Voci - Numero 3 Anno 3 - Amnesty International in Sicilia

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Speciale Migrazioni

U.S.A.: LA POLITICA DELL’IMMIGRAZIONE INTRODOTTA DA TRUMP di Chiara Casotti e Lorenzo Moro

A gennaio scorso, appena entrato alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha firmanto un ordine esecutivo che vieta l’ingresso alle persone provenienti da alcuni paesi a maggioranza musulmana. Le proteste sono scattate immediatamente negli aeroporti negli Stati Uniti. I dimostranti e i gruppi di attivisti, tra cui Amnesty International, hanno definito tale divieto incostituzionale. L’ordine afferma: “si sospende l’ingresso negli Stati Uniti, sia a immigrati che non immigrati, ...”. In particolare, l’ordine si rivolge a persone provenienti da paesi originariamente elencati dall’amministrazione Obama come focolai terroristici: Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia e Yemen. Kevin Johnson, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di California, ha detto che i termini “immigrati e non immigrati” coprono la maggior parte dei viaggiatori stranieri di quei paesi: “Un immigrato è un residente legale (ovvero un titolare della carta verde); un non immigrato è qualcuno con un semplice visto”. Ci sono stati diversi rapporti che descrivono come sia i titolari di carta verde sia persone con visti validi siano stati bloccati appena arrivati ​​negli Stati Uniti, o addirittura ancor prima, quando stavano imbarcandosi per il volo intercontinentale. Un uomo iracheno che viaggiava con la sua famiglia, quando ha messo piede al Kennedy International Airport di New York, si è ritrovato in fermo detentivo. Voci - SETTEMBRE 2017 N. 3 / A.3

L’ordinanza si applica anche ai rifugiati. Due famiglie cristiane siriane sono state fermate e rimandate a Doha, Qatar, dopo aver raggiunto l’aeroporto internazionale di Philadelphia. Il provvedimento di un giudice ha permesso agli altri richiedenti di rimanere in attesa di un’ulteriore revisione. Più in generale, Trump ha messo in stand-by da oltre tre mesi tutti i processi per le richieste di asilo e ha sospeso il controllo dei rifugiati siriani a tempo indeterminato, “fino a quando non ho stabilito che siano state apportate adeguate modifiche al programma di ammissione dei rifugiati americani per assicurare che l’ammissione di profughi siriani sia coerente con l’interesse nazionale”. L’ordinanza vuole sospendere l’ingresso delle persone provenienti principalmente da quelle sette nazioni e allo stesso tempo concede anche ai funzionari amministrativi una certa discrezionalità nell’applicazione: “I segretari di Stato e di sicurezza interna possono, caso per caso e quando lo richiedano interessi nazionali, rilasciare visti o altri diritti d’immigrazione a cittadini di paesi per i quali i visti e le prestazioni sono altrimenti bloccati”, ha detto l’ordinanza. Il provvedimento Trump ha gettato fin da subito nell’incertezza le amministrazioni federali sulle modalità di applicazione pratica. Un giudice federale del distretto di New York ha bloccato immediatamente l’amministrazione di Trump nel respingimento delle 10


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