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Moving. Volontariato, associazionismo, cultura

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VOLONTARIATO ASSOCIAZIONISMO CULTURA

Confindustria Cuneo propone formazione e webinar per aumentare le capacità manageriali di chi opera nel no profit e offrire possibilità in più alle associazioni che inizino a muoversi in modo più imprenditoriale

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Un rapporto più stretto tra industria e Terzo Settore può avvantaggiare entrambi

Alberto Prieri

«Creare impresa e favorire l’associazionismo sono, insieme, modi concreti di fare cultura e volontariato». Così il direttore, Giuliana Cirio, sintetizza i motivi che hanno indotto Confindustria Cuneo ad aprirsi al Terzo Settore. E chiarisce: «La nascita, la crescita, lo sviluppo di un’impresa e il suo radicamento sul territorio negli anni rappresentano, di fatto, un patrimonio culturale e storico da tutelare e valorizzare, mentre i nostri vertici, a partire dal Presidente, non percepiscono compensi e impegnano il loro tempo per le aziende associate perché credono in ciò che fanno: elementi dai quali emergono i legami tra industria e cultura da una parte, e la sensibilità verso il mondo del volontariato in senso più ampio dall’altra». Anche perché il Terzo Settore è un universo davvero variegato che comprende realtà locali grandi e piccole le cui finalità vanno dall’aiuto alle famiglie in difficoltà all’inserimento lavorativo di soggetti disabili, dalla promozione di spettacoli all’organizzazione di eventi e di iniziative culturali, soltanto per citare alcuni àmbiti di intervento. «Il fatto che spesso le aziende associate a Confindustria sostengano con contributi e donazioni queste attività è un’ulteriore conferma della vicinanza tra il mondo imprenditoriale e quello no profit», aggiunge il vicedirettore di Confindustria Cuneo, Valerio D’Alessandro. «Per un lungo periodo i due soggetti hanno viaggiato su strade parallele, ma, con il passare del tempo, le occasioni di confronto e di incontro sono diventate sempre più frequenti, spesso con collaborazioni nate attraverso il meccanismo indicato prima. Così è diventato palese come rapporti più stretti fossero non solo possibili, ma auspicabili e forieri di vantaggi reciproci».

A lungo i due soggetti hanno viaggiato su strade parallele. Ma, con il tempo, le occasioni di confronto e di incontro si sono moltiplicate

Valerio D’Alessandro

Vicedirettore di Confindustria Cuneo

Un esempio: sono parecchie le imprese industriali che affidano commesse e lavorazioni alle cooperative sociali, quelle nelle quali sono impegnati soggetti svantaggiati. Più direttamente, Confindustria sta sensibilizzando i soci all’assunzione vera e propria

di persone disabili attraverso il supporto del proprio disability manager, nella convinzione che l’accoglienza verso chi ha difficoltà determini grandi risultati in termini di miglioramento delle relazioni tra dipendenti, generi solidarietà tra di loro e verso il nuovo o i nuovi arrivati, comporti una nuova presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità che fa crescere umanamente e professionalmente il personale. All’interno del Terzo Settore, uno spazio di particolare interesse da parte di Confindustria è quello riservato alle associazioni culturali. «La proclamazione di Alba Capitale della cultura d’impresa ha accelerato il processo di avvicinamento», conferma il direttore Cirio. «In quella sede abbiamo costituito un tavolo di lavoro insieme alle associazioni culturali dell’albese dal quale è nata l’idea di creare una Sezione di Confindustria Cuneo loro dedicata e orientata a sostenere quella che pensiamo essere una transizione necessaria: fare in modo che le stesse associazioni superino la dipendenza da contributi pubblici e diventino vere e proprie imprese, capaci di confezionare prodotti culturali e di venderli». In questo senso, sono stati organizzati incontri di formazione e webinar per aumentare le capacità manageriali di chi è impegnato nel no profit. «La nostra iniziativa non vuole assolutamente sovrapporsi alle attività del Centro servizi per il volontariato-“Società solidale”», precisa il vicedirettore D’Alessandro, «bensì offrire possibilità in più alle associazioni che vogliano cominciare a muoversi in modo più imprenditoriale». In questo senso è stato attivato uno sportello di consulenza: semplicemente, Confindustria Cuneo ha voluto essere il collettore delle richieste che arrivano dalle associazioni, per poi girarle allo Studio commercialistico Genta e Cappa di Cuneo. A occuparsi di questi temi è, appunto, Gianmarco Genta: «Forse la sua attivazione sarà ancora rinviata, ma presto verrà istituito il Registro unico del Terzo Settore (Ruts). L’iscrizione sarà obbligatoria per le Onlus e per le associazioni di promozione sociale, le altre potranno decidere senza prescrizioni. Non è una procedura macchinosa, ma richiede la modifica degli statuti e altri passaggi per completare i quali, talvolta, le realtà del Terzo Settore hanno necessità di un supporto. Nel caso del Registro unico, l’adesione andrebbe valutata ponderando attentamente vantaggi e svantaggi, ciò che abbiamo spiegato proprio durante i confronti organizzati con Confindustria». «Questo registro probabilmente farà ordine in un comprato in cui, al momento, esistono associazioni, enti, imprese che non sempre hanno contorni ben definiti», interviene Beppe Incarbona, presidente della nuova Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo. «La Sezione è partita nell’autunno 2020 con appena otto associazioni culturali aderenti che sono già diventate 35, per un totale di 193 dipendenti: è un segno di come i servizi garantiti dall’Associazione datoriale siano apprezzati, perché chi fa cultura ha bisogno di avere consulenza in materia fiscale, legale e di finanza agevolata». «Le limitazioni e le chiusure imposte per l’emergenza sanitaria iniziata al debutto del 2020 hanno cambiato le abitudini di tanti, molti dei quali si sono rivolti al digitale per guardare film e spettacoli online», aggiunge Incarbona. «In vista della ripartenza, sarà doveroso riavvicinare i cuneesi alla fruizione classica della cultura, ad andare a teatro e al cinema. Anche per questo contiamo sul supporto di Confindustria, affinché la cultura torni ad avere il suo valore intrinseco e, attraverso questo, a vedersi riconosciuto il ruolo di volano per la crescita dell’intera economia provinciale».

“Made In Cuneo” diventa mensile Da sinistra: Gianmarco Genta (Studio commercialistico Genta e Cappa) e Giuseppe Incarbona, presidente della Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo

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