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Accessibili e sostenibili. Ovvero: inclusivi

Torniamo su un concetto che potrebbe portare una boccata di ossigeno nelle casse delle aziende turistiche open air

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Turismo accessibile, questo sconosciuto; al punto che ancora c’è chi confonde l’accessibilità con la sostenibilità, il che equivale a scambiare i fiaschi per fischi dal momento che la sostenibilità riguarda l’ambiente e l’ecologia mentre l’accessibilità è ciò che consente a chi ha un qualche handicap permanente o temporaneo e ad una vastissima tipologia di persone: dagli allergici, alle famiglie con bambini piccoli, agli anziani, di poter andare comunque in vacanza, sicuri di trovare strutture in grado di accoglierle in sicurezza. I lettori di Camping Management ormai dovrebbero essere edotti sull’argomento, poiché abbiamo spesso avuto ospite su queste pagine Roberto Vitali, presidente di Village for All e pioniere in Italia della accessibilità totale. Proprio Vitali ha di Pietro Licciardi

più volte spiegato come in Europa vi sia un ampio mercato potenziale di turisti in cerca di strutture idonee ad ospitarli descrivendo anche i vantaggi in termini di crescita del giro di affari per le strutture che hanno investito in questo settore. Argomenti oggi quanto mai sensibili dopo una quarantena che ha messo in ginocchio il turismo nazionale e che farà sentire i suoi effetti anche negli anni a venire. Quindi torniamo sull’argomento, lasciando ancora la parola a Roberto Vitali.

Allora, signor Vitali, qual è la giusta definizione di accessibilità per quanto riguarda le strutture turistiche?

«Esiste una definizione di accessibilità ma è una definizione tecnica, che riguarda gli architetti e le figure professionali che si occupano dell'abbattimento delle barriere architettoniche. Ma noi ci stiamo occupando di ospitalità, dove non esiste un modello univoco di accessibilità dal momento che ogni persona ha le proprie esigenze, le proprie capacità, le pro-

“In Europa vi è un ampio mercato potenziale di turisti in cerca di strutture idonee ad ospitarli con grossi vantaggi in termini di crescita del giro di affari per le strutture che hanno investito in accessibilità"

prie risorse e soprattutto non esiste una accessibilità standard. Per questo motivo noi preferiamo parlare di ospitalità accessibile».

Come mai il concetto di accessibilità nel turismo stenta ancora ad affermarsi, nonostante vi sia una gran numero di persone con disabilità permanenti o temporanee che rimangono ancora oggi nella condizione di turisti solo potenziali?

«Purtroppo la tendenza ad associare la disabilità con gli aspetti sanitari tende a distrarre gli imprenditori dall'obiettivo principale della loro attività, che è quella di dare ospitalità al maggior numero di persone possibile. Per poter fare questo è indispensabile concentrarsi sulle persone, sulle loro esigenze, senza soffermarsi agli aspetti sanitari, medici e sociali che purtroppo sono correlati alla parola disabilità».

Al contrario si fa un gran parlare di sostenibilità, e le strutture ricettive sembrano fare a gara per potersi adeguare al concetto. Quale relazione c’è tra sostenibilità e accessibilità?

«La sostenibilità ha ormai conquistato l'attenzione del mercato turistico, senza però riuscire a farsi conoscere fin nel profondo; infatti parlando di sostenibilità si deve anche parlare di accessibilità, e soprattutto di inclusione. Purtroppo affrontando la sostenibilità in maniera “superficiale” ci si ferma sempre agli aspetti ambientali, al recupero energetico, alle procedure per evitare la produzione di rifiuti e per garantirne un corretto smaltimento. Quando parliamo invece di ospitalità accessibile è indispensabile concentrarsi sulle persone, sui loro bisogni, sulle loro condizioni. Condizioni necessarie affinché l'esperienza turistica sia adeguata alle loro esigenze».

Come mai secondo lei il concetto di accessibilità ancora non entra a pieno titolo nell’orizzonte organizzativo e imprenditoriale del settore turistico? O almeno non nella misura in cui sarebbe necessario.

«Credo che da parte degli imprenditori vi sia la difficoltà a comprendere che l'accessibilità, o meglio le esigenze di accessibilità che le persone esprimono durante le proprie vacanze, rappresentano un enorme potenziale economico in attesa di essere valorizzato. Basterebbe rammentare che è sempre l'esigenza più complessa a guidare il mercato della domanda. Ricordo che in vacanza non si va da soli, che il turismo accessibile ha un fattore moltiplicatore pari a due, che le vacanze superano i dieci giorni per più di una volta all'anno, e che la capacità media di spesa è di circa 120 euro per notte».

Domanda potenziale di turismo accessibile - Report Commissione Europea Mind the Accessibility Gap: Rethinking Accessible Tourism in Europe 2014

Sono state fatte delle stime su quanta parte del mercato turistico risulta sensibile alla sostenibilità e quanta invece sarebbe più interessata alla accessibilità?

«Non ho elementi per poter rispondere a questa domanda; non mi risulta che siano state fatte indagini comparative».

Un altro termine che va di gran moda oggi è “innovazione”. L’accessibilità può considerarsi uno strumento di innovazione per le aziende?

«L'accessibilità è sicuramente uno strumento di innovazione per le imprese turistiche nella misura in cui possiamo considerare “innovazione” il dare attenzione ai bisogni che esprimono i nostri ospiti. Troppo spesso ho visto spacciare per turismo accessibile ausili tecnologici o pseudo tali, che in realtà non risolvono le esigenze del mercato. La vera innovazione sta nel fare una custode satisfaction, attenta ai bisogni delle persone, facendosi raccontare direttamente da loro cosa serve perché possano avere una vacanza soddisfacente. Scopriremo tante cose interessanti, soprattutto che non esiste la persona disabile standard».

Qual è il rapporto costi-benefici per una azienda che vuole rendersi pienamente accessibile?

«Il rapporto costi benefici per un'azienda che vuole rendersi pienamente accessibile è estremamente favorevole. Come esempio parliamo dell'esperienza dell' Ermitage Bel Air Hotel di Abano che ha dimostrato come realizzare una camera con accessibilità trasparente, quindi l’avere un'offerta adeguata, possa rappresentare uno strepitoso potenziale economico. Conti alla mano si è dimostrato che una camera realizzata con un’accessibilità trasparente può offrire una revenue del 30% superiore a quella di pari grado senza accessibilità. Chiaramente l'accessibilità fisica deve essere affiancata anche da personale competente e formato, in grado di rispondere alle richieste di questo ospite» di finanziamenti, perché tutti i bandi che sono stati fatti in questi anni specifici sull’abbattimento delle barriere “ La sostenibilità ha ormai conquistato l'attenzione del mercato turistico, senza però riuscire a farsi conoscere fin nel profondo; infatti parlando di sostenibilità si deve anche parlare di accessibilità" Come si colloca l’Italia per quanarchitettoniche sono andati mediato riguarda il turismo accessibile? mente deserti o poco più, mentre ad In altre parole a che punto siamo esempio i bandi per la sostenibilità nella graduatoria delle destinasono sempre andati decisamente olzioni più accessibili? tre alla disponibilità offerta. «L’Italia purtroppo non si colloca Quindi è un problema di orientaai primi posti del turismo accessimento, che deve essere fatto con bile perché manca una strategia a professionalità prima di tutto verso livello nazionale, una comprensione gli imprenditori, che devono riconoimprenditoriale di questo mercato, scere questo ambito come una voce un’offerta turistica diffusa in grado attiva del proprio bilancio aziendale di rispondere a tutte le richieste che e non come un mero problema tecarrivano da questo mercato». nico che riguarda solo il geometra o l'architetto. In Italia l’accessibilità è lasciata Ricordo che ospitalità accessibile alla buona volontà delle singole significa stesso luogo, stesso prezzo, aziende o vi sono politiche per più clienti. E vale anche la pena riaiutare le imprese nella loro concordare che le persone disabili che versione, ad esempio mediante fanno turismo sono turisti, interessaincentivi fiscali o finanziamenti? ti a fare una vacanza ed a spendere i «Sono fortemente convinto che non loro soldi per la qualità che gli viene sia una questione di incentivi fiscali o offerta». ✻

Parte la campagna #latuamigliorevacanza

Grazie alla collaborazione tra Assocamp e FAITA-FederCamping riunite in un tavolo di confronto inizia la valorizzazione della intera filiera open air

di Michela Bagatella

Èentrato nella fase operativa il tavolo di confronto tra l’associazione dei produttori di caravan e camper, Assocamp, Assocamping Confesercenti e FAITA-FederCamping promosso dalla rivista PleinAir e PleinairClub per la promozione e la valorizzazione dell’intera filiera della vacanza open air. Con l’estate 2020 ha infatti preso il via una prima azione condivisa: la campagna social di comunicazione intitolata #latuamigliorevacanza. Nei mesi primaverili, mentre l’emergenza Covid e la conseguente quarantena erano causa di pesantissime conseguenze sull’intero comparto e l’economia non soltanto nazionale fra gli addetti ai lavori iniziava a farsi largo la speranza che le vacanze all’aria aperta avrebbero potuto diventare oggetto di un rinnovato interesse e di un rilancio grazie ai loro intrinseci punti di forza quali l’abbondanza di spazi aperti e la maggiore facilità di attuare il distanziamento sociale rispetto alle strutture ricettive tradizionali come gli hotel. In effetti nel periodo successivo, a cominciare dalla apertura di molte strutture avvenuta a Giugno, la vacanza all’aria aperta è stata oggetto di un’attenzione mediatica senza precedenti. Cogliendo in modo costruttivo questa occasione, i settori della produzione e vendita dei veicoli ricreazionali e quello della ricettività open air hanno sentito l’esigenza di riavviare un dialogo che nei precedenti decenni si era in qualche modo affievolito. Se infatti la storia

45 “ L’esigenza è di migliorare la comunicazione fra i settori della produzione e vendita dei veicoli abitativi e le strutture ricettive che lo accolgono sin dalle sue origini, con standard di sicurezza e qualità in costante crescita"

del campeggio e quella di strumenti come i caravan e successivamente i camper tra la metà degli anni Sessanta e fino alla fine degli anni Settanta sono andate di pari passo, in tempi più recenti il mercato del veicolo abitativo motorizzato ha via via identificato sempre più in questo Il target dei destinatari è stato suddiviso in tre fasce d’età. La prima è dai 25 ai 35 anni, ed è rappresentata da giovani single o coppie con capacità di spesa media o medio-alta e un’ottima propensione all'instant travel. Essi scelgono le destinazioni attraverso i social, modulano la scelin tenda o in glamping, in bungalow o in casa mobile, in un campeggio spartano o con tutte le comodità di un cinque stelle, il motto resta sempre e comunque: la vacanza all’aria aperta è la vacanza da vivere, è #latuamigliorevacanza. L’intera iniziativa fa leva su alcuni “ In seguito all’incontro svoltosi virtualmente, grazie ad Internet, il 19 Maggio la prima azione condivisa tra i partner è stata la campagna social #latuamigliorevacanza" mezzo con valori come l’autonomia, ta considerando il budget e partono. video della durata di 45 e 15 minuti la libertà, l’indipendenza; istanze Non hanno difficoltà ad ambientarsi, inseriti in un piano di comunicazione che in mancanza di una chiara noranzi vogliono sperimentare i modi di articolato che prevede una campamativa a livello nazionale hanno vivere dei local. Una seconda fascia è gna multi-channel con investimenti alimentato temi che qui ci limitiadai 35 ai 50 anni e comprende le fasulle piattaforme Google Adwords, mo ad accennare: dalla sosta non miglie con buona capacità economiFacebook, Youtube, Instagram. Il regolamentata alla diffusione delle ca che stanno pensando di noleggiare formato orizzontale ha diffusione aree attrezzate comunali e private, o acquistare un camper e intendono organica e a pagamento su Facebosorte in una certa misura anche per le vacanze non solo come momento ok e Youtube, mentre quello verticasopperire alla stagionalità dell’aperdi relax ma anche come viaggio di le è utilizzato per IGTv e Facebook tura dei camping. Da qui l’esigenza scoperta. La fascia dai 50 ai 65 anni Stories. Il tutto è supportato da una di migliorare la comunicazione fra i è infine composta per lo più da coplanding page che andrà via via incresettori della produzione e vendita dei pie stabili con figli tardo-adolescenti mentandosi con contenuti che mettoveicoli abitativi e le strutture ricettive o già adulti che hanno derubricato il no in evidenza le specifiche aree di che lo accolgono sin dalle sue origini, soggiorno in campeggio come mera interesse dei partner. con standard di sicurezza e qualità in esperienza giovanile e low cost e Gli obiettivi del tavolo per la procostante crescita. stanno riconsiderando la vacanza mozione del turismo all’aria aperta

In seguito all’incontro svoltosi viropen air anche a seguito delle dinon finiscono qui. Fra i punti del tualmente, grazie ad Internet, il 19 sposizioni sanitarie introdotte con la programma vi sono la ricerca di un

Maggio la prima azione condivisa pandemia. confronto con le istituzioni capace di tra i partner è stata la campagna soIl claim della campagna fa leva sulla donare al settore pari dignità rispetto cial #latuamigliorevacanza, lanciata necessità molto diffusa di recuperare alle altre forme di turismo e la volondurante l’estate 2020 con l’obiettivo un rapporto sano con la vita all’aria tà di mettere a punto un programma di risvegliare l’attenzione verso la vaaperta, emerso ancora più forte dopo di azioni a medio e lungo termine canza en plein air presso nuove fasce i mesi di quarantena. Che si parli di che rafforzi l’immagine congiunta d’utenza. una vacanza in camper o in caravan, del comparto. ✻

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