ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA
Dr. Mario Forzanini Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare - Brescia Coordinatore Regionale AFI Lombardia
I “CAPILLARI”: DALLA SCLEROTERAPIA ALLA MICROSCHIUMA E AL LASER
Le teleangectasie sono dilatazioni permanenti delle venule del microcircolo del tessuto dermico e fibroadiposo sottocutaneo, alterate dalla ritenzione idrica
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“capillari”, correttamente definiti teleangectasie, sono dilatazioni permanenti delle venule del microcircolo del tessuto dermico e fibroadiposo sottocutaneo, alterate dalla ritenzione idrica. In tal senso, le teleangectasie colpiscono prevalentemente gli arti inferiori e la loro genesi è diversa dalla couperose del viso o dagli angiomi che colpiscono maggiormente il tronco, il collo e il viso. I “capillari” si distinguono in base alla loro forma, sede, estensione e alla visibilità della venula dilatata, che spesso li alimenta e li sostiene (vena “nutrice”). Hanno una parete molto sottile e profondità variabile rispetto al piano cutaneo. Le loro dimensioni sono generalmente comprese tra 0,1 e 1 mm, mentre la vena reticolare “nu-
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trice” ha un calibro tra 1 e 3 mm. Alla base delle teleangectasie c’è la cellulite (soprattutto per quelle delle cosce) e quindi la prevenzione si basa sugli stessi principi. La ritenzione idrica svolge un’azione di sovraccarico sul microcircolo, che alla fine dilata i capillari sul loro versante venoso. Spesso, ma non sempre, coesiste una patologia varicosa, che va trattata per prima. I “capillari” delle gambe situati sotto il ginocchio, oltre alla patologia varicosa, possono essere spesso generati anche da alterazioni posturali.
LA TERAPIA CORRETTA
Una buona diagnosi clinica è in genere sufficiente per impostare la terapia corretta, ma è preferibile eseguire un ecocolordoppler
per escludere patologie venose sottostanti. I “capillari” rappresentano essenzialmente un problema estetico, ma se sono espressione di insufficienza di vene maggiori possono coesistere disturbi quali edema, prurito, pesantezza, crampi degli arti inferiori. Se coesistenti, le patologie di base vanno trattate prima dei capillari, per ottenere risultati più duraturi nel tempo. Trattare i capillari non è semplice e i risultati migliori si ottengono da chi ha pluriennale esperienza in merito. Tra i tanti metodi disponibili, nessuno è in grado di ridurne la comparsa di nuovi, che è invece affidata ai metodi di prevenzione. Lo scopo della terapia è quello di ridurre e far scomparire i “capillari” presenti sugli arti inferiori, in modo