Voci - Numero 1 Anno 2 - Amnesty International in Sicilia

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Buone Notizie

BUONE NOTIZIE Il 2 ottobre 2015 il Governatore del Missouri (USA) ha commutato la condanna a morte di Kimber Edwards in carcere a vita senza possibilità di libertà condizionale. Era stato accusato di aver assoldato nel 2000 un killer per uccidere l’ex compagna. L’assassino reo confesso aveva in un primo tempo accusato l’Edwards, per poi ritrattare, sotto giuramento, spiegando la precedente accusa con l’intento di non essere condannato alla pena capitale, cosa che ottenne, avendo avuto inflitto l’ergastolo.

Il 23 settembre 2015 il giornalista di al-Jazeera Mohamed Fahmy è stato graziato dal Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

I coniugi azeri Leyla ed Arif Yunus sono stati rimessi in libertà rispettivamente il 9 dicembre 2015 e il 12 novembre 2015. Leyla è presidente ed Arif attivista dell’ONG azera “Istituto per la Pace e la Democrazia”, che da anni si batte per il rispetto dei diritti umani e per la pace con l’Armenia. Entrambi sono considerati da Amnesty International prigionieri di coscienza. Leyla ed Arif nell’agosto del 2015 erano stati condannati rispettivamente ad otto anni e mezzo e a sette anni di carcere per tradimento, in relazione alla loro attività per la pace con l’Armenia. La loro liberazione, a sostegno della quale Amnesty International ha promosso svariati appelli, è stata motivata con il precario stato della salute di entrambi.

Shaker Aamer il 30 ottobre 2015 è stato liberato dal carcere di Guantanamo dove era stato internato nel febbraio del 2002.

Ambientale per il Caucaso del Nord” (Ecologicheskaya Vakhtapo Severnomu Kavkazu). Egli è stato attivamente coinvolto nelle proteste sulla deforestazione e su costruzioni e recinzioni illegali in aree protette nella Regione di Krasnodar. Inoltre, durante la fase preparatoria delle Olimpiadi Invernali di Sochi, Vitishko ed altri membri della sua organizzazione furono continuamente sottoposti ad una campagna di molestie da parte della autorità russe a causa delle sue accuse di corruzione nei lavori preparatori delle Olimpiadi. Nel giugno 2012 fu condannato da un tribunale di Tuapse, con un processo considerato iniquo da Amnesty International, a tre anni di reclusione in una colonia penale, con la sospensione con la condizionale. Tuttavia, nel dicembre 2013, con l’accusa di aver violato la condizionale, il tribunale ordinò l’esecuzione della pena fino a dicembre 2016. Il 15 aprile la Corte Distrettuale di Kirsanovskii, nella Regione di Tambov, aveva respinto la richiesta di libertà condizionale.

Fahmy ed altri due giornalisti erano stati arrestati nel 2013. Fahmy era stato condannato nel giugno 2014 a sette anni di carcere. Rilasciato su cauzione nel febbraio 2015, era stato nuovamente processato e condannato a tre anni di carcere nell’agosto 2015. Era accusato di collaborazione con il movimento fuorilegge “Fratelli Musulmani”.

Era stato arrestato in Afghanistan nel 2001 con l’accusa di avere legami con Al Qaeda, tuttavia in questi 13 anni l’accusa non è stata mai formalizzata e, conseguentemente, non è stato mai avviato un processo nei suoi confronti. In relazione a ciò Aamer è diventato un vero e proprio simbolo delle violazioni dei diritti umani perpetrate nel carcere di Guantanamo.

Dopo la liberazione Fahmy ha dichiarato: “Desidero ringraziare Amnesty International per l’incessante sostegno che mi ha dato e per aver tenuto alta l’attenzione”.

La sera del 22 dicembre  è  stato rilasciato Yevgeniy Vitishko, un importante esponente dell’org. ambientale “Vigilanza

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GENNAIO 2016 N. 1 / A.2 - Voci


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