NUTRIZIONISTICA
Profilo amminoacidico ideale e disturbi del tratto digerente del pollo
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C’è un notevole interesse per le diete per polli a basso contenuto proteico, a cui vengono poi aggiunti amminoacidi per motivi economici, ambientali e di benessere. Negli allevamenti i polli sono esposti a sfide di origine infettiva o non infettiva.
Y.M. Bao, Redox Pty Ltd, Minto, NSW
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Le diete a basso contenuto proteico possono originare una redistribuzione degli amminoacidi, usati soprattutto nelle risposte infiammatorie e immunitarie; uno squilibrio degli amminoacidi nella dieta può essere deleterio per il sistema immunitario del pollo. È dunque cruciale per la salute intestinale del pollo stabilire un equilibrio amminoacidico ideale, in particolare nei sistemi di allevamento senza uso di antibiotici. L’adozione di diete a basso contenuto proteico, riequilibrate con l’aggiunta di amminoacidi, presenta notevoli vantaggi. Nella pratica quotidiana i polli sono esposti a vari problemi, sia infettivi che non infettivi. Quelli infettivi senza sinto-
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mi clinici, sono o subclinici e cronici, oppure derivano da parassiti intestinali, ma tutti causano un minore utilizzo dei nutrienti, con ridotta efficienza produttiva rispetto ai soggetti sani. Anche i problemi non infettivi, come lo stress da calore, la presenza di micotossine e altri fattori antinutrizionali, hanno un impatto sulla digeribilità dei nutrienti. In questi casi devono esssere aumentati i livelli di alcuni amminoacidi rispetto a quanto raccomandato, per evitare danni al sistema immunitario degli avicoli. Si sa che le diete a basso tenore proteico possono deviare gli amminoacidi destinati all’utilizzo produttivo a supporto della salute intestinale per riparare danni di tipo immunitario. Inoltre, una dieta a basso livello proteico può modificare la disponibilità amminoacidica e promuovere interazioni negative tra i vari amminoacidi.
Uso di amminoacidi e disturbi delle funzioni intestinali L’Enterite necrotica (NE) é una malattia batterica multifattoriale, causata dal Clostridium perfringens (CP) che produce varie tossine extracellulari ed enzimi invasivi nell’intestino del pollo. Si sa che la presenza di coccidiosi, l’uso di diete a base di orzo o frumento, l’impiego di quote elevate di farina di pesce e la sospensione degli antibiotici nel mangime sono fattori predisponenti allo sviluppo di Enterite necrotica. L’Enterite necrotica subclinica provoca crescite rallentate e un calo del consumo di mangime dovuti soprattutto ai danni causati alla mucosa intestinale; per rispondere a questa condizione sono mobilitati gli ammi-