La Manovella Web n. 8/21 - Agosto

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IL PERSONAGGIO

Giulia Moselli negli anni ’80, nel suo studio torinese della GM Design.

GIULIA MOSELLI

LO STILE AL FEMMINILE PER AUTO E MOTO

NEGLI ANNI SETTANTA LA DESIGNER TORINESE HA DATO UNO STILE AI CICLOMOTORI. HA COLLABORATO CON L’ITALDESIGN DI GIORGETTO GIUGIARO, POI CON ALEJANDRO DE TOMASO.

G

iulia Moselli? Una designer torinese tra i signori designer, nata nel capoluogo piemontese nel 1946, con alle spalle una lunga attività da “inventrice di linee”, non solo in campo automobilistico. Piacevole e dai modi gentili, nel 1965 - dopo aver frequentato la scuola “Principessa Clotilde di Savoia” - consegue il diploma di Maturità Artistica e quasi subito, l’anno successivo, a soli 18 anni, entra a far parte del Centro Stile di Giugiaro Design, com’è noto aperto e gestito da Giorgetto Giugiaro, uno dei ”maghi” della matita dedicata all’automobile. Giugiaro insieme ad Aldo Mantovani, prima fonda la SIRP (Società Italiana Realizzazione Prototipi) nel 1968, trasformandola poco dopo in Italdesign, nella zona industriale

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di Gian dell’Erba di Moncalieri, paese in pratica legato a Torino dai 9,5 km dell’omonimo corso. Su una rivista madrilena - una sorta di Manovella spagnola - in un articolo dal titolo “Las chicas de oro” (tradotto “Le ragazze d’oro”, cioè le donne stiliste, delle quali si cita anche con foto il 1976 con Marilena Corvasce a fianco di Tom T aarda, alla Ghia), lo spazio di 2 intere pagine è dedicato a Giulia Moselli, con foto del disegno di una molto bella ma ipotetica coupé Ford Mustang e di Giugiaro accosciato accanto al disegno della Bizzarrini Manta, per il quale - come per gli altri modelli (come ci ha detto Giugiaro stesso) - la Moselli decideva anche le tinte, partecipando così, intensamente, alla creatività.


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