TECNOLOGIA
[a cura di Francesco Romagnoli]
L’AUTOBUS? È IL MEZZO DI TRASPORTO PIÙ SICURO È stato approvato lo scorso dicembre il parere della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati relativamente al documento sul “Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale: indirizzi generali e linee guida di attuazione”
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già coinvolta nel ’Associazione, giugno scorso nell’ambito di
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BUS
magazine
una consultazione volta a ricevere da parte del MIMS i contributi sul contenuto del Piano, aveva sottolineato la centralità del trasporto con autobus come leva fondamentale per il miglioramento delle sicurezza stradale. Il trasporto passeggeri effettuato con questa modalità infatti, lo dicono i dati, ha performance di sicurezza stradale paragonabili a quelli del treno, mezzo noto per essere molto sicuro. Questo era stato affermato dall’Associazione a giugno nonché in un più recente documento inviato alla stessa Commissione Trasporti della Camera dei Deputati proprio nell’ambito del processo di approvazione del parere. E quanto sostenuto da ANAV ha trovato ampio riscontro nella commissione parlamentare. Nel parere approva-
In questa foto, il Mercedes Conecto di Autolinee Toscane. Un 12 metri mosso da un motore diesel.
to infatti, emerge, in più punti, come il ruolo del TPL (il parere si concentra maggiormente sull’ambito urbano) sia leva fondamentale per la riduzione della grave incidentalità. Devono quindi essere adottate in tutti i modi politiche per promuoverlo aumentando l’offerta e pensando città organizzate non più attorno all’auto privata ma piuttosto a modalità di trasporto più sostenibili, come ad esempio appunto il TPL. Un riconoscimento importante, in quanto spesso al tema della sostenibilità nel settore del trasporto pubblico locale e collettivo più in generale è associata la sola sostenibilità ambientale e non anche quella sociale (a cui si fa riferimento parlando di sicurezza stradale),
nonostante i due aspetti siano entrambi importanti e i risultati relativi a essi raggiungibili perseguendo le stesse strade. Peraltro, come sottolineato nel parere parlamentare, l’aumento della sicurezza passa anche dal rinnovo della flotta dei mezzi adibiti a servizi pubblici e anche in questo caso il riconoscimento può essere considerato importante. Il rinnovo del parco è spesso solo associato alla riduzione delle emissioni, ma è quantomai evidente come a questo si debba collegare anche l’incremento della sicurezza stradale. Come più volte sostenuto, il trasporto collettivo è sicuro di per sé, ma è evidente come un rinnovo della flotta possa ulteriormente incrementare tale intrinseca sicurezza. I sistemi di sicurezza attiva e passiva sono sempre in continua evoluzione e nuove regole di omologazione relative ai requisiti di sicurezza sono regolarmente approvate, con la naturale conseguenza che, come avviene in tutti i comparti del trasporto stradale, veicoli più recenti hanno livelli di sicurezza superiori. Non è un caso che negli ultimi 20 anni il numero di decessi causati da incidenti stradali nel nostro Paese sia più che dimezzato, passando dalle circa 7.000 vittime nel 2019 a circa 3.200 nel 2019. A questo, è evidente, non ha contribuito solamente il miglioramento delle tecnologie sui veicoli e la presenza di veicoli tecnologicamente più avanzati nelle strade, ma sicuramente questo aspetto è stato fondamentale. ■