MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico e Chirurgo Estetico - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Coordinatrice Scientifica e Docente CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Teresa Lacava Medico Estetico - Catanzaro
LA BIOSTIMOLAZIONE CUTANEA PER RIPRISTINARE LA BELLEZZA DELLA PELLE I trattamenti antiaging iniettivi basati su complessi di principi attivi sono sempre più richiesti. Con la formazione CPMA-VALET gli specialisti saranno in grado di passare subito alla pratica ambulatoriale
L
a biostimolazione cutanea è un trattamento nato per contrastare i segni lasciati sulla pelle dagli stili di vita scorretti e dall’invecchiamento (fotoaging e cronoaging). Questi processi comportano una riduzione della produzione di sostanze come collagene ed elastina, mentre aumentano quella di radicali liberi: l’obiettivo di preservare e ripristinare il “patrimonio di bellezza” della pelle ha quindi dato impulso allo sviluppo di tecniche e protocolli non invasivi, volti a migliorare la texture del derma e a donare luminosità e compattezza; il tutto secondo un approccio, sempre più diffuso, che mira a ottenere un risultato naturale, mai standard, sempre personalizzato sulle caratteristiche del paziente. Il risultato della biostimolazione, infatti, non è un riproporzionamento o una modifica dei volumi, ma un miglioramento dell’aspetto generale della pelle, che appare più fresca e ringiovanita. Tuttavia, la biostimolazione è ideale anche in abbinamento a trattamenti come filler, tossina botulinica, peeling e tanti altri, per potenziarne e completarne l’effetto. Viso, collo e décolleté principalmente, ma anche mani, ginocchia, interno delle braccia e aree intime possono essere trattati mediante microiniezioni di farmaci e nutrienti dall’azione antiradicalica e idratante. Con la biostimolazione andiamo quindi a reintrodurre nella pelle antiossidanti (glutatione, nacetil cisteina e acido alfa-lipoico), vitamine, sali (zinco e rame), aminoacidi essenziali e non (arginina, glicina, lisina, prolina, treonina, isoleucina, leucina, valina), polinucleotidi e nucleotidi, oltre all’acido
ialuronico, che in biostimolazione si utilizza libero e non cross-linkato. Quest’ultimo stimola la produzione di collagene ed elastina, le sostanze che costituiscono una sorta di impalcatura della pelle; inoltre ha spiccate proprietà igroscopiche, contribuendo così a mantenere l’idratazione dei tessuti.
TECNICHE UTILIZZABILI
Le tecniche di somministrazione di questi complessi di sostanze iniettabili possono essere varie. La più tradizionale prevede l’uso dell’ago per introdurre boli in piccoli punti, da cui poi l’agente biorivitalizzante si diffonde nel derma. Nella tecnica a microboli o a reticolo si procede in modo simile alla mesoterapia, con il
vantaggio di una somministrazione superficiale (di maggiore efficacia, quindi, dato che più si sta in superficie e più è lento il riassorbimento della sostanza iniettata). Una terza tecnica prevede l’uso della microcannula: è una procedura meno
49