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Attore, autore, regista

Tibaldi

tazione sinottica della rappresentazione, possiamo dire che non mancheranno simboli molto significativi negli oggetti di scena e nella scenografia, per condurre a un finale che esalterà la solidità del passato e del presente, proiettati verso il futuro della “Grande azienda Alba”». Lo spettacolo avrà un unico atto, durerà circa un’ora e mezza e ci sarà molta albesità sul palco: «Non c’è ad Alba un momento che non sia propizio per incontrarsi “sotto l’orologio” (quello all’inizio di via Maestra, cioè

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Attore, autore, regista

Paolo Tibaldi, attore piemontese, classe 1989, si appassiona alla recitazione sin dalla tenera età. A 19 anni comincia l’effettiva formazione presso il Teatro delle dieci di Torino, diretto da Massimo Scaglione. Prosegue specializzandosi presso la scuola “Paolo Grassi” di

Milano. L’aspetto formativo non finisce qui.

Segue infatti insegnanti come Michael Margotta e Danni Lemmo dell’Actor Studio di New York, e il metodo divulgato da Sergei Ostrenko. La sua attività artistica si dipana nel panorama italiano su più fronti: dal teatro di prosa classico e contemporaneo (“Variazioni

enigmatiche” di Éric-Emmanuel Schmitt, “Il calapranzi” di Harold Pinter, “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, “I sette a Tebe” di Eschilo, “L’angelo di Caino” di Luigi Santucci, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde, ecc.), all’interpretazione di personaggi in svariate fiction di entità cine/televisiva (“Una questione privata”, regia dei fratelli Taviani; “Processo a Mata Hari”, regia di Rossana Patrizia Siclari; “Mia madre”, regia di Ricky Tognazzi”; “La leggenda del bandito e del campione”, regia di Lodovico Gasparini). Ad Alba, dove vive, si occupa dell’attività laboratoriale con gli studenti delle scuole superiori, lavorando sul linguaggio teatrale, veicolo di messaggi. Da dodici anni svolge un’intensa operazione culturale che si occupa della diffusione di rappresentazioni in prosa ricche di significato e passione per il territorio, in parallelo con la collaborazione con la Compagnia del nostro teatro di Sinio, diretta da Oscar Barile, autore teatrale, attore e regista. Nel 2017 Paolo ha dato vita alla rubrica

“Abitare il piemontese” su “Gazzetta d’Alba”. Vanta inoltre esperienze di regia teatrale: “Our town” di Thornton Wilder, “Le donne al Parlamento” di

Aristofane e “La bottega dell’orefice” di Karol Woityla.

Nel 2020 ha ricevuto il premio “Davide Lajolo” con questa motivazione: «A

Paolo Tibaldi, che sa trarre da un testo letterario l’andamento teatrale di un racconto orale». Conoscitore dell’opera letteraria di Beppe Fenoglio, divulga le opere dello scrittore agli studenti in tutta Italia, sia con passeggiate sui luoghi di ambientazione, sia attraverso le discipline teatrali.

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