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I vaccini

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di Mattia Giusto

di Mattia Giusto

Cover Story Poveri

Quelle vite sospese dal Covid

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La pandemia ha eroso risparmi e dimezzato L'INCHIESTA

le entrate degli italiani. Tra i più danneggiati, lavoratori autonomi e famiglie già povere

di Michele Antonelli Nomi comuni, volti provati, voci insicure. Persone che da un giorno all’altro hanno perso stipendi, certezze, sogni. Vite in bilico per colpa della pandemia, storie di nuove povertà e di carriere interrotte.

La storia di Giorgio, guida turistica, diventa emblema della crisi di un settore e del desiderio di ripartenza: «All’inizio è stata dura. Poi l’idea, insieme alla mia ragazza, educatrice cinofila. Un nuovo sistema di visite guidate, che combina gite e passeggiate didattiche con i cani. È stata la nostra forza». Alessandro, ristoratore da una vita: «Lavoriamo al 30% del nostro potenziale, una bastonata. Sono stato costretto a chiedere una riduzione dell’affitto, non posso più pagare».

Se alcune esperienze finiscono, altre diventano storie di successo. Come per Amazon, che nei mesi di lockdown ha visto la propria piattaforma inondata da richieste. C’è chi ha avuto «occasioni» grazie a nuove assunzioni, ma c’è anche chi ha dovuto fare i conti con «turni estenuanti». Tutti, a modo loro, ingranaggi di una «grande matrioska».

Tra quelle dei giovani, esemplare è la storia di Giacomo, fashion designer: «Mi sono sempre dato da fare e dopo la laurea ho trovato uno stage in un’azienda di moda milanese. Era il mio sogno. Nonostante mi avessero già parlato di assunzione, non mi hanno potuto tenere. La pandemia mi ha rispedito al Sud».

Il Covid ha infranto il sogno di Giulio: «Io e il mio socio stavamo facendo qualcosa di bello. Abbiamo aperto la nostra palestra nell’ottobre del 2019. La seconda chiusura ci ha fatto davvero male. Non sappiamo se insistere o lasciar perdere tutto». ■

Cinquantuno famiglie su cento con un reddito medio inferiore a 600 euro hanno dichiarato che le proprie entrate si dimezzeranno rispetto al periodo precedente l'emergenza sanitaria. Un calo di entrate che si ripercuote anche sulle scelte alimentari. Dopo l'esplosione della pandemia, il 18 per cento delle famiglie dichiarano di acquistare cibo, vestiti e altri beni di qualità inferiore. (Fonte: Banca d'Italia)

Sono i soggetti con basso titolo di studio ad aver patito le conseguenze economiche peggiori. La pandemia ha eroso sopratutto i redditi dei soggetti in possesso della sola licenza elementare o diploma di scuola media.

Non tutti i poveri sono uguali, anatomia e sintomi di un sussidio

Se i requisiti del RdC sono gli stessi su tutto il territorio nazionale, non si può dire la stessa cosa della povertà assoluta. Una distinzione di cui il RdC non tiene conto.

fisiologico del RdC così come disegnato in origine», spiega Francesco Nespoli, ricercatore dell’Università di Modena e Reggio Emilia e data analyst di Catchy Big-Data. «La soglia ISEE per accedere al RdC è la stessa in tutta Italia, ma l’erogazione massima è stabilita nella cifra simbolo di 780 di Gabriele Bartoloni La pandemia, il euro mensili. lockdown e la crisi In alcune zone d’Italia questa somma economica, sono può essere comunque inferiore alla soglia state un banco di prova importante per il di povertà assoluta calcolata dall’Istat». Reddito di Cittadinanza. Non solo per il Il risultato è che un cittadino di RegMezzogiorno, ma anche per il Nord, la zona gio Calabria potrebbe prendere il suspiù colpita dalla diffusione del Covid-19 in sidio anche se non è considerato povero Italia. Secondo l’Istat, il numero di famiglie dall’Istat, in quanto al Sud la soglia di povpovere al Nord è più o meno lo stesso rispet- ertà è fissata a circa 624 euro al mese. Al to Sud: 726 mila nel primo caso e 706 mila contrario, chi abita a Milano, nonostante nel secondo. Guardando il grafico a barre è la stessa condizione di indigenza, rischia evidente la sproporzione in termini di nu- di non ricevere il sussidio o di ottenerne clei beneficiari del RdC: al Nord, nel 2019, solo una parte, che, a differenza di un resierano 225.642, neanche la metà rispetto al dente nel Mezzogiorno, non gli permetSud (597.530). terebbe di raggiungere la soglia di povertà

Questa asimmetria è dovuta in parte calcolata dall’Istat che per il Nord è staall’intensità della povertà (più alta nel Mez- bilita intorno agli 840 euro. A rimanere zogiorno), e in parte dal tasso di occupazi- esclusi, dunque, sono quelli che rientrano one (più alto al Nord), visto che l’assenza nella fascia di reddito compresi tra i 780 e di un lavoro è uno dei prerequisiti per ot- gli 840: poveri tanto quanto al Sud ma con tenere il sussidio. Ma in realtà il problema l’impossibilità di accedere al sussidio. ■ sta anche nel “difetto di fabbrica” con cui è nato il Reddito: prendere come unica soglia per accederci un reddito di 780 euro mensili, senza considerare l’esistenza di differenti soglie di povertà assoluta in base al posto in cui si vive. «Si tratta di un risultato

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Un Paese di poveri sempre più poveri

La pandemia ha eroso risparmi e dimezzato le entrate degli italiani. Tra i più danneggiati, lavoratori autonomi e famiglie già povere

di Silvio Puccio In Italia i poveri sono sempre più povdemia abbia colpito prima, e in maniera più dura, il motore produttivo del Paese. eri. È ciò che emerge A subire le conseguenze del lockdown di dai risultati dell’indagine straordinaria marzo sono stati soprattutto i lavoratori della Banca d’Italia: un questionario per autonomi. Nonostante aiuti e ristori, il 51 monitorare le aspettative economiche e i per cento dichiara una variazione negativa consumi degli italiani attraverso una serie del reddito familiare tra il 25 fino a oltre il di domande fatte a campione, con l’intento 50 per cento, a partire dalla prima serrata di essere rappresentative della popolazi- cui è stata costretta l’Italia. Anche il 40 one del Paese. Secondo lo studio, metà per cento dei dipendenti a termine ha acdelle famiglie che vivono con meno di 600 cusato un calo simile. A registrare perdite euro al mese afferma che il Covid-19 ha importanti sono anche i cittadini con il più dimezzato i guadagni pre-pandemia. Una basso livello di istruzione. Il 30 per cento nuova e strisciante povertà prende forma degli italiani con un titolo fino alla terza come effetto collaterale di un’emergenza media ha affermato di aver perso oltre il che pesa soprattutto sugli ultimi. In media 25 per cento del reddito pre-lockdown. 51 abitanti su 100 pensano che le loro en- Secondo Eurostat, a essere più pessimista trate diminuiranno in maniera più o meno è chi ha una licenza elementare (-17) e chi significativa, indipendentemente dal red- si è fermato alle medie (-14), mentre per dito percepito. Nel quartiere che con poca laureati e diplomati la situazione è meno fantasia chiameremo Nord, i cittadini che grave (-9), a riprova del fatto che un alto si aspettano un calo delle entrate familiari livello d’istruzione costituisce una sicura salgono a 55, un numero sopra la media difesa contro il rischio di impoverimento complessiva. Il dato indica quanto la pan- in tempi di crisi. ■

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