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Gildo Fognini. L’imprenditore edile con l’hobby dello sci e del golf

L’imprenditore edile con l’hobby dello sci e del golf Gildo Fognini

Alessandro Nidi

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“L’ unica cosa importante che può tramandare un genitore al proprio figlio è il valo re del suo amore. Tutto il resto viene dimenticato”. Con queste parole , Paola Fognini ha detto addio, sui social network, a suo papà Aldo Gildo, noto imprendi tore edile taggiasco venuto a mancare a inizio gennaio all’età di 85 anni. Sposato con Gianna, padre di due figlie (Francesca è il nome della sorella di Paola) e nonno dei suoi adorati ni poti Sara e Federico, Fognini è stato tra il 1970 e la fine degli anni Ottanta a capo di una nota impresa edile del Ponente Ligure, affian cando, parallelamente, un forte impegno al servizio dell’allora Unione degli Industriali della provincia d’Imperia, presso cui ha rivestito numerosi ruoli: per molti mandati consecutivi è stato componente del comi tato esecutivo e del consiglio direttivo, componente supplente del collegio dei revisori contabili (dal 1976 al 1999), membro effettivo (per un decennio) del colle gio probiviri, e, non ultimo, presidente, vicepresidente e componente del direttivo della Sezione Edili. Non solo: dal 1995 all’agosto 2004 ha presieduto la Scuola Edile di Imperia e nel suo cursus honorum compaiono anche la presidenza del Cpt e della Cassa Edile della provincia di Imperia. Infine, è sta to delegato per le piccole industrie edili fra il 1993 e il 1995. Aldo Gildo Fognini, la cui famiglia d’origi ne proveniva da Tartano, piccolo Comune lombardo in provincia di Sondrio, in gioventù era un appassio nato sciatore, mentre nella sua seconda metà di vita si è avvicinato al golf, pas sione germogliata quando ha avviato la costruzione del Castellaro Golf Club con annesso resort insieme al carissimo amico Gianni Cozzi , purtroppo scomparso prematuramente. “Mio papà aveva il desiderio di costruire un green che fosse meno distante rispetto a quello esistente a Sanremo e così è nato questo progetto che oggi rappresenta una meravigliosa realtà - spie ga la figlia Paola -. A lui è stata affidata la direzione generale dei lavori, inclusi tutti gli aspetti connessi all’acquisto dei terreni. Era molto legato a questa sua ‘creatura’, ha trascorso lì gli ultimi anni della sua vita”. Anni, per inciso, resi difficili

dalla malattia: “Papà era malato di Parkinson. Intor no agli 80 anni ha avuto un piccolo incidente d’auto. Ha sbandato, perdendo improv visamente il controllo della vettura , ammettendo che per un attimo “si era spento”. Accettando di non poter più guidare , non essendo più autonomo, ha iniziato un seppur lento declino psicofi sico. Come se non bastasse, l’esistenza di Aldo Gildo Fognini è stata segnata negli ultimi 36 mesi dalla ceci tà: “Ha perso la vista e, pur avendo subìto l’inevitabile contraccolpo psicologico, non ha mai smarrito l’autoironia che l’ha sempre contraddi stinto. Negli ultimi periodi ha affinato molto l’udito, riconosceva le persone per strada dal solo timbro vocale. Fino a quando il fisico gliel’ha consentito, ha continuato a uscire di casa, accompagnato da noi familiari. L’eredità più bella? La stima di chi lo ha conosciuto e la gratitudine dei suoi ex dipendenti, che ancor oggi ringraziano mio papà per quanto ha fatto per loro”. Noto imprenditore edile taggiasco a lungo impegnato al servizio dell’allora Unione degli Industriali della provincia d’Imperia, Aldo Gildo Fognini se n’è andato a 85 anni dopo aver lottato a lungo con il Parkinson

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