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A Montpellier la 42ª edizione del Sett

Dal 3 al 5 Novembre il Salone delle attrezzature e delle dotazioni per l’ospitalità all’aria aperta

di Sara Alvaro

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La quarantaduesima edizione del Sett, salone professionale dell'ospitalità all'aria aperta quest’anno si terrà nei giorni 3, 4, e 5 Novembre presso centro fieristico di Montpellier per presentare le novità nel settore delle attrezzature e delle dotazioni, le quali terranno conto anche delle direttive sanitarie emanate in occasione dell’epidemia di Covid-19. Sarà questa una occasione per preparare al meglio la stagione turistica 2021, che dovrà recuperare le perdite sofferte quest’anno a causa del ritardo col quale sono stati aperti campeggi e villaggi. Al Sett partecipano ogni anno circa 600 espositori, che richiamano oltre 16mila visitatori professionisti del turismo open air, alla ricerca delle ultime tendenze e innovazioni del settore. Al momento sono già oltre 400 le aziende che hanno confermato la loro presenza alla edizione 2020. Creato nel 1978, il Salone delle attrezzature e tecniche del turismo (Sett) è stato fondato dalla federazione francese dei campeggi ma ad oggi ha altre sette federazioni regionali come partner: Midi-Pyrénées, Auvergne Rhône-Alpes, Corsica, Limousin, Provence-Alpes-Côte d’Azur e Borgogna diventando un riferimento anche per gli operatori esteri (11% i visitatori stranieri): gestori di campeggi, alloggi, caffé, hotel, ristoranti, affitta camere, paesaggisti, stabilimenti balneari, collettività locali; questo grazie alla vasta scelta di soluzioni proposte in settori chiave come le attrezzature e servizi, Horeca, comunicazione e digitale, giochi, divertimento, piscine, benessere, strutture abitative, spazi verdi. Con più di 55mila metri quadrati

di esposizione anche l’edizione 2020 si preannuncia molto importante, restando al vertice di una costante crescita qualitativa e qualitativa. Un autentico luogo di incontro per i professionisti che qui si danno appuntamento per scambiare idée e punti di vista, anticipare tendenze e interpretare la domanda proveniente dal mercato. Insomma una tappa obbligatoria soprattutto per chi si accinge ad investire nella modernizzazione e aggiornamento delle strutture ricettive e di quelle dedicate ai servizi e allo svago. Come ha sottolineato Philippe Robert, presidente della federazione dell’HPA, «Oggi è arrivato il momento dell’ottimismo e la nostra professione è fortemente mobilitata affinché l’estate 2020 sia ben al di là delle nostre aspettative, nonostante l’inizio tardivo. Nel contesto attua-

le, il Sett permetterà più che mai di reperire idée nuove e innovative per l’ospitalità all’aria aperta, la quale si adegua e affronta le nuove sfide che le sono imposte, pur mantenendo una buona redditività economica. Il Sett 2020 permetterà di fare della stagione 2021 un grande successo». Un ottimismo che anche gli operatori italiani dell’open air vogliono fare proprio, nella consapevolezza che l’emergenza della pandemia se da una parte ha causato grossi danni economici dall’altra ha ancor più evidenziato le potenzialità del mercato.

La stagione 2020 in Francia Anche in Francia i professionisti dell’open air hanno confermano che le prenotazioni sono riprese in maniera significativa dall'inizio del mese di giugno, con un trend positivo che si è allineato a quello dello stesso periodo dell'anno scorso, facendo chiudere la stagione 2020 meglio del previsto pur con numeri complessivi che restando ovviamente ben al disotto di quelli degli anni precedenti. Sempre in Francia l’ospitalità all’aria aperta dispone di risorse chiave con un parco di 8000 campeggi, primo parco europeo e secondo a livello mondiale. E’ il primo tipo di ospitalità di svago in Francia con 22 milioni di vacanzieri che optano ogni anno per la vacanza all’aria aperta. Oltralpe, come in Italia, le strutture abitative nel mezzo della natura offrono alloggi isolati e ben distanziati che attirano i turisti alla ricerca di

un nuovo scenario senza correre i rischi dell’ attuale contesto. I locali non sono chiusi, sono senza ascensori e corridoi non costringono gli ospiti ad una forzata vicinanza. Secondo un sondaggio IFOP realizzato il 12 e 13 maggio 2020 dalla federazione nazionale francese dell’ospitalità all’aria aperta, un francese su due desiderava andare in vacanza e desiderava farlo senza rischi sanitari ed economici, anche se gli intervistati erano alla ricerca di destinazioni non troppo lontane e preferibilmente entro i confini nazionali (40%) mentre solo il 10% sarebbe voluto andare all’estero. Alla luce di quanto emerso nel dopo epidemia l’ospitalità all’aria aperta deve quindi riassicurare i suoi clienti abituali ma anche attirare nuove tipologie di vacanzieri alla ricerca di maggiore autenticità e maggiore semplicità. Per sviluppare queste opportunità nei prossimi anni la professione deve mantenere un livello di investimento elevato, che in Francia è tradizionalmente tra il 20 e il 25% del fatturato. Gli investimenti sono indispensabili per far fronte alle sfide del futuro, adeguandosi alle nuove esigenze e aspettative dei vacanzieri, a partire dalla stagione 2021.

Le caratteristiche del Salone Il Sett come consueto riserverà particolare cura a determinati ambiti. L’innovazione, innanzitutto, con l’organizzazione del Sett d’Oro, grazie alla partnership col giornale Décision, che premia le migliori innovazioni del settore. Inoltre l’informazione, attraverso un programma di conferenze su temi regolamentari, giuridici, fiscali e sanitari; e la convivialità, con numerosi incontri tra professionisti. Per la tranquillità dei partecipanti il Salone si svolgerà all’insegna della massima sicurezza dal punto di vista sanitario e sul sito della manifestazione vi è una apposita sezione che descrive le norme per la prevenzione che saranno messe in atto per garantire il regolare svolgimento della manifestazione. Per Nicolas Dayot, presidente della federazione francese delle strutture turistico ricettive all’aria aperta Contacts «Il Sett è uno dei grandi momenti più importanti per i professionisti dell’open air in quanto tutti i grandi investimenti effettuati nell'anno si concretizzano per anticipare le stagioni successive. Per trasformare le opportunità che ci verranno offerte negli anni a venire, grazie anche alla conformazione delle nostre strutture abitative nel contesto attuale, gli operatori dell’ospitalità all’aria aperta devono portare avanti la loro strategia di investimento. Senza i nostri fornitori, la nostra professione non ha futuro. Dobbiamo risultare più che mai attrattivi, all'avanguardia nelle innovazioni e proporre soluzioni con un livello di attrezzature in linea con le esigenze dei vacanzieri di domani». Costatazioni più che mai valide anche per gli operatori italiani, che dalla loro hanno in più rispetto ai concorrenti europei un grande asso nella manica: un clima invidiabile per buona parte dell’anno in almeno due terzi della penisola e bellezze culturali, naturali, artistiche e architettoniche che pochi altri possono vantare. Se a questo si aggiungeranno innovazione e maggiore qualità è molto probabile che dopo una stagione tutto sommato da dimenticare come quella appena conclusa ne verranno altre molto, molto positive. ✻

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