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Emergenti. Giuseppe Groppo. Obiettivo: mobili 100% green

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La qualità resta fondamentale, ma abbinata alla sostenibilità Obiettivo: mobili 100% green

Uno dei primi progetti seguiti da Giuseppe Gruppo è stato quello di una panetteria a Washington. Nel 2019 e nel 2020 ha lavorato per la realizzazione di diversi stabilimenti balneari sulla Croisette di Cannes

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L’azienda di famiglia, con sede e Sommariva del Bosco, da 75 anni è leader nella realizzazione di arredamenti su misura

Groppo Giuseppe il mio raggio d’azione e mi occupo anche di attività diverse: dal markePaolo Ragazzo ting, alla ricerca e sviluppo, passando per funzioni più amministrative e

Quando è venuto al Giuseppe Groppo, com’è maturata questa scelta di vita? di gestione del personale». mondo, il nostro Paese «Respiro l’aria di questa impresa fin da quando ero fremeva per i mondiali bambino e già da “giovanotto” svolgevo i primi lavoretti Cosa l’appassiona di più di ciò che fa? di calcio che si sareb- in produzione. Dopo il diploma al Liceo scientifico, «L’àmbito dell’arredamento, in bero disputati di lì a poche settima- appena conseguita la laurea magistrale in “Architet- generale, mi ha sempre interessato. ne proprio in Italia. Ma per la Fratelli tura-Costruzione città” a Torino, nel 2014 è stato per È settore in cui ogni giorno ti trovi

Groppo di Sommariva del Bosco il me naturale iniziare il percorso professionale qui. Una ad affrontare clienti, storie e quindi 29 maggio del 1990 è soprattutto scelta convinta, mossa tuttavia anche da una necessità sfide sempre diverse; così, progetto la data di nascita di Giuseppe, figlio pratica perché mio zio Claudio, allora prossimo alla dopo progetto, si cerca di trovare il di Livio, a oggi primo e unico rap- pensione, aveva bisogno di un supporto nel reparto giusto mix tra materiali, ultime tenpresentante della terza generazione tecnico. All’inizio mi sono dedicato all’approfondimento denze e richieste della committenche ha deciso di fermarsi in azienda della progettazione, dello sviluppo e della gestione del za. Ogni volta è un ripartire da zero, per proseguire l’attività di famiglia, cantiere nel settore dei locali pubblici (ristoranti, bar, ingegnarsi per usare al meglio un leader da 75 anni nella realizzazio- hotel, negozi food e no, musei...), ora, dopo sette anni in determinato materiale o elemento. ne di arredamenti su misura. cui ho messo a bagaglio molte esperienze, ho allargato I problemi e le necessità variano da

progetto a progetto e si affrontano sfide quotidiane diverse. È un lavoro molto stimolante, perché le scoperte sono all’ordine del giorno».

C’è qualche progetto che le è particolarmente piaciuto realizzare? «Quasi da subito ho seguito una panetteria a Washington ed è stata una bella sfida perché ero in azienda da poco e mi sono interfacciato con un mondo, gli Stati Uniti, fortemente diverso da noi. Poi, nel 2019 e nel 2020, abbiamo realizzato diversi stabilimenti balneari sulla Croisette di Cannes, a partire dalle sottostrutture in ferro e cemento precompresso fino ad arrivare ai serramenti, alle finiture e alle terrazze in legno. È stata una bella “palestra” perché per quattro mesi, ogni mercoledì, ho fatto la spola tra Sommariva del Bosco e Cannes, dove avevo la prima riunione alle 8 di mattina e l’ultima alle 18. E, ancora, mi sono divertito a lavorare a un progetto per Mauro Colagreco, lo chef di Mentone 3 stelle Michelin: abbiamo realizzato alcuni interventi del suo ristorante Mirazur, con i tavoli in legno massello di ulivo di 5 centimetri. Adesso, invece, mi sto appassionando alla realizzazione di un bar totalmente in acciaio lucido super mirror all’interno della Luma Tour, la torre progettata dall’archistar Frank Gehry ad Arles, sempre in Francia».

Quale futuro immagina per l’azienda? «Anzitutto di continuare a mantenere quella gestione familiare che ci ha portato a raggiungere importanti traguardi in questi 75 anni di storia, senza mai trascurare il rapporto diretto e personale con i nostri

Sopra: l’allestimento “made in Fratelli Groppo” del ristorante Mirazur di Mentone dello chef tristellato Mauro Colagreco. A fianco: uno scorcio del Miramar Plage di Cannes per il quale ha lavorato l’azienda sommarivese dipendenti e collaboratori. Poi, da ormai più di un anno, sto cercando di portare avanti uno sviluppo sempre più sostenibile delle lavorazioni sotto più fronti: l’efficientamento energetico del ciclo produttivo, la riduzione degli scarti, l’uso di materiali più facilmente riciclabili, l’abbandono di vernici sintetiche. L’obiettivo è arrivare a costruire un mobile interamente

green, con materiali certificati e a impatto prossimo allo zero. La qualità è sempre una condizione necessaria e fondamentale, ma non basta più. Occorre una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Non tutta la nostra clientela è già pronta per questa rivoluzione, ma la strada è ormai tracciata e noi ci stiamo attrezzando per percorrerla con successo».

Il 2014 ha segnato per lei non solo l’ingresso ufficiale in azienda, ma anche l’incontro con un’altra “famiglia” speciale. «Proprio in quell’anno sono entrato a far parte anche del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo. Ricordo ancora la telefonata di Matteo Sebaste con cui mi invitava a inserirmi nella squadra: ero in Università, stavo stampando una parte della mia tesi magistrale, ma non ho potuto dire di no. Mi ha convinto con il suo entusiasmo. Così ho aderito e ne sono soddisfatto; nel gruppo si respira un clima positivo e di fiducia, con tanta voglia di fare. È un ambiente in cui è bello stare, perché ci si può confrontare liberamente e questo è da stimolo a fare sempre meglio, ciascuno nella propria impresa. Al momento del mio ingresso, il presidente del Ggi era Enrico Galleano che da subito mi ha accolto come un amico prima, ancora che come collega».

Quali iniziative del Ggi a cui ha preso parte ricorda con maggiore piacere? «Senza dubbio i progetti di orientamento scolastico per gli studenti. Il tema mi sta a cuore. In azienda il know-

Giuseppe Groppo in posa in azienda al fianco di un collaboratore esterno dietro a un tavolo con lastra di vetro su struttura in fibra di carbonio Sopra: lo stabilimento di Sommariva nel 1960. Sotto: Giuseppe Groppo con gli zii Elio e Claudio e parte dello staff aziendale alla fiera Sirha Lyon 2019

how acquisito in anni di lavorazione è fondamentale: saper lavorare il legno come facevano i falegnami 60 anni fa è importantissimo. Eppure riscontriamo non poche difficoltà a trovare giovani disponibili ad acquisire questo sapere e a imparare un mestiere tanto affascinante. Con iniziative come “Fai la scuola giusta” e “Wooooow! Io e il mio futuro”, dunque, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo ha voluto e vuole avvicinarsi alle nuove leve scendendo in campo, per far capire che imparare un mestiere e una professione tecnica, ad esempio, non è meno gratificante di una formazione accademica».

Lavoro in azienda e impegni connessi la occupano molto, ma nel tempo libero cosa ama fare? «Adoro la natura, in particolare la montagna, tanto che appena posso mi “rifugio” a Prazzo, in Valle Maira, per me un piccolo paradiso, dove la mia famiglia ha un appartamento. Mi piace andarci sia in estate che in inverno, perché mi aiuta a staccare la spina. Non disdegno

«È bello stare nel Gruppo Giovani Industriali, perché ci si confronta liberamente e ciò dà stimoli a fare sempre meglio»

neppure il mare, sia chiaro, ma soltanto in montagna riesco a stare lontano dal rumore e dal caos». Ossigeno puro per Giuseppe Groppo e condizione necessaria per sprigionare quella creatività che dal 1946 per la Groppo Fratelli è centrale nel suo sviluppo, segnato da una serie di brillanti intuizioni, e che anche in futuro sarà ingrediente prezioso per continuare a crescere nel settore degli arredamenti su misura, con affidabilità e stile.

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