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Zoderer, “La felicità che può deludere”
from ERKER 08 2022
by Der Erker
Conobbi Zoderer di persona, un uomo straordinario, comprese le sue bizze caratteriali. La rilettura dei suoi libri dopo la sua dipartita altro non farà che esasperare la mancanza di un corteggiatore di parole quale egli era. La sera che iniziai a leggere Der Irrtum des Glücks, uscito nel 2019 per Haymon Verlag, mi recai nella solita locanda bolzanina. Il cameriere notò subito con cosa mi accompagnavo per cena. Leggi Zoderer? Sì, mi piace, poi lo conoscevo. Veniva spesso a mangiare qui. Era un VIP. A titolo speculativo gli chiedo cosa pensa del titolo. Io non lo leggerei mai. Mi fa pensare subito alla gente del Sudtirolo. Vuol dire “La felicità non esiste”, giusto? Der Irrtum des Glücks, tradotto letteralmente con L’inganno della feli-
NICOLA CAMILLO MENNA, docente di italiano lingua seconda, si firma nico menna per non confondere l’attività burocratica con il suo spirito creativo.
A settembre 2020 ha pubblicato
“Istantanee~Schnappschüsse”.
Attualmente sta lavorando a una nuova raccolta e a un romanzo che non riesce a concludere. “Temo che rileggendolo dopo la sua pubblicazione, potrò scriverlo meglio di adesso.”
Quando apprese la morte di Zoderer, stava andando a Vienna in treno.
Ne fu così sconvolto che rovesciò il vassoio con il caffellatte e il bicchiere 62 Erker 08/22 di acqua che aveva ordinato. cità, evoca in maniera fine e sottile, il piano della delusione di Alexander nel non poter vivere l’intensità del sentimento cui è legato. Di seguito i temi riscontrati e i numeri delle pagine che rimandano alla versione originale del romanzo tra parentesi. Le frasi in corsivo invece rimandano alle parole testuali dell’autore. L’idealizzazione del sentimento amoroso associato alla rinascita primaverile (21). L’ossessiva ricerca di un’identità affettiva in cui l’anima e il cuore della donna amata completano l’appagamento del desiderio, non sempre e solo la carne (26). Un gioco, quello dell’amore, leggero e deludente (28). La percezione della Morte intesa più come invecchiamento-decadimento da ripudiare (33; 87-88) che come estinzione-liquidazione dell’esistenza umana secondo l’idea nichilistica di Thomas Bernhard. La fuga la mattina di Alexander dallo specchio per la restituzione dell’immagine dei muscoli aggrinziti che la sera prima al contrario rifletteva ancora tonici (98). Percezione della fine e desiderio di ricominciare a vivere come un bambino, iracondo e prepotente (36) oltre a inventarsi una nuova gioventù (33). Il fiume e il torrente che straripano associati al sentimento struggente; non un ruscello di montagna o una pozzanghera che sta per sparire sotto la forza del sole (37; 38). Il buio, il Vuoto e l’autoeliminazione (Selbstvernichtung) come consapevolezza di un’esistenza in declino fino al suo annullamento? L’incontro con la pioggia battente in armonia con la malinconia che le parole evocano (37). L’inseguimento dei ricordi che hanno costellato la vita di Alexander (95) e la quiete che lenisce. La scissione tra presente e futuro (40) attraverso la rievocazione del passato (86), il motore della vitalità del protagonista. Il timore di non essere più desiderato, di non elargire più il classico odore testicolare (41). L’assurdità di dover invecchiare e la dolorosa accettazione che ne consegue ancorandosi alla pazzia, inventandosi una nuova gioventù e incontrando l’amore, il volto visibile della Morte (43). L’erba, il ciliegio, il melo come lenitivi del senso di colpa di un amore che si vorrebbe perfetto di cui però si veste di perfetta imperfezione (45-48). Il conforto delle illusioni perché il Vuoto esistenziale non possa strangolare (49; 54 e altre in seguito) e la Morte viva, inguaribile tristezza che asfissia. Il tradimento necessario perché il sentimento non vacilli (66-67). Man mano il sentimento per “la donna d’altri” infuria giustificando così la caduta di Alexander in amore, preda inguaribile e disperata. La gratitudine di esistere, l’amore come rinascita individuale (73) e il desiderio inappagato per una donna che si può possedere – non avere! – come si vorrebbe (81). La ripetizione come ancoraggio alla certezza e alla stabilità del sentimento: Alexander non chiude occhio se l’amata non si annuncia prima di coricarsi, pur consapevole della noia mortale che tale comportamento può arrecare se protratto nel tempo (62; 75); si arrabbia se lei si lascia desiderare o dichiara una serie di impedimenti prima di ogni incontro (84). L’identificazione dell’amore con la Heimat (intraducibile in italiano) in cui rifugiarsi e vivere protetti, un bambino irascibile che chiede di essere amato, sentimenti affini alla metafora del nido in Pascoli (35-36; 87). La scissione tra l’amore inteso come eterna giovinezza e l’oggetto dell’amore riferito alla donna che non consente la realizzazione del sentimento in toto perché legata a un altro uomo. La consapevolezza di un amore infelice, l’unica condizione per entrambi di rimanere avvinghiati (95; 100). Un amore paragonabile al tronco d’albero descritto dal poeta greco Anacreonte, che la scure di Eros ha abbattuto affidandolo alle acque del torrente. Il movimento impetuoso e lo squilibrio del sentimento che lo guidano rompono il criterio della <via di mezzo> risalente all’etica aristotelica. Un amore che prelude a una felicità che non conosce né morte né malattia, eppur presenti (97). Un susseguirsi di momenti in cui si collocano la tristezza per la lontananza dei due amanti, le difficoltà per il legame in sé e le ripetute confessioni di non poter vivere regolarmente la presenza (fisica) dell’altro fino al tragico epilogo che vede protagonisti i due innamorati nello stesso giorno. La felicità che può deludere è una cornice poetica dell’amore redatto in prosa; un romanzo psicologico denso e complesso che si apre in forma dialogica per poi proseguire in una perpetua analisi introspettiva condotta dal protagonista. Un’opera marcatamente attuale sul malessere esistenziale di ognuno che si preferisce stipare nei sotterranei del nostro Io anziché elaborarlo puntualmente come ha fatto Zoderer dando sfogo vulcanico alla voce di Alexander.
L’ARCI Vipiteno festeggia i 40 Anni di attività
L’ARCI (Associazione Ricreativa Culturale Italiana) di Vipiteno nasce nel lontano 1982 sotto la presidenza del dott. Bruno Durante. Dopo varie presidenze arriva nel 2000 quella di Davide Fiorotto che dopo più di vent’anni di intensa attività nel 2021 ha passato il testimone della presidenza dell’ARCI a Silvestro Giordani, rimanendo però attivo nell’associazione.
In questi anni di attività sono state proposte ai soci, ai simpatizzanti, alla popolazione dell’Alta Valle d’Isarco ed a numerosi ospiti turisti provenienti dall’Italia e stranieri, circa 1000 manifestazioni. Sono state organizzate conferenze sui
temi più diversi, mostre di pittura di artisti locali, nazionali ed internazionali e mostre fotografiche di impegno sociale. Non sono mancate molte le offerte di opere teatrali, sia con compagnie amatoriali che con compagnie professionistiche e con la partecipazione del Teatro Stabile di Bolzano ed innumerevoli esibizioni musicali di tutti i generi (classica, lirica, rock, leggera ecc.). L ‘ARCI ha organizzato la presentazione di libri di autori locali e nazionali. Negli anni hanno trovato spazio nel programma anche gite turistiche-culturali in occasione di eventi internazionali (alcune mete sono state Venezia, Treviso, Brescia, Bergamo, Belluno, Verona, Mantova) e viaggi ricreativi (alcune mete raggiunte sono state Spagna, Francia, Germania, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia). L’ARCI ha organizzato anche l’intera offerta cinematografica in lingua italiana presso il Teatro Comunale di Vipiteno proiettando circa 40 film all’anno. L’ultima novità dell’ARCI è stata la promozione del laboratorio di musica. Infatti ha riadattato la ex discoteca Jägerkeller dotandola di isolamento acustico e organizza sessioni musicali e corsi di musica, soprattutto con l’aiuto di Jack Alemanno. Il laboratorio è a disposizione di band locali per suonare in libertà, fare piccoli concerti o registrare le esecuzioni. Quest’anno l’ARCI festeggia i suoi 40 anni di attività. Sabato 13 e domenica 14 agosto nel cortile di Catel Pietra avrà luogo un doppio evento del tutto eccezionale. Sabato 13 a partire dalle ore 18.00 si esibirà il gruppo Blackout con un programma di classici soul dance molto coinvolgenti, mentre domenica 14 sarà la volta del BLUES che porterà sullo stesso palco per la prima volta le 2 band altoatesine più famose e longeve in assoluto del nostro territorio; la SPOLPO Blues Band e la INCREDIBLE Southern Blues Band. Per la prima volta queste due storiche band suoneranno insieme con un programma molto originale intitolato BROTHERS IN BLUES. Per i 40anni dell’ARCI domenica 14 saliranno sul palco Markus Linder , Agostino Accarrino, Alex Trebo, Gianni Ghirardini, Werner Haifish Heidegger, Roland Egger, Eric Siviero e Paolo Jack Alemanno. Saranno inoltre ospiti della serata anche Silvestro Giordano, nuovo presidente ARCI Vipiteno e Johannes Stoetter. Nella bellissima cornice del giardino del castello inoltre l’ARCI, dalle ore 17.00 ha organizzato un ricco programma di intrattenimento. Dopo l’intervento di alcuni rappresentanti dell’ARCI ,alle ore 19.00 inizierà il concerto che durerà fino alle ore 23.00. L’ingresso è gratuito, la strada sarà chiusa dal ponte di Prati in direzione castello e ci sarà un servizio bus navetta. Ad allietare il palato ci penserà Soufien con i suoi cuochi e collaboratori del Bar Ristorante Sprechenstein. In caso di mal tempo il concerto si svolgerà con gli stessi orari al Teatro Comunale di Vipiteno. cm
Calendarietto
Teatro Comunale Vipiteno:
15.08.2022: Concerto dell’Accademia d’archi di Bolzano. “L’arte del contraltista: Farinelli, e non solo” con il pluripremiato controtenore Valer Barna-Sabadus. Ore 21:00. Entrata libera. Posti a sedere a scelta libera. Prenotazione dei posti: Associazione Turistica Vipiteno, T: +39 0472 765325, info@sterzing.com
C.A.I. Brennero
07.08.22: Rifugio Tribulaun in ricordo di Marco Zamboni. 20/21.08.22: Attendamento giovanile a Cima Gallina.
CAI Vipiteno
Giovanile 06.08.22: Rif. Tribulaun - Salita e giochi al rifugio Tribulaun. Salita con Caccia al Tesoro. 27/ 28-08.22: Attendamento Arco (TN) - Una notte in campeggio per escursioni, ferrate e falesie per giovani alpinisti con accompagnatori qualificati. Escursionismo 06.08.22: Salita Commemorativa al Rifugio Tribulaun. Santa Messa in ricordo dei morti in montagna, il CAI Vipiteno commemora Marco Zamboni. 21.08.22: Escursione al Rifugio Ponte di Ghiaccio. Dislivello: salita m 700 circa, discesa m 1.100 circa. Distanza: 12,5 Km. Tempo di percorrenza: 3h circa (discesa 3h 15’ circa). Difficoltà: E (escursionisti). Iscrizioni e informazioni: Eudo (T. 331 3793189) 28.08.22: Gita a S.Martino Monteneve e Lago Nero piccolo dalla Val Passiria. Sulle tracce dei minatori. Dislivello: fino al S. Martino Monteneve 680 m ca. – fino al Lago Nero 970 m ca. Tempo di percorrenza : andata e ritorno 4 ore – fino a S.Martino 5,30/6 ore fino al Lago Nero. Difficoltà: E (escursionisti). Iscrizione e informazioni Adriano, T. 333 8914478
Associazione Nazionale Carabinieri 14.08.22: Ferragosto, pranzo sociale presso la sede. Minimo 50 partecipanti.
Handwerk
Kinder beweisen ihr Geschick
Drei Betreuungswochen mit Spaß und handwerklichen Herausforderungen organisierte der lvh in Zusammenarbeit mit den Junghandwerkern. Die Kinder hatten dabei in der Ferienzeit die Möglichkeit, verschiedensten Handwerksbereiche kennenzulernen und ihr Geschick unter Beweis zu stellen.
Gemeinsam mit Fachexperten haben die kleinen Handwerker unterschiedlichste Tätigkeiten des Handwerks ausprobiert und haben am Ende Großartiges geleistet. Der lvh organisierte gemeinsam mit den Junghandwerkern drei Sommerbetreuungswochen für Kinder zu verschiedenen Themen mit demselben Ziel: den Wert und die Arbeit vom Rohstoff bis zum fertigen Endprodukt aufzuzeigen. Natürlich kamen auch der Spaß und das kreative Arbeiten dabei nicht zu kurz. Die erste Woche stand unter dem Motto „Bunte Lichtmacher“. Zusammen mit dem Althandwerker und Tischler Herbert Bonora und den Junghandwerkern, welche die Woche begleiteten, lernten die kleinen Handwerker, aus welchen Komponenten eine Tischlampe zusammengesetzt ist. Am Ende der Woche hatten alle jungen Talente eine tolle Tischlampe kreiert, die sie stolz ihren Eltern präsentierten. Mit Maurer und Berufsschullehrer Florian Weger wurden die nächsten zwei Wochen gestaltet. Unter dem Motto „Fleißige Baumeister“ haben die Kinder gemauert, gepinselt, gefliest und ei-
nen Dachstuhl zusammengebaut, sodass am Ende der zwei Wochen ein fertiges Häuschen entstanden ist. Maurer und Baumeister sowie Landesobmann der Junghandwerker Alexander Dallio war in Bruneck ebenfalls mit dabei. „Wir hoffen, wir konnten den Kindern ein besseres Verständnis für den Umgang mit Produkten auf den Weg geben und sie auch motivieren, selbst Hand anzulegen“, so Dallio. Besonderer Dank geht an alle freiwilligen Helfer, die Junghandwerker, die Bilaterale Körperschaft für das Handwerk (BKH), die Berufsgemeinschaften im lvh, darunter die Elektrotechniker, Karosserietechniker, Fliesen-, Platten- und Mosaikleger, Dachdecker, Maurer und Baumeister, sowie an Partner und Sponsoren, ohne die eine erfolgreiche Umsetzung der Kids-Akademie nicht möglich gewesen wäre.
© lvh.apa
Professionalität trifft auf Leidenschaft
Wir bauen mit DIR!
Leidenschaft fürs Bauen und kompetente Beratung, verbunden mit über 65 Jahren Erfahrung, zeichnen uns aus.
Einzigartige Innenwelten
barth: Vom FIFA-Museum über das Hard Rock Cafe in Innsbruck bis hin zu weltführenden Markenhäusern im Schmuck- und Uhrensektor oder dem Super-Wolkenkratzer One57 in New York reicht das Innerausbaurepertoire von barth. All diese und viele weitere Prestigeobjekte rund um den Globus tragen die Unterschrift des Brixner Unternehmens – erkennbar an der gelungenen Inszenierung und der hockwertigen Ausführung ihrer Innenwelten. Entsprechend spannend gestalten sich die Tätigkeitsfelder für die über 80 Mitarbeitenden im Betrieb.
Die meisten Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter sind bereits seit vielen Jahren bei barth tätig. Ein Großteil hat die Lehre zum Tischler im Betrieb absolviert, im Laufe der Jahre in verschiedene Tätigkeitsbereiche hineingeschnuppert und sich je nach Interessen weitere Kompetenzen angeeignet. Nicht wenige sind heute in gänzlich anderer Position im Unternehmen tätig, jedoch mit ungebrochen großem Engagement.
Viele Kompetenzen unter einem Dach
Vom Verkauf über die Produktion bis hin zu Logistik und Montage – die Tätigkeitsbereiche bei barth präsentieren sich vielfältig. Bei der Stellenbesetzung wird im Unternehmen der Fokus seit jeher nicht ausschließlich auf die Passgenauigkeit zwischen Anforderungsprofil und Stellenprofil gelegt, es werden auch die Interessen und Stärken eines jeden Einzelnen berücksichtigt. So zählen bei barth zuallererst die Menschen, die hinter dem Unternehmen stehen und mit ihrem Einsatz den Unternehmenserfolg ermöglichen. Dazu werden die Mitarbeitenden dort abgeholt, wo sie sich gerade in ihrem Berufsleben befinden, und auf ihrem weiteren Berufsweg begleitet und gefördert. Dementsprechend bietet barth verschiedene Einstiegsmöglichkeiten sowohl für Neu- als auch für Quereinsteiger. Voraussetzung sind die Motivation am Tun, die Begeisterung, sich weiterzuentwickeln, und die Bereitschaft, Eigenverantwortung zu übernehmen.
Das Tischlerhandwerk bei den Besten lernen
Die Spezialisierung auf den Innerausbau bedeutet, dass Tischlerinnen und Tischler bei barth stets willkommen sind – ausgelernte als auch solche, die das Handwerk von der Pike auf erst erlernen wollen. Lehrlinge werden während ihrer Ausbildung intensiv betreut, sodass sie nach Abschluss der Lehre auch schon erste Projekte übernehmen und eigenverantwortlich leiten können. Ausgelernten Tischlern stehen jederzeit Weiterentwicklungsmöglichkeiten offen, u. a. zum Projektverantwortlichen in der Produktion, eine Ausbildung in CNC, zum Technischen Zeichner oder Projektmanager.
Prestigeprojekte rund um den Globus
Die Produktion erfolgt am Standort in Brixen, den fachmännischen Einbau übernehmen eigene Montageteams jeweils vor Ort und sind dazu mal in europäischen Metropolen, mal in Südafrika, Mexiko, in den Vereinigten Arabischen Emiraten, in Städten wie Abu Dhabi oder Dubai, in der Karibik oder auch in Kanada im Einsatz. Die vielen einzigartigen Projekte ziehen oftmals weitere nach sich, sodass barth heute zahlreiche renommierte Referenzen weltweit vorweisen kann – u. a. den Firmensitz des Softwarenunternehmens Microsoft, das Hard Rock Cafe in Innsbruck, eine
Penthouse-Wohnung im 300 m hohen Wolkenkratzer One57 in New York und das FIFA-Museum in Zürich sowie zahlreiche Luxusboutiquen im Schmuck-, Uhren-, Modesektor in den namhaftesten Metropolen rund um den Globus.
Drei Generationen der Unternehmerfamilie sind heute im Unternehmen im Einsatz: (v. l.) Seniorchef Josef Barth, Max Barth und Ivo Barth.
„A family affair“
Das Hard Rock Cafe in Innsbruck.
Zukunftssichere Arbeitsplätze
Die Projektumsetzung wird in enger Zusammenarbeit mit den Planern ausgeführt, die Materialien dank der hohen Materialkompetenzen von barth perfekt abgestimmt und die Einbauelemente mittels moderner Fertigungstechnologien passgenau gefertigt. Die hohe Fachexpertise und die Erfahrung in der Umsetzung selbst von komplexen Projekten sowie die hohen Exportkompetenzen erschließen barth weltweite Kontakte zu renommierten Architekten und Planern sowie viele einzigartige Projekte.
Das Firmenmotto von barth verweist nicht nur auf ein traditionsreiches Familienunternehmen, das mittlerweile in fünfter Generation geführt wird, sondern auch auf die Werte, die im Unternehmen fest verankert sind – von der familiären Wertschätzung der Mitarbeiter. Dies manifestiert sich sowohl im kollegialen Miteinander als auch in der Begegnung auf Augenhöhe dank der flachen Hierarchiestruktur. Zusatzleistungen, sei es auf professioneller Ebene, wie hausinterne Sprachkurse, verschiedene Weiter- und Fortbildungsmöglichkeiten sowie flexible Arbeitszeiten, oder Benefits wie Lunch-Gutscheine, ein Zusatzgesundheitsfonds, Pendlerzulagen sowie die Freistellung für ehrenamtliche Tätigkeiten sorgen darüber hinaus für ein attraktives Arbeitsumfeld; gemeinsame betriebliche und außerbetriebliche Aktivitäten fördern den Teamgeist und stärken das Zusammengehörigkeitsgefühl.