Fondamentale gennaio 2021

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PANDEMIA Covid e cancro

In questo articolo: Covid-19 fattori di rischio cancro del polmone

Covid-19 e cancro, ogni tumore un rischio diverso Secondo i risultati di uno studio condotto nel Regno Unito, non tutti i pazienti oncologici hanno maggiori probabilità di ammalarsi di Covid-19 o di sviluppare i sintomi più gravi legati a questa malattia. Il fattore di rischio più importante, indipendentemente dal tipo di tumore da cui si è affetti, resta l’età

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a cura della REDAZIONE ire che tutti i pazienti con un tumore sono più suscettibili dei soggetti normali al Covid-19 è probabilmente poco ragionevole e poco utile.” Ne sono convinti gli autori di un articolo pubblicato sulla rivista The Lancet che hanno cercato di fare il punto sul le-

game tra cancro e pandemia. Come ricordano i ricercatori, è già stato dimostrato che gli anziani, gli uomini e i portatori di malattie pregresse, incluso il cancro, sono più a rischio di contrarre Covid-19 e sviluppare le forme gravi della malattia. Questo ha spinto molti centri a sospendere o ritardare i trattamenti per i pazienti oncologici, senza nessu-

na distinzione in base alle caratteristiche del paziente o del tumore. “Il cancro però è una malattia molto eterogenea e i diversi tipi possono avere stadio e grado differente” precisano i ricercatori, che sono partiti proprio da questo presupposto per le loro analisi. Come cambia il rischio Confrontando gruppi di pazienti oncologici affetti o meno da Covid-19, i ricercatori hanno cercato di comprendere se ci fossero differenze nel rischio di infezione e di decesso a causa della malattia in base a età, sesso e tipo di tumore. La risposta è stata affermativa. “Come osserviamo nella popolazione generale, anche nei pazienti con tumore essere anziani e uomini aumenta il rischio di infezione e di sviluppare i sintomi più gravi della malattia da coronavirus” scrivono gli esperti. Il rischio cambia anche a seconda del tipo di cancro, tanto che nei pazienti con tumori ematologici (in particolare leucemie) il Covid-19

ha avuto effetti più pesanti e il tasso di letalità è risultato più alto. Per questa tipologia di pazienti, il rischio di decesso mentre sono ricoverati in ospedale per Covid è risultato più alto, in particolare se il paziente aveva da poco effettuato la chemioterapia, forse perché questi tumori mettono alla prova il sistema immunitario e i trattamenti hanno un’azione molto pesante sul midollo osseo (dove si formano anche i globuli bianchi). Dall’analisi è emerso inoltre che il tumore del polmone e quello della prostata non sono associati a un rischio maggiore di contrarre l’infezione da Sars-CoV-2 e di morirne rispetto ad altre neoplasie, e che la categoria di pazienti con il rischio in assoluto più basso sono le donne affette da tumori al seno e ginecologici. “Questi risultati possono essere molto utili per i medici che devono valutare i trattamenti per i pazienti oncologici anche in questo difficile periodo” concludono i ricercatori.

Per il Covid conta più l’età della diagnosi di cancro

LO STUDIO

Leggiamo con attenzione

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i fronte a questi dati è fondamentale tenere conto di una serie di fattori che potrebbero aver influenzato i risultati finali. Uno dei più importanti, per esempio, è che la popolazione dello studio comprendeva persone con tumori sintomatici e una buona parte dei pazienti aveva una malattia metastatica o in fase avanzata. “Questa popolazione non è rappresentativa di tutti i pazienti oncologici” sottolineano gli autori. Solo ulteriori studi aiuteranno a trovare risposte più precise per eventualmente aprire le porte degli ospedali ai pazienti meno a rischio, trovando il modo di curare gli altri il più possibile a domicilio.

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