Next Generation Italia Volume 2 - Il Foglio del Come

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LE NOSTRE PROPOSTE Proposta 3.2.3.1

Riduzione della detrazione per tecnologie che utilizzano fonti fossili

(caldaie a gas) nel Superbonus. Per aumentare la diffusione di pompe

di calore e caldaie a biomassa, proponiamo di ridurre del 50% la detrazione degli oneri sostenuti per l’acquisto di caldaie tradizionali a gas.

Proposta 3.2.3.2

Istituzione di un fondo per prestiti a tasso ridotto per gli acquisti di im-

pianti di riscaldamento rinnovabili. Gli impianti rinnovabili hanno alti costi iniziali di investimento, ma garantiscono costi operativi inferiori

grazie a risparmi energetici che ne derivano. Proponiamo di istituire un fondo per effettuare prestiti per l’acquisto di impianti di riscaldamento

rinnovabili, le cui rate saranno in parte e completamente ripagate grazie a piccoli costi in bolletta. Questa soluzione risolverebbe il problema dell’investimento iniziale ed eviterebbe le lunghe pratiche burocratiche

legate agli incentivi statali e permetterebbe di rilanciare la transizione verso fonti rinnovabili senza rappresentare ampi costi per lo Stato.

3.3 Edifici pubblici LA SITUAZIONE OGGI L’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione rappresenta un

elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi europei previsti al 2030 e al 2050, dato il numero di edifici pubblici e la loro

vecchiaia. In Italia gli immobili pubblici sono 1 milione e sono soprattutto abitazioni (561mila), seguite da box e parcheggi (182mila), capannoni e magazzini (58mila), edifici scolastici (43mila), impianti sportivi (14mila) e caserme (13mila). Il 43% degli uffici comunali è stato costruito prima del 1945, mentre quasi il 59% delle scuole prima del 1976.

La direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica prevede che, a partire

dal 2014, il 3% della superficie utilizzabile degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del governo centrale, e da esso occupati, debba essere ristrutturato/migliorato ogni anno. A questo ritmo, tutti gli edifici pubblici potrebbero essere efficientati entro il 2050. Oltre ai benefici am-

bientali, l’efficientamento energetico di questi edifici sarebbe anche un esempio virtuoso capace di trainare gli interventi sugli edifici privati.

Per questo fine è stato attivato il PREPAC (Programma di riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione) che prevede la

predisposizione, entro il 30 novembre di ogni anno, di un programma di interventi per il miglioramento della prestazione energetica degli immo-

bili della PA. Lo stanziamento complessivo previsto per il periodo 2014 2020 è di 355 milioni di euro. Gli interventi non sono decisi centralmente,

ma spetta alle singole amministrazioni fare le richieste per accedere ai fondi, con la conseguenza che non sono sempre gli edifici più inquinanti ad avere la precedenza negli interventi. Un’attenzione particolare è da 84


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