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Il rischio sicurezza nei campeggi e villaggi turistici

Qualche utile suggerimento per una efficace tutela degli ospiti e dei lavoratori

di Domenico Grillo Consulente tecnico-normativo in ambiente e sicurezza

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Arriva l’estate e con essa si rianimano le strutture ricettivo-turistiche. Tipicamente, come in ogni attività commerciale, il target principale è la soddisfazione del cliente. In questi casi l’organizzazione del lavoro può risultarne condizionata, specialmente in occasione dei picchi di saturazione legati alla stagionalità. Quando si parla di sicurezza nelle strutture ricettive generalmente si fa riferimento alla salute e sicurezza degli ospiti, tuttavia in questi luoghi di lavoro sono presenti diversi rischi anche, e principalmente, per la salute e sicurezza dei lavoratori. Un caso particolare di struttura ricettiva è il campeggio. Peculiarità di questa particolare tipologia di struttura è l’organizzazione e la gestione dello stesso che presenta alcune criticità legate soprattutto al rapporto tra l’uomo e il contesto ambientale. La sicurezza dei campeggi non è da sottovalutare e dipende da molti fattori; ma come capire se un campeggio è sicuro per il nostro soggiorno? Proviamo a rispondere a questa domanda. Chi programma di trascorrere le vacanze in un campeggio cerca svago e riposo in un ambiente a stretto contatto con la natura, senza rinunciare alle necessarie comodità; tuttavia bisogna essere coscienti che il soggiorno non è completamente privo di pericoli. Il campeggio, infatti, è un'area recintata, fornito di acqua, corrente elettrica, fognature, ecc., spesso posto in mezzo a un bosco o ad una pineta, dove convivono centinaia di persone e si accumulano moltissime attrezzature (tende, tendoni, mobili da giardino, bombole del gas, veicoli di ogni genere...). Inoltre, essendo un luogo di svago anche famigliare con bambini, talvolta molto piccoli, che girano liberamente come se fossero a casa, ignari dei pericoli che li circondano. Già se rivolgiamo uno sguardo al passato prossimo vediamo che non mancano, purtroppo, gli infortuni. La convivenza tra i campeggiatori, l’ambiente e il luogo di lavoro deve essere garantita da un attento sistema di gestione in cui devono essere ben definiti i layout della struttura e un regolamento interno in grado di delineare regole chiare, prive di possibili interpretazioni non univoche, atte a disciplinare l’uso delle aree single e comuni e il comportamento dell’utenza. Una corretta gestione dei rischi deve partire, necessariamente, da un’attenta progettazione degli spazi e soprattutto dell’organizzazione al fine di ottimizzare il lavoro e migliore il comfort dei campeggiatori e dei lavoratori. Alcuni semplici accorgimenti per assicurare una tranquilla permanenza nel campeggio vengono evidenziati di

seguito. L’area deve trovarsi in un ambiente sufficientemente sicuro, lontano da luoghi o da attività pericolose; il layout della struttura deve evidenziare l’esatta posizione delle aree commisurata anche alla natura dell’attività e del rischio, la sistemazione dell'area interna deve essere effettuata in modo da eliminare o comunque limitare, fra gli altri, l’insorgere e la propagazione degli incendi. Le aree aperte devono poter consentire un agevole deflusso delle persone, le aree destinate agli sport, ai giochi o agli svaghi in genere possono essere assai utili a questo scopo ed è bene che siano ubicate vicino alle uscite in modo che, in caso di emergenza, i presenti possano defluire senza creare pericolosi imbuti. Nella struttura i materiali facilmente infiammabili, come bombole o tende, devono essere depositati in area presidiata e lontana da fonti di accensione; le bombole di gpl in particolare vanno mantenute in posizione verticale, protette dal sole e da fonti di calore e fuori dalla portata dei bambini. Gli estintori e i presidi antincendio devono essere distribuiti in tutta l’area di campeggio e deve essere sempre presente personale adeguatamente formato per gestire le situazioni di emergenza. Al fine di limitare la possibilità di incidenti fra autoveicoli è buona norma che il campeggio sia dotato al suo interno di rallentatori di velocità; quella massima consentita non deve superare i 20 km all'ora. Una buona regola è che, una volta alloggiati, i campeggiatori lascino i veicoli fuori dal recinto di campeggio. Ove ciò non fosse possibile, è bene che per il loro ingresso o transito venga regolamentato sia negli orari e sia nelle modalità. Inoltre, non bisogna dimenticare il rischio di contaminazione da legionella, rischio che si elimina tramite una corretta progettazione e manutenzione degli impianti idrici e sanitari. È consigliabile prevedere, all'arrivo dell’utenza, la consegna di un opuscolo che comprenda, oltre alle informazioni di carattere generale e di funzionamento della struttura con i relativi servizi, anche un'apposita sezione dedicata alla sicurezza; questa, deve evidenziare, in particolare: • la limitazione del quantitativo massimo complessivo dei recipienti portatili di gpl, • l'indicazione delle zone in cui è vietato fumare, • il divieto di utilizzare candele o fornelli a gas per l'illuminazione, • le precauzioni da adottare nell'utilizzo delle fonti di calore per la cottura dei cibi, • il comportamento da tenere in caso di emergenza, • la posizione delle vie di fuga • il punto di raccolta. Le vie di fuga devono essere ben distribuite lungo tutto il

“La convivenza tra i campeggiatori, l’ambiente e il luogo di lavoro deve essere garantita da un attento sistema di gestione in cui devono essere ben definiti i layout della struttura e un regolamento interno in grado di delineare regole chiare"

perimetro e in numero adeguato al numero massimo di campeggiatori. Esse devono essere facilmente fruibili da parte di chi si trova in quella determinata zona del campeggio e condurre a un luogo sicuro; a tale scopo è bene che vialetti, uscite di emergenza e aree comuni siano ben illuminati. La forza lavoro, composta generalmente da soggetti giovani e lavoratori stagionali, è la prima ad essere vittima di una cattiva organizzazione o di condizioni di stress lavorativo particolarmente rilevante; una corretta informazione e formazione risulta, quindi, necessaria al fine di mitigare l’insorgere di condizioni di pericolo. Altro rischio da tenere ben in considerazione è quello dovuto all’attività di sollevamento e trasporto di materiali, traino e spinta di carrelli, attività di sollecitazione degli arti e della schiena derivanti da operazioni di svuotamento cestini, spolveratura, sanificazione servizi igienici, pulizia e superfici vetrate, rifornimento generi di conforto. Una particolare attenzione va riservata, ancora, ai prodotti utilizzati per la sanificazione ed alle sostanze chimiche in genere. Questo è un rischio presente ma spesso sottovalutato, con la conseguenza per i lavoratori di intossicazioni acute ed allergie. Utili misure di prevenzione sono la formazione precisa e puntuale, superando le difficoltà linguistiche, l’utilizzo di DPI idonei, il corretto utilizzo dei prodotti. Relativamente ai prodotti per la sanificazione e per la pulizia si sottolinea l’importanza che siano dotati delle schede tecniche di sicurezza; utili, fra l’altro, per evitare il mescolamento di prodotti fra loro incompatibili. In merito al rischio biologico, assumono particolare importanza le procedure operative che devono essere condivise da tutto il personale; esse devono essere semplici, dirette e spiegare esattamente le azioni da intraprendere a seguito dell’accadimento dell’evento incidentale. L’attenzione e la formazione sono gli elementi imprescindibili che completano il bagaglio che ogni lavoratore deve possedere. La sorveglianza post infortunio è una delle azioni che il MC deve prevedere a priori al fine di poter prontamente porre in essere tutte le azioni a tutela dei lavoratori. Importanti misure di prevenzione sono quelle di dotare il personale di pinze per asportare i taglienti, di evitare di vuotare i cestini dei servizi igienici direttamente con le mani, di informare sempre il responsabile della struttura dell’evento e di attenersi alla procedura di intervento. Con riferimento al Covid-19, infine, si raccomanda di attenersi alle specifiche norme igieniche ed alle norme comportamentali previste dalla normativa nazionale e locale emanata e vigente. ✻

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