MEDICINA ESTETICA
Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena
FILLER: UN APPROCCIO MULTI-LAYER PER SOLLEVARE E RIDEFINIRE
Nella ricerca dell’armonizzazione dei volumi, con la giusta combinazione di iniettabili statici e dinamici si ottiene la formula personalizzata per ogni paziente, uomo o donna, e per qualsiasi età
U
na combinazione di filler con differenti caratteristiche fisiche, iniettati in comparti diversi e a diverse profondità, per intervenire sui volumi del volto ottenendo una perfetta armonizzazione e preservando l’espressività e la mimica facciale. Potremmo definire così, in poche parole, la tecnica multi-layer per il ripristino dei volumi del viso con i filler riassorbibili, tecnica che si sta dimostrando sempre più efficace e apprezzata da chi richiede un trattamento full face personalizzato allo scopo di scolpire il viso o di contrastare la perdita di volumi correlata al naturale processo di invecchiamento. Da alcuni anni, ormai, a moltissimi pazienti (assai diversi per richieste, età, genere e caratteristiche anatomiche) propongo con successo questo approccio, spesso in combinazione con un successivo trattamento di biostimolazione che aumenta la durata della prima procedura e dà il “tocco finale”, donando alla pelle un aspetto più luminoso, elastico e compatto.
DUE LIVELLI DIVERSI
Multi-layer, lo dice la parola stessa, significa intervenire a diversi livelli, in questo caso due. Mediante filler dalle caratteristiche reologiche specifiche si ripristinano i comparti adiposi profondi e superficiali, in modo da ottenere due diverse azioni: sollevare (lift) e ridefinire (contour). Il successo del trattamento si basa sulla valutazione appropriata, da parte dello specialista, di tre elementi: anatomia (quindi conoscenza approfondita dei compartimenti del volto, valutati anche nel loro dinamismo), tecnica iniettiva (fondamentale considerare quale tecnica utilizzare e dove) e prodotto, perché ogni data area del volto richiede l’utilizzo di un filler ap-
propriato. Si parte quindi da una valutazione complessiva e dal disegno delle aree da trattare, al fine di individuare i punti di accesso, procedura che io effettuo sempre con il paziente in ortostatismo. Poi, facendolo porre in posizione sdraiata e leggermente rialzata, si passa alla somministrazione del trattamento, che segue un ordine preciso: si comincia infatti con la ricostruzione strutturale profonda che solleva il tessuto e poi si continua con la correzione a livello superficiale, il contouring appunto. Vediamo quindi nel dettaglio come e perché applicare la tecnica multi-layer per il trattamento full face.
VOLUMIZZANTE STATICO
A livello profondo, quindi sovra-periosteo e sotto il muscolo, nell’area degli zigomi i compartimenti adiposi sono statici, hanno la funzione di for-
nire un supporto strutturale al terzo medio e sono soggetti, con l’invecchiamento, ad atrofia. Qui, come già menzionato, la tecnica multi-layer prevede l’utilizzo di un filler finalizzato alla formazione di “piloni strutturali” di acido ialuronico a sostegno del tessuto, con effetto proiettante. Occorre quindi utilizzare un volumizzante statico: nella mia pratica prediligo filler a base di acido ialuronico crosslinkato, con elevato G (elasticità), elevata coesività ed elevata resistenza alla compressione. Per l’impianto preferisco non entrare verticalmente, ma lateralmente, per rilasciare il filler precisamente nel comparto interessato cercando di evitarne la superficializzazione per risalita lungo il tramite dell’ago. Aggiungo inoltre che, sulla base della mia formazione chirurgica, il modus operandi che personalmente prediligo è quello di creare impian7