L'Acquedotto n. 1 2022

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AZIENDA

Progetti sostenibili

AMBIENTE

La Regione Puglia risponde 'presente'

L’ACQUEDOTTO - 2022 - N.1

Pensare il futuro dell'acqua

DIALOGO

IO SCELGO IL PIANETA



LA PRIMA ACQUA | L’Editoriale

Buon 2022. Che sia un anno sostenibile. Un anno pulito. Ecologico. E di tutela dell’ambiente. Tutti temi presenti in queste pagine. Temi che raccontano l’impegno di Acquedotto Pugliese per i territori serviti. Da ‘Io scelgo il pianeta’ con una foto meravigliosa in copertina, al Piano d’Ambito dell’Autorità Idrica Pugliese, passando per progetti già realizzati e quelli che i nostri amministratori pensano per le nuove generazioni. Ce lo chiedono le Nazioni Unite con ben 17 temi di sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030; e ne sentiamo quasi la necessità grazie all’impulso delle nuove generazioni con un impegno non così scontato fino a qualche anno fa. Ma non solo. Già a fine 2020 un’indagine di Boston Consulting (condotta su un campione di 3000 persone in tutto il mondo) rilevava come dopo la prima ondata della pandemia, il 70% degli intervistati ritenesse i problemi ambientali preoccupanti allo stesso modo se non di più di quelli della salute. La sostenibilità ambientale un nuovo imperativo categorico? Si, senz’altro. Certamente qui in Puglia, regione che negli anni è stata capace di realizzare progetti innovativi, fare sistema e pensare alla questione ‘qualità ambientale’ con un approccio nuovo e moderno. Buona lettura, quindi. E ancora buon anno!

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SOMMARIO

» AZ I E NDA - pa g .4

» DI A LO G O - p a g .1 2

» A MB IE N TE - pag.24


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Sommario

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4 AZIENDA Pensare il futuro dell'acqua

10 10 IN CONDOTTA Antonio Braccio, Chief Financial Officer (CFO) di Acquedotto Pugliese

12 DIALOGO Progetti sostenibili. La Puglia al servizio dei pugliesi

20 IL CONTAGOCCE 14001: UNI EN ISO 14001

24 AMBIENTE Visione e impegno eco: la Regione risponde 'presente'

28 sott'acqua Purissima, buonissima, pulitissima

30 SAPERE Io scelgo il pianeta

38 parole come gocce » S A P E RE pag. 3 0

"Tenera è l'acqua" di Sebastiano Nata

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PENSARE IL FUTURO DELL'ACQUA


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Impianto di potabilizzazione Locone Nella pagina accanto: lavori sulle reti a Castellana Grotte, Bari Nella pagina precedente: un tratto della rete della grande adduzione idrica AQP

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stato presentato il nuovo Piano d’Ambito dell’Ambito Territoriale Ottimale Puglia da parte di Autorità idrica Pugliese (AIP). Il nuovo Piano d’Ambito rappresenta uno strumento fondamentale di pianificazione del Servizio Idrico Integrato a livello regionale e con un

orizzonte temporale di lungo termine che arriva fino al 2045. Tale Piano è redatto ed elaborato dagli uffici dell’AIP, il soggetto rappresentativo dei comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua. L'ente definisce un piano che sarà poi realizzato da Acquedotto Pugliese. “Questo è un lavoro del quale non parla mai


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nessuno. Probabilmente molti dell’AIP non ne hanno mai sentito parlare: ma da oggi AIP vuole diventare un soggetto che non solo dialoga con l’Acquedotto e con la Regione, ma in generale con i cittadini. Perché questa strategia influenza le scelte imprenditoriali, turistiche, agricole di gran parte della nostra regione”, ha commentato il Presidente di Regione Puglia, Michele Emiliano, qualche mese fa alla presentazione del Piano d’Ambito presso la Fiera del Levante di Bari. A tal proposito, abbiamo incontrato Antonio

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Presentazione del Piano d’Ambito dell’Ambito Territoriale Ottimale Puglia da parte dell'Autorità idrica Pugliese (AIP) ad Andria (BAT) In basso: da sinistra, Francesco Crudele, Consigliere di Amministrazione di AQP, Antonio Matarrelli, Presidente AIP e Giovanna Bruno, Sindaca di Andria (BAT)

Matarrelli, presidente di Autorità Idrica Pugliese, nonché sindaco della città di Mesagne. Cosa rappresenta il nuovo piano d'ambito per i comuni pugliesi? Una grande opportunità che consente di pro-

grammare e gestire il futuro dell’acqua in Puglia, con un orizzonte temporale di lungo termine che si proietta fino al 2045: l’importante strumento strategico permetterà di investire 7 miliardi di euro in moderne infrastrutture


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e per l'adeguamento alle norme in materia di salute e sicurezza. Tra le azioni pianificate dal Piano d’Ambito Territoriale presentato a Bari lo scorso ottobre, un ruolo fondamentale viene attribuito agli interventi per l’innovazione e la digitalizzazione, in linea con quanto indicato dal PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Quali sono le novità di questo piano e i prossimi passi per il futuro di AIP? Già a partire dal 2022 sono previsti cospicui investimenti per garantire l'estensione delle reti idriche nei territori regionali e l’avvio di

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strategie di recupero delle risorse idriche, attraverso il potenziamento degli impianti di depurazione e di risanamento delle perdite. Si punterà sull’utilizzo di nuove tecnologie per consentirne il riutilizzo nell’industria e nell’agricoltura. Tali interventi saranno preceduti da azioni di monitoraggio dei flussi, della pressione e dei parametri di qualità. Da questi punti fermi si parte per una programmazione a lungo termine, passo dopo passo verso il raggiungimento dell’obiettivo ultimo: garantire l’acqua pubblica a tutti i cittadini, in tutti i comuni pugliesi, attraverso infrastrutture moderne ed ecocompatibili.

Francesca Portincasa è la nuova Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese. È la prima volta che una donna assume questa carica: la prima volta in oltre 100 anni di storia. Francesca Portincasa avrà il compito di accompagnare l’azienda nel processo di trasformazione sostenibile digitale, nonché di fornire un nuovo impulso agli investimenti, con particolare attenzione per i fondi del Pnrr. “Sono orgogliosa del nuovo incarico e ringrazio per la fiducia riposta – ha detto la nuova Direttrice Generale di AQP - Ci attendono sfide impegnative e molto stimolanti”. “Contiamo sulla sua capacità di visione e di leadership per fornire un servizio sempre più efficiente, con attenzione all’innovazione e alla sostenibilità”, è il commento del Presidente AQP, Domenico Laforgia. Biologa, sposata e madre di due figli, con esperienza nella cooperazione internazionale e nella gestione di sistemi idrici complessi, Francesca Portincasa è stata Coordinatore Industriale e Direttore Reti e Impianti di AQP.

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ANTONIO BRACCIO, CHIEF FINANCIAL OFFICER (CFO) DI ACQUEDOTTO PUGLIESE Per il terzo anno consecutivo AQP conquista il Premio Industria Felix - L’Italia che compete per i risultati di bilancio relativi al 2019. Industria Felix è il trimestrale di economia e finanza supplemento de ‘Il Sole 24 Ore’ che ha come obiettivo mettere in rete tra loro le aziende virtuose e raccontare l’Italia che compete. L’ambìto riconoscimento, conferito nel corso di una cerimonia all’Università Luiss Guido Carli di Roma, è stato assegnato ad Acquedotto Pugliese a seguito di un’indagine condotta tenendo conto di un particolare algoritmo di competitività, del Cerved Group Score Impact (l’indicatore di affidabilità finanziaria di una delle più importanti agenzie di rating in Europa) e del bilancio/report di sostenibilità. “Siamo davvero orgogliosi di questo riconoscimento - afferma Antonio Braccio, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Acquedotto Pugliese - che testimonia l’impegno della nostra azienda per una gestione della risorsa idrica sempre più orientata alla sostenibilità, alla ricerca e all’innovazione".

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Progetti sostenibili. La Puglia al servizio dei pugliesi

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Interno dell'aeroporto Karol Wojtyla di Bari Nella pagina accanto: I lavori della Stazione di Modugno (BA). Più due chilometri di linea interrata, più tre gallerie; meno due passaggi a livello, meno traffico e meno emissioni di CO2. Nella pagina precedente: pista di atterraggio dell'aeroporto Karol Wojtyla di Bari

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ostenibilità. Nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Ricorriamo alla Treccani per proporvi un ragionamento guidato sulle opere sostenibili della nostra regione. La definizione è senz’altro utile perchè non sempre le connessioni sono chiare. Specie se si pensa a quando nel 1972 il termine fu ‘coniato’ dalla prima Conferenza ONU sull’ambiente. Oggi, a distanza di qualche decennio, il concetto è senz’altro mutato; tanto che le stesse Nazioni

Unite nel 2015, varando l’Agenda 2030, proposero un esplicito richiamo alle responsabilità di tutte le componenti della società: imprese private, settore pubblico, società civile e mondo della cultura e dell’informazione. Per comprendere come si possano raggiungere i target e i traguardi legati al mondo della sostenibilità il modo più concreto è raccontare i progetti che si fondano sui principi che l’Onu assieme a governi, regioni, comuni ed enti, hanno sviluppato e reso tangibili negli ultimi anni. In Puglia gli esempi non mancano: recentemente sono state inaugurate e messe a disposizione dei cittadini, opere e modalità di fruizione dei servizi che, da un lato coprono esigenze degli abitanti della nostra regione,


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dall’altro sono sempre più green, con particolare cura e attenzione per l’ambiente. A Modugno, da poco più di un mese è attiva la nuova stazione interrata delle Fal (Ferrovie Appulo Lucane); i lavori termineranno a primavera e tutta l’area sarà riqualificata grazie alla costruzione di piste ciclabili, area giochi per i più piccoli e nuovi parcheggi. Nel frattempo la stazione interrata, oltre ai vantaggi in termini di trasporto pubblico, raggiunge anche importanti obiettivi ambientali, con l’abbattimento dei livelli di CO2 e l’eliminazione di due passaggi a livello. Trasporti sempre protagonisti. Dal treno all’aereo, passando per le navi. E ancora le stazioni, gli aeroporti e i porti. Per esempio, recentemente è stato presentato all’aeroporto Wojtyla di Bari il progetto «Adigreen». Si tratta di un piano

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finanziato dal programma di cooperazione territoriale europea Italia-Croazia 2014/2020, per favorire l’integrazione di porti e aeroporti italiani e croati; per ottimizzare le tempistiche di viaggio dei passeggeri durante le stagioni estive e migliorare le performance ambientali dei sistemi adriatici marittimi e aerei. “Adigreen” vede numerosi protagonisti: Aeroporti di Puglia insieme con gli aeroporti di Pola (Capofila), Dubrovnik, Rimini, Pescara; poi le Autorità portuali di Dubrovnik, di Pola e Ancona e l’università Politecnica delle Marche. Per sviluppare questo progetto saranno messe in pratica azioni pilota e sarà creato un network di partenariato per definire strategie, fornire soluzioni e supportare il sistema di trasporto aereo-portuale. L’ obbiettivo è la riduzione dell’impatto ambientale in termini di

consumo di acqua ed energia, produzione/gestione dei rifiuti, emissioni sonore, favorendo il trasporto intermodale nonché l’esperienza di viaggio di passeggeri. Non solo trasporto. Mai come questo periodo condizionato dalla pandemia, è emerso sempre più chiaramente quanto sia importante la tecnologia e l’innovazione digitale per venire incontro ad ambiente e salute. Un elemento decisivo per garantire la connessione indispensabile di ogni individuo. Un esempio di come la sostenibilità sia strettamente legata all’innovazione e allo sviluppo digitale viene da Acquedotto Pugliese. Si tratta di un percorso intrapreso già nel 2018 con la decisione di abbracciare quella digital transformation necessaria per semplificare il rapporto con i cittadini. Dapprima si è partiti con la creazione di uno sportello online e

Impianto di potabilizzazione del Locone. Si trova nell’agro di Minervino Murgia (BA), ha una portata (massima) di 1500 litri al secondo e tratta le acque invasate nel lago artificiale del Locone. La capacità complessiva dell’invaso è di 131 milioni di metri cubi d’acqua. Il potabilizzatore è attivo dal 1999.


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una piattaforma navigabile da browser; oggi il successo di questo strumento ha portato alla creazione di “AQP Facile 2.0”. Si tratta di un’applicazione che interagisce con i sistemi informativi di AQP, permettendo ai cittadini di accedere da mobile a tutti i servizi. Oggi è possibile ottenere estratti conto ed effettuare pagamenti attraverso canali carta di credito, nonché il pagamento delle singole rate. Inoltre, l’App AQPf@cile permette l’erogazione di nuove funzionalità, tra cui la consulenza web video live per gli amministratori di condominio. Tutto questo consente un notevole risparmio di tempo ed evita l’incombenza di doversi recare agli sportelli di assistenza, ottimizzando così i tempi e riducendo l’impatto ambientale. Innovazione, tecnologia e digitale, ancora una volta e in una sola parola: sostenibilità.

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IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE DEL SINNI

L’impianto di potabilizzazione del Sinni, in agro di Laterza, tratta le acque provenienti dalla diga di Monte Cotugno (Senise, Basilicata). Costruito nel periodo tra il 1983 e il 1985 é entrato in esercizio nel giugno 1986 ed é il più grande impianto di potabilizzazione di Acquedotto Pugliese. Tratta una portata media di 4000 l/s che rappresenta circa il 20% dell’intera produzione di acqua potabile di AQP.



il contagocce 14001 O meglio UNI EN ISO 14001. Cosa è? E' la verifica di certificazione ambientale che Acquedotto Pugliese ha mantenuto anche quest’anno. E che ha avuto come obiettivo il mantenimento di diverse norme, non solo quelle ambientali. In particolare: • UNI EN ISO 9001:2015 per la qualità dei processi del Sistema Idrico Integrato incluse le attività di progettazione e realizzazione delle infrastrutture • UNI EN ISO 45001:2018 in tema di salute e sicurezza sul lavoro. • UNI EN ISO 14001:2015 in tema di ambiente. ISO è l’acronimo di International Organization for Standardization, la più importante organizzazione mondiale per la definizione di norme tecniche. Gli standard ISO sono fondamentali per tutte le imprese che vogliono garantire ai propri clienti il rispetto di norme riconosciute da tutta la comunità mondiale.



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Visione e impegno eco: la Regione risponde 'presente'


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ontrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici, mette re in atto azioni mirate per affrontare il dissesto idrogeologico, attivare sinergie adeguate a difendere i sistemi urbani delle aree interne e costiere. Sono solo alcuni esempi degli obiettivi della Strategia regionale di Sviluppo sostenibile, varata dalla Regione Puglia da pochi mesi. Un documento fondamentale che diventa la “stella polare” dell’ente più importante del nostro territorio. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio che ne è la promotrice. Oggi si parla spesso di sostenibilità ormai in tutti i mondi: cosa significa per una pubblica amministrazione adottare una strategia come questa? Costruire e diffondere un nuovo approccio per l’attuazione delle politiche nel territorio regionale, integrato, condiviso e concreto, pensato

rispetto alle molteplici realtà territoriali, riassume il processo verso il quale la Regione Puglia è diretta. La Strategia regionale che la giunta regionale ha approvato lo scorso aprile è un documento di visione complessiva con il quale si è deciso di percorrere la strada della scelta responsabile verso le prossime generazioni. Il processo che oggi ha portato alla definizione di questo documento strategico si è basato su un metodo di lavoro innovativo per la pubblica amministrazione, attraverso un approccio trasformativo e interdipendente. L’analisi di contesto ha coinvolto diverse strutture e la società civile con un percorso partecipativo anche attraverso il Forum regionale di Sviluppo Sostenibile. In questo modo è stato evidenziato che l’innovazione passa dalla sinergia e che ogni obiettivo può essere perseguito attraverso la cooperazione di strutture di due o più dipartimenti. Anche per questo sarà attivata una stretta collaborazione tra diversi assessorati (ambiente e pianificazione territoriale, agricoltura, sviluppo economico) che devono gestire

Anna Grazia Maraschio, Assessore all'Ambiente Regione Puglia


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L’Agenda per lo sviluppo sostenibile è stata sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Stati e approvata dalle Nazioni Unite. Contiene 17 obbiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs).Fanno parte di un programma di azione articolato e complesso pensato in ambiti ambientali, economici, istituzionali e sociali. Si tratta in pratica di una sfida globale che testimonia il tentativo delle nazioni di tutto il mondo di affrontare con un approccio concreto la questione della sostenibilità ambientale. insieme la programmazione delle risorse a disposizione per attuare quanto definito. La “Strategia per lo sviluppo sostenibile” della nostra regione si propone di fare luce sul futuro della nostra comunità. Cosa prevede? L’Agenda 2030 e la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile propongono cambiamenti che richiedono di passare da un approccio di governo settoriale del territorio a un approccio di governo che consideri i problemi del territorio, mettendo al centro il concetto di comunità. Per avviare processi di questa natura è necessario coinvolgere tutti gli stakeholder per costruire un rapporto di fiducia su una proposta di indirizzi e di intenti comuni, attivando specifici strumenti di valutazione e di monitoraggio delle politiche regionali. Valutazioni che saranno funzionali a creare un

set di indicatori comuni a livello nazionale in tema di sviluppo sostenibile. In questo modo si produrranno dati, evidenze ed argomentazioni utili per contribuire al miglioramento degli interventi e ad alimentare un dibattito pubblico sullo sviluppo sostenibile informato e competente. Il concetto di sostenibilità discende direttamente dall’Agenda Onu 2030 con i 17 goal (SDGs). Si lega all’attenzione per l’ambiente ma anche per il sociale e l’economia, ambiti molto ampi. Quali obiettivi si è prefissata la regione Puglia? Gli Obiettivi Regionali di Sviluppo Sostenibile incrociano coerentemente i goal dell’Agenda 2030 dell’Onu. Abbiamo definito dieci ambiti di intervento intesi come settori in cui sviluppare politiche di sostenibilità, individuando obiettivi specifici perseguibili attraverso azioni coordinate tra il comparto ambientale, sociale

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Vista aerea della città di Polignano a Mare (Bari), Puglia

ed economico della macchina amministrativa. Tra questi rientra, ad esempio, il Patto per il Clima e per l’economia verde e sostenibile che prevede, fra l’altro, la chiusura del ciclo dei rifiuti ad impiantistica pubblica e valorizzazione delle frazioni riciclabili, l’aggiornamento del Piano della qualità dell’aria ed il potenziamento del contrasto e contenimento della Xylella. Finalmente poi si fa strada l’idea che è necessario un coinvolgimento prioritario delle città che nel mondo sono ormai il principale motore del Pil. Ecco perché si affronta il tema delle Città Sostenibili attraverso l’obbiettivo di ridurre i consumi energetici degli edifici pubblici e delle nostre reti, impegnandoci a sperimentare almeno un modello di comunità energetica locale in ciascun territorio non interessato finora da co-

munità energetiche. Ci sono obiettivi che puntano poi a rafforzare l’area sanitaria per accrescere la capacità di presa in carico delle persone non autosufficienti, creando un’integrazione tra le politiche socioassistenziali, sociosanitarie e socio-lavorative. Sono previsti investimenti per il digital divide tra le famiglie, con focus sulle competenze femminili. Nell’ambito dell’agenda di genere si prevede l’elaborazione di un protocollo per il linguaggio negli atti amministrativi della regione, nella corrispondenza e nella comunicazione, nonchè il raggiungimento della parità di genere nella declinazione di incarichi e funzioni amministrative e politiche, il superamento del ‘gender pay gap’ e la riduzione dei divari tra lavoratori e lavoratrici nei percorsi professionali e di carriera.


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AQP, IL NUOVO PIANO TRIENNALE DI SOSTENIBILITÀ La sostenibilità via maestra anche per Acquedotto Pugliese. Il Consiglio di AQP ha, infatti, approvato a fine 2021 il Piano di Sostenibilità dell’azienda, relativo al triennio 2022-2024. Soddisfatto il presidente Domenico Laforgia (nella foto al centro) in carica da settembre, che commenta: “A pochi mesi dall’insediamento del CdA abbiamo approvato il Piano di Sostenibilità 2022-2024. Il nostro impeIl Consiglio di Amministrazione di AQP gno, insieme a quello degli oltre duemila dipendenti che lavorano ogni giorno per l’Acquedotto Pugliese, è rivolto a migliorare il servizio alle comunità nel rispetto dell’ambiente e della risorsa idrica”. Il Piano punta alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) e si concentra su tre macroaree strettamente correlate: Ambiente, Qualità e Persone. Tra gli obiettivi più significativi: incrementare la produzione di energia elettrica, accrescere la qualità del servizio al cliente, incentivare politiche di welfare e wellbeing per il miglioramento della qualità della vita, salute e benessere di dipendenti e cittadini. “Il Piano di sostenibilità è una delle prime azioni programmatiche del nuovo CdA e rappresenta il nostro impegno nel fornire obiettivi e criteri misurabili sull’operato di Acquedotto Pugliese”, ha spiegato Rossella Falcone (prima a sinistra nella foto), consigliera di Amministrazione di AQP, a capo del Comitato sostenibilità AQP.

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SOTT ACQUA PURISSIMA, BUONISSIMA, PULITISSIMA Il processo di disinfezione dell’acqua è tanto affascinante quanto complicato e Acquedotto Pugliese ha degli standard di qualità molto alti e innovativi. Generalmente e da sempre, per rendere l’acqua di ottima qualità si utilizza l’ipoclorito di sodio: un disinfettante a buon mercato e facilmente trasportabile. Ma come tutte le cose della vita, anche l’uso di questo prodotto può presentare degli aspetti negativi: forma dei sottoprodotti di disinfezione che potrebbero risultare nocivi alla salute delle persone se superassero un certo limite. Quindi bisogna tenerlo costantemente sotto controllo. Il nostro Acquedotto ha una conformazione particolare: condotte molto lunghe che fanno sì che questa necessità di disinfettare l’acqua si renda più evidente. Bisogna far viaggiare l’acqua in maniera più sicura possibile, lungo tutto il‘percorso’. È da qui che parte la sperimentazione di AQP sulla monoclorammina: l'obiettivo è quello di ottenere un risultato più efficace in tubazioni molto lunghe o dove l’acqua si muove a una velocità inferiore. Per un anno e mezzo la sperimentazione avverrà sull’impianto di potabilizzazione del Locone, uno dei cinque impianti di AQP dove l’acqua, dapprima raccolta, viene sottoposta a un trattamento chimico-fisico normale e disinfezione. Dal Locone parte una condotta che arriva fino a Barletta: questa condotta è stata programmata per portare un alto quantitativo di acqua e quindi dare una limitata portata a quella condotta significa avere problemi nella disinfezione. Ad esempio, però, disinfettando quella condotta con l’ipoclorito di sodio non si otterrebbe un risultato ottimale ed è per questo che la sperimentazione con la monoclorammina parte proprio da qui. In Italia la monoclorammina non è ancora utilizzata per la disinfezione delle acque potabili, quindi lo studio di Acquedotto Pugliese potrebbe diventare anche un modello per tutti gli altri acquedotti italiani. Ovviamente, durante la sperimentazione l’acqua non sarà destinata al consumo umano.



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Alcune immagini della mostra “Planet or Plastic” Nella pagina precedente: Bari. Il Teatro Margherita. Un’opera di inizio ‘900 sorta nell’area del vecchio porto su pilastri fondati in mare. Oggi è un luogo di incontro destinato a mostre ed eventi di arte contemporanea.

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n nome, un motto, un disclaimer. Una dichiarazione d’intenti che dice tutto. “Io scelgo il Pianeta” è il primo festival dedicato al tema della sostenibilità ambientale, che si è svolto dal 26 novembre

al 5 dicembre scorsi all’interno dei teatri Kursaal Santalucia e Margherita e in altri luoghi della città di Bari. Ideato da Cime, realtà pugliese attiva da diversi anni nell’organizzazione di eventi di respiro internazionale guidata da Vito Cramarossa, “Io scelgo il pianeta” è un festival che affronta tematiche legate alla


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tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e del pianeta, attraverso un fitto programma di incontri tematici, esposizioni, attività e azioni; il tutto secondo una chiave di lettura che pone al centro l’informazione e un approccio positivo e costruttivo. Abbiamo chiesto proprio a Vito Cramarossa come è nata l’idea di realizzare questo festival: “Noi crediamo fortemente nello sviluppo del territorio, ma affinché questo sia possibile, è necessario uno sviluppo

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critico da parte della comunità; solo così sarà possibile alimentare una certa energia che guardi al futuro. Nel 2014 abbiamo incontrato la Fondazione World Press Photo e pian piano siamo diventati i loro principali partner, accompagnandoli poi in diverse città d’Italia. Così abbiamo deciso di spingerci ancora oltre con una partnership con National Geographic per una vera e propria prospettiva di crescita. Volevamo sviluppare qualcosa che rimanesse sul territorio, da qui la nascita del festival “Io scelgo il pianeta”. La rassegna, sotto la direzione scientifica di Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia e delle riviste mensili di settore Le Scienze e Mind., gode del sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari, della partecipazione dell’Università degli Studi di

Bari - e dell’esclusiva collaborazione di National Geographic Italia e Rai Documentari. A tal proposito abbiamo sentito l’Assessora alle Culture, Turismo, Marketing territoriale del Comune di Bari, Ines Pierucci: “Io scelgo il pianeta è stato sold out in quasi tutte le sue manifestazioni, eventi e incontri. Questo perché si è affrontato un tema attuale molto interessante per il pubblico. In questo è stato fondamentale l’approccio divulgativo di National Geographic, approccio che utilizza ormai da anni proprio per avvicinare più persone. Salute circolare, cambiamento e stravolgimento climatico, Covid: sono stati questi gli argomenti al centro di questo festival. Naturalmente - ha continuato Pierucci - abbiamo parlato anche di quello che è il cambiamento climatico che si inserisce nei comportamenti e nelle abitudi-


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Kursaal Santalucia, Bari. Progettato da Orazio Santalucia nel 1924 in stile tardo liberty, voleva far concorrenza alle kursaal (dal tedesco ‘sale per le cure) del nord Europa. Dopo molte vicissitudini (10 anni di chiusura e due di restauro) è stato riaperto al pubblico il 24 settembre dello scorso anno in occasione del Bari International Film Festival.

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Alcune immagini della mostra “Planet or Plastic” Nella pagina accanto: mostra “Planet or Plastic” presso Teatro Margerita di Bari.

ni delle persone: quindi cultura delle persone, cultura della consapevolezza. Inquinamento visto non solo come argomento scientifico ma conoscenza del proprio patrimonio affinché i lo si tuteli. Quindi abbiamo parlato nel nostro patrimonio, anche quello pugliese: ad esempio, grazie alla collaborazione con i ricercatori biologi e marini dell’Università di Bari che nelle acque delle Isole Tremiti c’è l’esistenza di un corallo nero, unico nel mondo. Si tratta di un patrimonio naturalistico che va assolutamente tutelato, prima che venga degradato dalla plastica”. Il Festival ha inglobato anche la mostra “Planet or Plastic”, in Puglia per la prima volta in assoluto. L’esposizione, che sarà possibile visitare al teatro Margherita di Bari fino al 13 marzo 2022, è realizzata da CIME in collaborazione con il Gruppo GEDI e curata da Marco Cattaneo. Un progetto fotografico vuole sensibilizzare il visitatore sul male che la plastica fa

agli oceani e al nostro mare. Planet or Plastic racconta infatti i danni provocati dall’enorme quantità di plastica dispersa negli oceani e fa capire che un mondo senza plastica è possibile, ma dobbiamo essere noi i primi a farcene


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carico. “L’ idea di questa mostra - continua Vito Cramarossa - è nata perché quella della plastica è una problematica da affrontare: ma non è una sorta di demonizzazione della plastica, piuttosto una sensibilizzazione ad un suo uso consapevole. La scelta non è tra il pianeta e la plastica, ma è una scelta legata alla quotidianità

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di ognuno di noi”. All’appuntamento non poteva mancare Acquedotto Pugliese che metterà a disposizione borracce da donare agli studenti delle scuole in visita alla mostra e organizzerà dei laboratori didattici per i ragazzi. Si tratta di una azione di sensibilizzazione alla riduzione della plastica nel nostro uso quotidiano.

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Parole come gocce TENERA È L'ACQUA AUTORE: SEBASTIANO NATA EDITORE: ATLANTIDE PAGINE: 208 EURO: 19,00

“In un attimo gli parve di cogliere tutta la sua vita. L’aula spoglia in cui da liceale faceva lezione a quei ragazzi di borgata. Le piscine dietro Forte Antenne e più in là verso il Foro Italico, dove aveva nuotato da piccolo e ancora nuotava”. L'amore per l’acqua in tutte le sue forme come fonte d’ispirazione per raggiungere gli obiettivi della propria vita. E' questo il filo conduttore dell’ultimo libro di Sebastiano Nata, ex dirigente aziendale, oggi scrittore. Tenera è l’acqua racconta la storia di Giacomo, Paola e Mattia, tre amici, che tra passioni e drammi familiari continueranno a vivere la loro amicizia e l’amore. Amore soprattutto per l’acqua che viene esplorata in tutte le sue ambientazioni: dalla piscina, dove inizia il racconto, per continuare alle fontane della città di Roma, fino ai corsi d’acqua come l’Aniene. I tre protagonisti, condizionati dall’indifferenza e l’ingiustizia che vedono ovunque attorno, vorrebbero arrendersi. È qui che entra in gioco l’acqua, sempre pronta ad aiutarli, spingendoli a comprendere quanto resistere sia fondamentale per superare le avversità e continuare a volersi bene. Sebastiano Nata torna a scrivere a distanza di oltre vent’anni dalla pubblicazione de “Il dipendente”, e, proprio come nelle precedenti opere, torna protagonista anche l’elemento acqua, come quella delle piscine dove l’autore ha nuotato per tanti anni. Da ragazzo, infatti, partecipò alle Olimpiadi di Monaco (nei duecento delfino) e negli ultimi anni ha ripreso a nuotare, stabilendo un paio di record italiani nella categoria Master.



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Dove

Direttore Responsabile - Vito Palumbo

@acquedottopugliese @AcquedottoP

Acquedottopugliese

AcquedottoPugliese SpA Acquedotto Pugliese aqp.it

aqpfacile.aqp.it

aqpwateracademy.it vocedellacqua.it asecospa.com

Contatti

comunicazione@aqp.it

+39 080 572 3442




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