno dei progetti dal rivestimento più originale è quello di un complesso abitativo nella provincia di Venezia. Nel caso specifico la committenza ha richiesto un’alternativa che si distinguesse dalle soluzioni tradizionali. Fianco a fianco con il cliente e i suoi progettisti, Sandrini Metalli ha quindi studiato e campionato un rivestimento che non appartiene a nessuno dei profili a catalogo, realizzando profili a disegno e definendo nel dettaglio ogni misura e inclinazione. Nel caso in oggetto è stato scelto l’alluminio, materiale dalle ottime qualità intrinseche, nell’esclusiva finitura Stone Brown (la stessa di Split House). Le lastre così realizzate sono state poste a ricoprire parzialmente il perimetro degli appartamenti, ponendosi in contrasto con la superficie bianca e conferendo al rivestimento un’aria di elegante dinamismo. di Sara Giusti

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Sopra e sotto, rivestimento di facciata con profilo eseguito su disegno, colorazione Stone Brown

SpecialeSpeciale facciate

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Xxx Mazzonetto - The Skin

Xxxpelle giusta La

XXX LA CREATIVITÀ PER Xxx

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Il rivestimento metallico per Villa M, a Verona, realizzato con il sistema The Skin Doghe in Vestis nero grafite, scende dalla copertura per diventare facciata e, a un diverso livello, riemerge in aggetto a protezione del camminamento d’ingresso - Giugno 2022

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eggerezza, resistenza alla corrosione e versatilità sono le principali caratteristiche che rendono l’alluminio il materiale del futuro, capace di sposarsi perfettamente alle nuove esigenze edili, integrando i desideri creativi ed estetici dei progettisti. In questo contesto si inserisce la proposta Vestis di Mazzonetto, l’alluminio preverniciato per coperture e rivestimenti di facciata, ideale per essere forgiato dalle mani di esperti installatori per

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Villa M, progettata dall’architetto Christian Piccoli. Il rivestimento metallico è realizzato in alluminio Vestis di Mazzonetto nel colore nero grafite

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SpecialeSpeciale facciate

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All’aspetto massivo dei setti rivestiti in pietra naturale si contrappone la leggerezza degli elementi metallici

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81 dare forma ai progetti più creativi. È il caso di Villa M, progettata dall’architetto Christian Piccoli alla periferia est di Verona, che ha scelto il rivestimento Vestis come espressione di una forte personalità e una precisa identità.

LE GEOMETRIE Situata nel quartiere di San Michele, Villa M è la risposta diretta del progettista alle elaborate richieste dei committenti e al loro desiderio di creare un assortimento di spazi esterni che potesse allargare e diversificare le visuali del lotto suburbano di dimensioni standard. Il sito è sistemato a giardino su due gradoni racchiusi da muri, entro i quali sono contrassegnati i diversi elementi progettuali, in un gioco di spazi e volumi scultorei da forme, texture e caratteri architettonici diversificati. Il corpo fronte strada riprende la sagoma e le geometrie dell’edificio preesistente oggi demolito: a partire dal medesimo assetto planimetrico, la struttura è stata notevolmente ridotta in altezza per diminuire la percezione del volume costruito senza modificare la percezione del luogo in cui si inserisce.

ELEMENTI METALLICI L’impostazione della nuova abitazione è ricca di decisi e intenzionali contrasti: alla grande apertura del fronte a sud-est si contrappone la netta chiusura del fronte posteriore prospiciente la strada principale. Analogamente, all’aspetto massivo dei setti rivestiti in pietra naturale, si contrappone la leggerezza degli elementi metallici, così come all’opacità della pietra e delle pannellature a doghe verticali di abete fanno da contraltare la trasparenza delle numerose vetrate e dell’acqua della piscina.

VESTITO ADERENTE Carattere distintivo di Villa M è il sottile profilo metallico della copertura che, come un vestito perfettamente aderente, disegna la forma razionale di questa abitazione. Il rivestimento metallico realizzato in alluminio Vestis di Mazzonetto nel

LA SCHEDA • • • • • • •

Progetto: Villa M Luogo: Verona Anno di completamento: 2021 Architetto Christian Piccoli; h21 Studio Installatore: Lattoneria Piasere di Sergio Piasere Rivestimento: Sistema The Skin Doghe in Vestis Nero Grafite Crediti fotografici: Daniele Furlanetto

colore nero grafite, scende dalla copertura per diventare facciata e subito dopo, a un diverso livello, diventa di nuovo copertura in aggetto a protezione del camminamento d’ingresso, definendo la forma e le aperture di tutta l’abitazione. Il voluto contrasto materico tra il basamento disomogeneo in pietra a spacco e le lisce pareti metalliche cieche del primo piano fronte strada, caratterizza fortemente il prospetto principale. Infine, il profilo di bordo di tutta la copertura, anch’esso rivestito dello stesso metallo, disegna nettamente il contorno definendo lo skyline senza sbavature.

FORTE PERSONALITÀ La nuova abitazione privata emerge dall’edilizia tipica del contesto, esprimendo una forte personalità e una precisa identità, caratteri resi possibili grazie al supporto tecnico della divisione The Skin di Mazzonetto e all’esperienza dell’installatore lattoniere Sergio Piasere, che ha saputo lavorare magistralmente il metallo, trasformando in realtà quanto immaginato e progettato dall’architetto Christian Piccoli. Il sistema utilizzato dall’installatore è The Skin Doghe, elementi per facciate realizzabili in lunghezze e altezze differenti. La grande varietà di forme, dimensioni e sistemi di montaggio rendono le doghe un sistema di rivestimento molto utilizzato in facciata. La tipologia più comune si ottiene mediante l’incastro maschio e femmina che genera uno scuretto di altezza personalizzabile, realizzabile sia in verticale che in orizzontale. di Sara Giusti

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Il profilo di bordo di tutta la copertura, anch’esso rivestito in alluminio Vestis, disegna nettamente il contorno dell’edificio definendo lo skyline

Speciale facciate

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Brianza Plastica

Isolamento termico

IN CONDIZIONI ESTREME Per la nuova sede di Ski Trab, storica azienda di Bormio produttrice di materiali tecnici per lo scialpinismo, sono stati scelti i pannelli Isotec Parete, dimensionati nello spessore 120 millimetri e passo 600 millimetri, posati completamente a secco

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a nuova sede di Ski Trab, storica azienda di Bormio produttrice di materiali tecnici per lo scialpinismo, si trova in posizione privilegiata alle porte dell’abitato, lungo la strada principale di collegamento.

Il nuovo edificio, che ospita la produzione, la sede e un museo dello sci, è composto da diversi corpi di fabbrica contigui, caratterizzati da falde asimmetriche (macro shed) che si ispirano alle vette delle montagne che lo circondano. La struttura prefabbricata, edificata da Piccagnoni Costruzioni, è costituita da pilastri e pannelli di tamponatura in cemento armato e sorregge in sommità una copertura realizzata con struttura in legno lamellare.

L’INVOLUCRO Per l’isolamento termico dell’involucro opaco verticale, particolarmente sollecitato dal clima invernale, è stato scelto il sistema di facciata ventilata realizzato con Isotec Parete di Brianza Plastica, selezionato per la sua versatilità e velocità di realizzazione. Il sistema consente, infatti, con un unico passaggio di posa, di creare sia un efficace strato di isolamento termico continuo a elevate prestazioni, sia la camera di ventilazione e la sottostruttura per accogliere, sostenere e consentire il fissaggio del rivestimento. Sulla superficie in cemento armato degli oltre mille metri quadrati di facciate, i pannelli Isotec Parete, con spessore 120 millimetri e passo 600 millimetri, sono stati posati completamente a secco mediante ancoraggio meccanico. L’impermeabilità del pannello, protetto

LA SCHEDA • • • • • • • • • •

Progetto: nuova sede Ski Trab Tipologia: nuova costruzione industriale con facciata ventilata e rivestimento in alluminio in tre colori Ubicazione: Loc. Capitania - Valdisotto (Sondrio) Committente: Ski Trab srl Progettazione: Gap Studio - Geometra Andrea Pedrana Impresa di costruzione: Piccagnoni srl Valdisotto (Sondrio) Installatore isolamento e rivestimento facciate: Nieder srl - Castione Andevenno (Sondrio) Isolamento facciate: Isotec Parete, spessore 120 millimetri, passo 60 centimetri Superficie di facciate isolate: 1.000 metri quadrati circa Rivestimento facciate: nastro aggraffato in alluminio

da un rivestimento di alluminio goffrato, e la posa a secco del sistema hanno avuto un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione delle tempistiche del cantiere, poiché hanno consentito di lavorare senza alcun problema o limitazione nei mesi invernali anche con la pioggia, la neve e temperature rigide.

CLASSE A3 Per la realizzazione dell’originale rivestimento metallico in nastro aggraffato, scelto in tre colorazioni ispirate alla natura (marrone, testa di moro e nero), l’azienda Nieder ha proceduto fissando ai correntini metallici di Isotec Parete i pannelli in Osb, in modo da creare un sottofondo continuo adatto al fissaggio dell’alluminio.

La lavorazione dei nastri è stata eseguita con cura artigianale nei laboratori della Nieder e poi portati in loco e fissati con apposite graffette.

A opera conclusa, l’edificio si caratterizza per un’estetica curata e originale, ben integrata nel paesaggio, e per ottimali prestazioni energetiche dell’involucro in tutte le stagioni dell’anno, certificate in classe energetica A3. di Sara Giusti

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Per l’isolamento termico dell’involucro opaco verticale della nuova sede Ski Trab, particolarmente sollecitato dal clima invernale, è stato scelto il sistema di facciata ventilata realizzato con Isotec Parete di Brianza Plastica

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Xxx VMZINC

Le doghe giuste

PER RIQUALIFICARE Lo Studio Dolce Associati ha progettato l’intervento sulle due torri che ospitano gli uffici di Buzzi Unicem, a Milano. La soluzione è stata individuata nella facciata ventilata con pannelli di zinco ad hoc

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iqualificare edifici esistenti è una vera e propria sfida per i progettisti, che si pongono l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio edilizio. È quello che si è proposto l’architetto Francesco Dolce, dello Studio Dolce Associati di Milano, attraverso un’opera di riqualifica delle torri che ospitano gli uffici della Buzzi Unicem, nel capoluogo lombardo. Riqualificare non è semplicemente rivestire il preesistente, ma significa fare appello a creatività, comprensione e finezza, per studiare un’opera, ampliarla,

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sopraelevarla, migliorare il comfort abitativo e rispettare le normative vigenti. Per questo, Vmzinc fornisce soluzioni ad hoc in tutti questi casi.

EFFICIENZA ED ESTETICA Come sottolinea l’architetto, «il progetto persegue un duplice obiettivo: migliorare in modo significativo l’efficienza energetica e dare una nuova pelle e dinamicità ai due edifici. Ecco perché la scelta è ricaduta su un materiale durevole e in movimento.

A ogni ora del giorno le facciate dei due edifici

85 cambiano profondamente carattere, confrontandosi con la città sempre in modo diverso. I colori seguono l’andamento del sole, le ombre e gli sfondati vengono enfatizzati, creando nuove prospettive».

Spesso si deve ricorrere a opere di isolamento dall’esterno, per le quali Vmzinc dispone di sistemi di facciata efficaci. Le torri Buzzi sono state rivestite con il sistema a doghe, un sistema di facciata ventilata che prevede la posa di profili ad incastro Vmzinc su una sottostruttura discontinua in metallo o legno, ancorata alla struttura portante dell’edificio, al tamponamento o alla carpenteria primaria. I profili sono stati assemblati l’uno con l’altro tramite giunto maschio-femmina con fissaggio a scomparsa.

Le doghe sono state posate in senso orizzontale e verticale. Il sistema prevede anche la possibilità di richiedere pannelli con varie tipologie di foratura. Il materiale è stato posato dalla ditta Asti di Milano, installatore partner certificato della rete Vmzinc At Work.

prescindere dai materiali di copertura limitrofi (tegole, ardesia, metallo). La varietà della gamma Vmzinc consente di rispondere a qualsiasi esigenza architettonica, anche le più innovative. di Paolo Caliari

PRIMA

FACILE INTEGRAZIONE Lo zinco è un materiale morbido e vivo, che si presta facilmente alla lavorazione e alla piegatura. Riveste in modo armonioso le forme e le strutture di un edificio ed è un materiale nobile, che migliora con gli anni grazie alla sua patina naturale. È anche un materiale urbano, i cui colori si integrano a quasi tutti i tipi di contesto, a

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Le torri Buzzi Unicem sono state rivestite con il sistema Vmzinc di facciata ventilata a doghe, posate in senso orizzontale e verticale Foto: ©Pier Mario Ruggeri

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Imprese

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Alpewa

Quando lo zinco

DIVENTA DESIGN L’azienda di Bolzano propone Rheinzink Patina Line, materiale prodotto con uno speciale procedimento di preverniciatura e utilizzato anche per un centro giovanile in Trentino: estetica e pluriennale affidabilità

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isegnare, inventare. Ma anche proteggere. Una copertura è tante cose assieme. Per questo Alpewa, azienda di Bolzano specializzata nella lavorazione dei metalli, mette a disposizione Rheinzink Patina Line. Si tratta di un materiale prodotto dalla tedesca Rheinzink con uno speciale procedimento di preverniciatura con cui si ottiene, per esempio, la superficie Patina, che offre particolari prestazioni sotto il profilo estetico, oltre a quello (fondamentale) della affidabilità. Questo materiale è stato scelto, per esempio, per la realizzazione del Centro di Aggregazione Giovanile della Valle del Chiese di Pieve di Bono-Prezzo (Trento). Si tratta di un luogo d’incontro abituale della popolazione giovanile della zona, nonché un luogo da utilizzare per iniziative culturali, sociali ed aggregative della collettività. Requisito fondamentale per il progetto è stato, dunque, la flessibilità d’uso, con la possibilità di adattare i locali per dimensione e acustica a molteplici attività da svolgere anche in contemporanea tra loro. I piani e i vari ambienti hanno dunque accessi indipendenti, acusticamente separati, che offrono la possibilità di conformare lo spazio interno grazie a partizioni e vetrate mobili che permettono diverse conformazioni.

IL RISULTATO Il progetto ha previsto la reinterpretazione contemporanea della tradizione costruttiva locale del tabià, il tipico fienile trentino che è costituito dalla sovrapposizione di volumi leggeri in legno a sbalzo su massicci basamenti murari. L’edificio realizzato adotta per il piano terra la tecnologia costruttiva del calcestruzzo armato con matrice a vista e pigmentato, mentre il volume superiore dell’auditorium è realizzato con struttura portante in X-lam, coibentazione naturale in calce-canapa e finitura esterna per facciata e copertura in lamiera

di zinco-titanio Patina Line, che si integra perfettamente nell’ambiente montano.

Il materiale utilizzato è la versione classica del laminato Rheinzink, che racchiude in sé il fascino di un materiale «patinato» con peculiarità prestazionali e valenze estetiche da sempre apprezzate.

Di aspetto tecnologicamente moderno, questo materiale possiede allo stesso tempo un’immagine classica, che aggiunge fisicità omogenea e naturale in tutto lo spessore. Rheinzink è anche un materiale di grande flessibilità applicativa, che offre garanzie di lunga durata. Una superficie originale e autentica, ideale per rivestire coperture e facciate con elevato valore estetico.

ECO SOSTENIBILE Rheinzink, d’altra parte, propone l’omonima lega metallica con zinco puro al 99,995% da oltre 45 anni, anticipando da decenni ciò che altri hanno scoperto solo recentemente. Rheinzink-prePatina, inoltre, è eco-sostenibile: la naturale formazione della patina protettiva permette di mantenere integre le proprie qualità per diverse generazioni anche in assenza di manutenzione.

PER I PROGETTISTI Le coperture Rheinzink rispondono alle richieste progettuali di elevate esigenze estetiche e funzionali anche in presenza di strutture articolate. Una particolarità che deriva dalla grande flessibilità formale consentita dai vari sistemi di posa, nonché dall’esemplare interfacciarsi del Rheinzink con i diversi materiali edilizi.

L’esecuzione delle coperture avviene generalmente con lastre aggraffate su un supporto continuo ventilato e le innovative macchine profilatrici e aggraffatrici facilitano la corretta posa delle lastre anche in presenza di geometrie curve e coniche, abbaini e nei raccordi a corpi emergenti. di Franco Saro

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Il centro di aggregazione giovanile Youth Center di Pieve di Bono (Trento): il tetto e parte della facciata sono rivestiti con il sistema Patina Line di Rheinzink nella colorazione grigio grafite

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Alpemac

Piegare con in più

TANTA EFFICIENZA

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L’azienda ha completato la propria gamma di prodotto con le innovative piegatrici a doppia bandiera ad azionamento elettromeccanico della Evobend.

Quattro i modelli in gamma con cui coprire le esigenze di piegatura di lattonieri e facciatisti

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n totale sintonia con la propria filosofia che mira a offrire la giusta soluzione a ogni specifica applicazione, per essere quindi sempre più vicina alle esigenze della clientela, Alpemac ha di recente ampliato la propria offerta per i lattonieri e facciatisti con le piegatrici a doppia bandiera ad azionamento elettromeccanico della Evobend.

«Questi macchinari costituiscono una novità importante per Alpemac, in quanto ci consentono di completare al meglio il range di prodotto da offrire al mercato affiancando, e non sovrapponendosi, a un marchio per noi fondamentale come Thalmann, che rimane il prodotto di punta per il comparto lattoneria», spiega Flavio Baietti,

direttore commerciale dell’azienda bresciana.

«Le piegatrici Evobend sono infatti una valida alternativa e come tali costituiscono una possibilità in più per approcciare in maniera differente quelle realtà con cui finora non siamo riusciti a collaborare. Alpemac mira a essere sempre più il riferimento assoluto di un comparto cui pensiamo di poter offrire una soluzione che fa dell’efficienza energetica, per esempio, una sua prerogativa fondamentale. Evobend è la prima piegatrice a bandiera, con tecnologia up and down per lattoneria, completamente servoelettrica, e ciò riduce in maniera importante i consumi e i costi dell’energia che di questi tempi sappiamo può rappresentare una voce di costo troppo onerosa per un’azienda».

Flavio Baietti, direttore commerciale Alpemac

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Con quattro modelli di diverse dimensioni, Evobend copre le esigenze di tutte le aziende.

Sotto, l’azionamento completamente elettrico contraddistingue i macchinari Evobend, che mira a distinguersi anche per la parte software e l’estrema facilità d’uso

LA TECNOLOGIA L’azionamento completamente elettrico contraddistingue i macchinari Evobend rispetto a tutti gli altri. A lungo termine, l’impiego di motori elettrici in tutti i processi conduce a un’analisi costi-benefici altamente redditizia. La combinazione della tecnologia lineare con i servo-azionamenti sostituisce completamente l’azionamento idraulico, utilizzato fino a oggi nella maggioranza dei casi. I livelli di consumo notevolmente migliorati non solo riducono le bollette della corrente, ma minimizzano anche i costi di manutenzione. «È possibile lavorare in modo più sostenibile e attento all’ambiente», aggiunge Baietti. «Ciò ricade poi sull’efficienza della lavorazione poiché i

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gli operatori rimarranno sorpresi dalla riduzione dell’inquinamento acustico e dalla piacevole maneggevolezza, fattori che comportano un aumento della soddisfazione durante la giornata lavorativa e quindi anche della produttività».

IL METODO DI PIEGATURA Oltre al risparmio energetico, questo sistema dalla tecnologia brevettata offre ulteriori e significativi vantaggi nel processo di piegatura: infatti, le piegature ad alta precisione, con libertà di piegatura pari a 300 gradi (150 gradi «in alto» e «in basso»), garantiscono massima flessibilità e la possibilità di realizzare sempre una piegatura priva di graffi e segnature. Dal momento che per ogni ordine

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viene calcolata una sagoma di piegatura specifica (secondo la qualità e lo spessore del materiale) e preparato il corretto sviluppo in piano della lamiera, è possibile ottenere risultati costanti di altissimo livello. Costi ridotti, tempi ottimizzati e risultati di alta qualità costituiscono i giusti ingredienti per massimizzare l’efficienza, così che il primo pezzo prodotto non deve essere scartato.

I MODELLI DELLA GAMMA «Con quattro modelli di diverse dimensioni,

anche Evobend dà la possibilità di soddisfare le aspettative di tutte le aziende. A parità di prestazioni di piegatura, i macchinari si differenziano principalmente per la lunghezza totale e operativa», precisa Baietti. «La lunghezza massima di piega, a parità di incavo da 1.250 millimetri, passa dai 3.200 millimetri del modello D300 ai 4.746 millimetri e ai 6.400 dei modelli D400 e D600, fino ad arrivare agli oltre 8 metri del modello più grande, la D800. Il numero dei montanti cresce di conseguenza andando dai 4 della D300 fino ai 10 dell’ammiraglia D800.

Ognuno di questi può piegare fino a 2 millimetri nel caso di acciaio al carbonio (380 N/mm2), 1,25 millimetri di inox (600 N/mm2) e 3 millimetri di alluminio (200 N/mm2). I componenti principali dei macchinari sono interamente elettrici e sono garantiti per tutti i modelli. Pertanto, anche i modelli più piccoli offrono un’elevata flessibilità di piegatura, prestazioni 4.0 e massime condizioni di sicurezza».

Ogni operatore sa fin troppo bene, infatti, quanto spazio occupano le barriere di sicurezza obbligatorie. La corretta ottimizzazione fa risparmiare denaro e fatica. Le barriere di sicurezza flessibili di Evobend, e opzionalmente completamente elettriche, si estendono soltanto quando la macchina lavora. Se la macchina non è in funzione, le barriere non sono d’intralcio e tornano in posizione di riposo. In questo modo è possibile risparmiare spazio prezioso in un momento in cui i costi associati sono in aumento. Ciò protegge le barriere dai danni che possono essere causati da carrelli elevatori o da macchinari simili. Tuttavia, non appena la macchina torna in modalità operativa, le barriere si I componenti principali dei macchinari sono interamente elettrici e sono garantiti per tutti i modelli.

Sopra, le barriere di sicurezza flessibili di Evobend si estendono soltanto quando la macchina lavora

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Imprese

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Una cesoia elettrica completa la dotazione delle piegatrici a doppia bandiera Evobend.

Sotto, ogni piegatrice Evobend è caratterizzata da un incavo di 1.250 mm

estendono in modo completamente automatico, assicurando così le condizioni di sicurezza previste necessarie.

FACILITÀ D’USO E MANUTENZIONE Evobend mira a distinguersi anche per la parte software e l’estrema facilità d’uso. L’intuitiva procedura operativa non è più solo a esclusivo appannaggio degli specialisti. La struttura chiara e di facile utilizzo è il risultato di un’approfondita conoscenza del software maturata in anni di attività di sviluppo.

«Un macchinario funziona soltanto se l’operatore

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è in grado di utilizzarlo al meglio: ecco perché è stata prestata particolare attenzione a questo tema», ribadisce il direttore commerciale di Alpemac.

«Ovviamente l’acquisto di un macchinario include un corso di formazione specifico per il modello scelto. Passo dopo passo, i clienti impareranno come utilizzare il macchinario in modo sicuro e intuitivo. Il corso di formazione viene tenuto direttamente presso il cliente da uno dei nostri tecnici il giorno dell’installazione e della messa in servizio.

Se richiesto, però, il corso può essere ulteriormente esteso. Ma non solo: acquistare un macchinario per la lavorazione della lamiera equivale a un vero e proprio investimento. Per semplificare questo importante passaggio, Alpemac mette a disposizione un ampio portafoglio di opzioni di finanziamento, affinché il macchinario inizi quanto prima a creare valore aggiunto. Tutto ciò perché la massima soddisfazione del cliente rappresenta per noi l’obiettivo primario sia in fase di prevendita che, soprattutto di post-vendita. Nonostante i macchinari siano progettati in modo tale da presentare il minor numero possibile di problemi, può però arrivare il momento in cui diventi inevitabile doversi rivolgere a noi o al costruttore.

Grazie al servizio di teleassistenza, per esempio, le richieste di modifica delle impostazioni possono essere gestite immediatamente. In questo modo si evitano giorni o settimane di inattività attuando gli adeguamenti opportuni con la massima semplicità.

Il service è garantito dal costruttore e da Alpemac in forma diretta, e questo è un altro plus importante che ci contraddistingue sul mercato». di Franco Saro

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We look forward to you!

COLOGNE 05. – 08.07. 2022 dach-holz.com

German Roofing Contractors Association Zentralverband

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Tubozeta

Senza limiti

PER I LATTONIERI L’azienda di Forlì è specializzata in prodotti di metallo destinati all’edilizia, dai gomiti ai raccordi: il catalogo conta 45 mila articoli.

Può realizzare 16 mila collari al giorno ed esporta in 20 Paesi

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Gianfranco Cappelli

ubozeta è una impresa che dal 1978 opera nel settore della lattoneria per l’edilizia.

Ha sede a Forlì e si sviluppa su una superficie di circa 10 mila metri quadrati, di cui 5 mila sono adibiti alla produzione e altrettanti al magazzino. Una realtà che considera la qualità del prodotto, l’efficienza del servizio e il dialogo commerciale gli aspetti fondamentali della propria attività. Gomiti, collari, bocchette, raccordi, imbuti,

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braghe, accessori per aerazione, tubizeta sono solo alcuni dei prodotti nel vastissimo catalogo dell’azienda, che ha clienti non solo in Italia, ma anche in una ventina di Paesi nel mondo, come spiegano Gianfranco Cappelli e Andrea Cangini.

Domanda. Qual è, in breve, la storia di Tubozeta?

Gianfranco Cappelli. L’azienda nasce nel 1978 e, fin dai suoi esordi, si è specializzata in modo

95 esclusivo nella produzione di accessori per lattoneria. Negli anni l’azienda ha sempre mantenuto un costante aggiornamento delle attrezzature per soddisfare le esigenze della clientela, grazie anche alla specializzazione del personale e all’attenzione ai dettagli. Grazie alla ricerca e all’impiego di tecnologie di lavorazione all’avanguardia, i nostri prodotti raggiungono livelli qualitativamente elevati, rendendoci una delle aziende leader in Italia nel settore della lattoneria per l’edilizia.

D. Quante persone lavorano nel gruppo?

Gianfranco Cappelli. Il gruppo a oggi conta circa 80 dipendenti, dislocati nei vari stabilimenti di produzione e nelle sedi che l’azienda ha in diverse Regioni e città, in particolare a Forlì, Milano, Roma e Lamezia Terme, che possono quindi garantire una presenza capillare e una capacità di commercializzazione efficace e rapida su tutto il territorio nazionale. D. Come è gestita l’azienda?

Gianfranco Cappelli. L’azienda, fin dalla sua nascita, è stata ed è tuttora gestita dalle famiglie che l’hanno fondata e mantiene una tradizione di valori e di dedizione al lavoro che sono il suo tratto distintivo, pur seguendo e spesso anticipando l’evoluzione dei mercati. Oltre al sottoscritto, titolare e presidente del Consiglio di Amministrazione, figura di riferimento mangeriale è Andrea Cangini, membro del CdA.

D. Come è organizzata per la logistica?

Gianfranco Cappelli. Lo stabilimento centrale di Forlì ha una superfice di 10 mila metri quadrati di cui 5 mila adibiti a magazzino con merce pronta e 5 mila alla produzione. Inoltre, sono costantemente riforniti i vari magazzini esterni.

D. Qual è la dimensione economica?

Gianfranco Cappelli. Diciamo che siamo tra i leader europei nel mercato della lattoneria, senza scendere in semplici numeri.

D. E quella produttiva?

Gianfranco Cappelli. L’ampia capacita produttiva, come 16 mila gomiti al giorno o 30 mila collari, solo per citarne alcuni, fa di Tubozeta una delle aziende di riferimento nella produzione di accessori per lattoneria. Senza trascurare le lavorazioni piu artigianali, un ulteriore punto di forza della nostra azienda.

D. Producete gomiti, sostegni, tiranti e... quanto è ampia la gamma di prodotti?

Andrea Cangini. Quelli sono solamente alcuni degli articoli di nostra produzione. La gamma si completa con collari, bocchette, e tutti gli altri articoli che compongono il nostro catalogo. Oltre ad articoli di produzione industriale, ai prodotti piu artigianali quali tuttoraggio, tubizeta, imbuti, draghi, eccetera. Sono tutti disponibili in rame, inox, lamiera zincata, lamiera preverniciata, alluminio e zinco titanio. Inoltre, negli ultimi anni l’azienda ha investito nella produzione di articoli per tetto.

Possiamo dire, quindi, che la gamma prodotti oggi conta circa 45 mila articoli.

D. In che cosa consiste la vostra qualità sul mercato della lattoneria?

Andrea Cangini. La cura del cliente, la qualità del prodotto e una consegna tempestiva di tutti gli accessori dalla A alla Z a un prezzo competitivo.

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Andrea Cangini

Imprese

96 Lo stabilimento Tubozeta a Forlì

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D. Quali sono i prodotti più richiesti?

Andrea Cangini. Gomiti, collari, sostegni e bocchette sono sicuramente gli articoli più richiesti.

Anche se le diverse versioni di tali prodotti variano a seconda dell’area geografica.

D. Dove sono distribuiti i vostri prodotti?

Andrea Cangini. Sono presenti presso i principali rivenditori e lattonieri su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, oltre che all’estero.

D. Lavorate anche con l’estero?

Andrea Cangini. Sì, l’azienda si è concentrata in

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modo particolare sullo sviluppo dei mercati esteri investendo sia in prodotti che nella partecipazione a fiere oltre confine. Oggi Tubozeta vanta clienti in oltre 20 Paesi.

D. Ci sono prodotti più richiesti in alcune zone rispetto ad altre?

Andrea Cangini. Secondo la zona si trovano usi e abitudini differenti sia per quanto riguarda la materia prima che per quanto riguarda la variante del prodotto. Un esempio è quella del gomito: alcuni clienti lo prediligono con aggraffatura centrale, mentre altri con aggraffatura laterale: siamo gli

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unici produttori italiani di entrambe le versioni.

D. Quali sono i tempi di consegna?

Andrea Cangini. Variano secondo l’area geografica e l’entità dell’ordine. Quindi, dalle 24 ore alle due settimane per ordini di camion completi.

D. I bonus per l’edilizia continueranno a spingere il settore o si sono arenati?

Gianfranco Cappelli. Il bonus edilizia continua a trainare il settore che, nonostante i rincari dell’energia e delle materie prime, sta segnando un momento particolarmente positivo.

D. Il prezzo dei metalli si stabilizzerà?

Gianfranco Cappelli. È quello che ci auguriamo tutti: questo andamento altalenante rende instabile il mercato.

D. Si parla molto di mancanza di mano d’opera specializzata. È un problema che vi tocca?

Gianfranco Cappelli. Indirettamente sì.

Comunque l’azienda è costantemente impegnata nell’investire in ricerca e sviluppo di nuove automazioni per l’ottimizzazione delle produzioni e per prodotti sempre piu qualitativi.

D. Come si è chiuso il 2021?

Gianfranco Cappelli. Il 2021 è stato un anno molto positivo, che ha fatto registrare un incremento notevole del fatturato.

D. Che cosa prevedete per il 2022?

Gianfranco Cappelli. A tutt’oggi la crescita sia produttiva sia di fatturato conferma incrementi ancora più importanti rispetto allo scorso anno. di Paolo Caliari

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Imprese

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Revolti Lattonerie

La tradizione

CON L’INNOVAZIONE Xxx

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L’azienda trentina da tre generazioni punta sulla tecnologia per fornire un servizio totale. Di recente ha ampliato il sito industriale e costruito magazzini verticali adibiti allo stoccaggio dei materiali e degli accessori

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ondata nel 1948 come bottega artigiana, la Revolti Lattonerie è oggi un’azienda trentina specializzata nella lavorazione di lamiere e metalli con oltre settant’anni di esperienza nella lattoneria edile. Francesco, titolare, terza generazione Revolti alla guida dell’impresa, rappresenta la continuità tra passato e presente, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Il modello aziendale è sempre stato dinamico perché orientato all’innovazione tecnologica e all’acquisizione di sempre più specifiche competenze tecniche. Negli anni, Revolti ha saputo coniugare l’artigianalità e l’esperienza del lattoniere con la dinamicità e la versatilità richiesta della produzione aziendale.

Sotto, fase di lavorazione nello stabilimento di Ravina (Trento).

A sinistra, Francesco Revolti con il padre Marco

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100 Dal disegno alla realizzazione della lattoneria, il team Revolti si adopera con professionalità e competenza per incontrare ogni esigenza del lattoniere

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EVOLUZIONE Il servizio fornito al cliente è ampio e diversificato grazie ai costanti investimenti in macchinari altamente tecnologici e alla formazione di manodopera qualificata. L’ampliamento del sito industriale e la recente costruzione di magazzini verticali adibiti allo stoccaggio della materia prima e degli accessori per la commercializzazione garantiscono processi di lavorazione ottimizzati e dinamici. In questo modo i tempi di produzione si sono ridotti esponenzialmente, consentendo di incontrare le esigenze delle committenze e mantenendo alta la qualità del prodotto finito.

LAVORAZIONI SU SPECIFICA DEL CLIENTE Il servizio al cliente è a 360 gradi. Dal disegno alla realizzazione della lattoneria, il team Revolti si adopera con professionalità e competenza per incontrare ogni esigenza del lattoniere. La tradizione artigiana dell’azienda, trasmessa da generazione in generazione,

consente di interagire con il cliente fornendo supporto qualificato in fase di progettazione.

L’innovazione tecnologica e l’utilizzo di macchinari all’avanguardia consentono di fornire soluzioni versatili, diversificate, su misura.

I PRODOTTI L’azienda produce e commercializza articoli di lattoneria e accessori per sistemi di smaltimento delle acque, come canali di gronda e tubi pluviali, soluzioni per coperture metalliche per tetti e rivestimenti di facciata. Lavora ogni tipo di laminato con un’ampia gamma di colorazioni, in modo da soddisfare al meglio ogni esigenza del cliente.

Nella propria sede di Trento, Revolti dispone di grandi quantità di metalli semilavorati e lavorati in pronta consegna e, grazie all’esperienza e ai suoi moderni macchinari, è in grado di garantire prodotti di qualità in tempi brevi. Inoltre, effettua anche consegne a domicilio o franco cantiere. di Franco Saro

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L’isola

DEI VIRTUOSI

Da 30 anni sulla breccia della lattoneria, l’azienda di Rosolini (Siracusa) opera a tutto campo grazie alla professionalità e agli strumenti a disposizione. E con focus sulla formazione

D Alcune installazioni realizzate da Fiom in copertura. A destra, il titolare Pietro Cicero

alla progettazione all’installazione, Fiom, azienda di Rosolini (Siracusa) segue tutte le fasi che coinvolgono un intervento di lattoneria. Acronimo di Fabbrica Italiana Oggetti Metallici, la società possiede anche macchinari professionali per la lavorazione di laminati che le consentono di realizzare numerosi prodotti per coperture e rivestimenti, come nastri forati, grondaie, pluviali, dissuasori, braghe, collari, bacinelle e molto altro. «Operia-

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mo nel settore da oltre trent’anni anni», racconta Pietro Cicero, titolare dell’azienda. «Fiom è nata ufficialmente nel 1999, ma già prima lavoravamo in questo ambìto con un’altra ragione sociale. Vantiamo una grande esperienza per tutto quanto concerne la lattoneria, dalle coperture ai rivestimenti di prospetti su pannellature e sagomature».

Domanda. In quale zona operate?

R. In provincia di Siracusa, Ragusa e Catania.

D. Qual è il numero di dipendenti?

R. Al momento siamo cinque dipendenti.

D. Quanti metri quadrati avete in termini di area coperta e scoperta?

R. Abbiamo 780 metri quadrati di area coperta e circa 6 mila metri quadrati di area scoperta. Oltre all’attività di lattoneria, operiamo anche nella vendita di materiale edile, dal legno lamellare alle coperture.

D. Qual è il vostro fatturato?

R. Per quanto concerne solo il settore della lattoneria circa 300 mila euro.

D. Quali sono stati i momenti che hanno segnato un passo in avanti nella crescita dell’azienda?

R. Nel 2005 abbiamo realizzato una nuova struttura, ampliando quella esistente per inserire anche i macchinari per la produzione di accessori per lattoneria e i materiali edili. Questo ci ha consentito di crescere tantissimo.

D. Quali macchinari per la produzione avete a disposizione?

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R. Possediamo una pressa per stampaggio e facciamo produzione di collari, bandelle forate per i tetti ventilati e areazioni di gronda, borchie, aggregati per i pannelli coibentati del colmo, bacinelle aggraffate di tutte le sezioni. Realizziamo tutti i prodotti artigianalmente a seconda delle esigenze, anche conto terzi. Abbiamo anche una pressa piegatrice, una profilatrice per le gronde e diverse presse più piccole per i vari accessori di lattoneria. Inoltre, abbiamo ottimizzato il lavoro di produzione anche a servizio di un gruppo selezionato di lattonieri esterni che vanno a realizzare le installazioni in zona. In questo modo sfruttiamo i macchinari al massimo e abbracciamo più lavori, mentre i lattonieri non devono accollarsi le spese dell’acquisto dei macchinari.

D. Com’è cambiato il vostro lavoro nel corso del tempo?

R. C’è stato un salto di qualità per quanto riguarda la realizzazione e i materiali. Il lavoro si è evoluto in base alle esigenze nate nell’arco degli anni. Negli ultimi tempi, per esempio, c’è stato un boom di richieste di verande in legno lamellare al posto di quelle in profilato in ferro. Fiom ha puntato tantissimo su questo segmento di mercato.

D. In ordine di importanza, chi sono oggi i vostri clienti?

R. Il 70% sono imprese di costruzione e lattonieri e il 30% privati.

D. La composizione è cambiata nel corso degli anni?

R. Sì, in passato avevamo molti più clienti privati.

Oggi, anche in seguito all’introduzione dei bonus, ci troviamo a confrontarci molto di più con i tecnici e le imprese.

D. Parliamo dei bonus: hanno influito sul suo business?

R. Da un anno a questa parte i bonus hanno con-

sentito di aumentare il fatturato all’incirca del 20-30%. Indubbiamente i bonus hanno avuto un effetto positivo e ci hanno permesso di recuperato tantissimo, ma oggi si iniziano a riscontrare i primi problemi. Si è bloccato tutto e molte imprese si sono fermate perché non hanno ancora ricevuto i soldi dei crediti. Ovviamente non possiamo fungere da banca per proseguire i lavori, quindi stiamo per dare un freno a tutto. È una situazione che invita a riflettere.

D. Tre le varie criticità attuali, qual è quella che vi genera più preoccupazione?

R. Sicuramente l’incremento dei prezzi che sta dando un ulteriore freno ai lavori. Mi preoccupa il discorso dei crediti bloccati: ci sono aziende che devono ricevere centinaia di migliaia di euro che non possono andare più avanti. In questo modo si blocca tutto un sistema e vedo un futuro poco positivo. Poi c’è il resto: la guerra, il rincaro dei carburanti, il rincaro dei prezzi dell’energia, su cui però abbiamo poco controllo.

D. Che cosa state facendo per far fronte a questa situazione?

R. Stiamo diminuendo le scorte a magazzino tenendo giusto il materiale che serve per andare avanti. Non sappiamo quello che succederà domani, e abbiamo un po’ frenato l’attività, mettendo avanti le priorità per aiutare le aziende a terminare i lavori e riscuotere i crediti.

D. Avete in programma nuovi investimenti?

R. Attualmente no. Non sappiamo a cosa andremo incontro, anche a causa della guerra in Ucraina. In questo momento l’azienda vive un momento di stabilità, quindi non intendo fare nuovi investimenti.

Abbiamo tanti progetti nel cassetto, ma vogliamo valutare come andrà a finire il discorso dei bonus e il conflitto in corso.

D. Avete difficoltà ad acquisire nuovi collaboratori specializzati nella lattoneria?

R. Manodopera specializzata non esiste: chi ha una specializzazione si mette in proprio. Abbiamo difficoltà a trovare anche giovani operai non specializzati che escono dalla scuola, anche a causa degli incentivi economici che elargisce lo Stato.

D. Fiom è socia del Pile: quali vantaggi ha riscontrato entrando nell’associazione?

R. Il confronto continuo con i colleghi è molto positivo. Il Pile sta lavorando anche per aprire la scuola dei lattonieri, un progetto in cui credo molto e che, qualora si riuscisse a realizzare, mi farebbe molto contento.

D. Che cosa si aspetta per il 2022?

R. Mi auguro che il fatturato cresca. Ci mettiamo tutta la nostra buona volontà, ma non dipende solo da noi. Se il sistema si blocca, ci rimetteremo tutti. di Sara Giusti

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«C’è stato un salto di qualità per quanto riguarda la realizzazione e i materiali.

Il lavoro si è evoluto in base alle esigenze nate nell’arco degli anni»

Copertura metallica realizzata da Fiom. Sopra, a destra, esterno della sede a Rosolini (Siracusa)

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Sicurpal

LA SICUREZZA? NON HA LIMITI

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a legge prevede l’obbligo di formazione per i lavoratori che operano a un’altezza superiore ai 2 metri rispetto a un piano. Ma non basta. Occorrono progettazione ad hoc, prodotti di qualità, installazioni perfette e...

Secondo le nuove statistiche pubblicate da Inail, le attività lavorative svolte a un’altezza superiore ai 2 metri rispetto a un piano stabile, come la manutenzione di coperture, autobus, cisterne, silos, pozzi, Ple, possono provocare cadute dall’alto, che a tutt’oggi causano la maggior parte degli incidenti nel settore dell’edilizia. Come limitare tali infortuni?

FORMAZIONE Come previsto dall’Accordo Stato-Regioni, tutti i lavoratori devono svolgere corsi formativi generali e specialistici.

La formazione specialistica è obbligatoria per alcune attività lavorative rischiose, tra cui i lavori in quota e negli spazi confinati. Tali attività, per la loro complessità, prevedono anche un addestramento pratico da svolgere in una palestra attrezzata, finalizzato a simulare le difficoltà e la varietà di situazioni possibili in questo tipo di lavoro.

Svolgere un addestramento efficace permette di simulare le condizioni di pericolo e apprendere le corrette procedure per lavorare in sicurezza. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi a società di formazione specializzate, come Sicurform, in grado di offrire un’aula corsi e una palestra attrezzate con docenti altamente qualificati.

La formazione pratica obbligatoria deve essere affiancata sempre a corsi tecnico specialistici in aula, volti a sensibilizzare e formare in modo efficace i professionisti sui sistemi di ancoraggio.

SISTEMI ANTICADUTA Oltre alla formazione, indispensabile affidarsi a un’azienda in grado di offrire

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un servizio completo e affidabile, che preveda: • Una progettazione ad hoc, che consideri il manto di copertura, l’area da mettere in sicurezza, la modalità di lavoro e le attività da svolgere in quota • Fornitura di prodotti di qualità e durevoli nel tempo • Installazione a regola d’arte • Manualistica e documentazione dei prodotti completa • Revisioni periodiche calendarizzate Affidarsi a professionisti seri e affidabili del settore, come Sicurpal, permette di tutelare pienamente la vita degli operatori in quota.

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