La Manovella Web n. 8/21 - Agosto

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FIAT 500 WORLD WIDE MEETING

Dall’altra parte della terra: le Fiat 500 in Nuova Zelanda, dove per un breve periodo è stata assemblata e venduta con il nome Fiat 500 Bambina.

UNA GIORNATA MONDIALE PER LA FIAT 500

TESTIMONE DI CULTURA E PASSIONE IL RADUNO DIFFUSO HA COINVOLTO 3400 EQUIPAGGI IN 22 PAESI, CON PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA CULTURA. PRESENTE ANCHE IL PRESIDENTE FIVA TIDDO BRESTERS. PREMIATO ALBERTO SCURO, PRESIDENTE DELL’ASI.

Non è ancora patrimonio dell’umanità, ma la Fiat 500 è oggi patrimonio culturale dell’Italia, come testimonia il patrocinio che il Ministero della Cultura ha voluto accordare alla prima Giornata Mondiale della Fiat 500, organizzata dal Fiat 500 Club Italia il 4 luglio. Una data storica, poiché il 4 luglio del 1957 l’utilitaria che rese accessibile l’automobile a tutte le classi sociali venne presentata a Torino in grande stile. All’inizio non ebbe il successo sperato, troppo spartana con i suoi 2 posti, ma la sua linea “simpatica” e le sue dimensioni ebbero successo negli anni Sessanta, quando le città iniziarono ad avere problemi di traffico e la 500 divenne il mezzo ideale per affrontarlo. Ne sono stati prodotti 3 milioni e 800.000 esemplari circa e si stima che ne siano stati conservati circa 600.000, sparsi un po’ in tutto il mondo. Da quando è diventata un’auto da collezione sono stati molti gli appassionati stranieri che ne hanno acquistata una. In certe città come ad esempio Parigi è diventata un oggetto glamour ma, ciò che conta maggiormente, è che per gli stranieri è diventata un simbolo dell’ingegno italiano. Ne è la prova la presenza di una Fiat 500 al MoMA di New York, ma an-

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che l’attenzione che il Ministero della Cultura ha voluto dedicare a questo evento celebrativo. D’altronde la piccola utilitaria fa parte della storia del nostro Paese, coinvolgendo anche personaggi illustri. Il Presidente delle Repubblica, Sandro Pertini ne ha posseduta e utilizzata una e la famiglia del grande statista la donò alla Città di Torino, immaginando che sarebbe diventata un’importante testimonianza di storia e cultura. Oggi è esposta al Mauto.

UN RADUNO PER RIPARTIRE Nato da un idea scaturita durante il lockdown e deciso per non ridimensionare i numeri del tradizionale appuntamento internazionale di Garlenda, il World Wide Meeting ha fatto centro al primo colpo. Vi hanno partecipato ben 3400 equipaggi distribuiti in un centinaio di raduni in tutta Italia con una significativa partecipazione anche dei Cinquecentisti nel mondo. Impossibilitati dalle restrizioni preventive in tema di Covid, gli organizzatori del 500 Club Italia hanno pensato di organizzare un mega raduno mondiale, con il chiaro intento di tenere sempre alto l’interesse


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