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Prove di dialogo tra Rivieracqua e Tribunale Ance Imperia resta attenta allo sviluppo della situazione dopo l’inaspettata revoca dell’ammissione al concordato preventivo Fabio Rubero
“S
arebbe paradossale affossare ora
esempio su tutti, il nuovo acquedotto del Roja, or-
la società dopo tutto il
mai in procinto di par-
cammino compiuto”.
tire e sul quale Regione
Sono sufficienti queste
Liguria aveva già pronti
poche ma più che mai
i primi cinque milioni di
eloquenti parole pronun-
euro di finanziamento.
ciate nei giorni scorsi dal
Il provvedimento del
commissario Gaia Chec-
Tribunale è stato tutta-
cucci a sintetizzare quello che è il pensiero comune e Il provvedimento del Tribunale del 4 agosto scorso è stato stoppato da Rivieracqua che, lo scorso 14 settembre, ha ottenuto un ulteriore incontro che si terrà nel mese di ottobre nel quale presenterà alcune memorie dei propri legali
ire il proprio futuro. Un
diffuso sul momento che sta vivendo Rivieracqua,
via stoppato dalla stessa Rivieracqua che, lo scorso 14 settembre, ha ottenu-
il consorzio pubblico costituito nove anni fa allo scopo di gestire il Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale Imperiese. Paradossale eppure più che mai atti-
“Paradossale affossare ora la società dopo tutto il cammino compiuto”
nente alla realtà perchè all’ottimismo circolato negli utimi mesi fa ora da
to un ulteriore incontro
contraltare l’incertezza
che si terrà nel mese di
che si respira da quando
ottobre nel quale presen-
il Tribunale di Imperia,
terà alcune memorie dei
con decreto del 4 agosto,
propri legali. “Memo-
ha revocato l’ammissione
rie in cui abbiamo dato
al concordato preventivo
ampia spiegazione della
presentato dal consorzio
situazione” ha spiegato il
di via Bresca.
presidente Gian Alberto
Un autentico fulmine a
Mangiante che ha altresì
ciel sereno che rischia
spiegato come anche il
anche di compromettere
tribunale sarebbe in-
seriamente i progetti sui
tenzionato a chiudere la
quali il consorzio, dopo
procedura di concordato
anni di gravi difficoltà,
preventivo con l’azienda
aveva iniziato a costru-
nell’interesse di Rivierac-
qua, della collettività e dei creditori, tra cui alcune aziende edili imperiesi che da anni attendono venga loro corrisposto quanto dovuto. In attesa dunque dei nuovi e successivi sviluppi, Ance Imperia continua ad osservare, ferma sulle sue posizioni, le vicissitudini di via Bresca. Nemmeno le “montagne russe” di sensazioni dell’ultimo periodo minano la convinzione degli edili imperiesi che, a dispetto delle difficoltà che ne hanno contraddistinto il cammino, Rivieracqua possa davvero diventare quel colosso che sarebbe dovuto essere sin dalla sua nascita. Più che mai ora con l’ingresso dei Comuni e di tutte le aziende ed enti preesistenti come Amat, Aiga, Amaie e Secom, Rivieracqua potrebbe davvero essere una realtà in grado di rispondere alle esigenze del territorio e della popolazione, il cui cammino, una volta avviato con convinzione unanime e senza titubanze di sorta, sarebbe davvero difficile fermare. Sarebbe un vero peccato se a farlo dovesse essere un tribunale.
A T T U A L I T À