DAL TERRITORIO
IL LATO UMANO DELLA MEDICINA
Medicina e musica rock ∞ A CURA DI LUCIO BUONANNO
Ci sentiamo al telefono. Lo cerco ma è impegnato con i suoi pazienti. Passa poco tempo e il dottor Roberto Longaretti, 40 anni, medico di famiglia in Val Cavallina (tra i comuni di Vigano San Martino, Borgo di Terzo, Luzzana, Berzo San Fermo e Grone, circa 6.000 abitanti) mi richiama. «Ho finalmente un momento libero» mi dice «Possiamo parlare anche se devo visitare altri pazienti». Roberto Longaretti per la sua disponibilità e la cura alle persone è stato definito “l’angelo dei malati di Coronavirus della Val Cavallina” e ha ricevuto attestati dai Comuni di Borgo di Terzo e di Grone. «Sono stati una manifestazione di affetto e riconoscenza che mi ha commosso e ne sono molto grato». E non poteva essere diversamente. Durante la pandemia che ha colpito anche la Valle lo scorso anno, nel momento della massima pressione dell’infezione il dottore ha curato 25-30 persone al giorno, da febbraio a maggio ha effettuato 800 visite domiciliari e curato almeno 400 persone per polmonite. «Uscivo alle 7 e tornavo la sera alle 22 e poi dovevo occuparmi fino a tarda notte di rispondere alle telefonate e ai messaggi dei miei pazienti. In coscienza devo dire che non me la sentivo di rifiutare, non potevo fare diversamente. Se un malato mi chiama devo andare da lui, mettendo da parte l’altra mia grande passione: la musica». Già la musica. Roberto Longaretti non è solo appassionato ma da anni si esibisce come cantante o, come si dice adesso, frontman della rock band “Spread”, un gruppo 62 | Bergamo Salute | Marzo/Aprile 2021
bergamasco dalle mille sfaccettature che sperimenta e che ha al suo attivo vari concerti e tre album, “I cinghiali hanno la testa”, “C’è tutto il tempo per dormire sottoterra” e l’ultimo nel 2018 “Vivi per miracolo”. «Si, è vero la musica è la mia valvola di sfogo da quand’ero bambino”, ci dice il dottor Longaretti. “Quando mi sono diplomato ero indeciso se iscrivermi alla facoltà di medicina o al Conservatorio. Ho deciso di fare il medico ma la passione per la musica non l’ho abbandonata e, insieme ad alcuni amici, conosciuti ai tempi dell’asilo, abbiamo dato vita a questo gruppo». Poi nella sua vita è apparsa un’altra musicista,
Roberta, bassista dei Verdena, un altro gruppo musicale formatosi ad Albino, ed è stato subito amore. Un amore che ha portato alla nascita di tre bellissime bambine: Amelia, Irene e Gaia. Da cinque anni Roberto è medico di famiglia in Val Cavallina, ma abita a Zandobbio in prossimità
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di un bosco. «Mi piace stare al contatto con la natura» rivela il medico. «Dopo anni vissuti in città, a Bergamo e a Brescia, sentivo il bisogno di ritrovare un po’ di pace vicino alla natura. E dal 2016 sono in questa splendida valle con la mia famiglia». Ma l’anno scorso la tranquillità è stata violentata dal coronavirus e il dottore ha