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IL MICROSCOPIO

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COVID-19

COVID-19

L’importanza della normalità

FEDERICO CALIGARIS CAPPIO Direttore scientifico AIRC

Il titolo di questo Microscopio sembra non avere nulla a che vedere con la ricerca scientifica e con il cancro. Lo scopo è riflettere sui giorni difficili che stiamo vivendo e sulla necessità di mantenere ferme certe convinzioni, per evitare che i terremoti della storia che stiamo attraversando ci travolgano. Prima la pandemia Covid, poi, quando sembrava che il peso di SARS-CoV-2 stesse scemando grazie alle vaccinazioni (frutto della ricerca scientifica), abbiamo assistito e, grazie ai media, vissuto in diretta l’invasione russa dell’Ucraina e la guerra quasi alle porte di casa.

La tragedia della guerra sta cambiando il nostro mondo e il nostro modo di pensare; le interminabili carovane di profughi stanno sconvolgendo anche le nostre abitudini più radicate. Non stiamo assistendo impassibili a quanto accade. L’Organizzazione mondiale della sanità, la Comunità europea e un Comitato formato dall’ Associazione americana di oncologia clinica (ASCO) e dalla Organizzazione europea contro il cancro, che include praticamente tutte le maggiori organizzazioni oncologiche e le associazioni di pazienti europee, hanno lanciato un network (asco.org/Ukraine; europeancancer. org/topic-networks/20:impact-warin-ukraine-on-cancer) per sviluppare e coordinare gli aiuti a pazienti oncologici ucraini, inclusi quelli fuggiti spesso in modo avventuroso e drammatico e ricoverati in ospedali dei paesi confinanti. ASCO ha potenziato aiuti e informazioni sul suo sito web Cancer.Net. AIRC ha informato i ricercatori italiani di un’iniziativa della European Molecular Biology Organization (EMBO), un’organizzazione che riunisce scienziati di tutta Europa, volta a far conoscere l’elenco dei centri di ricerca che anche nel nostro paese hanno la possibilità di accettare ricercatori ucraini. Gli eventi drammatici a cui stiamo assistendo ci portano a sminuire il significato delle nostre difficoltà quotidiane. In questo modo corriamo il rischio di sottovalutare i problemi con cui conviviamo da sempre e trascurare la necessità di doverci impegnare ogni giorno per mitigarne gli effetti. Non occorre riflettere troppo per rendersi conto che il cancro non è “passato di moda” e che le persone non hanno smesso di ammalarsi. Di conseguenza neppure la ricerca sulle cause e i meccanismi del cancro e su terapie nuove ed estremamente necessarie è improvvisamente tramontata. La parola normalità sottolinea

Normalità come ovunque si avverta profondasignifica anche mente il desiderio continuare e la necessità di una vita quotidiana a combattere regolare. Normail cancro lità significa con tinuare a pianifi care le attività indispensabili, per esempio vaccinarsi contro il Covid. E significa anche attuare tutti i comportamenti necessari a combattere il cancro rispettando gli screening programmati per una diagnosi precoce. Non possiamo accettare che la ricerca sul cancro si fermi o rallenti: il cancro non si arresta in attesa che gli esseri umani smettano di fare la guerra. Dobbiamo pensare che la ricerca di oggi è la medicina del domani e che decodificare la complessità del cancro significa migliorare le terapie e offrire un futuro migliore ai pazienti con tumore. Con questa visione AIRC continua a progettare nuovi programmi, nuovi piani per aiutare i giovani ricercatori e nuove strategie per tenere fede alla sua missione: trovare la cura del cancro attraverso la ricerca.

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