DOSSIER
Indagine MSD Animal Health su allevamento e COVID-19 Presentati i risultati dell’indagine condotta da MSD Animal Health che analizza impatto, conseguenze e prospettive della pandemia sul settore dell’allevamento animale. Il comparto è stato colpito in maniera incisiva dall’emergenza, anche se il 61% degli intervistati vede comunque in questa situazione anche un’occasione per valorizzare il Made in Italy e renderlo caposaldo della ripartenza. (51,7%), bovini da latte (29,9%), bovini da carne (12,6%), ma anche ovini (2,3%), avicoli (1,7%) e caprini (1,1%). Quali dunque i principali effetti sull’allevamento? In che modo il lavoro è stato riorganizzato? Quale ruolo ha giocato la figura del medico veterinario? Può questa emergenza rappresentare un’occasione in termini di incremento della biosicurezza e in generale per una maggiore valorizzazione del Made in Italy? Sono queste le principali domande a cui l’indagine ha cercato di dare risposta, fornendo una panoramica e le prospettive future del settore.
Impatto e riorganizzazione del lavoro
Sono stati resi noti i risultati dell’indagine realizzata da MSD Animal Health per esaminare l’impatto della pandemia da COVID-19 sul settore dell’allevamento. L’inchiesta, condotta su un campione di circa 200 allevatori di piccole e grandi produzioni, ha analizzato il modo in cui queste realtà si sono interfacciate con l’emergenza sanitaria e le conseguenze di breve e lungo periodo sul comparto. Le categorie coinvolte nel questionario sono state diverse così da far emergere una visione a tutto tondo: allevatori di suini
20
- dossier -
Il settore dell’allevamento è stato immediatamente coinvolto e ha dimostrato resilienza e adattabilità di fronte alle improvvise difficoltà di un’emergenza sanitaria, non fermando la produzione. Dall’indagine emerge che le principali ripercussioni subite dagli allevatori riguardano problematiche e rallentamenti sui prodotti sia venduti che acquistati (che rappresentano rispettivamente il 40% e il 18% delle risposte), mentre il 15% delle risposte indica la necessità di ripensare l’organizzazione del lavoro per garantire l’approvvigionamento e la continuità produttiva. È da evidenziare come, durante tutta la fase 1, gli allevatori abbiano dimostrato una