Numero 62

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L A DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO X XI - periodico di informazione scientifica a dif fusione mirata

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IN QUE STO NUMERO Emsculpt: una nuova opportunità per il Body Contouring Allergan Aesthetics, da 30 anni al vostro fianco L’evoluzione del microneedling con SkinPen associato ai Sieri Acceleratori ZO Skin Health Focus sullo sguardo: tear trough e protocollo indolore per la zona perioculare by FILLMED Risultati naturali e duraturi grazie alla stimolazione del collagene naturale Il collagene ricombinante umano Rinofiller: la “chirurgia“ del naso alla portata di tutti n. 62 maggio-agosto 2021, anno XXI - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.


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LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

62

ANNO XXI - MAGGIO-AGOSTO 2021

SOMMARIO

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000

ARTICOLI

Direttore responsabile: Marco Montanari

La nuova frontiera della Medicina Estetica integrata non chirurgica

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Focus sullo sguardo: tear trough e protocollo indolore per la zona perioculare by FILLMED

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Modula Carbiox: la nuova frontiera della Carbossiterapia indolore

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La scienza della longevità

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Rinofiller: la “chirurgia“ del naso alla portata di tutti

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CFU-ÈLIFE: ottimizzare tempi ed esiti con i nuovi ultrasuoni micro/macroficalizzati

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L’Ecografia del volto in Medicina Estetica

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Allergan Aesthetics, da 30 anni al vostro fianco

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Anti aging super-selettivo con piattaforma multi Laser

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L’evoluzione del Microneedling con SkinPen associato ai Sieri Acceleratori ZO Skin Health

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Coordinamento scientifico: Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Maria Pia De Padova, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Isabella Pia Palmieri, Franco Paolini, Maurizio Priori, Paola Rosalba Russo. Hanno collaborato: Antonino Acquaviva, Matteo Basso, Maurizio Cavallini, Attilio Cavezzi, Roberto Dell’Avanzato, Emanuela Di Lella, Domenico D’Angelo, Elena Fasola, Giuseppe Ferrarelli, Sibilla Focchi, Alessandro Frullini, Mehrnoosh Heidarian, Vicenta Llorca, Nicola Losacco, Aldo Majani, Ugo Majani, Marina Mantovani, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Marco Montanari, Francesca Negosanti, Marco Papagni, Franco Rinaldo Perego, Fabio Rinaldi, Paola Rosalba Russo, Paola Tarantino, Livia Toma, Anna Trink, Simone Ugo Urso. Segreteria di redazione: VALET s.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - segreteria@valet.it - www.valet.it

PAGINA

Emsculpt: una nuova opportunità per il Body Contouring

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Redermalizzazione con i prodotti Hyalual

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Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa.fantini@valet.it

Risultati naturali e duraturi grazie alla stimolazione del collagene naturale

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Realizzazione grafica: Matteo Nuti - matteo.nuti@valet.it

Alla scoperta del BotulinoNeedling

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Foxy Eyes, lo sguardo sensuale con fili magici

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Endolift : Subcision laser-assistita per le cicatrici da acne

56

Il collagene ricombinante umano

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Una soluzione hands-free per il rimodellamento del corpo, la tonificazione muscolare e il trattamento della cellulite

62

I peeling chimici nella cura della pelle

64

Carbossiterapia: la rivoluzione degli alti flussi controllati

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Varici e trombosi

68

Le meraviglie della Mesoterapia

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Ginecologia estetica e funzionale ai tempi della pandemia

74

La Nutrizione: il passaporto per la salute

77

Terapia domiciliare e ambulatoriale… Cosa fare?

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Stampa: Poligrafici il Borgo s.r.l. - Via del Litografo, 6 - Bologna È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy. Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e CEDA. Distribuzione: 140.000 copie

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RUBRICHE & SPECIALI

PAGINA

69° Congresso Nazionale SICPRE 2021 - Web Edition

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Perché CPMA?

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NOVITÀ 2021: SIES TwODAYs

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Il giro del mondo in 2 giorni

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Sclerotherapy & Venous Ablation 2021

69

Digital SIES Day(s) 2021 - Dalla delusione all’opportunità

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Gli esami non finiscono mai

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MEDICINA ESTETICA

MEDICAL DIVISION - BALDAN GROUP Ricerca & Sviluppo

LA NUOVA FRONTIERA DELLA MEDICINA ESTETICA INTEGRATA NON CHIRURGICA Alla ricerca dell’equilibrio psicofisico dell’individuo, che può vivere con disagio la propria vita a causa di un inestetismo male accettato o che, più semplicemente, richiede suggerimenti e interventi mirati al controllo del proprio invecchiamento o alla remise en forme

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a Medicina Estetica integrata si occupa del raggiungimento dell’equilibrio psicofisico dell’individuo, che può vivere con disagio la propria vita a causa di un inestetismo male accettato o che, più semplicemente, richiede suggerimenti e interventi mirati al controllo del proprio invecchiamento o alla remise en forme. Per creare una condizione di benessere occorre sì eliminare le rughe, ridurre i cedimenti del volto, contrastare le adiposità localizzate o la cellulite, ma occorre agire anche interiormente, per ottenere un’armonia psico-estetico-fisica complessiva. Alimenti funzionali, integrazione e stile di vita sono gli strumenti necessari per agire internamente e favorire un sano equilibrio metabolico-endocrino e immunologico. Esternamente agiamo grazie a progetti come il TOTAL LIFT o il TOTAL SHAPE, che utilizzano tecnologie di ultima generazione, in sinergia, per il ringiovanimento del volto senza bisturi o per il rimodellamento del corpo senza liposcultura o liposuzione.

TOTAL LIFT

È il nuovo progetto per il ringiovanimento del volto senza bisturi. Con il passare degli anni, la pelle del viso tende a subire trasformazioni contro le quali sembra sempre più difficile combattere, si inspessisce, perde tonicità, presenta le prime rughe, diventa più secca e meno elastica, si manifestano macchie solari e perde lucentezza. Per il rinnovamento del volto a partire dallo strato più profondo (muscolare) sino a quello più superficiale (epidermide), nasce oggi un nuovo programma in soli 3 step, con un’azione mirata verso differenti layers del volto. • Azione superficiale: efficace su 
ptosi palpebrale (blefaroplastica non chirurgica), pelle flaccida e cedente, rughe da tessuto in eccesso, lesioni cutanee e rimozioni in generale (ipercromie cutanee, verruche, nevi, fibromi, xantelasmi, discheratosi, angiomi rubino, capillari del volto e cicatrici). •A zione intermedia: efficace su ridensificazione, riattivazione del microcircolo, rughe, dermopeeling, discromie, acne, cicatrici e lifting del décolleté. •A zione profonda: efficace su fronte, guance, doppio mento, sollevamento sopracciglia, piega nasolabiale, collo, derma profondo, tessuto sub-dermico e SMAS.

TOTAL SHAPE

La sedentarietà, uno stile di vita poco sano, squilibri alimentari e ormonali producono un eccesso di adiposità localizzate in specifiche

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aree del corpo. La nuova generazione di trattamenti per il rimodellamento dei contorni del corpo permette di eliminare il grasso resistente all’esercizio fisico senza intervento chirurgico. Applicabile su un ampio gruppo di pazienti per trattare morfologie diverse e aree distinte con estrema versatilità, su adiposità ostinate, cute atona e rilassata. In modo semplice, veloce e comodo, garantisce un alto livello di soddisfazione del paziente con un’azione non invasiva e non chirurgica, che aiuta inoltre a ridurre il riassorbimento dell’edema postoperatorio e la rivascolarizzazione. Questo protocollo permette una doppia azione sinergica. 

 • I mmediata: per il rimodellamento, la tonificazione e il drenaggio superficiale e profondo. •A lungo termine: liposcultura progressiva definitiva. ◼︎


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MEDICINA ESTETICA Dr. Aldo Majani Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica MIAS Outpatient Clinic - Catania Dr. Ugo Majani Specialista in Chirurgia Generale, perfezionato in Medicina e Chirurgia Estetica MIAS Outpatient Clinic - Catania

FOCUS SULLO SGUARDO: TEAR TROUGH E PROTOCOLLO INDOLORE PER LA ZONA PERIOCULARE BY FILLMED

La tear trough deformity (TTD) è un’alterazione a eziologia multifattoriale al cui manifestarsi contribuiscono 4 fattori: riduzione di volume dei compartimenti adiposi del terzo medio facciale, ipotrofia delle fibre del muscolo orbicolare, indebolimento del ligamento di ritenzione dell’orbicolare e alterazioni cutanee

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uello che analizziamo in questo articolo è un inestetismo molto rilevante per pazienti di entrambi i sessi, che spesso produce risvolti psicologici importanti e può influire negativamente sui rapporti sociali. Avere ben chiara l’anatomia della regione del tear trough è fondamentale per capire patogenesi e terapia. Tear trough, o solco lacrimale, è l’appellativo moderno di quello che Loeb aveva già descritto come solco naso-giugale nel 1961, riferendosi alla concavità presente medialmente tra regione orbitaria e regione malare. Il solco lacrimale che noi vediamo dall’esterno ha una spiegazione anatomica: il tear trough ligament (TTL). Descritto nel 2012 da Wong, si tratta di un legamento osteo-cutaneo che, partendo in profondità dall’osso mascellare, giunge tra la porzione palpebrale e orbitale del muscolo orbicolare dell’occhio. Il TTL origina medialmente a livello dell’inserzione del tendine cantale mediale, decorrendo fino alla linea medio-pupillare. Lateralmente a tale linea, esso si trasforma in una struttura bilamellare denominata orbicularis retaining ligament (ORL), che è alla base della patogenesi di un altro inestetismo, il solco palpebro-malare (in letteratura lid-cheek junction). Il TTL divide due aree anatomiche con caratteristiche molto differenti: cranialmente, la cute presettale è sottilissima e si rileva un’assenza del tessuto sottocutaneo; caudalmente, la cute è spessa e con abbondante sottocute.

CLASSIFICAZIONE DELLA TTD

La fisiopatogenesi della deformità è fortemente legata a quanto detto. Turkmani, nella sua classificazione pubblicata nel 2017, distingue 5 sottotipi: • T ipo 1 (hill), al di sopra del TTL si manifesta erniazione delle borse adipose, indicazione alla sola blefaroplastica inferiore. • T ipo 2 (valley), ipotrofia isolata del tessuto adiposo malare, inferiormente al TTL, con necessità di reintegrare il volume mancante. • T ipo 3 (hill-valley), combinazione delle due alterazioni precedenti, indicazione al trattamento combinato, sia medico che chirurgico.

• T ipo 4 (hill-valley - hill-valley), a

causa del rilasciamento della porzione orbitaria del muscolo orbicolare si aggiunge un secondo rigonfiamento inferiore. • T ipo 5 (misto), a destra e a sinistra si manifestano diversi sottotipi. Il tipo 2 e, in parte, il tipo 3, possono essere candidati a un’efficace terapia medica mediante iniezioni di filler, mentre le classi 1 e 4 necessitano prettamente di un trattamento di tipo chirurgico.

COME TRATTARE LA TTD

Come già accennato, ogni tipologia di dismorfismo ha la sua tera-

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pia. Trattare mediante filler un tipo 1 di Turkmani non ci consentirà di ottenere alcun risultato positivo: rischieremo solo di appesantire ulteriormente l’aspetto dell’area. In tal caso, soltanto una blefaroplastica inferiore può essere utilizzata. Il tipo 3 può beneficiare di un trattamento medico essendo presente uno svuotamento della regione malare, ma il risultato sarà sempre parziale. Occorre pertanto essere sempre chiari con il paziente riguardo agli obiettivi raggiungibili, essendo in questo caso risolutiva nto una blefaroplastica inferiore con trasposizione di tessuto adiposo secondo la tecnica di Loeb-Hamra. Quando riteniamo che il caso clinico sia idoneo al riempimento con acido ialuronico, la tecnica iniettiva e le quantità di acido ialuronico da utilizzare per questa finalità devono essere attentamente valutate, al fine di prevenire gli effetti collaterali e garantire un buon risultato. Presso l’ambulatorio chirurgico MIAS di Catania, adottiamo un protocollo indolore by 8

Fillmed per affrontare le diverse componenti della TTD. • Trattamento esfoliante, al fine di migliorare la qualità cutanea di superficie e ridurre le macchie scure utilizziamo il complesso esfoliante del Bright Peel. Si tratta di un peeling unico per le sue caratteristiche, con un peel complex idoneo per essere utilizzato anche in caso di cute particolarmente sensibile, come quella perioculare. Nell’arco di 40 giorni effettuiamo 3 sedute combinate di Bright Peel® e NCTF®-HA. • Trattamento biorivitalizzante: già da parecchio tempo ci avvaliamo di NCTF®-HA, un complesso costituito da acido ialuronico libero alla concentrazione di 5 mg/ ml associato ad altri 59 elementi tra cui vitamine, minerali, aminoacidi, nucleotidi, coenzimi e antiossidanti.

Una recente innovazione di Fillmed è il Nanosoft™, un innovativo device a 3 micro-aghi piramidali (assimilabili a un 36G) e lunghi 0,6 mm che ci consente di trattare l’area palpebrale e periorbitaria in maniera minimamente traumatica e praticamente senza fastidio per la paziente. In tal modo si tratta la componente più superficiale del dismorfismo migliorando la qualità di epidermide e derma. • T rattamento volumetrico: l’inoculazione “step by step” sottoorbicolare e caudalmente rispetto al tear trough ligament di acido ialuronico reticolato mediante cannula da 25 Gauge, consente di ridurre il fastidioso effetto ombra reintegrando il volume mancante. L’utilizzo della cannula è per noi essenziale poiché, essendo atraumatica, ci consente di infiltrare il prodotto subito sotto il TTL. Il prodotto di scelta per i nostri pazienti è l’Art Filler® Fine Lines, che grazie alla sue caratteristiche fisiche ci consente un trattamento “sicuro” dell’area. Anche nei casi candidati a terapia chirurgica, è nostra abitudine integrare il protocollo terapeutico con sedute multiple di NCTF®-HA inoculato mediante Nanosoft™ + Bright Peel®, al fine di ottenere un miglioramento globale della qualità cutanea nella regione perioculare.

CONCLUSIONI

Un corretto inquadramento clinico è fondamentale prima di poter proporre al paziente un protocollo terapeutico efficace. Le recenti innovazioni che Fillmed Laboratoires offre, ci consentono di ottenere ottimi risultati laddove vi sia un’indicazione alla sola Medicina Estetica e ci permettono di migliorare ulteriormente i nostri risultati chirurgici. ◼︎


APPROCCIO PRO-AGING A 360°: POLIRIVITALIZZANTI, FILLER, COSMECEUTICA PREVENIRE- RIMODELLARE-RIGENERARE

L A B E L L E Z Z A È U N ’A R T E , N O I N E A B B I A M O FAT T O U N A S C I E N Z A

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Livia Toma Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale, Medico Estetico - Lecce

MODULA CARBIOX: LA NUOVA FRONTIERA DELLA CARBOSSITERAPIA INDOLORE

Perché la carbossiterapia deve essere necessariamente associata a dolore e stress? Un trattamento che non conosce crisi e che, grazie a una tecnologia tutta Made in Italy, diventa completamente confortevole per il paziente

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a terapia con anidride carbonica (carbo dioxide therapy), ha subìto un’evoluzione sostanziale nel corso degli anni: dal suo primo impiego agli inizi degli Anni 30 come terapia termale delle patologie vascolari, al suo recente esordio in Medicina Estetica per il trattamento di adiposità localizzata, PEFS e rassodamento cutaneo, i progressi tecnologici e tecnici sono stati radicali. I crescenti benefici e la sua versatilità a livello terapeutico l’hanno resa una vera e propria metodica evergreen della Medicina Estetica non invasiva. In quest’ambito, infatti, le azioni del gas iniettato sottocute sono ormai molteplici e riguardano il microcircolo, il tessuto adiposo, la riattivazione del metabolismo cellulare e la cute. Nello specifico, l’azio-

ne sulla circolazione si sviluppa con una vasodilatazione arteriolare di tipo attivo, attraverso un’azione diretta della CO2 sul miocita vascolare e un meccanismo mediato simpaticolitico, con conseguente aumento della velocità del flusso sanguigno e riapertura per effetto meccanico dei capillari chiusi, riattivazione dei capillari malfunzionanti e aumento della percentuale di ossigeno nei tessuti, migliorando lo stato di malattie come edemi flebostatici e ulcere di varia natura. Per l’azione che ha l’anidride carbonica sul microcircolo e sui tessuti, inoltre, comprendiamo come la carbossiterapia abbia un razionale scientifico per il trattamento della cellulite o PEFS, la quale sembra essere indotta prevalentemente

dall’alterazione del microcircolo stesso, specie microangiopatie da stasi, e da alterazioni istomorfologiche, come aggregazione adipocitaria e fibrosi. Riguardo il compartimento adiposo, invece, parliamo sia di un effetto lipoclasico diretto, legato all’azione meccanica del flusso del gas nell’ipoderma, senza danno a carico degli altri tessuti, sia di un effetto lipoclasico indiretto, legato alla capacità del gas di aumentare la biodisponibilità dell’O2 per le attività metaboliche dell’adipocita (potenziamento dell’effetto Bohr), tra cui i processi ossidativi degli acidi grassi. La carbossiterapia migliora l’aspetto della pelle che risulterà più tonica, più compatta e più luminosa grazie all’aumento del flusso sanguigno, all’ossigenazione dei tessuti e all’azione sul fibroblasto, la cellula in grado di produrre collagene e fibre elastiche. Una metodica, dunque, estremamente efficace e non rischiosa per la salute, poiché l’anidride carbonica è un normale metabolita cellulare, atossica, batteriologicamente pura e non provoca alcuna embolia.

MASSIMA EFFICACIA, ZERO FASTIDI

Paziente donna, pre e post trattamento combinato con la piattaforma Modula Carbiox

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Il limite evidente di questa metodica è legato a una sgradevole sensazione di fastidio e dolore fugace avvertita dal paziente durante l’insufflazione del gas. Fastidio determinato sia dalla soggettiva percezione del dolore, sia dall’attività dei nocicettori, un particolare tipo di recettori sensoriali, esercitata prevalentemente lungo le


fibre nervose di piccolo calibro che fanno percepire il dolore in maniera più acuta. Dalla volontà, dunque, di rendere il trattamento interamente confortevole e indolore per il paziente, trovando una regolazione del flusso del tutto “no pain”, nasce l’innovativo metodo studiato e brevettato dalla Wavemed® srl: Modula Carbiox Iperpulsed. Attraverso la collaborazione di diversi professionisti, per la nuova tecnologia Modula Carbiox è stato sviluppato un algoritmo che eroga il gas inibendo finalmente la percezione del dolore. Un avanzato sistema di gestione del flusso controlla e regola l’effettiva insufflazione di CO2 nei tessuti, consentendo un’erogazione a bassi e alti flussi (da 5cc/min sino a 600 cc/min) in base alle esigenze del medico, alla patologia e all’inestetismo da trattare. Assenza di fastidio e affidabilità vengono inoltre garantite dalle tre nuove modalità SOFT, che permettono di modulare lo stimolo recettoriale e rendere ulteriormente più confortevole il trattamento.

VANTAGGI PER IL MEDICO

Programmi preimpostati e funzionalità integrate nella nuova Modula Carbiox facilitano di gran lunga il lavoro al medico, con un’assistenza costante durante l’intero trattamento: tutti i parametri sono monitorati regolarmente e mostrati in tempo reale su un’interfaccia utente davvero intuitiva, rendendo comodo anche il conteggio del volume di gas erogato nel corso del trattamento (totale e parziale), senza il necessario utilizzo di carta e penna. Tra le varie modalità, la tecnologia Wavemed® ha la possibilità di attivare la nuova funzione DEGASS: questo vuol dire non dover attendere la stabilizzazione della pressione all’interno del tubo dopo aver cambiato l’ago e poter sfruttare al massimo l’erogazione della CO2. Opzione che evita, in aggiunta, il rischio di riscontrare aria nel tubo prima di ciascun utilizzo, prevenendone la formazione e liberando il sistema dalle impurità a ogni accensione. Un pulsante dedicato permette di effettuare questa

procedura anche durante la seduta, per trattare aree diverse come la regione perioculare, dove è particolarmente importante assicurarsi che il gas CO 2 abbia completamente saturato la prolunga sterile dispositivo-paziente. Un duplice sistema di erogazione, poi, permette di lavorare sia con anidride carbonica che con ossigeno medicale, consentendo anche trattamenti come Ossigenoclasi e Ossigeno Iperbarico. Il tutto installato sulla piattaforma Modula, l’innovativo sistema modulare che permette di combinare più tecnologie per moltiplicare i risultati dei trattamenti. Nel caso del trattamento anticellulite, ad esempio, è possibile affiancare i benefici della carbossiterapia all’effetto lifting della radiofrequenza o all’azione tonificante dell’ultrasuono, permettendo al medico di offrire ai propri pazienti pacchetti sempre più completi e convenienti, come mai prima, per soddisfare al meglio le loro esigenze. ◼︎

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1. Berguiga M, Galatoire O. Tear trough rejuvenation: a safety evaluation of the treatment by a semi-crosslinked Hyaluronic Acid filler. Orbit, 2017; 36 (1):22-26. 2. Fonte di dati interna. Distribuzione di TEOSYAL® PureSense Redensity 2 dal 2012 al 2020: 1'011'774 scatole. 3. TEOSYAL ® PureSense Redensity 2 – Foglietto illustrativo.

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MEDICINA INTEGRATA

Dr. Attilio Cavezzi Specialista in Chirurgia Vascolare Eurocenter Venalinfa - San Benedetto del Tronto (AP) Docente CPMA VALET - Bologna

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utti gli esseri viventi sono caratterizzati dal processo di invecchiamento, inteso come somma continuativa di tutte le modificazioni psico-organiche che caratterizzano l’individuo nel corso della vita, con ripercussioni inevitabili sull’omeodinamica dei processi cellulari e quindi sull’adattamento psico-fisico del soggetto. Oggettivamente, l’invecchiamento degli esseri umani è divenuto negli ultimi decenni sempre meno sostenibile dal punto di vista sociosanitario, in virtù dell’incremento esponenziale delle patologie croniche degenerative nell’età avanzata: cancro, malattie autoimmunitarie, neurodegenerazione, aterosclerosi, obesità, diabete. Questo incremento comporta un elevatissimo consumo di risorse sanitarie (farmaci, procedure diagnostico-terapeutiche, ecc.) e un’incidenza notevole di disabilità, in una popolazione sempre più anziana, che ha delegato la propria salute al medico e alle aziende farmaceutiche ed erogatrici di tecnologia. La durata massima della vita umana è rimasta la stessa nei millenni, mentre è invece aumentata la durata della vita media (processo peraltro alterato dal COVID-19). Purtroppo non si è nel frattempo assistito a un corrispettivo aumento della “salute media”, e questa frattura evidente sta comportando problemi crescenti economici e logistici per la nostra civiltà.

LA SCIENZA DELLA LONGEVITÀ Il processo di invecchiamento dipende orientativamente per il 25% dal patrimonio cromosomiale e per il restante 75% dalla nutrizione, dallo stile di vita e dalla gestione dello stress, quindi in definitiva dalla epigenetica ALIMENTAZIONE, STILE DI VITA E RESILIENZA PSICO-FISICA

Il processo di invecchiamento dipende orientativamente per il 25% dal patrimonio cromosomiale e per il restante, predominante, 75% dalla nutrizione, dallo stile di vita e dalla gestione dello stress, quindi in definitiva dalla epigenetica [1]. Attraverso molteplici interventi prevalentemente non farmacologici, la medicina integrata si ripropone di agire su questi tre aspetti, migliorando l´alimentazione, lo stile di vita e l´adattabilità allo stress cronico. Intuitivamente, questo approccio omnicomprensivo all´invecchiamento porta anche a una serie di vantaggi sul piano degli inestetismi tipici della senescenza di cute e tessuto connettivo, della sarcopenia e dei processi degenerativi corporei che impattano il benessere e l´aspetto esteriore dell´individuo con il passare degli anni. Dunque si sta preconizzando una forma di Medicina Estetica della longevità, basata sulla terapia dei processi causali, oltre che sulle eventuali procedure medico-chirurgiche del caso, con risvolti positivi innovativi sull’insieme dei processi degenerativi che affliggono l´età media e avanzata.

CAUSE D’INVECCHIAMENTO

Tra i principali processi biochimici/ cellulari causali dell’invecchiamento,

e quindi del cosiddetto “inflammaging” (invecchiamento causato da una infiammazione cronica cellulare di basso grado) [2], quelli maggiormente riconosciuti [3] sono: a) la produzione di radicali liberi in eccesso (stress ossidativo), soprattutto a livello mitocondriale; b) l’eccesso di AGE e altri simili prodotti di glicazione); c) le alterazioni nei cromosomi (degenerazione del mitoDNA e attrito/accorciamento dei telomeri, errori di replicazione ecc.); d) la progressiva degenerazione mitocondriale in termini di riduzione numerica e di funzionalità. La scienza biomedica ha sempre più evidenziato l´importanza della psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), cioè della rete psico-organica che unisce mente e corpo, nel processo di invecchiamento. Partendo dai primi dettami di Cartesio, infatti, la letteratura scientifica ha definitivamente acclarato i molteplici meccanismi con cui i circuiti psico-neuronali interagiscono con il nostro “soma”: malattie e invecchiamento sono comunque il frutto di questa interazione più o meno alterata [4]. La ricaduta psicoorganica dello stress sul metabolismo cellulare è di enorme importanza scientifica, per cui la scienza PNEI e quella dell’ormesi entrano sempre più in gioco nella dinamica della medicina che vuole occuparsi compiutamente di longevità [5]. Il concetto di ormesi, più specificamente di mitormesi (l’attività sui mitocondri si dimostra sempre più importante per migliorare la salute umana) risale al 1800, ma negli ultimi decenni ha trovato una sua definitiva consacrazione nel mondo scientifico [6]. L’ormesi è fondamentalmente un fenomeno biologico per cui un effetto benefico (miglioramento della salute, tolleran-

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za allo stress, la longevità, in definitiva) deriva dall’esposizione a basse dosi e per un tempo limitato di un agente (uno stressor) che è tossico o letale a dosi e durate più elevate [6]. Si tratta di un insieme fondamentale e universale di processi biologici presenti in tutti gli esseri viventi da milioni di anni. Il processo ormetico opera a livello biochimico e permette agli organismi di sopravvivere, adattarsi e diventare più resilienti in ambienti stressanti e variabili. Per farla semplice, si potrebbe dire che da Selye in poi si è potuto affermare che lo stress acuto, di breve durata, risulta benefico, mentre lo stress cronico è notoriamente foriero di molteplici alterazioni psico-organiche estremamente deleterie per la salute.

PROVVEDIMENTI ANTI-AGING

Tra le più validate forme di controllo dei processi di invecchiamento riconosciute all´interno della medicina integrata della longevità [1, 3, 4], ricordiamo: a) restrizione calorica, nutrizione di qualità (ridotto introito dei carboidrati in eccesso, in primis), digiuno intermittente; b) esercizio fisico; c) assunzione di nutraceutici (i polifenoli fra i più studiati) ad attività “anti-aging”e regolatori del metabolismo; d) regolazione del sistema PNEI mediante psicoterapia, tecniche specifiche di respirazione, meditazione/mindfulness, meccanismi di regolazione del sonno, ecc; e) modulazione del microbiota e microbioma (soprattutto intestinale); f) attivazione di processi fisico-biochimici ormetici, vale a dire basati su stress di breve durata e ridotta intensità (caldo, freddo, digiuno, ecc.). 14

Di fatto, la nutrizione è sicuramente al centro di qualsivoglia strategia favorente una longevità salutare; la letteratura scientifica afferma sempre più l´importanza di ridurre i carboidrati [6], soprattutto quelli raffinati e semplici, a elevato indice glicemico, anche a causa di un loro consumo attuale eccessivo rispetto per esempio all’originaria dieta mediterranea. A un eccesso di carboidrati corrisponde inevitabilmente un aumento di insulina (vero killer silente dell´organismo umano), con glicazione dei tessuti, aumento dello stress ossidativo, della disbiosi intestinale, della sindrome metabolica, della infiammazione cellulare cronica. Accanto alla riduzione dei carboidrati, giova ricordare l´importanza dell’assunzione di proteine animali e vegetali di qualità e soprattutto di grassi “buoni” (omega 3 in primis) [7]. I grassi buoni, quali ad esempio il butirrato e simili tipici dell´olio di cocco, dell´avocado e del burro chiarificato, oggi vengono visti come benefici attori nel processo di chetogenesi, con una nota iperproduzione mitocondriale di quella ATP vitale per il nostro organismo [8]. A fronte delle oggettive possibilità della restrizione calorica e di una nutrizione corretta, si è vieppiù affermata un’ulteriore modalità “prolongevità” rappresentata dal digiuno intermittente. Il digiuno costituisce una pratica alla quale l’umanità ha da sempre riservato un’importanza straordinaria, anche su basi religiose. Studi scientifici sempre più validati rivelano come il digiuno sia un potente alleato nella prevenzione e nella cura di moltissime malattie croniche degenerative, neoplasie incluse, migliorando notevolmente la sensibilità all´insulina [3, 9]. Protocolli a base di digiuno intermittente (o “time restricted feeding”, vale a dire nutrizione per un tempo ristretto) hanno dimostrato risultati paragonabili a quelli di un rigido regime dietetico [3, 9] in vari ambiti medici. La pratica più frequente del digiuno intermittente si basa sul riservare all’interno delle 24 ore un periodo ristretto di alimentazione solitamente di 8 ore, accanto a un periodo di

16 ore di digiuno (inclusivo sempre del periodo notturno). Le potenzialità ormetiche/epigenetiche del digiuno favorenti la longevità sono state evidenziate da molteplici studi su animali ed esseri umani [3, 9]. Accanto alla nutrizione, la letteratura sulla scienza della longevità riporta una serie di benefici conseguibili mediante i nutraceutici, intesi come integratori alimentari con effetti funzionali sul benessere psico-fisico, complementari (e non sostitutivi) di un’adeguata alimentazione. Tra i principi attivi più studiati, i polifenoli hanno avuto un buon riscontro oggettivo in virtù delle loro potenzialità epigenetiche. Da un lato essi sono considerati sostanze mitormetiche [1, 3, 6] (fitostressors o “ormetine” in grado di attivare la mitofagia e patterns biochimici virtuosi endocellulari, fra cui quelli del sistema NrF2) , dall’altro sono portatori di un’attività antiossidante, eumetabolizzante, anti-infiammatoria e prebiotica. Tra i principi attivi più validati ricordiamo, solo per citarne alcuni, il maqui (ricco di antocianine), la curcuma (ricca di curcumina), l’idrossitirosolo (abbondante nelle foglie di ulivo), l’amla (ricca di tannini), la polidatina (smile, ma più potente del resveratrolo), il sulforafano, l’epigallocatechingallato (tipico del tè verde). Altre molecole di estremo interesse nel mondo antiaging [1, 3] sono la carnosina per la sua azione anti-glicazione, il PQQ e l´ubiquinolo favorenti la biogenesi e la funzione mitocondriale, la melatonina regolatrice dei processi inerenti al sistema PNEI e all’asse dello stress (melatonina in primis).

SONNO E ATTIVITÀ FISICA

Il sonno costituisce un pilastro essenziale per l’equilibrio mente-corpo e quindi della PNEI. La privazione del sonno, o la perdita di qualità dello stesso, alterano la regolazione dei ritmi circadiani e ormonali (melatonina e cortisolo in primis), portando al deterioramento delle capacità cognitive, mnesiche e di concentrazione, all’abbassamento delle difese immunitarie, inducendo un’alterazione del metabolismo; dati di letteratura confermano come un sonno alterato costituisca un fattore


MEDICINA INTEGRATA DELLA LONGEVITÀ

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Acquisire le nozioni di base sui meccanismi dell’invecchiamento e delle patologie croniche degenerative, sulle possibilità dei provvedimenti della medicina integrata e sulle relative nuove frontiere diagnostico-terapeutiche. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Attilio Cavezzi DATA DEL CORSO: 6 Novembre 2021 CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

di rischio importante per molteplici patologie croniche degenerative. Nell´ottica delle opzioni mirate al miglioramento di qualità e durata del sonno, possono giocare un ruolo importane l´assunzione di melatonina (preferibilmente in gocce sublinguali per dosi adeguate), un migliore stile di vita e una gestione più resiliente dello stress [1, 3-5]. L’attività fisica rappresenta uno dei pochi pilastri scientificamente validati per prolungare la vita media e la salute degli esseri umani. Gli studi dimostrano come siano sufficienti brevi sessioni di 20-40 minuti di attività fisica per almeno 3-4 volte alla settimana per far migliorare il metabolismo e ridurre gran parte dei biomarkers dell’inflammaging, aumentare la biogenesi mitocondriale, ridurre il rischio di patologie croniche, neoplasiche e neurodegenerative, migliorare la salute mentale e la vita sociale [1, 3]. In generale si è dimostrato di maggiore efficacia l’esercizio fisico ad alta intensità (anche se di breve durata), piuttosto che attività di lunga durata ma a bassa intensità. All’opposto, l’attività sportiva eccessiva può rivelarsi controproducente per una buona longevità dell’individuo (ricorre così il concetto dell’ormesi). In ambito PNEI, la già ricordata importanza del rapporto mente-corpo ai fini della salute e della malattia, rende utili alcune metodiche funzionali, quali meditazione, mindfulness, yoga, preghiera, che possono interagire con l’asse dello stress, con il sistema neurovegetativo. In definitiva, mediante un riequilibrio del network psico-organico e della tolleranza allo stress acuto e soprattutto cronico, la

PNEI fornisce le basi scientifiche utili per il conseguimento di una maggiore resilienza dell’individuo, fattore decisivo nel processo di senescenza cellulare [3-5]. La scienza dell´ormesi ha avuto conferme numerose e importanti in vari campi della biologia e della medicina. Tra le modalità biochimiche e fisiche potenzialmente utili per attivare i processi ormetici ricordiamo l’assunzione dei polifenoli, carnosina e caffeina, la restrizione calorica e il digiuno, le alte e basse temperature, l’esercizio fisico stressante, lo stress psicologico acuto (mai cronico), l’esposizione alla luce solare, la corsa a piedi nudi su terreni irregolari, l’immunoterapia con allergeni ecc. L´incorporazione di percorsi ormetici, che aumentino la resilienza psico-fisica dell´individuo, all´interno dell´approccio integrato della medicina della longevità, rappresenta uno dei cardini più innovativi e interessanti per chi, paziente o terapeuta, voglia ampliare le proprie possibilità di attivare processi salutogeni.

CONCLUSIONI

Riassumendo, l´invecchiamento precoce e patologico, così come l´insorgenza e la evoluzione delle malattie croniche degenerative, vedono le loro basi fisiopatologiche nella nutrizione alterata ed eccesiva, nello stile di vita errato (in primis sedentarietà, sonno alterato, fumo, alcool), nello stress cronico e nella ridotta resilienza. L´approccio olistico e translazionale della medicina integrata della longevità mira a correggere proprio questi fattori negativi, al fine di portare l´individuo a vivere più a lungo e in salute, migliorando l’equilibrio omeodinamico biologico

dell´organismo umano e soprattutto la sua resilienza verso le varie forme di stress psico-fisico-chimico che caratterizzano la vita degli individui. È tempo di riaccendere le stelle consigliere della buona scienza biomedica, per riappropriarci della salute e del nostro benessere psico-fisico (e quindi del nostro aspetto esteriore), che dipendono in definitiva per il 75% da quello che mangiamo e da come sappiamo integrare con composti naturali, da come viviamo le nostre giornate e da come tolleriamo lo stress… e non certamente solo da farmaci o tecnologia [1, 3, 4, 8, 10]. ◼︎ RIFERIMENTI: 1) Galimberti D La medicina dell’aging e dell’antiaging Ed Elsevier Italia 2016. 2) Franceschi C, Bonafè M, Valensin S, Olivieri F, De Luca M, Ottaviani E et al. Inflammaging. An evolutionary perspective on immunosenescence. 2000. Ann. N. Y. Acad. Sci. 908, 244–254. 3) Cavezzi A, Ambrosini L, Colucci R, Ionna GD, Urso SU. Aging in the Perspective of Integrative Medicine, Psychoneuroendocrineimmunology and Hormesis. Curr Aging Sci. 2020;13(2):82-91. 4) Bottaccioli F, Bottaccioli AG Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della medicina integrata. Il manuale. Edra Ed.2017. 5) Cavezzi A, Ambrosini L, Quinzi V, Colucci R, Colucci E Psychoneuroendocrineimmunology (PNEI) and longevity Heal Ag Res 2018, 7,12. 6) Calabrese EJ, Mattson MP. How does hormesis impact biology, toxicology, and medicine? NPJ Aging Mech Dis. 2017 Sep 15;3:13. 7) Dehghan M, Mente A, Zhang X, Swaminathan S, Li W, Mohan V et al. Prospective Urban Rural Epidemiology (PURE) study investigators. Associations of fats and carbohydrate intake with cardiovascular disease and mortality in 18 countries from five continents (PURE): a prospective cohort study. Lancet. 2017 Nov 4;390(10107):2050-62. 8) Mercola J Fat for Fuel: A Revolutionary Diet to Combat Cancer, Boost Brain Power, and Increase Your Energy, Hay House ed. 2017 ISBN: 9781401953775. 9) Longo VD, Mattson MP. Fasting: molecular mechanisms and clinical applications. Cell Metab. 2014 Feb 4;19(2):181-92. 10) Berrino F, Fontana L. La grande via. Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana e creativa. Ed. Mondadori 2018. ISBN: 9788804682516.

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L’AZIENDA INFORMA

AREA PERIOCULARE: il tightening cutaneo con Thermage FLX® Il Dott. Gino Luca Pagni racconta la sua esperienza con la radiofrequenza Thermage FLX® Da oltre 20 anni, il Dott. Gino Luca Pagni1 si occupa di medicina e chirurgia estetica. Specializzato nelle procedure di ringiovanimento e miglioramento dell’aspetto improntati alla massima naturalezza possibile, il Dott. Pagni racconta perché Thermage FLX® è diventata una soluzione efficace per la sua professione. La medicina estetica sta evolvendo alla ricerca della naturale bellezza con l’ausilio di tecnologie che garantiscano procedure mini o non-invasive. Thermage FLX® è la risposta efficace e non invasiva per il ringiovanimento cutaneo non chirurgico di diverse aree del corpo e del viso, comprese le palpebre superiori e inferiori. Con le mascherine obbligatorie, l’enfasi si è spostata sugli occhi perché ora più che mai il nostro sguardo è al centro delle nostre interazioni. I miei pazienti richiedono spesso trattamenti specifici atti a far apparire il loro sguardo meno stanco e più giovane. Le palpebre e la zona perioculare sono spesso aree che possono mostrare segni di invecchiamento dato che la pelle è tipicamente più sottile, più delicata e suscettibile ai cambiamenti strutturali. Ho eseguito diversi trattamenti con Thermage FLX®: la radiofrequenza aiuta a ridurre le linee sottili e le rughe, aumentando il turgore del derma e riducendo la tendenza alla ptosi palpebrale che si manifesta col passare del tempo. È possibile non solo constatare i risultati, ma anche vedere la gioia negli occhi dei pazienti e sentire la soddisfazione nelle loro parole. I pazienti avvertono un miglioramento immediato dopo il trattamento anche se i maggiori benefici, legati alla progressiva rigenerazione del collagene, si apprezzano appieno dopo alcune settimane. Utilizzo Thermage FLX® in qualunque periodo dell’anno e periodicamente associo il suo trattamento agli ultrasuoni focalizzati, a biostimolazioni con acido ialuronico, calcioidrossi-apatite e botox.

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un effetto di riscaldamento uniforme nel derma profondo. Il calore applicato fa contrarre le fibre di collagene, con conseguente e immediato effetto tensore, mentre nei mesi successivi viene depositato nuovo collagene per risultati che migliorano nel tempo3,4. Pioniere nel trattamento rassodante della pelle dal 2002 con più di 18 anni di utilizzo clinico* e più di 2.5 milioni di trattamenti eseguiti in tutto il mondo*, Thermage® ha stabilito lo standard per il ringiovanimento e il tightening cutaneo non invasivo e continua ad essere uno dei trattamenti più popolari e affidabili tra pazienti e medici grazie ai suoi comprovati risultati e alla sua versatilità.

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MEDICINA ESTETICA

Dr. Antonino Acquaviva Medico Estetico - Roma

RINOFILLER: LA “CHIRURGIA“ DEL NASO ALLA PORTATA DI TUTTI

Questa tecnica va a soddisfare tutti i pazienti che, avendo solo problemi estetici e non funzionali, decidono di correggere l’inestetismo

“A

me è proibito il sogno di un amore con questo naso al piede, che almen di un quarto d’ora ovunque mi precede…”: così raccontava Cyrano de Bergerac il proprio naso. Datemi il permesso di scherzarci su, ma oggi il caro Cyrano avrebbe a disposizione più di una soluzione per il suo naso! Per la risoluzione di molteplici inenstetismi, infatti, la Medicina Estetica sta trovando sempre di più un valido compromesso. A dispetto dell’invasività della chirurgia, va a soddisfare tutti quei pazienti che, avendo solo problemi estetici e non funzionali, decidono di correggere l’inestetismo di un naso storto e con gobbetta affidandosi alla tecnica del rinofiller. Una tecnica infiltrativa innovativa, di cui ormai si sente parlare tantissimo nell’ambito della Medicina Estetica, per la correzione di difetti più o meno evidenti della piramide nasale e del profilo. Con il termine rinofiller si intende, infatti, la metodica che vede l’utilizzo dei filler di acido ialuronico per il rimodellamento del naso. Valida alternativa al classico intervento chirurgico di rinoplastica, viene sempre più preso in considerazione e richiesto dalla più disparata platea di pazienti, siano essi uomini o donne, adulti o giovani. La metodica può annoverare diversi vantaggi, fra i quali la minima invasività, che richiede blanda anestesia locale sia iniettiva che topica, tempi di ripresa pressoché immediati e un post trattamento assolutamente socializzante (molti pazienti si recano presso il mio studio nella classica pausa pranzo per poi tornare alle normali attività lavorative). Lieve edema (gonfiore) e rossore sono facilmente gestibili e si risolvono in pochi giorni. Altro

vantaggio da non sottovalutare è il costo, che varia in base al caso da trattare, ma che non è paragonabile ai costi di un trattamento chirurgico. Inoltre, con il rinofiller si riesce a dare armonia al naso senza alterare le naturali proporzioni del viso e si riesce a modulare le correzioni con estrema precisione, senza esiti cicatriziali o lunghe convalescenze. Fra gli svantaggi, sicuramente al primo

posto si classifica la durata limitata dell’effetto (l’acido ialuronico è un materiale biocompatibile e riassorbibile) che, tuttavia, si allunga ripetendo nel tempo il trattamento. Altro svantaggio è dato dal fatto che non si possono correggere alterazioni anatomo-funzionali e che in alcuni casi, ossia per nasi molto pronunciati, non si riescono a ottenere risultati soddisfacenti.

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MATERIALI UTILIZZATI

Il punto cardine del trattamento è il materiale. L’acido ialuronico è sicuramente il più utilizzato per tale tecnica. Altri materiali meno usati sono l’idrossiapatite di calcio e la carbossimetilcellulosa.

Tornando all’acido ialuronico, come già detto è un materiale biocompatibile e riassorbibile, molto maneggevole e altamente performante. Solitamente si consiglia un acido ialuronico a più alto peso molecolare. Personalmente, ormai da diversi anni utilizzo

nei miei studi la linea di filler YVOIRE® della LG CHEM prediligendo il VOLUME S per i casi più complessi (vedi nasi molto insellati e con radici profonde) e il CLASSIC S per le correzioni meno importanti soprattutto della punta nasale e del dorso. La scelta di questo prodotto è data soprattutto dalla sua elevata elasticità che conferisce da un lato volume, dall’altro il fatto di essere estremamente modellabile una volta infiltrato e questo fa sì che io possa quasi disegnare il profilo della paziente. Infine, le caratteristiche peculiari di questo filler permettono al prodotto di non degradarsi facilmente, rendendo i miei lavori duraturi nel tempo, anche un anno. La doppia fase di YVOIRE® mi ha permesso di trovare il giusto compromesso fra morbidezza del filler, elasticità, volume e durata nel tempo. Per un comfort maggiore si consiglia sempre una lieve anestesia locale (io preferisco piccoli boli di lidocaina o carbocaina sotto columella). Il rinofiller può essere eseguito sia con ago che con cannula. La tecnica iniettiva è dipendente e variabile. È importante tuttavia da parte dell’operatore (medico estetico o chirurgo plastico) una perfetta conoscenza anatomica del naso, per evitare spiacevoli eventi avversi (rarissimi, fortunatamente). Proprio per questo motivo è sempre opportuno rivolgersi a medici o chirurghi plastici esperti. In conclusione si può dire che il rinofiller è una vera “arma vincente” per la risoluzione di inestetismi che spesso vengono vissuti dai pazienti come piccoli grandi complessi. Un trtattamento efficace, eseguibile in studio o in ambulatorio in pochi minuti (circa 15 in media), ben tollerato e che riesce a soddisfare le aspettative e, molte volte, a superarle. ◼︎

PER INFORMAZIONI

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DI CLASSE

Ciò che h h haii di diventa t ciò iò che h sei. i

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MEDICINA ESTETICA

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FU-ÈLIFE è una tecnologia che sfrutta gli effetti degli ultrasuoni focalizzati a elevata intensità attraverso due manipoli, per offrire trattamenti di lifting non chirurgico di viso e collo e di body e face contouring, per soddisfare le esigenze specifiche del paziente. Gli ultrasuoni focalizzati rappresentano una tecnica non invasiva in grado di agire a profondità precedentemente raggiungibili solo con la chirurgia, come la fascia muscolo-aponeurotica superficiale (SMAS).

NUOVA METODICA APPLICATIVA

L’importante novità di cui può beneficiare il medico è la modalità applicativa: la tecnica EASYFLOW diminuisce drasticamente la durata del trattamento, poiché consente di muovere velocemente il manipolo su ampie aree di viso e corpo, modulando la frequenza di trasmissione degli impulsi fino a 10Hz. «Sempre più pazienti mi richiedono trattamenti anti-age, oltre che di riduzione degli accumuli di grasso di aree come le braccia, ove spesso c’è anche lassità cutanea» afferma la dottoressa Eleana Ferrari. «Con l’apparecchiatura CFU-ÈLIFE impiego solamente 25 minuti circa per un trattamento di ringiovanimento viso, e riesco ad assicurare il massimo confort ai miei pazienti, senza tralasciare l’efficacia e la sicurezza della procedura. Inoltre, nello stesso manipolo ho a disposizione differenti profondità di penetrazione, permettendomi di contrastare i diversi inestetismi delle specifiche aree di viso e corpo. Il manipolo, decisamente maneggevole grazie al suo design ergonomico, mi garantisce un’ampia visibilità e un’accurata precisione sulla zona di emissione». 20

I MANIPOLI

Il manipolo viso è caratterizzato da una finestra di emissione dell’energia ultrasonica di 15mm e consente al medico di trattare con la massima efficacia anche piccoli distretti del viso come le rughe perioculari, mascellari e nasolabiali. La possibilità di modificare meccanicamente il punto di fuoco dell’innovativo trasduttore CENTERLESS dona una grande versatilità alla procedura, permettendo di raggiungere con lo stesso manipolo i tessuti posti a 1,5/3/4,5/6mm di profondità. Per ridurre il volume del tessuto adiposo, specie nelle aree più ostinate e difficili da trattare, si utilizza il manipolo corpo con un diametro di apertura di 38mm, che permette di essere selettivi a 6/9/11/13mm.

FOCUS SULLA TECNOLOGIA

Gli ultrasuoni sono onde meccaniche generate per mezzo di trasduttori piezoelettrici e vengono usati in Medicina Estetica per determinare un riscaldamento del tessuto fino a 70°C, limitatamente alla profondità desiderata. L’effetto termico procurato denatura la struttura proteica delle vecchie fibre di collagene indebolite dagli anni, così da ottenere una risposta immediata sulla contrazione e sul riarrangiamento delle fibre nel derma (lift-effect), nonché stimolare la produzione di nuove fibre di collagene. L’innovazione tecnologica ha portato allo sviluppo di trasduttori CENTERLESS (ovvero “con un foro al centro”), capaci di far confluire l’energia ancor più precisamente nel punto di fuoco, provocando punti di coagulazione termica dalla forma arrotondata che non si espandono longitudinalmente. Si limita in questo modo il rischio di effetti indesiderati, come piccole ustioni a livello epidermico, specialmente quando si trattano i tessuti più

ACE® Active Cooling Emission

superficiali. Questa importante caratteristica tecnica consente a CFU-ÈLIFE di sfruttare con la massima sicurezza livelli di energia maggiori (fino a 2J), poiché non si hanno dispersioni energetiche sui tessuti circostanti. Un’altra peculiarità della tecnologia è il sistema dinamico di raffreddamento idraulico ad alta efficienza (sistema ACE): la circolazione attiva del fluido sul trasduttore garantisce la trasmissione stabile dell’onda ultrasonica. Per conservare le proprietà meccaniche del trasduttore, il calore sviluppato dalla sua vibrazione viene dissipato da un continuo ricircolo di fluido: viene mantenuta così inalterata nel tempo la frequenza di emissione, consentendo di convogliare l’elevata intensità ultrasonica esattamente nel punto focale, senza alcun disagio per il paziente. Quali sono gli altri vantaggi del raffreddamento idraulico continuo? Il paziente non avvertirà più un calore eccessivo sulla cute, la sicurezza della procedura e il confort sono quindi migliorati. Infine, il sistema ACE incide notevolmente sulla durata di vita del trasduttore, riducendo notevolmente i costi di gestione della tecnologia. Biotec Italia


Medical garantisce la focalizzazione fino a 10 milioni di punti di coagulazione termica: un vantaggio assoluto per il medico che potrà contare sulla longevità della tecnologia.

Centerless: Effetto Termico Selettivo

IL CASO CLINICO

«La paziente voleva contrastare i primi segni dell’invecchiamento e in sole due sedute, distanziate di un mese, ha raggiunto risultati apprezzabili. Per trattare il terzo medio del viso e ridurre le rughe nasogeniene mi sono focalizzata in una prima fase a 4,5mm e ho impostato a 6Hz la frequenza di emissione di

un impulso da 1,4J per raggiungere lo SMAS in modo da rigenerare il sostegno per i tessuti sovrastanti. Successivamente, focalizzando con lo stesso manipolo 1,2J nel derma a 3mm per 50ms, ho rassodato e ringiovanito il tessuto cutaneo» dichiara la dottoressa Ferrari. «Per ridefinire il contorno mandibolare e ringiovanire l’aspetto del collo ho effettuato la stessa procedura, scorrendo però il manipolo con una maggiore velocità (frequenza di emissione 8Hz), visto che la zona me lo consentiva. La pelle ha così acquistato una migliore elasticità. I risultati sono visibili sin da subito, ma bisogna tenere in considerazione il tempo di ristrutturazione del collagene: per questo, l’effetto definitivo dovrà essere valutato dopo due mesi dal trattamento, anche se l’effetto tightening si noterà già nel primo mese. I miglioramenti verranno mantenuti per i successivi 5 mesi ed è una procedura che non teme né la stagione estiva né i fototipi scuri» conclude la dottoressa Ferrari. ◼︎

Prima - Photo Courtesy Dr.ssa Eleana Ferrari

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L’ECOGRAFIA DEL VOLTO IN MEDICINA ESTETICA

MEDICINA ESTETICA

Dr. Simone Ugo Urso Specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, Medico Estetico - Bologna Docente CPMA VALET - Bologna

I

L’analisi ecografica del viso è il futuro! Conoscere e valutare l’anatomia e i tessuti del nostro paziente ci permette di lavorare in sicurezza, di migliorare le tecniche iniettive, di riconoscere i trattamenti precedenti, quindi, aumentare la qualità del nostro operato

n un’epoca tecnologica e fortemente improntata sul risultato estetico come la nostra, una conoscenza approfondita delle strutture anatomiche del viso e l’utilizzo di un adeguato supporto digitale risultano essenziali per un’esecuzione precisa e sicura delle diverse procedure di Medicina e Chirurgia Estetica. Sebbene la maggior parte delle reazioni avverse gravi non sembrino avere un’alta frequenza statisticamente significativa rispetto al numero di procedure di Medicina Estetica eseguite in tutto il mondo, le possibili complicanze, anche ai più semplici trattamenti, possono risultare piuttosto spiacevoli se non addirittura irreversibili: un’iniezione di tossina botulinica di tipo A nel posto sbagliato può portare a un risultato sbagliato oppure la somministrazione di un filler può inavvertitamente provocare una spiacevole complicanza. Di conseguenza, una conoscenza precisa delle caratteristiche anatomiche e della loro posizione, supportata dall’utilizzo di apparecchiature tecnologiche come l’ecocolordoppler, può risultare essenziale sia al fine della diagnosi che a una diminuzione considerevole dei possibili effetti collaterali. Arteria mentale destra a 1mm dal periostio

Oggi, quasi tutte le specialità mediche hanno abbracciato l’esame ecografico come strumento diagnostico rapido, indolore e poco costoso. Purtroppo, in Medicina Estetica non viene ancora sfruttato appieno il potenziale di questi esami e sul territorio nazionale sono ancora pochi i medici che ne usufruiscono. Lo studio preliminare delle immagini ecografiche consente di esaminare tutti gli aspetti anatomici superficiali e profondi del viso (cutaneo, vascolare, adiposo, muscolare, ghiandolare) e di determinare la posizione e la composizione dei filler precedentemente somministrati. Consente di mappare il sistema vascolare e i suoi flussi, di identificare le sue varianti anatomiche e soprattutto di evidenziare le complicanze acute e pregresse. Infine permette di ecoguidare l’operatore per poter eseguire i trattamenti in sicurezza. Oltre a un’approfondita conoscenza dell’anatomia del viso e delle sue caratteristiche tessutali, per eseguire un esame ultrasonografico è richiesta una certa destrezza e manualità. Per poter procedere correttamente a un’analisi ecografica del viso è infatti indispensabile la perfetta adesione della superficie della sonda alla pelle, per poter così consentire una migliore trasmissione degli ultrasuoni alla superficie da esaminare. L’operatore deve però prestare molta attenzione a non comprimere il tessuto sottostante con la sonda, poiché così facendo potrebbe alterare l’immagine e dunque i risultati dell’esame.

IMMAGINI ECOGRAFICHE

L’esame ecografico si basa sull’analisi delle immagini elaborate dal computer, a partire dalla conversio-

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Area di sicurezza mandibolare anteriore

ne in impulsi elettrici delle onde ultrasonore di ritorno generate e raccolte dalla sonda. Le immagini risultanti rappresentano echi di diversa ampiezza (e dunque i diversi strati del tessuto attraversato) in una scala di grigi. A differenza delle sonde a bassa frequenza utilizzate per analizzare gli organi profondi del corpo, per lo studio dei distretti superficiali e profondi del viso è necessario utilizzare sonde lineari ad alta frequenza variabile superiori ai 7,5 Mhz, idealmente tra 18 MHz e 20 MHz. Attualmente sono in fase di sviluppo sonde a frequenza maggiore (fino a 70 MHz) che sicuramente rimpiazzeranno le sonde attuali, ma che al momento risultano proibitive a causa del loro elevato costo. Le immagini ecografiche si leggono in relazione alle caratteristiche di riflessione degli echi e a seconda dell’ecogenenicità delle diverse strutture organiche si otterranno immagini tendenti al nero per le strutture ipoecogene (con scarso riflesso del segnale ecografico) e immagini tendenti al bianco per quelle iperecogene (con una riflettanza maggiore). Nello specifico, le immagini si distinguo-


no in immagine anecoica (gli echi ultrasonografici non riflettono nessuna struttura organica e l’immagine comparirà completamente nera. Probabilmente siamo in presenza di fluidi ematici o sierosi, acqua o ascessi in forma di raccolte o falde), immagine ipoecoica (presenza di una modesta riflessione di echi, la struttura appare grigio scura, tipico della riflessione dei tessuti muscolari e delle strutture ghiandolari – parotide), immagine isoecoica (la struttura appare grigio chiara e si confonde con il tessuto circostante per via di una riflessione degli echi molto simile. Appaiono così il grasso, il derma e il tessuto sottocutaneo) e immagine iperecoica (l’immagine appare bianca poiché gli echi si riflettono completamente. Così appaiono la struttura ossea, i denti e le aree dense di collagene - legamenti).

ANATOMIA ECOGRAFICA

La pelle è il primo tessuto incontrato dagli echi, si suddivide in epidermide (iperecoica) e derma (isoecoico) e corrisponde alla parte alta dell’immagine ecografica. Questo tessuto è estremamente variabile nel suo spessore nei vari distretti del corpo e dipende dall’età, dal sesso e dall’etnia del paziente. In alcuni distretti gli strati sono molto sottili, il che rende la lettura più difficile, ma generalmente il riconoscimento è immediato. I muscoli invece appaiono in modo ecograficamente misto, in quanto costituiti da tessuto con strutture vascolo-connettivali iperecogene interposte a tessuto ipoecogeno a componente adipocitaria. Caratteristica del tessuto muscolare è l’essere circoscritto da una sottile linea iperecogena che corrisponde all’epimisio. Il riconoscimento delle strutture muscolari può essere facilitato dal loro movimento (contrazione e rilasciamento). Le strutture tendinee appaiono sempre iperecogene, ma non è sempre facile la loro identificazione. Il tessuto adiposo può apparire isoecogeno o ipercogeno, a seconda dell’eventuale presenza di tessuto fibroso al suo interno. Il grasso

superficiale adeso allo SMAS nello strato sottocutaneo appare più isoecogeno, mentre il compartimento profondo adeso al periostio appare più iperecogeno. Il tessuto connettivo appare iperecogeno al contrario dei fasci nervosi e delle ghiandole che appaiono ipoecogeni. Queste ultime, inoltre, appaiono diffusamente omogenee (come ad esempio la parotide). Infine le ossa, i denti e le cartilagini creano un’immagine fortemente iperecogena, che può nascondere le strutture adese a causa della forte riflessione degli echi. L’anatomia ecografica del sistema vascolare merita un discorso a parte. Quest’analisi ci consente: - d i stabilire il flusso ematico e le sue caratteristiche (normale o turbolento); - d i determinare la natura del vaso (vena o arteria); - d i valutare la direzione e velocità del flusso; - d i mappare soprattutto la posizione dei vasi. Grazie alle informazioni così ottenute si potrà andare a trattare al meglio l’area in questione e ne conseguirà l’importanza di una conoscenza anatomica precisa del sistema arterioso per poter riconoscere rapidamente le possibili e molte-

Arteria Temporale Profonda

plici varianti anatomiche. Il riconoscimento della natura del vaso non dipende da una diversa colorazione dell’analisi Eco-Color-Doppler, bensì con la tecnica di compressione del trasduttore sul tessuto dal momento che la vena tenderà a collabire al contrario dell’arteria. Grazie all’accuratezza delle misure bidimensionali ottenute ecograficamente (fino a meno di un millimetro), possiamo determinare la profondità e la criticità del posizionamento di alcune arterie per poter agire con i trattamenti in assoluta sicurezza. Le possibili varianti anatomiche vascolari raggiungono una percentuale di incidenza superiore al 12%.

ECOGRAFIA IN MEDICINA ESTETICA

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Il corso di ecografia in medicina estetica vuole far conoscere un nuovo modo di approcciare l’esame clinico e diagnostico nel rapporto tra il medico ed il paziente. In questi ultimi anni l’esame ecografico, in quanto esame non invasivo, indolore e poco costoso, ha affiancato quasi tutte le branche della medicina moderna. In medicina estetica sta muovendo i primi passi, ma da subito si sta delineando il suo importante ruolo anche in questo settore. L’approccio ecografico ci consente di valutare in maniera precisa ed in vivo l’anatomia e la struttura dei tessuti superficiali sia del corpo sia del viso; soprattutto per quest’ultimo ci consente di poter identificare e mappare il sistema vascolare e tutte le sue varianti anatomiche, di identificare la posizione e la struttura dei muscoli e di valutare lo stato di invecchiamento dei compartimenti adiposi superficiali e profondi. Un corretto esame ecografico ci permette quindi di lavorare con un alto coefficiente di sicurezza soprattutto nei trattamenti iniettivi evitando le più fastidiose complicanze, di raffinare le tecniche di esecuzione con trattamenti ecoguidati ed infine di valutare i risultati ottenuti. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr. Simone Ugo Urso DATE DEL CORSO: 30 Ottobre 2021 CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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APPLICAZIONE DELL’ESAME ECOGRAFICO

L’accuratezza dell’esame ecografico delle strutture anatomiche, oltre a garantire una maggiore precisione in fase di operazione, permette di valutare lo stato e lo spessore della pelle, di seguire la risposta del trattamento e di prevenire o monitorare la progressione di alcune complicanze. In aggiunta alla normale attività di mappaggio, infine, le onde ultrasonore possono rilevare e identificare la presenza e l’entità dei riempitivi cosmetici più comunemente usati. Molti piccoli inestetismi (come asimmetrie, gonfiori e svuotamenti) possono essere valutati correttamente con la tecnica ecografica in aggiunta a un attento esame obiettivo e a una comparazione fotografica del paziente. Inoltre, è possibile determinare anche la posizione del filler (superficiale, subdermica, profonda e periostea) e di identificare possibili complicanze (come necrosi, ascessi, granulomi e pseudocisti). Per un’identificazione corretta, è indispensabile conoscere le caratteristiche ecografiche dei diversi trattamenti riempitivi, la loro ecogenicità e le possibili alterazioni dovute alle loro proprietà riflettenti intrinseche. Non diversamente dalle strutture anatomiche, i trattamenti si suddividono in tipi anecoici, solitamente in caso di componenti idrofile, e in tipi iperecogeni, principalmente in presenza di materiali sintetici. L’esame ecografico non si limita a rintracciare i trattamenti presenti, ma anche a verificarne lo stato. Ad esempio, l’Eco-Color-Doppler può segnalare un’iper-vascolarizzazione nella periferia dei depositi di riempitivo a causa di eventuali alterazioni infiammatorie. È possibile anche datare il tempo trascorso da Deposito di Filler di Silicone al labbro superiore

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Reazione infiammatoria post iniezione Filler di Acido Ialuronico nella nasogeniena

un trattamento a base di acido ialuronico (HA) in relazione alla sue ecogenicità. Infatti un posizionamento recente avrà un alto contenuto di acqua e una ridotta riflessione di echi, apparendo anecoico sul monitor. Invece un residuo di HA meno recente, contendendo una minor percentuale di acqua, risulterà in un primo momento ipoecoico e successivamente isoecoico. Per quanto riguarda la forma del filler visualizzata ecograficamente, si presenta come una raccolta tendenzialmente ovale o ellittica, indipendentemente dal fatto che sia stato iniettato con ago o con cannula, e generalmente appare come un deposito arrotondato anecoico. Tra i più importanti contributi che l’ecografia del viso possa dare alla Medicina Estetica vi è sicuramente quello della topografia dei vasi, al fine di ridurre la complicanza dell’occlusione vascolare causata dall’iniezione di filler. Se da un lato può essere relativamente semplice diagnosticare un’occlusione clinicamente apparente (per via di uno sbiancamento dell’area trattata), la diagnosi risulta molto più complessa nelle situazioni in cui non subentra un cambiamento visivo esteriore. Un esame ecografico invece può agevolmente rivelare all’operatore l’area di occlusione causata dal filler a prescindere dalla presenza dello sbiancamento. Inoltre si può facil-

mente distinguere un’occlusione da un’ematoma per via della presenza di flusso sotto la raccolta. L’ecografia si rivela molto utile anche nell’identificazione di aree dove la somministrazione del filler causa una compressione vasale e non un’occlusione. In tal caso, l’ecografia permette l’eventuale somministrazione della ialuronidasi in modo ultraselettivo. Per finire, viene riportato di seguito una parziale casistica di immagini ecografiche di alcune soluzioni usate per trattamenti riempitivi: - I mmagini della idrossiapatite di calcio: La biostimolazione filler con il CaHa è composta da microsfere di carbossimetilcellulosa nel tessuto e appare in forma fortemente iperecoica, al punto da lasciare posteriormente un cono d’ombra. La stimolazione collagenica apparirà dunque intorno al tessuto trattato con immagine iperecogena. Le microsfere persisteranno per un tempo variabile che oscilla tra mesi e anni. - Immagini da acido polilattico: Questo tipo di biostimolazione, data da un polimero che misura fino a 60 micron (quindi molto grande), deve necessariamente essere miscelata con lidocaina e soluzione salina prima di essere iniettata, pertanto la sua somministrazione causa un forte imbibimento del tessuto, creando


un’immagine ecografica a forma di nuvola iperecogena. - I mmagine di filler di silicone: Questa biostimolazione non è biodegradabile, in quanto il silicone è una sostanza sintetica. La tendenza di questo prodotto è quella di diffondersi in maniera omogenea attraverso il tessuto, ma è anche una sostanza capace di creare una forte reazione infiammatoria granulomatosa. Ecograficamente si apprezza un’immagine omogenea di una miscela di collagene e silicone, tecnicamente definita “snow storm”, che impedisce di visualizzare le normali strutture anatomiche più profonde e posteriori.

CONCLUSIONI

La pratica dell’ecografia e dell’EcoColor-Doppler è ubiquitaria nelle diverse branche specialistiche mediche, ma ancora non è molto attuata in Medicina Estetica. L’utilizzo delle onde ultrasonore offre un metodo d’indagine veloce, non invasivo, indolore e poco costoso che permette una diagnosi

SIMETRO Filler a base di idrossiapatite di calcio

più accurata, un corretto mappaggio vascolare, un’importante valutazione delle possibili complicanze da filler e dunque il loro trattamento; il tutto per migliorare la qualità e la sicurezza del nostro operato nei confronti del nostro paziente. ◼︎ RIFERIMENTI: • Dayan SH. Complications from toxins and fillers in the dermatol- ogy clinic: recognition, prevention, and treatment. Facial Plast Surg Clin North Am. 2013;21:663–73. • Giannini S, Ecografia del volto in medicina estetica. Edra Edizioni 2019. • Prendergast PM. Anatomy of the face and neck. In: Shiffman MA, Di Giuseppe A, editors. Cosmetic surgery: art and techniques. Berlin: Springer; 2013. p. 29–45. • Kim HJ, Seo KK, Lee HK, Kim J. Clinical anatomy of the face for filler and botulinum tox-in injection. Singapore: Springer; 2015. • You-Jin Choi et coll.. Ultrasonographic analyses of the forehead region for injectable treatments. Ultrasound in Med. & Bill., Vol. 45, No 10, pp. 26412648, Elsevier 2019. • Gerd Fabian Volk et coll.. Quantitative ultrasonography of facial muscles in patients with chronic facial palsy. 50(3):358-65 Muscle Nerve, sept 2019.

• Wortsman X, Wortsman J. Sonographic outcomes of cosmetic procedures. Am J Roentgenol. 2011;197:W910–8. • Cotofana S, Pretterklieber B, Lucius R, Frank K, Haas M, Schenck TL, et al. Distribution pattern of the superior and inferior labial arteries: impact for safe upper and lower lip augmentation procedures. Plast Reconstr Surg. 2017;139:1075–82. • Gocmen-Mas N, Edizer M, Keles N, Aksu F, Magden O, Lafci S, et al. Morphometrical aspect on angular branch of facial artery. J Craniofac Surg. 2015;26:933–6. • Hughes MC, Bredoux C, Salas F, Lombard D, Strutton GM, Fourtanier A, Green AC. Comparison of histological measures of skin photoaging. Dermatology. 2011;223:140–51. • Wortsman X. Identification and complications of cosmetic fillers: sonography first. J Ul-trasound Med. 2015;34:1163–72. • Wortsman X, Wortsman J. Polyacrylamide fillers on skin ultra- sound. J Eur Acad Derma-tol Venereol. 2012;26:660–1. • Pérez-Pérez L, García-Gavín J, Wortsman X, Santos-Briz Á. Delayed adverse subcutaneous reaction to a new family of hyal- uronic acid dermal fillers with clinical, ultrasound, and histologic correlation. Dermatol Surg. 2017;4erapy. Skin Res Technol. 2017;23:243–8.

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SALUTE RISULTATI NATURALI BELLEZZ FINO A 2 ANNI ANALLERGICO

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E VEAT SAE D TH

69° CONGRESSO NAZIONALE Nuove tecnologie, evidenze scientifiche e sicurezza

24-25 Settembre WEB EDITION Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-Rigenerativa ed Estetica Presidente: Dr. Daniele Fasano

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MEDICINA ESTETICA

ALLERGAN AESTHETICS Ricerca & Sviluppo

ALLERGAN AESTHETICS, DA 30 ANNI AL VOSTRO FIANCO Al fianco di quanti desiderano migliorare la qualità della propria vita. Ricerca scientifica, corretta informazione e innovazione: l’azienda è impegnata a elevare la Medicina Estetica

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ggi, in un mondo iperconnesso, i contatti e le relazioni quotidiane si sono moltiplicati. E c’è una maggiore attenzione al proprio aspetto. Da una ricerca di mercato globale fatta realizzare da Allergan Aesthetics, ad esempio, è emerso che l’86% degli intervistati ritiene importante il modo in cui si appare agli altri per raggiungere una dimensione di equilibrio e positività, e l’87% è convinto che esistano soluzioni concrete per ottenere un’immagine migliore di se stessi. La Medicina Estetica può aiutare a offrire una soluzione a queste esigenze eliminando quel velo di stanchezza ed eccessivo stress da un volto, migliorando la qualità della pelle, sconfiggendo una volta per tutte i cuscinetti adiposi. Ma da dove cominciare? Rivolgendosi a medici specializzati e ponendo loro le corrette domande, e ancora dare fiducia a prodotti di qualità è sicuramente il primo passo per ritrovare sicurezza in se stessi e migliorare la qualità della propria vita.

STRATEGIA

Allergan Aesthetics, presente in 86 Paesi, con 4.000 dipendenti, sviluppa, produce e commercializza un portfolio di marchi e prodotti leader nel settore della Medicina Estetica per il trattamento del viso, del corpo e la cura della pelle. Dall’8 maggio scorso, Allergan fa parte del Gruppo AbbVie e l’Azienda si presenta al pubblico con un nuovo nome: Allergan Aesthetics. Eccellenza, impegno costante nella continua ricerca scientifica, formazione e innovazione: la nuova Allergan Aesthetics è tutto questo per offrire qualità e sicurezza ai propri clienti e avere un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti. Centrale è pertanto l’attenzione alla ricerca e sviluppo senza dimenticare innovazione, formazione

e collaborazione con la comunità medica a livello globale. A questo proposito, attraverso Allergan Medical Institute® (AMI), l’Azienda è in grado di fornire formazione continua alla classe medica, grazie alla collaborazione di esperti riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Tra gli obiettivi primari di Allergan Aesthetics continua a esserci la corretta comunicazione con chi si avvicina alla Medicina Estetica. Fondamentale per orientarsi nella fase di consulto con il medico, infatti, è porre le domande corrette per un approccio consapevole al trattamento. Allergan, in modo innovativo, ha introdotto il concetto di “attributi emozionali” nella fase del consulto. Il medico approfondisce con la paziente quali emozioni negative nota sul suo volto: un’eccessiva lassità, stanchezza o un volto che tende a mostrare segni di tensione. È evidenziando queste emozioni negative che il medico traccia un piano di trattamento specifico per la singola paziente.

VISO

Il sogno di un viso ringiovanito, ma che mantiene un aspetto naturale: Allergan Aesthetics produce filler a base di acido ialuronico crosslinkato con tecnologia Vycross® adatti, a seconda della tipologia scelta, a trattare volto, mani, décolleté, collo. Con l’avanzare dell’età la pelle perde elasticità e compattezza, si formano rughe sottili nel contorno occhi e ai lati del naso, le labbra si assottigliano, il contorno della mandibola diventa meno definito. I filler con tecnologia Vycross® aiutano a risolvere queste esigenze, assicurando risultati naturali - dal momento che si integrano con il tessuto sottocutaneo - e di lunga durata. I risultati dei trattamenti sono variabili a seconda della tipologia del filler utilizzato e in generale la soddisfazione dei pazienti è molto elevata. Una delle aree del viso più trattate con i filler a base di acido ialuronico sono le labbra, uno dei punti principali del nostro viso, 27


che non perde importanza nonostante restino coperte dalle mascherine, in questo nostro periodo storico senza precedenti. Non sorprende allora che le labbra siano l’area più trattata con i filler Juvéderm® di Allergan Aesthetics e che nel 34% dei casi i medici scelgano i nostri filler per interventi in questa zona del viso. Ogni paziente ha la propria definizione di “labbra ideali”. Allergan Aesthetics promuove questa consapevolezza: gli obiettivi specifici e i risultati desiderati variano ampiamente. Anche se l’aspetto delle labbra ideale varia e le tendenze sono in continua evoluzione, con i filler della gamma Juvéderm® si possono ottenere labbra dal risultato e sensazione naturali. Juvéderm® Volift per una maggiore definizione e levigatezza e Juvéderm® Ultra 3 per un maggior volume. Per le rughe del volto presenti nella parte alta del viso esistono anche trattamenti farmacologici miorilassanti a base di tossina botulinica – OnabotulinumtoxinA di Allergan Aesthetics. A differenza dei filler che hanno una funzione riempitiva, la tossina botulinica di tipo A attenua la contrazione dei muscoli responsabili della mimica facciale prevenendo la formazione di nuove rughe e migliorando l’aspetto di quelle esistenti. OnabotulinumtoxinA – tossina Allergan – è da febbraio 2021 disponibile nei formati da 50U e 100U.

CRIOLIPOLISI

Fare diete o esercizio fisico, soprattutto dopo un periodo in cui si è esagerato con le calorie, è ormai un’esperienza comune. Ma la silhouette non sempre ne esce migliorata. Perché si 28

potrebbe dimagrire in alcune zone e non in altre. I risultati possono non essere soddisfacenti. Una soluzione a questa esigenza la può offrire la criolipolisi, una tecnologia che congela il grasso in eccesso per eliminarlo in modo naturale. La criolipolisi di Allergan Aesthetics è basata su una tecnologia valutata scientificamente, certificata in Europa (CE) e approvata anche dalla Food and Drug Administration americana (FDA), che permette di eliminare definitivamente gli antiestetici cuscinetti adiposi. Un approccio avanzato che, senza chirurgia e invasività, aiuta a ottenere un aspetto più definito e armonioso. Il metodo della criolipolisi agisce attraverso un raffreddamento localizzato, controllato e testato clinicamente, grazie al quale congela le cellule di grasso sottocutaneo, eliminate in modo naturale dall’organismo. Di recente, Allergan Aesthetics ha lanciato CoolSculpting® Elite, il primo sistema di rimodellamento del corpo in una nuova veste che offre un’esperienza completamente nuova. Elite è un’unità di nuova generazione, riprogettata con un sistema di raffred-

damento più potente che consente il trattamento simultaneo di diverse aree del corpo con un doppio applicatore: di fatto, l’evoluzione di CoolSculpting®. Funzionalità aggiornate e versatili, con doppi manipoli più compatti e leggeri migliorano sia l’esperienza di trattamento del medico che del paziente. Con CoolSculpting® Elite si possono eseguire il doppio dei trattamenti nello stesso arco di tempo. Infatti, sette nuovi applicatori consentono di trattare aree differenti e sono stati progettati per adattarsi alle curve naturali del corpo e migliorare il comfort del paziente durante il trattamento, continuando a utilizzare la stessa tecnologia clinicamente testata di CoolSculpting® per congelare ed eliminare definitivamente le cellule adipose. ◼︎ RIFERIMENTI: HCP Tracker Allergan Aesthetics FY 2020 Juvéderm® VOLIFT™ con lidocaina DFU Juvederm Ultra 3 DFU Lanigan S. J Cosmet Dermatol. 2011; 10:11–14 Qaqish et al, Botulinum Toxin Use in the Upper Face, Atlas Oral RCP Vistabex Allergan. Unpublished data. INT-CSC-2050287. CoolSculpting® ELITE chiller specifications. July 2020 Allergan. CoolSculpting® ELITE System user manual. CS-UM-CM3-04-EN-A. FDA. K193566. ZELTIQ® CoolSculpting® System. January 2020; Kilmer SL, et al. Lasers Surg Med 2017;49(1):63–68; Allergan. Unpublished Data. CoolSculpting® applicator dimensions, design information. INT-CSC-2050029 Allergan. Unpublished data. INT-CSC-2050029. CoolSculpting® applicator dimensions and design information. May 2020 Allergan. Unpublished data. INT-CSC-2050028. CoolSculpting® clinical fit and function study testing of V003 cups. February 2020.


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MEDICINA ESTETICA

Dr. Franco R. Perego Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Monza Professore a Contratto, Scuola di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Università di Padova

ANTI AGING SUPER-SELETTIVO CON PIATTAFORMA MULTI LASER Si espongono i principali vantaggi di una piattaforma laser multi-onda, a manipoli intercambiabili, in relazione al suo utilizzo per trattare volto, collo, décolleté e mani secondo un preciso e riproducibile schema di lavoro

O

rmai il laser è diventato lo strumento ottimale per la stimolazione selettiva del derma. Poichè può essere ablativo e non ablativo, e avere come bersaglio diversi cromofori presenti nei tessuti, è necessario usare lunghezze d’onda differenti per trattare specifiche indicazioni come lesioni vascolari, pigmentate e vari inestetismi. Da ciò deriva l’esigenza di disporre di differenti apparecchiature laser in grado di soddisfare le molteplici esigenze cliniche ed estetiche dei nostri pazienti, da qui la conseguente e difficile scelta da parte nostra di quali e quante macchine dovremmo o “potremmo” disporre. A ciò si aggiunga la rilevante problematica di disporre degli spazi idonei ad accogliere tutte le apparecchiature necessarie sia, eventualmente, nei nostri studi che in strutture presso cui potremmo operare. D’altro canto, le esigenze dei pazienti, in tema di estetica e di anti-aging, sono sempre più improntate dalla richiesta di riduzione della invasività e di recuperi molto rapidi; ciò ci impone di operare, anche con il laser, cercando la maggior selettività possibile per velocizzare il ritorno ad una normale vita di relazione senza, però, rinunciare ad ottenere validi e riconoscibili risultati.

LUNGHEZZE D’ONDA

Questi sono i motivi per cui ho scelto, da ormai tre anni, di utilizzare la “piattaforma Laser multi-onda” EthereaMX® nei miei protocolli di trattamento del volto, collo, décolleté e mani, ed utilizzo di routine una associazione di manipoli a scelta tra le sei lunghezze d’onda disponibili: IPL-SQ®: 540 nm e 580 nm per le lesioni pigmentate e vascolari DUALMODE®: 2940 nm, Er-YAG, utilizzabile sia in modalità puramente ablativa (“single mode”) per laser peeling su30

PRE trattamento - Epidermide e Derma superficiale POST a 1 Mese - 54Onm + 2940 nm single mode+1340nm

perficiale, che in modalità ablativa e coagulativa (“dual mode”) per il trattamento di rughe moderate e severe ACROMA-QS®: 532 nm e 1064 nm, Q-switched , su pigmentazioni scure o profonde PRODEEP®: 1340 nm , ndYap, lunghezza d’onda non ablativa esclusiva, frazionata, sicura anche in fototipi scuri (V – VI), con ampia penetrazione e un ottimale riscaldamento sub-dermico. La piattaforma multilaser EthereaMX® così organizzata ci fornisce la lunghezza d’onda più adatta per ogni tipo di inestetismo cutaneo, in relazione al suo livello di profondità, al cromoforo bersaglio e al fototipo del paziente. Di fatto, una volta classificato il fototipo del paziente, creo per ogni caso clinico due criteri di scelta: 1) il livello di profondità dell’inestetismo preso in considerazione: • alterazione della sola epidermide (pori dilatati, rughe sottili, cheratosi, pigmentazioni diffuse, couperose)

• alterazione del derma papillare (rughe, pigmentazioni profonde)

• a lterazione del derma reticolare (se-

gni precedenti associati a rughe marcate, cute ispessita, iniziale ipotono) 2) il periodo di recupero richiesto dal paziente in base alle sue esigenze personali o professionali: • downtime assente o minimo (24 ore), con utilizzo del non ablativo di 1340 nm (Nd:YAP) e/o dei filtri 540/580 nm della IPL-SQ® • downtime moderato (entro le 48 ore / week end), con aggiunta di 2940 nm (Er:YAG) “single mode”, cioè puramente ablativo • downtime lungo (make up a partire dal 4° giorno), con aggiunta di ablativo 2940 nm (Er:YAG) “dual mode” e cioè un impulso ablativo puro seguito da un impulso coagulativo. Così facendo, posso utilizzare il laser in modo altamente selettivo, quindi altamente produttivo, ma al tempo stesso altamente conservativo.


RISULTATI OTTENUTI

Negli ultimi 18 mesi, su 75 pz, ho riscontrato un costante miglioramento dell’invecchiamento cutaneo con tempi di ripresa rapidi (24-48 ore in caso di utilizzo di lunghezze d’onda non ablative e laser peel “single mode”) o contenuti (3-4 giorni con lunghezze d’onda ablative), senza rinunciare a soddisfare le aspettative estetiche dei pazienti.

CONCLUSIONI

L’impiego simultaneo di lunghezze d’onda ablative e non ablative offre la possibilità di trattare una più ampia tipologia di inestetismi cutanei, su un maggior numero di regioni del distretto cervico-facciale e delle mani, con una riduzione dell’invasività immediata e del tempo di recupero. A ciò si aggiunga la possibilità di eseguire il lavoro in un’unica sessione, sostituendo rapidamente i manipoli per le diverse regioni che si stanno trattando, anche se lavorando in ambienti di lavoro contenuto. Tutto ciò crea una maggior compliance con i pazienti e migliora

IPL-SQ® Filtri cut-off 400, 515, 540, 580, 640, 695 nm Luce pulsata tecnologia all in one, raffreddamento a contatto INTENSE IR® 850-1800 nm Infrarosso ad alta potenza con raffreddamento a contatto

PRE trattamento - Derma superficiale e profondo POST a 3 Mesi - 2940nm + 1340nm

il rapporto fra la domanda e l’offerta dei trattamenti laser per il ringiovanimento facciale, gravati in passato da lunghi periodi di recupero dovuti a eritemi ed edemi, o, al contrario, penalizzati dalla scarsità di risultati per l’esigenza di eseguire trattamenti “soft”. Infine, l’estrema precisione e la selettività derivanti dall’utilizzo di lunghezze d’onda variabili sullo stesso paziente in base al fototipo, al livello dell’inestetismo ed al cro-

moforo bersaglio, rende possibile la riproducibilità dei parametri utilizzati per ogni manipolo nelle varie situazioni cliniche, creando una vera e propria “guida” di rapido apprendimento e di pronto utilizzo, anche da parte dei nostri collaboratori e componenti dell’equipe, mettendoci così in grado di operare riducendo al minimo i margini di errore e quindi la comparsa di effetti collaterali e di complicanze. ◼︎

EthereaMx®

La piattaforma laser compatta e implementabile, potente, performante e versatile in grado di emettere 11 lunghezze d’onda e di trattare più di 70 indicazioni cliniche ed estetiche.

ACROMA-QS® Nd: YAG/KTP Q-Switched 1064 nm/532 nm LONG-PULSE® Nd:YAG 1064 nm Gold standard per le lesioni vascolari con dynamics mode

DUALMODE® 2940 nm - Dopo 1 trattamento

LONGPULSE® 1064 nm - Dopo 1 trattamento

IPL-SQ® 540 nm - Dopo 5 trattamenti

I nostri risultati

PRODEEP® Nd: YAP 1340 nm Laser non ablativo frazionale

GOSMOOTH® Er: GLASS 1540 nm Gold standard per resurfacing non ablativo frazionato

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Sibilla Focchi Medico Estetico - Milano

L’EVOLUZIONE DEL MICRONEEDLING CON SKINPEN ASSOCIATO AI SIERI ACCELERATORI ZO SKIN HEALTH Un trattamento di Medicina Estetica rigenerativa che consente la rivitalizzazione e la rigenerazione della pelle del viso e del corpo in maniera naturale

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icroneedling, o Collagen Induction Therapy, è un trattamento di Medicina Estetica rigenerativa che consente la rivitalizzazione e la rigenerazione della pelle del viso e del corpo in maniera naturale. SkinPen, il nuovo dispositivo medicale certificato classe IIa, è fornito di 14 micro-aghi in acciaio inossidabile lisci e sterili del diametro di 32G monouso che penetrano nella pelle in maniera controllata, stimolando la produzione endogena di collagene ed elastina. Sollecitando con SkinPen la cascata riparatoria naturale dell’organismo, si ottengono risultati dinamici. I piccoli aghi creano sulla cute dei micro-fori che attivano la produzione dei fattori della coagulazione e delle citochine pro-infiammatorie. A livello del derma si attiva così il processo di riparazione con conseguente formazione di nuovo collagene di tipo III che viene successivamente sostituito da collagene di tipo I. Il processo avviene nell’arco di 6-8 settimane, periodo di tempo durante il quale la pelle inizia ad assumere un aspetto più tonico e disteso.

LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO DISPOSITIVO DI MICRONEEDLING

Il nuovo dispositivo di microneedling è ergonomico e senza fili e comprende un kit di trattamento monouso costituito da una cartuccia, i cui aghi possono penetrare da una profondità di 0,25 mm a 2,5 mm, un rivestimento di protezione che evita la contaminazione del dispositivo medicale, un tubetto di Skinfuse Lift Hg e uno di Skinfuse Rescue. SkinFuse Lift Hg ha la funzione di proteggere la pelle, prevenire l’abrasione e ridurre l’attrito. Viene usato durante la pro-

cedura di microneedling per favorire lo scorrimento dei micro-aghi sulla cute. Non è citotossico ed è testato e approvato per l’uso con la SkinPen. Skinfuse Rescue viene applicato dopo la procedura di needling per favorire un rimodellamento senza cicatrici e contiene Farina d’avena, Rame, Zinco e Magnesio. Per prevenire che fluidi e sangue contaminino il dispositivo e per garantire una procedura medico estetica in totale sicurezza e sterilità, SkinPen è stata sigillata a ultrasuoni. Un’altra caratteristica importante è che SkinPen è un dispositivo che adatta automaticamente la velocità di penetrazione degli aghi nella cute, che rimane così costante e regolare sia sulla pelle sottile che spessa.

COME AVVIENE IL TRATTAMENTO

Dopo aver rivestito SkinPen con la protezione monouso e aver montato la cartuccia, si sceglie la profondità del trattamento. Generalmente

si parte da 0,25 mm e si aumenta progressivamente la profondità con avanzamenti di 0,25 mm in base alla reazione cutanea. Il manipolo viene utilizzato nelle diverse aree del viso (fronte, area perioculare, guancia, naso, zona periorale, mento) in quattro diverse direzioni: orizzontale, verticale e lungo le due diagonali. Il trattamento ha la durata di circa 30 minuti ed è consigliato applicare una crema anestetica a base di Lidocaina 30% 20 minuti prima della procedura. Il paziente potrà percepire un leggero-moderato fastidio. Immediatamente dopo è visibile una reazione simile a una leggera-moderata scottatura solare, con lieve edema e rossore che si attenua dopo 4 ore e si risolve totalmente in 24 ore. È importante che il paziente eviti di esporsi al sole e di sudare intensamente per le 72 ore successive al trattamento. Si consiglia dunque l’astensione dall’attività fisica intensa. I primi ri33


sultati si osservano dopo 1-2 mesi e la produzione di nuove fibre collagene raggiunge il culmine a 6-8 mesi dal trattamento. Generalmente sono necessarie 4 sedute a distanza di 4 settimane per ottenere il risultato ottimale.

EFFICACIA DEL TRATTAMENTO

A 6 mesi dal terzo trattamento, il 90% dei pazienti ha notato un miglioramento progressivo nell’aspetto delle cicatrici da acne. È stato eseguito uno studio clinico su 35 pazienti selezionati (età 35-65, media 56,3), su cui sono stati eseguiti quattro trattamenti di viso e collo a distanza di 30 giorni, ad una profondità che ha raggiunto i 2.5 mm. Le linee sottili e le rughe sono state classificate utilizzando la G. Lemperle Wrinkle Assessment Scale e la Carruthers Scale for fine lines. La valutazione attraverso la Global Aesthetic Improvement Scale (GAIS) è stata effettuata non solo dai clinici, ma anche dai pazienti. Sono stati eseguiti pure test con immagini (VISIA), procedure non invasive (OTC, BTC), biopsie cutanee, ultrasuoni e mRNA gene array evaluation. Tutte le valutazioni cliniche hanno riscontrato un netto miglioramento dell’aspetto delle linee sottili e un aumento della produzione di collagene di tipo III.

IL RUOLO DEI SIERI ACCELERATORI DI ZOSH

I sieri acceleratori ZO svolgono un’azione molto importante nel trattamento needling, poiché i canali che si creano grazie ai microaghi della SkinPen, attraverso cui vengono veicolati i sieri, li rendono più efficaci e in grado di svolgere al meglio la loro funzione. I microcanali creati dal microneedling rimangono aperti per 24 ore, periodo durante il quale gli attivi utilizzati post trattamento penetrano a livello dermico. ROZATROL SERUM ACCELERATED è indicato per la rosacea, la pelle sensibile e arrossata. Il lattosio e la proteina del latte 34

aiutano a ridurre l’aspetto dei rossori cutanei e prevengono l’infiammazione e i rossori indotti dai raggi UV. L’alginina idrolizzata aiuta a ripristinare i segnali di comunicazione cellulare per normalizzare e stabilizzare le normali funzioni cutanee. L’estratto di frutto di rosa canina normalizza la produzione di sebo e minimizza i pori. Il sodio acetato ialuronato ripristina l’idratazione e stabilisce una funzione barriera corretta. Infine ZO-RRS2®, un esclusivo complesso di staminali vegetali, fornisce una potente azione antiossidante e minimizza l’infiammazione per prevenire futuri danni della pelle. Il FIRMING SERUM ACCELERATED rassoda, tonifica e migliora l’elasticità cutanea. Il sodio DNA supporta l’attività dei fibroblasti per la produzione di collagene ed elastina. ZCORE™ migliora l’integrità della giunzione dermoepidermica e promuove il flusso di nutrimento dal derma all’epidermide. ZO-RRS2® fornisce il supporto antiossidante e antiinfiammatorio e il sodio ialuronato ripristina l’idratazione cutanea. BRIGHTALIVE SERUM ACCELERATED ha un effetto illuminante e aiuta a ridurre le discromie. È indicato per uniformare il colorito della pelle e per le iperpigmentazioni e i danni solari. È un drone peptidico intelligente, che riduce la produzione del pigmento in

eccesso inibendo l’espressione genetica della tirosinasi intercellulare. L’acido tranexamico inibisce la risposta infiammatoria e previene la formazione di pigmento in eccesso indotta dai raggi UV. La niacinamide limita il trasferimento del pigmento dalla cellula produttrice alle cellule della pelle. I sieri acceleratori sono testati per l’utilizzo immediato dopo il trattamento microneedling in ambulatorio e vengono prescritti per proseguire la terapia a domicilio dopo la detersione della cute. ◼︎


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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Paola Tarantino Medicina Estetica e Dermatologia Milano - Napoli - Cerignola

EMSCULPT: UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER IL BODY CONTOURING

Una tecnologia nuova ed efficace, che esalta l’abituale modus operandi del medico estetico, migliorandone i risultati in modo incredibile, determinando un rimodellamento del profilo corporeo non chirurgico veramente di grande livello

D

a molti anni la Medicina Estetica è alla ricerca di nuove soluzioni per poter rimodellare il profilo corporeo. Nel tempo sono state proposte al medico tante soluzioni, alcune realmente efficaci, altre piuttosto vaghe e fumose nella loro promessa di risultati correttivi. Negli ultimi anni, fortunatamente, la ricerca scientifica ha preso quella che secondo noi è la giusta direzione: per riuscire a ottenere un buon rimodellamento del corpo sono necessarie un corretto equilibrio nell’alimentazione giornaliera e un’attività fisica mirata. Ciononostante, spesso tutto questo non basta e, di conseguenza, la ricerca ha cercato apparecchiature atte a poter ben definire la muscolatura del corpo e dell’addome, riuscendo nel contempo a ridurre l’entità del tessuto adiposo. Su queste premesse è stata messa a punto dalla multinazionale BTL Aesthetics il dispositivo BTL Emsculpt, un’originale ed efficace apparecchiatura che risponde alle esigenze descritte in precedenza. Ma quale è il principio alla base dell’efficacia dell’apparecchiatura?

IMPULSI ELETTROMAGNETICI EMSCULPT utilizza una serie di impulsi elettromagnetici focalizzati ad alta intensità i quali sono in grado in poche sedute da un lato di ridurre l’adipe, dall’altro di definire in modo preciso i muscoli dell’addome e dei glutei, potendo agire anche ai fianchi, alle braccia 36

e all’interno coscia, dove poche tipologie di trattamento sono efficaci. La tecnologia EMSCULPT (brevettata HIFEM) è stata approvata dalla FDA come efficace e sicura procedura non invasiva, e la sua valenza è supportata da una serie di studi clinici vicariati da rilievi ecografici ed esami bioptici che mostrano un’evidente riduzione del tessuto adiposo unitamente a un incremento del tessuto muscolare. Per valutare il miglioramento clinico dei pazienti sono stati fatti rilievi con sistema fotografico 3D che mostrano quanto sia diminuito il tessuto

adiposo e come siano ispessiti i muscoli sottoposti a EMSCULPT. L’apparecchiatura agisce inducendo nel corso di una seduta di durata variabile da 30 a 45 minuti una serie di contrazioni muscolari di grande intensità e numero, circa 20.000, determinando una notevole iperplasia delle fibre muscolari e una concomitante intensa lipolisi. Risultati di grande livello sono ottenibili in 4 sedute ravvicinate, 2 alla settimana, e aumentano in modo visibile nel corso dei mesi successivi al ciclo di trattamento.

MANTENIMENTO DEI RISULTATI

Per poterli mantenere ci sono due vie: una seduta periodica mensile, oppure un nuovo ciclo dopo alcuni mesi. Insieme al ciclo di Emsculpt, siamo convinti che sia necessaria una corretta alimentazione e una moderata ma costante attività fisica, al di là dell’efficacia del trattamento, per poterne ottimizzare i risultati. La nostra esperienza di medici estetici ci fa dire che BTL EMSCULPT può essere in grado anche di ottimizzare ed esaltare i risultati che potevamo ottenere con le abituali tecniche di trattamento, dalla carbossi-


terapia all’intralipoterapia, che quindi non sono in alcun modo in contrasto con la metodica. La nostra casistica clinica, anche se non grande come numero di pazienti, ci consente di poter affermare che EMSCULPT si inserisce in modo efficace e sicuro nel novero delle tecniche di trattamento da noi utilizzate abitualmente, determinando risultati clinici migliori di prima e, soprattutto, senza alcuna complicanza o effetto collaterale, cosa che ci ha spinti ad aumentarne l’utilizzo, in previsione anche della sempre più vicina “prova costume”. I nostri risultati li abbiamo valutati con la documentazione fotografica, il rilievo delle circonferenze e l’impedenziometria, da praticare alle pazienti di sesso femminile sempre negli stessi giorni fra un ciclo mestruale e l’altro, in considerazione delle possibili variazioni in rapporto al variare dei valori ormonali. Le moderne terapie non invasive di body shaping agiscono su cute e tessuto adiposo, e BTL EMSCULPT è in grado di ricostituire i muscoli, che costituiscono un terzo del nostro corpo, e di determinare apoptosi delle cellule adipose determinando un effetto rassodante e dimagrante, con un migliore body contouring e quindi un grande impatto estetico. Possiamo definire EMSCULPT come prima tecnica non invasiva capace di determinare un lifting dei glutei non chirurgico. Come commento conclusivo a questo nostro articolo possiamo dire che BTL EMSCULPT rappresenta oggi una tecnologia nuova, originale ed efficace, che esalta il nostro abituale modus operandi, migliorandone i risultati in modo incredibile, determinando un rimodellamento del profilo corporeo non chirurgico veramente di incredibile livello. ◼︎

PER INFORMAZIONI

BTL Italia s.r.l. Via Delle Rimembranze, 10 20068, Peschiera Borromeo (MI) Tel. 02 80012394 - 089 9954450 www.btlaestheticsitalia.com

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MEDICINA ESTETICA

Dr. Marco Papagni Medico chirurgo, esperto in Medicina e Chirurgia Estetica - Milano

S

ono numerosi i fattori che partecipano all’invecchiamento della cute (raggi UV, inquinamento, patologie e terapie farmacologiche...) e hanno tutti in comune il fatto che procurano infiammazione e radicali liberi. Una caratteristica dell’invecchiamento è uno stato progressivo e cronico di infiammazione sistemica di basso grado, definita infiammazione. Il ruolo di varie molecole infiammatorie nella promozione o esacerbazione di questo fenomeno sta emergendo sempre più. Un certo numero di meccanismi, vie e tipi di cellule hanno dimostrato di poter contribuire all’infiammazione. Le ipotesi iniziali hanno confermato che l’infiammazione è dovuta principalmente all’esposizione di lunga durata a stimoli acuti e cronici e al conseguente carico antigenico. È stata proposta una lunga lista di potenziali molecole infiammatorie importanti durante il processo di invecchiamento sia a livello cellulare che organico [1 - 5].

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REDERMALIZZAZIONE CON I PRODOTTI HYALUAL

LA TEORIA DELL’OXI-INFIAMMAZIONE

La “tradizionale” teoria dei radicali liberi dell’invecchiamento (FRTA) afferma che gli organismi invecchiano perché le cellule accumulano nel tempo danni indotti dai radicali liberi. Un punto di vista interessante, che ha accoppiato la FRTA con l’infiammazione, è la teoria dell’oxi-infiammazione. Una produzione eccessiva o incontrollata di radicali liberi può indurre una risposta infiammatoria, creando un circolo vizioso in cui i radicali liberi sono essi stessi fattori promuoventi l’infiammazione. Il metabolismo ossidativo a livello mitocondriale è probabilmente la fonte principale della produzione intracellulare di radicali liberi che, a sua volta, rappresenta uno stress di lunga durata. La presenza di Acido Ialuronico (HA) nella pelle diminuisce nel corso degli anni, con conseguente perdita di idratazione, elasticità, compattezza e volume. La redermalizzazione consiste in un trattamento iniettivo antiaging che ha come scopo la ri-

duzione dei radicali liberi, prevenire la disidratazione e regolare i processi biochimici; è particolarmente adatta per trattare le aree maggiormente fotoesposte come viso, collo, décolleté e mani. Il meccanismo d’azione si basa sull’attivazione e la ripresa dei processi metabolici, con conseguente effetto antiossidante e riattivazione dell’equilibrio idrico. A tale scopo è possibile utilizzare un prodotto composto da Acido Ialuronico non cross-linkato ad alto peso molecolare in abbinamento a piccole quantità di Acido Succinico. L’Acido Ialuronico, oltre a fare da carrier all’Acido Succinico, idrata in profondità e contribuisce alla formazione della matrice extracellulare. L’alto peso molecolare (2,5 mln Da) permette di difendere dalle infiammazioni croniche e dalla distruzione delle proteine strutturali, inoltre riduce il livello di “inflammaging” [7]. L’Acido Ialuronico ad alto peso molecolare mantiene il suo volume nel punto in cui è somministrato in virtù della sua massa. L’acido succinico è un componente naturale pre-


sente in tutte le cellule del corpo ed è un elemento fondamentale del ciclo di Krebs, in cui glucosio, acidi grassi e amminoacidi vengono ossidati per produrre energia chimica utilizzabile sotto forma di ATP.

COMPOSIZIONE DELLA LINEA

Questa linea è composta da prodotti a base di Acido Ialuronico non crosslinked a concentrazione variabile in abbinamento o meno a piccole quantità di acido succinico. Le diverse referenze forniscono la possibilità di offrire procedure molto personalizzate a seconda delle necessità potendo variare concentrazione e abbinamento dell’Acido Ialuronico. Tutti i prodotti sono facilmente iniettabili con aghi da 30 e 31 Gauge sia con tecnica a micro-pomfi che lineare retrograda. A seconda della concentrazione scelta (Electri, Xela Rederm 1,1, Xela Rederm 1,8 e Xela Rederm 2,2), la permanenza dei pomfi dura da qualche ora a qualche giorno. Solitamente e in generale, i protocolli di utilizzo prevedono in media tre sedute,

una ogni due settimane (mantenimento ogni 6/8 mesi dall’ultima seduta); la durata della procedura varia dai 20 ai 40 minuti. L’effetto è progressivo, ma quasi tutti i pazienti apprezzano un miglioramento già dopo la prima seduta e anche in situazioni con cute molto compromessa dal punto di vista della skin quality. Inoltre, tutti i prodotti sono molto ben tollerati dalla cute senza particolari rossori o fastidi nelle ore post-trattamento e durante la permanenza dei pomfi. La redermalizzazione agisce sull’inflammaging, migliora la qualità della pelle agendo sulle cause stesse dell‘invecchiamento, riduce i radicali liberi, oltre ad avere importanti proprietà ricostituenti, attraverso la stimolazione dei fibroblasti. Pertanto l’Acido Ialuronico in abbinamento all’Acido Succinico può esercitare, appunto in sinergia, un effetto ringiovanente e di miglioramento della skin quality, grazie al mantenimento e alla stimolazione delle riserve biochimiche interne alla cute. ◼︎

RIFERIMENTI: 1. Franceschi C et Al. The Continuum of Aging and Age-Related Diseases: Common Mechanisms but Different Rates. Front Med (Lausanne) 2018; 12; 5: 6. eCollection 2018. 2. Fabiola Olivieri et Al. . Cellular Senescence and Inflammaging in Age-Related Diseases. Mediators Inflamm 2018. 3. Brunauer R, Muneoka K. The Impact of Aging on Mechanisms of Mammalian Epimorphic Regeneration. Gerontology 2018; 64 (3):300-308. 4. Ventura MT et Al. Immunosenescence in aging: between immune cells depletion and cytokines up-regulation. Clin Mol Allergy. 2017 Dec 14; 15:21. eCollection 2017. 5. Watson N, Ding B, Zhu X, Frisina RD. Chronic inflammation - inflammaging – in the ageing cochlea: A novel target for future presbycusis therapy. Ageing Res Rev. 2017 Nov; 40:142-148. 6. Alexander Turkevich. Reducing Post-Procedural Inflammation. Prime-journal.com September/October 2018. 7. Franceschi C, Campisi J. Chronic inflammation (inflammaging) and its potential contribution to age-associated diseases. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. Giugno 2014;69 Suppl 1: S4-9.

XELA REDERM E ELECTRI:

formulazioni uniche con Acido ialuronico ad alto peso molecolare e Acido Succinico

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I.P.

DIVISIONE DIDATTICA


La Grande Bellezza è un’occasione in più Si fa presto a parlare di crisi, ma la crisi non è uguale per tutti. È vero, è sempre più difficile trovare un lavoro stabile: lo era prima che infuriasse la pandemia, figuriamoci oggi. È la crisi: non solo italiana, neanche europea, bensì mondiale. Poi, per fortuna, in questo periodo buio c’è comunque l’eccezione, che pur non facendo la regola merita di essere portata alla luce. Perché in mezzo a tanti settori che boccheggiano, colpiti al cuore dalle conseguenze del Covid-19, esistono anche settori che la crisi la vivono in maniera più soft: Medicina e Chirurgia Estetica, per esempio. Già, perché mentre le cifre ufficiali ci raccontano di contrazione dei consumi, di crescita zero e catastrofi economiche del genere, le stesse cifre ufficiali ci dicono che sempre più persone si rivolgono al medico e al chirurgo estetico per migliorare in primo luogo la percezione che hanno di loro stessi. Perché stare bene con se stessi significa stare bene tout court, come ampiamente dimostrato. E il bello è che se un tempo – agli albori di Medicina e Chirurgia Estetica – erano soprattutto le donne ad affollare gli ambulatori, oggi gli uomini rivendicano le… pari opportunità, nel senso che un numero crescente di maschietti ha preso l’abitudine di recarsi negli studi medici per rallentare lo scorrere del tempo o correggere qualche difettuccio ritenuto insopportabile. Ecco quindi spalancarsi davanti ai medici nuove opportunità. Per farlo al meglio, ovvero per essere sempre aggiornati sulle tecniche innovative e sugli ultimi prodotti proposti dalle aziende del settore, esiste una sola strada, che il medico già ben conosce: il continuo aggiornamento. VALET CPMA informa e fa crescere le conoscenze dei medici da oltre un

quarantennio, aggiornando a sua volta i metodi di insegnamento, dotandosi delle tecnologie più innovative e delle professionalità necessarie. Da noi, all’esauriente parte teorica, da sempre viene affiancata una parte pratica che consente a chi frequenta i nostri corsi di “toccare con mano” le varie casistiche, in modo da poter essere immediatamente operativi una volta rientrati nel proprio ambulatorio. Imparo e lavoro, insomma, un po’ come succedeva nelle botteghe dell’arte che hanno reso il nostro Paese uno splendido museo a cielo aperto. Gli artisti di un tempo, i medici di oggi: in fondo, in entrambi i casi stiamo parlando di Grande Bellezza…

VALET CPMA informa e fa crescere le conoscenze dei medici da oltre un quarantennio, aggiornando a sua volta i metodi di insegnamento, dotandosi delle tecnologie più innovative e delle professionalità necessarie.

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Scelgo CPMA, la Scuola di Bologna perché… … Negli ultimi quarant’anni

ha formato ottimi medici provenienti da tutta Italia

… La Scuola di Medicina

e Chirurgia Estetica è strutturata in moduli didattici tematici

… Ogni modulo è composto

da corsi monotematici teorico-pratici di immediato apprendimento

… Una volta usciti dall’aula,

si riescono ad applicare in ambulatorio le tecniche imparate

… Posso decidere di frequentare l’intero modulo tematico o il singolo corso monotematico

… I corsi si tengono nel week-

end e non intralciano la mia attività professionale

Procedure di Medicina e Chirurgia Estetica in Italia (stima annuale 2019 statistiche SIES) Tossina Botulinica

284.000

Acido Ialuronico

260.000

Trattamenti Tecnologici Corpo

83.000

Epilazione Laser

35.000 eeling Chimici P 29.000


Scelgo Medicina e Chirurgia Estetica perché… … È il settore che ha ancora

… La gente vuole sempre

… I pazienti non sono “malati”,

… Anche nei momenti

… Non devo stravolgere la mia

… Posso coniugare nel mio

oggi i maggiori margini di diffusione ma persone che desiderano stare bene con loro stessi attività abituale per ampliare i miei orizzonti

più spesso eliminare gli inestetismi

di crisi, questo segmento ha continuato a crescere ambulatorio il Bene e il Bello

Procedure complessive 1.045.000 nel 2018 | 1.115.000 nel 2019

Procedure per tipo

Procedure per genere

800 000

1000000

70 0 000

800000

600 000 500 000

600000

400 000

400000

300 000 20 0 000

200000

100 000 0 PROCEDURE

PROCEDURE

di MEDICINA ESTETICA

di CHIRURGIA ESTETICA

0



I nostri SUPPORTERS aggiornato al 5 maggio 2021

La Scuola CPMA si avvale del contributo non condizionante delle seguenti aziende:

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Contatti DIVISIONE DIDATTICA

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ATTIVA Gynè rappresenta la vera innovazione nel Ringiovanimento Vaginale grazie alla sua tecnologia brevettata. Il Dispositivo Medico ATTIVA® (Subdermal Induced Heat Technology) dispone inoltre di manipoli e cannule per il trattamento endodermico ed esodermico di viso e corpo. L’esclusivo doppio controllo della temperatura garantisce la massima efficacia e sicurezza del trattamento. www.temamedicina.com

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MEDICINA ESTETICA

GALDERMA Ricerca & Sviluppo

M

olte di noi sono piuttosto difficili da soddisfare, quando si tratta di trattamenti estetici. Abbiamo elevate esigenze in termini di risultati e per la maggior parte di noi il peggior trattamento possibile è qualcosa che ci fa sembrare “rifatte”. Molte di noi hanno anche raggiunto una fase della propria vita in cui non si è alla ricerca di risultati immediati che ci facciano apparire diverse. Vogliamo solo essere la versione migliore di noi stesse, come quando torniamo dalle vacanze o quando abbiamo riposato tanto. Investiamo nella nostra salute tanto quanto nel nostro aspetto, e questo, spesso, va di pari passo. Non vogliamo sottoporre la nostra pelle a trattamenti aggressivi o sconosciuti. Quando investiamo nel nostro aspetto, lo facciamo per apparire giovani come ci sentiamo e vogliamo risultati che durino nel tempo. In altre parole, tendiamo ad avere un elenco abbastanza lungo di

RISULTATI NATURALI E DURATURI GRAZIE ALLA STIMOLAZIONE DEL COLLAGENE NATURALE

richieste o desideri che spesso sono contraddittori: vogliamo risultati naturali e sorprendenti, ma non vogliamo che gli altri notino che abbiamo fatto qualcosa. Vogliamo apparire naturali, non stanche o invecchiate. Vogliamo trattamenti con il minimo impatto per la nostra pelle, poiché non abbiamo tempo di sdraiarci a casa e riposare. Fortunatamente, esistono trattamenti che soddisfano la maggior parte o tutti i nostri requisiti: tra questi, i biostimolatori, prodotti in grado di produrre il collagene. Galderma, la più grande azienda farmaceutica indipendente al mondo, specializzata in dermatologia, ha lanciato a inizio 2021 la distribuzione diretta in Europa proprio di un prodotto iniettabile che stimola la produzione endogena di collagene, che ha una lunga e comprovata esperienza sia di sicurezza che di efficacia, ed è sul mercato americano da più di vent’anni. Stimolando

la produzione di collagene, corregge la lassità senza alterare i tratti e la fisionomia del volto. Dona turgore e compattezza alla pelle che ha perso il suo aspetto giovanile a causa dell’invecchiamento [1].

RISULTATI GRADUALI

Stimolando la produzione naturale del collagene, è in grado di dare risultati graduali e decisamente visibili. È stato dimostrato che questo prodotto aumenta il collagene di tipo I del 66%, dopo 3 mesi dal primo trattamento [2]. La presenza di collagene di tipo I è uno dei segni distintivi di una pelle giovane ed elastica. Questo biostimolante è un prodotto iniettabile con tempi di inattività minimi o nulli, in modo da poter lasciare l’ambulatorio medico subito dopo il trattamento e riprendere le normali attività quotidiane. Il risultato non sarà visibile immediatamente, ma apparirà gradualmen47


te, permettendo così di migliorare lentamente il tuo aspetto senza dover dire che tu abbia fatto un “ritocchino”. Gli effetti del trattamento si presentano gradualmente e possono durare a lungo. Di conseguenza, il grado di soddisfazione del paziente è molto alto. Ben il 95% dei pazienti è rimasto soddisfatto dei risultati fino a due anni dopo il trattamento [1, 3] e il 100% lo consiglierebbe a un amico [4].

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A PROPOSITO DI GALDERMA

Galderma, la più grande azienda di dermatologia globale indipendente al mondo, è stata creata nel 1981 ed è ora presente in oltre 100 Paesi con un ampio portafoglio di prodotti soggetti a prescrizione, soluzioni estetiche e prodotti per la cura della pelle. L’azienda collabora con professionisti sanitari in tutto il mondo per soddisfare le esigenze di salute della pelle delle persone in tutte le fasi della

loro vita. Galderma è leader nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni scientificamente provate. ◼ REFERENZE 1. Narins RS et al. J Am Acad Dermatol 2010;62(3):448–62. 2. Goldberg D, Guana A, Volk A, Daro- Kaftan E. DermatolSurg. 2013;39(6):915-922. 3. Brandt FS et al. Aesthet Surg J 2011;31(5):521–8. 4. Mest DR and Humble G. DermatolSurg 2006;32(11):1336–45.


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ALLA SCOPERTA DEL BOTULINONEEDLING

MEDICINA ESTETICA

Prof. Giuseppe Ferrarelli Odontoiatra, Medico Estetico - Roma

L

Al fine di evitare disagi, in particolare per i soggetti agofobici o molto impegnati socialmente, da alcuni anni ho pensato di veicolare la maggior parte dei principi attivi usati per la biostimolazione con un rullo sulla cui superficie sono presenti microaghi che possono avere diversa lunghezza

a tecnica di utilizzo della tossina botulinica in microdosi dermiche ha una storia che data ormai molti anni. Il vecchio mesobotox e il più recente microbotox consistono nell’iniezione, con ago ipodermico, di numerose microgocce di tossina botulinica A nel derma o nell’interfaccia tra derma e strato superficiale dei muscoli mimici. Queste tecniche hanno come scopo quello di ridurre la secrezione delle ghiandole sebacee per la lucentezza della pelle, rilassare l’inserzione superficiale dei muscoli mimici, agire sulla secrezione sudoripara per ridurre l’iperidrosi, modulare la produzione di collagene, quindi migliorare la consistenza e texture cutanea.

Microneedling con rullo

La richiesta di trattamenti microinvasivi, con un breve downtime, è sempre più frequente da parte dei nostri pazienti; tutti sappiamo che la biostimolazione cutanea è una fase importantissima iniziale e di mantenimento nei trattamenti antiaging cutanei e che non può essere disattesa in un serio programma di presa in carico di un paziente che ci chiede di migliorare il proprio aspetto. È vero che i trattamenti con ago ipodermico per somministrare principi attivi è la tecnica elettiva, ma le cosiddette “punturine” possono indurre ecchimosi, dolore e sanguinamento. Al fine di evitare disagi, in particolare per i soggetti agofobici o molto impegnati socialmente, già da alcuni anni ho pensato di veicolare la maggior parte dei principi attivi usati per la biostimolazione con un rullo sulla cui superficie sono presenti microaghi che possono avere diversa lunghezza. Questa tecnica è conosciuta come microneedling. Il microneedling della cute induce un effetto rigenerativo a cui partecipano i fattori di crescita liberati localmente, che portano alla formazione di nuovo collagene.

PROCEDURA STANDARD

Applicazione di Skin B e Skin OX

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È noto che l’epidermide, con il suo strato corneo, esercita una azione barriera che non consente a molecole che superano i 500-800 Dalton di attraversarla, specie se sono di natura idrofila. La microperforazione dello strato corneo, come riportato in numerosi lavori scientifici, agisce come enancher di veicolazione transdermica di farmaci e principi attivi. Il danno che determina l’azione needling sulla cute induce inoltre i

processi di rigenerazione e rinnovamento cutaneo prodotti dalla liberazione locale di fattori di crescita. La mia esperienza in questo ambito vanta una vasta casistica in cui ho trattato i pazienti veicolando con tecniche needling vari principi attivi, ottenendo ottimi risultati. Con l’esperienza, è venuta l’esigenza di standardizzare una procedura che potesse agire su più target cutanei che, se stimolati, portano a un miglioramento dell’aging cutaneo, cercando di abbinare all’effetto microneedling un’azione sinergica e potenziante dei principi attivi utilizzati. È nata quindi l’idea di abbinare l’effetto dermico della tossina botulinica alla azione biorigenerativa del microneedling, potenziata dalla contemporanea somministrazione di acido ialuronico, aminoacidi e antiossidanti. Di comune accordo con l’azienda Italfarmacia abbiamo pensato di abbinare le proprietà biostimolanti di un prodotto contenente frammenti di HA, aminoacidi e antiossidanti agli effetti sul derma della tossina botulinica A e alla azione di induzione alla formazione del collagene ed elastina determinata dal microdanno cutaneo provocato dal needling. I prodotti utilizzati nel protocollo sono stati lo Skin B o lo Skin Ox, nei casi in cui volevamo un maggiore effetto antiossidante, noti da anni per il loro utilizzo nella biostimolazione cutanea. Il protocollo Botulinoneedling prevede la veicolazione transdermica di tossina botulinica per uso estetico diluita con Skin B o Skin Ox mediante microperforazione cutanea con Microneedling manuale (rullo dermico) o meccanici (penna a stampo). In particolare, si è valutato se la nostra metodica potesse essere sosti-


seguire un’applicazione cutanea della soluzione tossina/Skin B dopo un passaggio del needling. Un secondo passaggio con microneedling è stato fatto applicando piccole quantità di soluzione nelle aree su cui volevamo un effetto più importante, forzando anche l’azione needling con più passaggi equidi massaggiando il prodotto.

CONCLUSIONI

tuita alle procedure di microbotulino e mesobotox ed estesa a quelle regioni del viso che non sono riportate nella tecniche standard di queste metodiche, ho in pratica ricostituito la tossina botulinica utilizzando 5 ml di Skin B o Skin Ox. Ho quindi fatto

La microperforazione cutanea favorisce l’assorbimento di principi attivi e biocomponenti, applicati sulla cute, indipendentemente dal loro peso molecolare o dalle proprietà idrolipofile. Nello specifico, la tecnica di botulinoneedling prevede l’associazione di Tossina botulinica di tipo A abbinata a soluzioni biostimolanti contenenti acido ialuronico in frammenti, aminoacidi e/o antiossidanti, e modulatori del sistema colinergico dermo-epidermico. Lo scopo di questo abbinamento è quello di intervenire a vari livelli sugli effetti dell’invecchiamento cutaneo.

PROTOCOLLO ESECUTIVO • T 0 - Accurata detersione e disin-

fezione della cute, passaggio di microneedling (a rullo o stampo sulla cute), il passaggio del microneedling può essere preceduto dall’applicazione di crema anestetica locale. Subito dopo il passaggio needling, viene uniformemente applicata sulla cute una soluzione ottenuta diluendo 50Um/125US di tossina botulinica A con 5 ml di Skin B o Skin Ox. Si attenderà la penetrazione del prodotto esercitando un massaggio delicato. Viene eseguito un secondo passaggio con il microneedling, soffermandosi sulle zone particolarmente invecchiate. • T 1 - Dopo 15-30 giorni, eseguire una seduta di microneedling con la stessa procedura, utilizzando a seconda dei casi e del risultato che vorremo ottenere Skin B o Skin Ox senza l’aggiunta di tossina botulinica. • T2 - Idem T1. • T3 – Idem T1. Il protocollo prevede due cicli in un anno. ◼︎

SKIN-B / SKIN-OX + TOSSINA + MICRONEEDLING = Pre e post trattamento con protocollo Botulinoneedling

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Vicenta Llorca Medico Estetico – Scientific Advisor, Valencia - Spagna

FOXY EYES, LO SGUARDO SENSUALE CON FILI MAGICI

È la tendenza più richiesta negli ultimi tempi per ottenere uno sguardo sensuale e seducente dando una forma felina ed esotica agli occhi. Con i fili tensori V Lift Pro si ottengono ottimi risultati, senza necessità di intervento chirurgico, con una procedura minimamente invasiva e una durata di più di 6 mesi

C

elebrities come Bella Hadid o Kendall Jenner sono punti di riferimento per questo tipo di look. I Foxy Eyes sono il risultato del sollevamento della coda del sopracciglio dal punto di massima altezza in linea retta, producendo un’apertura nell’occhio [1]. Qual è l’approccio della Medicina Estetica?

INDICAZIONE E ANATOMIA

Per avere un buon risultato è essenziale che ci sia un’indicazione corretta: in questo senso, non vanno selezionati i pazienti che hanno un eccesso di pelle nella palpebra superiore [1]. Da un punto di vista anatomico, la zona da trattare ha caratteristiche e punti critici particolari, la pelle è sottile, il tessuto sottocutaneo è inferiore a 3 mm, i rami del nervo temporale superficiale passano proprio attraverso la coda del sopracciglio e troviamo innervazione con i rami facciali superficiali.

MATERIALI

Usiamo materiale riassorbibile, il polidiossanone (PDO), che è una sutura sintetica che si dissolve per idrolisi enzimatica dopo 6 mesi e viene inserita nel tessuto sottocutaneo attraverso una cannula. Personalmente uso i fili V Lift Pro (VLP), brand affidabile, progettato da medici per i medici, in particolare il modello VLP Genesis 21G x 70 mm oppure, nel caso di pelli più sottili, il VLP Genesis 23 x 70 mm. Evidenziamo che la cannula guida VLP ha un design speciale a forma di pala aperta, che produ-

ce un attrito minimo con i tessuti, è più maneggevole quando la si introduce e riduce il trauma aumentando la precisione di inserimento. Ha anche una speciale doppia lucidatura che la rende ancora più sottile. Il PDO di questo brand proviene dal più grande produttore di suture di questo materiale per gli ospedali, il che aumenta le garanzie di sicurezza.

PROCEDURA

Prima di iniziare il trattamento, i punti di ingresso dei fili vanno contrassegnati con una matita dermografica, uno o due punti a seconda del tipo di elevazione da eseguire, ad esempio solo coda del sopracciglio oppure coda e punto mediale. L’approccio può essere fatto dal basso verso l’alto con un punto di accesso a 1 mm esterno e sotto la coda del sopracciglio e con un altro punto appena sotto l’arco ciliare, nel caso si voglia sollevare anche la parte mediale. Possiamo anche approcciare dall’alto verso il basso, i punti di ingresso a ridosso del cuoio capelluto verso i punti segnati sul sopracciglio.

QUANDO SCEGLIERE UN APPROCCIO O UN ALTRO?

È una scelta del medico, l’approccio superiore non produce lesioni visibili, sanguinamento o ematomi nell’area del sopracciglio e nella pelle adiacente, ma ha un effetto tensore leggermente inferiore, quindi possiamo usarlo nei casi che richiedono minore elevazione.

L’approccio inferiore è leggermente più traumatico, perché i punti di inserimento sono visibili e possono verificarsi sanguinamento ed ematomi, anche se, nella mia esperienza, la percentuale di questi effetti collaterali è minima, se la zona è adeguatamente preparata con arnica, freddo e pressione. Il vantaggio di questo approccio è la possibilità di correggere l’elevazione sollevando il filo verso l’alto una volta rimossa la cannula e riposizionato, incrementando la trazione (Fig.1). In ogni caso, i passaggi da seguire nella procedura sono: •D isinfezione della zona. • R affreddare l’area con coldpack o simili, più tocchi a intermittenza prima di procedere. • C ontrassegnare i punti d’ingresso. • I niettare papule di lidocaina al 2% nei punti di ingresso, o canalizzare il percorso del filo con una nanocannula 25 G x 50 iniettando lidocaina al 2% lungo la traiettoria. • F oro d’ingresso con ago 18G/20G. • I ntrodurre il filo VLP Genesis 21G x 70, o 23G x 70 nelle pelli più sottili, fino alla fine o il più possibile. • E ffettuare una rotazione di 360° con la base della cannula. • S ollevare la coda del sopracciglio e il punto medio (in caso di inserimento) con due dita. 53


PRESENTAZIONE DEI CASI

• R imuovere delicatamente la cannula. • I n caso di approccio inferiore, sollevare il filo o i fili verso l’alto.

• R iposizionare con piccoli tocchi sulla pelle fino a ottenere la forma desiderata. • T agliare il filo. • R affreddare l’area con tocchi intermittenti. • P osizionare suture cutanee adesive (tipo Steri-Strip) sulle traiettorie del filo.

CONSIGLI PRE E POST TRATTAMENTO

Nelle 48 ore precedenti la procedura, evitare farmaci antinfiammatori non steroidei, aspirina e trattamenti depilatori o abrasivi. Sospendere nello stesso periodo anche l’uso di antiossidanti come la vitamina C e l’acido omega-3 perché aumentano il rischio di sanguinamento. I pazienti anticoagulati seguiranno le stesse linee guida di altre procedure minimamente invasive e come misura aggiuntiva applicheremo la pressione per un periodo di tempo più lungo alla fine del trattamento. La ripresa delle attività è immediata, non è necessario un periodo post-operatorio. Consigli post-trattamento sono di non strofinare troppo il viso, evitare massaggi vigorosi, esercizi d’impatto e proteggersi dall’esposizione al sole per almeno una settimana, meglio due. Se possibile, mantenere le suture cutanee adesive per le prime 48 ore, preferibilmente una settimana, ma se la vita sociale del paziente lo impedisce, almeno per la notte durante il sonno.

COMBINAZIONE CON ALTRE METODICHE

I fili VLP Genesis, da soli, sono in grado di ottenere i Foxy Eyes, ma per ottimizzare il trattamento potrebbero essere combinati con la tossina botulinica [2, 3]. Nella mia esperienza, ho trattato i Foxy Eyes quasi esclusivamente con i fili VLP Genesis senza combinarli con altri trattamenti, ottenendo i risultati 54

attesi. Nei casi di maggiore ptosi del sopracciglio posso combinarli con la tossina botulinica, ma lo faccio nel seguente ordine: prima i fili di trazione e poi la tossina botulinica, così che quando l’effetto di immobilizzazione della tossina botulinica scompare, l’effetto dei fili tensori persiste. Sappiamo che dopo tre mesi l’effetto della tossina botulinica diminuisce o scompare, tuttavia nella mia casistica, nei pazienti trattati solo con i fili VLP Genesis, il risultato permane per più di sei mesi, come presenterò nelle immagini.

RISULTATI E PROSPETTIVE

Nella mia esperienza, il risultato ottenuto con questa procedura si mantiene nel tempo da sei a dodici mesi a seconda dell’età, della situazione di partenza del paziente, delle condizioni genetiche, dell’esposizione al sole e delle sane abitudini di vita. I fili di tensione sono un trattamento semplice, non invasivo e conveniente, oltre a essere una tecnica ideale per tonificare, riposizionare e sollevare la pelle. Hanno effetti collaterali positivi come il loro effetto biologico, si comportano come un corpo estraneo dando luogo a una reazione cronica e controllata di stimolo alla produzione di fibroblasti, generatori di collagene endogeno, così che alla fine si produce un complessivo ringiovanimento della pelle. La neocollagenogenesi migliora la durata dell’effetto della fibrogenesi che si verifica intorno al filo. Un altro effetto collaterale positivo è la retrazione della palpebra superiore, che produce una pseudoblefaroplastica nei casi incipienti di pelle in eccesso, nonché un effetto tensore della palpebra superiore, mentre si tratta di un effetto ottico sulla piega palpebrale dovuto all’eccesso di peso del sopracciglio (Fig. 2).

Paziente di 55 anni, nessuna storia precedente, tecnica di approccio inferiore, un filo VLP Genesis nella zona superiore dell’arco ciliare e due fili VLP Genesis a formare una V nella coda del sopracciglio, 1 mm all’esterno e sotto per ogni occhio, risultati a un mese e sei mesi senza combinazione con altri trattamenti (Fig. 3). Paziente di 52 anni, una storia di neoplasia mammaria, approccio inferiore, un filo VLP Genesis nell’arco ciliare e tre fili VLP Genesis nella coda del sopracciglio: 1 mm sotto e all’esterno, un filo perpendicolare e 2 fili obliqui verso l’interno e l’esterno (Fig. 4).

CONCLUSIONI

La procedura di lifting del filo V Lift Pro è un metodo sicuro, minimamente invasivo ed efficace per ottenere occhi da volpe con una durata di sei-dodici mesi ◼︎ RIFERIMENTI: 1. Eliandre Costa Palermo. Anatomy of the periorbital region. Surg Cosmet Dermatol 2013;5(3):24556. 2. Kyoung-Jin Kang, MD, PhD, Choong-Yee Chai, MS. Immediate treatment of botulinum toxin type A-induced brow ptosis with polydioxanone cog thread insertion. J Cosmet Med 2017;1(1):46-51. 3. Ue-Kyoung Hwang, MD, MPH , Yong-Hyun Kwon, MD , Yong-Jin Cho, Ph3 , Kyoung-Jin Kang, MD, PhD. Improvement of aged lower eyelid by insertion of polydioxanone threads. J Cosmet Med 2017;1(1):57-59.

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ENDOLIFT®: SUBCISION LASER-ASSISTITA PER LE CICATRICI DA ACNE

MEDICINA ESTETICA Dr. Roberto Dell’Avanzato Medico Chirurgo, Perfezionato in Medicina e Chirurgia Estetica - Milano - Londra Dr.ssa Mehrnoosh Heidarian Specialista in Dermatologia e Venereologia - Teheran (IR)

E

ndolift® può essere utilizzato per ottenere una subcision laser-assistita, associando il rimodellamento globale dell’area, tipico di tale trattamento, ormai diventato il gold standard per la riduzione delle lassità cutanee senza anestesia. Le cicatrici acneiche rappresentano un problema estetico e psicosociale a volte molto rilevante, considerato soprattutto il loro manifestarsi durante l’adolescenza e fra i più giovani (fino all’80%). L’80-90% dei soggetti con cicatrici da acne presenta cicatrici associate a una perdita di collagene (cd. atrofiche) rispetto a una minoranza che sviluppa cicatrici ipertrofiche o cheloidee. Vi sono numerosi trattamenti per ridurre le stesse: peeling chimico, microdermoabrasione, laser, micro needling, lipofilling o altri filler. La subcision, chirurgia sottocutanea senza incisione, è un trattamento usato da anni per trattare una varietà di depressioni cutanee. La subcision tradizionale mira a migliorare la cicatrice grazie al rilascio dei setti fibrotici sottostanti la stessa, la riorganizzazione della tasca dermica indotta e la formazione di nuovo tessuto connettivo nell’ area interessata.

LO STUDIO

Endolift® può essere utilizzato per ottenere una subcision laser-assistita, associando il rimodellamento globale dell’area, tipico di questo trattamento, ormai diventato il gold standard per la riduzione delle lassità cutanee senza anestesia to interstiziale gold standard per la riduzione della lassità cutanee senza anestesia. La subcision tradizionale, nonostante rimanga uno dei metodi scelti per la revisione delle cicatrici, presenta, infatti, dei limiti: eseguita manualmente senza l’utilizzo di energia laser, incorre spesso in recidive, necessita di molteplici sessioni, deve essere associata contestualmente ad altri protocolli, quali filler, per colmare lo spazio creato dalla subcision stessa, o trattamenti laser e infine va segnalato che il miglioramento complessivo a cui può mirare è comunque solo lieve o moderato. Nello studio intrapreso, sono stati valutati i risultati a 6 mesi su 22 pazienti (11 per ciascun centro), di età compresa tra 22 e 45 anni. Tutti i pazienti presentavano cicatrici atrofiche da acne sulle guance, di grado da moderato a grave, e avevano effettuato altri trattamenti in precedenza, inclusa la subcision “vecchio stile”, con risultati insoddisfacenti. Il trattamento Endolift® è stato eseguito con microfibra ottica FTF (Fiber-toFiber Eufoton®) da 300 micron. Innanzitutto, l’area delle cicatrici è stata contrassegnata in posizione eretta e lo stesso è stato effettuato sulle foto del paziente, in precedenza scattate.

Endolift® è una procedura tollerabile, per cui non è stata utilizzata alcuna anestesia locale, solo raffreddamento cutaneo ad aria. La fibra ottica è stata inserita nell’ipoderma superficiale e poi spinta, sempre a questo livello, parallelamente alla pelle, per una lunghezza non superiore a 5 cm. Si è poi proceduto con un movimento a ventaglio, attivando il laser solo durante la retrazione della fibra. Endolift® consente di trattare ciascun paziente in modo sartoriale: il numero di passaggi eseguiti e i parametri utilizzati dipendono dalle dimensioni e dalle condizioni di partenza dell’area d’interesse. Molto importante è il costante monitoraggio della T° cutanea, mai > 40°C, mentre la T° nell’ipoderma raggiunge, correttamente, circa 65°, target idoneo a innescare la neo-collagenogenesi. L’obiettivo si può considerare raggiunto non appena si denota una maggior compattezza nella consistenza dei tessuti, dalla loro omogeneità e dai cambiamenti nella forma dell’area. Tale risultato può essere apprezzato mediante palpazione e anche visivamente. Anche l’endpoint, basato sul totale dei joule erogati, è spesso indicativo, ma deve essere considerato come un riferimento secondario. Il trattamento è

Su intuizione della dottoressa iraniana Mehrnoosh Heidarian, dermatologa a Teheran, è stato condotto, in sinergia con il dottor Roberto Dell’Avanzato, uno studio sul trattamento delle cicatrici acneiche mediante l’innovativa subcision laser assistita. Lo studio combina la subcision laser assistita all’utilizzo di Endolift® (Eufoton® LASEmaR® 1500) per il rimodellamento e lo skin tightening globale dell’area, consacrato ormai come il trattamen56

A 30 giorni

A 60 giorni


durato, in media, 45 minuti e non è stata necessaria alcuna medicazione nel postoperatorio.

RISULTATI

L’efficacia è stata misurata sia mediante l’osservazione visiva del medico (il punteggio medio di miglioramento per il trattamento è stato di 7,6 su 10), che analiticamente, attraverso l’utilizzo di un algoritmo di analisi delle immagini, per quantificare i risultati, eliminando l’errore umano nel punteggio visivo (percentuale media di miglioramento è stata del 74,7%) (Fig. 1). Inoltre, anche l’opinione dei pazienti è stata registrata, mediante l’analisi di diversi fattori: soddisfazione, dolore, effetti collaterali. Tutti i 22 pazienti sono stati in grado di tornare prontamente alla loro vita quotidiana. L’eritema, da basso a moderato, osservato in tutti i soggetti, tipicamente si è risolto entro le prime ore. Tutti hanno manifestato edema, da lieve a moderato, che si è risolto nei tre giorni successivi al trattamento. In una sola persona si è verificata una leggera ipoestesia nell’area del-

le guance, risoltasi a sette giorni. Il dolore riscontrato dai pazienti è stato considerato da lieve a moderato con un punteggio medio di 3,1 su 10. Non sono stati osservati bruciore e pigmentazione post-infiammatoria transitoria. Gli unici effetti collaterali rilevanti, in tre casi, sono stati i lividi, scomparsi a sette giorni. Dopo sei mesi, il risultato complessivo rilevato è di estrema soddisfazione e il numero di depressioni evidenti nell’area di trattamento e la profondità media delle stesse è diminuito. Anche l’aspetto di tutte le forme di cicatrici da acne è migliorato tranne che per le cosiddette icepick, dove il miglioramento riscontrato è stato modesto.

CONCLUSIONI

I risultati di questo studio hanno mostrato che un singolo trattamento Endolift® ha migliorato l’aspetto della cicatrice dell’acne nella totalità dei 22 pazienti: ha confermato la sicurezza, l’efficacia e la soddisfazione di questi ultimi con la subcision laser-assistita nel trattamento delle cicatrici da

Fig. 1: analisi delle immmagini

acne, dimostrando che il dispositivo LASEmaR®1500 può essere un’ottima scelta per la revisione delle cicatrici acneiche. ◼︎

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IL GIRO DEL MONDO IN DUE GIORNI! “Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita” (Jack Kerouac). A differenza del padre della Beat Generation, noi di strada non dovremo farne tanta, pur toccando quasi tutti i punti cardinali del globo terrestre (con buona pace dei terrapiattisti): basterà arrivare a Bologna, più precisamente al Palazzo dei Congressi nel quartiere fieristico, e immergersi per due giorni in questa nuova, straordinaria opportunità destinata a rivoluzionare il mondo della Medicina Estetica. Signore e signori, ecco a voi i SIES TwODAYs. Si tratta di un nuovo format di aggiornamento IN PRESENZA. Le sessioni prevedono la partecipazione dei maggiori esponenti internazionali nel settore della Medicina Estetica e saranno organizzate a seconda della zona geografica di appartenenza (dall’America, del Nord e del Sud, all’Asia, oltre all’Europa), andando quindi a posizionare il singolo evento su un orario compatibile con la nazione collegata. SIES TwODAYs vi consentirà di compiere IL

GIRO DEL MONDO SCIENTIFICO DELLA MEDICINA ESTETICA nell’arco appunto di 48 ore! Negli orari liberi dalle sessioni scientifiche internazionali, nei saloni del Palazzo dei Congressi sarà dato spazio ai workshop proposti dalle più importanti aziende del settore: i partecipanti potranno così avere la possibilità di seguire i workshop senza troppi eventi contemporanei, dedicando la loro attenzione agli aggiornamenti proposti dalle aziende. L’evento sarà realizzato IN TOTALE SICUREZZA, per cui abbiamo previsto che tutti i partecipanti dovranno essere preventivamente registrati, in modo da poter garantire il numero massimo. Non saranno quindi ammesse nell’area congressuale persone non preventivamente registrate sul portale dedicato, raggiungibile dal sito www.valet.it, e le iscrizioni si chiuderanno 5 giorni prima dell’inizio dell’evento, fissato per venerdì 24 e sabato 25 settembre 2021.

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MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Anna Trink Medico Chirurgo, esperta in Dermatologia e Tricologia - Udine Dr. Fabio Rinaldi Specialista in Dermatologia e Venereologia - Milano Chief Officer R&D di Giuliani SpA In collaborazione: Dr.ssa Francesca Negosanti Specialista in Dermatologia e Venereologia - Bologna

L

’invecchiamento cutaneo è un fenomeno biologico complesso e inevitabile che esordisce precocemente nella terza decade di vita ed è estremamente variabile nei diversi soggetti, correlato alla predisposizione genetica, alle abitudini di vita e alle condizioni ambientali. Lo skin aging è un processo dinamico caratterizzato da alterazioni strutturali dei tessuti molli e ossei, con fenomeni di atrofia a tutto spessore, dalla cute al tessuto sottocutaneo (tessuto muscolare e osseo compresi), con conseguente comparsa di rughe, ipotonicità, lipoatrofia, sarcopenia e perdita di volume. Recenti studi sullo skin aging si sono focalizzati sulla Matrice Extra-Cellulare (ECM) come elemento chiave da tutelare e stimolare per contrastare l’invecchiamento cuta-

IL COLLAGENE RICOMBINANTE UMANO Un ritrovato che supera i concetti di biostimolazione e di riempimento, realizzando una vera e propria bio-ristrutturazione. Non il solito filler: è Monodermà Fillagen®!

neo, orientando la ricerca verso la comprensione della composizione dell’ECM e dei segnali cellulari antiaging che è in grado di promuovere.

IL RUOLO DEL COLLAGENE

Una delle componenti principali dell’ECM è il collagene, che svolge un ruolo centrale per il benessere della cute ed è decisivo in tutti i processi di rigenerazione dei tessuti. L’invecchiamento porta a modificazioni quantitative e qualitative a carico del collagene, con progressiva frammentazione e disorientamento delle fibre, che diventano meno elastiche e più rigide. Per queste ragioni, la possibilità di utilizzare il collagene in Medicina Estetica ha sempre suscitato grande interesse. Il primo collagene a essere stato autorizzato dall’FDA ame-

ricana per uso iniettivo risale agli Anni 80 ed era di estrazione bovina (da tendini, muscoli, pelle); i limiti di impiego di questo collagene erano svariati, dalla presenza di altre proteine con possibile insorgenza di reazioni immunogene indesiderate alla difficile riproducibilità, al rischio di contaminazione. La diffusione della malattia della mucca pazza e delle patologie da prioni ha definitivamente contribuito al ritiro dal mercato del collagene di derivazione animale. La ricerca scientifica Giuliani ha messo a punto un dispositivo me-

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Photo Courtesy: Dr.ssa FRANCESCA NEGOSANTI

dico iniettabile (Fillagen®) che contiene collagene ricombinante, acido jaluronico e carbossimetilcellulosa, che insieme si sono dimostrati capaci di avere un’importante e prolungata attività anti-aging a livello cutaneo, in assenza di effetti collaterali. La tecnica del DNA ricombinante consiste nell’inserimento di un dna di interesse (nel nostro caso, quello che codifica per la catena 1 alpha del collagene umano) in un vettore (plasmide) che, inserito nell’organismo ricombinante (il baco da seta), produrrà la proteina di interesse. Quindi il baco da seta, contemporaneamente alla produzione della seta, produrrà contestualmente nel suo ciclo “naturale” anche il collagene, che attraverso una serie di trattamenti viene isolato e purificato.

CARATTERISTICHE

Nella sua forma nativa (ovvero così come presente nelle cellule della pelle), il collagene si presenta avvolto a tripla elica. Monodermà Fillagen® contiene una sola della tre catene di collagene, quella alpha 1, con due fondamentali conseguenze: • I l fatto di non avvolgersi a tripla elica fa sì che la molecola possieda una bassa idrofobicità, quindi sarà maggiore il numero di legami idrogeni che può andare a formare, con maggiore stabilizzazione dell’acido jaluronico e maggiore idratazione. • L a pelle legge la presenza di una sola catena come collagene “rotto” da riparare e promuove la sintesi endogena di nuovo collagene. 60

La concentrazione millimolare di collagene corrisponde a quella fisiologica, in modo che sia possibile a Monodermà Fillagen® fungere da segnale di riparazione cellulare e di produzione di collagene. Il secondo attivo contenuto in Monodermà Fillagen® è l’acido jaluronico (200-400 kDa). A causa delle sue dimensioni macromolecolari, della marcata igroscopicità e della visco-elasticità, l’acido jaluronico può modulare l’idratazione cutanea, il bilancio osmotico e le proprietà fisiche dell’ECM, mantenendo idratato e in equilibrio lo spazio extracellulare in cui si trovano le cellule, il collagene, le fibre elastiche e le altre componenti dell’ECM. Inoltre, il clivaggio enzimatico delle catene di acido jaluronico in frammenti più piccoli permette da un lato il loro riutilizzo per la sintesi di collagene ex-novo e dall’altro la stimolazione dei fibroblasti per la sintesi di nuova ECM. Il terzo componente di Monodermà Fillagen® è la carbossimetilcellulosa (CMC), un polisaccaride approvato dall’FDA, idrosolubile, derivato della cellulosa; è disponibile a elevatissimo grado di purezza ed è molto utilizzato in ambito biomedico per l’elevata biocompatibilità. La CMC è di origine vegetale e l’assenza nell’uomo della cellulasi (l’enzima di digestione della cellulosa) permette un’elevata stabilità meccanica in vivo nel lungo termine, rimanendo comunque completamente riassorbibile (per degradazione enzimatica indiretta e totale) e sicura. La presenza in Monodermà

Fillagen® della CMC conferisce al gel la giusta viscosità e quantità di acqua necessari a garantire un effetto filler stabile nel tempo e una corretta e persistente idratazione. Monodermà Fillagen® contiene inoltre aminoacidi (Alanina, Valina, Glicina, Prolina, OH-Prolina, Lisina) e dipeptidi (AlaPro, ProGly, GlyPro) che supportano l’ambiente circostante, contribuendo a mantenere il trofismo cellulare. Possiedono inoltre un’attività di osmoregolazione e anti-ossidante e fungono da supporto per l’acido jaluronico, sia per l’effetto volumizzante esercitato dall’acido jaluronico a livello dei tessuti, sia per la protezione dell’acido jaluronico stesso dalla degradazione ossidativa a opera dei radicali liberi dell’ossigeno. Anche gli aminoacidi e i dipeptidi vengono riconosciuti dalla pelle come qualcosa da riparare e pertanto contribuscono a promuovere l’attività rigenerativa.

ANDARE “OLTRE”

L’insieme di questi attivi posiziona Monodermà Fillagen® oltre all’idea di filler classico, inserendolo nella frontiera di ricerca attuale di medicina anti-aging che non lavora soltanto sull’eliminazione della ruga, ma promuove un ringiovanimento fisiologico che vede come protagonista il benessere della Matrice Extra-Cellulare, identificato come elemento chiave della bellezza e della salute della pelle. Dopo solo due trattamenti a distanza di un mese l’uno dall’altro, effettuati con iniezioni intradermiche in 6 punti di inoculo per ogni emivolto, si è evidenzia un effetto volumizzante combinato a un processo di ristrutturazione della pelle che risulta più densa, corposa, idratata, luminosa e distesa. Non si sono registrati effetti collaterali e il prodotto può essere associato a qualsiasi altro trattamento senza controindicazioni. Monodermà Fillagen® supera i concetti di biostimolazione e di riempimento, realizzando una vera e propria bioristrutturazione. Non il solito filler: è Monodermà Fillagen®! ◼︎


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MEDICINA ESTETICA

EMMECI 4 Ricerca e Sviluppo

UNA SOLUZIONE HANDS-FREE PER IL RIMODELLAMENTO DEL CORPO, LA TONIFICAZIONE MUSCOLARE E IL TRATTAMENTO DELLA CELLULITE

Il design e la tecnologia programmabile lo rendono trattamento ideale anche in questo momento storico, in cui è necessario mantenere un distanziamento sociale

S

econdo l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery, nel 2018 il totale delle procedure non invasive è aumentato del 9%, con oltre 3,3 milioni di procedure eseguite [fonte: 2018 The American Society of Aesthetic Plastic Surgery, Cosmetic (Aesthetic) Surgery National Data Bank]. I pazienti continuano a ricercare trattamenti non invasivi che migliorano l’aspetto della pelle senza i rischi o i tempi di inattività associati normalmente alle procedure invasive. In questo ambito, il body shaping non invasivo rappresenta uno dei trattamenti maggiormente apprezzati e richiesti dai pazienti. In linea con questa tendenza, InMode - azienda leader nello sviluppo e produzione di tecnologie medicali basate su radiofrequenza (RF) - presenta la piattaforma Evolve.

ELEMENTI

Il corpo umano è dominato da tre elementi: pelle, muscoli e grasso. Il rapporto fra questi tre elementi è ciò che rende unico ogni tipo di corpo. La tecnologia progettata da InMode approccia ognuno di questi tre elementi. Evolve è una soluzione innovativa hands-free che combina più tecnologie in un unico sistema: • TITE per il rimodellamento e il tightening della pelle • T RIM per il trattamento della cellulite e la riduzione degli accumuli adiposi • T ONE per la tonificazione muscolare. Grazie alla combinazione di queste tecnologie, la piattaforma all-in-one Evolve offre soluzioni di body shaping personalizzate, sicure e non invasive, massimizza i risultati per il paziente e 62

Pre e post trattamento con Evolve TITE

fornisce al professionista la massima qualità di trattamento, in modo sicuro e confortevole, con una manodopera minima e senza materiali di consumo.

EVOLVE TITE

Evolve TITE sfrutta il potere dell’energia a radiofrequenza bipolare per rimodellare la pelle e migliorarne l’aspetto. Gli otto applicatori handsfree forniscono un riscaldamento uniforme e volumetrico alla pelle e allo strato sub-cutaneo, per offrire al paziente soluzioni di trattamento personalizzate e non invasive. L’algoritmo brevettato da Evolve offre massima

Pre e post trattamento con Evolve TRIM

sicurezza. L’energia RF viene regolata automaticamente quando ogni applicatore rileva di aver raggiunto la risposta termica ottimale. Ogni applicatore è progettato con sensori termici incorporati che monitorano la temperatura della superficie della pelle in tempo reale, consentendo al dispositivo di raggiungere un profilo termico ottimale e ottenere risultati eccezionali.

EVOLVE TRIM

Evolve TRIM agisce sulla cellulite e per la riduzione del grasso. Questa tecnologia offre sei applicatori hands-


free, che forniscono energia RF più un Vacuum. L’energia RF brevettata e il Vacuum design forniscono un effetto termico uniforme agli strati più profondi di grasso sottocutaneo, per le massime performance di trattamento.

EVOLVE TONE

Evolve TONE è una tecnologia di tonificazione muscolare non invasiva che sfrutta la stimolazione muscolare elettrica (EMS - Electrical Muscle Stimulation) per indurre contrazioni muscolari involontarie. I pazienti rimangono comodamente sdraiati durante il trattamento, mentre TONE lavora su gruppi muscolari specifici per rimodellarli e aumentarne la forza, senza tempi di inattività. Ognuno degli applicatori di Evolve TONE fornisce 72.000 stimoli in 30 minuti. Lavorando simultaneamente, i quattro applicatori forniscono in totale 288.000 stimoli in 30 minuti. Questo permette di scolpire e rassodare addominali, glutei e cosce in maniera veloce ed efficace.

Pre e post trattamento con Evolve TONE

COMBINAZIONE VINCENTE

Combinando molteplici tecnologie, la piattaforma all-in-one Evolve risponde a diverse esigenze di trattamento: • Skin tightening • Riduzione della circonferenza • Riduzione della cellulite • S timolazione e tonificazione muscolare • Riduzione del grasso Questo permette al Professionista di offrire al proprio paziente trattamenti personalizzati, costruiti intorno alle esigenze specifiche del suo corpo.

Gli applicatori hands-free di Evolve consentono di trattare contemporaneamente più aree del corpo in una singola sessione. Il design e la tecnologia programmabile di Evolve lo rendono inoltre un trattamento ideale anche in questo momento storico, in cui è necessario mantenere un distanziamento sociale. Grazie ai manipoli hands-free, infatti, il contatto medicopaziente è ridotto, pur mantenendo un costante controllo del paziente e della procedura. ◼︎

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Dr. Maurizio Cavallini Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Milano Vicepresidente SIES Docente CPMA VALET - Bologna

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a Medicina Estetica è indirizzata alla prevenzione e all’ottenimento del benessere psico-fisico dell’individuo e al trattamento dell’invecchiamento in tutte le fasce di età. Eliminare imperfezioni e inestetismi è una richiesta sempre più frequente in una società che dà sempre più importanza all’estetica e al “bellessere”. Non dobbiamo inoltre trascurare che l’inestetismo provoca quasi sempre un impatto psicologico nel paziente, che trova in questo disagio, un disturbo nella sua complessità corporea, e che il suo trattamento è comunque elemento importante di riequilibrio psico-fisico, concetto questo tutelato e sostenuto anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che sancisce che “qualsiasi atto medico non deve essere disgiunto dal concetto di benessere psico-fisico, che deve essere garantito a tutti i popoli e in tutto il mondo”.

I PEELING CHIMICI NELLA CURA DELLA PELLE Queste procedure di Medicina Estetica permettono un approccio utile per diversi tipi di inestetismi quali crono e foto invecchiamento, macchie cutanee, acne sia in fase attiva che nella cura dei suoi esiti, cicatrici di vario tipo

Nella logica di darsi un aspetto esteriore migliore e più fresco sicuramente il fatto di vedersi con una pelle liscia e con un colore uniforme e luminosa rappresenta un aspetto cui molte donne e anche uomini danno peso. Uno dei trattamenti più utilizzati in Medicina Estetica, indirizzato proprio al ringiovanimento e al miglioramento della qualità della pelle, ottenendo quindi una pelle più giovane e bella, è rappresentato dal peeling chimico. Il peeling chimico è un trattamento medico-estetico che provoca, attraverso l’applicazione con un semplice pennello di una sostanza chimica sulla cute, l’esfoliazione e il conseguente “ricambio della pelle”, grazie alla modulazione del suo spessore allo stimolo sui fibroblasti dermici e alla uniformizzazione del colore della pelle, rendendola più omogenea.

Foto di Nika Akin da Pixabay

LE TRE CATEGORIE DEI PEELING

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Per semplicità, i peeling chimici possono essere suddivisi in tre categorie: peeling superficiali, peeling medi e peeling profondi. Nel gruppo dei peeling superficiali vengono incluse sostanze che per le loro caratteristiche compositive e di PH sono in grado di agire solo sull’epidermide e sono volti a migliorare soprattutto le imperfezioni di colore della pelle come succede nei casi di ipermelanosi date da età (lentigo senili), esposizione solare (lentigo solari), gravidanza (melasma) e iperpigmentazioni postinfiammatorie (come succede nei casi post acne e/o varicella). Fra le sostanze più utilizzate possono essere menzionate l’acido mandelico e l’acido glicolico a basse concentrazioni (in

Foto di Anna Shvets da Pexels

MEDICINA ESTETICA

genere al 30-70%), l’acido retinoico, l’acido piruvico, l’acido salicilico, la soluzione di Jessner (associazione di acido salicilico, acido lattico e resorcinolo), l’acido tricloroacetico a basse concentrazioni (in genere al 15%). Oltre che per le problematiche di discolorazione cutanea, i peeling superficiali possono essere utilizzati anche per patologie quali l’acne sia per la sua fase attiva che per le sue cicatrici residue più superficiali; i peeling superficiali hanno inoltre un’interessante azione in termini di modulazione di crono e foto aging, in quanto sono in grado di attenuare le microrugosità cutanee, migliorare la texture generale e dare una stimolazione alla rigenerazione cutanea attraverso la loro azione rigenerativa. I peeling di media profondità, quali per esempio l’acido piruvico a maggiori concentrazioni o l’acido tricloroacetico al 30-35%, agiscono cre-


ando una necrosi che si spinge fino al derma papillare, rappresentando una variante di peeling più impegnativa per il medico nel suo utilizzo e per il paziente per la gestione della pelle post peeling. In generale sono utili per trattare inestetismi più importanti come cicatrici da acne più profonde e da varicella, melasmi estesi e macchie da lentigo solari o senili diffuse e coinvolgenti ampie aree del viso e rughe di media profondità. Interessante in questo campo l’uso dei peeling nanotecnologici Il peeling profondo, in genere a base di fenolo oppure ottenuto tramite l’utilizzo di peeling combinati o misti, oltre a riportare necrosi dell’epidermide, comporta la necrosi del derma medio e/o profondo e quindi può essere scelto per tutti quei pazienti che presentano rughe molto profonde e diffuse, come nel caso dell’elastosi solare grave, e negli esiti cicatriziali importanti, ma richiede un decorso post-trattamento molto complesso e doloroso, non immune da possibili complicanze importanti. Pe rqueste ragioni sono peeling ormai poco utilizzati e che richiedono una importante esperienza pregressa nell’uso e nella gestione dei peeling chimici.

PROTOCOLLI

I protocolli di trattamento dipendono dal tipo di peeling che viene utilizzato, ma in genere prevedono almeno due indicazioni standard. 1) Per i peeling superficiali, un trattamento ogni 15 giorni per un numero variabile da 4 a 8 sedute, suggerendo alla paziente di abbinare dei trattamenti domiciliari con creme che possano contenere sia agenti esfolianti leggeri (che proseguano l’azione medicale del peeling) che sostanze idratanti. 2) P er i peeling medi, invece, sono consigliabili trattamenti mensili per 3-4 sedute per evitare eccessivi stress alla cute o eccessivi assottigliamenti e sensibilizzazione della cute. È sempre importante consigliare alla paziente l’uso di creme protettive o make up che contengano fattori di protezione solari alti e per lo stesso

Macchie pre e post trattamento con Peeling all’Acido Glicolico

motivo i protocolli andrebbero gestiti in periodi di scarsa illuminazione solare e quindi nel periodo autunnale– invernale. I trattamenti con peeling chimici possono integrarsi con altri trattamenti tipici della Medicina Estetica, in particolare con trattamenti biorivitalizzanti con mix di acido jaluronico non crosslinkato, polinucleotidi e/o aminoacidi per agire sulla stimolazione dei fibroblasti e magnificare l’azione da una parte levigante data dai peeling e quella biostimolatoria dall’altra data dai rivitalizzanti. È importante conoscere i protocolli di abbinamento che prevedono la non esecuzione contemporanea ma alternata l’uno rispetto all’altro.

CONCLUSIONI

In conclusione, è importante sottolineare la conoscenza delle diverse possibilità che la tecnologia ci mette a disposizione nell’utilizzo di diversi peeling, in mono sostanza o combinati fra di loro, le loro diverse concentrazioni: ciò permette di pianificare il giusto trattamento in base al fototipo della paziente, all’inestetismo da trattare e ai risultati ottenibili. I peeling, infatti, permettono un valido approccio per diversi tipi di inestetismi quali crono e foto invecchiamento, macchie cutanee, acne sia in fase attiva che nella cura dei suoi esiti, cicatrici traumatiche o post varicella. ◼︎

PEELINGS CHIMICI DI SUPERFICIE, MEDI E PROFONDI

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Dare una corretta conoscenza dello stato dell’arte nel campo dei peelings chimici, con una completa illustrazione degli agenti a nostra disposizione, con le indicazioni terapeutiche, le modalità di utilizzo e i possibili eventi avversi. Nella seconda giornata ogni medico effettuerà differenti trattamenti con peeling chimico su modelle sotto la guida del tutor, mettendo immediatamente in pratica quanto appreso in precedenza. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr. Maurizio Cavallini DATE DEL CORSO: 8-9 Ottobre 2021 CREDITI ECM: 12 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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CARBOSSITERAPIA: LA RIVOLUZIONE DEGLI ALTI FLUSSI CONTROLLATI

MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Paola Rosalba Russo Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena Dr.ssa Marina Mantovani Specialista in Ginecologia e Ostetricia - Modena

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utti ormai sappiamo che cosa si intenda con il termine Carbossiterapia, coniato nel 1995 da Parassoni in occasione del XVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME). Questo tipo di terapia diventa fondamentale in tutte quelle patologie correlate con una sofferenza del microcircolo o microangiopatia, per il suo effetto riabilitativo del microcircolo stesso. Gli studi clinici e le pubblicazioni hanno dimostrato l’utilizzo della Carbossiterapia in Medicina Estetica, Chirurgia Plastica, Angiologia, Dermatologia, Ortopedia, Medicina dello Sport, Ginecologia, Tricologia e Terapia Antalgica. La metodica ha visto una grandissima evoluzione con gli “alti flussi controllati” (non semplici alti flussi, che da soli a nulla servono), ossia valori superiori a 50cc/15sec sino a 150cc/15sec (600cc/min).

EVOLUZIONE

Brevetto Internazionale DTA MEDICAL che racchiude anche un preciso controllo della temperatura con rispetto del coefficiente di dilatazione termica del gas (vedi foto). Con questa tecnologia possiamo utilizzare “alti flussi controllati” ma anche bassi sempre

Questa tecnica rappresenta un valido alleato negli ambulatori di Medicina Estetica e Chirurgia Plastica, Ginecologia, Dermatologia “controllati”, ottenendo una migliore diffusione del gas (aumentata vis a tergo) senza ristagno dello stesso, con minor disagio per il paziente con conseguente rapidità di esecuzione e una maggior durata dell’effetto terapeutico. In sintesi, possiamo personalizzare il trattamento intervenendo efficacemente su piani e flussi differenti. L’anidride carbonica viene somministrata attraverso microiniezioni in più punti nella zona da trattare per via sottocutanea e intradermica. Bassi flussi sono indicati per la riabilitazione microcircolatoria (50/80ml/min). Alti flussi sono indicati per l’azione lipolitica e di scollamento (600ml/min). La diversa inclinazione degli aghi è determinata dalla sede e patologia di trattamento e possono essere perpendicolari alla zona da trattare o inclinati di 45°o 30°. La facilità di diffusione della C02 ovviamente dipenderà dal grado di lassità del tessuto, per cui è variabile da soggetto a soggetto.

CARBOSSITERAPIA E CELLULITE

La cellulite il più delle volte è caratterizzata dal punto di vista istopatologico sia da adiposità localizzata (AL) ipertrofica-iperplasica che da pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS). Il trattamento, pertanto, potrà essere sia di tipo lipolitico, sia di tipo riabilitativo della microcircolazione. La carbossiterapia agisce sulla componente vascolare che caratterizza la fisiopatologia microcircolatoria della PEFS, intervenendo sulla vis a tergo. Correggendo l’iposfigmia Fig. 1: pre e post trattamento di PEFS

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delle metarteriole e delle arteriole, si risolve la stasi veno-linfatica caratteristica della PEFS. Contemporaneamente si interviene sulla componente adiposa, determinando la lipolisi dei trigliceridi intradipocitari in acidi grassi e glicerolo. Il trattamento prevede 12 sedute: • 2 sedute a settimana per 2 settimane; • 1 seduta a settimana per 4 settimane; • 1 seduta ogni 15 giorni. Infine, 1 seduta al mese per il mantenimento (Fig. 1).

CARBOSSITERAPIA E AGING DEL VOLTO

Utilizzando questa metodica sul volto, insuffleremo la C02 con alti flussi per ridefinire i contorni dell’ovale. Ciò favorisce la vasodilatazione e il corretto flusso di sangue nei tessuti scarsamente ossigenati e per questo opachi e poco elastici (asfittici). Possiamo modulare l’erogazione del gas e la profondità di iniezione non solo per ridefinire e ridensificare i contorni del volto, ma anche per migliorare il colorito e il tono cutaneo. Il gas viene iniettato nel derma alla profondità di circa un millimetro, creando un benefico scollamento anche a livello perioculare.

CARBOSSITERAPIA E ALOPECIA

Può essere utilizzata anche per il trattamento dell’alopecia, per combattere la perdita di capelli e per stimolarne la ricrescita provocando la vasodila-


più evidenti e rapidi. Il trattamento è praticamente indolore e privo di rischi importanti. Si prevede un trattamento base di 10 sedute (che può variare a seconda delle condizioni e le necessità del paziente): • 2 sedute a settimana per 2 settimane; • 1 seduta a settimana per 4 settimane.

CARBOSSITERAPIA IN GINECOLOGIA

Fig. 2: pre e post a 3 mesi

tazione e riattivazione del microcircolo. Migliorando il flusso sanguigno e il metabolismo cutaneo, aumenterà l’ossigenazione dei tessuti. Quindi si tratta di una naturale stimolazione del processo neoangiogenetico locale che, aumentando la quantità di sangue presente, stimola la ricrescita dei capelli dai bulbi ancora vitali, e al contempo l’irrobustimento dei capelli già presenti, frenandone la caduta (Fig. 2). Il contemporaneo utilizzo della Carbossiterapia con la terapia rigenerativa (Seffihair) e altre terapie topiche locali ne potenziano gli effetti, rendendoli

L’aging vulvo-vaginale (AVV) inizia intorno ai 40 anni in modo molto lento, così come iniziano i primi segni sul volto, ed è quasi impercettibile per poi manifestarsi in modo importante quando, con la menopausa, la caduta dei livelli ormonali ha un grosso impatto su tutta la “femminilità”. Negli ultimi anni la carbossiterapia viene utilizzata in campo ginecologico con risultati soddisfacenti. L’anidride carbonica iniettata a livello vulvare determina un’ossigenazione dei tessuti e stimolazione del connettivo. Questo comporta aumento di collagene, acido ialuronico endogeno ed elastina,

con un miglioramento del turgore e dell’idratazione vulvare e recupero dell’aspetto estetico. Proprio grazie a questa fantastica strumentazione che ha cambiato l’approccio e l’utilizzo dell’anidride carbonica può essere utilizzata anche all’interno della vagina per mezzo di una particolare sonda che libera C02 propagandola e diffondendola migliorando così idratazione e lubrificazione vaginale, anche in questo caso tramite l’azione sul microcircolo. Con la collega Dottoressa Mantovani abbiamo registrato un protocollo chiamato LASC (Laser-Acido Ialuronico-Staminali-Carbossiterapia) per proporre alle donne un ringiovanimento funzionale ed estetico a 360° da quando inizia l’aging alla post-menopausa con le terapie più moderne, sicure ed efficaci. I trattamenti vengono combinati tra loro in modo diverso, secondo la sintomatologia e la clinica della paziente. La carbossiterapia, ad alti flussi controllati, è in grado di rallentare l’aging vulvo-vaginale, migliorando così la sintomatologia locale all’arrivo della menopausa. ◼︎

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ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA

Dr. Alessandro Frullini Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente Onorario AFI - Figline e Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna

VARICI E TROMBOSI Sono tre le situazioni pericolose: diminuizione della velocità del sangue; difetti della coagulazione; alterazioni della parete venosa

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e varici sono l’espressione più classica dell’insufficienza venosa: le vene più superficiali si dilatano per una debolezza strutturale della parete venosa e le valvole al loro interno perdono la possibilità di funzionare in modo corretto. Questo provoca “il reflusso venoso”, cioè una situazione nella quale il sangue, invece di scorrere in senso centripeto (verso il cuore), ritorna verso la periferia. Il reflusso si verifica specialmente durante il movimento, durante gli sforzi o semplicemente quando si compie un atto respiratorio. La condizione di reflusso venoso provoca quindi una situazione nella quale il ritorno venoso verso il cuore verrà a “scontrarsi” con un flusso in senso contrario, come se in una strada a senso unico ci fossero auto che viaggiano contromano. Nella strada si creerebbe quindi un certo rallentamento del flusso veicolare. Questo è proprio quello che succede nelle vene insufficienti e questo “rallentamento” provoca una condizione nella quale il sangue può andare incontro a un maggior rischio di trombosi. Infatti, la trombosi può verificarsi in tre situazioni: 1) diminuizione della velocità del sangue; 2) difetti della coagulazione; 3) alterazioni della parete venosa.

corsi teorico-pratici

INSUFFICIENZA VENOSA (propedeutico a Scleroterapia delle Varici) DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini DATA DEL CORSO: 17-18 settembre 2021 CREDITI ECM: 22.3 crediti (previa compilazione del test)

SCLEROTERAPIA DELLE VARICI ED ESAME ECO-COLOR-DOPPLER

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini - Dr. Mario Forzanini DATA DEL CORSO: 29-30 ottobre e 19-20 novembre 2021 CREDITI ECM: 50 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

che e oggi può essere eseguito senza ricorrere all’intervento chirurgico nella quasi totalità dei casi. Infatti, specialmente con la scleroterapia con schiuma, poche sedute ambulatoriali possono eliminare le varici e ridurre anche il rischio trombotico. ◼︎

TRATTARE LE VARICI

Il primo e il terzo fattore sono sicuramente presenti nei pazienti con varici e questo spiega la maggiore frequenza di trombosi in questi pazienti. Il trattamento delle varici (anche in assenza di sintomi) risulta quindi molto importante nella prevenzione delle complicanze tromboti68

Varicoflebite dell’arto inferiore


2° CONGRESSO INTERSOCIETARIO Società Italiana di FleboLinfologia

Società Italiana di Flebologia Clinica e Sperimentale

sclerotherapy.it

Associazione Flebologica Italiana

3-4 SETTEMBRE | SEPTEMBER Zanhotel & Meeting Centergross | Bologna (IT) EVENTO IN PRESENZA EVENT IN PRESENCE

SAVE THE DATE

LINGUE UFFICIALI | OFFICIAL LANGUAGES

ITALIANO | ENGLISH

traduzione simultanea dall’Inglese dei relatori stranieri

Segreteria Organizzativa VALET Conference - Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 Bologna | Tel. 051 63.88.334 | 051 02.16.405 | www.valet.it • congresso@valet.it Segreteria Scientifica AFI - Associazione Flebologica Italiana - P.zza Caduti di Pian d’Albero, 20 - Figline Incisa Valdarno (FI) | info@associazioneflebologicaitaliana.it

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L’aggiornamento v3.0, per i medici, firmato SIES e VALET La chiamano RESILIENZA, ovvero “la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà”. Di fronte agli impedimenti dettati dalla pandemia, SIES e VALET ne hanno fatto buon uso, ideando un NUOVO FORMAT, DIGITAL SIES DAY, organizzato secondo le MASTERCLASS DIGITALI. Un modo diverso, dinamico, che offre un valido aggiornamento ai medici che partecipano all’evento, come ampiamente dimostrato dal successo ottenuto dai primi appuntamenti, andati online nella seconda metà del 2020. DIGITAL SIES DAY è un grande successo: vivetelo insieme a noi...

www.digitalsiesday.it

SI RINGRAZIANO LE SEGUENTI AZIENDE PER IL CONTRIBUTO NON CONDIZIONANTE

70Segreteria Organizzativa: VALET Srl

aggiornato al 6 maggio 2021

- Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 Bologna | +39 051 6388 334 | +39 051 0216 405 | segreteria@valet.it


DALLA DELUSIONE ALL’OPPORTUNITÀ Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Coordinatrice Scientifica della Scuola CPMA VALET - Bologna

Febbraio 2020: tutto è pronto per il Congresso SIES. Poi emerge la pandemia che ci costringe a fare marcia indietro anche con i SIES Days. E allora abbiamo creato un nuovo format, che ha avuto grande successo...

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l SIES 2020 era proprio dietro l’angolo, già organizzato nei minimi dettagli: tutto era pronto e noi organizzatori eravamo carichissimi! D’un tratto, la notizia: tutto rimandato. Pur comprendendo la situazione eccezionale che stavamo per affrontare, la delusione era enorme. A ruota, venne poi sospeso anche il SIES DAY, da sempre appuntamento di novembre alla Valet e al Multimed di Bologna. A quel punto, mentre il mondo – noi compresi… – cominciava a fare i conti con la pandemia, ci siamo chiesti come poter rimediare alla situazione, per rimanere vicino ai soci SIES e continuare ad aggiornarci insieme. Abbiamo fatto che si fa in queste circostanze: ci siamo rimboccati le maniche e, sull’onda del proliferare di webinar, anche noi ne abbiamo progettati una serie, anzi la nostra serie, i “SIES digital days”! Così come è sempre avvenuto al “vero” SIES day, abbiamo deciso di concentrarci per ogni giornata su un topic in dettaglio: da argomenti ampiamente conosciuti – il primo SIES day sulle labbra, in cui più colleghi hanno presentato e si sono confrontati – ad ambiti più di nicchia e che possono “fare paura”, come le aree difficili o le complicanze in Medicina Estetica.

TECNICA E PRATICA

L’idea era ed è quella di fornire pillole e spunti per ogni argomento, con colleghi esperti in presenza o connessi da tutt’Italia (e non solo) per condividere le proprie tecniche ed esperienze lavorative. Piuttosto che annoiare per ore con argomenti sentiti e risentiti, abbiamo cercato di creare un ambiente conviviale con i soci, racchiuso in due ore intense, che volano via in fretta. Come ogni corso “griffato” VALET, il taglio impostato è stato tecnico e pratico: dopo qualche nota di anatomia e indicazione iniziale, sono state le “Live demonstrations” a farla da padrone. Ogni relatore, infatti, ha illustrato velocemente la propria tecnica, per poi mostrarla in pratica a tutti dal vivo o con filmati. La fatica e il tempo investiti nel progetto sono stati inimma-

ginabili, ma l’enorme partecipazione dei soci ci ha ripagato in pieno: un modo per stare vicini anche se fisicamente lontani, in attesa di rivederci (si spera) al Congresso SIES in presenza in primavera! È inevitabile una mia considerazione conclusiva. La delusione si è trasformata in opportunità: la formula a distanza non è quella che preferisco, ma effettivamente mi permette di avvicinarmi anche a chi per vari motivi è lontano, quindi almeno in parte penso che ne farò tesoro pure in futuro. ◼

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MEDICINA ESTETICA

Prof. Domenico D’Angelo

Skin Laser Clinic Perf.to in Chirurgia Ambulatoriale Perf.to in Flebologia Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

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a Mesoterapia, o più precisamente Intradermoterapia distrettuale e/o loco regionale, è un metodo di terapia iniettiva farmacologica che consiste nella somministrazione di una soluzione farmacologica mediante una serie di microiniezioni nel derma in un distretto ben definito corrispondente alla proiezione cutanea di un organo sede del processo patologico. È bene sottolineare che si tratta di un atto a esclusiva competenza del professionista poiché richiede una diagnosi, una valutazione circa l’opportunità del trattamento rispetto ad altre opzioni terapeutiche, un’accurata scelta farmacologica, un controllo dei risultati e un consenso informato scritto da parte del paziente. La mesoterapia ormai fa parte della medicina convenzionale: grazie a questa tecnica, con piccole dosi di farmaco si realizzano importanti risultati terapeutici con riduzione dei rischi di effetti iatrogeni. L’intradermoterapia distrettuale non esclude, non sostituisce e può essere utilizzata in associazione ad altri presidi terapeutici. La Mesoterapia sfrutta la particolare reattività del tessuto connettivo sottoposto a stimoli chimico-fisici e si esplica con un triplice meccanismo d’azione: • Antalgico-riflessologico: l’azione antalgico-riflessologica sembra esplicarsi da un punto di vista ri-

LE MERAVIGLIE DELLA MESOTERAPIA Le innumerevoli possibilità terapeutiche trattabili con questa terapia e l’utilizzo di essa nel trattamento degli inestetismi del viso e del corpo, con aspetti funzionali caratterizzati da alterazioni microcircolatorie e/o trofiche cutanee e sottocutanee

flessologico mediante i cosiddetti “sbarramenti”, interrompendo l’arco riflesso doloroso. Quest’azione potrebbe esercitarsi a diversi livelli neurologici (teoria del “gate control” di melzack e wall). • Antalgico farmacologico: l’azione antalgico-farmacologico è dovuta all’utilizzo del farmaco specifico e gli aspetti particolari sono la dose ridotta e la via di somministrazione sottocutanea locale. • Bioumorale immunologico: l’introduzione di una qualsiasi sostanza nel derma è in grado di indurre una risposta bioumorale–immunologica ASPECIFICA con attivazione di macrofagi e complemento, e SPECIFICA con la produzione di anticorpi o di linfociti specifici. La conoscenza specifica della tecnica mesoterapica, dei giusti strumenti, dei farmaci e dei complessi specifici permette al medico estetico di poter trattare con efficacia e sicurezza numerosi inestetismi del viso e del corpo.

ADIPOSITÀ LOCALIZZATE E PANNICULOPATIA EDEMO FIBRO SCLEROTICA

La Mesoterapia rappresenta a tutt’oggi uno dei presidi terapeutici più efficaci per il trattamento dell’Adiposità Localizzata e della PEFS; per quanto riguarda il numero e la sequenza

delle sedute, il protocollo prevede quattro sedute a cadenza settimanale, seguite da una fase di controllo di quattro sedute a cadenza quindicinale e infine, quando lo si ritiene utile, una fase di mantenimento costituita da un trattamento mensile. Il trattamento mesoterapico ha lo scopo di ridurre il volume degli adipociti utilizzando farmaci lipolitici, in particolare le basi xantiniche che, inibendo la fosfodiesterasi, permettono un’azione prolungata dell’AMP ciclico intraadipocitario e di conseguenza un prolungamento della lipolisi. Il farmaco comunemente utilizzato è l’Aminofillina diluita in fisiologica. Altro principio attivo utilizzato nel trattamento delle adiposità localizzte è la L-Carnitina sempre diluita, il suo utilizzo è stato proposto per intensificare a livello mitocondriale la biossidazione degli acidi grassi liberi provenienti dalla demolizione dei trigliceridi promossa dalla base xantinica. Per quanto concerne la PEFS, è del tutto certo che il trattamento è più efficace se si interviene al primo stadio della patologia, facendo ricorso a farmaci vasoattivi capaci di favorire l’alterazione microcircolatoria, elemento patogenetico iniziale della PEFS. Il Mesoglicano infatti è un principio attivo che, utilizzato nella giusta diluizione, tende a ripristinare le fisiologiche proprietà di barriera selettiva dagli endoteli capillari, determinandone un effetto antiaterogeno con un’efficace attività antiedemigena. La Mesoterapia è in grado di restituire tono alla pelle e contrastare in maniera efficace l’invecchiamento cutaneo.

TRATTAMENTO ANTI-AGING

Per la terapia dell’invecchiamento cutaneo caratterizzato da riditisosi, rilassamento e assottigliamento del

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derma, è possibile procedere a un idrobilanciamento e biorivitalizzazione mediante trattamento mesoterapico anti-aging per le regioni viso collo, décolleté e dorso delle mani. Si utilizzano soluzioni con acido ialuronico non cross linkato di origine biotecnologica non animale insieme ad aminoacidi polifenoli e antiossidanti. Per ogni sessione si utilizzano 5ml di soluzione che viene iniettata nel derma per mezzo di aghi di lebel di 4mm di lunghezza con un’inclinazione 45°/60° effettuando delle micropapule dermiche. La frequenza è di una sessione a settimana, per sei settimane.

TRATTAMENTO TENSORE

Per la terapia del rilassamento cutaneo si inietta una soluzione composta da acido ialuronico non cross linkato 6,0 mg/ml, DMAE, vitamine, aminoacidi, antiossidanti, acidi grassi polinsaturi polifenoli NAD e NADP, affinché si possa determinare un effetto tensore nelle zone individuate, per incrementare la produzione di collagene ed elastina sempre mediante tecnica mesoterapia. Per aree anatomiche del viso, regione mandibolare, collo e décolleté si utilizzano 5ml di soluzione effettuando micropapule dermiche di circa 2 cm inoculando 0,1ml di soluzione per punto. Il protocollo prevede una frequenza di una sessione settimanale per quattro settimane. Oggi è possibile utilizzare con specifiche tecniche mesoterapiche soluzioni già pronte all’uso autorizzate come dispositivi medici classe III iniettabili. Tali soluzioni farmacologicamente attive, commercializzate in fiale sterili punzonabili, permettono al medico di trattare inestetismi di difficile risolu-

zione come ad esempio il rilassamento e lassità della palpebra inferiore, l’edema e l’iperpigmentazione perioculare. La soluzione base è composta da acido ialuronico non cross linkato, nella quantità di 5mg/ml 0,5%, insieme a una soluzione biorivitalizzante costituita da antiossidanti, flavonoidi, saponine, peptidi attivi e silicio organico. Tutta l’area del contorno occhi viene trattata con 1ml di soluzione con ago da 32 G e si iniettano 0,05ml per punto di iniezione distanziate da circa 0,5 cm. Il protocollo prevede 4 sessioni una ogni 15 giorni, naturalmente può essere utilizzato in sinergia con la tossina botulinica o un trattamento di laser resurfacing.

ALTRE APPLICAZIONI

Altra novità in campo mesoterapico è la possibilità di trattare con questa tecnica, senza nessun limite di età, le ipermelanosi, il melasma o il cloasma, determinandone un effetto schiarente con modulazione cromatica della pelle indotta per via iniet-

tiva. In tal caso utilizziamo sempre una soluzione base con acido ialuronico non cross linkato 0,1mg/ml 0,01% insieme a una soluzione ad azione modulante schiarente composta da agenti depigmentanti tra cui (arbutina, vit C, acido malico) flavonoidi, vitamine, acido lattico, acido salicilico, glicosidi, triterpenoidi e serina. Possiamo utilizzare per ogni sessione 3 ml di soluzione per cui oltre al viso possono essere trattate aree più estese come décolleté o il dorso delle mani, effettuando delle micropapule dermiche inoculando 0,05ml di soluzione per punto di iniezione distanziandole di circa 0,5 cm. Il protocollo prevede un numero di quattro sessioni a cadenza settimanale. La Mesoterapia ci permette inoltre di trattare con brillanti risultati, utilizzando specifiche soluzioni farmacologicamente attive, inestetismi di difficile risoluzione quali ad esempio le striae distensae albae del seno addome e arti inferiori oppure la calvizie e l’alopecia oppure semplicemente per determinare un effetto energizzante sul cuoio capelluto. La Mesoterapia non è un trattamento doloroso, le controindicazioni sono assai ridotte rispetto ai suoi benefici effetti; i principali effetti collaterali possono essere lesioni edematose, leggero prurito, flogosi locale, che in genere tendono a scomparire entro le 24 ore. Nelle ore successive al trattamento, alcune misure preventive possono essere evitare temperature estreme e l’esposizione solare, o l’applicazione di make up. ◼︎ corsi teorico-pratici

INTRADERMOTERAPIA DISTRETTUALE (MESOTERAPIA) E MICROTERAPIA DIDATTICA A CURA DI: Dr. Domenico D’Angelo e Dr. Fabio Marini DATE DEL CORSO: 3-4 (mat) Settembre 2021 ECM: 10 crediti (previa compilazione del test)

MESOTERAPIA ANTALGICA INTEGRATA DIDATTICA A CURA DI: Dr. Franco Paolini DATE DEL CORSO: 4 (pom)-5 Settembre 2021 CREDITI ECM: 12,9 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

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GINECOLOGIA ESTETICA E FUNZIONALE AI TEMPI DELLA PANDEMIA

MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Elena Fasola Specialista in Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale, Medico Estetico - Milano Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

I

Chi si approccia a questa disciplina deve avere una precisa idea dell’anatomia degli organi genitali esterni femminili, della fisiopatologia dell’invecchiamento e di tante altre cose, oggi più di ieri...

n un’epoca in cui la ricerca del benessere psico-fisico è un diritto umano, riconosciuto a livello mondiale e non solo da alcune culture, in cui non è più sufficiente l’assenza di malattia a consacrare lo stato di salute, anche il benessere intimo femminile e quindi di relazione con l’altro, negli ultimi anni, si è ritagliato un posto piuttosto importante nel percorso che porta a tale conseguimento. Certo, l’avvento della pandemia del 2020 ha rappresentato e rappresenta un delta piuttosto spaventoso per l’uomo, è un fattore che porta con sé una tale dose di imprevedibilità (nella modalità d’insorgenza, nella cura, nella profilassi) da far traballare tutto il concetto di benessere. Sotto un certo aspetto, rappresenta un’involuzione temporanea o una sospensione dell’evoluzione del benessere, uno spostamento dell’attenzione sullo “stare vivi” rispetto allo “stare bene”, perché avevamo dato per scontato lo “stare vivi”! Ma le nuove malattie esistono ed esisteranno sempre: se accettassimo questo dato, avendo ben presente che non siamo immortali, probabilmente affronteremmo questo momento con intelligenza e lo supereremmo senza tutti questi sforzi psico-fisici, sociali ed economici e torneremmo al nostro percorso evolutivo, laddove lo abbiamo arrestato. La reazione delle persone a questa nuova e improvvisa condizione è dicotomica: alcuni trovano, nella sospensione di tutte le attività sociali e parte di quelle lavorative, il tempo per occuparsi di loro stessi più di prima, altre soffrono di questa sospensione e tendono alla trascuratezza. Anche la sfera intima ne è stata influenzata, e non poco… Da una parte abbiamo, appunto, lo spostamento delle priorità, l’azzeramento delle nuove relazioni sociali porta a

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una trascuratezza della forma e/o del sintomo, dall’altro abbiamo una concentrazione sulle stesse di prima, più urgente di prima.

FINALITÀ E RICERCA

La ginecologia estetica e funzionale si occupa di migliorare la forma e la funzione in particolar modo degli organi genitali esterni femminili e lo fa attraverso la prevenzione e la cura di tutti quei segni e sintomi correlati ad alcuni eventi para-fisiologici della vita femminile, come il parto naturale e l’invecchiamento, e altri patologici. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato una molteplicità di metodi, dai minimamente invasivi a quelli chirurgici, sperimentando e, alla fine, permettendo l’introduzione sul mercato di devices di alta tecnologia come i laser e le radiofrequenze per contrastare l’atrofia vulvovaginale e i sintomi a essa associati, l’incontinenza urinaria da sforzo [1] o gli iniettabili biostimolanti autologhi (prp, fatgrafting) ed eterologhi, fino ai filler a base di acido ialuronico cross-linkato [2 - 3] per migliorare morfologicamente l’aspetto dell’area

vulvare e ripristinarne la sua funzione di protezione nei confronti delle delicate strutture più interne oltre che sviluppare e migliorare le tecniche chirurgiche come la labioplastica [4 – Fig. 1] e/o la perineoplastica.

VALUTARE AL MEGLIO

È comunque un ambito scientifico che necessita di uno sguardo multicollegiale sulla sua ricerca, sulla diagnosi, nella terapia e nel mantenimento del risultato; è un ambito complesso perché fonde estetica e funzione e lo fa su un organo, la modificazione del cui aspetto, influenza sempre la sua funzione e viceversa. Per chi, tra gli operatori medici, si approccia a tale disciplina, è quindi importante avere una precisa idea dell’anatomia degli organi genitali esterni femminili, della fisiopatologia dell’invecchiamento, di come durante la vita della donna il parto naturale possa influenzare il delicato equilibrio morfologico tra la muscolatura del pavimento pelvico e la salute di tutto l’apparato, oppure di come un’epifioraffia intra-partum ben condotta o meno possa modificare questo fine equilibrio e quindi pro-

Fig. 1: Estratto dall’articolo in Bibliografia [4] – Corso di Ginecologia Estetica e Funzionale- Elena Fasola


muovere la comparsa o l’assenza del sintomo; di come l’invecchiamento modifica le strutture vulvari e di come sia possibile, al giorno d’oggi, prevenirne o rallentarne la manifestazione. A tutto questo, l’operatore medico dovrebbe associare una nuova sviluppata sensibilità in ambito psicologico o avvalersi di uno specialista in psicosessuologia con cui confrontarsi per valutare al meglio le indicazioni e le controindicazioni dei vari trattamenti rispetto alle varie condizioni morfologiche fisiologiche e/o patologiche in quest’ambito: capire le aspettative del paziente rispetto al risultato ottenibile da una procedura medica o chirurgica, ad esempio, può rappresentare un’indicazione al trattamento oppure il contrario [5]. ◼︎ RIFERIMENTI: 1 - Review -Neurourol Urodyn -2019 Mar;38(3):10051008. doi: 10.1002/nau.23927.Epub 2019 Jan 29. The energy based devices for vaginal “rejuvenation,” urinary incontinence, vaginal cosmetic procedures, and other vulvo-vaginal disorders: An international multidisciplinary expert panel opinion Giuseppe Alessandro Digesu1, Visha Tailor1, Mario Preti2, Pedro Vieira-Baptista3 4, Tufan Tarcan 5, Colleen Stockdale6, Sherif Mourad

GINECOLOGIA ESTETICA E FUNZIONALE

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Formare il medico estetico sulle indicazioni al trattamento di tutti quei cambiamenti morfologici, spesso associati a sintomi e tipici degli organi genitali esterni, che sopraggiungono in due fasi della vita femminile: il post-partum e la Menopausa. Un ripasso fondamentale dell’anatomia dei genitali esterni femminili, seguito dalla discussione e rappresentazione iconografica delle modificazioni morfologiche a cui viene sottoposta l’area anatomica durante la vita e le possibilità di trattamento medico-estetico, nonché l’indicazione alla chirurgia: dalla ipotrofia delle grandi labbra alla ipertrofia delle piccole labbra, dalla rigidità dell’introito e al dolore vulvare dovute a cause patologiche (accenno alla Patologia Vulvare), al trattamento delle cicatrici post-episiorrafia… Verranno dimostrate, tramite video, la maggior parte delle tecniche medicoestetiche e accennate quelle chirurgiche e ginecologiche al ripristino estetico/funzionale della morfologia e della funzione vulvare. Non verrà dimenticato di accennare alla terapia medica, da considerare sempre di supporto ai trattamenti medico-estetici. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Elena Fasola DATE DEL CORSO: 9 Ottobre 2021 CREDITI ECM 6 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it 2 - Labia Majora Augmentation: A Systematic Review of the Literature Jabbour S, Kechichian E, Hersant B, Levan P, El Hachem L, Noel W, Nasr M. Aesthet Surg J. 2017 Oct 16;37(10):1157-1164. doi: 10.1093/asj/sjx056. PMID: 28449124 Review. 3- Labia Majora Augmentation with Hyaluronic Acid Filler: technique, results and complications E.Fasola- GR. Gazzola. Aesthetic Surgery Jounrnal

SA BEL

(ASJ-2016-0074). 4 - Labia Minora Reduction Techniques: A Comprehensive Literature Review Carlo Maria Oranges, MD; Andrea Sisti, MD; and Giovanni Sisti, MD. 5 - Patients with unrealistic expectations https://www.researchgate.net/publication/264155224. Chapter. December 2009 DOI: 10.3109/9781841847184.002.

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ESAMI CPMA

Gli esami non finiscono mai Lo scorso 13 febbraio si è tenuta, naturalmente online, una sessione straordinaria d’esame alla Scuola CPMA-VALET. Abbiamo chiesto ad alcuni “studenti” come hanno vissuto questo momento di didattica a distanza

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er quanto già laureati e professionalmente attivi, erano iscritti a una Scuola e, di conseguenza, godevano dello status di studenti. Così, per cause di forza maggiore, si sono trovati a essere studenti in tempo di pandemia, con tutto quello che lo status comportava. E quando si sono trovati – all’inizio del 2021 – al termine del percorso didattico, si sono dovuti confrontare con quella didattica a distanza che li ha costretti a sostenere l’esame di fine corso online e non in presenza. Sono medici, ma per un giorno hanno provato le sensazioni che provano un maturando o una matricola universitaria. Hanno frequentato la Scuola CPMA-VALET per allargare i propri confini professionali e oggi, che all’interno dei rispettivi ambulatori mettono in pratica quanto hanno appreso, ad alcuni di loro abbiamo chiesto di raccontarci che cosa significa l’esame ai tempi del Covid.

«VOGLIO TORNARE IN AULA»

Il distacco docenti-discenti è stato vissuto in modo personale, com’è giusto che sia. Ciascuno ha avuto la propria reazione. A Candida Parisi, per esempio, è piaciuto poco, come ci confessa senza remore: «Questa pandemia ci ha tolto il piacere di interagire in maniera diretta fra di noi e con i docenti. Sì, mi è mancata l’aula, tant’è vero che ho già contattato la segreteria per poter seguire in presenza i corsi quando riprenderanno. Mi hanno detto che fra settembre e dicembre ci rivedremo: non vedo l’ora...».

«PENSAVO PEGGIO»

C’è poi chi, come Gerolamo Ferro, tutto sommato non ha sentito in maniera eccessiva la distanza con i docenti. «Chiaro, la parte pratica “a distanza” perde parecchio, però sono stati bravi i medici collegati a farmi sentire vicino a loro, in ambulatorio». Ok le lezioni, ma l’esame? Meglio guardarsi negli occhi o attraverso uno schermo lcd? 76

«Sarò “freddo”, non so, ma anche l’esame è filato via liscio, un colloquio cordiale con la commissione, l’analisi del lavoro svolto… Insomma, forse sono stati talmente bravi che mi è sembrato un esame “normale”, per quanto di “normale”, da un anno e mezzo a questa parte, ci sia niente».

«BEH, È PUR SEMPRE UN ESAME...»

A distanza o in presenza, parlando di esame a fine corso, c’è chi comunque ha “sentito” parecchio l’appuntamento. Per esempio Marianna Tagliabue. «Questo è comunque un percorso postuniversitario importante e va affrontato di conseguenza. Non voglio certo stilare classifiche, però confesso che trovarmi di fronte due grandi professionisti come il dottor Fundarò e la dottoressa Russo, giusto per citarne due per me particolarmente importanti, mi ha dato l’esatta dimensione dell’importanza della mia scelta. Chiaro, in aula il contatto diretto è perfetto, però mi ha soddisfatto anche la modalità online: bravi i docenti, ovviamente, ma perfetti pure i collegamenti. Quanto all’esame, parlo per me ma credo valga pure per i miei colleghi, essendo laureati ne abbiamo superati tanti, però ogni volta provo la stessa sensazione». Niente da aggiungere: aveva ragione Eduardo, gli esami davvero non finiscono mai (di impensierire…). ◼

Moduli e Corsi

CPMA

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LA NUTRIZIONE: IL PASSAPORTO PER LA SALUTE

DIETOTERAPIA

Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna

L

’uomo, nel suo significato di specie animale, è inquadrato all’apice della piramide evolutiva per una serie di condizioni e abilità, tra cui l’adattabilità alle condizioni di vita in maniera molto veloce. Se mai ci fosse bisogno di ulteriori esempi, la pandemia da Sars-Covid 19 che impera in tutto il globo terreste da oltre 18 mesi, esalta questa capacità. Infatti in questo travagliato arco temporale, le nostre abitudini di vita hanno subito in un tempo brevissimo un repentino cambiamento, fatto di stretti vincoli e divieti a cui tutte le attività giornaliere hanno dovuto bruscamente adattarsi. Ovviamente nei primi mesi l’atteggiamento umano è stato estremamente collaborante, dovuto al fatto che per natura lo stato emergenziale è sinonimo di “non sapere e non saper fare”. Successivamente, al protrarsi della situazione che a tutt’oggi non trova una soluzione efficace e condivisa da parte dei governi, la precedente quasi totale collaborazione ora è ai minimi termini, con costanti segni in aumento di insofferenza in crescita esponenziale. In questo quadro drammatico ma reale, le due grandi sfere sensoriali della psiche umana, l’alimentazione e la sfera emotiva con tutte le loro sfaccettature, sono quelle che sono andate più in crisi. L’emotività, nel suo aspetto più ampio, è intrinsecamente

Il nostro corso permette di intraprendere un percorso conoscitivo dei macronutrienti, micronutrienti, sali minerali, vitamine, la loro funzione, il loro metabolismo, le loro peculiarità e le loro combinazioni unita all’alimentazione, utilizzata in questo particolare periodo come antidoto. Infatti per poter passare i lunghi giorni in cui siamo stati di fatto reclusi all’inizio della pandemia, la stragrande maggioranza degli individui si è cimentata ai fornelli, creando e producendo dolci, piatti strani ed esotici che poi inevitabilmente andavano consumati a prescindere dall’avere appetito o fame. Ovviamente questa attività da Master Chef domestico ha portato a un incremento ponderale del peso e a un’alterazione del profilo lipidico nella maggior parte dei soggetti. Inoltre, la limitata espressione delle manifestazioni affettive quali gli abbracci, il calo della libido, l’insofferenza della convivialità forzata, hanno contribuito a far confluire verso l’alimentazione la valvola di sfogo delle proprie frustrazioni, con le innegabili conseguenze sull’organismo. Questa breve premessa e disamina serve a focalizzare quanto sia importante seguire bene un corretto stile di vita insieme a un’armonica ed equilibrata alimentazione, in ogni periodo della vita e soprattutto in condizioni particolari come quella attuale.

NOTIZIE FALSE

È innegabile, purtroppo, che molto spesso circolino attraverso i mass madia notizie e concetti completamente falsi e troppo spesso addirittura nocivi

per la salute. Infatti il binomio “nutrizione speciale o particolare/dimagrimento, concetto puramente estetico” rimane una costante per poter vendere di tutto e di più promettendo velocità nei risultati, che naturalmente non arriveranno mai. Chiaramente il progresso ha migliorato alcuni aspetti nutrizionali carenziali, ma purtroppo ne ha impoverito le varietà, che sono l’essenza vera della ricchezza produttiva della terra. Infatti per seguire le leggi dell’economia e del profitto, per esempio si coltivano solo alcune specie di grano, in parte anche modificato geneticamente, che naturalmente ingerito costantemente, crea a lungo andare numerose affezioni intestinali che risultano essere in costante aumento, dalla celiachia fino a malattie debilitanti quali morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa. Infatti questi tipi di grano, prodotti principalmente nei Paesi caucasici, rispetto a quelli coltivati nel bacino mediterraneo, danno una produttività molto maggiore in termini economici, ma possiedono anche elevate concentrazioni di glutine rispetto ai nostrani. Per millenni, dopo la scoperta dell’agricoltura, il pane e i prodotti da forno venivano preparati con la pasta acida e quindi a fermentazione naturale, con un tempo di pausa all’incirca di 6/8 ore. Oggi invece per esigenze consumistiche si usano farine miscelate e fermentate con lievito di birra, con un tempo di pausa inferiore in alcuni casi alle 2 ore. Chiaramente saranno due prodotti completamente diversi. Il primo conterrà meno glutine, avrà una lunga durata e sarà molto più digeribile e a basso indice glicemico, mentre il secondo avrà un elevato contenuto di glutine, durerà qualche ora prima di diventare duro e risulterà essere poco digeribile e in più con un elevato in-

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dice glicemico. Un solo esempio per capire come il carburante del nostro organismo possa essere utilizzato purificato o no. Infatti le infiammazioni croniche e prolungate dell’intestino sono causate dalla qualità e dai trattamenti che il cibo subisce durante le preparazioni. Altra nota dolente è la lunga distanza che i cibi sono costretti a percorrere in nome della globalizzazione e quindi adulterati con trattamenti chimici al fine di conservarne l’edibilità a discapito di tutto e di tutti. Per ultimo aggiungiamo l’uso indiscriminato dei pesticidi, la moria delle api e degli altri insetti impollinatori e tra non molto, se si continuerà di questo passo, rischieremo di mangiare lo stesso cibo confezionato per gli astronauti. Per fortuna, la giusta conoscenza dei prodotti e il loro impiego corretto può far invertire questa rotta e far diventare il cibo la “nostra medicina”. Oggi, grazie alle conoscenze scientifiche, si è in grado di far diventare la nutrizione la principale alleata per ottenere o migliorare il proprio stato psicofisico.

FINALITÀ DEL CORSO

Il corso di scienza dell’alimentazione e di dietoterapia dell’obesità, inserito nel percorso post universitario di CPMA - VALET, permette di intraprendere un percorso conoscitivo dei macronutrienti, micronutrienti, sali minerali, vitamine, la loro funzione, il loro metabolismo, le loro peculiarità e le loro combinazioni. Inoltre verrà affrontato il vasto argomento del macro e soprattutto microbiota, fondamentale nella modificazione e utilizzo dei nutrienti sia per scopi energetici, sia per scopi endometabolici. 78

Infatti ogni componente energetico funziona anche da substrato per mediatori ormonali, per cui l’approfondita conoscenza di essi permette di ottenere effetti biomimetici su tutto l’organismo. Il corso completo dei due moduli permette di acquisire non solo le competenze nel formulare una dieta per far calare di peso, ma soprattutto somministrare i nutrienti secondo le necessità proprie dell’individuo in quel particolare momento e stato metabolico. Infatti l’uomo è sempre in uno stato dinamico in cui DEVE NECESSARIAMENTE assumere alcuni nutrienti (in questo caso parliamo di aminoacidi) che non è in grado di sintetizzare e inoltre in un certo stato metabolico può essere necessario una supplementazione di alcuni aminoacidi che hanno specifiche peculiarità. Il movimento fisico è una componente fondamentale nella biologia cellulare, per cui va prescritto e deve essere dosato al pari di una terapia farma-

cologica. Durante il percorso si familiarizzerà con alcuni strumenti per valutare la composizione corporea, la sua modificazione durante il percorso dietoterapico e la stessa efficacia del regime alimentare impostato. Il ruolo del microbiota farà capire in maniera esaustiva la sua importanza nell’assimilazione dei nutrienti e anche le influenze che si esercitano a livello di talamo e ipofisi, organi responsabili di un certo atteggiamento nutrizionale. In ultima analisi, il modulo di nutrizione nel suo insieme permette di entrare nei meandri profondi comportamentali del paziente, dove l’alimentazione può e deve essere un mezzo per raggiungere l’equilibrio psicofisico. Non ha più senso fermarsi al calcolo delle calorie, o all’assunzione di diete particolari con l’unico obiettivo di perdere peso, ma piuttosto occorre prendere in esame l’insieme del paziente e del suo habitat psicofunzionale e attraverso un percorso rieducativo nutrizionale arrivare a un controllo volontario della propria esistenza. VALET, sempre attenta alle evoluzioni dei tempi, propone il modulo sempre inserito nella scuola di Medicina Estetica proprio perché reputa fondamentale l’importanza di un organismo sano nell’effettuare tutti i trattamenti medicali in estetica, in quanto i risultati sono notevolmente superiori come qualità e durata nel tempo. Vi aspettiamo per fare insieme un bellissimo viaggio verso la salute attraverso il mangiare bene e sentirsi in forma. ◼︎

SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (propedeutico a Dietoterapia dell’Obesità)

corsi teorico-pratici

DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu DATA DEL CORSO: 10-12 settembre 2021 CREDITI ECM: 26,8 crediti (previa compilazione del test)

DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ

DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu DATA DEL CORSO: 10-12 dicembre 2021 CREDITI ECM: 30 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it


MEDICINA ESTETICA Dr. Matteo Basso & Dr.ssa Emanuela Di Lella Specialisti in Dermatologia e Venereologia - Roma Docenti CPMA VALET - Bologna

TERAPIA DOMICILIARE E AMBULATORIALE… COSA FARE? L’acne, anche nella sua forma più lieve, non è più sottovalutata e ormai il Dermatologo se ne occupa in maniera approfondita e oculata

O

rmai, possiamo dirlo, io e il dottor Basso abbiamo una certa età e, nonostante il nostro sentirci “giovani dentro”, abbiamo attraversato qualche decennio di storia e anche osservato le differenti considerazioni che l’acne ha avuto nel tempo. Io, dottoressa Di Lella, sono una ragazzina degli anni Ottanta, ahimé ex acneica, e ho vissuto pienamente tale condizione, o dovremmo chiamarla con il suo nome, malattia infiammatoria cronica del follicolo pilosebaceo? Da giovane paziente ho ascoltato, oserei dire “pazientemente”, tante voci “volgari” riguardo l’acne: “Hai i brufoli? Ma alla tua età è normale!”, oppure: “Hai l’acne a 16 anni? Non ti preoccupare, quando farai dei figli ti passerà tutto!”. Era il tempo in cui il “brufolo adolescente” era normale (non per il diretto interessato!), e il tempo in cui i peeling all’acido glicolico si affacciavano timidamente sulla scena terapeutica dove regnava la terapia antibiotica e poche molecole acide e antisettiche topiche. Oggi la terapia dell’acne è profondamente cambiata rispetto a trent’anni fa e ne parlo con cognizione di causa, visto che sono stata prima di tutto paziente, innanzitutto perché è cambiata la visione socio-dermatologica della malattia: il Dermatologo capisce oggi che si trova davanti, nella maggior parte dei casi, adolescenti che chiedono aiuto, non solo per i “brufoli”

Tabella 1

in senso lato, ma soprattutto per gli effetti desocializzanti che l’acne provoca. Ecco che l’acne, anche nella sua forma più lieve, non è più sottovalutata e ormai il Dermatologo se ne occupa in maniera approfondita e oculata. La terapia oggi è una terapia mirata anche alle fasi iniziali comedoniche, al fine di evitare il peggioramento, quasi sempre evolutivo… se non si interviene; in trent’anni sono comparsi nuovi farmaci, oltre agli antibiotici, ovvero tante molecole in grado di agire sia in fase comedonica (solo comedoni) sia in fase papulopustolosa (comedoni+lesioni papulopustolose), sia in fase nodulo cistica (comedoni, papulo-pustole, cisti e noduli).

CAUSE DELL’ACNE

Non potremmo certo parlare qui di tutta l’eziopatogenesi dell’acne, perché ci vorrebbero pagine e pagine per poter capire una malattia così clinicamente polimorfa ed eziopatogeneticamente multifattoriale. Il Der-

matologo deve infatti valutare quali possibili multiple cause descritte in Tabella 1 inducano: 1 - l’iperproduzione di sebo a livello delle ghiandole sebacee. La produzione di sebo è tipicamente regolata da ormoni androgeni: inizia con la pubertà coincidendo con i picchi secretori degli ormoni della crescita (GH) e dell’Insulin like growth factor (IGF-1) che, oltre ad incrementare sebo, incrementa l’ipercheratinizzazione dell’infundibolo. 2- La colonizzazione del Propionibacterium Acnes, difteroide anaerobio responsabile della reazione flogistica (induce secrezione di citochine proinfiammatorie TNF-a. IL-1B, IL-8 e una lipasi che idrolizza i trigliceridi presenti nel sebo a glicerolo, utilizzato come substrato per la crescita batterica), e ad acidi grassi liberi che contribuiscono alla formazione del comedone e alla ulteriore produzione di citochine infiammatorie. 79


ACNE: DEFINIZIONE E LESIONI ELEMENTARI

Riquadro 1

malattia infiammatoria cronica che coinvolge unità pilosebacea: inizia con una eccessiva ipercheratinizzazione dello sbocco follicolare e con una eccessiva produzione del sebo e la formazione del comedone (aperto o chiuso). La successiva colonizzazione batterica da parte del Propionibacterium acnes+Corynebacterium acnes induce la formazione delle papulopustole. Nel caso l’infezione peggiori avremo la formazione di noduli e cisti che caratterizzano casi di acne gravi che culminano nell’acne conglobata ove le cisti si uniscono in flemmoni grandi, dolenti e deturpanti. Le macchie e le cicatrici e i cheloidi sono la conseguenza dell’infiammazione e dell’acne escoriata-autotraumatizzata.

3 - L ’abnorme cheratinizzazione a livello del follicolo (tappo cheratinico) indotta da IGF-1. 4 - Infiammazione e rilascio di citochine. Tutto ciò provoca le lesioni elementari dell’acne descritte in riquadro 1 e in figura 1.

BREVE TERAPIA DELL’ACNE

In questo turbinio di cause, il Dermatologo dovrà capire quale lungo percorso terapeutico intraprendere. Una cosa la possiamo dire: la terapia dell’acne, data la sua multifattorialità, è difficile! Nel riquadro 2 sono rappresentati i principali schemi terapeutici utilizzati per la terapia dei vari gradi di acne. Lo scopo principale della terapia topica e/o sistemica antiacne è: 1 - ridurre la carica batterica. 2 - Ridurre la produzione di sebo. 3 - Ridurre l’ipercheratinizzazione.

infiammatorio, anti-batterico soprattutto su P. Acnes; se associato ad antibiotici sistemici è in grado di ridurre la formazione di resistenze. •A NTIBIOTICI TOPICI: il loro uso deve essere limitato per durata per evitare resistenze. Utili ovviamente per la loro azione anti-batterica, anti-flogistica e immuno-modulatoria. 2) Principi attivi adiuvanti la terapia farmacologica Esiste un grande gruppo di principi attivi molto utili per la loro azione antisettica, sebo-regolatrice, cheratolitica, antinfiammatoria e idra-

Fig.1: Tipico polimorfismo dell’acne: comedoni, papule, papulo-pustole, cicatrici

LA TERAPIA TOPICA DELL’ACNE

Esistono principi attivi farmacologici e principi attivi no “farmaco” che sono di grande aiuto nella terapia topica dell’acne. 1) Principi attivi farmacologici •R ETINOIDI: normalizzano la proliferazione dei cheratinociti prevenendo la formazione del micro comedone, aumentano penetrazione di altri topici (es. clindamicina); soprattutto nelle forme comedoniche anche in mono-terapia. •A CIDO AZELAICO: è un anti-settico (vs batteri e vs Malassezia) e riduce resistenze batteriche, è un sebo-normalizzante (inibitore della 5 alfa-reduttasi), inibisce la proliferazione dei cheratinociti, è antiinfiammatorio e anti-radicalico e depigmentante. •A ZELOGLICINA: è un derivato idrosolubile dell’acido azelaico, più disponibile e ne presenta tutte le proprietà. •B ENZOILPEROSSIDO (BPO): debole cheratolitico, depigmentante, anti80

Riquadro 2: esempio di schema terapeutico in base alla gravità dell’acne.

2010 Dreno e Coll. GLOBAL ACNE SEVERITY SCALE (GEA scale)


tante: sono l’acido salicilico, l’acido glicolico, l’acido mandelico, l’acido piruvico, la lattoferrina, il tea tree oil, la papaina, l’iperico… e potremmo continuare la lista ad infinitum, in quanto numerose sono le molecole in grado di coadiuvare la terapia farmacologica o le terapie ambulatoriali.

LE TERAPIE AMBULATORIALI • PEELING: La nostra grande espe-

rienza sulla terapia di pazienti acneici ci ha portato ad affermare che i trattamenti ambulatoriali velocizzano la guarigione dell’acne per vari motivi: in primis l’uso dei peeling (atto medico) è in grado di ottenere, grazie a una potente azione cheratolitica, sebo-regolatrice e antisettica, una più rapida risoluzione della fase infiammatoria, dell’iperseborrea e una forte riduzione della iper-cheratinizzazione. Con peeling definiamo una forma accelerata e controllata di esfoliazione indotta dall’uso di una o più sostanze caustiche applicate sulla pelle. Ciò provoca, a seconda della molecola utilizzata e del tempo di applicazione, una parziale o totale distruzione dell’epidermide e danno controllato al derma papillare e reticolare. I peeling, grazie alla loro velocità di azione e alla loro ciclicità, contribuiscono a migliorare quella famosa compliance, ovvero il rapporto di fiducia che si instaura con il giovane paziente, che viene da noi dopo numerose autoprescrizioni o lunghe terapie domiciliari senza, di solito, aver ottenuto risultato e che, dunque, manifesta sconforto e delusione. Tale compliance permette

anche di rispettare correttamente le terapie domiciliari che di solito sono malviste e mal seguite dagli adolescenti. Grazie infatti ai peeling ambulatoriali, non è necessario prescrivere tanti prodotti topici, ma solo pochi e mirati e, grazie alla fiducia conquistata, essi saranno adeguatamente applicati sulla pelle. Il peeling migliora anche la compliance di terapie sistemiche con retinoidi a cui può essere tranquillamente associato, nella sua forma soft o modulata (scarsa aggressività e combinato con sostanze biostimolanti/idratanti/antiossidanti). Gli acidi più utilizzati sono ovviamente i lipofili (particolare affinità per la ghiandola sebacea): acido salicilico, acido piruvico, acido mandelico, acido tricloroacetico, acido retinoico, ma non disdegniamo neanche le molecole idrofile prevalentemente cheratolitiche come l’acido glicolico in grado di ridurre drasticamente la formazione dei tappi di cheratina coinvolti prepotentemente nella patogenesi dell’acne. Oggi il mondo dei peeling è fatto di peeling combinati (più molecole insieme) e di peeling modulati (abbinati a sostante antiossidanti o biostimolanti o schiarenti) ovvero il Dermatologo più che scegliere un’unica molecola per curare l’acne utilizza un complesso di molecole acide e antiossidanti in modo da poter agire pienamente sul follicolo pilo-sebaceo, target principale della malattia e in modo da migliorare l’integrità di tutta la pelle. • L UCE LED: può una luce curare l’acne? Assolutamente sì, ma dipen-

de dalla lunghezza d’onda. Ovvero esistono delle luci rosse (633nm) e blu (417-477nm) che emesse a particolari lunghezze d’onda (no ultravioletti) sono in grado di ridurre l’infiammazione, hanno una reale azione battericida, stimolano la produzione di collagene ed elastina. Ovvio che la terapia con le luci può essere estesa non solo all’acne, ma anche alla rosacea, al crono- e photo-aging e al trattamento delle cicatrici. Anche la terapia LED rappresenta, dunque, una possibile scelta di terapia ambulatoriale. •R ADIOFREQUENZA FRAZIONATA CON AGHI: la tecnologia frazionata rappresenta la svolta nel trattamento delle cicatrici acneiche. In questo caso l’energia utilizzata è una radiofrequenza frazionata su micro-aghi che emettono tale radiofrequenza in punta o su tutta la lunghezza dell’ago (due diversi puntali). L’energia che è emessa consente un danno frazionato di derma ed epidermide che consente un notevole miglioramento della profondità delle cicatrici acneiche anche dopo la prima seduta. • L ASER FRAZIONATO CO2 ABLATIVO: cambia il tipo di energia, non cambia la mission, ovvero il ricompattamento del derma e un miglioramento notevole delle cicatrici acneiche. In questo caso l’energia sempre frazionata induce un danno non mediato da aghi e radiofrequenza, ma da un laser CO2. • L ASER FRAZIONATO DIODO 1550 NON ABLATIVO: di nuovo energia frazionata, questa volta di un laser diodo che non induce un dan-

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no dell’epidermide, ma solo del derma. Come si vede nella figura 2, subito dopo il passaggio del laser diodo non ablativo non si osserva alcun danno dell’epidermide (lesione puntiforme=ablazione puntiforme): l’energia del laser ha bypassato l’epidermide e ha colpito direttamente il derma, dove stimolerà un’intensa produzione di collagene per queste difficili cicatrici del dorso.

CONCLUSIONE

Il nostro consiglio, dunque, è non trascurare mai un paziente acneico, tantomeno nelle fasi precoci della malattia. Oltre alla fondamentale terapia domiciliare, consigliamo sempre un trattamento ambulatoriale, che ci consentirà di migliorare la compliance e accorciare i tempi di guarigione. La scelta del trattamento domiciliare e ambulatoriale è nelle mani del medico che nella sua esperienza di principi attivi e tecnologie personalizzerà topici ed energie per un unico scopo: guarire dall’acne. ◼︎ RIFERIMENTI: 1. Sutaria Amita H, Masood Sadia SJ. Acne vulgaris. StatPearls - NCBI Bookshelf. CRC Press; 2019. Available at: https://europepmc.org/ article/med/29083670. 2. Thiboutot D, Zaenglein A. Pathogenesis,

Obiettivo del corso L’acne è una patologia multifattoriale, erroneamente considerata specifica di giovani e adolescenti: in realtà è prerogativa anche di donne adulte; lo stile di vita dell’ultimo anno ha inoltre portato numerosi cambiamenti, in particolare alla cute del volto, esacerbando questa patologia in pazienti predisposti. Questo corso si pone come obbiettivo la analisi dell’acne e dei principi fondamentali su cui si basano le terapie più comuni ed attuali per correggerla, o meglio, controllarla: correzione e modulazione della secrezione di sebo, azione cheratolitica e riduzione dell’ispessimento a livello del follicolo pilosebaceo, azione antisettica e conseguente trattamento della flora cutanea e delle lesioni infiammatorie. Si prenderanno in esame le indagini cliniche e strumentali per un corretto inquadramento, e successivamente i trattamenti topici o sistemici; come ormai consueto per i corsi VALET-CPMA sarà possibile seguire una selezione di casi in pratica per approfondire le metodiche ambulatoriali. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Matteo Basso - Dr.ssa Emanuela Di Lella DATA DEL CORSO: 3 Ottobre 2021 CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

clinical manifestations, and diagnosis of acne vulgaris. UpToDate. 2015;1–51. Available at: https://www.uptodate.com/contents/pathogenesis-clinical-manifestations-and-diagnosisof-acne-vulgaris. 3. Yazici K, Baz K, Yazici AE, Köktürk A, Tot S, Demirseren D, et al. Disease-specific quality of life is associated with anxiety and depression in patients with acne. J Eur Acad Dermatology Venereol. 2004 Jul;18(4):435–9.

Fig. 2: Tipico polimorfismo dell’acne: comedoni, papule, papulo-pustole, cicatrici

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corso teorico-pratico

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE AL TRATTAMENTO DELL’ACNE

Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/15196157. 4. Klassen AF, Newton JN, Mallon E. Measuring quality of life in people referred for specialist care of acne: Comparing generic and diseasespecific measures. J Am Acad Dermatol. 2000 Aug;43(2 I):229–33. Available at: https:// www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10906643. 5.Dalgard F, Gieler U, Holm JØ, Bjertness E, Hauser S. Self-esteem and body satisfaction among late adolescents with acne: Results from a population survey. J Am Acad Dermatol. 2008 Nov;59(5):746–51. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/19119094. 6. Webster GF, Leyden JJ, Nilsson UR. Complement activation in acne vulgaris: Consumption of complement by comedones. Infect Immun. 1979;26(1):183–6. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC414592/. 7. Stathakis V, Kilkenny M, Marks R. Descriptive epidemiology of acne vulgaris in the community. Vol. 38, Australasian Journal of Dermatology. Blackwell Publishing; 1997. p. 115–23. Available at: https://onlinelibrary.wiley. com/doi/abs/10.1111/j.1440-0960.1997. tb01126.x. 8. Collier CN, Harper JC, Cafardi JA, Cantrell WC, Wang W, Foster KW, et al. The prevalence of acne in adults 20 years and older. J Am Acad Dermatol. 2008 Jan;58(1):56–9. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/17945383.


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