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Anticipazioni - Salone del camper
A Parma tornano tutti i grandi nomi
A settembre 2021 il Salone del camper vedrà una presenza sostanziosa dei principali produttori di veicoli ricreazionali e dedicherà nuovamente un padiglione all’esposizione e alla vendita di accessori. Per essere il punto di riferimento di un mercato che dà grandi segni di vivacità
A cura della redazione
Sarà un salone del Camper in grande spolvero quello del prossimo settembre. Dopo un 2020 in cui nonostante tutto la manifestazione era riuscita ad aggregare presenze importanti, sia sul fronte degli espositori sia su quello dei visitatori, il 2021 sarà l’anno del rilancio. E in grande stile, visto che nella lista delle aziende partecipanti sono ricomparsi tutti i nomi che contano, compresi i marchi del gruppo Hymer (da Bürstner a Dethleffs, da Etrusco a Laika, per citarne alcuni) e Pössl. Inoltre, non può che far piacere rivedere la presenza del tanto apprezzato padiglione dedicato ai produttori di accessori, che lo scorso anno avevano preferito prendersi una pausa. Così, nomi di aziende come Acqua Travel, AL.KO, Brianza Profili, CBE, Eberspächer, Fiamma, MobilTech, NDS Energy, Teleco, Thetford e Truma – giusto per fare qualche esempio – torneranno a proporre le loro novità a tutti gli appassionati, mentre distributori come SiFi proporranno una gamma di accessori, ricambi e prodotti per il tempo libero completa e variegata.
Il trend dell’estate e non solo
La voglia di libertà e di vita all’aria aperta è stata del resto un “leit motiv” incontenibile: le vacanze in camper sono state il trend dell’estate 2020 e si candidano a essere nella top list delle scelte degli italiani anche nel 2021. Lo spazio espositivo, organizzato insieme all’APC - Associazione Produttori Caravan e Camper, si estende su circa 150 mila metri quadrati, confermandosi uno dei principali eventi internazionali di settore. La fiera si svilupperà su cinque padiglioni per ospitare quattro diverse aree merceologiche: Caravan e Camper, dove sono presenti le più importanti aziende europee del settore; Accessori per i veicoli e complementi utili a rendere più confortevole la vacanza; Shopping, con prodotti per la vita outdoor e per i piccoli spazi; Percorsi e mete, sezione di promozione turistica per conoscere luoghi e destinazioni ideali per il turismo in libertà. “Il turismo diventa sempre più esperienziale”, afferma Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma. “Secondo un recente studio dell’Osservatorio Turismo Nomisma, il 50% di chi ha fatto almeno un viaggio tra giugno e agosto 2020 ha preferito una vacanza nella natura. Il 44% ha scelto una meta adatta a lunghe passeggiate, il 20% con possibilità di praticare sport all’aria aperta e il 18% ideale per escursioni in bicicletta. Tutti indicatori che fanno guardare avanti con ottimismo, perché la vacanza in camper è in perfetta sintonia con queste esigenze. Non solo, il camperismo si proietta a diventare un acceleratore economico per la ripresa dei territori, soprattutto per quelli più lontani dalle rotte del turismo tradizionale”. Del resto, lo scorso anno le immatricolazioni italiane di camper nuovi hanno visto un incremento del 7,44% rispetto allo stesso periodo del 2019. “I nostri indicatori,” sottolinea Simone Niccolai, Presidente di APC, “ci dicono che la domanda resterà alta e non solo per motivi di sicurezza, ma anche perché il camper sta diventando uno stile di vita trendy. Siamo quindi molto fiduciosi nell’andamento delle vendite per il 2021”. Il Salone del Camper di Parma si candida così a essere il vero punto di riferimento per tutti gli appassionati del turismo all’aria aperta. La manifestazione aprirà le sue porte al pubblico dall’11 al 19 settembre.
Antonio Cellie
L’appello di APC al governo: investire nello sviluppo del turismo itinerante
In aprile il direttore generale di APC, Ludovica Sanpaolesi, ha incontrato il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, presentandogli il progetto di investimento nazionale per sviluppare il turismo itinerante messo a punto dall’associazione stessa. Le iniziative indicate nel dossier di APC, se attuate, porterebbero vantaggi importanti al PIL turistico italiano, in primis ai territori visitati dai turisti in camper e caravan. La proposta è incentrata sull’aumento consistente del numero delle aree di sosta camper in Italia
A cura di APC
Nel progetto presentato al Ministro del Turismo, APC ha indicato i numeri, il potenziale e le possibili strategie per il rilancio del settore turistico in Italia. Rilancio che può e deve trovare una spinta con l’inserimento del capitolo “Turismo Itinerante” nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il progetto, concreto e basato sui numeri, si articola sui seguenti capitoli: le dimensioni del fenomeno, la situazione in Italia e gli interventi necessari.
Il turismo in libertà: potenziale europeo
Il dossier presentato al Ministro Garavaglia parte dai numeri che caratterizzano il settore a livello internazionale. I camperisti/caravanisti europei generano – in un anno – un fatturato pari a quasi 23,5 miliardi di euro (*) con un parco circolante di circa 6 milioni di veicoli. Secondo una ricerca pubblicata dall’autorevole rivista tedesca di settore “Promobil”, la spesa media settimanale dei camperisti, nei territori visitati, è di 530 euro a persona (esclusi carburante e autostrade).
Il turismo itinerante come megatrend
Uno sguardo all’evoluzione del settore dimostra inoltre che il numero di camper e caravan sta aumentando in modo considerevole di anno in anno in Europa. Dal 2015 al 2020, l’aumento complessivo delle immatricolazioni in Europa è stato di oltre il 22% e tutti gli indicatori fanno prevedere un’ulteriore crescita annuale importante per i prossimi anni.
La situazione in Italia: turisti e ricettività
In questo quadro di opportunità l’Italia mostra un ritardo che viene testimoniato anche da alcuni numeri. Rispetto alla Francia, ad esempio, vediamo che a fronte di 128,6 milioni di pernottamenti registrati nei campeggi d’Oltralpe nel 2019, l’Italia si è fermata a 54,6 milioni (il 13,11% del totale europeo). Una differenza che appare evidente anche nella diffusione delle aree di sosta: in Francia ce ne sono più di 4.000, contro le circa 2.200 aree di sosta italiane, delle quali si stima che il 20/25% sia in condizioni di manutenzione non ottimali.
Un turismo che porta ricchezza
Nel complesso, l’Italia è attualmente in grado di attrarre i turisti itineranti europei per una quota, tra campeggi e aree di sosta, che viene stimata intorno al 10,5% del potenziale complessivo. Il fatturato turistico del Belpaese per il settore camper e caravan viene stimato in circa 2,6 miliardi di euro. Con un’adeguata organizzazione per l’accoglienza dei camperisti, l’Italia potrebbe aspirare a conquistare una fetta del mercato continentale del 20%, generando ogni anno un fatturato aggiuntivo pari a oltre 2 miliardi di euro.
Il fattore chiave: la capacità di accoglienza
Per camperisti e caravanisti, la presenza e la qualità delle strutture ospitanti sono fattori determinanti nella scelta della destinazione turistica. Investire su questo punto diventa perciò strategico per intercettare il grande potenziale di turisti itineranti, portando vantaggi diretti al territorio.
Ludovica Sanpaolesi e Massimo Garavaglia
Quattro strade per il futuro
Per sfruttare le opportunità che il turismo itinerante offre a un Paese con un patrimonio unico come l’Italia, APC ha proposto al Governo di adottare un piano strategico - inserendo il settore caravaning nel PNRR - e mettere in campo misure concrete lungo 4 direzioni: • Creare nuove aree di sosta comunali. Il Ministero potrebbe istituire un fondo consistente da assegnare alle Regioni affinché ciascuna
Regione lanci un bando destinato ai Comuni per la realizzazione delle aree di sosta.
• Creare nuove opportunità per gli operatori privati, anche tramite linee guida nazionali che rendano le leggi regionali sul turismo più omogenee e favorevoli al turismo in camper. La rimozione di impedimenti burocratici e un sistema di incentivi fiscali potrebbero sostenere la creazione di aree di sosta presso strutture agricole, vitivinicole, agriturismi, ristoranti, ecc. • Potenziare le aree di «camper service» lungo la rete autostradale.
Attualmente Autostrade per l’Italia dichiara la presenza di 120 punti di “camper service”. Sarebbe importante aumentare questo numero e promuovere la manutenzione delle strutture esistenti. • Anticipare e prolungare l’apertura dei campeggi. Un’apertura temporalmente più allargata delle strutture sarebbe un vantaggio per il sistema turistico italiano: una serie di vantaggi fiscali per le aperture dei campeggi in bassa stagione potrebbe incentivare i gestori in questa direzione.
L’interlocuzione con il Ministero del Turismo sta proseguendo. Il dossier è allo studio dei tecnici del Ministero. APC auspica che il Governo possa cogliere questa opportunità per promuovere lo sviluppo del Turismo Itinerante in Italia.
Una rubrica radio per il grande pubblico dedicata al mondo del camper
Sabato 1 maggio 2021 è partita sul canale radio della Rai dedicato alla mobilità, Rai Isoradio, una rubrica radiofonica settimanale dedicata al mondo del camper. Questa rubrica, dal titolo “Camperisti: tana libera tutti!” trasmette interviste a camperisti ed agli addetti ai lavori del settore del turismo itinerante, con l’obiettivo di aprire una finestra sul mondo del caravaning, fornendo informazioni e testimonianze di prima mano al grande pubblico dei radioascoltatori di Isoradio, sempre orientati al gusto ed alle tematiche della mobilità. L’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC), che ha contribuito a promuovere questa rubrica radiofonica, è particolarmente soddisfatta per la nascita di questo nuovo programma. Un grande ringraziamento va – oltre che alla Rai - ai giornalisti conduttori del programma, Elena Carbonari e Marco Rho, che curano i contenuti della rubrica con grande professionalità. La puntata di inaugurazione è partita con un’intervista al Presidente dell’Associazione Produttori Caravan e Camper, Simone Niccolai, che ha fornito i dati sulle dimensioni del fenomeno camper in Italia. Nella stessa puntata, anche un’intervista ad una camperista e caravanista, la prima di una lunga serie. La rubrica settimanale “Camperisti: tana libera tutti!” va in onda su RAI Isoradio tutti i sabati, intorno alle ore 09.30, e tutte le domeniche fra le 19.00 e le 19.30, quando generalmente si è in viaggio di ritorno dal fine settimana. Il programma radiofonico, che si svolgerà su un arco temporale di alcuni mesi, si propone di mettere il tema del camper e del turismo itinerante al centro dell‘attenzione del grande pubblico, anche di chi non ha ancora mai pensato alle potenzialità ed ai vantaggi che il camper può offrire. La RAI dà così voce ad un fenomeno socio/culturale, il turismo itinerante appunto, che si sta ormai affermando come megatrend.
Inaugurata a Casciana Terme (PI) la nuova area sosta camper con il contributo di APC
Si è svolta venerdì 14 maggio 2021 la cerimonia di inaugurazione della nuova Area Sosta Camper nel Comune toscano di Casciana Terme Lari, in provincia di Pisa. Presenti all’evento il sindaco, Mirko Terreni, il vicesindaco con delega al Turismo, Mattia Citi, il direttore generale di APC, Ludovica Sanpaolesi e Tania Tortelli che segue in APC il tema delle aree di sosta camper. L’area di sosta camper di Casciana Terme, con 11 piazzole di sosta, si trova in una zona molto tranquilla a poche centinaia di metri dal centro e dalle Terme di Casciana, facilmente raggiungibili a piedi. L’area, dotata di alberature e siepi, si sviluppa su 2.000 mq, ed è contigua a una zona alberata. Completano i servizi un nuovo impianto camper service, un barbecue e dei tavolini da picnic. L’ingresso all’area – protetto da una sbarra – è accessibile tramite una app di ultima generazione. Il progetto del Comune di Casciana Terme Lari aveva vinto nel 2019 uno dei quattro premi del Bando di Concorso per la Realizzazione di Aree di Sosta Camper promosso da APC.
Sta per cominciare il conto alla rovescia: si avvicina il Salone del camper 2021
Sono numerose le attività svolte dagli organizzatori del Salone del Camper - Fiere di Parma e APC - in vista dell’appuntamento annuale con il Salone, che quest’anno si preannuncia particolarmente invitante ed atteso, grazie alla partecipazione massiccia degli espositori che riempiranno i padiglioni della Fiera di Parma durante i nove giorni della manifestazione, dall’11 al 19 settembre 2021. Nel percorso di avvicinamento al Salone – del quale sta ormai per iniziare il conto alla rovescia – Fiere di Parma ed APC hanno ideato il Salone del Camper Lab, un percorso formativo e informativo, strutturato su tre webinar dedicati al mondo del camper e della caravan e destinati a pubblici diversi. Dopo aver affrontato nel primo webinar di marzo – rivolto soprattutto ai Comuni - il tema pratico della realizzazione delle aree di sosta camper ed i benefici ad esse connessi per il territorio ospitante, il Salone del Camper Lab ha proseguito in maggio la propria attività con un secondo webinar dedicato alle opportunità per gli imprenditori privati che vogliono investire in questo settore. Ed ecco arrivato il momento per dedicare il terzo webinar del Salone del Camper Lab al pubblico dei camperisti e caravanisti, ma – anche e soprattutto – a chi camperista o caravanista non lo è ancora. Chi era curioso di saperne di più su questo mondo e approfondire i benefici che il camper style offre agli individui ha seguito, assieme ai già appassionati di caravaning, il terzo webinar del Salone del Camper Lab 2021, dal titolo “Campertherapy: emozioni e motivazioni di viaggio, vacanza, weekend in libertà”. Il webinar si è svolto giovedi 10 giugno 2021, completando così il ciclo dei webinar del Salone del Camper Lab. L’incontro virtuale ha fatto focus sul benessere fisico e mentale che la camper life offre all‘individuo ed alla famiglia. Gli oratori hanno spiegato che l’utilizzo del camper per il proprio tempo libero consente di raggiungere un piacevole stato di “mindfulness”, di sviluppare rapporti familiari e sociali più intensi e genuini e di aumentare così il proprio benessere fisico e mentale. Non è mancato un intervento incentrato sul benessere che gli amici a quattro zampe regalano a chi viaggia con loro. Tutti e tre i webinar hanno riscosso un ottimo successo di partecipazione, segno che i temi affrontati sono stati ritenuti interessanti. L’elevata qualità degli oratori ha inoltre contribuito a tenere collegato oltre il 96% dei partecipanti fino alla fine dei webinar. Gli obiettivi degli organizzatori erano molteplici: informare sindaci ed assessori sulle opportunità offerte dalla creazione delle aree di sosta camper, invitare imprenditori privati ad esplorare nuove forme di accoglienza turistica e creare curiosità ed emozioni in potenziali nuovi appassionati del turismo in camper e caravan.
Osservatorio Assocamp 2021
Indagine congiunturale sull’andamento economico degli operatori dei veicoli ricreazionali e articoli per il campeggio in Italia Clima di fiducia | Pur rimanendo bassa la fiducia sulla situazione economica del A cura di Assocamp
paese, gli operatori dei veicoli ricreazionali e articoli per il campeggio intravedono la «luce in fondo al tunnel» della crisi sanitaria e si dichiarano ottimisti per il futuro.
Assocamp ha commissionato alla società di ricerca Format Research di Roma un’indagine, intervistando i propri associati, che è stata presentata il 21 giugno durante l’Assemblea nazionale di Assocamp. Ve ne presentiamo un estratto con i contenuti più interessanti. Pur rimanendo bassa la fiducia sulla situazione economica del paese, gli operatori dei veicoli ricreazionali e articoli per il campeggio intravedono la «luce in fondo al tunnel» della crisi sanitaria e si dichiarano ottimisti per il futuro. Più positivi i giudizi circa l’andamento della propria attività, che è prevista in ulteriore miglioramento da qui a un anno. Il comparto non sembra aver risentito della crisi che ha colpito altri settori. Non a caso, sette operatori su dieci sono convinti che anche quest’anno (estate 2021) molti italiani opteranno per vacanze più sicure grazie all’utilizzo di veicoli ricreazionali.
Salgono i ricavi
In effetti gli operatori del settore tra il 2019 e il 2020 hanno registrato una variazione positiva dei ricavi di quasi 8 punti percentuali e la previsione per il 2021 sul 2020 restituisce un’ulteriore crescita (+6,5%). Anche la situazione della liquidità mostra un trend positivo: alla crescita di 7 punti dell’indicatore congiunturale rispetto al 2020 si aggiunge una ulteriore previsione positiva. Due concessionari su tre ritengono di non aver ricevuto alcun sostegno concreto dai produttori durante l’emergenza sanitaria. Il 44% di chi riconosce di aver ricevuto un certo sostegno lo ha giudicato insufficiente.
Il nodo dei componenti
I problemi che più hanno impattato sul settore sono stati quelli legati alla fornitura della componentistica dall’estero. Leggermente
A Suo giudizio la situazione economica generale dell’Italia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del Suo settore, negli ultimi dodici mesi, rispetto ai dodici mesi precedenti, è…?
ANNO 2021
Serie storica del SALDO (% Miglioramento + % ½ Invarianza)
7,5
11,3
13,2
Migliorata
Invariata
Peggiorata 6,7
+6,5 punti
13,2 21,0
81,1 Andamento impresa | Più positivi i 2020giudizi circa 2021l’andamento della PREV. 2022propria attività,
che è prevista in ulteriore miglioramento da qui ad un anno. Il comparto non sembra
Base campione: 60 casi. I valori sono costituiti da percentuali di imprese rispondenti. Saldo = (% migliore) + ((% uguale) / 2). Campo di variazione esprimesse un’opinione di miglioramento) e 0% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di peggioramento). aver risentito della crisi che ha colpito altri settori. : I tra + dati 100% sono (nell’ipotesi in cui il totale riportati all’universo. degli intervistati campione
Roma, 21 maggio 2021 | 5
Come giudica l’andamento economico generale della Sua impresa nei primi mesi del 2021, rispetto agli ultimi mesi del 2020, migliorato, rimasto uguale, peggiorato…?
ANNO 2021
18,0
22,0
29,0
Migliorato
Invariato
Peggiorato Serie storica del SALDO (% Miglioramento +% ½ Invarianza)
+18,0 punti
29,0 37,0
11,0
60,0
2020 2021 PREV. 2022
Base campione: 60 casi. I valori sono costituiti da percentuali di imprese rispondenti. Saldo = (% migliore) + ((% uguale) / 2). Campo di variazione: tra +100% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di miglioramento) e 0% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di peggioramento). I dati sono riportati all’universo.Andamento impresa | Non a caso, sette operatori su dieci sono convinti che anche
Roma, 21 maggio 2021 | quest’anno (estate 2021) molti italiani opteranno per vacanze più sicure grazie 6 all’utilizzo di veicoli ricreazionali.
«Il periodo di emergenza vissuto nell’ultimo anno indurrà molti italiani ad optare per vacanze estive più sicure, massimizzando il ricorso al noleggio di veicoli ricreazionali, con ricadute positive in termini di ricavi del settore»
Quanto si dichiara d’accordo con questo assunto?
49,1
71,7
+3,7 rispetto al 2020
9,4 18,9 22,6
0,0 Per nulla d’accordo Base campione: 60 casi. I dati sono riportati all’universo.
Poco d’accordo
Mediamente d’accordo
Andamento del fabbisogno finanziario | Anche la situazione della liquidità mostra un trend positivo: alla crescita di +7 punti dell’indicatore congiunturale rispetto al 2020 si aggiunge una ulteriore previsione positiva.
Abbastanza d’accordo
Molto d’accordo
Roma, 21 maggio 2021 | 7
La capacità di fare fronte al fabbisogno finanziario della Sua impresa, ovvero la situazione della liquidità, negli ultimi dodici mesi, rispetto ai dodici mesi precedenti, è migliorata, rimasta invariata, peggiorata?
ANNO 2021
Serie storica del SALDO (% Miglioramento + % ½ Invarianza)
6,0
15,0
13,5
79,0
Migliorata
Invariata
Peggiorata
+7,0 punti
6,5
2020 13,5 24
2021 PREV. 2022
Base campione: 60 casi. I valori sono costituiti da percentuali di imprese rispondenti. Saldo = (% migliore) + ((% uguale) / 2). Campo di variazione: tra +100% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di miglioramento) e 0% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di peggioramento). I dati sono riportati all’universo.
Roma, 21 maggio 2021 | 10
meno rilevante l’impatto dell’annullamento di ordini. Meno del 50% delle imprese del settore ritiene che i produttori li abbiano supportati comunicando adeguatamente con i clienti finali circa le difficoltà e i ritardi nella filiera. Cresce nel 2021, rispetto al 2020, la quota degli operatori del settore che si sono rivolti alle banche per chiedere credito. Due su tre se lo sono visto accordare con l’importo richiesto (+22% rispetto ad un anno fa). La durata del credito sembra rappresentare un ostacolo perché ritenuta troppo breve.
Impatto della crisi sull’organizzazione aziendale
Dal punto di vista occupazionale la crisi non sembra aver lasciato strascichi. Meno del 5% delle imprese del settore prevede di tagliare il personale al termine del provvedimento del blocco dei licenziamenti.
Dal marzo 2020 è in vigore il blocco dei licenziamenti, che è stato prorogato al 30 giugno 2021 per le imprese che possono usufruire della cassa integrazione ordinaria e fino al 31 ottobre 2021 per tutte le altre. Una volta terminato il blocco, la Sua impresa prevede di licenziare personale assunto con contratto a tempo indeterminato?
59,4%
35,8%
1,0% 3,8%
Certamente sì
Probabilmente Impatto sul modello di business | La crisi ha modificato le modalità di erogazione del servizio e l’utilizzo dei canali commerciali degli operatori dei veicoli ricreazionali. sì
Probabilmente no Certamente no
Base campione: 60 casi. I dati sono riportati all’universo.Ha attivato nuove modalità di erogazione del servizio / nuovi canali commerciali per fare fronte all’emergenza che ha comportato l’impossibilità di incontrare il cliente di persona?
Roma, 21 maggio 2021 | 12
Contattare clienti tramite strumenti di video conferenza
(Skype, Zoom, etc)
Attività di marketing sul proprio sito aziendale
Attività di marketing tramite Social Network
Consegna a domicilio di veicoli
Base campione: 60 casi. I dati sono riportati all’universo. Utilizzavano prima del
COVID-19
Utilizzano dall’avvento
del COVID-19
8%
10%
19%
2% 24%
29%
49%
6%
Incremento % utilizzatori del canale
+200%
Incremento % utilizzatori del canale
+190%
Incremento % utilizzatori del canale
+158%
Incremento % utilizzatori del canale
+200%
Ma la crisi ha modificato le modalità di erogazione del servizio e l’utilizzo dei canali commerciali degli operatori dei veicoli ricreazionali. Il dato più eclatante riguarda le attività di marketing realizzate sui social network, che sono ora utilizzate dal 49 per cento degli intervistati rispetto al 19% dell’era pre-Covid.
Roma, 21 maggio 2021 | 13 Supporto dei produttori | Meno del 50% delle imprese del settore ritiene che i produttori li abbiano supportati comunicando adeguatamente con i clienti finali circa le difficoltà e i ritardi nella filiera.
Rapporto con i produttori A Suo avviso le aziende produttrici hanno comunicato in che hanno provocato eventuali disagi al cliente finale? Supporto dei produttori | Due concessionari su tre ritengono di non aver ricevuto alcun sostegno concreto dai produttori durante l’emergenza sanitaria. Il 44% di chi riconosce di aver ricevuto un certo sostegno lo ha giudicato insufficiente. modo adeguato le problematiche incontrate 50,9
A Suo giudizio, le imprese produttrici hanno offerto un sostegno concreto ai concessionari durante il periodo dell’emergenza sanitaria? 35,8
69,8%
NON hanno ricevuto
sostegno dalle imprese produttrici
Base campione: 60 casi. I dati sono riportati all’universo.
30,2%
HANNO ricevuto
sostegno dalle imprese produttrici
Se sì, qual è il Suo livello di soddisfazione riguardo le azioni di sostegno intraprese dalle imprese produttrici nei confronti dei concessionari?
44%
38%
13,2
44%
13%
Sì, tramite comunicati stampa
Base campione: 60 casi. I dati sono riportati all’universo. 6%
Molto elevato Abbastanza elevato Poco elevato Per nulla elevato
Roma, 21 maggio 2021 | 15
Sì, tramite canali digitali NO
Roma, 21 maggio 2021 | 17
Molto alta la soddisfazione circa l’azione di Assocamp durante l’emergenza. Elementi considerati di particolare eccellenza i corsi di formazione e l’azione di informazione agli associati. Molto alto l’accordo con l’iniziativa di Assocamp di richiedere al Governo che i veicoli ricreazionali possano circolare liberamente in tutte le regioni indipendentemente dal livello di rischio delle stesse. Lo stesso livello di accordo è espresso per l’azione di Assocamp a contrasto delle piattaforme di noleggio tra privati cittadini di mezzi ricreativi. Addirittura 9 operatori del settore su 10 plaudono alla richiesta di Assocamp affinché i camper e le caravan siano esclusi dai blocchi del traffico istituiti dalle autorità sulla base delle classi inquinanti.
Soddisfazione per l’operato di Assocamp | Molto alta la soddisfazione circa l’azione di Assocamp durante l’emergenza. Elementi considerati di particolare eccellenza i corsi di formazione e l’azione di informazione agli associati.
Qual è il Suo livello di soddisfazione riguardo l’azione di ASSOCAMP a supporto degli associati durante il periodo di emergenza sanitaria?
(voti da 6 a 10)
Overall Satisfaction
(voti da 6 a 10) Effettuazione di corsi di aggiornamento in favore degli associati
(es. corso di digital marketing e vendita digitale, corso sulle caldaie a gas Truma, corso sui frigoriferi Dometic etc.)
Modalità con le quali ASSOCAMP ha fornito informazioni sulla
situazione di emergenza
Modalità con le quali ASSOCAMP ha risposto alle esigenze
della Sua impresa durante la situazione di emergenza 96%
93%
89%
93%
Proattività di ASSOCAMP nell’avanzare proposte in favore del
comparto dinanzi alle Istituzioni 89%
Proattività di ASSOCAMP nel promuovere il settore attraverso canali di comunicazione esterni (es. media, stampa, social network)
87%
Base campione: 60 casi. I dati sono riportati all’universo.
Roma, 21 maggio 2021 | 22
di Luigi Boschetti Presidente Promocamp
Promocamp: ecco il Plein Air Act
L’approvazione da parte della Commissione europea del Recovery Plan, che assegna complessivamente all’Italia 220 miliardi per una forte ripartenza dell’economia e del turismo in particolare, rappresenta un’occasione straordinaria anche per il Turismo all’Aria Aperta per avviare finalmente un salto di qualità strategico ed arrivare ad una Progettazione nazionale per la realizzazione di una rete ricettiva capillare per il Turismo all’Aria Aperta. Il nostro è veramente il nuovo turismo della transizione ecologica, il più sostenibile e il più in linea con le nuove esigenze di fruizione imposte dall’esperienza postpandemica. Una modalità di fare vacanza in grado di arrivare dappertutto, osservando il naturale distanziamento e portando benefici e valorizzazione a tutto il nostro territorio, a partire dalla riscoperta della ruralità e dei suoi prodotti, dei piccoli borghi, dei Comuni e delle migliaia di località sparse. Il ruolo del Ministero, pur in presenza di una forte competenza regionale che spesso ha creato problemi, diventa oggi particolarmente centrale per dettare le linee di indirizzo, di sostegno, di forte sollecitazione e, soprattutto, nel gestire i necessari finanziamenti.
Promocamp Italia, che da anni lavora su queste proposte con le singole Regioni (es. Lombardia e Piemonte) - proposte acquisite nel loro programma anche da alcuni partiti - ha presentato al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia un progetto complessivo chiamato “Plein Air Act”, che raccoglie un disegno generale ed organico di strumenti normativi (nazionali e regionali), di progetti correlati e la formulazione di un road map per la realizzazione degli stessi e delle attese in termini di ricadute economiche nazionali (PIL) e sui territori interessati.
Il “Plein Air Act”
Nel quadro delle nuove strategie previste con il Recovery Plan europeo e nell’ambito del progetto di sostegno e rilancio del turismo italiano – Missione1, settori: “ Siti minori, Aree rurali” e “Turismo e Cultura 4.0”- proponiamo sia elaborato il Plein Air Act, e cioè una serie concertata di provvedimenti, misure e progetti relativi al Turismo all’Aria Aperta, da realizzarsi nei tempi del Recovery, entro il 2026, con un finanziamento presuntivo di 650 milioni.
I provvedimenti e gli interventi necessari per realizzare il Plein Air Act sono: 1. Linee di indirizzo o atto di indirizzo concordato tra Ministero del turismo e Conferenza delle
Regioni, che formalizzi un orientamento omogeneo da seguire per le nuove normative regionali - soprattutto per le tipologie di strutture ricettive e di servizi da prevedere - sulla base di quanto già stabilito dalla stessa Conferenza con i suoi pronunciamenti del luglio 2017, decisione17/102/CR11/C16.
Non si propone una legge quadro, senz’altro più congrua, per i tempi lunghi che avrebbe, incompatibili con i tempi del Recovery (realizzazione entro il 2026).
Queste linee di indirizzo dovrebbero in particolare rivedere in modo omogeneo sul territorio nazionale la regolamentazione di un turismo che fa della mobilità in libertà la sua cifra fondamentale e che mal si concilia con differenze regionali (il mercato di riferimento è infatti non solo quello nazionale ma quello europeo), e che necessita di reti capillari di strutture ricettive, parametrate ai flussi dei vari luoghi con una tipologia plurale in termini di dimensioni, impatto e di gestione, definendo degli standard qualitativi di livello europeo. (Si tenga conto a tal proposito della nostra proposta per un “Atto di indirizzo…”). 2. Una Progettazione per territori vasti di questa ricettività fatta da committenza pubblica (grandi Comuni,
Province, Consorzi di piccoli Comuni, Parchi, Percorsi tematici ed enogastronomici, ecc…) e privata, finanziata attraverso le Regioni, che promuovono queste azioni, dal Ministero del turismo, a fondo perduto per il pubblico e al 50% per il privato (con credito d’imposta quinquennale) per la parte della struttura riguardante l’itinerante con mezzi propri del turista; Ministero che dovrà gestire i fondi del Recovery e di altre fonti, secondo quanto previsto dalle linee di indirizzo nazionale di cui al punto 1), recuperando così una concertazione nazionale Ministero-Regioni, indispensabile per una realizzazione omogenea del progetto nazionale.
Questo capitolo ben si lega al sottoprogetto relativo ai “Siti minori, Aree rurali e Periferie” del Recovery, mirato ai “piccoli borghi storici e rurali… favorendo la rinascita delle antiche strutture agricole e dei mestieri tradizionali… si sosterranno nuove modalità di ricettività quali l’ospitalità diffusa… contrastando lo spopolamento dei territori”
Così come contribuisce a mettere in valore quanto prevede il sottoprogetto “Turismo e Cultura”, che intende “introdurre un nuovo modo di fruire il patrimonio” storico e culturale del Paese con “il cosiddetto turismo lento, un modo di viaggiare e di gestire i flussi dei visitatori che apre alla valorizzazione di nuovi territori, in chiave di sostenibilità e autenticità… con l’offerta di cammini, percorsi vari, riscoperta di aree archeologiche”. (Anche per questo punto offriamo il nostro contributo propositivo col documento “Per lo sviluppo territoriale del Turismo all’aria aperta”).
Obiettivi e risultati da raggiungere entro il 2026
Attraverso queste azioni, il Plein Air Act mira a realizzare nel Paese più turistico d’Europa una rete capillare ricettiva per il turismo all’Aria Aperta, che porti quantità e qualità delle strutture e dei servizi dalla attuale situazione ai migliori standard quali-quantitativi europei, con:
1. Campeggi: dagli attuali 2.700 passare gradualmente ad almeno 5.000, riservando almeno il 70% della loro area al turismo itinerante con mezzi del turista. Il finanziamento, da prevedere a fondo perduto per il pubblico e per i privati per il 50% del costo dell’area riservata agli itineranti come credito fiscale quinquennale. Il finanziamento necessario è stimabile in circa 105 milioni (privati) + 25 milioni (per il pubblico) di €. (Calcolo per i privati: 120.000 € di spesa in media – al 70% dell’area = 84.000, al 50% per singolo intervento 42.000 € x 2500 = 105 milioni); 2. Campeggi di transito e/o municipali: comunali o privati - oggi non presenti se non in varie forme (es. agricampeggio) - in piccole località, in aree rurali a bassa densità antropica, in prossimità di snodi stradali o di punti di interesse storico, culturale, archeologico, paesaggistico. Abbinati ad attività di stazione di servizio, di ricettività alberghiera, di ristorazione, agrituristica, agricola, di parcheggio, di attività commerciali e di servizio ai viaggiatori. Occorrerebbe incentivarli per il loro valore come struttura di base per il turismo più itinerante e più green in grande crescita, per portare valore aggiunto a molte piccole realtà agricole, produttive o (apparentemente) marginali sparse. Il finanziamento, ipotizzabile con la formula del contributo a fondo perduto per il
pubblico e del 50% per il privato con credito d’imposta quinquennale, dovrebbe essere: 10 milioni di euro. 3. Aree di sosta attrezzate: dalle attuali 2.000 ad almeno 6.000, sia pubbliche che private, finanziate a fondo perduto al 100% per il pubblico e per il 50% per il privato con credito fiscale quinquennale. Anche abbinate ad attività come quelle previste sopra.
Finanziamento: 200 milioni (calcolo: 50.000 x 4.000) 4. Punti sosta pubblici e privati , con stalli in tutto o solo in parte dedicati al turismo itinerante, soprattutto nei piccoli borghi e località, da realizzare in ogni luogo che voglia rapportarsi con questo tipo di turismo: almeno 10.000, anche abbinati ad attività come sopra. Finanziamento complessivo di circa 100 milioni di euro.
Stessa modalità di concessione del finanziamento dei punti precedenti. 5. Camper service pubblici e privati aperti al pubblico, distribuiti territorialmente ad una distanza indicativa l’uno dall’altro di circa 10/15 km per servire soprattutto territori di piccoli insediamenti rurali o di altro tipo, autonomi o anche in punti sosta, utili anche per i pulman turistici: almeno 10.000 per un finanziamento totale di 100 milioni di euro. Stessa modalità di finanziamento prevista sopra. 6. Miglioramento delle strutture esistenti e loro adeguamento agli standard ipotizzati nelle Linee di indirizzo nazionali per un finanziamento complessivo di 100 milioni di euro, con lo stesso criterio di finanziamento pubblico/privato. 7. Una forte campagna di promozione e marketing territoriale relativo al Turismo all’Aria Aperta, collegato o autonomo dal turismo in generale. Ad esempio un sito nazionale su cui confluiscono quelli regionali. Finanziamento di 10 milioni di euro.
In totale il Plein Air Act costerebbe: 650 milioni di euro in 6 anni su un totale di 8 miliardi previsti per il turismo nella Missione 1 del Recovery Plan, l’8% circa, che produrrebbe un risultato sul PIL dal 2% attuale al 4% nei sei anni, ricchezza distribuita capillarmente sul territorio, che troverebbe nuove occasioni di salvaguardia e valorizzazione di molte piccole realtà locali e farebbe finalmente diventare il nostro Paese il più appetibile anche per il Turismo all’Aria Aperta.
di Gianluca Tomellini Vice Presidente AIASC
Grandi aspettative sul Recovery Plan, in attesa dell’approvazione del nostro PNRR, con previsione entro luglio della prima tranche di risorse
Il Recovery Plan, opportunità per le Aree Sosta Camper
Il Recovery Plan ha come principali attori le donne, i giovani e il Mezzogiorno, contribuendo in modo sostanziale a favorire l’inclusione sociale e a ridurre i divari territoriali. Per partecipare alle gare alle opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infatti, è stato introdotto l’obbligo di assumere, a seguito dell’aggiudicazione, una quota non inferiore al 30% di donne e giovani under 36. Il governo investe nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna. In sostanza l’obiettivo è di rilanciare, fra l’altro, i settori economici della cultura e del turismo, che rappresentano complessivamente circa il 12% del PIL, giocando un ruolo importante nel sistema produttivo nazionale, poiché elemento di rappresentanza del nostro Paese quale immagine e “brand”, oltre al rilevante peso economico nazionale. La valorizzazione di siti storici e culturali, mirata a migliorare la capacità attrattiva, la sicurezza e l’accessibilità dei luoghi, riguarda, infatti, non solo i grandi attrattori turistici, quali le principali città d’arte ma anche i siti minori, caratterizzati ad esempio dai borghi, così come le periferie urbane quale elemento intrinseco del tessuto sociale del territorio da rigenerare e qualificare. Queste valorizzazioni passano attraverso il miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, migliorando l’offerta e aumentando di conseguenza l’attrattività turistica complessiva. Tutto ciò potrà avvenire attraverso un processo di riqualificazione e rinnovamento delle strutture ricettive turistiche grazie alle potenzialità del digitale, che attraverso le nuove tecnologie potrà traghettare anche il nostro comparto turistico delle Aree Sosta Camper a una concezione 4.0, capace di sostenere il territorio e sviluppare finalmente un concetto integrato di rete, finalizzato alla sostenibilità del territorio e dell’economia locale.
Turismo 4.0
Per quanto riferito al Turismo 4.0, sono previsti 2,4 miliardi di euro, e 100 milioni per la creazione dell’Hub per il turismo digitale, oltre a 1,8 miliardi per fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche e 500 milioni al programma Caput Mundi, Next generation Eu per grandi eventi turistici. Gli investimenti previsti sono mirati al miglioramento delle strutture ricettive turistiche e dei servizi erogabili, con una riqualificazione degli attuali standard dell’offerta, affinché possa crescere la capacità competitiva delle strutture anche attraverso la promozione di un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. Per quanto attiene al comparto delle Aree Sosta Camper è pertanto auspicabile, oltre che necessario, realizzare interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture esistenti, attraverso un potenziamento del livello di digitalizzazione passando per una formazione qualificata che possa accrescere le competenze digitali degli operatori del settore. Nei prossimi anni andremo verso la creazione di un Hub del turismo digitale, che consentirà di collegare l’intero sistema turistico allo scopo di valorizzare l’offerta del singolo. Una grande sfida ci attende, ma anche una grande opportunità che consentirà agli operatori più deboli e a oggi isolati dal sistema turistico globale di entrarne a far parte di diritto. Grazie al digitale, aumenteranno le chance di una reale espansione e potenziamento della qualità dei servizi erogati, oltre all’alleggerimento dei costi di gestione e manutenzione a oggi necessari per le attrezzature tradizionali ormai obsolete. È in quest’ottica, che il comparto delle Aree Sosta Camper potrà ritrovare il proprio collocamento e la propria identità nella scacchiera della ricettività turistica. Il digitale è il passaggio non solo per giungere al turismo 4.0, ma per trovare e sviluppare in questa nuova concezione il concetto di rete e di sinergia che porterà tanti giovani capaci imprenditori e imprenditrici ad acquisire la consapevolezza di far parte di un comparto sempre più coeso e forte della propria identità.