MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Anna Trink Medico Chirurgo, esperta in Dermatologia e Tricologia - Udine Dr. Fabio Rinaldi Specialista in Dermatologia e Venereologia - Milano Chief Officer R&D di Giuliani SpA In collaborazione: Dr.ssa Francesca Negosanti Specialista in Dermatologia e Venereologia - Bologna
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’invecchiamento cutaneo è un fenomeno biologico complesso e inevitabile che esordisce precocemente nella terza decade di vita ed è estremamente variabile nei diversi soggetti, correlato alla predisposizione genetica, alle abitudini di vita e alle condizioni ambientali. Lo skin aging è un processo dinamico caratterizzato da alterazioni strutturali dei tessuti molli e ossei, con fenomeni di atrofia a tutto spessore, dalla cute al tessuto sottocutaneo (tessuto muscolare e osseo compresi), con conseguente comparsa di rughe, ipotonicità, lipoatrofia, sarcopenia e perdita di volume. Recenti studi sullo skin aging si sono focalizzati sulla Matrice Extra-Cellulare (ECM) come elemento chiave da tutelare e stimolare per contrastare l’invecchiamento cuta-
IL COLLAGENE RICOMBINANTE UMANO Un ritrovato che supera i concetti di biostimolazione e di riempimento, realizzando una vera e propria bio-ristrutturazione. Non il solito filler: è Monodermà Fillagen®!
neo, orientando la ricerca verso la comprensione della composizione dell’ECM e dei segnali cellulari antiaging che è in grado di promuovere.
IL RUOLO DEL COLLAGENE
Una delle componenti principali dell’ECM è il collagene, che svolge un ruolo centrale per il benessere della cute ed è decisivo in tutti i processi di rigenerazione dei tessuti. L’invecchiamento porta a modificazioni quantitative e qualitative a carico del collagene, con progressiva frammentazione e disorientamento delle fibre, che diventano meno elastiche e più rigide. Per queste ragioni, la possibilità di utilizzare il collagene in Medicina Estetica ha sempre suscitato grande interesse. Il primo collagene a essere stato autorizzato dall’FDA ame-
ricana per uso iniettivo risale agli Anni 80 ed era di estrazione bovina (da tendini, muscoli, pelle); i limiti di impiego di questo collagene erano svariati, dalla presenza di altre proteine con possibile insorgenza di reazioni immunogene indesiderate alla difficile riproducibilità, al rischio di contaminazione. La diffusione della malattia della mucca pazza e delle patologie da prioni ha definitivamente contribuito al ritiro dal mercato del collagene di derivazione animale. La ricerca scientifica Giuliani ha messo a punto un dispositivo me-
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