Beesness Gennaio/Febbraio 2023

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Anno XIII - N° 1 2023 € 5,00 Periodico di informazione bimestrale gennaio-febbraio 2023
Eros Ramazzotti “BATTITI MUSICALI” Alessandra Repini “LA VERA DONNA ITALIANA” Umberto Gandini “IL PRESIDENTE DEI DUE PALLONI” Andrea Castrignano “DESIGN ECLETTICO”

RIPARTIAMO DALLA MUSICA…

Il 2023 vede, purtroppo, ancora il protrarsi della guerra in Ucraina, di cui non sappiamo quando e con quale esito terminerà.

Per stemperare le notizie drammatiche che provengono dai campi di battaglia, ripartiamo con le note musicali e le canzoni di Eros Ramazzotti, che nell’intervista ci racconta i duetti storici che ha interpretato - come per esempio quello con Tina Turner – i primi tour internazionali e soprattutto l’ultimo, il “Battito Infinito World Tour”.

Lo sport rappresenta un altro argomento d’interesse generale. Umberto Gandini, Presidente della Lega Basket Serie A, ci illustra questo gioco, che a ogni partita mette in campo campioni, sfide e atmosfere unici. La sua carriera è incominciata nel mondo del calcio, per approdare successivamente al basket. Inoltre, si sofferma sull’utilità delle piattaforme social, come Tik Tok, per mostrare e per far conoscere questo sport a un pubblico più vasto.

Nella sezione dedicata alla moda, potrete leggere la bella intervista a Carla Sozzani - sorella di Franca, scomparsa nel 2016 a Milano - che abbiamo incontrato durante la presentazione della mostra “Mr & Mrs Clark Ossie and Cecilia Birtwell”, tenutasi a Prato. Spiega come i due creativi, uniti nell’amore e nella professione, siano stati innovatori nel mondo del fashion, realizzando abiti senza tempo. Sempre in questo ambito, abbiamo visitato l’azienda Clerici Tessuti di Grandate, ubicata nel territorio comasco, che ha compiuto 100 anni e che per l’occasione

ha aperto i battenti del proprio archivio storico, costituito da oltre 400mila campioni di tessuto.

Nel campo del design, Andrea Castrignano ci espone la sua filosofia, composta da ecletticità, colore e minimal baroque. La sua passione infantile per i mattoncini Lego lo ha indirizzato a scegliere la professione di designer. Altra figura di questo settore è l’Architetto Simone Micheli, che ha recentemente realizzato un progetto di interior design a Palazzo Gatto Art Hotel & Spa, nel centro storico di Trapani. Si è dato risalto all’illuminazione degli interni e a una gestione razionale delle camere e degli spazi comuni.

Concludiamo gettando uno sguardo a EICMAl’esposizione internazionale incentrata sulle 2 ruote, svoltasi a Milano - che ha registrato numeri da record sia in termini di operatori del settore sia di professionisti accreditati che di visitatori. Un’iniziativa che ha riscosso notevole successo è stata quella dedicata alla 777 Hypercar, una monoposto dalle prestazioni altissime, grazie a un motore V8 aspirato, 4.500 cc di cilindrata, che sviluppa 730 cv a 9mila giri, per una velocità di 370 Km/h.

Non mancano le collaudate rubriche inerenti alla recensione di libri, al retail e al franchising. Cogliamo l’occasione per augurarvi un Anno Nuovo ricco di tante soddisfazioni professionali e vi diamo appuntamento al prossimo numero di Beesness.

3 gennaio\ febbraio 2023

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Anno XIII N° 1 2023 Periodico informazione bimestrale gennaio-febbraio 2023 Eros Ramazzotti “BATTITI MUSICALI” Alessandra Repini “LA VERA DONNA ITALIANA” Umberto Gandini “IL PRESIDENTE DEI DUE PALLONI” Andrea Castrignano “DESIGN ECLETTICO” REGALATI O REGALA UN ABBONAMENTO A BEESNESS AD UN PREZZO IRRIPETIBILE OFFERTA DI ABBONAMENTO* COMPILA IL COUPON E SPEDISCILO tramite e-mail a abbonamenti@beesness.it oppure in busta chiusa a Beesness di Giovanni Bonani, via Soperga 13, 20127 Milano Modalità di pagamento: Bonifico Bancario: CODICE IBAN n. IT26U0200801661000105229053 intestato a Beesness di Giovanni Bonani Inviare una copia via e-mail a abbonamenti@beesness.it a 6 numeri di Beesness a € 30,00 a 12 numeri di Beesness a soli € 50,00 anziché € 60,00 con sconto pari al 20% I DATI DELL’ABBONATO Cognome Nome Ragione Sociale Brand Codice Fiscale P.IVA Indirizzo Città CAP Prov. Telefono Email Data ____________ FIRMA _________________________ Garanzia di riservatezza. Ai fini della legge 675/96 e successive modifiche, l’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti, utilizzati esclusivamente per l’ordinaria gestione commerciale, e l’invio di materiale informativo inerente la propria attività editoriale. L’editore si impegna a non cederli a terzi e a provvedere alla cancellazione o alla rettifica, qualora l’interessato ne faccia esplicita richiesta scrivendo a Beesness di Giovanni Bonani, via Soperga 13, 20127 Milano. Con la firma del coupon si autorizza l’utilizzo dei dati. *Abbonamenti attivi solo per l’Italia.
Christian Gaston Illan

Birrificio l'Orso, Burgez, Starbucks, Moser Vini, DM drogherie, Lego, Parma Retail, Nooe Aeroporto Roma, Jonny Lambs, MGM 8

Marilyn forever

5 gennaio\ febbraio 2023 / INDICE ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪
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Primo flagship store a New York City 22
100 anni di eccellenza Made in Italy che non ha mai perso il filo 26
Musica Eros Ramazzoti si racconta
esordi all'ultimo disco "Battito Infinito" 14
Parajumpers
Clerici Tessuto
Eleonora Lastrucci alla Mostra del cinema di Venezia .............. 30
2022 Anno record con +21% e previsioni di crescita positive ............... 32
Ruolo dell’Italia nel nuovo sistema moda .................................. 36 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Food
.......................................................... 38 38 TheFork Awards 2022 Top 10 dei ristoranti preferiti dagli italiani ............................... 40 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Sport Vogliamo far crescere il basket Parola di Umberto Gandini Presidente Lega Basket Serie A 44 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Automotive Esposizione internazionale EICMA Il business delle due ruote mette il turbo ..................................... 48 On Our Way di Thule La sostenibilità che ispira ........................................................... 50 777 hypercar Monoposto ad altissime prestazioni ............................................ 52
Osservatorio Altagamma
27° Fashion Summit
Giancarlo Morelli Intervista allo chef stellato
6 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪
.................... 56 Il “trust” nel crowdfunding per
Da
gli
58 AWorld 8 milioni di azioni sostenibili per la startup italiana 60 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Centri Commerciali MAPIC 2022 Manifestazione che si conferma “the place to be” ........................ 62 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Design
Castrignano Intervista al celebre Interior Designer ........................................ 64 Palazzo Gatto Art Hotel & Spa a Trapani 66 66 Novamobili Arredi per il nuovo quartiere generale di Chiara Ferragni Brand .......................................................... 69 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Cultura Et voilà, il Diavolo veste rosa! Cesarina Ferruzzi si racconta ..................................................... 70 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Premio Migliore Insegna 2023 Le eccellenze di oltre 20 categorie merceologiche ........................ 72 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Turismo The
Skygarden Courmayeur Terrazza più alta d’Italia a Skyway Monte Bianco 74 74 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Recensione Perché la donna italiana è così ammirata nel mondo? Intervista a Alessandra Repini ................................................... 76 In una notte d'estate ho visto il futuro Presentazione del primo libro di Cristiano Boscato ................... 78 Gastronazionalismo Il libro propone una rilettura critica dell’Europa contemporanea in tempi di "Sovranità Alimentare" 80 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ News Franchising Rossopomodoro, Jonny Rockets, Mc Donald's, Mail Boxes Etc. .................................................... 82 ▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪ Schede Franchising Doppio Malto ............................................................................. 84 Mercatino ................................................................................... 85
Tecnologia Tecnologia, moda e bellezza Perfect Corp. sostiene il business dei brand italiani
un’Alta Sorveglianza
oggi maggiori tutele per
investitori
Andrea
Organics

4.0

Un birrificio artigianale e… maggiorenne

Il Birrificio L’Orso Verde nasce nel 2004 a Busto Arsizio quando sulla scena della craft brew italiana si contavano poche decine di produttori. A fondarlo, Cesare Gualdoni spinto dal desiderio di creare, come mastro birrario, una propria versione di birra che fosse emozionante nei profumi e nei sapori rigorosamente artigianale, non filtrata e non pastorizzata. Caratteristiche che consentono a BirraOV di farsi conoscere e apprezzare sempre di più dal mercato. E così nel 2018, con l’avvicinarsi della maggiore età, il Birrificio sente il desiderio di fare un passo in avanti e di investire sulla sua crescita. Nuove professionalità e nuovi soci fanno ingresso in azienda infondendo energia e stimoli: a cominciare da Andrea Rogora, giovane e motivato beer master, ma anche grazie a Domenico Lellis, socio di capitali, Christian Conti (oggi Direttore Generale), Marina Roncarolo (Direttrice Marketing e Comunicazione) e Paolo Bennici (Direttore Commerciale).

Il rinnovamento dell’immagine fa da preludio a un altro cambiamento significativo per il birrificio bustocco, un vero e proprio regalo per i diciotto anni di attività: l’ampliamento del sito produttivo, inaugurato il 24 novembre 2022, e il nuovo impianto, più funzionale, tecnologicamente all’avanguardia e in grado di portare a un significativo aumento della produzione, mantenendo sempre altissima la qualità delle birre. Un nuovo viaggio che rispecchia la natura dell’Orso: combattiva, coraggiosa e ottimista.

Questa non è una fake news: è un Fake Burgez. Il nuovo panino dell’irriverente insegna di fast food è infatti l’“imitazione” del cheeseburger del fast food americano più famoso nel mondo. In perfetto stile Burgez, la nuova (provocatoria) proposta è stata anticipata da un contest sui social per indovinare quale celebre hamburger sia stato “copiato”. I vincitori, designati a insindacabile giudizio di Burgez, hanno potuto partecipare a una degustazione in anteprima tenutasi in contemporanea nei locali di Milano Ticinese, Roma Candia e Torino. Il nuovo Fake Burgez, disponibile in tutti i 20 locali dell’insegna a partire da domani, giovedì 1° dicembre, si aggiunge all’ampia gamma di panini in menu e si prepara a dominare il mercato come alternativa gustosa ed economica ai tradizionali hamburger.

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IL BIRRIFICIO L’ORSO VERDE INAUGURA IL NUOVO STABILIMENTO QUANDO LA COPIA SUPERA L’ORIGINALE: ARRIVA FAKE BURGEZ, IL PANINO CHE IMITA (E MIGLIORA) UN FAMOSO HAMBURGER AMERICANO

APRE A BERGAMO IL PRIMO STORE STARBUCKS® IN PARTNERSHIP CON PERCASSI

Percassi ha aperto il primo negozio Starbucks® nel centro di Bergamo, il ventunesimo inaugurato dal gruppo orobico in Italia, partner licenziatario unico del brand nel nostro Paese.

Il negozio, che si trova in una delle principali zone dello shopping del centro di Bergamo, in via Zambonate 4, all’angolo con Via XX Settembre, si estende su due piani con una superficie di oltre 250 metri quadrati. Il piano terra, dove si trova il bar e una ventina di sedute alte, è un concentrato di energia, mentre al primo piano si viene accolti in un ambiente più tranquillo, come nella tradizione di Starbucks, dove poter trascorrere del tempo in un ambiente rilassato nei confortevoli 50 posti a sedere. Il design del negozio è inoltre improntato alla sostenibilità ambientale, avendo fatto ricorso al riuso di parte degli artwork preesistenti, dando così una seconda vita a questi oggetti. Lo store dispone inoltre di un dehor esterno di quasi 70 metri quadrati, con più di 30 posti a sedere. Nel 2023, Bergamo sarà inoltre capitale italiana della cultura insieme a Brescia, così i molti turisti che da sempre animano la “città dei Mille” avranno l'opportunità di sorseggiare le bevande iconiche calde e fredde di Starbucks, prodotte in modo artigianale. Tra queste, il mitico Frappuccino® Blended Beverage, che può essere personalizzato anche con diverse alternative di latte, così come le bevande fredde Cold Brew, sempre più amate dai giovani anche nella stagione fredda. Inoltre, l'offerta gastronomica è pensata per soddisfare i gusti dei consumatori italiani e non, in ogni momento della giornata, con menu stagionali che vengono rinnovati ogni tre mesi: dalla colazione del mattino, con prodotti da forno della tradizione italiana e i dolci americani (come la famosa Cinnamon Swirl), al pranzo che prevede gustosi panini, toast, bagel, croissant salati e tramezzini, anche vegetariani.

MOSER PRESENTA LA NUOVA IMMAGINE DELLA LINEA WARTH FIRMATA DALL’ARTISTA PAOLO TAIT: UN LOGO CHE RACCHIUDE L’IDENTITÀ E I VALORI DELLA CANTINA TRENTINA

Sette etichette che raccontano un’identità, una passione, un’ambizione. Moser presenta la nuova immagine della linea Warth , realizzata dall’artista Paolo Tait : un segno netto e distintivo, realizzato per “vestire di bellezza” la selezione di vini fermi della cantina. Eleganti, freschi, diretti, questi vini valorizzano le peculiarità del terroir trentino, dalle colline esposte sulla città di Trento e la Valle dell’Adige, ai ripidi terrazzamenti della Valle di Cembra.

Il nome “Warth”, toponimo delle antiche mappe catastali austro-ungariche, indica il magnifico anfiteatro di vigneti situato sulla collina di Gardolo di Mezzo, affacciato sulla città di Trento. Qui è situato il cuore produttivo dell’azienda Moser, costituito dalla moderna cantina per l’affinamento, i locali per lo stoccaggio e la sala degustazione. I vini fermi Warth appartengono alle denominazioni Trentino DOC e Vigneti delle Dolomiti IGT e comprendono Gewürztraminer, Riesling Renano, Moscato Giallo, Müller Thurgau, Lagrein, Teroldego e la sua riserva, Rubro.

gennaio\ febbraio 2023 9

APRE A MILANO IL SETTANTATREESIMO

STORE DM IN ITALIA IN ZONA NAVIGLI-BOCCONI

Inaugurato il nono punto vendita della città in Corso San Gottardo 35, una storica via di Milano, ricca di negozi, parallela al Naviglio Pavese e a pochi minuti dall’Università Bocconi. dm conferma il suo interesse per il capoluogo lombardo e si avvicina sempre più ai milanesi che hanno sempre accolto e apprezzato la sua offerta unica e specializzata per la cura della persona e della casa, che conta più di 14.000 referenze in continua evoluzione, oltre 600 marche, di cui 27 brand prodotti in-house, frutto di ricerca e continua innovazione con un’ottima qualità a prezzi assolutamente competitivi. dm da sempre pone un’attenzione particolare alla sostenibilità e predilige novità bio e green, l’utilizzo di ingredienti naturali, materie prime e imballaggi riciclati e prodotti con un impatto ambientale minimo. Anche nel nuovo punto vendita i clienti troveranno le loro marche più amate, tra cui i cosmetici Balea, la cosmetica naturale certificata alverde, l’alimentazione biologica dmBio anche per i più piccoli, e le linee di integratori e dispositivi medici Mivolis.

Il negozio in Corso San Gottardo 35, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.30, si estende su piano terra con piano rialzato, in una superficie di 348 mq. Tra i servizi offerti, scaffali ad altezza persona e un sistema che facilita l’esperienza di acquisto per gli ipoudenti. I collaboratori del nuovo store saranno 6, per garantire sempre una perfetta esperienza di customer care.

GRUPPO

CON

Gruppo LEGO e Percassi, a testimonianza del solido piano di crescita nel mercato Italia, concludono il 2022 con una nuova importante apertura; l’opening del 24° LEGO Certified Store a Brescia: con 100 mq di superficie, il punto vendita è situato nel cuore pulsante della città, in Corso Zanardelli 5, ed è pronto a diventare la meta di riferimento per tutti i fan e le fan del mattoncino Quello di Brescia, è il settimo punto vendita dopo Firenze e Napoli ad adottare il nuovo concept , che coniuga, in modo innovativo, l’esperienza fisica a quella digitale per creare una customer experience sempre più personalizzata, capace di rispondere alle molteplici esigenze delle famiglie e di tutti gli amanti del brand. All’entrata del negozio, pronto ad accogliere i nuovi visitatori, il modello 3D in mattoncini del Rocket Boy, con i suoi 19.222 mattoncini e un peso complessivo di 41.5 kg; per la sua costruzione ci sono volute ben 62 ore di lavoro! Sugli scaffali è presente l’intero assortimento LEGO ®, compresi i prodotti in esclusiva e si potranno ordinare alcuni tra i best-seller più amati, con possibilità di early access e pre-order. Non mancherà poi, il muro Pick a Brick , per permettere agli appassionati di liberare la loro creatività.

Il Gruppo LEGO e Percassi hanno portano così a Brescia un concept innovativo di piattaforma in-store, ideato per offrire un’esperienza di vendita sempre più personalizzata e soddisfare le molteplici necessità dei diversi target di clientela.

I LEGO Store si confermano ancora una volta il luogo ideale per adulti e bambini per mettere alla prova la propria creatività e condividere momenti preziosi insieme, in piena armonia con i valori del brand.

10 /News
IL LEGO, IN PARTNERSHIP PERCASSI, CHIUDE I FESTEGGIAMENTI PER I SUOI 90 ANNI CON L’APERTURA DEL VENTIQUATTRESIMO LEGO CERTIFIED STORE A BRESCIA

IL GRUPPO EUROFUND ENTRA NEL MERCATO ITALIANO CON UN ACCORDO PER L'ACQUISIZIONE E LA TRASFORMAZIONE DI PARMA RETAIL

Il Gruppo Eurofund , società internazionale di investimento e sviluppo che ha realizzato numerosi progetti commerciali di successo nel Regno Unito e nell'Europa continentale, annuncia ufficialmente il suo ingresso nel mercato italiano con un accordo per l'acquisizione di Parma Retail , situato a Parma. Il centro, che ha una GLA di circa 40.000 mq , sarà trasformato nella prima "passeggiata" all'aperto, tra shopping e leisure, in Italia. Dopo l'attiva espansione della società nel Regno Unito, in Portogallo e in Spagna, il primo progetto italiano del Gruppo Eurofund replicherà la comprovata esperienza della società nella creazione di "destinazioni" Retail & Leisure che combinano shopping, intrattenimento, tempo libero, ristorazione e attività sportive all'aperto. Ne sono un esempio Puerto Venecia a Saragozza, UBBO a Lisbona e Silverburn a Glasgow.

La visione di Eurofund Group completerà l'offerta commerciale esistente del progetto, attuando una strategia di trasformazione che riposizionerà il centro come uno dei principali ambienti commerciali esperienziali Retail & Leisure della regione. Per raggiungere questo obiettivo, il Gruppo Eurofund intende investire 25 milioni di euro per riposizionare Parma Retail come "Parma Promenade", assicurando così il successo operativo a lungo termine del centro, con l'inizio dei lavori previsto per la fine del 2023.

ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE LEONARDO DA VINCI IL 1° NEGOZIO PHYGITAL

NOOE , il primo negozio fisico-digitale al mondo all’insegna dell’innovativa frontiera “phygital”, sbarca all’interno della nuova area commerciale Schengen del Terminal 1 dell’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci . Si tratta di un’anteprima mondiale che si prepara a rivoluzionare il settore del retail, consentendo di fruire di prodotti e servizi in maniera estremamente digitalizzata, ma, allo stesso tempo, interattiva e volta a coinvolgere l’utente a 360°.

Questo pop up store, di appena 3,5 mq, è nato per offrire prodotti in edizione limitata all’interno di spazi esclusivi. Ogni prodotto può essere comprato e consegnato direttamente al domicilio indicato, rendendo l’esperienza di acquisto veloce, semplice e intuitiva.

Gli Aeroporti di Roma sono stati i primi a credere nell’iniziativa creando subito una sinergia con la startup italiana e dimostrando grande disponibilità e apertura al mondo phygital. A inaugurare la prima vetrina è l’AS Roma con l’esposizione esclusiva delle Polo Premium, una edizione limitata realizzata in diverse colorazioni: nero, bordeaux e blu.

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JOHNNY LAMBS PRESENTA IL SUO PRIMO E-COMMERCE, UN PROGETTO REALIZZATO DA EUROSTEP E RIVOLTO AL MERCATO EUROPEO

Johnny Lambs , storico marchio di abbigliamento maschile nato nel 1978, dopo il rilancio a giugno 2022 in occasione di Pitti Uomo, torna sul mercato del fashion italiano e internazionale anche con una nuova veste digitale . L’e-commerce del brand, realizzato da Eurostep , agenzia specializzata nella creazione e gestione di e-commerce e nella trasformazione digitale delle aziende, è oggi rivolto al mercato europeo.

Un e-commerce flessibile che garantisce la possibilità di gestione diretta da parte dello staff interno di Johnny Lambs si affianca ad un concept creativo efficace nel comunicare con chiarezza l’unicità del marchio.

L’e-commerce Johnny Lambs è stato sviluppato in tre lingue – italiano, inglese e spagnolo – per raggiungere tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea e allineandosi così al più ampio progetto di espansione all’estero avviato dell’azienda.

Eurostep accompagna il brand nel suo percorso di sviluppo digitale anche attraverso la cura del progetto SEO che ha l’obiettivo di ottimizzare la presenza del brand nella SERP, le attività di fatturazione, store management e customer care multilingua, con un’assistenza dedicata grazie a live chat e supporto telefonico in italiano e in inglese.

MGM PERFEZIONA L’ACQUISIZIONE DI REKORD E DIVENTA IL PRINCIPALE OPERATORE EUROPEO NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE TECNICHE E SPORTIVE PER ATTIVITÀ OUTDOOR

MGM, guidata dall’Amministratore delegato Marco Foglio, annuncia di aver siglato l'acquisizione del Gruppo Rekord S.r.l., principale produttore europeo di scarpe tecniche, sportive e outdoor di alta gamma. Nell’operazione MGM è stata affiancata da Clessidra Capital Credit SGR S.p.A., tramite il fondo Clessidra Private Debt. Il nuovo Gruppo che nasce dall’integrazione di MGM e Rekord – di cui la famiglia Foglio/Congiu deterrà la maggioranza –punta a diventare il principale polo produttivo europeo nel segmento delle calzature tecniche outdoor e prevede di chiudere l’esercizio 2022 con un fatturato aggregato pro-forma di circa 90 milioni di euro, in forte crescita rispetto al 2021. L’acquisizione è stata realizzata attraverso un aumento di capitale eseguito dalla famiglia Foglio/Congiu congiuntamente a Clessidra Capital Credit e ai co-investitori SIP, Smart Capital e Brixia Finanziaria, e l’emissione di un prestito obbligazionario sottoscritto da Clessidra Capital Credit, Banca Ifis, Anthilia Capital Partners e la finanziaria regionale Veneto Sviluppo.

Fondata nel 1994 da Alcide Giacometti, Rekord - che impiega attualmente circa 700 dipendenti e dispone di tre stabilimenti produttivi per un totale di quasi 20.000 mq situati nell’area di Alba Iulia in Romania - rappresenta il principale produttore europeo di calzature tecniche per l’outdoor, punto di riferimento per i maggiori operatori internazionali nella produzione di scarpe di alta gamma.

12 /News

EROS RAMAZZOTI SI

RACCONTA

Eros Ramazzotti, cantautore ma non solo. Annoverato tra i cantanti di maggior successo nel panorama della musica leggera italiana, del pop rock e del pop latino a livello internazionale dagli anni ottanta e uno degli artisti italiani con il maggior numero di vendite.

Come è stato duettare anche con star di oltre oceano come Tina Turner o Joe Cocker?

I duetti che ho fatto sono sempre stati molto particolari, è stato un onore poter cantare con icone musicali come quelle che hai citato, due delle esperienze più belle della mia vita che non dimenticherò mai.

Come nasce la passione per la musica e nello specifico per il canto?

La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia famiglia: mio nonno era uno dei più famosi “stornellatori” dei Castelli Romani, di conseguenza anche mio padre ha sempre avuto una grandissima passione per la musica che inevitabilmente mi ha

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Dagli esordi all'ultimo disco "Battito Infinito"
/Musica
Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan, Maria Giulia Linfante e Luca Sardi

trasmesso.

E il primo tour mondiale?

Parliamo del “Tutte storie world tour 1993-1994”: mi sono affacciato con molto entusiasmo ma anche tanta umiltà al Sud America e Nord America, nonostante già qualche anno prima abbia avuto l’onore

di essere il primo italiano ad esibirsi al Radio City Music Hall di New York. A dire la verità vivo ogni partenza per un tour mondiale con le stesse emozioni della prima volta!

Quali sono le caratteristiche che dovrebbe oggi avere un cantautore alle prime armi per arrivare al grande pubblico? Quali sono i nuovi trend?

Credo che la chiave di tutto sia rimanere autentici e puntare sull’impegno costante: penso che una delle soddisfazioni più grandi per chi fa questo lavoro sia regalare al pubblico una musica che rappresenti al 100% se stessi. Non credo sia necessario seguire a tutti i costi dei trend, che sono solo sintomo momentaneo di cosa chiede il mercato: sul lungo periodo ripagherà sempre mostrarsi per come si è, il pubblico ringrazierà sempre per questo.

Il nuovo disco "Battito infinito": ce ne può parlare?

Battito Infinito vuole dimostrare che per parlare di amore non si debbano affrontare solo argomenti legati alla sofferenza: per me è giusto parlare di amore universale, filo conduttore di tutti i miei brani e che ben è espresso nei miei singoli “Ama” – un invito ad amare come si vuole, senza limiti, confini o barriere - e “Gli ultimi romantici” – che racconta

la storia di due persone che provano a mantenere viva una realtà che non c’è più. Mi sono divertito molto a realizzare questo album: in diverse canzoni mi è piaciuto sperimentare e spaziare fra sonorità latine e più contemporanee, avvalendomi anche della collaborazione di grandi artisti e amici come Alejandro Sanz con cui ho avuto la fortuna di cantare nel singolo “Sono/Soy”.

Nuovi progetti.

Per ora concentro tutte le mie energie sul tour. È stato incredibile partire da delle cornici esclusive e ricche di storia come le location che ho scelto per la World Tour Première, per poi arrivare in America: abbiamo venduto oltre 100.000 biglietti fra Stati Uniti e Canada e dopo aver toccato anche l’America Latina non vedo l’ora di proseguire questo viaggio ripartendo dall’Europa e tornando finalmente “a casa” con le date italiane del Battito Infinito World Tour.

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BATTITO INFINITO WORLD TOUR

• 14 - 15 - 17 - 18 Marzo 2023 - Mediolanum Forum, MILANO (ITALIA)

• 25 Marzo 2023 - Pala Alpitour, TORINO (ITALIA)

• 04 Aprile 2023 - Mandela Forum, FIRENZE (ITALIA)

• 06 - 07 Aprile 2023 - Palazzo dello Sport, ROMA (ITALIA)

• 11 Aprile 2023 - Palasele, EBOLI, SA (ITALIA)

• 05 Luglio 2023 - Ferrara Summer Festival, FERRARA (ITALIA) NUOVA DATA

• 03 Agosto 2023 - Teatro Antico, TAORMINA(ITALIA) NUOVA

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• 05 Agosto 2023 - Teatro Antico, TAORMINA (ITALIA) NUOVA

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• 06 Agosto 2023 - Teatro Antico, TAORMINA (ITALIA) NUOVA DATA

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AI 2023-2024 19-22 febbraio 2023 Fiera Milano RHO, Italy info@themicam.com tel. +39 02 438291 Scopri questa storia su themicam.com

INTERVISTA A CARLA SOZZANI

In occasione della mostra “Mr&Mrs Clark Ossie and Celia Birtwell – Fashion and Prins 1965-1974” al Museo del Tessuto di Prato - sino all’ 8 gennaio 2023 -, abbiamo incontrato Carla Sozzani, “Presidente della Fondazione Sozzani” che, molto gentilmente, ha risposto per Beesness.

Durante il convegno, con grande grazia unita a modi estremamente garbati, la signora Carla, dai lunghi lisci capelli biondi, segnalava il legame della città famosa ovunque per la produzione dei tessuti con Milano, in virtù del fatto che la mostra veniva poi spostata nella città meneghina - presso la “Fondazione Sozzani” - dal 15 gennaio al 10 aprile 2023, sottolineandone la ‘mission’ educativa rivolta anche ai giovani, facendo capire la lavorazione dei tagli e tessuti. “Questo poiché Clark è stato un innovatore ed è basilare comprendere la circolarità della moda visto che i due creativi compagni di professione e di vita, hanno elaborato abiti senza tempo.”

Seguivano poi altri interventi negli ampi spazi museali specificando la semirivoluzione dei due ‘tipi’ inventori del “Flower Powers”, con tanto di stupore per l’originalità esposta, considerando inoltre arte e cultura un vero e proprio binomio vincente. “Intesa Sanpaolo” rimarcava di far volentieri da partner delle istituzioni per un buon accordo economico e oltre, sottolineando la forte identità pratese nell’accogliere

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Fashionista? Per carità!
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Foto © Marco Badiani A cura di Carla Cavicchini

culture diverse con occhio attento al futuro, lontana dalla pandemia del Covid. Proseguiva poi Massimo Cantini Parrini, famoso costumista e collezionista, raccontando che da buon osservatore di tale innovazione, prontamente aveva attivato i propri contatti. “Nonostante il trascorso di decine e decine di anni, mi rivedo decisamente più piccolo ammirando tagli ed ispirazioni d’anni ’40, anche se tale tendenza poco conosciuta in Italia, spiegava il fenomeno delle varie italiane che andavano persino a Londra per comprare i loro abiti”.

Nel susseguirsi di voci, veniva poi evidenziata la notevole vasta collezione, ricca di idee evolutive, rievocando le varie boutique d’epoca, punto di riferimento per i vari estimatori.

“Un duetto altamente eclettico operante nel pieno fermento della “Swinging London”, tra tendenze e dinamiche che imperversarono in Gran Bretagna tra la metà e fine dei mitici ’60. Tempi dei Beatles, di Yoko Ono e John Lennon, della trasgressiva – tuttora – Amanda Lear, David Bailey, Rudolph Nureyev, Fiorucci, con l’onore di ricevere da parte della “Camera Nazionale della Moda” tale patrocinio, decisamente, non concesso a tutti!”

È il momento di intervistare Carla Sozzani, osservandone la grande somiglianza con la sorella Franca. Entrambe coi capelli color dell’oro, eteree, slanciate, dotate di grande liberà interiore. Inevitabile ricordare la celebre sorella, grande giornalista di moda italiana nonché caporedattrice dell’edizione italiana di ‘Vogue’, sino alla sua morte del 2016. Eccola apparire dotata di sguardo profondo e penetrante come uno sfondo lacustre, col suo ‘pellicciotto’ leopardato in occasione d’una visita per Ferragamo a Firenze, con le belle onde morbide preraffaellite che le accarezzavano il volto.

Signora Carla, cosa apprezza di Mr& Mrs Clark, due talenti incredibili capaci di lasciare una vera e propria impronta nel mondo della moda? “Osserverei proprio il forte legame che esisteva tra loro, probabilmente l’uno

senza l’altro non sarebbero mai esistiti, o perlomeno a questo livello. Sicuramente le stampe hanno contribuito moltissimo a dare forza ai tagli, tessuti, sbiechi di Ossi Clark. Senza i suoi tagli, penso, tale lavoro sarebbe stato ridimensionato senza prendere atto di tale tridimensionalità rendendoli incredibili."

Un estro creativo riscontrabile anche in Italia?

“Beh, negli anni ’70 c’era Walter Albini, il più grande ed il più bravo di tutti.”

Cosa ne apprezzava?

“Il fatto che facesse tutto da solo: disegni, stampe, vestiti, sicuramente il padre del pret-a porter italiano. Colui che ha spostato la moda da Firenze a Milano essendo stato inoltre il primo nel fare una collezione completa con accessori mettendo assieme i vari fabbricanti creando una collezione totale. Diciamo l’equivalente di Yves Saint Laurent”

Parlando di estro creativo innegabile ricordare sua sorella Franca, della sua

grande passione nei confronti della moda, dotata di occhio fotografico non indifferente.

Ci sarà qualcuno in grado di emularla? “No, non credo, era proprio un pezzo unico. Lo spero, tuttavia sicuramente inimitabile.”

A livello professionale cosa la colpiva maggiormente? Quale era quel ‘quid’ che gli altri non possedevano?

“La libertà. La ridava agli altri pensando liberamente. È stata la prima a dare un taglio diverso all’editoria, affermando inoltre il concetto “Nero è bello” anche in passerella, ed ancora il riconoscimento delle ragazze ‘curvy’ lanciando un discorso di cui oggi se ne parla tutti i giorni. E questo già all’inizio del 2000.”

Una donna che si occupava attivamente anche di sociale e beneficenza.

“Si, per un importante istituto ospedaliero operante nelle patologie tumorali, avendo avuto anche il riconoscimento “Goodwill Ambassador” in occasione dell’apertura della 65/ma sessione delle Nazioni Unite.

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Pertanto ambasciatore Onu nel ruolo della moda.”

Ricordiamo la celebre frase: ‘ Se quel muro ostacola il passaggio buttiamolo giù’. Decisamente esplicativa, con un carattere di ferro.

Come la ricorda? “Dolcissima.”

Forse nell’intimità, a livello professionale bisogna essere d’acciaio!

“No, dolcissima lei lo era sempre, la ricordano sempre tutti con molto amore e passione. Recentemente è stato realizzato un evento a lei dedicato proprio nella città della ‘Madunina’, con persone che entravano e poi piangevano. Quindi gli volevano bene.”

Ma nel lavoro forse è meglio essere dei doberman! “Nooo. Mia sorella non era così. Ferma nelle sue convinzioni con grande dolcezza.”

Da piccole cosa vi univa? “La libertà.”

Prerogativa di “Casa Sozzani”. Assolutamente. Non ci siamo mai sposate e…tant’altro.”

Un concetto di vita ben interiorizzato. “Decisamente.”

Un tenero ricordo che ha riportato alla luce Franca Sozzani ‘pazza’ per le scarpe di Manolo Blahnik, inimitabile nell’indossare pantaloni a sigaretta e giacche maschili, abbandonandosi più tardi a colore e fantasia visto che solamente le persone intelligenti ‘osano’ di volare sempre più in alto.

IL MUSEO DEL TESSUTO

Il Museo del Tessuto in collaborazione con la Fondazione Sozzani e l’Archivio Cantini Parrini, dedicano la prima mostra in Italia dedicata al designer di abiti Ossie Clark, nonché alla sua compagna di vita e di atelier Celia Birtwell: due protagonisti assoluti della scena londinese e della cultura pop degli anni sessanta e settanta del Novecento.

L’importante e notevole archivio di abiti proveniente da Massimo Cantini Parrini, è arricchito dagli ulteriori prestiti giunti dalla collezione americana di Laurent Lepire, nonché dagli archivi della famiglia Clark e della stessa Celia Birtwell. La mostra, curata da Federico Poletti, presenta una serie di inediti abiti caratterizzati dalle stampe iconiche di “Ossie e Celia”, raccontandone anche il contesto e l’evoluzione tramite video e video-interviste, foto, editoriali, nonché disegni originali.

La natura era l'abilità vincente nel disegno di Celia, si ispirava ad essa nonché alle avanguardie artistiche mentre Ossi invece godeva di una grande abilità nei tagli e nella modellistica, dando corpo ad abiti altamente femminili e sensuali. Importante sapere che la loro unione è stata

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immortalata anche in un celebre dipinto:”

Mr and Mrs Clark and Percy “conservato alla ‘Tate’ Britain di Londra, significando tal manifesto l’emergente classe creativa esistente tra l'arte e la moda. Parliamo di una vera e propria mostra unica, dettata da 40 abiti iconici nel periodo che va dal ‘65 al ‘74 grazie ai dieci abiti di carta e ai preziosi taccuini. Questo insieme a numerosi disegni inediti, seguiti da editoriali scattati da importanti fotografi internazionali. Immancabili i video in merito notando i disinvolti balletti e le simpatiche performance di moda. Nel percorso dei saloni si vedono Celia e Ossi abbracciati, vero e proprio ritratto emozionante capace di sintetizzare il loro connubio professionale e personale. Di grande impatto la proiezione con la video intervista a Celia ancora viva, nata il 2 gennaio 1941, capace di lavorare come textile designer. Simpaticamente

racconta che il suo compagno di vita sarebbe stato un ottimo architetto.

'Io mi occupavo del mio mentre lui riusciva a creare forme e volumi incredibili. Un vero e proprio talento, non da tutti, eppure ci completavamo rendendo reali i nostri lavori. Lo ricordo mentre metteva la musica ad una sfilata di moda coinvolgendo le varie etnie danzanti durante lo show: Vero e proprio fenomeno multiculturale per l'epoca dando vita ad un intero movimento’. Originale e come non poteva esserla! la tuta disegnata per Mike Jagger del 1973, osservando poi il cambiamento di Ossi, più tardi, rendendo le immagini piene di curve, fantasiose, con quegli abiti a vita alta e pantaloni svasati, facendoli divenire vero e proprio must dell'epoca. Le varie amicizie rafforzano in lui l'importanza del taglio unito allo studio della silhouette visto che osservava: 'con il taglio in sbieco si possono ottenere i modelli più straordinari ...'beh con un pizzico di orgoglio penso di essere il re delle forbici!'

Cammina, cammina, ecco apparire tutta la verve di Celia Birtwell: a Londra nei primi anni 60, produce i primi tessuti per arredamento essendo molto influenzata dai balletti russi nonché dall'arte delle avanguardie storiche. Parliamo d’uno stile personalissimo, costruito d’un mix di fiori e foglie stilizzate di botticelliana memoria, con accostamenti sapientemente studiati, folgoranti, ricchi di elementi geometrici medievali inglesi, che avanzano verso il Cubismo e Pointililsmo.

Parole sue: “Per me disegnare era una forma di terapia si… decisamente, mi calzava a pennello!”

In quell'ambiente da urlo viaggiano tantissimo insieme ai loro collaboratori ed amici: visitano tutto il mondo correndo a Marrakech, Parigi che tanto li accomuna per l'arte e le mostre, l'America con San Francisco ed altro ancora, viste le loro personalità multiformi.

Ma ecco in arrivo i cambiamenti: notiamo quel primo abito a pois del 1965 arrivando alle creazioni del 1974, loro ultima collezione. Parlano abiti

estremamente fluidi in chiffon e crepes con tanto di stampe famose d'epoca, ricordando ‘Tulips’ del 1972 con gli immancabili taglio a sbieco. A seguire quelli astratti e geometrici che tanto riportano alle avanguardie russe di Kandinsky, nonostante ripetiamo, le loro strade divise eppur allineate in maniera autonoma.

Decisamente originali i 'Tavoli sospesi' diciamo ...libranti nell'aria dove si possono vedere una serie di numeri di Vogue, testimoniando il grande successo del brand. Seguito dalla proiezione dei video del loro fashion show, quello al Royal Court Theatre del 71 con il contributo musicale di David Gilmour, uno dei fondatori dei Pink Floyd.

Incantanti adesso a quel guardaroba assolutamente magnifico, con quei 10 abiti di carta che rappresentano la quintessenza di quel senso di rinnovamento culturale e sociale che prese di brutto negli anni sessanta. Divenendo vero e proprio fenomeno di massa diffuso negli Stati Uniti d'America e in Europa. Non a caso le ‘new generation’ divennero voraci consumatori di quegli abiti a due dimensioni, coloratissimi e, soprattutto, economici. L'abito di carta fu un successone, uno strumento di merchandising, veicolando lo stile del momento con impresso messaggi politici e culturali di quel tempo.

Pertanto un vero e proprio potenziale espressivo che portò molte aziende a collaborare - lo stesso Ossy Clark - con Givenchy, Pierre Cardin, Paco Rabanne ed artisti vari quali Andy Warhol, nell'impegno, progettazione e realizzazione di abiti cartacei. Tutto questo, verso l’altissimo momento variopinto delle stampe progettate da Celia, stampate poi sul tessuto di cellulosa e cotone. Che dire ancora? Grazie dell’omaggio da parte del costumista Massimo Cantini Parrini collezionatore di tali capolavori, ahimè introvabili.

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Il marchio italiano di capispalla di lusso Parajumpers è un punto di riferimento dello stile di vita outdoor fin dalle sue origini nel 2006. Con la sua interpretazione unica dell’eredità americana, le collezioni innovative del marchio presentano capi performanti e alla moda, dai capispalla all’abbigliamento sportivo fino a un’ampia varietà di accessori funzionali. Omaggiando le proprie origini d’ispirazione americana, Parajumpers ha aperto il suo primo flagship store a livello globale nel dinamico quartiere di SoHo a New York City. Sfruttando la quintessenza dell’autunno Newyorkese, il negozio ha aperto le sue porte il 28 novembre con la gamma completa della sua collezione Autunno-Inverno 2022. Parajumpers ha identificato gli Stati Uniti come un mercato in forte espansione grazie al suo bacino di consumatori ampio, diversificato e sofisticato e il flagship store andrà ad integrare strategicamente le sue reti di e-commerce e all’ingrosso nazionali già ben sviluppate. New York City è il cuore della confluenza di moda ed estetica commerciale, con il vivace quartiere di SoHo che offre lo sfondo perfetto per il mix di modernità e funzionalità innovative di Parajumpers e darà il via a una serie di nuove aperture già previste per il 2023.

L’ISPIRAZIONE DEL BRAND

Gli uomini del 210th Rescue Squadron, con sede ad Anchorage,

PARAJUMPERS

Primo flagship store a New York City

A cura di Marcella Ciappi

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Foto © Parajumpers /Fashion

Alaska, sono altamente allenati per salvataggi e recuperi estremi negli angoli più selvaggi, remoti e ostili del pianeta. Che sia una nave alla deriva in mare, arrampicatori rimasti incastrati su una vetta di 4000m o sottomarini affondati nelle inesplorate profondità del mare, questi uomini sono chiamati ad intervenire. Sono i PJS (abbreviazione di parajumpers). Forti e coraggiosi, sono più allenati di qualsiasi altro corpo militare e usano la loro capacità e la loro tecnica per salvare vite umane. Ispirato dall’incontro con un membro del 210th Rescue Squadron, Massimo Rossetti, direttore creativo di PJS, diede vita al primo capo di quella che è poi diventata la famiglia dei Masterpiece. Il risultato della collaborazione con Ape è la creazione di collezioni estremamente innovative con dettagli altamente tecnologici, create con passione e soprattutto per durare. Massimo Rossetti e i suoi collaboratori disegnano capi sia funzionali che alla moda, puntando sempre a creare prodotti senza tempo sia dal punto di vista dello stile che per quanto riguarda qualità e funzionalità.

IL CONCEPT DEL FLAGSHIP STORE

La collaborazione tra Parajumpers e lo studio di architettura svedese Stamuli (Acne, Ganni) si è tradotto in un concept su misura per il negozio che mette in risalto gli elementi essenziali del brand. Gli elementi naturali (legno chiaro) si combinano con quelli industriali (cemento spruzzato) rispecchiando la duplice natura del marchio: l’avventura, sia in ambienti selvaggi che urbani. Ulteriori dettagli iconici del marchio sono richiamati in tutto il negozio. Tra questi spiccano una struttura a griglia modulare arancione da parete a parete, immagini naturali di grandi dimensioni per i camerini e schermi a LED aggiornati con le ultime immagini di campagna del marchio. Mobili Made in Italy, illuminazione dal design moderno e finiture di alta qualità aggiungono infine ancora più raffinatezza agli interni già di grande impatto.

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PARAJUMPERS

Parajumpers è un marchio di capispalla di lusso di origine italiana fondato nel 2006. Ispirate ai veri Parajumpers di Anchorage, in Alaska, le collezioni sono realizzate con materiali innovativi e resistenti, con extra imbottitura in piuma per l’autunno-inverno e nylon leggero e traspirante per la primavera e l’estate. Ogni capo presenta i dettagli riconoscibili di Parajumpers, dal patch con il motto “That Others May Live” al tape elastico giallo ispirato al gancio del paracadute.

Le collezioni Parajumpers si dimostrano un mix di funzionalità tecnica, innovazione e moda. www.parajumpers.it

STAMULI AB

Stamuli è uno studio di design e architettura con sede a Stoccolma. Fondato da Emanuele Stamuli, il focus dello studio è nel retail e nella moda ma con alcuni progetti realizzati anche nel residenziale e nel product design. Lo studio ha realizzato numerosi progetti di spazi retail per committenti americani, scandinavi ed europei per alcuni dei maggiori brand internazionali. Amanti del razionalismo, gli architetti e i designer di questo team multiculturale, cercano di concettualizzare le decorazioni dei propri progetti, nei quali il colore gioca spesso un ruolo molto importante.

La competenza del team è approfondita in particolare su materiali e texture ed è guidata da una grande passione, sinonimo di artigianalità e tecnologia. www.stamuli.com

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Exhibitors

CLERICI TESSUTO

100 anni di eccellenza Made in Italy che non ha mai perso il filo

Tanti sono i modi per festeggiare un centenario, tuttavia Clerici Tessuto , nata nel 1922 a Grandate, nel cuore del territorio comasco, dall’intuizione e la bravura di nonna Rachele che l’ha fondata, di Eugenio Tessuto che l’ha continuata e del figlio Sandro Tessuto, Presidente, che l’ha sviluppata senza perdere mai il filo, si distingue anche in questo.

Nel ricco e fascinoso archivio di tessuti, un “gioiellino” di oltre 400.000 campioni, sito nel “caveau” della società, accompagnati dal capo ufficio stile, Gerry Gerosa , e dal suo team tutto al femminile, ripercorriamo il processo di ideazione e lavorazione della meravigliosa capsule appositamente creata per celebrare i 100 anni di un’azienda che rappresenta un’eccellenza Made in Italy nello sviluppo di prodotti tessili di alta qualità in tutto il mondo.

“Il nostro mercato di riferimento è per il 60% internazionale, in particolare francese, e per il 40% domestico e i clienti sono le principali maison del lusso, afferma l’AD, Ing. Stefano Bernasconi . “Siamo specializzati nello sviluppo di prodotti, per abbigliamento, accessori e arredi, realizzati appositamente sui desiderata specifici dei clienti. Dalla ricezione

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A cura di Laura Lamarra

del briefing, all’interpretazione e corretta traduzione per l’ufficio stile, ad opera della nostra rete di commerciali molto preparati sul prodotto, alla produzione e realizzazione di prototipi e campioni, a cura dell’ufficio prodotto, i tempi sono davvero rapidi e ciò rappresenta un nostro fattore distintivo di successo da sempre particolarmente apprezzato.”

Clerici Tessuto è un’azienda dalla lunga tradizione artigianale e dall’estro particolarmente spiccato e originale, da sempre attenta ai trend di mercato e capace di innovarsi in tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla tessitura, alla stamperia, al finissaggio, attività gestite in parte direttamente e in parte con partecipazioni con realtà locali di eccellenza, e commerciale, con due uffici, a Parigi e New York.

Una grande capacità di innovazione che contraddistingue l’azienda in tutto il mondo e che si riflette nelle sue collezioni, tipicamente: couture, (in cui le tecniche molto sofisticate di innovazione di prodotto trovano la più ampia espressione); maison del lusso; industry (destinata al prét - àporter più accessibile).

A queste si aggiunge la collezione Centenario, fortemente iconica e specificamente studiata e prodotta per celebrare i primi 100 anni dell’azienda. Un mini campionario di circa 20 splendidi tessuti, capi unici, frutto di tradizione unita a grande sperimentazione, opere d’arte presentate in cornici che ne esaltano la bellezza e l’originalità. Quadri preziosi capaci di racchiudere ed esprimere in modo armonioso il perfetto connubio tra l’alto valore estetico e l’ancor più elevato valore di alta artigianalità, particolarità e sofisticatezza tecnologica. I tessuti jacquard sono alcuni esemplari per eccellenza, impreziositi da decori che richiamano, per l’occasione, quelli presenti sulla ricca collezione, passione del Sig. Tessuto, di circa 200 macchine da cucito presenti in sede.

Velluti, taffetà di seta, chiné, broccato, filati diversi e molteplicità di intrecci, lavorazioni originali su tessuti leggeri e fluidi, trame a lamé e a contrasto, cangianza, tipica del

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taffetà, ed effetti di luce ancor più vibranti, giochi di sfumature e tridimensionalità, finissaggi diversi, anche metallici, tecniche di stampa differenti, tessuti con lati opposti ardui da distinguere, onde di colore e camouflage, inserti di elementi ortogonali all’ordito, ricchezza di dettagli ed esagerazioni nelle dimensioni e nei temi trattati, animalier, floreali e motivi vintage dell’archivio, fonte inesauribile di ispirazione, sono sperimentazioni, virtuosismi e prove ardite che l’azienda ha voluto per consentire al cliente diverse e nuove interpretazioni e suggestioni, specie in occasione del centenario. Progetti innovativi e sperimentazioni di prodotto anche in ottica di sostenibilità, come il riciclo degli scarti di torcitura della seta, sminuzzati, compressi e lavorati insieme all’acido poli lattico, bioplastica trasparente e degradabile, che fa da collante e permette di creare un tessuto non tessuto, 55% seta e 45% acido poli lattico. “Virtuosismi creativi,

ma anche tecnici, grazie all’alta qualità dei telai, circa 80, di cui 5 per il velluto e 3 orditoi, che lavorano principalmente seta, lamé, cotoni, poliestere e nylon, e alla loro precisa e maniacale messa a punto da parte di manodopera altamente specializzata”, afferma Francesco Tiepolo, Responsabile dei Reparti di Produzione Interna. Con lui percorriamo le fasi produttive che vedono coinvolte circa 70 persone in tessitura e 25 tecnici, tra disegnatori CAD, programmatori, pianificatori e addetti agli uffici acquisti, progettazione e lavorazione. L’attenzione alla sostenibilità è un must per Clerici Tessuto, non solo a livello di prodotto e di ciclo produttivo. “Sin dall’origine, in tempi non sospetti, quando ancora non si parlava di sostenibilità, afferma l’ing. Bernasconi , l‘azienda operava con logiche di corporate social responsability, e ha sempre prestato particolare cura alle relazioni con i dipendenti, ad oggi 350 persone circa, e con il territorio, stringendo accordi e valorizzando le eccellenze imprenditoriali

locali e favorendo l’inserimento lavorativo giovanile, con formule di alternanza scuola – lavoro, stage e specifici percorsi formativi, in collaborazione con ITS, Università e associazioni, e di crescita professionale sul campo. Inoltre il Bilancio di sostenibilità relativo al 2021 evidenzia il nostro impegno concreto anche nella riduzione dei consumi di energia elettrica e di acqua e nell’ottenimento delle certificazioni di prodotto e di processo, per giungere sempre più a un concetto di sostenibilità insito nel comportamento delle persone”.

“Un’attenzione alla persona e ai suoi comportamenti riflessa anche in alcuni tessuti della collezione del centenario che hanno come tema la raffigurazione di tante mani operose, espressione delle tante maestranze, a cui va un sentito ringraziamento, che, con il loro lavoro artigianale, creativo, tecnico e di relazione e soprattutto con la loro passione, hanno contribuito al successo e alla longevità dell’azienda”, afferma Gerosa . “A ciò si aggiunge il tessuto iconico “Mirelle”, della

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“Collezione della nonna”, con 280 fili al cm, 36mila fili a telaio, non ancora lavorabile dai macchinari moderni, che richiede grande cura ed esperienza manuale per creare la bellezza derivante dal doppio raso e dalla densità e visione tridimensionale del motivo stampato”. Con un fatturato previsto per il 2022 di circa 60-65 milioni di euro, Clerici Tessuto si colloca tra le prime aziende di rilievo nel distretto comasco ed è fiore all’occhiello del Made in Italy capace di coniugare artigianalità, creatività e innovazione tecnologica e soddisfare i palati più sofisticati delle maison del lusso in tutto il mondo con un impegno concreto e continuo nella bellezza e sostenibilità. www.clericitessuto.it

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MARILYN FOREVER

Eleonora Lastrucci alla Mostra del cinema di Venezia

Decisamente una forte presenza femminile quest’anno alla settantanovesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, tra le altre l’attrice francese Catherine Denevue - vera e propria diva senza tempo –, alla quale - lo scorso settembre - è stato assegnato il ‘Leon d’Oro’ alla carriera. Ancora bellissima, di rosso vestita, la protagonista di “Bella di giorno” di Bunuel e tanti altri film capaci di fare la storia del cinema, ha dato il ‘la’ ad altre splendide fanciulle quali l’intensa Penelope Cruz, Cate Blanchett, l’ex nuotatrice Francesca Pellegrini, Maria Carla Boscono osante in sinuoso ‘nude-look’, Melissa Satta, Matilde Gioli ed altre ancora, assieme alla madrina del manifestazione Rocio Munoz che, con garbo ed eleganza squisitamente spagnolita, ha svolto egregiamente il proprio ruolo.

Ed eccoci ad un’altra star, la mitica Marilyn Monroe ‘vestita’ dalla fashion–designer pratese Eleonora Lastrucci, capace di dare ‘corpo ed anima’ all’attrice Antonella Salvucci mentre sfilava sul prestigiosissimo Red Carpet. “L’idea è nata dal film ‘Blonde’ qual omaggio, rievocazione, all’attrice americana prematuramente scomparsa ma ricordata continuamente nei poster, foto, film, ed altro ancora. Vera e propria creatura dotata di quella femminilità innocente come poche e quindi irresistibile. Inoltre non certamente una ‘finta-svampita’ dal momento che aveva studiato recitazione al prestigiosissimo ‘Actor’s Studio di New York’.” Spontaneo rievocare ‘Blonde’, film dai 15 minuti di “standing –

ovation – in occasione della ‘prima’ alla “Mostra del Cinema”, nonostante i vari rumors abbiano puntato il dito sull’esaltazione del dolore femminile riferendosi anche ad altri personaggi quali la Princess Diana, e Amy Winehouse. Innegabile tuttavia ascoltare le varie opinioni, riflettendo su una pellicola capace di scavare nell’anima del personaggio, sino a far risalire a galla i traumi subiti d’una vita troppo breve, seppur illuminata da sprazzi di luce alla ricerca dei troppi ‘daddy’.

Ripresa la conversazione, Lastrucci prosegue raccontando: “Mi sono attivata proponendola in occasione della “Festa del Cinema di Venezia” che, tra l’altro, mi ospita regolarmente da molti anni, come del resto l’Hotel ‘Ca’ Sagredo’ di Campo Santa Sofia.

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A cura di Carla Cavicchini

Ben accolta, ho cominciato ad elaborarla riprendendo un pannello raffigurante la splendida Monroe. Ed eccoci a questo abito dai toni caldi nonché sgargianti, con corpetto attillatissimo che enfatizza il busto così decantato negli anni '50-’60, oggi in grande auge. Parliamo d’un abito lungo, dal giallo dominante e sofisticati effetti tridimensionali, composto da quattro pannelli stampati, ove l’attrice Antonella Salvucci a suon di musica ed occhiali richiamanti il personaggio, si è mossa egregiamente sul ‘Red - Carpet’ con tanto di baci soffiati ‘sentendosi’ molto Marilyna.”

Entrata pienamente nel personaggio… “Oltre che nell’abito!”

La risata è d’obbligo mentre la Lastrucci, stilista internazionale così legata alla propria terra, alla lussureggiante Toscana, racconta delle varie uscite della Salvucci nella città della laguna in una cornice estremamente accattivante, seguita da calorosi applausi, tanto da richiamare l’attenzione di buona parte dei media internazionali.

Previsto il ‘boa’ di struzzo?

“Beh… nonostante brillasse il rossetto rosso-fuoco sulle labbra di Antonella, dal momento poi che farò sfilare l’abito anche in altre prestigiose location come richiesto, sicuramente penserò anche agli altri accessori così amati dalla diva americana: in considerazione del fatto che, essendo un abito sgargiante di taglio minimalista, non ritenevo opportuno appesantire il capo.”

I suoi prossimi lavori, eventi?

“Adesso, in questo clima natalizio, mi rilasserò con la mia amatissima famiglia, viaggiando poi ad anno nuovo all’estero anche se, per scaramanzia, preferisco non parlarne. Menziono invece volentieri la mia sfilata “Festa di Primavera” prevista nel marzo prossimo nella mia città.”

Prato per l’appunto. “Esatto, orgogliosamente pratese!”

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OSSERVATORIO ALTAGAMMA 2022

A cura della Redazione Anno record con +21% e previsioni di crescita positive

L’appuntamento annuale della Fondazione certifica la piena ripresa del mercato globale dell’alto di gamma, che nel 2022 sale a circa €1.400 miliardi, in crescita del 21%. Previsioni positive anche per il 2023: EBITDA +6%.

Il ventunesimo Osservatorio Altagamma, tenutosi a Milano alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso, ha confermato il poderoso trend di crescita di tutto il comparto dell’alto di gamma a livello mondiale. Nonostante le turbolenze economiche, nel 2022 il mercato luxury globale crescerà del 21%, sfiorando quota €1.400 miliardi mentre si stima per i beni di lusso personali un +22%, con €353 miliardi. Lo scenario si prospetta positivo anche per il 2023, quando la marginalità delle imprese dell’alto di gamma si prevede in crescita del +6%.

Questi risultati si inquadrano all’interno di un percorso che si prevede di crescita anche nel lungo termine: nel 2030 il valore di mercato dei personal luxury goods dovrebbe salire a circa €540-580 miliardi, un aumento del 60% o più rispetto al 2022.

Le evidenze sull’andamento del mercato e le previsioni future sono emerse dall' Altagamma Consensus 2023, presentato da Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, e realizzato con il supporto dei più importanti analisti

I dati delle ricerche sono stati discussi con Francesca Bellettini, Presidente e CEO di Yves Saint Laurent; Sabina Belli, CEO di Pomellato Group; Pier Francesco Nervini, COO Northern and Central Europe and Global Accounts di Global Blue; Cristina Scocchia, CEO di illycaffè; Daniel Talens,

“L’alto di gamma, dopo il forte rimbalzo successivo allo scoppio della pandemia, ha completato il percorso di ripresa, registrando nel 2022 il record storico con un +21% a livello mondiale”, ha dichiarato Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma . “In questo scenario i marchi italiani continuano ad eccellere, malgrado un contesto congiunturale caratterizzato da una forte incertezza e da numerose sfide. Come ha recentemente dichiarato il Ministro Urso, oggi presente all’Osservatorio Altagamma, dobbiamo non solo proteggere, ma fare crescere i nostri Campioni Nazionali e le filiere produttive di eccellenza che sono un fattore propulsivo per interi settori. L’alto di gamma può essere, in ultima analisi, una locomotiva per l’economia italiana”.

Il Ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso ha messo l’accento sull’importanza del comparto di alta gamma: “Il cambio del nome in Ministero

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finanziari e dall’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor, presentato da Claudia D’Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company. CEO di Alessi e Stephan Winkelmann , Chairman & CEO di Automobili Lamborghini.

delle Imprese e del Made in Italy non solo un cambiamento lessicale, ma una chiara indicazione della nuova mission che questo governo vuole dare: promuovere, tutelare e valorizzare il nostro marchio nel mondo. Il Made in Italy di eccellenza rappresentato da Altagamma è il fiore all’occhiello della nostra industria manifatturiera ed è stato capace di mantenere un ruolo da protagonista in un contesto mondiale in un periodo estremamente difficile, dando un contributo al PIL significativo. Ci sono ancora grandi spazi di crescita per questo intendiamo operare congiuntamente con corpi intermedi e associazioni per consolidare i fondamentali della nostra industria di eccellenza, sostenerla nello sviluppo e promuoverla in tutto il mondo”.

“La nuova ondata che sta interessando l’industria del lusso, e che sta plasmando nuovi trend, richiederà un'evoluzione delle aziende del comparto, che dovranno lavorare sul proprio adattamento all’incertezza e focalizzarsi sulla creatività in tutte le aree del business. Guardando al 2030, i brand del lusso dovranno far leva sull’avanguardia culturale e l’eccellenza che da sempre li contraddistingue, applicata a nuovi campi. Proprio come nel loro DNA e nelle recenti evoluzioni, con prodotti altamente creativi e attenzione al consumatore, allo stesso modo ora - per superare le sfide che li attendono - le aziende del lusso dovranno indirizzare gli investimenti dove si concentrano le opportunità: ESG, catena della creatività, tecnologia e dati. La loro crescita non potrà che dipendere da questi driver ad alto potenziale”, hanno commentato Claudia D’Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company e autrici dello studio.

Altagamma Consensus 2023, realizzato da Altagamma con il contributo di 21 tra i maggiori analisti internazionali specializzati.

Dopo un 2022 record rispetto ad altri settori e superando con decisione i livelli pre Covid-19, per il 2023 si prevede ancora una crescita solida e positiva, malgrado l’incertezza macroeconomica. L’aumento dei costi energetici, l’inflazione crescente, la carenza di materie prime, le tensioni

geopolitiche e il calo del potere d’acquisto di alcune fasce di consumatori incideranno in parte sulle performance, che rimarranno comunque alte. L’EBITDA medio per il 2023 è previsto in crescita del +6%.

Mercati. L’ Europa è prevista in crescita del 5% , grazie all’aumento dei viaggi internazionali (soprattutto dagli USA, grazie al cambio euro-dollaro favorevole, ma anche dai Paesi Arabi) che compenseranno la più debole domanda interna. Anche per gli Stati Uniti, con lo sviluppo di nuovi territori e una domanda interna più forte che in Europa, si prevede una crescita del 5% . In crescita anche America Latina e Giappone (+6%) grazie allo sviluppo, al di là delle capitali, di città importanti trainate dallo sviluppo immobiliare. Cina e Asia sono più difficili da

stimare: in particolare in Cina le politiche sul lockdown per il contenimento del Covid19 potrebbero portare effetti imprevisti. Il mercato dovrebbe comunque beneficiare di un’apertura e grazie all’effetto di rebound i consumi potrebbero crescere del 9%. La Cina sul lungo periodo resta il più grande mercato del lusso, trainato dalla prosperità della classe media, dalle nuove generazioni e dallo sviluppo di nuovi poli. Per il Middle East si prevede un +7% , con aree come gli Emirati Arabi (ma anche la Turchia) chenon avendo imposto sanzioni - si stanno avvantaggiando dei consumi dei russi.

Consumatori. La situazione macroeconomica mondiale favorisce la polarizzazione tra fasce più ricche e fasce meno abbienti della popolazione: a

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livello mondiale la classe media soffre, ad esclusione di quella cinese che grazie alle politiche di «Common Prosperity» attuate dal Governo tende a rafforzarsi e a trainare i consumi: i consumatori cinesi saranno i best performer nel 2023 con un +10% . L’effetto rebound dei consumi beneficerà i consumatori asiatici in generale, che vedranno un incremento dell’ 8% . Meno brillanti saranno invece i consumi dei giapponesi (+5%) . Si attesteranno a +5% i consumi degli americani . In USA i consumatori di fascia alta sono meno influenzati dagli aumenti dei costi grazie a un mercato del lavoro più forte e ai risparmi accumulati. Cauto lo spending europeo, che si attesta sul +4%: l’aumento dell’inflazione e dei costi inciderà notevolmente sui consumi, in particolare di beni di lusso.

Categorie di prodotto. Tutte le categorie vedranno un aumento delle vendite non solo grazie ad un aumento dei prezzi, ma anche ad un aumento dei volumi. Crescite a valore, dunque. Si riconferma la leadership degli accessori che continuano nel loro trend positivo: +8,5% per la pelletteria e +7% per le calzature . A causa del divaricamento della forbice sociale, tuttavia, l’entry price soffre e la domanda è più debole per i prodotti aspirazionali. L’abbigliamento (+6%) e la cosmesi (+5,5%) confermano il tasso di crescita del 2022. La cosmesi in particolare è trainata dall’Asia, mentre l’abbigliamento vedrà una netta contrapposizione tra accessibile e luxury. L’hard luxury prosegue il suo trend positivo, in particolare nella gioielleria con un +8%: il gioiello rimane un bene rifugio e di investimento. Più bassa la crescita degli orologi che segnano un +5% e proseguono nel rafforzare il “fatto a mano” o la ricerca del pezzo unico.

Canali distributivi. Continuerà a prosperare il canale retail, sia fisico che digitale, che permette un rapporto diretto con i consumatori e un controllo maggiore di tutti i touchpoint, consentendo ai brand di rafforzare una strategia omnichannel. Per il retail digitale si prevede una crescita del 8%, in espansione dunque, ma più moderata rispetto agli anni precedenti segnati dal

boom dell’online per la pandemia. I negozi fisici segnano un +7% e continuano ad essere rilevanti per il comparto grazie ad approcci sempre più personalizzati e phygital che migliorano il coinvolgimento del consumatore. Molti brand luxury guardano inoltre a città secondarie e territori nuovi che si stanno sviluppando nei mercati in espansione (ad esempio in USA e negli Emirati Arabi). Il wholesale fisico resta fragile con un +3,5%, mentre dopo le crescite a doppia cifra degli anni passati il wholesale digitale assisterà ad una normalizzazione del canale con un +5,5%

Margini. Nel 2022 alcune imprese hanno alzato i prezzi, tenendo sotto controllo l’aumento dei costi, generando margini più alti rispetto a quelli previsti per il prossimo anno. Nel 2023 la crescita sarà trainata principalmente dall’aumento dei prezzi e dal miglioramento dei mix di vendita. I volumi avranno una crescita più contenuta rispetto agli anni precedenti e la possibile difficoltà a tenere sotto controllo i costi limiterà la potenziale crescita dell’EBITDA (prevista del 6%). Per le aziende il cui target è composto esclusivamente da consumatori di fascia più alta, gli Ultra High-Net Worth Individuals, l’EBITDA si stima più alto: +8%.

Altagamma–Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2022. Realizzato da Bain

& Company.

L'industria globale dell’alto di gamma nel complesso raggiungerà quest'anno un valore di mercato di circa €1,4 trilioni di fatturato, in crescita del 21% rispetto al 2021 (ai tassi di cambio attuali).

In particolare, il mercato mondiale dei beni personali di lusso toccherà quota €353 miliardi nel 2022, segnando un +22% a cambi correnti rispetto al 2021, nonostante gli indicatori macroeconomici in peggioramento a livello globale e le sfide in Cina.

L'esito finale per quest’anno dipenderà in gran parte dalla revoca delle restrizioni legate alla pandemia in Cina, dall'evoluzione della fiducia dei consumatori di lusso europei e americani di fronte all'aumento l'inflazione e alle pressioni sul costo della vita e dalla potenziale recessione nelle economie degli Stati Uniti e dell'Europa. Nonostante le sfide economiche continue, nel 2022 il mercato luxury ha comunque generato una crescita positiva per il 95% dei marchi, con USA, Europa e Asia (esclusa la Cina) che si confermano in testa alla crescita.

Il mercato del lusso sembra oggi meglio equipaggiato per far fronte alle turbolenze economiche, grazie alla base di consumatori più ampia e più concentrata, e a fattori

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come la centralità del cliente e gli ecosistemi multi-touchpoint in grado di garantire maggiore resilienza di fronte alle turbolenze interne ed esterne.

Le prospettive per il mercato dei beni di lusso personali fino al 2030 sono molto positive , grazie a fondamentali solidi di mercato e a nuovi pool di profitti abilitati dalla tecnologia che porteranno il valore del mercato a quota 540-580 miliardi di euro entro la fine del decennio in corso, dai 353 miliardi di euro stimati per il 2022, con un aumento del 60% o più.

Nuove generazioni. La "Gen Y" e la "Gen Z" hanno rappresentato l'intera crescita del mercato nel 2022. Al 2030, la spesa della “Gen Z” e della "Gen Alpha" è destinata a crescere circa tre volte più velocemente rispetto alle altre generazioni, fino a costituire un terzo del mercato, in virtù di un’attitudine più precoce di questi consumatori verso il lusso.

Mercati: gli USA confermano la loro forza, e l’Europa si è ripresa grazie a una solida domanda locale e agli acquisti dei turisti statunitensi e mediorientali. La spesa dei turisti americani in Europa è più che raddoppiata rispetto al 2019, guidata soprattutto dal segmento Elite. Nel frattempo, nuovi mercati presentano positive sorprese: India e Paesi emergenti del Sud-Est asiatico e dell’Africa stanno vincendo in termini di crescita e potenziale, pur necessitando ancora di infrastrutture indispensabili per l’espansione locale.

I negozi stanno riconquistando il loro ruolo. Il retail continua a dominare, mentre i canali online vedono una normalizzazione della loro crescita. Destinati a sfumare i confini tra "monomarca" ed e-commerce, con sempre più brand inclini ad adottare un approccio omnichannel 3.0, abilitato e potenziato dalle nuove tecnologie.

Ampliamento e innalzamento della customer base. La base di consumatori del mercato del lusso si sta ampliando: 400 milioni nel 2022, che dovrebbero arrivare a quota 500 milioni entro il 2030.

Anche le fasce più alte (high-end e top) si stanno espandendo: rappresentano il 40% del valore del mercato e nel 2022 (erano il 35% l'anno scorso), posizionandosi come consumatori che ricercano prodotti ed esperienze unici e che stanno spingendo le strategie VIC (Very Important Client) dei brand.

Crescita di tutte le categorie, mentre emerge il "post-streetwear". Gioielli, orologi, pelletteria e abbigliamento guidano il recupero post Covid-19, che coinvolge tutte le categorie. Un’efficace strategia di elevazione ha portato a un progressivo aumento dei prezzi in tutto il settore senza tuttavia danneggiare la crescita dei volumi. Si assiste intanto al passaggio all'era “poststreetwear”, che mantiene alcuni elementi del cosiddetto streetwear (fluidità di genere, abbigliamento senza occasioni, inclusività e ispirazione sportiva) adottando però tecniche, materiali e funzionalità nuove e migliorate.

Luxury e arte stanno convergendo. L’alto di gamma sta convergendo con l’arte, con l'obiettivo finale di trascendere dalla sua forma originale, radicata nell'artigianato e nell'eccellenza funzionale, verso significati più ampi, potenziati dall'immaginazione e dal potere simbolico, per costruire le creazioni fatte a mano.

FONDAZIONE ALTAGAMMA

Altagamma riunisce dal 1992 le migliori imprese dell’Alta Industria Culturale e Creativa che promuovono nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani. Unica per la sua trasversalità, Altagamma accoglie 113 brand dei 7 settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica, che insieme accumulano più di 10.000 anni di storia e 25 partner. La Mission di Altagamma è contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria culturale e creativa italiana, offrendo così anche un contributo allo sviluppo economico del Paese. In un mercato mondiale di circa €1.400 miliardi, l’alto di gamma italiano rappresenta un’industria di €126 miliardi, in Italia, e fornisce un contributo al PIL del 7,4%. Coinvolge 1.922.000 occupati, tra diretti e indiretti. www.altagamma.it

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27° FASHION SUMMIT

Ruolo dell’Italia nel nuovo sistema moda

A cura della Redazione

Pambianco e PwC , in occasione della 27° edizione del Fashion Summit organizzato in partnership con Grazia, hanno analizzato il ruolo che il nostro Paese riveste oggi nel mutato panorama mondiale del settore e le sue prospettive per il futuro.

I lavori si sono aperti con il saluto di David Pambianco, CEO di Pambianco e sono poi entrati nel vivo con l’intervento di Daniela Sola , Managing Director International Business Mondadori Media.

A seguire, dopo un’intervista con Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana che ha sottolineato l’importanza per i brand di operare in sinergia ed a difesa della propria filiera e del fashion system di ragionare in un’ottica europea, Alessio Candi, Consulting e m&a Director di Pambianco ha presentato una ricerca in cui sono state messe a confronto le aziende del lusso italiane con quelle internazionali; confronto che ha sottolineato come le nostre aziende siano mediamente penalizzate da una crescita più lenta e da una minore redditività anche perché dimensionalmente più piccole. In un settore lusso che nel 2021 ha fatturato 141 miliardi di euro con un ebitda di 46 miliardi, e con

una forte concentrazione in pochi grandi gruppi se si pensa che i primi 10 gruppi valgono 136 miliardi su 141 totali. l’Italia è rappresentata da 4 gruppi nei top 10 ma complessivamente cubano per 8 miliardi. Pambianco ha analizzato inoltre come oggi l’Italia si riconfermi però il primo produttore mondiale di prodotti di lusso grazie ad un tessuto produttivo di eccellenze e distretti che non ha uguali nel mondo. Purtroppo il segmento a monte nella filiera, che ci vede leader indiscussi, è però anche quello con minore redditività.

La mattinata è quindi proseguita con l’intervento di Erika Andreetta , EMEA Fashion & Luxury Leader Partner PwC Italia che, illustrando l’indagine di PwC “Il ruolo dell’Italia nel nuovo sistema mondiale”, ha spiegato che le New Generation sono sempre più attente all’acquisto di prodotti di second-hand; le motivazioni sono economiche (46%) ed ecologiche (24% attenzione alla sostenibilità, 27% lotta agli sprechi). Il Second-hand è utile per liberarsi del superfluo (56%) ma anche per ridurre gli sprechi (43%). L’88% delle New Generations è preoccupato per l’ambiente. Il 72% di loro sarebbe disposto a cambiare

radicalmente le proprie abitudini per proteggere l’ambiente (vs 88% di Boomers). Inoltre, 4 consumatori su 10 sarebbero disposti a pagare un premium price per prodotti Fashion e Accessori naturali o ecofriendly. La scelta di forniture e materie prime è dunque fondamentale per reputare un’azienda sostenibile. Per il 38% delle New Generation è importante adottare strategie sostenibili per l’approvvigionamento energetico. Tra i soli Millennials la quota sale al 50%. Considerando che l’Italia rappresenta il fiore all’occhiello della produzione del settore a livello mondiale è importante rimanere competitivi investendo strategicamente nel cambiamento, rapido e reale, delle filiere in ottica di sostenibilità. Ciò andrà fatto non solo per la tutela ambientale, ma anche per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni che rappresenteranno oltre il 50% del mercato del lusso a livello mondiale entro il 2030. Per rendere possibile il cambiamento occorrono nuove competenze, attualmente mancanti sul mercato, oltre che investimenti accessibili tramite PNRR e spinti da modelli di economia circolare.

A seguire Barbara Lunghi, Head of Primary

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/Fashion

Markets Borsa Italiana e Marco Palmieri, Presidente del gruppo Piquadro hanno presentato l’esperienza di quotazione di successo del gruppo Piquadro.

Dopo un’intervista di David Pambianco in collegamento da Londra con Gabriele Maggio, President e CEO di Stella McCartney, Alessandra Di Valentin, Senior Industry Manager Fashion & Luxury di Google Italia, nel suo intervento “Reshaping Retail: What's next for the fashion and luxury market?” ha analizzato come l'incertezza che ha caratterizzato lo scenario macro-economico degli ultimi anni abbia generato notevoli cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei consumatori.

Attraverso i dati di interesse di ricerca Google, ha infatti delineato alcuni tra i principali trend di consumo che i brand fashion e del lusso potranno sfruttare per continuare a crescere nel prossimo futuro. Primo tra i quali una crescente importanza dei canali social come luogo di scoperta e ispirazione. Un'esperienza d'acquisto sempre più sociale e digitale porterà nei prossimi anni alla creazione di veri e propri micro-trend che si alterneranno sullo scenario digitale sempre più velocemente. Infine, una maggiore consapevolezza sulle tematiche ambientali, renderà i consumatori sempre meno propensi a compromessi sulla sostenibilità dei loro acquisti. Per rispondere alle variazioni sempre più repentine che ne conseguiranno, i brand fashion e del lusso potranno non solo sfruttare le potenzialità dell'automatizzazione che Google mette a loro disposizione, ma anche raggiungere una maggiore efficienza concentrandosi sui propri clienti di maggior valore grazie ad una strategia digitale basata sui dati di prima parte e raggiungere nuovi segmenti di pubblico grazie a canali sempre più immersivi come quelli video grazie a YouTube. Mauro Grange, CEO della holding Fine Sun, a cui fanno capo i marchi Dondup, Autry, 120% lino, Ghoud e Rosantica, è stato quindi invitato a condividere con la platea la propria case history di successo che ha visto la holding ed i vari brand che la compongono mettere a segno importanti crescite con un 2022 in chiusura a 195 milioni di euro in crescita del 71% sull’esercizio precedente. Guido Alfani, General Manager Carbonsink ha quindi riassunto la situazione attuale dell’impegno del sistema moda nei confronti dell’ambiente. Risulta ancora lungo il percorso per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2050 ma il percorso operativo tracciato da Carbonsink per le aziende è certamente molto chiaro. A chiudere la prima parte della mattinata l’intervista ad Andrea Scotti Calderini, Co-Founder e CEO di Freeda, digital media brand oggi attivo anche come piattaforma di marketing per supportare i brand della moda a dialogare con il target giovane. Dopo il break, a riaprire i lavori, l’interessante intervista esclusiva con Renzo Rosso, Fondatore e Presidente di OTB e con Fabrizio Cardinali, CEO di Etro.

Laura Milani , Head of luxury Made in Italy Hub – TikTok ha quindi presentato alcuni dati relativi alla rapidissima evoluzione di questo canale che offre interessanti opportunità per le aziende del segmento lusso.

A chiudere i lavori, infine, le interviste con Antonio De Matteis, CEO di Kiton e Stefano Beraldo, CEO di OVS.

37 gennaio\ febbraio 2023
David Pambianco Daniela Sola

GIANCARLO MORELLI

Giancarlo Morelli, chef stellato: come nasce la passione per la cucina?

La passione per la cucina non è un qualcosa che nasce un giorno. Solamente arriva un momento che ci si rende consapevoli di questo. Da sempre ero "obbligato" da mia mamma ad aiutarla in cucina per tutte le preparazioni in attesa magari di alcuni ospiti. E personalmente non vedo l'ora di avere questo compito domestico. Pertanto credo di aver capito così che questo era il mio indirizzo nella mia vita e nella mia carriera. Di fatto, non è semplicemente un "lavoro" bensì è studiare un procedimento per trasformare una materia prima in qualcosa di diverso e unico mantenendone l'integrità; è tutti i giorni mettersi alla prova con qualcuno, perché alla fine il più grande giudice è chi aspetta il suo piatto a tavola. Questo confronto è una costante che talvolta fa perdere l'entusiasmo a tanti giovani che si affacciano a questo mestiere. Si impara pertanto a accettare anche le critiche e a costruirsi la propria solidità.

Come si diventa chef?

La parola chef va sempre equilibrata. Ho iniziato il mio percorso nel 1973, a quattordici anni, partendo proprio dalle basi. Si arriva alla nomina di "chef" quando un qualcuno di invisibile ti investe di questa parola. Prima di tutto bisogna però diventare un cuoco ed è già molto complesso. Questo "lavoro" lo associo molto all'arte del pittore: tutti possiamo avere la materia prima - una tela bianca e i colori - la differenza è nel sapere utilizzare e dosare con la propria intelligenza culinaria/artistica per donare delle vibrazioni uniche. Il nostro compito è quello anche di "rovinare" il meno possibile tutti i prodotti che la natura ci ha donato già come perfetti.

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Intervista allo chef stellato Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan, Maria Giulia Linfante e Luca Sardi

Quando nasce l'idea del ristorante Pomiroeu a Seregno?

Il ristorante Pomiroeu nasce nel 1993. Questo locale è stato l'inizio del cambiamento della mia vita. Il Pomiroeu possiamo dire che inizia ad essere un ristorante maturo e penso che in questo momento stia raccogliendo il frutto di un percorso quasi trentennale.

Come si differenzia la cucina invece per i ristoranti su Milano (Morelli - Bulk)?

Sicuramente i luoghi dove essi sono ubicati influenzano anche le mie scelte di menù. La mia cucina sicuramente trapela in tutti i piatti attraverso una traccia, ma ogni portata è una storia specifica del ristorante stesso. Il Bulk è un ambiente molto friendly dove desidero che ci sia una libertà totale di pensiero per gli ospiti. Il Morelli invece nasce per essere un ristorante "dei sogni" di quando ero ragazzino dove respirare il lusso ma soprattutto pace, tranquillità e armonia. Al Morelli si trova una cucina più all'avanguardia ma sempre legata al mondo della tradizione.

Mentre il Phi Beach in Sardegna - ristorante il Pied Dans l’Eau - che esperience unica riesce a regalare?

La vera protagonista del Phi Beach in Sardegna è la natura. Il cuoco deve far ben "poco" o meglio regalare un momento in più di piacere agli ospiti che sono già in visibilio e gioia nel contemplare uno spettacolo unico nel suo genere. A mio parere è il locale con più energia al mondo proprio per l'unicità di un luogo assolutamente magico. È legato dall'energia e la forza del vento, dalla trasparenza del mare, dal calore del sole e dagli odori della macchia mediterranea.

Come si sta comportando il mercato culinario in Italia post pandemia con il fenomeno incontrollato del delivery?

A prescindere dal fenomeno della pandemia, le persone ad oggi hanno sempre meno tempo. La sfida che affrontiamo è quella di educare le persone ad un "delivery intelligente": tutto parte dalla presa di coscienza e dalla comprensione di che cosa è l'educazione alimentare. Pertanto fare scelte volte, anche nel delivery, che possano contemplare a prendersi cura della propria alimentazione attraverso scelte consapevoli che si ispirino all'amor proprio. Quindi mangiare meno ma bene, lasciando da parte tutto ciò che riguarda il junk food.

Quali sono i nuovi trend che potremmo aspettarci?

Trend veri e propri non credo che ci saranno ma sicuramente un nuovo cambiamento di filosofia: una forte sensibilizzazione che andrà ad influenzare tutto il mondo della ristorazione a tutti i livelli in merito all'uso della materia prima in modo consapevole. Quindi una particolare attenzione al non creare sprechi, all'uso incondizionato ed indisciplinato di ingredienti anche rari. Il mio augurio è che il mondo si orienti verso un'ottica più vegetariana e un ritorno alle origini. Di fatto nelle nostre generazioni dei primi del novecento, si nutrivano di tanti frutti della terra e degli alberi e una/due volte alla settimana aggiungevano alla propria dieta le proteine nobili come la carne o il pesce. Oggi purtroppo stiamo assistendo ad un uso smodato di proteine, il che consegue anche a tecniche di allevamento come quelle intensive. Pertanto la sensibilizzazione è il vero trend di questo

mondo che ci si prospetta di fronte.

Mondo del mixologist: l'avvento del Gian Tonic. Il Gian Tonic nasce circa 15 anni fa con il desiderio di creare un gin dal gusto particolare. Inizia così la mia ricerca con l'equipe The Spiritual Machine, per la giusta combinazione di erbe per trovare l'equilibrio e l'armonia nel sapore ma non solo. Non è stato facile, è stato un procedimento molto lungo ma il risultato è un prodotto unico con 19 erbe botaniche.

Progetti futuri.

Il progetto che ho nel cassetto è quello di fare una fondazione legata alla divulgazione della cultura sulla cucina italiana arrivando ai giovani con meno possibilità. Pertanto non solo l'educazione alimentare fin dalle scuole primarie, ma la conoscenza di ogni tradizione culinaria presente sul territorio che assume appieno il concetto di patrimonio. La realizzazione di questo progetto porterebbe a farmi sentire in un certo senso "completo" nel mio percorso.

La nostra domanda di rito: gli ultimi cinque brani della sua playlist. Con le mani - Zucchero Back in Black - AC/DC Stairway to Heaven - Led Zeppelin

Do you feel like we do - Peter Frampton

Lazy - Deep Purple

39 gennaio\ febbraio 2023

THEFORK AWARDS 2022

A cura della Redazione Top 10 dei ristoranti preferiti dagli italiani

Una cena di gala, tante personalità del mondo food (e non solo), una location futuristica hanno fatto da cornice alla rivelazione dei 10 ristoranti finalisti e del più votato in assoluto tra i 46 vincitori degli Awards selezionati dai Top Chef italiani e votati dagli utenti.

Si conclude con la consegna del People’s Choice Award al ristorante Pulejo di Roma la quarta edizione dei TheFork Awards, premio annuale assegnato da TheFork alle migliori nuove aperture e gestioni dell'anno. Una giuria di 55 grandi chef coinvolti da Identità Golose , punto di riferimento internazionale per la cucina d’autore, ha individuato 46 nuove aperture e gestioni d'eccellenza da Nord a Sud. Gli utenti di TheFork, app più cliccata d'Italia per prenotare il ristorante, hanno votato tra questi i loro preferiti che sono stati rivelati il 25 ottobre durante una serata spettacolo condotta da Gerry Scotti agli IBM Studios di Milano con cena firmata da Antonino Cannavacciuolo e con la partecipazione di alcuni tra i più importanti Chef italiani come Davide Oldani, Moreno Cedroni, Andrea Berton, Francesco Apreda e molte altre personalità della gastronomia e celebrities. Il ristorante vincitore è stato omaggiato con un NFT progettato da Giuseppe Lo Schiavo in arte GLOS tramite algoritmi

di AI (Artificial Intelligence) grazie alla partnership con Bloxi . Oltre al primo classificato, durante l’evento sono stati rivelati i 10 ristoranti aperti o rinnovati nel 2022 che hanno maggiormente colpito i votanti, tra cui quest’anno dominano le aperture del Centro e del Sud. I 10 sono inoltre protagonisti di un instant-doc prodotto da TheFork, in collaborazione con MAGENTAbureau e realizzato da Perigeo con la regia di Chris Myhre . Un racconto emozionale, lontano dai fornelli e dalla visione stereotipata del cuococelebrity in cui emerge il lato umano della cucina italiana proiettata nel futuro come lascia intendere la location di design Archiproducts.

Ecco i 10 ristoranti più votati dei TheFork Awards 2022:

• Pulejo (Roma), nominato da Francesco Apreda - vincitore del People’s Choice Award

Un progetto gastronomico fatto di gusti semplici ed emozioni intense per riconnettersi ai propri ricordi.

• Azotea (Torino) nominato da Matteo Baronetto

Cucina fusion che mescola influenze nikkei e peruviane, tapas e cocktail bar di qualità nel centro di Torino

• Charleston (Palermo) nominato da Pino Cuttaia

Attivo da 50 anni si apre a una nuova sfida con l’ingresso in cucina di

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Gaetano Verde, chef giovane, umile, preparato e creativo anche quando affronta le preparazioni più semplici o tradizionali.

• Cala Luna (Cefalù) nominato da Martina Caruso

Cucina fine dining vivace, contemporanea e capace di valorizzare il territorio a cura del giovane Dario Pandolfo e location da togliere il fiato: un prato sotto il cielo stellato di Cefalù.

• Volta del Fuenti (a Vietri sul Mare) nominato da Michele De Blasio e Rocco De Santis

Ristorante fine dining della struttura ricettiva luxury Giardini del Fuenti. La proposta culinaria si ispira alla cultura gastronomica campana declinata in chiave contemporanea dalla ricerca dello Chef Michele De Blasio.

• Chic Nonna di Vito Mollica (Firenze) nominato da Moreno Cedroni

Nuova avventura del noto chef Vito Mollica. Menù stagionali di impronta tradizionale e respiro internazionale, presentati con uno stile di alta cucina all'interno di uno degli edifici più belli di Firenze, il Palazzo Portinari Salviati. Degna di nota la presenza di un menù degustazione veg.

• Oltremare (Maiori, Salerno) nominato da Ernesto Iaccarino

Gli autentici sapori della cucina mediterranea nella sua massima espressione, con prodotti di stagione a chilometro zero e ricette della tradizione con lo chef Alfonso Crisci.

• Ognissanti (Trani) nominato da Isabella Potì

Gli chef Danilo Partipilo e Fabio Palumbo danno una nuova lettura del fine dining in stile pugliese. Da apprezzare l’alta alta qualità di prodotti locali e la presentazione elegante e minimale.

• Contrada Bricconi (Oltressenda Alta, Bergamo) nominato da Alessandro Dal Degan, Gianluca Gorini, Mauro Buffo e Carlo Cracco Agriturismo in Val Seriana nato per ridare vita, attraverso l’agricoltura e la ristorazione, a un borgo del XV

Secolo. Qui si producono formaggi e carne, e si propone una cucina che racconta il lavoro agricolo e la cultura montana.

• Ad Maiora (Modena) nominato da Isa Mazzocchi

Nel centro storico, cucina fine dining che strizza l’occhio al mondo, in un ambiente di grande raffinatezza.

I premi speciali

Ad Azotea per essersi meglio raccontato sui social il premio Influencers’ Choice Award assegnato dalla giuria firmata da Realize Networks e formata da alcuni dei più

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importanti influencer food italiani ovvero Marco Bianchi , Chiara Maci , Michela Coppa , GNAMBOX e Mocho.

La serata è stata anche l’occasione per assegnare i premi degli Sponsor: Acqua Panna & San Pellegrino premia Chic Nonna di Vito Mollica per avere dimostrato la forza e la brillantezza nel chiudere una lunga esperienza di 25 anni e rimettersi in discussione con un progetto altrettanto ambizioso e ricco.

Fever Tree premia Contrada Bricconi per aver costruito una filosofia di cucina ben delineata, con tanta tecnica al suo servizio. Michele ha lasciato la cucina di un grande

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tristellato, dove era colonna portante, per imbarcarsi in una nuova avventura rurale nella sua Val Seriana, lontano da tutto ma vicino all'essenza. Un segno del presente, una prospettiva di futuro.

L'obiettivo di TheFork Awards

L’obiettivo di TheFork in generale e dell’iniziativa TheFork Awards in particolare è sostenere tutti i ristoranti, specie quelli nuovi che affrontano la sfida di affacciarsi a un mercato competitivo, complicato dall’inflazione. I TheFork Awards nascono con questo spirito poiché gli utenti digitali come quelli di TheFork sono i più propensi a sperimentare le novità e quindi gli alleati migliori per attivare il passaparola di cui una nuova apertura ha estremo bisogno. Vanno al ristorante con il doppio della frequenza, spendono il 14% in più rispetto alla media, sono a reddito più elevato e fanno il 65% in meno di no-show. Sentiamo la responsabilità di salvaguardare il patrimonio gastronomico italiano e le piccole realtà individuali che lo compongono, perché siamo in un momento economico che a livello generale è complicato e c'è il rischio che i piccoli imprenditori siano superati dalle grandi catene.

Il contesto

La missione dei TheFork Awards è quest'anno più importante che mai. Secondo i dati elaborati da Format Research , centro di ricerca specializzato nel food, per conto di TheFork il 2022 delle novità gastronomiche italiane si chiuderà in chiaroscuro. Chiaroscuro perché i ristoranti sono ancora sotto il fuoco incrociato dei costi altissimi e di consumatori che a livello generale sono scettici rispetto alle novità, anche se gli utenti digitali costituiscono un'eccezione. Insomma, c’è voglia di fare impresa perché nel secondo trimestre del 2022 sono state registrate 3.005 nuove aperture di ristoranti, ma sono tante pure le chiusure perché ci sono state nello stesso periodo ben 5.173 attività che hanno abbassato per sempre le saracinesche. A complicare la vita ai nuovi ristoranti c’è anche lo scetticismo degli italiani. Se da una parte è vero che il 32% cambia molto o abbastanza spesso i locali dove

si reca abitualmente per andare a cena fuori o a pranzo nei giorni festivi, solo il 10% è ben propenso a frequentare spesso nuove aperture. A sbloccare gli indugi sono qualità, sostenibilità e attenzione alle materie prime. E poi molto merito va al digitale, verso il quale i ristoranti si stanno aprendo sempre di più: metà del Paese si fa una prima impressione del locale dove andare su TheFork. E gli utenti dell'app sono considerevolmente più predisposti della media italiana a provare le novità: il 78,5% delle prenotazioni su TheFork di un ristorante partner proviene da nuovi clienti, il che significa che gli utenti di TheFork sperimentano di più.

A PROPOSITO DI THEFORK

TheFork, brand di Tripadvisor ® è la principale piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti in Europa e Australia. Grazie alla sua rete di quasi 60.000 ristoranti partner in 12 diverse nazioni, la missione di TheFork è offrire meravigliose esperienze gastronomiche a milioni di utenti. Con oltre 30 milioni di download della sua app, 20 milioni di recensioni pubblicate dalla community e più di 20 milioni di visite mensili, TheFork è diventata la soluzione più smart per prenotare un tavolo! Attraverso TheFork (sito e app), così come su Tripadvisor, gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze (per esempio localizzazione, tipo di cucina e prezzo medio), consultare le recensioni degli utenti, controllare la disponibilità in tempo reale e prenotare immediatamente online 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per i ristoranti, TheFork fornisce un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare le prenotazioni e le operazioni, e di migliorare servizio e ricavi. Segui TheFork su: Facebook, Instagram, Twitter.

A PROPOSITO DI TRIPADVISOR

Tripadvisor, la più grande piattaforma di viaggio del mondo*, aiuta centinaia di milioni di persone ogni mese** a rendere ogni viaggio il loro miglior viaggio, dalla pianificazione alla prenotazione fino alla partenza. I viaggiatori di tutto il mondo utilizzano il sito e l'app di Tripadvisor per scoprire dove alloggiare, cosa fare e dove mangiare lasciandosi ispirare dalle oltre 934 milioni di recensioni e opinioni dei quasi 8 milioni di strutture presenti sulla piattaforma. I viaggiatori si rivolgono a Tripadvisor per trovare le migliori offerte su alloggi, esperienze, ristoranti e scoprire ottimi posti nelle vicinanze. Disponibile in 43 mercati e 22 lingue Tripadvisor rende la pianificazione dei viaggi, indipendemente dalla loro tipologia, semplice e veloce. Le sussidiarie e affiliate di Tripadvisor, Inc. (NASDAQ: TRIP), possiedono e gestiscono un portafoglio di marchi e aziende di media di viaggio, operanti con vari siti web e app.

* Fonte: SimilarWeb, utenti unici deduplicati mensilmente, giugno 2021

** Fonte: file di registro interni di Tripadvisor

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VOGLIAMO FAR CRESCERE IL BASKET

Presidente Lega Basket Serie

A

Manager di altissima caratura nel mondo dello sport e non solo, Umberto Gandini, Presidente della Lega Basket Serie A dal 9 marzo 2020, è una delle figure di riferimento del mondo sportivo italiano e noto ai più per la sua esperienza nel calcio, da Dirigente del Milan dal 1993 al 2016 e poi da Amministratore Delegato della Roma dal 2016 al 2018. Da due anni e mezzo, Gandini ha accettato la sfida lanciatagli dal basket italiano, che lo ha scelto per dare ulteriore lustro ad un movimento in costante ascesa.

Presidente Gandini, lei è passato da un pallone ad un altro come scrive nella sua bio di Instagram: 23 anni di Milan, 2 di Roma e poi in Lega Basket. Ci racconti questo passaggio dal mondo del calcio a quello del basket.

Il mondo del calcio (e della televisione) è quello attorno a cui ho costruito la mia carriera, partendo dalla acquisizione dei diritti sportivi. Con questo avviamento sono poi sono passato al Milan nel quale

ho vissuto una straordinaria esperienza, prima di approdare alla Roma nel momento in cui il Milan è stato ceduto da Fininvest. Alla fine del 2019 e inizio 2020 sono stato contattato da alcuni amici che avevano relazioni molto forti nel mondo del basket: la LBA cercava un Presidente e io mi sono detto interessato e reso disponibile a questa nuova sfida. Si trattava di gestire un organismo istituzionale, dopo aver trascorso una vita in un club e questa esperienza mi ha subito coinvolto. Ho cominciato così a confrontarmi con alcuni presidenti, la mia candidatura è stata portata all’attenzione degli altri club, ho incontrato coloro che erano stati incaricati dall’assemblea di Serie A delle consultazioni, cioè Luca Baraldi (CEO della Virtus Segafredo Bologna), Christos Stavropoulos (GM dell’EA7 Emporio Armani Milano) e Stefano Sardara (presidente del Banco di Sardegna Sassari), che hanno convenuto di presentare la mia candidatura alle altre società durante la Final Eight 2020 e alla fine sono stato eletto all’unanimità il 9 marzo 2020.

Quali sono le differenze che ha incontrato tra il lavorare nel mondo del calcio e in quello del basket?

Avendo alle spalle una lunga carriera nel calcio ed essermi interfacciato più volte con la sua Lega di Serie A e conoscendo pertanto le dinamiche di un’associazione di categoria posso affermare che le similitudini sono tante. Si ha la responsabilità di gestire le relazioni con le società che partecipano al campionato, molto diverse tra di loro, date le proprietà, le dimensioni, le strutture e i bacini di riferimento differenti. Tutti hanno una loro particolarità ma insieme rappresentano tutti il campionato di Serie A, con diritti e doveri. Io guido un’associazione di 16 club, ho come interlocutore istituzionale la FIP, organizzo e gestisco il campionato di Serie A su delega della Federazione stessa (dovendo perciò fare il meglio possibile per far sì che le associate siano nelle migliori condizioni per competere). La grande differenza dal calcio resta nelle dimensioni, che possono essere declinate in termini di impianti, fatturato, costi, bacini di utenza. Questo però riguarda tutto lo sport italiano che viene paragonato al calcio di Serie A. Rispetto al calcio, inoltre, il basket di Serie A è meno diffuso geograficamente parlando: vi sono delle grandi aree di concentrazione di squadre con Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia che la fanno da padrone. Ci sono poi dei movimenti regionali importanti che rappresentano realtà di diverse dimensioni, ossia Brindisi, Sassari, Pesaro, Tortona, Napoli e Scafati, riferito al campionato corrente.

Lei ha lavorato con un grande dirigente come Galliani nel Milan. Cosa ha appreso da lui? Se dovesse indicare tre qualità che le ha insegnato, cosa sceglierebbe? Ho lavorato con Galliani nel Milan, ma prima ancora quando era amministratore delegato di RTI, la società che gestiva le reti televisive del gruppo Fininvest. Era il 1988, lui era già AD del Milan ed è stato grazie alla frequentazione quotidiana che avevamo nel settore televisivo che lui, nel 1993, mi propose di affiancarlo anche al Milan. Da lì quindi ho conosciuto un’altra dimensione della sua carriera, ossia quella

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Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi
/Sport

da dirigente calcistico. È stata una continua scuola: diciamo che ho fatto le elementari, le medie, il liceo, l’università e i vari master con lui. Ho imparato tantissimo e sono anche sicuro di aver dato tantissimo a lui ed al Milan in termini di lavoro quotidiano, di consigli, di gestione, avendo avuto sempre più spazio da lui nel corso della mia carriera. Dopo pochi anni, Gallini mi ha dato molta fiducia ed una certa indipendenza a livello internazionale, tanto da essere identificato più volte come il ‘Ministro degli Esteri’ di quel Milan, avendo relazioni con UEFA, FIFA e altri club europei e mondiali. Se dovessi scegliere tre cose che mi ha insegnato Galliani, direi sicuramente la passione e la dedizione per il lavoro e una sana visione all’interno di un percorso fatto di tanto pragmatismo. E’ un grandissimo dirigente, oltre che grande imprenditore nell’amministrare aziende come RTI, Milan e Monza. Questo sempre con un taglio da manager capace di occuparsi di una cosa con responsabilità come se fosse sua: questo è stato il suo grande insegnamento.

Si è insediato come Presidente della Lega Basket il 9 marzo 2020 e poco dopo è scoppiata la pandemia. Come è stato gestire un momento così difficile?

La gestione di questa pandemia è stata un’altra grandissima opportunità di esperienza perché nel mio percorso precedente non avevo grandi frequentazioni con la politica ed i Governi, aspetto che, invece, ho dovuto sviluppare da subito in LBA. Dal momento in cui è cominciato il mio mandato da Presidente, abbiamo sospeso il campionato, che poi due mesi dopo è stato cancellato, e abbiamo dovuto gestire le problematiche conseguenti a questa decisione di chiudere anzitempo la stagione e ragionare su temi come la revisione dei contratti con giocatori e allenatori., sponsor ed emittenti televisive. Poi, cominciando a pianificare la nuova stagione 2020/21, si pensava che tutto sarebbe stato più semplice e invece ci siamo trovati a gestire un campionato a porte chiuse, con protocolli sanitari che cambiavano continuamente, rischi di sospensione del campionato, dialoghi con i ministeri della sanità e dello sport, iniziando al contempo a ragionare

sugli aiuti. Insomma, il nostro lavoro è stato simile a quello che hanno dovuto affrontare quotidianamente le aziende in quel periodo, ma con una particolarità: la Serie A di basket, così come il calcio, ha continuato a scendere in campo anche senza pubblico, essendo sport professionistici, ma senza avere le attenzioni che sono state assicurate a moltissimi altri settori del nostro Paese. Quella 2020-21 è stata una stagione davvero difficile con la necessità di sottoporre continuamente le squadre a controlli per verificare che non ci fossero focolai. Ricordo la prima volta che sono intervenuto a rinviare una partita perché una delle due squadre aveva un numero elevato di casi positivi e ho preferito non rischiare che vi fosse un contagio anche nella squadra avversaria. Ecco. questi sono stati momenti in cui non è stato facile spiegare cosa stava succedendo e i motivi di determinate decisioni. Abbiamo disputato un campionato in cui tutte le squadre hanno avuto almeno una sospensione per COVID ma comunque siamo arrivati in porto. Poi nella stagione successiva, quella 2021/22, ci siamo ritrovati in una situazione che inizialmente ci sembrava quasi normale e, invece, abbiamo dovuto gestire una recrudescenza della pandemia, in particolare a cavallo tra il 2021 e 2022 tra interventi indiscriminati delle ASL, necessità di interagire con il Ministero della Sanità per poter avere protocolli applicabili a tutti

e lavorando a strettissimo contatto con le altre leghe, in particolare calcio e pallavolo. L’obiettivo comune era quello di portare avanti lo spettacolo sportivo anche durante la pandemia.

Secondo lei, come si può rendere il basket più popolare e più seguito?

Il basket è uno sport molto popolare e fa parte della tradizione del nostro Paese: ha avuto come tutti gli sport periodi di massimo splendore e di minore visibilità. Quando sono stato eletto Presidente il campionato 2019/20 aveva ottimi numeri in termini di affluenza nei palasport (l’occupancy rate era al 72%): due anni di COVID e due campionati a porte chiuse o capienze limitate hanno inferto un colpo pesante alle società. Dover riprendere questo filo è stato sicuramente più difficile, di fatto è da ottobre di quest’anno che abbiamo costantemente il 100% di capienza e riabituare la gente ad entrare nei palazzetti, dopo che per quasi due anni hanno occupato il proprio tempo in un altro modo, non è semplicissimo. Ci sono tantissime sfide, tutto si evolve sulla gestione individuale del tempo libero: nel corso degli ultimi due anni i competitors sono aumentati, considerando tutte le piattaforme di intrattenimento in streaming e in generale il modo in cui si spende il proprio denaro in queste situazioni. Sicuramente, uno degli aspetti su cui stiamo lavorando è allargare il bacino

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Umberto Gandini

di riferimento, andando a comunicare di più e con linguaggi diversi. Come in tutti gli sport, anche nel basket il pubblico sta invecchiando, soprattutto quello che lo segue in televisione ed è necessario pensare a linguaggi diversi per intercettare le fasce più giovani, che hanno notevole dimestichezza con il nostro sport, ma per i quali il basket è la NBA e i suoi grandissimi personaggi. È importante quindi lo sviluppo sempre maggiore di una comunicazione digitale con i social, l’apertura di nuovi canali (da Instagram a TikTok, passando per Facebook, app e sito della LBA) cercando di spettacolarizzare il più possibile il prodotto basket italiano. Abbiamo tenuto duro in queste ultime due difficili stagioni grazie ai grandi sforzi compiuti dalle 16 squadre che si sono avvicendate nelle ultime stagioni di Serie A: ora dobbiamo puntare ad offrire un prodotto sempre migliore con l’obiettivo di portare sempre più persone nei palasport, creare intrattenimento attorno al basket, rendere sempre più aggregante il suo spettacolo e comunicando fortemente sui social per spingere le nuove generazioni a sperimentarlo dal vivo.

Come vede il binomio TikTok / Highlights

nel basket? Vede molta prospettiva con questa piattaforma?

Sicuramente TikTok è una nuova frontiera che stiamo esplorando da poco e da cui vorremmo avere più prodotti live, soprattutto nella presentazione delle partite. Vorremmo quindi raccontare il dietro le quinte di quello che succede nel palasport e negli spogliatoi, ad esempio come i giocatori si preparano alla gara. Il basket ha un grandissimo vantaggio: rispetto a queste giovani community, può contare su fenomeni come lo streetwear, le sneakers, la musica, tutti aspetti su cui lavoriamo per rendere sempre più popolare il basket: tutto questo consapevoli delle limitazioni di cui dobbiamo tenere conto, ad esempio la diversità di capienza dei vari palasport.

Quali sono i suoi progetti e obiettivi per il prossimo triennio?

Dopo l’esperienza della pandemia la priorità del prossimo triennio riguarda la sostenibilità del prodotto basket, che ha indubbiamente costi molto elevati (legati all’ingaggio dei giocatori, come accade anche nel calcio), soprattutto per le squadre impegnate anche nelle competizioni

europee. L’obiettivo è quindi cercare una sempre maggiore sostenibilità che non può passare che dal ritorno del pubblico e alla conseguente vendita dei biglietti, dalla fruizione delle partite dal vivo e dai ricavi da sponsorizzazioni, che sono l’anima di questo sport. La Lega Basket è cresciuta in termini di fatturato, sponsorizzazioni, ricavi e diritti televisivi, ma non ancora abbastanza per diventare veramente influente all’interno del tessuto sociale. Ci vorranno anni però questa è la sfida primaria: far diventare la LBA e il basket sempre più rilevanti all’interno del panorama sportivo italiano.

Ultima domanda di rito: quale musica non può mancare dalla sua playlist Spotify? Sono uno abbastanza poliedrico da questo punto di vista: spazio dai gruppi rock degli anni ’70 e ’80 ai Coldplay, da Bruce Springsteen agli U2 e alla musica funky e R&B. Riguardo alla musica italiana, a parte per una canzone che non posso dimenticare, ossia “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero perché riguarda la mia carriera milanista, poca attenzione se non per i classici della mia adolescenza. Per il resto tanta musica anglo-americana, un po’ di jazz e fusion.

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Umberto Gandini

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Siamo un’agenzia di marketing e comunicazione a servizio completo con 70 collaboratori, oltre 20 anni d’esperienza e ancora tanto entusiasmo per il progetto più importante: il prossimo. Siamo organizzati in 5 Unit specializzate per coprire ogni richiesta del mercato. Siamo attenti alle persone e alle loro esigenze. E siamo pronti a lavorare al vostro fianco, per costruire valore e serenità.

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ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE EICMA

Il business delle due ruote mette il turbo

Leadership mondiale confermata per EICMA, l’Esposizione internazionale delle due ruote , che registra +38% di presenze complessive sul 2021 e numeri in crescita anche per gli operatori del settore e i media.

L’edizione 2022, la n.79, tenutosi dal 9 al 13 novembre, con il giorno 8 dedicato alla stampa, si preannunciava sin da subito di successo: 1.370 marchi presenti all’apertura, di cui il 59% esteri, rappresentativi di 45 differenti nazioni e una superficie espositiva, con ben 6 padiglioni in Fiera Milano a Rho, strabordanti di visitatori, pari a +35% rispetto al 2021. Ma è stata la chiusura a decretare il primato meneghino: Milano si conferma la capitale mondiale delle due ruote. Impressionanti i numeri relativi al business di settore:

• 38.747 gli operatori del settore (+35% sul 2021), di cui oltre il 51% dall’estero

• oltre 6900 i professionisti accreditati (38% stranieri) , tra giornalisti, influencer, tecnici e professionisti della comunicazione.

“Sono questi numeri, l’abbraccio del grande pubblico, la presenza massiccia degli espositori che hanno sottolineato la propria solida soddisfazione e che ringraziamo per aver sempre creduto in EICMA, l’attrattività e la centralità internazionale, l’incremento positivo di ogni indicatore di performance - ha commentato il presidente di EICMA

S.p.A. Pietro Meda - ad affermare il valore unico e l’imprescindibilità della nostra manifestazione. EICMA rimane indiscutibilmente al suo posto: sul gradino più alto nell’intero panorama internazionale. Qui staremo, a Milano e con continuità annuale, da qui e per questo continuiamo a lavorare sul 2023 per offrire ancora una volta, anche grazie ai nostri partner e insieme a tutta l’industria, esperienze di visita sempre più ingaggianti, contemporanee e coinvolgenti”.

“Anche grazie alla creazione di nuovi contenuti e servizi digitali - ha aggiunto l’AD di EICMA S.p.A. Paolo Magri - sono aumentate a dismisura le occasioni per favorire l’incontro tra la domanda e

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/Automotive
A cura di Laura Lamarra

l’offerta e agevolare lo sviluppo di concrete opportunità di business, confermando EICMA come un luogo unico in grado di unire in modo proficuo le anime B2B e B2C. I dati che riguardano la presenza di operatori e media, come anche l’evidente ed entusiastico afflusso di giovani tra i padiglioni e nell’area esterna sono per la nostra industria due notizie straordinariamente positive, che rafforzano il nostro modello espositivo come uno strumento a servizio delle aziende, attuale e, soprattutto, aperto al futuro”.

Un’apertura al futuro confermata anche dallo spazio dedicato alle start up, grazie alla collaborazione e al supporto dell’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e all’internazionalizzazione delle imprese italiane. Alla grande proposta innovativa presente negli stand dei grandi costruttori, tra cui Honda, Kymco, Triumph, Yamaha, Vespa, Sym, Lambretta, si aggiungono le novità che vanno dagli accessori ai mezzi di trasporto: come il primo e-scooter ultra portatile di LINKABLE, le motociclette elettriche TOMAHAWK, l’innovativo monopattino a tre ruote TO.TEM, la moto fuoristrada elettrica di CITY COCO ITALIA, i pacchi batterie di piccole dimensioni ideati da LIBER, fino al casco intelligente targato SAFEWAY HELMETS. Infine, la start up BATOO propone il primo servizio di quotazione ufficiale dell’usato per il settore E-bike.

“Il settore della mobilità - ha sottolineato il presidente di EICMA S.p.A. Pietro Meda , è oggi uno degli ambiti dove si concentrano sfide importanti e tutto quello che sta succedendo a livello di innovazione. In questa area è quindi possibile condurre un’esperienza di visita all’insegna della creatività e della capacità dei giovani imprenditori di dare risposte e interpretare i cambiamenti. Questo spazio, con una formula espositiva ormai consolidata negli ultimi anni, rappresenta la scommessa di EICMA e di ICE sui giovani, un luogo esclusivo dove gli startupper presentano al grande pubblico idee, soluzioni e prototipi, ma anche un momento essenziale per sviluppare opportunità di business e relazioni con gli operatori, i media e le istituzioni”.

Trainante sul piano marketing per l’edizione n.79 è l’EICMA EFFECT, lo slogan, particolarmente empatico e coinvolgente, utilizzato per promuovere l’Edizione, provocato dall’esperienza di visita dentro e fuori i padiglioni. Da sempre infatti gli ingredienti di successo della kermesse sono: novità, anteprime, presenze politiche e istituzionali, tra cui Confindustria ACMA, Comune di Milano, Fondazione Fiera, di piloti e personaggi dello spettacolo, l’area esterna MotoLive, tra le attrazioni gratuite più adrenaliniche, con spettacoli acrobatici, intrattenimento, live show e gare motociclistiche nell’arena e altri spazi

esterni con aree di prova motocicli, test ride eBike ed altre iniziative.

Non poteva mancare l’attenzione alla sostenibilità, per il terzo anno consecutivo EICMA conferma il suo primato come appuntamento espositivo automotive sostenibile nel panorama mondiale e riceve da TÜV NORD Italia la certificazione ISO 20121, lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi.

Non resta che segnare in agenda l’appuntamento per EICMA 2023, dall’7 al 12 novembre.

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ON OUR WAY DI THULE

La sostenibilità che ispira

Esplorare le bellezze naturali senza impattare negativamente il nostro pianeta è una missione possibile: lo testimonia On Our Way, il nuovo cortometraggio realizzato da Alice Linari e Lorenzo Alesi e diretto da Paolo Prosperi. I due esploratori si sono imbarcati in un’avventura alla scoperta di paesaggi incontaminati e panorami mozzafiato, partendo da Monaco di Baviera e viaggiando in direzione delle Isole Lofoten: lungo il tragitto, hanno viaggiato a piedi o utilizzato solamente mezzi di trasporto sostenibili, come auto

elettriche o barche a vela.

Alice e Lorenzo sono entrati in contatto con diverse comunità locali del Circolo Polare Artico, e hanno potuto osservare da vicino come queste riescano a vivere in armonia con la natura e godere dei benefici di questo rapporto con l’ambiente che li circonda. On Our Way diventa dunque una nuova fonte di ispirazione e motivazione per impegnarsi ad avere comportamenti più virtuosi verso il nostro pianeta, così che le generazioni future non perdano l’opportunità di raggiungere le stesse splendide montagne e di navigare in quegli stessi mari stupendi che oggi ci incantano e fanno emozionare.

I protagonisti del video sono gli Ambassador Thule Alice Linari, sciatrice ed esploratrice, e Lorenzo Alesi, sciatore professionista, istruttore di sci e fotografo. “Sognavamo di fare questo viaggio da molto tempo” racconta Alice all’inizio del film. E aggiunge. “Per tanti anni siamo stati testimoni della trasformazione delle montagne e della natura a causa dei cambiamenti climatici. Oggi più che mai ci chiediamo cosa può fare ognuno di noi per combattere questa crisi, quali comportamenti dobbiamo adottare e quali

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Foto © Thule /Automotive
A cura di Marcella Ciappi Dopo The Melting Point, il primo docufilm in cui Alice Linari e Lorenzo Alesi (con Paolo Prosperi) hanno percorso, accompagnati da guide locali e personaggi del mondo montano, un viaggio che partiva dal ghiacciaio più a sud d’Europa, il Calderone del Gran Sasso d’Italia, fino ad arrivare al Monte Bianco e hanno raccolto le testimonianze di chi abita in quelle zone e vive la montagna ogni giorno, per documentare l’impatto che il cambiamento climatico sta avendo sullo stile di vita delle comunità locali e sulla natura circostante, sono tornati a descrivere i cambiamenti climatici in atto sul nostro Pianeta.

abitudini dovremmo cambiare. Ridurre il nostro impatto è possibile oggi, grazie alle nuove tecnologie ma soprattutto alle nostre azioni. Anche piccole azioni possono fare molto. Per questo abbiamo deciso di assumere comportamenti diversi nella vita di tutti i giorni e di intraprendere questa avventura: viaggiare con un’auto elettrica dal centro dell’Europa verso il Circolo Polare Artico, utilizzare energia da fonti rinnovabili, navigare attraverso l’Isola Norvegese, fare sci alpinismo in luoghi incontaminati montagne. Ridurre la nostra carbon footprint è possibile attraverso il nostro comportamento e nuove tecnologie”.

SOSTENIBILITÀ SECONDO THULE

I cortometraggi realizzati dagli Ambassador del Brand fanno parte di un progetto molto più ampio che nasce dalla vision e dalla mission di Thule, ovvero quello di contribuire a costruire un mondo più sostenibile con prodotti innovativi e di alta qualità, realizzati in modo responsabile e che ispirino una vita attiva.

“Rispettare il clima e l’ambiente - dichiara il Brand - è un obiettivo essenziale per la nostra azienda, sia nel lavoro quotidiano sia nei piani a lungo termine, come dimostrano i nostri prodotti sviluppati seguendo le idee e lo spirito dell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite del 2030. Noi di Thule cerchiamo costantemente di ridurre l’impatto sul clima e sull’ambiente. Perché è qualcosa che ci riguarda da vicino, adesso e nel futuro. Vogliamo assicurarci che i nostri clienti e i nostri dipendenti abbiano la possibilità di vivere una vita attiva nei grandi spazi, oggi come domani”.

La base dell’impegno costante di Thule nei confronti della sostenibilità si articola in diversi ambiti: prodotti che ispirino i consumatori verso uno stile di vita attivo e salutare, sicuri e facili da usare; produzione efficiente e affidabile, rispettosa del clima e realizzata in un ambiente sicuro; approvvigionamento e logistica responsabili; pratiche aziendali responsabili, che seguono standard etici rigidi.

THULE

Il marchio Thule è stato fondato da Erik Thulin nella profondità della foresta di Småland, Svezia, nel 1942. Con lo slogan “Bring your life”, Thule offre in tutto il mondo una vasta gamma di prodotti di fascia premium destinati alle persone attive, per consentire loro di portare con sé ciò a cui tengono di più, in modo sicuro, facile e con stile. Thule progetta e produce portabagagli e box per il tettuccio dell’auto, porta-bici, sistemi di trasporto per sport acquatici e invernali, custodie per laptop e fotocamere, borsoni sportivi, zaini e valigie, nonché prodotti per l’infanzia come passeggini, seggiolini da bici e rimorchi per biciclette. I prodotti Thule sono venduti in oltre 140 paesi. Thule è il marchio principale di Thule Group. Per info: www.thule.com

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È iniziata ufficialmente all’Autodromo Nazionale Monza la storia della nuova casa automobilistica 777 Motors , fondata dall’imprenditore e collezionista Andrea Levy, dalla quale nasce 777 hypercar, la monoposto dalle altissime prestazioni che sarà prodotta in edizione limitata in 7 esemplari.

777 hypercar è il risultato di collaborazioni eccellenti: engineered by Dallara , powered by Gibson e styled by Umberto Palermo Design.

777 hypercar si pone al vertice per prestazioni grazie a una monoscocca in carbonio omologata FIA, una sofisticata aereodinamica sviluppata da Dallara , che genera un incredibile downforce di 2.100 Kg alla velocità di 370 Km/h , un peso limitato di soli 900 Kg , e un’accelerazione laterale da 3,5 a 4 g , che tiene la vettura letteralmente incollata all’asfalto. Il motore è un V8 aspirato, 4.500 cc di cilindrata, che sviluppa 730 cv a 9.000 giri , alimentato da carburanti sintetici

777 hypercar è il risultato di quanto di più avanzato e innovativo proponga l’ingegneria automobilistica: un modello non pensato per competere, ma per offrire a una clientela privata una hypercar a elevatissime prestazioni per uso esclusivo in pista, ispirata ai modelli endurance ma sviluppata senza dover sottostare ad alcun tipo di regolamento tecnico: il tempo sul giro stimato per la 777 hypercar in casa, all’Autodromo Nazionale Monza, è di 1 minuto e 33 secondi.

I sette esemplari prodotti della 777 hypercar saranno

777 HYPERCAR

Monoposto ad altissime prestazioni

A cura della Redazione

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/Automotive

venduti a 7 milioni di euro ciascuno, trasportando i proprietari in un club d’élite che prevede training di preparazione tecnica e fisica dedicati, così da essere pronti a sopportare l’incredibile accelerazione laterale.

I sette esemplari della 777 hypercar saranno sempre custoditi dal costruttore in quella che è la casa della 777 Motors, ovvero il circuito di Monza. E proprio qui i sette owners potranno scendere in pista ogni volta che lo vorranno e partecipare agli esclusivi eventi organizzati su misura per loro nel corso dell’anno.

La partnership con Dallara e Gibson Technology

Il telaio monoscocca in fibra di carbonio, l’ingegneria e l’aerodinamica sono studiati e sviluppati in collaborazione con Dallara e contengono il peso di 777 hypercar a soli 900 kg.

A spingere la 777 hypercar sarà il motore V8 aspirato da 4,5 litri, con una potenza di 730 CV a 9.000 giri, firmato Gibson Technology, motorizzazione che ha vinto nel 2022 la 6 ore di Monza del Campionato WEC.

Freni, sospensioni e cambio sono di componenti racing e possono contare sulla lunga e vittoriosa esperienza dei partner nelle più importanti gare endurance, come la 24 ore di Le Mans e la 24 ore di Daytona.

Per precisa volontà di Andrea Levy, infine, non è prevista alcuna unità ibrida perseguendo come obiettivo primario il contenimento del peso: la 777 hypercar sarà alimentata da carburanti sintetici e questo consentirà di ridurre del 65% le emissioni di CO2 , ma senza nulla perdere in termini di prestazioni e senza rinunciare all’incredibile sound che solo un V8 aspirato da 9.000 giri sa regalare.

Il design della 777 hypercar nasce dalla matita di Umberto Palermo , designer che con Monza ha un legame particolare, avendo avviato qui i suoi studi artistici,

per poi creare la Up Design a Torino.

Sparco sarà partner nel progetto 777 hypercar per l'identificazione di soluzioni all'avanguardia in ambito sicurezza piloti e vettura. La vettura sarà infatti equipaggiata di cinture, sedili e soluzioni specifiche derivanti dall’esperienza della Formula 1. Sempre Sparco fornirà il KIT racing completo composto da tuta, guanti e scarpe personalizzate di altissimo livello.

Stilo , leader nella produzione di caschi per ogni categoria nel motorsport, forte dell’esperienza in Formula 1

fornirà il casco, che diventa elemento di performance combinando massima leggerezza, tecnologia e innovazione. Il casco inoltre permetterà la comunicazione tra pilota, ingegneri e meccanici della 777 hypercar che seguiranno la vettura dai box e dalla control room, tramite un kit radio integrato dedicato.

Un’experience immersiva con 777 hypercar

L’Autodromo Nazionale Monza sarà la casa della 777 hypercar e dei suoi proprietari: per loro saranno organizzate giornate di test in pista dedicati ed

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esclusivi , con il team di ingegneri della 777 Motors che li aiuterà a sfruttare a pieno le potenzialità della monoposto. Ogni prestazione sarà puntualmente registrata sfruttando la telemetria e i più avanzati sistemi di misurazione e i proprietari potranno visionare l’intera sessione di test dalla control room utilizzata anche per le gare di Formula 1 , così da potersi confrontare poi al meglio con gli ingegneri in fase di debriefing.

La consegna delle sette vetture 777 hypercar inizierà nel 2025, ma sarà anticipata dall’invio, presso l’abitazione di ogni owner, di due equipaggiamenti fuori dall’ordinario; questi consentiranno loro di iniziare subito la fase di preparazione atletica che gli permetterà poi di guidare una monoposto così prestazionale nel miglior modo possibile. Il primo è un evoluto macchinario creato ad hoc per la 777 hypercar : è studiato per rinforzare la zona del collo e prepararla al meglio alle sollecitazioni cui sarà sottoposta in pista (accelerazioni laterali da 3.5 a 4 g).

Il secondo è il simulatore professionale

Gt di Tech And Sym , una realtà che progetta e produce completamente in Italia. Il simulatore è montato su un telaio costruito da Dallara, ed è in grado di restituire il comportamento vettura della 777 hypercar attraverso diversi dispositivi, tra cui le cinture attive, un sistema di movimento con tre gradi di libertà e volante e sedile personalizzabili. Tutto questo consente una riproduzione fedele delle forze che intervengono sul veicolo durante la guida con un livello sorprendente di reattività.

I proprietari della 777 hypercar avranno fin da subito la possibilità di allenarsi come veri piloti professionisti grazie al programma individuale di training specifico ad alte prestazioni che prevede l’utilizzo del Dallara Driving Simulator a Varano de Melegari (Italia) o Indianapolis (USA) , ovvero il simulatore normalmente riservato ai piloti che corrono in Formula 1, IndyCar e nelle gare di endurance.

Gli appassionati frequentatori dell’Autodromo Nazionale Monza

potranno ammirare la 777 hypercar tutti i giorni: dalla primavera 2023, infatti, il primo prototipo sarà esposto permanentemente nella sede della 777 Motors, a pochi metri dalla statua di Juan Manuel Fangio e dall’ingresso in pista.

In occasione del Gran Premio di Formula 1 di Monza i modelli 777 hypercar saranno grandi protagonisti, esposti in car display davanti alla sede che per l'occasione diventerà una lounge esclusiva a disposizione dei proprietari durante il weekend di gara.

Il progetto 777 hypercar è stato presentato da Andrea Levy all’Autodromo Nazionale Monza nella conferenza stampa moderata da Gian Luca Pellegrini , direttore Quattroruote, alla presenza di Fabrizio Sala , Vicepresidente Regione Lombardia, Carlo Abbà , Assessore Attività economiche e Marketing territoriale del Comune di Monza, Giuseppe Redaelli , Presidente SIAS, Elena Leoni , Responsabile Comunicazione Dallara, John Manchester, Gibson Technology Technical Director, Umberto Palermo , CEO UP Design.

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TECNOLOGIA, MODA E BELLEZZA

Tecnologia e innovazione rivoluzionano il processo di acquisto dei consumatori e supportano i brand nel desiderio di rispondere alle nuove esigenze dei loro clienti attuali o potenziali. Che si tratti di gioielli, occhiali o cosmetici, la prova del prodotto è divenuta ormai un elemento essenziale per il processo d’acquisto dei consumatori di oggi, che premiano la rapidità di risposta da parte delle aziende nell’offrire esperienze sempre più interattive e all’avanguardia.

Ed è in questo contesto evoluto che si inserisce Perfect Corp., azienda leader per le innovative soluzioni SaaS integrate con Intelligenza Artificiale (AI) e Realtà Aumentata (AR) nei settori cosmetica, moda, gioielleria e ottica. L’azienda, fondata nel 2015 a Taiwan, offre oggi anche ai marchi beauty e fashion attivi nel nostro Paese efficaci soluzioni tecnologiche per rivoluzionare la customer experience dei clienti e potenziare il proprio business.

La tecnologia avanzata e precisa di Perfect Corp è in grado di rendere l’esperienza dello shopping interattiva e coinvolgente, sia on line che nel punto vendita fisico, rispondendo perfettamente alle esigenze dei consumatori odierni. Le soluzioni di Perfect Corp. includono esperienze come la prova in tempo reale di prodotti, la diagnostica della pelle basata sull’AI o ancora le consultazioni video basate sull’AR.

Con 60 brevetti rilasciati, le soluzioni di Perfect Corp. sono state utilizzate dal 95% dei 20 principali Gruppi internazionali e da oltre 400 marchi beauty in più di 80 nazioni. Nel 2021, con la rapida espansione in nuove categorie di prodotti, Perfect Corp. ha consolidato la sua posizione di leader nel tech per il beauty e la moda fornendo soluzioni omni-channel fluide e di semplice utilizzo che possono essere facilmente integrate nel sito web e nelle app di un brand, nonché nei canali social e nelle piattaforme digital. L’azienda collabora inoltre con realtà come Snapchat,

YouTube e Google.

Tra le collaborazioni più importanti a livello internazionale, Perfect Corp. vanta di un portfolio clienti estremamente ampio: ad esempio Shiseido, DIOR, Clinique ed Estèe Lauder. In Italia, l’azienda taiwanese vanta partnership con alcuni dei più famosi marchi eyewear e beauty, tra cui Deborah Milano, Collistar e Bakel. Il successo raggiunto ha consentito all’azienda di diventare, ad ottobre 2022, la prima società di software con sede a Taiwan quotata nella Borsa di New York: un grande trampolino di lancio su scala globale grazie al quale il brand punta ad espandere ancora di più i suoi servizi per soddisfare anche altri settori. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, la tecnologia di Perfect Corp. può contribuire ad un aumento delle vendite dei brand del +85%, con il tasso di conversione (all’acquisto effettivo) che può superare il +200% e un aumento del 30% di articoli aggiunti al carrello se è stata utilizzata la prova virtuale del prodotto. È importante sottolineare inoltre che la tecnologia e la precisione del try-on virtuale riducono il numero di resi di prodotto contribuendo a diminuire la carbon footprint. Questa soluzione ha vinto nel 2021 il Business Intelligence Group Award come prodotto green dell’anno.

AI E AR PER LA COSMETICA

Una delle soluzioni personalizzate e altamente tecnologiche per lo shopping di prodotti beauty è l’analisi della pelle in tempo reale con relativo consiglio di prodotti ad hoc. Questa tecnologia è in grado di rilevare fino a 14 tipi di problemi della pelle in soli 2 secondi: utilizzando la fotocamera del proprio dispositivo, l’utente e l’azienda stessa sono in grado di avere una diagnosi accurata e approfondita della pelle esaminata, prima di acquistare e raccomandare prodotti per il trattamento di un eventuale difetto dermatologico. L’innovativa tecnologia AR è

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Perfect Corp. sostiene il business dei brand italiani
/Tecnologia
A cura di Marcella Ciappi

anche in grado di emulare l’eliminazione di qualsiasi imperfezione rilevata, fornendo agli utenti un’immagine in tempo reale dei potenziali risultati nell’utilizzo dei prodotti consigliati

Perfect Corp. offre inoltre il Makeup Virtual Try-On - makeover virtuale iperrealistico - che propone ogni tipologia di trucco, dai rossetti agli ombretti, dal fondotinta agli illuminanti e così via. Progettata per implementazioni omnichannel, la soluzione è disponibile su tutti i touchpoint, compresi e-commerce, in-app e in-store. A questa si aggiunge il Nail Polish Virtual Try-On - prova virtuale di smalto e nail art - completamente personalizzabile, supportato da una tecnologia innovativa di tracciamento della mano. Questo strumento permette di sperimentare centinaia di colori in pochi secondi. Molto apprezzato dai consumatori è, infine, anche Hair Color Virtual Try-On - la prova virtuale di tinte dei capelli.

AI E AR PER LA MODA

Perfect Corp. ha presentato a Mido 2022, la più grande fiera internazionale dedicata al settore dell’eyewear, l’innovativa soluzione di prova virtuale degli occhiali grazie alla realtà aumentata. Questa tecnologia pluripremiata permette di provare gli occhiali in tempo reale, permettendo ai consumatori di indossare una vasta gamma di stili e design in pochi secondi. La soluzione è completamente personalizzabile per adattarsi a ogni linea e tipologia di occhiali di ogni marchio e

a tutti i touchpoint del consumatore, compresi e-commerce, in-app e in-store. La soluzione è inoltre dotata di una funzione unica nel suo genere, la prova virtuale ad alta precisione basata sulla distanza interpupillare personale che misura la distanza tra le pupille, garantendo che sia gli occhiali digitali che quelli fisici si adattino perfettamente ad ogni viso. Questo strumento innovativo di prova virtuale degli occhiali è basato sulla tecnologia AgileFace® di proprietà di Perfect Corp. che utilizza gli ultimi progressi in materia di AI, AR e algoritmi di deep learning per rendere l’esperienza di prova virtuale più semplice e fluida possibile. Recente è anche il debutto sul mercato delle soluzioni di Perfect Corp. per il mondo dei gioielli.

YOUCAM - LA SUITE DI APPLICAZIONI

Perfect Corp. offre una suite di applicazioni mobili tra cui YouCam Makeup e YouCam Perfect, per consentire di provare virtualmente nuovi prodotti, eseguire diagnosi della pelle, modificare foto e condividere esperienze con la YouCam Community. Con più di 1,68 miliardi di prove virtuali effettuate al mese, 170 milioni di foto condivise e 530 milioni di minuti trascorsi sull’app di YouCam, Perfect Corp. offre ai consumatori una modalità unica di sperimentare trucchi e accessori, tramite filtri fotografici e video editing. La suite di applicazioni YouCam di Perfect Corp. conta attualmente oltre 1 miliardo di download a livello globale. YouCam Tutorial presenta lezioni di trucco

coinvolgenti e intuitive alimentate dall’AR di Perfect Corp. La piattaforma di tutorial virtuale utilizza una riproduzione grafica del viso per mostrare alle consumatrici come applicare i prodotti per ottenere i migliori risultati per le specifiche caratteristiche del loro viso e sovrappone istantaneamente ogni colpo di pennello all’immagine dei loro volti.

PERFECT CORP

Perfect Corp. è il fornitore leader di soluzioni tecnologiche SaaS AI e AR per la bellezza e la moda, dedicato alla trasformazione delle esperienze di shopping per i brand grazie ad un approccio digital-first. Collaborando con i più grandi nomi del settore, la suite di soluzioni per il business di Perfect Corp. offrono esperienze integrate e guidate dalla tecnologia che rendono il customer journey sostenibile, ultra-personalizzato e coinvolgente. Perfect Corp. offre una suite complementare di applicazioni mobili, tra cui YouCam Makeup e YouCam Perfect, per fornire una piattaforma consumer creata per provare virtualmente nuovi prodotti, eseguire diagnosi della pelle, modificare foto e condividere esperienze con la YouCam Community.

Per info: www.perfectcorp.com

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NEL CROWDFUNDING PER UN’ALTA SORVEGLIANZA

A cura di Laura Lamarra Da oggi maggiori tutele per gli investitori

Oggi chi investe real estate crowdfunding gode di un’“Alta sorveglianza”, ossia di maggiori tutele, grazie all’introduzione dell’istituto del Trust.

CrowdFundMe S.p.A. – piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Private Debt) quotata su Euronext Growth Milan, e Trusters , prima piattaforma di lending crowdfunding immobiliare 100% Made in Italy, recentemente acquisita al 51%, lanciano la prima operazione di crowdfunding ad “Alta Sorveglianza”.

“Un’innovazione di prodotto altamente rivoluzionaria in risposta alle esigenze di maggior tutela di chi investe in progetti di real estate”, afferma A. Maffi, AD di Trusters. “Dall’avvio dell’operatività, nel dicembre 2018, possiamo ritenerci molto soddisfatti, prosegue Maffi: abbiamo finanziato, raccogliendo 37,4 milioni, a 4 anni dall’avvio dell’operatività, n. 245 operazioni immobiliari, il 100% dei progetti presentati in piattaforma, rimborsato n.150 per un totale di 20 milioni di euro, riconoscendo un ROI medio annuo pari al 9,5% e la recente unione con CrowdFundMe ha accelerato la crescita”. “La finalità di questa rivoluzionaria innovazione, studiata attentamente con legali ed esperti della materia, è quella di minimizzare il rischio di insolvenza del soggetto proponente il progetto immobiliare in piattaforma, aggiungendo alle misure di controllo già in atto, tra cui due diligence accurate e rating di rischiosità,

l’”Alta Sorveglianza””. “Lo strumento addizionale è il “Trust di scopo” (o “purpose trust”), appositamente istituito dal Proponente il progetto immobiliare in piattaforma, il quale ne conferisce una quota di partecipazione della propria società (variabile dal 1% al 5%)”, afferma l’Avv. Giulia Gallusi, Equity Partner dello studio sciumé legal & tax che ha seguito la realizzazione. “Il Trust, prosegue Gallusi, in qualità di socio di minoranza del Proponente e in virtù di un patto parasociale, sorveglia per il tramite del Trustee, senza alcuna interferenza nell’attività d’impresa, l’operato del Proponente, intervenendo laddove dovessero palesarsi criticità che possano determinare una perdita

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IL “TRUST”
/Tecnologia
studio sciumé legal & tax Avv. Giulia Gallusi

del patrimonio e quindi compromettere gli investimenti. Oggetto di sorveglianza da parte del Trustee sono dunque: il progetto di investimento, la trasparenza dell’operato del Proponente e la sua conformità a quanto pattuito nel contratto di finanziamento siglato per operare sulla piattaforma Trusters”. “La vigilanza del Trustee, conclude Gallusi , soggetto terzo e totalmente indipendente da Trusters, dal Proponente e dai finanziatori/ investitori, genera indubbi vantaggi per la totalità delle parti coinvolte: maggiore chiarezza sull’ operato del Proponente, evitando misunderstanding con i terzi; continuità nel flusso informativo degli investitori/finanziatori dei progetti, costantemente aggiornati sulla gestione delle risorse finanziarie da parte del Proponente; e buona riuscita dell’operazione di finanziamento, con impatto positivo anche per la piattaforma”.

La prima operazione ad “Alta sorveglianza”, lanciata lo scorso ottobre, conclude Maffi , “riguardava un progetto di ristrutturazione e ammodernamento di una palazzina residenziale a Milano, con target di raccolta 800k max, ROI 10% e durata 15 mesi e il successo riscosso è dimostrazione della validità del modello”. www.trusters.it - www.sciumelaw.com

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Con 8 milioni di azioni provenienti da 171 paesi di tutto il mondo AWorld, la startup cleantech italiana, ha contribuito all’obiettivo “Beyond Net Zero” ed è stata scelta dalle Nazioni Unite come applicazione ufficiale della campagna mondiale contro il cambiamento climatico. È stata inoltre incaricata di organizzare la tappa italiana del summit che si è svolto a Torino presso il suggestivo Campus ONU ITCILO di Torino e ha coinvolto nel dialogo aziende, istituzioni ed esperti di CSR fino alla pubblicazione di un Manifesto riassuntivo delle intenzioni e degli obiettivi dei partecipanti.

“Beyond Net Zero” aveva già fatto tappa a New York, in occasione della Climate Week, al Salone CSR di Milano e alla COP27 di Sharm el-Sheikh.

L’evento di Torino, che ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del Global Compact delle Nazioni Unite, ha invitato aziende, istituzioni ed esperti di CSR alla riflessione sui cambiamenti climatici e sulla transizione ecologica partendo dalla condivisione dei risultati sorprendenti raggiunti quest’anno dalla startup torinese. L’applicazione ha registrato nel 2022 oltre 8 milioni di azioni individuali a favore del Pianeta quintuplicando in 12 mesi i risultati raccolti nei quattro anni precedenti della campagna ActNow. Le azioni hanno contribuito al risparmio di 23.000 tonnellate di CO2, corrispondenti alle emissioni annuali totali di quasi 4.500 italiani (o 62.000 kenioti). Non meno importanti, sia dal punto di vista ambientale che economico, i risparmi di oltre 10 milioni di Kwh di energia, pari ai consumi complessivi di quasi 4.500 famiglie italiane (fonte Istat).

In occasione della COP27 a Sharm el-Sheikh, AWorld aveva presentato,

AWORLD

A cura di Marcella Ciappi

Foto © AWorld

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8 milioni di azioni sostenibili per la startup italiana
/Tecnologia

insieme ai partner delle Nazioni Unite, un innovativo calcolatore di Carbon Footprint che suggerisce dinamicamente azioni per migliorare l’impatto personale, riducendo le emissioni di CO2 legate al proprio stile di vita. A pochi giorni dal lancio oltre 5.000 persone avevano già calcolato il proprio impatto e interagito con i suggerimenti. I dati hanno rilevato che le azioni più svolte dalla community per la salvaguardia del nostro Pianeta sono state quelle legate a consigli pratici sul risparmio energetico e all’alimentazione.

Durante il summit di dicembre molti sono stati i momenti di confronto e le tavole rotonde a cui hanno partecipato volti noti dell’ambito scientifico, imprenditoriale e politico. Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i risultati della campagna Music for The Planet promossa da AWorld con Elisa e Music Innovation Hub che ha già generato oltre 600.000 azioni individuali a salvaguardia dell’ambiente e, attraverso una raccolta fondi, la piantumazione di 2.200 alberi in tutte le regioni d’Italia grazie ai volontari di Legambiente.

“Questo summit di fine anno - aveva dichiarato Marco Armellino, Presidente di AWorld - vuole essere un momento di confronto e di scambio di idee su temi ogni giorno più urgenti. Abbiamo pensato di fissare questo appuntamento a pochi giorni dal rientro dalla COP27 in Egitto per provare a fare insieme a professionisti, esperti del settore, scienziati e politici un punto della situazione sui temi della decarbonizzazione e della sostenibilità. In un anno tormentato da una guerra terribile che ha scatenato la più grave crisi energetica da decenni è davvero venuto il momento di riflettere su come accelerare la transizione verso un’economia Net Zero che metta al centro la sostenibilità, ambientale e sociale. Solo lavorando su tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile e solo coinvolgendo persone, aziende e organizzazioni è possibile raggiungere i target di riduzione delle emissioni che permettano il contenimento dell’aumento delle temperature a 1,5 gradi. Un obiettivo che non possiamo permetterci di fallire”. Per far parte del cambiamento, è possibile scaricare l’App AWorld, disponibile gratuitamente per iOS e Android.

AWORLD

AWorld è la piattaforma che guida e incentiva le persone a vivere in modo sostenibile, misurandone l’impatto e il footprint. La startup e BCorp italiana ha sviluppato l’omonima App selezionata dalle Nazioni Unite come piattaforma ufficiale a supporto della campagna ActNow contro il cambiamento climatico. AWorld guida gli utenti nel migliorare le proprie abitudini per diventare parte attiva nella sfida globale verso un mondo più sano e sostenibile. La piattaforma è un innovativo strumento di stakeholder engagement utilizzato da organizzazioni italiane e internazionali tra cui: Tim, Vans, Mediolanum, McCann, Davines, Cognizant, Dentsu, Iren, Regione Puglia e molti altri.

ACTNOW

ActNow è la campagna globale delle Nazioni Unite contro il cambiamento climatico. L’iniziativa è una parte cruciale dello sforzo coordinato intrapreso dalle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza, l’ambizione e l’azione per contrastare il cambiamento climatico e accelerare l’attuazione dell’Accordo di Parigi. Promossa principalmente tramite l’app mobile AWorld e sui social media, ActNow stimola un cambiamento nei comportamenti delle persone suggerendo azioni sostenibili e quantificandone l’impatto.

MUSIC INNOVATION HUB

Music Innovation Hub realizza progetti innovativi e socialmente responsabili nel settore musicale. Nasce a Milano nel 2018, è la prima spa impresa sociale in Italia ad occuparsi di musica, ed è partecipata dalla Fondazione Giordano dell’Amore Social Venture (fondo di investimento a impatto sociale di Fondazione Cariplo), da OxA srl e da Music Management Club. Sviluppa soluzioni per sostenere la crescita della filiera musicale e dei suoi stakeholder e accompagna le aziende verso un futuro più sostenibile attraverso progetti musicali. Promuove programmi di formazione, incubazione, accelerazione e networking a livello internazionale, realizza progetti di solidarietà e a sostegno dei lavoratori dello spettacolo e produce format ed eventi. MIH guarda alla Musica come propulsore di innovazione sociale: Music is Social Change. Per info: www.aworld.org; www.un.org/en/actnow; www.musicinnovationhub.org

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MAPIC 2022

Manifestazione che si conferma “the place to be”

L'edizione MAPIC 2022, tenutasi lo scorso fine novembre, si conclude con una forte partecipazione di operatori del settore, addetti stampa, sviluppatori, rivenditori, clienti e potenziali investitori.

È il primo anno di ritorno a pieno titolo dopo la pandemia e, ancora una volta, nel suggestivo contesto di Palais de Festival a Cannes, MAPIC ha presentato con successo le ultime tendenze e innovazioni a livello mondiale.

Oltre 5.000 partecipanti, di cui 1.600 brand, tra retail, leisure, food players, provenienti da 75 paesi, hanno preso parte alla tre giorni di networking, incontri professionali e convegni di alto livello. In questa edizione, accanto ai progetti europei che mantengono la loro forte presenza, il Medio Oriente e l’Asia crescono in numero di espositori e partecipanti.

Alle grandi sfide imposte dall’arduo contesto macroeconomico, tra cui l'aumento dei prezzi dell'energia e dei tassi di interesse, l’atmosfera ottimistica ed energica e i numerosi e interessanti progetti di sviluppo e di innovazione sono la risposta del settore alle grandi sfide attuali e prospettiche. In particolare, i key factors del settore del commercio al dettaglio, la cui performance si mostra resiliente, sono: migliorare la customer experience della vendita fisica; valorizzare tempo libero e intrattenimento, e Paramount, a tal proposito, ritiene che i parchi a tema abbiano un grande potenziale; educare i consumatori a meglio comprendere le proposte di valore dei rivenditori; scegliere il giusto marchio nel giusto luogo, senza rincorrere l'ultima innovazione e tenendo conto dell’attaccamento emotivo di molti consumatori. Infine, i luoghi fisici devono creare interazioni sociali e legami con le comunità locali, cosa preclusa all'e-commerce. A tal proposito, tra i protagonisti della kermesse, Nhood Italy, società di servizi e sviluppo immobiliare che in Italia gestisce circa

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A cura di Laura Lamarra

36 centri commerciali e progetti importanti, come Merlata Bloom e Waterfront Mall di Genova. “A Milano, zona nord ovest, apriremo a breve Merlata Bloom, il nuovo shopping Mall, innovativo e coinvolgente”, afferma Anand Remtolla, Chief Commercial Officer. “Sviluppato su oltre 70mila mq, con circa 43 ristoranti e 180 negozi, sarà la prima area di food & beverage più importante di Milano; un luogo di vita con tante anime, leisure, shopping, store esperienziali, campi sportivi, spazi indoor e outdoor e un rooftop dedicato ad eventi con vista su tutta Milano”.

Anche per Svicom Agency, il Mapic di Cannes è stata una riconferma del clima di fiducia con cui diversi brand, anche stranieri, stanno guardando al mercato retail italiano: “Ne è la prova, il successo riscosso anche dai nuovi progetti proposti in fiera”, commenta Corrado Di Paolo, General Manager. “Solo per citarne uno, Parma Promenade riguarderà la riqualificazione di quasi 44.000 mq di superficie, 1.800 parcheggi, 6.000 mq en plèn air dedicati alla terrazza al primo piano e a The Hood e, oltre 20 ristoranti e 5.000 metri quadrati di nuove attività dedicate a sport, entertainment e tempo libero. Questa secondo noi sarà la naturale evoluzione degli asset retail, sempre più luoghi in cui divertirsi e rilassarsi, incontrarsi e vivere esperienze, dove condividere valori anche con i brand che sceglieranno di farne parte”. Nel settore F&B cresce la domanda da parte di investitori e consumatori per il segmento QSR (Quick Service Restaurants), che si mostra resiliente e agile, come fast casual, caffè e prodotti da forno offerte; e, in un mercato in cui l'accesso ai finanziamenti è sempre più teso, l'interesse delle aziende a fonti alternative di finanziamento o a IPO.

Non poteva mancare il panel “Green means go”, dedicato alla sostenibilità: accelerare la transizione ambientale anche nel commercio al dettaglio, con

una maggiore attenzione a come si costruisce, si consuma, e si può così ridurre il proprio impatto ambientale.

Infine, ogni anno MAPIC è occasione per intercettare importanti progetti di leasing nel settore immobiliare al dettaglio. Come Time Out Market Riyadh, il più grande al mondo nella sua categoria, che aprirà le sue porte nel 2025, con opzioni di ristorazione al coperto e all'aperto, circa 1.650 posti a sedere, 23 cucine, 5 server di bevande, palchi, spazi per eventi e mostre; e The Avenues e Tashkent City Mall, rispettivamente dal Medio Oriente e Asia.

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Anand Remtolla Corrado Di Paolo

ANDREA CASTRIGNANO

Intervista al celebre Interior Designer

Raccontaci

Mi piace sempre ricordare che sin da bambino amavo giocare con i Lego, costruire, smontare, ricostruire, creare, in qualche modo c’è sempre stata una parte di me che mi faceva pensare che avrei fatto un lavoro simile. Da grande, poi, ho iniziato a lavorare come intermediatore immobiliare; proponendo case in affitto e in vendita, mi divertivo a dare diversi consigli ai miei clienti su come poter valorizzare le loro case. Questa cosa mi piaceva molto e piaceva anche a loro, ho iniziato ad accorgermi che le mie idee avevano una certa influenza. Così ho pensato di aprire il mio studio di progettazione. E da lì è iniziato tutto. Un’altra cosa che sicuramente mi ha sempre aiutato e ispirato sono stati, e sono tutt’ora, i miei viaggi.

Definisci il tuo stile con 3 parole

Il mio stile in tre parole è eclettico, colorato e minimal baroque. Eclettico perché nei miei progetti mi piace variare, cerco sempre di armonizzare diversi stili, diversi colori, diversi principi e non farmi limitare in nessuna scelta. Colorato, beh, chi mi segue sa che amo dare luce e personalità agli ambienti attraverso i colori. Infine, miminal baroque, io dico che è un po’ il mio stile, quello che fonde un arredamento moderno con pezzi più classici. In questo modo il rigore dello stile moderno viene un po’ sdrammatizzato e si crea un contrasto che io reputo interessante e di carattere.

Sei seguitissimo sui social, in particolare su Instagram. Qual è il tuo rapporto con i social e come hanno influito sulla tua professione in questi ultimi anni?

I social per me e il mio lavoro sono diventati davvero fondamentali! Devo tantissimo alla rete e a tutti coloro che mi seguono con grande affetto, sono, però, una persona molto emotiva e a volte mi capita di patire un po’ la costante esposizione. Nonostante questo, cerco sempre di creare un rapporto di amicizia e vicinanza sincera con i miei follower, mostrandomi per come sono, raccontando il mio lavoro, certamente, ma anche la mia vita privata con mio marito Federico. Sostengo da sempre la causa LGBT anche attraverso l’utilizzo dei social, essendo stato uno tra i primi personaggi pubblici italiani a sposarsi civilmente e a volerlo mostrare. Allo stesso tempo ho ricevuto sostegno e affetto e questo è bello. I social hanno anche il potere di unire le persone.

Come instauri il rapporto con il cliente e come prendono forma i tuoi progetti?

Mi è sempre piaciuto definirmi un po’ sarto, un po’ psicologo. È importantissimo per me creare con i miei committenti un rapporto di forte empatia, scoprire cosa desiderano e cercare di avvicinarmi alle loro personalità. Solo dopo aver creato questa vicinanza il progetto può prendere forma: a questo punto, infatti, posso diventare sarto e cucire il progetto su misura. Sono convinto che quando si crea empatia tra le persone sia molto più semplice soddisfare bisogni e desideri anche per le loro abitazioni.

Raccontaci un aneddoto, un episodio particolare del tuo lavoro. Un episodio particolare per me è stato quello di Luca e Vasco, i miei committenti avevano l’esigenza di riconvertire il loro box auto in una dependance. Un monolocale completo di zona giorno, notte e servizi. È stata una sfida e una bella avventura e non è usuale dover trasformare un garage in monolocale. Ho scelto mobili trasformabili in modo da ottimizzare gli spazi, e fare in modo che zona living e zona notte coesistessero in armonia. Per questa ragione ho costruito una parete di cartongesso al fine di ottenere la zona bagno. La cler, che prima costituiva l’entrata del box, è stata rimossa e sostituita con una vetrata scorrevole. Ho anche incastonato il letto nella parete-libreria.

Un progetto diverso dal solito che mi ha divertito molto e che ricordo con grande affetto.

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Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi Andrea Castrignano: uno tra i più celebri interior designer d’Italia. un po’ di te: Come è nato il tuo interesse per il mondo dell’interior design?
/Design

Come è cambiata la modalità di concepire gli ambienti e di vivere l’abitazione dopo la pandemia?

“Restiamo in casa” è la frase che abbiamo sentito più spesso negli ultimi anni. Restare in casa non è stata una scelta, siamo stati costretti a fare i conti con noi stessi e con le nostre “quattro mura” e, di conseguenza, a riscoprire cose che avevamo dimenticato come l’importanza di sentirsi bene nella propria abitazione. Le nostre case non sono solo cemento e mattoni ma parlano un po’ di noi e questo la pandemia ce lo ha ricordato. C’è stato sicuramente un incremento di persone che desirano ristrutturare e cambiare volto alle proprie abitazioni e trovare soluzioni per cose a cui non avevamo mai pensato prima: postazioni per lo smart working, ad esempio. Hanno assunto un valore diverso anche gli ambienti esterni, che non sono mai stati ricercati in questo preciso momento storico. Possedere uno spazio esterno è una fortuna che abbiamo imparato ad apprezzare. Per questo quando mi capita di ristrutturare una casa che ne possiede uno, cerco sempre di far capire ai miei committenti quanto sia importante valorizzarli e concepirli come un prolungamento e un ampliamento degli interni.

Quali saranno le tendenze per il prossimo anno che vedremo al Salone del mobile?

Sicuramente nel design ci sono alcune tendenze destinate a rimanere a lungo, un trend del 2023 è quello del ritorno al naturale: continueremo a portare nelle nostre case il concetto di benessere. In questo senso assumono valore elementi naturali come piante,

stampe a tema botanical e colori wild, che infondono gioia e serenità. In questa stessa ottica si collocano anche dettagli architettonici e di design come gli archi e le forme rotonde e curve, tappeti tondi e mobili a forma di mezzaluna. E poi è tornato il glamour: comfort e lusso sono protagonisti della nostra vita quotidiana, l’idea è quella di costruire e ricostruire ambienti che richiamino le opere d’arte, un’estetica che esprima benessere e bellezza in ogni dettaglio.

Abbiamo visto che sei in fase di trasloco per il tuo nuovo studio. Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti attuali e dei prossimi mesi che ti vedranno protagonista?

Sono molto emozionato per l’inaugurazione del mio nuovo studio che avverrà in concomitanza con la design week ed è sicuramente il progetto più importante del 2023. Lo studio sarà anche uno showroom con visibilità esterna e questa è una cosa a cui tengo molto.

Mi piace dire di aver “democraticizzato” il design, quello che ho sempre cercato di fare è stato abbattere i confini perché questo ambiente è stato a lungo appannaggio dei soli addetti ai lavori. “Cambio casa, cambio vita!” è nato proprio per eliminare le barriere e portare il design nelle case di tutti. Per questo ho sempre voluto comunicare con un linguaggio semplice che può essere compreso da persone molto diverse e anche lontane da questo mondo. Il nuovo studio nasce con lo stesso obiettivo, abbattere i confini coinvolgendo aziende leader del settore.

Per quanto riguarda gli altri progetti posso dire che lavoro ancora molto su Milano ma che seguirò cantieri importanti anche su Roma, Parigi e Torino. Tengo sempre aperta per il futuro la possibilità, che sarebbe un mio grande desiderio, di ristrutturare anche un Hotel.

Ultima domanda di rito: gli ultimi 5 brani della sua playlist di Spotify La musica è sempre un’ottima domanda! Considerata la vacanza in Messico appena conclusa, le ultime cinque canzoni di Spotify sono un po’ allegre e un po’ malinconiche, perché i posti belli mi procurano gioia mista ad una certa nostalgia. Ho ascoltato “Feeling good” di Avicii, “Heaven” di Emeli Sandé, “Boa Sorte” di Vanessa Da Mata, “Summertime Sadness” di Lana Del Rey e “California Dreamin” di Sia. Come potete facilmente notare rimango un eterno ottimista romantico!

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PALAZZO GATTO

A cura della Redazione Art Hotel & Spa a Trapani

Realizzato dal recupero di un palazzo storico del ‘700 nel centro storico di Trapani, Palazzo Gatto Art Hotel & Spa , è oggi un luogo in cui si incontrano arte e tradizione, ospitalità contemporanea e accoglienza dal cuore antico. Come un racconto di meraviglia che prende forma per dissonanza voluta con il contesto, Palazzo Gatto è un’opera che caratterizza il centro della città di Trapani , in Sicilia. E da una terra ricca di storia, tradizione e bellezza trae la sua essenza. L’armonia e la conoscenza del territorio vengono qui trasfigurate in materia da plasmare con abilità e sapienza, con l’obiettivo di dare vita a una struttura poli esperienziale: non solo un hotel ma un luogo contaminato e contaminante capace di inebriare l’ospite, in cui passato, presente e futuro si combinano in maniera osmotica. Opposizioni e volute contraddizioni valorizzano i tagli e le volumetrie interne, creando cortocircuiti spazio-temporali. Gli arredi sono essenziali, fluidi, filo francescani, iconici attori protagonisti del tridimensionale spettacolo. Bianchi, puri oggetti si inseriscono in un ambiente color crema, costruito grazie all’utilizzo della pietra locale che riveste le superfici.

“La radice che collega il segno della tradizione al mio sogno di architettura degli interni ed illuminotecnico , è

rappresentato da un’astratta riflessione sul senso della decorazione siciliana. Dopo averne interiorizzato il concetto sono riuscito a trasformarlo, grazie alle esecuzioni dell’artista Pippo Torcivia, in concrete, manifeste e contemporanee tracce di bellezza . Piccole e grandi opere ceramiche, caratterizzate da una voluta semplificazione, alterazione, interpretazione del tipo espressivo

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/Design

proprio della sicilianità, compenetrano lo spazio come elementi indispensabili di un’unica straordinaria totalità.” Simone Micheli.

Ogni arredo dell’hotel è stato creato ad hoc, per permettere a questo improbabile quanto unico ambito volumetrico di poter essere assimilato a una viva e dinamica galleria all’interno della quale poter anche acquistare ciò che si vede. Frasi d’autore completano la cornice significante, pensate per esaltare il potere della parola nella hall dell’hotel, negli spazi comuni, nelle ammalianti camere dedicate agli ospiti. «La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta se non scrivendola». Così si legge nel Il fu Mattia Pascal , il primo grande successo di Luigi Pirandello, così è scritto sulle superfici specchiate che costruiscono gli spazi di Palazzo Gatto in modo che il riflesso diventi manifestazione di un altro sé, doppio appunto, ma ugualmente parte dell’unità ideale e reale. Proprio come nelle opere del celebre scrittore siciliano anche all’interno della struttura ospitale la necessaria compresenza di due condizioni opposte determina la formazione di un’identità chiara , distinta dal circostante, molteplice ma definita, come l’esistenza. Da vivere.

La luce, come cemento armato, come fisica materia, diventa un silente suggeritore strategico capace di valorizzare volumi e geometrie. Palazzo Gatto è un’opera d’arte globale immaginata per dialogare con gli ospiti, portando alla loro inconscia attenzione intriganti contenuti narrativi ed estetici. Icona che rappresenta una dimensione fatta di unicità, straordinarietà e meraviglia. Per offrire una surreale esperienza capace di trasformarsi in attiva memoria.

Spazi comuni e camere

Le camere sono luoghi di intimo incanto. Spazi intensi pensati per regalare all’ospite una scena di cui sentirsi il protagonista. In cui poesia, bellezza, benessere e attenzione alle necessità si fondono perfettamente per avvicinare frammenti inediti di futuro al tempo

presente. Sono bolle sospese , che interrompono lo spazio-tempo corrente grazie all’utilizzo di arredi dalle forme fluide e lineari, progettati per essere esattamente dove sono.

La pietra d’Avola di origine organica, mantenuta intatta nelle maestose gradinate che congiungono i livelli di Palazzo Gatto, rappresenta un omaggio alla tradizione artigianale della Sicilia. L’illuminazionedegli spazi comuni si diffonde creando effetti di sovrapposizione e frammentazione. Lungo le gradinate, al di sotto dei letti, è sapientemente posta un’illuminazione colorata che regala al visitatoreuna sensazione di leggerezza. Immergendolo in una dimensione spazio-temporale sospesa. Punti di contatto della struttura, le forme morbide e dallo stile arrotondato che troviamo nello spazio dedito al Front Office dell’hotel, così come nelle testate dei letti di Palazzo Gatto, riportano a una visione soave e morbida del presente. In costante tentativo di traduzione della complessità contemporanea in semplicità.

Area bagno

Un’unica ammaliante e avvolgente aura di benessere lega ciascuna camera all’area bagno , caratterizzata da semplicità e coerenza.

In questo modo gli ospiti dell’hotel divengono i protagonisti di una scena

immaginata estremamente coinvolgente: un continuum che oltrepassa lo spaziotempo e stabilisce una solida e insolita relazione con l’altro anche attraverso la materia. La pietra che riveste i pavimenti delle camere, infatti, entra nei bagni e, invadendo completamente questo ambito spaziale, crea unità. Le vetrate serigrafate fungono da soffice deterrente, lasciando all’ambiguità lo spazio che merita e al confine tra vista e immaginazione un ruolo centrale. Gli elementi che plasmano lo spazio sono

gennaio\ febbraio 2023 67

puri, manifesti, ad alta definizione, pensati con l’obiettivo di tradurre la complessità del nostro tempo in semplicità. L’unica nota di colore, che catalizza l’attenzione, è data dal lavabo, che sapientemente richiama i toni che caratterizzano le decorazioni presenti in ogni stanza. Un rimando concettuale a quanto accade nella parte notte.

Wellness Center & SPA

Il centro benessere di Palazzo Gatto è definito da spazi in cui la luce, insinuandosi nel retro di specchi e murature, consente all’occhio di percepire gli ambienti spaziali come un unicum stimolante.

Il filo conduttore che lega la connotazione delle camere e degli spazi comuni è qui ripreso dai dischi ceramici. La gradazione di rosa si rivela particolarmente legata alla sfera emozionale e allineata allo stato d’animo che la SPA di Palazzo Gatto desidera trasmettere agli ospiti. Le linee semplici, morbide e sinuose che avvolgono gli interni dell’intera struttura, si rendono manifeste nel centro benessere attraverso i vetri serigrafati. Un’eufonia di forme che armonizza l’ambiente, facendo camminare l’ospite in uno spazio senza tempo.

Progetto d’Interior design e illuminotecnico: Simone Micheli Architect

Visual Design: Roberta Colla Micheli

Proprietà: Salvatore Imbordino

Foto: Jürgen Eheim

Location: Via Cuba 9-11, Trapani (TP)

Anno apertura: luglio 2022

Categoria: 4 stelle - affiliato BWH Hotel Group Italia / BW Premier Collection

• 19 camere e suite tra: Superior, Deluxe, Family Suite, Exclusive e Royal

• Ristorante con cucina mediterranea e patio esterno

• Cantina, Rooftop e Rooflounge

• Wellness Center & SPA

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NOVAMOBILI

Arredi per il nuovo quartiere generale di Chiara Ferragni Brand

Novamobili, la storica azienda di arredamento made in Italy, che ha costruito il proprio successo su sistemi per il living e la zona notte, è stata scelta insieme ad altri marchi per arredare il nuovo quartier generale di Chiara Ferragni Brand .

Da anni imprenditrice di successo nei settori fashion e beauty, Chiara Ferragni ha recentemente trasferito il suo Headquarters in una delle zone più prestigiose del capoluogo meneghino: Novamobili si è occupata di personalizzare gli uffici che ospitano i suoi team di lavoro.

Dinamica, contemporanea e glamour : la proposta di Novamobili rispecchia perfettamente i valori del brand Chiara Ferragni. Sono stati selezionati alcuni dei prodotti più iconici per arredare non solo alcuni degli uffici, ma anche la cabina armadio, due magazzini e il locale tecnico.

L’armadio Stave è protagonista negli uffici operativi, da quello Marketing a quello Beauty. L’accostamento degli originali moduli curvi con i più classici elementi lineari permette di organizzare gli ampi spazi in modo fluido e funzionale.

La caratteristica anta dogata, la finitura laccato bianco, l’assenza di maniglia e l’apertura pushpull conferiscono un gusto sofisticato e contemporaneo agli ambienti.

Per ribadire l'esclusività dell’atmosfera, Novamobili ha eccezionalmente realizzato cassettiere custom made per le scrivanie sfruttando la versatilità dei moduli del Sistema Easy che si inseriscono in modo armonioso nel più vasto progetto di interior design.

Grande attenzione, poi, è stata dedicata anche ai magazzini, che richiedono soluzioni funzionali e al tempo stesso esteticamente accattivanti. La cabina armadio Ben in finitura bianco seta è stata attrezzata con differenti elementi per ottimizzare lo spazio interno così da organizzare al meglio capi di abbigliamento e accessori del brand Chiara Ferragni.

Infine, per il locale tecnico è stata scelta una composizione a ponte in modo da utilizzare anche la parte sottostante l’elemento contenitivo e sfruttare più possibile lo spazio per facilitare l'operatività quotidiana.

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A cura della Redazione /Design

ET VOILÀ, IL DIAVOLO VESTE ROSA!

Talvolta mettere più testa e meno cuore per non farsi sopraffare dalle emozioni non è facile, eppur necessario in giochi di grande equilibrio. Cesarina Ferruzzi dopo aver conseguito la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche a Bologna, si forma in materie Economiche e Marketing presso SDA Bocconi di Milano. Eccola, trentenne, pronta, vivace, brillante, nonché bellissima, nelle vesti di stimatissima dirigente d'azienda alla vigilia d'una bella storia di successi professionali. A differenza dei troppi 'bla bla bla’ in giro, Cesarina si attiva di buona lena, sensibilizzando opportune tematiche ambientali, mentre la natura tutta (!) si ribella inondandoci letteralmente di piogge torrenziali, con chicchi di grandine grossi come pallottole che si rovesciano a terra. Questo con scenari di ghiacciai che si liquefano come neve al sole, grazie alla follia umana nell'aver troppo desertificato, cementificato, senza un briciolo d’assennatezza, in un contesto ove invece si dovrebbe esigere il massimo rispetto per la salvaguardia del pianeta.

Nel frattempo l'attraente fanciulla viaggia rimanendo affascinata dalle culture e colori dell'isola di Bali, dell'Indonesia, grazie a quelle tonalità straripanti ed avvolgenti che tanto rendono sbiadita l'Europa. Il viaggio appartiene a quel fascino ancora adolescenziale, con il ‘motorino’... - forse il Ciao! -, foriero di viaggi e viaggetti verso lidi sconosciuti seppur con la marmitta rovente, pronta ad ustionare. E chi se ne frega! Nel frattempo l’ignoto ha sempre acceso ben bene le ali della fantasia per questa ‘tipa' libera di testa, di cuore, di mente. Inoltre l’infinito è così vicino... Nelle sue peregrinazioni è fortemente attratta dai sapori delle spezie, dai colori sgargianti della curcuma, zafferano, cannella, nonché dal riso, vere e proprie colonne di riso simboleggianti nutrimento accanto a ceri devozionali richiedenti protezione.

A Bali conosce l'arte del baratto, regalando 'Bic' a destra e manca. Il degrado turistico balinese ha spazzato le meraviglie terrestri d'un tempo a favore del 'Dio soldo', pregno d’aridità umana e souvenir di massa. È arrivato il momento di cambiare: in Messico e ancora

giù di lì, tra le civiltà dei Maya ed Atzechi. Alla bella fanciulla non mancano pizzicotti al ritto sederotto nelle tipiche zone calienti, con baffi neruti in agguato, bevute a go ago e sguardi malandrini. Divertita si imbarca con le amiche sui camion locali... al diavolo i tour operator! in compagnia di galline ben stipate, al suono di tanti ‘coccodè’, risate, polvere messicana ed avventure in agguato. Incantevole la visione della ‘Piramide della Luna’ ed ancora del ‘Serpente Piumato’. Con quell’ indio bello come un Dio! La passione travolgente si infiamma consumandosi nelle intense ore notturne scemata poco a poco dal chiarore dell'alba al richiamo dei doveri professionali che prepotentemente si affacciano all'orizzonte. È insito in lei l'uso di riutilizzare rifiuti in maniera etica e professionale alla mercé di collanine e bracciali, salvaguardando tuttavia il concetto che ogni tipo di lavoro è degno del rispettoso valore d’ogni dignità umana. ‘L'esploratrice’ è il capitolo che avvolge completamente il suo DNA proseguendo tra indios e pennuti, seduta su camion sconquassati in compagnia del dollaro che lascia passare alla dogana. Veri e propri scenari da film in terra guatemalteca, ove corruzione e guerrileros si spartiscono le zone a colpi d'arma. Eppure, qualche chilometro dopo, il paesaggio cambia facendo esplodere prepotentemente la natura verso quell' oasi lussureggiante e fresca ove specchi lacustri rimandano la propria immagine. Inevitabile il richiamo a Tolstoj con 'Guerra e pace'.

È fortemente attratta da Panajachel, rifugio di eccentrici, desperados, santoni, drogati, artisti, geni mancati, o per lo meno che credono d'esserlo.

Nella giungla il fungo allucinogeno va alla grande: una sorta di paradiso artificiale a costo zero che paralizza l'espressione facendo vagare indios ed altri nei loro girotondi alla ricerca di qualcosa che non arriva, eppur utilissimo nel far dimenticare gli orrori della guerra civile di Santiago e zone limitrofe. Luoghi in cui l'aereo è sconsigliato dal momento che 'cadono tutti' (!) e via allora stipati come pulcini su

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/Cultura
A cura di Carla Cavicchini Cesarina Ferruzzi si racconta Cesarina Ferruzzi

bus lordi e malconci, inondati dal nero-fumo dei tubi di scappamento. Persino la pipì resta nella vescica alla vista dell'immonda latrina ironizzando non malamente su quei volti intensi, guasconi, che si soffiano il naso con le mani in maniera decisamente più comoda e pratica! Nel frattempo si deve pur dormire (bere o affogare), in una topaia tra scarafaggi, muffa ed umidità. Ma poi…ripaga la vista del più grande insediamento Maya del 90 a.C. Alla veduta dei templi che svettano con gigantesche piramidi. Mirador, El mundo, Perdido, sono i loro nomi, abbracciati nella foresta tra pavoni, scimmie, tucani, pappagalli. Nella notte non troppo fonda si alza prepotente il pensiero umano. Quello della bolgia consumistica ove la deforestazione avanza selvaggiamente col pianeta che poco a poco si spegne per asfissia, nel martellante contesto di social e chat. Insomma, le belle diavolerie tecnologiche! Tuttavia l'impegno ecologico della Ferruzzi prende campo con la “Coca-Cola”, sensibilizzando alla raccolta delle lattine presso la casa madre. Le persone sono entusiaste in un clima di vero e proprio delirio collettivo. L'invenzione 'Abbi cura del tuo ambiente ' e ‘Spiagge pulite' godono d’un successo strepitoso, al di là di ogni aspettativa, accendendo il motore dell'economia circolare. Peccato che molti hanno la memoria corta e ritengono che inquinare sia più facile che raccogliere!

Nel capitolo 'La manager apocalittica' Cesarina si butta come piombo nell'operazione 'Smaltimento rifiuti' in quel di Beirut rischiando vita e carriera. Anno 1988: un vero e proprio girone dantesco tra serpenti d'esalazioni fumose pericolosissime, rifiuti di cui riconoscerne la natura per poi separarli, classificarli ed imballarli, destinazione Italia! Questo sotto gli occhi attoniti dell'Ambasciatore che osserva quella bella e spavalda fanciulla così indaffarata per 'roba da maschi'! Proseguono lavori e trattative in una città teatro di guerra nelle cui viscere splendono vetrine cariche di gioielli, banche e ristoranti alla moda che tanto fanno impallidire la 'Milano da bere'! Il lavoro di logistica manca letteralmente tuttavia la Ferruzzi riesce a barcamenarsi sotto gli sguardi cocenti di chi medita fallimenti nei confronti di quella tizia decisamente

tosta come un maschio, laureata con lode. Ma... si sa oltre le gambe c'è di più, tanto da guadagnarsi stima e rispetto ad operazione riuscita. Parliamo di una creatura dotata di forte spirito d'adattamento a cui la guerra non fa paura. Nemmeno dentro a quel carcere preventivo subito per colpe non sue, facendola riemergere più tardi Lady Ferruzzi. Altro capitolo, altra storia. Così Lady da ammirare l'arte in tutte le sue espressioni più recondite, osservandola vitale nel suo dare e ricevere. Inevitabile il richiamo ad Oscar Wilde: 'fare della propria vita un capolavoro!'. E, tutto questo ben scrutata dallo scrittore dublinese rea, d’avergli rubato cotanta creatività.

D'altronde la sete di conoscenza è insaziabile: una molla che ti spinge ad andare sempre oltre, alla ricerca di quel nutrimento mentale che appaga corpo e spirito. Non le manca inoltre l'ironia - caratteristica delle persone intelligenti - vera e propria arma, capace di sdrammatizzare i momenti bui nel corso della propria esistenza. Come? Prendendo semplicemente 'di petto' la vita. Nei suoi scritti talvolta appare profetica, una sorta di 'medium', in grado di prevedere il futuro. Roba da strega? No da Regina!

Della moda ha il 'pallino' conoscendone perfettamente i risvolti socio-culturali. La 'griffe' non le interessa particolarmente visto che ama rispecchiarsi nel suo stile personalissimo, punteggiato dall'animaler’ insito in lei, riflettendo pienamente il suo essere selvaggio e libero. Tra i vari stilisti conosciuti un occhio di riguardo è per la fashion designer Eleonora Lastrucci, stilista delle celebrities e dei più rinomati Festival del Cinema ed eventi internazionali. Colei capace di modellarla come una sirena, col bel vitino di vespa e busto prominente. 'La primavera del Botticelli' le si addice perfettamente grazie alla natura predominante dei fiori, colori e profumi che avvolgono il suo nido, o forse tana, in un coriandolo di espressioni che volgono verso la cultura nipponica alla ricerca della saggezza e felicità. Nonché libertà. 'Dimmi dove vivi e ti dirò chi sei' recita un antico mantra, scoprendola esteta di sé stessa, innamorata della vita. Vita che alimenta il suo camino in pietra in compagnia dell'amatissima musica, muovendosi panterona tra mura domestiche, al suono di

graffi maculati! Quanto all'amore, ben venga quella sana follia tra flutè di champagne e fasti squisitamente dorati della 'Giuditta' di Klimt. Vera e propria opera carismatica, enigmatica, intrisa di grande pathos, altamente seducente da rispecchiarla totalmente.

Ed ancora, come un fiume in piena, ella balla, danza, librando nell’aria, energia positiva. L'estasi del ballo, del canto, è ben impresso in lei, tanto da considerarlo estetica di vita e di valori. Ballando - anche su un tavolino improvvisato - le energie assopite poco a poco prendono fuoco regalando gioia, benessere, vitalità. Testimonianze varie hanno raccontato di persone uscite dal coma a suon di musica e, non è un caso che i neonati protetti nelle pance delle loro mamme, avvolti nel liquido amniotico, al suono delle dolci melodie, si rilassano dolcemente.

Beh… tornando a prima, spunta la morale d’una donna che decide autonomamente, fuori dalle righe, eppure in un clima di grande equilibrio e profondità.

"Sei stato selvaggio un tempo. Non lasciarti addomesticare” Isadora Duncan.

Colei che insegna l'arte del non reprimere affrontando l'esistenza da consapevole guerriero. Vero e proprio fenomeno d'emulazione.

Quanto al corpo, è doveroso modellarlo, come lo scultore fa con l'amata scultura. Principi ripresi magistralmente da Cesarina Ferruzzi, capace d'averne fatto vera e propria ragione d'esistenza.

E 'Voilà', adesso suona istintivo!

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MIGLIORE INSEGNA

A cura della Redazione

La grande indagine indipendente sull'esperienza di acquisto nelle maggiori insegne fisiche e digitali, condotta su un campione demoscopico attraverso oltre 7.000 interviste, ha individuato i migliori retailer per ogni settore.

Nella cornice milanese del Magna Pars sono stati assegnati i riconoscimenti della terza edizione di Migliore Insegna, la più grande indagine indipendente che ha lo scopo di misurare la connessione emotiva tra i consumatori e le insegne e permette a quest’ultime di conoscere al meglio se stesse attraverso gli occhi dei consumatori. Migliore Insegna 2023 è un riconoscimento frutto dell’indagine promossa da Largo Consumo e realizzata da Ipsos, sostenuta dalla retail community e supportata dalle associazioni di categoria, che offre una misura della qualità dell’esperienza percepita dai clienti. Per questo studio Ipsos ha selezionato 134 insegne, le più rilevanti a livello nazionale, e realizzato 7.000 interviste condotte con metodo CAWI (Computer assisted web interviewing), che hanno fornito un’analisi profonda sugli aspetti della customer experience attraverso un campione rappresentativo della popolazione italiana per area geografica, genere ed età. La ricerca offre una lettura trasversale dei diversi mercati, dall’esperienza di acquisto presso il negozio fisico, tramite l’e-commerce o presso le insegne 100% digitali. Lo studio ha coinvolto oltre 50 parametri di interesse raccolti in cinque macrocategorie per monitorare nel tempo le evoluzioni delle valutazioni dei consumatori: Offerta, Punto vendita, Servizio, Personale e Sostenibilità. Sono stati assegnati riconoscimenti per le 24 categorie merceologiche e 6 riconoscimenti speciali: Vincitore Assoluto Migliore Insegna 2023, Migliore Human Touch 2023, Migliore Engagement & Comunicazione 2023, Migliore Sostenibilità 2023, Migliore Omnichannel Retail 2023, Migliore Online Pure Player. Oltre a questi, è stato assegnato il titolo di Best Retail Manager a 8 manager (4 donne e 4 uomini) per le categorie Beni Durevoli, Alimentari,

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20
eccellenze di oltre
categorie merceologiche
/Premio
2023
I riconoscimenti di Migliore Insegna 2023

Fashion e Cura della persona. Bottega Verde, azienda italiana specializzata in prodotti cosmetici e di bellezza naturali, è stata dichiarata Vincitore Assoluto Migliore Insegna 2023, l’insegna più amata dai consumatori. Tra i tanti riconoscimenti quelli di Nespresso per Coffee Store, Esselunga per Ipermercati e Superstore, Aldi per Discount, Calzedonia per Intimo, La Feltrinelli per Librerie e MediaWorld per Elettrodomestici ed Elettronica.

Dall’indagine realizzata da Ipsos emerge come il legame tra clienti e insegne sembri ancora piuttosto solido anche se in futuro il perdurare di aumenti di prezzi potrà probabilmente modificare questa evidenza e rendere più difficile mantenere i clienti fedeli. Anche a livello di engagement tutte le attività svolte (promozioni personalizzate, programma fedeltà, operazioni di riconoscimento del cliente dentro o fuori il punto vendita) hanno funzionato in termini di retention, seppur in un contesto critico dal punto di vista economico. Mentre per quanto concerne temi come responsabilità sociale e attenzione all’ambiente, considerati sempre più importanti dai consumatori, vengono percepiti in leggero miglioramento rispetto all’anno scorso e due anni fa, ma ancora lontani dalla sufficienza e su livelli ancora troppo bassi.

Le Migliori Insegne 2023

• Vincitore Assoluto Migliore Insegna 2023: Bottega Verde

• Migliore Insegna 2023 categoria Erboristerie: Bottega Verde

• Migliore Insegna 2023 categoria Librerie: La Feltrinelli

• Migliore Insegna 2023 categoria Drugstore: Acqua & Sapone

• Migliore Insegna 2023 categoria Ottica: Grand Vision

• Migliore Insegna 2023 categoria Ipermercati e Superstore: Esselunga

• Migliore Insegna 2023 categoria Coffee Store: Nespresso

• Migliore Insegna 2023 categoria Prodotti per Animali: Arcaplanet

• Migliore Insegna 2023 categoria Mobili e Arredo: IKEA

• Migliore Insegna 2023 categoria Abbigliamento sportivo e Tempo Libero: Decathlon

• Migliore Insegna 2023 categoria Abbigliamento bambino: Original Marines

• Migliore Insegna 2023 categoria Intimo: Calzedonia

• Migliore Insegna 2023 categoria Calzature: Bata

• Migliore Insegna 2023 categoria Ristorazione Servita: Roadhouse Restaurant

• Migliore Insegna 2023 categoria Articoli Casa: Bialetti Store

• Migliore Insegna 2023 categoria Bricolage: Leroy Merlin

• Migliore Insegna 2023 categoria Beauty e Profumerie: Kiko

• Migliore Insegna 2023 categoria Elettrodomestici ed Elettronica: Media World

• Migliore Insegna 2023 categoria Ristorazione Veloce: McDonald’s

• Migliore Insegna 2023 categoria Discount: Aldi

• Migliore Insegna 2023 categoria Supermercato di prossimità: Incoop

• Migliore Insegna 2023 categoria Farmacie Organizzate: Lloyds Farmacia

• Migliore Insegna 2023 categoria Abbigliamento famiglia: Kiabi

• Migliore Insegna 2023 categoria Supermercati: Coop

• Migliore Insegna 2023 categoria Ristorazione Travel: Mychef

I riconoscimenti speciali

• Vincitore assoluto Migliore Insegna 2023: Bottega Verde

• Migliore Human Touch 2023: Marionnaud

• Migliore Engagement & Comunicazione 2023: Bottega Verde

• Migliore Sostenibilità 2023: L’Erbolario

• Migliore Omnichannel Retail 2023: Nespresso

• Migliore Online Pure Player: Amazon

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I riconoscimenti speciali di Migliore Insegna 2023

THE ORGANICS SKYGARDEN COURMAYEUR

A cura della Redazione Terrazza più alta d’Italia a Skyway Monte Bianco

The ORGANICS SkyGarden a 2.173, a Courmayeur presso la stazione intermedia di Skyway Monte Bianco, Pavillon_The Mountain ha riaperto per l’inverno.

The ORGANICS by Red Bull e Skyway Monte Bianco si sono legati in una cordata che ha dato vita, nell’estate 2022, alla nuova terrazza panoramica, la terza dopo Milano e Roma.

La linea di bevande naturali The ORGANICS by Red Bull, con ingredienti 100% biologici, è la protagonista di questa terrazza in quota ai piedi del Monte Bianco, grazie ad una selezione di cocktail studiata per un drink in abbinamento all’offerta lunch con un panino valdostano, un hamburger montano o un poké alpino per gustare gli autentici sapori di montagna, in chiave

moderna e veloce.

Skyway Monte Bianco, aperta sempre, anche in inverno, è l’esperienza verticale che porta sul punto più alto d’Italia, al cospetto del Monte Bianco nel suggestivo ambiente alpino immerso nella neve e nel ghiaccio.

L’inverno ai piedi del Monte Bianco, tra neve e ghiaccio ma riscaldati dal sole per una pausa rilassante, sarà scandito da 9 appuntamenti musicali per l’intrattenimento dello Skynauta, durante l’ascesa al Monte Bianco.

Ci si potrà fermare per una merenda, sorseggiando un cocktail contemporaneo, oppure per un aperitivo, osservando le rocce granitiche imbiancate dalla neve, i timidi raggi del sole che scaldano il viso.

74 /Turismo

A PROPOSITO DI THE ORGANICS BY RED BULL

Red Bull offre ai consumatori un'alternativa biologica certificata, rinfrescante e gustosa, alle tradizionali bevande analcoliche. Solo ingredienti di origine naturale al 100% vengono utilizzati per produrre le referenze Simply Cola, Bitter Lemon, Ginger Ale, Tonic Water, Viva Mate, Black Orange, Purple Berry, Ginger Beer.

A PROPOSITO DI SKYWAY MONTE BIANCO

Skyway Monte Bianco non è solo una funivia, è un’idea: avvicinare l’uomo alla montagna e al cielo, allargare gli orizzonti e superare i confini. Una meraviglia tecnologica di ingegneristica italiana che offre un’esperienza di viaggio indimenticabile, in grado di coinvolgere tutti i sensi, accompagnandoli verso il punto più vicino al Monte Bianco, per arrivare là dove lo sguardo si perde. Situate a Courmayeur, nel cuore delle Alpi della Valle d’Aosta, le nuove funivie del Monte Bianco - inaugurate a giugno 2015 - non sono un semplice mezzo di trasporto, ma sono il modo più sensazionale e più veloce di raggiungere il punto più vicino alla cima del Monte Bianco e la maestosità dei ghiacciai, da cui partono percorsi alpinistici che collegano la regione con la Francia e la Svizzera. Le quattro cabine, dalla linea sobria e di forma semisferica, sono strutture panoramiche che ruotano delicatamente a 360° durante tutta la salita, offrendo una vista unica sul Gigante d’Europa e sulle vette circostanti come il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso, accompagnando i visitatori fino all’ultima stazione a 3.466 metri in soli 15 minuti in un crescendo di emozioni da vivere in una dimensione straordinaria, in equilibrio tra terra e cielo. Skyway Monte Bianco consente a tutti di vivere un’esperienza unica in cui si combina alla perfezione la meraviglia della natura e quella della tecnologia.

LE STAZIONI - Skyway Monte Bianco collega e rende facilmente accessibili le tre stazioni di Courmayeur (1.300 m), Pavillon du Mont Fréty (2.200 m) e Punta Helbronner (3.466 m), inserendosi in modo armonioso e sostenibile nel contesto naturale della montagna, grazie alle cabine trasparenti che salgono silenziose lungo il percorso e al design delle stazioni in vetro e acciaio.

75 gennaio\ febbraio 2023

LA DONNA ITALIANA È COSÌ AMMIRATA NEL MONDO?

Intervista a Alessandra Repini

A cura di

e

Gaston Illan

Perché la donna italiana è così ammirata nel mondo?

Questa è la domanda che sono andata a fare a Alessandra Repini, l’autrice del libro "The ITALIAN LADY", un libro che vuole dimostrare come ogni donna può diventare più affascinante, allegra, di buon gusto e vivere bene, adottando un "tocco" di stile di vita italiano nella propria vita.

Perché un libro sulle donne italiane?

“Il libro vuole raccontare l'Italia agli stranieri, la nostra “dolce Vita” di oggi, illustrare tutto cio che il nostro bellissimo paese offre - ma non volevo fare una semplice guida. Per questo ho deciso scrivere un libro sul lifestyle italiano in forma gioiosa e un pochino intrigante, focalizzadomi sulla donna.”

Nel libro descrivo le donne italiane attraverso la loro vita reale: come si vestono oggi, come mangiano, come amano la cultura, come viaggiano, come si divertono con la famiglia e gli amici. Descrivendo la donna italiana, si descrive perfettamente il nostro famoso Italian way of living - in tutti gli aspetti. Mi rivolgo a tutti gli AMANTI DELL'ITALIA - ci sono tanti Italylovers nel mondo, soprattutto donne, e il libro fornisce loro molte informazioni a 360° sull'Italia, e soprattutto preziosissimi "Bigini", che in inglese si chiamano STUDY GUIDES. In poche parole, tutto quello che a una straniera serve sapere sull'Italia, per fare bella figura nel proprio paese - come circondarsi di bellezza,

apparire sofisticata, classy, solare e amorevole, ma nel rispetto della propria cultura: dal padroneggiare una conversazione sui vini italiani, sul cibo, sull'opera o sul Rinascimento, all'organizzare una cena in stile italiano, arredare la propria casa con i migliori pezzi di design italiano, scegliere l'abbigliamento l'abito migliore per ogni occasione e molto altro ancora.

Alessandra tu che sei una donna 100% italiana, nata, cresciuta e residente a Milano, come è la donna italiana? (ride) “Allora sulle donne italiane ci ne sono tantissimi stereotipi, tantissimi clichè obsoleti conosciuti in tutto il mondo che arrivano da tanto tempo addietro. Io non sono un’esperta, ho semplicemente voluto raccontare le mie osservazioni di molte altre donne italiane. Dicono che la donna italiana sia sempre solare, spontanea, che parla lasciando far vedere le proprie emozioni... che sia sempre elegante, che sa curare sé stessa (non credo sia sempre così, ma probabilmente rispetto alle altre culture europee e mondiali si) ... E per ultimo una caratteristica indiscutibile: è una grande “mammona”, molto attaccata alla famiglia ed a sue figlie, e questo è anche una caratteristica della cultura italiana. Ma nonostante questo amore per la famiglia, siamo il paese europeo con la più bassa natalità, una cosa triste ed anche contraddittoria."

76 /Recensione
PERCHÉ
Virginia Priano Christian

Perché è ammirata all'estero?

“Penso che sia più un amore e ammirazione per l’Italia, e quindi di conseguenza la bellezza dell´Italia si riflette in maniera molto positiva sull'immagine della donna italiana.”

Le donne in Italia sentono una pressione per essere belle?

“Penso che siamo noi (donne) a farci questa pressione. Perché siamo così? Non se può dare una risposta sicura. Probabilmente una cosa che può spiegare questo sia perché l’Italia è stata fin dall'inizio dell'Impero Romano basata sull'armonia, sull’equilibrio, sulla bellezza. La nascita del Rinascimento e il suo movimento artistico e culturale ha lasciato il segno su tutto, incluso sul nostro modo di vedere le cose: tutto deve essere in perfetta armonia. E forse per questo noi italiani abbiamo un occhio e sentiamo questa armonia dentro.”

Come vedi il ruolo delle donne in Italia oggi?

“Penso ci sia ancora molto da fare... C'è più spazio però nella forma, perché dopo nella sostanza, nella pratica, ci sono ancora tanti ostacoli dovuti alla mentalità, sia maschile che femminile, e questo limita molto l’evoluzione. Penso che un grande ostacolo tra le donne sia la mancanza di solidarietà tra di loro, non si aiutano molto. È cambiata un po' la situazione negli ultimi anni ma c’è ancora molto lavoro da fare.”

Si può diventare una vera donna Italiana?

“Si assolutamente! Manca sapere alcune cose (non tante), un tocco di italianità, di Italian way of living portata nel bel paese, per diventare italiana sicuramente.”

Quale sarebbe o potrebbe essere una playlist di spotify di una vera donna italiana?

I miei personali suggerimenti di canzoni per una exciting Italian party:

• Gloria + Ti Amo (Umberto Tozzi)

• lumbo + Amore & Capoeira (Giusy Ferreri)

• Roma-Bangkok + Da zero a cento + Non mi basta più (Baby K)

• Dimmi dove e quando (Benji e Fede)

• Baila Morena + Per colpa di chi (Zucchero)

• Mamma Maria + Sarà perché ti amo (Ricchi e Poveri)

• Volare (by Gipsy Kings)

• Tanti auguri + A far l'amore comincia tu (Raffaella Carrà, Bob Sinclair version)

• Balla (Umberto Balsamo)

INFO: The Italian Lady (Prefazione Riccardo Illy - Bruno Editori) è disponibile su Amazon.

Autrice: Alessandra Repini.

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Alessandra Repini

IN UNA NOTTE

D’ESTATE HO VISTO IL FUTURO

CRISTIANO BOSCATO

IN UNA NOTTE D’ESTATE HOVISTO IL FUTURO

CULTURA, TECNOLOGIAEPERSONE PERLEAZIENDEDIDOMANI

Presentazione del primo libro di Cristiano Boscato

A cura della Redazione

È recentemente uscito nelle librerie e negli store digitali “In una notte d'estate ho visto il futuro - Cultura, tecnologia e persone per le aziende di domani”, il primo libro del manager bolognese Cristiano Boscato, Vicepresidente di Injenia, membro del Board direttivo di Enchora e Direttore Didattico alla Bologna Business School, recentemente inserito da Forbes nella prestigiosa lista dedicata ai 100 manager più influenti d’Italia . Un libro che analizza le reazioni delle organizzazioni del domani verso un mondo in continua evoluzione, dove le persone sono parte fondamentale della crescita aziendale del futuro.

Le aziende stanno cambiando tanto velocemente quanto il mondo che le circonda? E come potranno trovare l'equilibrio necessario a gestire le accelerazioni imposte dal mutevole contesto in cui viviamo? Sono queste le domande che Cristiano Boscato – uno dei massimi esperti italiani di Digital Transformation, Collaboration e Intelligenza Artificiale per il business – si pone e a cui cerca di dare delle risposte nel suo primo libro edito da Franco Angeli “ In una notte d'estate ho visto il futuro - Cultura, tecnologia e persone per le aziende di domani ”, recentemente uscito in libreria e negli store digitali.

Cristiano Boscato e Andrea Bettini – narratore d'impresa, Co-founder di Perissinotto & Bettini Associati, Partner di The Human Factory, Direttore Didattico di Alta Via Camp e curatore di Dialoghi D'Impresa – hanno presentato il libro in anteprima a Treviso , presso la Library dell'H-FARM Campus . Il ricavato sarà devoluto a sostegno della Fondazione H for Human , che favorisce la diffusione di una educazione digitale e inclusiva a chi ha più difficoltà, fisiche o economiche.

Come lo stesso Boscato commenta, questo è “un libro che mette in fila le cose”, ovvero le dinamiche che hanno causato il vero e proprio movimento tellurico che stiamo vivendo nelle aziende e nel mondo del lavoro, con la lucidità e la concretezza di chi le vive, giorno dopo giorno, in prima persona da imprenditore, e da fautore dell’innovazione tecnologica. Con uno stile di scrittura originale, chiaro e ironico, l’autore condivide e sviscera con i suoi lettori considerazioni su tematiche attualissime, partendo da un viaggio in Sicilia con la sua famiglia e dalla descrizione dei tre promontori siciliani, associati poi a tre elementi chiave del libro: Cultura, Tecnologia e Persone . Uno stratagemma letterario che conduce il lettore a navigare una

78 /Recensione
FrancoAngeli

mappa in cui – dopo aver smontato quel complesso sistema di credenze che ci ha ancorato a modelli imprenditoriali e organizzativi superati – ha tracciato un nuovo percorso, assolutamente pragmatico, per chi vuole costruire imprese che funzionano. Una visione che trova riscontro all'affermarsi di una nuova sensibilità e consapevolezza su cosa deve essere l’impresa, oggi e in futuro : non più solamente produttrice di profitto, ma soprattutto generatrice di benessere e di senso per le persone. Nelle pagine di questo libro si delinea, allora, un nuovo modello di impresa inteso, come lo stesso Cristiano Boscato dichiara: “organismo pensante, in cui i neuroni sono i team di lavoro e le sinapsi le connessioni tra essi”. Un ecosistema, dunque, alla costante ricerca del proprio equilibrio dinamico, unica via per affrontare le sfide di un contesto in cui il cambiamento diviene un elemento fondante , perpetuo e intrinseco. Sfide, la cui portata e le cui conseguenze, hanno e avranno un profondo impatto non solo sul nostro lavoro, ma sulla nostra vita. Un libro che Boscato scrive dunque “per imprenditori, ma anche per manager o neolaureati. Chiunque voglia provare a ragionare di più su come migliorare l’azienda o in azienda dove parlo di organizzazione, ma anche di team e di responsabilità del singolo”.

Inserito da Forbes nella prestigiosa lista dedicata ai 100 manager più influenti d’Italia , Cristiano Boscato è Vicepresidente di Injenia s.r.l., azienda bolognese leader nei processi di trasformazione digitale delle aziende , membro del Board direttivo di Enchora e Direttore Didattico e Adjunct Professor alla Bologna Business School. Uno dei massimi esperti italiani di Collaboration e Digital Transformation, in grado di lanciare e portare al successo diverse start-up tecnologiche . Grazie alle sue competenze trasversali, che coniugano conoscenze umanistiche e capacità imprenditoriali, Cristiano Boscato è diventato un pioniere e portavoce di un cambiamento culturale, ancor prima che tecnologico, nel modo di fare business e di lavorare.

“In una notte d'estate ho visto il futuro” rappresenta infatti l’ultimo tassello di un percorso che l’autore sta portando avanti da anni nell’ambito dell’ottimizzazione delle strutture aziendali, percorso che è sfociato proprio nella creazione di Interacta ( www.interacta.space ), la piattaforma digitale che si sviluppa con l’obiettivo di soddisfare, in modo naturale e “interattivo”, le imprese nella condivisione della conoscenza e nella gestione dei processi, supportandole verso un nuovo modello di lavoro più snello e sostenibile. L’approccio portato da questa piattaforma innovativa nelle medie e grandi aziende che già l’hanno sperimentata – come Barilla, Zuegg, Lavazza, solo per citarne alcune – è basato infatti su una comunicazione più immediata e semplice , che influisce sulla gestione dei processi, la condivisione della conoscenza e il coinvolgimento delle persone , aumentandone la visibilità e il controllo sul lavoro, a beneficio di efficienza ed efficacia.

79 gennaio\ febbraio 2023
Cristiano Boscato

GASTRONAZIONALISMO

A cura della Redazione

C’è un aspetto non secondario in quel panorama europeo contemporaneo che va frantumandosi: il cibo. L’Unione europea da quasi trent’anni ha una politica unica al mondo per proteggere le proprie specialità, ma le ragioni per farlo sono decisamente cambiate nel tempo. All’inizio si trattava di una misura necessaria a evitare la frammentazione del quadro continentale, a prevenire la corsa di ogni Paese a istituire, come già era accaduto per i vini, le proprie categorie, le proprie regole, i propri stili. Poi è cambiato tutto: il cibo è diventato un pezzo fondamentale della nuova identità nazionale: quella che non è fatta per comporsi in un mosaico di diversità che creano il futuro ma per contrapporsi ad altri identikit, veri o inventati, con il solo scopo di affermare la propria petite patrie, a scapito dell’Europa.

Questo libro propone una rilettura critica dell’Europa contemporanea alla luce delle problematiche dell’integrazione e del dilagare di fenomeni populisti e nazionalisti, all’interno dei quali è frequente il ricorso alla cultura gastronomica come fattore identitario. Attraverso un’analisi delle regole, ma con le orecchie tese ai nuovi discorsi gastronomici e uno sguardo interdisciplinare, è possibile evidenziare i limiti europei nel costruire un’identità comune, suggerendo un approccio teorico differente al concetto di origine per un decisivo cambio di paradigma. Perché, quando parliamo del nostro cibo, dovremmo sempre ricordare che l’aggettivo non è possessivo. Tematiche più attuali che mai in tempi di 'Sovranità Alimentare'.

GLI AUTORI

Michele Antonio Fino è professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ha al proprio attivo decine di pubblicazioni in campo accademico e collabora con riviste tecniche dedicate all’agricoltura. Produttore di vino, divulga su Instagram come @ermezio

Andrea Bezzecchi , titolare dell’Acetaia San Giacomo a Novellara (RE), laurea in giurisprudenza e dottorato di ricerca in biotecnologie è stato per più mandati Presidente del Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.

80 /Recensione
Il libro propone una rilettura critica dell’Europa contemporanea in tempi di "Sovranità Alimentare"

BLOOMING

GROUP E

ROSSOPOMODORO

INSIEME PER UN NUOVO LOCALE A NICHELINO, ALLE PORTE DI TORINO

La pizza napoletana sbarca al centro commerciale I Viali di Nichelino, alle porte di Torino , con un nuovo locale Rossopomodoro e 90 coperti saranno disponibili a pranzo e cena 7 giorni su 7. Interessante anche la ricaduta occupazionale per il territorio con 15 dipendenti assunti per l’avvio, destinati ad aumentare. Nel nuovo locale dall’inconfondibile layout Rossopomodoro , che in ogni punto offre una vista di Napoli con arredi e decori tipici, si può gustare la famosa pizza della tradizione che da oltre 20 anni è realizzata con la lavorazione artigianale di pizzaioli e chef di scuola partenopea , dove la qualità delle materie prime e la scelta di fornitori d’eccellenza garantiscono un prodotto di alto livello. Pizza, sfizi, pizza fritta, pizza gluten free, ma anche pasta, carne, insalate, contorni, dolci sono proposti in un ambiente che vuole far vivere l’esperienza di ‘un giorno a Napoli’ L’apertura è stata resa possibile dalla collaborazione avviata tra Rossopomodoro e Blooming Group , la società 100% italiana con base a Torino specializzata nel creare, ampliare e gestire reti di punti vendita per brand di qualità nel settore food, che vede in questo locale il primo atto concreto di un percorso per lo sviluppo del celebre marchio di pizza napoletana.

JOHNNY ROCKETS CONTINUA LA CRESCITA E SI ESPANDE NEL MILANESE

Prosegue il piano di espansione di Johnny Rockets , il modello americano importato nel 2016 in Italia dalla famiglia Groppetti di Brescia: dopo l’apertura, nello scorso luglio, di un nuovo ristorante a Rozzano, il brand consolida il proprio posizionamento nel capoluogo lombardo. Il nuovo store sorgerà infatti a Carugate, nel Centro Commerciale Carosello, proprio nel cinquantesimo anniversario del noto polo commerciale. In soli sei anni, la quota di ristoranti in Italia arriva quindi a otto, con Roncadelle (BS), Lonato (BS), Arese e Rozzano (MI), Curno (BG) e Roma (CC Euroma 2 e CC Maximo).

Quello di Carugate è il secondo ristorante Johnny Rockets nel territorio di Milano , con quello di Rozzano, ad essere dotato di un chiosco esterno, in prossimità dell’entrata principale (Ingresso Ovest del centro) e caratterizzato da ben 105 metri interni nonché 83 esterni con veranda riscaldata. Una scelta che conferma la scalata del brand in maniera inequivocabile: un modello di business ormai iconico, quello di Johnny Rockets, che si è consolidato con un posizionamento nella categoria del foodservice, e che presta particolare attenzione a ogni aspetto, dalla selezione di materie prime di qualità alla selezione della location e al design del ristorante.

82 /News Franchising

MCDONALD’S ITALIA SI UNISCE ALLA TAPPA DI PALERMO DEL VILLAGGIO COLDIRETTI

Dopo l’ingresso in Filiera Italia, l’azienda partecipa all’appuntamento più autorevole del comparto agroalimentare italiano. Si rafforza il legame con il territorio siciliano che vede già le arance (tra cui l’IGP) tra i prodotti italiani impiegati in tutti i ristoranti d’Italia.

McDonald’s Italia partecipa alla tappa di Palermo del Villaggio Coldiretti, l’appuntamento più autorevole del comparto agroalimentare italiano.

Una partnership strategica, quella tra Coldiretti e McDonald’s, che arriva dopo l’ingresso dell’azienda in Filiera Italia, l’associazione nata con l’obiettivo di valorizzare l’industria agroalimentare italiana e riunire per la prima volta i diversi protagonisti del settore agricolo italiano, da Coldiretti fino agli attori dell’intera filiera, passando per produttori, distributori e ristorazione.

Un passo significativo per una delle catene di ristorazione più diffuse nel Paese, da anni impegnata a investire su tutto il territorio nazionale. La partecipazione all’evento è, infatti, il naturale risultato del percorso di italianità intrapreso da McDonald’s ormai da diversi anni: oggi l’85% dei fornitori sono aziende italiane da cui vengono acquistate ogni anno circa 100mila tonnellate di prodotti per un investimento di quasi 240milioni di euro.

In Sicilia, in particolare, McDonald’s acquista ogni anno 1.000 tonnellate di arance raccolte in Sicilia, fornite dal produttore catanese Oranfrizer, parte integrante del gruppo internazionale Unifrutti, e utilizzate nei McCafé di tutta Italia per le spremute. Dal 2020, inoltre, stagionalmente è disponibile anche l’Arancia Rossa di Sicilia IGP, di cui McDonald’s acquista ogni anno oltre 350 tonnellate.

MBE WORLDWIDE LANCIA MBE ESHIP, LA SUITE DI SOLUZIONI DIGITALI PER LA LOGISTICA E L’E-COMMERCE

MBE Worldwide ("MBE") è orgogliosa di riaffermare il proprio impegno nel fornire soluzioni digitali best-in-class, sia nel mercato dell'e-commerce che in quello B2B. Continuando questo viaggio di innovazione, MBE è partita da MBE e-LINK, il plug-in esistente che automatizza la logistica e le spedizioni di e-commerce, per atterrare al nuovissimo MBE eShip. MBE eShip non è solo un nuovo nome e un nuovo logo, ma un'esperienza completamente nuova, che include nuove funzionalità e prestazioni migliorate - una suite di soluzioni che semplifica la logistica e le spedizioni per le aziende di e-commerce.

MBE Worldwide è una piattaforma leader a livello mondiale nell’offerta di soluzioni in ambito e-commerce, spedizioni, logistica e servizi di stampa e marketing a supporto delle PMI e dei privati. Nel 2021, MBE ha servito oltre 1 milione di Clienti business in tutto il mondo producendo un fatturato aggregato pari a € 1,07 miliardi (US$ 1,26 miliardi), generato attraverso la sua piattaforma distributiva composta da oltre 3.100 Centri Servizi in 52 paesi e € 24 miliardi (US$ 28,5 miliardi) di valore lordo delle vendite attraverso la piattaforma e-commerce PrestaShop.

MBE eShip, sviluppato sia come versione plug-in integrata che come piattaforma online che sarà presto disponibile , consente agli e-merchant di automatizzare la gestione degli ordini e dei resi collegando il loro e-commerce ai sistemi Mail Boxes Etc., consentendo a MBE di occuparsi di tutte le operazioni logistiche.

gennaio\ febbraio 2023 83

Dal birrificio Doppio Malto di Erba (CO), Foodbrand Spa ha dato vita ad una delle principali esperienze italiane legate al mondo della birra artigianale. Doppio Malto è infatti una realtà che oggi conta 20 locali in Italia e uno all’estero e punta a far crescere la cultura della birra artigianale nello Stivale con un piano che prevede dieci nuove aperture nel 2021. Entro la fine dell’anno entrerà pienamente in funzione il secondo birrificio Doppio Malto a Iglesias, in Sardegna. Lo sbarco all’estero è arrivato nel settembre 2020, con l’apertura di un Doppio Malto nel nuovo centro commerciale Steel di Saint-Étienne (Francia), mentre per il 2021 è previsto un ambizioso piano di sviluppo in Italia e all'estero (Francia e Scozia).

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Mercatino Franchising leader nell' intermediazione dell’usato, nasce a Verona nel 1995 e ad oggi ha sviluppato una rete in franchising di oltre 180 negozi. La formula del conto terzi consente a due soggetti diversi un’azione di guadagno (chi vende espone gratis il proprio usato) e una di risparmio (chi compra lo fa a prezzi inferiori a quelli di mercato). Con il suo sistema virtuoso, Mercatino diffonde la “buona pratica” del riuso come sistema etico - sociale nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio. I fattori di successo del Franchising Mercatino sono: Assistenza & Formazione, Innovazione tecnologica e Visibilità Nazionale.

PROFILO FRANCHISOR:

Ragione sociale: Mercatino Indirizzo sede legale: Via Angelo Messedaglia 8C, Verona Sito Internet: www.mercatinousato.com Attività: Intermediazione di oggetti usati Anno di fondazione dell’Azienda: 1995 Anno di lancio del franchising in Italia: 1995 PV in franchising Italia: 182 aperti e 10 in apertura PV in franchising all’estero: 1 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: non abbiamo preferenze Franchisee singoli: 137 Multi-Unit Franchisee: 15

PROFILO FRANCHISEE

Bacino d’utenza: 50.000 abitanti Ubicazione ottimale PV: zone commerciali/residenziali Superficie media PV: a partire da 400 mq Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: a partire da 3 Esperienza pregressa nel settore: non richiesta Formazione iniziale: 5 giorni Arredo e investimento medio iniziale: € 50.000 Fatturato medio annuo (stima): € 469.000 Merce in conto vendita: SI Sistemi informativi offerti: SI Diritto d'ingresso: € 5.000 Canoni periodici (royalties): 3% sul venduto mensile Canoni periodici fissi: NO, solo servizi accessori al franchising Pubblicità a livello locale: NO Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: SI Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: 5 anni

CONTATTI FRANCHISOR

Franchisor: Mercatino

Referente franchising: Veronica Spadafora Telefono: 0458203355

E-mail franchising: sviluppo@mercatinousato.com Sito Internet: www.mercatinousato.com

N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

85 gennaio\ febbraio 2023

Boraso è la realtà di riferimento in Italia nel Conversion Marketing

Aiutiamo le aziende più ambiziose a superare gli obiettivi di business e ad incrementare la cultura digitale.

Le nostre Business Unit Aumentiamo le conversioni attraverso strategia e operatività.

Marketing Tech Academy

Realizziamo eCommerce, Siti e Piattaforme digitali ad alta conversione. Creiamo percorsi formativi per manager e imprenditori che vogliono crescere nel digitale.

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