6 minute read

L’Alta Cultura. Preghiere e immagini in un’estasi visiva della bellezza medievale

Next Article
New Entry

New Entry

Fede Tra Storia e

“L’Artistica Editrice Savigliano” ha realizzato una fedele riproduzione di tutte le 47 tavole miniate del “Livre de laudes et dèvotions”, in una prestigiosa veste editoriale e tipografica

Advertisement

Preghiere e immagini in un’estasi visiva della bellezza medievale

Marco Piccat

Università di Trieste

Se sfogliare un codice miniato è sempre un’esperienza unica, quando si tratta di un Libro d’Ore, di provenienza francese, confezionato in area parigina nelle prime decadi del 1400, diviene un’energia totalizzante che trasporta in un affascinante viaggio nel tempo. Il gioco dei riflessi dell’oro che si mescolano ai colori delle scritte, alle tonalità delle piccole o grandi miniature, alla vivacità delle decorazioni eseguite da un maestro ornamentista di raffinata qualità, affascina gli occhi del lettore con un sapiente equilibrio artistico e cromatico. Questa preziosa edizione, dal titolo “Le miniature di un Libro d’Ore”, edita in tiratura limitata da “L’Artistica” di Savigliano, riproduce tutte le meravigliose tavole miniate del “Livres de laudes et dévotions” conservato presso l’Archivio di Stato di Torino. Ammirare quest’opera significa entrare in intimo contatto con un vero e proprio oggetto d’arte, prima ancora di accorgersi che si tratta di un libro nato a fini devozionali. Le prime delle 47 tavole miniate consistono un calendario di preghiere, simbolo del trascorrere veloce e inarrestabile della vita degli uomini. All’interno di una stessa “mise en page”, le preghie-

re, le stagioni, il succedersi delle costellazioni celesti scandiscono la rotazione dei lavori agricoli, in un’alternanza di momenti di vita quotidiana quattrocentesca. In ogni tavola del calendario sono raffigurate due finestre, aperte rispettivamente sulla terra e sul cielo, le quali interrompono il divertimento delle spirali delle foglie d’edera dorate, in un tripudio che decora tutti margini esterni alla sezione centrale del foglio. Qui, due sottili aste sorreggono come un vessillo al vento il succedersi dei nomi dei Santi festeggiati nei singoli giorni, con le ricorrenze più importanti indicate attraverso la grafia in oro e le altre alternativamente in rosso e azzurro, elementi fondamentali per comprendere l’inquadramento geografico in cui situare la storia del manoscritto. Il calendario è seguito da tavole con i temi propri della preghiera che rivelano

Una sorta di enciclopedia visiva della ricchezza della natura davvero in fiore costituisce la bellezza unica e sorprendente di questo codice

eccellente per cantare, visivamente, la vittoria della vita sulla morte e la bellezza di un creato che non smette di ricordare come la luce dell’esistenza sia la cifra assoluta che nobilita il senso del vivere sulla terra. Tutto questo fa del “Livres de laudes et dévotions” un esemplare di prim’ordine tra i Libri d’Ore del tardo medioevo europeo, qui riprodotto in un’edizione tra le più curate di cui possiamo oggi possiamo godere. Un risultato ottenuto dopo anni di studio per individuare soluzioni tipografiche capaci di restituire al lettore tutta la raffinatezza del codice originale, attraverso l’impiego della lamina d’oro a caldo in ogni tavola e una pregevole legatura in marocchino bordeaux. Ma il codice offre molto di più, per i tanti temi che la consultazione può suggerire se portata alla visione dei lettori moderni. Come noto, la tradizione i più importanti Libri d’Ore miniati del Medioevo europeo è legata ai nomi degli eccellenti proprietari, da Jean Pucelle, a Jean de Berry, da Gian Galeazzo e Filippo Maria Visconti, a John Lancaster duca di Bedford, da Giovanna II

Edizioni di pregio, volumi d’arte, monografie storiche, libri fotografici e di viaggio sono i protagonisti della linea editoriale de “L’Artistica”, che si distingue per la cura con cui vengono realizzate le pubblicazioni, la scelta dei materiali migliori, l’attenzione per la composizione grafica e la resa cromatica delle immagini

una colta committenza nobiliare e l’appartenenza a un genere di grande fortuna presso i potenti dell’epoca. Le immagini dei quattro Evangelisti precedono le scene della Passione secondo Giovanni, seguono le Ore della Vergine, le Ore per i giorni della settimana, le Ore dei defunti, per concludere con l’immagine-reliquia del Giudizio universale. In chiusura sono poste le iconografie di quattro Santi di grandissima devozione in terra di Francia: San Michele a Mont Saint-Michel, San Cristoforo, Sant’Antonio abate e Santa Margherita. Le due aperture che, come piccole lanterne spiccavano su un fondale fiorito nel calendario, sono sostituite in queste tavole da una sola grande finestra, in cui l’oggetto della devozione è fatto manifesto. I minuti giochi delle foglie, appese a un sottilissimo filo nero, lasciano spazio a una vegetazione spesso rigogliosa di piante campestri su cui insetti, uccelli, perfino scimmie, ma anche angeli e diavolacci, interpretano il corso delle avventure e delle fortune umane. La cura dei particolari, l’abbinamento e il succedersi delle forme e dei colori, l’assemblarsi in uno spazio ristretto di elementi diversi compongono, foglio dopo foglio, un’enciclopedia visiva della ricchezza della natura davvero in fiore che costituisce la bellezza unica e sorprendente di questo codice. Un libro di preghiera diventa allora uno strumento

regina di Navarra, ad Adelaide di Savoia duchessa di Borgogna, o ai nomi delle località del loro uso, Rohan, Milano, Parigi... Nel caso in esame, se la datazione è proposta tra il 1420 e il 1440, tutti gli altri elementi, dal committente, all’autore delle miniature (probabilmente fiammingo), all’ornamentista sono rimasti aperti e in discussione. Al riguardo gli articoli degli studiosi contenuti nel volume di commentario abbinato suggeriscono nuove ipotesi e proposte interpretative, rappresentando un importante apporto alla conoscenza del manoscritto e un invito ad approfondire il suo studio. Tutti coloro i quali sfoglieranno questa preziosa edizione avranno il privilegio di scoprire un patrimonio culturale d’eccellenza che conferma il gusto artistico di Carlo Emanuele III, duca di Savoia, il quale nel 1764 ne volle l’acquisto e la collocazione nella sua biblioteca, poi confluita nell’Archivio di Stato di Torino. È un’occasione rara, in conclusione, per godere insieme della maestria degli artigiani di un tempo, unita all’abilità superlativa di editori tipografi che rappresentano oggi un vanto del nostro Paese.

La presentazione dell’opera a cura dell’editore

Lo sfavillio dell’oro di raffinate miniature, riprodotte su preziosa pergamena in un tripudio armonico di colori che catturano con straordinaria immediatezza le atmosfere e gli stili di vita rinascimentali. Sfogliare il “Livre de laudes et dèvotions” è, prima di tutto, un momento d’estasi per l’eccezionale qualità artistica che rende questo codice miniato uno dei più belli tra quelli realizzati nel XV secolo. Opera verosimilmente di un artista fiammingo attivo nell’area parigina, fu acquistato nel 1764 dal duca di Savoia Carlo Emanuele III, divenendo parte della biblioteca del Regio Archivio, oggi Archivio di Stato di Torino. Questo esemplare contiene una fedele riproduzione, nel formato originale, di tutte le 47 tavole miniate del “Livre de laudes et dèvotions”, in una prestigiosa veste editoriale e tipografica. Un volume di commentario, curato da autorevoli specialisti italiani di storia medievale e di storia dell’arte, introduce il lettore al contesto culturale e artistico dell’epoca in cui fu prodotto. Stampato in tiratura limitata e numerata, permette di godere la raffinata bellezza di uno dei più preziosi codici miniati del patrimonio librario mondiale, finora noto perlopiù alla cerchia degli studiosi. Per maggiori informazioni sull’opera si può contattare “L’Artistica Editrice”, oppure visitare il sito (QR Code).

“Le miniature di un Libro d’Ore”, formato chiuso cm 22x30, copertina in marocchino bordeaux con fregi in lamina oro a caldo a pieno libro e battuta a secco, capitelli e segnalibro in seta, risguardi in carta francese, stampa delle tavole miniate a piena pagina su carta pregiata “Fedrigoni” a 6 colori e impressioni in lamina oro a caldo, labbratura in oro su tre lati. Volume di commentario. Studi critici e approfondimenti a cura di Ada Quazza, Rinaldo Comba, Grado Giovanni Merlo, Giovanna Saroni, Maurizio Aceto. Formato chiuso cm 22x30, 88 pagine, stampa su carta pregiata delle cartiere “Fedrigoni”. I volumi sono custoditi in un prezioso cofanetto in setalux bianco, con fregi in lamina oro a caldo.

This article is from: