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Massimo Angelo Deldossi è il nuovo vicepresidente con delega a Tecnologia e Innovazione di Ance nazionale. La nomina è avvenuta a Roma in occasione delle elezioni della nuova squadra a capo dell’Associazione dei costruttori edili per il quadriennio 20222025. Un traguardo che testimonia la valenza di Brescia a livello nazionale quale seconda realtà di rappresentanza del settore. “Sento la responsabilità di assumere un incarico delicato e di grande responsabilità, che accetto con determinazione, onorato di tale nomina e di far parte di questa squadra. Siamo pronti e motivati per lavorare a supporto del settore, la cui rilevanza in termini di contributo al Pil e all’occupazione si è manifestata con forza anche nel recente periodo. In questa fase le opportunità di lavoro sono tante e lo scopo è di consentire alle imprese, dalla più piccola alla più strutturata, di poterle coglierle. Per provata con una maggioranza del 94% dei voti. Oltre al presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi, per il prossimo quadriennio questi i vicepresidenti di Ance con le rispettive deleghe: Carlo Trestini, Relazioni industriali e Affari sociali, Domenico De Bartolomeo, Rapporti interni, Luigi Schiavo, Opere pubbliche, Stefano Betti, Edilizia e territorio, Vanessa Pesenti, Economico fiscale tributario, Piero Petrucco, Centro studi. Stefano Frangerini sarà il tesoriere. Delega speciale a Marco Dettori per la transizione ecologica, fortemente voluta dalla presidente che ha posto grande attenzione al tema già nel suo programma.

Elezioni per il quadriennio 2022-2025

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L’imprenditrice napoletana Federica Brancaccio, prima donna alla guida dei costruttori, eletta al primo turno con una maggioranza del 71%. Il presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi è il nuovo vicepresidente all’Innovazione e Tecnologia per il quadriennio 2022-2025

questo è essenziale essere uniti, con l’obiettivo di vincere le sfide ambiziose che ci attendono”, dichiara l’ingegner Deldossi. L’imprenditore bresciano sale ai vertici a supporto del nuovo presidente Federica Brancaccio, eletta alla prima votazione con una netta maggioranza di voti, il 71%, prima donna alla guida dell’Associazione dei costruttori nazionale, della quale era vicepresidente della Commissione Relazioni Industriali e Affari Sociali e componente del Consiglio Generale, oltre che già presidente di Ance Napoli e Federcostruzioni. In merito ai prossimi impegni che attendono l’Ance, la neopresidente ha affermato che “sono tanti i dossier aperti e le sfide che l’Associazione deve affrontare nei prossimi mesi per dare un concreto sostegno alle imprese, in questo momento di grandi tensioni politico-economiche”. La squadra dei vicepresidenti proposta dalla Brancaccio è stata ap-

nnn Nella fotografia la presidente e i vicepresidenti di Ance per il quadriennio 2022-2025. Da sinistra, Carlo Trestini, Domenico De Bartolomeo, Vanessa Pesenti, Stefano Betti, Federica Brancaccio, Piero Petrucco, Luigi Schiavo, Massimo Angelo Deldossi e Stefano Frangerini.

Superbonus: migliaia di imprese a rischio

A poche settimane dalla sua elezione, tra i primi punti sollevati all’attenzione del Paese, la neo-presidente dell’Associazione costruttori lancia l’allarme in merito alle drammatiche conseguenze del blocco della cessione dei crediti per imprese e lavoratori. Nonostante il decretolegge Aiuti sembrasse aver trovato una soluzione, il blocco dell’acquisto dei crediti continua a gravare sul settore edile che, dopo due anni in balia del richiestissimo Superbonus e dei precedenti incentivi per facciate e ristrutturazioni, rischia ora un effetto “boomerang” e il fallimento di migliaia di imprese. Alle testate nazionali la presidente Brancaccio ha così argomentato la situazione d’emergenza che minaccia di piegare il settore edile: “Le nostre imprese hanno i cassetti fiscali pieni di crediti di imposta che non riescono a monetizzare dopo che a novembre sono cambiate le regole. Le banche, e ancora prima le piattaforme di Cassa depositi e prestiti e Poste, hanno chiuso l’acquisto dei crediti. O li sblocchiamo o si rischia una tempesta perfetta di fallimenti, disoccupazione, contenziosi con i condomini”. Ance suggerisce una exit strategy da questa incerta e mutevole situazione, che mette le imprese con le spalle al muro: “Bisogna puntare a una rimodulazione sostenibile dei bonus, oltre che all’obbligo di qualificazione per chi svolge lavori agevolati. A questo si deve aggiungere una politica industriale di medio e lungo periodo per il settore delle costruzioni, che integri una strategia forte per il risparmio energetico sul patrimonio immobiliare in linea con le raccomandazioni europee”.

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