MARIANNO
FRANZINI Conosco il prof. Franzini da molto tempo
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ma, tra i suoi impegni in giro per il mondo e il periodo pandemico, non eravamo ancora riusciti ad incontrarci, come ci eravamo ripromessi, per parlare delle nuove frontiere dell’Ozonoterapia. Finalmente a Maggio fissiamo un appuntamento ma, il nostro Marianno, la sera precedente viene portato al Papa Giovanni con il covid. È rimasto, quasi certamente, infettato durante una delle visite ai malati che aveva in cura con l’Ozonoterapia in varie strutture ospedaliere che avevano adottato la sua metodica in giro per l’Italia. Fin dall’inizio dei contagi il Prof. Franzini si è sbracciato e ha cercato di far sentire la sua voce circa i benefici anche risolutivi dell’Ossigeno Ozono Terapia contro il covid. Poichè le sperimentazioni hanno dato esiti sorprendenti. Franzini viene ricoverato al Papa Giovanni dove non è prevista la terapia con ossigeno-ozono ed in quanto contagiato non può neppure essere trasferito in altra struttura. La carica virale è molto forte e Franzini si aggrava fino ad essere intubato ma, questa volta, la sfortuna guarda altrove e, dato che da intubato può essere trasportato, ecco che il nostro eroe viene trasferito all’Ospedale San Carlo di Paderno Dugnano dove verrà subito sottoposto all’Ossigeno Ozono Terapia. Il paziente si riprende presto e risulterà guarito dopo solo due settimane. Per questo motivo la SIOOT ha pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera un appello alle Autorità affinché diano modo agli ospedali di erogare il servizio di Ossigeno Ozono Terapia SIOOT ai pazienti. Le terapie non si limitano al Covid ma ci sono evidenze anche riguardo l’efficacia nel trattamento delle infezioni antibiotico resistenti, problema che solo quest’anno nel mondo ha fatto oltre 49 milioni di decessi. Il Prof. Franzini ha fatto da testimone diretto dei benefici che l’Ozono Ossigeno Terapia produce per sconfiggere i virus. (V.E.Filì)
Colpito dalla variante Delta del Covid-19, il prof. Marianno Franzini, presidente internazionale della SIOOT (Società scientifica di Ossigeno Ozono Terapia), ha raccontato le fasi drammatiche della sua malattia e di come sia riuscito a salvarsi grazie all’aiuto dell’Ozonoterapia di cui in Italia è considerato il padre.
COVID STORY Nel mese di maggio 2021 il prof. Franzini si reca in un importante ospedale di Milano per offrire il suo ausilio terapeutico a un paziente affetto da Covid, previa autorizzazione dell’azienda ospedaliera. Quasi certamente è in quella sede che Franzini contrae il coronavirus, a causa dell’altissima concentrazione virale che, come è noto, si produce nei reparti specialistici destinati ai malati di Covid. La malattia, come sovente accade, esplode in tempi brevissimi e senza alcun preavviso. Alle prime ore del 12 maggio Franzini viene trasportato d’urgenza in un ospedale di Bergamo. Le sue condizioni sono gravi, con una compromissione polmonare del 90%. Praticamente solo gli alveoli non erano stati intaccati dall’infezione virale che - come si scoprirà dagli esami di laboratorio - era la variante Delta: la più aggressiva. Al pronto soccorso viene sottoposto a ventilazione tramite CPAP e, poche ore dopo, viene trasferito in terapia intensiva. Il prof. Franzini chiede, da subito, che gli venga praticata l’ossigeno ozono terapia. Il giorno stesso viene fatta formale richiesta alla direzione dell’ospedale di sottoporre il paziente, in via compassionevole, all’ossigeno ozono terapia secondo la sua volontà dichiarata per iscritto (a cui si aggiunge una corposa documentazione scientifica comprovante la validità della terapia). Alcune persone molto vicine a Franzini (fra cui la moglie Delia, la segretaria Francesca, i medici Luigi Valdenassi e Francesco Vaiano, e l’On. Claudio Pedrazzini, che a suo tempo era stato curato e guarito dal Covid dallo stesso Franzini) si recano dal primario per caldeggiare l’utilizzo dell’ozonoterapia.