TERAPIE Farmaci agnostici
I farmaci agnostici, terapie in cui credere Sono arrivati sul mercato i primi farmaci approvati per l’uso quando è presente una specifica mutazione nel tumore, a prescindere dal tipo istologico di cancro. Un nuovo modo di guardare alla terapia oncologica, che non si basa più sull’organo interessato, ma sulle caratteristiche molecolari della malattia
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a cura della REDAZIONE a parola agnostico compare sempre più spesso nelle riviste scientifiche che si occupano di cancro. Se la cerchiamo sul vocabolario troviamo questa definizione: “che non prende posizione”. Tradizionalmente è usata per indicare l’atteggiamento di chi rifiuta di esprimere un giudizio di fronte a una determinata questione, specialmente di carattere religioso, politico e sociale. Suona decisamente strano che un termine filosofico venga associato a qualcosa di molto concreto come un farmaco. Eppure i farmaci agnostici sono la nuova frontiera nel campo della medicina di precisione.
Dove si trova o come è mutato? Un libro di oncologia è abitualmente diviso in capitoli: uno per il tumore del polmone, un altro per quello della mammella, un altro ancora per quello della prostata e così via. Un centro oncologico è organizzato in unità o strutture dedicate ai tumori che colpiscono una certa sede anatomica. Se ci dicono che un conoscente ha un tumore, chiediamo “dove”. La localizzazione è considerato l’elemento più caratterizzante di una neoplasia. Anche la classificazione dei tumori si è sempre basata sull’esame istologico, l’analisi al microscopio di un campione di tessuto. Le conoscenze accumulate in questi an-
GENNAIO 2021 | FONDAMENTALE | 21