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Focus allestitori e produttori artigianali
Quelli del camper d’autore - parte 1
Rispetto agli anni ruggenti sono rimasti in pochi, ma le loro capacità tecniche si sono affinate. Ognuno di loro ha caratteristiche e specializzazioni specifiche, ma tutti sanno dare risposte personalizzate a clienti di ogni tipo. Dal semplice allestimento fino alla produzione di veicoli con monoscocca in vetroresina. Ecco cosa succede in questo particolare settore
Testo di Paolo Galvani
Negli anni, la produzione di veicoli ricreazionali è passata da una dimensione poco più che artigianale a realtà industriali di grandi dimensioni. Il processo di concentrazione ha portato alla creazione di gruppi multinazionali e ha ridotto sempre più il numero di costruttori e allestitori capaci di offrire un elevato livello di personalizzazione su camper e van. Quelli rimasti hanno però sviluppato competenze uniche, sia nelle tecniche costruttive (ci sono diverse aziende che producono mezzi con monoscocca in vetroresina) sia in specifiche tipologie di veicoli. Camper Professional ha voluto indagare in questo mondo per capire come si stia sviluppando, quali siano le difficoltà e cosa spinga questi imprenditori a seguire una strada indubbiamente complicata. In cinque domande abbiamo provato a sintetizzare tutto questo.
La situazione normativa e la burocrazia in Italia sono due elementi che complicano molto il “fare impresa”. Quando si entra nel mondo degli autoveicoli gli ostacoli sembrano aumentare. Quanto è complicato oggi allestire o produrre un veicolo ricreazionale nel nostro paese?
Aiesistem, Emanuele Righetti: Purtroppo, in Italia ogni ufficio provinciale agisce in modo diverso e addirittura operatori differenti all’interno dello stesso ufficio chiedono documenti diversi. Noi abbiamo risolto preparando una documentazione massiccia che copre ogni possibile aspetto, e riusciamo a essere abbastanza veloci. Il Covid ha rallentato le operazioni poiché sono diminuiti gli orari di apertura sportelli. È una situazione complicata, perché abbiamo sempre problemi con la motorizzazione. Ovviamente utilizziamo un’agenzia specializzata, ma in motorizzazione non hanno mai fretta. Un po’ siamo abituati, ma sarebbe meglio migliorare questi aspetti. È più un problema di personale preparato, e poi tutte le volte che si procede con un collaudo ci confrontiamo con una persona diversa. Per fortuna chi ci segue per gli aspetti burocratici è colui che una volta era il mio socio, e lui è espertissimo.
C-Lover Van Solutions, Paolo Dall’Ora: La situazione normativa è drammatica. Gran parte di ciò che riguarda il nostro settore è soggetto a interpretazione o non è consentito (a differenza del resto d’Europa), oppure richiede documentazione difficile da reperire. La Motorizzazione ha una gestione provinciale e ogni provin-

Emanuele Righetti
Aiesistem
MyHome Autocaravans
L’azienda muove i primi passi nel settore nel 1983, con una piccola produzione di camper puri su Fiat e Ford. Nel 1995 viene introdotta la scocca in vetroresina. Il 2001 vede l’intervento del designer Franco Turolla e la collaborazione con Opel. Nel 2016 il marchio viene acquisito da My Home Autocaravans e la sede trasferita a Pescantina.
www.aiesistem.it – Pescantina (VR)
cia ha pareri personali sulle diverse questioni. Le norme sono scritte senza tener conto delle difficoltà pratiche degli addetti ai lavori (allestitori, agenzie pratiche, agenzie collaudi, ma probabilmente anche Motorizzazione stessa e Centro Prove Autoveicoli). Si omologa finché dall’altra parte c’è la persona che interpreta positivamente le normative. Ciò che ne risulta sono confusione e iniquità. Vengono favorite le realtà estere perché, per il principio di reciprocità per l’Europa, i mezzi importati vengono accettati pur non rispettando le nostre restrizioni. Idem per i produttori di veicoli che hanno strumenti e conoscenze maggiori di noi allestitori per ottenere certificazioni e omologazioni.
Campertre, Mauro Pellegrini: Ultimamente per noi la situazione è peggiorata. Per fare un esempio, le nuove normative per impianti GPL ci hanno causato problemi con i serbatoi di gas. Li installiamo sotto il veicolo da 30 anni, perché nei mezzi di piccole dimensioni abbiamo necessità di avere spazio all’interno. Negli ultimi due anni sono cambiate le normative, che sono diventate più complicate. Purtroppo, non ci hanno riconosciuto l’esperienza pluriennale, e quindi siamo dovuti ricorrere all’aiuto di un ingegnere meccatronico e preparare una marea di documenti. Nonostante questo, ci hanno respinto più volte e ci sono voluti altri sei mesi prima di vederci accreditare come installatori autorizzati. Le Motorizzazioni non la vedono tutte allo stesso modo. Noi ci confrontiamo con quella di Vicenza, ma colleghi di altre regioni non hanno avuto alcun problema: è bastato presentare l’iscrizione in Camera di Commercio ed evidenziare l’esperienza. Per i collaudi dei nuovi veicoli invece va tutto bene, anche grazie allo studio di ingegneria che ci segue. Ormai ci conoscono, sanno come costruiamo, e ogni mezzo, essendo un esemplare unico, ha un collaudo a sé. Del resto, questi controlli sono importanti per la sicurezza, che per noi è un punto fondamentale.
Free Road, Fabrizio Dipino: In realtà, “problema” è una parola grossa: se le cose vengono fatte seguendo le normative il problema non c’è. In Italia abbiamo restrizioni importanti, incentrate in particolare sulla sicurezza, e quindi può essere difficile fare lavori che piacerebbero a qualche cliente. Privatamente si può fare poco, ma tutto dipende dalla sicurezza. Non è un brutto concetto, tenendo anche conto che se concediamo un dito spesso ci si prende il braccio. In Italia ci vuole un responsabile che dice che il lavoro è stato eseguito a regola d’arte e che il mezzo, quindi, è sicuro.
Nuova Camper Marostica, Giuseppe Sabato:
A livello burocratico noi grosse problematiche non ne abbiamo mai riscontrate. Se si fanno bene le cose problemi non ce ne sono e anche la normativa è abbastanza ragionevole. All’estero non conosco la situazione, ma di solito a livello di norme le cose cambiano di poco. Registriamo forse qualche tempistica più lunga per le immatricolazioni di mezzi che arrivano dall’estero, ma omologare i mezzi per noi non è un problema.
Overcar, Enrico Bozoli: Più si è piccoli e più è complicato barcamenarsi nell’iter burocratico, ma la cosa che dà più fastidio è che si parla di normative europee, ma poi ognuno le interpreta a modo suo. Quindi, se la Motorizzazione a cui si fa riferimento è particolarmente restrittiva (come la nostra) ci si ritrova a perdere del lavoro che altri possono invece fare tranquillamente.
La vostra è un’attività molto specifica, che richiede un’enorme quantità di competenze specifiche. È facile trovare manodopera specializzata? Quali canali funzionano meglio per reperirla?
Aiesistem, Emanuele Righetti: Non è semplice e non esiste nessun canale, l’ufficio del lavoro è diventato un ente inutile: i nominativi che indicano non si presentano nemmeno agli appuntamenti fissati per i colloqui. L’unico sistema è provare diversi candidati finché non si trova il soggetto a cui piace il nostro lavoro e formarlo internamente ed esternamente attraverso i corsi di aggiornamento che diverse aziende del nostro settore organizzano annualmente. I collaboratori validi e formati sono preziosi e cerchiamo di tenerli stretti.
Ark Design, Matteo Ruggiero: Sono entrato in questa ditta nel 1981 e sono ancora qui. Prima ero esterno, poi sono diventato socio e infine da 13/14 anni sono diventato titolare. Ora che il lavoro si sta riprendendo vorrei avere una persona o due in più, ma non si trovano. Non serve nemmeno prendere qualcuno che proviene da grandi aziende del settore, perché di solito si tratta di persone che sono state assunte a tempo determinato per lavorare in catena su singoli compiti. Noi facciamo di tutto, dalla pannellatura agli impianti alla ventilazione: ci vorrebbe qualcuno che avesse almeno un po’ di manualità.


Ark Design
Ark Design è presente sul mercato da oltre trent’anni con l’obiettivo di produrre mezzi con uno standard qualitativo superiore, realizzati in base alle specifiche richieste del cliente. Specialista nella realizzazione di monoscocche autoportanti in VTR, dispone di un’attrezzata officina per l’installazione di nuovi accessori e qualsiasi tipo di riparazione o modifica.
www.arkdesign.it Lastra a Signa (FI)
Matteo Ruggiero detto Angelo
C-Lover Van Solutions, Paolo Dall’Ora: La competenza è l’elemento “determinante” su cui ruota la nostra azienda e immagino questo valga anche per tutte le altre. Certamente nel nostro settore la diversità di competenze in gioco rende quest’aspetto ancor più delicato. Ma, a differenza della domanda precedente su normative e burocrazia, qui possiamo dire che siamo tutti sulla stessa barca. Aumentare e consolidare le competenze interne all’azienda è uno degli aspetti più strategici in assoluto nel mondo del lavoro. È un percorso che richiede tempo ed è così che deve essere. Rispetto alle questioni normative ho una visione più positiva, perché non dobbiamo scontrarci con iniquità o enti intoccabili.
Campertre, Mauro Pellegrini: Da qualche anno non c’è ricambio generazionale e questo rende le cose difficili. Ci sono persone che hanno già un po’ di esperienza, ma non abbiamo più i giovani di 20 o 30 anni che chiedono di fare questo lavoro. E se li troviamo non hanno manualità. Il nostro lavoro non è solo montaggio, ma riguarda anche elettricità, falegnameria, carrozzeria, tappezzeria e altro ancora. Abbiamo provato a reperire personale con le agenzie, con le scuole (che mettono a disposizione liste di studenti preparati come falegnami ed elettricisti) e poi c’è il classico passaparola. Ma è tutto inutile. Anche le candidature spontanee sono ormai molto poche.
Free Road, Fabrizio Dipino: Stiamo cercando di assumere personale perché la mole di lavoro è davvero importante: saremo pieni sia quest’anno sia il prossimo, ma è davvero difficile trovare qualcuno che abbia anche solo conoscenze di base. Noi siamo disposti a formare personale. Non servono competenze da laureato, ma ci vogliono una buona manualità e soprattutto tanta passione. Cerchiamo chi abbia avuto a che fare con impianti elettrici o carrozzeria, perché una parte importante del lavoro è costituito da operazioni di montaggio e smontaggio senza fare danni. Facciamo ricerca ovunque: social, ufficio del lavoro, passaparola. Per fortuna oggi posso contare su due ragazzi veramente molto bravi e su due segretarie molto preparate che seguono tutta la parte burocratica.
Nuova Camper Marostica, Giuseppe Sabato: Questo è un tasto dolente. Abbiamo fatto pa-
Mauro Pellegrini
Campertre
Campertre è specializzata nella realizzazione di camper su misura con scocca in vetroresina. L’azienda propone diverse versioni di allestimento (da due a sei posti) su meccaniche differenti (Fiat, Mercedes, Iveco, Ford), offrendo l’opportunità di personalizzare il mezzo, con l’attenzione rivolta al miglioramento tecnologico per soddisfare le più svariate esigenze ergonomiche.
www.campertre.it – Fara Vicentino (VI)




C-Lover Van Solutions
È un’azienda specialista nella conversione di veicoli furgonati. Da più di dieci anni offre soluzioni personalizzate caratterizzate da cura nella qualità e nei particolari. Oltre a realizzare artigianalmente veicoli ricreazionali completi, C-Lover si occupa anche dell’installazione di accessori come tetti a soffietto, kit elettrici, pannelli solari, riscaldatori, piastre girevoli, verande, oscuranti e portatutto.
www.c-lover.it – Creazzo (VI)
Paolo Dall’Ora
recchia ricerca di personale negli ultimi mesi, perché il lavoro è aumentato, ma è stata dura. Come canali usiamo qualche agenzia per conoscere persone e metterle alla prova oppure ci muoviamo autonomamente tramite annunci su Internet o locali. Il nostro lavoro è molto vario, va dalla falegnameria alla tappezzeria, dall’elettricità all’idraulica, fino alla carpenteria. Bisogna trovare una persona “con le mani in pasta”, che abbia voglia di imparare, che si innamori di questo lavoro.
Overcar, Enrico Bozoli: Non è facile trovare persone preparate con tante competenze. Per questo motivo, e anche perché non si riesce più ad avere delle lavorazioni programmate e continuative, anziché assumere personale collaboriamo con ditte esterne.
Questi molti mesi segnati dalla pandemia che tipo di difficoltà e/o quali opportunità vi hanno creato? La filiera della componentistica sta riuscendo a soddisfare le vostre necessità?
Aiesistem, Emanuele Righetti: Noi abbiamo rilevato il marchio Aiesistem nel 2016 ed ogni anno abbiamo registrato un aumento nell’interesse e un aumento di produzione che non è calato con la pandemia, la crescita è rimasta costante e proprio nel 2020 si è spinta anche fuori confine: abbiamo ora infatti un punto vendita in Germania. La fascia di clientela che si avvicina al nostro prodotto non è stata toccata in modo significativo dagli aspetti negativi della pandemia, e anzi ha avuto un’accelerazione del processo di decisione. I componenti, invece, hanno avuto forti ritardi e abbiamo dovuto aumentare il magazzino per poter procedere speditamente alla produzione.
Ark Design, Matteo Ruggiero: Si fa sempre più fatica a reperire materiali e questo ci fa ritardare molto. L’unico fornitore attrezzato è la SiFi, che ha un magazzino abbastanza fornito. A volte però è complicato. Per esempio, per avere i sistemi di fissaggio delle cinture di sicurezza posteriori ormai bisogna attendere più di un mese. E quando il cliente ci dà l’autorizzazione a procedere con il lavoro ci tocca aspettare. In questo momento mancano anche i frigoriferi. Il fornitore ci chiede di pianificare gli acquisti a medio-lungo termine, ma noi non siamo in grado di farlo perché i nostri numeri sono troppo piccoli.
c-Lover Van Solutions, Paolo Dall’Ora: La pandemia ha certamente spostato i riflettori verso il settore camper, la richiesta è quindi aumentata. Noi allestitori, proprio per la difficoltà nell’inserire personale competente, non abbiamo però sfruttato appieno in termini quantitativi il periodo favorevole. In compenso, abbiamo potuto selezionare la domanda con benefici sulla qualità e sui tempi di produzione. Le difficoltà sono invece dettate dalla difficoltà di approvvigionamento. Per noi il bilancio è comunque positivo.
Campertre, Mauro Pellegrini: Noi soffriamo un po’ perché il nostro mercato si è fermato. Facendo prodotti personalizzati non abbiamo una clientela standard. Chi sceglie un nostro veicolo non è un neofita, ma sa già cosa vuole. Facciamo anche mezzi per disabili e uffici mobili, oltre ad allestimenti personalizzati. Non ci sono grandi numeri, ma si riesce a lavorare. Il Covid ci ha un po’ fermato e oggi lavoriamo con riparazioni e accessori. Nella componentistica abbiamo avuto qualche difficoltà. Sapevamo già da fine ottobre che sarebbe stato difficile reperire accessori da marzo in poi. In più non riusciamo da tempo a reperire meccaniche Fiat Ducato, perché ci hanno comunicato che al momento non sono disponibili. Purtroppo, in questo caso si perde il lavoro, e se il contratto è arrivato prima bisogna restituire la caparra. il telaio di solito arriva in due o tre mesi, poi ce ne vogliono due di lavorazione per completarlo.
Free Road, Fabrizio Dipino: Il trend era già in crescita, ma la pandemia ha portato un ulteriore incremento del lavoro, accompagnato purtroppo da una diminuzione nella disponibilità dei materiali. Realizzando molte cose in casa riusciamo a limitare i danni, ma con parti elettroniche e riscaldatori, per esempio, c’è poco che possiamo fare. Tutto questo oggi ci sta creando difficoltà abbastanza serie nelle tempistiche, soprattutto per alcune tipologie di veicolo. Con i tetti a soffietto Reimo le attese sono diventate insostenibili, ormai si parla di un anno, e quindi alla fine abbiamo fatto un accordo con il produttore inglese Austop, con cui già lavoravamo, di cui siamo diventati gli


Free Road
Free Road è nata nel 2009 dalla passione per i veicoli ricreazionali e i fuoristrada. Si occupa di allestimenti speciali, in particolare per camper e fuoristrada, installazione di tetti a soffietto di diversi marchi, assistenza e manutenzione, produzione e vendita di accessori, vendita pezzi di ricambio, lavori di meccanica, carrozzeria, falegnameria e tappezzeria.
www.free-road.it Rovereto (TN)
Fabrizio Dipino
unici distributori in Italia. Oggi abbiamo una disponibilità di 10 tetti al mese.
Nuova Camper Marostica, Giusep-
pe Sabato: Per quanto ci riguarda, la pandemia ci ha portato maggiori opportunità. L’interesse per i veicoli ricreazionali è tornato vivo e abbiamo venduto molto usato, oltre che ripristinato camper magari fermi da mesi che i clienti hanno deciso di ricondizionare. A parte i camper, vista la situazione sanitaria, ci stanno dando molta soddisfazione gli ambulatori mobili. Sulla componentistica registriamo solo qualche ritardo più del solito. Però abbiamo il contatto diretto con la maggior parte dei produttori e per i nostri numeri, due pezzi alla volta, stiamo reperendo tutto quello che serve. Con Reimo si soffre di più, invece: sui tetti a soffietto siamo a 12 mesi di attesa, perché mancano le materie prime per le grosse produzioni.


Overcar, Enrico Bozoli: Stiamo affrontando grossi ritardi nelle consegne,
Giuseppe Sabato soprattutto quelle che riguardano merce in arrivo dal mercato tedesco.
Qual è l’elemento che considera più positivo nel suo lavoro?
Aiesistem, Emanuele Righetti: Sicuramente l’aspetto creativo e il rapporto con il cliente, vedere le aspettative soddisfatte al termine di un progetto è una grande gioia.
Ark Design, Matteo Ruggiero: Il momento più bello è quando si consegnano i mezzi nuovi. Vedere un cliente soddisfatto è davvero gratificante e sapere che il cliente apprezza ci fa molto piacere. Il passaparola per noi è fondamentale e questo ci dà la forza di continuare. Quando vedo tornare da noi mezzi realizzati 20/25 anni fa è una bella soddisfazione.
C-Lover Van Solutions, Paolo Dall’Ora: Siamo appassionati di quello che facciamo. Da noi le persone vengono per realizzare un sogno. Naturalmente ogni lavoro ha le proprie difficoltà, ma noi preferiamo vedere il bicchiere mezzo pieno.
Nuova Camper Marostica
L’azienda nasce nel 1994 vantando già un’esperienza pluriennale nel settore degli allestimenti personalizzati. La specializzazione è sui camper polivalenti, camper puri, semintegrali e autocaravan in vetroresina, uffici mobili, ambulatori mobili, anche per la medicina del lavoro, e mezzi speciali per disabili. Il tutto personalizzato e costruito in modo artigianale con grande cura del dettaglio.
www.campermarostica.it – Sandrigo (VI)



Enrico Bozoli
Overcar
Overcar ha un’esperienza di oltre 40 anni nell’allestimento e nella trasformazione di van, camper, cellule abitative, furgonati e veicoli speciali. L’azienda si occupa della realizzazione di tetti a soffietto e rialzati in vetroresina e della produzione di scocche in VTR per telai di diversi produttori, proponendo soluzioni di arredamento personalizzate per qualsiasi tipo di furgone in commercio.
www.overcar.it Fiorano Canavese (TO)

Campertre, Mauro Pellegrini: La creatività che si riesce a esprimere dà modo di toccare e vedere quello che abbiamo prima disegnato su un pezzo di carta e che poi abbiamo realizzato con le nostre mani, e questo è motivo di orgoglio. Quando il risultato è positivo c’è grande soddisfazione.

Free Road, Fabrizio Dipino: Il fatto che il nostro è un lavoro creativo e che non facciamo mai un mezzo uguale all’altro. La parte di progettazione è quella che dà più soddisfazioni. Realizzare un veicolo sulle esigenze del cliente è molto stimolante e vedere la sua faccia alla fine del lavoro è molto gratificante.
Nuova Camper Marostica, Giuseppe Sabato:
Il nostro lavoro è bello perché si fa un po’ di tutto. Mi piacciono le nuove sfide e i nuovi progetti, mentre non sopporto monotonia e lavori in serie. E i nostri prodotti sono sempre un nuovo progetto e una nuova sfida.
Overcar, Enrico Bozoli: Il contatto diretto con il cliente finale, il poter collaborare ogni volta nella realizzazione di un veicolo unico.
Qual è il rapporto con gli altri allestitori? Sono più colleghi o concorrenti? Lei crede sia possibile unire gli allestitori in un’associazione che possa portare avanti le vostre istanze?
Aiesistem, Emanuele Righetti: Il rapporto personale è buono, quello lavorativo è neutro o assente con quasi tutti. Senza dubbio una forma di “associazione” o “consorzio” sarebbe utile, per gruppi di acquisto o per istanze sulle normative: Crediamo sia però molto complicato trovare l’accordo.
Ark Design, Matteo Ruggiero: Conosco bene tre/quattro allestitori che fanno il nostro lavoro. Siamo in buonissimi rapporti e non ho problemi di concorrenza. Un’associazione potrebbe essere una cosa positiva, ma bisognerebbe che ci fosse un gruppo di persone che tirano tutte nella stessa direzione. Molto tempo fa c’era stato un tentativo di riunirci, ed eravamo molti di più. Non sarebbe male riprovarci, anche per ottimizzare gli acquisti.
C-Lover Van Solutions, Paolo Dall’Ora: Noi stiamo seguendo un nostro percorso personale, ma nel tempo abbiamo avuto la possibilità di conoscere altri allestitori e ci siamo trovati a condividere, piuttosto che a concorrere. Penso sia utile unire le forze. Probabilmente tutti potremmo dedicarvi solo un tempo limitato e bisognerebbe quindi avere la capacità di concentrarsi sulle poche questioni veramente importanti.
Campertre, Mauro Pellegrini: Mi sento più collega e collaboratore, ma non è così per tutti. Negli Anni 2000 ci siamo consorziati con la Nuova Allcar di San Maurizio Canavese, in provincia di Torino, con cui abbiamo tuttora una buona collaborazione e con cui ci scambiamo informazioni e riparazioni della clientela: se abbiamo mezzi in Piemonte che hanno bisogno di assistenza posso mandarli da loro, perché so chi sono e come lavorano, e viceversa. La collaborazione dipende molto dalle persone. Sarebbe interessante e vantaggioso per tutti consorziarsi, riuscire a collaborare per acquistare meccaniche e accessori.
Free Road, Fabrizio Dipino: Alcuni sono colleghi con i quali ci sentiamo per avere informazioni e aiuto su come svolgere il lavoro, mentre altri sono concorrenti. Personalmente amo molto la collaborazione, perché la ritengo fondamentale, ma non tutti la vedono in questo modo. Riunirsi potrebbe essere una cosa molto interessante. Il cliente non sarebbe certo un problema: l’allestitore lo sceglie “a pelle” e valutando il lavoro che vede. Potrebbe essere una cosa intelligente e vantaggiosa dal punto di vista produttivo. Il problema è che stanno spuntando allestitori a ogni angolo di strada e lì si perde un po’ la qualità del prodotto.
Nuova Camper Marostica, Giuseppe Sabato:
Con i più storici c’è un rapporto cordiale tra colleghi, come con Gulliver’s e Top Group, a volte anche di collaborazione. Non sarebbe male avere un’associazione: bisogna sempre mettere d’accordo tutte le teste, ma varrebbe la pena perché siamo in pochi, ognuno specializzato in nicchie specifiche sia come prodotto sia come clienti. Potrebbe essere utile soprattutto per ovviare a problemi burocratici, per la fornitura dei materiali o per ottenere un po’ di sconto in più.
Overcar, Enrico Bozoli: Con alcuni di loro collaboriamo da anni, con altri lo si è fatto e con certi non ci si considera proprio. Realizzando prodotti simili, ma non uguali, non si può parlare di vera concorrenza, ma di sicuro non sono nemmeno colleghi. In passato se non sbaglio c’è già stato il tentativo di creare un’associazione, ma non mi sembra ce ne sia più traccia.