Zeta Numero 1 |Febbraio 2021

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Cover Story

Poveri

Quelle vite sospese dal Covid La pandemia ha eroso risparmi e dimezzato le entrate degli italiani. Tra i più danneggiati, lavoratori autonomi e famiglie già povere L'INCHIESTA

Nomi comuni, volti provati, voci insicure. Persone che da un giorno all’altro hanno perso stipendi, certezze, sogni. Vite in bilico per colpa della pandemia, storie di nuove povertà e di carriere interrotte. La storia di Giorgio, guida turistica, diventa emblema della crisi di un settore e del desiderio di ripartenza: «All’inizio è stata dura. Poi l’idea, insieme alla mia ragazza, educatrice cinofila. Un nuovo sistema di visite guidate, che combina gite e passeggiate didattiche con i cani. È stata la nostra forza». Alessandro, ristoratore da una vita: «Lavoriamo al 30% del nostro potenziale, una bastonata. Sono stato costretto a chiedere una riduzione dell’affitto, non posso più pagare». Se alcune esperienze finiscono, altre diventano storie di successo. Come per Ama-

di Michele Antonelli

zon, che nei mesi di lockdown ha visto la propria piattaforma inondata da richieste. C’è chi ha avuto «occasioni» grazie a nuove assunzioni, ma c’è anche chi ha dovuto fare i conti con «turni estenuanti». Tutti, a modo loro, ingranaggi di una «grande matrioska». Tra quelle dei giovani, esemplare è la storia di Giacomo, fashion designer: «Mi sono sempre dato da fare e dopo la laurea ho trovato uno stage in un’azienda di moda milanese. Era il mio sogno. Nonostante mi avessero già parlato di assunzione, non mi hanno potuto tenere. La pandemia mi ha rispedito al Sud». Il Covid ha infranto il sogno di Giulio: «Io e il mio socio stavamo facendo qualcosa di bello. Abbiamo aperto la nostra palestra nell’ottobre del 2019. La seconda chiusura ci ha fatto davvero male. Non sappiamo se insistere o lasciar perdere tutto». ■

Cinquantuno famiglie su cento con un reddito medio inferiore a 600 euro hanno dichiarato che le proprie entrate si dimezzeranno rispetto al periodo precedente l'emergenza sanitaria. Un calo di entrate che si ripercuote anche sulle scelte alimentari. Dopo l'esplosione della pandemia, il 18 per cento delle famiglie dichiarano di acquistare cibo, vestiti e altri beni di qualità inferiore. (Fonte: Banca d'Italia)

Sono i soggetti con basso titolo di studio ad aver patito le conseguenze economiche peggiori. La pandemia ha eroso sopratutto i redditi dei soggetti in possesso della sola licenza elementare o diploma di scuola media.

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