COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 2 20 FEBBRAIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
Recovery Plan, agroalimentare prima ricchezza del Paese
Settore vitivinicolo: nuove scadenze e fondi promozione
2021
Speciale zootecnia, dalla crisi alle nuove misure per affrontare il mercato
COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 2 20 FEBBRAIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
2021
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Recovery Plan, agroalimentare prima ricchezza del Paese
COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Luisa Bo. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria
COLDIRETTI ALESSANDRIA
Settore vitivinicolo: nuove scadenze e fondi promozione
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Speciale zootecnia, dalla crisi alle nuove misure per affrontare il mercato
n.2 - Febbraio 2021
RECOVERY PLAN
AGROALIMENTARE PRIMA RICCHEZZA DEL PAESE
TURISMO
COMPARTO A RISCHIO SENZA AIUTI CONCRETI
QUADERNO DI CAMPAGNA
È FACILE SUL PORTALE DEL SOCIO
ETICHETTATURA
SICUREZZA MADE IN ITALY PER I SALUMI
LEGGE DI BILANCIO
TUTTO QUELLO CHE È NECESSSARIO SAPERE
PIANO SVILUPPO RURALE
IPOTESI PER IL BIENNIO 2021-2022
SETTORE VITIVINICOLO
NOVITÀ, SCADENZE E PROMOZIONE
CIMICE ASIATICA
DALLA LOTTA BIOLOGICA NUOVE SPERANZE CONTRO L’INSETTO
DONNE IMPRESA
COLDIRETTI CHIEDE PIÙ INVESTIMENTI PER L’IMPRENDITORIA
SOLIDARIETÀ
CONTINUA LA DISTRIBUZIONE DEI PACCHI DONO AI BISOGNOSI
PATRONATO EPACA
ESONERO CONTRIBUTIVO E NOVITÀ PREVIDENZIALI
COLTIVA LA SALUTE
IL CONTROLLO DELLA VISTA
CONSIGLIERE ECCLESIASTICO E’ ANCORA QUARESIMA
MERCATINO
Editoriale | Il Presidente
UN NUOVO MINISTRO E TANTI PROBLEMI CHE ASPETTANO UNA SOLUZIONE, A PARTIRE DAI RISTORI
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RECOVERY PLAN, RIVOLUZIONE VERDE, TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE: COLDIRETTI CHIEDE INTERVENTI MIRATI PER L’AGROALIMENTARE A TUTELA DELLE PRODUZIONI LOCALI
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i siamo lasciati lo scorso mese con l’interrogativo di chi avrebbe occupato la carica di nuovo Ministro delle Politiche Agricole. Adesso non solo abbiamo il nome del nuovo inquilino del Dicastero di via XX Settembre ma anche un nuovo Premier e un nuovo Governo. Nel fare gli auguri al neo ministro Stefano Patuanelli non nascondiamo ansie e preoccupazioni. Non certamente per la sua figura che il mondo Coldiretti ha già avuto modo di conoscere e apprezzare ma per il contesto in cui si trova il sistema economico italiano e tutte le aspettative riposte nel Ricovery Plan. Interrogativi che si riversano sul territorio provinciale: tutti i settori sono in affanno e il mondo dell’agricoltura nonostante stia continuando a garantire senza sosta forniture e produzioni di grande eccellenza, deve inesorabilmente fare i conti con l’inflazione alle stelle e la forbice dei prezzi che di settimana in settimana si allarga sempre di più. Speculazione e gioco al ribasso fanno il resto portando gli imprenditori a doversi confrontare con cifre e problematiche difficili da gestire. Un clima di incertezza che oggi ha anche il nome di “variante Covid”, ossia non più solo l’ansia di dire “quando ci vaccineranno” ma “il vaccino funzionerà anche con queste mutazioni del virus?” E intanto il mondo dell’accoglienza, della ristorazione, le grandi braccia della multifunzionalità e della convivialità continuano ad essere imbavagliate, strette in un continuo stop and go che è devastante sotto tutti i punti di vista. Il cerchio si stringe sempre di più attorno alle aspettative del nuovo PSR , abbiamo un feed back continuo con Regione e tutti coloro che ruotano attorno alla stesura del nuovo Programma di Sviluppo Rurale perché sappiamo che sarà lui a fare la differenza nei prossimi anni. Non perdiamo occasione per ribadire nelle sedi competenti che “sempli-
cità” deve essere la parola d’ordine, assieme a “snello” per evitare di perdere in burocrazia tempo e denaro. Non abbiamo più ne’ l’uno ne’ l’altro: servono ripresa e sostegno perché l’innovazione e l’Europa non possono aspettare. Ma servono anche risposte e cambiamenti per il contenimento della fauna selvatica e lo stop alla creazione di siti per lo smaltimento delle scorie nucleari di cui abbiamo parlato sul numero scorso. Non siamo rimasti fermi in queste settimane anzi, le riunioni per ribadire il nostro NO si sono susseguite e abbiamo incontrato esponenti del territorio, a partire dai sindaci. Sappiamo bene che non possiamo permettere altra sottrazione di terreno fertile all’agricoltura! Siamo irremovibili, la strada sarà lunga ma noi siamo abituati a non arrenderci, non ci spostiamo. Lo abbiamo imparato portando avanti tante battaglie, prima fra tutte quella per l’etichettatura trasparente e i risultati ci danno ragione. Da soli, contro tutti, un passo alla volta arriveremo ad avere un carrello della spesa completamente tracciato. Siamo determinati perché abbiamo i consumatori al nostro fianco e sappiamo che possiamo contare su di loro, un patto che l’emergenza sanitaria ha saldato ancora di più portando i mercati di Campagna Amica a diventare punti di riferimento e garanzia di sicurezza su tutto quello che viene portato in tavola. Lo hanno capito le industrie virtuose che stringono con noi contratti di filiera per garantire occupazione e contrastare la delocalizzazione, uno di tanti mali dell’Italia. Sfogliando le pagine vedrete che ci siamo soffermati anche sulle problematiche legate alla zootecnia, uno dei settori che più sta soffrendo. Sappiamo bene che la provincia di Alessandria non offre grandi numeri se paragonata a Cuneo o Torino ma era importante richiamare l’attenzione di tutti su quello che sta accadendo ad una delle filiere strategiche dell’economia: la forza che
Grande attenzione al nuovo PSR, le imprese chiedono semplicità e chiarezza, basta perdere tempo e denaro
Mauro Bianco arriva dall’essere società passa attraverso la consapevolezza che tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte. Un messaggio che è stato rafforzato per tutto il mese di gennaio e febbraio con i pacchi della solidarietà destinati alle famiglie meno fortunate: un’attenzione al territorio che non si è fermata al “clima natalizio” ma ha accompagnato e accompagnerà sistematicamente le nostre azioni. Questo vuol dire essere comunità, essere Forza Amica del Paese.
Editoriale | Il Direttore
DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI ALL’ITALIAN SOUNDING, DALL’ECONOMIA GREEN AL DIGITALE
LA STRAORDINARIA STRATEGICITÀ DEL SETTORE AGRICOLO: AL NUOVO GOVERNO CHIEDIAMO ATTENZIONE E CONCRETEZZA
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uali le domande più urgenti a cui dare risposta e quali i nodi da sciogliere per il neo ministro Patuanelli? Sicuramente tante e tanti ma è necessario andare per gradi e capire quali sono le urgenze e i bisogni di un settore strategico come quello agricolo che, proprio con la pandemia sta dimostrando tutta la sua straordinaria strategicità. Non voglio essere autoreferenziale ma lasciatemi dire che aver visto il nostro Presidente Nazionale Ettore Prandini tra i primi ad essere accolti dal Premier Draghi assieme al Segretario Generale Vincenzo Gesmundo è stato motivo di grande orgoglio: sul tavolo sono state portate le problematiche più urgenti da risolvere per far sì che l’Italia possa giocare un ruolo fondamentale nella partita europea, diventando non solo portavoce dell’agricoltura più green ma anche più innovativa grazie alla digitalizzazione delle campagne, all’introduzione di oasi verdi nelle città per mitigare l’inquinamento o la creazione di invasi nelle aree interne per risparmiare acqua. Insomma, dobbiamo ripartire dai nostri punti di forza e ogni territorio deve fare la sua parte per contrastare i cambiamenti climatici e sollecitare interventi specifici nei settori deficitari e più in difficoltà, dai cereali all’allevamento. I prezzi dei prodotti alimentari di base che hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni hanno fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento e creare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde. Naturalmente, portando avanti la lotta all’italian sounding che cuba qualcosa come oltre 100 miliardi di euro. Proprio su questo abbia-
mo apprezzato l’impegno di Stefano Patuanelli quando nel ricoprire la carica di ministro dello Sviluppo aveva sottolineato la necessità di estendere all’alimentare il golden power anti shopping straniero a difesa delle imprese italiane. Un’inversione di tendenza per frenare l’acquisito di quote di proprietà nei principali settori dell’agroalimentare italiano, uno shopping senza freni che è stato accompagnato solo da sporadiche azioni dell’Italia. In tutto questo, spostando l’attenzione sul territorio c’è una domanda che con l’avvicinarsi della primavera tornerà prepotente in cerca di una risposta: finalmente verrà risolto il nodo dei voucher? Il 2020 si è concluso tra mille promesse ma nessun atto concreto, speriamo non sia così per il 2021. Cassaintegrati, studenti e pensionati potrebbero trovare un’occasione di integrazione al reddito, un’esigenza rafforzata dalla situazione economica particolarmente difficile che sta attraversando il Paese, favorendo l’occupazione e l’emersione del sommerso. Sono certo che sfogliando il giornale attirerà la vostra attenzione la comunicazione che gli uffici di Tortona e Castelnuovo Scrivia cambiano sede unendosi in un unico grande spazio, con recapito due volte alla settimana a Castelnuovo Scrivia. Moderni ed efficienti, a queste due parole abbiamo pensato quando è stato deciso di effettuare il cambiamento: una scelta dettata dall’esigenza di offrire sia alle imprese sia ai cittadini una struttura in grado di essere sempre più vicina alla vita economica delle aziende agricole e di coloro che quotidianamente si rivolgono a noi. Ne parleremo ampiamente sul prossimo numero, nel frattempo chiediamo un po’ di comprensione per gli eventuali disagi che le operazioni di trasloco potrebbero comportare. Mi manca raccontare tutte questo attraverso il dialogo “reale” con tutti voi, d’altra parte le nostre idee sono contraddistinte da
La terra è l’arma vincente e, nonostante il covid, dal territorio arrivano idee e progetti
Roberto Rampazzo elementi di grande concretezza che rimarrebbero tali se non ricevessero dal territorio spinte determinanti per crescere. E mentre auspichiamo al più presto il ritorno alla normalità non dimentichiamo che la terra è la nostra vera arma vincente, obiettivo e traguardo, in una società dove il valore dell’agricoltura è percepito sempre più non solo in termini di Pil ma di qualità della vita.
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Recovery Plan
Coldiretti ha incontrato il Premier Mario Draghi
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AGROALIMENTARE, PRIMA RICCHEZZA DEL PAESE SPINGE SVOLTA GREEN PER IL DOPO COVID. RIPARTIRE DA RECORD EXPORT A 45 MILIARDI DI EURO
“A
trainare la transizione ecologica del Paese deve essere l’’agroalimentare che è stato l’unico settore cresciuto all’estero nel 2020 facendo registrare il record storico per il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, nonostante le difficoltà della pandemia Covid”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini all’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi. All’estero c’è fame d’Italia con i consumatori stranieri che non hanno mai fatto mancare la presenza dei prodotti più tradizionali dell’agroalimentare nazionale con un valore dell’export stimato pari a più di 45 miliardi nel 2020. L’Italia è leader in Europa per valore aggiunto, sostenibilità e qualità e con la crisi la filiera del cibo è diventata la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi, garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro grazie all’attività, tra gli altri, di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. L’allarme globale provocato dal Coronavirus con i prezzi dei prodotti alimentari di base che secondo la Fao hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre in-
tervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde. Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan nel sottolineare che “occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese”.
Attualità
GOVERNO: DA COLDIRETTI BUON LAVORO A PATUANELLI E ALL’ESECUTIVO DRAGHI
“I
migliori auguri di buon lavoro al neoministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che ha già dimostrato capacità ed impegno nelle battaglia a difesa del vero Made in Italy agroalimentare”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare Teresa Bellanova per l’importante lavoro fatto insieme. Siamo fiduciosi che l’intero nuovo Esecutivo guidato dal premier Mario Draghi - sottolinea Prandini - saprà valorizzare l’agroalimentare nazionale che è diventato nell’emergenza Covid la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi e garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro ma è anche leader in Europa grazie ad una agricoltura da primato per qualità, sicurezza
e sostenibilità ambientale. “Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan” conclude Prandini nel sottolineare che “occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese e l’agroalimentare è stato l’unico settore cresciuto all’estero nel 2020 facendo registrare il record storico per il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, nonostante le difficoltà della pandemia Covid.
LE MISURE ANTI COVID STANNO DETERMINANDO CONTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ MULTIFUNZIONALI
TURISMO: COMPARTO A RISCHIO SENZA AIUTI CONCRETI E PIÙ ATTENZIONE AL TERRITORIO
S
bloccare urgentemente il Bonus Piemonte per gli agriturismi che ancora non l’hanno percepito e un’attenzione più concreta al comparto agrituristico alessandrino per superare la crisi e tracciare le direttive strategiche per la ripartenza. Nell’ambito del Tavolo del Turismo, convocato dalla Regione Piemonte per un momento di confronto con gli attori del comparto turistico piemontese, Stefania Grandinetti, presidente Terranostra Piemonte e Terranostra Alessandria ha eviden-
ziato come “le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali e si sono, fin da subito, attivate con le consegne a domicilio e l’asporto”. Il Tavolo è stato l’occasione per chiedere urgentemente di rivedere le anomalie non ancora risolte legate al Bonus Piemonte sollecitando l’organizzazione, quanto prima, di un incontro tecnico per definire la questione. Si tratta di un sostegno economiAzzerare la Tari per salvare gli agriturico per un settore che, smi che da un anno stanno lottando per oltretutto, valorizza sopravvivere stretti fra lockdown, misure al 100% i prodotti del anti contagio e limiti agli spostamenti con territorio, sia a tavola il crollo del turismo e il blocco della ristosia a livello promoziorazione. nale. E’ l’appello di Coldiretti Alessandria e “L’agricoltura è storiTerranostra ai comuni perché cancellino camente il settore a la tassa rifiuti in modo da dare un po’ di maggiore resilienza, respiro alle aziende. ma servono interventi concreti che consen-
Azzerare la Tari
Va bene il confronto ma ora rivedere le anomalie non ancora risolte legate al Bonus Piemonte tano alle imprese di ripartire. Per superare la crisi - hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - occorrono risorse finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese. Per questo chiediamo misure adeguate per le aziende e gli agriturismi che, a causa dell’epidemia, hanno subito un azzeramento della domanda e delle presenze. Interventi rapidi a fondo perduto per incentivare l’acquisto di prodotti alimentari Made in Italy. Sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti in città offrendo quel contatto unico con la natura che la clientela richiede, vero valore aggiunto delle nostre strutture”.
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Filiere
in crisi
PAGAMENTO AIUTI ALLE FILIERE IN CRISI 8
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aranno erogati a breve gli acconti delle domande di aiuto presentate alla fine dello scorso anno presentate al Fondo competitività delle filiere e al Fondo filiere zootecniche in crisi. Il saldo finale sarà versato una volta terminata l’istruttoria delle domande.
Gli acconti delle domande presentate saranno così distribuiti: • un acconto del 70% per le domande presentate sul Fondo competitività delle filiere (filiera mais, soia e carni ovine) • un acconto del 80% per le domande Fondo filiere zootecniche in crisi (filiere suinicola, cunicola, caprina, ovicaprina, vitelli inferiori a 8 mesi) Il Fondo per la competitività delle filiere è così ripartito:
• Filiera del mais: 8 milioni di euro per il 2020 (invece che 5 milioni iniziali) e 6 milioni di euro per il 2021; • Filiera delle proteine vegetali (legumi e soia): 6 milioni di euro per il 2020 (invece che 4,5 milioni iniziali) e 4,5 per il 2021; • Filiera delle carni ovine: 4 milioni di euro per il 2020 (invece che 3,5 milioni) e 4 milioni per il 2021; mentre, il Fondo filiere zootecniche in crisi è così ripartito: • filiera suinicola 36 milioni di euro (13 milioni per il sostegno alle scrofaie e 23 milioni per le domande sui suini macellati); • filiera cunicola 4 milioni di euro; • filiera delle carni di vitello inferiori a 8 mesi 20 milioni di euro; • filiera caprina 0,5 milioni di euro; • filiera ovicaprina 8,5 milioni di euro.
AVVISO IMPORTANTE dal 1° marzo 2021
L’ Ufficio Zona Coldiretti di Castelnuovo Scrivia si trasferirà a Tortona in Strada Statale per Voghera 53. Per garantire un servizio ancora più rapido ed efficiente continueremo ad essere presenti sul territorio di Castelnuovo Scrivia due mattine alla settimana, il lunedì e il giovedì, in concomitanza con i giorni di mercato, in via XX Settembre 2 Tel. 0131 823403.
Per comunicazioni urgenti è sempre attivo il numero 335 7536025. Vi aspettiamo nei nuovi locali
Quaderno
di
Campagna
SUL PORTALE DEL SOCIO COLDIRETTI ARRIVA IL QUADERNO DI CAMPAGNA FACILE
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n Quaderno di Campagna più facile, da compilare direttamente sul telefonino sfruttando al massimo le opportunità offerte dalla tecnologia. E’ il nuovo servizio presente sul Portale del Socio Coldiretti per semplificare la gestione dell’azienda agricola con uno strumento moderno e innovativo. Il Quaderno di Campagna digitale permette, infatti, di registrare i trattamenti direttamente in campo da smartphone e tablet oppure da pc. Grazie alla perfetta integrazione con il fascicolo aziendale il programma consente di gestire i cicli colturali, il magazzino degli agrofarmaci, i trattamenti, i diserbi, le fertilizzazioni (con controlli automatici e completi in tempo reale rispetto alle etichette e ai disciplinari) e tutte le lavorazioni, l’irrigazione, le macchine e molto altro. Ma il Quaderno di Campagna digitale rende più semplice anche la domanda Pac e riduce il rischio di sanzioni e tagli ai premi comunitari. Perfettamente adattabile alle esigenze aziendali mette a disposizione strumenti in grado di gestire la produzione bio, i piani di fertilizzazione, la cartografia, le etichette e tutto ciò che è legato, in generale, alla produzione e alla normativa vigente.
Per attivare il servizio basta rivolgersi all’ufficio del Caa Coldiretti che gestisce il proprio fascicolo aziendale. Con il nuovo Quaderno di Campagna il Portale del Socio Coldiretti diventa sempre più un “cruscotto” per la gestione dell’azienda a 360 gradi e utilizzare le banche dati, non solo a fini dei controlli sugli agricoltori, ma finalmente anche come strumenti di assistenza utili ai produttori. Sul Portale ci sono, infatti, anche Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico; la fatturazione digitale - Digit per la gestione digitalizzata delle fatture e dell’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa; il servizio presenze dei lavoratori; il fascicolo aziendale on line per monitorare lo stato di avanzamento delle domande Pac e Psr presentate; lo Sportello pratiche Caa, l’archivio elettronico fatture. A completare la proposta anche l’agenda on line gratuita e personalizzabile che avvisa delle scadenze d’impresa, le notizie in anteprima e le informazioni sui nuovi bandi del Psr, il meteo, convenzioni riservate ai soci e molto altro.
REGISTRARSI AL PORTALE DEL SOCIO COLDIRETTI È FACILE E GRATUITO!
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asta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” si dovrà inserire il proprio numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla posta elettronica si riceverà subito una mail che permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale.
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Etichettatura
carni suine
Per il 70% dei consumatori non ci sono dubbi, meglio garanzia prodotti del territorio
COVID, BENE ETICHETTATURA TRASPARENTE CARNI SUINE MA 1/5 DELLA SPESA RESTA ANONIMA 10
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onostante i passi in avanti compiuti negli ultimi anni a livello comunitario e nazionale circa 1/5 della spesa resta anonima. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore da oggi dell’obbligo di indicare in etichetta il luogo di provenienza delle carni suine trasformate per sostenere il vero Made in Italy e smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana. “Un passo avanti importante, la norma consente di estendere il paniere dei prodotti alimentari che sugli scaffali devono indicare in etichetta l’origine della materia prima impiegata che tuttavia - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - resta sconosciuta in molti casi, dai succhi di frutta alle marmellate, dai legumi in scatola alla frutta secca sguisciata, dal pane ai biscotti, senza dimenticare l’esigenza di arrivare anche nei ristoranti ad indicare la provenienza della carne e del pesce serviti a tavola”. Un bisogno di trasparenza che è cresciuta nel tempo della pandemia che ha modificato i consumi alimentari, spingendo verso i prodotti locali e certificati il 70% delle persone secondo l’indagine realizzata dall’EngageMinds Hub, il Centro di ricerca dell’Università Cattolica, che evidenzia peraltro come la preferenza per i prodotti locali e il Made in Italy sia ancora maggiore tra le persone sopraffatte da stati d’ansia e depressivi e da un’aumentata percezione del pericolo del Covid. Secondo gli studiosi “che il fattore psicologico giochi un ruolo rilevante è segnalato anche dal fatto che, rispetto al dato medio nazionale, prodotti sentiti come ‘Made in Italy’ sono preferiti in misura maggiore da cit-
Consumi modificati da percezione rischio sanitario ed economico, vince sicurezza Made in Italy tadini che in questi mesi percepiscono il rischio sanitario e il rischio economico particolarmente elevato”. “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy” ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo nel sottolineare che “l’etichettatura dei salumi è solo l’ultimo capitolo della storica battaglia per la trasparenza condotta dalla Coldiretti che ha portato l’Italia all’avanguardia in Europa”. A livello Ue il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto, mentre la Commissione Europea ha recentemente specificato che l’indicazione dell’origine è obbligatoria anche su funghi e tartufi spontanei. L’obbligo di indicare in etichetta l’origine per pelati, polpe, concentrato e altri derivati del pomodoro era arrivato grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 47 del 26 febbraio 2018, del decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro. Il 13 febbraio 2018 è entrato in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano per la pasta e del riso, ma prima c’erano stati già diversi traguardi raggiunti: il 19 aprile 2017 è scattato l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre, a partire dal 1° gennaio 2008, vigeva l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.
Legge
di
Bilancio |
a cura di
Daniela Colombini
LEGGE DI BILANCIO 2021 - NORME DI INTERESSE PER IL SETTORE AGRICOLO ESENZIONE IRPEF REDDITI DOMINICALI E AGRARI Il comma 38 dell’art. 1 conferma per il 2021 l’esclusione dei redditi dominicali ed agrari dalla formazione della basa imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti nella gestione previdenziale agricola. Questa esenzione era stata introdotta per gli anni 2017-2019 e successivamente confermata dalla legge di bilancio dello scorso anno per il 2020 e, nella misura ridotta del 50%, per il 2021. La nuova disposizione ha quindi portato anche per l’anno in corso la riduzione al 100%. Soggetti beneficiari dell’agevolazione sono i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella gestione previdenziale agricola, titolari di ditta individuale o soci di società semplici. L’esenzione non si applica ai soci delle società in nome collettivo, delle società in accomandita e delle società a responsabilità limitata anche in caso di opzione da parte di queste ultime per la tassazione catastale.
BONUS VERDE È prorogata per l’anno 2021 l’agevolazione fiscale per la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati ad uso abitativo, introdotta dalla legge di bilancio per il 2018, consistente in una detrazione ai fini delle imposte sui redditi delle persone fisiche pari al 36% delle spese documentate, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul
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quale sono effettuati gli interventi relativi a: a) “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi; b) Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali, per un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. La detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo.
PROROGA RIVALUTAZIONE DI TERRENI E PARTECIPAZIONI Sono riaperti i termini per la rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati agli effetti del calcolo delle plusvalenze e minusvalenze realizzate in caso di cessioni. Con particolare riferimento ai terreni in base alla nuova
Legge
di
Bilancio produttori agricoli in regime speciale, rispettivamente in misura non superiore al 7,7 per cento e all’8 per cento. Si ricorda che con il decreto del 2020 sono state confermate al 7,65% e 7,95% le percentuali di compensazione IVA riferite rispettivamente alle cessioni di bovini e di suini. Entro il 31 gennaio 2021 avrebbe dovuto essere emanato il decreto ministeriale che fissa per l’anno 2021 le suddette aliquote.
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RIDUZIONE ALIQUOTA IVA PREPARAZIONI ALIMENTARI
norma è possibile la rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni edificabili e di quelli con destinazione agricola, posseduti alla data del 1° gennaio 2021. La rivalutazione avviene col pagamento di un’imposta sostitutiva pari all’11 per cento del valore dell’immobile a tale data, rateizzabile fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a decorrere dalla data del 30 giugno 2021. Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3 per cento annuo da versare contestualmente. È inoltre necessaria la redazione di una perizia del valore dell’immobile al 1° gennaio 2021 che deve essere giurata entro la data del 30 giugno 2021.
La legge di Bilancio 2021 assoggetta all’aliquota IVA del 10 per cento le cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto. Il perimetro della norma è rappresentato dai soli piatti pronti e da quelli preparati al momento per essere immediatamente consumati, per essere consegnati a domicilio, per essere acquistati e portati via (asporto), escluse le bevande. La disposizione risulta particolarmente interessante per le imprese agrituristiche che potranno quindi applicare alla cessione dei piatti pronti e dei pasti l’aliquota ridotta del 10% (così come nel caso della somministrazione in agriturismo) al posto dell’aliquota Iva dei singoli prodotti che compongono i pasto o i piatti pronti.
ESONERO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI NUOVI GIOVANI IMPRENDITORI
ESENZIONE IMPOSTA DI REGISTRO PER I TERRENI AGRICOLI
È confermata, la proroga dell’esonero (per un periodo massimo di 24 mesi) dal versamento del 100% dell’accredito contributivo IVS a favore dei coltivatori diretti / IAP di età inferiore a 40 anni, che si iscrivono alla previdenza agricola dall’1.1 al 31.12.2021.
Per l’anno 2021, per agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze di valore economico inferiore o uguale a 5.000 euro non si applica l’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro di cui all’articolo 2, comma 4-bis del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 (Piccola proprietà contadina) al ricorrere della duplice condizione seguente: • I terreni siano qualificati come agricoli in base a strumenti urbanistici vigenti; • Gli atti di trasferimento siano posti in essere a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale e assistenziale.
ESENZIONE PRIMA RATA IMU 2021 PER TURISMO E SPETTACOLO E’ previsto l’esonero dal pagamento della prima rata dell’IMU 2021 (scadente il 16 giugno 2021) per alcune categorie di immobili ove si svolgono specifiche attività connesse ai settori del turismo, della ricettività alberghiera e degli spettacoli, particolarmente penalizzati dalle misure restrittive legate all’emergenza da Covid-19. L’esonero riguarda pertanto (come già avvenuto nel 2020) gli immobili adibiti ad attività agrituristiche sempre a condizione che i soggetti passivi d’imposta siano gestori delle attività esercitate.
ALIQUOTE DI COMPENSAZIONE IVA APPLICABILI ALLA CESSIONE DI ANIMALI VIVI DELLA SPECIE BOVINA E SUINA Viene prorogato per il 2021 l’innalzamento delle percentuali di compensazione IVA applicabili alle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina effettuate dai
Regione Piemonte: insediamento giovani, integrazione al Bando
La Regione ha assegnato ulteriori 6,2 milioni di euro di contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori sul bando 2019 del Programma di sviluppo rurale. La dotazione finanziaria va ad integrazione dei 3.350.000 di euro originari del bando 2019 dell’operazione 6.1.1 del Psr del Piemonte 2014-2020, per un totale di 9,6 milioni di euro. In totale sono 227 i giovani agricoltori piemontesi beneficiari.
PSR
biennio
2021-2022
PSR: PRIME IPOTESI BIENNIO 2021-2022
I
n occasione di un incontro di carattere tecnico, la Regione ha dato l’avvio alla fase di confronto finalizzata a definire gli interventi strutturali del PSR attivabili nel biennio 2021-2022. Al riguardo, sono state discusse le seguenti ipotesi: • Giovani:è stato richiesto l’utilizzo delle risorse potenzialmente stanziate attraverso l’apertura di un bando integrato, che preveda la congiunta attivazione dell’Operazione 4.1.2 (Miglioramento aziendale delle imprese agricole dei giovani agricoli) e dell’Operazione 6.1.1 (Insediamento Giovani); • Operazione 5.1.1(reti-antinsetto): prevista l’apertura, indicativamente entro la fine del mese di marzo 2021, di un primo bando con una dotazione finanziaria di 300.000 euro; • Operazione 4.1.1(Miglioramento aziendale): è stata evidenziata la necessità di procedere ad una revisione dei criteri di selezione, per cercare di superare le criticità registrate nel corso del periodo di programmazione 2014-2020;
• Operazione 4.1.3(Riduzione delle emissioni di gas
serra e ammoniaca in atmosfera): incremento della dotazione finanziaria rispetto al plafond annuale medio del precedente periodo al fine di aumentare gli interventi per far fronte alla procedura di infrazione ed alla sentenza della Corte di Giustizia europea in termini di qualità dell’aria in base alla quale, per quanto concerne il settore agricolo, si richiede di ridurre le emissioni di ammoniaca; • Operazione 6.4.1(Creazione e sviluppo di attività extra agricole): richiesta l’attivazione di un nuovo bando; • Operazione 4.4.2(Difesa del bestiame dalla predazione da canidi nei pascoli): richiesta l’attivazione di un nuovo bando. Rispetto alla programmazione 2014-2020, la Direzione Agricoltura ha confermato che entro la fine del mese si scorrerà la graduatoria relativa al bando 2019 dell’Operazione 6.1.1, per un importo pari a circa 6 milioni di euro e, nel breve termine, si procederà anche allo scorrimento della graduatoria relativa al bando 2020 dell’Operazione 4.1.1, per un importo pari a circa 2,3 milioni di euro.
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Attualità
Coldiretti ha incontrato il Presidente Cirio per ristori concreti alle aziende in crisi
ZOOTECNIA, SERVE FORTE IMPEGNO ANCHE DALLA REGIONE PER MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE 14
S
pazio al sostegno della carne piemontese nei fondi del Recovery Plan e del biennio 2021-2022 del PSR per dare futuro alle oltre 600 famiglie di allevatori alessandrini che stanno perdendo fino a 600 euro a capo bovino e che tengono alta la tradizione di una razza conosciuta in tutto il mondo come la Piemontese. Lo ha chiesto Coldiretti alla Regione Piemonte, nell’ambito dell’incontro avuto con il Presidente Alberto Cirio, per un impegno concreto affinché sostenga questa linea e preveda fondi diretti alle imprese, come è già accaduto in passato con altre emergenze. “Siamo alla ricerca di accordi di filiera che possano dare traiettorie di futuro al comparto, anche dopo le difficoltà legate alla pandemia, cambiando le impostazioni della commercializzazione, e alle imprese che, oltretutto, sono in gran parte condotte da giovani che hanno colto proprio nell’allevamento e nell’agricoltura importanti opportunità di lavoro - hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. In provincia di Ales-
Perdite sino a 600 euro per la razza piemontese, situazione insostenibile e settore in ginocchio sandria la filiera bovina conta 1.200 stalle suddivise tra “allevamento” e “da carne”, il 14% della produzione piemontese”. In Piemonte la filiera bovina, ed in particolare quella della razza Piemontese, fiore all’occhiello della produzione regionale, conta 800 mila capi e circa 7 mila aziende. La Piemontese con oltre 315 mila capi, 5 mila aziende ed un fatturato che arriva a 500 milioni di Euro, rappresenta la principale razza da carne, oltre ad essere la prima razza autoctona a livello nazionale per numero di capi allevati, raggiungendo il 50% del patrimonio delle razze autoctone italiane da carne. Sono 100 mila i capi che annualmente vengono macellati di cui 65 mila vitelloni.
BIOSTIMOLANTI: CORSO INIPA CON ANDREA ERTANI DELLA FACOLTÀ DI AGRARIA DI TORINO
I
biostimolanti sono una nuova categoria di prodotti che includono sostanze e microrganismi in grado di modificare la risposta agronomica delle colture attraverso un aumento della biodisponibilità dei nutrienti nel suolo, una maggior efficienza d’uso dei nutrienti, una migliore tolleranza agli stress abiotici e un incremento della qualità del prodotto. Il loro utilizzo nei vari settori dell’agricoltura è in forte espansione e a oggi sono disponibili numerosi formulati.
Il prof. Andrea Ertani della Facoltà di Agraria di Torino docente di Quality and innovation of vegetable products al Corso di Laurea Magistrale in Scienze e tecnologie alimentari e di Sistemi colturali avanzati al Corso di Laurea Magistrale in Scienze agrarie nel corso dell’appuntamento organizzato da Inipa il prossimo 9 e 10 marzo introdurrà questo innovativo argomento alla luce delle normative vigenti. Se interessati inoltrare email ad alessandro.trisoglio@coldiretti.it
PERMESSI DI SOGGIORNO
I
l DL 2/2021 ha prorogato al 30 aprile 2021 i permessi di soggiorno per lavoro subordinato, anche stagionale, per lavoro autonomo, per motivo familiare, per studio o tirocinio o ricerca lavoro nonché alle richieste di conversione (da intendersi quindi anche conversione da stagionale a non stagionale). La proroga interessa i permessi di soggiorno aventi scadenza sino al 30 aprile 2021. Sono, inoltre, prorogati alla medesima data del 30 aprile 2021 i termini per la conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro subordinato e da lavoro stagionale a lavoro subordinato non stagionale nonché la validità dei nulla osta rilasciati per lavoro stagionale (ossia quelli rilasciati dallo Sportello Unico per l’Immigrazione e che non abbiano ancora fatto ingresso in Italia) o ricongiungimento familiare.
tecnica
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a cura di
Alberto Pansecchi
scheda vite n°63
Peronospora della vite
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Considerazioni sulla
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Scheda
Pericolo attuale Diffusione progressiva Difficile prevedere A rischio qualità e quantità La Peronospora della vite viene da tempo considerata tra le principali e più pericolose malattie da cui difendere il proprio vigneto. Sono passati ormai circa 140 anni dal momento in cui accidentalmente è giunta in Europa proveniente dal continente americano e ancora oggi, in particolari annate, rappresenta un’avversità dalla quale non sempre ci si riesce a difendere adeguatamente. Il fungo colpisce quasi tutti gli organi erbacei: foglie, germogli, infiorescenze ed infruttescenze con sintomi tipici e caratteristici; particolarmente gravi sono gli attacchi al grappolo che determinano, in determinate situazioni, abbattimenti della produzione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Nonostante l’evoluzione dei mezzi di lotta e lo studio di modelli previsionali, il controllo di questa malattia deve tener conto, ancora oggi, dell’utilizzo di corrette strategie di difesa e scrupolosi approcci agronomici.
L’importanza del clima La Peronospora è un fungo che per diffondersi richiede specifiche condizioni climatiche, determinate in particolare, dalle piogge e dalle temperature atmosferiche. Questi soli due fattori possono, attraverso combinazioni diverse, fornire un’ampia gamma di circostanze per le quali è difficile formulare previsioni o ipotesi relative alla comparsa del patogeno. L’infezione primaria è da considerarsi l’elemento di avvio del ciclo annuale della malattia. Successivamente, ne conseguono normalmente altre sempre più consistenti, essendo l’inoculo presente nel vigneto in rapida crescita. Nell’ordinarietà dei casi il clima primaverile, è caratterizzato da periodi di elevata piovosità, coincidenti con un rapido sviluppo della vegetazione ed elevate temperature dell’aria. Sono queste le condizioni che predispongono ad attacchi consistenti. L’andamento delle infezioni è tuttavia peculiare in ogni annata.
Scheda
tecnica
Ogni anno è diverso
Ogni anno la prima manifestazione consiste nella comparsa di macchie d’olio isolate, la cui distribuzione è spesso difficile da interpretare. I sintomi possono comparire senza particolari differenze d’intensità tra i vigneti di fondovalle e quelli posti sui versanti più asciutti oppure apparire, senza poterne capire esattamente la ragione, esclusivamente in una o l’altra situazione.
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È possibile ancora che i sintomi nello stesso periodo, ma in situazioni differenti, si manifestino in modi molto variabili. A volte le macchie d’olio compaiono sulla vegetazione più vicina al terreno, isolate, molto grandi e con muffa abbondante sulla pagina inferiore della foglia; altre volte, soprattutto in condizioni più aride, appaiono più numerose, piccole, prive di fruttificazioni sulla pagina inferiore delle foglie e distribuite a tutte le altezze del filare.
La variabilità del clima primaverile Qualora il clima primaverile acquisisse caratteristiche quasi estive, la Peronospora subirà uno stop repentino e, indipendentemente dai trattamenti effettuati, le infezioni verranno ridimensionate. I viticoltori che maggiormente si impegnano nella difesa avranno, a questo punto, la sensazione di aver lavorato inutilmente. In realtà, in vigneti contraddistinti da microclimi assai favorevoli al patogeno, le infezioni secondarie ricominciano non appena il clima torna ad avere connotazioni prettamente primaverili. A seconda della collocazione dei vigneti e dell’andamento del clima, la malattia può manifestare un’aggressività inaspettata, attaccando con danni ingenti foglie e grappoli.
In estate i nodi vengono al pettine Qualora la difesa primaverile non fosse stata adeguata, ed entrando nel periodo estivo dovessero verificarsi nuove precipitazioni, si ripristinerebbero le condizioni più favorevoli alla Peronospora ed, entro pochi giorni, si assisterebbe alla comparsa di nuove macchie, questa volta diffuse in tutti i vigneti. Tuttavia difficilmente la distribuzione dei sintomi nell’ambito delle singole realtà, sarà uniforme: in alcune aree il numero di macchie risulterà elevato, mentre in altre quasi nullo. Solo in epoche avanzate sarà possibile constatare la differenza determinata dalla maggiore o minore attenzione che i viticoltori hanno rivolto alla difesa fitopatologica del vigneto durante le fasi primaverili immediatamente successive al germogliamento.
A settembre si vedono i risultati Nei vigneti dove non vengono trascurati i primi trattamenti, nonostante il clima sia favorevole alla malattia, le foglie, i germogli principali e i grappoli risulteranno a fine stagione sani. I grappoli stessi, avvicinandosi all’invaiatura, potranno ormai essere considerati fuori pericolo e le infezioni secondarie, anche se talvolta sfuggono al controllo dei fitofarmaci, interesseranno solo la nuova vegetazione, costituita essenzialmente da femminelle. Nei vigneti più trascurati, invece, le infezioni potranno continuare a interessare sia la vegetazione nuova sia quella vecchia. I sintomi inconfondibili dell’azione del fungo potranno interessare una percentuale più o meno elevata di grappoli e le eventuali piogge di agosto incideranno in misura importante sulla maturazione delle uve. La diffusione del micelio all’interno della vegetazione continuerà ad interessare le parti verdi della vite sia in caso di piogge che di persistenti rugiade e la massa fotositetizzante a fine campagna potrebbe risultare anche completamente compromessa.
Scuola
di pastorizia
RIPARTE IN PRIMAVERA LA SCUOLA DI PASTORIZIA LAVORAZIONE DELLA CARNE E GESTIONE OTTIMALE DEI PASCOLI I TEMI PRINCIPALI
D
opo il successo registrato nell’autunno 2020, la Scuola di Pastorizia riparte nella primavera 2021 con un nuovo modulo formativo, aperto non solo a chi ha già frequentato il primo ma a tutti coloro che sono interessati a sviluppare un progetto d’impresa nel settore ovicaprino o che semplicemente desiderano ampliare le proprie conoscenze in questo settore. L’iniziativa, sviluppata da Coldiretti Piemonte con il Comune di Paroldo, per il tramite di INIPA Nord-Ovest e con il contributo della Fondazione CRC, si inserisce in un ampio progetto volto alla creazione di nuove opportunità professionali, alla riscoperta dell’attività dell’allevamento ovicaprino, al presidio e alla conservazione del territorio. Molti gli argomenti in programma nel modulo primaverile, a partire dalle tecniche di lavorazione e valorizzazione della carne e dei suoi derivati per finire con la gestione ottimale dei pascoli e delle risorse foraggere. Presso la sede dell’Agenform di Moretta, ove sono disponibili i necessari laboratori, verranno approfonditi tramite lezioni teoriche e pratiche gli aspetti relativi ai locali di lavorazione, alle attrezzature e alle tecniche di
lavorazione della carne e dei prodotti da essa derivati. I partecipanti potranno acquisire tutte le nozioni necessarie per l’allestimento e la gestione di un laboratorio di lavorazione e valorizzazione di questi prodotti. La corretta valutazione delle risorse foraggere, le migliori tecniche di gestione, la valutazione del carico animale ottimale, gli interventi di miglioramento dei pascoli sono alcuni degli argomenti che, mediante lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e visite guidate, saranno trattati dai docenti e ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Ulteriori temi affrontati saranno la valorizzazione dei prodotti, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la conoscenza del territorio e la legislazione di settore. Sono aperte le iscrizioni al nuovo corso della Scuola di Pastorizia, che verranno accettate in ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per maggiori dettagli si contatti la Segreteria di Coldiretti Cuneo (segreteria.cn@coldiretti.it - tel. 0171 447240).
SCUOLA DI PASTORIZIA: IL SECONDO MODULO IN SINTESI Durata Giorni di svolgimento
105 ore Giovedì e venerdì, con lezioni di 7 ore giornaliere Luogo di svolgimento Paroldo e Moretta Costo 300 euro Requisiti per l’iscrizione nessuno Periodo Fine marzo - Fine aprile Possibilità di pernottamento in Sì sede
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Settore
vitivinicolo
ALLUNGATE AL 15 OTTOBRE 2021 LE MISURE UE A SOSTEGNO DEL VINO 18
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e misure messe in campo dall’Unione europea per sostenere il settore del vino particolarmente colpito dalla crisi della pandemia previste un due pacchetti, uno a maggio e l’altro a luglio, sono state allungate fino al 15 ottobre 2021 e si applicano dal 16 ottobre del 2020. Una nota della Commissione Ue precisa gli interventi interessati. Si parte dalla distillazione di crisi e aiuti all’ammasso e pagamenti anticipati finalizzati a eliminare il vino dal mercato comunitario, limitando l’impatto negativo sui prezzi e migliorando il cash flow degli operatori. Gli Stati membri possono fornire pagamen-
ti anticipati per il 100% dei costi. C’è poi il maggior contributo dell’Unione europea per tutte le misure dei programmi nazionali di sostegno nel settore vitivinicolo che può raggiungere il 70%, con un incremento del 20%. E ancora, maggiore flessibilità nell’utilizzo di quelle misure che consentono di controllare il potenziale produttivo come la vendemmia verde e la possibilità per gli Stati membri di adattare i loro programmi di sostegno al vino e per i produttori di adeguare le loro operazioni secondo le necessità. Le recenti disposizioni si vanno ad aggiungere a quelle del regolamento transitorio Pac che ha prorogato la validità delle autorizzazioni per nuovi impianti e reimpianti in scadenza nel 2020 al 31 dicembre 2021 e alla possibilità di prorogare i termini per la conversione dei vecchi diritti in autorizzazioni. Non appena sarà recepita a livello nazionale consentirà ai produttori di avere maggiore tempo a disposizione per utilizzarli in nuovi impianti. Ma tutto ciò ancora non basta. Coldiretti è impegnata con il ministero delle politiche agricole e Bruxelles per chiedere un allungamento a tutto il 2022 dei termini anche per le autorizzazioni in scadenza nel 2021.
UE: BENE DIETROFRONT SU ALLARMI IN ETICHETTE VINO ORA SERVE IMPEGNO E CHIAREZZA SU FONDI PROMOZIONE
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e importanti rassicurazioni verbali venute dal Vicepresidente della Commissione europea Margaritīs Schinas riconoscono che è del tutto improprio assimilare l›eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol. E’ quanto Coldiretti nel commentare i contenuti della Comunicazione sul “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei”, approvata dalla Commissione Europea. L’impegno della Commissione segue alle sollecitazioni di Coldiretti, alla vigilia dell’approvazione del documento, contro il rischio di cancellare i fondi per la promozione di carne, salumi e vino prevedendo addirittura etichette allarmistiche sulle bottiglie come per i pacchetti di sigarette. Ora le parole del Commissario devono tradursi in atti concreti che riconoscano la specificità del vino escludendolo dall’ambito di applica-
zione delle raccomandazioni contenute nel piano. Con etichette fuorvianti ed allarmistiche non si fa corretta informazione nei confronti del consumatore, ma si rischia solo di danneggiare prodotti di tradizione secolare, con un impatto devastante sull’economia, occupazione e biodiversità italiane.
Settore
vitivinicolo
POLITICA VITIVINICOLA, SINTESI DEI PRINCIPALI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE
M
olti sono i temi in discussione in vista della riforma della PAC - OCM 2023, altri a causa della pandemia e per recepire i regolamenti UE correlati. Qui di seguito e in sintesi alcuni punti. Riforma PAC dal 2023: prevede due nuove categorie di vino: il vino dealcolato (<0,5% vol.) e il vino parzialmente dealcolato (% vol. compresa tra 0,5 e x). Si discute se queste 2 categorie possano comprendere le DO. In Italia si prevede una limitazione ed un eventuale inserimento nei disciplinari DO - Varietà resistenti: è previsto una maggiore apertura all’introduzione delle varietà resistenti. Coldiretti chiede un ingresso “soft”, senza preclusioni e senza enfasi, soprattutto per quanto riguarda le DO. In una prima fase si chiederà di escluderle, in attesa di valutazioni approfondite riguardo vari profili. Attenzione all’ambiente imposta da Bruxelles, ma nel contempo conciliare la tutela ambientale con la storicità, la vocazionalità ed il legame con il territorio. - Liberalizzazione degli impianti: si allontana la deregulation, poiché sembra probabile che l’attuale sistema delle autorizzazioni o la sua evoluzione, rimanga tale fino al 2040-2050 - Etichettatura: sulle etichette è probabile che sarà reso obbligatorio l’inserimento delle calorie (anche con valori standard). Non dovrebbe essere previsto l’inserimento degli ingredienti o delle tabelle nutrizionali che potrebbero essere “rimandati” a siti internet. È atteso inoltre il Decreto per le modifiche già introdotte dal REG 33/2019 - Risorse per periodo transitorio: il taglio delle risorse dell’OCM per il 2021-22 è stato contenuto. Si è passati da 337 a 324 milioni. Le erogazioni avverranno sempre
tramite il PNS e non sono previste nuove misure. Queste dovrebbero dover introdurre dei criteri di priorità legati al greening ed alla tutela ambientale - Programma Nazionale Sostegno: i recenti Regolamenti mantengono la flessibilità tra le misure con la possibilità di destinare maggiori risorse alla distillazione e allo stoccaggio. Possibilità anche di innalzamento del contributo al 70%. In caso di attivazione della misura di distillazione potranno essere attinte delle risorse sottraendole da altre misure (RRV, Investimenti). - Misura della riduzione di resa: è annunciata la messa in pagamento a breve, eccetto i casi dove si sono rilevate anomalie. - Decreto stoccaggio: previsto un nuovo decreto per la misura dello stoccaggio entro marzo. Le risorse dovrebbero essere 10 milioni e dovrebbero riguardare anche i prodotti della vendemmia 2020. - Autorizzazioni (vedi News specifica sopra riportata) - Decreti attuativi: sono in fase di studio 2 decreti attuativi della L. 238: • Decreto per le procedure di modifica dei disciplinari: vi sono alcuni problemi per il ruolo del Comitato Nazionale Vini e possibile duplicazione di procedure. • Decreto sullo schedario: il dossier dovrebbe ripartire anche perché è stato inserito uno specifico comma nel decreto semplificazioni. Lo schedario dovrebbe essere fatto su base grafica entro quest’anno - Proroghe per ristrutturazione e investimenti: sono in atto discussioni per concedere eventuali proroghe per le domande di investimento e RRV attraverso un provvedimento nazionale.
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Speciale
zootecnia
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a cura di
Luisa Bo
UN PO’ DI STORIA: ANABORAPI E FEDANA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI RAZZA 20
I
n questi ultimi anni il sistema allevatoriale ha intrapreso un percorso che lo ha riportato ad una importante riorganizzazione. A livello piemontese abbiamo assistito ad una prima riorganizzazione delle APA provinciali, confluite in un unico soggetto interregionale ARA Piemonte/Liguria. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 52/2018 che ha recepito il Regolamento UE 2016/1012, è stata riformata la disciplina della riproduzione animale, introducendo il principio di separazione tra le attività svolte dalle APA/ARA e quello delle ANA (es. Anaborapi), le quali sono state definite “Enti selezionatori”. Infatti, fino a quando era in vigore la precedente normativa, AIA - Associazione Italiana Allevatori era l’unico soggetto a cui era assegnato sia lo svolgimento dei “controlli funzionali” (ossia della raccolta dei dati in allevamento) che la tenuta/gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici. Nello specifico alle APA/ARA associate spettavano i controlli funzionali, alle ANA Associazioni Nazionali Allevatori di razza e specie la tenuta dei libri genealogici. Oggi AIA ha il compito di svolgere i “controlli funzionali” che le ANA deleganti utilizzano per la stima degli indici genetici e genomici e di tutti quei servizi utili all’allevatore per la gestione quotidiana della mandria. In virtù del principio di “separatezza” stabilito dal decreto, le ANA sono fuoriuscite da AIA e si sono riunite sotto la nuova associazione FedANA - Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza e Specie. La nascita di questo nuovo soggetto, al quale le Associazioni Nazionali Allevatori possono aderire su base volontaria, è scaturisce dall’esigenza di: - mantenere un coordinamento tra le singole ANA; - ottimizzare i costi e creare sinergie tra le stesse ANA; - esprimere una capacità di lobbying a sostegno della sovranità italiana nel settore zootecnico e nei suoi derivati; - garantire al mondo allevatoriale italiano una forte rappresentanza a livello politico istituzionale; - avere un forte strumento tecnico e scientifico per gestire la sfida nel mercato internazionale e nazionale. Attualmente a FedANA aderiscono: Anafij, Anabic, Anaborapi, Anacli, Anapri, Anare, Anaborare, Anas, Assonapa, Anasb, Anci e le varie associazioni del comparto equidi). L’insieme di tutti questi ambiti, controlli funzionali, laboratori di analisi, centri genetici, libri genealogici,
banche dati, indici genetici e genomici, servizi di assistenza alla gestione e selezione degli animali in produzione zootecnica, sono il patrimonio principale dell’intero sistema allevatoriale. Cosa offre Anaborapi agli associati: tenuta del libro genealogico; miglioramento genetico; centro di performance test; produzione materiale seminale; Certificazione di Razza R; Accesso ai premi accoppiati vacca nutrice; Piano IBR; Piani di accoppiamento e contenimento consanguineità; Stima del Valore genetico degli animali, analisi della fertilità; WebGap per servizi online; Valutazioni morfologiche; Organizzazione Mostre e Rassegne, Casa della Piemontese. Quote Anaborapi Fino al 2018 le Associazioni Nazionali ricevevano annualmente le quote associative attraverso le APAPer effetto del D.Lgs.52/2018 Anaborapi si vede costretta a richiedere i contributi direttamente agli associati pari a 3.00 _ inferiore della quota che la stessa Anaborapi riceveva da ARA di 3.30 _. Crisi del settore zootecnico Nell’ultimo periodo a causa soprattutto del Covid e di tutte le restrizioni che hanno gravato in particolare sul mondo Ho.Re.Ca il settore risulta particolarmente in crisi: in primo luogo dobbiamo comprendere che lo sbocco di questo prodotto è rappresentato per circa la metà dalle macellerie tradizionali e per l’altra metà da GDO, dalle mense certificate, dalla ristorazione ed in piccola parte dalla vendita diretta; mentre le macellerie tradizionali e la vendita diretta hanno mantenuto, ed in alcuni casi, aumentato i volumi durante i periodi di restrizioni sanitarie, le mense e la ristorazione sono rimaste praticamente ferme, mentre la GDO ha favorito la vendita di prodotti meno differenziati e più economici. Far fronte ad una diminuzione della domanda non è cosa semplice, in particolare per un prodotto di alto livello quale è la carne piemontese, i tardivi ritiri degli animali hanno, tra l’altro, comportato la permanenza dei vitelloni nelle stalle, con ulteriore aumento dei costi, in alcuni casi a scapito della stessa qualità. Non è facile individuare rapidamente altri mercati che possano compensare il calo di richieste e pagare come dovuto il nostro prodotto, pertanto l’Anaborapi ha ritenuto di prorogare il pagamento delle quote sociali 2020 a fine aprile prossimo per dare un segnale di importante al mondo allevatoriale.
Speciale
zootecnia
BIOSICUREZZA E USO CORRETTO DEGLI ANTIMICROBICI. UNA SFIDA PER IL FUTURO. a cura di Massimo Barberis Dirigente Veterinario ASL - AL
N
ell’ambito del Piano Locale della Prevenzione 2020, la Struttura Complessa di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche del Servizio Veterinario dell’ASL AL ha elaborato un documento relativo all’utilizzo razionale degli antimicrobici negli allevamenti. I farmaci ad azione antimicrobica hanno certamente contribuito dalla seconda metà del XX secolo a contrastare la maggior parte delle malattie provocate da batteri sia in medicina umana che in medicina veterinaria. Tuttavia il loro largo e spesso indiscriminato impiego nel tempo ha provocato l’insorgere del fenomeno dell’antimicrobico resistenza. Anche la zootecnia e la medicina veterinaria devono svolgere la loro parte nel contrastare l’antibiotico resistenza, attraverso l’utilizzo razionale degli antimicrobici disponibili, l’adozione di adeguate misure di biosicurezza, di profilassi attiva diretta e di corretto smaltimento dei reflui. Il futuro, ormai prossimo, prevederà la netta separazione delle molecole da impiegarsi in medicina veterinaria da quelle riservate alla medicina umana. Non verran-
no più rilasciate nuove autorizzazioni all’immissione in commercio (AIC) per antibatterici in medicina veterinaria e la metafilassi, ossia l’impiego massivo a scopo preventivo di antimicrobici verrà rigidamente limitato e regolamentato, rendendolo praticabile unicamente a fronte di giustificate evidenze epidemiologiche, supportate da analisi microbiologiche ed antibiogrammi, volti a testare la sensibilità dei batteri eventualmente riscontrati. A partire dal 28 gennaio 2022, con l’applicazione del Reg. 6/2019/CE, relativo ai medicinali veterinari, tutti gli operatori interessati, veterinari, farmacisti, allevatori, mangimisti, grossisti del settore, saranno posti di fronte a nuove sfide. In particolare poi i veterinari e gli allevatori, ciascuno per le proprie competenze, saranno chiamati ad implementare sul campo le nuove disposizioni comunitarie per contribuire a migliorare le pratiche di allevamento con l’obiettivo di pervenire a ricadute positive sia in termini di benessere animale che di sicurezza alimentare. Il materiale formativo è liberamente disponibile al seguente link: http://www.aslal.it/biosicurezza-2020
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Lotta
alla cimice
CIMICI E NOCCIOLO: DALLA LOTTA BIOLOGICA NUOVE SPERANZE CONTRO LA CIMICE ASIATICA 22
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e il nostro Paese vuole mantenere il primato nella produzione di nocciole, è necessario risolvere, prioritariamente, alcune problematiche agronomiche tra le quali, quella del controllo delle cimici è senz’altro la più importante. Coldiretti è stata più volte citata per essere partecipe di progetti di ricerca innovativi relativi al monitoraggio ed alla lotta biologica del parassita. Per risolvere tale problematica occorre, infatti, una stretta cooperazione tra centri di ricerca, istituzioni e produttori di nocciole. La coltura del nocciolo è in espansione nel nostro Paese (80.275 ettari per una produzione pari a 1.405.630 quintali) anche grazie alla domanda da parte dell’industria dolciaria legata agli elevata standard di qualità delle produzioni italiane. L’Italia è il secondo Paese produttore di nocciole al mondo dopo la Turchia (e il secondo importatore dopo la Germania). La produzione italiana è di 136.000 tonnellate pari a 87.000 ettari coltivati che rappresentano l’11% della superficie mondiale e registra un trend in crescita grazie alla redditività della coltura che ha incentivato la conversione dei terreni alla coltivazione del nocciolo ampliando cosi la filiera italiana della nocciola. A minacciare questo primato, è la cimice asiatica (Halyomorphahalys) che si è insediata e sovrapposta alla presenza delle cimice “nostrane” che pure hanno grande capacità di causare danni che possono compromettere sia le rese che la qualità tecnologica del raccolto quali Gonocerus acuteangulatus, Palomena prasina, Nezaraviridula, ecc. che quest’anno hanno gravemente colpito i noccioleti. I test effettuati sui consumatori, dal Centro Italiano di Analisi Sensoriale, evidenziano che il sapore della nocciola è l’elemento che caratterizza maggiormente sia la percezione della qualità sia il tempo di conservazione del prodotto trasformato. I danni provocati dalle cimici alterano l’aroma del prodotto nel suo complesso, aumentando le sensazioni di rancido, astringente, odore di buccia e di terra. L’unica possibilità di evitare tale alterazione è quella di prevenire e contenere il danno da cimice nel noccioleto. Gli esperti hanno evidenziato come per il produttore sia importante avviare come primo intervento il monitoraggio della presenza delle cimici sul noccioleto. Una presenza che può essere molto precoce. Il danno delle cimici sulla nocciola, se si verifica in maggio, può causare cascola e “vuoto”. In seguito, dall’accrescimento del seme fino alla raccolta (il guscio non le ferma), provoca l’alterazione indicata con il termine “cimiciato”: imbrunimenti e deformazioni causati dagli enzimi salivari che possono condizionare, anche con poche nocciole colpite, tutta la massa di prodotto trasformato. La difesa fitosanitaria è complessa contro le cimici “no-
strane” in quanto attualmente sono rimaste pochissime sostanze attive autorizzate (deltamterina, etofenprox, lambda cialotrina) che danno luogo spesso a fenomeni di resistenza. Il monitoraggio è anch’esso difficile e può essere effettuato attraverso il cosi detto “frappage”, ma sono insetti monovoltini che prediligono habitat semi-naturali. L’arrivo della cimice asiatica ha modificato tutto il contesto. Si tratta infatti di una specie che si riproduce più volte all’anno, polifaga e altamente mobile, con un’elevata dannosità sul nocciolo. Il monitoraggio è oggi facilitato dalla disponibilità di trappole alimentate da feromoni di aggregazione. L’approccio integrato, con il corretto impiego di formulati di sintesi chimica, consente di ridurre i danni ma prospettive molto interessanti vengono ora grazie alla ricerca e per il futuro l’approccio biologico. La ricerca ha evidenziato come sia fondamentale il monitoraggio delle popolazioni tramite il posizionamento delle trappole (ottimi risultati danno quelle a feromone) situate ai bordi dei campi per attrarre ed intercettare gli insetti. In ogni caso, dato che la trappola richiama esemplari anche provenienti dal di fuori del terreno coltivato, è necessario ricorrere alla tecnica del “frappage” che consente di monitorare la presenza in campo delle cimici intervenendo con i trattamenti chimici e/o di lotta biologica quando è strettamente necessario ed al momento di superamento della soglia. La presenza in Italia di parassitoidi come Trissolcus mitsukuriie T.japonicus, quest’ultimo lanciato diffusamente sulle aree colpite grazie al progetto nazionale di lotta biologica, dovrebbe consentire un controllo maggiore della cimice asiatica. Nuove prospettive si stanno aprendo con la sperimentazione del formulato a base di sali di rame e di zinco complessati con acido citrico in merito al quale la società produttrice sta avviando l’iter di richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio come prodotto fitosanitario al fine di consentirne l’impiego per il controllo della cimice asiatica in agricoltura biologica e produzione integrata.
Donne Impresa
COLDIRETTI CHIEDE PIÙ INVESTIMENTI PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE
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empre più donne scelgono l’agricoltura per coltivare il proprio talento, dalle giovani che fanno domanda di primo insediamento alle over 40 che vogliono cambiare vita e attività. Negli ultimi 5 anni le imprese al femminile in Italia sono cresciute, in valori assoluti, il triplo di quelle maschili e l’agricoltura è protagonista di questo trend con 210mila aziende guidate da donne (il 30% del totale). La crisi da Covid-19 rischia di frenare questa corsa, e dunque l’occupazione e l’impresa femminile devono essere al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza proposto dal Governo per rispondere all’emergenza causata dalla pandemia. “Sono molto apprezzabili anche gli interventi previsti per affrontare il divario di genere ma - ha evidenziato Silvia Beccaria Responsabile Donne Impresa Alessandria - c’è ancora molto da fare: nel 2020 ancora nessuno Stato membro dell’UE ha realizzato la parità tra donne e uomini. I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni. La mancanza di parità di genere è ancora più accentuata nelle zone rurali. In media, le donne trascorrono 22 ore a settimana in attività lavorative non retribuite, mentre gli uomini ne trascorrono meno di 10”. “Chiediamo investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rura-
li” - ha aggiunto Beccaria -. Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Gli agriasilo, le fattorie didattiche e agricoltura sociale rappresentano un presidio insostituibile in molte aree interne e un servizio sempre più richiesto anche da chi vive in città. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale che anche nel Piano viene raccomandata. Su questo fronte mettiamo a disposizione competenze ed esperienze maturate in anni di impegno sul campo”. Ancora troppe le difficoltà che impediscono alle donne di accedere al mondo dell’impresa con le stesse opportunità dei colleghi uomini: “Chiediamo più strumenti di accesso al credito - ha concluso Beccaria - ai finanziamenti e alla terra, che possano contribuire a raggiungere la parità di genere. Le statistiche mostrano che le donne assumono rischi più calcolati rispetto agli uomini, tuttavia il loro accesso al credito è ancora difficoltoso. Questo rimane uno dei principali ostacoli all’imprenditorialità femminile, e pur apprezzando l’iniziativa Donne in campo del Ministero dell’agricoltura, crediamo che servano ulteriori sforzi vista la situazione provocata dal Covid-19.”
Agevolazioni per l’imprenditoria femminile Allo scopo di favorire e sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in agricoltura, la Legge di Bilancio 2021 rifinanzia con 15 milioni di euro “Donne in campo”, la misura istituita dalla Legge di Bilancio dello scorso anno che introduceva un accesso al credito agevolato. Dunque, nel 2021 è mantenuta la possibilità di stipula-
re mutui a tasso zero, nel limite di 300.000 euro e per la durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento, per le imprenditrici agricole che intendano porre in essere iniziative di sviluppo o di consolidamento delle loro aziende attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
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Solidarietà
Conclusa l’iniziativa che ha visto coinvolti i bambini della Diocesi di Acqui Terme
CAMPAGNA AMICA: IL “NATALE AL TEMPO DEL COVID” RACCONTATO DAI PIÙ PICCOLI 24
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ome annunciato sul numero scorso di Agricoltura Alessandrina ecco il momento della consegna dei riconoscimenti firmati Campagna Amica a testimonianza dell’impegno nella rappresentazione del Natale al tempo del Covid. “Il Natale che non sai…”, è stato questo il titolo dell’iniziativa organizzata dall’ufficio Catechistico della Diocesi di Acqui Terme in collaborazione con Coldiretti: emozioni “su carta” che raccontano la storia di un Natale vissuto in modo diverso, non convenzionale. Un percorso iniziato nel mese di novembre che si è concluso, raccogliendo i “lavori” di 170 bambini nei locali adiacenti il Duomo con la consegna dei pacchi-dono alla presenza del Vescovo della Diocesi di Acqui Terme, Mons. Luigi Testore. Un’idea nata dalla comunione di intenti del Presidente Provinciale Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e del Vicario Generale Mons. Paolo Parodi e concretizzata grazie al fattivo intervento del Direttore Coldiretti Roberto Rampazzo e dei Presidenti di Zona di Acqui Terme Bruno Roffredo e di Ovada Roberto Paravidino e di Monica Cavino per la Diocesi di Acqui Terme. Tutti i lavori de “Il Natale che non sai…” sono stati postati sulla pagina Facebook della Diocesi di Acqui Terme… l’invito è di condividere, divulgare e, ovviamente, mettere un “like”.
170 elaborati: alla presenza del Vescovo la consegna dei pacchidono
SOLIDARIETÀ, CONTINUA SUL TERRITORIO L’AIUTO CONCRETO ALLE FAMIGLIE IN GRAVE DIFFICOLTÀ
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on si fermano i pacchi della solidarietà firmati Campagna Amica dati in dono alle famiglie più bisognose del territorio. In tutta la provincia sono stati donati grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali che hanno individuato le situazioni particolarmente disagiate. Generi di prima necessità come olio, pasta e confetture, salumi e formaggi sono stati consegnati direttamente ai meno fortunati per più di 3.000 chili di prodotti di alta qualità Un gesto concreto che ha toccato per chi vive un momento di incertezza, la più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del Coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento. Un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione, colpite dalle difficoltà economiche.
Ozzano Monferrato
Odalengo Grande
Alice Bel Colle
Ponzano Monferrato
Patronato Epaca
COVID: PRIME INDICAZIONI DELL’INPS SULL’ACCESSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE (CISOA E CIGD)
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rime indicazioni dell’Inps sulle nuove disposizioni in materia di integrazioni salariali connesse all’emergenza Covid introdotte dalla legge di Bilancio 2021. E’ stato pubblicato infatti il 29 gennaio il messaggio relativo alla cassa integrazione speciale operai agricoli (Cisoa) che prevede la concessione del trattamento per sospensioni dell’attività lavorativa dovute al Covid 19, per una durata massima di 90 giorni, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021. Possono presentare la domanda anche coloro che non hanno inviato precedentemente richieste di accesso alla Cisoa. Il trattamento viene applicato ai lavoratori che risultino alle dipendenze dei datori di lavoro che richiedono la prestazione al 1° gennaio 2021. Non è previsto l’obbligo di versare un contributo nazionale per i datori di lavoro che accedono ai trattamenti di integrazione salariale (cassa integrazione ordinaria e in deroga e assegno ordinario) per le 12 settimane indicate. L’inps precisa che le domande di concessione del trattamento di cassa integrazione speciale operai agricoli (CISOA) devono essere trasmesse utilizzando la nuova causale “Cisoa L 178/20”. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (Cigd), possono trasmettere le domande come “Deroga plurilocalizzata” solo i datori di lavoro che hanno ricevuto la prima autorizzazione con decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Gli altri datori di lavoro con più unità produttive, dovranno trasmettere la domanda come “Deroga Inps”. Le domande di deroga devono essere inviate esclusivamente con riferimento alle singole unità produttive, ad eccezione delle aziende plurilocalizzate che hanno chiesto di accedere al flusso semplificato. Per queste l’Inps evidenzia che “la scelta dell’unità produttiva di
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riferimento su cui far confluire le domande accorpate deve ritenersi irreversibile e come tale dovrà essere utilizzata anche in caso di eventuale concessione di proroga del trattamento di cassa integrazione in deroga con causale “Covid 19 L. 178/20”, al fine di consentire il monitoraggio da parte dell’Istituto della prestazione concessa”. Per la stessa unità produttiva e per il medesimo periodo- sottolinea il messaggio - non è possibile richiedere ammortizzatori sociali diversi tranne nei casi in cui la domanda di cassa integrazione in deroga riguardi lavoratori esclusi dagli altri ammortizzatori Covid. Il termine per la presentazione delle domande relative ai trattamenti di cassa integrazione salariale (ordinaria e in deroga) e di assegno ordinario è fissato entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. Nel caso di prima applicazione della norma, il termine di decadenza della trasmissione delle domande è fissato entro la fine del mese successivo a quello di entrata in vigore della legge n. 178/2020. Considerato che la legge di bilancio 2021 è entrata in vigore il 1° gennaio 2021, la scadenza per le sospensioni o riduzioni di attività iniziate nel mese di gennaio, rimane il 28 febbraio 2021.
ESONERO CONTRIBUTIVO 4^ RATA 2020 PER COLTIVATORI DIRETTI E IAP
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on il messaggio n. 587 del 10 febbraio 2021 la Direzione Generale INPS ha comunicato che la scadenza per il pagamento della quarta rata dei contributi previdenziali 2020, inizialmente prevista per il 16 febbraio 2021, viene differita fino alla comunicazione degli importi contributivi da versare. Com’è noto, infatti, il decreto-legge 28 ottobre 2020 n. 137 aveva già sospeso e differito il pagamento della rata in scadenza dal 16 gennaio al 16 febbraio 2021 in considerazione del fatto che l’Istituto avrebbe dovuto predisporre una procedura specifica per la richiesta di ricalcolo degli importi dovuti ed inviare ai contribuenti
il nuovo importo da versare. Non essendo ancora completata l’implementazione delle procedure, il messaggio sopra citata dispone il differimento della scadenza di febbraio fino al momento in cui verrà comunicato l’importo da versare. I soggetti interessati potranno rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti per avere ulteriori informazioni in merito. Illustriamo di seguito le principali novità previdenziali contenute nella Legge di Bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020, entrata in vigore il 1° gennaio 2021.
Attualità
COVID: VADEMECUM INAIL PER GLI OPERATORI AGRICOLI 26
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n tempi di allarme pandemia il settore dell’agricoltura si classifica a rischio più basso, ma poiché nessuno è completamente immune dal Covid 19 l’Inail ha predisposto un vademecum a uso e consumo degli operatori agricoli. La pubblicazione è finalizzata alla prevenzione dei pericoli e dei rischi, talora non sempre riscontrabili con facilità, a cui può andare incontro nell’attuale crisi sanitaria. L’opuscolo (elaborato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) punta a offrire strumenti utili e di facile comprensione per una gestione attenta della sicurezza lavorativa e della protezione sanitaria per il Coronavirus. I punti di criticità evidenziati dall’opuscolo Inail sono attribuiti alle attività diverse poco standardizzate e alla carenza di formazione dovuta alla presenza di personale stagionale e spesso proveniente da Paesi esteri e
quindi con difficoltà a comprendere la lingua italiana. Vengono date informazioni sui principali rischi e sulle protezioni e i comportamenti da adottare. Si evidenzia l’importanza della sanificazione delle macchine agricole e vengono anche indicati i prodotti da utilizzare. Un focus è dedicato alle regole da rispettare negli allevamenti e nelle attività di trasformazione dei prodotti agroalimentari (cantine, frantoi, macelli, salumifici ecc). Indicazioni anche per chi opera con utenti esterni, dai punti vendita aziendali al trasporto dei prodotti agricoli. Per esempio viene ribadito l’obbligo di non toccare i prodotti esposti e di igienizzare tastiere e touch screen. Per chi invece consegna i prodotti l’invito è di non condividere con altri lo stesso mezzo e di sanificare la cabina di guida. Indicazioni infine sul distanziamento e l’utilizzo di dispositivi di protezione e soluzioni per igienizzare.
PRODOTTI FITOSANITARI: BENE LA PROROGA DELLA VALIDITÀ DEI CERTIFICATI
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rorogata di 12 mesi, fino al permanere dello stato di emergenza per il Covid, la validità dei certificati per i prodotti fitosanitari. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte che ha chiesto alla Regione di adottare il parere del Mipaaf per garantire l’efficienza e la continuità operativa nell’ambito della filiera agroalimentare. Si tratta di una precisazione importante in un momento di difficoltà per le imprese che si trovano già a dover affrontare le criticità legate alla pandemia. Bene, quindi, che la Regione Piemonte abbia riconosciuto la proroga dell’abilitazione, indispensabile non solo per l’uso, ma anche per l’acquisto, di prodotti fitosanitari ”. Nello specifico:
- La validità è prorogata di 12 mesi per i certificati rilasciati nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2016 ed il 30 aprile 2016 (aventi validità quinquennale). - I certificati in scadenza dal 1 maggio 2021 mantengono la loro naturale scadenza. - I certificati rilasciati tra il 1 gennaio 2015 ed il 30 aprile 2015 già beneficiano della proroga annuale prevista dalla legge n. 77/2020 e mantengono la validità fino al 29 luglio 2021. Tutto ciò alla luce del fatto che, per effetto di quanto disposto a livello nazionale, i corsi per il rinnovo o per il rilascio delle nuove abilitazioni possono essere tenuti solo in modalità Fad.
INAIL: PUBBLICATI GLI ELENCHI CRONOLOGICI PROVVISORI
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INAIL ha pubblicato gli elenchi provvisori delle domande presentate lo scorso 28 gennaio, data del click day in relazione al bando ISI 2019-2020 riservato alle aziende agricole. Dagli elenchi pubblicati risultano finanziabili 230 domande su un totale di 865 domande presentate. Le imprese che risultano collocate in posizione utile ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, hanno tempo fino al 15 marzo per presentare la documentazione in-
tegrativa di corredo alla domanda; entro tale data dovranno quindi caricare sul sito dell’Istituto, il modulo di domanda (Modulo A), la perizia asseverata (Modulo B) e la ulteriore documentazione di convalida e completamento prevista per la tipologia specifica di progetto, così come indicato nell’allegato tecnico del bando. La pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi è prevista entro il 15 aprile 2021.
Settore
biologico
AGRICOLTURA BIOLOGICA: PROROGATO IL TERMINE PER PRESENTARE I PAP
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l Programma Annuale di Produzione - Pap è il documento che annualmente le imprese agricole biologiche devono presentare secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 18321 del 9 agosto 2012. Si tratta di un documento che definisce la programmazione colturale per l’anno in corso, nel quale viene definita la produzione potenziale delle singole colture e la loro disposizione nei singoli appezzamenti aziendali. Il documento, utile in particolar modo per le attività di certificazione per il biologico, contiene le medesime informazioni di base del Piano colturale, che viene annualmente presentato per le domande Pac, con alcune informazioni aggiuntive specifiche per il biologico. La scadenza per la presentazione del Pap è prevista, dal Decreto Ministeriale n. 18321 del 2012, per il 31 gennaio di ogni anno. Il disallineamento di tale scadenza con quella del 15 maggio prevista per la presentazione della domanda Pac crea puntualmente, ogni anno, notevoli difficoltà di gestione delle diverse prati-
che amministrative. Anche quest’anno, con la ulteriore complicazione delle difficoltà operative delle sedi territoriali dovute alla pandemia, Coldiretti si è fatta carico di portare all’attenzione del Dipartimento della Qualità del Mipaaf la necessità di un allineamento delle scadenze al 15 maggio. Nei giorni scorsi la firma del Capo dipartimento della Qualità al decreto di proroga della scadenza per la presentazione dei Pap al 15 maggio, ha consentito quindi, anche per quest’anno, di gestire in maniera coordinata le due incombenze amministrative. La possibilità di unificare le informazioni dei Pap per la produzione biologica con quanto già previsto dai Piani colturali aziendali, attraverso l’introduzione di modifiche agli applicativi informatici, sarà oggetto di un prossimo approfondimento, anche in relazione alle modifiche che il nuovo quadro normativo in via di definizione a Bruxelles apporterà al tema.
BIOLOGICO, SLITTA LA DEROGA UE SU UOVA E MANGIMI
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al 16 febbraio è in vigore il Regolamento di esecuzione 2021/181 della Commissione Ue (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue del 16 febbraio) che modifica il regolamento relativo alla produzione biologica, all’etichettatura e ai controlli. Il nuovo regolamento è in vigore dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 in attesa di un regolamento più dettagliato che a causa dell’emergenza Covid 19 è stato rinviato al 1° gennaio 2022. Il regolamento eccezionale prevede un allungamento della deroga relativa alla produzione
di uova bio e all’uso di mangimi. Fino al 31 dicembre dunque possono essere introdotte negli allevamenti di produzioni bio pollastrelle destinate alla produzione di uova biologiche non allevate con metodi non biologici di età non superiore a 18 settimane. Questa scelta è stata adottata poiché si registra una carenza di pollastrelle destinate alla produzione di uova bio. Fino al 2021 sarà inoltre consentita la percentuale massima del 5% di mangimi proteici non biologici autorizzata per 12 mesi e che è applicata dal 2018.
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Coltiva
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Salute
COLTIVA LA TUA SALUTE TEMA DEL MESE: IL CONTROLLO DELLA VISTA
La vista è un bene prezioso e delicato e come tale va trattato. Per salvaguardare al meglio la vista, si consiglia di effettuare un controllo periodico per verificare ed escludere l’insorgere delle più comuni affezioni oculari o patologie. Per la diagnosi delle malattie retiniche è di grande importanza la Tomografia a Coerenza Ottica Basale, comunemente chiamata con l’acronimo OCT, una recente tecnica di imaging non invasiva che grazie ad una TC luminosa effettua un'analisi delle strutture retiniche mediante sezioni ad alta risoluzione della retina. La Topografia Corneale è un esame volto a valutare la salute della cornea, che consente di studiarne forma e caratteristiche ottiche e che è di fondamentale importanza per una corretta valutazione della messa a fuoco dell’occhio. La Pachimetria Corneale è invece un’ecografia oculare che misura lo spessore della cornea, esame indispensabile per la programmazione di interventi di chirurgia refrattiva corneale. Presso C.D.C. sono attivi inoltre, l’Ambulatorio per il Glaucoma e l’Ambulatorio della Retina, specifici per la diagnosi e la cura di queste due aree dell’oftalmologia.
PRESTAZIONI OCULISTICHE C.D.C. VISITE OCULISTICHE VISITE OCULISTICHE PEDIATRICHE
ECOGRAFIA OCULARE – B-SCAN ECODOPPLER VASI RETRO ORBITALI BIOMICROSCOPIA OCULARE A ULTRASUONI – UBM
VALUTAZIONE ORTOTTICA ESERCIZI ORTOTTICI RIABILITATIVI OCT - TOMOGRAFIA A COERENZA OTTICA CAMPO VISIVO COMPUTERIZZATO PACHIMETRIA CORNEALE TOPOGRAFIA CORNEALE CURVA TONOMETRICA DIURNA
RM ORBITE TC ORBITE TC VIE LACRIMALI – DACRIO TC VISITE OCULISTICHE PER PATENTE TEST VISIVI PER PATENTE
INDAGINE MICROBIOLOGICA OCULARE Il Laboratorio Analisi C.D.C. testa antibiotici usualmente reperibili sul mercato e utilizzati per la terapia.
www.gruppocdc.it
Consigliere Ecclesiastico
E’ ANCORA QUARESIMA E’ cominciata la Quaresima, e per la seconda volta la viviamo e la celebriamo in piena pandemia. Ci viene spontaneo pensare che sia stata una Quaresima senza soluzione di continuità. In queste condizioni non mancano le prove, per tutti. Piano piano e giorno dopo giorno ci vengono tolte quelle che abbiamo considerato sicurezze dovute. Stiamo aspettando che, tutti quelli che hanno in mano le leve del potere prendano i necessari provvedimenti per farci uscire dalla grande crisi economica in cui siamo precipitati. Nei nostri centri caritativi tutti i giorni si formano file di persone che chiedono soprattutto un posto di lavoro o un aiuto economico per pagare l’affitto o le bollette o l’uno e le altre. La ripresa economica tanto auspicata non può prescindere però da una rinascita comunitaria, spirituale
e solidale. Prima di una conversione green serve una conversione solidale. Noi Cristiani siamo chiamati a essere testimoni di speranza e al di là di ogni differenza mostrare al mondo che siamo e ci sentiamo fratelli. Fratelli tutti e tutti fratelli che sanno condividere quanto è necessario a tutti. La moltiplicazione dei pani da parte di Gesù ci insegna che con Lui non ci mancherà mai il necessario e se ci fidiamo di Lui, egli farà grandi cose con i pochi pani che mettiamo a disposizione degli altri. Ci insegna anche che la condivisione è possibile nonostante le ristrettezze e la scarsità di beni. Ricordiamocene in questa Quaresima particolare. Chi dona al povero, presta a Dio che paga buoni interessi. Don Ivo Piccinini
NECROLOGIE
La Federazione Provinciale di Coldiretti Alessandria, il Presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Rampazzo, partecipano al dolore di Maria Tarasco per la perdita della cara suocera ADRIANA “donna del mondo rurale”
La Federazione Provinciale di Coldiretti Alessandria, in particolare il movimento Donne Impresa, si uniscono al dolore di Carla Caldirola per la scomparsa della cara MAMMA Socia di Castelnuovo Scrivia
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MERCATINO 30
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semiterrato. Il podere comprende ampio cortile, portici, rimesse, fienili magazzino, officina, locale stalla, 2 box auto e 1 box per trattore. Prezzo richiesto _ 250.000. Possibilità di vendita separata di un campo e terreni agricoli distribuiti nelle vicinanze per estensione complessiva di circa 20 ettari. Cell. 333 7303730. • Patate gialle qualità Monalisa. Tel. 333 6045376 ore pasti. • Piccolo gregge, 63 capi ovini. Ottimo per latte e carne. Cell. 349 5241500 • Portaballoni modello serrante per fieno, capre, pecore, vitelli, asini, equini. Costruttore CK Industrias. Cell. 347 6133905 Inserzioni CERCO • Macchina raccogli sassi usata marca Orsi. Cell. 335 8335461 • Bosco per taglio legna e terreno seminativo o vigneto in affitto zona Ovadese-Acquese. Cell. 328 7814357 • Per raggiunti limiti di età, cerco affittuario per ampia casa colonica situata a Pietra Marazzi con vigneto di 5.000 mq. in collina (circa 1 km. di distanza). Sono inclusi macchinari per la coltivazione della vigna e cantina con attrezzatura moderna per vinificazione. Date le dimensioni la vigna va intesa come fonte di reddito integrativo. Cell. 335 7268585. • Portaballoni fieno per pascolo. Cell. 338 4953264 • Caricaballette Omas o Guima e silos per cereali. Cell. 338 1211002 oppure scrivere a angeloplatini62@gmail.com • Trattore New Holland serie TL TLA o superiore 80/100 cv doppia trazione. Buone condizioni. Cell. 333 2006643 • Attrezzi agricoli (trattori, frese, trinciatrici, rimorchi…) Cell. 329 0303041. • Lavoro, esperienza maturata come cantiniere e operaio agricolo. Cell. 340 6671573
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