IN ARMONIA
PSICOLOGIA
Manipolazione affettiva: come difendersi? ∞ A CURA DI GIULIA SAMMARCO
Nei rapporti di coppia, nelle relazioni familiari o con amici, al lavoro con i capi o i colleghi. La manipolazione affettiva è qualcosa che nella vita di tutti i giorni, in contesti diversi, ci troviamo a vivere molto più spesso di quanto si possa pensare. Una vera e propria forma di violenza psicologica, subdola e invisibile, difficile da individuare poiché crea ferite nascoste all’occhio umano ma con conseguenze, nel lungo periodo, dolorose. Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Raffaella Capuano, psicologa. Dottoressa Capuano, cosa s’intende per “manipolazione affettiva”?
La manipolazione affettiva consiste nel tentativo nascosto di sopraffare un’altra persona, facendole mettere in atto comportamenti o pensieri non suoi, al fine di ottenere controllo e potere. Chi manipola tende a utilizzare un’ampia gamma di strategie, spesso consapevoli, per convincere l’altra persona a fare quello che desidera. Un manipolatore non chiede quello che vuole in modo esplicito, cerca di ottenerlo sotterraneamente. Generalmente la manipolazione è più efficace all’interno di legami affettivi in cui l’utilizzo dei sentimenti diventa una vera e propria leva per controllare l’altro. Non sono state rilevate dagli studi particolari differenze di genere, lavorative o sociali: chiunque
può essere un manipolatore. Quali sono i meccanismi di manipolazione più diffusi? I meccanismi di manipolazione sono molto numerosi. Innanzitutto la manipolazione richiede un rapporto almeno in apparenza positivo: il manipolatore si guadagna la fiducia e la stima della futura vittima, al fine di farle abbassare le difese, attraverso l’utilizzo massiccio di lusinghe, complimenti e attenzioni. In seguito questi modi premurosi lasciano spazio gradualmente ad azioni fredde e talvolta crudeli: silenzi inspiegabili a causa di un disaccordo, improvvisi scatti
“Manipolatore” versus “manipolato” Manipolatore Spesso è un individuo con una personalità narcisistica. Non sempre, però. Può anche essere una personalità debole e remissiva che mediante atteggiamenti differenti può comunque manipolare l’altro, utilizzando la propria apparente debolezza e fragilità.
Manipolato In genere è un individuo competente e capace nella vita quotidiana, ma portato nelle relazioni a dipendere dall’altro come fonte di amore e sostegno irrinunciabile, bisognoso di affetto e validazione, disposto a tutto pur di non deludere e perdere la persona di riferimento.
DOTT.SSA RAFFAELLA CAPUANO Psicologa A Bergamo presso Dipendiamo - Centro per la cura delle New Addiction