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Speciale mercati

Vi spiego il mercato tedesco

Daniel Onggowinarso Direttore CIVD

Nel 2020 in Germania si sono venduti più di 107.000 veicoli ricreazionali, una cifra mai raggiunta e che rappresenta una crescita anno su anno di quasi il 33 per cento. Abbiamo chiesto a Daniel Onggowinarso, Direttore del CIVD, (l’associazione tedesca dei produttori) di spiegarci i motivi di questo incredibile risultato

A cura della redazione

In Germania le vendite dei veicoli ricreazionali hanno fatto registrare per diversi anni una crescita interessante, ma nel 2020 questo fenomeno è letteralmente esploso, arrivando a livelli senza precedenti e surclassando qualsiasi altro mercato europeo. Daniel Onggowinarso, Direttore del CIVD, ovvero l’associazione tedesca dei produttori, ci illustra nel dettaglio che cosa sta accadendo in Germania e perché.

Daniel Onggowinarso: “Nonostante la pandemia, il 2020 si è rivelato un anno incredibile, con una crescita di oltre un terzo rispetto al 2019: abbiamo immatricolato oltre 100.000 nuovi veicoli ricreazionali. I nuovi camper sono arrivati all’incredibile cifra di 78.000, con una crescita di oltre il 45%, mentre nelle caravan abbiamo registrato la seconda cifra più alta di sempre, con quasi 30.000 unità di un prodotto che sembrava destinato a sparire. Ma questo non è accaduto, soprattutto sul mercato tedesco. Ora voglio mostrarvi un grafico storico (Figura 2) che illustra come siamo arrivati ai giorni nostri. Questa è una delle mie chart preferite, perché mostra lo sviluppo in Germania negli ultimi 60 anni. Si può vedere come tutto è iniziato e come le caravan siano diventate un grande successo. Poi, alla fine degli anni ‘70, sono arrivati i primi camper, che nel 2007 hanno per la prima volta superato le vendite di caravan. Se ci concentriamo sugli ultimi 3, 4, 5 anni, possiamo vedere uno sviluppo pazzesco, in una certa misura anche inaspettato. 107.000 unità vendute ci hanno davvero colti di sorpresa. È una crescita che in questi termini nessuno qui era riuscito a prevedere. Anche i veicoli circolanti sono in crescita e sembra che ben pochi vengano avviati alla rottamazione. Come si può vedere, i camper sono cresciuti del 14,5% raggiungendo nell’ultimo anno quasi 675.000 unità. I dati si riferiscono al 2020 e sono calcolati al 1° gennaio 2021. Anche le caravan sono aumentate, arrivando a quasi 700.000 unità. Penso che quest’anno, per la prima volta, vedremo un parco circolante di camper immatricolati più grande rispetto a quello delle caravan. Alla fine del 2021 credo che avremo raggiunto in totale 1,4/1,5 milioni di pezzi. Nonostante la pandemia, il parco cir-

Figura 2 - Lo sviluppo in Germania

Livelli record negli ultimi quattro anni consecutivi, con oltre 107.000 nuove immatricolazioni e 1,4 milioni di veicoli in stock nel 2020

Figura 3 - Le immatricolazioni mese per mese

Germania 2020 vs 2019 (la % indica la differenza tra i due anni)

colante tedesco non accenna a diminuire. Ma vediamo nel dettaglio come è andato il 2020 per l’industria tedesca del caravanning (Figura 3). A gennaio e febbraio siamo partiti molto forte con entrambi i segmenti, con numeri a due cifre. Poi, come sapete, è arrivato il lungo periodo di lockdown, che è stato particolarmente duro ad aprile: in Germania tutto era chiuso. In questi due mesi cruciali, marzo e aprile, molti veicoli non sono stati consegnati e ci siamo ritrovati con quasi 8.000 unità in meno rispetto al 2019. Visto che come associazione uno dei nostri compiti è quello di promuovere l’immagine e lo stile di vita del caravanning, al momento della riapertura abbiamo realizzato uno spot pubblicitario televisivo e un lancio di marketing. Abbiamo iniziato ad aprile solo per convincere la gente a pensare di nuovo al caravanning. Non credo che questo sia l’unico motivo per cui i numeri del mese successivo siano stati così alti, ma questo spot, come quelli di altre associazioni, ha dato una speranza e un po’ di entusiasmo, spingendo la gente a tornare a uscire. Offrendo sicuramente ispirazione su cosa fare quest’anno anche a persone che non conoscevano il nostro stile di vita e che non potevano certo pensare a crociere, voli per la Tailandia o cose simili. Le immatricolazioni sono così andate alle stelle, soprattutto dopo giugno. Nella seconda metà dell’anno abbiamo visto aggiungersi oltre 30.000 unità a quelle vendute nello stesso periodo del 2019, che era già stato molto forte. In Germania abbiamo tratto vantaggio da un taglio di tre punti dell’IVA che fondamentalmente spiega la forte crescita delle immatricolazioni a novembre e dicembre, e che ha poi portato a un indebolimento nei primi due mesi del 2021. A marzo, però, le vendite sono tornate molto forti e nel primo trimestre abbiamo nuovamente registrato un segno positivo. Dovrebbe essere una crescita del 12% su un anno come il 2020 che era già stato molto buono. Le caravan sono un po’ in ritardo, ma i camper sono tornati in carreggiata con un più 24%, almeno fino a ora. Per spiegare più in dettaglio come è avvenuto lo sviluppo nel segmento dei camper vi mostro i dati divisi per tipologia, con le differenze tra il 2019 e il 2020 (Figura 4). Sul lato sinistro, partendo dal basso si vedono i camper van, e poi – a salire – i mansardati, i semintegrali e i motorhome. Nel complesso, a destra si vede come il mercato sia cresciuto da 54.000 a 78.000 unità circa e come ogni tipologia sia in crescita, senza segmenti che rallentano o vengono cannibalizzati. Rispetto al 2019, tutti i numeri sono in salita. Tuttavia, c’è un segmento, quello dei camper van, che sta crescendo in tutta Europa, e voi conoscete questa tendenza. La loro quota di mercato è passata da circa il 42 a quasi il 48%. Sono numeri incredibili: quasi un camper su due venduto in Germania è ora un mezzo piccolo, un camper van. Teniamolo a mente guardando la prossima chart: i camper, soprattutto a causa dei camper van, sono sempre più piccoli. Parlando di caravan la situazione è diversa (Figura 5). In Germania, negli ultimi 10 anni, il segmento oltre 1,6 tonnellate, evidenziato in blu scuro, è aumentato notevolmente. La sua quota di mercato è pari al 68% di tutte le nuove immatricolazioni e rappresenta quasi 20.000 unità. Un numero impressionante, considerando che nel 2010 le immatricolazioni com-

Figura 4 - Domanda elevata sui camper van

Il trend prosegue

Figura 5 - Shift nel segmento caravan

Caravan ben attrezzate nei campeggi

plessive di caravan hanno rappresentato meno di 16.000 unità. Sembra esserci un’enorme richiesta di camper più piccoli, ma quando si guardano i veicoli da traino c’è un’enorme richiesta di unità più grandi e più confortevoli. Sono aspetti che gli operatori dei campeggi devono tenere a mente quando riprogettano le loro piazzole. Tutto questo sviluppo ha portato a un forte aumento dei ricavi per il mercato tedesco. Queste cifre parlano da sole. Il settore è arrivato a 12,5 miliardi e se si guarda da dove siamo partiti nel 2007, o anche solo nel 2015, si nota un’enorme crescita, di cui al momento non vediamo una fine. Perché non la vediamo? Come associazione, realizziamo regolarmente degli studi per cercare di prevedere gli sviluppi futuri. Ora vi mostro alcuni risultati delle ricerche che abbiamo condotto negli ultimi anni, anche prima del periodo pre-pandemico. Questo, per esempio, è uno studio sul turismo realizzato da un rinomato istituto di ricerca tedesco (Figura 6). Si è scoperto che l’impatto economico del caravanning sul turismo ammonta ogni anno a quasi 15 miliardi di euro. Non c’è da meravigliarsi per i 140 milioni di pernottamenti e gite giornaliere: questo calcolo comprende i campeggiatori itineranti, quelli stanziali e quindi anche i campeggi. La cosa importante è che si parla di persone che viaggiano con il camper, sia che si fermino in piazzola per la notte sia che abbiano organizzato una gita di un giorno, quelle che si fanno quando si vuole andare a fare un’arrampicata o a pescare. Ecco come abbiamo ottenuto questo numero incredibilmente grande. E anche l’equivalente per il livello occupazionale, che è sempre molto utile quando ci si confronta con i politici, che possono così comprendere come il caravanning sia molto importante, con un grande impatto sull’economia. Abbiamo anche realizzato uno studio sulla sostenibilità (Figura 7). Ovviamente noi sappianel 2019, con un’analisi da parte di un grande istituto di consumatori. Fondamentalmente, quello che hanno scoperto è che nella seconda metà del 2019 un tedesco su cinque era disposto a fare un viaggio in caravan o camper. Un’altra scoperta di quello studio, e non vediamo l’ora che si possa ripartire per verificare se sia vera, è che i millennial sembrano essere la più grande frazione tra i potenziali caravanisti del futuro (Figura 8). Se non commettiamo errori, non perderemo i nostri clienti: ne abbiamo ancora molti di potenziali. La maggior parte di loro è ancora troppo giovane per acquistare un nuovo veicolo, anche se alcuni ovviamente lo fanno, ma certamente sono ancora troppo giovani. Se si guarda il grafico, si può vedere l’età media dei proprietari di caravan e camper di nuova immatricolazione negli anni 2017 e 2020. La parte blu della barra è la frazione più giovane, ed è aumentata del 3% negli ultimi 3 anni. La stessa cosa è avvenuta per i camper. Ma questa giovane forza non è il nostro obiettivo, per il momento. Saranno loro i futuri

mo che caravan e camper sono green, ma le altre persone devono capire perché. Quindi nel corso degli anni abbiamo lavorato con istituti rinomati, non per sembrare green, ma soprattutto per sfidare noi stessi, chiedendo a chi si occupa di questo importante tema di darci delle risposte. E anche loro sono giunti alla conclusione che il camper, o il campeggio come forma di vacanza, è davvero verde e sostenibile. È ovvio che sia meglio di una nave da crociera o di un aereo, ma lo è anche rispetto a un’autovettura. E in alcuni casi persino un viaggio in treno più hotel finisce per far registrare emissioni di CO2 maggiori rispetto al viaggio in camper con soggiorno in campeggio. Questa è una buona notizia e ci dà anche un po’ di credibilità di fronte ai politici. Magari un giorno avremo veicoli elettrificati e otterremmo risultati ancora migliori, a seconda del mix di elettricità utilizzato, ovviamente. C’è molto potenziale. Ultimo ma non meno importante, abbiamo realizzato uno studio pre-pandemia,

Figura 6 - Effetto economico del turismo in RV

Germania 2020

Figura 7 - Il caravanning è eco-friendly

Lo confermano gli studi Okoinstitut (2013) e Ifeu (2020)

Figura 8 - L’elevato potenziale all’interno della popolazione tedesca alimenta prospettive positive

I millennial hanno il più alto interesse per il caravanning

clienti, perché l’età media dei proprietari di caravan è di circa 50 anni, anche se è scesa a 49,1, mentre per i proprietari di camper siamo ancora a quasi 55. Parlando di millennial e di Generazione X dobbiamo rimanere con i piedi per terra e concentrarci sul momento attuale. Sicuramente il settore deve prepararsi per il futuro, ma oggi i nostri clienti sono ancora i Boomer. Per fortuna, nonostante la pandemia, come tutti sapete il Caravan Salon si è potuto svolgere, anche se con numeri più contenuti. Però, l’avrete letto sui giornali, tutti hanno espresso soddisfazione. Un elemento molto interessante è stato la percentuale di chi ha visitato la manifestazione per la prima volta. Di solito, in media, si tratta di meno di un terzo di tutti i visitatori, mentre questa volta sono stati oltre il 42% a partecipare per la prima volta al Caravan Salon. Fondamentalmente questo dato riflette il grande interesse per questo stile di vita e per questa forma di viaggio. Penso che molti di loro siano anche tornati a casa e abbiano acquistato un veicolo. Quindi ci sono molti esordienti, nuovi proprietari che iniziano solo ora a usare questo tipo di veicolo. Bisognerà saperli accogliere, quando arriveranno nei campeggi italiani. Potrebbero avere bisogno di assistenza e, pur avendo sempre un vicino campeggiatore pronto a dare supporto, penso che queste persone avranno ancora bisogno di molto aiuto in futuro. Noi facciamo del nostro meglio per istruirli. C’è quindi molto potenziale, ma forse anche molto lavoro. Mi avvicino alla conclusione, ma prima faccio una previsione dal nostro punto di vista (Figura 9). Il 2020 è stato un anno molto forte per noi, ma dai nostri dialoghi con i produttori e dalla risposta che vediamo sui media, nonostante la pandemia e nonostante i blocchi, nei prossimi uno o due anni venderemo ancora di più. Questo è certo, e significa più nuovi clienti, persone che sono davvero disposte a viaggiare una volta che sarà di nuovo possibile, non solo in Germania, ma anche in tutte le tipiche destinazioni di viaggio come l’Italia. Naturalmente, la situazione attuale presenta anche alcune sfide. La catena di approvvigionamento del settore è un tema caldo al momento. I concessionari sono quasi vuoti, hanno venduto tutto, quindi la nostra ipotesi è una crescita del 10%. È un risultato ambizioso, vediamo se riusciamo a centrarlo. In questo momento non possiamo definirci positivi, ma diciamo che siamo ottimisti! Uno dei problemi è che le infrastrutture non sembrano in grado di far fronte alla crescita del numero dei veicoli. C’è un’enorme necessità di sviluppare maggiori opportunità di vacanza per i nostri clienti. C’è una cosa che voglio sottolineare: abbiamo visto alcune scelte discutibili in Europa, partite dal Portogallo, dove le persone che pernottano fuori dai campeggi vengono inseguite, quasi arrestate e multate. Non sono sicuro che questa sia la mossa giusta da fare in questo momento. I campeggi sono pieni, perché preoccuparsi di questi aspetti? Certo c’è una questione di educazione: dobbiamo spiegare a queste persone che la spazzatura non va abbandonata in giro, ma dobbiamo comunque mantenere alto l’interesse di queste persone per questo stile di vita e fare in modo che possano divertirsi. Vogliamo che entrino nei campeggi, anche se magari non per tutte le notti. Di certo non dovremmo inseguirle. Ultimo ma non meno importante è lo sviluppo economico. Quando si potrà ripartire? In Austria e Germania siamo ancora bloccati e non so quando sarà possibile farlo, e questo potrebbe avere un impatto anche sui veicoli in fase di immatricolazione e sulla motivazione dei nostri clienti a viaggiare in Germania, ma anche all’estero. Tutto sommato abbiamo un po’ di cose da fare nel breve termine, ma a lungo andare siamo certamente un buon settore. Dobbiamo apprezzare questa opportunità.

Figura 9 - Le prossime sfide

Prospettive ancora positive per la Germania

Vi spiego il mercato sudafricano

Testo di Francois Huysamen, Digital Editor di CaravanSA

Foto fornite da Caravan & Outdoor Life Motorhome-World

L’ultimo decennio è stato un periodo turbolento ma anche entusiasmante per il mercato sudafricano dei veicoli ricreazionali. Dall’indebolimento dei tassi di cambio all’aumento del prezzo dei veicoli a causa dei costi di importazione di parti e accessori da un lato, a un’esplosione di innovazione e nuovi produttori dall’altro. Mentre le vendite di nuove caravan erano diminuite di poco più del 40% dal 2009 al 2019, le cose stavano poi effettivamente iniziando a migliorare

Idati sul turismo diffusi da Statistics South Africa (Stats SA) - che analizza i ricavi degli alloggi e i tassi di occupazione - hanno mostrato che a marzo 2019 il fatturato da parcheggi per caravan e campeggi era cresciuto del 27% su base annua. Il ricavato di aprile 2019 nel settore della ricettività turistica è stato alla pari con l’anno precedente, ma maggio ha mostrato un incredibile aumento del 44,6%. L’inizio del 2020 ha visto anche un’affluenza record alla più grande fiera sudafricana per caravan, camper e campeggio: The Caravan Show alla Gallagher Hall di Johannesburg. Con un totale di oltre 15.000 m² di superficie e oltre 900 espositori (la presenza dei produttori copriva oltre il 90% del mercato sudafricano), gli organizzatori hanno registrato oltre 32.665 visitatori: una crescita di 7.500 partecipanti rispetto all’edizione precedente.

Il Covid e il settore campeggio

Poi, con la pandemia Covid-19, sono state introdotte restrizioni di viaggio e il 27 marzo 2020 è entrato in vigore un blocco nazionale. Nel primo mese di lockdown, tre milioni di sudafricani avevano perso il lavoro e nel dicembre 2020 è stato riferito dal Dipartimento per lo sviluppo delle piccole imprese che il 42,7% di esse aveva chiuso a causa dell’impatto economico del lockdown. Con la chiusura di attività non essenziali e l’incertezza economica, i produttori del settore camper hanno visto precipitare le vendite locali. Allo stesso tempo, i resort non hanno avuto altra scelta che chiudere temporaneamente, sperando di poter sopravvivere fino alla revoca delle restrizioni. Dopo che i caravan park e i campeggi hanno registrato una buona crescita di fatturato anno su anno (15% a dicembre 2019, 22% a gennaio 2020, 25% a febbraio), Stats SA riporta che sia aprile che maggio 2020 hanno visto una crescita negativa del 100% anno su anno del fatturato. Gli ultimi dati per il 2021 mostrano un calo del 36,6% su base annua a gennaio.

Ottimismo per le vendite di RV

Mentre gli ultimi due anni sono stati difficili per il mercato RV in Sudafrica, sembra che ci sia luce in fondo al tunnel. Molti produttori e concessionari stanno registrando un aumento delle vendite negli ultimi sei mesi. Ina Dreyer, di Jurgens Campworld, afferma: “Attualmente stiamo vivendo un picco nelle vendite, a causa delle restrizioni di Covid e delle persone che scelgono di soggiornare nei propri spazi piuttosto che in alloggi condivisi come hotel e pensioni”. Questa tendenza è sottolineata da Allan Keyzer di Aloe Caravans: “C’è un miglioramento nel mercato dei camper perché le persone vogliono essere autosufficienti durante le vacanze, riducendo il rischio di infezione”. La sicurezza non è stata l’unica forza trainante della recente ripresa del mercato. Con i viaggi internazionali per lo più fuori gioco, più sudafricani optano per vacanze locali, e questo è stato particolarmente favorevole al mercato del noleggio e dell’usato. Dennis Bouwers, amministratore delegato di Bobo Campers, uno dei più grandi brand di noleggio RV in Sudafrica, sostiene di aver rilevato un aumento della domanda di veicoli usati, anche da parte dei camperisti dell’ultima ora. “Con i sudafricani che ora optano per una vacanza locale, molti hanno provato, e adorato, il viaggio in camper”, dice. “Con le società di noleggio che registrano un forte calo del turismo in entrata, le dimensioni delle flotte hanno dovuto essere spesso ridotte. Ciò ha portato sul mercato un numero maggiore di usato recente, offrendo al cliente una scelta più ampia che mai”. Motorhome-World, il più grande produttore di camper in Sudafrica e unico fornitore di nuovi veicoli per la flotta di noleggio Bobo Camper, ha visto un recente aumento della propria attività di esportazione. Dennis Bouwers, amministratore delegato di Motorhome-World, afferma: “Il motivo principale della maggiore domanda di esportazioni è dovuto alla crisi

del Coronavirus. La domanda di nuovi camper in Australia è stata creata dalla crisi che ha portato gli australiani a viaggiare nel proprio paese”.

Il mercato RV

Sfortunatamente, il sistema di informazione sul traffico dell’amministrazione nazionale (NaTIS) rende disponibili solo statistiche ufficiali per le vendite di caravan nuove e usate. NaTIS include motorhome e camper nella categoria “LDV, van, altri veicoli a carico leggero GVM <= 3.500 kg”, mentre i camping trailer sono inclusi nella categoria “rimorchi a carico leggero GVM <= 3.500 kg”. Gli ultimi dati rilasciati da NaTIS mostrano nel 2020 un totale di 1109 nuove immatricolazioni di caravan. Sebbene questo numero possa sembrare basso rispetto alle cifre europee, va notato che, nonostante le difficoltà incontrate in tutto il paese e nel mondo, il 2020 è stato il primo anno, in oltre un decennio, che ha mostrato una crescita (sebbene piccola) anno su anno nelle vendite di nuove caravan. I dati NaTIS ufficiali attualmente disponibili risalgono solo fino al 2007, ma mostrano una chiara tendenza al ribasso nelle vendite di nuove caravan: da 2.306 unità nel 2007 a solo 1.841 due anni dopo, arrivando al minimo nel 2019 con 1.077 vendite. I veicoli circolanti (Carvans) secondo il National Traffic Information System erano 98.051 alla fine del 2020 (in calo del 6,84% dai 105.462 nel 2010). Mentre il mercato delle nuove caravan è crollato di oltre il 50% in poco più di un decennio, le vendite dell’usato sono state più stabili. Le cifre relative alle immatricolazioni di caravan usate dal 2009 sono state 12.866 e sono diminuite solo del 14,3% nel decennio successivo, a 11.015 unità. Nel 2020 sono state registrate complessivamente 10.464 caravan usate. Ina Dreyer afferma: “Il mercato dell’usato è significativamente maggiore rispetto al nuovo, in particolare con l’effetto che il Covid ha avuto sulle capacità di spesa”. Johan Nel, Direttore di Tuinroete Camping and Caravans – una concessionaria a conduzione familiare che fa parte di una rete nazionale di concessionari – conferma: “Le vendite sono in forte espansione nel mercato dell’usato. Vendiamo circa tre veicoli usati per ogni nuova caravan”. Mentre il Sudafrica ha oltre 50 produttori di caravan - alcuni producono centinaia di unità all’anno, altri solo alcune su richiesta - l’industria dei camper è molto più piccola. “L’industria dei caravan fa già parte della storia del Sudafrica, ma le vacanze in camper non sono ancora così popolari come in Europa”, afferma Tim Bouwers. Dennis Bouwers aggiunge: “Motorhome-World ha visto una forte ripresa della domanda australiana per i suoi prodotti. Finora nel 2021, gli ordini ricevuti sono stati il doppio di quelli del 2019”. Motorhome-World ha attualmente tre concessionari in Sudafrica e due distributori per l’esportazione (tutti indipendenti). “In Sudafrica, abbiamo assistito a un aumento della domanda di camper fuoristrada personalizzati 4x4 dal 2013 al 2020. Tuttavia, oggi in tempi di Covid la domanda è molto bassa nel mercato dei prezzi di acquisto da due a tre milioni di Rand. Nel mercato da uno a due milioni di Rand (camper semi-integrali di produzione standard) la domanda dal 2017 è stata stabile (senza contare il 2020). Dall’inizio del 2021 abbiamo anche assistito a un aumento della domanda di camper van. Anche se ancora piuttosto contenuta, prevediamo una crescita in questo mercato”. Tim Swanepoel del Motorhome Club of South Africa, afferma: “L’industria dei camper in Sudafrica sembra essere in crescita ... il nostro club sta crescendo! Attualmente ci sono poco più di tremila camper privati registrati in Sudafrica, e di questi circa 770 sono membri del nostro club”.

Il network di concessionari

Per comprendere la situazione attuale delle concessionarie in Sudafrica, dobbiamo ritornare al 1950 quando il signor Geert ‘Oubaas’ Jurgens, un carrozziere olandese, arrivò con sua moglie e due figli a Johannesburg, dove aprì la propria fabbrica e produsse la prima caravan Jurgens, completa di cuscini interni e tende cucite a mano dalla moglie. Negli anni l’attività di Jurgens è cresciuta da 3 a 48 dipendenti. Il mercato in crescita attirò l’attenzione di altri produttori e alla fine degli Anni ‘50 arrivò Caravans International che nel 1964 acquisì Gypsey. Il mercato sudafricano dei veicoli ricreazionali continuava a crescere: nel 1967 Jurgens celebrò la produzione della sua 10.000a caravan e nel 1972 ne produceva tremila all’anno. Ma le tensioni politiche in Sudafrica erano in aumento, si minacciavano sanzioni e incombeva una crisi del carburante. Nel 1980 Rieks Jurgens si dimise e vendette le sue quote al fratello Dirk, ponendo fine a 28 anni di gestione. La società continuava a perdere quote di mercato e il piano a metà degli Anni ‘80 per l’acquisto di Slipstream non ebbe l’effetto de-

Maxmo Adventure Campers

Repubblica del Sudafrica

Superficie: 1.221.037 km2 Popolazione 2019 (stimata): 59.622.350 Popolazione 2011 (censita): 51.770.560 Densità: 42.4/km2 GDP stimato (nominale) 2021 Totale: $ 317 billion Pro capite: $ 5.236 Tasso di disoccupazione: 32.5% Lingue ufficiali: English, isiZulu, isiXhosa, Afrikaans, Sepedi, Setswana, Sesotho, Xitsonga, siSwati (Swazi), Tshivenda, isiNdebele Inflazione annuale dei prezzi al consumo: 3,2% a marzo 2021 Moneta: South African Rand (ZAR)

siderato. Nel 1989 uno staff ridotto produceva solo 200 caravan Jurgens. Fu allora che la Jurgens Bodies, Caravans and Trailers fu venduta al Decagon Group di Michael Delport. Il primo compito urgente era ricostruire la rete di concessionari, molti dei quali erano passati a CI Caravans. Alla fine del 1991 Jurgens era passato da 5 a 21 concessionari e stava riconquistando quote di mercato. Nel 1993 la CI Caravans cominciava a mostrare le prime crepe e il lancio della nuova generazione di caravan Jurgens nel 1994 ha messo CI in serie difficoltà. La nuova gamma ha aiutato Jurgens a ottenere una quota di mercato del 40%, e successivamente, nel 1994, a rilevare la concorrenza creando la Jurgens Ci. Per i successivi 13 anni, Jurgens Ci ha continuato a crescere e a innovare, fino a quando nel 2007 Michael Delport ha annunciato che stava vendendo Jurgens Ci all’Imperial Group. A quel tempo Jurgens Ci aveva sostanzialmente il monopolio del mercato sudafricano del caravanning, producendo oltre 1.700 nuove caravan all’anno, con una rete di concessionari di oltre 30 store Campworld in Sudafrica e Namibia, ed esportava in Australia (dove ha anche un impianto di produzione), Paesi Bassi e Nuo-

va Zelanda. Gli anni che seguirono furono un periodo di stagnazione, e fu solo nel 2017 che Jurgens Ci introdusse una nuova gamma di caravan nel mercato sudafricano. Tuttavia, dopo il lancio dell’attesa gamma di nuovi modelli, la holding (Imperial) ha venduto Jurgens CI a un gruppo di investitori sudafricani guidato da Paul Kyriacou, imprenditore con interessi nei supermercati, una concessionaria di caravan e altre attività manifatturiere. I nuovi proprietari hanno avuto un compito difficile: entrare in una fabbrica afflitta da vertenze e disordini di lavoro, un massiccio esodo di personale senior e la nuova gamma di caravan addirittura rifiutata da alcuni concessionari perché i modelli erano troppo pesanti e le finiture inadeguate. Mentre Jurgens Ci ha passato i due anni successivi a cercare di rimettersi in carreggiata, la rete di concessionari ne ha risentito. La produzione negli stabilimenti Jurgens era lenta e le concessionarie hanno faticato a ottenere componenti, accessori e attrezzature da campeggio in quantità sufficiente. Ciò ha creato un vuoto nel mercato e ha permesso la formazione di una nuova società che cercava di assumere un ruolo guida nel settore del caravanning e dei campeggi sudafricani: LeisureWorld. Nell’agosto 2018, LeisureWorld è stata fondata da 17 concessionari di caravan diffusi in tutto il paese (molti dei quali erano store di Jurgens Campworld) che lavorano insieme, con la maggior parte dei concessionari coinvolti anche come azionisti. All’epoca, gli amministratori delegati Jan Serfontein e Arnold Prosch hanno dichiarato ai media “[LeisureWorld] vuole garantire ai proprietari di caravan che i loro amati veicoli per il tempo libero siano ancora in buone mani, che le caravan possano ancora essere sottoposti a manutenzione e che siano disponibili riparazioni e nuovi componenti, anche da parte di Caravan Jurgens Ci. LeisureWorld - che oggi ha 16 concessionarie in Sudafrica e due in Namibia - ha ottenuto permessi di

Conqueror Off-Road Campers

importazione ed esportazione per componenti di caravan e attrezzature da campeggio e ha costruito una relazione tra tutti i fornitori di componenti e accessori, il che significa che tutto ciò che è stato fornito in passato (da fonti locali e internazionali) è ancora disponibile”. Nel frattempo, Jurgens ha anche rimodellato la propria rete di rivenditori, revocando le restrizioni che vietavano ai loro negozi Campworld di avere in stock brand diversi da Jurgens. Entro il 2021, la fabbrica Jurgens non possiederà più alcun concessionario e tutti gli store Campworld sono di proprietà indipendente e in grado di vendere qualsiasi prodotto e marchio desiderino. Il che è stato effettivamente vantaggioso per i concessionari, poiché negli ultimi tre anni il Sudafrica ha visto un’esplosione di nuovi produttori di RV.

Diversità e innovazione

Quando il monopolio decennale di Jurgens è finito, il mercato sudafricano è tornato vitale e innovativo, man mano che nuovi produttori sono entrati nel settore e quelli esistenti hanno ampliato la loro offerta. Il terzo trimestre del 2017 ha visto, tra gli altri, il lancio del nuovo

Nayela Skipper Oyster, Sensation V, Sherpa FibreTrail, Imagine XL, Abba Safari Campervan e il nuovo iD2 di Motorhome-World. Il 2018 è iniziato con il nuovo produttore Destination Caravans che ha presentato la sua prima unità: la Dream, caravan di lusso lunga 9 metri. A febbraio, una dozzina di nuove caravan sono state lanciate in occasione di uno dei principali eventi del settore in Sudafrica, il Beeld Holiday Show. Quell’anno ha visto anche altri produttori scuotere il mercato: prima OKTO Caravans ha lanciato Villa, poi Profibre Products ha fatto uscire Stealth Evo XR6. Gli appassionati di RV hanno improvvisamente avuto una scelta più ampia che mai in Sudafrica... e c’era molto altro in arrivo. Oltre una dozzina di nuovi prodotti sono stati presentati al Caravan Camp & Destination Show (ex Beeld Holiday Show): Conqueror ha svelato quattro nuove caravan fuoristrada nella gamma Urban Escape Vehicle (UEV), Echo 4x4 ha lanciato il Kunene e un nuovo competitor sul mercato, Nayela, ha fatto scalpore con l’Okapi. Per quanto riguarda le caravan stradali, ci sono stati “grandi” sviluppi, con nove modelli di oltre 7 metri: The Grey di Custom Campers, Checkmate Queen and Knight, Destination con la Wonder, Dream and Journey, Swift Atlantic e Coastline di importazione, e l’Azzero del Gruppo Hoefer. Motorhome-World ha consolidato la propria posizione come principale produttore di camper del Sudafrica con la presentazione del Discoverer 4; la qualità, il design e i dettagli sono alla pari con i migliori prodotti disponibili in Europa.

Costruire per l’utente finale

L’ingresso sul mercato dei nuovi veicoli ricreazionali non è stato solo una buona notizia per i clienti sudafricani, che ora hanno più scelta, ma è stato anche accolto con favore dai produttori di componenti locali. Francois Coetzee di Roadque, azienda sudafricana di componenti per rimorchi, caravan, outdoor e automotive, lavora con diversi nuovi brand di RV, tra cui BorderX, UniPod, Destination e Checkmate. Francois afferma: “Gli ultimi anni hanno visto l’ingresso sul mercato di molti nuovi produtto-

Statistiche Sudafrica

Statistiche della ricettività turistica per aree di sosta e camping resort

Unità di soggiorno disponibili

Unità di soggiorno notti vendute

Tasso di occupazione

Reddito da accomodation (Milioni di R)

ri. E ciò che è particolarmente interessante è guardare ai tipi di veicoli che sono comparsi. Stiamo assistendo a un grande spostamento verso i veicoli gravel/off-road. Ciò non è dovuto solo a una tendenza dello stile di vita tra i campeggiatori... un grande fattore che contribuisce è semplicemente che le strade sudafricane sono in cattive condizioni. Avere una caravan in grado di andare fuoristrada e anche di viaggiare in sicurezza su strade danneggiate e buche, è importante per i clienti finali”. Queste tendenze si riflettono nel mercato dei camper, come afferma Tim Bouwers: “Stiamo vedendo un focus su camper più adatti al fuoristrada. Questo dà più scelta nelle destinazioni. Altri elementi che i clienti prediligono sono i letti a isola, i grandi frigoriferi e le cucine esterne”. Queste preferenze vengono soddisfatte dagli ultimi prodotti Jurgens.

Spine nel fianco

Con l’industria del caravanning che stava sperimentando una maggiore varietà e innovazione, la pandemia Covid-19 è stata un duro colpo. Mentre i resort sono rimasti senza campeggiatori, produttori e concessionari sono stati colpiti da problemi di importazione. Allan Keyzer afferma: “Le scorte di materiale sul mercato per costruire le caravan sono molto limitate e il trasporto ha notevolmente aumentato i costi, il che ha portato i fornitori ad aumentare i prezzi e quindi a influenzare il prezzo del prodotto finale”. Ma tutto ciò ha creato opportunità nel mercato locale per la fornitura di materiali. Ina Dreyer afferma: “L’acciaio è ancora un problema a causa delle difficoltà di importazione, ma con le condizioni di mercato complessivamente più lente durante la pandemia, almeno non abbiamo mai fermato la produzione. Per esempio, le serrature che installiamo sulle nostre caravan le abbiamo importate, ma ora stiamo cercando di trovare un fornitore locale”. Alla domanda su cos’altro stia ostacolando l’attuale industria dei camper in Sudafrica, la maggior parte dei player menziona anche il problema delle patenti per il traino. In Sudafrica, una persona con una normale patente di guida (la patente B) può guidare solo un veicolo con un GVM inferiore a 3.500 kg e trainare un rimorchio o una caravan con un GVM inferiore a 750 kg. Per trainare una caravan o un trailer più grandi, è necessaria una patente EB, che permette di trainare fino a 3.500 kg. Allan Keyzer commenta: “Quasi il 70% della popolazione ha una patente B, che consente di trainare un massimo di 750 kg. Questa è una delle ragioni principali per cui l’industria è nello stato in cui si trova. Penso che il titolare di una licenza B dovrebbe essere in grado di fare un upgrade quando rinnova la patente”. Attualmente, il processo per ottenere una patente EB (nota anche come patente di traino) prevede che un guidatore riprenda la patente “da zero” e superi anche un altro test pratico di guida, ed entrambi hanno un costo. Ina Dreyer aggiunge: “Sta decisamente ostacolando il settore. Un’intera nuova generazione non ha la patente EB e non vuole passare attraverso l’intero processo per rifare la patente.” E questo non è l’unico limite delle patenti di guida in Sudafrica, come spiega Tim Bouwers: “Attualmente, la tara del veicolo decide il GVM massimo dell’unità di traino. Molti produttori di veicoli offrono una capacità di traino maggiore. Sarebbe giusto decidere la capacità di traino in base al produttore, il che darebbe anche una scelta più ampia al cliente”.

La strada da fare

Mentre l’industria sudafricana dell’RV ha visto un lento declino negli ultimi dieci anni e sta attraversando un momento difficile con la pandemia di Covid-19, c’è un generale ottimismo da parte di produttori e concessionari. I dati di vendita pre-pandemia sulle nuove caravan sono migliorati per la prima volta da anni e, anche se il turismo internazionale è fermo, con l’allentamento delle restrizioni sui viaggi locali sembra esserci un crescente interesse nei sudafricani per lo stile di vita del campeggio. Tim Swanepoel del Motorhome Club del Sudafrica afferma: “Stiamo vedendo molti sudafricani che viaggiano molto di più localmente. Anche tra i nostri soci ci sono tanti che prima andavano solo ai raduni, ma ora fanno anche altri viaggi. E a parte le festività natalizie e il picco del weekend lungo, stiamo notando anche un maggiore interesse per i viaggi più lunghi, quelli di tre o quattro settimane”. Tim Bouwers aggiunge: “Motorhome-World ha molte richieste e ordini di camper da parte dei fulltimer, principalmente sul mercato custom 4x4. I viaggi si sono ridotti da una media di 18 giorni a 5 giorni poiché la gente sceglie vacanze brevi per il fine settimana, in modo da adattarsi ai propri impegni di lavoro. I sudafricani, che ora optano per vacanze locali, godono di un mercato conveniente, che rende i viaggi brevi e domestici più conveniente di prima”.

Mobi Lodge

JCCS 2021

Totale espositori Veicoli in mostra 120

300

Totale visitatori 24.100 Spazio netto totale (mq) 20.000

Vi spiego il mercato giapponese

Nonostante un ritardo di quasi due mesi, il Japan Camping Car Show 2021, il più grande salone del camper in Giappone, si è tenuto a Tokyo dal 2 al 4 aprile. La Japanese RV Association (JRVA) celebra un completo successo dell’iniziativa per numero di visitatori e per vendite realizzate dagli espositori

Testo e foto di Bartek Radzimski

Tenuto in una delle più grandi sedi di eventi in Giappone, la Makuhari Messe, lo show ha raggiunto cifre simili a quelle del passato, con 120 espositori e circa 300 veicoli disposti su 20.000 m². Lo show, che in genere si protrae per quattro giorni, ha visto 24.100 visitatori nell’arco delle tre giornate, con la presenza di oltre 9.000 visitatori sia di sabato che di domenica. Sebbene i numeri fossero leggermente inferiori a quelli consueti, la maggior parte degli espositori ha segnalato la presenza di clienti di valore, inclini all’acquisto. I produttori e gli importatori hanno riportato risultati positivi anche dopo l’evento, nonostante il fatto che la maggior parte dei veicoli ricreazionali in Giappone abbia attualmente un tempo di consegna di quasi un anno, a volte di più. A coronamento della fiera, una buona copertura da parte dei media potrebbe attuarsi per diverse ragioni chiave. Dall’inizio della pandemia, i media hanno mostrato un interesse più alto del solito per quello che per molti è ancora un modo particolare e insolito, di nicchia, di godersi la vita all’aria aperta. La capacità di rispettare in modo sicuro e confortevole le “3 C” raccomandate dal governo giapponese (avoiding Closed spaces, Crowded places and Close-contact settings - Evitare spazi chiusi, luoghi affollati e ambienti dove si sta a stretto contatto) e la rilevanza data alla nuova tendenza del telelavoro hanno portato molta attenzione su questo evento. Inoltre, a marzo c’è stato il decimo anniversario del tragico terremoto di Tohoku (noto per le conseguenze alla centrale nucleare di Fukushima). Come mostrato in un sondaggio del 2020 condotto da JRVA, quasi il 70% dei nuovi acquirenti ha confermato che uno dei motivi per l’acquisto di un camper era come misura di prevenzione dei cataclismi. Poiché il Giappone è soggetto a disastri naturali come terremoti, tifoni e inondazioni, ci sono molti casi in cui i camper sono stati

Hymer e Hymer Car rappresentate da RV Land Toy Factory, protagonista nel segmento van Mystic, un produttore unico in Giappone

Vantech, uno dei brand storici in Giappone

utilizzati come ripari temporanei dai loro proprietari o, su scala più ampia, dai governi locali. Sebbene attualmente i numeri dei veicoli di soccorso non siano per nulla vicini a quelli della FEMA americana (Ente federale per la gestione delle emergenze), JRVA vede gli stretti legami tra i governi degli Stati Uniti e del Giappone come un’opportunità per sviluppare ulteriormente questo approccio. JRVA ha riportato cifre positive per l’anno 2020, con le immatricolazioni che hanno superato le 8.000 unità. Con 7.434 camper e caravan prodotti sul territorio nazionale e 690 unità importate dall’estero, il numero totale di 8.124 veicoli ha rappresentato una crescita del 14,7% rispetto all’anno precedente. I camper nazionali hanno dominato le classifiche con 7.368 unità, mentre la differenza di tipologie tra i veicoli di importazione è stata quasi uniforme con 335 camper e 355 caravan. Le importazioni sono state in prevalenza da produttori europei, e in numero minore dagli Stati Uniti. Il Japan Camping Car Show 2021 è stato anche l’occasione per il nuovo Consiglio di amministrazione della JRVA, nominato a febbraio, di promuovere la propria vision per i prossimi anni. Gli obiettivi comprendono l’espansione delle capacità di produzione dei membri dell’associazione, l’ulteriore espansione dei parchi e delle infrastrutture per camper nonché l’adattamento delle best practice dai principali mercati internazionali per stimolare la crescita complessiva del mercato RV nipponico.

I trend del mercato

In aumento i professionisti cinquantenni per le nuove immatricolazioni

A dimostrazione che la tendenza del lavoro a distanza ha un impatto positivo per il settore, nelle immatricolazioni del 2020 si è potuto osservare un aumento della percentuale di nuovi proprietari tra i cinquantenni, mentre percentuali inferiori sono state registrate tra i sessantenni e i settantenni. Sebbene il passaggio dal 30,3% nel 2019 al 34,6% nel 2020 non sembri rivoluzionario, sta comunque seguendo il cambiamento nelle modalità di lavoro. L’età media di un proprietario di camper giapponese è ancora alta rispetto a molti altri mercati internazionali, tuttavia la tendenza è positiva. Il mercato interno predilige veicoli simili a minivan, con design e forme relativamente squadrati che privilegiano interni più spaziosi a discapito dell’aerodinamica. La luce positiva accesa dei media sul settore aumenta la consapevolezza del consumatore e il passaggio da un minivan a un camper van, per esempio, viene preso in considerazione.

Van e veicoli più piccoli rimangono il segmento più popolare

Il segmento delle conversioni di van, che di recente ha registrato un boom nei mercati dell’UE e degli Stati Uniti, era già popolare in Giappone da oltre 10 anni. Recentemente tale popolarità è aumentata grazie al pubblico più giovane. Nelle aree meno urbanizzate, i camper sono spesso utilizzati come auto di famiglia e dai pendolari anche durante la settimana. Per il 2020, i dati ufficiali di JRVA sulle immatricolazioni hanno indicato che oltre il 30% del mercato era basato sui van. Se considerato in rapporto a un altro segmento di mercato, quello dei “kei-camper” (i micro-camper), la combinazione di questi due tipi di veicolo rappresenta oltre il 60% delle immatricolazioni in questo mercato.

Tempi di consegna lunghi

Storicamente, il mercato giapponese dei camper ha utilizzato l’approccio “costruito su ordinazione”. Ciò è stato possibile grazie a un sistema verticale in cui molti produttori possiedono la propria rete di concessionari ed esistono pochi concessionari indipendenti. Questo ha consentito all’utente finale una maggiore personalizzazione del proprio veicolo. Dopo un acquisto, il cliente in genere attendeva da 6 a 10 mesi per la consegna. Questa tendenza è continuata; tuttavia, l’aumento della domanda ha causato un aumento dei tempi di attesa e attualmente sono in media tra i 10 ei 12 mesi, con alcune piccole boutique manifatturiere che segnano tempi ancora più lunghi. Con tali tempi di consegna si può presumere che durante improvvisi cambiamenti economici, gli annullamenti degli ordini da parte degli utenti finali siano un problema; tuttavia, la maggior parte dei produttori non lamenta questo fatto. Invece, un problema segnalato da molti produttori sono le opzioni aggiuntive o modifiche che vengono spesso richieste dall’utente finale durante questo periodo di attesa. In generale, i key player stanno comprendendo che tempi di attesa così lunghi inducono alcuni potenziali clienti ad allontanarsi, e che la riduzione di questi tempi può portare a vantaggi nelle vendite. Ci sono diversi produttori che stanno espandendo le proprie capacità di produzione, con i primi impatti che si vedranno tra la fine del 2021 e la primavera del prossimo anno.

La domanda del mercato del noleggio è in aumento

I lunghi tempi di consegna e le caratteristiche di base del mercato (molti utenti finali nelle aree urbane non hanno accesso fisico o economico a un secondo o terzo parcheggio) stanno influenzando favorevolmente il mercato del noleggio degli RV. Le restrizioni sui viaggi internazionali legate al Covid-19 stanno spingendo le persone a viaggiare sul territorio nazionale e, con la recente promozione che il mercato dei camper sta ricevendo dai media, l’interesse per il noleggio di veicoli ricreazionali continua a crescere. Il mercato del noleggio nazionale, originariamente limitato ai veicoli dimostrativi per potenziali clienti, ha visto una maggiore popolarità tra i visitatori stranieri durante i periodi di massimo splendore del turismo pre-Covid. Poi, con l’assenza di visitatori stranieri, molte stazioni di noleggio si sono orientate verso il mercato interno. La fase successiva dello sviluppo di questo segmento sarà vedere se l’attuale trend di telelavoro e vacanze più lunghe con la famiglia può rimanere una tendenza a lungo termine in una cultura ossessionata dal lavoro e dall’ufficio. Inoltre, è necessario che questa nuova mentalità si traduca in periodi di noleggio più lunghi del fine settimana che molti operatori al momento faticano a gestire.

Vi spiego il mercato cinese

In Cina è boom di staycation e di immatricolazioni: abbiamo chiesto a Yujia Du Blanchard, Project Director di Messe Duesseldorf (Shanghai), maggiori dettagli sul mercato 2020-2021

A cura della redazione

Un recente articolo su ChinaDaily.com ha riferito che poiché la pandemia Covid-19 ha impedito i viaggi da e verso la Cina, le vacanze in RV nel paese hanno avuto un boom di popolarità. Proprio come in molti altri luoghi nel mondo, la pandemia ha visto una crescita della popolarità di vacanze “locali” e veicoli ricreazionali in Cina. Le persone preferiscono viaggiare in autonomia e sicurezza, nel proprio spazio e con le proprie attrezzature. Abbiamo chiesto a Yujia Du Blanchard, Project Director di Messe Duesseldorf (Shanghai) maggiori dettagli sul mercato dei camper in Cina nel 2020 e 2021, se l’infrastruttura del campeggio fosse ancora in crescita e come garantiscano che la fiera All in Caravaning sia sicura per visitatori ed espositori.

Il mercato RV in Cina

Yujia Du Blanchard: “Nel 2020, la pandemia ha portato a una significativa riduzione del numero di fiere di veicoli ricreazionali in Cina (e in tutto il mondo). La redditività del campeggio e il potere d’acquisto dei consumatori sono stati entrambi in calo in Cina lo scorso anno, con vendite di veicoli inferiori rispetto al 2019. Tuttavia, come in altri paesi, la pandemia ha aumentato l’attenzione posta alla sicurezza dei viaggi e un numero crescente di viaggiatori è attratto dai camper. Entro la fine del 2020, la proprietà di RV in Cina ha superato quota 150.000, con un aumento di circa il 50% dal 2018. Nel giugno 2020, l’Ufficio generale del Ministero dei trasporti cinese ha pubblicato una nota sul lavoro relativo alla promozione del consumo e alla qualità dei trasporti, proponendo di integrare i settori dei trasporti, del turismo e dello sport. Ciò include piani per migliorare la connettività tra autostrade e punti panoramici, promuovere il turismo locale e il consumo nelle aree di servizio autostradali e stabilire strutture e attrezzature come parcheggi per caravan, stazioni di rifornimento di gas e stazioni di ricarica per veicoli ad energia alternativa. Di conseguenza, la combinazione di RV e turismo autonomo dovrebbe avere ancora più peso sulle scelte dei consumatori nel 2021”. to l’obiettivo di creare 2.000 campeggi entro il 2020. Un sondaggio della China Tourism Automobile and Cruise Association mostra che, alla fine del 2019, erano tre i tipi di campeggi per veicoli ricreazionali. Il primo tipo soddisfa lo standard di qualità dei campeggi per RV e include 750 strutture in funzione e 630 in costruzione. La seconda tipologia si riferisce a una serie di campeggi collegati ad aree di servizio autostradali, parcheggi in punti panoramici e aree di sosta. Il terzo tipo comprende campeggi di piccole e micro dimensioni per l’agriturismo, collegati a fattorie, case di pescatori e case di mandriani. Questi tre tipi di campeggio offrono i servizi necessari a soddisfare le esigenze di pernottamento. Il numero totale di campeggi è quindi stimato in oltre 2.000, in linea con l’obiettivo iniziale”.

RV business and COVID-19

Yujia Du Blanchard: “Tutte le industrie in Cina si sono quasi riprese dall’effetto del Covid-19, l’economia nazionale è in costante recupero, occupazione e standard di vita sono assicurati con energia. I principali obiettivi dello sviluppo economico e sociale sono stati raggiunti meglio del previsto. Mantenere al sicuro i visitatori e gli espositori di All in Caravaning è la massima priorità. Lo show rispetta le politiche antiepidemiche cinesi. Le misure di prevenzione per garantire la salute e la sicurezza di tutti gli espositori, visitatori,

Yujia Du Blanchard Project Director di Messe Duesseldorf

partner e dipendenti che partecipano all’AIC 2021 sono in accordo con le linee guida della Commissione Sanitaria Nazionale Cinese, del Ministero della Pubblica Sicurezza, del Ministero del Commercio e delle Linee Guida di Prevenzione Covid-19 per il settore fieristico. Ciò include la pre-registrazione per i ticket online utilizzando documenti di identità personale verificati; indossare sempre mascherine per il viso; osservare le misure di distanza sociale. I partecipanti devono avere un certificato “verde” Health Code e un “codice di itinerario” che dimostri che non provengono da un’area a rischio medio o alto. Il partecipante che è stato in una di queste aree negli ultimi 14 giorni deve presentare un test con risultato negativo effettuato negli ultimi sette giorni. Ogni partecipante deve superare un controllo della temperatura corporea e verrà utilizzato un software di riconoscimento facciale per confrontarne l’identità con il documento di identità personale originale, verificato, utilizzato per registrarsi per l’ingresso. Chi non soddisfa queste richieste dovrà rispettare requisiti aggiuntivi”.

Proprietà di RV in Cina, 2012-2019 (unità: 10.000)

I campeggi

Yujia Du Blanchard: “Per promuovere lo sviluppo del turismo RV in Cina, era stato fissa-

Vi spiego il mercato ceco

Immatricolazioni primo trimestre: + 210% Il Ministero dei Trasporti della Repubblica Ceca ha rilasciato i dati delle immatricolazioni di nuovi veicoli per marzo 2021, il che rende interessante il confronto di questo trimestre con quelli precedenti

di Martin Strimpfl silverontheroad.com

600

300 Immatricolazioni motorhome: Q1, Q2, Q3, Q4

2019 2020 2021

Aprile 2021 Immatricolazioni di nuovi RV

L’aumento delle immatricolazioni prosegue, anche se non al livello del marzo dei record. Comunque 251 veicoli immatricolati in aprile significano una crescita impressionante (+170%) rispetto alle 93 immatricolazioni nell’aprile dello scorso anno. Finora nel 2021 sono stati messi in strada 704 nuovi camper. Il numero di nuove immatricolazioni aumenta ogni anno di circa il 10%, ma nel 2021 la quota di camper di nuova immatricolazione sembra raddoppiare rispetto allo stesso periodo del 2020. Un aumento simile, seppur più debole, è stato anche osservato per i rimorchi. Il numero di caravan registrate è aumentato del 113% su base annua, con 37 rimorchi registrati lo scorso aprile e 79 nell’aprile di quest’anno. Per molto tempo, il numero delle nuove caravan immatricolate nella Repubblica Ceca è stato significativamente inferiore rispetto a quello dei camper: 198 unità quest’anno rappresentano meno di un terzo delle immatricolazioni di motorizzati. Adria, il produttore sloveno, mantiene la sua posizione numero uno sul mercato interno dei nuovi camper: 86 veicoli quest’anno sono un buon risultato e mancano ancora otto mesi alla fine del 2021. Il secondo marchio, Sunlight/Carado, segue da vicino con 84 veicoli. Molti altri brand hanno dovuto accontentarsi di un numero di immatricolazioni pari a circa la metà. Per le caravan, i preferiti dei clienti sono i marchi Weinsberg e Hobby; Adria ha un ampio divario dietro di loro, insieme ad altri produttori come Knaus, Tabbert o Fendt.

250 2021

200

150

100

2020

2019

Camper

Nei primi tre mesi dell’anno sono stati immatricolati oltre 450 nuovi camper (solo veicoli a motore, caravan escluse). Rispetto al primo trimestre del 2020, si tratta di un aumento del 220%. È anche il 116% in più rispetto al trimestre precedente, da ottobre a dicembre 2020: immatricolazioni più che raddoppiate. Da gennaio a marzo 2021 sono stati immatricolati tanti veicoli quanti, solitamente, nel secondo trimestre (da aprile a giugno), che è di norma il periodo con i numeri più importanti. I marchi di maggior successo sono: Adria, Carado/Sunlight e Weinsberg. La tipologia di camper più popolare è il semi-integrale con una quota di oltre il 40% del numero totale di veicoli immatricolati. Mansardati, integrali e camper van hanno popolarità quasi equivalente nella Repubblica Ceca, ciascuno con una quota compresa tra il 17 e il 19%. I camper tipo VW California/Beach o MB Marco Polo si attestano intorno al 4%.

Caravan

Le immatricolazioni di caravan sono aumentate del 175% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Il crescente interesse per le caravan ricalca approssimativamente il crescente interesse per i camper, anche se il numero di immatricolazioni è di circa un terzo. I marchi di maggior successo sono Hobby, Weinsberg e Tabbert.

Nella categoria delle mini caravan, il marchio nazionale Inpro di Cáslav ha avuto il maggior successo con il suo modello Kondor. È stata immatricolata anche una caravan Wingamm Rookie, veicolo con una lunghezza di meno di cinque metri (timone incluso) e un peso di 1.000 kg.

Conclusioni

La popolarità dei camper è in ascesa. Negli anni precedenti, il tasso di crescita delle nuove immatricolazioni era compreso tra il 12 e il 20%, il che rende l’attuale aumento senza precedenti. Non consideriamo le importazioni di veicoli usati dall’estero, che non sono aumentate in modo significativo. L’offerta di camper usati nei mercati esteri è stata notevolmente ridotta e i veicoli disponibili sono diventati più costosi - quindi molte persone sembrano preferire veicoli nuovi di zecca.

200

Immatricolazioni caravan: Q1, Q2, Q3, Q4

2019 2020 2021

100

NOTA: i contenuti sono stati desunti da dati sulle registrazioni forniti dal Ministero dei Trasporti. I numeri presentati potrebbero non essere completamente accurati a causa della natura dei dati. Un veicolo effettivamente immatricolato per la prima volta viene conteggiato come nuovo, i veicoli importati immatricolati fino a sei mesi prima dell’importazione non sono inclusi.

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