Fondamentale gennaio 2021

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IL MICROSCOPIO

Riflessioni sul 2020 e proiezioni per il 2021 la Ricerca AIRC, “durante l’emergenza Covid le altre patologie, in primo luogo il cancro, non sono entrate in lockdown” e “la ricerca è l’arma vincente”. Ogni giorno in Italia vengono rilevati circa 1.000 nuovi casi di cancro: i casi di screening rinviati o non eseguiti e i rallentamenti nelle procedure diagnostiche per problemi organizzativi legati alla pandemia si traducono in una riduzione delle diagnosi precoci, con il rischio di trovarsi di fronte negli anni a venire all’onda lunga di diagnosi tardive e di necessità terapeutiche più impegnative, con possibili riduzioni delle guarigioni. La ricerca di laboratorio si è per diversi mesi praticamente fermata; molti laboratori sono stati chiusi, i tecnici spesso dirottati verso la diagnostica Covid e le collaborazioni internazionali drasticamente ridotte. Parte della comunità biologica e medica italiana, inclusi molti ricercatori sostenuti da AIRC, si è reindirizzata verso l’infezione da Sars-CoV-2. Se questo dimostra che la ricerca oncologica, provvedendo personale, tecnologie e idee, può essere utile anche per contrastare altre patologie, quale appunto l’infezione da Sars-CoV-2, è altrettanto vero che i suoi rallentamenti ostacolano la comprensione della malattia cancro. Inoltre, le difficoltà organizzative nell’esecuzione e programmazione degli studi clinici sui nuovi farmaci ritardano lo

sviluppo di nuove (e molto necessarie) terapie. In questo difficile contesto generale è però doveroso ricordare che, mentre importanti charity europee quale Cancer Research UK sono state costrette a ridurre sensibilmente il proprio sostegno ai programmi di ricerca, AIRC non ha interrotto le sue attività di sensibilizzazione sul problema cancro e sulla necessità di sostenere i ricercatori e, grazie alla fiducia e alla generosità dei donatori, sta mantenendo i propri impegni nei confronti della comunità scientifica oncologica italiana. Il 2020 è stato comunque un anno molto importante per la ricerca oncologica, come testimoniato dall’assegnazione del premio Nobel per la medicina a Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice per la scoperta del virus dell’epatite C, una conquista fondamentale per la lotta a questa infezione che predispone a malattie croniche gravi come la cirrosi e il cancro del fegato, e del premio Nobel per la chimica a Jennifer Doudna e Emmanuelle Charpentier per aver scoperto e sviluppato una tecnica (CRISPR/Cas9) che permette di modificare il genoma in laboratorio, con potenziali importanti applicazioni in oncologia. Nel 2021, a pandemia, ci si augura, superata, occorrerà fare tesoro delle difficoltà incontrate per meglio affrontare il fatto che i successi ottenuti, per quanto importanti, sono ancora largamente insufficienti, soprattutto in alcuni tipi di tumore, nei quali meccanismi essenziali per la crescita e la diffusione tumorale restano ignoti, impedendo di fatto lo sviluppo di approcci terapeutici mirati. AIRC, con il vostro aiuto, continuerà a operare con tenacia e concretezza incoraggiando innovazione, collaborazioni interdisciplinari e pronto trasferimento dei risultati della ricerca alla clinica.

Durante la pandemia le altre malattie non sono affatto scomparse

Federico Caligaris Cappio Direttore scientifico AIRC

I

l “Microscopio” di gennaio, tradizionalmente dedicato al bilancio dei risultati scientifici conseguiti e agli impegni propositivi di AIRC, non può prescindere dall’evento cruciale del 2020, la pandemia causata da Sars-CoV-2 e dal suo impatto sui pazienti oncologici e sulle attività di AIRC. Come ha ammonito il Presidente Mattarella nell’annuale cerimonia per la Giornata nazionale della ricerca sul cancro, che si è tenuta il 26 ottobre al Quirinale e ha dato avvio ai Giorni del38 | FONDAMENTALE | GENNAIO 2021


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