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bloccadegrado. Caserma G. Gallardi. Un brutto biglietto da visita per Ventimiglia

Caserma C. Gallardi Un brutto biglietto da visita per Ventimiglia

Sono 103 le famiglie che vivono nell’edificio, 60 proprietarie e 43 in affitto dal Demanio

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Alice Spagnolo

Un groviglio di parabole e cavi che dal tetto scendono sulla facciata per entrare dalle finestre è la prima cosa che si nota volgendo lo sguardo al casermone Gallardi: un complesso immobiliare, dalla pianta rettango lare lunga e stretta, che sorge sull’omonima via nell’immediato entroterra di Ventimiglia. Ex caserma militare, l’e dificio fu costruito negli anni Trenta del Novecen to e ospitava l’89° reggimento fanteria “Salerno”, che fino al termine della Seconda Guerra Mondiale era di stanza proprio nella città di confine, a rappre sentare la prima forza di difesa alla frontiera con la Francia. Un edificio imponente, formato da due fabbricati distinti collegati tra loro da una semplice terrazza che crea un centro nella visione della facciata. In posizione rialzata ri spetto al piazzale adibito a parcheggio, il piano terra è abbellito da un porticato su cui sorgono altri due livelli, divisi solo da un cornicione, che ingentilisce, anche se non troppo, la rigidità del la costruzione. Si tratta di un tipico esempio di architettura pubblica dei primi decenni del Nove cento, che sicuramente ha conosciuto, in passato, tempi migliori e che oggi paga a caro prezzo l’incu ria e la mancata manutenzione di decenni. Resta, a memoria del passato militare, la scritta CASERMA C. GALLAR DI, sul parapetto della terrazza. All’interno del complesso immobiliare, suddiviso in scala A e scala B, vivono 103 famiglie. Una ses santina di queste, negli ultimi anni, sono diven tate proprietarie degli appartamenti. Le altre continuano ad abitare in alloggi che sulla carta appartengono al Dema nio. Tra i vari problemi

La prima cosa che si nota volgendo lo sguardo al casermone Gallardi è un groviglio di parabole e cavi che dal tetto scendono sulla facciata per entrare dalle finestre [Foto: Alice Spagnolo]

che affliggono il compendio, c’è anche questo: la doppia proprietà che si rimpalla le competenze, lasciando che l’unico ad agire sia il tempo, con il conseguente aumento delle problematiche mai risolte che con il passa re degli anni diventano criticità. E infatti i pro blemi sono tanti, e a detta di chi in quella struttura ci vive da 50 anni, come il signor Michelangelo Gallizzi, restano irrisolti. “Infiltrazioni dal tetto, umidità e muffa, tubature e riduttori di pressione da cambiare, impianto idrico ed elettrico non a norma - dice -, sono le criticità maggiori”. Ma non è tutto: “Una ventina di anni fa hanno rifatto il tetto - racconta -. Lavori fatti ‘alla carlona’ e oggi sarebbe da rifare tutto il catrame sul tetto, ma mettere d’accordo tutti è impossibile”. E per ca pirlo bene, basti pensare che per lucidare la pavi mentazione esterna, c’è voluto il voto fatto alla Madonna da un inquilino,

Anche senza entrare

negli alloggi, si vedono chiazze scure sui muri, segni inequivocabili di infiltrazioni e umidità

che portano anche a far scrostare l’intonaco

dalle pareti [Foto: Alice Spagnolo]

che ha pulito tutto dopo un grave problema di salute della moglie. “Si è anche occupato di siste mare tutti i contenitori della spazzatura in uno spiazzo adiacente, ha fat to proprio un bel lavoro”, commenta Gallizzi. Il colpo d’occhio, per chi raggiunge il caseggiato, non è dei migliori. An che senza entrare negli alloggi, si vedono chiazze scure sui muri, segni ine quivocabili di infiltrazioni e umidità che portano anche a far scrostare l’in tonaco dalle pareti. Ad alcune finestre mancano le persiane e pure i vetri. Sul lato più a sud dell’edificio c’è un buco nel muro di dimensioni notevoli. Oltre ai garage interrati, in cui si registrano pro blemi analoghi a quelli degli alloggi, con muffa, infiltrazioni e via dicendo, ci sono i parcheggi esterni, alcuni dei quali coperti con lamiere che molto pro babilmente contengono amianto e che, per come sono posizionate, contri buiscono a dare quel senso di trascuratezza all’intero compendio immobiliare. La poca cura della scarsa vegetazione presente, l’a sfalto dissestato e la scarsa illuminazione notturna contribuiscono a rende re ancora più degradata l’immagine della Caserma Gallardi. Tra i vari problemi che affliggono il compendio, c’è anche quello della doppia proprietà tra Demanio e proprietari privati, che si rimpallano le competenze lasciando che l’unico ad agire sia il tempo

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