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Il turismo, questo sconosciuto

Politici e amministratori ancora ignorano cos’è veramente il turismo, soprattutto open air. Il lavoro più duro sarà costruire una vera cultura turistica

di Nicolcarlo Genovese

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Ci credereste? Ancora nel 2020 la nostra classe politica ignora natura e consistenza del comparto turistico. Ne abbiamo avuto tangibile prova in occasione dei provvedimenti emanati in occasione dell’emergenza Covid 19. Il turismo per il legislatore, amministrativo o centrale che sia, è albergo, forse agriturismo, al più bed & breakfast, il resto è semplicemente sconosciuto, tipo la materia oscura dell’universo: si sa che c’è ma cosa sia lo si ignora. L’ospitalità e l’offerta si riducono, nella visione di chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica, a queste categorie. Qualcuno si riempie la bocca e la testa con le città d’arte, qualcun’altro con il settore congressi o termale, ma sono mosche bianche e soprattutto lo fanno perché hanno partecipato ad un convegno o letto un report. E’ sconsolante ma purtroppo è così. Chi delibera lo fa sotto la spinta di azioni di lobbing più o meno energiche, sempre sulla base di contingenze e comunque con una visione di settore arcaica e poco aderente alla realtà. E’ un problema enorme e la prima responsabilità è proprio del mondo delle imprese che non sa comunicare il cambiamento e le proprie istanze, la dimensione raggiunta e gli ostacoli che si frappongono alla crescita. Ma ugualmente responsabili sono i mezzi di comunicazione main stream che continuano a veicolare un’immagine del turismo totemica e cristallizzata agli anni Settanta, con una idea confusa di grandi alberghi e piccoli resort. Prigioniera di una visione subalterna culturalmente alla concezione industriale che ancora oggi oscilla “ Qualcuno si riempie la bocca e la testa con le città d’arte, qualcun’altro con il settore congressi o termale, ma sono mosche bianche e soprattutto lo fanno perché hanno partecipato ad un convegno o letto un report"

tra consumi di massa e velleitarie pulsioni elitarie e da upper class. Sia chiaro; il turismo è anche questo ma ritenerlo solo questo rende inutile ogni tentativo di analisi e di approfondimento, quando non dannoso, perché avvitato su numeri ed esigenze da monocultura e da massificazione dei consumi. E’ sbalorditivo che si propongano modelli di fruizione del territorio organizzati sul concetto di visita o di conoscenza, quando il territorio è conoscenza e questa è tempo e spazio dedicati ed omogeneamente organizzati e fruiti. Stiamo assistendo alla fiera della sostenibilità; anche le imprese turistiche si riempiono la bocca attraverso la pubblicità tabellare di impegni pro ambiente ed iniziative ecofriendly. Sono solo parole e sono le peggiori che si possano spendere per adescare un pubblico che sarà sempre più stordito, confuso ed inquinante. Ho spesso partecipato ad incontri tavole rotonde o convegni sul tema della sostenibilità del settore. E’ stata spesso un’esperienza frustrante. Non ci si ascolta ed i dati sono distorti e piegati a logiche di produttività che sono la contraddizione pura e noscenza più aderente della realtà e soprattutto dovrebbe stimolare le idee di impresa “ Anche l’accademia ha le sue colpe, in fondo ara campi dove tutti si pongono le stesse domande e coltivano gli stessi prodotti. Finisce così per essere la fonte più autorevole di un flusso di credenze e mitologie" sollecitando le novità e favorendone la crescita. Ho avuto una discussione con un operatore che sosteneva la necessità di avere uno scalo aereo per sviluppare turisticamente un territorio con alcune attrattive. Mi sembra una posizione sconcertansemplice dell’idea di sostenibilità. te. A che serve uno scalo se non c’è La bellezza naturale, il paesaggio, il un’offerta? Peggio, se non c’è un’idea patrimonio architettonico e culturale d’impresa e di ospitalità organizzata? sono beni rari e preziosi che devono Resto dell’avviso che dovremmo imessere costruiti prima che venduti o parare di nuovo a parlare di turismo svenduti. Las Vegas è nata ed è nota innanzitutto tra gli opinion makers per essere una meta turistica sorta e e poi tra i consumatori per suggerivoluta nel nulla del deserto, l’antinore modalità di fruizione ed approcmia pura del concetto di turismo che ci altri ed alternativi, in maniera da pone al centro della motivazione del formare un gusto pronto alla variaviaggio il luogo ed il contesto. Stiamo bilità ed una domanda articolata su trasformando in Las Vegas il mondo motivazioni e modalità molteplici e delle destinazioni turistiche. Essere distinte tra loro. Meno monocultura andati in un qualsivoglia luogo è più e più poliformità dovrebbe essere la importante del motivo per il quale chiave di ogni distretto o territorio, ci si è andati. Vogliamo un turismo in maniera da attrarre molti ma non di massa e dei grandi numeri ma ci troppi e da consentire una conservarendiamo conto, con una punta di zione ed una gestione del patrimonio disagio, solo una punta, che si tratta locale dove la fruizione turistica è del fattore più distruttivo e a impatto essa stessa materia che aggiunge vanegativo sui luoghi che esista. lore e non fattore di disgregazione ed Anche l’accademia ha le sue colpe, in annullamento. fondo ara campi dove tutti si pongo“Andrà tutto bene!” Questa innocenno le stesse domande e coltivano gli te ed ottimistica affermazione ci ha stessi prodotti. Finisce così per essere accompagnato e rincuorato nei mola fonte più autorevole di un flusso menti più bui e stranianti del lockdi credenze e mitologie che rallendown. Tuttavia, sono convinto che tano ed ostacolano il coefficiente di ognuno di noi si sia posto una legitticrescita del settore. Come dovrebbe ma e fastidiosa domanda. Come poessere il mondo per essere migliore? trà andare tutto bene se non ci occuDovrebbe portarci tutti ad una copiamo e risolviamo i problemi vecchi

e nuovi che ci riguardano? Ecco, il punto è questo: come si può risolvere alcunchè in materia di turismo se non si conosce natura e complessità del settore? La Federazione ha inondato di documenti e comunicazioni ogni singolo tamento energetico, sistema bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici; di integrare la norma prevista per le esenzioni dall’imposta municipale propria IMU, che così come redatta dall’attuale decreto può dar luogo a dubbi di natura interpreDa ultimo ed a riprova della assoluta mancanza di considerazione istituzionale per la categoria e le sue istanze i rappresentanti delle imprese open air non sono nemmeno stati inclusi tra i partecipanti al Tavolo di crisi per il turismo a seguito dell'e“ A riprova della assoluta mancanza di considerazione istituzionale per la categoria e le sue istanze i rappresentanti delle imprese open air non sono nemmeno stati inclusi tra i partecipanti al Tavolo di crisi per il turismo" referente cercando di metterli a parte tativa in relazione della condizione mergenza da Covid-19 istituito con della necessità per le imprese dell’oin cui i proprietari siano anche gestoDecreto presso il Ministero del turipen air di vedere riconosciuta la posri delle attività, escludendo dal benesmo. sibilità di usufruire del credito d'imficio, non solo ad esempio i concesCi sarà molto da fare nei prossimi posta per i canoni di locazione degli sionari di aree demaniali, ma tutti i mesi per sostenere le imprese dell’oimmobili ad uso non abitativo e affittitolari di diritti reali; di approvare il pen air, ma probabilmente il lavoro to d'azienda indipendentemente dal differimento dei termini relativi agli più duro e complicato sarà di riporvolume di ricavi e compensi registraadempimenti previsti dalla norma di tare ad un livello di accettabile conto nel periodo d'imposta precedente; prevenzione degli incendi. Nessuna sapevolezza la cultura turistica della di prevedere gli incentivi per efficiendi queste istanze è stata accolta. nostra classe dirigente. ✻

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