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Il collagene ricombinante umano
from Numero 62
Dr.ssa Anna Trink Medico Chirurgo, esperta in Dermatologia e Tricologia - Udine Dr. Fabio Rinaldi Specialista in Dermatologia e Venereologia - Milano Chief Officer R&D di Giuliani SpA In collaborazione: Dr.ssa Francesca Negosanti Specialista in Dermatologia e Venereologia - Bologna
L’invecchiamento cutaneo è un fenomeno biologico complesso e inevitabile che esordisce precocemente nella terza decade di vita ed è estremamente variabile nei diversi soggetti, correlato alla predisposizione genetica, alle abitudini di vita e alle condizioni ambientali. Lo skin aging è un processo dinamico caratterizzato da alterazioni strutturali dei tessuti molli e ossei, con fenomeni di atrofia a tutto spessore, dalla cute al tessuto sottocutaneo (tessuto muscolare e osseo compresi), con conseguente comparsa di rughe, ipotonicità, lipoatrofia, sarcopenia e perdita di volume. Recenti studi sullo skin aging si sono focalizzati sulla Matrice Extra-Cellulare (ECM) come elemento chiave da tutelare e stimolare per contrastare l’invecchiamento cutaneo, orientando la ricerca verso la comprensione della composizione dell’ECM e dei segnali cellulari antiaging che è in grado di promuovere.
IL RUOLO DEL COLLAGENE Una delle componenti principali dell’ECM è il collagene, che svolge un ruolo centrale per il benessere della cute ed è decisivo in tutti i processi di rigenerazione dei tessuti. L’invecchiamento porta a modificazioni quantitative e qualitative a carico del collagene, con progressiva frammentazione e disorientamento delle fibre, che diventano meno elastiche e più rigide. Per queste ragioni, la possibilità di utilizzare il collagene in Medicina Estetica ha sempre suscitato grande interesse. Il primo collagene a essere stato autorizzato dall’FDA americana per uso iniettivo risale agli Anni 80 ed era di estrazione bovina (da tendini, muscoli, pelle); i limiti di impiego di questo collagene erano svariati, dalla presenza di altre proteine con possibile insorgenza di reazioni immunogene indesiderate alla difficile riproducibilità, al rischio di contaminazione. La diffusione della malattia della mucca pazza e delle patologie da prioni ha definitivamente contribuito al ritiro dal mercato del collagene di derivazione animale. La ricerca scientifica Giuliani ha messo a punto un dispositivo me-
Photo Courtesy: Dr.ssa FRANCESCA NEGOSANTI dico iniettabile (Fillagen®) che contiene collagene ricombinante, acido jaluronico e carbossimetilcellulosa, che insieme si sono dimostrati capaci di avere un’importante e prolungata attività anti-aging a livello cutaneo, in assenza di effetti collaterali. La tecnica del DNA ricombinante consiste nell’inserimento di un dna di interesse (nel nostro caso, quello che codifica per la catena 1 alpha del collagene umano) in un vettore (plasmide) che, inserito nell’organismo ricombinante (il baco da seta), produrrà la proteina di interesse. Quindi il baco da seta, contemporaneamente alla produzione della seta, produrrà contestualmente nel suo ciclo “naturale” anche il collagene, che attraverso una serie di trattamenti viene isolato e purificato.
CARATTERISTICHE Nella sua forma nativa (ovvero così come presente nelle cellule della pelle), il collagene si presenta avvolto a tripla elica. Monodermà Fillagen® contiene una sola della tre catene di collagene, quella alpha 1, con due fondamentali conseguenze: • Il fatto di non avvolgersi a tripla elica fa sì che la molecola possieda una bassa idrofobicità, quindi sarà maggiore il numero di legami idrogeni che può andare a formare, con maggiore stabilizzazione dell’acido jaluronico e maggiore idratazione. • La pelle legge la presenza di una sola catena come collagene “rotto” da riparare e promuove la sintesi endogena di nuovo collagene. La concentrazione millimolare di collagene corrisponde a quella fisiologica, in modo che sia possibile a Monodermà Fillagen® fungere da segnale di riparazione cellulare e di produzione di collagene. Il secondo attivo contenuto in Monodermà Fillagen® è l’acido jaluronico (200-400 kDa). A causa delle sue dimensioni macromolecolari, della marcata igroscopicità e della visco-elasticità, l’acido jaluronico può modulare l’idratazione cutanea, il bilancio osmotico e le proprietà fisiche dell’ECM, mantenendo idratato e in equilibrio lo spazio extracellulare in cui si trovano le cellule, il collagene, le fibre elastiche e le altre componenti dell’ECM. Inoltre, il clivaggio enzimatico delle catene di acido jaluronico in frammenti più piccoli permette da un lato il loro riutilizzo per la sintesi di collagene ex-novo e dall’altro la stimolazione dei fibroblasti per la sintesi di nuova ECM. Il terzo componente di Monodermà Fillagen® è la carbossimetilcellulosa (CMC), un polisaccaride approvato dall’FDA, idrosolubile, derivato della cellulosa; è disponibile a elevatissimo grado di purezza ed è molto utilizzato in ambito biomedico per l’elevata biocompatibilità. La CMC è di origine vegetale e l’assenza nell’uomo della cellulasi (l’enzima di digestione della cellulosa) permette un’elevata stabilità meccanica in vivo nel lungo termine, rimanendo comunque completamente riassorbibile (per degradazione enzimatica indiretta e totale) e sicura. La presenza in Monodermà Fillagen® della CMC conferisce al gel la giusta viscosità e quantità di acqua necessari a garantire un effetto filler stabile nel tempo e una corretta e persistente idratazione. Monodermà Fillagen® contiene inoltre aminoacidi (Alanina, Valina, Glicina, Prolina, OH-Prolina, Lisina) e dipeptidi (AlaPro, ProGly, GlyPro) che supportano l’ambiente circostante, contribuendo a mantenere il trofismo cellulare. Possiedono inoltre un’attività di osmoregolazione e anti-ossidante e fungono da supporto per l’acido jaluronico, sia per l’effetto volumizzante esercitato dall’acido jaluronico a livello dei tessuti, sia per la protezione dell’acido jaluronico stesso dalla degradazione ossidativa a opera dei radicali liberi dell’ossigeno. Anche gli aminoacidi e i dipeptidi vengono riconosciuti dalla pelle come qualcosa da riparare e pertanto contribuscono a promuovere l’attività rigenerativa.
ANDARE “OLTRE” L’insieme di questi attivi posiziona Monodermà Fillagen® oltre all’idea di filler classico, inserendolo nella frontiera di ricerca attuale di medicina anti-aging che non lavora soltanto sull’eliminazione della ruga, ma promuove un ringiovanimento fisiologico che vede come protagonista il benessere della Matrice Extra-Cellulare, identificato come elemento chiave della bellezza e della salute della pelle. Dopo solo due trattamenti a distanza di un mese l’uno dall’altro, effettuati con iniezioni intradermiche in 6 punti di inoculo per ogni emivolto, si è evidenzia un effetto volumizzante combinato a un processo di ristrutturazione della pelle che risulta più densa, corposa, idratata, luminosa e distesa. Non si sono registrati effetti collaterali e il prodotto può essere associato a qualsiasi altro trattamento senza controindicazioni. Monodermà Fillagen® supera i concetti di biostimolazione e di riempimento, realizzando una vera e propria bioristrutturazione. Non il solito filler: è Monodermà Fillagen®! ◼︎